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ecco a voile cavallerizze
IL SETTIMANALEde il Quotidiano Immobiliare
1429 aprile 2016
I gIoIellI dI TrIuvaIl report Compassed I CampIonI regIonalI
conclusoIl bando per
Il corso erefilQI e luIss annunCIano
Il vInCItore
Milano: il nuovo spazio nel Museo della scienza
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2S
artIColI
nuova vita per la cavallerizzepagIna 10
soMMario
sommarIo
rubrIChe
editoriale
report
il ri-abitare: dare un futuroallo stock immobiliare
pagIna 15
i gioielli nascostinel retail italiano
pagIna 24
zaha hadid: una sognatricerivoluzionaria
pagIna 27
qitv
deals
filosofia e cantiere:una commistione possibile
pagIna 20
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RIGENERAZIONEE RIQUALIFICAZIONE URBANA
Verso la smart city per creare valore a consumo zero del
suolo
gioVedì 14 aprile - milano
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4S
l’italia dei vecchil’amministratore delegato di uniCredit,
Federico ghizzoni, alcuni mesi fa commentava con i suoi più stretti
collaboratori come la classe imprenditoriale italiana fosse guidata
da persone anziane, molto an-ziane. siamo il paese più vecchio
d’europa, nel rap-porto tra la popolazione di
ultrasessantacinquenni e quella di età compresa tra i 14 e i 65
anni siamo qua-si al 30 per cento ma, fra 18 anni nel 2034, la
propor-zione sarà di uno a uno. detta così la faccenda può sembrare
preoccupante. e lo è se la vediamo sotto il profilo, ad esempio,
pensionistico e previdenzia-le; è molto probabile che i giovani che
oggi lavora-no non ce la faranno più a mantenere i vecchi che sono
andati in pensione. e ancora meno a garantirsi una pensione per la
loro vecchiaia. se analizziamo il fenomeno dal punto di vista della
condizione psico-fisica degli stessi, mai in Italia c’è stata una
classe di anziani così in buona salute e ancora attiva. ergo anche
di imprenditori. È un problema? sì quando i ‘grandi vecchi’ pensano
di comandare e decidere tutto loro, no quando mettono a
disposizione la loro visione, la loro capacità di sintesi, il loro
pragmati-smo. C’è, però, come diretta conseguenza del primo, un
altro problema: ci sono giovani validi? Forse su questo secondo
punto non c’è stata abbastanza ri-flessione, perché un imprenditore
non è un manager. sicuramente ci sono molti giovani bravi a gestire
le imprese ma, sinceramente, quanti ce ne sono in gra-do di guidare
e far crescere un’azienda col piglio da capitano d’industria?
edItorIale
Guglielmo Pellicciolifondatore ed editorialista de
il Quotidiano Immobiliare
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dealsfirenze78 milioniHines ha agito in qualità di advisor
nell’acquisizione di uno storico immobile retail high street in via
tornabuoni. la proprietà è stata acquistata da tornabuoni 3 srl,
una controllata di Hines Pan-European Core Fund. l’edificio ha una
superficie di 5.500 mq e risale al XIII secolo.
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Il mercato degli immobili di pregio nel secondo semestre 2015 ha
confermato una ripresa in termini di domanda e transazioni. tale
tendenza si è realizzata in particolare nelle grandi città
monitorate da santandrea luxury houses: milano, che si conferma un
punto di riferimento per gli investitori; Roma e Firenze, che si
distinguono per le peculiarità sotto il profilo storico-artistico;
torino, genova e napoli, che possono offrire, nelle rispettive zone
top, soluzioni di pregio di particolare unicità. se la ripresa ha
riguardato il mercato residenziale nel suo complesso, nel segmento
pregio ha avuto caratteristiche specifiche: innanzitutto uno degli
elementi, che hanno permesso di ritrovare una vivacità in termini
di transazioni è stata la discesa dei prezzi, che ha contribuito ad
allineare domanda e offerta. Inoltre, contestualmente, si è andato
a ridefinire il concetto stesso di immobili di pregio, che devono
avere ora una somma di caratteristiche ben precise, a seconda della
specifica realtà territoriale.ora non basta solo avere una location
di pregio: anche se con pesi diversi a seconda delle città, sono
elementi importanti la presenza della terrazza, del box, di
un’ampia zona giorno, un’esposizione che garantisca una buona
luminosità degli ambienti, il pregio di affaccio. Inoltre una delle
richieste che sta emergendo con maggiore frequenza da parte dei
clienti di santandrea luxury houses è quella di avere spazi più
funzionali, ridotti rispetto al passato in termini dimensionali ma
meglio organizzati. per il 2016 si prevede un trend positivo in
termini di domanda e transazioni, con prezzi che tenderanno a
stabilizzarsi.
report 8S
ImmOBILI dI pREGIO: LA RIpREsA è IN AttO
reporta cura di
santandrealuxury houses
COpERNICO 40
GUARdA IL REpORtA CURA dI FABIO GUGLIELmI, dIREttORE GENERALE
sANtANdREA LUxURy hOUsEs
http://www.ilqi.it/tv/186318
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Opportunità d’investimentoEx Area Piaggio
Pisa, Via del Chiassatello
Celtic
http://www.celticitaly.it/celtic_allegati/Ex_Area_Piaggio.pdf
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10Snuova vIta per le cavallerIzze
nuova vitaper le cavallerizze
Uno spazio polifunzionaleall’interno del Museo
della Scienza di Milano
di Cristina Giua
evento
L’investimento è di quelli significativi: 6 milioni di euro per
ridare lustro a un’area da 2.300 mq (di cui 1.800 mq destinati a
spazio espositivo e 500 mq di deposi-to al piano interrato).
riparte così, o meglio sarebbe più corretto dire prosegue così, la
storia delle caval-lerizze, spazio riqualificato all’interno del
Museo na-zionale della scienza e della Tecnologia leonardo da
vinci, un tempo occupato dalle stalle per i cavalli dell’esercito
austriaco di stanza nel lombardo ve-neto, poi danneggiato dai
bombardamenti su milano del 1943 e da allora rimasto in disuso.
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11S
il Quotidiano Immobiliare è stato invitato a visitare la
struttura completamente riqualificata, a poche ore dall’apertura al
pubblico in occasione della triennale, l’evento dedicato al design
che ha aperto i batten-ti il 2 aprile e li chiuderà 12 settembre
2016, in cui il museo è stato coinvolto proprio grazie alle nuove
Cavallerizze, che ospiteranno alcuni paesi stranieri partecipanti a
triennale XXI. a farci da guida d’eccezione, mentre vengono
siste-mati gli ultimissimi dettagli prima dell’inaugurazione
ufficiale, è il direttore generale del Museo, Fiorenzo Galli, che
ci conduce per le sale e ci spiega: “Il re-cupero delle
Cavallerizze non solo aumenta gli spazi espositivi a nostra
disposizione, ma fa parte di un pro-getto più ampio di
riqualificazione delle aree esterne del museo verso via olona. a
questo si aggiunge una semplificazione degli stati architettonici
che si sono aggiunti nei secoli, restituendo un rapporto
funziona-le del museo con la città”. un’operazione ad ampio
respiro, dunque, dove le Cavallerizze rappresentano un tassello
tanto importante da convincere il mini-stero dei beni e delle
attività culturali e del turismo a
mettere a disposizione un finanziamento di 4,2 mi-lioni di euro,
a cui si sono aggiunti i fondi reperiti dal museo stesso (1,8
milioni di euro). Come rientrere-te, chiediamo al direttore
generale galli, sulle spese sostenute per questa par-te di museo
messa a nuo-vo? “l’obiettivo è affit-tare gli spazi per eventi,
nuova vIta per le cavallerIzze
Persona
fiorenzo Galli
http://www.ilqi.it/quotidiano-immobiliare/cerca?search%5Bpeople%5D=Galli+Fiorenzo
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12S
mostre e manifestazioni, come abbiamo già iniziato a fare con la
Triennale che occuperà la struttura fino a settembre”.la prima
impressione che si ha visitando le Caval-lerizze è quella di un
ambiente dove convivono par-ti antiche mixate a interventi moderni.
Il progetto di recupero porta la firma di Luca Cipelletti,
architetto dello studio ar.cH. Trattandosi di edificio storico, i
lavori sono stati seguiti in stretto coordinamento con il
segretariato regionale per la lombardia (ex dire-zione regionale
per i beni Culturali e paesaggistici). ecco allora i resti delle
murature in mattoni che sono stati restaurati e integrati in modo
da renderne leggi-bile la tessitura con le stratificazioni di
pietre e di me-tallo che si sono sovrapposte del tempo, inclusi i
se-gni visibili dei ganci che servivano per fissare ai muri le
mangiatoie dei cavalli, oppure, alzando lo sguardo verso il
soffitto, le capriate in legno sopravvissute in alcuni degli
ambienti.
Il complesso museale della scienza e della tecnologia leonardo
da vinci di milano si sviluppa su un’area di ol-tre 40.000 mq.
dotata di due ingressi in via san vittore e Via Olona, la struttura
è cresciuta intorno a un edificio monumentale, di epoca
cinquecentesca, sede fino a tutto il ‘700 del monastero degli
olivetani. ed è proprio nell’ot-tocento che il monastero venne
trasformato in Caserma militare. a metà del secolo, nel periodo
della dominazione austriaca, furono costruite le Cavallerizze dove
un tempo sorgeva il giardino del monastero. I bombardamenti su
milano del ‘43, oltre a distruggere parte dei chiostri, han-no
danneggiato anche i corpi di fabbrica delle Cavalle-rizze, lasciate
da allora al degrado, mentre il monastero venne ristrutturato dagli
architetti piero portaluppi, en-rico Agostino Griffini e Ferdinando
Reggiori e aperto nel ‘53 come sede del museo della scienza.
un po’ dI storIa
nuova vIta per le cavallerIzze
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13S
mILANO
INtERvIstA A FIORENZO GALLIdIREttORE GENERALE mUsEO dELLA
sCIENZA E dELLA tECNOLOGIA
LEONARdO dA vINCI
a chiusura delle facciate originali, andate in parte per-dute,
sono stati realizzati una serie di grandi pannelli color antracite,
costituiti da lastre in lega di alluminio, dotate di un nucleo
termoplastico e assemblati da un composito di polimero e bamboo,
materiale eco-sostenibile e adatto agli ambienti esterni. per
quan-to riguarda le pavimentazioni, il semplice battuto di terra
preesistente è stata sostituita da un getto in cemento battuto. per
la copertura dei tetti la soluzio-ne scelta è stata una lamiera
metallica autoportante (dotata di una buona coibentazione e un alto
grado di abbattimento acustico) realizzata in color antra-cite
all’esterno e grigio chiaro all’interno, in modo da riprendere il
bianco delle strutture metalliche e dei serramenti. all’interno le
nuove carpenterie pittura-te in bianco e il grigio chiaro dei
cementi lasciano come nota dominante di colore i toni caldi del
matto-ne, mentre all’esterno la nota predominante di colori e
materiali è grigio-nera e si lega al contesto, dove spicca il
sommergibile toti, una delle attrazioni più gettonate visitabili
nel cortile, accanto alla struttu-ra del padiglione Ferroviario, un
edificio della Fiera Campionaria di milano del 1946 ricostruito al
museo e a cui è stata aggiunta una facciata dell’800.
nuova vIta per le cavallerIzze
http://www.ilqi.it/tv/186263
-
SCOPRI DI PIù
ilQI
Salone del Mobile 201612-13 aprIle | mIlano
Grazie a quotidiano Immobiliare TV, si rafforza il legametra il
mondo del real estate e il mondo del manifatturiero,
con interviste e trasmissioni realizzate in fieracon i
protagonisti del Salone.
VIENI A TROVARCI!PAD10 - C19 - D18all’interno dello stand di
Zalf e désirée
tI aspetta al
abbiamo già programmato dei Forumcon i seguenti ospiti:
Jacopo Della Fontanad2u
Giuseppe Pizzutibnp paribas re
Simone Michelisimone micheli
architectural hero
Davide Padoadesign International
Eugenio Kanneseuromilano
Massimo Antinarellipolitecnico di milano
Alessandro AdamodegW
Carola Giuseppettisidief
Enzo AlbanesesIgest
Agostino Ghirardellistudio libeskind milano
http://www.ilqi.it/salone-del-mobile
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15S
Serve un grande progetto d’investimento sulle città
di Alessio Casonato
il ri-abitare:dare un futuro
allo stock immobiliare
Il rI-abItare: dare un futuro allo stock ImmobIlIare
se ne parla da molti anni, ma oggi più che mai è tema di
attualità: “ri-usare” il patrimonio immobiliare ita-liano. se poi
cerchiamo, con un po’ di spirito concre-to, di analizzare cosa ci
sia sotto la corrente di pen-siero trainante scopriamo una miriade
di eccezioni e di punti di vista. Per i costruttori il termine
“RIuSO” nella sua accezione più interessante potrebbe essere
sinonimo di “ricostruzione”: dato un immobile, anche in zone di
pregio ma dallo scarso valore costruttivo e architettonico, si
avvia la demolizione alla quale se-gue la ricostruzione di un
edificio moderno nello stile e ricco di contenuti tecnici,
soprattutto antisismico. sicuramente si tratta di una soluzione, in
astratto, in-teressante, ma nella pratica la più lontana dalla
real-tà italiana. negli ultimi trent’anni abbiamo continua-to con
le parcellizzazioni immobiliari e dove c’erano grandi proprietari
pubblici e privati si è susseguita la rincorsa a frazionare e ad
agevolare la singola pro-prietà privata. ora, con un po’ di sana
onestà intel-lettuale, credo risulti difficile ai più pensare di
poter
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Finint Green Hub integra, in un unico progetto, le migliori
tecniche e possibilità operative nell’ambito della riqualificazione
energetica.l’attenta selezione dei partners, leader nei loro
rispettivi mercati per serietà, qualità e innovazione, garantisce
al cliente l’utilizzo di materiali e tecnologie certificate tra le
più innovative ed efficienti oltre al monitoraggio diretto
dell’esecuzione delle opere e del rispetto dei protocolli di
qualità garantiti e selezionati da finint Green Hub.
16SIl rI-abItare: dare un futuro allo stock ImmobIlIare
mettere d’accordo 50 condomini per la demolizione del loro
stabile al fine di ottenerne uno decisamente migliore fra 2 anni.
Con una proposta simile, in Ita-lia, non verremmo neanche ammessi
alla citazione nell’ordine del giorno dell’assemblea condominia-le.
Per urbanisti e amministrazioni pubbliche spes-so il ”RIuSO” è il
riutilizzo di spazi industriali oramai inglobati
nell’urbanizzazione disordinata degli ultimi quarant’anni. Con il
risultato che ci ritroviamo spazi prima dedicati alla produzione
che improvvisamente hanno perso la loro identità. talvolta le
strutture han-no anche un pregio architettonico e sono meritevoli
della conservazione e rIuso. negli ultimi vent’anni, dove
possibile, abbiamo usato queste aree per tra-sformarle in Loft,
Università che da vecchi Opifici traggono l’ispirazione per le
fabbriche del sapere. ma la realtà preponderante è fatta di
mancanza di idee che lascia enormi spazi, oramai urbani, in preda
all’abbandono, ai vandali e al disagio sociale. anche in questo
caso oggi si sta facendo strada, dopo otti-mi interventi visitabili
in Francia, il rIuso come nuovi spazi produttivi urbani a
inquinamento zero e valore sociale elevato. la riscoperta delle
botteghe di vici-nato, dell’artigianato diffuso e magari
dell’abitazione accanto alla “bottega”, una realtà oramai
archiviata nel passato che potrebbe essere una delle chiavi di
rinascita di alcuni opifici urbani. Corre l’obbligo poi di
sottolineare come la stampa 3d stia completamen-
alessio casonato
Persona
società
finanziariainternazionale
http://www.ilqi.it/quotidiano-immobiliare/cerca?search%5Bpeople%5D=Casonato+Alessiohttp://www.ilqi.it/quotidiano-immobiliare/cerca?search%5Bcompanies%5D=Finanziaria+Internazionale
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te rivoluzionando molti siti produttivi, in molti casi le
Fabbriche 4.0 saranno costituite da un nucleo di progettazione,
marketing, mercato e da una serie di piccoli poli produttivi
decentrati che grazie alle nuo-ve tecnologie di produzione remota
azzerano i costi di logistica e fanno rivivere le “botteghe” di
vicina-to. per quanto riguarda l’Italia, abbiamo delle certez-ze
numeriche che ci possono suggerire il percorso da compiere: in
città vive il 70% della popolazione e si crea l’80% del pIl. un
grande progetto d’investi-mento d’idee e denaro sulle città è la
vera risposta alla crisi che gli italiani aspettano, per aiutarli a
ri-mettere a posto gli otto milioni di edifici che si av-viano a
fine vita, per risparmiare venticinque miliardi all’anno di energia
sprecata, per mettere le case in sicurezza da sismi e inondazioni,
per realizzare spazi pubblici che ridiano il senso delle comunità,
per cre-are le condizioni affinché fioriscano idee, innovazio-ne e
impresa. di questo grande progetto ci servono governo e
amministrazioni pubbliche per lavorare e pianificare le regole sul
RIUSO industriale, sul RIUSO dei building dedicati agli uffici non
più attuali (qui si-curamente la formula della riqualificazione
dell’intero immobile ha un senso), sul pedonalizzare e aumen-tare i
mezzi pubblici. la connessione, maturata nel rinascimento, fra “la
città bella e la pace sociale” , tra la qualità dell’habitat e lo
sviluppo di un paese. ma l’ultimo miglio deve trovare una risposta
micro che intercetti le esigenze oggi latenti, ma decisamente
per maggiori infosul progetto green hub
clicca Qui
17SIl rI-abItare: dare un futuro allo stock ImmobIlIare
http://www.finintgreenhub.it/it/
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importanti a livello numerico che sono gli immobili costruiti
dal dopoguerra ad oggi. Rigenerare gli edi-fici da un punto di
vista energetico non è un obbli-go comunitario, né una fisima
ambientalista: è una politica economica intelligente, che aumenta
il pIl e diminuisce i costi, senza bisogno di grandi inve-stimenti
pubblici. noi ad esempio abbiamo studiato, siamo partiti
dall’esperienza del Social Housing che pone al centro il concetto
dell’abitare sostenibile e abbiamo traslato il know-how necessario
al rIuso di questi immobili sulla singola unità abitativa. oggi i
clienti cercano comfort abitativo che si compone di qualità
dell’aria interna alle abitazioni, controllo del rumore e qualità
distributiva degli spazi. abbiamo un vincolo, non si può più
costruire il nuovo, ma abbiamo una infinità di immobili in
posizioni urbanisticamente interessanti. Come far incontrare
domanda e offer-ta? offrendo un prodotto e2e che tramite una due
diligence approfondita individui le reali potenzialità degli
immobili e chiavi in mano propongo progetto di riqualificazione
energetica e degli spazi interni. Pro-gettazione integrata e
filiere di fornitori e installatori certificati. Il nostro ruolo è
quello dei direttori d’or-chestra di questo esercito di
professionals, banche e società di leasing (leasing abitativo
costruendo) il nostro obiettivo è offrire tempi certi e qualità. Ci
siamo adattati alla realtà attuale che prevede tanti piccoli
interventi polverizzati sul territorio e quindi abbiamo costruito
una impresa a rete: Finint Green Hub. non sarà la sola, ma ha il
merito di aver cerca-to il risultato a una equazione che in pochi
vogliono affrontare.
18SIl rI-abItare: dare un futuro allo stock ImmobIlIare
-
ilQIti aspetta a
mApIC ItALy 2016!
24 E 25 mAGGIO - sUpERstUdIO pIù, mILANO
Per l’occasione verrà consegnato il prestigioso premio
pentola d’Oro de ilQIa massimo moretti, presidente CNCC
per il suo forte impegno nel favorire il primo Mapic in Italiae
la sua energia nel sostenere l’industria dei centri commerciali
1\Abbiamo in programma trasmissioni tv
da realizzare in fiera con i protagonisti di questa prima
edizione di Mapic Italy
Mario Pellòth real estate
José Maria Roblessonae sierra
Filippo Maffiolipromos
Roberto Fraticellieurocommercial
Claudio AlbertiniIgd sIIQ
Edoardo Favrogallerie Commerciali Italia
Alessandro Roversischindler
Jerry BoschieCe projektmanagement
Massimo MorettiCnCC
Filippo Reanreed midem
Monica CannalireJll
Alberto Albertazzisvicom
Carlo Vallardiuno g
Carmen ChieregatoCogest retail
Marco MuttiForuminvest
SCOPRI DI PIù
http://www.ilqi.it/road-to-mapic-italy
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20S
ilQI e Luiss Business School premiano Alessandro Gregorattocon
la borsa di studio per il corso EREF
di Marina Bettoni
filosofia e cantiere:una commistione
possibile
fIlosofIa e cantIere: una commIstIone possIbIle
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21S
l’attività nel settore immobiliare è caratterizzata da un’alta
intensità di capitale e presenta notevoli ri-schi legati, fra
l’altro, alle variazioni della domanda, al tempo necessario per
sviluppare le iniziative, ai rapporti con gli appaltatori e
fornitori di servizi, alle oscillazioni dei costi e dei prezzi e
dei tassi d’interes-se, all’idoneità del prodotto a soddisfare le
esigenze dei possibili acquirenti e alle procedure della pubbli-ca
amministrazione. Quali potenziali attività dovreb-be porre in
essere un operatore del settore al fine di attenuare i rischi e
attrarre investitori?
Questo era il tema del bando indetto da ilQI che met-teva in
palio una borsa di studio per la partecipazione al corso ereF -
executive real estate Finance, della luIss business school al
miglior elaborato perve-nuto. la commissione composta da guglielmo
pel-liccioli e marco luraschi, il Quotidiano Immobiliare, enrico
Cestari luiss bs, gaetano alfredo Casertano, luiss guido Carli,
Federico Filippo oriana, aspesi, ro-berto benaglia, Frics, ha
decretato vincitore in modo unanime Alessandro Gregoratto, un
trentenne friula-no che ha saputo cogliere questa sfida con
passione.“ilQI e la luIss business school hanno pensa-to di unire
gli sforzi per premiare una giovane
fIlosofIa e cantIere: una commIstIone possIbIle
alessandroGreGoratto
Persona
società
luissbusiness school
http://www.ilqi.it/quotidiano-immobiliare/cerca?search[people]=Gregoratto+Alessandrohttp://www.ilqi.it/quotidiano-immobiliare/cerca?search[companies]=LUISS+Business+School
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22S
risorsa che abbia il desiderio di approfondi-re le tematiche che
verranno sviluppate duran-te il corso ereF. Il lavoro di
preparazione e sele-zione del vincitore è stato lungo – spiega
Enrico Cestari. la decisione, venuta dopo un confronto tra i membri
della commissione è stata però univoca nei confronti dell’elaborato
di alessandro che ha at-tratto l’attenzione oltre che con il tema
sviluppato, ‘Immobile e tempo’, anche dalla sua provenienza: un
giovane laureato in filosofia che ha anche lavorato in cantiere,
nella azienda di famiglia, ormai alla terza generazione. Il suo
elaborato si è focalizzato infatti sul tema ‘tempo’, risultando tra
tutti quelli pervenuti, il più originale e innovativo”.
Una commistione inconsueta quella tra filosofia e cantiere: “ho
voluto partecipare a questo concorso perché da tempo riflettevo
sulla questione crisi nel settore immobiliare e trovare un bando
che chiedeva di costruire un ragionamento su come attrarre
inve-stitori in questo settore mi ha permesso di ‘mette-re insieme’
i miei pensieri. sono molto orgoglioso di aver raggiunto questo
risultato”, dice alessandro da-vanti alle telecamere nei nostri
studi tv. alessandro ci ha raccontato di aver “scoperto” il bando
proprio sfogliando le pagine de Il settimanale, di cui rivela di
essere lettore assiduo. Ci ha rivelato anche di non
fIlosofIa e cantIere: una commIstIone possIbIle
COpERNICO 40In questa puntata de I Forum de ilQI sono ospiti
Enrico Cestari, Coordinatore Settore Real Estate &
Infrastrutture - Divisione Luiss Guido Carli, e Alessandro
Gregoratto,il vincitore del bando in-detto dalla nostra testataper
una borsa di studio per la partecipazione alcorso EREF - Executive
Real Estate Finance.
enrico cestari
Persona
http://www.ilqi.it/tv/186227http://www.ilqi.it/quotidiano-immobiliare/cerca?search[people]=Cestari+Enrico
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23S
essere l’unico filosofo in famiglia e di avere una so-rella che
ha una cattedra di filosofia in Svizzera e che in cantiere la sua
presenza suscita curiosità. “alessandro sarà senz’altro un valore
aggiunto in aula, proprio per il suo modo di porsi e la sua
prove-nienza umanistica e non tecnica o economica”, ha commentato
ancora Cestari. “Quello che mi ha col-pito del suo scritto è la sua
visione di continuità del ciclo di vita dell’immobile, una visione
tanto banale ma tanto poco praticata dagli esperti di settore.
l’at-tuale situazione economica ci chie-de di ragionare sempre più
in termini di conservazione o di estrazio-ne del valore
dell’immobile. aver avuto questa sensi-bilità mi pare un risultato
meritevole del successo di questo elaborato”.
alessandro oltre a essersi aggiudicato la borsa di studio vedrà
a breve pubblicato il suo elaborato nella collana Quaderni de ilQI.
la promessa è di tornare tra un anno per passare il testimone al
vincitore della prossima borsa di studio.
fIlosofIa e cantIere: una commIstIone possIbIle
-
di Marco Luraschi
trIuva è leader in germania nella gestione di fon-di immobiliari
e veicoli strutturati immobiliari (circa 10 mld di euro di aum),
con una mission importante: scovare anche nei paesi cosiddetti
secondari inte-ressanti opportunità per i suoi investitori. non
solo prodotto “core” o grandi città, insomma, ma investi-menti
“opportunity driven” anche nei centri secon-dari, che spesso
offrono performance superiori. uno studio denominato Compass e
portato al mIpIm di Cannes, prende in esame 548 città europee e
offre uno spaccato che per l’Italia è lusinghiero: ci sono centri
importanti e potenzialmente attrattivi per gli investimenti retail
anche al di fuori delle solite roma e milano. Il retail in Italia è
un settore interessante a prescindere, su gran parte del nostro
territorio, citan-do per esempio torino, bologna o Firenze. abbiamo
chiesto un parere a Georg Pfleiderer director portfo-lio management
& operations - research di trIuva, società che in Italia è
guidata da Marco Grassidonio.
i gioielli nascostinel retail italiano
Il report Compass svela importanti opportunità
società
triuva
24SI GIoIellI nascostI nel retaIl ItalIano
http://www.ilqi.it/quotidiano-immobiliare/cerca?search%5Bcompanies%5D=TRIUVA
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Dott. Pfleiderer, ci può descrivere il modello di cal-colo del
report denominato Compass pubblicato da TRIuVA?Il trIuva european
retail scoring è un importante tool di ricerca che serve a
identificare locations con forti condizioni di sviluppo per il
mercato high stre-et retail. 548 città europee con più di 10.000
abitanti sono state comparate in base al potere d’acquisto, la
centralità del retail e le previsioni di crescita della
popolazione. le tre variabili sono state normalizzate in un sistema
di votazione da 1 a 6 dove per calco-lare il punteggio finale ogni
variabile è stata pesata in egual misura. tuttavia questo tool non
rimpiazza le analisi bottom-up che prendono in considerazio-ne gli
aspetti legati all’asset e alla micro-location di riferimento.
Quali sono i risultati più significativi del vostro re-port
Compass e quali sono i “campioni nascosti”?Il numero degli european
regional centers con una reale buona domanda retail è molto alto.
tra i 548 centri regionali analizzati da trIuva, 104 hanno alti
dati di vendite e 161 centralità del retail, migliori ri-spetto a
quelli delle città maggiori. la differenza nella crescita dei
canoni mostra che l’andamento dei cen-tri regionali non è sempre
uniforme. mentre i prime rents nelle maggiori città sono cresciuti
significati-vamente nel corso degli ultimi 10 anni, il trend nei
centri regionali non è totalmente definito; benché ci sia un media
positiva di crescita di canoni, la varian-za tra città è
significativamente grande. per fare un esempio, una crescita
dei prime rents del 10% annuo a Innsbruck è bilanciata da un
declino dei canoni di locazione superiore al 4% a Catania. Il
mer-cato investimenti è grande e liquido. Il volume degli
La classifica finale del report trIuva vede in testa bilbao, las
palmas, malmoe, Graz, Anversa e Madrid. la prima città italiana è
torino, tredicesima.
GeorG Pfleiderer
Persona
25SI GIoIellI nascostI nel retaIl ItalIano
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investimenti retail in europa nel settore investimen-ti nei
regional centers è in media di circa 9,5 mld di euro annui nel
corso degli ultimi 10 anni, circa il dop-pio delle maggiori
città.
Cosa possiamo dire circa l’Italian high street o gli asset
retail nelle primarie o secondarie città?noi valutiamo
l’acquisizione di asset retail nelle prin-cipali città italiane
così come in quelle secondarie come investimenti difensivi. In
molte città chiave dello shopping, i canoni mostrano un trend di
crescita sta-bile, indipendentemente dalla situazione
macro-eco-nomica italiana. I periodi con canoni in discesa sono
rari, anche durante la crisi. Come in molti altri regio-nal center
europei, le differenze all’interno del paese sono significative e
si riflettono sui livelli dei canoni e sulla crescita. per il
mercato del sud Italia, nel retail rimangono delle difficoltà a
partecipare al recupero economico ed permangono ampie le distanze
con il nord Italia. quali sono i campioni nascosti nel mercato
italiano?Città del nord come bologna, Firenze o padova han-no le
più grandi “catchment areas”. In aggiunta alla domanda interna,
turisti e studenti con un’alta pro-pensione a spendere assicurano
forza e stabilità al mercato. le aree di shopping nel core district
delle città forniscono alta qualità, una grande varietà di ne-gozi
e altri servizi che conferiscono protezione totale contro i rischi
di potenziale futura offerta nelle loca-tions decentrate e
dall’e-commerce. Il pricing con-ferma che questi mercati sono
ancora nascosti: lo spread dei rendimenti in paragone a milano e
roma è compreso tra i 100 e i 150 bps.
le città regionali spesso offrono dati più attrattivi delle
cosiddette “major cities”.
Scarica il Report Compass di Triuva regional Centres - Hidden
Champions
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dati di bilancio 2015di iVg e Triuva
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26SI GIoIellI nascostI nel retaIl ItalIano
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società
zumtobel
27S
Insieme a Zumtobel per il MAXXI di Roma
di Marina Bettoni
zaha hadiduna sognatricerivoluzionaria
zaHa HadId una soGnatrIce rIvoluzIonarIa
Il 31 marzo scorso è scomparsa all’età di 65 anni Zaha Hadid,
architetto inglese di origine irachena di fama mondiale. vogliamo
ricordarla sulle pagine di questo settimanale attraverso uno dei
suoi proget-ti più prestigiosi in Italia, il maXXI, museo nazionale
delle arti del XXI secolo a roma, che le valse il premio pritzker
(il corrispondente del nobel in architettura) e che viene
considerato da molti l’archetipo della sua visione fluente delle
spazialità, in una rappresenta-zione dall’andamento dinamico tipico
dell’architet-tura islamica da cui hadid proveniva. scelto tra 273
provenienti da tutto il mondo, il suo progetto va oltre l’idea di
museo, integrando questo spazio pubblico nel tessuto urbano
circostante. abbiamo chiesto l’a-iuto di Zumtobel, che ha
collaborato con lei in diver-si progetti e che proprio per la
struttura romana ha realizzato alcune soluzioni illuminotecniche,
grazie a innovative componenti in tecnologia led e oled,
ar-ricchendo l’edificio di sfumature e di giochi di luce e d’ombra
come una grande scultura.
http://www.ilqi.it/quotidiano-immobiliare/cerca?search[companies]=Zumtobel+Illuminazione
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28S
Zaha hadid era nota con il soprannome di regina delle curve per
il suo approccio rivoluzionario all’architet-tura, che comprendeva
forme sinuose, la reinterpre-tazione di spazi e volumi, un
allontanamento voluto dagli angoli retti in un vortice di linee
tridimensiona-li, manifesto della nuova architettura del XXI
secolo. proponeva un misto omogeneo tra evoluzione tec-nologica e
reinterpretazione dei materiali tradiziona-li. abbiamo scelto, per
questo articolo, come icona del suo pensiero il prodotto vorteXX
realizzato con Zumtobel: un’affascina scultura luminosa che pare
sospesa nel vuoto. In Italia aveva lavorato moltissimo: oltre al
maXXI, la stazione marittima di salerno e il progetto della
sta-zione ferroviaria di afragola. era inoltre tra le archi-star
coinvolte in CityLife per la riqualificazione dell’a-rea della
Fiera Campionaria, a milano al portello. all’estero ricordiamo, tra
i tanti progetti, il padiglione ponte di saragozza, opera simbolo
di expo 2008, e l’olympic aquatic Centre di londra. ma torniamo in
Italia al maXXI e alla collaborazione con Zumtobel. Il museo fu
inaugurato nel 2010 dopo quasi 10 anni di costruzione.lo studio
Zaha hadid architects ha realizzato con il maXXI l’idea del
“drift”, delle forme fluide e del la-sciarsi trasportare, in un
continuum spaziale pieno di
zaHa HadId una soGnatrIce rIvoluzIonarIa
Ideata da Zaha Hadid e Patrik Schumacher e rea-lizzata da
Zumtobel insie-me a Sawaya&Moroni: la
scultura luminosa VorteXX è una perfetta simbiosi di linee
organiche e modu-lazione della luce straor-dinariamente
dinamica
che nasce dalla visione di una fila continua infinita.
Un profilo che ricorda una doppia elica, sinuosa e
interminabile che sembra galleggiare nel nulla, tra-smettendo
un’atmosfera emozionante. All’interno della superficie
lucidissi-
ma, in poliestere rinforzato con fibre di vetro, è inserito un
rifrattore di vetro acrili-co traslucido che diffonde la luce con
omogeneità e miscela i colori in modo
ideale.
VorteXX
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29S
energia. Luce naturale e artificiale sono i mezzi che
sottolineano la dinamica dell’architettura. Il museo sorge come un
grande scultura su un’area in prece-denza occupata da un impianto
militare lungo il te-vere, vicino centro storico di roma.
L’edificio in calcestruzzo è composto da corpi di fab-brica dalla
forma simile a pensiline che guidano i vi-sitatori nel foyer, un
atrio a tutta altezza attraversato da scale e passerelle che si
incrociano, uno spazio piranesiano in calcestruzzo chiaro e acciaio
nero. la scultura delle scale è stata valorizzata con
un’illu-minazione al soffitto appositamente sviluppata nella quale
è integrato anche un sistema di lampade fluo-rescenti a luce
indiretta, attivabile secondo le esi-genze, fornendo
un’illuminazione omogenea di base. Contemporaneamente, la luce
artificiale come ele-mento che si integra nella struttura: “nella
hall abbia-mo messo in scena la luce. tutti gli apparecchi sono
integrati negli elementi architettonici e accentuano come strutture
lineari la dinamica dei percorsi”, spie-ga l’architetto gianluca
racana, director Zaha ha-did architects, sulle pagine di Zumtobel
dedicate al maXXI. I loro lati inferiori traslucenti sono dotati di
lampade fluorescenti dietro a un foglio di vetro acri-lico che ne
omogeneizza la luce e fanno l’effetto di pannelli luminosi.
zaHa HadId una soGnatrIce rIvoluzIonarIa
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30S
l’architettura delle sale espositive mostra spazi che si
susseguono in modo imprevedibile e comples-so, alternando pareti
curve o inclinate, con corridoi, rampe e terrazze. La luce
artificiale e naturale gioca tra le gallerie che in alcune zone si
aprono verso l’e-sterno con superfici di vetro a tutta parete. Lo
snodo di queste sale si svolge tra intrecci e incroci di piani
formando trame in diverse direzioni per poi incon-trarsi di nuovo
regalando una tranquilla sensazione di relax che pervade lo spazio
espositivo. uno spazio complesso che manifesta la volontà di Zaha
hadid di andare oltre l’idea di spazio espositivo tradizionale.nel
maXXI, dove il dialogo tra arte e architettura è evidente, viene
molto differenziato anche il concet-to di illuminazione. nel foyer,
la luce naturale ha un ruolo fondamentale e determina anche
l’atmosfera da atélier delle sale sotto i lucernai. “volevamo
met-tere a disposizione quanta più luce naturale possi-bile, poiché
anche la maggior parte delle opere d’ar-te nasce in condizioni di
luce naturale, in modo da permettere una percezione fedele dei
colori e delle superfici. Allo stesso tempo era importante per noi
creare con le lampade delle condizioni di luce otti-mali”, spiega
ancora gianluca racana. a ciò provve-de la complessa struttura dei
soffitti-lucernaio. Nelle
zaHa HadId una soGnatrIce rIvoluzIonarIa
In Italia Zaha Hadid ha progettato, tra l’altro, anche il
Messner Mountain Museum Corones di cui Zumtobel ha realizzato la
parte illuminotecnica.
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31S
strette travi del soffitto, travi reticolari in acciaio
ri-vestite con elementi in cemento armato, si trovano integrati
tutti gli elementi tecnologici: queste sosten-gono le griglie
esterne, per la schermatura dal sole e per la distribuzione della
luce, i due piani in vetro e i rulli per l’oscuramento. ecco però
che sui i lati delle travi nervate, sotto una lastra di vetro
acrilico traslu-cente, che esplica un’azione diffusiva, sono
incorpo-rate per tutta la lunghezza delle lampade fluorescen-ti,
che provvedono ad una illuminazione generale uniforme. delle
lamelle di alluminio servono da alet-te parasole e sono regolate, a
seconda dell’intensità solare e delle condizioni di luce
desiderate, da un si-stema di gestione luce intelligente luxmate
litenet, che controlla anche la prestazione degli apparecchi. Con
questi accostamenti di luce naturale e tecnolo-gia viene garantita,
a seconda della luce del giorno, la migliore combinazione di luce
naturale e artificiale. anche nello spazio esterno è stata
organizzazio-ne una illuminazione che accompagna nel dettaglio
l’architettura dell’edificio, trasformandolo in un nuo-vo elemento
della città e rimarcandone l’interazione con il quartiere in cui si
è inserito.
zaHa HadId una soGnatrIce rIvoluzIonarIa
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32S
Aldo Norsa, IuAV Venezia
“milano è la città italiana nella quale Zaha hadid ha non solo
costruito di più ma nel modo più cele-re. mi riferisco alle
residenze, realizzate tra il 2009 e il 2013, nell’ambito
dell’ambizioso progetto ur-bano CityLife che si articolano in sette
edifici (225
alloggi) fino a un’altezza massima di 22 metri. Ma soprattutto
alla torre, destinata alle assicurazioni generali, che sta sorgendo
accan-to alle residenze stesse (e alle torri Isozaki e libeskind),
con una spe-ciale struttura elicoidale, dell’altezza di 175 metri
(originariamente 190), caratterizzata da una affascinante forma in
torsione”.
Davide Padoa, CEO Design International
“È con grande rammarico che ho appreso della scomparsa di Zaha
hadid. Come molti architetti della mia generazione, ammiravo
profondamente il suo pensiero fuori da ogni schema e ho sempre
guardato con attenzione alla sua parabola da arti-
sta ad architetto, e poi ancora artista. ho amato i suoi primi
lavori, nel periodo in cui frequentavo l’università a milano. l’ho
incontrata una prima volta a Londra alla fine degli anni Novanta,
per un colloquio di lavoro. lei stava già rapidamente diventando
uno degli architetti internazionali più apprezzati. le nostre
strade si sono incrociate an-cora una volta a Rabat, quando le fu
affidato l’incarico per la proget-tazione del grand theatre, mentre
a design International quello per il morocco mall, proprio di
fronte. Zaha ci ha lasciati troppo presto, ma i suoi lavori,
eccezionali, visionari e in assoluto anticipo sui tempi,
ri-marranno per sempre, continuando a ispirare le future
generazioni”.
zaHa HadId una soGnatrIce rIvoluzIonarIa
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qitv
rICs Italia presentano un Paper europeo sugli investment
services, come fund management, asset management e property
management. ne parlano in studio Daniele levi Formìggini e luca
Petrichella. Il paper è rivolto ai mebri rICs ma in generale a
tutti gli operatori del mercato immobiliare che svolgono attività
di investimento immobiliare e gestione degli investimenti, sia dal
punto di vista strettamente finanziario, che della gestione del
sottostante immobiliare.
RICs ItALIA pREsENtA “RE FUNd, AssEt ANd pRO-pERty mANAGEmENt:
INvEstmENt sERvICEs”COpERNICO 40
FORUm
al via il ciclo di trasmissioni realizzate da ilQI in
partnership con il CnCC dal titolo “Road to MAPIC Italy”, che ci
accompagnerà fino alla prima edizione del mapIC Italy che si terrà
il 24 e il 25 maggio a milano. la prima puntata è focalizzata sul
tema modernità e autenticità, integrazione concept shopping centers
e dei concept retail, e ha visto la partecipazione di Roberto
Marchetti di Cogest retail, Alfonso Iannotta di roadhouse grill,
Pierluigi Paolettoni, di Cbre Italia.
ROAd tO mApIC ItALy: mOdERNItàE AUtENtICItà NEL REtAILCOpERNICO
40
ROAd tO mApIC ItALy
S 33SqItv
http://www.ilqi.it/tv/186242http://www.ilqi.it/tv/186293
-
sarà una piattaforma per concludere nuove operazioni, lanciare
nuovi retailer sul mercato italiano, ma allo stesso tempo far
conoscere concept innovativi italiani in ambito internazionale,
presentare agli investitori globali le opportunità che il nostro
paese offre, confrontarsi con gli sviluppatori im-mobiliari e i
protagonisti del settore (un nome tra tutti: oscar Farinetti,
fondatore di eataly, che av-vierà la sessione di apertura della
manifestazione). Questo, e molto altro, sarà il cuore di MAPIC
Italy, l’evento che Reed Midem ha deciso di far debuttare in grande
stile il 24-25 maggio 2016 a Milano.
mApIC ItALy: UN ACCELERAtORE dI BUsINEsspER L’ImmOBILIARE
REtAILmILANO
sERvIZIO
Il 24 e 25 maggio prossimi si svolgerà a milano la prima
edizione di MAPIC Italy, l’evento interamente dedicato al retail
real estate italiano. Intervistata a margine della conferenza
stampa di pre-sentazione della fiera, la direttrice di MAPIC e
MAPIC Italy, Nathalie Depetro, spiega l’obiettivo con cui nasce
questa nuova avventura: mapIC Italy sarà una piattaforma di
incontro tra retailer e investitori nazionali e internazionali con
tutte le realtà che lavorano nel settore del retail real
estate.
dEpEtRO: mApIC ItALy pIAttAFORmAdI INCONtRO pER IL REtAIL REAL
EstAtEmILANO
INtERvIstA
Il CNCC ha sostenuto fin dall’inizio l’idea di portare il mapIC
in Italia. alla conferenza stampa di presentazione di MAPIC Italy
tenutasi a milano, il presidente del CNCC, Massimo Moretti, si è
detto soddisfatto degli ottimi risultati già raggiunti in termini
di iscrizioni, con il tutto esaurito per gli spazi espositivi.
anche se il mapIC di Cannes rimane un evento irrinunciabile per il
panorama internazionale del retail real estate, il mapIC Italy
rappresenta una finestra di due giorni interamente concentrata
sulle opportunità presenti nel nostro paese.
mOREttI: tUttO EsAURItO pER mApIC ItALymILANO
INtERvIstA
S 34SqItv
http://www.ilqi.it/tv/186229http://www.ilqi.it/tv/186236http://www.ilqi.it/tv/186235
-
si è svolto a milano il convegno organizzato da aon e dai
lloyd’s di londra per illustrare la polizza Donazione Sicura a
tutela degli acquirenti di immobili di provenienza donativa. erano
presenti operatori del mondo notarile, delle banche, delle
assicurazioni e dell’intermediazione immobiliare. un mercato in
forte espansione ed un prodotto innovativo che in Italia è
commercializzato in esclusiva da titolo sicuro.
AON E LLOyd’s: LA pOLIZZA dONAZIONE sICURAE I RIFLEssI sUL
mERCAtO ImmOBILIAREmILANO
sERvIZIO
Giorgio Moroni è membro del Cda di AON e responsabile del
progetto donazione sicura, che aon ed i lloyd’s hanno illustrato a
milano. Il prodotto assicurativo innovativo donazione sicura viene
a colmare un’assenza sul mercato, incontrando un’esigenza di
privati e banche, nonché su richiesta dello stesso mondo notarile,
impegnato a garantire la sicurezza di un atto di compravendita,
anche nel futuro, da eventuali eredi legittimi.
mORONI (AON): UN GRANdE mERCAtOpOtENZIALE pER LA dONAZIONE
sICURAmILANO
INtERvIstA
I lloyd’s di londra sono il sindacato di assicurazioni alla base
del prodotto assicurativo donazione sicura di aon. a milano il
Country Manager Italia Vittorio Scala ha spiegato la struttura del
celebre “mercato” di piccole compagnie di assicurazioni, che sono
anche specializzate in prodotti innovativi. In totale i lloyd’s
accantonano su tre livelli circa 65 mild di sterline per pagare i
rischi da sinistri, con premi nel 2015 a circa 26 mild di sterline
(+6%). l’Italia è il primo mercato continentale per i lloyd’s.
sCALA (LLOyd’s): LE NUOvE FRONtIEREdELL’AssICURAZIONE, IL RUOLO
dEL REmILANO
INtERvIstA
S 35SqItv
http://www.ilqi.it/tv/186277http://www.ilqi.it/tv/186287http://www.ilqi.it/tv/186286
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l’aspetto legale nelle transazioni immobiliari riguardanti beni
di provenienza donativa è centrale, soprattutto quando ne
scaturiscono contenziosi. leonardo Giani di Baker & McEnzie
illustra alcuni aspetti interessanti e critici sul tema delle
assicurazioni legate ai beni di provenienza donativa, un campo in
cui ancora c’è molto da imparare dal punto di vista pratico ma che
in passato ha visto spesso l’intervento di un esperto legale
chiamato a diramare i contenziosi.
GIANI (BAkER & mCkENZIE): AspEttI LEGALIdELLE tRANsAZIONI
sOGGEttE A dONAZIONImILANO
INtERvIstA
Pietro locatelli è intervenuto al convegno organizzato da aon a
milano sul tema della donazione sicura, portando l’esperienza del
dirigente dell’istituto di credito che si trova a erogare credito
su beni di provenienza locativa. una tematica che è stata centrale
per molti anni nel mercato del credito alle famiglie e alle imprese
e che potrebbe avere finalmente trovato una via per sostenere molte
operazioni sul mercato immobiliare.
LOCAtELLI: dONAZIONE sICURA, UNAINtEREssANtE NOvItà A sOstEGNO
dEL mERCAtOmILANO
INtERvIstA
titolo sicuro è la società che commercializza in esclusiva per
l’Italia donazione sicura di aon. dopo più di un anno sul mercato,
come commenta Alberto Saiu di Titolo Sicuro, i risultati sono
soddisfacenti e ci sono importanti aspettative di crescita della
diffusione della polizza sul mercato delle transazioni immobiliari.
per ora non esiste ancora l’esperienza di contenzioso legata a
questa innovativa polizza, è dunque un prodotto di lungo periodo
che è nuovo per il mercato italiano.
sAIU (tItOLO sICURO): sIAmO UNA stARt-Up, sOddIsFAttI dEI
RIsULtAtI OttENUtImILANO
INtERvIstA
S 36SqItv
http://www.ilqi.it/tv/186288http://www.ilqi.it/tv/186285http://www.ilqi.it/tv/186289
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ospite degli studi de ilQI l’architetto Valentina Moretti, vice
presidente di Moretti e direttore creativo di MORE. nella puntata
della trasmissioni sistema real estate l’architetto presenta un
progetto molto interessante: il progetto more. Il filo conduttore è
“come innovare l’edilizia” e proprio come dice il nome “fare di
più”, integrando la qualità con la tecnologia.
L’ARChItEttO mOREttIpREsENtA IL pROGEttO mORECOpERNICO 40
FORUm
venerdì scorso presso la Fondazione Riccardo Catella alcuni
ospiti de il Quotidiano Immobiliare sono stati ricevuti da Kelly
russel e da alcuni manager di Coima per illustrare i nuovi progetti
del gruppo e i criteri di selezione adottati nella scelta dei
fornitori. all’incontro hanno presenziato gli ad e i massimi
dirigenti di saint gobain, schindler, vimar, gewiss, honeywell,
mitsubishi, liuni, harley dikkinson, Italserramenti, Focchi,
granitiFriande, stone City, otis, oikos, euromobil.
COImA sI pREsENtAAL sIstEmA REAL EstAtEmILANO
sERvIZIO
S 37SqItv
http://www.ilqi.it/tv/186219http://www.ilqi.it/tv/186203
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