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ADOZIONE: APPROVAZIONE: PROGETTISTA: Ing. Andrea Negroni Arch.
Elena De Angelis
Geom. Marco Teglia
SINDACO: Marilena Fabbri
ASSESSORE ALL’URBANISTICA: Andrea Mantovani
SEGRETARIO: Paolo Dallolio
1a VARIANTE
RAPPORTO PRELIMINARE PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ AI
SENSI DELL'ART. 12 D. LGS. 4/2008
Elaborato redatto da:
Roberto Tinarelli e Andrea Serra – Ecosistema s.c.a r.l.
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1ª VARIANTE AL P.O.C. PIANO OPERATIVO COMUNALE Rapporto
Preliminare per la verifica di assoggettabilità
ai sensi dell'art. 12 D. Lgs. 4/2008
STUDIO DI INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
“CONTRAFFORTE PLIOCENICO” (IT4050012) ”BOSCHI DI SAN LUCA E
DESTRA RENO” (IT4050029)
Marzo 2009
a cura di ECOSISTEMA s.c.r.l
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1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
INDICE 1.
INTRODUZIONE.........................................................................................................................................
1 2. CONTENUTI E
METODI.............................................................................................................................
3 3. GLI ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE
.........................................................................................................
4
DATI GENERALI
..................................................................................................................................
4 MOTIVAZIONI DELLA
VARIANTE.......................................................................................................
4 RELAZIONE TECNICA
DESCRITTIVA................................................................................................
4
4. INDICAZIONE DEI SITI NATURA 2000 E LOCALIZZAZIONE DELLE AREE
INTERESSATE DALLA VARIANTE AL P.O.C. RISPETTO AD
ESSI...............................................................................................
6
LOCALIZZAZIONE DELLE AREE INTERESSATE DALLA VARIANTE RISPETTO AI
SITI NATURA
2000......................................................................................................................................................
6 SITI NATURA 2000 INTERESSATI DALL’INDAGINE
.........................................................................
6 HABITAT DI INTERESSE COMUNITARIO
PRESENTI.......................................................................
9 SPECIE FLORISTICHE DI INTERESSE COMUNITARIO
PRESENTI.............................................. 12 ALTRE
SPECIE FLORISTICHE SIGNIFICATIVE PRESENTI NEI DUE SITI
................................... 12 SPECIE ANIMALI DI INTERESSE
COMUNITARIO PRESENTI
....................................................... 13 ALTRE
SPECIE ANIMALI SIGNIFICATIVE PRESENTI NEI DUE
SITI............................................. 17
5. PRESENZA DI HABITAT E DI SPECIE ANIMALI E VEGETALI DI
INTERESSE COMUNITARIO NELLE AREE DI PIANO, CON PARTICOLARE
RIFERIMENTO A QUELLI PRIORITARI (*) .............................
24
HABITAT DI INTERESSE COMUNITARIO PRESENTI NELLE AREE DI PIANO
............................ 24 SPECIE VEGETALI DI INTERESSE
COMUNITARIO (ALL. II) PRESENTI NELLE AREE DI
PIANO............................................................................................................................................................
39 SPECIE ANIMALI DI INTERESSE COMUNITARIO (ALL. I UCCELLI, ALL. II
HABITAT) PRESENTI NELLE AREE OGGETTO DELLA
VARIANTE...................................................................................
40 INDICAZIONE DELL’EVENTUALE PRESENZA DI CONNESSIONI ECOLOGICHE
....................... 51
6. VALUTAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITÀ DELL’INCIDENZA AMBIENTALE
DEL PIANO.................... 52 RAPPORTO TRA OPERE/ATTIVITÀ
PREVISTE DALLA VARIANTE ED HABITAT DI INTERESSE COMUNITARIO
PRESENTI, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A QUELLI PRIORITARI .........
53 RAPPORTO TRA OPERE/ATTIVITÀ PREVISTE DALLA VARIANTE E SPECIE
VEGETALI DI INTERESSE COMUNITARIO PRESENTI, CON PARTICOLARE
RIFERIMENTO A QUELLE
PRIORITARIE.....................................................................................................................................
53 RAPPORTO TRA OPERE/ATTIVITÀ PREVISTE DALLA VARIANTE E SPECIE
ANIMALI DI INTERESSE COMUNITARIO PRESENTI, CON PARTICOLARE
RIFERIMENTO A QUELLE
PRIORITARIE.....................................................................................................................................
54
7. INDICAZIONI DI EVENTUALI IPOTESI PROGETTUALI ALTERNATIVE
............................................... 55 8. INDICAZIONI
DI EVENTUALI MISURE DI MITIGAZIONE DELL’INCIDENZA DELLE
OPERE/ATTIVITÀ
PREVISTE.................................................................................................................................................
56 RISTRUTTURAZIONE DI EDIFICI ABBANDONATI, COSTRUZIONE DI NUOVI
EDIFICI .............. 56 INCREMENTO DI EMISSIONI LUMINOSE
.......................................................................................
56
9. INDICAZIONI DI EVENTUALI MISURE DI COMPENSAZIONE
.............................................................. 57
10. CONCLUSIONI
.........................................................................................................................................
58
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1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
- 1 -
1. INTRODUZIONE
La tutela ed il miglioramento della qualità dell’ambiente
naturale rappresentano obiettivo primario dell’Unione Europea.
Perciò sono state adottate, da parte del Consiglio della Comunità
Europea, la Direttiva 79/409/CEE denominata “Direttiva Uccelli” e
la Direttiva 92/43/CEE denominata “Direttiva Habitat”. Tenendo
conto delle esigenze economiche, sociali e culturali locali, queste
Direttive vo-gliono salvaguardare la biodiversità attraverso la
conservazione degli habitat naturali, della flora e della fauna
selvatiche particolarmente rare e minacciate presenti nel
territorio comunitario.
Le Direttive sanciscono anche la nascita della rete ecologica
“Natura 2000” costituita dai Siti di im-portanza Comunitaria (SIC)
- future Zone Speciali di Conservazione - e dalle Zone di
Protezione Speciale (ZPS). Questa rete ecologica vuole essere un
sistema coordinato e coerente di aree de-stinate alla conservazione
della diversità biologica presente nel territorio dell’Unione e
alla tutela degli habitat e delle specie animali e vegetali
considerate di interesse comunitario.
Le direttive non prevedono in modo esplicito alcuna norma o
vincolo: sono gli Stati membri e gli Enti incaricati della gestione
che dovranno decidere quali norme e regole applicare nella gestione
dei siti della rete Natura 2000, fatto salvo il principio generale
della necessità di mantenere in uno stato soddisfacente di
conservazione gli habitat e le specie per i quali i siti sono stati
istituiti. Ciò permette di adattare la gestione dei singoli siti
alle realtà locali, alle esigenze delle popolazioni e alle esigenze
di specie ed habitat.
Per queste motivazioni gli usi e le attività antropiche in atto
in ogni sito possono proseguire ed es-sere mantenute a condizione
che non comportino una situazione di grave conflitto con gli
obiettivi di conservazione previsti per il sito. Allo stesso modo è
possibile intervenire sul territori ed effettua-re nuove opere ed
interventi a condizione che gli stessi non determinino effetti
negativi significativi nei confronti degli habitat e delle specie
animali e vegetali di interesse comunitario e che interferi-scano
ed ostacolino il raggiungimento degli obiettivi di
conservazione.
La Direttiva 92/43/CEE “Habitat” relativa alla “conservazione
degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna
selvatiche” prevede all’Articolo 6 che quando un progetto od un
piano pos-sono avere effetti rilevanti su di un sito della Rete
Natura 2000 debba essere effettuata una proce-dura di Valutazione
di Incidenza Ambientale, ossia una valutazione dell’effetto
“incidenza” degli in-terventi previsti rispetto alle
caratteristiche ecologiche del sito e agli obiettivi di
conservazione pre-fissati per esso.
La Valutazione di Incidenza rappresenta quindi uno strumento di
salvaguardia che analizza, nel contesto specifico di ciascun sito
ed in merito ad un particolare intervento, piano o progetto, gli
ef-fetti dello stesso sul contesto ambientale sulle specie e sugli
habitat tutelati. Inoltre la valutazione d’incidenza deve
considerare le conseguenze delle opere in un contesto ecologico
dinamico e va-lutare anche gli effetti diretti ed indiretti delle
stesse sia nello spazio sia nel tempo.
Il Decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n°
357, così come modificato e inte-grato dal D.P.R. n. 120/03, oltre
a recepire le disposizioni della Direttiva “Habitat”, affida alle
Re-gioni e alle Province autonome il compito di adottare le misure
necessarie a salvaguardare e tute-lare i siti della rete Natura
2000. In particolare, l’articolo 5 stabilisce che in merito alla
Valutazione di Incidenza, le Regioni e le Province autonome, per
quanto di loro competenza, definiscono, se-condo gli indirizzi di
cui all’Allegato G dello stesso Decreto, le modalità di
presentazione e i conte-nuti minimi degli studi di Incidenza,
specifica quali piani e progetti devono essere soggetti a Valu-
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1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
- 2 -
tazione di Incidenza e definisce a livello generale la procedura
di Valutazione di Incidenza indivi-duano le autorità competenti
alla verifica degli stessi, i tempi per l’effettuazione della
medesima ve-rifica, nonché le modalità di partecipazione alle
procedure nel caso di piani interregionali.
In Emilia-Romagna le procedure per l’adozione delle misure
previste dalla Direttiva “Habitat” e in attuazione del Decreto del
Presidente della Repubblica n. 357 del 1997, sono disciplinate
dalla Legge Regionale n. 7 del 14 aprile 2004 “Disposizioni in
materia ambientale. Modifiche ed integra-zioni a Leggi Regionali”,
in particolare dal Titolo I (articoli da 1 a 9) “Norme in materia
di conserva-zione degli habitat naturali e seminaturali nonché
della flora e della fauna selvatiche di cui alle Di-rettive
92/43/CEE e 79/409/CEE inerenti la rete Natura 2000 in attuazione
del Decreto del Presi-dente della Repubblica n. 357 del 1997”. La
Legge dedica tre articoli alla valutazione di incidenza, con i
quali tra l’altro stabilisce che per piani, progetti e interventi
la valutazione di incidenza è effet-tuata dal soggetto competente
alla loro approvazione.
La Regione Emilia-Romagna mediante la Deliberazione C.R
dell’Emilia-Romagna n. 1191/07 “Ap-provazione Direttiva contenente
i criteri di indirizzo per l'individuazione la conservazione la
gestio-ne ed il monitoraggio dei SIC e delle ZPS nonché le Linee
Guida per l'effettuazione della Valuta-zione di Incidenza ai sensi
dell'art. 2 comma 2 della L.R. n.7/04” stabilisce gli Enti
responsabili per la gestione dei siti, le procedure e gli strumenti
da approvare per la loro gestione e anche le proce-dure per
effettuare la valutazione d’incidenza nonché i contenuti specifici
che devono possedere gli studi di Incidenza e le Valutazioni di
Incidenza stesse effettuate dagli enti competenti: a seconda dei
casi Ente gestore dell’area protetta o Ente competente
all’approvazione del progetto, piano o programma.
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1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
- 3 -
2. CONTENUTI E METODI
Il presente Studio di Incidenza è stato redatto sulla base di
quanto previsto dalle disposizioni della Direttiva 92/43/CEE, del
D.P.R. n. 357/97, della Legge Regionale n. 7 del 2004 e della
Delibera-zione G.R. n. 1191 del 24.07.2007.
Questo studio, oltre a descrivere le caratteristiche generali
della variante del P.O.C., delinea i valo-ri ambientali e
naturalistici dei diversi siti coinvolti e delle aree interessate
dal Piano, analizza i po-tenziali impatti che azioni/la
realizzazione dell’opera può avere sugli habitat e sulle specie di
inte-resse comunitario presenti all’interno dei siti interessati
dall’intervento o prossimi ad esso, valutan-do la significatività
degli impatti ambientali connessi alla realizzazione del
progetto.
L’analisi della compatibilità di attività/interventi previsti
sulle specie e sugli habitat di interesse co-munitario presenti
all’interno del sito è stata effettuata, oltre che secondo le
indicazioni della Deli-berazione regionale n. 1191 del 24.7.2007,
anche secondo la seguente metodologia:
- studio della variante del programma operativo comunale ed
interviste con i referenti del Comu-ne per approfondimenti
specifici;
- ricerche bibliografiche in merito ai valori naturalistici e
ambientali dell’area di indagine e del siti della rete Natura
2000;
- valutazione della cartografia tematica disponibile ed
interpretazione di foto aeree e satellitari per le aree interessate
dalla variante al piano operativo comunale e i loro immeditati
dintorni;
- interviste con testimoni autorevoli e ricerca di segnalazioni
inedite/lavori scientifici non pubbli-cati;
In generale le interferenze sono state definite
considerando:
- il rapporto tra attività/interventi previsti e componenti
biotiche, abiotiche e connessioni ecologi-che presenti nell’area e
nel sito;
- la qualità e la capacità di rigenerazione delle risorse
naturali del territorio e la capacità di carico dei vari ambienti
naturali interessati;
- l’incidenza diretta ed indiretta che la realizzazione del
progetto produce, nelle diverse fasi di realizzazione e di
esercizio, nell’immediato e nel medio-lungo termine, sui fattori
che possono essere considerati indicativi dello stato di
conservazione degli habitat e delle specie per le la conservazione
delle quali il sito è stato designato.
In particolare le interferenze riscontrate sono state verificate
in riferimento a:
- perdita e/o danneggiamento di habitat prioritari e di
interesse comunitario,
- perdita e/o danneggiamento di specie prioritarie e di
interesse comunitario,
- alterazione dell’integrità del sito in grado, nel medio –
lungo periodo, di risultare non compatibi-le con gli obiettivi di
conservazione degli habitat e delle specie presenti, incidendo
sulle esi-genze ecologiche delle stesse specie ed habitat.
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1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
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3. GLI ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE
DATI GENERALI
La Variante al Piano Operativo Comunale P.O.C. prevede
sostanzialmente:
• l’identificazione di due nuclei (Ganzole, Baravella) dove
realizzare interventi di riqualificazione edilizia mediante la
ristrutturazione di patrimonio esistente o la costruzione in
adiacenza di nuovi fabbricati sostitutivi di volumetrie esistenti
(all’interno del SIC/ZPS IT4050029),
• l’individuazione di aree da acquisire in proprietà da parte
del Comune di Sasso Marconi (in par-te all’interno del SIC/ZPS
IT4050012, in parte all’interno SIC/ZPS IT4050029, in parte esterne
ai due siti Natura 2000).
La Variante al P.O.C. viene proposta dal Comune di Sasso Marconi
(BO).
MOTIVAZIONI DELLA VARIANTE
La variante costituisce una specificazione operativa di quanto
previsto nelle Norme di Attuazione del P.S.C. del Comune di Sasso
Marconi.
In particolare, essa costituisce applicazione dell’Art. 7.16 –
Aree agricole per lo sviluppo di progetti di tutela,
riqualificazione e valorizzazione paesaggistica. La
riqualificazione edilizia dei due nuclei (Ganzole, Baravella) è
finalizzata al potenziamento e al nuovo insediamento di strutture
per attività di carattere sociale per soggetti disabili o per il
recupero di persone tossicodipendenti (e per attività a queste
collegate).
L’acquisizione pubblica di aree agricole è invece finalizzata a
perseguire la salvaguardia del pae-saggio, la tutela delle risorse
naturali presenti e il mantenimento dell’unitarietà fondiaria.
RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA
Presso il nucleo di Ganzole, sarà costruito un edificio 900 mq
su 3 piani, recuperando parzialmente la cubatura di un edificio
adiacente parzialmente diroccato di 2.100 mq su tre piani.
L’intervento sa-rà effettuato all’interno SIC/ZPS IT4050029.
Presso il nucleo di Baravella, saranno invece ristrutturati due
edifici preesistenti e costruito un ulte-riore edificio di 600 mq.
I tre edifici saranno collegati da un portico di 220 mq e si
prevede un nuo-vo tracciato della strada bianca adiacente.
L’intervento sarà effettuato all’interno SIC/ZPS IT4050029.
L’acquisizione di aree agricole in proprietà sarà effettuata in
parte all’interno del SIC/ZPS IT4050012, in parte all’interno
SIC/ZPS IT4050029, in parte esterne ai due siti Natura 2000. Non è
prevista alcuna variazione di uso per le suddette superfici da
acquisire.
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1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
- 5 -
Figura 1 – Localizzazione dei nuclei ove sono previsti gli
interventi di riqualificazione edilizia (pallino rosso),
all’interno dell’area identificata dal PSC (in verde). Il perimetro
rosso identifica invece i siti Natura 2000.
Figura 2 – Localizzazione delle aree da acquisire in proprietà
(in verde). Il perimetro rosso identifica i siti Na-tura 2000.
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1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
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4. INDICAZIONE DEI SITI NATURA 2000 E LOCALIZZAZIONE DELLE AREE
INTERESSATE DALLA VARIANTE AL P.O.C. RISPETTO AD ESSI
LOCALIZZAZIONE DELLE AREE INTERESSATE DALLA VARIANTE RISPETTO AI
SITI NATURA 2000
La variante al Programma Operativo Comunale (P.O.C.) individua
alcune aree dove svolgere azio-ni/interventi di riqualificazione
edilizia e tutela naturalistica ai sensi dell’art. 7.16 del Piano
Struttu-rale Comunale (P.S.C.). In particolare sono state
identificate:
• un’area di riqualificazione edilizia estesa per circa 370
ettari all’interno della quale sono collo-cati alcuni edifici
rurali da ristrutturare; l’area è posta in destra Reno ed è
compresa grossomo-do tra via Ancognano a Nord, via Vizzano a Ovest,
la S.P. delle Ganzole e via del Sasso a Sud e via di Pieve del Pino
a Est;
• due aree agricole estese per circa 53,4 ettari da adibire
principalmente a libera evoluzione na-turale, collocate in parte a
Nord di via delle Ganzole, in prossimità dell’incrocio con via
Vizzano (circa 14,4 ettari), in parte più a Sud all’interno del
Parco Pubblico dei Prati di Mugnano (circa 39 ettari).
L’area di riqualificazione edilizia e la parte settentrionale
delle aree agricole da adibire a libera evo-luzione sono quasi
totalmente contenute all’interno della porzione meridionale del
SIC/ZPS IT4050029 - ”BOSCHI DI SAN LUCA E DESTRA RENO”
La parte meridionale delle aree agricole da adibire a libera
evoluzione ricade per un quinto (circa 7,8 Ha) all’interno della
parte settentrionale del SIC/ZPS IT4050012 - “CONTRAFFORTE
PLIO-CENICO”.
SITI NATURA 2000 INTERESSATI DALL’INDAGINE
SIC/ZPS IT4050012 - “CONTRAFFORTE PLIOCENICO”
Sito della rete Natura 2000 di grande interesse geolitologico,
paesaggistico e naturalistico, il Con-trafforte Pliocenico è
costituito da una serie continua di rupi orientate a Sud-Ovest,
costituite da blocchi di arenaria pliocenica, in genere sabbiosa e
poco cementata, contornate da ondulazioni ar-gillose anch’esse
plioceniche, talora calanchive.
La diversificazione litologica combinata al forte contrasto
morfologico tra falesie assolate rivolte a sud-ovest e profonde
incisioni vallive orientate verso settentrione determinano notevole
variabilità di ambienti (habitat rocciosi, forestali e di prateria
nettamente differenziati, ma ripetutamente posti in successione gli
uni agli altri lungo i 15 chilometri del Contrafforte).
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1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
- 7 -
Figura 3 – Localizzazione del sito “IT4050012 – CONTRAFFORTE
PLIOCENICO” e dell’area a libera evolu-zione (in violetto) rispetto
ad esso.
Nel sito si possono osservare rupi aride con vegetazione
mediterranea, versante boscati freschi con elementi dell’alto
Appennino, terreni sabbiosi e acidi, vaste aree con suoli argillosi
compatti e ricchi di basi, talvolta degradate in veri e propri
calanchi.
La copertura boschiva, diffusa sul 40% della superficie
complessiva, domina un mosaico di arbu-steti (15%), praterie (20%)
e aree rupicole, mentre le colture agricole, prevalentemente
seminativi a carattere estensivo, sono presenti per circa un quinto
della superficie.
La scarsa accessibilità di alcuni settori ha consentito il
permanere di elementi floristici e faunistici particolarmente rari
(Salamandrina dagli occhiali settentrionale, tritone alpestre,
coronella girondi-ca) in condizioni di vero e proprio rifugio.
L’antropizzazione complessiva del sito è da ritenersi abbastanza
contenuta, anche se va registrata un’elevata frequentazione di
visitatori occasionali, vista la vicinanza con un forte bacino di
doman-da fruitiva (Bologna e i comuni limitrofi di pianura). Alcune
fra le tipologie fruitive che convergono sul sito generano tuttora
impatti abbastanza significativi su componenti naturali specifiche
(arram-picata, fuoristrada motorizzato, ...).
L'area è stata interessata da diverse iniziative di tutela e
restauro naturalistico realizzate dalla Pro-vincia di Bologna
nell’ambito del Progetto LIFE Natura “Pellegrino”.
Per quanto riguarda le connessioni all’interno della Rete Natura
2000, il sito è direttamente colle-gato a Nord con il SIC/ZPS
“IT4050029 – Boschi di San Luca e Destra Reno”. È invece posto
nelle sue prossimità il SIC “IT4050003 - Monte Sole” (a
Sud-Ovest).
Rispetto alle Aree protette regionali, all’interno del sito è
collocata la Riserva Naturale Contrafforte Pliocenico, mentre a
Sud-Ovest è presente il Parco Regionale storico di Monte Sole e,
più lontano a Nord-Est, il Parco Regionale dei Gessi bolognesi e
Calanchi dell’Abbadessa.
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1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
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Il sito si estende nei territori dei comuni di Sasso Marconi,
Monzuno, Pianoro, Monterenzio per cir-ca 2.826 Ha, con altitudine
minima di 100 m s.l.m. e massima di 654 m s.l.m..
Rispetto alle regioni biogeografiche dell’U.E., appartiene al
quella Continentale.
Attualmente i soggetti responsabili della sua gestione è la
Provincia di Bologna (Riserva naturale del Contrafforte
Pliocenico).
SIC/ZPS IT4050029 – “BOSCHI DI SAN LUCA E DESTRA RENO”
Il SIC/ZPS “IT4050029 – Boschi di San Luca e Destra Reno” è un
sito pedecollinare localizzato nel medio corso del fiume Reno, al
suo sbocco in pianura. È posto all’interno dei cosiddetti “Colli
bolo-gnesi”, comprensorio abbastanza omogeneo e caratteristico dal
punto di vista paesaggistico, col-locato lungo i primi rilievi a
ridosso della via Emilia.
Figura 4 – Localizzazione del sito “IT4050029 - BOSCHI DI SAN
LUCA E DESTRA RENO” e delle aree a libera evoluzione (in violetto)
e di riqualificazione edilizia (in rosa) rispetto ad esso.
Lungo il corso del fiume Reno prosperano in maniera continua
boschi e boschetti ripariali, quasi sempre senza soluzione di
continuità con la vegetazione naturale e seminaturale dei terrazzi
e dei versanti in destra idrografica (estesi boschi
submediterranei, praterie e cespuglieti).
È importante area di riproduzione, sosta e alimentazione per
Falconi, altri rapaci e per migratori che utilizzano la valle del
Reno come corridoio ecologico. Nella porzione settentrionale è
presente una popolazione isolata di Salamandrina dagli occhiali
settentrionale, al limite dell’areale di distri-buzione. Sono state
segnalate anche diverse specie floristiche rare o rarissime nella
provincia di Bologna.
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1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
- 9 -
Dal punto di vista geologico sono da rimarcare, fra gli altri,
vasti catini calanchivi su argille “sca-gliose” e
plio-pleistoceniche, rupi e falesie arenacee (in particolare il
cosiddetto “Balzo dei Rossi”), affioramenti gessosi selenitici
(limitati per estensione, ma di un certo interesse).
Da segnalare infine il “Cunicolo Romano”, acquedotto
completamente sotterraneo realizzato intor-no al 30 a.C , scavato
in parte nella roccia e in parte nel terreno permeabile rinforzato
con opere murarie e intonaco1.
Per quanto riguarda le connessioni all’interno della Rete Natura
2000, il sito è direttamente colle-gato a sud con il SIC/ZPS
“IT4050012 - Contrafforte Pliocenico”. Sono invece posti nelle sue
pros-simità il SIC “IT4050027 - Gessi di Monte Rocca, Monte Capra e
Tizzano” (a Ovest), il SIC “IT4050003 - Monte Sole” (a Sud) e il
SIC “IT4050001 - Gessi Bolognesi, Calanchi dell'Abbadessa” (a
Est).
Rispetto alle Aree protette regionali, a Est del sito è presente
il Parco Regionale dei Gessi bolo-gnesi e Calanchi dell’Abbadessa e
Sud la Riserva Naturale del Contrafforte Pliocenico e il Parco
Regionale storico di Monte Sole.
Il sito si estende nei territori dei comuni di Sasso Marconi,
Casalecchio di Reno, Bologna e Pianoro per circa 1.951 Ha, con
altitudine minima di 50 m.s.l.m. e massima di 200 m.s.l.m..
Rispetto alle regioni biogeografiche dell’U.E., appartiene al
quella Continentale.
Attualmente il soggetto responsabile della sua gestione è la
Provincia di Bologna.
HABITAT DI INTERESSE COMUNITARIO PRESENTI
Lo studio degli habitat di interesse comunitario e le
comparazioni fra siti Natura 2000 contigui o anche all’interno del
medesimo sito costituiscono un campo di indagine problematico. In
Italia non è ancora consolidato un metodo di lavoro ed
interpretazione coerente fra le diverse scuole di ricer-catori e,
nel contempo, il manuale di riferimento dell’U.E. non è
sufficientemente preciso e detta-gliato rispetto alle situazioni
nazionali.
Per quanto riguarda gli Habitat di interesse comunitario
presenti nei siti Natura 2000 oggetto di questa analisi, i
principali riferimenti sono costituiti dalle indicazioni non
cartografate presenti nelle Schede Natura 2000 (aggiornamento
gennaio 2006), dalla successiva Carta degli Habitat dei SIC/ZPS
della Regione Emilia-Romagna (ottobre 2007) e da approfondimenti
svolti dall’Università di Bologna per conto della Provincia di
Bologna tra il 2003 e il 2005 (questi ultimi riferiti alla sola
area del Contrafforte Pliocenico).
Nell’elaborazione analitica che segue si è fatto riferimento
esclusivamente alle prime due fonti, non avendo ricevuto in tempo
utile le coperture georeferenziate dell’ultimo studio indicato.
1 Il Cunicolo partiva da un pozzo nel fiume Setta e, attraverso
un tunnel lungo circa 18 chilometri (con una pendenza di 1,5‰,
larghezza da 60 a 90 cm e altezza 190 cm), giungeva a Bologna in
una cisterna nella valle del Ravone. Di qui, attraverso tubi di
piombo l'acqua era distribuita alle terme e alle abitazioni civili.
Abbandonato progressivamente durante l’alto medioevo, fu recuperato
tra il 1876 e il 1881 e tuttora contribuisce ai fabbisogni idrici
di Bologna.
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1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
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SIC/ZPS IT4050012 - “CONTRAFFORTE PLIOCENICO”
Nella Scheda Rete Natura 2000 (ultimo aggiornamento gennaio
2006) presente sul Sito Ufficiale della Regione Emilia-Romagna
vengono indicati per l’intero SIC/ZPS IT4050012 “Contrafforte
Plio-cenico” 13 differenti tipologie di habitat di interesse
comunitario, 5 delle quali prioritarie.
Nel successivo aggiornamento della Carta degli Habitat dei
SIC/ZPS (Determinazione regionale n. 12584 del 02/10/2007) è stata
confermata la presenza degli stessi habitat, come da Tabella 1. Nel
complesso, gli habitat di interesse comunitario coprono circa il
21% del sito.
Tabella 1 - Habitat di interesse comunitario presenti nel sito
“Contrafforte Pliocenico” (secondo la Carta degli habitat della
Regione Emilia-Romagna) - con * sono indicate gli habitat
PRIORITARI.
CODICE HABITAT DI INTERESSE COMUNITARIO PRESENTI NEL SIC/ZPS
SUPERFICIE (Ha) %
3270 Chenopodietum rubri dei fiumi submontani 4,55 0,17%
4030 Lande secche (tutti i sottotipi) 4,42 0,17%
5130 Formazioni di Juniperus communis su lande o prati calcarei
42,77 1,63%
6110 * Terreni erbosi calcarei carsici (Alysso-Sedion albi) 7,56
0,29%
6210 * Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da
cespugli su substrato calcareo (Festuco Brometalia) (*stupenda
fioritura di or-chidee)
132,81 5,05%
6220 * Percorsi substeppici di graminacee e piante annue
(Thero-Brachypodietea)
8,87 0,34%
6410 Praterie in cui è presente Molinia su terreni calcarei e
argillosi (Eu-Molinion)
0,61 0,02%
8220 Pareti rocciose con vegetazione casmofitica, sottotipi
silicicoli 8,09 0,31%
9180 * Foreste di valloni di Tilio-Acerion 3,99 0,15%
91E0 * Foreste alluvionali residue di Alnion glutinoso-incanae
11,83 0,45%
9260 Castagneti 265,60 10,11%
92A0 Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba 22,66
0,86%
9340 Foreste di Quercus ilex 27,14 1,03%
SIC/ZPS IT4050029 – “BOSCHI DI SAN LUCA E DESTRA RENO”
Nella Scheda Rete Natura 2000 (ultimo aggiornamento gennaio
2006) presente sul Sito Ufficiale della Regione Emilia-Romagna
vengono indicati per l’intero SIC/ZPS IT4050029 “Boschi di San Luca
e Destra Reno” 11 differenti tipologie di habitat di interesse
comunitario, 4 dei quali prioritari.
Nel successivo aggiornamento della Carta degli Habitat dei
SIC/ZPS (Determinazione regionale n. 12584 del 02/10/2007) è stata
confermata la presenza degli stessi habitat, come da Tabella 2. Nel
complesso, gli habitat di interesse comunitario coprono circa il
19% del sito.
-
1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
- 11 -
Tabella 2 - Habitat di interesse comunitario presenti nel sito
“Boschi di San Luca e Destra Reno” (secondo la Carta degli habitat
della Regione Emilia-Romagna) - con * sono indicate gli habitat
PRIORITARI.
CODICE HABITAT DI INTERESSE COMUNITARIO PRESENTI NEL SIC/ZPS
SUPERFICIE (Ha) %
3150 Laghi eutrofici naturali con vegetazione del tipo
Magnopotamion o Hydrocharition
1,67 0,09%
3240 Fiumi alpini e loro vegetazione riparia legnosa di Salix
elaeagnos 18,93 0,97%
3270 Chenopodietum rubri dei fiumi submontani 12,48 0,64%
5130 Formazioni di Juniperus communis su lande o prati calcarei
78,60 4,03%
6110 * Terreni erbosi calcarei carsici (Alysso-Sedion albi) 9,59
0,49%
6210 * Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da
cespugli su substrato calcareo (Festuco Brometalia) (*stupenda
fioritura di or-chidee)
105,43 5,40%
6220 * Percosi substeppici di graminacee e piante annue
(Thero-Brachypodietea)
45,23 2,32%
6430 Praterie di megaphorbiae eutrofiche 1,95 0,10%
6510 Praterie magre da fieno a bassa altitudine (Alopecurus
pratensis, Sanguisorba officinalis)
8,07 0,41%
91E0 * Foreste alluvionali residue di Alnion glutinoso-incanae
14,99 0,77%
92A0 Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba 73,51
3,77%
RIEPILOGO PER TUTTI I SITI
Considerando solo la Carta degli Habitat (2007), nei due siti
Natura 2000 considerati gli habitat di interesse comunitario
presenti sono 17, di cui 5 prioritari. La loro distribuzione nei
siti Natura 2000 viene riepilogata nella seguente tabella.
Tabella 3 - Habitat di interesse comunitario presenti nei due
siti Natura 2000 secondo la Carta degli Habitat (2007) - con P sono
indicati gli habitat PRIORITARI.
CODICE P HABITAT IT4050012 IT4050029
3150 Laghi eutrofici naturali con vegetazione del tipo
Magnopota-mion o Hydrocharition
SI
3240 Fiumi alpini e loro vegetazione riparia legnosa di Salix
elaea-gnos
SI
3270 Chenopodietum rubri dei fiumi submontani SI SI
4030 Lande secche (tutti i sottotipi) SI
5130 Formazioni di Juniperus communis su lande o prati calcarei
SI SI
6110 P Terreni erbosi calcarei carsici (Alysso-Sedion albi) SI
SI
6210 P Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da
cespugli su substrato calcareo (Festuco Brometalia) (*stupenda
fioritura di orchidee)
SI SI
6220 P Percorsi substeppici di graminacee e piante annue
(Thero-Brachypodietea)
SI SI
6410 Praterie in cui è presente Molinia su terreni calcarei e
argillosi (Eu-Molinion)
SI
-
1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
- 12 -
CODICE P HABITAT IT4050012 IT4050029
6430 Praterie di megaphorbiae eutrofiche SI
6510 Praterie magre da fieno a bassa altitudine (Alopecurus
praten-sis, Sanguisorba officinalis)
SI
8220 Pareti rocciose con vegetazione casmofitica, sottotipi
silicicoli SI
9180 P Foreste di valloni di Tilio-Acerion SI
91E0 P Foreste alluvionali residue di Alnion glutinoso-incanae
SI SI
9260 Castagneti SI
92A0 Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba SI SI
9340 Foreste di Quercus ilex SI
SPECIE FLORISTICHE DI INTERESSE COMUNITARIO PRESENTI
Le specie floristiche per le quali deve essere stimata
l’incidenza ambientale di progetti all’interno o in prossimità dei
siti Natura 2000 sono solo quelle elencate nell’allegato II della
Direttiva Habitat.
Nelle Schede Natura 2000 presenti sul Sito Ufficiale del
Ministero dell’Ambiente viene segnalata in entrambi i siti 1 specie
floristica di interesse comunitario, riportata in tabella 4.
Tabella 4 – Specie floristiche di interesse comunitario presenti
nei siti Natura 2000 (fonti: Scheda Natura 2000 RER 2006).
CODICE NOME SCIENTIFICO NOME ITALIANO IT4050012 IT4050029
4104 Himantoglossum adriaticum Barbone adriatico SI SI
ALTRE SPECIE FLORISTICHE SIGNIFICATIVE PRESENTI NEI DUE SITI
Per completare il quadro degli elementi floristici di
particolare pregio dei due SIC/ZPS, di seguito sono riportate anche
le specie floristiche di interesse conservazionistico e di
rilevanza biogeografi-ca (dalla lista sono state emendate due
specie segnale per IT4050029, Taxus baccata e Tulipa oculus-solis;
la prima decisamente dubbia per il contesto
altitudinale/vegetazionale e verosimil-mente coltivata nel sito, la
seconda perché specie esotica/coltivata)
Tabella 5 – Altre specie floristiche di interesse
conservazionistico e di rilevanza biogeografica presenti nel siti
Natura 2000 (fonti: Scheda Natura 2000 RER 2006).
NOME SCIENTIFICO NOME ITALIANO IT4050012 IT4050029
Centaurea deusta Fiordaliso cicalino SI
Cistus salvifolius Cisto femmina SI
Dianthus armeria Garofano a mazzetti SI
Galanthus nivalis Bucaneve SI
Lilium martagon Giglio martagone SI
Ononis masquillierii Ononide di Masquilleri SI
Orchis coriophora Orchide cimicina SI SI
-
1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
- 13 -
NOME SCIENTIFICO NOME ITALIANO IT4050012 IT4050029
Phillyrea latifolia Ilatro comune SI
Rhamnus alaternus Ranno lanterno SI
Rhinanthus serotinus Cresta di gallo tardivo SI
Serapias lingua Serapide lingua SI
SPECIE ANIMALI DI INTERESSE COMUNITARIO PRESENTI
SIC/ZPS IT4050012 - “CONTRAFFORTE PLIOCENICO”
Nella Scheda Rete Natura 2000 (ultimo aggiornamento gennaio
2006) presente sul Sito Ufficiale della Regione Emilia-Romagna
vengono indicati per l’intero sito 18 specie animali di interesse
co-munitario.
Le successive informazioni raccolte da ornitologi e naturalisti
locali ritenuti attendibili negli ultimi 3 anni e il monitoraggio
“Studi sulla fauna di interesse comunitario nei siti rete natura
2000 del terri-torio collinare e montano della Provincia di
Bologna” effettuato nel biennio 2006-2007 dalla Provin-cia di
Bologna e riguardante anche le presenze faunistiche del SIC/ZPS
IT4050012 - “Contrafforte Pliocenico” non confermano tutte le
specie riportate dalla scheda Natura 2000 del sito e ne
indivi-duano però anche delle nuove, non precedentemente
segnalate.
Complessivamente queste indagini esplorative riportano 29
specie, di cui 2 prioritarie; ritenendole attendibili ed esaustive
in merito alle presenze faunistiche del sito Natura 2000, nella
Tabella 6 si farà specifico riferimento al loro elenco e alle loro
valutazioni su consistenza e fenologia delle spe-cie stesse.
Tabella 6 - Specie animali di interesse comunitario presenti nel
sito Natura 2000 (fonti: osservazioni effettua-te sul campo nel
periodo giugno-luglio 2008; informazioni raccolte da ornitologi e
naturalisti locali 2006-2008; Provincia di Bologna 2007) - con *
sono indicate le specie prioritarie. P = Specie residente B =
Popolazione nidificante / presente durante la riproduzione W =
Popolazione presente durante lo svernamento S = Popolazione
presente durante la migrazione
CODICE NOME SCIENTIFICO NOME ITALIANO P B W S
UCCELLI
A072 Pernis apivorus Falco pecchiaiolo 3-4p P
A073 Milvus migrans Nibbio bruno R
A084 Circus pygargus Albanella minore P
A091 Aquila chrysaetos Aquila reale 1-2i P
A101 Falco biarmicus Lanario 1p P
A103 Falco peregrinus Pellegrino 5p P C
A224 Caprimulgus europaeus Succiacapre 5p P
A229 Alcedo atthis Martin pescatore 1-2p C P
A246 Lullula arborea Tottavilla 30-40p P
-
1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
- 14 -
CODICE NOME SCIENTIFICO NOME ITALIANO P B W S
A255 Anthus campestris Calandro P
A338 Lanius collurio Averla piccola 3p P
A379 Emberiza hortulana Ortolano R P
MAMMIFERI
1304 Rhinolophus ferrumequinum Rinolofo maggiore P
1303 Rhinolophus hipposideros Rinolofo minore P
1323 Myotis bechsteinii Vespertilio di Bechstein P
1324 Myotis myotis Vespertilio maggiore P
1352 * Canis lupus Lupo P
ANFIBI
1167 Triturus carnifex Tritone crestato italiano C
1175 Salamandrina perspicillata Salamandrina dagli occhiali
settentrionale R
1193 Bombina pachypus Ululone appenninico R
PESCI
1138 Barbus meridionalis Barbo canino P
1137 Barbus plebejus Barbo C
1115 Chondrostoma genei Lasca R
1149 Cobitis taenia Cobite R
1131 Leuciscus souffia Vairone V
INVERTEBRATI
1074 Eriogaster catax R
1078 * Euplagia quadripunctaria Falena dell’Edera C
1083 Lucanus cervus Cervo volante P
1092 Austropotamobius pallipes Gambero di fiume P
SIC/ZPS IT4050029 – “BOSCHI DI SAN LUCA E DESTRA RENO”
Nella Scheda Rete Natura 2000 (ultimo aggiornamento gennaio
2006) presente sul Sito Ufficiale della Regione Emilia-Romagna
vengono indicati per l’intero sito 13 specie animali di interesse
co-munitario, 3 dei quali prioritari.
Le successive osservazioni effettuate sul campo nel periodo
giugno-luglio 2008, le informazioni raccolte da ornitologi e
naturalisti locali ritenuti attendibili negli ultimi 3 anni, nonché
il monitoraggio “Studi sulla fauna di interesse comunitario nei
siti rete natura 2000 del territorio collinare e monta-no della
Provincia di Bologna” effettuato nel biennio 2006-2007 dalla
Provincia di Bologna e ri-guardante anche le presenze faunistiche
del SIC/ZPS IT4050029 “Boschi di San Luca e Destra Reno” non
confermano tutte le specie riportate dalla scheda Natura 2000 del
sito e ne individuano delle nuove, non precedentemente
segnalate.
Complessivamente queste indagini esplorative riportano 27
specie, di cui una prioritaria; ritenendo-le attendibili ed
esaustive in merito alle presenze faunistiche del SIC/ZPS, nella
Tabella 7 si farà
-
1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
- 15 -
specifico riferimento al loro elenco e alle loro valutazioni su
consistenza e fenologia delle specie stesse.
Tabella 7 - Specie animali di interesse comunitario presenti nel
sito Natura 2000 (fonti: osservazioni effettua-te sul campo nel
periodo giugno-luglio 2008; informazioni raccolte da ornitologi e
naturalisti locali 2006-2008; Provincia di Bologna 2007) - con *
sono indicate le specie prioritarie. P = Specie residente B =
Popolazione nidificante / presente durante la riproduzione W =
Popolazione presente durante lo svernamento S = Popolazione
presente durante la migrazione
CODICE NOME SCIENTIFICO NOME ITALIANO P B W S
UCCELLI
A023 Nycticorax nycticorax Nitticora C
A026 Egretta garzetta Garzetta C C
A029 Ardea purpurea Airone rosso R
A072 Pernis apivorus Falco pecchiaiolo 1p P
A073 Milvus migrans Nibbio bruno R
A084 Circus pygargus Albanella minore P
A091 Aquila chrysaetos Aquila reale 1-3i P
A101 Falco biarmicus Lanario P
A103 Falco peregrinus Pellegrino C 1p P C
A224 Caprimulgus europaeus Succiacapre 2-3p P
A229 Alcedo atthis Martin pescatore P 2-3p C P
A246 Lullula arborea Tottavilla R P
A338 Lanius collurio Averla piccola 1p P
A379 Emberiza hortulana Ortolano P
MAMMIFERI
1304 Rhinolophus ferrumequinum Rinolofo maggiore P
1303 Rhinolophus hipposideros Rinolofo minore P
1324 Myotis myotis Vespertilio maggiore P
1352 * Canis lupus Lupo R
ANFIBI
1167 Triturus carnifex Tritone crestato italiano C
1175 Salamandrina perspicillata Salamandrina dagli occhiali
settentrionale
R
RETTILI
1220 Emys orbicularis Testuggine palustre R
PESCI
1137 Barbus plebejus Barbo P
1115 Chondrostoma genei Lasca P
1149 Cobitis taenia Cobite P
-
1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
- 16 -
CODICE NOME SCIENTIFICO NOME ITALIANO P B W S
INVERTEBRATI
1083 Lucanus cervus Cervo volante P
1088 Cerambyx cerdo Cerambice delle querce P
1092 Austropotamobius pallipes Gambero di fiume P
RIEPILOGO PER TUTTI I SITI
Considerando unicamente le osservazioni effettuate sul campo nel
periodo giugno-luglio 2008, le informazioni raccolte da ornitologi
e naturalisti locali ritenuti attendibili negli ultimi 3 anni,
nonché il monitoraggio “Studi sulla fauna di interesse comunitario
nei siti rete natura 2000 del territorio colli-nare e montano della
Provincia di Bologna” effettuato nel biennio 2006-2007 dalla
Provincia di Bo-logna è possibile redigere una lista complessiva
per i due siti costituita da 34 specie di interesse comunitario (di
cui 2 prioritarie), riepilogate nella seguente tabella.
Tabella 8 - Specie animali di interesse comunitario presenti nei
due siti Natura 2000 secondo i più recenti contributi scientifici
(2006-2008) - con P sono indicati le specie PRIORITARIE.
CODICE P HABITAT IT4050012 IT4050029
UCCELLI
A023 Nycticorax nycticorax (Nitticora) SI
A026 Egretta garzetta (Garzetta) SI
A029 Ardea purpurea (Airone rosso) SI
A072 Pernis apivorus (Falco pecchiaiolo) SI SI
A073 Milvus migrans (Nibbio bruno) SI SI
A084 Circus pygargus (Albanella minore) SI SI
A091 Aquila chrysaetos (Aquila reale) SI SI
A101 Falco biarmicus (Lanario) SI SI
A103 Falco peregrinus (Pellegrino) SI SI
A224 Caprimulgus europaeus (Succiacapre) SI SI
A229 Alcedo atthis (Martin pescatore) SI SI
A246 Lullula arborea (Tottavilla) SI SI
A255 Anthus campestris (Calandro) SI SI
A338 Lanius collurio (Averla piccola) SI SI
A379 Emberiza hortulana (Ortolano) SI
MAMMIFERI
1304 Rhinolophus ferrumequinum (Rinolofo maggiore) SI SI
1303 Rhinolophus hipposideros (Rinolofo minore) SI SI
1323 Myotis bechsteinii (Vespertilio di Bechstein) SI SI
1324 Myotis myotis (Vespertilio maggiore) SI
1352 P Canis lupus (Lupo) SI SI
-
1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
- 17 -
CODICE P HABITAT IT4050012 IT4050029
ANFIBI
1167 Triturus carnifex (Tritone crestato italiano) SI SI
1175 Salamandrina perspicillata (Salamandrina dagli occhiali
set-tentrionale)
SI SI
1193 Bombina pachypus (Ululone appenninico) SI
RETTILI
1220 Emys orbicularis (Testuggine palustre) SI
PESCI
1138 Barbus meridionalis (Barbo canino) SI SI
1137 Barbus plebejus (Barbo) SI
1115 Chondrostoma genei (Lasca) SI SI
1149 Cobitis taenia (Cobite) SI SI
1131 Leuciscus souffia (Vairone) SI
INVERTEBRATI
1074 Eriogaster catax SI
1078 P Euplagia quadripunctaria (Falena dell’Edera) SI
1083 Lucanus cervus (Cervo volante) SI SI
1088 Cerambyx cerdo (Cerambice delle querce) SI
1092 Austropotamobius pallipes (Gambero di fiume) SI SI
ALTRE SPECIE ANIMALI SIGNIFICATIVE PRESENTI NEI DUE SITI
SIC/ZPS IT4050012 - “CONTRAFFORTE PLIOCENICO”
Per completare il quadro degli elementi faunistici di
particolare pregio del SIC/ZPS IT4050012, di seguito sono riportate
anche le specie ornitiche di interesse biogeografico e/o
conservazionistico a livello regionale presenti (Tabella 9) e altri
animali di interesse biogeografico e/o conservazionistico a livello
regionale presenti (Tabella 10).
Tabella 9 – Specie ornitiche di interesse biogeografico e/o
conservazionistico a livello regionale presenti nel SIC/ZPS (fonti:
osservazioni effettuate sul campo nel periodo giugno-luglio 2008;
informazioni raccolte da ornitologi e naturalisti locali 2006-2008;
Provincia di Bologna 2007).
NOME SCIENTIFICO NOME ITALIANO P B W S
Tachybaptus ruficollis Tuffetto P
Ardea cinerea Airone cenerino P P
Accipiter nisus Sparviero C C C C
Buteo buteo Poiana C C C C
Falco tinnunculus Gheppio C C C C
Falco subbuteo Lodolaio C P
Coturnix coturnix Quaglia C C
-
1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
- 18 -
NOME SCIENTIFICO NOME ITALIANO P B W S
Scolopax rusticola Beccaccia R C
Columba palumbus Colombaccio C C C
Streptopelia turtur Tortora C P
Cuculus canorus Cuculo C P
Tyto alba Barbagianni R R R R
Otus scops Assiolo R P
Athene noctua Civetta C C C C
Strix aluco Allocco C C C C
Asio otus Gufo comune C C C
Apus apus Rondone C C
Apus melba Rondone maggiore C P
Merops apiaster Gruccione R P
Upupa epops Upupa C P
Jinx torquilla Torcicollo R P
Picus viridis Picchio verde C C C C
Dendrocopos major Picchio rosso maggiore C C C C
Dendrocopos minor Picchio rosso minore R R R P
Alauda arvensis Allodola C C C
Riparia riparia Topino C
Ptyonoprogne rupestris Rondine montana C C
Hirundo rustica Rondine C P
Delichon urbica Balestruccio C P
Anthus pratensis Pispola C C
Anthus spinoletta Spioncello R
Motacilla cinerea Ballerina gialla C C C
Motacilla alba Ballerina bianca C C C
Troglodytes troglodytes Scricciolo C C C
Prunella modularis Passera scopaiola C C
Erithacus rubecula Pettirosso C C C
Luscinia megarhynchos Usignolo C C
Phoenicurs ochruros Codirosso spazzacamino R P P
Phoenicurus phoenicurus Codirosso C C
Saxicola rubetra Stiaccino P
Saxicola torquata Saltimpalo C C C C
Turdus merula Merlo C C C C
Turdus pilaris Cesena C C
Turdus philomelos Tordo bottaccio C C C
Turdus iliacus Tordo sassello C C
-
1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
- 19 -
NOME SCIENTIFICO NOME ITALIANO P B W S
Hippolais polyglotta Canapino C P
Sylvia hortensis Bigia grossa V
Sylvia communis Sterpazzola C
Sylvia borin Beccafico P
Sylvia atricapilla Capinera C
Phylloscopus bonelli Luì bianco C R
Phylloscopus sibilatrix Luì verde R
Phylloscopus collybita Luì piccolo C C C
Phylloscopus trochilus Luì grosso P
Regulus regulus Regolo P P
Regulus ignicapillus Fiorrancino P P
Muscicapa striata Pigliamosche C P
Ficedula hypoleuca Balia nera C
Aegithalos caudatus Codibugnolo C C C
Parus palustris Cincia bigia C C C
Parus ater Cincia mora C C
Parus caeruleus Cinciarella C C C
Parus major Cinciallegra C C C
Certhia brachydactyla Rampichino R P P
Remiz pendulinus Pendolino C C C
Oriolus oriolus Rigogolo C P
Garrulus glandarius Ghiandaia C C C C
Corvus monedula Taccola C C C
Corvus corone Cornacchia grigia C C C C
Sturnus vulgaris Storno C C C C
Passer montanus Passera mattugia R R R P
Fringilla coelebs Fringuello C C C
Fringilla montifringilla Peppola P P
Serinus serinus Verzellino C P P
Carduelis chloris Verdone C P P
Carduelis carduelis Cardellino C P P
Carduelis spinus Lucarino P P
Carduelis cannabina Fanello P P
Coccothraustes coccothraustes Frosone R R
Miliaria calandra Strillozzo R R R P
Emberiza cirlus Zigolo nero C C P P
-
1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
- 20 -
Tabella 10 – Altre specie di interesse biogeografico e/o
conservazionistico a livello regionale presenti nel SIC/ZPS (fonti:
osservazioni effettuate sul campo nel periodo giugno-luglio 2008;
informazioni raccolte da ornitologi e naturalisti locali 2006-2008;
Provincia di Bologna 2007.
NOME SCIENTIFICO NOME ITALIANO P B W S
Hystrix cristata Istrice C
Epseticus serotinus Serotino comune P
Hypsugo savii Pipistrello di Savi P
Myotis daubentonii Vespertilio di Daubenton P
Myotis nattereri Vespertilio di Natterer P
Nyctalus noctula Nottola comune P
Pipistrellus kuhlii Pipistrello albolimbato P
Pipistrellus pipistrellus Pipistrello nano P
Tadarida teniotis Molosso di Cestoni P
Padogobius martensii Ghiozzo padano P
Rutilus rubilio Rovella P
Triturus alpestris Tritone alpestre R
Chalcides chalcides Luscengola C
Coronella girondica Colubro di Riccioli P
Zamenis longissimus Saettone C
Dolichopoda laetitiae laetitiae P
Coenonympha dorus aquilonia P
Maculinea arion P
Pyrgus sidae P
Cerambyx welensii P
Oberea pedemontana P
SIC/ZPS IT4050029 – “BOSCHI DI SAN LUCA E DESTRA RENO”
Per completare il quadro degli elementi faunistici di
particolare pregio del SIC/ZPS IT4050029, di seguito sono riportate
anche le specie ornitiche di interesse biogeografico e/o
conservazionistico a livello regionale presenti (Tabella 11) e
altri animali di interesse biogeografico e/o conservazionisti-co a
livello regionale presenti (Tabella 12).
Tabella 11 – Specie ornitiche di interesse biogeografico e/o
conservazionistico a livello regionale presenti nel SIC/ZPS (fonti:
osservazioni effettuate sul campo nel periodo giugno-luglio 2008;
informazioni raccolte da ornitologi e naturalisti locali 2006-2008;
Provincia di Bologna 2007).
NOME SCIENTIFICO NOME ITALIANO P B W S
Phalacrocorax carbo Cormorano P
Tachybaptus ruficollis Tuffetto 10p P
Ardea cinerea Airone cenerino P P P
Anas platyrhynchos Germano reale P 12p P P
-
1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
- 21 -
NOME SCIENTIFICO NOME ITALIANO P B W S
Accipiter nisus Sparviero C C C C
Buteo buteo Poiana C C C C
Falco tinnunculus Gheppio C C C C
Falco subbuteo Lodolaio 1p P
Coturnix coturnix Quaglia R C
Alectoris rufa Pernice rossa C C
Fulica atra Folaga P 8-10p 45i P
Gallinula chloropus Gallinella d’acqua P 10p C P
Scolopax rusticola Beccaccia C C
Gallinago gallinago Beccaccino R C
Columba palumbus Colombaccio C C C
Streptopelia turtur Tortora C P
Cuculus canorus Cuculo C P
Tyto alba Barbagianni R R R R
Athene noctua Civetta C C C C
Strix aluco Allocco C C C C
Asio otus Gufo comune C C C
Apus apus Rondone C C
Apus melba Rondone maggiore P P
Merops apiaster Gruccione P P
Upupa epops Upupa C P
Jinx torquilla Torcicollo R P
Picus viridis Picchio verde C C C C
Dendrocopos major Picchio rosso maggiore C C C C
Dendrocopos minor Picchio rosso minore R R R P
Alauda arvensis Allodola C C C
Riparia riparia Topino R C
Ptyonoprogne rupestris Rondine montana C C
Hirundo rustica Rondine C P
Delichon urbica Balestruccio P P
Motacilla cinerea Ballerina gialla P C C
Motacilla alba Ballerina bianca C C C
Troglodytes troglodytes Scricciolo C C C
Prunella modularis Passera scopaiola C C
Erithacus rubecula Pettirosso C C C
Luscinia megarhynchos Usignolo C C
Phoenicurs ochruros Codirosso spazzacamino R P P
Phoenicurus phoenicurus Codirosso C C
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1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
- 22 -
NOME SCIENTIFICO NOME ITALIANO P B W S
Saxicola torquata Saltimpalo C C C C
Turdus merula Merlo C C C C
Turdus philomelos Tordo bottaccio C C C
Turdus iliacus Tordo sassello C C
Hippolais polyglotta Canapino C P
Sylvia hortensis Bigia grossa V
Sylvia communis Sterpazzola C
Sylvia atricapilla Capinera C
Phylloscopus bonelli Luì bianco C R
Phylloscopus sibilatrix Luì verde R
Phylloscopus collybita Luì piccolo C C C
Phylloscopus trochilus Luì grosso P
Regulus regulus Regolo P P
Regulus ignicapillus Fiorrancino P P
Muscicapa striata Pigliamosche C P
Aegithalos caudatus Codibugnolo C C C
Parus palustris Cincia bigia C C C
Parus ater Cincia mora C C
Parus caeruleus Cinciarella C C C
Parus major Cinciallegra C C C
Certhia brachydactyla Rampichino R P P
Remiz pendulinus Pendolino C C C
Oriolus oriolus Rigogolo C P
Garrulus glandarius Ghiandaia C C C C
Corvus monedula Taccola C C C
Corvus corone Cornacchia grigia C C C C
Sturnus vulgaris Storno C C C C
Passer montanus Passera mattugia R R R P
Fringilla coelebs Fringuello C C C
Fringilla montifringilla Peppola P P
Serinus serinus Verzellino C P P
Carduelis chloris Verdone C P P
Carduelis carduelis Cardellino C P P
Carduelis spinus Lucarino P P
Carduelis cannabina Fanello P P
Coccothraustes coccothraustes Frosone R R
Miliaria calandra Strillozzo R R R P
Emberiza cirlus Zigolo nero C C P P
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1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
- 23 -
Tabella 12 – Altre specie di interesse biogeografico e/o
conservazionistico a livello regionale presenti nel SIC/ZPS (fonti:
osservazioni effettuate sul campo nel periodo giugno-luglio 2008;
informazioni raccolte da ornitologi e naturalisti locali 2006-2008;
Provincia di Bologna 2007.
NOME SCIENTIFICO NOME ITALIANO P B W S
Hystrix cristata Istrice C
Epseticus serotinus Serotino comune P
Hypsugo savii Pipistrello di Savi P
Myotis daubentonii Vespertilio di Daubenton P
Nyctalus leisleri Nottola di Leisler P
Nyctalus noctula Nottola comune P
Pipistrellus kuhlii Pipistrello albolimbato P
Pipistrellus pipistrellus Pipistrello nano P
Tadarida teniotis Molosso di Cestoni P
Padogobius martensii Ghiozzo padano P
Rutilus rubilio Rovella P
Bufo bufo Rospo comune C
Rana italica Rana appenninica P
Rana dalmatina Rana agile P
Chalcides chalcides Luscengola P
Zamenis longissimus Saettone P
Cerambyx scopolii P
Proserpinus proserpina R
Hyles hippophaes P
Gonepteryx cleopatra P
Maculinea arion P
Iolana iolas R
Apatura ilia P
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1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
- 24 -
5. PRESENZA DI HABITAT E DI SPECIE ANIMALI E VEGETALI DI
INTERESSE COMUNITARIO NELLE AREE DI PIANO, CON PARTICOLARE
RIFERIMENTO A QUELLI PRIORITARI (*)
HABITAT DI INTERESSE COMUNITARIO PRESENTI NELLE AREE DI
PIANO
A seguito delle analisi fatte, nelle aree dove la variante
prevede azioni/interventi e nelle immediate vicinanze di queste
zone (ovvero dove azioni/interventi previsti possono eventualmente
determina-re ricadute dirette e indirette), sono state rilevate 11
delle 17 tipologie di habitat presenti nei SIC/ZPS (di cui solo 3
tipologie di habitat, con patches di estensione limitata
all’interno di due aree di piano).
Risultano invece assenti i seguenti tipi vegetazionali, legati a
contesti ambientali non presenti nelle aree di indagine
(vegetazioni specializzate dei substrati rocciosi
esposti/culminali, praterie su suoli umidi, freschi o profondi,
foreste di vallecole strette o forre):
• 4030 - Lande secche (tutti i sottotipi)
• 6410 - Praterie in cui è presente Molinia su terreni calcarei
e argillosi (Eu-Molinion)
• 6430 - Praterie di megaphorbiae eutrofiche
• 6510 - Praterie magre da fieno a bassa altitudine (Alopecurus
pratensis, Sanguisorba officina-lis)
• 6220 - Pareti rocciose con vegetazione casmofitica, sottotipi
silicicoli
• 9180 - * Foreste di valloni di Tilio-Acerion
Tabella 13 - Habitat di interesse comunitario presenti nelle
aree di Piano secondo la Carta degli Habitat (2007) - con P sono
indicati gli habitat PRIORITARI.
Riqualificazione edilizia
Libera evoluzione
(Nord)
Libera evoluzione
(Sud)
CODICE P HABITAT
nell’
area
vici
no
nell’
area
vici
no
nell’
area
vici
no
3150 Laghi eutrofici naturali con vegetazione del tipo
Magnopotamion o Hydrocharition
SI
3240 Fiumi alpini e loro vegetazione riparia le-gnosa di Salix
elaeagnos
SI
3270 Chenopodietum rubri dei fiumi submontani SI
5130 Formazioni di Juniperus communis su lande o prati
calcarei
SI SI
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1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
- 25 -
Riqualificazione edilizia
Libera evoluzione
(Nord)
Libera evoluzione
(Sud)
CODICE P HABITAT
nell’
area
vici
no
nell’
area
vici
no
nell’
area
vici
no
6110 P Terreni erbosi calcarei carsici (Alysso-Sedion albi)
SI SI
6210 P Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da
cespugli su substrato cal-careo (Festuco Brometalia) (*stupenda
fiori-tura di orchidee)
SI
6220 P Percorsi substeppici di graminacee e piante annue
(Thero-Brachypodietea)
SI
91E0 P Foreste alluvionali residue di Alnion
glutino-so-incanae
SI
9260 Castagneti SI
92A0 Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba
SI
9340 Foreste di Quercus ilex SI
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1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
- 26 -
Figura 4 - Distribuzione degli habitat di interesse comunitario
nell’area di piano più settentrionale compresa all’interno del
SIC/ZPS “Boschi di San Luca e Destra Reno” – scala 1:20.000.
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1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
- 27 -
Figura 6 - Distribuzione degli habitat di interesse comunitario
nell’area di piano più meridionale compresa all’interno del SIC/ZPS
“Contrafforte Pliocenico” – scala 1:20.000.
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1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
- 28 -
Come ricordato in precedenza, nelle aree oggetto della variante
e nelle loro prossimità sono pre-senti 11 habitat, ma solo 3
tipologie si osservano effettivamente all’interno delle stesse:
• nell’area di riqualificazione edilizia è presente una patch
dell’Habitat 5130 “Formazioni di Ju-niperus communis su lande o
prati calcarei” con copertura del 100%; essa copre una superficie
di circa 11,5 ettari, pari al 14,3% della superficie complessiva di
questa tipologia di habitat all’interno del sito IT4050029.
• nell’area a libera evoluzione settentrionale sono presenti due
patches contigue caratterizzate dall’Habitat prioritario 6110
“Terreni erbosi calcarei carsici (Alysso-Sedion albi)” frammisto
all’Habitat prioritario 6220 “Percorsi substeppici di graminacee e
piante annue (Thero-Brachypodietea)”. L’Habitat 6110 si sviluppa
per circa 0,4 ettari, pari al 4,2% della superficie complessiva di
questa tipologia di habitat all’interno del sito IT4050029.
L’Habitat 6220 si svi-luppa per circa 0,17 ettari, pari allo 0,4%
della superficie complessiva di questa tipologia di habitat
all’interno del sito IT4050029.
• nell’area a libera evoluzione settentrionale non è presente
nessun habitat.
Di seguito per ogni habitat presente all’interno delle aree di
piano o nelle loro immediate vicinanze vengono descritti i
riferimenti generali e lo status, in particolare rispetto all’area
di indagine.
3150 - LAGHI EUTROFICI NATURALI CON VEGETAZIONE DEL TIPO
MAGNOPOTAMION O HYDROCHARITION
RIFERIMENTI GENERALI
Unità Fitosociologiche: Lemnion minoris; Utricularion vulgaris;
Hydrocharition ; comunità vegetali a Potamogeton lucens; comunità
vegetali a Myriophyllum verticillatum.
Descrizione: Laghi e stagni (ma in pianura anche canali a
lentissimo scorrimento) con acque più o meno torbide, ricche in
basi e con pH alcalino (generalmente >7), con vegetazione
galleggiante o con vegetazione rizofitica sommersa di varia
natura.
La situazione sintassonomica risulta abbastanza confusa per la
coesistenza in questa tipologia di comunità appartenenti a classi
fitosociologiche diverse. Secondo l’appendice alla Carta degli
Habitat dei SIC e delle ZPS dell’Emilia-Romagna, ne fanno parte non
solo le comunità espressa-mente indicate nel Manuale di
Interpretazione (cioè popolamenti con vegetazione galleggiante
rife-ribile all’alleanza Hydrocharition o con vegetazione
rizofitica sommersa a dominanza di Potamoge-ton di grande taglia -
Magnopotamion), ma anche ulteriori fitocenosi affini dal punto di
vista ecolo-gico e tassonomico. In particolare in regione vengono
considerate come afferenti a questo habitat le seguenti
fitocenosi.
- VEGETAZIONE PLEUSTOFITICA -
LEMNETEA de Bolòs et Masclans 1955
- LEMNETALIA MINORIS de Bolòs et Masclans 1955
- Lemnion minoris de Bolòs et Masclans 1955
o Lemnetum minoris Oberd. Ex T. Muller et Gors 1960 - Tappeto
galleggiante a Lemna minor che si presenta da sola o accompagnata
da pochissime altre specie, tra cui L. trisulca, L. minuscula e
l’epatica Riccia fluitans; la fitocenosi, tipica di acque stagnanti
o a lento scorrimento, è presente in diversi siti di pianura o di
collina.
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1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
- 29 -
o Lemnetum gibbae Miyawaki et J. Tx 1960 - è caratterizzato
dalla sola presenza di Lemna gibba e si sviluppa in canali con
acque eutrofiche.
o Lemno-Spirodeletum polyrhizae Koch 1954 - tappeto galleggiante
caratterizzato dalla dominanza di Lemna minor, che risulta però
costantemente accompagnata da L. gib-ba e Spirodela polyrrhyza; la
fitocenosi è tipica di acque ferme non ombreggiate, da mesotrofiche
ad eutrofiche, presente in pianura spesso lungo canali.
- HYDROCHARITALIA Rubel 1933
- Hydrocharition Rubel 1933
o Hydrocharitetum morsus-ranae van Langendock 1935 o
Ceratophylletum demersi Hild 1956
- UTRICULARIETALIA MINORIS Den Hartog et Segal 1964
- Utricularion vulgaris Passarge 1964
o Utricularietum neglectae T. Muller et Gors 1960 - tipico di
acque stagnanti mediamen-te ricche di nutrienti e dominato della
pianta carnivora Utricularia australis.
- VEGETAZIONE RIZOFITICA -
POTAMETEA Tx. et Preising 1942
- Potametalia Koch 1926
- Potamion pectinati (Koch 1926) Görs 1977
o Comunità vegetali con Potamogeton a grandi foglie (in
particolare P. lucens e/o P. perfoliatus), presenti sia in siti
planiziali che montani. Ai Potamogeton indicati, si as-sociano
quasi sempre altre rizofite, tra cui P. natans, P. crispus,
Myriophyllum verticil-latum, M. spicatum, Najas marina.
- Nymphaeion albae Oberdorfer 1957
o Comunità vegetali caratterizzate principalmente dalla rizofita
sommersa Myriophyllum verticillatum, presenti in numerose valli e
ripristini ambientali.
La diagnosi dell’habitat esclude invece le comunità radicanti
dominate da ninfeidi dell’all. Nympha-eion albae Oberdorfer 1957, i
cui lamineti sono peraltro segnalati frequentemente come
concomi-tanti e frammisti ad alcune delle comunità considerate
nell’elenco precedente.
Pur considerando la variabilità delle comunità vegetazionali che
lo compongono, questo è in gene-re un habitat discretamente
vulnerabile perché presenta quasi sempre:
• Resistenza bassa - episodi di disturbo, anche limitati
(processi di interramento, fluttuazioni e-stive del livello di
falda, deterioramento della qualità delle acque causato da
inquinanti di origi-ne antropica), possono determinare facilmente
ed in breve tempo l’alterazione della struttura dell’habitat; sino
a comprometterla.
• Fragilità media - i corpi d’acqua che ospitano buona parte di
questi habitat sono spesso am-bienti residuali, stabili, ma
destinati naturalmente all’interramento.; tali situazioni generano
quindi forte instabilità dell’habitat nel medio periodo, che in
mancanza di un intervento esterno, è destinato a scomparire
naturalmente da molte delle situazioni in cui è presente, anche
senza impatti esterni significativi.
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1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
- 30 -
• Resilienza media – l’elasticità (velocità di ripristino)
dell’habitat è in genere elevata, ma la sua ampiezza (perturbazione
sopportabile dal sistema senza collassare) è medio-bassa e i tempi
di recupero bassi.
Specie caratteristiche: idrofite liberamente natanti o
galleggianti - Lemna spp., Hydrocharis mor-sus-ranae, Spirodela
polyrhiza, Ceratophyllum demersum, Utricularia australis; idrofite
radicanti - Potamogeton lucens, P. perfoliatus, Myriophyllum
verticillatum.
RIFERIMENTI PER LE AREE OGGETTO DI VARIANTE E PER LE ZONE
CONTIGUE
L’unico invaso inquadrabile nella tipologia si osserva in
prossimità dell’area a libera evoluzione set-tentrionale, a circa
250 metri di distanza da essa e collocato su un terrazzo inferiore.
Esso è costi-tuto da un piccolo bacino (circa dim. 80 m × 20 m;
sup. circa 1.400 mq) derivato dalla conserva-zione di una delle
vasche di un’area dismessa di lavorazione degli inerti presente in
destra Reno a ovest delle case di Prunarolo. Attualmente è
caratterizzato da presenza di Potamogeton sommersi, Lemna spp,
Myriophyllum verticillatum.
La collocazione e la distanza dell’invaso combinate all’uso
previsto per l’area oggetto di variante (sostanzialmente
mantenimento dei caratteri originari dell’assetto agricolo e
paesaggistico, con li-bera evoluzione delle componenti
naturalistiche) garantiscono l’assenza di interferenze dirette o
indirette con l’habitat 3150.
3240 - FIUMI ALPINI E LORO VEGETAZIONE RIPARIA LEGNOSA DI SALIX
ELAEAGNOS
RIFERIMENTI GENERALI
Unità Fitosociologiche: Spartio juncei-Hippophaetum fluviatilis;
Salici incanae-Hippophaetum da-phnoidis
Si tratta della vegetazione arbustiva pioniera, erratica, degli
alvei fluviali costituita da boscaglie a salici arbustivi ed
olivello spinoso, talora frequenti lungo i corsi d'acqua
appenninici; la copertura di salici e pioppi arborei costituisce in
genere meno del 20%.
L’habitat comprende formazioni arboreo-arbustive formate da
Salix sp. e Hippophae fluviatilis su greti ciottolosi di fiumi con
adeguata alimentazione idrica diretta o di falda superficiale,
frequente-mente perturbati e ringiovaniti da piene ricorrenti che
ne impediscono lo sviluppo verso forme più evolute. Sono stati
interpretati come habitat sia i popolamenti arbustivi pionieri
degli alvei fluviali a olivello spinoso, sia le boscaglie igrofile
a salici arbustivi del tipo pre-alpino a Salix purpurea e S.
eleagnos. Sono ricondotte all’habitat anche le associazioni a
dominanza di Hippophae fluviatilis e Salix eleagnos che si
affermano su terrazzi alluvionali, costituendo una comunità in
relazione di-namica con gli xerobrometi dei versanti.
In questo habitat è quasi sempre assente un sottobosco vero e
proprio e può essere associato un margine di copertura di alte erbe
.
Le modalità e le possibilità evolutive delle cenosi sono
strettamente connesse alla dinamica fluvia-le, caratterizzata da
periodiche sommersioni e inghiaiamenti che determinano un continuo
ringio-vanimento. Viene in questo modo impedita l'evoluzione verso
forme più stabili e mature, il disturbo è inversamente
proporzionale alla distanza dall’acqua.
Specie caratteristiche: Salix purpurea, S. eleagnos , Hippophae
fluviatilis
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1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
- 31 -
RIFERIMENTI PER LE AREE OGGETTO DI VARIANTE E PER LE ZONE
CONTIGUE
A circa 100 metri a ovest dell’area a libera evoluzione
settentrionale e a circa 150 metri a ovest dell’area di
riqualificazione edilizia, si osserva una patch dell’Habitat 3240
(frammisto al successivo 3270). È collocata nell’alveo affiorante
del Reno per 600-700 metri, prevalentemente a monte della
confluenza del Rio delle Ganzole.
Poiché, rispetto alla situazione attuale, la variante non
comporta alterazioni apprezzabili del regime idrologico del fiume
Reno (eventuale diminuzione dell’apporto di acque attraverso
prelievi in alveo) e della qualità delle sue acque, non esistono
interferenze con questo tipo di habitat.
3270 - CHENOPODIETUM RUBRI DEI FIUMI SUBMONTANI
RIFERIMENTI GENERALI
Unità Fitosociologiche: Bidentetum tripartitae, Polygono
lapathifolii-Xanthietum italici, Echio-Melilotetum
Descrizione: L’habitat è diffuso nell’alveo del medio-basso
corso dei maggiori corsi d’acqua regio-nali, nei tratti in cui essi
non risultano completamente arginati e canalizzati. È costituito da
banchi fangosi dei fiumi con vegetazione pioniera, annuale e
nitrofila delle alleanze Chenopodion rubri p.p. e Bidention p.p..
In primavera e all’inizio dell’estate questi ambienti appaiono come
affiora-menti fangosi privi di vegetazione, in quanto questa si
sviluppa, se le condizioni sono favorevoli, nel periodo tardo
estivo-autunnale.
Vengono ricondotte a questa tipologia le seguenti associazioni
vegetali:
• Bidentetum tripartitae - fitta vegetazione dominata dalle
specie nitrofile annuali Bidens tripartita e Polygonum
lapathifolium, cui si associa Echinochloa crus-galli, che si
sviluppa su depositi li-mosi umidi a contatto con il letto
ordinario del fiume; l’associazione è ascrivibile all’alleanza
Bi-dention tripartitae.
• Polygono lapathifolii-Xanthietum italici - caratterizzato
Polygonum lapathifolium e Xanthium ita-licum, accompagnate da
Bidens tripartita, Chenopodium album, Diplotaxis tenuifolia e
Echino-chloa crus-galli. Colonizza i depositi
ghiaioso-argilloso-limosi recenti del letto ordinario,
imme-diatamente sopra il livello medio del corso d’acqua;
l’associazione è ascrivibile all’alleanza Chenopodion rubri
• Echio-Melilotetum - è una vegetazione erbacea caratterizzata
da Melilotus alba, M. officinalis e Echium vulgare, cui si
associano altre specie nitrofile tra cui Artemisia vulgaris e
Reseda lutea. Nel profilo trasversale del fiume, questa
associazione è situata ad un livello leggermente supe-riore a
quello in cui si insedia il Polygono lapathifolii-Xanthietum
italici. Le due fitocenosi sono in collegamento dinamico secondo
una sequenza in cui l'Echio-Melilotetum costituisce uno stadio
dinamico leggermente più evoluto. Si tratta comunque di una
fitocenosi effimera, in quanto soggetta ad essere distrutta ad ogni
evento di piena di una certa rilevanza; la distruzio-ne della
fitocenosi in seguito al passaggio di piene porta alla sua
sostituzione con il Polygono-Xanthietum, secondo un ciclo senza
soluzione di continuità, che ci porta a considerare le due
fitocenosi come due aspetti leggermente differenti di uno stesso
sistema ambientale. Si giusti-fica così, nonostante l’inquadramento
sintassonomico non corrisponda a quanto indicato nel manuale
d’interpretazione europeo, l’attribuzione anche
dell’Echio-Melilotetum all’habitat in questione, in accordo con la
proposta di Alessandrini e Tosetti (2001); l’associazione è
ascrivi-bile all’alleanza Dauco-Melilotion.
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1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
- 32 -
Specie caratteristiche: Bidens tripartita, Polygonum
lapathifolium, Polygonum lapathifolium, Xan-thium italicum
RIFERIMENTI PER LE AREE OGGETTO DI VARIANTE E PER LE ZONE
CONTIGUE
A circa 100 metri a ovest dell’Area a libera evoluzione
settentrionale e a circa 150 metri a ovest dell’area di
riqualificazione edilizia, si osserva una patch dell’Habitat 3270
(inframmezzato al pre-cedente 3270). È collocata nell’alveo
affiorante del Reno per 600-700 metri, prevalentemente a monte
della confluenza del Rio delle Ganzole. Altre piccole patches
dell’habitat, di fatto non carto-grafabili, possono essere presenti
saltuariamente in altre zone dell’alveo durante le annate
partico-larmente siccitose.
Poiché, rispetto alla situazione attuale, la variante non
comporta alterazioni apprezzabili del regime idrologico del fiume
Reno (eventuale diminuzione dell’apporto di acque attraverso
prelievi in alveo) e della qualità delle sue acque, non esistono
interferenze con questo tipo di habitat.
5130 - FORMAZIONI A JUNIPERUS COMMUNIS SU LANDE O PRATI
CALCICOLI
RIFERIMENTI GENERALI
Unità Fitosociologiche: Festuco-Brometea
Descrizione: Comprendono cespuglieti secondari e praterie
arbustate con abbondanza di ginepro comune (Juniperus communis) e
altre specie arbustive quali Hippophae rhamnoides, Rosa canina,
Crataegus monogyna e Cornus sanguinea). Corrispondono
essenzialmente a stadi dinamici delle successioni vegetazionali a
partire da cenosi erbacee quali prati magri mesofili o xerofili dei
Festu-co-Brometea (Meso e Xero-Bromion) (si veda anche quanto detto
per l’habitat 6210, successiva-mente descritto) che si affermano
sui suoli argillosi basici o neutro-basici degli ambiti calanchivi,
suoli talvolta soggetti a precedente attività pascoliva e
successivamente abbandonati. Si ritrovano su pendii a pendenza
variabile, prevalentemente orientati verso esposizioni
settentrionale. Varia, anche considerevolmente, il grado di
copertura dello strato erbaceo nel quale prevalgono, a se-conda del
grado di umidità del terreno, le graminacee Brachypodium rupestre e
Bromus erectus, cui frequentemente si associano Centaurea
bracteata, Dorycnium pentaphyllum, Sanguisorba mi-nor, Leucanthemum
vulgare, ecc. Spesso la componente erbacea è inquadrabile
nell’Habitat 6210. Talvolta si assiste ad una accentuata presenza
di elementi tipici degli Xerobrometi: Teucrium mon-tanum,
Globularia punctata, Thymus sp., ecc
Lo sfruttamento a pascolo, attuale o pregresso, è testimoniato
per l’appunto da una costante pre-senza sia di arbusti spinosi
(come per l’appunto ginepro, rosa e biancospino) sia di piante
erbacee spinose. Sono formazioni sufficientemente stabilizzate in
cui la presenza degli arbusti e spesso di una elevata abbondanza e
copertura di brachipodio denotano una più prolungata sospensione
del-le attività pascolive.
Specie caratteristiche: Juniperus communis
RIFERIMENTI PER LE AREE OGGETTO DI VARIANTE E PER LE ZONE
CONTIGUE
Nelle aree indagate, i cespuglieti e le praterie arbustate con
abbondanza di ginepro sono state car-tografate solo in relazione
all’area di riqualificazione edilizia: questa tipologia di habitat
forma 3 zo-ne di discreta estensione (1 all’interno dell’area di
riqualificazione edilizia e 2 nei pressi a nord) e si presenta
frammista in proporzione secondaria all’Habitat prioritario 6110 in
un’ulteriore patch collo-
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1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
- 33 -
cata poco più a sud. Non sono state osservate invece formazioni
riconducibili alla tipologia presso le due aree a libera
evoluzione.
L’unica estensione collocata all’interno dell’area di
riqualificazione copre una superficie di circa 11,5 ettari, pari al
14,3% della superficie complessiva di questa tipologia di habitat
all’interno del sito IT4050029. È posta a cavallo di due aree
abbastanza marginali coltivate a seminativo e, in prospettiva,
bisognerà garantire che le attività agricole non superino i limiti
attuali dissodando e aggredendo il perimetro di questa superficie a
ginepro.
Per quanto riguarda invece le previsioni della variante
all’interno dell’area di riqualificazione edilizia (un edificio di
progetto in località Ganzole, un edificio di progetto e due
ristrutturazioni presso il nu-cleo di Baravella) queste sono
ubicate in aree distanti e senza relazioni concrete sia con l’unico
cluster di questa tipologia presente all’interno, sia con quelli
collocati all’esterno. Le azioni e i pro-getti previsti dalla
variante non comportano quindi interferenze negative
apprezzabili.
6110 - * TERRENI ERBOSI CALCAREI CARSICI (ALYSSO-SEDION
ALBI)
HABITAT PRIORITARIO
RIFERIMENTI GENERALI
Unità Fitosociologiche: Sedo-Scleranthetea (Alysso-Sedion
albae)
Si tratta di popolamenti vegetali aperti termo-xerofili che si
insediano e sviluppano su pendici erose e rocciose dalla fascia
collinare alla montana. Sono costituiti da poche specie erbacee
estrema-mente specializzate a far fronte agli stress idrici cui
sono sottoposte per gran parte della stagione vegetativa, quali
piante perenni succulente (Sedum spp. ) ed altre a ciclo annuale. A
differenza di quanto indicato dal nome della tipologia, in regione
possono essere osservati anche su substrati rocciosi di natura
diversa da quella calcarea (ad es. arenarie, gessi, ...)
Specie caratteristiche: Alyssoidses utriculata, Sedum album
RIFERIMENTI PER LE AREE OGGETTO DI VARIANTE E PER LE ZONE
CONTIGUE
Nelle aree oggetto di variante o nei loro pressi, l’habitat è
distribuito solo su alcune ripide scarpate di natura
prevalentemente arenacea frutto di incisioni di rii secondari che
scendono dai terrazzi in destra Reno all’interno del sito
IT4050029. In queste stazioni, l’habitat si presenta sempre
frammi-sto e dominante sull’altro habitat prioritario 6220 o in
compresenza con l’habitat 5130.
Le uniche estensioni di questo habitat presenti all’interno
dell’area a libera evoluzione settentriona-le sono costituite da
due patches contigue frammiste all’habitat prioritario 6220
collocate nei pressi della Stazione ecologica di via di Vizzano. In
queste patches, l’habitat 6110 si sviluppa per circa 0,4 ettari,
pari al 4,2% della superficie complessiva di questa tipologia di
habitat all’interno del sito IT4050029.
Tali aree, pur essendo limitate per estensione e
significatività, meritano comunque attenzione e tu-tela, in
particolare contenendo l’eventuale disturbo legato a diverse
attività ricreative e del tempo libero che si sviluppano nei
pressi.
In ogni caso, rispetto alle indicazioni previste dalla variante
è comunque possibile ritenere come l’habitat non subisca
interferenze negative apprezzabili, considerando come per le aree
di ac-quisizione non sia prevista alcuna variazione di uso.
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1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
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6210 - FORMAZIONI ERBOSE SECCHE SEMINATURALI E FACIES COPERTE DA
CESPUGLI SU SUBSTRATO CALCAREO (FESTUCO-BROMETALIA) ( * STUPENDA
FIORITURA DI OR-CHIDEE)
HABITAT PRIORITARIO solo se caratterizzato da presenza
consistente di orchidee selvatiche
RIFERIMENTI GENERALI
Unità Fitosociologiche: Classe Festuco-Brometea Br.-Bl. et Tx.
1943 Ord. Brometalia erecti Br.-Bl. 1936
All. Mesobromion erecti Br.-Bl. et Moor 1938 All. Xerobromion
Moravec et al. 1967
L’Habitat comprende formazioni erbacee, o parzialmente
cespugliate, da secche (Xerobromion) a mesofile (Mesobromion),
comunque asciutte, diffuse dalle pendici collinari alla fascia
montana. La permanenza di questi habitat è garantita da regolari
falciature (o pascolamento ovicaprino non ec-cessivo) e di assenza
di concimazioni. Si tratta di formazioni secondarie, spesso pascoli
o ex-pascoli, abbandonati più o meno recentemente (solo in pendici
rupestri e siti estremamente aridi si possono notare nuclei
primari, corrispondenti a topografie in cui l’evoluzione del suolo
è di fatto impedita) che subirebbero facilmente l’invasione delle
specie arbustive del mantello e di quelle le-gnose del bosco.
In generale si tratta di praterie a Bromus erectus e
Brachypodium rupestre con Sanguisorba minor, Dorycnium
pentaphyllum, Centaurea bracteata, Phleum pratense, Carex flacca,
Leucanthemum vulgare, con presenza o meno densa di arbusti sparsi
quali Juniperus communis, Rosa canina, Hippophae rhamnoides e
Crataegus monogyna.
Sono formazioni relativamente stabilizzate in cui la presenza di
arbusti e spesso l’elevata abbon-danza e copertura di brachipodio
denotano una più prolungata sospensione delle attività pascolive.
Numerose sono le specie di orchidee che conferiscono all’habitat il
significato di habitat prioritario: Anacamptis pyramidalis: Orchis
fragrans, Orchis morio, O. purpurea e Ophrys spp.
Specie caratteristiche: Brachypodium rupestre, Bromus erectus,
Sanguisorba minor, Orchis spp, Ophrys spp.
RIFERIMENTI PER LE AREE OGGETTO DI VARIANTE E PER LE ZONE
CONTIGUE
Rispetto alle zone oggetto della variante, le praterie di questo
habitat sono distribuite soltanto nei pressi dell’area a libera
evoluzione meridionale ed esternamente ad essa. L’habitat 6210 è
stato cartografato in 5 piccole patches pure (100% di copertura),
nonché con copertura secondaria (30%) all’interno della boscaglia a
Leccio del fosso Raibano.
Considerando come, per le aree di acquisizione, non venga
prevista alcuna variazione di uso, è possibile ritenere che
l’habitat non subisca interferenze negative apprezzabili.
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1ª VARIANTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMUNALE - STUDIO DI
INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000
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6220 - * PERCORSI SUBSTEPPICI DI GRAMINACEE E PIANTE ANNUE DEI
THERO-BRACHYPODIETEA
HABITAT PRIORITARIO
RIFERIMENTI GENERALI
Unità Fitosociologiche: Thero-Brachypodietea (Brachypodietalia
distachyae)
Praterie xerofile, per lo più aperte, ricche in terofite a
fioritura primaverile e a disseccamento estivo; si sviluppano su
suoli oligotrofici ricchi in basi, spesso su substrati calcarei e
argillosi. Sono diffuse in zone a macroclima mediterraneo, in
corrispondenza di stazioni ad alta xericità climatica e/o eda-fica,
dalle coste ai terreni calcarei aridi dell’interno.
La diagnosi originale nel Manuale di Intepretazione si riferisce
a praterie con impronta di mediter-raneità molto marcata (in
Italia, si indicano Meridione e Isole), escludendone la presenza in
Emilia-Romagna. L’appendice alla Carta degli Habitat dei SIC e
delle ZPS dell’Emilia-Romagna riconduce invece a questo tipo di
habitat anche le fitocenosi presenti su versanti calanchivi
soggetti a feno-meni erosivi particolarmente attivi, generalmente
inquadrabili nell’ordine Brachypodietalia dista-chyae della classe
Thero-Brachypodietea.
Queste fitocenosi sono caratterizzate dalla presenza di numerose
specie terofitiche, tra cui Bra-chypodium distachyum (specie guida
per il riconoscimento della formazione), Hainardia cylindrica,
Lagurus ovatus, Linum strictum, Euphorbia exigua. L’attribuzione
delle formazioni calanchive a te-rofite all’habitat 6220 appare
sufficientemente corretta sia per motivi vegetazionali (la classe
di rife-rimento è sempre Thero-Brachypodietea), che fenologici
(sono praterie pioniere a sviluppo prima-verile e disseccamento
estivo), in complessa mosaicatura di specie annuali tipiche con
specie pe-renni gradualmente sfumanti nei Festuco-Brometalia del
6210 e in altri aggruppamenti adattati in senso xero-alofilo a
resistere ad alti livelli di disseccamento (vegetazione anche su
efflorescenze saline), caratterizzati da Lotus tenuis, Aster
linosyris, Podospermum canum, Scorzonera austriaca, la rara
Camphorosma monspeliaca o l’endemica Artemisia cretacea.
Specie caratteristiche: Brachypodium distachyum, Hainardia
cylindrica
RIFERIMENTI PER LE AREE OGGETTO DI VARIANTE E PER LE ZONE
CONTIGUE
Nelle aree oggetto di variante o nei loro pressi, l’habitat è
distribuito solo su alcune ripide scarpate di natura
prevalentemente arenacea frutto di incisioni di rii secondari che
scendono dai terrazzi in destra Reno all’interno del sito
IT4050029. In queste stazioni, l’habitat si presenta sempre
frammi-sto all’altro habitat prioritario 6110, che lo domina nella
copertura.
• Le uniche estensioni di questo habitat presenti all’interno
dell’area a libera evoluzione setten-trionale sono costituite da
due patches contigue frammiste all’habitat prioritario 6220
collocate nei pressi della Stazione ecologica di via di Vizzano. In
queste patches, l’habitat 6220 si svi-luppa per circa 0,17 ettari,
pari allo 0,4% della superficie complessiva di questa tipologia di
habitat all’interno del sito IT4050029.
Tali aree, pur essendo limitate per estensione e
significatività