A.S. 2019/2020 STORIA DELL’ARTE 2° G A & A Arte e Architettura Andrea Mantegna
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A & A
Arte e Architettura
Andrea Mantegna
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Andrea Mantegna
E’ fra i principali protagonisti della pittura
rinascimentale.
Con la sua opera diffonde il linguaggio
rinascimentale nell’Italia del Nord.
Si forma presso la bottega padovana del
pittore Francesco Squarcione (1397-1468).
Costruisce un linguaggio nuovo fondato sulla
cultura classica e la conoscenza dei
principali autori del tempo (Paolo Uccello,
Piero della Francesca, Filippo Lippi).
Particolare influenza ebbe su di lui l’opera di
Donatello. Andrea Mantegna nel 1460
arriva alla corte dei Gonzaga a Mantova. Qui
lavorerà come pittore di corte per Ludovico,
Federico e Francesco Gonzaga e vi rimarrà
fino alla morte.
Andrea Mantegna Scamera degli Sposi
(particolare) , Mantova, Palazzo Ducale, 1465-1474
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Andrea Mantegna nasce (probabilmente) nel 1431 a Isola di
Carturo (Padova). Lavorò a Ferrara, Venezia e Verona prima di
stabilirsi definitivamente a Mantova. La sua opera risente anche
dell’influenza di Iacopo Bellini (pittore veneziano allievo di G. da
Fabriano) del quale sposò la figlia Niccolosa.
Andrea Mantegna, Piero della Francesca, Orazione nell’orto
(e particolare), 1455 , National Gallery; Londra
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Pala di San ZenoE’ considerata forse la prima
tra le opere compiutamente
rinascimentali dell'Italia
settentrionale. La cornice
lignea dalle forme
classicheggianti della Pala si
pensa che sia stata progettata
dallo stesso Mantegna. La
scena, rappresentata in un
ambiente classico costruito in
prospettiva, è una Sacra
Conversazione. Le scene della
predella non sono quelle
originali ma sono una copia
del tardo settecento.
La Vergine ed il bambino
sono attorniati da putti, santi
e musici.Andrea Mantegna, Pala di San Zeno, 1456-1459, Altare Maggiore Basilica di S. Zeno, Verona
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S.Pietro
S. Paolo
S.Giovanni Evangelista
S.Zeno
S.Benedetto
S. Lorenzo
S. Gregorio Magno
S.Giovanni
Battista
Ambiente interno
con paesaggio sullo
sfondo
Andrea Mantegna, Pala di San Zeno, -particolare- 1456-1459, Altare Maggiore Basilica di S. Zeno, Verona
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Resurrezione
Andrea Mantegna, Predella della Pala di San Zeno, 1456-1459, Altare Maggiore Basilica di S. Zeno,
Verona
Orazione nell’Orto
Crocifissione
Le immagini
della
Predella della
Pala di San
Zeno
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Madonna col bambino
dormienteIl tema della Madonna col Bambino, è
stato un tema più volte affrontato da
Mantegna.
In questa opera egli sottolinea
l'assenza di attributi divini dei soggetti
e li rappresenta con caratteristiche di
persone comuni. Gesti ed espressioni
sono naturali; lo sfondo è scuro e
mette ancora di più in evidenza le due
figure delicate avvolte entrambe
nell’unico mantello la cui curva si
adatta alla morbida posizione delle
spalle della Madonna. Pochi sono i
colori usati. La luce illumina e fa
risplendere la carnagione, i tessuti ed i
capelli.Andrea Mantega, Madonna co bambino dormiente, Gemäldegalerie,
Berlino
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La Camera degli SposiLa Camera degli Sposi, Camera Picta, è una stanza del Castello di San Giorgio di
Mantova, celebre per il ciclo di affreschi delle sue pareti. E’ un capolavoro di
Andrea Mantegna, realizzato tra il 1465 e il 1474. Mantegna decora la stanza
con affreschi che «sfondano» in modo illusionistico muri e soffitti. Il tema della
decorazione è celebrativo in onore dei Gonzaga.
Andrea Mantegna, La Camera degli Sposi, 1465-1474, Castello di S. Giorgio, Mantova
Parete Nord, La Corte. Ludovico Gonzaga e la moglie Barbara
di Brandeburgo
Parete Ovest, L’Incontro fra Ludovico Gonzaga e il figlio, il
cardinale Francesco
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Andrea Mantegna, La Camera degli Sposi, 1465-1474, Castello di S. Giorgio, Mantova
Parete Sud Parete Est
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Andrea Mantegna, La Camera degli Sposi, 1465-1474, Castello di S. Giorgio, Mantova
La Volta
La volta è in realtà un
soffitto ribassato, dipinto
(anche qui in modo
illusionistico) con vele e
pennacchi decorati.
Lo spazio della volta è
suddiviso in figure regolari
con sfondo dorato e pitture
a monocromo che
simulano sculture e clipei
in stucco. Al centro si
trova il famoso «Oculo»
che richiama quello del
Pantheon. L’oculo apre su
un cielo azzurro luminoso.
Si affacciano da esso
alcune figure che
aumentano la sensazione
di realtà.
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Andrea Mantegna, La Camera degli Sposi, 1465-1474, Castello di S. Giorgio, Mantova
La Volta e l’oculo centrale.
La luce sembra proprio venire dal soffitto, infatti il chiaroscuro delle immagini della volta è realizzato conformemente ad
una fonte di luce alta e centrale . Si noti la maestria dell’uso della prospettiva nella costruzione del parapetto che protegge
le figure che si affacciano idealmente nella stanza
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Andrea Mantegna, La Camera degli Sposi, 1465-1474, Castello di S. Giorgio, Mantova
La Volta e l’oculo centrale.
La luce sembra proprio venire dal soffitto, infatti il chiaroscuro delle immagini della volta è realizzato conformemente ad
una fonte di luce alta e centrale . Si noti la maestria nell’uso della prospettiva nella costruzione del parapetto che protegge
le figure che si affacciano idealmente nella stanza
Mantegna “nasconde” il suo volto, dipinto a monocromo, fra il fogliame che riveste una delle finte colonne ai lati di una porta d’accesso
"All'illustre Ludovico secondo marchese di Mantova,
principe ottimo e invincibile nella fede, e all'illustre
Barbara sua consorte, incomparabile gloria delle
donne, il loro Andrea Mantegna padovano compì
questa tenue opera in loro onore nell'anno 1474".
I putti che si sporgono dall’oculo
Targa con dedica sorretta dai putti
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Andrea Mantegna, La Camera degli Sposi, 1465-1474, Castello di S. Giorgio, Mantova
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Andrea Mantegna, La Camera degli Sposi, 1465-1474, Castello di S. Giorgio, Mantova
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Andrea Mantegna, La Camera degli Sposi, 1465-1474, Castello di S. Giorgio, Mantova
Lunetta con festone
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Cristo MortoE’ un’opera decisamente
innovativa. Datato 1475,
quindi realizzato dopo la
Camera degli Sposi, si
colloca nell’ultima fase
della carriera dell’artista.
La scena rappresentata è
quella con Gesù che viene
preparato su una lastra di
pietra per l’unzione prima
di essere sepolto. Cristo è
coperto dal sudario e
accanto a lui c’è il
contenitore degli unguenti.
Alla destra di Gesù, Maria
e Giovanni Evangelista
piangono e un altro
personaggio si intravede
dietro di loro che, secondo
alcuni, potrebbe essere la
Maddalena.
Andrea Mantegna, Cristo Morto, 1475, Pinacoteca di Brera, Milano
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Cristo MortoIl punto focale verso cui
convergono le linee della
composizione è il volto
di Cristo segnato dal
dolore. Il forte scorcio
prospettico è
sensazionale e di grande
effetto drammatico.
Il pittore ci dà
l’impressione di stare in
piedi di fronte al corpo di
Gesù senza vita. Il punto
di vista è infatti rialzato e
fuori dal quadro.
Andrea Mantegna, Cristo Morto, 1475, Pinacoteca di Brera, Milano
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Cristo MortoParticolari di grande
effetto realistico
Andrea Mantegna, Cristo Morto, 1475, Pinacoteca di Brera, Milano
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