ACLI veronesi veronesi veronesi veronesi N.2 2013 BASTA BASTA BASTA BASTA Acli Veronesi n. 2 / 2013 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. In abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 1, DCB Verona il giornale delle Acli di Verona - Associazioni Cristiane Lavoratori italiani DA Pag. 2 le nostre novita’ le nostre novita’ le nostre novita’ le nostre novita’ Pag. 1 editoriale: le donne in “ editoriale: le donne in “ editoriale: le donne in “ editoriale: le donne in “ AVE MARY AVE MARY AVE MARY AVE MARY ” VIOLENZA VIOLENZA VIOLENZA VIOLENZA Combattere la violenza contro le donne pag.13
Il giornalino informativo delle Acli Provinciali di Verona
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ACLIveronesiveronesiveronesiveronesiN.2 2013
BASTA
BASTA
BASTA
BASTA
Acli Veronesi n. 2 / 2013 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. In abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 1, DCB Verona
il giornale delle Acli di Verona - Associazioni Cristiane Lavoratori italiani
DA Pag. 2 le nostre novita’ le nostre novita’ le nostre novita’ le nostre novita’
Pag. 1 editoriale: le donne in “editoriale: le donne in “editoriale: le donne in “editoriale: le donne in “AVE MARY AVE MARY AVE MARY AVE MARY ””””
VIOLENZA
VIOLENZA
VIOLENZA
VIOLENZA
Combattere la
violenza
contro le don
ne
pag.13
Anno viAnno viAnno viAnno vi
Numero 2/2013Numero 2/2013Numero 2/2013Numero 2/2013
www.acliverona.it
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Come previsto dall’art. 7 del Dlsg. 196/2003 in qualsiasi momento l’interessato potrà richiedere la
rettifica e la cancellazione dei propri dati scrivendo a:
Acli Verona- via Interrato dell’Acqua Morta 22 - 37129 Verona
editoriale“ (..) L'unico discorso socialmente consentito intorno alla
morte è quello che racconta pubblicamente la fine maschile,
che non è affatto negata, anzi: gli uomini intorno a lui muoiono
continuamente i nostri schermi televisivi, insieme alle pagine
dei giornali, sono occupati ogni giorno dalle loro salme.
Muoiono in guerra e li riportano in patria in bare avvolte da
bandiere circondati da telecamere piangenti. Muoiono facendo
sport estremi, vittime della loro mancanza di senso del limite e
diventano icone di vita al massimo. Muoiono anche
semplicemente facendo il loro mestiere, con o senza regole di
sicurezza. Muoiono per colpa della criminalità, generandola o
cercando di combatterla, e la loro morte diventa subito
cronaca di primo piano e poi fiction televisiva. (..) Se è vero che
la morte è oggetto di continuo racconto pubblico a che cosa ci
si riferisce quando si dà per scontata la sua rimozione sociale?
Di che morte parliamo quando parliamo di tabù della morte?
Una risposta viene dall'osservazione del modo in cui viene
raccontata pubblicamente l'altra morte, quella delle donne, la
cui frequenza e modalità di rappresentazione sembra avere
caratteristiche ben diverse da quella maschile. (..) Affermare
che la morte femminile sia negata non è corretto. Siamo pieni
di cronache sul cadavere di donna, ma l'ostensione della morte
femminile sui media passa soprattutto per l'immagine della
donna ammazzata, spesso in circostanze riconducibili
all'ambiente affettivo familiare. In questa rappresentazione le
cause del decesso sono di solito i fidanzati gelosi, i padri
possessivi, i mariti violenti o gli ex mariti che non si rassegnano
ad essere stati lasciati. Più raramente gli assassini sono estranei,
ma la raffigurazione della morte femminile per mano d'uomo
in contesti extrafamiliari è minima o del tutto assente, a meno
che non coinvolga assassini seriali o uomini di altre nazionalità,
che però a quel punto diventano essi stessi il soggetto
principale della narrazione. Al di fuori di questa dinamica, la
donna non muore, ovvero la sua morte rimane invisibile, non
fa parte di nessun racconto pubblico. Inutilmente vi sforzerete
di ricordare il nome di una donna deceduta sul lavoro, né vi
sembrerà che qualche donna soldato sia morta in guerra nelle
cosiddette missioni di pace. Nessuna nella nostra percezione
resta mai vittima del suo sprezzo del pericolo in qualche sport
estremo, nessuna chiede di morire per smettere di soffrire. (..)
Il rapporto simbolico tra donne, morte e sofferenza trova
riscontro in Italia negli altissimi livelli di violenza domestica sulle
donne. Nel settembre del 2009 il ministero italiano per le pari
opportunità ha lanciato un'interessante campagna di spot
contro la violenza sulle donne le immagini erano semplici: una
rosa bianca dentro bicchieri di vetro trasparente raffigurava la
femminilità, gocce d'inchiostro nero nell'acqua
simboleggiavano la violenza maschile. La rosa assorbva il nero
e diventava nera a sua volta, prima che una mano pietosa la
sottraesse al bicchiere inquinato e la mettesse in un altro con
l'acqua pura, riportando il fiore al suo aspetto iniziale. Una voce
maschile calda e rassicurante affermava: "La violenza sulle
donne è ignoranza e follia. Rispetta le donne, rispetta il
mondo". Il meccanismo di vittimizzazione in questo spot è
grossolanamente riconoscibile sin dall'equivalenza tra donna e
rosa, fiore del romanticismo, quello che gli spasimanti
regalano alle loro amate. (..) Il fatto che il fiore sia reciso
dentro un bicchiere è molto importante perché quella non è
la sua condizione naturale. La donna-fiore è in un mondo
artificiale che non le è proprio, recisa dalla sua natura per
essere usata come decorazione d'ambiente. Il bicchiere in
questo senso è un contenitore estensivo, una gabbia rivelante,
ma anche simbolicamente una nicchia, una cappella dedicata,
un altarino per la Rosa mistica, creatura pura avulsa dal
contesto. Il dinamismo nello spot è del tutto affidato
all'inchiostro, al carnefice violento che prima sporca l'acqua
con volute serpentine, poi procede lungo ramo e infine arriva
fino ai petali, mentre il fiore resta in uno stato di completa
passività confermata dal fatto che solo una mano esterna può
salvarlo, cioè estrarlo dal bicchiere per metterlo in un altro. Il
messaggio è evidente: tu donna sei pura, debole e bisognosa
di protezione. Sei minacciata e non puoi opporti. Ma in quanto
vittima sarai salvata, nello specifico grazie alle politiche
tutelanti del ministero. Essere identificati come vittime è una
condizione che dovrebbe essere transitoria per chiunque,
legata a precise circostanze. Non si è vittime per il solo fatto
di esistere come femmine invece che come maschi, ma lo si è
sempre di qualcosa o di qualcuno. Il tentativo di trasformare
le persone in vittime permanenti a prescindere dalle
circostanze costringe la vittima al ruolo di vittimizzata, che è
un'altra forma di violenza, più sottile e persuasiva, perché
impone una condizione di passività che preclude la facoltà di
riscattarsi. Il soggetto vittimizzato non può tentare di uscire
dalla condizione di vittima, perché intorno ha un intero
sistema che impedisce di essere qualcosa di diverso. La parte
più interessante però è nella frase finale:"la violenza sulle
donne è ignoranza e follia" che definisce chi fa del male ad una
donna un ignorante e un pazzo, non un uomo normale. Non
suo marito, non suo padre, non il suo fidanzato, nè suo fratello
o il suo ex. Il carnefice è un folle, un mostro, un soggetto
estraneo alla comunità civile, oppure una persona priva di titoli
di studio e di consapevolezza del mondo. Il ministero era
certo a conoscenza di dati, i quali dimostrano che chi picchia
le donne è un uomo più che comune, con lavori normali e
normalissimi abitudini, e che i laureati picchiano tanto quanto
i non scolarizzati. Perché affermare il contrario? Dire che chi
picchia le donne è un ignorante e un folle significa in definitiva
riconoscergli le attenuanti, le stesse che sui titoli dei giornali
giustificano l'omicidio di una donna come "dramma della
gelosia"... Realizzare che sia questo il livello della
comunicazione istituzionale sulle donne e sulla violenza alle
donne è sconfortante ma illumina. (..)”
Tratto dal libro "Ave Mary" di Michela Murgia
sommario
Un estratto da “Un estratto da “Un estratto da “Un estratto da “AVE MARY “ di AVE MARY “ di AVE MARY “ di AVE MARY “ di Michela Murgia sulle donne Michela Murgia sulle donne Michela Murgia sulle donne Michela Murgia sulle donne
NEWS ACLINEWS ACLINEWS ACLINEWS ACLI PatronatoPatronatoPatronatoPatronato, p. 2
CafCafCafCaf, p. 3
Ufficio ProgettiUfficio ProgettiUfficio ProgettiUfficio Progetti, p. 4
UUUUnnnnaaaasssspppp, p. 11
ATTUALITA’ATTUALITA’ATTUALITA’ATTUALITA’
RUBRICHERUBRICHERUBRICHERUBRICHE
La violenza sulle donneLa violenza sulle donneLa violenza sulle donneLa violenza sulle donne, p. 13
Parlano i Circoli..Parlano i Circoli..Parlano i Circoli..Parlano i Circoli.., p. 15
LLLLeeee AAAAcccclllliiii rrrriiiissssppppoooonnnnddddoooonnnnoooo........, p. 16
MEDICINE A DOMICILIO E PRESTAZIONI MEDICINE A DOMICILIO E PRESTAZIONI MEDICINE A DOMICILIO E PRESTAZIONI MEDICINE A DOMICILIO E PRESTAZIONI
A COSTI AGEVOLATIA COSTI AGEVOLATIA COSTI AGEVOLATIA COSTI AGEVOLATI
Arriva anche a Verona il servizio FarExpressArriva anche a Verona il servizio FarExpressArriva anche a Verona il servizio FarExpressArriva anche a Verona il servizio FarExpress®®®®a favore dei cittadini.a favore dei cittadini.a favore dei cittadini.a favore dei cittadini.
2222
“Individuare ed
applicare una nuova
metodologia di
assistenza sanitaria,
economicamente
sostenibile, tesa a fornire la consegna domiciliare dei
farmaci e di numerosi altri servizi in convenzione
con Enti e Strutture specializzate”.
E’ questo in sintesi il progetto FarExpress che da
quest’anno è attivo anche sul territorio di Verona e
Provincia.
Nello specifico il servizio prevede il ritiro della
ricetta dal proprio medico di base, l’acquisto dei
medicinali nella farmacia di fiducia e la relativa
consegna direttamente presso il proprio domicilio.
Basterà sottoscrivere un abbonamento annuale
valido per l’intero nucleo familiare e, attraverso una
semplice telefonata ad un Numero Verde gratuito,
si potranno ricevere i farmaci necessari
comodamente presso il proprio domicilio pagando
una piccola somma alla consegna. La sottoscrizione
dell’abbonamento permetterà inoltre, grazie a
numerose convenzioni stipulate con Enti e Strutture
Specializzate, l’accesso a prestazioni a costi agevolati
rispetto a quelli di mercato.
“FarExpress – Consegna Farmaci a Domicilio®”,
presente su tutto il territorio nazionale grazie
all’operatività dei diversi affiliati dislocati nelle varie
regioni italiane, mira a fornire un nuovo sistema di
Welfare per agevolare e soddisfare le esigenze di
diverse tipologie di cittadini. Nuclei familiari in
crescente difficoltà per la vita frenetica e gli
impegnativi orari di lavoro, persone che vivono da
sole, anziani o soggetti affetti da malattie croniche
che sono limitati negli spostamenti, da oggi
potranno contare su un valido aiuto nella propria
quotidianità. FarExpress, collaborando con medici e
farmacie che scelgono di aderire al progetto, applica
rigorosamente la normativa vigente operando in un
clima di correttezza, trasparenza e rispetto di quelle
che sono le regole poste a tutela del cittadino,
beneficiando anche dell’Autorizzazione Generale
rilasciata dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Per ricevere ulteriori informazioni è possibile
telefonare al Numero ACLI dedicato 045-8065527
o al Numero Verde gratuito 800 652 001 o
collegarsi al sito internet www.farexpress.it.
Le ACLI di Verona a fianco di FAREXPRESS promuovono il servizio che porta un Le ACLI di Verona a fianco di FAREXPRESS promuovono il servizio che porta un Le ACLI di Verona a fianco di FAREXPRESS promuovono il servizio che porta un Le ACLI di Verona a fianco di FAREXPRESS promuovono il servizio che porta un
aiuto concreto ai cittadini per il reperimento delle ricette mediche e l’acquisto aiuto concreto ai cittadini per il reperimento delle ricette mediche e l’acquisto aiuto concreto ai cittadini per il reperimento delle ricette mediche e l’acquisto aiuto concreto ai cittadini per il reperimento delle ricette mediche e l’acquisto
dei medicinali. dei medicinali. dei medicinali. dei medicinali.
ISEEU 2013: COS’E’ E COME SI OTTIENE. ISEEU 2013: COS’E’ E COME SI OTTIENE. ISEEU 2013: COS’E’ E COME SI OTTIENE. ISEEU 2013: COS’E’ E COME SI OTTIENE.
LA CONVENZIONE TRA CAF ACLI E UNIVERSTITA’ di VERONA LA CONVENZIONE TRA CAF ACLI E UNIVERSTITA’ di VERONA LA CONVENZIONE TRA CAF ACLI E UNIVERSTITA’ di VERONA LA CONVENZIONE TRA CAF ACLI E UNIVERSTITA’ di VERONA
Cos’è?Cos’è?Cos’è?Cos’è?
L'ISEEU è richiesto dalle Universitàdalle Universitàdalle Universitàdalle Università agli studenti per
borse di studio, servizio mensa agevolato, etc..) ed
è un indicatore della situazione economica del
nucleo familiare basato sul ricalcolo dell'ISEEricalcolo dell'ISEEricalcolo dell'ISEEricalcolo dell'ISEE
prendendo in considerazione anche
redditi/patrimoni posseduti all'estero e considerando
redditi/patrimoni di fratelli e sorelle al 50%.
3333
Come si ottiene?Come si ottiene?Come si ottiene?Come si ottiene?
Il CAF Acli di Verona ha attivato una convenzioneconvenzioneconvenzioneconvenzione
con l’Università di Verona che permette allo
studente di non doversi recare con l'attestazione
cartacea presso la propria Università perché una
volta elaborata la pratica l'attestazione viene
trasmessa telematicamente dal CAF alla Banca Dati
dell'Ateneo.
Quali documenti servono?Quali documenti servono?Quali documenti servono?Quali documenti servono?
In base allo status (studente che rientra nel nucleo
familiare dei genitori, studente indipendente che
non rientra nel nucleo familiare, studente straniero
residente in Italia, studente straniero residente
all’estero) si deve presentare una documentazione
diversa.
L’elenco dei documenti necessari per ogni specifica
situazione è a disposizione nelle sedi ACLI e sul sito
www.acliverona.it
Quali sono le scadenze?Quali sono le scadenze?Quali sono le scadenze?Quali sono le scadenze?
Le scadenze variano dalla tipologia di studente e dal
tipo di corso a cui si è iscritti. I dettagli si trovano sul
portale dell’Università di Verona.
ACLI Service di verona s.r.l.ACLI Service di verona s.r.l.ACLI Service di verona s.r.l.ACLI Service di verona s.r.l.
Via Interrato dell’Acqua Morta 22
37129 Verona
045 8065550
www.caf.acli.it
Per maggiori informazioni le ACLI sono a Per maggiori informazioni le ACLI sono a Per maggiori informazioni le ACLI sono a Per maggiori informazioni le ACLI sono a
disposizione chiamando i numeri 0458065512 - disposizione chiamando i numeri 0458065512 - disposizione chiamando i numeri 0458065512 - disposizione chiamando i numeri 0458065512 -
Realizzare progetti concreti per affrontare alcune delle problematiche
emergenti o già emerse collegate alle situazioni di disagio, realizzando
progetti educativi e sociali e promuovendo azioni di cittadinanza attiva
ispirata ad una cultura della solidarietà e dell’economia sociale, è
l’obiettivo che si pone quotidianamente l’Ufficio Progetti.
A tale scopo è stata creata “RE.T.E. SOLIDA – Relazioni Territoriali
di Economia Solidale”, un insieme di attività che, trattando problemi
quali la dispersione scolastica nei quartieri più “difficili”, la necessità
di supporto psicologico delle mamme che ne hanno bisogno, lo
spreco alimentare, la disoccupazione e la solitudine degli anziani,
vogliono offrire un servizio di aiuto e supporto per le diverse tipologie
di soggetti che entrano in contatto con il mondo ACLI.
II progetti realizzati nell’ambito di RE.T.E. SOLIDA sono: R.E.B.U.S.R.E.B.U.S.R.E.B.U.S.R.E.B.U.S.,
R.E.B.U.S. InFormaR.E.B.U.S. InFormaR.E.B.U.S. InFormaR.E.B.U.S. InForma, Nessuno EsclusoNessuno EsclusoNessuno EsclusoNessuno Escluso, Generazioni 1 e 2Generazioni 1 e 2Generazioni 1 e 2Generazioni 1 e 2,
5020502050205020,PRE.MI.APRE.MI.APRE.MI.APRE.MI.A, Sportello RosaSportello RosaSportello RosaSportello Rosa e varie Attività nei Circoli AcliAttività nei Circoli AcliAttività nei Circoli AcliAttività nei Circoli Acli.
TERRITORIALITERRITORIALITERRITORIALITERRITORIALI DI ECONOMIA SOLIDALEDI ECONOMIA SOLIDALEDI ECONOMIA SOLIDALEDI ECONOMIA SOLIDALE
4444
Focus sui progetti:
NessunoNessunoNessunoNessuno EsclusoEsclusoEsclusoEscluso è uno dei progetti coordinati e
gestiti dall’Ufficio Progetti delle ACLI Provinciali di
Verona e attivati nell’ambito di “RE.T.E. SOLIDA”.
E’ nato con il triplice obiettivo di combattere
l’evasione scolastica, favorire l’integrazione di
bambini e ragazzi stranieri nella comunità e
coinvolgere giovani adolescenti in attività volte al
sociale.
Si tratta infatti di un servizio di doposcuola doposcuola doposcuola doposcuola
gratuitogratuitogratuitogratuito (per gli associati Acli) rivolto da un lato a bambini delle scuole elementari e a ragazzi delle
scuole medie inferiori con bisogno di supporto
scolastico linguistico ed emotivo e/o difficoltà nel
socializzare; dall’altro a giovani degli ultimi anni delle
scuole superiori e dei primi anni dell’Università che
vogliono svolgere un’attività di volontariato
arricchendo la propria esperienza personale ed
imparando a gestire tempo e necessità di una
generazione più giovane della loro ma pur sempre
molto vicina per problematiche e bisogni.
I beneficiari indiretti beneficiari indiretti beneficiari indiretti beneficiari indiretti del progetto sono i genitori degli studenti coinvolti, perché potranno
concentrarsi maggiormente sulle difficoltà extra
scolastiche del ragazzo e fronteggiare atteggiamenti
di rifiuto nei confronti della scuola anche grazie
Nessuno Esclusoall’aiuto
degli
operatori
del
doposcuola;
i docenti
delle scuole
che
aderiranno
al progetto, con i quali si verrà a creare un rapporto di
reciproco scambio di conoscenze, informazioni e
metodologie da seguire per ogni singolo alunno; ed
infine la collettività che potrà contare su un posto
sereno e tranquillo dove i ragazzi non solo studieranno
ma impareranno a comportarsi in modo corretto, a
relazionarsi con gli altri e ad evitare eventuali
atteggiamenti devianti o di emarginazione.
Dopo un primo anno di sperimentazione (as 2012/13)
nel quartiere di Borgo Nuovo a Verona, al quale si sono
visti iscritti 43 ragazzi iscritti 43 ragazzi iscritti 43 ragazzi iscritti 43 ragazzi di età compresa tra i 6 e i 14
anni e sette volontari di diverse fasce d’età (adolescenti,
giovani lavoratori e pensionati), in questo nuovo anno
scolastico (2013/14) il servizio si ripeterà a grande
richiesta a Borgo Nuovo e si cercherà di replicarlo
anche alle Golosine/S.Lucia.
Per dare una risposta più completa alle problematiche
di genitori e ragazzi, sarà istituito per questo nuovo
anno scolastico uno Sportello PsicologicoSportello PsicologicoSportello PsicologicoSportello Psicologico aperto un paio di volte al mese .
“ (…)Partecipare a questo progetto mi ha aiutato molto a maturare e a valutare meglio le mie scelte sul futuro. Ringrazio tutti i ragazzi per l’affetto che mi hanno dimostrato e per l’allegria che mi hanno trasmesso con il loro sorriso contagioso e sono contento dei progressi che hanno fatto da quando ci siamo conosciuti. Ringrazio Francesca, Martina, Sandro, Massimo e tutti gli altri volontari per il tempo trascorso insieme e per l’aiuto che mi hanno dato ad aprirmi e a superare la mia timidezza. “ Giovanni
“ (…)ho deciso di fare volontariato anche perché io stesso avevo bisogno di un aiuto. E non certo perché sentivo la necessità di rivedere i programmi didattici delle scuola elementari e medie… anche se effettivamente alla fine dell’anno posso dire con certezza di aver fatto un buon ripasso! Battute a parte, devo dire che passare un po’ di tempo con questi ragazzi è una vera ricchezza. (…)Essere d’aiuto ad abbattere qualche piccolo ostacolo che a volte la vita riserva per me è un fatto molto positivo. E’ come avere una marcia in più, una ricchezza che mi ha accompagnato per tutto l’anno!” Massimo
“ (…)Poi arrivano anche i primi risultati scolastici: i 7 e gli 8 nella verifica, le lettere di richiamo che sono arrivate nel primo quadrimestre che non arrivano nel secondo..Realizzi quindi che il tuo tempo non è andato sprecato e che il doposcuola è stato utile anche a te per ricordarti che le persone vanno ascoltate e capite, che l’apparenza inganna, che tutti hanno delle potenzialità e l’importante è capire come farle emergere, che avere qualcuno che crede in te e ti dà la spinta iniziale può darti la forza per superare difficoltà prima considerate insuperabili.” Martina
“Quindi diciamo che questo servizio mi ha cambiata in positivo, tanto che adesso ho preso un altro lavoro come allenatrice a bimbi delle elementari che prima forse avrei rifiutato a priori. (…)Diciamo la verità: quando vedo i progressi che fanno i bimbi, il loro sorriso alle 9 quando entro con delle occhiaie assurde, i palloni persi sul tetto, sono felice e soddisfatta di quello che sto dando loro, ma anche di tutto ciò che loro hanno insegnato a me.” Camilla
TESTIMONIANZE DI RAGAZZI ED OPERATORI TESTIMONIANZE DI RAGAZZI ED OPERATORI TESTIMONIANZE DI RAGAZZI ED OPERATORI TESTIMONIANZE DI RAGAZZI ED OPERATORI
SUL PROGETTO NESSUNO ESCLUSOSUL PROGETTO NESSUNO ESCLUSOSUL PROGETTO NESSUNO ESCLUSOSUL PROGETTO NESSUNO ESCLUSO
5555
Di seguito le testimonianze dei ragazzi che hanno preso parte a
“Nessuno Escluso” a Borgo Nuovo nell’anno 2012/13 in qualità di
volontari che testimoniano quanto il progetto sia prezioso anche
sotto questo punto di vista, a lato foto e disegni dei nostri iscritti:
2.Risoluzione del Parlamento europeo del 19 gennaio 2012 su come evitare lo spreco di alimenti: strategie per
migliorare l'efficienza della catena alimentare nell'UE (2011/2175(INI))
Sotto e a lato, alcuni degli elaborati svolti dalle varie classi coinvolte.Sotto e a lato, alcuni degli elaborati svolti dalle varie classi coinvolte.Sotto e a lato, alcuni degli elaborati svolti dalle varie classi coinvolte.Sotto e a lato, alcuni degli elaborati svolti dalle varie classi coinvolte.
NESSUNO ESCLUSO SI PRESENTA A PADOVANESSUNO ESCLUSO SI PRESENTA A PADOVANESSUNO ESCLUSO SI PRESENTA A PADOVANESSUNO ESCLUSO SI PRESENTA A PADOVA
Dal 4 al 6 luglio 2013 si è tenuto a Padova il IX Convegno Nazionale “La
prevenzione nella scuola e nella comunità: Smart Community” durante il quale
l’Ufficio Progetti della Acli Provinciali di Verona ha presentato il progetto
“Nessuno Escluso – Una ricerca-azione per la prevenzione della dispersione
scolastica, privilegiando la collaborazione e la condivisione della rete territoriale”.
Inseriti nella sessione “Modelli di Prevenzione a scuola”, il team di lavoro
composto da Maddalena Marcanti, Sabrina Bonomi e Francesca Oppici ha
riportato le varie fasi che hanno scandito la realizzazione del progetto,
focalizzandosi sulle due principali di ricerca e azione.
Nella fase di ricerca, che ha interessato la prima e l’ultima parte del progetto, ci
si è focalizzati sull’importanza dei dati raccolti grazie alla distribuzione di
questionari anonimi aventi lo scopo di comprendere disagi e necessità a scuola
delle famiglie e dei ragazzi e il valore complessivo del progetto (questionari di
gradimento, testimonianze di ragazzi, genitori e volontari..).
L’azione è stata descritta non soltanto a parole ma anche tramite foto e disegni
mirati a far comprendere il valore sociale del progetto e la sua peculiarità, ovvero
di avere come fine ultimo non soltanto il successo scolastico ma anche
l’inclusione sociale e lo sviluppo dell’autostima del singolo.
Potersi confrontare con altri enti di tutt’Italia che trattano e studiano disagi pari
a quelli a cui cerchiamo di dare una risposta con “Nessuno Escluso” e
approfondire la conoscenza di altri progetti simili al nostro sono state esperienze
molto significative che hanno arricchito il nostro bagaglio culturale e ci hanno
fornito preziosi spunti per sviluppare al meglio il nostro progetto.
LA PARTECIPAZIONE AL IX CONVEGNO NAZIONALE “LA PREVENZIONE LA PARTECIPAZIONE AL IX CONVEGNO NAZIONALE “LA PREVENZIONE LA PARTECIPAZIONE AL IX CONVEGNO NAZIONALE “LA PREVENZIONE LA PARTECIPAZIONE AL IX CONVEGNO NAZIONALE “LA PREVENZIONE
NELLA SCUOLA E NELLA COMUNITA’: SMART COMMUNITY”NELLA SCUOLA E NELLA COMUNITA’: SMART COMMUNITY”NELLA SCUOLA E NELLA COMUNITA’: SMART COMMUNITY”NELLA SCUOLA E NELLA COMUNITA’: SMART COMMUNITY”
Unione Nazionale Arti e SpettacoloUnione Nazionale Arti e SpettacoloUnione Nazionale Arti e SpettacoloUnione Nazionale Arti e Spettacolo
UNASP VA A TEATRO!UNASP VA A TEATRO!UNASP VA A TEATRO!UNASP VA A TEATRO!
DA SETTEMBRE 2013 GESTIRA’ IL TEATRO FILIPPINIDA SETTEMBRE 2013 GESTIRA’ IL TEATRO FILIPPINIDA SETTEMBRE 2013 GESTIRA’ IL TEATRO FILIPPINIDA SETTEMBRE 2013 GESTIRA’ IL TEATRO FILIPPINI
UNASP ACLI è una nuova realtà nata all’interno
delle Acli Provinciali di Verona, con lo scopo di
supportare e valorizzare le associazioni che operano
nei diversi abiti delle arti e dello spettacolo.
Il 26 Maggio 2013 – presso il Teatro Filippini –,
nell’ambito della manifestazione denominata
“TAUMATROPIO. Concorsi, spettacoli e riflessioni
sulla detenzione”, si è tenuta una tavola rotonda, per
l’appunto, sul tema della detenzione alla quale sono
intervenuti il Presidente Provinciale di UNASP ACLI,
Roberto Covallero, la Vice-Presidente Vicaria delle
ACLI Provinciali Verona, Sabrina Bonomi, la Garante
dei Diritti delle persone private delle libertà
personale, Margherita Forestan, e lo studioso di
teatro sociale e regista, Renato Perina. Nel corso del
dibattito é stato presentato un progetto di laboratorio
teatrale che si intende realizzare all’interno del
carcere grazie alla collaborazione tra le ACLI
Provinciali di Verona e la Casa Circondariale di
Montorio, con il supporto delle competenze in
materia di teatro sociale di Renato Perina.
Alla discussione é seguita una cena offerta dai
detenuti che, grazie al laboratorio di panificazione e
pasticceria presente all’interno del carcere e agli
ingredienti donati da Iper- Le Corti Venete, hanno
preparato per l’occasione pizza, focacce, biscotti e
snack vari.
A conclusione della serata si è potuto assistere alla
proiezione del film “Cesare deve morire” dei Fratelli
Taviani, realizzato nel 2012 all’interno del carcere di
massima sicurezza di Rebibbia seguendo la messa in
scena da parte dei detenuti del Giulio Cesare di
Shakespeare.
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Da settembre 2013 Unasp Acli gestirà il Teatro Filippini.Da settembre 2013 Unasp Acli gestirà il Teatro Filippini.Da settembre 2013 Unasp Acli gestirà il Teatro Filippini.Da settembre 2013 Unasp Acli gestirà il Teatro Filippini.
Il teatro, situato nel centro storico di Verona, sarà
concesso ad associati e nonconcesso ad associati e nonconcesso ad associati e nonconcesso ad associati e non per spettacoli di danza,
teatro, musical, concerti, ma anche per prove, mostre,
possibilità di effettuare prezzi più convenienti per
pacchetti di prenotazione su più giorni e per gli associati per gli associati per gli associati per gli associati
Unasp AcliUnasp AcliUnasp AcliUnasp Acli vi saranno agevolazioni ancora maggioriagevolazioni ancora maggioriagevolazioni ancora maggioriagevolazioni ancora maggiori.
Inoltre, Unasp Acli metterà a disposizione, a chi ne
facesse richiesta, la propria equipe per il servizio cassa e
è una rete composta di persone ed associazioni che si occupano di diverse discipline artistiche, con il desiderio di collaborare in modo reciproco e sinergico
Quali costi?Quali costi?Quali costi?Quali costi?
è inserita nel Sistema ACLI con la possibilità di offrire ai propri associati supporto sulle tematiche Associative, Previdenziali e Fiscali
è una struttura che vive quotidianamente la vita associativa, con uffici e personale a vostra completa disposizione
è alla ricerca continua di efficaci forme di comunicazione al fine di raggiungere in modo capillare tutti i potenziali interessati
Unasp Acli:
è un luogo in cui dare cittadinanza a tutte quelle strutture che informalmente operano nel mondo delle Arti, della Musica e della Cultura
Affiliazione: € 50,00 comprensiva di:
Assicurazione RCT, Assicurazione sugli infortuni
e Dichiarazione di appartenenza SIAE
Tessera Base : € 12,00 (per gli Under 18 : € 8,00) comprensiva dell'Assicurazione sugli
infortuni
opera opera opera opera senza finalità lucrative;
promuove promuove promuove promuove l'impegno associativo, culturale ed artistico attraverso iniziative specifiche nei campi: dell'animazione culturale; del cinema; della musica; della danza; del teatro; degli audiovisivi; della multimedialità; dell'editoria; delle arti figurative; della moda; delle tradizioni popolari; del collezionismo; ....
organizza gestisceorganizza gestisceorganizza gestisceorganizza gestisce eeee promuove promuove promuove promuove manifestazioni, rassegne ed ogni altra iniziativa utile alla promozione ed alla diffusione dell'arte e della cultura;
collabora collabora collabora collabora con le istituzioni pubbliche affinchè promuovano la realizzazione di strutture e spazi d'intervento adeguati allo sviluppo dell'impegno sociale, culturale ed artistico per tutti i cittadini.
Garanzia Integrativa dell'Assicurazione:
€ 6,00 aumenta gli indennizzi previsti in
caso di danni agli occhi, alle mani, ai timpani,
alle labbra e alle corde vocali.
Perchè affiliarsi?
“La violenza distrugge ciò che vuole difendere: la dignità, la libertà, e la vita delle persone.” Giovanni Paolo II
La Violenza
Domestica
La violenza sulle donne in Italia è un fenomeno
sempre più diffuso e si sviluppa principalmente tra
le mura domestiche (marito 48%, convivente 12%,
ex 23%), spesso in presenza dei figli .
Nel 2012 infatti in nome di un amore “malato” sono
state uccise 124 donneuccise 124 donneuccise 124 donneuccise 124 donne.
E’ necessario sottolineare che anche se la violenza
fisica è quella di cui purtroppo si vedono gli esiti,
non è la sola; ad essa molto spesso, se non sempre,
si affianca la violenza psicologica e quella
economica.
La violenza psicologica violenza psicologica violenza psicologica violenza psicologica si esplica nel modo
più evidente nelle minacce e nei ricatti; ma in modo
più subdolo con critiche continue, insulti,
atteggiamenti svalutanti, non considerazione delle
idee, emozioni e pensieri.
La violenza economicaviolenza economicaviolenza economicaviolenza economica risulta essere uno degli aspetti che rendono ancora più difficile
l’allontanamento della donna, che molto spesso si
trova a vivere una totale dipendenza economica.
Quanto detto fino ad ora fa parte della Violenza
Domestica, termine che fino a circa trenta anni fa
non faceva parte del nostro vocabolario, poichè
nessuno riconosceva come un problema sociale la
violenza del partner, anzi molto spesso tali
comportamenti erano considerati normali e quasi
giusti; basandosi sulla convinzione che uomo e donna
non si trovassero sullo stesso livello d’importanza
nella società e nella famiglia , favorendo quindi
nell’uomo lo sviluppo di atteggiamenti si supremazia
e proprietà verso la propria compagna.
Solamente grazie al movimento delle donne e con
gli studi sociologici di Murray Straus l’opinione
pubblica iniziò a conoscere il problema nel 1975.
11113333
Foto Ap tratte da http://news.in-dies.info/2013/04/01/papa-
LA VIOLENZ
A SULLE DO
NNE
LA VIOLENZ
A SULLE DO
NNE
LA VIOLENZ
A SULLE DO
NNE
LA VIOLENZ
A SULLE DO
NNE
Foto tratta da http://companywearewomen.blogspot.it
Questo ritardo da parte della società di divenire
coscienti e definire negativi tali comportamenti ci
fa capire quanto sia difficile riconoscere,
comprendere e reagire di fronte a situazioni
violente familiari.
La famiglia infatti nella nostra cultura rappresenta
il nido sicuro in cui l’individuo nasce, cresce, vive
ed emotivamente è inaccettabile pensare che chi
ti ama ti possa fare del male, tanto che alcune
vittime arrivano a pensare che anche la violenza
possa essere una forma d’amore.
Per questa motivazione chiedere aiuto o parlare
con qualcuno è spesso molto difficile; inoltre si
aggiungono anche paura di una possibile vendetta,
di perdere i figli, ecc; vergogna per quello che è
accaduto, ecc.; timore di essere giudicata; non
sapere a chi rivolgersi e dove andare.
Cosa si sta
facendo oggi
Oggi l’attenzione verso questo problema è molto
alta, si stanno costituendo molti gruppi di studio,
associazioni dedicate al supporto ed alla gestione
del problema.
In particolare a Verona ci si può rivolgere allo
Sportello DonnaSportello DonnaSportello DonnaSportello Donna che si trova in Largo
Divisione Pasubio, 6- 37121 Verona- 0458078536,
oppure al Centro PetraCentro PetraCentro PetraCentro Petra chiamando al numero
verde 800392722.
E’importante sottolineare che a maggio di
quest’anno anche l’Italia ha recepito la
Convenzione del Consiglio d’Europa sulla
prevenzione e la lotta contro la violenza nei
confronti delle donne e la violenza domestica,
siglata a Istanbul l’11 maggio 2011. Tale documento
non si occupa solo della violenza indirizzata alle
donne, ma anche di quella verso i bambini e gli
anziani ed è lo strumento internazionale
giuridicamente vincolante per creare un quadro
normativo a tutela delle donne contro qualsiasi
forma di violenza.
Il Rapporto OMS
del 2000
Di seguito vorrei portare l’attenzione su alcuni
aspetti emersi dal Rapporto OMS (Organizzazione
Mondiale della Sanità) del 2000, che possono essere
utili spunti su cui riflettere e continuare a lavorare
come già si sta facendo per gestire e soprattutto
prevenire la violenza domestica:
1. la violenza è il principale problema di salute
pubblica a livello globale.
2. I fattori che contribuiscono alla violenza, che
sono comportamentali, sociali, economici, politici,
culturali, possono essere cambiati.
3. La violenza può essere prevenuta e il suo
impatto ridotto.
11114444
Di Maddalena Marcanti
Psicologa e Psicoterapeuta
Mettiamoci nelle loro scarpeMettiamoci nelle loro scarpeMettiamoci nelle loro scarpeMettiamoci nelle loro scarpe
Questo il titolo della manifestazione contro la violenza
sulle donne, tenutasi venerdì 23 marzo 2013 a Lucca,
durante la quale sono state portate in Piazza San
Michele 124 paia di scarpe appartenute a donne uccise
a causa della violenza perpetrata nei loro confronti. La
manifestazione è stata organizzata dal Comune di
Lucca in collaborazione con il Centro Antiviolenza Luna
e numerose associazioni del territorio - Associazione
CIF, Associazione Città delle Donne, Associazione
Soroptomist, Comitato se non ora Quando,
Coordinamento donne della CISL, FLC CGILLucca -
con il patrocinio della Provincia ed è un esempio
significativo di come negli ultimi anni questo problema
sia sempre più di attualità e di interesse dei vari enti,
che tentano in tutti i modi di arrestarlo sensibilizzando
i cittadini con manifestazioni, campagne, ecc..Foto tratta dalla manifestazione
Rubrica: Parlano i circoli..Parlano i circoli..Parlano i circoli..Parlano i circoli..
Da settembre 2013, grazie al 5x1000 raccolto dalle ACLI, saranno organizzate delle attività interessanti per gli utenti nostri associati.
In particolare presso il Circolo Ca’ del Ri - Affi il 10 Settembre partirà il Progetto “FACCIAMO GRUPPO”, incontri di gruppo per adolescenti coordinati da una Psicologa, sarà un’occasione di confronto e condivisione sulle emozioni, vissuti, pensieri dei ragazzi. Gli Incontri saranno in totale tre più due incontri con i genitori e avranno la durata di due ore circa.
Il medesimo progetto sarà attivato anche presso il Circolo di Montecchia in autunno.
Per gli Anziani invece presso il Circolo di Nogarole Rocca e di quello di Affi sarà organizzato un corso di GINNASTICA DOLCE condotto da un’insegnante esperta.
Per informazioni contattate i Circoli suddetti oppure l’Ufficio Progetti ACLI, Tel. 0458038112.
Martedì 14 maggio
2013 il Circolo
Cittadino ACLI “E.
Fumagalli” ha
organizzato una tavola
rotonda sulla
dispersione scolastica
alla Casetta Ex Acli nel
quartiere Borgo
Nuovo di Verona.
L’idea è nata per
promuovere il
progetto di
doposcuola ideato dall’Ufficio Progetti e gestito dal
Circolo Cittadino “Nessuno Escluso” e per
sensibilizzare la comunità su questo tema,
strettamente legato al progetto, e sempre più di
attualità e rilevanza.
Ad aprire la serata il presidente del Circolo Cittadino
Giampaolo Nicolis che ha parlato dell’importanza del
progetto, dando la parola poi alla prima relatrice della
serata, la Dottoressa Mariangela Persona, Dirigente
Scolastico dell’Istituto Comprensivo 6 di Verona.
La Dottoressa, che ha collaborato nel progetto
Nessuno Escluso segnalando ragazzi idonei
all’iscrizione allo stesso e pubblicizzandolo nelle
scuole in cui è Dirigente, ha dato una panoramica
ampia e dettagliata del problema della dispersione
scolastica visto dal punto di vista della scuola,
soffermandosi sulle possibili risposte ottenibili sia nel
mondo della scuola che in quello extra-scolastico.
La seconda relatrice è stata Arianna Alloni, una delle
due educatrici del Centro Aperto di Borgo Nuovo
gestito dalla Cooperativa CSA, che svolge un’attività
costante e giornaliera con bambini del quartiere dai
6 ai 14 anni. Il suo intervento è stato molto utile per
avere una panoramica ampia e dettagliata della
situazione del quartiere rispetto alle famiglie che vi
abitano, dal punto di vista dei ragazzi e dei bambini,
illustrando le attività che svolgono giornalmente con
gli stessi che vanno oltre il mero studio, proponendo
laboratori e attività ludico-ricreative che mirano a
sopperire le difficoltà di vario genere che questi
ragazzi si trovano ad affrontare nella vita di tutti i
giorni.
Infine Francesca Oppici, referente del progetto
Nessuno Escluso, ha illustrato il progetto
soffermandosi sui positivi riscontri di ragazzi e
genitori ricevuti nel corso dell’anno di attività, e sui
futuri risvolti del progetto.
Rubrica: Le Acli rispondono..Le Acli rispondono..Le Acli rispondono..Le Acli rispondono..E’ attiva la rubrica : “Le Acli Rispondono..” “Le Acli Rispondono..” “Le Acli Rispondono..” “Le Acli Rispondono..” , nella quale ci piacerebbe dare la parola ai
nostri associati con domande, richieste di informazioni, commenti…
Rubrica: I prossimi appuntamentiI prossimi appuntamentiI prossimi appuntamentiI prossimi appuntamenti:
Lunedì 16/09:
Mercoledì 16/10:
Giovedì 19/09:
Settembre 2013 Ven 18/10, lun 21/10, mart 22/10
Ottobre 2
013
Servizio Civile NazionaleServizio Civile NazionaleServizio Civile NazionaleServizio Civile Nazionaleper l’assegnazione di 4 posti 4 posti 4 posti 4 posti alle Acli Provinciali di Verona
nei seguenti
progetti:
Cittadini attraverso lo Cittadini attraverso lo Cittadini attraverso lo Cittadini attraverso lo sportsportsportsport
Attività sportiva di carattere ludico o per disabili o finalizzata a processi di
inclusione
Sestante. Piano Sestante. Piano Sestante. Piano Sestante. Piano nazionale di contrasto nazionale di contrasto nazionale di contrasto nazionale di contrasto alla dispersione alla dispersione alla dispersione alla dispersione scolasticascolasticascolasticascolastica
ACLI veronesiveronesiveronesiveronesiProssimo numero: dicembre 2013Prossimo numero: dicembre 2013Prossimo numero: dicembre 2013Prossimo numero: dicembre 2013