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Quotidiano dellaprovincia di LATINA Anno XXXIII - N. 135Domenica
17 maggio 2 02 0 In vendita obbligatoria con 1,50 €
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Coronavirus - Le regole per riaprireCoronavirus - Le regole per
riaprire
Gli effetti della crisi
Crollo per le partite IvaA marzo decrescitamolto vicina al
50%
Pagina 9
Gli ultimi dati sulla pandemia
Due nuovi casi in provinciaregistrati a Priverno e FormiaLeggero
il rialzo regionale
Pagina 2
Litorale e Castelli Romani
Curva dei contagi stabileE i primi test sul vaccinodanno esito
positivo
Pagine 10 e 11
Da Cassino a Cisterna
Maxi sequestrodi mascherinec o n t ra ff att e
Pagina 12
Anzio
Tenta di ucciderela mogliecon l’acce tta
Pagina 29
Fo n d i
Omicidioin zona rossa,un altro indagato
Pagina 36
Economia
Acciare llavenduta all’as ta
Pagina 25
Fo r m i a
Domani chiudeil ponte Tallini
Pagina 38
Servizi da pagina 2 a 19
AI BLOCCHIAI BLOCCHIDI PDI PARARTENZATENZA
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2 EDITORIALEOGGI Domenic a17 maggio 2 02 0
i datiA Priverno e Formiai due casi in provinciaLeggero rialzo
regionaleIl punto Nonostante lo stallo si continua a tenere gli
allarmi inseritiI pazienti ricoverati sono 39. Nel Lazio 32 i
contagi registrati ieri
IL VIRUS TRA NOIALESSANDRO MARANGON
Due i nuovi casi positivi alCoronavirus Covid-19 che si so-no
registrati ieri nella nostraprovincia: uno a Priverno e l’al-tro a
Formia, anche se nel con-sueto report quotidiano dell’e-mergenza
diffuso dalla Asl di La-tina viene menzionato soltantoil primo che,
secondo indiscre-zioni, è attribuibile a un uomoche si sarebbe
infettato in unaclinica di Roma e in seguito haeffettuato la
dialisi a Priverno. Ilcontagio di Formia, di cui si èavuta conferma
soltanto in sera-ta da ambiente ospedaliero, vedeprotagonista una
donna.
Stando così le cose, i casi posi-tivi complessivi salgono
dunquea quota 527 (mentre la Asl, ovvia-mente, ne calcola uno in
meno). Ipazienti ricoverati sono 39 (25quello accertati Covid al
Gorettidi Latina); i negativizzati (i pa-zienti inizialmente
positivi e ri-sultati negativi al terzo tampo-ne) 392; i decessi 33
(anche quine segnaliamo uno in più rispet-to alla Asl che non ha
inseritol’uomo di Nettuno morto al Go-retti nei giorni scorsi che è
statoinvece conteggiato nell’elencodella Asl Roma 6). «Nessun
pa-ziente Covid è ricoverato pressola Terapia intensiva del Goretti
-ha reso noto l’Azienda sanitarialocale -. Complessivamente sono224
le persone in isolamento do-miciliare mentre 10.150 quelleche lo
hanno terminato».
La Asl pontina ha anche ricor-dato che il suo Servizio
Farma-ceutico Ospedaliero è sempre at-tivo: il punto di
distribuzione difarmaci, alimenti e dispositivimedici, dedicato ad
assistiti af-fetti da patologie croniche, ma-
lattie rare e nutrizione enterale,si trova presso l’ospedale
SanGiovanni di Dio di Fondi, per ipazienti residenti. Il servizio
èdisponibile il lunedì, mercoledì evenerdì dalle9.00 alle
13.00.
Nel frattempo è attiva da ieri aGaeta la postazione per
effettua-
re il tampone “drive in”. Un’op-portunità importante che
con-sente ai cittadini del Golfo diGaeta e del Lazio meridionale
dinon recarsi a Latina per effettua-re il test. La Regione Lazio,
infat-ti, con la determina del 12 mag-gio, ha individuato in Gaeta
il
presidio Sud per effettuare que-sto particolare screening con
lapostazione allestita presso latensostruttura in piazza
“Monsi-gnor Di Liegro.
Allargando infine il discorso alivello regionale, ieri si sono
re-gistrati numeri in leggero rialzosul fronte contagi. A
confermar-lo è stato come sempre l’assesso-re alla Sanità Alessio
D’Amatonella videoconferenza della ta-sk-force regionale con i
direttorigenerali delle Asl e Aziendeospedaliere e Policlinici
univer-sitari e ospedale Pediatrico Bam-bino Gesù. «Il dato parla
di 32casi positivi nelle ultime 24 ore,mentre il numero dei
guariti,nella medesima fascia, è cresciu-to di 86 unità - ha detto
D’Amato-. Il modello Lazio che stiamomettendo in campo
attraversol’integrazione dei test sierologicie i tamponi ci
consente di indivi-duare gli eventuali asintomaticipresenti sul
territorio. I decessisono stati 12 nelle ultime 24 ore,mentre
continuano a crescere iguariti che sono arrivati a 2.758totali e i
tamponi eseguiti sonostati circa 202mila».l
Il personaleo s p e d a l i e rop rov i n c i a l enon abbassala
guardianella lottaal Covid-19
I negativizzatisono 392,224 le personein isolamento a
casa,10.150 lo hanno finito
Al presidio“Di Liegro”di Gaetac o m i n c i at ii testdei
tamponicol “drive in”
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3EDITORIALEOGGIDomenic a17 maggio 2 02 0
Lotta ai tumoriral lentataa causa del CovidOggi XV Giornata
Nazionale del paziente oncologicoe l’Aiom pone l’accento sulla
ripresa degli screening
Il presidenteStefania Gori:
«Il virus si èd i m o st rato,
purtroppo, unottimo alleato
del cancro»
IL CASO
Ha deciso di accendere i ri-flettori sul diritto dei malati
edelle persone a riprendere in si-curezza controlli e screening
in-terrotti durante il lockdown.Stiamo parlando della Fondazio-ne
Aiom presieduta da StefaniaGori che rappresenta 234 asso-ciazioni
di pazienti e che fa ilpunto della situazione in occa-sione della
XV Giornata Nazio-nale del paziente oncologico dioggi. «Il Covid si
è dimostrato,purtroppo, un ottimo alleato delcancro - dice Gori -.
Si sta viven-do infatti una situazione di allar-me per il ritardo
nelle diagnosiche rischia di vanificare gli im-portanti risultati
ottenuti finoragrazie alla prevenzione, prima-ria e secondaria, con
il pericoloconcreto nel lungo periodo di unaumento della mortalità
soprat-tutto per alcune neoplasie comeil cancro al seno che, se
indivi-duate precocemente, consento-no nel 90 per cento dei casi la
so-pravvivenza a 5 anni senza segnidella malattia».
Durante questo bimestre, a li-vello nazionale, vi è stata una
di-minuzione sensibile, di 20milanuove diagnosi, sul 2019. Non
unbuon dato se considerato in rela-zione alle 370mila di tutto
il2019. Una diminuzione preoccu-pante, registrata anche nella
no-stra provincia, che nel lungo ter-mine rischia di
comprometterela sopravvivenza, perché la dia-gnosi preventiva
cambia il desti-no delle persone. «C’è bisogno,dunque, di correre
subito ai ripa-ri - sottolinea il presidente dellaFondazione - e
recuperare il tem-po perduto per non aggiungereal peso della
malattia la minac-cia del contagio e un ulterioreimpegno delle
famiglie già in dif-ficoltà».
Per questo l’Aiom chiede alleistituzioni di adottare
provvedi-menti concreti a partire dalle 10regole messe a punto
insieme amolte associazioni di pazienti,per garantire la ripresa in
sicu-rezza di visite ed esami anche du-rante questa “fase 2”.
«Innanzi-tutto il mantenimento delle re-gole e delle procedure
adottatenella “fase 1” deve rappresentareil caposaldo della nuova
assi-stenza oncologica in Italia - os-serva Gori - che deve
prevedere
alla sua base, tra l’altro, percorsidifferenziati rispetto agli
spaziriservati ai malati Covid, l’ese-cuzione di tamponi a tutti i
pa-zienti prima della visita, il mo-nitoraggio costante degli
ope-ratori sanitari mediante test etamponi e triage per i
pazientiambulatoriali e il personale sa-nitario. Personale cui deve
sem-pre essere garantita la disponi-bilità dei dispositivi di
protezio-ne individuale. Inoltre, in as-senza di particolari
necessità,dovrà essere mantenuto il di-vieto di visite ai pazienti
ricove-rati nelle degenze oncologiche.Se non strettamente
necessarioper motivi assistenziali, va vie-tata anche la presenza
di fami-liari o accompagnatori nelle sa-le di attesa degli
ambulatori on-cologici. Infine, andrà attivatoin modo strutturato
il sostegnopsicologico attraverso modalitàtelefoniche o
telematiche».
E, per l’Aiom, dovranno esse-re anche garantite strutture
on-cologiche Covid-free per evitareai pazienti con cancro di
poteressere contagiati in ambienteospedaliero.l A .M.
La Gran Loggia d’Italia degli Alamdona apparecchi sanitari
all’Ico t
IL SOSTEGNO
La Gran Loggia d’Italia degliA.L.A.M., sededi
Latina,haconse-gnato ieri all’Istituto “Marco Pa-squali” (ICOT)
apparati e appa-recchi sanitari per il personaleospedaliero
impegnato in primalinea alla lotta per il contenimentodel Covid.
«Come molti, anche noiabbiamo subìto dei lutti impor-tanti - si
legge nella nota dell’I-spettore provinciale Luciano Tos-sini -. A
loro e a tutti gli uomini e ledonne che abbiamo perso, ai
lorofamiliari, a tutti coloro che stannosoffrendo e che subiranno
in futu-ro gli effetti di quanto sta oggi av-venendo va il nostro
commosso
pensiero e assieme al pensiero an-che la nostra azione. Come
haespresso il nostro Gran Maestro,Luciano Romoli, in occasione
dianaloghe donazioni - prosegue lanota - con questo spirito
solidaleed altruista, la Gran Loggia d’Ita -lia continuerà a
lavorare al fiancodelle istituzioni, delle associazio-ni e della
società civile».l
La sede del capoluogoha consegnato ieriil materiale al “Pa s q u
a l i ”
«C ontinueremoa lavorare
al fiancodi istituzioni,as s ociazioni
e societàcivile»
La FondazioneAiom rappresenta234 associazionidi
pazientioncologiciin tutta Italia
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4 EDITORIALEOGGI Domenic a17 maggio 2 02 0
l’Italia che riparteConte: una ripresacon rischio calcolatoServe
responsabilitàIl punto Intesa tra Governo e Regioni. Il premier in
tv:«Se la curva dei contagi risale, pronti a intervenire»
LO SCENARIOTONJ ORTOLEVA
Da domani si riparte davve-ro. Ma con giudizio. «Le misuredella
Fase 1 hanno prodotto i ri-sultati attesi, quindi si può
ripar-tire, con fiducia e senso di re-sponsabilità». A dirlo è il
pre-mier Giuseppe Conte che ieri hapresentato il nuovo DPCM che
faentrare l’Italia nella secondaparte della Fase 2 dell’emergen-za
Coronavirus. Riapre da lunedìla gran parte delle attività
com-merciali, bar, ristoranti, centriestetici. Dal 25 maggio, poi,
pale-stre, piscine e centri sportivi. Dal15 giugno cinema e teatri.
«Ab-biamo ultimato il Dpcm con lenorme attuative, affrontiamo
lafase 2 con la voglia di ricomincia-re, ma con prudenza. I dati
dellecurve epidemiologiche sono in-coraggianti, siamo nelle
condi-zioni di attraversare questa fasecon fiducia e senso di
responsa-bilità». Giuseppe Conte ha usatoqueste parole, ieri, in
conferenzastampa, per presentare il nuovodecreto, dopo una riunione
in vi-deoconferenza della Cabina diregia tra governo ed enti
locali.Conte ha anche sottolineato co-me nella fase che inizia
lunedì sa-rà fondamentale proprio il ruolodegli enti locali.
«Stiamo affron-tando un rischio calcolato, con laconsapevolezza che
la curva epi-demiologica possa tornare a sali-re. La vita e la
salute dei cittadinirestano valori non negoziabilima dobbiamo
declinarli diversa-mente, altrimenti non potremomai ripartire fino
al vaccino, co-sa che non possiamo permetter-ci». Conte ha poi
sottolineato co-me «per alcune strutture non cisarà, lo sappiamo,
ripresa econo-mica nemmeno con questa ri-partenza. Ci saranno
difficoltà.Per questo abbiamo messo apunto il decreto rilancio e
lavo-riamo a un altro intervento».
Da lunedì «non servirannopiù autocertificazioni per spo-starsi
all'interno della propriaRegione e sarà possibile incon-trare gli
amici», ha detto Conte.
«Resta però il divieto di uscire dicasa per chi è positivo o in
qua-rantena, o ha sintomi compatibi-li con chi ha Covid 19», ha
subitoammonito il premier. «Resta an-che il divieto di
assembramento,
e occorre mantenere la distanzadi un metro. Raccomandiamo
diportare sempre la mascherina,di indossarla sempre al chiuso,
eanche all’aperto se c’è il rischio ol’impossibilità di rispettare
le di-stanze». Dal 3 giugno sarà possi-bile invece spostarsi anche
da eper altri Stati Europei: «Questogetterà le premesse per una
ri-presa del turismo», ha dettoConte. Per quel che riguarda laapp
Immuni, «Nei prossimi gior-ni partirà la sperimentazionedell’app».
Per la ripartenza delCampionato di Serie A, una doc-cia fredda:
«Dobbiamo capire seci siano tutte le condizioni di si-curezza per
ripartire. Per una da-ta, ci vuole qualche garanzia inpiù. che al
momento non c’è», haconcluso il premier. l
Ristoranti e bar
A tavola o al banconedistanziati di 1,5 metriCamerieri in
mascherinal Le novità maggiori nell’accordo traGoverno e Regioni,
sono quelle relativealle regole destinate a bar e
ristoranti.Rispetto alle indicazioni che eranopresenti nelle linee
guida dell’Inail,diminuisce la distanza che deve essererispettata
all’interno dei locali. Non più iquattro metri tra i tavoli, ma un
metro didistanziamento tra i clienti seduti altavolo e 1 metro tra
un cliente e l’a l t rodove non è possibile sedersi. Idem per
laconsumazione al banco. La RegioneLazio su questa distanza ritiene
che sia«preferibilmente di almeno 1 metro emezzo tra le persone,
comunque noninferiore ad almeno 1 metro». I ristoranti,in
particolare, dovranno privilegiare laprenotazione e tenere
registrati per 30giorni gli elenchi dei clienti che sono
statipresenti nel locale. Sarà anche possibileprendere la
temperatura all’ingresso e
proibire l’entrata a chi ha più di 37,5°.Vietati i buffet mentre
è caldamenteconsigliato l’uso degli spazi esterni, dovecomunque va
mantenuta la distanza diun metro. Il personale dovrà
indossaresempre la mascherina e procedere a unacostante
igienizzazione delle mani.Per l’aria condizionata, misure
ferree:vietato l’uso del riciclo dell’aria e andràcostantemente
favorito il ricambionaturale di aria per gli ambienti.
Ovepossibile, devono essere indicatipercorsi differenziati in
ingresso e inuscita, occorre regolare l’afflusso allacassa e ai
bagni, e più in generaleorganizzare gli spostamenti all’i nte r n
odel locale anche mediante segnaletica aterra, al fine di garantire
il distanziamentointerpersonale ed evitare incroci tra lepersone.
Vanno favorite le modalità dipagamento elettroniche,
possibilmente
« Dat ii n c o ra g g i a nt iCi si puòspost arel i b e ra m e
ntenelle propriere g i o n i »
al tavolo. I clienti dovranno indossare lamascherina tutte le
volte che non si èseduti al tavolo e sono invitati ad
adottarecomportamenti rigorosi al tavolo, e ingenerale nel locale,
soprattuttoinnalzando la supervisione dei minoriaccompagnati e
limitando glispostamenti nel locale alle sole attivitànecessarie.
Si fa leva, quindi, sul senso diresponsabilità di tutti. Non è
consentitol’uso di appendiabiti comuni e delguardaroba.Al termine
di ogni servizio altavolo andranno previste tutte leconsuete misure
di disinfezione dellesuperfici Inoltre la Regione chiede che
«ilgestore assicuri l’igienizzazione almenodue volte al giorno e la
sanificazionequotidiana dei locali, degli ambienti, dellepostazioni
e strumenti di lavoro, deitavoli, sedie ove possibile con
prodottiusa e getta».
Il premier Giuseppe Conte
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5EDITORIALEOGGIDomenic a17 maggio 2 02 0
Negozi, boutique e ambulanti
Scarpe e abiti igienizzatidopo l’uso. Per i mercatiaccessi
contingentatil Per negozi e boutique le regole daseguire saranno
sostanzialmente simili aquelle previste già per le
attivitàcommerciali che erano aperte già nellescorse settimane,
come quelli diabbigliamento per bambini e quelli digeneri
alimentari. Dunque gli ingressiall’interno dei negozi sarà
consentitosempre nel rispetto del distanziamentopersonale e in base
alla superficie delnegozio. All’interno dovrà esserci sempreuna
distanza minima di un metro tra i clienti.Il personale deve
raccomandare ai clienti,anche mediante esposizione
dicartellonistica all’ingresso, di nonpermanere nel negozio più del
temponecessario alla scelta e all’acquisto deiprodotti e di
richiedere il supporto delpersonale per la ricerca dei prodotti.
Lasanificazione seguirà norme particolarinei negozi di
abbigliamento, o calzature,
con la disinfezione degli indumenti e dellescarpe ogni volta che
vengono provati. E laclientela dovrà obbligatoriamente usare
iguanti per poter toccare i capi.Regole di distanziamento sociale
esicurezza anche per i mercati all’a p e r to.Sarà obbligatorio
l’utilizzo di mascherinesia da parte degli operatori che da
partedei clienti, ove non sia possibile assicuratail distanziamento
interpersonale dialmeno un metro. Sarà necessariopredisporre
adeguata informazione pergarantire il distanziamento dei clienti
inattesa di entrata col posizionamentoall’accesso dei mercati di
cartelli almenoin lingua italiana e inglese per informare
laclientela sui corretti comportamenti.Competenze specifiche, poi,
per i Comuni.«Nella propria regolamentazionedovranno prevedere
idonee misurelogistiche, organizzative e di presidio per
I Comunipos s onoviet arei mercatiniche vendonoo g g ett ius
ati
garantire accessi scaglionati inrelazione agli spazi disponibili
per evitareil sovraffollamento dell’area mercataleed assicurare il
distanziamento sociale.A tal fine potranno essere valutateulteriori
misure quali: Corsie mercatali asenso unico; Posizionamento
disegnaletica (orizzontale e/o verticale)nelle zone prossimali ai
singoli banchi estrutture divendita per favorire il rispettodel
distanziamento; Maggioredistanziamento dei posteggi ed a tal
fine,ove necessario e possibile, ampliamentodell’area mercatale;
Individuazione diu n’area di rispetto per ogni posteggio incui
limitare la concentrazione massimadi clienti compresenti, nel
rispetto delladistanza interpersonale di un metro. Ovene ricorra
l’opportunità i Comunipotranno altresì valutare di sospenderela
vendita di beni usati.
Palestre e piscine
Niente spogliatoiIngressi nelle salecon prenotazionel Prima
regola prevista dalle lineeguida è quella della
distanzainterpersonale che viene raddoppiataa due metri. La
mascherina non saràobbligatoria mentre ci si allena, maandrà
portata dietro anche in sala pesi.Nelle aree comuni, dunque quando
siarriva in palestra, va indossata.Dovranno invece indossarla
istruttorie personal trainer ogniqualvolta nonsarà possibile
mantenere la distanza
interpersonale. La capienza massimadi palestre e centri sportivi
dovràessere ridotta sensibilmente. Menosportivi e meno istruttori
presenti incontemporanea, in modo da garantirele distanze
interpersonali. Si dovràarrivare già vestiti. Idem per le
piscine.In palestra, in particolare, gli attrezziandranno
sanificati subito dopo l’us odi ogni singolo cliente. er le
palestrepiù piccole l’ingresso sarà scaglionato
Distanza dialmeno duemetri tra lepers onepres entiall’i nte r n
odelle palestre
per appuntamento. Per evitare troppepersone
presenticontemporaneamente all’i nte r n odelle strutture e gli
assembramenti inattesa all’esterno si dovrà far ricorso
aprenotazioni on line. Non potrannoessere più stipulati abbonamenti
dilunga durata ma l’accesso allestrutture sarà su base giornaliera
inmodo da poter controllare meglio iflussi.
Servizi all’infanzia
Entrate a turnoe tanto spazioai giochi all’aper tol Nell’accordo
tra Governo e Regionic’è anche la proposta di riaprire icentri per
l’infanzia (dal 15 giugno). Laprima regola prevede che «l’access
oalla struttura dovrà prevedereu n’organizzazione anche su turni
cheeviti la presenza di assembramenti digenitori e
accompagnatoriall’esterno della struttura stessa» èscritto nel
testo. Ed occorrerà
«prevedere la rilevazione quotidianadella temperatura corporea
per tuttigli operatori, bambini,genitori/accompagnatori. Per
iservizi per l’infanzia le regioniprevedono un rapporto tra
personaleeducativo e minori di 1:5 per bambini0-6 anni e di 1 a 10
per minori 6-14anni e la formazione di gruppiomogenei e stabili. I
giochi dovranno
Mas cherinec o l o rateve n g o n oc o n s i g l i a reper i
bambinisopra i 6 annidi età
essere ad utilizzo esclusivo di unsingolo gruppo di bambini,
salvodisinfezione prima dello scambio.Dovrà essere favorita
semprel’attività all’aperto, quando possibile.La mascherina di
protezione delle vieaeree dovrà essere utilizzata da tuttoil
personale dipendente epossibilmente da bambini/ragazzisopra i 6
anni di età.
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6 EDITORIALEOGGI Domenic a17 maggio 2 02 0
l’Italia che riparteAutocertificazione addioSì agli incontri tra
amiciCosa faremo Sarà sempre opportuno mantenerela distanza di un
metro e indossare le mascherine
LO SCENARIO
Un liberi tutti, ma non trop-po. Da domani ci si potrà muo-vere
all’interno della propriaregione di residenza senza do-ver
giustificare lo spostamen-to, però le regole da rispettareper il
contenimento del conta-gio da coronavirus sono anco-
ra tante e riguardano soprat-tutto il mantenimento della
di-stanza tra le persone e l’o b b l i-go di indossare la
mascherinaquando non è possibile starelontani almeno un
metro.Scompare l’autocertificazionee anche tutte le limitazioni
ne-gli spostamenti. Sarà possibileandare a trovare gli amici enon
solo i congiunti, anche se
dal Governo si raccomandanodi evitare quelli che il premierConte
ha definito “party priva-ti”. Da domani, dunque, torne-remo al bar
e al ristorante, inalbergo e a fare acquisti e si po-trà fare sport
all’aperto e anda-re nei parchi, tagliarci i capelli,andremo
dall’estetista e vedre-mo gli amici. E andremo al ma-re.l
Stabilimenti balneari
Ombrelloni e lettinipiù viciniMa serve prenotare
l E’stato uno dei terreni di maggiorbattaglia tra le Regioni e
il Governo. Lospazio di posizionamento deglimbrelloni è stato a
lungo dibattuto. Laprima stesura delle linee guida di Inail eIss
parlava di oltre 5 metri di distanzatra le file. «E che siamo tutti
inCalifornia?» è stato il commento di unodei Governatori l’altra
sera incollegamento con il premier Conte. Lespiagge italiane, in
larghissima parte,non possono permettersi uncontingetamento simile
di spazi legatial posizionamento di ombrellonisull’arenile. Alla
fine si è giunti ad unaintesa che premia le posizioniespresse dalle
Regioni. Andràassicurato un distanziamento tra gliombrelloni (o
altri sistemi diombreggio) per garantire unasuperficie di almeno 10
metri quadri(anziché 22) per ogni ombrellone,indipendentemente
dalla modalità diallestimento della spiaggia (per fileorizzontali o
a rombo). Per lettini esedie a sdraio dovrà essere garantitauna
distanza di almeno 1,5 metrianziché 4. Come previsto,
sarannovietate le attività ludico-sportive digruppo che possono dar
luogo adassembramenti. Mentre gli sportindividuali da spiaggia
(racchettoni) oin acqua (nuoto, surf, windsurf,kitesurf) potranno
essere praticatirispettando il distanziamentointerpers onale.
Sulle spiagge dovrà essere garantitala regolare e frequente
pulizia edisinfezione delle aree comuni,spogliatoi, cabine, docce,
serviziigienici, etc., comunque assicuratadopo la chiusura
dell’impianto; leattrezzature, come ad esempio lettini,sedie a
sdraio, ombrelloni ecc.; vannodisinfettati ad ogni cambio di
personao nucleo famigliare. In ogni caso lasanificazione deve
essere garantitaad ogni fine giornata. I gestoridovranno poi
privilegiare l’access oagli stabilimenti tramite prenotazionee
mantenere l’elenco delle presenzeper un periodo di 14 giorni;
potràessere rilevata la temperaturacorporea, impedendo l’accesso
incaso di temperatura superiore a37,5°C. La postazione dedicata
allacassa può essere dotata di barriere
Si potrànuotare, fare
sport d’acquaindividuali
e giocarea racchettoni
sull’a re n i l e
fisiche (es. schermi); in alternativa ilpersonale deve indossare
lamascherina e avere a disposizione geligienizzante per le mani. In
ogni caso,favorire modalità di pagamentoelettroniche, eventualmente
in fase diprenotazione. Ai gestori vienerichiesto di riorganizzare
gli spazi, pergarantire l’accesso allo stabilimento inmodo
ordinato, al fine di evitareassembramenti di persone e diassicurare
il mantenimento di almeno 1metro di separazione tra gli utenti,
adeccezione delle persone che in basealle disposizioni vigenti non
sianosoggette al distanziamentointerpersonale; detto ultimo
aspettoafferisce alla responsabilitàindividuale. Se possibile
organizzarepercorsi separati per l’entrata e perl’us cita.
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7EDITORIALEOGGIDomenic a17 maggio 2 02 0
NIENTERIVISTE
tra le decisionisenza alcunalogica preseda Inail eI st i t u t
osuperiore disanità c’èquella deldivieto disfo g l i a regiornali,
rivisteo libri mentresi sta dalbarbiere, dallaparrucchiera
,dall’estetist a .«S onop ot e n z i a l iveicoli dicontagio seve n
g o n osfogliati da piùpersone». E’ lastessa logicaper versasecondo
cuiuna libreriad ov re b b esanificare tuttii libri cheve n g o n
otoccati osfogliati daic l i e nt i .Pratic amenteimpos sibile.C
onsiderandopoi che tutti,ormai, giriamocoi guanti est i a m
odavvero moltoattenti a nontoccarci naso,bocca e occhiné con le
maninude né coiguanti, èdav veroridicolotogliere anchequesto
piccolopas satempo.
!
Spiagge libere
Creazione di stalli,prenotazioni onlinee controlli costanti
l Le spiagge libere rappresentanouno dei settori che avranno
ilmaggior fattore di rischio contagio eandranno controllate in
modocapillare. La responsabilità diorganizzare il loro
funzionamentoviene demandata ai sindaci. Ancheper le spiagge libere
sarà infattinecessario, almeno per questaestate, un controllo degli
accessi,con personale dedicato eadeguatamente formato, e spazi
bencircoscritti. A seconda dellecaratteristiche degli arenili
pubblici«dovranno essere localmentedefinite puntualmente le
modalità diaccesso e di fruizione, individuandoquelle più idonee ed
efficaci». Perprima cosa nei vari punti di accessoandranno affissi
cartelli in diverselingue contenenti indicazioni suicomportamenti
da tenere, inparticolare il distanziamento socialedi almeno un
metro e il divieto diassembramento. Va mappato etracciato il
perimetro di ognia l l e st i m e nto(ombrellone/sdraio/sedia),
adesempio con posizionamento dinastri , che sarà
codificatorispettando le regole previste per glistabilimenti
balneari, per permettereagli utenti un correttoposizionamento delle
attrezzatureproprie al fine di evitarel'aggregazione. In pratica
bisognerà
creare delle “p i a z zo l e” sulle spiaggelibere all’interno
delle quali i bagnantipotranno sistemarsi. Tale
previsionepermetterà di individuare il massimodi capienza della
spiaggia anchedefinendo turnazioni orarie e diprenotare gli spazi
codificati, ancheon line o attraverso app e favoriràanche il
contact tracing in caso dicontagio. I singoli Comuni dovrannopoi
valutare disposizioni volte alimitare lo stazionamento deibagnanti
sulla battigia per evitareassembramenti ed assicurareopportune
misure di pulizia dellaspiaggia e di igienizzazione
delleattrezzature comuni, come adesempio i servizi igienici, se
presenti.Come per gli stabilimenti, gli sportindividuali che si
svolgonoabitualmente in spiaggia (es.
I Comunid ov ra n n o
g e st i rele aree
e garantire ilr i s p etto
delle regole
racchettoni) o in acqua (es. nuoto,surf, windsurf, kitesurf)
possonoessere regolarmente praticati, nelrispetto delle misure
didistanziamento interpersonale. LaRegione Lazio ha annunciato
lostanziamento di 6 milioni di eurodestinati ai comuni della
fasciacostiera per prevedere la gestionedelle spiagge libere. I
soldi sarannoerogati la prossima settimana eserviranno per
l’organizzazione dellasorveglianza dei punti di accesso agliarenili
per garantire il distanziamentointerpersonale, la pulizia puntuale
ela sanificazione delle spiagge libere,la riorganizzazione della
viabilità edella sosta nelle aree vicine al mare ola previsione di
servizi navetta perimpedire possibili situazioni
disuperaffollamento dei parcheggi.
Parrucchieri e centri estetici
Solo appuntamentiUn metro tra i clientie materiale monousol Dal
parrucchiere e dal barbiere maanche dall’estetista si potrà
andaresolo su appuntamento. E per renderemeno affollati i saloni,
sarà possibilelavorare sette giorni su sette, dunqueanche la
domenica. Ogni clientedovrà entrare da solo e sarà interdettal’area
d’attesa, dove ad esempio nonsarà possibile trovare giornali
oriviste. Anche in questo settore sonostate apportate modifiche
rispettoalle previsioni indicate dal documentodi Inail e Iss.
Quelle linee guida infattiprevedevano almeno 2 metri didistanza tra
una postazione e l’altra etra un cliente e l’altro, per le
Regioniinvece basterà un metro solo (per ilLazio 1,5 metri
consigliati). I barbieri
dovranno usare materiale monouso,come gli asciugamani e le
mantelle,indossare guanti e mascherina eprivilegiare il dialogo col
clienteattraverso lo specchio, rimanendosempre alle spalle del
cliente. Dopoogni trattamento/servizio area dilavoro e strumenti
utilizzati (forbici,pettini, ecc.) dovranno esseresterilizzati. È
obbligatorio l’utilizzo dicamici monouso o il cambio divisa adogni
turno. Per i centri estetici, èconsigliato per gli operatori l’u t
i l i z zodi soprascarpe monouso ocomunque l’uso di calzature
distinteda quelle usate all’esterno delnegozio. È consigliato
l’utilizzo daparte dell'operatore di cuffiette per
N i e ntefunzione di
riciclo per gliimpianti di
ariacondizionat a
nei locali
raccogliere i capelli. Divieto di sauna,bagno turco e vasche
idromassaggio.Per tutti gli addetti c'è l'obbligo diutilizzo di
mascherine chirurgichedurante tutta la giornata di
lavoro(mascherine FFP2 o FFP3 per le curedel viso che prevedono
l’utilizzo divapore e/o generazione potenziale diaerosol), di
visiere e schermi facciali edi guanti in nitrile che dovrannoessere
cambiati per ogni cliente. .L’area di lavoro, laddove possibile,può
essere delimitata da barrierefisiche adeguate a prevenire
ilcontagio tramite droplet. Il gestoreassicura l’igienizzazione
almeno duevolte al giorno e la sanificazionequotidiana dei
locali.
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8 EDITORIALEOGGI Domenic a17 maggio 2 02 0
societàSi torna al lavoroinsiemealla psicologaL’i n i z i at i
va U n’azienda di Cisterna, Indinvest, offreai dipendenti un
sostegno contro ansia e depressione
LA STORIAGIANLUCA PIETROSANTI
«Mio padre diceva sempreche un’azienda è fatta di perso-ne, io
non potevo lasciare i mieidipendenti da soli in un momen-to così
complicato». A parlare èRoberto Antichi, presidente del-la
Indinvest s.r.l. di Cisterna, chedue settimane fa ha deciso
dimettere a disposizione di tutti isuoi dipendenti un sostegno
psi-cologico gratuito per affrontarele difficoltà emerse durante
que-sti mesi di emergenza. Con l’e-splodere della pandemia anchela
Indinvest si è vista costretta achiudere come gran parte
delleaziende del Paese, e le diversecentinaia di dipendenti si
sonoritrovati chiusi in casa lavoran-do, ove possibile, tramite
smartworking. Da circa un mese glistabilimenti dell’azienda
hannocominciato a riaprire i battenti egradualmente tutti i
dipendentisono potuti tornare a lavoro. Unlavoro però molto diverso
daquello cui erano abituati: ma-scherine, distanze di sicurezza,
edivieto di assembramenti hannoinevitabilmente modificato la
vita lavorativa in modo sensibi-le. E’ proprio per sostenere i
la-voratori in questa fase comples-sa e per dar loro una valvola
disfogo dopo due mesi di quaran-tena, che il presidente Antichi
hadeciso di avviare questa iniziati-va. «Siamo in un momento in
cuiè stato completamente stravoltolo stile di vita lavorativo e la
no-stra quotidianità, in cui stanno
In alto,lo stabilimentoI n d i nve s tdi Cisterna.S o tto,la
psicologaSara Ceglia
I problemiemersi con la
crisi Covidva n n o
affront aticon le dovute
m i s u re
cambiando le prospettive ed au-mentano le incertezze. Noi sia-mo
una grande famiglia, e perme era essenziale che in questafase
nessuno si sentisse abban-donato. Quindi ho pensato: sequalcuno sta
attraversando del-le difficoltà, è bene che possacontare su una
persona che sap-pia come ascoltare e che paroleusare. Si tratta di
un servizioaperto a tutti i dipendenti, in for-ma anonima e
completamentegratuita che terremo attivo an-che il prossimo mese».
Non sitratta dunque di un mero soste-gno psicologico volto ad
aumen-tare la produttività del dipen-dente all’interno dell’azienda
co-me ormai sempre più frequente-mente accade nelle grandi azien-de
all’estero, ma di un aiuto a360 gradi che consenta di affron-tare
tutti i disagi che i dipenden-ti stanno vivendo in questo
spe-cifico momento. «In questo pe-riodo possono emergere o
rie-mergere problematiche di ansiao depressione - spiega la
psicolo-ga Sara Ceglia, che si sta occu-pando dell’iniziativa - A
voltequeste sono direttamente colle-gate alla quarantena e al
conte-sto che stiamo vivendo, altre vol-
te invece si tratta di problemipregressi che si riacutizzano
acausa delle grandi difficoltà vis-sute in questi mesi. Nel
momen-to in cui i disagi o i sintomi mani-festati sono strettamente
colle-gati questo contesto emergen-ziale, il mio compito è quello
di“normalizzarli”, proprio perchéavvengono in un momento
for-temente destabilizzante: in que-sti casi è necessario
rassicurarela persona e far capire che reagi-re con ansia,
demotivazione o adesempio insonnia ad una situa-zione del genere, è
assolutamen-te normale. Quando invece ri-scontro che questo periodo
hariacutizzato degli schemi disfun-zionali che la persona
portavadentro da tempo, allora il miocompito è cercare di capire
qualesia il motivo alla base del proble-ma e dei sintomi
eventualmentemanifestati. Ho ricevuto sia ri-chieste di tipo
personale, sia ri-chieste che avevano a che farecon la vita
lavorativa, stravoltada questo momento di grandicambiamenti e
difficoltà. Sonostata contattata da più personefin da subito, segno
che l’iniziati-va è stata ben accolta dai dipen-denti».
«Semplificare la burocrazia per le piccole imprese»Cna: bene le
disposizionisulla sicurezzama meno ostacoli
LA NOTA
«Se gli interventi di sostegnoal lavoro e all'economia
sarannoveloci, la ripresa è possibile. Cassaintegrazione, fondo
perduto, bo-nus. Il Decreto Rilancio sembrafornire significative
risposte allesollecitazioni del mondo dellepiccole imprese volte a
mitigare ilterribile impatto sulle imprese diuna crisi senza
precedenti». E’ ungiudizio positivo quello della Cnasu questa
seconda fase ma in una
nota si sollecita lo snellimentomassimo delle procedure
buro-cratiche che accompagnerannogli imprenditori
medio-piccoli.
«L’efficacia delle misure adot-tate - scrive la Cna - dipende
dallavelocità con cui si sapranno tra-sformare gli impegni in atti
con-creti con un alleggerimento so-stanziale delle procedure
buro-cratiche. E’ vitale trasmettere lerisorse stanziate ai
beneficiari, apartire dalla liquidità promessa.Gli indennizzi a
fondo perduto,l’estensione del credito d’impostasulle locazioni, il
bonus alle Parti-te Iva e agli autonomi, il taglioIrap e bollette,
il potenziamentodella cassa integrazione e soprat-tutto
dell’Ecobonus, la cancella-
zione delle clausole di salvaguar-dia rappresentano le note più
po-sitive della manovra da 55 miliar-di varata dal Governo. Si deve
tut-tavia fare di più per le micro-im-prese, chenon
possonobeneficia-re della cancellazione del versa-mento Irap, e per
i settori delturismoedel trasportopersone lecui prospettive per i
prossimi me-si si presentano più cupe. Altronodo fondamentale è che
la ria-pertura delle attività deve proce-dere spedita, evitando che
l’attua -zione delle disposizioni a tuteladella salutene ostacolino
la ripre-sa e su questo molto dipenderàdal lavoro che in questi
giorni sista compiendo con gli organi re-gionali».l
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9EDITORIALEOGGIDomenic a17 maggio 2 02 0
LA SITUAZIONEPIETRO PAGLIARELLA
L’esplosione della pandemiada nuovo Coronavirus si è abbat-tuta
come uno tsunami sull’eco-nomia italiana, provocando unaforte e
marcata emergenza: unainesorabile decrescita nell’aper-tura di
nuove partite Iva, che so-no, praticamente, il motore e
lapeculiarità, il vero punto di forzadel sistema economico e
produt-tivo italiano. Il colpo si è sentitopiù forte nelle province
di Latinae Frosinone, dove, nel solo mesedi marzo, c’è stato un
crollo del50% nelle nuove iscrizioni, se-gnale evidente del momento
nerodell’economia dovuto all’emer-genza sanitaria e della paura
di“fare impresa” in una fase storicain cui l’incertezza regna
sovrana ein cui le istituzioni nazionali nonsono state, ad oggi, in
grado diaiutare in maniera vera il sistemaproduttivo italiano.
Senza conta-re che le partite Iva, già esistenti,che stanno
cercando di resistere,hanno ricevuto tante promesse,ma pochi
sostegni reali.
I numeriSecondo i dati dell’Osservatoriosulle partite Iva del
Ministerodell’economia, nei primi tre mesidel 2020 sono state
aperte in Ita-lia 158.740 nuove partite Iva e, inconfronto al
corrispondente pe-riodo dello scorso anno, si regi-stra una
flessione del 19,7%, de-terminata essenzialmente dall’e-mergenza
sanitaria.
Più in dettaglio si rileva che,nei primi due mesi dell’anno,
ri-sulta una contrazione dell’8%delle aperture di partita Iva
dovu-ta principalmente alla diminu-zione di avviamenti in regime
for-fetario rispetto al notevole au-mento riscontrato nei primi
mesidel 2019 grazie all’innalzamentodel limite di ricavi a 65.000
euro.Gli effetti dell’emergenza sanita-ria sono rilevabili nel mese
dimarzo con un calo di aperture pa-ri al 50% rispetto a marzo
2019.
La distribuzione per naturagiuridica mostra che il 76,1% del-le
nuove aperture di partita Iva èdovuto alle persone fisiche, il18,6%
alle società di capitali, il3,6% alle società di persone; laquota
dei “non residenti” e “altreforme giuridiche”
rappresentacomplessivamente l’1,6% del to-tale delle nuove
aperture. Rispet-to al primo trimestre del 2019,tutte le forme
giuridiche accusa-no consistenti cali di aperture:dal -17,1% delle
società di personeal -20,7% delle persone fisiche; inquesto caso,
nel primo bimestrela flessione maggiore riguarda lepersone fisiche
(-9,7%), che l’an-no scorso hanno subito un forteaumento a causa
delle massicceadesioni al regime forfetario,mentre è più contenuta
per le so-cietà di capitali (-2,9%). Nel mesedi marzo le
diminuzioni si atte-stano tra il 50ed il 57% per tutte leforme
giuridiche. Da segnalare incontrotendenza i soggetti non
re-sidenti, che continuano a regi-
strare un forte aumento (+56,7%)e si concentrano in
particolarenel commercio elettronico.
La geografia del crolloRiguardo alla ripartizione terri-toriale,
il 45,2% delle nuove aper-ture è localizzato al Nord, il 21,5%al
Centro e quasi il 33% al Sud enelle Isole. Il confronto con
lostesso periodo dell’anno prece-dente mostra una
generalizzatadiminuzione di avviamenti: la
L’andamento dellanatalità dellepartite Iva nei primitre mesi del
2019 enei primi tre mesidel 2020
Crollo partite IvaA marzo decrescitamolto vicina al 50%
Il report Nel primo trimestre dell’anno in provincia di
Latinasoltanto 1.567 nuove registrazioni. Saldo negativo del
22,3%
più contenuta in Valle d’Aosta(-8%), la più marcata nel
Lazio(-23%). Nei primi due mesi il calomaggiore si è avvertito in
Cala-bria (-11,3%), mentre l’Abruzzoha segnato un incremento
del-l’1,5%; in marzo la Lombardia haaccusato una flessione del
55,2%.
Il Basso LazioSe il Lazio in Italia è la regione cheha sofferto
di più, non meglio po-teva andare alle province di Lati-
na e Frosinone. In Ciociaria, dagennaio a marzo 2020, ad
esem-pio sono state registrate 1.291nuove aperture contro le
1.639dello stesso trimestre dell’annoprecedente con un calo del
26,9%,superiore al dato regionale e aquello nazionale. Se, poi, si
gettauno sguardo ai singoli mesi ilcrollo si fa ancor più
drammati-co: da un quasi accettabile -2,01%di gennaio, si è passati
a -15,08%di febbraio per arrivare al tracollodi marzo con un
pesante -55,95%.
Situazione complicata anchenell’Agro pontino. Qui da noi ilcalo
trimestrale è stato del 22,3%(2.019 nuove iscrizioni nello scor-so
anno, 1.567 nel 2020), una per-centuale di poco inferiore a quel-la
del Lazio, ma superiore a quellanazionale. Il trend negativo
delladecrescita è stato altalenante:-13,18% a gennaio, -12,69% a
feb-braio e -47,63% a marzo.
Tipologie e settoriTornando al quadro generale, inbase alla
classificazione per set-toreproduttivo, le attivitàprofes-sionali
risultano il settore con ilmaggior numero di aperture dipartite Iva
(19,7% del totale), se-guito dal commercio con il 17,1% edalle
costruzioni (9,7%). Rispettoal primo trimestre del 2019, tra
isettori principali la maggioreflessione di aperture si è
avutanelle attività di intrattenimento(-24,9%, in marzo -63,9%), la
me-no sensibile nella sanità (-10,5%).Nei primi due mesi i servizi
alleimprese registrano una diminu-zione di avviamenti del
14,1%,mentre l’istruzione è in attivo del2,2%.
Relativamente alle persone fi-siche, la ripartizione di
generemostra una sostanziale stabilità(maschi al 61,1%). Il 47,6%
dellenuove aperture è stato avviato dagiovani fino a 35 anni ed il
31,7%da soggetti appartenenti alla fa-scia dai 36 ai 50 anni.
Rispetto alcorrispondente periodo delloscorso anno, tutte le classi
di etàregistrano decrementi di apertu-re: la più consistente è il
-31,9%della classe più anziana.
Analizzando il Paese di nascitadegli avvianti, si evidenzia che
il14,5% delle aperture è operato daun soggetto nato all’estero.
Nel periodo considerato 81.779soggetti hanno aderito al
regimeforfetario, pari al 51,5% del totaledelle nuove aperture, con
una di-minuzione del 21,7% rispetto allostesso periodo dell’anno
prece-dente. Al riguardo, in gennaio laflessione è stata pari al
10,9%, inmarzo al 50,6%.
La flessione delle nuove aper-ture si protrarrà anche nel
secon-do trimestre (aprile-giugno) e,presumibilmente,
potrebberoanche chiudere tante attività, de-terminando un saldo
negativodella nati-mortalità più marcatorispetto al primo
trimestre. Ap-pare evidente che per risollevareil sistema sarà
necessario alimen-tare il senso di fiducia degli ope-ratori e degli
investitori. Sarà for-se questo il principale terreno suci si dovrà
misurare.l
Anche inprovincia di
Latina lasituazione
g e n e ra l eè molto
complic at a
Il Lazioè la regione
che soffre piùdi tuttein Italia
con il suo-23 %
Fro s i n o n e
- 5 5%l Nel mese di marzo 2020 lenuove aperture di partite
Ivasono state in provincia diFrosinone 200. Il meseprecedente sono
state, invece,456. Rispetto a marzo 2019 c’èstata un netta
diminuzione se siconsidera che appena un annofa le nuove
registrazioni sonostate 454
L atina
-47 %l La provincia di Latina stasoffrendo leggermente dimeno
rispetto a quella diFrosinone, ma i numeri sonougualmente
impietosi. Amarzo 2020 le nuoveregistrazioni sono state 287contro
le 516 del mese difebbraio e contro le 548 delmese di marzo
2019
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11EDITORIALEOGGIDomenic a17 maggio 2 02 0
Il fatto Intanto allo Spallanzani di Roma prosegue il lavoro per
il possibile antidoto totalmente «made in Italy»
Vaccino, primi test positiviIl candidato di Irbm e università di
Oxford è stato somministrato anche ai macachi: li ha protetti dalla
polmonite
LA SPERANZAFRANCESCO MARZOLI
Prosegue a ritmo serrato lasperimentazione dei candidativaccino
anti-Coronavirus intutto il mondo.
Particolari note positive, pe-rò, continuano ad arrivare
daquello prodotto a Pomezia dal-la divisione Advent della Irbme
dallo Jenner Institute dell’u-niversità di Oxford.
Proprio gli esperti del RegnoUnito - nazione dove peraltro èin
corso la sperimentazionesull’uomo - hanno reso notosulla
piattaforma “bioRxiv”uno studio realizzato dal Na-tional Institutes
of Health cheriporta come l’aspirante anti-doto contro il Covid-19
abbiaprotetto alcuni macachi dallapolmonite bilaterale causatadal
virus che sta spaventando ilpianeta.
Dall’AdnKronos, in partico-lare, hanno fatto sapere cheuna
singola dose di ChAdOx1nCoV-19, ossia il nome scienti-fico del
candidato vaccino pro-dotto a Pomezia, ha protettosei macachi
proprio dalla pol-monite causata dal virus.
“I risultati non sono ancorastati sottoposti a ‘peer review’(o
revisione tra pari) - si leggenel lancio -, ma vengono condi-visi
per aiutare la comunitàscientifica internazionale nellalotta al
Coronavirus”.
Ed è proprio sulla base diquesti dati che lo scorso 23aprile è
stato dato il via libera aitest sugli umani, iniziati su cir-ca 500
volontari e destinati aessere estesi a una platea moltopiù
ampia.
«I sei macachi che hanno ri-cevuto il vaccino sperimentale28
giorni prima di essere infet-tati da SARS-CoV-2 - hanno evi-
Carcere, tutti sottoposti a tampone
VELLETRIJACOPO PERUZZO
Nella giornata di ieri, a Vel-letri, il personale della
poliziapenitenziaria e tutto quello inservizio all’interno
dell’istitutodi pena di Contrada Lazzariasono stati sottoposti a
tamponifaringei per verificare l’e v e n-tuale contagio da
Coronavirus.
A diffondere la notizia sonostati i sindacalisti del Sippe
Car-
mine Olanda e Ciro Borrelli, chehanno spiegato come lo
scree-ning abbia interessato anche idetenuti.
A mettere in atto le verifichesono state due equipe
sanitarieformate dagli esperti della AslRoma 6: «Come sindacato
-hanno commentato Olanda eBorrelli - siamo soddisfatti chela nostra
richiesta fatta alle au-torità di competenza sulla pre-venzione del
contagio e diffu-sione del Covid-19 sia stata mes-sa in atto. Tutti
coloro che acce-dono nel penitenziario a variotitolo e grado, prima
di prestareservizio, si devono recare nellatenda installata dalla
protezio-
Lo studiosui macachi
è statopubblic ato
sullapiatt aforma
«bioRxiv»
Detenuti, personalee polizia penitenziariahanno effettuato i
controlli
tazione finanziate dalla Regio-ne Lazio e dal ministero
dell’U-niversità.
«Stiamo portando avantisenza sosta il lavoro sul vacci-no - ha
dichiarato FrancescoVaia, direttore sanitario delloSpallanzani di
Roma -. Ci sia-mo accorti che la popolazionepiù colpita è quella
degli anzia-ni e ci siamo ripromessi chenessuno resterà indietro e
atutti deve essere data la possi-bilità di cura».
Il dottor Vaia ha anche spie-gato come proprio all’Inmi sia-no
stati fatti dei passi da gigan-te nella ricerca fin dai
giornisuccessivi al ricovero dellacoppia cinese che era in vacan-za
a Roma, avvenuto negli ulti-mi giorni di gennaio. l
I testsull’uomodel candidatova c c i n op ro d o ttoa
Pomeziasonoin corsoin Inghilterra
Il camperdella Asl Roma 6fuori dal carceredi Velletri
NETTUNO
«Il Comune di Nettuno hapubblicato l’avviso per acce-dere al
contributo economi-co in favore di persone o fa-miglie in
condizione di disa-gio economico e sociale cau-sato dalla
situazione emer-genziale in atto, provocatadalla diffusione del
Corona-virus. Si tratta del secondoavviso, dopo quello scaduto il4
maggio 2020. Le domandedovranno essere presentateall’ente entro e
non oltre ladata del 22 maggio 2020».
Con questa breve nota, dalComune di Nettuno hannovoluto
informare i cittadinisu questo ulteriore sostegnoalle famiglie in
difficoltà.
Nell’avviso pubblico sonoriportati tutti i dettagli
relati-vamente alle possibilità di ac-cesso, ai requisiti necessari
eall’ammontare dei sostegnierogati.
Inoltre, da viale Matteottihanno precisato che «il Co-mune
provvederà a effettua-re controlli in ordine alla ve-ridicità delle
attestazioni ri-portate nella domanda per-venuta e potrà effettuare
con-trolli a campione sugli scon-trini relativi agli acquisti
ef-fettuati con i buoni spesa». l
LA NOTA DEL COMUNE
Buoni spesaC’è ancorate m p oper le domande
ne civile per essere sottoposti alrilevamento della
temperaturacorporea. E ora è arrivata cheanche la somministrazione
deltampone faringeo».
Gli accertamenti per il perso-nale civile sono stati
effettuatida una squadra sanitaria all’i n-terno della tenda della
protezio-ne civile, mentre quelli per i de-tenuti hanno avuto luogo
in unlocale appositamente allestitoin carcere.
«Fortunatamente - hannoconcluso Olanda e Borrelli -
nelpenitenziario di Velletri attual-mente non ci sono detenuti
eagenti contagiati dal virus Co-vid-19». l
Per quantor i g u a rd a
il vaccino100% italiano
i test sull’uomoi n i z i e ra n n o
in estate
denziato i ricercatori - sonostati confrontati con tre di
con-trollo che non hanno ricevutoil vaccino. Gli animali vaccina-ti
non hanno mostrato segni direplicazione del virus nei pol-moni e
avevano, rispetto aglianimali di controllo, livelli
si-gnificativamente più bassi dimalattie respiratorie e nessundanno
polmonare».
L’altro fronteNel frattempo, in Italia - e nellospecifico
all’istituto “S p a l l a n-zani” di Roma - proseguono ilavori per
il candidato vaccino10% “made in Italy”, ossia quel-lo prodotto
dalla ReiThera diCastel Romano in collabora-zione proprio con lo
Spallazanie con la ricerca e la sperimen-
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14 EDITORIALEOGGI Domenic a17 maggio 2 02 0
l i to ra l e«Un Drive In per i tamponianche nel presidio
centro»Appe llo Dai medici e dai pediatri del distretto 4 la
richiesta a Asl e Regionedi istituire una postazione tra Terracina
e Fondi: «Evitare spostamenti»
LA LETTERADIEGO ROMA
Un territorio che si è ritrovatoad essere una delle zone più
«cal-de» della Regione Lazio in mate-ria di contagi, sin da subito
cata-pultato nella prima linea delle de-cisioni sul da farsi per
contenerela diffusione del nuovo coronavi-rus. Ma non solo: un
presidio cen-tro, quello tra Terracina e Fondi,popoloso e che
potrebbe diven-tarlo anche di più con la stagioneestiva, e che
dunque necessita diuna adeguata offerta sanitaria.
Sono solo alcune delle ragionicontenute in una lettera
speditadai pediatri di libera scelta e daimedici di base del
distretto 4, allaAsl di Latina e alla Regione Lazio,ai direttori di
distretto e ai sinda-ci di Terracina e Fondi. Per chie-dere che
venga rivista la determi-nazione del 13 maggio scorso del-la
direzione salute integrazionesocio-sanitaria della regione La-zio,
che prevede due soli “DriveIn”, uno all’ospedale Di Liegro diGaeta
e l’altro al Goretti di Latina,per fare i tamponi ai cittadini
ri-sultati positivi ai test sierologiciche rivelano contatti con il
Co-vid-19. Un sistema indispensabi-le, quello della rilevazione
delleimmunoglobuline, per mapparela popolazione che è entrata
incontatto con il virus, e capire, at-
Si ipotizzache dall’exzona rossa
saranno moltii ricorsi
al tests i e ro l o g i c o
traverso il test del tampone, se èancora contagiata. E che
necessi-tà di capillarità- Di qui l’appellodei medici del
territorio, che sullascorta della «grande collabora-zione»
instaurata con la Asl, chie-dono che vengano ascoltate le
ri-chieste sulla possibilità di creare
Nelle foto, leprocedure di test etamponi perindividuare
ilcontagio dacoronavir us
una postazione “Drive In” per itamponi anche nel presidio
cen-tro. «Facciamonotare - scrivono -che la nostra provincia si
estendemolto in lunghezza (circa 160 kmda unestremo all’altro) e
che i cit-tadini del nostro distretto do-vrebbero sottoporsi a 40
km circadi viaggio, con mezzi propri, perraggiungere una qualsiasi
delledue postazioni previste. Credia-mo inoltre che la scelta dei
luoghidebba prendere in considerazio-ne le passate criticità e la
situa-zione logistica predetta, perchésiamo sicuri che un gran
numerodi cittadini di tale comprensoriodovrà sicuramente accedere a
talipostazioni, con aumentodi movi-mentazione che espone al
rischiodi nuovi contagi».
I medici aggiungono un’altracircostanza. Ovvero che,
essendoquella tra Terracina e Fondi zonaturistica, possa aumentare
la po-polazione presente, con relativanecessità di aumentare
l’offertasanitaria. Di qui l’opportunità,dicono «di collocare una
posta-zione Drive-in anche nel nostrodistretto, oltre alle due
previste,anche proponendo di svolgere ilsevizio a giorni alterni
presso ipresidi di Fondi e Terracina, pro-prio per limitare al
massimo glispostamenti nel nostro territoriocongestionato, specie
nel periodoestivo da una enorme mole ditraffico veicolare». Una
postazio-ne intermedia, concludono, al-leggerirebbe anche il peso
dellaburocrazia.l
Tra le ragionidella richiesta
anchel’a u m e nto
di presenzed u ra ntel’est ate
Anche Fondi sospende l’ordinanza Plastic Free
IL PROVVEDIMENTO
L’assessore all’Ambiente Ro-berta Muccitelli lo aveva
anticipa-to come uno scenario possibile.Ora è realtà, la
sospensione del-l’ordinanza Plastic Free, in vigorea Fondi da un
anno, che vietava atutte le attività commerciali diusare materiale
monouso in pla-stica non biodegradabile e noncompostabile. Il
provvedimentodi sospensione dell’efficacia, arri-va per dare una
mano alle impre-
se, come spiega il sindaco Benia-mino Maschietto: ««La
sospen-sione temporanea deriva da unaserie di fattori. Innanzitutto
l’in -determinatezza causata dall’at -tuale situazione di emergenza
sa-nitaria nazionale da Covid-19 inordine alle modalità di
riaperturadegli esercizi pubblici di sommi-nistrazione di alimenti
e bevande,accompagnata dalla mancanza dicertezza che al termine
della pre-detta emergenza sanitaria i pro-dotti monouso
biodegradabili ecompostabili alternativi alla pla-stica siano
prontamente reperibi-li sul mercato. Nel corso di alcuniincontri
gli operatori di Settore cihanno espresso le loro preoccupa-zione,
chiedendo all’amministra -
zione comunale di valutare la so-spensione dell’ordinanza
del2019». E vista la grave crisi che si èabbattuta su gran parte
delle atti-vità commerciali negli ultimi duemesi, «abbiamo
condiviso lo statodi oggettiva incertezza che carat-terizza le
modalità e i tempi di ri-presa delle attività» aggiungonoMaschietto
e Muccitelli, «al fine dinon gravare ulteriormente su unsettore già
posto in seria difficoltàdall’emergenza epidemiologica».Come aveva
tenuto a specificareanche il Comune di Terracina,«non si tratta di
un passo indietrorispettoalpercorso virtuosomadiuna decisione
temporanea assun-ta esclusivamente a causa di unasituazione
emergenziale».l
L’a s s e s s o reall’Ambiente delComune di FondiRober taM u c c
i te l l i
La decisione era stataannunciata, oral’u ffi c i a l i t à
-
15EDITORIALEOGGIDomenic a17 maggio 2 02 0
Aiuti per le spiaggeLo scogliodella trasparenzaIl fatto Dalla
Regione sei milioni, ma i Comuni devonoessere in regola con gli
atti da pubblicare annualmente
VERSO L’ESTATEFEDERICO DOMENICHELLI
Seimilionidi eurodallaRegio-ne ai 21 Comuni litoranei per
fron-teggiare l’emergenza coronavirusattrezzando in modo efficace
lespiagge. A patto, però, che gli entisiano in regola con le
pubblicazio-ni previste dalle norme vigenti inmateria di
“amministrazione tra-sparente” per quanto riguarda leconcessioni
demaniali. Una con-ditio sine qua non prevista dalladelibera della
Giunta Zingarettiche potrebbe mettere i bastoni frale ruote a
qualche Comune chenon ha rispettato le scadenze percomunicare i
dati e pubblicarli sulproprio sito istituzionale.
Un’occasione persa, qualora ef-fettivamente ci fossero
esclusioni,che in questa situazione avrebbeun peso maggiore a causa
dellecondizioni di difficoltà dovute aglieffetti sull’economia del
covid-19.Per dare una mano ai Comuni (chesono individuati quali
organi di si-curezza sanitaria e quindi obbli-gati a vigilare sulla
normative ine-rente), la Regione ha previsto unfondo dasei milioni
di euroda tra-sferire agli enti locali per metterein campo azioni
“volte ad assicu-rare la sicurezza, il monitoraggiodegli arenili
per la libera fruizionedelle spiagge liberee dei sitidi
sta-zionamento dei flussi turistici del-le isole pontine”. Fondi
che po-trebbero essere usati, a titolo
esemplificativo, per contingenta-re gli ingressi sulle spiagge
libere,per gli interventi di sanificazionee igienizzazione e per
iniziative si-mili. Ad ogni Comune viene asse-gnata una somma
calcolata in ba-se al numero di residenti e alla per-centuale di
spiagge libere, con in-tegrazioni per i Comuni più picco-li (ad
esempio San Felice e Sper-longa ne potrebbero beneficiare)perché la
Regione ha ritenuto op-portuno non trasferire somme in-feriori a
centomila euro a ciascunente locale.
“I Comuni destinatari delle ri-sorse in questione – si legge
nelladelibera – devono essere in regolacon le disposizioni”
relative allatrasparenza delle concessioni. Inpratica, i dati
devono essere pub-blicati sui siti istituzionali e comu-nicati alla
Regione Lazio, che ogni
Gli aiuticonces si
dalla Pisananon saranno
i nfe r i o r ia 100mila
e u ro
A destrau n’immaginedel litoraledi Sabaudia
Le Fiamme Oro consegnano i tablet agli studentiSABAUDIA
Prosegue la consegna dei ta-blet agli studenti
dell’istitutocomprensivo “Cencelli” di Sa-baudia e ancora una volta
a con-segnare i dispositivi sono stati itecnici del gruppo sportivo
delleFiamme Oro (Polizia di Stato).L’attività segue quella che è
statasvolta nel mese di aprile e che hapermesso complessivamente
acirca 60 ragazzi di avere a dispo-sizione la strumentazione per
ladidattica a distanza. L’iniziativa– spiegano dal Comune in
unanota – è stata possibile grazie aifinanziamenti concessi dal
mi-
nistero dell’Istruzione e all’ini-ziativa portata avanti da
Rober-to Baldisserri, «che è riuscito acoinvolgere alcune
importantiaziende, tra cui la Degitree, chedopo una prima
importante do-nazione per gli studenti dell’isti-tuto comprensivo
“Giulio Cesa-re” hanno accolto il nuovo appel-lo fornendo alcuni
tablet ancheper il “Cencelli”».
«Con questa ulteriore conse-gna, ancor più ragazzi – com-menta
il consigliere delegatoFrancesca Marino – hanno lapossibilità di
seguire le lezionicon la strumentazione necessa-ria, garantendo
loro il diritto allostudio e superando il “digital di-
vide”. Il mondo scolastico, i ra-gazzi che lo frequentano e
glistessi docenti, in questo deter-minato momento storico,
hannosubito uno stravolgimento pro-fondo che ha inevitabilmente
co-stretto a mettere in campo nuo-ve metodologie di insegnamentoe
studio. Ma è pure vero che inquest’ottica occorre uno
sforzomaggiore per superare gli even-tuali gap che potrebbero
crearsifra gli stessi giovani». Infine ildelegato ha ringraziato la
diri-genza scolastica, le aziende e ivolontari del gruppo
sportivoFiamme Oro, «da sempre vicinial territorio e alla sua
comunitàin questa emergenza». l
La consegnadei tableta Sabaudia
anno redige un albo delle conces-sioni demaniali. Non sempre i
Co-muni sono però tempestivi nellacomunicazione dei dati, come
sievince dall’aggiornamento pub-blicato nel Burl del 30 aprile.
Inquel caso, la Regione ha bacchet-tato il Comune di Sperlonga
che,“pur se più volte sollecitato, nonha provveduto alla
trasmissionedegli aggiornamenti richiesti nérisultano aggiornati
quelli pubbli-cati sul proprio sito istituzionale”,tanto che sono
stati consideratiquelli del 2018 nell’albo redattodagli uffici
della Pisana.
Per l’erogazione di questi seimilioni di euro, la Regione
nonammette scusanti o ritardi: i Co-muni dovranno essere in
regolecon gli adempimenti in materia ditrasparenza. Altrimenti
rischia disaltare il contributo. l
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16 EDITORIALEOGGI Domenic a17 maggio 2 02 0
Partiti i tamponi drive-inIeri già il primo esameL’iniziativa
Operativa la postazione in piazza Monsignor Di LiegroPersonale
sanitario a disposizione e i pazienti restano in auto
Il presidiodi piazzaMonsignor DiL i e gro
GAETAFRANCESCA IANNELLO
Al via al tampone detto in dri-ve-in, il tampone effettuato
daglioperatori sanitari ai pazienti di-rettamente in auto.
È attiva da ieri infatti a Gaeta lapostazione per effettuare il
tam-pone “drive in” detto anche “dri -ve-thru” presso il presidio
di piaz-za Monsignor Di Liegro, dove ègià stato effettuato un test
su unpaziente.
Un risultato fondamentale, co-me ha spiegato il primo
cittadinodi Gaeta Cosmo Mitrano, per con-trastare in maniera
capillare ladiffusione del Covid-19. «Un’op -portunità importante
che con-sente ai cittadini del Golfo di Gae-ta e del Lazio
meridionale di nonrecarsi a Latina per effettuare iltampone. La
Regione Lazio - hacontinuato a spiegare il sindaco -,con
ladetermina del 12 maggiohaindividuato Gaeta, il presidio Sudper
effettuare questo particolarescreening. Con la postazione
alle-stita presso la tensostruttura inPiazza “Mons. Di Liegro” dove
ef-fettuare l’esecuzione del tamponenaso e orofaringeo andiamo
adaggiungere un altro tassello checompleta il grande puzzle
dellaprevenzione e del contrasto alladiffusione del virus».
La somministrazione dei testsierologico e dei tamponi che lo
stesso sindaco aveva da subito in-dicato e sollecitato, consente
diconoscere lo stato di salute dei cit-tadini di Gaeta e
soprattutto diavere una mappatura del Co-vid-19 sul nostro
territorio.
«Così come, dasubito, auspica-vo la cura del plasma per i
pazien-ti affetti da Covid-19 grazie alladonazione del sangue di
quei pa-zienti che avevano sviluppato glianticorpi IGG. Daoggi
quindi,nelnostro territorio, disponiamo de-gli strumenti
giustipermonitora-re l’andamento dei contagi ed in-tervenire,
qualora fosse necessa-rio, nei tempi più celeri rendendoancora più
efficace la lotta contro
«Fondament alepercontrast arein manierac apillarela
diffusionedel Covid-19»
Disponiamodeglist r u m e nt igiusti perm o n i to ra rel’a n d
a m e ntodei contagi»
il virus. Un plauso alla RegioneLazio e all’ASL di Latina che
han-no provveduto ad allestire la po-stazione dove effettuare i
tampo-ni naso e orofaringelo.
Scendendo nello specifico co-me funziona il “drive-thru”?
Se-condo le indicazioni regionali, ilpaziente prima svolge il test
siero-logico presso uno dei laboratoriautorizzati dalla Regione
Lazio epoi, qualora l’esito dovesse risul-tare positivo, l’utente
deve infor-mare il medico di medicina gene-rale che provvederà ad
informareil Dipartimento di prevenzioneterritoriale e fare
prescrizionecon ricetta dematerializzata per
tampone naso-faringeo inviandoil cittadino presso il punto
vicino“drive in” che garantisce la tem-pestività ed efficacia dei
risultati.
Bisogna presentarsi quindi, en-tro 48, con laricetta
dematerializ-zata delmedico dimedicina gene-rale e la tessera
sanitaria alla po-stazione più vicina. Qui, gli opera-tori sanitari
gli effettueranno iltampone senza neanche il biso-gno di scendere
dall’auto. La po-stazione a Gaeta, in piazza Monsi-gnor Di Liegro,
sarà attiva dal lu-nedì al venerdì dalle 9 alle 18 men-tre il
sabato dalle 9 alle 14. Per ul-teriori informazione,
rivolgersiall'ufficio relazioni pubblico delpiù vicino presidio
sanitario. l
area sud
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17EDITORIALEOGGIDomenic a17 maggio 2 02 0
La novità Una donna di 56 anni di ritorno dal Nord Italia
A Formia si registraun nuovo caso positivoIL FATTOGIANNI
CIUFO
Ventesimo caso di positivitàa Formia. Ieri infatti una donnadi
cinquantasei anni, di ritornodal nord Italia, dove si era recataa
trovare dei parenti, è risultatapositiva al tampone. Le sue
con-dizioni non sono preoccupanti,tanto che sta all’isolamento
do-miciliare, così come previsto. Ov-viamente in quarantena
sonostati posti i familiari che vivonocon lei e che, comunque, per
ilmomento non accusano alcunsintomo. Una situazione che èsotto
controllo da parte della Asl,che ha effettuato tutti gli
accerta-menti del caso e non ci sarebberoaltre persone con le quali
la don-na sia venuta a contatto. Quindinessun focolaio all’interno
dellacittà, maun casodi positività chesi è maturato al di fuori di
For-mia e che è stato subito circo-scritto. La donna, infatti,
nonavrebbe avuto contatti con altrepersone e quindi non ci
dovreb-bero essere ulteriori conseguen-ze. Per quanto riguarda
altri casii controlli continuano da partedelle autorità sanitarie,
in quan-to c’è la volontà di tenere semprealta la guardia. Intanto
ci si avviaverso la normalizzazione in tuttoil sud della provincia
di Latina.Le riaperture delle varie attivitàsono ormai imminenti,
così co-me la facoltà di muoversi senzaautocertificazioni e così le
Am-ministrazioni del sud pontino siorganizzano. A Castelforte, il
sin-daco Giancarlo Cardillo, in unmessaggio pubblico, ha invitato
isuoi concittadini a mantenere ilcomportamento esemplare te-nuto
sino ad ora, ma li ha ancheinvitati “a mettere al centro la
nostra comunità. Siamo invitati,infatti- ha continuato- ad
averepiù attenzione all’economia lo-cale. Pertanto invito i
cittadini aspendere, per gli acquisti, nei ne-gozi del territorio.
Questo aiute-rà i commercianti, gli artigiani, icontadini e i
nostri professioni-sti a ripartire. In questo modo di-mostreremo,
ancora una volta,che siamo un popolo unito e coe-so. Daremo
visibilità al senso diappartenenza e potremo prose-guire una storia
che ci ha vistisempre uscire bene dalle variecrisi sull’esempio dei
nostri pa-dri». L’Amministrazione, intan-to, ha comunicato che, nei
pros-simi giorni, continuerà a distri-buire, gratuitamente, le
masche-rine a tutti i cittadini di età supe-riore ai 6 anni. La
consegna è infase organizzativa e nei prossimigiorni il Comune
informerà i cit-tadini sulla calendarizzazione.l
C ontinuaint antol’o rg a n i z z a z i o n edei Comuniin
vistadelle nuoveaper ture
Operatori dello spettacolo, appello per ripartire
GAETA
Valentina Ferraiuolo, musici-sta, cantante,ottima
protagonistadella musica popolare, da Gaetaha spiccato il volo
riuscendo a cal-care palcoscenici nazionali e in-ternazionali.
Tanta attività arti-stica, tanto lavoro con interessan-ti progetti
anche nelle scuole. Poil’emergenza sanitaria e tutto è fi-nito.
Oggi, alla vigilia della cosid-detta fase 3 arriva una sua
lette-
ra-sfogo in cui spiega che dopotanta gavetta «Apro la mia
PartitaIVA che, oltre a dare dignità allamia professione,
garantisce alloStato di percepire la mia fetta ditasse, mi pare
giusto! Da fine feb-braio cominciano a vacillare leprime date, i
primi concerti cheverranno cancellati, uno ad unonell’arco
diqualche giornosino adarrivare al 6 marzo…» L’artista ri-corda il
periodo del lockdown incui, ovviamente online, al pari ditanti suoi
colleghi ha rallegrato econfortato tanti: «Ecco, noi musi-cisti,
operatori dello spettacolo,siamo stati i primi a metterci daparte,
e al tempo stesso restare alservizio degli altri, perchè
nutrire
l’anima e curarla e difenderla dal-la paura fa pure parte del
nostrolavoro». Quindi la parte conclusi-va della lettera: «Trovo
sia giustoche, dal 18 maggio, sia data anchea noi, operatori dello
spettacolo,un “dopo”, la possibilità di orga-nizzarci, rispettando
le regole e leprecauzioni dettate dalle normedi sicurezza anti
covid-19, perchèabbiamo il sacrosanto diritto a ri-partire, a
sperimentare una ipote-si di “rilancio”, a non far fallire lanostra
azienda! E’giusto che il mioComune, la mia Regione, il mioStato, mi
garantiscano il “dopo”come ripartenza collettiva, comediritto al
lavoro e al sostegno ga-rantito a tutti».l R.D. A .
Va l e n t i n aFe rra i u o l o ,mu s i c i s ta ,cantante
eprotagonista dellamusica popolare
La lettera apertadi Valentina Ferraiuolo,musicista e
cantante
La tenda pre triagea l l e s t i taall’ospedale DonoSvizzero di
Formia
L’ospedaledi Gaeta
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18 EDITORIALEOGGI Domenic a17 maggio 2 02 0
ARRIVA L’APP IMMUNI:UN PASSO AVANTIMA RESTANO I DUBBI
L’I N T E RV E N TOMATTEO PERLINI *
Qualche giorno fa il Consiglio deiMinistri ha approvato il
DecretoLegge n. 28 che fissa alcune regolefondamentali per
l’utilizzo dell’appImmuni (il nome potrebbe cambiare),scelta per
tracciare i contagi daCoronavirus.
La decisione è arrivata dopo il Garante per laprotezione dei
dati personali aveva espresso parerefavorevole alla proposta
normativa di tracciamentodei contatti tramite la predetta app
Immuni.
Una nota della Presidenza del Consiglio deiMinistri indica le
caratteristiche dell’app:
• l’app sarà disciplinata da una norma di leggeapprovata dal
Parlamento, a garanzia di massimatrasparenza;
• l’installazione sul dispositivo mobile sarà
volontaria e non ci saranno sanzioni o limitazioniper chi
deciderà di non scaricarla;
• la piattaforma sarà istituita presso il ministerodella Salute
e sarà gestita in collaborazione consoggetti pubblici;
•prima dell’attivazione dell’app si riceverannoinformazioni su
finalità, operazioni di trattamento ealtri dettagli, sempre in
un’ottica di estrematrasparenza;
•nel rispetto del principio di limitazione dellefinalità del
trattamento, i dati raccolti sarannotrattati solo se strettamente
necessari alle finalità ditracciamento anti contagio (avvisare gli
utenti diessere tra i contatti di un soggetto risultato positivoal
Covid-19 e agevolare l’eventuale assistenzasanitaria in favore
degli stessi utenti) e potrannoessere utilizzati per finalità
diverse solo per finalitàstatistiche o di ricerca scientifica in
forma aggregatao anonima;
•saranno, poi, trattati solo i dati di prossimità
deidispositivi, resi anonimi oppure, ove ciò non siapossibile,
pseudononimizzati, al fine di rispettare ilprincipio di
minimizzazione del trattamento, lasicurezza dei dati e il principio
di privacy by design;
•non saranno trattati dati di geo-localizzazione;• l’utilizzo
dell’app della piattaforma, nonché il
trattamento di dati personali dovranno essereinterrotti «non
oltre il 31 dicembre 2020», ed entrola stessa data tutti i dati
personali trattati saranno«cancellati o resi definitivamente
anonimi».
Ebbene, si nota subito una netta evoluzione in
senso positivo del percorso intrapreso dal Governoche, dalla
laconica ed oscura ordinanza del 10 aprile2020 firmata dal
commissario Arcuri, ha finalmentechiarito molti dubbi manifestati
dagli esperti dellamateria della protezione dei dati personali.
Tuttavia, seppur apprezzabile il passo in avanti –guidato dal
Garante –restano ancora molte ombresu punti chiave.
In particolare, dopo undici giorni dalla selezionedell’app
Immuni non è stato ancora deciso conprecisione che tipo di dati
saranno trattati (anonimio pseudonimi).
Non è stato ancora deciso se i dati raccolti dallaApp saranno
conservati sui dispositivi mobili deicittadini (soluzione più
sicura e aderente al modellodi Apple e Google ispirato alla
decentralizzazione) osu un server pubblico (soluzione meno sicura
inassenza di elevate misure di sicurezza e che farebbegola a molti
hacker). Infatti, secondo le parole delcommissario per l’emergenza
Domenico Arcuri, lascelta verrà fatta prima che “Immuni”venga
attivatae porta a pensare che si adotterà un modello misto,in parte
centralizzato e in parte de-centralizzato.
Non è chiaro come sarà gestita la tempistica deitamponi, sia per
chi deve registrare sull’app la suapositività, sia per i soggetti
che rientrino tra icontatti di un positivo al Covid-19.
Ricordiamo che l’utilizzo dell’app potrà essereefficace e
proporzionato solo se affiancato da unastrategia di tamponi a
tappeto (come già
sperimentato con successo dalla Asl di Frosinone) edi isolamento
di chi è a rischio di contagio, nonchéda profilassi di assistenza
sanitaria tempestiva ecapillare di quei soggetti di cui sia
accertata lapositività, e su questo il Governo non ha
fornitochiarimenti.
Queste ed altre importanti questioni dovrannotrovare al più
presto risposta, dato che l’app,secondo le intenzioni del Governo,
dovrebbearrivare entro il mese di maggio.
Restiamo, poi, in attesa dell’esito dell’indagineavviata dal
Copasir che, come tutti noi, vuole vedercichiaro sull’intera
operazione governativa,soprattutto sulle modalità con le quali è
stataselezionata l’azienda che ha sviluppato l’app.
* Avvocato e delegato Federprivacyper la provincia di
Frosinone
L’operazione e tutte le perplessità del CopasirNel mirino la
selezione dell’azienda che l’ha sviluppata
Non è chiaro come saràgestita la tempisticadei tamponiper chi
risulterà positivo
di
i commenti
Utilizzo efficacesoltanto se affiancatoda una strategiadi test a
tappeto
SCARLETH GONZALEZ I.
La scorsa domenica, sulle pagine diquesto giornale, abbiamo
osservatoche, in materia di misure adottate perfronteggiare
l’emergenza derivante daCovid 19 non esiste alcun “modelloItalia”,
il quale, in concreto, si è fondato
quasi esclusivamente su un lungo “restate a casa”.Negli altri
Paesi (non solo dell’U.E.), invece, sonostate adottate misure che,
risultati alla mano, sisono rivelate davvero efficaci. La Germania,
adesempio, ha applicato un lockdown molto bendiverso dal nostro:
trattandosi di un sistemafederale, le regole cambiano a seconda del
Land diriferimento, i quali hanno imposto restrizionidiverse,
sostanzialmente basandosi sul numerodei contagiati. Anche le
celebrazioni pasquali sonostate gestite diversamente: a differenza
che inItalia, è stato possibile andare a trovare i proprifamiliari,
prendere il sole e fare sport all’aperto,anche nei parchi, nonché
camminare sullespiagge. E soprattutto non ci sono state quellemulte
a raffica come invece accaduto da noi.
Pur essendo vietati i luoghi dove potevanoformarsi degli
assembramenti, pensiamo ai bar,alle palestre, ai locali, comunque,
l’economicanero-rosso-giallo non si è fermata, anzi hacontinuato a
girare. A differenza dell’Italia, doveil Governo ha imposto la
chiusura di molteattività produttive, nel Paese teutonico lamaggior
parte delle aziende è rimasta aperta.
Senza alcun dubbio, la Germania hadimostrato di essere in grado
di fronteggiare almeglio l’emergenza e ciò anche per via di
unagrande organizzazione: prova ne sono anchel’esiguo numero di
morti in proporzione allapopolazione.
Nondimeno, i cittadini hanno ricevuto sussidi(oltretutto senza
alcuna intermediazione degliistituti bancari) dal governo tedesco
in tempirecord: i soldi sono arrivati direttamente nellemani degli
imprenditori (piccoli e grandi) e deilavoratori in soli tre giorni.
Da noi invece questoruolo “sociale”è stato svolto anche dalle
mensedella Caritas, dove il numero di famiglie,purtroppo, sta
aumentando di giorno in giorno.
Il New York Times ha raccontato che laGermania, non l’Italia, è
stata «la primademocrazia occidentale ad aver contenuto
ladiffusione del Coronavirus e ora è la prima ariaprire la sua
economia», anche grazie ai testrandom per gli anticorpi tra la
popolazione. Danoi, invece, l’esecutivo ha imposto e annunciatoil
prezzo di 50 centesimi per ciascunamascherina, tuttavia senza
averle primaacquistate. Se questi sono i risultati, è giunta
l’oradi mandare in soffitta il detto “uno vale uno”.
Emergenza Covid-19:le misure adottatein Germaniae le figuracce
italiane
LA PULCE NELL’O R EC C H I O
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19EDITORIALEOGGIDomenic a17 maggio 2 02 0
Ricominciare standosene a unmetro di distanza oppure duenon farà
una grande differenza,o meglio, a fare la differenza nonsaranno le
prescrizioni di undecreto o di un’ordinanza, ma il
mix di paura e buonsenso che ci ha trascinatifuori dal buco nero
di un’emergenza che atratti abbiamo creduto insuperabile.
Guardando la gente che da un paio disettimane ormai si muove per
strada e neicentri urbani si comprende agevolmente cheun po’ tutti,
certamente la stragrandemaggioranza degli italiani, compresi i
piùfortunati, quelli che non hanno subito luttiné contagi in
famiglia, ha assimilato lalezione imposta dal coronavirus e si è
dataregole di comportamento in pubblico moltodiverse da quelle
abituali di sempre.
E’ per questo che l’attenzione dei nostrigovernanti, nazionali e
locali, al cosiddettodistanziamento sociale arriva un po’ fuori
tempo e, senza cercare la battuta, anche unpo’ fuori misura.
Trovate uno di noi cheabbia voglia di mischiarsi a una folla
disconosciuti, avventurarsi nel tunnel di unametropolitana o
infilarsi in uno di queicentri commerciali dove ci si
muovesgomitando: non c’è. Chi è costrettoquotidianamente a salire
su un treno oprendere la metro ha scoperto un nuovomodo di
viaggiare, perché le carrozze sonoquasi vuote e tutti quelli che
sono a bordo sitengono più che a debita distanza. Unmondo nuovo,
dove la parola d’ordine non èpiù correre, ma fare attenzione.
Soltantofermandoci a riflettere, comprendiamo chela disciplina in
cui siamo precipitati è ilfrutto della consapevolezza e dello
spirito diautoconservazione di ciascuno di noi.
Dunque, se ce n’è bisogno, ringraziamocon tutte e due le mani
giunte chi ci haguidato fino a raggiungere quest’isola ditemporanea
sicurezza che speriamo duri ilpiù a lungo possibile; li perdoniamo
ancheper gli errori commessi in assolutabuonafede e per le
disparità di trattamentoin cui molti sono malauguratamenteincorsi;
li preghiamo di voler considerare,d’ora in poi, che la comunità dei
cittadini,tutta e in qualsiasi angolo di Paese, ha buonefacoltà di
intendere e di volere, e quando si fagestire pur non essendo
completamented’accordo, lo fa per spirito di collaborazionee
rinnovato senso civico.
Gestire il passaggio tra la fase 2 e quelladel ritorno alla
libertà di movimento e diazione, sarà un’operazione molto
delicata,soprattutto perché al centro dell’attenzionenon potrà più
essere l’ossessione delledistanze, e nemmeno l’ansia della
ripartenzaa tutti i costi.
Ciò con cui governo ed enti territorialidovranno fare i conti,
se vorranno davverodare uno scossone al Paese e uscire
dallestrettoie dell’emergenza, è il bagaglioculturale acquisito in
questi tre brevi maintensissimi mesi di clausura domiciliare.
Questa crisi ha costretto più o meno tutti ariconsiderare una
serie di circostanze,convinzioni e valori, etici e non,
svelandoalla maggior parte di noi che esiste unlegame profondo e di
reciprocità forte tratutte le componenti della società.
Abbiamo scoperto che le attività diimpresa, tutte, sono
essenziali alla nostrasopravvivenza e al nostro benessere;abbiamo
toccato con mano la generosità dichi ha qualcosa da donare nei
momenti incui c’è bisogno di darsi una mano; abbiamorivalutato i
nostri vicini, i concittadini e iconnazionali, gli stranieri che ci
hanno tesouna mano, continuando a lavorare per noianche correndo
dei rischi, facendoci capire,si spera una volta per tutte, che se
loro hannobisogno di noi, anche noi abbiamo bisognodi loro. Abbiamo
capito che per ripartiredavvero, se vogliamo ripartire, servono
laconvinzione e l’impegno di tutti. Soprattuttodi fronte alle
difficoltà che ci aspettano, chepotrebbero essere molto più aspre
di quantoimmaginiamo.
Dettare le regole per la ripartenza, altreregole, potrebbe avere
una qualche utilità,ma potrebbe rivelarsi un freno a manocapace di
ostacolare la nostra corsa verso lariconquista del terreno
perduto.
Che non è il terreno delle libertàindividuali, ma quello delle
opportunità dicrescita e di sviluppo della nostra economia.
Da quel poco che abbiamo visto in questiultimi tre mesi, se ci
domandassero se cifidiamo di più dei nostri governanti e deinostri
politici oppure dei nostriimprenditori e dei nostri
professionisti,diremmo senza esitare che preferiamo digran lunga
questi ultimi. I professionisti,soprattutto quelli della scienza
medica equelli applicati alla gestione della sanità,perché sono
quelli che ci hanno tirato fuoridall’emergenza del covid; gli
imprenditoriperché saranno quelli che dovranno tirarcifuori da uno
stato di crisi senza precedenti eanche dal rischio di finire nel
pozzo di unapovertà diffusa, anche quella senzaprecedenti.
E se i cittadini di questa nazione sonoarrivati a questo tipo di
consapevolezza,pare che molti dei nostri governanti si sianopersi
per strada, o non ne abbiano percorso
LE ORDINANZE E LE DISTANZECI HANNO PORTATI IN SALVO.ORA SERVE
OSARE E SOGNARE
L’E D I TO R I A L EALESSANDRO PANIGUTTIdi
Il Paese ha bisognodi una rivoluzioneculturale: le impresesono
la nostra forza
un tratto sufficiente. Le misure fin quiadottate a sostegno
dell’economia e delleimprese danneggiate e minacciatedall’emergenza
del coronavirus hannotroppo spesso il sapore della
ricercadell’effetto mediatico piuttosto che dellasostanza. La
rivoluzione culturale di cui ilPaese ha bisogno, e che la società
civile hagià in qualche modo elaborato e fattopropria, è quella che
colloca il mondo delleaziende in una sfera diversa da quella di
ieri,quella che sosteneva l’immagine di
un’imprenditoria rapace e predona, sempree comunque esposta ad
ogni genere diinsidia, da quella della corruzione a quelladella
mafia generalmente intesa. Unaimprenditoria che ha sempre bisogno
diessere sottoposta al controllo e alla vigilanzadi qualcuno, non
importa se l’authority diturno o la magistratura.
Uscire da questo modello culturalesignifica avvicinarsi alla
percezione che oggiciascuno di noi, complice l’emergenza
dacoronavirus, ha del proprio vicino di casa edel proprio
concittadino: gente con cuidividere il presente e con cui costruire
ilfuturo. Se la politica vorrà riacquistare ilruolo che le compete
e le spetta, quello diguida dei processi di sviluppo in senso il
piùlato possibile della nazione, non deve farealtro che aiutare il
Paese ad elaborare esalvaguardare lo spirito comunitario
eidentitario che si è riaffacciato in questimesi sui nostri
territori, e riscrivere il ruolo ele funzioni della burocrazia (il
ponteMorandi di Genova insegna).
Favorire questo processo, questa fasesenza pregiudizi e senza
sospetti,significherà mettere a dimora il nostrofuturo. Dobbiamo
fidarci gli uni degli altri emetterci reciprocamente nelle
condizioni dipoter dare il meglio di noi stessi, ognuno perla
propria parte, ognuno con la propriacompetenza, ciascuno con la
propria forza, ilproprio carattere e la propria onestà,
ancheintellettuale. Quello che ci aspetta èun’opera immensa e
faticosa diricostruzione, e ricostruire vuol direscommettere, osare
e sognare.
Ecco, lasciamo che le espressioni miglioridella nostra società
possano fareesattamente questo: scommettere, osare,sognare.
Soltanto da qui si può davveroricominciare.l
Serve riscrivereil ruolo e le funzionidella burocraziaper
liberare le energie
Affrontare il passaggio tra la fase 2 e la ritrovata libertà di
muoversi e lavoraresarà complicato, ma per ripartire dobbiamo
fidarci gli uni degli altri, tutti
diDANIEL C. MARCOCCIA
CACCIA AL BONUSAnche questa secondasettimana della fase due
èstata tranquilla e ha vistol’arrivo dell’ennesimo decretodel
Consiglio dei ministri,quello forse più importante edestinato a
dare molte dellerisposte che gli italianiaspettavano da tempo.
Unacosa mai realizzata primacome ama dire il presidenteConte. Si
chiama decretorilancio perché appunto serveper fare ripartire il
paese e...No, dai, diciamola tutta: sichiama “rilancio” perché
èiniziato con l’intento dibuttare giù qualche nuovaregola e
continuare la fase diriapertura progressiva delleattività. Poi la
cosa è sfuggitaprobabilmente di mano. Si erapartiti con l’idea di
un nuovobonus e subito è arrivatoqualcuno che ne aggiungevaun
altro, qualcun altroproponeva un fondo peraiutare una tipologia
dilavoratori ed eccone spuntarealtri tre. È stato tutto un
gioco,appunto, al rilancio che allafine ha portato a un mattone
diben 464 pagine e 256 articoli.Che ovviamente non leggerànessuno,
forse solo il nostroCorrado per la sua smania diprecisione. E
parliamo puredei già citati bonus, tanti, robache pensi subito di
aver vintoalla lotteria. Sensazione chesvanisce presto appena
capisciche per ottenerli devi rientrarein categorie ben precise.
Adesempio “bonus vacanze” soloper chi ha una station wagon eun
materassino gonfiabile aforma di coccodrillo. Tanto,ormai, hanno
tutti i suv…Domani sarà anche la granderiapertura. Chiamiamola
“fase2.2”. Siamo passati dal“facciamo una cosaprogressiva” a “ma
sì,riapriamo tutto o quasi”.Tanto il coronavirus staperdendo colpi.
E anche lì,sembra una specie di grandetombolata in cui
vengonoestratte le attivitàprofessionali. Con gliimmancabili «sono
usciticinema e teatri?». «No, forse alprossimo giro». «E le
messe?».«Le messe sì, andate in pacema senza scambiarvi il
segno».Dalla sanificazione allasantificazione. È un attimo. Esenza
più l’incubodell’autocertificazione.l
VISTODAL BUNKER
Riaperture,fase 2.2e decreto…al rilancio
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34 EDITORIALEOGGI Domenic a17 maggio 2 02 0
Videosorveglianza da estendereL’idea In programma
l’installazione di telecamere anche in altre aree del paeseAffidato
l’incarico per verificare la qualità della trasmissione dei
dati
PONTINIA
Il Comune di Pontinia è inten-zionato a estendere il sistema
divideosorveglianza dopo i lavorigià effettuati. È stata
pubblicatain questi giorni, sebbene risalen-te ad aprile, la
determina con cuiil responsabile del settore Lavoripubblici ha
incaricato una ditta diLatina per effettuare lo studio
difattibilità dell’ampliamento delsistema di videosorveglianza.
Lecoperture finanziarie sono garan-tite dai risparmi ottenuti in
sededi gara d’appalto degli interventigià eseguiti. Il Comune ha
infattirisparmiato circa 50mila euroche ora potranno essere
reinve-stiti.
Della videosorveglianza se neparla da anni, con maggior
fre-quenza a seguito dei vari atti van-dalici che si sono
registrati ai dan-ni del patrimonio pubblico (bastipensare alle
scritte sul palazzo
municipale o sulla torre idrica).Finalmente, a novembre di
dueanni fa, si riesce a dare impulsoconcreto al progetto. Con una
de-libera di Giunta si stabilisce chel’utilizzo dell’avanzo libero
di bi-lancio venga usato per finanziare
opere pubbliche. Tra le somme,120mila euro vengono accanto-nati
per la realizzazione dell’im -pianto di videosorveglianza. A
lu-glio dello scorso anno, infine, l’i-ter viene perfezionato con
l’ag -giudicazione a una ditta di Romaper un totale di 74.250 euro
e di re-cente sono stati approvati gli attifinali dell’appalto.
Ora l’amministrazione ha ma-nifestato l’intenzione di ampliareil
sistema di videosorveglianza«per garantire – si legge nella
de-termina – la protezione degli edi-fici di proprietà comunale
utiliz-zando le somme derivanti dalleeconomie del precedente
appal-to». Resta però da effettuare unaverifica preliminare per
accerta-re la qualità della trasmissionedei dati, visto che i siti
individuatisi trovano «in punti sparsi sul ter-ritorio comunale» ed
è a questoche serviranno gli studi affidaticon la determina del
responsabiledel settore Lavori pubblici. l F. D.
I lavoripossibili grazie
all’ava n zodi bilancio
del 2018
Il Comunep u n taa installarea l t rete l e c a m e re
Verso la normalità Istituiti divieti di sosta e sensi unici.
Martedì sarà il turno di via Gibraleon e dei banchi del centro
storico
Oggi riapre il mercato a Montenero, ecco le regoleSAN FELICE
CIRCEO
Il Comune di San Felice Cir-ceo si prepara per lo svolgimentodei
mercati settimanali, che tor-nano attivi dopo la sospensioneper
l’emergenza coronavirus.Nei giorni scorsi l’Ente ha detta-to le
linee guida per le aree di viaGibraleon, del centro storico e
diBorgo Montenero. In quest’ulti-ma zona, il mercato partirà
oggi.Di conseguenza, per garantire losvolgimento in condizioni di
si-curezza, è stata emanata ancheun’ordinanza di regolamenta-
zione del traffico. A Borgo Mon-tenero, dalle 6 e 30 alle 14, è
statoistituito il divieto di sosta e ditransito in piazza IV
Ottobre neltratto compreso tra via MonteCirceo fino
all’intersezione di viaFiliberto. Istituiti anche diversisensi
unici e il doppio senso sulla
via prospiciente il monumentodei Caduti.
Per il mercato di via Gibra-leon, invece, sempre dalle 6 e
30alle 14, divieto di sosta e transitoovviamente in via Gibraleon e
invia delle Sirene (in quest’ultimocaso eccetto residenti).
Analogoprovvedimento nel centro stori-co: divieto di sosta con
rimozio-ne nel piazzale San FrancescoD’Assisi. Per quanto riguarda
leregole generali, chiaramente do-vrà essere rispettato il
distanzia-mento ed è obbligatorio l’utiliz-zo dei dispositivi di
protezioneindividuale. l
Sarà necessariorispett are
le distanzee indossare dispositivi
di protezione Oggi riparte il merca