1 Piano Scuola Digitale Azioni del PTOF coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale Premessa In linea con quanto previsto dal pilastro 6 dell’Agenda Digitale Europea, che si è posto l’obiettivo di realizzare la cittadinanza e l’inclusione digitale e sulla base di quanto previsto dal Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) – adottato con Decreto Ministeriale n. 851 del 27 ottobre 2015 – che è una delle linee di azione più ambiziose della legge 107/2015, “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” nel nostro Istituto è stato redatto un Piano Digitale a livello di Istituzione scolastica, in cui vengono illustrate le modalità che si intendono attuare per il recepimento delleazioni del PNSD. Le attività svolte per sviluppare le competenze digitali degli alunnifanno parte integrante del Piano triennale dell’offerta formativa, alloscopo di valorizzarne la valenza didattica adottata da tutti i docenti che ha come fine supremo la centralità dello studente nel processo di apprendimento-insegnamento. Inoltre ottemperando alla nota 17791 del 19 novembre 2015, è stato nominato, entro il 10 dicembre un “animatore digitale”, incaricato di promuovere e coordinare le diverse azioni del PNSD. 1. Individuazione e nomina dell’animatore digitale In data 23 Novembre 2015 la Prof.ssa Provenzano Maria Clara è stata nominata Animatore Digitale dell’ICS Padre Pino Puglisi al fine di incrementare attività strutturate sui temi dell’innovazione tecnologica e sulla didattica multimediale, organizzare la formazione interna alla scuola sui temi del PNSD, favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e incentivare i momenti formativi con le famiglie e altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa. Il docente individuato da quest’anno scolastico è anche Funzione strumentale nell’Istituto per l’Area 2 “Sostegno al lavoro dei docenti e del personale d’Istituto - Uso delle Tecnologie Informatiche” Innovazione tecnologica e la didattica multimediale e dunque ha già impostato un’attività di organizzazione e promozione della cultura digitale all’interno Istituto scolastico. 2. Stesura del Piano digitale Puglisi Nel Piano digitale dell’ICS.”P.P. Puglisi” vengono scanditi Obiettivi, Metodologie, Strumenti, Competenze, Formazione adottate al fine di promuovere la didattica digitale da intendere come un’azione metodologica che pervade a 360° gradi l’intero
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8 Piano Scuola Digitale Puglisi - icspuglisi.gov.it · digitale da intendere come un’azione metodologica che pervade a 360° gradi l’intero . 2 ... l’Anagrafe dell’edilizia
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Piano Scuola Digitale
Azioni del PTOF coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale
Premessa
In linea con quanto previsto dal pilastro 6 dell’Agenda Digitale Europea, che si è
posto l’obiettivo di realizzare la cittadinanza e l’inclusione digitale e sulla base di
quanto previsto dal Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) – adottato con Decreto
Ministeriale n. 851 del 27 ottobre 2015 – che è una delle linee di azione più
ambiziose della legge 107/2015, “Riforma del sistema nazionale di istruzione e
formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” nel nostro
Istituto è stato redatto un Piano Digitale a livello di Istituzione scolastica, in cui
vengono illustrate le modalità che si intendono attuare per il recepimento delleazioni
del PNSD. Le attività svolte per sviluppare le competenze digitali degli alunnifanno
parte integrante del Piano triennale dell’offerta formativa, alloscopo di valorizzarne la
valenza didattica adottata da tutti i docenti che ha come fine supremo la centralità
dello studente nel processo di apprendimento-insegnamento.
Inoltre ottemperando alla nota 17791 del 19 novembre 2015, è stato nominato, entro
il 10 dicembre un “animatore digitale”, incaricato di promuovere e coordinare le
diverse azioni del PNSD.
1. Individuazione e nomina dell’animatore digitale
In data 23 Novembre 2015 la Prof.ssa Provenzano Maria Clara è stata nominata
Animatore Digitale dell’ICS Padre Pino Puglisi al fine di incrementare attività
strutturate sui temi dell’innovazione tecnologica e sulla didattica multimediale,
organizzare la formazione interna alla scuola sui temi del PNSD, favorire la
partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di
workshop e incentivare i momenti formativi con le famiglie e altri attori del territorio,
per la realizzazione di una cultura digitale condivisa. Il docente individuato da
quest’anno scolastico è anche Funzione strumentale nell’Istituto per l’Area 2
“Sostegno al lavoro dei docenti e del personale d’Istituto - Uso delle Tecnologie
Informatiche” Innovazione tecnologica e la didattica multimediale e dunque ha già
impostato un’attività di organizzazione e promozione della cultura digitale all’interno
Istituto scolastico.
2. Stesura del Piano digitale Puglisi
Nel Piano digitale dell’ICS.”P.P. Puglisi” vengono scanditi Obiettivi, Metodologie,
Strumenti, Competenze, Formazione adottate al fine di promuovere la didattica
digitale da intendere come un’azione metodologica che pervade a 360° gradi l’intero
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curriculo verticale in modo inter e mutidisciplinare in tutti gli ordini di scuola. Già da
anni il nostro istituto ha adottato una serie di strategie, iniziative e di metodologie
didattiche imperniate sulla didattica laboratoriale e digitale, in cui, grazie all’ausilio
delle TIC, il modello del costruttivismo viene integrato alla multimedialità al fine di
rinnovare ed innovare le tecniche didattiche rendendo l’allievo sempre più al centro
del processo di insegnamento ed apprendimento e adeguandosi alle richieste dell’era
digitale.
2.1. Obiettivi
• Sviluppare le competenze digitali degli alunni
• Mettere al centro delle procedure metodologiche la didattica digitale e
laboratoriale, “come punto d’incontro tra sapere e saper fare”
• Rendere la tecnologia digitale strumento didattico di costruzione delle
competenze
• Incentivare processi di innovazione digitale, che modifichino il modo di
fare scuola al fine di creare maggiore interesse a partecipazione degli alunni
• Incrementare l’uso della didattica multimediale, a livello di Dipartimenti,
Consiglio di classe e di interclasse
• Mettere a punto e diffondere buone pratiche di innovazione tecnologica
• Realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali anche
attraverso la collaborazione con le università, le associazioni, gli organismi
del terzo settore e le imprese
• Destinare alcune ore curriculari al coding in tutti gli ordini di scuola
• Incentivare un uso consapevole, responsabile e sicuro di Internet e dei vari
social network
• Formazione di tutto il personale della scuola
• Potenziamento degli strumenti didattici necessari a migliorare la formazione
e i processi di innovazione dell’ istituzione scolastica
• Incentivare la trasformazione dei laboratori da meri contenitori di
tecnologia, a “luoghi di innovazione”, affinché le pratiche laboratoriali
siano al centro dell’attività didattica curriculare
• Innovare gli ambienti di apprendimento, in modo tale che l’aula diventi un
“luogo abilitante e aperto”, dotato di ambienti flessibili pienamente adeguati
all’uso del digitale. Per rendere questo possibile si devono realizzare aule
“aumentate”, cioè con postazioni per la fruizione individuale e collettiva del
web e dei contenuti; spazi alternativi per l’apprendimento, cioè aule più
grandi, in grado di accogliere più classi, o gruppi-classe in plenaria;
laboratori mobili, ovvero dispositivi in carrelli e box mobili a disposizione
di tutta la scuola
• Dematerializzazione dei documenti. L’amministrazione digitale della scuola
consiste: nella fatturazione e pagamenti elettronici; nella procedura di
dematerializzazione dei contratti del personale (supplenze brevi); Secondo
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la normativa vigente a partire da settembre 2016 si procederà con la
pubblicazione online dei dati relativi a: i bilanci delle scuole, i dati pubblici
afferenti al Sistema nazionale di valutazione, l’Anagrafe dell’edilizia
scolastica, i dati in forma aggregata dell’Anagrafe degli studenti, i
provvedimenti di incarico di docenza, i piani dell’offerta formativa, i dati
dell’Osservatorio tecnologico, i materiali didattici e le opere autoprodotte
dagli istituti scolastici e rilasciati in formato aperto.
• Dotare ogni docente e studente della Carta di identità digitale, secondo
quanto previsto dalla “Buona scuola” nei tempi e nei modi indicati dal
MIUR
2.2. Metodologie
La didattica digitale non esclude il Mastery learning, il brain storming, il problem
solving, la didattica meta cognitiva, il cooperative learning, la didattica laboratoriale,
ma devono essere tutte metodologie da integrare per rendere più efficace e
coinvolgente il processo di insegnamento- apprendimento a favore degli alunni i quali
vivono tutti i giorni con la tecnologia e che sono abituati e stimolati in modo diverso
da come lo eravamo noi alla loro età.
Si rende necessario evidenziare che il semplice uso delle tecnologie (TIC) non è
sufficiente a creare le condizioni ideali perché l’apprendimento ne tragga
necessariamente un beneficio. Infatti, per didattica digitale non si intende il semplice
utilizzo della tecnologia che è uno strumento quanto piuttosto la loro integrazione
nella pratica didattica e quindi presuppone un processo cognitivo, ossia un insieme di
logiche, dinamiche e spazi di interazione e comunicazione con delle regole precise.
L’integrazione della tecnologia alla didattica quotidiana prevede un uso quotidino,
pianificato e predefinito, finalizzato ad creare e sviluppare nuovi percorsi cognitivi, a
coinvolgere lo studente, ad incrementare la motivazione allo studio. La didattica
digitale deve permettere agli studenti di usare la tecnologia affinché imparino ad
usarla per costruire conoscenze e abilità, per facilitare la collaborazione dentro e fuori
la classe, per superare difficoltà, per facilitare attività che altrimenti sarebbe difficile,
se non impossibile da realizzare. Nella didattica multimediale un aspetto che non si
deve trascurare e l’interattività. I prodotti multimediali, sono essenzialmente
flessibili, aperti e in qualche modo modificabili, e, pertanto, adattabili alle esigenze
dei vari utenti. Essenzialmente rendono il processo di apprendimento non più
rigidamente predeterminato e gerarchicamente organizzato in modo sequenziale, ma
personalizzabile in quanto configurato dallo stesso utente che ne sfrutta le
potenzialità in base alle proprie conoscenze, ai propri fini cognitivi e interessi
personali, modificandone, a volte, i contenuti stessi. L’aspetto innovativo ed
interessante,offerto dall'utilizzo dei prodotti multimediali, è quello di facilitare e
stimolare l'apprendimento attraverso procedimenti di ricerca, dal momento che offre
la possibilità di seguire percorsi interni diversi, personalizzando i percorsi formativi.
Questo modo di procedere costringe chi utilizza il documento ipertestuale a operare
scelte, a procedere per associazioni, individuando i nodi concettuali ( nodi di
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diramazione della rete) che sono il legame (link) con altri elementi, secondo una
mappa non predefinita, ma sempre diversa e quindi nuova ogni volta. In questa ottica
di fondamentale importanza diventa il ruolo del docente che deve progettare l’intero
processo di insegnamento in modo che sia efficace.
Durante la progettazione del processo di insegnamento il docente deve fissare degli
obiettivi precisi che consentono si valutare in modo efficace l’intero processo di
insegnamento-apprendimento e di rendere l’alunno più consapevole di ciò che sa fare
e ciò che ancora deve migliorare. Per definire gli obiettivi si può ricorre alla
Tassonomia di Bloom, che rivista nel 2001da Anderson e Krathwohl, prevede oltre
alla Dimensione dei processi cognitivi in cui si individuano i sei livelli di obiettivi:
ricordare, comprendere, applicare, analizzare, valutare, creare, anche la Dimensione
della Conoscenza” attraverso la quale vengono articolati i diversi generi di
apprendimento per tipologia: conoscenze fattuali, concettuali, procedurali, meta
cognitive.
La Tassonomia di Bloom ben si presta anche ad individuare tutti quegli obiettivi che
consentono di poter aiutare la valutazione della competenza digitale.
L’adattamento della tassonomia di Bloom alla competenza digitale si deve a Andrew Churchs che era fermamente convinto “che per preparare i nostri studenti al il
futuro, dobbiamo prepararli al cambiamento, insegnar loro a porsi domande e
pensare, ad adattare e modificare, setacciare e ordinare“. Per fare questo le
tecnologie educative offrono un supporto cruciale, ma come integrarle nel processo
formativo per ottenere gli effetti voluti? Come abbiamo detto più volte il semplice
utilizzo delle tecnologie non produce, automaticamente e magicamente, risultati
educativi. Per questo Church nel 2008 sulla base delle modifiche operate da Anderson
e Krathwohl include le tecnologie digitali, associando alle categorie della tassonomia
quei comportamenti, problemi, processi e azioni di cui essa non ne tiene conto come:
il web 2.0, il sovraccarico informativo (infowhelm o information overload), la
costante crescita di tecnologie ubique e personali, il cloud computing, etc.. La
Tassonomia digitale di Bloom non riguarda quindi le tecnologie, ma il loro utilizzo
per facilitare e migliorare l’apprendimento
sul risultato dell’apprendimento isolatamente considerato, quanto
processi e dei prodotti.
Per poter conseguire i vari obiettivi indicati nella tabella soprastante
inseriscono nella Tassonomia di Bloom
didattiche e applicazioni, reperibili
o Ios, come rappresentato nelle figure sottostanti.
Figura 1 Tratta da Samantha Penney.
per facilitare e migliorare l’apprendimento. In essa viene posto l’accento non tanto
sul risultato dell’apprendimento isolatamente considerato, quanto
Per poter conseguire i vari obiettivi indicati nella tabella soprastante
sonomia di Bloom per ciascun processo cogn
reperibili sul web, che si possono usare da pc, tablet android
o Ios, come rappresentato nelle figure sottostanti.
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. In essa viene posto l’accento non tanto
sul risultato dell’apprendimento isolatamente considerato, quanto sulla qualità dei
Per poter conseguire i vari obiettivi indicati nella tabella soprastante numerosi autori
per ciascun processo cognitivo le risorse
da pc, tablet android
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L'immagine di seguito presentata rappresenta l'organizzazione di alcune app
disponibili per iPad, secondo i vari livelli della tassonomia di Bloom, rivisitata in
chiave digitale.
Fino ad introdurre anche competenze sociali e di comunicazione come emerge dalla
figura sottostante.
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Sulla base della Tassonomia digitale di Bloom e delle soprastanti indicazioni fornite
si potrebbe pensare di:
1. Rilevare, con un questionario anonimo, i bisogni formativi dei docenti sulle
diverse tematiche della didattica digitale nel nostro Istituto;
2. Prendere spunto da questo elenco di applicazioni e selezionare quelle che
facilitano la comunicazione, lo star bene insieme in classe, che stimolino la
curiosità degli alunni, che li rendano più partecipi, che li incoraggino a renderli
artefici della costruzione del loro sapere,che consentano di fare le stesse cose
in minor tempo
3. Sperimentare poche applicazione digitali ma buone.
4. Introdurre sistematicamente cambiamenti mirati ad alcune attività.
5. Ripensare alle abilità di base (reperire, valutare, conservare, produrre,
presentare e scambiare informazioni) e – a qualche situazione di
apprendimento in cui sono implicate – iniziando magari a introdurre in maniera
critica degli elementi "digitali" a fianco o in sostituzione del modo tradizionale.
6. Mettere in atto una serie di attività formative del personale docente
7. Predisporre una serie di ambienti di apprendimento
2.3. Strumenti
Gli strumenti che verranno usati nella didattica multimediale sono:
• I laboratori di informatica, e linguistico;
• la Lim collegata tramite un notebook ad Internet presente in tutte le classi
della scuola secondaria e in buona parte delle classi della scuola Primaria.
• Libro di testo digitale, tutte i docenti hanno adottato un libro di testo che è
in formato cartaceo e tramite una chiave di accesso anche digitale;
• Prodotti multimediali confezionati, come quelli della Erickson che sono
stati acquistati per tutte le classi della scuola primaria e per tutte le
discipline;
• Applicazioni scaricabili gratuitamente da internet che consentono non solo
di creare, video, ebook, ipertesti, verifiche, ma anche lezioni interattive,
test dinamici ed interattivi, cruciverba, nuvole di parole, avatar parlanti in
varie lingue, giochi di logica, giochi matematici
• Prodotti multimediali interattivi, ipertesti, ebook realizzati da docenti e
soprattutto dagli alunni durante le attività scolastiche
• software di simulazione che permettono di introdurre, nella didattica,
caratteri veramente innovativi, in quanto consentono l’acquisizione di
conoscenze tramite la simulazione di esperienze. Per esempio anche
Google Eart è un programma che consente la simulazione di un viaggio sul
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pianeta terra. Numerosi sono i software di simulazione esistenti in campo
scientifico che, senza dover eliminare gli esperimenti diretti in
laboratorio,hanno il vantaggio di provare delle esperienze che in un
laboratorio scolastico sarebbe impossibile sperimentare o di velocizzare i
tempi di raccolta ed elaborazione dei dati.
3.1 Dotazioni tecnologiche presenti nel nostro Istituto:
Grazie alla partecipazione a bandi di progettazione PON, FESR sono stati acquistati,
nel corso di vari anni, una serie di strumentazione che ha permesso di dotare tutte le
aule della Scuola secondaria di primo grado di una LIM connesse ad Internet e di
implementare una serie di laboratori quali: laboratorio informatico, laboratorio
linguistico e laboratorio scientifico.
Anche nei tre plessi della Scuola Primaria e dell’Infanzia ci sono delle LIM, dei
computer portatili e un laboratorio informatico nel plesso Bixio.
Da ormai tre anni il nostro Istituto è dotato di registro elettronico a cui hanno accesso,
tramite password, non solo tutti i docenti ma anche le famiglie che possono acquisire
informazioni sulle presenze, sui compiti per casa e sugli esiti formativi del proprio/a
figliolo/a.
3.2 Strumenti ed attrezzature di cui il nostro Istituto intende dotarsi
L’Istituto necessita delle seguenti strumentazioni e attrezzature specifiche e di
dispositivi che facilitino l’innovazione della didattica:
• Potenziamento della velocità di connessione Internet esistente per mettere gli
operatori della scuola nelle condizioni ottimali ad abilitare l’attività didattica
attraverso le tecnologie digitali
• Incremento della rete Internet con la Fibra, come previsto da PNSD, in modo
da permettere, ad esempio, l’uso di soluzioni cloud per la didattica (moodle,
piattaforma eTwinning …) e l’uso di contenuti di apprendimento multimediali.
• Completamento della dotazione delle LIM in tutte aule del nostro istituto, al
fine di garantire pari opportunità didattiche a tutti gli alunni dell’Istituto, in
quanto alcune classi della Scuola Primaria e dell’Infanzia ne sono prive;
• Predisposizione di laboratori di informatica, connessi ad Internet, nei plessi
Corrao ed Ilaria Alpi che ne sono sforniti;
• Disposizione di un collegamento internet in tutti i laboratori dell’Istituto.
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• strumenti compensativi per DSA: smart Pen., audiolibro o libro parlato, sintesi