Ecco cosa ci sarà da vedere nella grande kermesse sul cibo che
parte da maggio a Milano
coop all’expo, pronti al decollo
maggio 2015 edizione per i soci di Coop Vicinato Lombardia, Villa
Cortese Como Consumo Uggiate Trevano, Como Consumo Mezzago, Milano
Italia Lainate, Milano Lavoratori Brembilla, Bergamo Unione Lipomo,
Como
Doppio click per modificare
COOP INFORMA MAGGIO GIUGNO
Hanno anche molte qualità, perché rispettano i diritti
dei lavoratori del Sud del Mondo e sostengonoun modello
di sviluppo equo, fondato sul dialogo,
la trasparenza e il rispetto.
CON LA LINEA DI TÈ BIOLOGICO FAIRTRADE LA TUA SPESA È PIÙ
SOLIDAL.
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Periodico della Cooperazione di Consumatori 40127 Bologna, Viale
Aldo Moro, 16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908
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Reg.Trib.: Bologna 2/9/1997 n.6708 Copia singola euro 0,48
Abbonamento (sei numeri) euro 2,80
Direttore responsabile Dario Guidi
Stampa Arbe Industrie Grafiche S.p.a. www.arbegrafiche.it
Coop Editrice Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel.
051.6316911 | Telefax 051.6316908 C. F., P. IVA e Iscrizione al
Registro delle Imprese di Bologna n. 03722150376 | Iscrizione
all’albo delle Cooperative a mutualità prevalente n. A108296
Chiuso in tipografia il 10/04/2015
5
10
22
Coop Como Consumo, forte contro la crisi La cooperativa chiude un
anno difficile mantenendo il bilancio in utile grazie all’impegno
costante e al suo ruolo sul territorio che non è solo
commerciale
Quel che ci dice l’etichetta Le nuove norme europee sui prodotti
alimentari e l’impegno Coop per garantire la massima trasparenza ai
consumatori
Arrivano tre nuovi farmaci Coop Stop all’allargamento della
liberalizzazione del settore. Ma la battaglia per garantire qualità
e risparmio alle famiglie continua.
4 Lettere a Coopinforma
8 Un aiuto concreto a oltre 400 scuole
9 Expo, si parla di sostenibilità d i Va L e r i a M a LV i C i n
i
15 Mangia con me Il cibo è sistema di MaSSiMo MonTanari
22 Farmaci e liberalizzazioni di dario gUidi
26 Il suolo non è inesauribile di Mario Tozzi
28 Per i gatti e per l’ambiente
RIsPondE CLAUdIo MAzzInI responsabile sostenibilità, innovazione e
valori di Coop italia: Grazie per aver sollevato il tema delle
farine che spesso è trattato in maniera superficiale facendo
prevalere la disinformazione e l’allarmismo. Le rispondo prendendo
spunto da quanto emerso nel corso di un convegno orga- nizzato
dall’Associazione mugnai d’Italia svoltosi al Sa- lone
internazionale della gelateria, pasticceria e panifica- zione
artigianali di Rimini ed intitolato proprio: “Farine: stop alla
disinformazione!”. Innanzitutto non esiste una sola tipologia di
farina di frumento tenero: ogni prodotto da forno richiede infatti
una farina con precise caratteristiche tecnologiche. Ed è pertanto
compito dell’utilizzatore saper scegliere la giusta farina per i
suoi prodotti. Le farine bianche (tipicamente la 0 e la 00), spesso
impropriamente definite "raffinate", sono ottime per numerose
preparazioni, sono di semplice digestione e forniscono nutrienti ed
energia facilmente utilizzabile. Sono adatte nell’alimentazione di
grandi e bambini ed anche per chi pratica sport. La scelta inoltre
dipende anche dal tipo di lavorazione: impasti più veloci e
lievitazioni lunghe richiedono farine caratterizzate da forza e
tenacità elevate che si riescono ad avere solo attraverso una
giusta miscelazione di grani dalle differenti caratteristiche.
Tutte le tipologie di farine presentano significative pro- prietà
nutrizionali e salutistiche. Le diverse farine si di- stinguono,
tra loro, per il contenuto in amido, proteine, minerali e fibra
alimentare e quindi anche per la diversa
Le qualità dei diversi tipi di farina
qualità nutrizionale e tecnologica. Ad esempio in genere si
utilizza maggiormente la farina 00 che è più ricca in amido e,
sebbene abbia meno proteine, elementi minerali e fibra della 0, è
migliore dal punto di vista tecnologico perché consente una
migliore lievitazione. Al contrario le altre tipologie di farine di
frumento tenero hanno meno amido, ma un maggior contenuto in pro-
teine, minerali e fibra alimentare. Anche le caratteristiche visive
sono diverse: la farina 00 è bianca mentre le altre farine hanno un
colore gradualmente più scuro. Non esistono pertanto farine ‘più
buone’ o ‘meno buone’ ma sono tutte eccellenti ed indicate per una
sana alimen- tazione, con una preferenza per le une o per le altre
in relazione ai gusti ed alle possibili diverse necessità nutri-
zionali. Per quanto riguarda i costi maggiori delle farine
integrali o tipo 1 e 2 e alla loro difficile reperibilità, questo è
do- vuto sostanzialmente a tre motivi: il primo è che le farine
bianche vengono prodotte in maggiori quantità perché più richieste
per la loro versatilità e quindi permettono ai produttori economie
di scala non possibili con farine ancora di nicchia come quelle
integrali. Il secondo è che quest’ultime sono molto spesso prodotte
con procedi- menti più costosi termotrattando la componente
cruscale per offrire maggiori garanzie di sicurezza igienica.
Infine il terzo motivo è che spesso la tipo 1, 2 e integrale sono
farine biologiche. Per maggiori informazioni la rimando al sito
www.infofarine.it dove tutti questi temi sono ap- profonditi e
spiegati da un comitato di esperti.
Vi propongo una campagna informativa sulle farine, perché in questo
tempo di crisi è un bene che ha aumentato le vendite: molti si
fanno in casa pane e dolci. Il problema è che non si conoscono le
qualità dei diversi tipi di farina e si usa solo la 00. MARIA
bIsCARo - TreViSo
L’indirizzo per scrivere a questa rubrica è: redazione Consumatori,
Viale aldo Moro, 16, 40127 Bologna fax 051 6316908, oppure,
[email protected]
bontà dei cardi Mi è capitato di assaggiare i cardi e mi piacciono.
Ma ne so davvero poco sulle loro proprietà... AnnARELLA bERARdI -
MondoVì
I cardi sono una verdura che si conserva con difficoltà quindi
all'acquisto debbono essere integri e sodi, senza alcun marciume.
L'ideale è cuocerli subito dopo l'acqui- sto o conservarli per un
giorno in acqua acidulata. I gambi devono essere chiari, in quanto
macchie verdastre sono indice di eccessiva amarezza. Una garanzia
di qualità è la presenza di costole brillanti e serrate, in quanto
i cardi
tendono ad aprirsi, quando perdono freschezza. Campioni nella
scarsezza di calorie, appena 10 per 100 g, come le al- tre verdure
del primo inverno, i cardi contengono moltis- sime fibre associate
alla presenza di tannini e zolfo sotto forma di oligoelemento.
Questa particolare associazione li rende depurativi e
disintossicanti. Risolutivi per gli sti- tici e per chi ha
esagerato con cibi e alcol. Particolarmente adatti per aiutare il
fegato e nei disturbi digestivi come la stanchezza post pranzo. Il
più famoso è il cardo gobbo di Nizza Monferrato, di colore bianco
tipico: questo ortaggio si ottiene attraverso il parziale
interramento della pianta per un periodo di circa 2-3 mesi. In
questo modo le coste fogliari assumono la caratteristica gobba e
diventano più dolci e croccanti. I cardi hanno un elevato potere
saziante, grazie alla presenza di particolari fibre. Sono quindi
utili nelle diete dimagranti.
risultato tanto più positivo se si tiene conto dell’importanza
degli ammortamenti. Coop Como Consumo conti- nuerà a svolgere il
suo ruolo che non è solo commerciale. For- te il legame con il
territorio e in espansione anche le attività socia- li: quest’anno
si è interessata alle attività di educazione al consu- mo
consapevole la scuola dell’in- fanzia di Caslino al piano che ha
scelto l’animazione “l’orto magi- co” per consentire ai bambini una
maggiore conoscenza del mondo vegetale, conoscenza che è pre- messa
indispensabile per una cor- retta alimentazione.
aggressiva e in espansione anche nel nostro territorio, consapevo-
le dell’importanza, soprattutto in un momento di crisi, del ruolo
del commercio di vicinato, che si de- ve sempre più connotare e
distin- guere dalle proposte dei compe- titor anche di grandi
dimensioni. In questa contingenza anche la nostra cooperativa ha
dovuto procedere ad una attenta revisio- ne dell’organizzazione
allo scopo di diminuire i costi aziendali. Lo sforzo è stato
premiato tan- to che, in un anno così difficile, Coop Como Consumo
presenta alle prossime assemblee dei so- ci un bilancio con un buon
utile,
La crisi ha colpito dura- mente anche il nostro territorio: molte
le aziende in crisi o che hanno addirittura dovuto chiu- dere i
battenti, molte le famiglie colpite dalla cassa integrazione quando
non direttamente dalla disoccupazione. Ciò ha inevita- bilmente
comportato una dimi- nuzione del reddito disponibile anche per la
spesa quotidiana, co- sì i ricavi della nostra cooperativa hanno
conosciuto un decremen- to del 2,6%. Il gruppo dirigente ha lavora-
to molto nel campo delle pro- mozione per contenere l’assal- to
della concorrenza sempre più
La cooperativa chiude un anno difficile mantenendo il bilancio in
utile grazie all’impegno costante e al suo ruolo sul territorio che
non è solo commerciale
Coop Como Consumo Forte nonostante la crisi dI PAoLo bERnAsConI
presidente di Coop Como Consumo
5maggio 2015 coop informa
AssEMbLEA generaLe annUaLe ordinaria dei soCI In prima convocazione
presso la Sede Legale il giorno 30 aprile 2015 alle ore 09.00 e,
qualora si rendesse necessaria la seconda convocazione, questa avrà
luogo il giorno:
LUnEdI’ 18 MAGGIo alle ore 19,30 a Lurate Caccivio presso
l’Associazione ”L’ancora”
ORDINE DEL GIORNO 1. nomina del segretario dell’Assemblea; 2. Esame
del bilancio chiuso al 31 dicembre 2014, della relazione del C. d
A. del Collegio sindacale e relative delibere; 3. Rinnovo cariche
sociali 4. Varie ed eventuali. In 2a Convocazione l'Assemblea
delibererà validamente su tutti gli argomenti all'Ordine del
Giorno, qualunque sia il numero dei Soci intervenuti o
rappresentati.
L’assemblea sarà preceduta dalle assemblee separate, nelle quali
verranno eletti i delegati per l’assemblea generale, convocate con
il medesimo ordine del giorno e secondo il seguente
calendario.
AssEMbLEE sEPARAtE 2a ConVoCazione
CAdoRAGo sabato 9/05 15,30 Via garibaldi, 31
sAn FERMo - UGGIAtE tR. sabato 9/05 21,00 via garibaldi Uggiate
Trevano (la meridiana)
MARIAno C.sE domenica 10/05 10.30 Via e. d'adda, 13
LURAtE CACCIVIo Lunedì 11-05 21.00 Via XX Settembre, 94
(supermercato)
tAVERnERIo Mercoledì 13/05 21,00 Via roma, 23
CALENDARIO ASSEMBLEE SEPARATE COOP VICINATO LOMBARDIA
sEzIonI soCI 2a Conv. ore Luogo
CAPIAGO INTIMIANO - ALBATE
GOTTOLENGO Martedì 12/05/15
Mercoledì 13/05/15
PAULLO - SETTALA Giovedì 14/05/15
20,30 Sala ex Centro Aggregazione giovanile (sopra negozio Coop),
Via Milano, n.22 - Paullo
GORGONZOLA Venerdì 15/05/15
CAVENAGO B.ZA Venerdì 15/05/15
20,30 Centro Civico Villa Stucchi, Sala Riunioni primo piano, Via
Mazzini, n. 29 - Cavenago Brianza
BUSTO GAROLFO - LEGNANO - SAN GIORGIO CANEGRATE - CASOREZZO
ARLUNO
Sabato /05/15
15,00 Sala Cinema Oratorio maschile. Via Mazzini. n.27 Busto
Garolfo
VILLA CORTESE - MAGNAGO - DAIRAGO - ARCONATE - VANZAGHELLO
Domenica 17/05/15
10,00 Sala ex Uffici di Coop Vicinato Lombardia, Via G.Ferraris, N.
1 - Villa Cortese
LIMBIATE RHO Lunedì 18/05/15
CORNATE D’ADDA Martedì 19/05/15
20,30 Sala Riunioni Palazzo Municipale, Via Volta, n. 29 Cornate
d’Adda
ROMANO DI L.DIA - BERGAMO Martedì 19/05/15
20,30 Sala Coop presso il supermercato, Via Balilla Romano di
Lombardia
BUSSERO - SAN DONATO M. ROZZANO - MILANO / Quinto Romano
Mercoledì 20/05/15
20,30 Sala del Granaio Villa Radaelli, Via San France- sco
Bussero
MERATE - IMBERSAGO - OSNAGO Giovedì 21/05/15
20,30 Centro diurno sociale Piazza D.Minzoni, n.5 Merate
RODENGO SAIANO - TRAVAGLIATO - PRO- VAGLIO D’ISEO - TAVERNOLE
S/MELLA RONCADELLE - MAZZANO
Venerdì 22/05/15
20,30 Auditorium Centro Culturale S.Salvatore, Via Castello, n. 8 -
Rodengo Saiano
CERRO MAGGIORE - CANTALUPO RE- SCALDINA
Domenica 24/05/15
10,00 Centro Parrocchiale “Don Branca”, Via S.Carlo, n.18 Cerro
Maggiore
VISANO Lunedì 25/05/15
20,30 Sala Riunioni Punto Vendita Coop, Via Marconi, n.2
Visano
TAVAZZANO CON VILLAVESCO Martedì 26/05/15
20,30 Sala Conferenze del Municipio, P.zza 24 Novembre, n. 1 -
Tavazzano con Villavesco
CALCIO - PALOSCO - CASTELCOVATI Mercoledì 27/05/2015
20,30 Cinema Astra, Via San Fermo - Calci
CUSANO MILANINO - CORMANO Giovedi 28/05/15
20,30 Sala Moneta, Viale Matteotti, n.35 (ingr. ang. Via Alemanni)
- Cusano Milanino
GUSSOLA Venerdì 29/05/15
20,30 Sala Riunioni della Casa del Popolo, Piazza Comaschi -
Gussola
TREZZO SULL’ADDA - VAPRIO D’ADDA Sabato 30/05/15
15,00 Società Operaia, P.zza S. Stefano, n. 2 - Trezzo s/A
CASALBUTTANO ED UNITI - SONCINO Domenica 31/05/15
10,00 Teatro Bellini, Via Jacini, n. 23 - Casalbuttano ed
Uniti
6 coop informa
7coop informamaggio 2015
ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEI SOCI DELEGATI
1° convocazione Venerdì 12 giugno 2015 - ore 8,30 - Sede Legale
della Cooperativa - Via Benadir n.5 - 20132 Milano
2° convocazione sAbAto 13 GIUGno 2015 - oRE 10,30 presso LA SCUOLA
DEI MESTIERI - Via Benadir, 5 - Milano
(1° piano Centro Commerciale Coop di Via Palmanova)
ORDINE DEL GIORNO 1
Bilancio d’esercizio al 31.12.2014 con Nota Integrativa, Relazione sulla Gestione, Relazione del Collegio
Sindacale, Relazione della Società di revisione legale e Relazione di Certificazione – deliberazioni conseguenti;
2
Determinazione del numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione e nomina dei relativi membri,
scaduti per fine mandato – deliberazioni conseguenti;
3
Determinazione del compenso spettante agli Amministratori – deliberazioni conseguenti;
4
Nomina dei membri del Collegio Sindacale e suo Presidente, scaduti per fine mandato, e determinazione
del relativo compenso – deliberazioni conseguenti.
I soci della cooperativa sono invitati a partecipare alle Assemblee separate che si terranno prima
dell’Assemblea Generale dei delegati per discutere e deliberare sul medesimo ordine del giorno
di questa e per provvedere alla nomina dei Soci Delegati alla Assemblea Generale ed alla nomina
dei Comitati delle Zone Soci.
Con lo sconto a Leolandia Per i soci di Coop Vicinato Lombardia una
nuova convenzione con il parco divertimenti che offre tante novità
ai visitatori grandi e piccoli
se acquisti su www.leolandia.it trovi i biglietti a par- tire da €
13,50 (ma attenzione: lo sconto è fruibile solo sui biglietti a
data fissa pre-acqusitabili sul sito www.leolandia.it inserendo il
codice CooPs15. La di- sponibilità è limitata). E ci sono grandi
novità in arri- vo per la riapertura di Leolandia! Leolandia
infatti ha riaperto nei giorni scorsi e al suo interno ha preso
vita il Mondo di Peppa Pig, il cartone animato più amato della tv.
Ad attendere grandi e piccini troverete poi il divertimento di 39
attrazioni, tra cui l’Area Animali (acquario, rettilario e
fattoria), l’affascinante Minitalia e un ricco calendario di spet-
tacoli e animazioni e tante giostre per grandi e piccini. Inoltre,
durante tutti i weekend del 2015 oltre al gran- de successo
Avventura, arrivano 4 nuovi appunta- menti: l’Allegra Fattoria, con
la scoperta dell’affasci- nante mondo dei pappagalli di Leolandia;
Fiesta al saloon, per vivere il west a suon di musica messicana;
Assalto al Galeone, la nuova avventura piratesca e La bussola del
Mare per scoprire la vera storia della pira-
tessa Mediterranea. Cosa aspettate a iniziare il divertimento?
Andate subito su www.leolandia.it e digitate il codice sconto
CooPs15* per avere lo sconto riservato ai soci Coop.
7
ed attrezzature alle scuole del suo territorio per un valore di
64.695 euro. I premi scelti dalle scuole tra i 70 prodotti presenti
nel catalogo so- no stati sia articoli multimediali,
sia prodotti di cancelleria; anche quest'anno, il premio maggior-
mente richiesto è stato la carta per fotocopie Viviverde. Nello
speci- fico, Coop Lombardia ha donato alle scuole del proprio
territorio 1.780 kit risme Viviverde, 385 kit colori Giotto, 474
notebook e 467 sistemi audio portatili. Non solo, grazie ai nostri
Soci e clienti, ab- biamo anche distribuito 220 kit DAS per
modellare, 196 notebo- ok ultra leggeri e 11 O kit pulizia
contenenti sacchetti per la spazza- tura e carta igienica. Fa
riflettere la consapevolezza che queste tipo- logie di premi
appartengano a tre aree ben rappresentative di altret- tanti
diversi ambiti di "emergenza" dell'attuale situazione delle scuole
italiane: rappresentano infatti ne- cessità legate sia al mondo
della strumentazione multimediale, sia a necessità legate alla
mancanza di strumentazione didattica e di can- celleria di uso
quotidiano.
Da Coop un aiuto con- creto alle scuole che otterranno così la
strumentazione necessaria per supportare la propria didatti- ca e
per migliorare realmente la qualità delle quotidiane attività di
insegnamento. Le scuole a cui sono arrivati contributi sono sta- te
4.072, in tre regioni. I premi donati sono stati oltre 17.800 per
un valore che supera i 2.900.000 euro. In Lombardia, Coop Lom-
bardia e Coop Vicinato Lombar- dia hanno donato rispettivamen- te
6.637 e 431 premi, in Piemonte Novacoop ha donato 6.733 pre- mi,
Coop Liguria ha distribuito alle scuole del proprio territorio
4.013 premi. Il valore dei pre- mi elargiti in Lombardia è pari a
1.148.000 euro, in Piemonte ha superato il milione di euro, men-
tre i premi donati in Liguria corri- spondono a 600.000 euro. Anche
Coop Vicinato ha fatto la sua parte, distribuendo materiale
Un aiuto concreto a oltre 4000 scuole
Grazie all’impegno della cooperativa, gli studenti di due classi
seconde e di una terza della locale scuola media hanno potuto
fruire dell’intervento della cooperativa Pandora per riflettere sui
temi della sostenibilità e della tutela ambientale. I temi
affrontati sono stati l’importanza della salvaguardia delle risorse
idriche, con il percorso “Acqua di casa mia” con le classi seconde
e la biodiversità con “Il mondo è bello perché è vario” con la
terza. Il punto vendita è stato coinvolto attraverso una spesa
simulata effettuata dai ragazzi che ha fornito ampio materiale di
approfondimento e riflessione per gli incontri in classe. tutte le
classi sono state accolte dal presidente della Cooperativa di bre
mbilla, Lorenzo salvi ed anche il personale del punto vendita non
si è sconvolto per la pacifica “invasione” dei
ragazzi, anzi, si è dimostrato molto disponibile e accogliente. Il
percorso è continuato a scuola e ha avuto una ricaduta anche sulle
tradizionali attività didattiche tanto che stato oggetto di
rielaborazioni successive da parte dei singoli alunni. Coop è
impegnata ormai da 35 anni nelle attività di educazione al consumo
consapevole che si rivela tanto più importante in periodi di crisi,
che ci costringe a mettere in discussione anche i nostri modelli di
sviluppo. saper scegliere con un occhio al portafogli, ma anche
alla limitazione degli sprechi, alla sostenibilità ambientale ed al
rispetto del pianeta, casa comune, è importante per le giovani
generazioni che possono riportare l’esperienza e le riflessioni
condivise anche nelle loro famiglie.
EdUCazIonE aL ConsUmo a BrEmBILLa La CampanELLa sUona aLLa
Coop
coop informa8
fornire cibo e creare prodotti, e l’assorbimento della nostra
anidride carbonica era ben all'interno del bi- lancio della Terra.
Ma a metà degli anni 1970, abbia- mo attraversato una soglia
critica: il consumo umano ha iniziato a superare quello che il
pianeta potrebbe riprodurre. Al ritmo attuale ci servirebbe una
terra e mezza, ma ne abbiamo a disposizione solo una! La pressione
demografica, l'aumento del consumo di carne, l'utilizzo di terreni
agricoli per la produzione di biocarburanti, il consumo di suolo e
il land grab- bing, impongono una riflessione anche sulle nostre
abitudini alimentari. La produzione di cibo è, infatti, messa in
seria di- scussione dal rapido declino di acqua, energia e ma-
teriali, dal degrado del territorio e degli ecosistemi agricoli.
Questi i temi che sono stati affrontati dalle classi che hanno
partecipato al progetto “Sette miliardi nello stesso piatto”.
Quattro incontri, di cui uno alla Co- op, come sempre utilizzata
come laboratorio didat- tico, per riflettere sulla sostenibilità
dei nostri con- sumi alimentari. Attraverso schede guida, si indaga
su origine delle materie prime, varietà e prezzo. L’a- nalisi delle
singole filiere consente di rilevare i pas- saggi più o meno
sostenibili dal punto di vista socia- le ed economico. Il
successivo approfondimento in classe consente di individuare
prodotti con sosteni- bilità “critica” sui quali i ragazzi
allestiranno un pro- cesso, predisponendo atti e testimonianze a
soste- gno dell’accusa o della difesa. Uno dei “processi” sarà
ospitato proprio in expo (vedi box sottostante).
L’educazione al consumo consapevole e al- la cittadinanza attiva
quest’anno non va in vacanza ma si trasferisce all’interno
dell’exhibition area dove verrà allestita, per tutta la durata
dell’Expo, l’aula del futuro, uno spazio studiato per condividere,
speri- mentare e acquisire maggiore consapevolezza su te- mi anche
complessi con l’aiuto delle tecnologie. Lavagne multimediali,
tablet, connessioni veloci consentono ai ragazzi, nativi digitali a
differenza del- la maggior parte dei loro insegnanti, di sfruttare
al meglio gli strumenti che la tecnologia mette a dispo- sizione.
Gruppi organizzati di studenti, dai più picco- li ai più grandi, ma
anche di adulti, potranno essere ospitati nell’aula che presenta
una struttura modu- lare, adatta al lavoro di gruppo,
all’approfondimento ed allo scambio. I temi sono quelli consolidati
dell’educazione al con- sumo consapevole: cibo, culture, identità,
sostenibi- lità, dignità del lavoro. Un tema in particolare sarà
approfondito nell’aula: come nutrire adeguatamente una popolazione
mon- diale sempre più numerosa con una terra che “non ce la fa
più”. Ogni anno l’Overshoot Day (il giorno in cui l’umanità
esaurisce le risorse producibili in un intero anno) arretra: nel
1993 era il 21 ottobre, nel 2013 era il 20 agosto, nel 2014 il 19
agosto. Questo marcatore annuale ci indica che stiamo vivendo al di
sopra dei nostri mezzi e sostanzialmente misura il divario tra la
nostra domanda di risorse e quanto il pianeta può fornire. Nel
corso della storia, l'umanità ha utilizzato le risorse del pianeta
per costruire città e strade, per
dI VALERIA MALVICInI
expo, nell'aula del futuro si parla di sostenibilità
L’evento conclude il progetto con le scuole secondarie di secondo
grado della Lombardia, della Liguria e del Piemonte. Più di 40
classi si sono impegnate durante l’anno scolastico 2014/2015 nel
percorso “sette miliardi nello stesso piatto” approfondendo le
problematiche derivanti dallo sfruttamento delle risorse, con
particolare attenzione alla produzio- ne di cibo e alla
sostenibilità dei nostri consumi alimentari in un mondo sempre più
affollato.
Il processo avrà come imputato il mais utilizzato come “prodotto
simbolo” per analizzare i rapporti tra cibo-sostenibilità-sicurezza
alimentare-economia globale-ruolo delle comunità locali. Ragazze e
ragazzi provenienti da classi e territori diversi si confronteranno
nei ruoli di accusa e difesa con l’obiettivo di: analizzare
criticamen- te le diverse tesi e i differenti punti di vista,
basando i loro interventi su documenti e fonti credibili; appro-
fondire casi concreti di buone
20 maggIo 2015: processo al mais
maggio 2015 coop informa
pratiche; stimolare la presa di coscienza sul fatto che la
possibilità di cambiamento dipende anche dalle nostre scelte di
consumo e dai nostri stili di vita. Alla giuria, presieduta dal
Presidente del Cesvi Giangi Milesi, econ la partecipazione
straordinaria dell'attrice Margherita Antonelli in qualità di
cancelliere, il compito di stilare il verdetto che terrà conto,
oltre che delle prove prodotte, anche dell’impegno e della
performance dei partecipanti.
9
Da dicembre 2014, più un’appendice relativa alle carni che partirà
dal prossimo mese di apri- le, è entrato in vigore il nuovo re-
golamento della Commissione eu- ropea (il 1169/2011) relativo alle
etichette dei prodotti alimentari. Anche se non sempre noi consu-
matori dedichiamo tutto il tempo che sarebbe necessario a leggere
le informazioni riportate sulle confe- zioni, resta il fatto che le
etichette sono fondamentali alleate proprio di chi acquista. Sono
una luce che si accende su cosa c’è dentro a quel che stiamo
comprando, di cosa è
fatto, dove è stato prodotto, quali sono i suoi valori
nutrizionali, ec- cetera eccetera. E questa luce può essere più o
meno intensa, più o meno velata da ombre, ovvero da omissioni o
scorciatoie che, a vol- te, i produttori usano per aggirare qualche
dettaglio sui loro prodotti. Da questo punto di vista il regola-
mento dell’Unione Europea segna sicuramente un passo avanti che
aumenta la trasparenza. Anche se, realtà come ad esempio Coop, ciò
che il regolamento Ue impo- ne oggi lo facevano già da diverso
tempo. Comunque, proprio per
aiutarvi quando andate a fare la spesa, ecco un riassunto dei punti
più importanti previsti dalla nuo- va normativa sulle etichette.
scritte più leggibili sulle etichette Per la prima volta è stata
definita la dimensione minima dei carat- teri tipografici delle
etichette, che devono essere di almeno 1,2 mm (0,9 mm per le
confezioni più pic- cole). Quando la superficie del- la confezione
è inferiore a 10 cm quadrati è sufficiente riportare la
denominazione dell'alimento,
Quel che ci dice l'eticHetta... Le nuove norme europee sui prodotti
alimentari
dI dARIo GUIdI
10 coop informa
Coop: "tEmI sU CUI sIamo da annI" e SULLe MaTerie priMe diCiaMo
TUTTo “Per quanto riguarda il mondo dei prodotti a marchio Coop, le
modifiche e i vincoli introdotti dal regolamento europeo
sull’etichettatura, che pur riteniamo segnino un passo avanti per
l’insieme del mercato, non rappresentano per noi una novità. si
tratta di cose che già facevamo e di informazioni che erano
presenti sui nostri prodotti, dalla tabella nutrizionale alle
indicazioni sul tipo di oli e grassi utilizzati oppure sulla
presenza di potenziali allergeni. Certo il regolamento Ue contiene
precisazioni, specifiche tecniche, ma nel merito dei contenuti
importanti per il consumatore la sostanza è quella che ho detto. E
ovviamente su aspetti del regolamento che stanno giustamente
suscitando critiche, come l’indicazione dello stabilimento di
produzione, che ora diventa facoltativa, noi continueremo a
indicarla in una forma completa e trasparente”. Parola di domenico
brisigotti, direttore del prodotto a marchio di Coop Italia. Ma nel
ragionamento di brisigotti e nell’impegno di Coop c’è molto di più
di quanto non sia presente nelle normative attuali: “Per noi la
trasparenza è un aspetto
fondamentale. dare informazioni complete, chiare e il più possibile
esaustive ai consumatori è un impegno su cui lavoriamo da anni. Per
questo, anche alla luce del fatto che l’etichetta è uno spazio
limitato che non può contenere fisicamente più di tante
indicazioni, pena il diventare qualcosa di illeggibile, noi abbiamo
portato avanti, già dal 2013, un impegno che ci mette
all’avanguardia, grazie anche alle possibilità offerte dal Web e da
Internet cui un numero sempre più alto di consumatori ha accesso
costante. Alludo al nostro progetto sulle origini
(www.cooporigini.it). si tratta di un sito attraverso il quale
tutti possono andare a scoprire, prodotto per prodotto (ne abbiamo
inseriti più di 1.400), da dove vengono i suoi ingredienti
principali. basta inserire il nome o il suo codice Ean e si ha la
risposta. siamo stati i primi in Europa a fare una cosa del genere
e ritengo davvero sia un passo avanti importante perché certo è
importante sapere, come ci deve dire l’etichetta, dov’è lo
stabilimento e chi è responsabile della produzione, Ma la cosa
fondamentale è sapere quali sono gli ingredienti e da dove
vengono”.
continua a pagina 12 >
l'elenco degli allergeni, il peso net- to e il Tmc o la data di
scadenza. L’elenco degli ingredienti può es- sere indicato anche
con altre mo- dalità (ad esempio negli stand di vendita) e deve
comunque essere sempre disponibile su richiesta del
consumatore.
data di scadenza Su ogni singola porzione (e non più solo sulla
confezione esterna) deve essere riportata la data di sca- denza. La
data di congelamento deve essere indicata su carne, pre- parazioni
a base di carne e sui pro- dotti non trasformati congelati a base
di pesce.
tabella nutrizionale Negli alimenti confezionati deve essere
presente una tabella nutri- zionale obbligatoria con sette ele-
menti (energia, grassi, acidi gras- si saturi, carboidrati,
zuccheri,
proteine e sale) riferiti a 100 g o 100 ml di prodotto, che potrà
esse- re affiancata dai dati riferiti ad una singola porzione o
unità di con- sumo. Per sostanze come il cole- sterolo è vietata
l’indicazione. La norma prevede invece che possa- no essere
aggiunte informazioni volontarie (es. per le fibre, nella ta- bella
o gli Omega 3, nel campo vi- sivo). Per i prodotti a marchio Co- op
questa è una cosa già presente da anni.
Allergeni Le sostanze che provocano aller- gie o intolleranze (come
ad esem- pio contenenti glutine, sedano, crostacei, anidride
solforosa, ara- chidi, frutta a guscio, uova, pesce, soia, latte e
prodotti a base di latte, eccetera) devono essere evidenzia- te
graficamente nella lista degli in- gredienti. Anche mense,
ristoran- ti e le attività di somministrazione
di alimenti e bevande dovranno comunicare specificamente gli
allergeni, tramite adeguati sup- porti (menù, cartello, lavagna o
registro), accessibili e visibili alla clientela. Sui prodotti a
marchio Coop è da tempo presente una fra- se volontaria che
specifica la pos- sibile presenza di alcune di queste sostanze.
origine per carni suine, ovi-caprine e pollame Dal prossimo mese di
aprile 2015 dovranno essere indicate in eti- chetta luogo di
allevamento e di macellazione di carni diverse da quella bovina
(dopo l'emergenza mucca pazza è da anni già previ- sto l'obbligo di
indicare questi ele- menti per i bovini).
Altre indicazioni sull'origine L'informazione sull'origine
del
11maggio 2015 coop informa
prodotto è obbligatoria anche quando la sua omissione possa in-
durre in errore il consumatore, ov- vero quando il paese o il luogo
di provenienza di un alimento non sia lo stesso del suo ingrediente
primario. Una precisazione utile a ostacolare il fenomeno
dell'Italian sounding, ossia alimenti presenta- ti come made in
Italy ma fabbricati altrove. Su diversi prodotti Coop indica
volontariamente la prove- nienza di questo ingrediente pri- mario
(es. 100% di latte italiano per un formaggio). scompare la scritta
"oli vegetali" Non si potrà più utilizzare la dici- tura generica
di "oli vegetali" dietro cui ci può essere l'utilizzo di gras- si
tropicali (come olio di palma, di cocco o di cotone). Va quindi in-
dicata con precisione l’origine ve- getale specifica dell'olio
usato nel- la lista ingredienti. Così, "olio di palma" od “olio di
cocco” dovran- no essere elencati in etichetta in
modo trasparente. Inoltre, se gli oli o i grassi adoperati sono
stati idro- genati, è obbligatorio apporre la di- citura
"totalmente o parzialmente idrogenato", a seconda dei casi. Sui
prodotti a marchio Coop l’indica- zione dell’origine botanica degli
oli è una cosa già presente da tempo.
Responsabile etichettatura Va indicata la sede "dell'operato- re
alimentare responsabile delle informazioni sul prodotto", cioè
dell’operatore con il cui nome o ragione sociale è commercializ-
zato il prodotto (cioè Coop per i prodotti a marchio). Dovrà essere
indicato in modo completo con anche l'indirizzo completo di nu-
mero civico.
La questione della sede dello stabilimento L'indicazione della sede
legale del produttore, però, non va confu- sa con quella dello
stabilimento di produzione, prima obbligatoria
per la legge italiana (la 109 del 1992) ma che ora diventa facolta-
tiva e sarà ancora apponibile con l'unica accortezza di non ingene-
rare confusione nel consumato- re. Coop ha deciso di mantenere
sulle proprie etichette la presen- za dell’informazione sullo
stabili- mento nonché il riferimento vo- lontario al
produttore.
Pesce In etichetta (per il pesce la norma- tiva sulle etichette
dipende dal re- golamento 1379 del 2013) dovrà comparire sia il
nome scientifico del pesce che quello commerciale, l’indicazione
dettagliata del luogo di pesca, il tipo di attrezzi di pesca
utilizzati per la cattura e se il pro- dotto è stato scongelato.
Poi rima- ne l’obbligo di indicare se pescato in mare, in acque
dolci o allevato.
surgelati In caso di carne, preparazioni a base di carne, prodotti
non tra- sformati a base di pesce congelati
Le indicazioni relative a un prodotti ittici, dove è specificato il
luogo di pesca e anche con che attrezzi è stata effettuata la
cattura
Così Coop indica di essere responsabile dell'etichettatura, ma nel
contempo mantiene l'indicazione completa sul produttore con tanto
di indirizzo dello stabilimento
Ecco cosa trovi nelle etichette dei prodotti Coop
La nuova tabella nutrizionale con i dati per l'intera confezione e
per porzione. Ad es. la specifica dei dati sui grassi monoinsaturi
e polinsaturi è una aggiunta volontaria, così come quella degli
omega 3 che però, per le norme UE, non possono stare nella
tabella
12 coop informa
occorre indicare la data di congela- mento. Invece, nel caso di
alimenti che sono stati congelati prima del- la vendita e sono
venduti deconge- lati, la denominazione dell'alimen- to deve essere
accompagnata dalla dicitura "decongelato". Preparati a base di
carne e pesce Per quanto concerne i prodotti e le preparazioni a
base di carne sotto- forma di tagli (anche da arrosto), fette,
porzioni di carne o carcas- se, la denominazione dell’alimen- to
comprende l’indicazione del- la presenza di acqua aggiunta se
quest’ultima rappresenta più del 5% del peso del prodotto finito.
Un’analoga disposizione si appli- ca anche ai prodotti della pesca
e ai prodotti preparati della pesca in- teri o sottoforma di tagli,
fette, por- zioni e filetti.
sostituzione ingredienti normalmente attesi Per gli alimenti che
contengono
ingredienti sostitutivi diversi da quelli che il consumatore si
atten- de, gli ingredienti sostitutivi devo- no essere resi ben
visibili a fianco del nome del prodotto, in caratte- ri simili a
quelle del nome legale dell'alimento (es. se al posto di ca- cao si
usa burro di arachidi).
Insaccati Per i salumi insaccati va indicato chiaramente se il
budello non è commestibile.
Caffeina Nelle bevande ed "energy drinks" contenenti un tenore di
caffeina superiore ai 150 mg/l va riporta- ta in etichetta la
scritta "Tenore elevato di caffeina" con l'aggiunta (nello stesso
campo visivo) dell'av- vertenza: "Non raccomandato per bambini e
donne in gravidanza o nel periodo di allattamento".
Vendite via web Un’altra novità riguarda per la pri- ma volta la
vendita di alimenti sul
web. I consumatori dovranno di- sporre di tutte le informazioni ob-
bligatorie per legge (come nome dell'alimento, lista ingredienti,
al- lergeni, quantità netta, ecc.) prima della conclusione
dell'acquisto, ad eccezione della data di scadenza o simili, che
invece potranno es- sere fornite insieme alla consegna
dell'alimento.
Prodotti esentati Esistono alcune tipologie di pro- dotti esonerati
dagli obblighi di etichettatura nutrizionale che ab- biamo sin qui
descritto. Si tratta dei prodotti ortofrutticoli freschi, le
farine, le acque, aromi, spezie, erbe, dolcificanti, gomme da ma-
sticare, integratori alimentari, ecc. Sono altresì esclusi
dall’obbligo di etichetta nutrizionale i prodotti preincartati (gli
alimenti porzio- nati dai reparti interni del super- mercato, per
intenderci) e quelli contenuti in confezioni piccole, con
superficie inferiore ai 25 cen- timetri quadrati.
Questa è l'indicazione relativa alla corretta conservazione di
prodotti surgelati nel congelatore
Questo logo indica che il prodotto è stato testato e approvato da
parte dei soci
Ecco il logo relativo alla certificazione sA8000 contro ogni tipo
di sfruttamento
Questa è l'indicazione relativa al corretto smaltimento
dell'imballaggio dei prodotti
Questo logo indica quanto movimento è necessario fare per smaltire
le calorie assunte
La lista degli ingredienti nella quale sono evidenziati in neretto
le sostanze che possono produrre allergie. Alla fine Coop aggiunge
volontariamente anche l'indicazione su possibili tracce di altre
sostanze
Il numero verde di Coop Italia a cui chiedere informazioni su tutti
i prodotti a marchio
13maggio 2015 coop informa
contro il quale abbiamo lanciato una petizione su Change.org (il
Fatto Alimentare e Great Italian Food Trade) che in meno di due
mesi ha raccolto centomila firme. Vale la pena aggiungere, al
propo- sito, che Coop Italia é stato il pri- mo gruppo a rispondere
al nostro appello verso la riformulazione dei prodotti, in ottica
di sosteni- bilità e salute. Infine ma non da ultimo, sono stati
fatti alcuni pas- si avanti sul fronte dell'indicazio- ne
d'origine. Così, a partire dal 1° aprile 2015 avremo anche la pos-
sibilità di conoscere l'origine (Pa- ese di nascita, allevamento e
ma- cellazione) delle carni di origine suina, avicola, ovina e
caprina". Quali sono i punti critici su cui lavorare per migliorare
la nor- mativa attuale? Bisogna anzitutto riordinare il si- stema
europeo delle regole, affol- lato di normative di settore che
spesso si sovrappongono a quelle generali. Ci troviamo perciò in un
vero ginepraio la cui conoscenza e comprensione da parte dei con-
sumatori, ma anche delle autori- tà di controllo e degli operatori
di
A Dario Dongo, do- cente universitario, fondatore di
www.greatitalianfoodtra- de.it (portale in 8 lingue dedi- cato a
promuovere la cultura ali- mentare italiana nel mondo) e autore
dell'ebook “L'Etichetta” (disponibile su www.ilfattoa-
limentare.it), abbiamo chiesto un giudizio generale sulla nuova
normativa europea relativa alle etichette. "L'elefante ha partorito
un topoli- no. - esordisce Dongo - Nel sen- so che, dopo dieci anni
di lavori preparatori, il legislatore europeo non è stato in grado
di andare ol- tre una lieve revisione della pre- cedente 'direttiva
etichettatura' e di quella relativa all'etichettatura nutrizionale.
Il topolino ha co- munque alcune virtù: anzitutto é definita
un'altezza minima dei caratteri delle informazioni ob- bligatorie
in etichetta, così non avremo più bisogno della lente
d'ingrandimento per fare la spe- sa; viene finalmente fatta luce
sulla natura specifica degli oli e grassi vegetali utilizzati. Si
svela perciò il diffuso utilizzo di palma,
Intervista a Dario Dongo: "Alcuni passi avanti ci sono stati, come
per gli oli vegetali, ma c'è ancora troppa confusione tra le
legislazioni dei diversi paesi membri. E per tutelare il made in
Italy serve molto di più"
"Le norme sulle etichette? Un topolino con alcune virtù"
settore, é a dir poco problematica. Per le stesse ragioni, bisogna
met- tere un freno alla legislazione con- corrente dei Paesi
membri, i qua- li grazie al nuovo regolamento possono liberamente
aggiungere notizie obbligatorie in etichetta, col duplice effetto
di complicare la vita alle piccole imprese e con- fondere i
consumatori. Un esem- pio per tutti, i simboli nutrizionali in Nord
Europa: Svezia Finlandia Norvegia e Danimarca applicano una
"serratura verde" su prodotti che rispondano a determinate ca-
ratteristiche, l'Olanda usa invece un simbolo dalla forma di
"smile" sulla base di criteri diversi, il Re- gno Unito i
semaforini in ragione di algoritmi ulteriori. Se questo é il
Mercato interno, siamo fritti! Anche alla luce dell'evoluzione
tecnologica come sarà l'etichet- ta del futuro? C'è da sperare che
almeno parte delle informazioni potrà venire trasferita su un
"databar" leggibi- le con strumenti ottici disponibi- li a
scaffale, come già avviene da Ikea su alcune merci non alimen-
tari, ovvero con smartphone. Ciò
14 coop informa
15
faciliterebbe la lettura delle notizie davvero essenziali - come la
deno- minazione di vendita, la lista in- gredienti, il termine di
durabilità, la quantità - e perciò semplifiche- rebbe la vita ai
consumatori che non abbiano voglia di perdersi tra mille diciture.
Gli standard inter- nazionali sono già avanti e l'Italia è uno dei
pionieri in tal senso, grazie a GS1-Italy (Indicod-ECR) che lo
scorso anno ha soffiato la 40a can- delina sul codice a barre. A
livello normativo le premesse ci sono, ba- sterebbe decidere di
darvi applica- zione con un provvedimento della Commissione europea
in accordo con gli Stati membri. Quanto e come i consumatori
davvero leggono le etichette? Posso soltanto esprimere una sen-
sazione personale che trae spun- to dai feedback dei nostri
lettori, e dai rapporti con le associazioni dei consumatori.
L'impressione è quella che l'attenzione dei consu- matori italiani
verso le etichette alimentari, e in particolare verso la lista
degli ingredienti, sia effet- tivamente aumentata nel corso degli
ultimi anni. Un segno posi- tivo nella direzione del consumo
consapevole. L'etichetta in che misura serve a tutelare il made in
Italy? Purtroppo la nuova etichetta non tutela per nulla il made in
Italy, anzi lo confonde deliberatamente con il 'Made wherever'. Il
governo italiano infatti ha fatto decadere la norma nazionale che
già dal 1992 aveva prescritto l'indicazione del- la sede dello
stabilimento sulle eti- chette dei prodotti italiani. Un ve- ro
peccato, anzi peggio.
15maggio 2015 coop informa
Qualche giorno fa, in autostrada, ho sorpassato due file di
camioncini della Coca Cola, rossi e bianchi, eleganti. Mi ha
colpito il mot- to che campeggiava su tutti: “Mangia con me”. Una
frase semplice, che ricorre ovunque: blog, siti Facebook,
trasmissioni radiofoniche. Però mi ha colpito per la sua efficacia
e per l’intelligenza del messaggio. Non voglio fare pubblicità alla
Coca Cola (non ne ha certo bisogno…) ma credo valga la pena
spendere due parole per spiegare, anzitutto a me stesso, perché ho
trovato riuscitissima la formula (che magari esiste da chissà
quando, ma prima non l’avevo notata). L’idea di fondo è la
convivialità. “Mangia con me” è il classico invito a condividere il
cibo, a trasformare l’atto nutrizionale in rito sociale, occasione
di scambio, di chiacchiera, di esperienza umana. Detto da una
bottiglia, “riscalda” il rapporto. Non è più (solo) la bevanda da
comprare e da bere, ma un amico, o un’amica, che chiede compagnia.
Il messaggio commerciale guadagna in seduzione, non ha più la
freddezza della com- pravendita ma il calore dell’invito. Ti mette
alla pari della bottiglia, o per meglio dire, mette la bottiglia
alla pari di te. Ma soprattutto, questo messaggio include la
bottiglia in un “sistema” che la rende necessaria. Non si tratta
più di bere qualcosa di fresco perché si ha sete, o di prendere
qualcosa al bar, distrattamente magari, mentre si parla con gli
amici. “Mangia con me” è un invito che presume la presenza della
bottiglia duran- te il pasto, che appunto è un “sistema”, un
insieme di gesti non casuali né occasionali, ma legati l’uno
all’altro da un filo sottile e solidissimo. Ogni piatto è composto
di ingredienti che si chiamano l’un l’altro, oppure si respingono:
la pasta chiama il parmigiano, respinge la polenta; l’arrosto
chiama il rosmarino, respinge il basilico. Sono le “associazioni
ali- mentari” di cui parlava un grande storico francese, Fernand
Braudel, sottolineando la necessità, per chi studia la cultura
dell’alimentazione, di non concentrarsi sul singolo ingrediente o
sul singolo prodotto, ma sulle combinazioni – le “associazioni”
appunto – che si realizzano fra loro. Inol- tre, mangiando si beve,
e non qualsiasi cosa, o più cose assieme: se bevi vino non bevi
birra, né tè, né Coca Cola. Nella struttura del pasto una bevan- da
ci vuole, e “Mangia con me” ci invita a scegliere quella, non
un’altra bevanda. Ciascuno sceglierà ciò che vuole, ma intanto il
messaggio è chiaro ed efficace. Vuol dire: prendimi con te, fa’ di
me un compagno della tua tavola. I messaggi pubblicitari funzionano
quando riescono a uscire dalla dimen- sione “tecnica” del mangiare
e del bere, per coinvolgere l’emotivi- tà, i sentimenti, gli
affetti che sempre circondano e accompagnano questo benedetto gesto
quotidiano.
"Mangia con me" il cibo è sistema
di Massimo Montanari docente di Storia medievale e di Storia
dell’alimentazione, Università di Bologna
cibo è cultura
"Un supermercato socia- le – lo ha più volte definito Mar- co
Pedroni, presidente di Coop Italia – riempito dei nostri valo- ri,
non una macchina funzionale pensata principalmente per ven- dere
com'è oggi. Più simile, piut- tosto, a un mercato medievale re-
cuperato e rivisitato in un futuro come piacerebbe a noi che fosse:
equo, solidale, una sorta di piazza libera e aperta. Un mix tra
storia, tradizione e futuro". Togliendo la "e" finale alla parola
"sociale", ecco crearsi un'altra sin- tesi estrema, ma efficace. Il
proto- tipo del Supermercato del Futuro ambientato nel 2050 – che
vedre- mo a Expo Milano 2015 – diven- ta infatti "social", cioè
condiviso, interattivo, "un luogo di scambio aperto a tutti.
Immaginate una specie di AirBNB dei prodot- ti, trasposizione delle
dinamiche 'peer-to-peer', o 'alla pari', emerse
Social Food expo, il padiglione del cibo del futuro visto da
Coop
dI CLAUdIo stRAno
La tecnologia al servizio dell'uomo, con tanta informazione e
interattività per un rapporto più consapevole e trasparente con ciò
che mangiamo. A Milano Coop ha presentato il suo Future Food
District. Pedroni: "È così che vorremmo fare la spesa nel 2050".
Ratti: "Una sperimentazione vera, non una futile previsione del
futuro"
negli anni nel mondo della rete". Il pensiero è un "tag" abbastanza
riconoscibile di Carlo Ratti, il giovane architetto e ingegnere di-
rettore del Mit Senseable City La- boratory di Boston, che con il
suo studio ha operato la fusione tra i contenuti e i valori di Coop
e un mondo, appunto, fatto di idee, de- sign e nuove tecnologie
applicate al servizio dell'uomo. Il guru delle "smart cities" è
parti- to, per il suo lavoro – in questi due anni "nei quali ci
siamo confron- tati correggendosi in corsa" – da uno spunto
iniziale del 2013 (il supermercato organizzato per fi- liere)
fornito da un gruppo di gio- vani cooperatori vincitori di un
contest di Scuola Coop. Assieme agli esperti Coop, Ratti ha quin-
di sviluppato "una tecnologia che non c'era, per raccontare i pro-
dotti in un modo diverso, incon- trarsi e condividere le
esperienze
reciproche". Il risultato è ormai in dirittura di arrivo e sarà,
dicono tutti, sorprendente. Il padiglione del Distretto del cibo è
stato uno dei primi ad essere completato perché fa parte delle
infrastruttu- re realizzate da Expo e i contenu- ti ora sono già
visibili a chi butta l'occhio. Nel supermarket, ad esempio, le vie
delle filiere comunicano a col- po d'occhio informazioni sul pro-
cesso di lavorazione dei prodotti. E le etichette "aumentate"
pensate da Carlo Ratti Associati sono "in- telligenti", sì, ma non
troppo, in modo che il consumatore non si smarrisca nel mare delle
informa- zioni. "La nostra è una sperimen- tazione vera, non un
laboratorio – sottolinea Ratti – e tanto meno un futile esercizio
di previsione del futuro che sarebbe destinato co- me tanti altri,
basta guardarsi in- dietro, quasi sempre a fallire".
16 coop informa
continua a pagina 19 >
Coop & innovazione Con una superficie di 2.500 metri quadri, il
Supermercato del Futu- ro in cui innovazione e coopera- zione
viaggiano insieme, sarà il fulcro del Future Food District, il
Padiglione del Cibo del Futuro: 6.500 metri quadri complessivi nel
cuore del sito espositivo me- neghino, in zona Cascina Merlata
(incrocio meridionale tra cardo e decumano), che aprirà i battenti
il 1° maggio e li chiuderà il 31 otto- bre. Per inciso, sarà "una
delle aree più attrattive per i visitatori e per i media", assicura
l'amministratore delegato di Expo 2015 Giusep- pe sala, che ha
seguito il percor- so tappa dopo tappa rimanendo sorpreso anche
lui, confida, "dal- la capacità di Coop di modificare e adattare il
suo progetto in corsa". Il padiglione è stato ufficialmen- te
presentato nel centro di Mila- no da Coop che è, lo
ricordiamo,
Distribution Premium Partner della Esposizione Universale non- ché
l'unica catena della grande di- stribuzione italiana che ha credu-
to e investito (per un valore reale intorno ai 15 milioni di euro,
pun- tualizza Pedroni) in questa vetri- na di idee e del made in
Italy lun- go la catena del cibo, "trovandovi perfetta adesione con
la storia e i valori di Coop: dalla trasparenza alla genuinità del
cibo al suo con- sumo consapevole". A riprova della visione
internazio- nale e del ruolo che il movimento cooperativo si è
assunto nel de- clinare il tema "Nutrire il pianeta, Energia per la
vita", in giugno sa- rà organizzato un grande meeting con i vertici
delle organizzazioni cooperative di consumo europee e di
oltreoceano. Lo ha annun- ciato Enrico Migliavacca, vice-
presidente vicario di Ancc/Co- op. L’area tematica aprirà
dunque
L'AD SALA "ALL'ALTEZZA DELLE NOSTRE ATTESE" "Il modo in cui la
tecnologia si sposa oggi con gli alimenti e il cibo rappresenta una
declinazione perfetta del tema di Expo". Ha speso parole di elogio
per il lavoro svolto Giuseppe sala. Il commissario unico
dell'Esposizione, ha trovato con Carlo Ratti la visione
internazionale che cercava e nella partnership con Coop contributi
e risposte senz'altro all'altezza delle attese. di "valore
aggiunto" ha parlato così sala sottolineando la "ricchezza di
suggestioni ed esperienze che quest'area tematica proporrà al
grande pubblico". Expo può contare sull'apporto di una
organizzazione come Coop estremamente rodata e radicata sul
territorio. solo in tema di biglietti, Coop è riuscita a venderne
finora 100 mila (dati di inizi marzo) e conta di arrivare a 200
mila per il 1° maggio. nell'accordo c'è l'impegno a staccarne 700
mila per Expo. "Avendo quasi completato la vendita dei pacchetti
per i tour operator – ha detto sala – dobbiamo concentrarci ora sul
nostro paese e la rete dei soci Coop ci sarà molto utile".
17coop informamaggio 2015
LA "ExHIbItIon AREA"
Un viaggio nel futuro, tra insetti e fattorie del mare Qui sono
attese 350 scolaresche. Ecco come prenotarsi
i BigLieTTi SCUoLa nella partnership Coop/Expo è compresa la
richiesta fatta a Coop di distribuire attraverso la sua rete di
vendita e il sito www.e-coop.it, un milione di biglietti d'ingresso
alla manifestazione. I circa 8 milioni di soci Coop possono
usufruire dei biglietti speciali ridotti del 30% (di cui abbiamo
parlato diffusamente nei precedenti numeri di Consumatori)
disponibili sia online che a punto vendita, mentre uno speciale
biglietto rivolto a gruppi scolastici di almeno 15 studenti è
acquistabile solo online. Il biglietto per scolaresche (Coop conta
di portarne a Milano almeno 350) è venduto a soli 16 euro incluso
un light lunch, che prevede tre opzioni di pasto: standard (panino,
frutta, succo e acqua), vegetariano (cous cous, insalata greca e
variante mediterranea per primo piatto) e senza glutine (nel piatto
principale un formaggio fresco spalmabile con fermenti probiotici e
minigrissini sensa glutine). L'acquisto del biglietto scuola
avviene direttamente dal sito www.e.coop.it scaricando un file di
prenotazione che va compilato e rinviato. A disposizione delle
scuole anche un numero telefonico (051.596575) e un indirizzo email
(ticketingscuole.
[email protected]). Le classi in visita ad
Expo potranno partecipare gratuitamente ai laboratori didattici
nell'innovativa Aula del Futuro, collocata all'interno della
Exhibition Area, che consente la didattica digitale e interattiva.
Anche in questo caso occorre prenotarsi attraverso il sito
www.progettieducativicoop.it, sezione "Coop in Expo", dove è
scaricabile l'abstract delle attività proposte e la scheda di
prenotazione che va rinviata all'inidirizzo
[email protected].
Per ulteriori informazioni, tel. 02.66101754 dal lunedì al venerdì
dalle 9 alle 13,30
250 metri quadri "modulari" in cui le suggestioni di un futuro
ancora lontano cercheranno di accrescere la consapevolezza del
presente. Questo sarà la "Exhibition Area", una presentazione di
diversi scenari ai quali si collega l'Aula del Futuro in cui
saranno ospitate le classi coinvolte da Coop in percorsi educativi
e interattivi. Ci sarà un laboratorio di nuova generazione, una
specie di astronave con schermo panoramico per proiettarsi nei
controlli di un domani ancora lontano sulla sicurezza alimentare.
Un altro scenario incrocia il tema della scarsità di cibo in un
mondo con 9 miliardi di bocche da sfamare. Per produrne a
sufficienza, quando la terra non basta, possiamo immaginare, senza
bisogno di cambiare pianeta, delle "fattorie del mare", strutture
galleggianti in grado di produrre acqua potabile e alimenti. due
gli esempi proposti a Expo: uno nasce dal Centro di ricerca sulla
sostenibilità ambientale Mahre Center dell'Università di Milano
bicocca, basato sulla tecnologia "floating system" (coltivazione
idroponica di piante su supporto flottante); il secondo è una serra
galleggiante, denominata Jellyfish barge, un progetto già
sperimentato in un canale tra Pisa e Livorno dall'Università di
Firenze. La Jellyfish barge riproduce il principio della
dissalazione solare generando 150 litri di acqua dolce pulita al
giorno.
CiBo poVero e paCKaging non mancheranno nella Exhibition Area le
incursioni nel cibo sostenibile del futuro. Un apporto ricco e a
basso costo di proteine, fibre, acidi grassi e oligoelementi potrà
arrivare da animali a sangue freddo quali larve, vermi e altri
insetti (1.900 le specie commestibili di cui già oggi si cibano 2
miliardi di persone al mondo), attraverso allevamenti facilmente
realizzabli anche nei paesi più poveri. sul tema vedremo un
importante contributo della società Umanitaria, storica fondazione
milanese già presente a Expo 1906. Completeranno il percorso di
visita i packaging sostenibili di bio-on, poliesteri biodregadabili
anche in acqua, ottenuti da scarti e sottoprodotti senza sottrarre
prezioso terreno coltivabile a scopi alimentari.
18 coop informa
LA "ExHIbItIon AREA"
Un viaggio nel futuro, tra insetti e fattorie del mare Qui sono
attese 350 scolaresche. Ecco come prenotarsi
COSA CI OFFRE LA PIAZZA
Orti verticali e colture di micro-alghe La piazza, in mezzo al
supermercato e alla Exhibition Area, è uno spazio di condivisione
nel quale sperimentare nuove possibilità per l'agricoltura urbana e
la produzione di cibo ed energia. Vedremo installazioni molto
particolari. Ad esempio una "Vertical Farm", orti verticali su un
progetto dell'Enea: due pareti vetrate alte 4 metri e una coltura
idroponica su più livelli che nei sei mesi di Expo produrrà diversi
tipi di ortaggi. Il Canopy di alghe,
soluzione di acqua e microalghe, darà invece biomassa con
applicazioni in campo agro- industriale (ad esempio il biodisel).
Ci saranno inoltre aiuole coltivate con erbe aromatiche
utilizzabili anche come tavoli presso cui riposare o mangiare;
chioschi in cui si preparano e vendono cibi e bevande; e un
apparato di refrigerazione innovativo, chiamato Cloud Cast, che si
attiva automaticamente al passaggio dei
scenari inediti sul futuro del retail e del consumo, sarà uno
spazio di condivisione dove sperimenta- re innovative modalità di
acqui- sto e scoprire nuovi cibi e nuove tecnologie produttive. Ma
sarà anche una fucina di idee e una piazza disponibile per incontri
e confronti tra chi ha a cuore le sor- ti di un pianeta
sovrappopolato, sovraccarico di energia accumu- lata e deprivato di
risorse.
L'esperienza di visita Già dal corridoio d'ingresso del format di
vendita, che fornirà pre- ziose informazioni e proiezioni sulle
reazioni di acquisto dei con- sumatori, prenderemo coscien- za di
essere in un supermercato
visitatori, convogliando nuvole di vapore su di essi grazie a un
sistema di valvole e sensori. nella piazza sarà presente anche un
Vertical Plotter, un dispositivo che riporta in tempo reale,
scrivendoli sulla facciata del padiglione, i dati relativi agli
acquisti e all'affluenza all'interno del supermercato. RadioCoop
farà da amplificatore di tutto ciò che succederà nel distretto del
cibo del futuro trasmettendolo nei 1.200 punti vendita Coop.
Coop: una parete identitaria illu- strerà il concetto chiave della
pro- prietà condivisa riassumendo la storia delle coop di consumo.
Passato questo "surrogato" di ma- gazzino a riassortimento automa-
tico veloce (doveva essere sotter- raneo, ma sotto Expo non è stato
possibile scavare), una scala mo- bile ci condurrà in alto da dove
si aprirà una vista degradante sulla Food valley, la vallata dei
prodotti: saranno loro, disposti su gradoni e organizzati in cinque
filiere pro- duttive (latte e derivati; tè, caffè e cacao; cereali
e birra; carne e pe- sce; ortofrutta e vino), i principali
protagonisti del Supermercato del Futuro in cui opereranno 40 di-
pendenti di Coop Lombardia.
Prima di arrivare al piano supe- riore, su un mezzanino, incontre-
remo un presidio di soci Coop e avremo altre info sul movimento
cooperativo. Un altro incontro ravvicinato avverrà tra le corsie
con YuMi (abbreviazione di "You and me"), un robot con braccia,
vista e tatto capace di interagire con i clienti. L'assortimento
sarà composto da 1.500 prodotti realizzati in stabi- limenti
italiani (una novantina i fornitori coinvolti). "Semplice- mente
sfiorandoli – spiega Car- lo Ratti – potremo interrogarli e
ottenere tutte le informazioni che cambieranno la nostra esperienza
di visita". Una esperienza che sa- rà anche di acquisto, piacevole
e
continua a pagina 21 >
Nelle due immagini la serra galleggiante Jellyfish Barge. Sotto, il
Bio-on
19coop informamaggio 2015
IL CornEr LIBrErIa dEL sUpErmErCato dEL FUtUro
All’interno del supermercato del Futuro nasce un innovativo modello
di libreria dedicata ai temi di Expo a cura della catena
Librerie.coop, e bookrepublic, libreria online specializzata in
ebook. oltre a integrare l’offerta del catalogo cartaceo con le
possibilità del digitale, la libreria offrirà dei percorsi di
lettura accessibili attraverso QR code lungo la visita del
supermercato. "L’idea – spiega domenico Pellicanò, presidente di
Librerie.coop – è che il contenuto dei libri, associati ai cibi
esposti, sia un'ulteriore estensione di ciò che viene raccontato
sui prodotti dai monitor che accompagneranno il visitatore tra i
banchi. Un modello innovativo di libreria che gioca
sull’integrazione tra il libro cartaceo e le tante possibilità che
il digitale offre". La visita al supermercato si concluderà con uno
spazio libreria dedicato ai temi di Expo a cura della catena
Librerie.coop e di bookrepublic. La libreria proporrà a rotazione
circa 5.000 titoli cartacei e oltre 30 mila titoli in formato
digitale, in italiano e in inglese; titoli dedicati alla cultura
del cibo nelle più diverse declinazioni: la saggistica di carattere
divulgativo, incentrata sui temi dell’alimentazione, l’ecologia, la
sostenibilità, il consumo critico e la cucina. nello spazio
libreria saranno installati uno schermo touch e un video wall: qui
il lettore potrà interagire con i libri digitali, leggerne
l’anteprima, acquistarli e scoprire contenuti editoriali.
All’interno del supermercato del Futuro, i visitatori
incontreranno, all’inizio delle cinque filiere dedicate al cibo,
altrettanti Qr code tematici. Attraverso questi link si potrà
accedere, con smartphone e tablet, alla libreria digitale
(www.libreriecoop.
bookrepublic.it) e scoprire e acquistare i migliori ebook sui temi
legati ai cibi esposti, raccolti in percorsi di lettura realizzati
dai librai di Librerie.coop e di bookrepublic. saranno infine
organizzati nell’Aula del Futuro dell’Exhibition Area, eventi e
presentazioni di libri che offriranno occasioni di dialogo ed
incontro con gli autori e scrittori. Pensando ai visitatori di
Expo, una collana di 10 guide turistiche in formato digitale
inviterà alla scoperta delle chicche nascoste nelle più belle città
italiane. L’ebook della guida dedicata a Milano sarà disponibile
gratis sul sito della libreria per tutti i visitatori.
In anteprima per i Soci Coop, leggi il QR code per scaricare la
guida su Milano gratis o visita la pagina bre.pub/gratis
L'Expo diventi un'occasione di crescita culturale
Gli italiani, coerenti col loro storico settarismo, si dividono
ancora tra Guelfi e Ghibellini su tutti gli argomenti possibili,
compreso lo sport, dal calcio ai sostenitori di Bartali o Coppi.
Dal punto di vista scientifico questo atteggiamento, troppo
”sportivo” è inconcepibile ma quando scendiamo nel pratico la
divisione (uno steccato se non proprio del filo spinato!) tra vege-
tariani e carnivori, tra prodot- ti cosiddetti “naturali”, genuini
o biologici, quasi in contrapposizione con qualsiasi moderna
produzione tecnologica sono fonte di preven- zioni non
giustificabili dal punto di vista scientifico. Le biotecnologie
pongono dei pro- blemi etici e di sicurezza, tanto più in campo
nutrizionale,
20 coop informa
di Eugenio del Toma presidente onorario dell’associazione italiana
di dietetica e nutrizione clinica
alfabeto alimentare
occorrono quindi misure cautelati- ve ma non per questo si può
osteg- giare qualsiasi innovazione. Comunque, l’aver svincolato
l’atto del mangiare dalla fame cronica e dalle carestie lo ha
gravato di altri simboli, di ritualità e socialità che è forse
giusto difendere pur se tra- scendono la finalità del nutrirsi. Il
rifiuto di ogni “manipolazione”, non importa se migliorativa e
figlia di strategie naturali già attuate empiricamente da
generazioni di agricoltori, è radicata e ostentata come un valore
culturale. Per un medico, invece, è difficile giustifi- care
l’esaltazione del “natu- rale” ben oltre i suoi limiti reali e,
viceversa, auspicare innovazioni farmacologiche (ad esempio la pro-
duzione di analoghi dell’insulina,
di nuovi antibiotici, vaccini, ecc.) per poi respingere
aprioristicamen- te qualsiasi trattamento rivolto a compensare la
carenza di ferro del riso o a potenziare la resistenza ai parassiti
di una specie vegetale, altrimenti destinata alla scomparsa o ad
una eccessiva irrorazione di fitofarmaci. E’ doveroso proteggere
gli alimenti tradizionali e la biodiversità dalla sopraffazione di
una tecnolo- gia rivolta soprattutto al successo commerciale, ma
non si può neppu- re ignorare che la tecnologia, una volta
soddisfatto il principio di sicu- rezza, può “migliorare” o
“creare” alimenti di significato preventivo (dietetici, probiotici,
alimenti privi di glutine o di lattosio, cibi light o a ridotto
contenuto di colesterolo e
acidi grassi saturi, ecc.), certamente utili in ogni fascia di età.
L’appuntamento che l’Italia dovrà gestire con l’EXPO 2015 non può
essere solo l’occasione per valoriz- zare al meglio i prodotti
nostrani (spesso sapientemente lavorati ma non prodotti sul suolo
nazionale) e dovrà avviare un confronto cultura- le su problemi di
vasta portata, come la sostenibilità delle scel- te nutrizionali o
degli sprechi nel mondo civilizzato. La partita non va limitata a
una fiera di prodotti ma implica una crescita culturale in primo
luogo degli stessi consu- matori, orientati non da suggestioni
mediatiche ma dalla realtà scientifi- ca a salvaguardare il cibo e
il gusto senza preclusioni assurde e col buonsenso
necessario.
coinvolgente, della durata media prevista di 16-18 minuti, con 650-
700 compresenze giornaliere pre- viste nel punto vendita. "Il flus-
so di visitatori che ci attendiamo toccherà punte di 30 mila perso-
ne al giorno", stima Alessandro Mazzoli, direttore commerciale di
Coop Italia.
450 schermi! Ci saranno 450 schermi a forni- re indicazioni al
consumatore in due lingue (italiano e inglese) rac- contando la
storia, le peculiarità, i contenuti valoriali del prodotto, con
tanto di correlati nella logica dei moderni "social". "Sopra i
tavoli inclinati, più bassi degli scaffali di oggi – spiega Ga-
briele tubertini, direttore Si- stemi e Organizzazione di Coop
italia, nonché coordinatore opera- tivo di Coop per Expo – abbiamo
messo dei sensori di movimen- to simili a quelli di un Kinetic, il
gioco per ragazzi. I sensori inter- cettano il consumatore davan-
ti a ogni modulo che è fatto di 4 prodotti. Basterà un
movimento
del braccio, e sullo schermo com- pariranno le informazioni, anche
quelle poco accessibili che non si trovano in un'etichetta tradi-
zionale". Una interazione tattile e dunque meno futuribile, invece,
è prevista lungo le pareti dove ci saranno schermi touchscreen più
grandi, intorno ai 20 pollici. A conclusione della nostra "visi-
tor experience" ci sarà una grande DataViz, una parete video di 17
x
5 metri posta al di sopra della bar- riera casse. Rappresenterà in
tem- po reale i dati relativi al punto ven- dita, come il numero
dei visitatori, con quali prodotti interagiscono maggiormente, la
top ten dei più venduti, ecc. ecc. Infine ci sarà uno spazio
libreria dedicato ai temi di Expo a cura di Librerie.coop e
Bookrepublic, ca- tena specializzata in ebook (vedi box nella
pagina di sinistra).
21coop informamaggio 2015
continua a pagina 24 >
È una liberalizzazione che, secondo le stime Coop e proprio in
virtù della maggiore concorrenza che avrebbe deter- minato, avrebbe
consentito di far risparmiare ai consumatori e alle famiglie
italiane 700 milioni di euro. Eppure è una liberalizza- zione che
anche stavolta non si farà, annunciata e poi cancellata per
l’ennesima volta. Infatti, dopo il governo Monti anche quello Renzi
si è arreso
alle pressioni e alle lobby. Parlia- mo dei farmaci di fascia C,
quelli per il cui acquisto serve una ricet- ta medica (ma che sono
a carico del paziente). Farmaci che sono e resteranno vendibili
solo nelle farmacie tradizionali e non an- che nelle parafarmacie,
tra cui rientrano pure i 124 corner Co- op salute. Si badi che
nelle circa 5.000 parafarmacie esistenti (in- trodotte dalla
parziale liberalizza- zione varata da Bersani del 2006)
farmaci liberalizzare riduce i prezzi
ma non si vuole andare avanti
dI dARIo GUIdI
L'esperienza dei Coop Salute e delle parafarmacie dimostra che dove
si è aperto il mercato il costo si è abbassato. Ma sulla proposta
di allargare questa possibilità alle medicine di fascia C il
governo ha detto no. A danno dei consumatori
lavorano migliaia di farmacisti (solo nei corner Coop salute so- no
450) in tutto e per tutto uguali a quelli delle farmacie. Ma per un
qualche incomprensibile motivo non vanno bene a vendere tutti i
tipi di farmaci. In più l’esperienza delle parafar- macie e in
particolare dei corner Coop salute, dimostra in manie- ra
incontrovertibile che da un au- mento della concorrenza è deri-
vato un generale abbassamento
22 coop informa
I tre nuovi farmaci a marchio Coop già disponibili nei corner Coop
salute sono prodotti, due, desti- nati a curare le affezioni delle
vie respiratorie e, uno, gli stati febbrili e dolorosi. si tratta
di farmaci del tutto simili a noti prodotti, con marchi affer- mati
sul mercato, per i quali è scaduta la tutela del brevetto (così
detti “farmaci generici”). I prodotti “ originatori” dei prodotti
Coop sono i seguenti: Fluimucil mucolitico • Acetilcisteina Coop
tachifludec •Calefred Fluifort • Carbocisteina Coop
1 - La prima novità in casa Coop è l’Acetilcisteina 200 mg. Si
tratta di un fluidificante del muco e si usa per il trattamento
delle affezioni respiratorie caratterizzate da ipersecrezione densa
e vischio- sa. L’Acetilcisteina Coop viene proposta in bustine
(ogni confezione è di 30) contenenti un granulato per uso orale da
sciogliere in un bicchiere d’acqua.
2 - La seconda novità è il Calefred, una polve- re per soluzione
orale al gusto limone e miele. Si tratta di un farmaco ad attività
analgesica, anti- piretica e decongestionante nasale che si usa per
il trattamento sintomatico dell'influenza, del raf- freddore e
degli stati febbrili e dolorosi, con azione decongestionante sulle
prime vie aeree superiori. Calefred è venduto in confezioni da 10
bustine il cui contenuto va sciolto in un bicchiere d’acqua.
3 - Il terzo prodotto è uno sciroppo mucolitico, si tratta della
Carbocisteina Coop 90 mg/ml (ven- duto in flaconi da 200 ml) che
agisce come mu- colitico, fluidificante nelle affezioni
dell'apparato respiratorio acute e croniche.
Questi tre farmaci si sono aggiunti ai due “sto- rici” pionieri del
prodotto Coop in questo campo e disponibili già da alcuni anni. si
tratta del pa- racetamolo Coop in compresse da 500 mg, che funziona
come analgesico contro cefalee, nevral- gie e altre manifestazioni
dolorose, ma che funge anche da antipiretico per il trattamento
sintoma- tico degli stati febbrili. Il paracetamolo Coop vie- ne
venduto in scatole da 20 compresse. L’altro prodotto è l’acido
acetilsalicilico e aci- do ascorbico Coop (330 mg più 200 mg) in
compresse effervescenti. Anche questo è un prodotto analgesico e
antipiretico che agisce con- tro il dolore e la febbre nella
terapia delle sindro- mi influenzali, ma anche contro nevralgie,
mal di denti, dolori reumatici e mestruali. I farmaci Coop
rispondono all’obiettivo di da- re forte convenienza al consumatore
rispetto al farmaco originatore. Sono medicinali che possono avere
effetti indesi- derati anche gravi. Leggere attentamente il foglio
illustrativo. Calefred è controindicato nei bambini al di sotto dei
12 anni. (autorizzazione del 23/03/2015)
Coop lancia tre nuovi farmaci A cosa servono Calefred,
Carbocisteina e Acetilcisteina Massima qualità unita ad una forte
convenienza
23maggio 2015 coop informa
dei prezzi. Nei Coop salute i prezzi sono del 25/30% inferio- ri
rispetto agli stessi identici pro- dotti acquistati in farmacia.
Pec- cato però che questo risparmio riguardi solo la quota dei
farmaci cosiddetti Sop e Otc, cioè quel- li di automedicazione
vendibili senza ricetta medica (che rappre- sentano circa il 12-13%
del mer- cato), che sono gli unici vendibi- li nelle parafarmacie.
Aggiungere quelli di fascia C avrebbe voluto dire allargare l’area
di riduzione dei prezzi a un ulteriore 17% del mercato. Ed è
importante sapere (come mostra la tabella in que- ste pagine) che
gli italiani, per acquistare farmaci di fascia C,
hanno speso, nei primi 9 mesi del 2014, 2 miliardi e 210 milio- ni
di euro. Dunque ogni punto percentuale di sconto vale 22 mi- lioni
di euro spesi in meno dagli italiani. E qui la storia della mancata
libe- ralizzazione della vendita dei far- maci di fascia C, si
incrocia con un altro capitolo dell’impegno Coop. Un impegno che,
come vedete più dettagliatamente nella scheda in queste pagine va
avan- ti. Parliamo della produzione di farmaci a marchio Coop, che
ora sono diventati 5 (in arrivo ce ne sono altri due così da
arrivare a 7), con l’introduzione di tre nuo- ve referenze.
Parliamo di prodotti che hanno come farmaci originatori nomi ben
noti in quasi tutte le famiglie (dal Vivin C alla Tachipirina, dal
Tachifludec al Fluimucil). Eb- bene i farmaci a marchio Coop hanno
prezzi sino al 50% infe- riori ai loro equivalenti di mar- ca. Fate
un po’ di conti e capite bene che la stima di 700 milioni di
potenziale risparmio per le fa- miglie, da cui siamo partiti, è già
tutta spiegata. Nel 2013 la vendita dell’acido Acetilsalicilico più
aci- do ascorbico e del Paracetamolo Coop (nei soli 124 Coop salute
rispetto alle oltre 18 mila farma- cie) ha consentito un risparmio
di 500 mila euro.
2010 (in milioni)
2011 (in milioni)
2012 (in milioni)
2013 (in milioni)
2014 (in milioni)
distribuzione diretta e per conto di fascia A
1.608 2.124 2.124 2.240 2.314 3,3%
totALE sPEsA PUbbLICA 10.031 9.900 9.153 8.918 8.769 -1,7%
Compartecipazione del cittadino (ticket)
714 975 1.052 1.074 1.121 4,4%
Acquisto privato di fascia A 708 810 852 905 905 0,0%
Classe C con ricetta 2.338 2.421 2.275 2.251 2.210 -1,8%
Automedicazione (SOP e OTC) 1.550 1.610 1.608 1.736 1.727
-0,5%
totALE sPEsA PRIVAtA 5.310 5.816 5.787 5.966 5.963 -0,1%
totALE sPEsA FARMACEUtICA 15.341 15.716 14.940 14.884 14.732
-1,0%
Quota a carico ssn (%) 64,4% 63,0% 61,3% 59,9% 59,5%
Italia, in 9 mesi una spesa farmaceutica di 14 miliardi e 732
milioni di euro La spesa pubblica cala più di quella privata
confronto fra i primi 9 mesi del periodo 2010/2014
Fonte: Rapporto Aifa (Agenzia italiana del farmaco) 2015 sull'uso
dei farmaci in Italia
La tabella rileva un calo nella spesa farmaceutica complessiva
dello 1% tra 2013 e 2014. Il calo più accentuato (-1,7%) riguarda
la spesa pubblica. La spesa privata cala dello 0,1% nonostante il
consistente aumento del 4,4% (da 1.074 milioni a 1.121 milioni)
della spesa in compartecipazione del cittadino, sostanzialmente
rappresentata dall'aumento del ticket dovuto sui farmaci di fascia
A. I farmaci di fascia A sono quelli essenziali, legati a malattie
croniche e sono in larga parte gratuiti. Ma la quota di quelli per
cui si deve pagare il ticket è aumentata progressivamente. nella
spesa privata, tra 2013 e 2014, cala sia la spesa per i farmaci di
fascia C, quelli con ricetta (-1,8% da 2.251 milioni a 2.210
milioni), come quella dei farmaci senza ricetta (sop e otc) per i
quali si passa da 1.736 milioni nel 2013 a 1.727 milioni nel 2014,
con un calo dello 0,5%.
24 coop informa
25maggio 2015 coop informa
scelta la strada del Disegno di legge, ora affidato al complicato
iter di discussione parlamentare e non a un Decreto da convertire
entro 60 giorni. Credo che i consumatori e le famiglie italiane si
aspettas- sero e avessero bisogno di scelte fatte con maggior
coraggio”. Sullo stop ai farmaci di fascia C nelle parafarmacie,
Pedroni, oltre alla lobby dei farmacisti ritiene pesi anche la
volontà delle case farmaceutiche: “Dav- vero siamo davanti a
qualcosa di incomprensibile. Non si capisce quali problemi di
tutela della salu- te pubblica possano esserci e non si capisce
per- ché debbano esistere farmacisti di seria A e di se- rie B.
L’esperienza di questi anni parla chiaro e lo abbiamo detto
pubblicamente. Aumentare la con- correnza, anche solo per una
ridotta quota di far- maci, ha fatto abbassare i prezzi e dunque il
margi- ne dei produttori si è ridotto. Come confermano i nostri
nuovi farmaci a marchio che sono già di- sponibili (di cui parliamo
in queste pagine). Noi non intendiamo certo rinunciare a rafforzare
la nostra presenza su questo fronte, perché la conve- nienza che
riusciamo a trasferire ai consumatori è
"Sia chiaro che il nostro auspicio ma anche il nostro im- pegno è
che la questione dei farmaci di fascia C, vendibili so- lo nelle
farmacie, non si chiuda con il disegno di legge presen- tato dal
governo; un disegno molto riduttivo e che segna una
retromarcia, mentre su altri temi si sta procedendo con più
coraggio e lungimiranza. Spero che assieme a Coop ed ai milioni di
soci che rappresentiamo, as- sieme alle associazioni di consumatori
e dei parafar- macisti sia possibile trovare forme per
sensibilizzare e mobilitare l’opinione pubblica, affinché il
disegno di legge possa essere modificato”. Parole di Marco Pedroni,
presidente di Coop Ita- lia che a fronte dell’atteso pacchetto
governativo in materia di liberalizzazioni non nasconde la sua
delusione. “Sui farmaci in particolare, ma anche guardando
all’insieme delle proposte – prosegue Pedroni – ritengo siamo
davanti ad un pacchetto piuttosto debole, anche in considerazione
del fatto che si è
"Per Coop l'impegno sui farmaci continua"
Parla il presidente di Coop Italia, Marco Pedroni: "Delusi dal
disegno di legge del governo. Sui farmaci di fascia C spero in una
mobilitazione dell'opinione pubblica per ottenere modifiche. Si
decida pensando all'interesse delle famiglie"
continua a pagina 26 >
26 coop informa
Tra le tante iniziative di legge del nostro parlamento che merite-
rebbero un percorso privilegiato e urgente ce ne è una
particolarmente "sfortunata" e nello stesso tempo urgente. Ogni
secondo che passa (lette- ralmente ogni secondo) in Italia si
consumano circa 8 mq di suolo. Ciò significa che, in questo paese,
circa 25.000 ettari all'anno di territorio utile vanno perduti
sotto una vera e propria alluvione di asfalto e cemento e sottratti
agli usi umani tradizionali, come l'agricoltura. Se si considera
che, per dirne una, nel Regno Unito, gli ettari perduti sono circa
10.000/anno (cioè quanto da noi la sola Sicilia), si comprende
immediata- mente la portata del problema. Qui non si tratta solo
dell'impatto ambien- tale e paesaggistico, pure gravissimi in un
paese vocato ad attrarre turisti, ma anche di valori e
produttività. Così facendo, infatti, la percentuale di suolo
impermeabilizzato artificialmente da asfalto e cemento ammonta
ormai a circa il 7,3% del totale nazionale, contro una media
europea di 4,3, cosa che si traduce in una maggiore esposizione al
rischio idrogeologico di una nazione che già adesso, in questo
campo, ha il poco onorevole primato continentale. E in agricoltura
gli effetti di questa vera e propria devastazione territoriale
silenziosa sono ancora più gravi, deprivando la popolazione di una
parte significativa di risorse utili. Per fare un altro esempio, se
i 70 ettari per- duti ogni giorno fossero interamente coltivati a
cereali, in soli tre anni se ne sarebbe impedita la produzione di
450.000 tonnellate, per circa 90 milioni di euro di costi e una
conseguente ulteriore dipendenza dalle importazioni. Ecco perché è
urgente approvare la legge per il contenimento del con- sumo di
suolo che giace in Parlamento da due anni. Soltanto negli ultimi 15
anni circa tre milioni di ettari un tempo agricoli sono stati
asfaltati e/o cementificati. Questo consumo di suolo sovente si è
trasformato in puro spreco, con decine di migliaia di capannoni
vuoti e 25 milioni di vani sfitti: suolo sottratto all’agricoltura,
terreno che ha cessato di produrre vera ricchezza. La
cementificazione riscalda il pianeta, pone problemi crescenti al
rifornimento delle falde idriche e non reca più alcun beneficio, né
sull’oc- cupazione né sulla qualità della vita dei cittadini.
Inoltre questa bulimia costruttiva considera il territorio una
risorsa inesauribile, in un mec- canismo deleterio che permette la
svendita di un patrimonio collettivo ed esauribile come il suolo,
per finanziare i servizi pubblici ai cittadini (mone- tizzazione
del territorio). Di più: in molti casi le nuove costruzioni hanno
impegnato aree che dovevano essere lasciate libere perché a rischio
natu- rale elevato, come è il caso delle abitazioni abusive
costruite alle pendici del Vesuvio, nella zona rossa di Sarno,
lungo le coste tirreniche a rischio tsunami e ovunque ci siano
corsi fluviali che possono esondare.
Ma il suolo non è una risorsa inesauribile
di Mario Tozzi primo ricercatore Cnr - igag e conduttore
televisivo
un pianeta da difendere
ancor più consistente. Parliamo di fino a un 50% in meno rispet- to
agli equivalenti prodotti di marca. Ma è una sfida dura, an- che
perché le procedure autoriz- zative richieste dall’Aifa, (l’A-
genzia italiana del farmaco ndr) sono lunghe, complesse e co-
stose. E anche qui ritengo che, rispetto a questo stato di cose,
favorire l’arrivo sul mercato e la commercializzazione di nuo- vi
farmaci generici (cioè quelli il cui brevetto è scaduto) sarebbe
molto importante”. “Noi – prosegue Pedroni – rite- niamo che quello
dei farmaci sia un capitolo di spesa molto im- portante e delicato
per ogni fami- glia. Nessuno, nonostante qual- cuno abbia cercato
di accreditare che sarebbe successo il contra- rio, corre a fare
incetta di farma- ci perché costano meno. Le fa- miglie sono più
che mai attente a ciò che spendono, come ci hanno insegnato questi
anni di crisi. Si compra ciò che è necessario e al miglior rapporto
qualità-prezzo. Ma nel campo dei farmaci troppo spesso non c’è
scelta, per colpa di un mercato ancora molto rigido e centrato
sulle farmacie tradizio- nali. Noi invece diciamo che oc- corre
mettere l’interesse delle fa- miglie al primo posto”. Il Disegno di
legge varato dal go- verno, se non contiene la norma sui farmaci di
fascia C, prevede però che non solo i farmacisti po- tranno essere
titolari di una atti- vità, ma anche le società di capi- tali che
potranno così entrare in questo mercato e possedere di- versi punti
vendita. “Anche que- sta – commenta Pedroni – non mi pare una
novità di particolare rilievo per i cittadini. Da un lato
sicuramente le quote di chi og- gi possiede una farmacia vengo- no
valorizzate e le farmacie sono contendibili ma restano quelle. La
gara per una maggior concor- renza passa da altre strade”.
27maggio 2015 coop informa
Immagina una città dove muoversi in bicicletta sia un fatto normale
e diffuso. Una città senza clacson, traffico e inquinanti. Una
città dove lo skyline principale è quello offerto da file di
bambini che a piedi o in bicicletta vanno a scuola felici. sembra
una fiaba vero? Eppure questa magia in Italia, almeno per un
giorno, accade da 15 anni e si chiama bimbimbici. si tratta della
giornata per grandi e piccini dedicata alla mobilità sostenibile
patrocinata dal Ministero dell’Ambiente e organizzata da FIAb -
Federazione Italiana della bicicletta. “bimbimbici - dice Giulietta
Pagliaccio presidente di Fiab - è un invito a riflettere sulla
necessità di creare nelle nostre città zone verdi e percorsi
ciclabili per aumentare la complessiva vivibilità dei centri urbani
e riaffermare il tema della sicurezza dei più piccoli negli
spostamenti quotidiani”. La campagna ha ormai una tradizione