Spett.le Società Rimini, gennaio 2014 Per procedere con la mia carriera di head manager, in allegato alla presente propongo qui di seguito il mio curriculum vitae, e relative referenze indicando il mio percorso professionale che ha avuto anche una valenza generale ed una certa completezza ed una sua coerenza. Questo in quanto mi sono creato un mio progetto sportivo scolastico svoltosi negli Stati Uniti ed in seguito con le varie esperienze maturate in Italia dal 1973 nella società A.S.D. Rimini B.C. e del circondario, come giocatore ed allenatore dei cadetti / ragazzi / juniores / IBL2 per poi proseguire con l’incarico di head manager della prima squadra di IBL1 fino al 2011. Dal 2012 mi sono trasferito a Novara per allenare la squadra di IBL1 e collaborare con la squadra di Senago in IBL2, e nel 2013 oltre ad allenare la squadra in IBL1 del Novara ho collaborato con il CNT Piemonte per un migliore sviluppo del baseball sia nella Regione Piemonte che in Italia. Ho inoltre seguito le squadre giovanili di Novara. Ho così potuto procedere con uno sviluppo interdisciplinare e maturare una pratica operativa e di know-how nei vari settori e processi di varie attività, per me molto importanti per mantenere sempre aggiornato il bagaglio di conoscenze sportive e professionali, ed anche problematiche di gestione globale di una squadra iscritta al massimo campionato di baseball in Italia. Il mio scopo è quello di arrivare ad una crescita professionale, mettendo a disposizione quanto acquisito in questi anni della mia professione, rendendomi sempre e comunque disponibile ad acquisire eventuali nuove pratiche migliorative di questo sport. Ringraziando per la cortese attenzione, rimango a disposizione per un eventuale contatto e colloquio. Michele A. Romano Cell. +39 338 1184 802 "Ai sensi della Legge 675/96, vi autorizzo espressamente, al trattamento dei miei dati personali per le vostre esigenze di selezione e dichiaro di essere informato dei diritti di cui all'art. 13 a me spettanti". Autorizzo il trattamento dei dati personali ai sensi del D. lgs. 196/03. CURRICULUM VITAE & REFERENZE MICHAEL ANTHONY ROMANO 1
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2014 MIKE ROMANO curriculum & alcune referenze · Dal 2012 mi sono trasferito a Novara per allenare la squadra di ... problematiche di gestione globale di una squadra iscritta ...
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Spett.le Società
Rimini, gennaio 2014
Per procedere con la mia carriera di head manager, in allegato alla presente propongo qui di seguito il mio curriculum vitae, e relative referenze indicando il mio percorso professionale che ha avuto anche una valenza generale ed una certa completezza ed una sua coerenza.
Questo in quanto mi sono creato un mio progetto sportivo scolastico svoltosi negli Stati Uniti ed in seguito con le varie esperienze maturate in Italia dal 1973 nella società A.S.D. Rimini B.C. e del circondario, come giocatore ed allenatore dei cadetti / ragazzi / juniores / IBL2 per poi proseguire con l’incarico di head manager della prima squadra di IBL1 fino al 2011. Dal 2012 mi sono trasferito a Novara per allenare la squadra di IBL1 e collaborare con la squadra di Senago in IBL2, e nel 2013 oltre ad allenare la squadra in IBL1 del Novara ho collaborato con il CNT Piemonte per un migliore sviluppo del baseball sia nella Regione Piemonte che in Italia. Ho inoltre seguito le squadre giovanili di Novara.
Ho così potuto procedere con uno sviluppo interdisciplinare e maturare una pratica operativa e di know-how nei vari settori e processi di varie attività, per me molto importanti per mantenere sempre aggiornato il bagaglio di conoscenze sportive e professionali, ed anche problematiche di gestione globale di una squadra iscritta al massimo campionato di baseball in Italia.
Il mio scopo è quello di arrivare ad una crescita professionale, mettendo a disposizione quanto acquisito in questi anni della mia professione, rendendomi sempre e comunque disponibile ad acquisire eventuali nuove pratiche migliorative di questo sport.
Ringraziando per la cortese attenzione, rimango a disposizione per un eventuale contatto e colloquio. Michele A. Romano Cell. +39 338 1184 802
"Ai sensi della Legge 675/96, vi autorizzo espressamente, al trattamento dei miei dati personali per le vostre esigenze di selezione e dichiaro di essere informato dei diritti di cui all'art. 13 a me spettanti".
Autorizzo il trattamento dei dati personali ai sensi del D. lgs. 196/03.
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CURRICULUM VITAE & REFERENZE MICHAEL ANTHONY ROMANO 2
Luogo e Data di nascita Highworth, Swindon, Gran Bretagna, 11 aprile 1953
1963-1972 ROCK TAVERN, NEW YORK, COME GIOCATORE BASKET, BASEBALL, CALCIO, OTTENENDO OTTIMI RISULTATI
1973-1999 giocatore di baseball 2000-2013 allenatore di baseball
Lingue inglese, madrelingua e italiano
IN ALLEGATO, qui di seguito la mia qualifica tecnica aggiornata. Confermo di avere già effettuato il rinnovo della mia tessera di
tecnico per il 2014.
MEDAGLIE D'ARGENTO
ROMANO Michele Baseball - Campione Europeo 1975 318-1976 Rimini ROMANO Michele Baseball - Campione Europeo 1979 486-1979 Rimini
MEDAGLIE DI BRONZO
ROMANO Michele Baseball - Campione Italiano 1987 6984-1988 Rimini ROMANO Michele Baseball - Campione Italiano 1992 11064-1993 Rimini
Il Medagliere della Provincia di RIMINI - Medaglie al valore Atletico
Anno 1993 ARGENTO ROMANO MICHELE ANTONIO
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Durante questi 40 anni trascorsi in Italia sui campi da baseball faccio presente di avere affiancato ed allenato numerosi importanti e talentuosi giocatori quali:
JASON SIMONTACCHI da me scoperto e portato in Italia in qualità di lanciatore oriundo, ha giocato in singolo A ed in Independent League e dopo la sua vittoriosa esperienza italiana ha giocato nel 2001 in AAA con i Minnesota Twins
THOMAS URBANI che ha lanciato in USA con i Philadelphia Phillies
BATTISTA PERRI lanciatore in Independent League nel 1998
JIM VATCHER esterno Americano che ha militato in Major League ad Atlanta
RICHARD WAITS sia come compagno di squadra che come allenatore
DONALD AUGUST lanciatore, giocatore americano, che ha giocato in Major League per 4 anni;
EDWARD CAMPANIELLO giocatore oriundo, esterno, ha giocato nella Independent league nel 1988;
ANTHONY LO PRESTE giocatore oriundo, interno, giocatore nella San Diego University;
JODY TREADWELL giocatore americano, lanciatore, ha giocato in AAA con
l’organizzazione dei N.Y. Mets;
FERDINANDO PORZIO giocatore oriundo, ricevitore, ha giocato nel 1998 in Independent league;
CHRISTOPHER LIOSI giocatore oriundo, esterno, proveniente dalla San Diego University;
PETER FALCONE giocatore oriundo, lanciatore
ERIC PINI giocatore oriundo, lanciatore
JAMES BARON giocatore Americano, lanciatore che ha giocato in AAA con l’organizzazione del N.Y. Mets
CLAUDIO LIVERZIANI ha giocato in singolo A nell’organizzazione dei Seattle nel 1998-1999
DAVE SHELDON giocatore proveniente dagli USA, naturalizzato italiano perché sposato con una ragazza italiana
ROBERTO CABALISTI lanciatore italiano;
ANDREA EVANGELISTI interbase italiano; ha iniziato all’età di 6 anni a giocare nelle giovanili da me allenate assieme a L. Colabello e mi ha sostituito nella posizione di interbase.
MARIO CHIARINI ha giocato nell’organizzazione dei Seattle nel 2000.
DICONO DI ME: ALBERTO ANTOLINI:
Mike Romano, came from New York in 1973 as a ballplayer/pitcher, since then he won 7 championships as a player with Rimini colors and won 4 championship as manager in 1999 and 2000, great ballplayer, great manager and first of all, a true person with a team mentality.
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La mia storia La storia di Rimini è stata esaltata da Campioni come Mike Romano, Lou Colabello, Peter Falcone, Dan Heinkel, Rick Waits, Ed Orrizzi, Beppe Carelli, Donald Mazzilli (33 HR in una stagione!), Paolo Ceccaroli, Elio Gambuti, Roberto Cabalisti, il magnifico Jason Simontacchi lanciatore da 15 partite vinte e 1 sola perduta nel 2000, ovviamente il grande Claudio Liverziani la cui gloria è divisa fra Rimini e Bologna.
Rimini, è l’anno del grande riscatto con Alexander, Melo, Beech, Martinez, Di Roma 31 03 2008 - di MAURIZIO ROVERI - Quando un Mito incrocia un altro Mito. Manny Alexander, 11 stagioni in Major League (594 partite e 293 battute valide dal 1992 al 2006 con le casacche di Baltimore, Mets, Cubs, Red Sox, Texas, San Diego, circa 3.200.000 dollari guadagnati) piomba in Romagna. E nella Casa dei Pirati fa conoscenza con Mike Romano. Che nella MLB non ci è mai arrivato, ma a Rimini è una “istituzione”. E’ la bandiera del baseball. L’uomo che ha vinto 11 scudetti: 7 da giocatore, 1 da viceallenatore (assistente di Mazzotti), 3 da capoallenatore. Più, 3 trionfi in Coppa dei Campioni (da giocatore). Mike Romano, l’uomo dei 100 fuoricampo e dei 1331 strikeout. Lo vedemmo arrivare in Italia nel 1973. Tirava sassate micidiali, sul monte di lancio era un mostro, il terrore dei battitori. Poi si piazzava anche al centro del diamante, interbase dal braccio che fulminava. Ma ha giocato anche in terza base, in seconda, da esterno sinistro, centro e destro, per un totale di 2725 assistenze. Leader in campo per 25 campionati, comandante del dugout dal 2000 (in realtà anche nel 1998, quando tuttavia nella fase finale è tornato di nuovo per una volta sul monte di lancio). Passano gli anni, i campionati, le generazioni. Cambiano i tempi, le regole, le gestioni federali. Ma “Michele” è ancora lì, con i suoi baffoni, con la sua semplicità, la sua passione, l’amore genuino per il baseball, la capacità di godersi la vita senza chiederle troppo. Rimini lo ha stregato. “Sono arrivato qui trentacinque anni fa e non sono più venuto via. Perché? Perché a Rimini si sta bene. Mi piace la gente. Mi piace la simpatia dei riminesi, il loro spirito, come sanno prendere la vita. Mi piace il mare, il sole, la spiaggia. E il sangiovese…”. Soprattutto, Mike Romano a Rimini ha la possibilità di fare (bene) quel che ama fare: il baseball. Una curiosità: tutti gli 11 scudetti e le 3 Coppe dei Campioni, che sono nella bacheca della Casa dei Pirati, Mike Romano li ha vinti assieme a Cesare Zangheri detto “Rino”. Il Presidentissimo. Una coppia inossidabile e indissolubile. Un patto vincente. Ebbene, il Presidentissimo ha messo quest’anno nelle mani del suo allenatore una squadra solida, compatta, bella. Zangheri ha “regalato” a Mike personaggi come Manny Alexander, Juan Melo, Matt Beech, Gustavo Martinez, l’azzurro Chris Di Roma. E diversi interessanti prospetti, sui quali valeva la pena investire pensando al futuro. Trent’anni fa c’erano ragazzi di college come stranieri. Adesso in Italia arrivano, sempre di più, ex-majorleague. Ad un manager di oggi si chiede molta attenzione nella gestione di questi “big” abituati ad altre platee e ad un mondo professionale. Mike Romano ha acquisito tantissima esperienza nei suoi trentacinque anni italiani. Però non si mette sul piedistallo. Ha la capacità di rimanere umile. E la saggezza della semplicità gli fa dire: “Sono stato giocatore per molto tempo, sono tecnico da una decina di stagioni, ma mi sono accorto che ogni giorno c’è sempre qualcosa da imparare”. Gestire un gruppo importante è tutt’altro che semplice. A maggior ragione a Rimini, capitale europea del turismo, il cosiddetto “divertimentificio”, quando le pazze notti di piena estate scoppiano di goliardia nei pub, nelle discoteche, in ogni tipo di locale. E allora nella Rimini tentatrice d’agosto diventa davvero difficile tenere alta la soglia di concentrazione dei giocatori. Però ci sono delle regole. Che andranno rispettate. Mike Romano e il suo cast pretenderanno massima professionalità. C’è da riscattare un 2006 sottotono, e anche sfortunato (Jack Santora, infortunatosi subito, ha perso tutta la regular season).
2010, Stadio baseball Rimini Il gioco del Baseball arriva a Rimini intorno al 1950, da un gruppo di appassionati che seguivano il baseball americano. Da subito il Rimini Baseball ha dettato supremazia entrando nella serie maggiore inanellando un successo dopo l'altro per quasi 20 anni arrivando nel 1976 a vincere la Coppa dei Campioni. Rimini Baseball diventa la migliore squadra italiana, tale da sembrare una squadra cubana o americana se si guardano i titoli vinti (11 scudetti, 3 coppe campioni, 2 coppe Italia). La squadra : Esterni Ricevitori - Crociati Filippo, Spinelli Giuseppe, Chiarini Mario, Signorini Claudio, Balgera Clinton, Serafin Camargo Luis; Interni - Campanini Mattia, Carrozza Luigi, Garcia Amaury, Alexander Manny, Melo Juan, Santora Jack, Babini Riccardo, Evangelisti Andrea; Lanciatori - Beech Matt, Cebalisti Roberto, Quattrini Michele, Lomonte Luca, Bengel Budy, Patrone Sandy, Bartolucci Ilo, Martinez Gustavo, Diroma Christopher; Allenatore - Romano Michele. Il "diamante" del Baseball di Rimini ha due impianti con 2 tribune da 3.500 posti e sorge su una superficie di 12.000 mq; all'interno si trovano una palestra, una sala pesi e un bar; il fondo è in terra rossa.
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La "tripla corona" è un titolo virtuale che viene assegnato al giocatore che a fine stagione primeggia nelle tre statistiche principali di battuta (media battuta, fuoricampo e punti battuti a casa) oppure di lancio (vittorie, media ERA e strike out). Nella tabella sottostante sono indicati i leader delle categorie menzionate nei campionati dal 1960 ad oggi, in neretto i pochi giocatori che si possono fregiare di tale primato. In alcuni campionati prima dell'introduzione dei playoff (1977 e 1981-1984) si è giocato in due fasi, con gironi preliminari e poule scudetto con girone all'italiana, in tali anni sono state sommate le statistiche delle due fasi per stabilire i leader, mentre nelle stagioni dopo l'introduzione dei playoff (dal 1986 in poi) è stata considerata solo la regular season, su esempio di quanto avviene nelle maggiori leghe professionistiche.
Nelle stagioni dal 1991 al 1994 invece si giocava con due gironi distinti, il girone 1 era la massima serie e qualificava le prime 4 squadre ai playoff, mentre il girone 2 era di fatto la seconda serie, ma le prime due classificate partecipavano ai playoff per il titolo, in tali stagioni sono stati considerati solo i giocatori del girone 1.
Battuta
Anno
Giocatore
Squadra AVG Giocatore Squadra HR Giocatore Squadra RBI 1960 Giulio GLORIOSO Roma S.C. 423 Richard PARRINO Roma S.C. 5 Richard PARRINO Roma S.C. 22
Giulio GLORIOSO Roma S.C. 22
1961 Giulio GLORIOSO Milano 1946 444 Roberto GANDINI Milano 1946 7 Roberto GANDINI Milano 1946 26
1962 Roberto GANDINI Milano 1946 375 Roberto GANDINI Milano 1946 12 Roberto GANDINI Milano 1946 40
1963 Giampiero FARAONE Nettuno 464 Joseph ANTICAGLIA Bazzanese 6 Roberto GANDINI Lib. Milano 27
1964 Donald KIAER Bologna 413 Leonardo CARMIGNANI Inter Milano 7 Umberto CALZOLARI Bologna 27
1965 Donald THOMAS Firenze 403 Pietro MONACO Nettuno 8 Pietro MONACO Nettuno 36
Battuta
Anno
Giocatore
Squadra
AVG
Giocatore
Squadra
HR
Giocatore
Squadra
RBI Giampiero FARAONE Nettuno 36
1966 Joe SYLVIA Nettuno 433 Alberto RINALDI Parma 12 Gianni GATTI Parma 45
1989 Paolo CECCAROLI Rimini 1,91 Richard OLSEN Grosseto 11 Manuel SARMIENTO Roma 110
1990 Peter FALCONE Rimini 1,19 Joel LONO Milano 19 William PARHAM Macerata 224
1991 Don HEINKEL Rimini 1,26 Don HEINKEL Rimini 15 Robert GALASSO Nettuno 143
1992 Michael KINNUNEN Verona 1,97 John LAZORKO Parma 13 Michael KINNUNEN Verona 214 Walter COSSUTTA Bologna 13
MIKE ROMANO, UN ESEMPIO DI LONGEVITA' Pagina 1 di 1
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MIKE ROMANO, UN ESEMPIO DI LONGEVITA' Ripercorriamo la carriera di Mike Romano,asso del Rimini.
Senza dubbio il simbolo bel baseball riminese è Mike Romano, un grandissimo
lanciatore-interno di origini statunitensi (nato in Inghilterra nel 1953) e forse il più grande
oriundo mai approdato in Italia.
Arrivò giovanissimo nel 1973 come oriundo sanmarinese e con le generalità di tale
Patrick Cardinali (sic!) ma venne presto scoperto il fattaccio e venne squalificato. Saltò
l’anno successivo, tornò con le vere generalità e divenne sempre più temuto dalle
squadre avversarie che spesso dovevano inchinarsi davanti a lui.
Almeno fino alla metà degli anni ottanta la sua stella brillò incontrastata sul monte di
lancio, in terza base ed all’interbase, poi iniziò a diradare il proprio impegno sul mound
per restare ancora in sella nell’ infield. Vinse molto in quegli anni anche con la nazionale
fino agli europei 1983, poi non poté più essere convocato a causa della scomparsa degli
oriundi dalla nazionale ma divenne italiano “a tutti gli effetti” e poté quindi essere
schierato ancora nelle squadre di club senza problemi (come successe con John
Cortese, stella di Pesaro,Grosseto,Bologna e Verona).
La sua carriera proseguì ancora per oltre 10 anni da leader incontrastato con gli arancioni
romagnoli, poi anche per Romano (ormai quarantenne) arrivò un lento declino che lo vide
far da chioccia ad Evangelisti, definito da qualcuno il suo erede.
A fine 1997 decise di dire addio al baseball giocato, ma la sua carriera non terminò. Nella
parte finale della stagione successiva, a causa dell’assenza del pitcher straniero, tornò
ancora una volta sul monte di lancio (era dal 1986 che non lo faceva) ed appese
definitivamente gli spikes al chiodo per concentrarsi nel ruolo di tecnico che aveva iniziato
Home Page Baseball rubrica a cura di RomagnaSport.c m
Baseball La franchigia riminese trionfa nel campionato di IBL2 La soddisfazione di Mike Romano: "Tutti i ragazzi sono stati eccezionali, il merito è loro" 13/09/2011
Non assegnerà alcun scudetto, se non virtuale, eppure il titolo di IBL2 appena conquistato dal Riccione non può che rappresentare un enorme motivo d’orgoglio per tutta la franchigia riminese.
Mike Ro
ano
“Sì, è così – afferma Mike Romano – questo successo ha regalato una grande soddisfazione sia a me come manager che a entrambe le società, Rimini e Riccione, premiando il lavoro svolto da tutti i ragazzi e dallo staff tecnico durante l’intera stagione. I
giocatori, in particolare, s no stati eccezionali, non fosse altro per tutti i sacrifici che hanno dovuto compiere per arrivare dove poi sono arrivati. Se penso alle aspettative della vigilia e al risultato che abbiamo ottenuto, non posso che esserne piacevolmente stupito, perché questa squadra è cresciuta tantissimo, tanto che, pure in Coppa Italia, i nostri giovani non hanno affatto sfigurato. Insomma, le basi per il futuro ci sono, e sono buone, ora l’importante sarà continuare a crescere”.
Contro il Castenaso, però, non è stato facile spuntarla.
“Altroché, è stata durissima – è sempre il manager neroarancio a parlare – La partita di sabato pomeriggio, per esempio, l’abbiamo persa molto male, battendo appena tre valide, con l’unico acuto rappresentato dal fuoricampo di Chiarini. Garaquattro, invece, è stata molto tirata, Orrizzi ha lanciato bene, almeno fino agli homer di Infante e Clemente, ma qualcosa è andato storto: in particolar modo, abbiamo sprecato troppo in attacco, lasciando sulle basi ben 13 uomini, con qualche gioco non riuscito che ha finito per penalizzarci. Con la sfida ancora in equilibrio, mi sono affidato a Norri come rilievo ma purtroppo questa si è rivelata una tattica sbagliata, perché abbiamo finito per perdere e per non poter più schierare Alessandro nella ‘bella’. Il Castenaso ha comunque giocato molto bene, soprattutto in difesa, dove Infante ha saputo fare la differenza. Nella gara conclusiva, infine, siamo partiti subito col piede giusto, col fuoricampo da tre punti di De Biase che ci ha un po’ rialzato l’umore dopo la sconfitta della mattina. Patrone ha lanciato sei inning molto buoni e, considerate le condizioni del suo gomito, direi che è andato ben oltre le aspettative. Sul 9-2 al settimo inning, ho pensato fosse giusto rilevarlo ma né Lomonte né Orrizzi hanno avuto un buon impatto sulla gara. Ci siamo fatti così recuperare fino al 9-7, ma poi siamo stati bravi a riportarci subito avanti al cambio di campo con la valida di Papini. Dopodiché Quattrini ha chiuso la saracinesca sul monte, lanciando con sicurezza. Insomma, alla fine è andato tutto bene, ognuno ha saputo dare il proprio contributo nel box e, a questo proposito, una menzione particolare la vorrei riservare a Focchi, utilissimo in attacco nonostante fosse fermo ormai da diverso tempo”.
Si è così conclusa una stagione davvero positiva per la seconda formazione della franchigia riminese.
“Sì, come ho già detto in precedenza eravamo partiti per disputare un campionato mirato alla crescita dei nostri giovani e invece, giornata dopo giornata, abbiamo assunto sempre più consapevolezza dei nostri mezzi, migliorando di gara in gara. Ragazzi come Di Fabio, Papini, Filippo Pari e Cit hanno compiuto un salto di qualità enorme, meritandosi la convocazione per la prima squadra durante la Coppa Italia. Per non parlare poi dei lanciatori, i migliori del campionato. Ma, ci tengo a sottolinearlo, tutti sono stati bravissimi, lavorando sodo e sacrificandosi”. RiminiBaseball.net
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Cerca Ultimo aggiornamento: venerdì 02 dicembre 2011 - 15:34 Cerca: Sito Web
Il Riccione franchigia Telemarket in finale nella IBL2 5 / 5 (1 voti)
lunedì 29 agosto 2011 - 17:11 Brian Orrizzi lanciatore vincente in due partite
E’ di nuovo finale per il Riccione. Proprio come accaduto nello scorso campionato, infatti, anche quest’anno la seconda formazione della franchigia riminese si è
qualificata per l’atto conclusivo del torneo di IBL2 e, partire dal prossimo week end, darà la caccia a quel titolo sfuggitole nel 2010 contro il Nettuno (prime due gare sabato nella tana dei neroarancio, poi ci si trasferirà sul diamante dei bolognesi per una serie al meglio delle cinque partite).
Dopo aver concluso la regular season al terzo posto (16-12 il record), la squadra allenata da Mike Romano se l’è dovuta vedere in semifinale contro il Macerata, franchigia del San Marino. Ebbene, l’equilibrio, così come la tensione, non sono di certo mancati, con i Pirati che l’hanno spuntata soltanto alla “bella” e per di più con uno strettissimo 5-4 al 10° inning in garatre (con “squeeze play” decisivo di Di Fabio).
E dire che la trasferta marchigiana non era iniziata sotto i migliori auspici per la Telemarket, superata nella prima sfida per 5-3. In pedana, Tommaso Cherubini ha lanciato nove buone riprese (h 6, bb 4, so 4. er 1) ma non è stato aiutato troppo dalla
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difesa, che si è macchiata dei due errori (al primo e al quarto inning) subito puniti dall’attacco di casa. Dopo aver accorciato le distanze nella parte bassa del quarto (singoli di Cit ed Enrico Galluzzi per il 4-1) e aver subìto la risposta dell’Hot Sand nell’inning successivo (doppio di Forcellini e 5-1 sul tabellone), i Pirati hanno provato a mettere paura ai padroni di casa al settimo, quando un errore su Galluzzi e il singolo di Papini hanno confezionato il 5-2. E mentre la rimbalzante di Di Fabio è finita in doppio gioco, i quattro ball a Babini e la valida di Baccelli hanno siglato il definitivo
5-3, con Ercolani a completare poi la salvezza sul monte maceratese.
Decisamente tutt’altra storia, invece, in garadue, con l’attacco neroarancio scatenato (21 valide, di cui ben 4 per la coppia Cit-Di Fabio e 3 per Filippo Pari e Babini) e un Orrizzi intoccabile sul mound (ip 5.0, h 1, bb 1, so 4, er 0). L’avvio di gara non è stato comunque facile per la Telemarket che, dopo un iniziale vantaggio (1-0), nella parte bassa del secondo ha incassato quattro punti, frutto di un paio di valide su Quattrini e una manciata di ingenuità difensive. La squadra di Romano, però, non si è demoralizzata e una ripresa più tardi ha rimesso subito a posto le cose (doppi di Enrico Galluzzi e Papini su Avvento per il 4-4), ipotecando poi il successo grazie al big inning da 5 punti al quarto sul neo entrato Staehely, messo in ginocchio da 6 valide, tra cui il triplo di Stefano Galluzzi (9-4). Al timido tentativo di risposta dell’Hot Sand al cambio di campo (singolo di Cingolani per il 9-5), la Telemarket ha replicato prontamente al 5°, con Parra subito accolto dal doppio di Cit e dalla volata di Stefano Galluzzi (11-5). E se nella parte bassa dell’inning ci ha pensato Orrizzi a frenare il tentativo di rimonta dei padroni di casa (portatisi sull’11-7 grazie a tre valide su Quattrini prima della rimbalzante con rbi di Serrani), al sesto i Pirati sono scappati definitivamente via con le valide a basi piene di Cit (12-8) e Stefano Galluzzi (14-8).
Si è arrivati così alla “bella”, con la Telemarket subito in vantaggio in apertura grazie ai singoli di De Biase e Cit (1-0). E se al secondo è stata la valida di Pulzetti su Norri a regalare al Macerata il punto del pareggio, al cambio di campo i Pirati sono tornati subito avanti (2-1, frutto del singolo di Papini e di un errore su Filippo Pari). Una ripresa più tardi, poi, altro veloce botta e risposta: alle valide del 2-2 di Esposito e Cingolani (con Lomonte chiamato a chiudere il terzo attacco marchigiano), i neroarancio hanno subito replicato grazie ai due Galluzzi, con valida per Stefano e rimbalzante del 3-2 di Enrico. Dopodiché non è accaduto più nulla fino al sesto, quando i padroni di casa hanno rimesso la sfida in equilibrio sfruttando la base iniziale concessa da Lomonte a Meschini e un paio di ingenuità dei neroarancio (balk del neo entrato Ricci Masotti ed errore di Cit). Una situazione destinata comunque a cambiare nell’inning successivo, quando i ragazzi di Romano hanno rimesso il muso avanti in virtù del singolo di De Biase (poi in seconda su errore difensivo) e della volata di Papini sul neo entrato Bavera (4-3). Sembrava fatta e invece al nono l’Hot Sand ha messo nuovamente la sfida in discussione, con i doppi di Casadei e Forcellini a siglare l’ennesimo pareggio. Il Macerata ha poi tentato lo “squeeze” per vincere ma la difesa neroarancio non s’è lasciata sorprendere, eliminando lo stesso Forcellini a casa base per un provvidenziale out. Per stabilire un vincitore si è dovuto così attendere il primo inning supplementare, con Enrico Galluzzi che, dopo aver ricevuto quattro ball, è avanzato di un paio di sacchetti su balk e sul sacrificio di Federico Pari. Il bunt di Di Fabio si è poi trasformato in una valida e ha regalato alla Telemarket il punto che è valso la finale. In pedana, seconda vittoria nello stesso giorno per Brian Orrizzi (ip 3.0, h 2, bb 3, er 1).
Il baseball a Rimini nasce dal lontano
1950 da un gruppo di studenti riminisi.
Ricordiamo Carli, Nicolini, Zucconi,
Mazzocchi e Eugenio Pagnini, il professore
di educazione fisica che "importò•il gioco
dagli stati uniti.
Agli anni 60 risalgono le prime promozioni
in serie A nel 1972 Rino Zangheri diventa
presidente del Baseball Rimini e da allora
inizia la serie di successi che ha
portato nel 1975 il primo scudetto e nel 1976 la prima coppa dei campioni.
Con le figure mitiche per i giovani riminesi di Quegli anni, di Romano, Colabello, Orrizzi,
Carelli, Ceccaroli, Gambuti.. Riminidiventa la capitale italiana del baseball negli anni 70‐
80. Il ricchissimo palmares del Baseball Rimini vanta 11 campionati italiani (dato appena
aggironato), 3 coppe dei campioni e 2 coppe italia.
Come speravamo Il Baseball Rimini è diventato campione d'italia anche nel 2006 battendo uno dei rivali storici: il Grosseto con un entusiasmante play off in cui il