Lisa Ciardi FIRENZE IN TOSCANA hanno visto il loro primo sviluppo e qui stanno ades- so registrando una crescita vera- mente importante. Si tratta dei «buyer», professionisti delle ven- dite e degli acquisti, dai quali pas- sa una parte importante dell’ex- port toscano e nazionale. È anche sulla base delle loro maggiori o minori capacità che le produzioni tipiche di un determinato territo- rio – dal settore dell’artigianato a quello a agroalimentare – riesco- no a sbarcare e ad affermarsi sui mercati esteri. «Il nostro mestiere è nato a Firenze nel primo dopo- guerra ed è cresciuto negli anni ’50 e ’60 su impulso dei grandi gruppi di acquisto dei magazzini statunitensi come Saks Fifth Avenue e Macy’s – spiega Carlo Mazzoli, il presidente di Anibo, l’Associazione Nazionale Italiana Buying Offices, che ha sede pro- prio a Firenze -. Alla fine degli an- ni Ottanta, gli uffici associati ad Anibo spedivano merci italiane per circa 1.500 miliardi di lire e contavano in totale duemila ad- detti. Oggi, dopo anni di contra- zione, siamo tornati a crescere». «Con circa 200 impiegati – prose- gue Mazzoli –, esportiamo dall’Italia 850 milioni di euro, di cui il 30 per cento dalla Toscana, nelle varie categorie merceologi- che dall’abbigliamento a calzatu- re, pelletteria, accessori moda, complementi per la casa ed arreda- mento, oltre naturalmente al set- tore agro-alimentare», che in To- scana è davvero molto forte. NEGLI ULTIMI anni si è investi- to molto anche sulla formazione. Alcuni percorsi specifici sono sta- ti elaborati grazie alla collabora- zione tra Confcommercio e Ani- bo, con il contributo dell’Ente Bi- laterale del Terziario e con il sup- porto di Formaimpresa. E per al- cuni ragazzi si sono già aperte le strade della collaborazione con importanti aziende del settore. I nuovi «office assistant buyer» so- no di solito giovani sotto i trent’anni, laureati o laureandi, che amano viaggiare, conoscono una o più lingue straniere e sono pronti a lavorare come esperti di acquisti per conto di gruppi stra- nieri. «La Toscana ha un ruolo davvero cruciale in Italia nel setto- re dei buyer – spiega il direttore di Confcommercio Toscana, Franco Marinoni – e dal 2018 Anibo è entrata a far parte del si- stema di Confcommercio. A livel- lo nazionale stiamo lavorando in- sieme ai vari tavoli di internazio- nalizzazione agganciandoci alle attività del ministero di riferimen- to». «In ambito locale – prosegue Marinoni – invece abbiamo orga- nizzato il progetto formativo con la Confcommercio fiorentina per avviare alla professione i giovani. Il settore commerciale dell’export offre interessanti prospettive oc- cupazionali, che vogliamo valoriz- zare agli occhi dei ragazzi e di quanti ancora, forse, non conosco- no bene questa figura professiona- le». INTANTO lo scorso anno, la Re- gione Toscana ha riconosciuto uf- ficialmente i buyer come partner istituzionali per tutte le iniziative finalizzate a sviluppare e promuo- vere il Made in Italy. «E’ un gran- de traguardo – conclude Mazzoli – per noi che lavoriamo per clien- ti stranieri, ma tutti i giorni sia- mo a stretto contatto con i vari produttori in Toscana e su tutto il territorio nazionale». Pioggia di milioni per 49 progetti Innovazione, aggregazione ed agricoltura sociale. Quarantanove progetti saranno finanziati dalla Regione allinterno del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 sostenuto con fondi europei. La giunta mette a disposizione quasi 18 milioni e mezzo di euro. FIRENZE UN CALO della produzione del 20% rispetto al 2018, soprattutto nell’entroterra toscano. Meglio invece sulla costa, che da Livorno e Grosseto lascia intravedere un’annata niente male. Sono le due facce della Toscana dell’olio emersa da una prima indagine fatta da Fedagri Confcooperative Toscana tra i produttori locali per avere una prima fotografia dell’annata 2019. Previsioni che tengono conto anche del maltempo dei giorni scorsi che ha causato seri problemi alle coltivazioni. «Dove ha grandinato abbiamo riscontrato danni che se non recuperati possono mettere a rischio almeno il 50% della produzione in alcune zone», spiega Ritano Baragli, vicepresidente Fedagri Confcooperative Toscana e presidente della Cantina Sociale Colli Fiorentini. «Ovviamente, si parla di stime - continua - e sappiamo che in agricoltura l’ultima parola la dice il tempo. L’anno scorso le nostre stime erano al ribasso, poi grazie alle condizioni meteo diventate favorevoli la situazione è decisamente migliorata». CONFCOOPERATIVE Olio do Produzio in netto IMPRESE E MERCATI OGNI SETTORE E COPERTO Anche i prodotti toscani dellagroalimentare sono fra i più v Agricoltura ANIBO C arlo Mazzoli Professione buyer, l Mazzoli: lItalia esporta merce per 850 OTTIM E PROSPETTIVE Confcommercio e Anibo hanno investito molto anche nella formazione dei giovani FEDAGRI Ritano Baragli 21 SABATO 3 AGOSTO 2019 0