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Postatarget Magazine-tariffa pagata-DCB Centrale/PT Magazine ed./aut.n.50/2004 - valida dal 07/04/2004- Magazine 2 n.2/2016 L’oro matto Progetto QOS Il mare sorride Mercanteinfiera Magazine 1/2017
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Mercanteinfiera · 2017. 1. 24. · Postatarget Magazine-tariffa pagata-DCB Centrale/PT Magazine ed./aut.n.50/2004 - valida dal 07/04/2004- Magazine 2 n.2/2016 L’oro matto Progetto

Dec 05, 2020

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L’oro mattoProgetto QOS

Il mare sorride

Mercanteinfiera Magazine

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Postatarget Magazine-tariffa pagata-DCB Centrale/PT Magazine - ed./aut.n.50/2004 - valida dal 07/04/2004 - Magazine 2 - N°2/2016 Aut. Trib. Forlì n° 29/99 Direttore responsabile: Gian Paolo Galloni; Direttore Editoriale: Stefano Della Casa; Editore: Edizioni Della Casa S.r.l, Viale Corassori, 72 - 4124 Modena, tel. 059/7875080Redazione: Marco Pederzoli, Stefano Della Casa, Dino Della Casa,Foto: Paolo Pignatti; ArtWork: Claudio Piccinini; Stampa: Edizioni Della Casa Srl

Il suo nome è inserito nella nostra mail list esclusivamente per l’invio delle nostre pubblicazioni (Legge 196/03 sulla Protezione dei dati Personali), se non desidera riceverle invii la sua richiesta scritta a: Edizioni Della Casa S.rl. Viale Corassori, 72 - 41124 Modena

SommarioIl gusto e le sue declinazioni

Mobility Service

Mercanteinfiera Experience 2017

Il mare sorride da lontano

L’Oro Matto e il gioiello -fantasia nella prima metà del Novecento

Progetto QOS

MIA Photo Fair

Caprice Italia

Antonio Chiari

Palazzo Reale di Genova

La Pilotta

Teatro Due

Premio Verdi Off

Inaugura a Fidenza KM90 RistoBottega Emiliana

Ristorante Romani

3 Editoriale4 Mercante in fiera

6 Mostre collaterali

10 Antiquari

16 Parma14 Genova

20 Gastronomia

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Attraverso l’edizione primaverile di Mercanteinfiera si apre anche l’anno fieristico: un momento quindi che tocca da vicino tutta Fiere di Parma e che rappresenta anche l’apertura verso nuove frontiere in termini di contenuti, contaminazioni, op-portunità. Per la prima volta infatti nel 2017 Mercanteinfiera inaugurerà la sua dimensione Off, il Fuori Salone, in Primavera anziché in Autunno: un appuntamento doppio quindi, che intende definire ulteriormente l’identità di un progetto che ha permesso una considerevole crescita dei visitatori all’evento.Bijoux d’autore, rievocazioni di momenti storici chiave, il mare e il viaggio nel percorso tra arredo, oggettistica ma anche e soprattutto nelle consuetudini: è l’indagine sul senso della realtà e del gusto a fungere da chiave interpretativa non solo estetica appunto ma culturale nel senso più ampio, rappresentando un autentico leit-motiv dell’edizione.Vi invitiamo a non perdere l’opportunità di sperimentare queste contaminazioni che rendono la nostra manifestazione ancora più imperdibile.

Ilaria Dazzi e lo Staff Antiquariale

Il gusto e le sue declinazioni

Editoriale

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Mercante in fiera

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Con quali mezzi gli artisti hanno raccontato il mare e come è giunto fino a noi il suo mito fatto di storie, tempeste e bonac-cia, separazioni e ritorni, lacrime e sorrisi? E come è divenu-to luogo di vacanza, modificando il costume dell’Italia con un fenomeno sociale che ha plasmato per sempre il nostro modo di vivere? Viaggiando verso il mare in un percorso a tappe tra guide turistiche, abiti d’epoca, fotografie e affiche pubblicitarie comprenderemo come i linguaggi dell’arte e dell’artigianato hanno fatto del mare un luogo dell’anima. Ma non solo…. anche una grande passione, come fu per fu Luigi Amedeo, Duca degli Abruzzi (1873-1933), l’ultimo inqui-lino di casa Savoia che abitò nella prestigiosa suite collocata al primo piano nobile di levante del Palazzo Reale di Genova.Noto soprattutto come grande esploratore e navigatore, il duca scelse Genova come sua residenza perchè commis-sionava le imbarcazioni, da lui stesso disegnate, ai cantieri navali di Sestri Ponente e di Voltri. In virtù della sua attività nautica e della sua grande esperienza, nel 1906 fu acclamato presidente onorario dello Yachting Club di Genova, che gli dedicò il porticciolo.Nel 1932, quando furono riunite sotto un’unica bandiera le tre principali compagnie di navigazione italiane, gli fu affida-ta la carica di presidente della nuova società chiamata Italia Flotte Riunite, con sede a Genova in piazza De Ferrari.

Il mare sorride da lontanoDipinti, incisioni, manifesti e oggetti intorno all’im-maginario del mareA cura di Paolo Aquilini, Serena Bertolucci, Luca Leoncini con Laura Cattoni e Simone Frangioni

Mostre collaterali

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Luccica, ma non è oro: è il placcato, il materiale con cui ve-nivano realizzati i bijoux nelle fabbriche di Casalmaggiore (CR), ora raccolti nell’unico museo italiano dedicato alla bigiotteria. Tecnica, perizia artistica, gusto e inventiva straor-dinari ma in materiali rigorosamente non preziosi, perché quelle spille, quelle collane, quegli anelli dovevano abbellire e ornare rimanendo economici ed accessibili a tutti.Un viaggio nel mondo dell’imitazione ma anche della fan-tasia, alla scoperta di piccoli oggetti che ancora brillano di

luce propria come fossero d’oro, che invece di diamanti e rubini incastonano vetri e cristalli colorati, che ancora affa-scinano per la loro valenza estetica e sociale.Con oltre un centinaio di pezzi selezionati dalla storica del gioiello Bianca Cappello, l’esposizione propone i bijoux cre-ati a Casalmaggiore dalla prima metà del Novecento, assie-me ad ornamenti coevi realizzati da grandi firme dell’alta bigiotteria italiana che hanno anche collaborato con le più storiche e celebri case di moda dell’epoca.

L’Oro Matto e il gioiello-fantasia nella prima metà del NovecentoIn collaborazione con il Museo del Bijou di Casalmaggiore (CR)A cura di Bianca Cappello

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PROGETTO QOSIl Premio Mercanteinfiera 2017 è ormai giunto alla sua quarta edizione. Un premio assegnato da Fiere di Parma, in collaborazione con il Comune di Parma, a personalità che contribuiscono e hanno contribuito concretamente alla definizione e all’affermazione dell’arte, della cultura e alla valorizzazione della ricerca nel nostro Paese. Quest’anno la giuria è stata fortemente motivata a premiare il talento e l’e-clettismo di Gianluigi Ricuperati, un giovane artista capace di spaziare fra differenti espressioni artistiche che dialogano fra loro e che volgono costantemente lo sguardo alla con-temporaneità. Per la realizzazione del suo progetto, l’artista si ispira alla teoria sviluppata nel libro di Emanuele Arielli dal titolo Farsi piacere. La costruzione del gusto, proiettando e rivisitando questo studio alla luce del processo culturale e produttivo che coinvolgerà direttamente la città di Parma. Ricuperati si domanda se sia possibile cambiare e manipo-lare i propri gusti e sovvertire se stessi, in quanto il gusto si rivela una capacità ambigua ma anche una fondamentale manifestazione di autonomia individuale. Il progetto del vin-citore del Premio avrà il nome Qos, parola che deriva dal greco antico Phos (luce), quindi un faro sul cambiamento dei gusti, delle opinioni e degli orientamenti diversi che si raccontano. L’intero processo sarà raccontato tramite filmati girati da una troupe cinematografica, la quale sarà suppor-tatta dai cosiddetti mediatori, che intervisterà un campione di parmigiani, coinvolgendo così la cittadinanza e i suoi usi in questa interessante ricerca. Lo scopo di Gianluigi Ricupe-rati è quello di trasformare un’esperienza umana in divenire in un’opera visiva collettiva.

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Mostrecollaterali

Milano, The Mall – Porta NuovaPer il settimo anno consecutivo MIA Photo Fair dà appunta-mento agli appassionati di fotografia dal 10 al 13 marzo 2017 a The Mall - Porta Nuova, in una nuova area simbolo della città di Milano.MIA Photo Fair, nata nel 2011 da un’idea di Fabio Castelli, è la fiera d’arte dedicata alla fotografia e all’immagine in movimento in Italia. MIA Photo Fair offre ai propri visitatori un percorso esaustivo sulla fotografia d’arte presentando da una parte Solo Show e dall’altra stand collettivi con un pro-getto curatoriale specifico. MIA Photo Fair nasce con l’obiettivo di evidenziare il ruolo della fotografia e dell’immagine in movimento assunto nel mondo della comunicazione e dell’arte e la conseguente affermazione nel relativo mercato. La fotografia ormai anche in Italia si pone come un linguaggio trasversale che - decli-nato in vari ambiti, dal reportage alla moda, alla pubblicità alla più pura ricerca artistica - è entrato a pieno titolo nel sistema dell’arte accrescendo sempre più la sua presenza nell’ambito del collezionismo più attento.MIA Photo Fair vanta ormai 24.000 visitatori, in un’area di 5.000 mq, con 130 espositori, 80 gallerie internazionali pro-venienti da 13 Paesi, 25 gallerie straniere, 20 artisti Proposta

MIA, 5 Premi, 20 editori specializzati, conferenze, mostre e presentazioni editoriali questi i contenuti che rappresenta-no la prossima settima edizione di MIA Photo Fair, la fiera dedicata alla fotografia d’arte ideata e diretta da Fabio Ca-stelli e Lorenza Castelli.MIA Photo Fair prevede anche un ricco programma cultu-rale, con eventi e conferenze dedicate al mondo dell’arte e della fotografia, che mira a supportare un collezionismo consapevole con approfondimenti e ospiti di rilievo nel pa-norama artistico italiano e internazionale. MIA Photo Fair offre ai collezionisti d’arte la possibilità di vi-sitare una vivace e innovativa fiera dove poter ammirare sia le opere di artisti storici che di artisti emergenti, selezionati con cura dal Comitato Scientifico.Tra le diverse iniziative la fiera promuove anche la quinta edizione di CODICE MIA, un evento di riferimento per gli artisti mid-career che intendono confrontarsi direttamente con esperti del collezionismo a livello internazionale. Il pro-getto CODICE MIA, ideato e curato da Enrica Viganò, offre ai collezionisti la possibilità di scoprire e sostenere nuovi auto-ri e ai fotografi l’occasione di scambiare idee, suggerimenti e informazioni con esperti nel settore dell’arte.

MIA PHOTO FAIRtel. 02.83241412

www.miafair.it [email protected]

Da venerdì 10 a lunedì 13 marzo 2017

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Caprice Italia si occupa di arredamenti del 1900, oggetti e decorazioni, progettazione e realizzazione di locali pubblici, bar, negozi, uffici e ovviamente abitazioni private. Sono fornitori di arredi e complementi per importanti stu-di televisivi; collaborano alla realizzazione di set cinemato-grafici e ambientazioni per i più stravaganti locali pubblici e blasonate maison di moda visitano i mercati di mezzo mondo alla ricerca di oggetti particolari, a volte unici, che hanno superato la prova del tempo e continuano a donare emozioni. Il loro è un nuovo modo di arredare, una varian-te più signorile del country che amano definire “vivere alla Hemingway”.Nel loro magazzino di Montefiorino, in provincia di Modena, come in un enorme Arca della memoria si trovano oggetti e arredi che rappresentano il meglio del vivere quotidiano del secolo scorso. Un viaggio nei ricordi e nella bellezza dell’ar-tigianato che, purtroppo, non si ritrova nelle realizzazioni dei nostri giorni.

Caprice Italia

Caprice ItaliaVia Primo Maggio 3, 41045 Montefiorino (MO)

T +39 335 6460172 [email protected]

Viaggio alla scoperta di antiquari che propongono non solo pezzi di arredo ma oggettistica e moda vintage

Antiquari

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Antonio ChiariAntonio chiari è presente nel mondo dell’arte orientale fin dai primi anni 80. In tutti gli anni 90 fino al 2004 ha lavorato insieme ad Angelo Attili nella Tanimbar. Successivamente in proprio. Par-tecipa al Mercante In Fiera praticamente da sempre.La ricerca nel campo dell’arredi lo ha visto tra i primi a trova-re soluzioni ed atmosfere che sicuramente hanno arricchito il ventaglio delle scelte nelle decorazioni d’interni. Le nuove proposte, più adeguate all’oggi, ci dicono di forme e colori e materiali, anche rivisitati ma sempre provenienti dall’ Asia, che riescono a suscitare armonie e senso, nell’arredamento degli spazi in cui viviamo.

Antonio ChiariViale Fratti 24/I

43121 parma0039.3355417102

[email protected]

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Antiquari

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Palazzo Reale di GenovaQuello che oggi chiamiamo Palazzo Reale è in realtà una grande dimora patrizia edificata, accresciuta e decorata nel tempo con splendore, oltre che dai Savoia nell’Ottocento, da due grandi dinastie genovesi: i Balbi, che lo costruirono tra il 1643 ed il 1650, e i Durazzo che lo ampliarono tra la fine del Seicento e l’inizio del secolo successivo.La vicenda storica del palazzo ebbe inizio il 4 febbraio 1643 quando Stefano Balbi, abile finanziere presentò il progetto per l’imponente fabbrica che sarebbe sorta di fronte alla chiesa di San Carlo. Gli architetti ricordati dalle fonti sono Pier Francesco Cantone e Michele Moncino, ai quali si unì in seguito Giovanni Angelo Falcone. L’impianto secentesco del-la costruzione era allora limitato all’attuale corpo centrale, articolato come oggi in due piani nobili e tre ammezzati, e alla manica occidentale unita al corpo principale.Eugenio Durazzo acquistò il palazzo nel 1679 e si può con-siderare il principale artefice dell’estensione della fabbrica verso levante, che mutò drasticamente il suo aspetto primi-tivo. Al patrizio genovese va anche ascritta la ricostruzione dell’antico Teatro del Falcone, acquistato nello stesso anno e subito ricostruito e connesso alla dimora, rendendolo acces-sibile dalla nuova “Strada dei Signori Balbi”. A detta di Ratti, che scrive nel 1766, fu l’architetto Carlo Fontana, chiamato da Roma da Eugenio l’autore del nuovo progetto. Il palazzo assunse definitivamente negli ultimi vent’anni del Seicento l’articolazione e l’organizzazione scenografica, che in parte conserva tuttora, con la costruzione dei due corpi scala del grande terrazzo a “U” e dell’ampliamento del cortile d’onore.

Genova

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Alla morte di Eugenio, il nipote Gerolamo Ignazio si occupe-rà di soprintendere soprattutto ai lavori di decoro degli inter-ni. Risale a questa fase la realizzazione della nuova Galleria degli Specchi, decorata tra il 1726 e il 1730.Per via della crisi economica che aveva notevolmente ri-dotto le risorse dei Durazzo, la dimora fu venduto nel 1824 ai Savoia. Furono subito previsti nuovi e importanti lavori di restauro, che adattarono gli ambienti alla nuova desti-nazione di reggia. Nel periodo albertino viene conclusa la maggior parte dei lavori di adeguamento dell’edificio alle nuove funzioni, già parzialmente progettate durante il regno di Carlo Felice: la realizzazione di nuove scuderie e del ma-neggio, l’allestimento della Sala del Trono, della Sala della Udienze, del Salone da Ballo, di un appartamento nobile al primo piano, detto Appartamento dei Principi Ereditari e la costruzione del “ponte reale”, il passaggio coperto che univa il palazzo alla Regia Darsena. Nel 1919 Vittorio Emanuele III cederà la reggia genovese allo Stato Italiano, affidandola al Real Ministero dell’Istruzione; dalla stessa data il secondo piano nobile divenne un museo aperto al pubblico. Il Museo di Palazzo Reale si trova al secondo piano nobile della dimora, che ha conservato intatti i suoi interni di rap-presentanza, completi sia delle decorazioni fisse: affreschi e stucchi, sia di quelle mobili: quadri, sculture, arredi e sup-pellettili.Le volte dei salotti e delle gallerie sono affrescate da alcuni dei nomi più importanti della decorazione barocca e roco-cò locale. Tra gli oltre cento dipinti esposti nelle sale si trova-no opere dei migliori artisti genovesi del Seicento insieme a capolavori dei Bassano, del Tintoretto, di Luca Giordano, di Anton van Dyck, di Ferdinand Voet e di Guercino. Le tre principali identità storiche della dimora, spesso com-presenti e in dialogo le une con le altre, sono sempre fonte di varietà originalissime e di straordinaria ricchezza: la mira-colosa compresenza di opere d’arte di altissima qualità e di oggetti d’arredo quotidiano permette di vivere, attraversan-do le sale del Museo, un’esperienza diretta ed emozionante con il passato.A riconoscimento del grande pregio storico e artistico, il pa-lazzo nel 2006 è stato inserito dall’UNESCO fra i beni consi-derati patrimonio dell’umanità.

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La PilottaIl Palazzo della Pilotta, chiamato anche semplicemente la Pi-lotta, è un vasto insieme di edifici che si trova nel centro stori-co di Parma, situato tra Piazzale della Pace e il Lungoparma. Il nome deriva dal gioco della pelota basca, praticato dai soldati spagnoli nel cortile del Guazzatoio, originariamente detto ap-punto della pelota.Concepito originariamente come contenitore per ospitare dei servizi della corte farnesiana, atto a integrare il sistema delle residenze ducali, il monumentale palazzo della Pilotta ebbe inizio con ogni probabilità ad essere costruito intorno al 1583, durante gli ultimi anni del ducato di Ottavio Farnese (1547-1586), su progetto dell’urbinate Francesco Paciotto. I lunghi corridoi disposti ortogonalmente a delimitare una vera e pro-pria “cittadella”, con il suo sistema di cortili interni e il parato in rustici mattoni, erano destinati a contenere magazzini, scu-derie, caserme e una grandiosa sala d’armi poi trasformata in teatro di corte.Già sede di una selezionata quadreria ducale e di una raccol-ta libraria in epoca farnesiana, la Pilotta, durante il governo di Don Filippo di Borbone (1748-1765), ospita l’Accademia di Belle Arti con la sua collezione artistica, da cui poi avrà origine la Galleria Nazionale, la Biblioteca Palatina e il Museo archeologico, istituzioni oggi ancora in essa ubicate insieme con la Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico, etno-antropologico e architettonico di Parma e Piacenza, e con il Museo Bodoniano.Galleria Nazionale: La nascita di una vera e propria istituzione museale pubblica, avvenuta nei primi decenni dell’Ottocento ad opera di Maria Luigia d’Austria, duchessa di Parma e Pia-cenza dal 1816 al 1847, coincise con un ulteriore ampliamen-to e una definitiva sistemazione delle collezioni ducali.

L’attuale allestimento è frutto di un itinerario progettuale rea-lizzato in più tempi a partire dagli anni Settanta e successiva-mente proseguito con ulteriori interventi dal 1986 al 1992, che ne hanno completamente rinnovato gli spazi e l’ordinamento espositivo.La visita alla Galleria avviene attraverso un percorso che ha inizio dal Teatro Farnese, comprendendo secondo un ordi-ne cronologico opere di Benedetto Antelami, Agnolo Gaddi, Beato Angelico, Cima da Conegliano, Francesco Francia, Leo-nardo a Vinci, Correggio, Parmigianino, Dosso Dossi, Holbein, El Greco, Annibale, Ludovico e Agostino Carracci, Schedoni, Guercino, Nuvolone, G.M.Crespi, Tiepolo, Piazzetta, Pittoni, Ca-naletto, Bellotto e Sebastiano Ricci.La Galleria Nazionale si trova in Piazza della Pilotta 5 ed è visi-tabile dal martedì al venerdì dalle 8,30 alle 19.00, la domenica e i festivi dalle 8,30 alle 14,00, chiusa al lunedì. Per informazio-ni tel. 0521 233309.

Parma

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S T A G I O N E2 0 1 6 / 2 0 1 7T E AT RO D U E

Per informazioni e prenotazioni :

b [email protected] – 0521 .230242

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Speciale Edizione Primaverile di

Mercanteinfiera 2017

T e a t r o D u e r i s e r v a a t u t t i g l i e s p o s i t o r i e a l p u b b l i c o d i M e r c a n t e i n f i e r a i l b i g l i e t t o d i i n g r e s s o a g l i s p e t t a c o l i i n s c e n a d a l 2 3 f e b b r a i o a l 5 m a r z o 2 0 1 7 a l p r e z z o r i d o t t o d i 1 2 e u r o a n z i c h é 2 0 e u r o .P e r u s u f r u i r e d e l l a r i d u z i o n e è n e c e s s a r i o e s i b i r e i l b i g l i e t t o d i i n g r e s s o a l M e r c a n t e i n f i e r a o l a t e s s e r a e s p o s i t o r e .

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Mercanteinfiera 2017

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Per informazioni e prenotazioni :

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Parma

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PREMIO VERDI OFFIn attesa della seconda edizione di PARMA 360 Festival della creatività contemporanea, che si terrà a Parma a partire dal 1 aprile 2017 e invaderà la città con opere di artisti di rilevanza nazionale e internazionale, l’associazione promotrice del Fe-stival 360° Creativity Events presenta la mostra dei 20 finalisti del Premio Verdi Off, ideato in occasione del Verdi Off, la ras-segna di appuntamenti collaterali al Festival Verdi realizzata dal Teatro Regio di Parma con il Comune di Parma e con il sostegno dell’Associazione “Parma, io ci sto!”. Valorizzazione della creatività, sperimentazione dei linguaggi espressivi e promozione del territorio sono gli interessi peculiari di Par-ma 360 che si sono evidenziati con l’organizzazione della I° edizione del Premio Verdi Off.

Artisti emergenti o affermati, professionisti e non, italiani e stranieri, sono stati invitati a stimolare la propria creatività sul tema “Giuseppe Verdi”, utilizzando linguaggi diversi (pit-tura, fotografia, scultura, disegno, illustrazione, arte digitale, grafica). Gli artisti partecipanti hanno rivisitando in chiave contemporanea non solo l’iconografia del celebre compo-sitore ma anche la biografia, le opere (personaggi, costumi, scenografie...) e i luoghi in cui l’artista ha vissuto e lavorato.Oltre 300 le opere presentate in concorso candidate da 178 artisti provenienti dall’Italia e da altri paesi europei, testimo-niando un’attenzione peculiare nei confronti del maestro di Busseto e dei motivi della sua poetica, ma anche della sua fortuna critica.

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Gastronomia

Ha finalmente aperto al casello di Fidenza sull’A1 KM90 RistoBottega Emiliana, una porta d’accesso alla grande cul-tura gastronomica Emiliana, su una delle arterie maggior-mente percorse del nostro Paese.Km90 è univocamente identificato, rispetto all’Autostrada del Sole, con il casello d Fidenza. Questo nome è un tribu-to, quasi futurista, al viaggio e proprio a chi si muove nella Food Valley italiana vuole dedicare il meglio della cucina e dei prodotti tipici emiliani.Per la sua posizione e per la precisa scelta di format effet-tuata, vuole essere una sorta di Emilia Romagna in minia-tura, un condensato, una selezione delle eccellenze della regione in cui si mangia meglio al mondo. “L’Emilia ci ha dato tutto. L’abbraccio di una terra materna, il cibo più buono del mondo, persone sincere e intrapren-denti. Per questo abbiamo sognato e voluto km90, per con-

dividere sapori, tradizioni e nuove somministrazioni con chi vuole conoscere l’anima più vera della nostra Emilia”, così i soci dicono il motivo di questa nuova avventura. Au-relio Borlenghi e Roberto Rizzi (Agrinascente e Latteria 55) Ileana Marconi e Silvano Romani (Errefood spa e Romani Silvano srl), Roberto Trabucchi e Walter Pavani (Pronto Car-ni) hanno così unito le loro professionalità, acquisite negli anni e riconosciute ormai fuori dai confini della provincia di Parma e della regione, facendo le sinergie necessarie per realizzare un progetto così ambizioso. La selezione è stata curata rigorosamente da Silvano Ro-mani, la cui azienda da cinquant’anni seleziona prodotti d’eccellenza con indiscussa competenza. Per l’occasione ha creato una linea di prodotti a suo marchio, Silvano Ro-mani appunto, che vanno dal Prosciutto Gran Riserva al salame di cantina a lenta stagionatura, spaziando poi negli

Inaugura a Fidenza KM90 RistoBottega Emiliana Un progetto di qualità per una sosta targata Emilia

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aceti, nelle marmellate e confetture, nelle squisite giardinie-re e sott’oli, per arrivare ai vini e ai brut. Inoltre insieme ai fornitori storici ha selezionato prodotti tipici , quali i cu-latelli dell’Antica Corte, il parmigiano reggiano di diverse stagionature e di 4 provenienze (bianca modenese, bruna alpina, frisona pezzata e rossa reggiana) e i vini, tutti targati Emilia Romagna (la Carta dei Lambruschi al ristorante è decisamente ampia e di qualità).Il format di km90 è pensato per incontrare le esigenze di chi è in movimento e non vuole rinunciare ad una pausa di gusto di altissima qualità anche con poco tempo a dispo-sizione. Si può scegliere tra una veloce Merenda Emiliana nella Piazza di km90, una colazione di lavoro al ristorante del piano superiore, una cena tranquilla tra amici cultori della buona tavola o semplicemente una pausa caffè di altissimo valore, solo monorigine di provenienza nota e to-statura a non più di 10 km da qui.

Il layout del locale, oltre 1500 mq, nasce in modo coerente e originale sul concetto di Piazza emiliana, un luogo di incon-tro e relazione ma anche un centro nevralgico per artigiani e produttori, che da sempre portano nella piazza quanto di meglio realizzano nelle loro botteghe o nelle loro aziende dislocate sul territorio. Sulla Piazza di Km90 si affacciano, appunto, una caffetteria con possibilità di colazioni dolci e salate e frutta fresca di stagione proveniente dagli orti del podere Stuard e dell’Antica Corte Pallavicina, un laboratorio di arte bianca che sforna ogni giorno i pani a lievitazione naturale che si degustano all’interno, una pasticceria e un la-boratorio di pasta fresca, salumeria e gastronomia con la se-lezione di Silvano Romani, il reparto macelleria e rosticceria con la selezione di Roberto Trabucchi, verdure fresche ogni giorno dagli orti dei nostri partner e una enoteca regionale frutto di un’accurata scelta.

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Gastronomia

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Continua la presentazione di ristoranti a Parma e dintorni dove, a nostro avviso, c’è un rapporto qualità/prezzo veramente interessante.

Ristorante Romani:la tradizione parmigiana in tavolaUgo e Margherita, desiderando creare un luogo belloe accogliente dove servire i piatti tradizionali dellacucina parmigiana, ristrutturarono nel 1991 il vecchiocasale di famiglia e aprirono il Ristorante Romani. Latradizione culinaria parmigiana è un’eredità di famigliache proviene dalle nonne di Ugo, Alma e Maria. Il menù tipicamente parmigiano è stato arricchito neltempo con piatti innovativi grazie alla collaborazioned’importanti chef e al notevole apporto del figlioFabio. I piatti innovativi sono sempre frutto di unacontinua ricerca sia nelle esperienze gastronomicheappartenenti alla tradizione di altre realtà culinarieitaliane ed estere, sia nella ricerca sulle materie prime.Il Ristorante Romani si trova a Vicomero di Torrile inStrada dei Ronchi, 2 a soli 7 km dalla Fiera di pvvarma.Meglio prenotare al 0521 314117. Buon appetito!

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