L'Oscar del giorno lo assegniamo a Quintino Pallante. Il direttore del- l'Arpa Molise sta diventando il bersa- glio del presidente della Regione. Ri- dotte le somme destinate all'Agenzia per l'ambiente proprio nel momento in cui, invece, ci sarebbe necessità di maggiori fondi per la tutela del terri- torio aggredito da più parti. Tra l'altro, non sapendo proprio più come met- tere in difficoltà la struttura, il diret- tore è stato bersagliato per il fatto di avere chiuso il bilancio in attivo. In- vece del premio, il direttore si è visto decurtare i fondi. Come dire? “Gli utili sono inutili” è l’idea del governatore Frattura. Quindi, per essere utile, sarà meglio che Pallante produca debiti. Il Tapiro del giorno lo diamo a Roberto Ruta. Il senatore del Pd, portavoce del progetto Granmanze in Molise, ancora non riesce a tro- vare tempo e parole per spiegare ai molisani gli effetti positivi e nega- tivi della maga stalla che dovrebbe ospitare a San Martino in Pensilis 12mila capi di bestiame. I numeri forniti dalla struttura regionale par- lano chiaro: su 24milioni di inve- stimenti il Molise non ci guada- gnerà nulla se non una trentina di posti per gli addetti alla stalla. Forse. E se a dire questa verità è la Regione Molise, chi ci guadagnerà da questa iniziativa? Quale sarà la marcia in più per il Molise? Il Tapiro del giorno a Roberto Ruta GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio ANNO IX - N° 125 - MARTEDÌ 5 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected]E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected]Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico L’Oscar del giorno a Quintino Pallante
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L'Oscar del giorno lo assegniamo aQuintino Pallante. Il direttore del-l'Arpa Molise sta diventando il bersa-glio del presidente della Regione. Ri-dotte le somme destinate all'Agenziaper l'ambiente proprio nel momento incui, invece, ci sarebbe necessità dimaggiori fondi per la tutela del terri-torio aggredito da più parti. Tra l'altro,non sapendo proprio più come met-tere in difficoltà la struttura, il diret-tore è stato bersagliato per il fatto diavere chiuso il bilancio in attivo. In-vece del premio, il direttore si è vistodecurtare i fondi. Come dire? “Gli utilisono inutili” è l’idea del governatoreFrattura. Quindi, per essere utile, saràmeglio che Pallante produca debiti.
Il Tapiro del giorno lo diamo aRoberto Ruta. Il senatore del Pd,portavoce del progetto Granmanzein Molise, ancora non riesce a tro-vare tempo e parole per spiegare aimolisani gli effetti positivi e nega-tivi della maga stalla che dovrebbeospitare a San Martino in Pensilis12mila capi di bestiame. I numeriforniti dalla struttura regionale par-lano chiaro: su 24milioni di inve-stimenti il Molise non ci guada-gnerà nulla se non una trentina diposti per gli addetti alla stalla.Forse. E se a dire questa verità è laRegione Molise, chi ci guadagneràda questa iniziativa? Quale sarà lamarcia in più per il Molise?
Il Tapiro del giorno
a Roberto Ruta
GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggio
ANNO IX - N° 125 - MARTEDÌ 5 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita
Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico
L’Oscar del giorno
a Quintino Pallante
CAMPOBASSO. Chissà se davvero ogni mondo è paese. Di certo quanto ac-
cade oggi in Molise sembra avere una peculiarità: succede solo da noi. Lo
Statuto regionale non viene promulgato? Che volete che sia, si tratta solo
della Magna Charta della nostra regione. Si diventa capogruppo di un partito
che non è quello dell’elezione? Non importa, siamo nel Molise di tutti. La
polemica che continua ad intercorrere tra il consigliere eletto nell’Udeur
(Nunzia Lattanzio) e il presidente del Consiglio regionale (segretario regio-
nale Udeur) Vincenzo Niro ha dell’incredibile. Sul rispetto delle regole s’in-
tende. Niro infatti, essendo stato eletto sul listino maggioritario di Frattura,
il Molise di tutti, risulta essere capogruppo dell’Udeur. Eppure le regole par-
lano chiaro: “I gruppi consiliari sono formati dagli eletti nelle liste aventi lo
stesso contrassegno” recita l’articolo 16 del regolamento interno dell’As-
semblea regionale. Ma Vincenzo Niro, accettando l’elezione sul listino mag-
gioritario, coma mai si ritrova nell’Udeur a fare anche il capogruppo?
“Qualora il consigliere regionale – recita ancora l’articolo 16 del regolamento
interno – non intenda appartenere al gruppo nelle cui liste è stato eletto può
entrare a far parte di altro Gruppo, ce ne sia consenziente, o entra nel gruppo
misto”. In tale ipotesi “i consiglieri devono comunicare per iscritto al presi-
dente del Consiglio l’adesione ad un gruppo diverso da quello originario”.
Dunque, l’unico consigliere del gruppo Udeur è Nunzia Lattanzio, eletto
con il contrassegno del partito. Essendo l’unica eletta spetta a lei il ruolo di
capogruppo e, sempre alla Lattanzio, Niro avrebbe dovuto chiedere a dispo-
nibilità della sua (di Niro) adesione al gruppo Udeur. Tanto è vero che lo
stesso Vincenzo Niro lo scorso 2 aprile 2013 invia una missiva al presidente
Frattura comunicando di rinunciare al seggio dell’Udeur. E, senza alcuna co-
municazione alcuna, si ritrova capogruppo del partito Mastella (di cui è
anche segretario regionale) e presidente del Consiglio. Nel silenzio complice
di tutti i consiglieri regionali.
Così, nel Molise di tutti, il buon Frattura può stare tranquillo: se ci sarà
una crisi di governo a gestirla in Consiglio regionale sarà il presidente di Pa-
lazzo Moffa che parlerà in maniera imparziale con dichiarazioni politiche in
nome e per conto dell’Udeur. Insomma, il Molise di tutti segue la legge di
Niro. “il documento sottoscritto e prodotto dal Dott. Niro il 2 aprile 2013, do-
cumento nel quale lo stesso -eletto sia nella lista regionale 'IL MOLISE DI
TUTTI FRATTURA PRESIDENTE' che in quella provinciale di Campobasso
'UDEUR POPOLARI'- dichiara di optare per la prima (IL MOLISE DI
TUTTI) decadendo, naturalmente, dalla seconda (UDEUR POPOLARI).Nella
stessa circostanza, però lo stesso Niro (investito da straordinari poteri di ubi-
quità) precisa 'comunque di rimanere nel gruppo "UDEUR POPOLARI" del
quale lo stesso dichiara di essere Capogruppo'.
Nella sostanza, il Dott. Niro, in violazione palese dell'Art. 16 del Regola-
mento Interno consiliare (ma a lui ed a tanti come lui molto e tanto altro
sembra esser concesso), esattamente come accade oggi in Consiglio, occupa
due poltrone/caselle, sceglie una lista (IL MOLISE DI TUTTI) ed infila piedi
e mani anche nell'altra (POPOLARI UDEUR). Sara’ KRATOSMANIA?” di-
chiara Nunzia Lattanzio.
TAagliolto
25 novembre 2013
Il Consiglio nella rete
della legge di Niro
Violato il regolamento interno dell’Assemblea regionale
Si esulta per due mesi di cassa integrazione ed
un futuro incerto
Cassa integrazione fino a dicembre 2013 e poi
si vedrà. Se ci saranno i soldi continuerà la cassa
integrazione anche nel 2014 altrimenti ci sa-
ranno i contratti di solidarietà, ossia i medici si
decurteranno lo stipendio del 6% per evitare che
andranno a coprire gli stipendi di altri colleghi,
gli infermieri se lo taglieranno dell’8,8%.
E’ questo l’accordo raggiunto con la Fonda-
zione Giovanni Paolo II per evitare il licenzia-
mento di 45 persone. “Da questa sera segniamo
la ripresa della nostra sanità” ha esultato il pre-
sidente della Regione. Ma di grazia, signor pre-
sidente, cari sindacati, cosa c’è da esultare?
Quale sarebbe il cambio di marcia che sfugge
agli occhi di tanti? La nota positiva c’è, senza
dubbio. Ma riguarda solo il momentaneo man-
cato licenziamento dei lavoratori. Una misura
tampone che viene fatta trapelare come fosse il
giorno della liberazione.
Concretezza zero. Anzi, l’atto concreto lo
hanno compiuto solo i lavoratori che hanno de-
ciso di tagliarsi lo stipendio per evitare che i col-
leghi restino a casa. E se la sanità molisana ri-
parte dall’assenza di chiarezza progettuali per il
futuro e dalla solidarietà degli addetti ai lavori,
allora sì che il Molise vedrà una luce diversa per
il futuro.
giorug
Licenziamenti ex Cattolica,una gioia dalle ore contate
Il presidente del Consiglio fa il capogruppo di un partito in cui non è stato eletto
In Consiglio regionale ricordate le vittime di San Giuliano di Puglia del terremoto del 2002
Colpo di mano del presidente Fratturaper allargarela giunta regionalee aggravare il costo della politica
TAaglio
lto3
5 novembre 2013
Gran Manze, ecco i veri problemi
Omettendo un preciso dovere d’ufficio (reato penale che continua a sfuggire agli organi inquirenti) e contravvenendo all’articolo 121 dalla Costituzione italiana, da 9 mesi il presidente tiene il nuovo statuto regionale chiuso nel cassetto in quanto, promulgandolo, gli sarebbe impossibile procedere all’abrogazione della legge 21 e allargare la giunta da quattro a cinque o a quanto gli pare
Dall'inquinamento dei territori a un'estensione pesante e innaturale
Oggi, all’ordine del giorno del consiglio, l’abrogazione della legge regionale numero 21 del 5 ottobre 2012
CAMPOBASSO. Basta dare un’occhiata alla scheda del Con-tratto di filiera, tanto per capire perchè Granarolo, quando fa isuoi annunci “umanistici”, è sempre sintetico e sbrigativo. Allora,premesso che il progetto riguarda l’intera filiera del latte (quasitutta in Emilia Romagna, tranne che per l’urina e illetame, tutti ovviamente in Molise), si legge a pagina 8 :“Sono molte le aziende che per il loro bestiame attuale hannobisogno di una riduzione o di uno sgombero per ottemperare con lalegge. Esternalizzando l’allevamento della parte non produttiva delbestiame, ossia le manze, si estrae anche il 35-40% del totale dellaproduzione di materia organica. Il nuovo centro di accrescimentodeve quindi attivare un programma di gestione dei residui e diventaresponsabile di tutta questa produzione organica. La scelta del sitodove verrà costruito l’impianto specializzato nell’allevamento di vitellee manze è stato fatta rivolgendo grande importanza verso lo smal-timento delle deiezioni che verrebbero prodotte dai 12.000 giovanianimali allevati nel centro“. Quindi, obbligati dalla legge per-
chè hanno superato il carico per ettaro di liquame eletame in Emilia e Romagna, loro che fanno? Liberanolì, e con soldi pubblici, ettari da piscia e cacca di manzeper produrre solo carne e latteì, e trasferiscono da noisostanzialmente piscia e cacca, occupando ettari.
Si legge ancora a pagina 9: “Come vediamo in seguito, la RegioneMolise e la confinante Puglia sono costituite perlopiù da aree nonvulnerabili secondo la direttiva nitrati e, all’interno dell’Accordo di Fil-iera stipulato con gli agricoltori del luogo, lo spandimento del letamesui loro terreni, viste le estensioni interessate,costituisce un’opportu-nità di creare economie di scala e sinergie fra il centro e questi ul-timi anzichè una minaccia”.Come dire: lì sono pieni, quindi perprodurre svuotano; noi ci possiamo riempire e, perciò, ciriempiono senza produrre nulla!Però con piscia e letame sifa sinergia tra il rancho e i contadini che se la pigliano!!
Così a pagina 10: “Infatti una stalla media di 100 vacche in lat-tazione in base alla Direttiva 91/676/CEE la nostra stalla media ne-
cessita in zona vulnerabile (dove c’è la maggior concentrazione distalle) di: 0,49 ettari per ogni vacca e di 0,21 ettari per ogni vitellao manza. Come si evince dai dati sopra riportati, un allevatore medioitaliano che decide di esternalizzare la rimonta presso il centro spe-cializzato “Granmanze” potrebbe liberare 18 ettari su cui gravano ledeiezioni degli 84 giovani animali“. Se tanto mi da tanto ogni84 animali servono 18 ettari per spandere letame.Quindi 12.000 manze:84 manzex18 ettari= 2.571 ettaria rotazione!!!
Ancora a pagina 11: “Quindi un risultato tangibile per gli alle-vatori che opterebbero per questa soluzione è la possibilità di averemediamente un 30% di produzione in più senza fare alcun tipo diinvestimento materiale in strutture, terreni, impianti, macchine“. Quindi: a loro il 30% di produzione in più senza alcun
tipo di investimento; a noi l’investimento ma persmaltire liquami e letami e per godersi in un’ampiaparte di territorio regionale il profumo emanato!
Deprimente, semplicemente deprimente, l’ordine del
giorno del consiglio di oggi (ore 11) a Palazzo Moffa.
Non c’è un argomento, che sia uno, che contenga un
progetto di sviluppo, che prefiguri un intervento pro-
grammatico, che apra una prospettiva di lavoro, che
raccolga la necessità di rivedere il cumulo dei privilegi
di cui dispongono i presidenti della giunta e del consi-
glio, gli assessori e i consiglieri. In compenso c’è la pro-
posta di abrogare la legge regionale numero 21 del 5
ottobre 2012. Vergognoso colpo di mano per allargare
la giunta regionale e appesantire il costo della polit-
ica. La legge che si vuole abrogare è questa: “Articolo 1
(composizione del consiglio regionale e della giunta): Al
fine di conseguire gli obiettivi stabiliti nell’ambito del co-
ordinamento della finanza pubblica e di adeguare l’ordi-
namento regionale a quanto stabilito dall’articolo 14 del
decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con mo-
dificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, la com-
posizione numerica degli organi della Regione Molise e
così rideterminata: a) il Consiglio regionale si compone
di venti consiglieri, ad esclusione del Presidente della
Giunta regionale; b) è pari a quattro il numero massimo
degli assessori che compongono la Giunta regionale”.
Articolo 2 (efficacia): ” Le disposizioni di cui all’arti-
colo 1 hanno efficacia dalla legislatura regionale succes-
siva a quella in corso alla data di entrata in vigore della
presente legge”. Articolo 3 (entrata in vigore): “La pre-
sente legge entra in vigore il giorno successivo a quello
della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Re-
gione Molise. La presente legge sarà pubblicata nel Bol-
lettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque
spetti di osservarla e farla osservare come legge della Re-
gione Molise”. Sarebbe fatto obbligo a chiunque di os-
servarla e farla osservare, tranne alla maggioranza di
centrosinistra che le leggi, e finanche la Costituzione, le
calpestano. La Costituzione: il presidente Frattura da 9
mesi tiene lo statuto regionale approvato all’unanimità
dal precedente consiglio regionale il 22 febbraio 2011,
chiuso nel cassetto in quanto, promulgandolo, gli sa-
rebbe stato impossibile procedere all’abrogazione della
legge numero 21 del 2012 e ad allargare la giunta da
quattro a cinque o a quanto gli pare.
Così facendo, però, ha omesso un preciso dovere d’uf-
ficio (reato penale che continua a sfuggire agli organi
inquirenti) e ha mancato di rispettare l’articolo 121
dalla Costituzione italiana.
Sicché, nella fattispecie, non è lontana l’ipotesi se-
condo cui, qualora il ritardo della promulgazione sia
stato preordinatamente diretto ad impedire la produ-
zione di effetti di una legge sgradita al Presidente (e la
legge che vuole abrogare lo è sicuramente - ndr), po-
trebbe aversi un conflitto politico e si potrebbe persino
arrivare ad una eventuale attivazione di rimedi giuri-
sdizionali, oltre che, extrema ratio, il ricorso al procedi-
mento di cui al primo comma dell’articolo 126 della
Costituzione (la destituzione del presidente).
Ci ripetiamo sul caso; seppure nella (vana) speranza
che qualche mente illuminata ne faccia uso e tesoro per
impedire che il Molise diventi la regione dello stru-
mentalismo e della sopraffazione sistematici. Il resto
dell’ordine del giorno è minutaglia: politica e ammini-
strativa. Mozioni precedentemente rinviate, nuove mo-
zioni, interrogazioni e ordini del giorno su faccende di
nessuno interesse collettivo. Un consiglio che fa seguito
ad altri della stessa specie e qualità. Sintomatico al ri-
guardo la riflessione di Rino Ziccardi di Rivoluzione de-
mocratica, a sottolineare la delusione del popolo di
sinistra nei confronti della maggioranza di Palazzo
Moffa: “Si erano presentati per costruire una <rivo-
luzione> amministrativa e, ad oggi, fanno fatica anche
a convocare il Consiglio regionale, e le relative com-
missioni, per mancanza di provvedimenti”. Sentimento
diffuso e in ascesa ad otto mesi dall’insediamento. Fin
qui sprecati in chiacchiere e utilizzati per la sanifica-
zione politica nei gangli regionali dove permanevano gli
uomini di Michele Iorio. Avessero contezza e coscienza
di quanto costa all’erario il loro esercizio di vanità e va-
cuità, ma anche di prepotenze, forse si conterrebbero.
Ma non si contengono. Vanno avanti con le interroga-
zioni ( 9 ), con le mozioni ( 2 ), con gli ordini del giorno
( 3 ), con le nomine di componenti supplenti nel Colle-
gio dei revisori dei conti del Consorzio di sviluppo in-
dustriale di Isernia-Venafro, dell’azienda speciale
Sanniolab, del Consorzio di sviluppo industriale della
Valle del Biferno e del componente effettivo del Colle-
gio dei revisori dei conti dell’azienda speciale “Sviluppo
e economico d’Isernia”. Con la elezione del Difensore
civico regionale.
Dei tre ordini del giorno presentati dai consiglieri Mi-
cone, Sabusco, Fusco Perrella, Cavaliere e Romagnuolo,
quello che meglio esprime lo stato catatonico in cui ver-
sano, e la tendenza pietistica con cui si rivolgono, viene
chiesto al presidente del consiglio regionale e al presi-
dente della giunta regionale “ l’attivazione di un per-
corso politico-istituzionale (Sic! –ndr) che contribuisca
al mantenimento delle funzioni e dell’erogazione dei
servizi da parte delle Province e l’attivazione di un co-
ordinamento interistituzionale di tutti gli enti strumen-
tali, organismi e società (crediamo partecipate dalla
Regione – ndr) per contenere i costi della politica e de-
terminare un alleggerimento dell’amministrazione”.
Oltre che pietistico, soprattutto contraddittorio. Come
si possa chiedere da un lato il contenimento della spesa
pubblica e l’alleggerimento dell’amministrazione, e dal-
l’altro il mantenimento delle funzioni e dell’erogazione
dei servizi da parte delle Province, qualcuno dei firma-
tari dovrebbe spiegarlo.
Dardo
Un ottobre particolarmente caldo ha
condizionato l’incontro del consigliere
regionale delegato alla protezione civile,
Salvatore Ciocca, con il direttore pro-
tempore dell’Agenzia, Alberta De Lisio,
e con i vertici del Corpo Forestale dello
Stato, dei Vigili del Fuoco e il responsa-
bile Soup della Protezione Civile, per
fare il punto sulla campagna antincen-
dio 2013 appena conclusa. Lo ha condi-
zionato suggerendo ai partecipanti di
prendere in seria considerazione le va-
riazioni climatiche come elemento da
valutare, inducendoli a ritenere necessa-
rio, ad esempio, di allestire un pro-
gramma d’intervento meno rigido, sulla
tempistica, di quello in essere.
Per coerenza, è stato deciso di dare
avvio alla programmazione antincendio
2014 fin dalle prossime settimane, di
modo che ci sia tutto il tempo per mi-
gliorare la pianificazione degli interventi
e delle strategie organizzative tali da as-
sicurare una massiccia copertura del
territorio e delle aree a maggior rischio
d’incendio. Questo per ciò che attiene al
futuro prossimo. Per gli esiti della cam-
pagna antincendio 2013, i cui risultati
sono racchiusi in cifre particolarmente
confortanti (404 incendi su una super-
ficie totale di 594 ettari), da parte di
tutti è stata espressa piena soddisfa-
zione. Il dato numerico, infatti, attesta
l’abbassamento del fenomeno (nel 2007
gli incendi monitorati sono stati 823 e gli
ettari di terreno 3910 ettari; nel 2008, 642
incendi e 1336 gli ettari; nel 2009, 451
incendi per 446 ettari; nel 2010, 739 in-
cendi per 980 ettari; nel 2011, 602 in-
cendi per 1119 ettari; nel 2012,
infine, 959 incendi per 1134 ettari di su-
perficie interessata). Il diagramma è
perfettamente leggibile e dice dell’effi-
cienza del servizio e come poterlo mi-
gliorare anche in rapporto alla
mutazione climatica che, come que-
st’anno, ad esempio, ha dato un fine ot-
tobre con temperature estive. E’
comprensibile che Ciocca abbia inte-
resse ad esaltare il buon lavoro svolto
dall’Agenzia con il supporto fondamen-
tale del Corpo Forestale dello Stato, dei
Vigili del Fuoco e delle associazioni di
volontariato, che ogni anno collaborano
fattivamente alla campagna antincendio,
nonché di creare i presupposti per mi-
gliorarlo.
Ma, come è stato riconosciuto nel ri-
portare i dati statistici delle recedenti
campagne, è chiaro che il buon lavoro
svolto e i buoni risultati ottenuti sono il
frutto della impostazione data al servizio
e portata avanti con molta applicazione
da chi, fin dal nascere, ha gestito e di-
retto l’Agenzia regionale della Prote-
zione civile. Capita spesso che i nuovi
amministratori vestano i panni della
festa per ciò che riescono a raccogliere
da chi li ha preceduti, ma mai che ne fac-
ciano menzione o ne riconoscano l’ope-
rato. Per cui tocca al cronista provvedere
a distinguere il vecchio dal nuovo, e i
meriti dai demeriti. Che in prospettiva
si possano migliorare gli interventi pre-
ventivi contro il fenomeno degli incendi
(dolosi o meno) e quindi di salvaguar-
dare ancora meglio il grande patrimonio
naturale del Molise costituito dalle aree
boschive, è tutt’altro ragionamento. De-
cisamente favorevole a chi intende por-
tarlo avanti. Dardo
CAMPOBASSO. Questi sono giorni cruciali per le
Province. Il Parlamento è alle prese con la discussione
del Disegno di Legge sulle Città Metropolitane, sulle
Province e sulle Unioni e fusioni di Comuni, e nulla è
dato per scontato. Nell’audizione con gli esperti costi-
tuzionalisti alla Commissione Affari Costituzionali
della Camera, cui ha preso parte anche l’Upi, i profes-
sori interpellati hanno
evidenziato ai parlamentari presenti tutte le gravi cri-
ticità presenti nel testo del DDL. Un testo che è
stato da loro definito incostituzionale, disarticolato,
confuso, foriero di nuovi inevitabili conflitti
istituzionali. Queste affermazioni non sono cadute
nel nulla, anzi, hanno scosso i deputati dei
diversi partiti.
“Questi primi timidi segnali di dubbi sul Disegno di
Legge - sostiente il presidente nazionale dell’Upi — ci
impongono di proseguire in questi giorni con la mas-
sima determinazione nel portare avanti la nostra
azione e fare luce sulla tanta propaganda che continua
ad essere propinata sulle Province.
In queste settimane abbiamo ricevuto da moltis-
sime Province documenti sottoscritti da
voi dipendenti nei quali si chiedeva all’Upi di or-
ganizzare momenti di incontro a livello
nazionale per potere giungere ad un confronto con
le rappresentanze dei dipendenti su una riforma
che avrà un impatto pesantissimo sul personale.
Accogliendo con piacere questa richiesta abbiamo
deciso di riservare a questo tema e ai
riflessi che la riforma delle Province avrà sugli
oltre 56.000 dipendenti la sessione
pomeridiana del dibattito dell’Assemblea Nazio-
nale delle Province (che si terrà a Roma oggi presso
il Teatro Quirino - Via delle Vergini, 7) che inizierà
alle ore 14,00.
I dipendenti e le loro rappresentanze sono quindi
inviati ad intervenire all’Assemblea ,
per portare il proprio contributo diretto al confronto
che si avrà con il Governo, il Parlamento e le
organizzazioni sindacali e manifestare a livello na-
zionale le ragioni delle forti preoccupazioni per il
loro futuro lavorativo che sono state in questi mesi
evidenziate nelle assemblee territoriali, nei
documenti e nelle lettere aperte”.
4 TAagliolto5 novembre 2013
Capita spesso che i nuovi amministratori vestano i panni della festa per ciò che riescono a raccogliere da chi li ha preceduti,ma mai che ne facciano menzione o ne riconoscano l’operato
Fatto il punto sulla stagione
2013: meno incendi, più boschi
Anche il personale delle istituzioni pronto alla mobilitazione
Province in campo per salvarsi
Buon lavoro della Protezione civile con la collaborazione del corpoForestale dello Stato, dei vigili del Fuoco e delle associazioni di volontariato
CAMPOBASSO. Il Capogruppo del-l’Italia dei Valori, Carmelo Parpiglia, e ilSegretario regionale del partito, Cri-stiano Di Pietro, hanno illustrato la pro-posta di legge per la limitazione delgioco d’azzardo patologico e la preven-zione della ludopatia. “Dichiariamoguerra al gioco d’azzardo – ha esorditoil Delegato allo sport – nella regionecon la percentuale più alta di giocatori.Si tratta ormai di una piaga sociale e oc-corre intervenire per prevenire, recu-perare e curare i soggetti che cadononella spirale del gioco. Basti pensare chel’azzardo è la terza impresa nazionale,con un fatturato di circa 100 miliardi dieuro, cioè il 4% del Pil. Oltre 15 milionidi italiani giocano abitualmente e 3 mi-lioni sono a rischio dipendenza. Questecifre determinano costi sociali moltoelevati a cui dobbiamo porre freno at-traverso un duplice approccio”.SecondoCarmelo Parpiglia è indispensabile inte-grare “strumenti repressivi e meccani-smi premianti.
Nella legge – spiega – viene intro-dotto il divieto di installare nuovi appa-recchi ad una distanza inferiore ai 500metri da scuole, da centri di aggrega-zione sociale o sportiva, dalle strutturesocio – assistenziali. Inoltre, è vietata inmodo assoluto la pubblicità. Per contro– continua – intendiamo premiare i ti-tolari di attività commerciali che disin-stallano le apparecchiature per il gioco,attraverso una fiscalità premiante che iComuni possono decidere di conce-dere. Da parte nostra, aumenteremol’aliquota Irap a carico di chi non rinun-cerà alle slot machine”.
"Ludopatia da prevenire"L'Italia dei valori per la limitazione del gioco d'azzardo
Il Molise nel mirinodella Camorra
C’è più di qualcosa che lascia supporre che a fianco dell’economiain crisi vegeti e ne prosperi un’altra che mostra segni di floridezza
Da chi studia la Camorra (e corre pericolo) un avver-
timento al Molise: la longa mano della malavita orga-
nizzata avrebbe scelto il nostro territorio per tenersi al
riparo, per avvantaggiarsi delle condizioni ambientali
locali, per mimetizzarsi nell’economia dei colletti bian-
chi e della distruzione commerciale. Si parla di crisi, di
comparti produttivi a rischio di crollo, di penuria di ri-
sorse finanziarie e però Campobasso annovera decine
di banche, decine di iper e super mercati, una zona in-
dustriale che tutto traduce, tranne che stia in difficoltà:
crescono e non diminuiscono le insegne. Il Molise è
stato occupato dai produttori di energia alternativa (so-
prattutto l’eolico) su cui gravano non pochi sospetti che
a governarla nella sua azione speculativa e aggressiva
siano appunto associazioni poco raccomandabili. Per
non dire del tentativo (fallito?) di entrare nel Molise a
vele spiegate con il problema dei rifiuti.
Oggi sappiamo che tra le province di Caserta ed Iser-
nia la Camorra ha fatto il suo sporco lavoro di interra-
mento di rifiuti tossici. Pertanto c’è qualcosa che non
funziona, che non collima con le analisi economiche
che questi rischi li escludono e non li prendono in con-
siderazione.
La legalità nel Molise si affievolisce ogni giorno di più
attraverso l’espansione di attività illecite dietro sigle
societarie anonime, srl, consorzi o denominazioni ap-
parentemente innocue. C’è n’è abbastanza per sup-
porre che a fianco dell’economia in crisi ne vegeti e
prosperi un’altra che mostra segni di floridezza. Da chi
studia la Camorra (e corre pericolo) a noi molisani
viene detto di aprire gli occhi, di alzare il livello di at-
tenzione, di evitare contaminazioni economiche e cul-
turali con quella gente. Segnali di pericolo non
mancano, perché non solo l’uomo della strada si guardi
intorno quanto, invece, si allerti il sistema di controllo
e di sicurezza.
Di questa necessità non molto tempo s’è fatto porta-
voce l’assessore regionale Petraroia con questa dichia-
razione: “Per accertare le nuove catene di controllo su
parte dell’economia molisana sarebbe sufficiente se-
guire l’andamento delle aste fallimentari o i passaggi
di proprietà delle imprese”. Lo si fa? Se lo si fa, lo si sta
facendo a fari spenti e a basso volume. Storicamente il
Molise, per le sue ridotte dimensioni geografiche e de-
mografiche ha patito una presenza deficitaria (nel nu-
mero) delle Forze dell’ordine.
I tempi sono cambiati, ma non è cambiata, purtroppo,
la dotazione delle Forze dell’ordine.
Il territorio, per le sue caratteristiche orografiche e
ambientali (così care alle ditte di impianti eolici), è di-
ventato terreno fertile per malavitosi di ogni risma e di
ogni caratura. Da ciò balza evidente la necessità che si
allarghi il cerchio della collaborazione istituzionale, si
operi con la dovuta professionalità e con dovizia di
mezzi e di uomini per salvaguardare la sicurezza e per
combattere meglio le organizzazioni malavitose che
stanno aggredendo il Molise. Naturalmente, anche la
coscienza civile dei cittadini è chiamata a fare la sua
parte. Molise sveglia!
Dardo
di Massimo Dalla Torre
“La morte corre lungo le strade Moli-
sane”. Questo, è il titolo di un articolo che
potrebbe apparire sulle prime pagine di
un giornale qualsiasi, non necessaria-
mente locale, in quanto, le rivelazioni del
pentito Schiavone appartenente al clan di
Sandokan stanno facendo il giro delle re-
dazioni, ma soprattutto dei social-net-
work. Rivelazioni che, a dir la verità, non
dovrebbero lasciare stupiti, perché se la
memoria non c’inganna qualche anno fa
furono scoperti alcuni terreni contaminati
nel basso Molise.
Terreni in cui si coltivavano regolar-
mente prodotti orto-frutticoli che fini-
vano, anzi finiscono, sulle nostre tavole
nonostante la pericolosità che si nasconde
nel sottosuolo. Terreni vittime e complici
di un traffico durato anni, al centro di in-
chieste televisive come quelle condotte e
affrontate dal collega Domenico Ianna-
cone che è tornato sull’argomento, che
fanno gridare allo scandalo e ha messo in
allarme i palazzi della politica che, hanno
costituito una task-force pur di fare chia-
rezza su quanto accade.
Una commissione che indagherà e
porrà rimedio allo scempio che ci vede in
cronaca da qualche giorno. Mentre i pa-
lazzi della politica si domandano e s’in-
terrogano sul perché è potuto accadere
tutto questo, la magistratura continua il
proprio operato che, a dir la verità, non si
è mai interrotto, tant’è che il procuratore
della Repubblica di Isernia Paolo Albano,
ha intensificato l’azione per mettere fine
al traffico di sostanze che inquinano un
lembo di terra, individuato nel Venafrano,
della ventesima regione d’Italia.
La quale, si è svegliata dal letargo che la
portava a credere di vivere in un giardino
fiorito senza sapere che viviamo in un
“giardino malato” come lo definirebbe
Giacomo Leopardi che appellò la sua Re-
canati “Borgo selvaggio”, appellativo, che,
consentiteci di appropriarci della defini-
zione, in questo momento si può adattare
al Molise. Regione un tempo virtuosa che,
come abbiamo avuto modo di scrivere, è
corridoio di passaggio del malaffare dove
la commistione tra delinquenza organiz-
zata, gruppi di potere e soprattutto inte-
ressi economici, fuori dalla portata dei
cittadini, è l’humus su cui prolifera “la dis-
solvenza” di una identità che, visto gli ac-
cadimenti, è realtà. Identità “disciolta e
inquinata” come i terreni “compromessi”
causa le sostanze che ci avvelenano e che
mettono in allarme, a dir la verità in ri-
tardo, chi, forse pur avendo sentito dire
che certe cose accadevano, perché se ne è
parlato da sempre, ha cercato di allonta-
nare lo spettro contraddistinto da un
triangolo giallo e nero. Colori che il Molise
ha imparato a conoscere tant’è, che si pos-
sono vedere soprattutto di notte quando si
superano i mezzi che trasportano “il killer
silente”, perché impressi sugli portelloni
posteriori a volte neanche sigillati. Disse-
minatori di morte che corrono veloci
lungo le direttrici che ci collegano con
altre realtà “malate terminali”. Una corsa
che, se non sarà arrestata in tutti i sensi,
scaricherà chissà ancora per quanto
tempo “il non futuro” specialmente quello
delle nuove generazioni.
TAagliolto
55 novembre 2013
Le mani del malaffare sul Molise:corridoio per facili traffici
Il gruppo di opposizione “Partecipazione e Rinnovamento” haespresso ancora disappunto e stupore per la scelta della mag-gioranza che ha respinto la prima mozione relativa alla modi-fica del nuovo regolamento cimiteriale, approvato nello scorsomese di aprile, nella parte che regola la concessione della se-poltura privata ai non residenti, adducendo come motivazionela necessità di evitare azioni speculative da parte dei richie-denti. Avendo i consiglieri di minoranza raccolto lagnanze ri-guardo alla decisione di concedere la sepoltura privata aicittadini non residenti che abbiano compiuto i 60 anni di etàe solo nel caso in cui abbiano un parente entro il II grado re-sidente nel Comune di S. Elia a Pianisi, hanno voluto proporrel’adozione di altri criteri meno limitativi per la richiesta di taleconcessione, come il riconoscimento di un vincolo significativo,di un legame affettivo (come un semplice rapporto di paren-tela, di affinità o di amicizia) o patrimoniale (in ragione delquale, inoltre, sono sottoposti periodicamente a regolare pa-gamento di tributi comunali) con il Comune santeliano o lacomunità. Estendo la possibilità anche a casi eccezionali dimorte prematura. L’opposizione ha disapprovato l’atteggiamento di chiusura edi insensibilità della maggioranza, sottolineando che è neces-sario rinsaldare e salvaguardare i rapporti con i concittadiniche oggi vivono fuori dal comune (costretti a fare la valigia per
cercare lavoro altrove),non solo attraverso manifestazioniesteriori e di richiamo che esaltano l’origine comune, maanche attraverso un’ospitalità più concreta e vera. Non è pen-sabile che si riservi tanta premura solo alla sistemazione degliextracomunitari e poi si ignori quel immenso patrimonio divalori e tradizioni che ci accomunano a tanti santeliani non re-sidenti! Secondo il consigliere Biagio Faiella “Rifiutare a priori la se-poltura a chi ha sempre avuto legami di qualsiasi genere conSant’Elia a Pianisi, limitandola ad un rapporto di parentela di IIgrado, ci sembra una vera esagerazione; significa fare un gravetorto a tante persone che, pur abitando lontano, amano pro-fondamente il loro paese d’origine. Da precisare – ha aggiunto– che questo modo di fare non è mai appartenuto alla nostracomunità e che, inoltre, non sono stati molti coloro che inpassato hanno scelto di dimorare nel nostro cimitero dopo lamorte; crediamo che non sarebbero numerosi neanche in fu-turo, in quanto ognuno ha coltivato i propri interessi, sicura-mente ha messo su famiglia, in altri luoghi”. Immotivato edingiustificato, infatti, secondo l’opposizione il timore della mag-gioranza, che intravede l’intento di speculazione in chi, invece,dimostra di essere fiero di avere le sue radici in un paesecome Sant’Elia a Pianisi, portandolo sempre nel cuore insiemeal desiderio di ricongiunsi prima o poi alla sua terra d’origine.
Individuare, verificare e accertare con im-
mediatezza e puntualità. La Giunta re-
gionale interviene per dare risposte
a tutti i cittadini molisani alla
luce dell’allarmante quadro
emerso dalla pubblicazione
dei verbali desecretati del-
l’audizione del pentito
Carmine Schiavone. Il
consigliere provinciale
di Costruire Democra-
zia Michele Durante
prende atto dell’isti-
tuzione di un gruppo
di lavoro che dovrà
individuare le aree
del Molise teatro del
presunto sversamento
di rifiuti tossici ma non
può fare a meno di evi-
denziare alcuni aspetti
che, al di là di quello che
Durante definisce “finto
stupore” istituzionale per le
dichiarazioni di Schiavone, non
possono essere tralasciati. Il man-
cato rispetto da parte della Regione
della normativa europea, nazionale e lo-
cale in tema ambientale è uno dei punti foca-
lizzati da Durante . Una carenza denunciata
dal gruppo Costruire Democrazia già un anno
fa e che ora torna con prepotenza alla ribalta
alla luce del’operazione verità annunciata
dalla Giunta regionale. “Se da un lato, quindi
– ha affermato Durante - devono essere resi
pubblici i documenti intercorsi tra il Governo
nazionale e regionale riguardanti la presenza
in Molise di rifiuti tossici, dall’altro non si può
dimenticare che la Regione deve rispettare la
normativa e adempiere al decreto legislativo
155 in attuazione della direttiva europea re-
lativa alla qualità dell'aria ambiente e per
un'aria più pulita in Europa che prevede la
zonizzazione dei territori e la legge regionale
numero 16 del 22 luglio 2011 che prevede “In
via straordinaria di demandare alla Giunta re-
gionale la competenza di approntare con
somma urgenza un Piano straordinario di ac-
certamento, verifica e bonifica circa i rischi
ambientali e sanitari presenti nel territorio
regionale con priorità per le emergenze del-
l'area venafrana e del Basso Molise; così – ha
continuato l’esponente di Costruire Democra-
zia – mentre ci si stupisce delle dichiarazioni
di Schiavone ci si dimentica che ad oggi la Re-
gione Molise risulta del tutto inadempiente ri-
spetto all’attuazione degli obblighi di legge
previsti dalla legislazione comunitaria, nazio-
nale e anche regionale, peraltro di recente
adozione e che, dunque, ora più che mai, è
opportuno mettersi in regola dando corso alle
norme e, soprattutto, sospendendo tutti i pro-
cedimenti di autorizzazione, emanati o in
corso, relativi a impianti industriali inquinanti
sul territorio molisano. in corso su impianti
energetici e allevamenti intensivi”. Le reite-
rate violazioni di legge del Molise in materia
ambientale non sono una novità e nel marzo
del 2012 è stato il ministro dell’Ambiente
Clini a farle emergere con una nota di diffida
invita al Governo Iorio. “Da allora la situa-
zione non è affatto migliorata - ha proseguito
Durante - anzi, proprio alla luce dei pesanti
crimini ambientali che mettono in relazione
le ecomafie e il Molise, è arrivato il momento
di fermare tutto e mettersi in regola nella
convinzione che il modello di sviluppo per il
futuro della nostra regione, l'unico persegui-
bile, è quello che deriva dalla tutela dell'am-
biente e del territorio, per sfruttarne e
implementare le sue potenzialità turistico ri-
cettive e la produzione agroalimentare di qua-
lità".
Teresa Manara
65 novembre 2013 Campobasso
EMERGENZA AMBIENTE.
Oratino, residenza d’artista: è l’ultima valida iniziativa dell’ammi-
nistrazione comunale che governa uno dei paesi più belli e grade-
voli del Molise, in collaborazione con l’associazione culturale
“Limiti Inchiusi” e col patrocinio della Provincia di Campobasso.
Dove, tra l’altro, l’arte è di casa, essendo luogo natale di pittori e
scultori di fama, portati alla ribalta dall’opera documentale di
Dante Gentile Lorusso. Ad Oratino nei giorni scorsi, con la parte-
cipazione eccessiva e, crediamo, immotivata, se strettamente colle-
gata al significato culturale della manifestazione, di personaggi
politici, c’è stata la presentazione “Vis a Vis – artists in residence
projecit”: programma di residenza per artisti che per obiettivo ha
la promozione dell’arte contemporanea e la valorizzazione del con-
testo territoriale in cui va a collocarsi. La seconda edizione, curata
con maestria da Silvia Valente, si tiene dunque a Oratino che ospi-
terà, a partire dal 5 novembre, e per un mese, la pittrice molisana
Barbara Esposito, quindi, a seguire, la scozzese Morwenna Kear-
sely e il sudafricano Martin Elden. Un modo straordinariamente
efficace di coniugare l’arte moderna, le sue più valide espressioni,
e il territorio con le sue peculiarità, tale da renderli interconnessi.
Difatti, l’artista ospitato dalla comunità di Oratino studierà e ri-
fletterà sul contesto di riferimento, “analizzando gli aspetti di varia
natura attraverso un’azione diretta e partecipata, priva di filtri e
caratterizzata da una reale presenza fisica sul territorio”.
Lato oltremodo interessante è la realizzazione di un’opera d’arte
da lasciare al comune, “sintesi e rielaborazione delle analisi con-
dotte durante il periodo di permanenza dell’artista”.
Scrive saggiamente la Valente, “L’arte contemporanea diventa così
la chiave d’accesso alla riscoperta del patrimonio locale, favorendo
una continuità creativa in linea con la tradizione, ma capace di in-
nescare una serie di sinergie con il territorio e con i fruitori, con
l’auspicio d costruire nel tempo una vera e propria rete di opere
d’arte contemporanea collocate sul territorio”. Iniziativa interes-
sante, concreta, incisiva che per Oratino, per la sua storia e per le
sue tradizioni dell’arte pittorica e scultorea, è un’ulteriore occa-
sione d’arricchimento sul piano culturale e della sensibilità verso
il moderno. Apprezzabile l’impegno dell’associazione “Limiti In-
chiusi” nel percorrere con crescente credito e consenso la strada
che dovrebbe portare il Molise a collegarsi ai circuiti artistici in-
ternazionali. “Vis a Vis”, una circostanza da tenere presente in
agenda e da seguire da vicino, con interesse.
Dardo
Vis a Vis”: l’arte modernarisiede ad Oratino (dal 5 novembre)
Respinta la mozione proposta dall’opposizione: Nessuna modifica al regolamento cimiterialePorte chiuse ai non residenti
Durante: “Nessuna sorpresa, Regione inadempiente”
Se un difetto hanno le inizia-
tive politiche e amministrative
del consigliere Michele Ambro-
sio è quello di essere tardive.
Cioè, di essere state prese e pre-
sentate con ritardo rispetto alle
necessità che rilevano e che vor-
rebbero risolvere, oppure ri-
spetto alle novità che vorrebbero
inserire nella vita
amministrativa e
sociale della città.
Comunque vanno
apprezzate per
l’impegno che pre-
suppongono, per la
sensibilità che
fanno trasparire
da parte del pro-
ponente e per gli
effetti benefici
che si propon-
gono di sviluppare
nella coscienza civile col-
lettiva se accolte e fatte proprie
dall’amministrazione di Palazzo
san Giorgio. Ultime in ordine di
tempo la proposta di introdurre
nel sistema amministrativo lo-
cale la program-
mazione popolare
e la rendicontazione
sociale allo scopo dichiarato (e
dimostrato) di “predisporre un
percorso condiviso che porti al-
l’adozione del bilancio “parteci-
pativo” e del bilancio “sociale”
(quest'ultimo da inserire nello
Statuto)”.Visti da vicino, i due
elementi d’innovazione dareb-
bero questi risultati: Con il bilan-
cio “partecipativo” i cittadini e le
rappresentanze sociali avreb-
bero la possibilità concretamente
diretta di inserire nelle pieghe
del bilancio comunale una voce
specifica e il relativo stanzia-
mento per essere realizzata. Vale
a dire, scegliere e realizzare un
intervento, proporre una scelta
programmatica, interferire atti-
vamente nell’uso e nella destina-
zione di una parte delle risorse
comunali. Analogamente – dice
Ambrosio - , il bilancio sociale
consentirebbe di avere dall’am-
ministrazione comunale (in
modo sintetico, chiaro e traspa-
rente) i numeri e le cifre dei do-
cumenti contabili. Cioè, “come
vengono utilizzate le risorse
pubbliche e la miriade di tasse,
tributi, tariffe, sanzioni e balzelli
vari, che i cittadini versano diret-
tamente o indirettamente nelle
casse comunali”.Beh, questa sa-
rebbe una piccola rivoluzione so-
ciale, ancorché un obbligo per gli
amministratori nei confronti dei
cittadini. “Due strumenti – se-
condo il consigliere - per con-
cretizzare la reale partecipazione
alla vita amministrativa della
gente, per recuperare il patrimo-
nio di intelligenze, competenze,
sensibilità e conoscenze di cui è
ricca la società civile, per inver-
tire il trend della diffusa disaffe-
zione che si registra verso le
istituzioni”. Impossibile dargli
torto.
Dardo
Mercoledì 30 ottobre 2013, si è
verificato un ulteriore, incre-
scioso, episodio sulla tratta Cam-
pobasso-Foggia. Facciamo un
passo indietro. Con l’apertura
dell’anno scolastico si è ripropo-
sto il problema dei circa 30 stu-
denti che da San Bartolomeo in
Galdo scendono sulla statale 17
per prendere l’autobus Foggia-
Campobasso. L’anno scorso il
problema fu affrontato con un
accordo SITA-Metauro che pre-
vedeva il raddoppio della linea
FG-CB con un mezzo della Me-
tauro, che è risultato utile anche
per tamponare l’aumento dell’af-
flusso delle utenze “universita-
rie”. Una precisazione, oggi la
linea in questione è utilizzata
oltre che da studenti e lavoratori
anche da chi si reca a Campo-
basso per effettuare esami dia-
gnostici, visti i ridotti tempi di
attesa, e da chi, arrivato a Cam-
pobasso, prosegue con il treno
per Roma, visti i minori costi.
Quest’anno, invece, il tutto è
gestito in modo estemporaneo, a
discrezione degli autisti. Da Fog-
gia è presente un autobus, defi-
nito “di supporto”, che visto
l’andamento di questi ultimi due
mesi, sembra essere regolato dal-
l’autista di turno piuttosto che da
un preciso ordine di servizio. Si
elencano di seguito alcune situa-
zioni registrate:
1) alle volte parte da Foggia e
prende gente in attesa alle fer-
mate lungo la strada;
2) alle volte parte da Foggia e
non fa salire nessuno lungo la
strada ed a Lucera, in base alla
presenza di gente, si ferma o pro-
segue sino al benzinaio dove av-
viene il cambio dell’autista;
3) alle volte non si vede né a
Foggia, né a Lucera ed appare al
benzinaio;
4) alle volte parte da Foggia,
prima dell’autobus di linea, lo
anticipa come orario, non ferma
al benzinaio ed, anticipando
anche al bivio di San Bartolomeo,
non raccoglie tutti gli studenti.
Da Campobasso altre situa-
zioni. Abbiamo ogni giorno un
autobus che serve soprattutto gli
studenti di San Bartolomeo che
alle volte arriva fino al bivio di
San Bartolomeo, alle volte, fino al
benzinaio dove avviene il cambio,
alle volte, fino a Lucera, in base
all’afflusso della giornata. Il pro-
blema è che questa gestione
“estemporanea”, in caso di molto
afflusso, comporta una serie di
situazioni
spiacevoli. A tutto questo ag-
giungiamo che l’autobus di linea
ha più di un sedile rotto, non
sempre presenta condizioni igie-
niche sufficienti e, in alcuni
mezzi, ci piove dentro. Il 30 otto-
bre 2013, ultimo giorno di lezioni
universitarie in vista del ponte
delle festività di
Ognissanti e Commemorazione
dei defunti, la SITA ha prose-
guito nell’atteggiamento miope e
di indifferenza. Risultato: en-
trambi gli autobus hanno viag-
giato con gente in piedi fino a
Lucera, dove l’autobus “di sup-
porto” ha terminato la sua corsa,
obbligando i passeggeri diretti a
Foggia a spostarsi con i propri
bagagli sul già pieno autobus di
linea, che è arrivato a Foggia, in
ritardo, e più simile ad una sca-
tola di sardine che ad un mezzo
di trasporto pubblico interregio-
nale, Adesso basta. Noi lavora-
tori paghiamo un abbonamento
mensile, non di poco conto, per
un servizio part-time, visto che
copre solo una parte della gior-
nata e ci costringe, ogni setti-
mana, due volte su tre, ad
organizzarci con i mezzi propri e
non riusciamo più a sopportare i
disagi espressi sopra. Pertanto,
abbiamo deciso di non utilizzare
più il mezzo pubblico ed organiz-
zarci di proprio conto. Visti i ri-
sultati nulli delle innumerevoli
precedenti segnalazioni, non ab-
biamo altro strumento per dis-
sentire da questo
comportamento scellerato!
De Troia Raffaele, Guiducci
Nicola, Matrella Luciano
e Zolla Annamaria
Proposte giuste del consigliere Ambrosio ma tremendamente tardive.
Lettera Aperta.
75 novembre 2013Campobasso
Ma nessuno si interessa della corsa Campobasso-Foggia?
CAMPOBASSO. Per tranquillizzare tutti quei donatori preoccu-
pati per le voci che si erano sollevate in base al decreto del mini-
stro Fornero, il Presidente dell’Avis Eugenio Astore comunica che
il Senato nella seduta del 29 ottobre ha approvato definitivamente
l’emendamento che estende la definizione di “prestazione effet-
tiva di lavoro” anche alle giornate dedicate alla donazione di san-
gue ed emocomponenti. La votazione complessiva sul DDL
recante disposizioni urgenti per il perseguimento di obbiettivi di
razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni (ddl n.1015-B)
ha avuto 174 voti favorevoli, 53 contrari e un astenuto.
Grazie all’impegno dell’AVIS Nazionale e di tutte le associazioni
di donatori è stato ripristinato in via definitiva il riconoscimento
ai fini pensionistici delle giornate di donazione di sangue ed emo-
componenti, come previsto dalla legge 219/05.
“Per il raggiungimento di questo non semplice traguardo, ha di-
chiarato il Presidente Nazionale dell’AVIS Vincenzo Saturni, è do-
veroso ringraziare tutti coloro, volontari delle nostre sedi,
esponenti della società civile, parlamentari e membri del governo,
che a vario titolo ci hanno sostenuto.
Con soddisfazione di tutti siamo arrivati in tempi brevi ad una
risoluzione definitiva del problema, che ha sanato un’ingiustizia e
ha ribadito il valore etico e sociale della donazione, un gesto sem-
plice e generoso che i nostri volontari mettono in atto ogni giorno.”
Donazione sangue, riconosciuto il diritto
Programmazione popolare e rendicontazionesociale per rompere il muro della diffidenzadei cittadini nei confronti degli amministratori
In Senato è passata la legge sulla
giornata di lavoro per i donatori
www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] copie in omaggioISERNIA
ANNO IX - N° 125 - MARTEDÌ 5 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA. Gli amanti degli
animali esulteranno. Nel piano
triennale delle opere pubbliche
il Comune ha previsto anche un
cimitero per animali. In questo
senso l’ente di Palazzo San
Francesco ha già deciso di ri-
chiedere 50mila euro alla Re-
gione Molise. Una iniziativa a
prova di polemica. L’ente di Pa-
lazzo San Francesco ha già co-
minciato i lavori di completa-
mento al cimitero cittadino.
Dunque, non può essere accu-
sata di alcunché. Oltre agli in-
terventi al campo santo di Santo
Spirito (con la costruzione di
nuovi loculi), dunque, il Munici-
pio ha pensato davvero a tutti.
115 novembre 2013Isernia
AGNONE. Oltre duecento metri quadri di superfice, quattro operatrici alta-mente professionali, 27 bimbi frequentanti, secondo i risultati della preiscrizione.I numeri dell’Asilo Nido “Ape Maia” non dicono tutto sull’importanza sociale chequesta realizzazione, riveste per l’intero Ambito Sociale altomolisano. “Si trattadi un momento in qualche misura storico per Agnone e l’Alto Molise – è la di-chiarazione di Maurizio Cacciavillani, vicesindaco di Agnone – un altro passoavanti verso la realizzazione del progetto “Agnone Comune Virtuoso” che lan-ciammo nel 2010. L’Asilo Nido che accoglierà bimbi a partire dai tre mesi di vita,amplia e integra la preesistente Sezione Primavera fornendo garanzia di stabi-lità del servizio a tutte le coppie che lavorano avendo bimbi piccoli. Si tratta diun salto di qualità di quei servizi alle Famiglie e alla Persona che determinano laqualità della vita di un luogo. Uno di quegli elementi che fanno decidere la resi-denza di una famiglia qui o altrove. Un contributo, dunque, anche alla lotta con-tro il depauperamento demografico delle nostre Comunità. Senza contare - con-clude Cacciavillani – il consolidamento s di quattro e forse anche cinque postidi lavoro.” Finanziato dalla Regione Molise, attraverso l’Autorità di Ambito So-ciale, e gestito dalla Cooperativa “Ricreattivamente” di Agnone, l’Asilo Nido “ApeMaia” osserverà i seguenti orari: dal Lunedì al Venerdì dalle ore 08.00 alle 16.00.
ISERNIA. "Nulla da dire sull'operato della Regione compresi Sindaco e Prefetto",commentano gli ex dipendenti della Ittierre, ormai in mobilità da circa un'anno. "Daanni scriviamo sui giornali locali denunciando l'operato di questo signor Bianchi ,da anni denunciamo il trattamento che ci hanno riservato i sindacati, da anni de-nunciamo la perdita del lavoro , ma a quanto pare nessun si è accorto che "noi ab-biamo perso il posto di lavoro". Davvero apprezzabile da parte nostra , quello chestate facendo per i lavoratori ittierre rimasti in forza, almeno questa volta non sifa finta che va tutto bene. Lieti di aver appreso dalle vostre bocche che bianchi nonè la persona adatta , che bianchi non vuole bene ne ai dipendenti , ne all'ittierre, cosachiara e palese sotto gli occhi di noi tutti. Vorremmo ribadire per l'ennesima voltache NOI abbiamo perso il nostro lavoro, e quando spesso venite intervistati vi ve-diamo preoccupati per 450 posti di lavoro e che farete di tutto per salvarli,siamopienamente d'accordo ma vorremmo rettificare il numero di posti di lavoro 450 arischio e 200 ormai già persi. Non vogliamo immaginare che voi pensiate che nelfrattempo ci siamo impiegati, assolutamente no rispondiamo , e vorremmo ricor-dare che anche noi facciamo parte di questa Regione , che purtroppo anche noinonostante abbiamo perso il lavoro continuiamo a pagare le tasse. Non ci sono la-voratori di serie a e lavoratori di serie b, nessuno per noi ha preso una posizione, nessuno per noi ha speso parole , eppure sapevate che 200 dipendenti della ittierrehanno perso il lavoro in maniera illegittima. Gli unici risultati ottenuti al momentosono stati totale indifferenza da parte della passata amministrazione e da parte vo-stra che dire neanche una parola .... anche i nostri erano posti di lavoro".
'Asilo nido “Ape Maia”
“A noi non ci pensa nessuno”
ISERNIA. Personale pattu-
gliante e della squadra di polizia
giudiziaria della Questura di
Isernia, diretta dal v.q.a. Paolo
Mancino, dopo una laboriosa e
capillare indagine rintracciava
e denunciava, a Teano, 3 uomini
di nazionalità rumena, che nella
notte si erano resi responsabili
di una rissa con italiani, all’in-
terno del locale chiamato “Oste-
ria la vecchia cava”, ubicato a
Sesto Campano.
La colluttazione, molto
cruenta, scattata probabilmente
per futili motivi, coinvolgeva di-
versi avventori del locale ed al
placarsi degli animi si lamenta-
vano 4 feriti, tutti residenti a se-
sto campano e tutti costretti a
ricorrere alle cure del p.s. del-
l’ospedale di Iser-
nia; al piu’ grave, i
sanitari, rilascia-
vano una prognosi
di 30 gg., mentre,
un altro, veniva
refertato per una
ferita da arma da
taglio.
Le indagini degli
uomini della se-
zione Polstrada di
Isernia hanno
avuto l’incipit con
la segnalazione
della targa par-
ziale di un’auto-
vettura con la
quale i rumeni si
erano allontanati
ad alta velocita’
dal luogo della
rissa.
Facendo i riscontri incrociati
con le banche dati, si e’ riusciti a
venire a capo dell’intestatario
del veicolo, residente appunto
in una frazione di Teano; luogo
ben presto raggiunto dagli inve-
stigatori i quali, dopo varie ri-
cerche, riuscivano a rintracciare
l’uomo una frazione quasi disa-
bitata della citta’ campana.
Il rumeno, colto di sorpresa
dall’arrivo degli agenti, non op-
poneva resistenza e subito am-
metteva di aver partecipato alla
rissa notturna unitamente a 2
suoi fratelli, anch’essi indivi-
duati grazie ai racconti dei testi-
moni presenti nel locale, all’in-
terno del casolare dove
convivevano.
La perquisizione di quei luo-
ghi e delle autovetture permet-
teva di rinvenire e sequestrare
un coltello a serramanico ed in
bastone in legno a mo’ di man-
ganello. I 3 indagati, due dei
quali con precedenti specifici
per rissa, venivano quindi por-
tati negli uffici della sezione
polstrada di Isernia e denunciati
all’a.g. per rissa aggravata, le-
sioni personali e detenzione di
armi atte ad offendere inoltre,
l’autovettura rintracciata, era
sequestrata in quanto il pro-
prietario esibiva tagliando e cer-
tificato di assicurazione falsi.
Insieme ai rumeni, denunciati
anche 4 italiani, cui si aggiun-
geva un altro rumeno rintrac-
ciato ieri mattina.
Cimitero per cani, 50mila euroE' la somma chiesta dal Comune di Isernia alla Regione
Il Comune di Agnone inaugurerà la struttura nella mattinata di domani
A parlare sono gli ex dipendenti della Ittierre
Lite per una donna, accoltellato un 45enneLa Polizia ferma tre rumeni ritenuti responsabili della lite
TERMOLI – La Giunta comunale
ha approvato la proposta della
ditta Momentive Performance
Materials Specialties S.r.l., tesa a
riqualificare alcuni giardini di
proprietà del Comune di Termoli.
La società operante all’interno
del nucleo industriale termolese
ha inoltrato infatti all’Ammini-
strazione comunale un’apposita
nota con la quale si è detta in-
tenzionata, nell’ambito dei pro-
getti di interazione con le
comunità locali, a promuovere
un intervento teso a sistemare i
giardinetti ubicati su Viale d’Ita-
lia, angolo Via Inghilterra ed altri
piccoli lavori sull’altro giardi-
netto tra Via Francia e Via In-
ghilterra. L’intervento, nella sua
interezza, verrà realizzato a to-
tale carico della Momentive, sol-
levando il Comune da qualsiasi
impegno economico per ciò che
concerne la realizzazione dei la-
vori di manutenzione del verde
cittadino con annesso arredo ur-
bano. All’interno dei giardinetti
che saranno riqualificati non è
stata prevista, inoltre, né cartel-
lonistica pubblicitaria della ditta
proponente, né occupazioni di
suolo pubblico. “Questo è un
classico esempio del principio di
sussidiarietà – ha commentato il
sindaco Basso Antonio Di Brino
– che come parte politica ab-
biamo sempre sostenuto in tutte
le sue accezioni. Ben venga,
quindi, il privato che viene in
aiuto della Pubblica Ammini-
strazione. Auspichiamo che la
stessa disponibilità si possa regi-
strare da parte di altre aziende
che operano nel tessuto produt-
tivo locale per la gestione, ad
esempio, del verde pubblico
posto nelle varie zone di Termoli,
o all’interno delle altre rotatorie
presenti lungo le vie cittadine”.
125 novembre 2013 Termoli
TERMOLI - Il Ministro del La-
voro e della Previdenza Sociale,
di concerto con il Ministro del-
l’Economia e delle Finanze, ha
licenziato il decreto che attiva la
Cigs per l’anno 2013 e sblocca i
pagamenti delle istanze riferite
alle annualità pregresse presen-
tate nei termini. La Cassa inte-
grazione è erogata, secondo le
disposizioni in materia, al perso-
nale imbarcato, dipendente e
socio lavoratore delle imprese di
pesca interessate dallo stato di
crisi. Il trattamento di integra-
zione salariale è riconosciuto in
tutte le situazioni di crisi del settore, anche colle-
gate ai periodi di fermo biologico, in cui si renda
necessario sospendere l’attività lavorativa per
cause non imputabili al datore di lavoro e, co-
munque, per un periodo non superiore al numero
di giornate retribuite al lavoratore nel corso del-
l’anno precedente. L’accesso alle misure di soste-
gno al reddito potrà avvenire sulla base di
specifici accordi, comprensivi degli elenchi no-
minativi dei lavoratori beneficiari, sottoscritti
dalle Parti sociali presso le locali Autorità marit-
time. Le istanze dovranno indicare il numero
delle ore di effettiva sospensione per ogni lavo-
ratore e dovranno essere presentate agli uffici
INPS competenti per territorio entro e non oltre
il 15 gennaio 2014: l’onere complessivo a carico
del Fondo Sociale per l’Occupazione e Forma-
zione è di 30 milioni/di euro. L’Istituto Nazionale
della Previdenza Sociale viene incaricato del-
l’ammissione ai trattamenti, nei limiti delle ri-
sorse assegnate e dell’erogazione delle
prestazioni di Cassa integrazione guadagni, prov-
vedendo entro il mese di marzo 2014 al monito-
raggio ed alla quantificazione della previsione di
spesa necessaria per effettuare i pagamenti di
competenza 2013.
Pesca, contributi a sostegno dei commercianti al minutodi prodotti ittici TERMOLI – Sospiro di sollievo anche per i commercianti al minuto di prodotti it-tici. Sul Bollettino Ufficiale della Regione Molise, è pubblicato il bando per la con-cessione di contributi. La Giunta regionale, su inpegno degli assessori alla Pescaproduttiva e Politiche dello sviluppo economico, rispettivamente Vittorino Facciollae Massimiliano Scxarabeo, ha sostituito il bando approvato con Delibera di GiuntaN. 90 del 15 febbraio 2013, riapprovando gli schemi di bando per la presentazionedelle richieste di agevolazioni e i criteri per la concessione di contributi e l'eroga-zione dei benefici. Le risorse finanziarie disponibili per le iniziative previste dal bando,il cui contributo aiuta a coprire i maggiori costi che gravano sui commercianti al mi-nuto di prodotti ittici per l'approvvigionamento del prodotto in conseguenza delfermo biologico disposto dallo Stato per l'anno 2012, ammontano a 30mila euro. Aicontributi possono accedere i soggetti con sede legale ed operativa nella RegioneMolise ed esercenti l'attività di commercio al dettaglio, in sede fissa o su aree pub-bliche, di prodotti ittici freschi dell'Adriatico, che hanno compiuto almeno un eser-cizio finanziario di attività. Per l'ammissione al contributo, i commercianti devonodimostrare di aver effettuato almeno dodici acquisti, in date diverse e nel corso del-l'anno 2012, di prodotti ittici freschi dell'Adriatico. La domanda di contributo va re-datta utilizzando solo ed esclusivamente la modulistica predisposta dalla RegioneMolise, disponibile presso la sede dell'Assessorato regionale alle Politiche dello svi-luppo economico o scaricabile direttamente dal sito www.regione.molise.it.
Pesca, emesso il decreto per cassa integrazione in deroga
TERMOLI – Da ieri i 153
lavoratori della Vimac,
fabbrica che produce na-
stri a desivi nel Nucleo
Industriale, restano a
casa ma per il momento
saranno comunque renu-
merati dall’azienda che
ha annunciato la chiu-
sura dell’attività a Ter-
moli. Comunque esistono
possibilità di scongiurare
la chiusura e dopo quello
della scorsa settimana,
domani mattina alle 9 si
terrà un incontro a Cam-
pobasso fissato dagli as-
sessori regionali al
Lavoro e alle attività Pro-
duttive Michele Petraroia
e Massimiliano Scarabeo.
I due amministratori di-
scuteranno con i rappre-
sentanti sindacali, Rsu e
direzione aziendale del
possibile piano di rilan-
cio aziendale e, tra i
primi per essere concor-
renziali, l’acquisto di
nuovi impianti per la
produzione.
Vertenza vibac,nuovo incontro a Campobasso
TERMOLI – I consiglieri comunali Paolo
Marinucci ed Erminia Gatti, in qualità di
componenti della VI Commissione “Am-
biente, Ecologia e Programmazione Sani-
taria” hanno chiesto la convocazione della
commissione per trattare due argomenti. Il
primo fa riferimento agli odori pungenti e
irritanti (appresi da lamentele di molti la-
voratori) che si avvertono presso il Nucleo
Industriale di Termoli, per verificare l’op-
portunità di ulteriori indagini e/o appro-
fondimento del Settore Ambiente e del-
l’ARPA Molise per verifiche puntuali sulla
questione di eventuali inquinamenti am-
bientali; il secondoi argomento fa riferi-
mento alla denuncia dell’associazione Am-
biente Basso Molise riguardo l’acqua ros-
sastra e discariche abusive (con presenza
di eternit) nella zona industriale di Ter-
moli.
Richiesta convocazione VI Commissione
Giardini pubblici di viale d’Italia, via Francia
e via Inghilterra: approvati lavori di riqualificazione
MONTENERO DI BISACCIA
– Il Sindaco Nicola Travaglini e
l'Amministrazione comunale,
unitamente all'Associazione
Nazionale Combattenti e Re-
duci, hanno commemorato la
giornata dell'Unità Nazionale,
delle Forze Armate e dei Caduti
di tutte le Guerre, in una ceri-
monia pubblica che si è tenuta
presso il Monumento ai Caduti,
in Piazza della Libertà. Dopo es-
sersi recato in visita alla locale
sezione dei Combattenti e Re-
duci e dopo aver preso parte alla
celebrazione della Santa Messa,
il nutrito corteo composto da
amministratori comunali, Cara-
binieri, Polizia Municipale, Pro-
tezione Civile, Associazioni dei
militari in congedo, Associazioni
comunali degli anziani di Mon-
tenero e dalle scolaresche locali,
si è portato ai piedi del Monu-
mento ai Caduti, dove è stata
deposta una corona di alloro e
sono stati tributati gli onori alla
Bandiera. A seguire il Sindaco
ha pronunciato il suo intervento
commemorativo, attraverso il
quale ha inteso veicolare nume-
rosi riferimenti all’unità e alla
coesione sociale. "Credo che non
ci sia momento migliore di
quello concessoci da questa
giornata dedicata all’Unità Na-
zionale – ha detto Travaglini –
per ribadire la necessità di es-
sere uniti e coesi al fine di co-
struire un’Italia migliore. Come
sindaco e come padre di fami-
glia, sento forte lo stimolo di
condividere con tutti voi la vo-
glia e la forza di ricercare i va-
lori fondanti della nostra Patria
e di ricercare con determina-
zione l’unità: un’unità che deve
essere perseguita all’interno
della famiglia, della scuola e
della comunità locale.
Serve poi – ha affermato il
primo cittadino in un altro pas-
saggio del suo discorso – un
clima di pacificazione sociale,
che permetta di ricostruire il
tessuto sano di questa società:
oggi, a tutti i livelli, abbiamo bi-
sogno di collaborazione e non di
divisione; abbiamo bisogno di
comprensione e non di critiche
fini a sé stesse, senza fonda-
mento e senza soluzioni; ab-
biamo bisogno, infine, di rispetto
reciproco”. Significativi e pieni
di interesse sono stati gli inter-
venti di Antonio Scoca, del lo-
cale Circolo Combattenti e Re-
duci, e quello di Altiero
D’Ascenzo il quale, volendo ren-
dere onore ai Caduti di tutte le
Guerre, ha ricordato ed onorato
la memoria dei concittadini
monteneresi internati nei campi
di prigionia nel corso della Se-
conda Guerra Mondiale. “Voi
giovani – ha detto D’Ascenzo –
dovete sapere perché e come i
vostri nonni, “volontari nei la-
ger”, si sono battuti dietro i reti-
colati, e dovete sapere il prezzo
che hanno pagato per dare a voi
e ai vostri figli la pace e la li-
bertà. Perché alla famiglia pri-
vilegiarono la Patria: famiglie
delle famiglie”.
La manifestazione è prose-
guita con la recita di poesie e
con l’intonazione di alcuni canti
commemorativi, tra cui l’Inno di
Mameli.
PALATA – Il sindaco Michele
Berchicci e l’Amministrazione
comunale, con delibera di
Giunta, hanno espresso la loro
contrarietà alla nuova proposta
di dimensionamento scolastico
della Provincia di Campobasso
che prevede lo smembramento
dell’Istituto Comprensivo di Pa-
lata. In una recente riunione
che si è tenuta nei locali della
Provincia, il Sindaco ha affer-
mato che l’eliminazione del-
l’Istituto Comprensivo cittadino
è funzionale solo per la crea-
zione dei nuovi Istituti Com-
prensivi di Petacciato e Castel-
mauro. Violando così i principi
che stanno alla base della for-
mazione degli Istituti Compren-
sivi. !Quello di Palata – sottoli-
nea il primo cittadino – funge da
polo scolastico per i paesi limi-
trofi: per la sua posizione geo-
grafica, luogo di transito dei
pullman a servizio dei paesi vi-
cini e per la presenza di strut-
ture scolastiche capienti e per-
ché è già frequentato da alunni
provenienti da Montecilfone,
Acquaviva Collecroce e Ta-
venna”. Berchicci rincara la
dose ricordando che con lo
smembramento dell’Istituto
Comprensivo di Palata, che è al
servizio dei paesi montani i cui
alunni dovranno recarsi a Ca-
stelmauro. Montenero di Bisac-
cia, Petacciato e Guglionesi,
centri carenti di adeguati colle-
gamenti pubblici. Con notevoli
disagio non solo per gli alunni
ma anche per le loro famiglie
interessate al colloquio con Pre-
sidi e insegnanti. Il Sindaco in-
fine ribadisce: “La manifesta
violazione di legge per eccesso
di potere e sviamento della
stessa in quanto l’obiettivo per-
seguito in realtà è diverso da
quello prefissato dalla legge,
cioè un piano scolastico efficace
ed efficiente, ma risulta invece
un piano rispondente a logiche
localistiche e particolaristiche
che va a penalizzare i cittadini,
gli alunni ed i Comuni che rica-
dono nella zona montana”.
135 novembre 2013Termoli
Terminati i lavori per il Foro, iniziano quelli della scuola Novelli
LARINO . Con inizio alle ore 17 di venerdì 8 novembre, inizia unCorso di Formazione per Soccorritori di 1° livello, organizzato dal Cen-tro di Servizio per il Volontariato "il Melograno", per le Organizzazioni diVolontariato del Basso Molise. Il Corso, che si svolgerà presso la Sala dellaComunità in Largo Pretorio è destinato ai volontari aderenti alle Asso-ciazioni di Volontariato con sede nella zona di pertinenza del CdS.
BASSO MOLISE - Il Dirigente ccolastico dell’Istituto Comprensivo “A.Ricciardi” di Palata ha presentato al Comune di Montecilfone una propostaper promuovere e sostenere un progetto educativo globale finalizzato allatutela e valorizzazione della lingua minoritaria arbëreshe nelle scuole diMontecilfone. L’amministrazione comunale ha ritenuto aderire alla pro-posta vista la valenza culturale dell’iniziativa.
rino, e a breve verranno ultimati gli scavi in modo
che il sito possa essere conosciuto da studiosi e
visitatori. “Un ringraziamento anche ai funzionari
della Soprintendenza ai Beni Archeologici del
Molise – ha detto l’assessore comunale ai Lavori
Pubblici Michele Palmieri - che hanno dato co-
stante apporto nella realizzazione dell’inter-
vento”. Terminato un lavoro ne riprende imme-
diatamente un altro. Infatti l’amministrazione co-
munale ha sottoscritto con l’impresa il contratto
di appalto per gli interveti da apportare alla
scuola elementare Novelli. I lavori inizieranno il
4 novembre e l’impresa dovrà portare a termine
le operazioni di rifinitura alla struttura entro
sette mersi.
LARINO – “È giunta l’ora di porre la parola fine alla triste e tra-
gica condizione delle due scuole superiori di Larino. Da undici anni,
infatti, il Liceo “F. D’Ovidio” è costretto a convivere con l’Hospice e
gli innumerevoli uffici e reparti dell’Asrem presenti nello stabile del
vecchio ospedale “Vietri”, mentre per l’Istituto Tecnico Agrario e per
Geometri “San Pardo”, nonostante il finanziamento disponibile, an-
cora non si riesce ad individuare una sede idonea per la costruzione
del nuovo edificio”. Il capogruppo del Partito Democratico France-
sco Totaro, letti gli appelli del dirigente scolastico, del Consiglio
d’Istituto e del corpo docente, interviene sull’annosa questione,
chiedendo alla Provincia di Campobasso e al Comune di Larino la
convocazione di un tavolo tecnico con un’unica finalità: decidere e
dare il via ai lavori. “Appaltare il cantiere per la realizzazione del
nuovo Istituto Agrario e per Geometri permetterebbe al Liceo
“D’Ovidio” di poter subentrare nell’attuale sede dell’Ita “San Pardo”,
perfettamente rispondente alle esigenze della scuola – ha affermato
Francesco Totaro – ma prima di decidere sul da farsi, ritengo corretta
e legittima la richiesta del Consiglio d’Istituto per un confronto con
i tecnici della Provincia, al fine di individuare la location della
nuova sede. Certo è, che un istituto Agrario lontano dalla sua
azienda non risolverebbe i problemi già evidenziati nel corso di que-
sti ultimi anni. Pertanto, credo che la proposta avanzata dalla scuola,
di rientrare nella sede storica di “Villa Petteruti”, sia da prendere
nella giusta considerazione, prima di qualsiasi altra soluzione che
non rispetti le esigenze di chi ci studia e ci lavora”. Ma il Consigliere
Totaro ha affrontato anche la vicenda della mancata autonomia
concessa al “San Pardo” dal nuovo Piano di Dimensionamento Sco-
lastico approvato in Provincia. “Probabilmente, l’Ita “San Pardo” si
candida ad essere il primo Istituto Tecnico Agrario in Italia a non
aver ottenuto una deroga, mentre le caratteristiche e le peculiarità
di una scuola unica nella regione Molise meriterebbero di essere va-
lorizzate e non confuse. Proprio per questo, in qualità di membro
della IV Commissione consiliare, chiamata nelle prossime setti-
mane ad approvare il piano regionale definitivo, presenterò una
proposta di deroga finalizzata al ripristino dell’autonomia scolastica
del “San Pardo”.
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SICO STATUARIO,BELLEZZA ESPOSIVA, 6^ MI-SURA NATURALE, AMANTE DEI PRELIMINARI...FACCIO TUTTO QUELLO CHE VUOI...SONOL'UNICA CHE TI FARA' DIVERTIRE ANCHE GIO-CHI PARTICOLARI, AMBIENTE RISERVATOANCHE LA DOMENICA DALLE 8 ALLE 23. TEL.327.1743420A ISERNIA SUPERNOVITA’!!! Sharon, bellezzasconvolgente, 20enne, appena arrivata, amante delpiacere e del massaggio prostatico, preliminari alnaturale fino alla fine, ti farò divertire e conoscerel’arte dell’amore 349.1322537A SAN SALVO MARINA BELLA FARFALLINA,AFFASCINANTE E TRASGRESSIVA, PER UN IN-CONTRO RICCO DI PASSIONE E COMPLICITA’.POSSO ESSERE UN AMANTE TENERA DACOCCOLARE OPPURE UNA DIAVOLETTA DASCOPRIRE. CORPO DA FAVOLA E UN VISODOLCISSIMO, SENSUALE E MALIZIOSA, BEL-LISSIMO LATO B PER ESAUDIRE OGNI TUO DE-SIDERIO. COMPLETISSIMA MASSAGGIATRICETEL. 392.9853471
155 novembre 2013Annunci a pagamento
PER TARIFFE E MODALITA’ DI PAGAMENTO CHIAMARE
IL NUMERO 0874.698012
VERRANNO ACCETTATI SOLO GLI ANNUNCI PRESENTATI
CON DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO VALIDO.
ROTOSTAMPA MOLISESI RISERVA
DI MODIFICARE PAROLE O FRASE RITENUTE POCO IDONEE
ALLA PUBBLICAZIONE NELLA SEZIONE DEGLI ANNUNCI
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