Roman villas around the Urbs. Interaction with landscape and environment. Proceedings of a conference held at the Swedish Institute in Rome, September 17–18, 2004. Eds. B. Santillo Frizell & A. Klynne (The Swedish Institute in Rome. Projects and Seminars, 2), Rome 2005. www.svenska-institutet-rom.org/villa/ Ilfenomenodellanascitaedelladiffusionedella“villa”, essendoilpiùpersistenteedarcheologicamenteevidente nellasistemazionediareenonurbaneintuttal’Italiacent- rale,èstatomoltostudiatoediscusso,soprattuttoapartire dalleprimeindaginiterritoriali,agliinizidelsecoloscor- so;inquestiprimitempilavillavenivaanalizzatasoprat- tuttodalpuntodivistatipologicoestrutturale,mentrea partiredaglianniSettantaessavennericonosciutacome la manifestazione più evidente di un sistema socio eco- nomico definito «modo di produzione schiavistico», fondatocioèsullosfruttamentointensivodimanodopera servile 1 . È comunque abbastanza recente nell’ambito dello studiodelleville,almenoinItalia,laconsapevolezzadel fatto che esse fossero strettamente ed indissolubilmente legateadunaproprietàterriera,solitamentedestinataad attività di tipo agricolo e pastorale, di cui la villa era il punto di riferimento logistico ed economico. È infatti degli anni Settanta la maggiore attenzione dedicata al “territorio”: possiamo ricordare ad esempio lo studio della villa di Settefinestre, dove si analizza non solo l’edificionellesuevarieparti,maanchequestenelloro rapportocomplessivoenelloroinserimentonelpaesaggio circostante,dicuivenneroall’epocaancherappresentate suggestivericostruzioniambientali 2 .Mapurnell’ambito di tipologie e schemi planimetrici dalle caratteristiche ricorrenti, ogni villa costituisce un insieme unico, condizionatodallecaratteristichegeomorfologiche,dalla disponibilità d’acqua, e non ultimo dalla vicinanza alla cittàealleprincipaliviedicomunicazione. In questa sede ci si propone di esaminare come l’interpretazionedeidatidiscavo(restidistruttureoaltre traccearcheologiche)sidebbabasaresuunaconoscenza approfondita del territorio in cui si collocano: la scelta dellalocalizzazionedeicentriedificatideveesserestata determinatasiadallavicinanzaalleviedicomunicazione, chedallepossibilitàdiapprovvigionamentodell’acquae quindidallamaggioreominoreredditivitàdeisuoli. Partiremo dunque dai risultati offerti dalle ricerche estensive effettuate sull’area del pianoro di Centocelle (già sede dell’ex aeroporto), nel suburbio sudorientale di Roma, in occasione della campagna di indagini archeologichepreliminariallaprogettazionedelSistema Direzionale Orientale di Roma (S.D.O.) 3 . In quest’area dioltretrentaettari,dovenelprossimofuturosorgeràun ampioparcoarcheologico,sonostatieseguititrail1996 e il 1999 vari tipi di indagine (ricognizioni, carotaggi, trincee, indagini georadar e geomagnetiche), che hanno fornitodatiutiliaformulareipotesidiricostruzionedelle Interpretazione dei dati archeologici nella ricostruzione storica e ambientale del paesaggio suburbano: l’area di Centocelle nel suburbio sudorientale RITAVOLPEANDANTONIAARNOLDUSHUYZENDVELD ________ 1 Cfr. soprattutto i volumi Società romana e produzione schiavistica, vol. I-III, a cura di A. Giardina, A. Schiavone, Roma-Bari1981,incuivengonoesaminatiimoltepliciaspetti e le manifestazioni di questa forma socioeconomica. Per una descrizione delle varie “fasi” di sviluppo della villa, qui strettamenteconnesseallaproduzionevinicola,cfr.Carandini 1988,267–285eTorelli1990,123–132. 2 SettefinestreI,1985. 3 Cfr.Gioia&VolpeinCentocelleI,11–22. ________ Abstract Between1996and1999,fieldsurveys,excavationsandotherinvestigationswereconductedintheareaoftheoldairportofCentocelle, inthesouth-easternsuburbofRome,inthecontextofthewiderarchaeologicalresearch,priortothelargetownplanningprojectnamed “SistemaDirezionaleOrientale”.Inthisarea,morethan30hectares,wecannowreconstructthephasesofthesettlementfromthesixth centuryBCtothesixthcenturyAD.Duringthisperiod,themostimpressivemarkintheancientlandscapeisthebuildinganddevelopment ofthreevillas,withtheiragriculturalfundus.Examiningthefindsofthisarea,withinthearchaeologicalcontextofalargerframeworkof thecity’ssuburbanland,wetrytodemonstratehowthegeological,morphological,pedologicalandhydrographicalcharacteristicsofthe landscapemusthaveconditionedmodelsandmodalitiesofthevillas’settlement.Thisproceedingcouldbeusedtoestimatethesitesof unknownvillas.
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2005 - Interpretazione dei dati archeologici nella ricostruzione storica e ambientale del paesaggio suburbano: l’area di Centocelle nel suburbio sudorientale
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Roman villas around theUrbs. Interaction with landscape and environment. Proceedings of a conference held at the Swedish Institute in Rome,September 17–18, 2004. Eds. B. Santillo Frizell & A. Klynne (The Swedish Institute in Rome. Projects and Seminars, 2), Rome 2005.www.svenska-institutet-rom.org/villa/
Ilfenomenodellanascitaedelladiffusionedella“villa”,essendoilpiùpersistenteedarcheologicamenteevidentenellasistemazionediareenonurbaneintuttal’Italiacent-rale,èstatomoltostudiatoediscusso,soprattuttoapartiredalleprimeindaginiterritoriali,agliinizidelsecoloscor-so;inquestiprimitempilavillavenivaanalizzatasoprat-tuttodalpuntodivistatipologicoestrutturale,mentreapartiredaglianniSettantaessavennericonosciutacomelamanifestazionepiùevidentediunsistemasocioeco-nomico definito «modo di produzione schiavistico»,fondatocioèsullosfruttamentointensivodimanodoperaservile1.È comunque abbastanza recente nell’ambito dello
studiodelleville,almenoinItalia,laconsapevolezzadelfattocheesse fosserostrettamenteed indissolubilmentelegateadunaproprietàterriera,solitamentedestinataadattivitàdi tipoagricoloepastorale,dicui lavillaera ilpunto di riferimento logistico ed economico. È infattidegli anni Settanta la maggiore attenzione dedicata al“territorio”: possiamo ricordare ad esempio lo studiodella villa di Settefinestre, dove si analizza non solol’edificionellesuevarieparti,maanchequestenelloro
rapportocomplessivoenelloroinserimentonelpaesaggiocircostante,dicuivenneroall’epocaancherappresentatesuggestivericostruzioniambientali2.Mapurnell’ambitodi tipologie e schemi planimetrici dalle caratteristichericorrenti, ogni villa costituisce un insieme unico,condizionatodallecaratteristichegeomorfologiche,dalladisponibilità d’acqua, e nonultimodalla vicinanza allacittàealleprincipaliviedicomunicazione.In questa sede ci si propone di esaminare come
l’interpretazionedeidatidiscavo(restidistruttureoaltretraccearcheologiche)sidebbabasaresuunaconoscenzaapprofondita del territorio in cui si collocano: la sceltadellalocalizzazionedeicentriedificatideveesserestatadeterminatasiadallavicinanzaalleviedicomunicazione,chedallepossibilitàdiapprovvigionamentodell’acquaequindidallamaggioreominoreredditivitàdeisuoli.Partiremo dunque dai risultati offerti dalle ricerche
estensive effettuate sull’area del pianoro di Centocelle(già sede dell’ex aeroporto), nel suburbio sudorientaledi Roma, in occasione della campagna di indaginiarcheologichepreliminariallaprogettazionedelSistemaDirezionaleOrientale di Roma (S.D.O.)3. In quest’areadioltretrentaettari,dovenelprossimofuturosorgeràunampioparcoarcheologico,sonostatieseguititrail1996e il 1999vari tipi di indagine (ricognizioni, carotaggi,trincee, indaginigeoradaregeomagnetiche), chehannofornitodatiutiliaformulareipotesidiricostruzionedelle
Interpretazione dei dati archeologici nella ricostruzione storica e ambientale del paesaggio suburbano: l’area di Centocelle nel suburbio sudorientale
RITAVOLPEANDANTONIAARNOLDUSHUYZENDVELD
________1 Cfr. soprattutto i volumi Società romana e produzioneschiavistica, vol. I-III, a cura diA. Giardina,A. Schiavone,Roma-Bari1981,incuivengonoesaminatiimoltepliciaspettie le manifestazioni di questa forma socioeconomica. Peruna descrizione delle varie “fasi” di sviluppo della villa, quistrettamenteconnesseallaproduzionevinicola,cfr.Carandini1988,267–285eTorelli1990,123–132.
Fig. 2. Foto aerea dell’area dell’ex aeroporto di Centocelle (1923;ArchivioStoricoAeronauticaMilitareItaliana).
varie fasi di occupazione e frequentazione di questoterritorio, inunperiodochevadalVIsecoloa.C.alVIsecolod.C.(Fig.1). I risultati degli scavi e delle indagini sono stati già
diffusi sia in convegni e pubblicazioni preliminari siavia web, e sono in corso di definitiva pubblicazione4;in questa sede quindi essi verranno presentati solo inmanieramoltosommaria, inquantobasedipartenzadi
unmetododiindaginedicuisivuolemisurarelavalidità.Verrà quindi inquadrata quest’area con le conoscenzestorico-archeologiche disponibili, nel più ampioquadrante sudorientale del suburbio romano, valutandola situazione geologica, morfologica, pedologica eidrografica,percercarediricostruiremodelliemodalitàdegliinsediamentiantichi.
Si è già parlato della grande quantità di traccearcheologichedivariotiporinvenutesulpianoro;quellesicuramente più significative sono riferibili a tre ville,le cui tracce sono anche ben visibili in una foto aereascattatanel1923quandoledemolizionieffettuateperlacostruzionedell’aeroportodiCentocelleeranoancoraincorso(Fig.2): inessa,oltrealleville,sidistinguebenesulmargineorientaleiltracciatodelfossodiCentocelle(oggisepoltopiùomenosottovialePalmiroTogliatti)ediltracciatodei“fossati”cheintersecavanoilpianoro5.Essedovevanocostituireilnucleodiproprietàagricole,
nelle quali era sicuramente praticata, almeno in etàrepubblicana,lacoltivazionedellavite,testimoniatada
di età repubblicana, sono in corso di pubblicazione altri duevolumi (Centocelle II, c.s.; Torre Spaccata c.s.), relativirispettivamente alle occupazioni di età imperiale romana sulpianorodiCentocelleealleindaginieseguitenell’areadiTorreSpaccata.Datempoèinoltreonlineancheilsitowww.scavisdo/comune.roma.it.5 Sul problema della presenza, interpretazione e datazione diquestepresenzecfr.R.Volpe,inCentocelleI,448–451.
varieserieditrinceeparallelescavateneltufo,praticateper garantire la giusta profondità alle piante, secondole normative testimoniate anche dagli agronomi antichiperquestotipodicoltivazioni;ladistanzatraivarifilariconsentivaperaltroanche lapraticadella «coltivazionepromiscua»,cioèdigranooortaggitraunfilareel’altro6,inunregimediautosufficienzadelcomplesso.Naturalmente i resti più consistenti di queste ville,
dellequalisipuòdocumentarelasicuraesistenzagiàinetàmediorepubblicana,sonoquellirelativiadepochepiùtarde,quandosiesteserosudimensionimoltoampie:quellaforsepiù famosa, inquantobennotadauna fotoaereadeglianni’50(Fig.3),èlavillagiàinpartedocumentataneglianni ’20,nell’ambitodei lavoriper lacostruzionedell’aeroporto di Centocelle, allora identificata (ancheperlapresenzadirifacimentitardoantichi)conilnucleocentralediunfantomaticopossedimentoadduaslauros,(«presso i due allori»), di proprietà dell’imperatriceElena,madrediCostantino,sepoltanelvicinomausoleodiTorPignattara7.Gliscavieffettuatisupartedellavillahannopermesso
dichiarirnelediversefasicostruttive,daetàrepubblicanafinoadepoca tardo-antica (V-VId.C.),quandodivenneungrandecomplessocheoccupavaquasidueettari,dicuiunooccupatodaunparcoogiardinodecoratoconsculturecomel’ermabifronterinvenutaduranteinostriscavi.SullimiteNordEstdelcomplessoèstatainteramenteportatain luce una struttura funeraria del tipo “a tempietto”,costruitaagliinizidelIIIsecolo,edestinataevidentemente
alproprietariodellavilla,delqualepurtroppoignoriamoil nome, ma che, date le dimensioni relativamentemodestesiadellavillachedelsepolcro,rispettoadaltricoevicomplessidelsuburbioromano(comequellidellavilla dei Quintili o dei Settebassi), non doveva esseresicuramentedellafamigliaimperiale.Nel IV secolo, contemporaneamente ad una fase di
ristrutturazionedellavilla, il sepolcrovennecircondatodaunrecintoarticolatoinvarienicchie,riutilizzatonelVsecolodaunapiccolanecropoli,mentreperlesepolturepadronalivennerocostruiti insuccessioneduemausoleicircolari,dicuisiconservaoggisololafondazione.Sullo stesso pianoro, a circa 700 metri di distanza
versoOvest,èstatarinvenutaunasecondavilladigrandidimensioni, con differenti fasi edilizie e nuclei condiverse destinazioni d’uso (ambienti di rappresentanza,residenziali, termali, di servizio). Anche in questocomplesso si riconosce un’ampia struttura di epocamediorepubblicana, ma l’assetto definitivo si data allafine del I - inizi del II secolo d.C., epoca cui risale lacostruzionedell’elementopiùspettacolaredelcomplesso,unagrandepiscina,acuilavilladeveilsuoattualenomedi“VilladellaPiscina”, lunga m50e largam14,chepresentaalcentrounedificiocircolareconcorpiaggiunti,forseunafontana(Fig.4).Lapresenzadicanalipassantinella struttura centrale e di colli d’anfora nelle paretici testimonia l’uso di questa vasca, capace di mezzo
6Sulproblemadeivignetiinetàrepubblicana,cfr.R.Volpe,inCentocelleI,458–461,eVolpec.s.7Ashby& Lugli 1928; cfr. R.Volpe, inCentocelle I, 153–161 per l’analisi delle fonti antiche e la dimostrazione dellanon esistenza di un latifondo imperiale in questa zona dellacittà, contrariamente alla ricostruzione tradizionale che,pur già soggetta a precedenti critiche, continua ad esseresuperficialmenteeinopportunamentecitataanchenell’analisidicontestiarcheologicipuremoltodistantidallazonadiCentocelle,fornendo quindi un’interpretazione storica e topografica deltuttofalsata;siricordiinfatticheiltoponimointerduaslaurosdoveva inveceriferirsinonadunaproprietàsterminatamaadun fondobendistinto e limitato, di proprietà dell’imperatriceElena,dacollocarsinell’areadiTorPignattara.
milionedilitrid’acqua,nonsolocomeimponentequintascenograficadelgiardino,maanchecomepeschiera,conun’attività produttiva che avendo bisogno di notevoliinvestimenti, era comunque praticata in complessi diun certo lusso, come mostrano anche alcuni elementidell’apparatodecorativorinvenutinelriempimentodellapiscinastessa.Va infine ricordata un’altra villa, già individuata e
parzialmentescavatadallaSoprintendenzaArcheologicadiRomaneglianni’80nellapartesudorientaledelpianorodiCentocelle8,denominata“VilladelleTerme”perchélaparte con gli ambienti termali è l’unica dell’originariocomplesso che si è salvata dalle distruzioni provocatedalle moderne cave per l’estrazione di pozzolana(Fig.5).Vistalasualontananzadallapistadiatterraggio,la struttura è sopravvissuta alle rasature degli anni ‘20,eapparequindiancorabenconservataancheinalzatoepresentaancherestipavimentalitracuispiccaunmosaicoconlaraffigurazionediunpettirosso.Oltre ai ritrovamenti sul pianoro di Centocelle
bisogna ricordare anche quelli dell’area di TorreSpaccata,dove,nell’unicafasciaditerrenorisparmiatadall’urbanizzazione, sono stati identificati quattrocomplessi riferibili a ville, di cui tre già almenoparzialmentenoti9.
I dati risultanti dalle nostre indagini sul pianoro sonostatiinseritiinunacartageneralecheregistrassetuttelepresenzearcheologichevariamentenote(dabibliografia,datidiarchivio,altriscavi)nell’arealungoilcorsodellavia Labicana (Fig. 6). Questa carta servirà come base
perlanostraanalisi,che(avendocomecentroilpianorodi Centocelle) dovrà allargarsi alla zona che ha comelimitiaNord laviaPrenestina,aSud laviaTuscolana,adEstilRaccordoAnulareeadOvestlalineadelleMuraAureliane.Sitrattadiun’areaormaiaforteurbanizzazione,incuileunicheareeliberedacostruzionisonosoprattuttoquelledovesisonosvolteleindaginidelprogettoS.D.O.(Fig. 7). Per consentire l’analisi della distribuzione sulterritoriodellevilleromaneèstatacreataunaCartadelleUnitàdiTerre(LandUnits),odelleUnitàdiPaesaggio,inscalaeffettiva1:20.000,untipodicartografiacheoffreuna chiara lettura del paesaggio fisico e che consentequindiilconfrontoconidatiarcheologici.Sitrattadelladelineazione degli ambiti geografici ragionevolmenteomogeneiperquantoriguardaifattoriambientalicheneinfluenzano l’uso potenziale10. I criteri di suddivisioneche vengono generalmente applicati riguardano nonsoloiltipodisuolo,maancheilsubstratolitologico,lamorfologiadel terreno, l’usodelsuoloe lavegetazionedominante.Originariamente il concetto diUnità diTerre è stato
sviluppato per la valutazione dell’uso potenziale futurodiunaporzionedel territorio11.Negliultimidecenni, laPotential Land Evaluation è stata sperimentata anchenell’ambitoarcheologico12,edèdiventataoggettodiunasezionedellaConferenzatenutasinel2000aGroningen,Paesi Bassi, intitolata Potential Land Evaluation inArchaeology. In questa occasione il procedimento èstato definito come “stabilire l’attitudine potenziale deipaesaggiantichiagliusidelsuoloantichi”13.
Nel nostro caso si è ritenuto opportuno considerare iseguentielementidelpaesaggio:- lalitologiadellerocce;- lamorfologiaelapendenza;- lecaratteristichedeisuoli.Per ognuna delle unità cartografiche è stata valutata
state utilizzate varie carte che si riferiscono al tema edall’areainesame:lecartegeologichediVentrigliaedelServizio Geologico d’Italia14, le curve di livello dellacartatopograficadiRomadel1924,laCartadeiSuolidiRoma15,lefotoaereedelVoloGAI1953,edatieditiedineditidelprogettoS.D.O.Centocelle16.
Dal punto di vista geomorfologico, l’area costituisceun pianoro leggermente ondulato, localmente sub–pianeggiante, solcato da una rete fluviale subparallelache defluisce verso l’Aniene. I versanti delle vallate sipresentano da moderatamente ripidi a ripidi. Il corsod’acquaprincipaleèilfossodiCentocelle,affiancatoadovestdalfossodiAcquaBullicanteeadestdalfossodiTreTeste. Il limite sud-occidentaledell’areacostituiscepraticamente lo spartiacque tra il Tevere e l’Aniene(Fig.8).In superficie e lungo i versanti affiora il Tufo di
Villa Senni (o pozzolane superiori), che costituisce laIV ed ultima colata piroclastica dell’attività principaledelVulcano Laziale. Solo lungo i versanti finali dellevallateaffioralocalmenteilTufoLionato,untufolitoideche appartiene alla III colata piroclastica dello stessovulcano17.
17DeRitaetal.1988;SocietàGeologicaItaliana1993.
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Fig.10.PianorovulcanicoondulatoaNorddiRoma.
Sul pianoro sommitale dominano i suoli a profonditàlimitata (60-80 cm), con tessitura medio-grossolanao media e con un drenaggio moderatamente rapido obuono.Inmodosubordinatosonopresentisuolirossastriprofondi, di tessitura da fine a medio-fine e con undrenaggiodabuonoamediocre18.LeUnitàdiPaesaggiooUnitàdiTerredistintesono:
(Fig.9).-VU: pianori con suoli vulcanici profondi, alterati,
tessiturafine, subpianeggianti (pendenze1-2%);adattiall’usoagricolo(cereali,vigneti);- VS: pianori con suoli vulcanici moderatamente
profondi su pozzolana, subpianeggianti oleggermenteondulati (pendenze 1-4%); adatti a cereali e frutteti;moderatamenteadattiaivigneti,acausadellospessorelimitatodelsuolo;- VD: deboli incisioni dei pianori con suoli
comeadattaacerealiefrutteti,masolomoderatamenteadatta avignetiper lo spessore limitatodel suolo.Nonè da escludere che nel corso dei secoli lo spessore diquesti suoli sia diminuito a causa dell’erosione idrica,e che quindi in epoca romana la situazione fosse piùfavorevole.In una zona urbana la realizzazione di una carta
tematica relativa al paesaggio è fortemente impedita:l’urbanizzazioneinfluisceinmodonegativosullaqualitànontantodeidatigeologiciquantosuquellipedologici,
perchéisuolisonoormaiasportatiocoperti,equindinonpiùrilevabili.Il confronto con i rilievi di struttura geologica
similepostialdifuoridellacittàpuòessereutileperlaricostruzione dellamorfologia originaria. Si presentanoqui a confronto: i pianori vulcanici a nord di Roma(Fig.10),ilpaesaggiovulcanicoondulatoasuddiRoma(Fig. 11) e le incisioni valliveminori della stessa zona(Fig.12).
A questo punto riprendiamo la carta archeologica giàvista, per riversare le informazioni di questa sui datidel paesaggio.Leville archeologicamentedocumentatevengonoposizionatesullacartadelleUnitàdiPaesaggio,e le loro aree di pertinenza sono calcolate mediantel’applicazionedeipoligonidiThiessen19(Fig.13).Sipuònotarechelevillesidispongonoperlaquasitotalitànelle
19Varicordatochel’applicazionedeipoligonidiThiessen(quidelimitati in modo automatico con il programma Arcview),essendo naturalmente un’astrazione geometrica, prevede cheognisitosiaesattamentealcentrodell’areadipertinenza,cosacheovviamentenonèsempreveranellarealtàterritoriale(cfr.ades.Cambi&Terrenato1994,pp.237-240).
terreditipoVS(chesonoquelleperaltropiùdiffuse),einmolticasi suicostonidimargineverso levallatedeifossi. Si possono comunque fare altre considerazioni,aggiungendo alle ville esistenti altre, che potremmoquasidire“fantasma”,lacuipresenzacioènonèaccertatamapuò essere ragionevolmente ipotizzata sulla base diconsiderazionididiversanatura(Fig.14).• Considerazioni di tipo archeologico territorialeportano ad ipotizzare la presenza di almeno 4 ville:
unadiessesisituaprobabilmenteanorddelfossatogiàvistosulpianorodiCentocelle,dovesonostaterinvenutele tracce archeologiche di un vigneto (che solitamentesi colloca nelle vicinanze dell’edificio di riferimento);un’altra ancora era probabilmente il complesso di cuifacevaparte lamisteriosastrutturadenominata“Osteriadi Centocelle”, situata sul margine della via Labicanaall’altezza del fosso omonimo; un’altra doveva invecesituarsiinprossimitàdelMausoleodiMontedelGrano,
Fig. 13. Posizionamento delle ville attestate dalla letteratura archeologica sulla Carta delle Unità di Paesaggio, ed applicazione dei poligoni diThiessen.
mentrealtreancorasarebberoipotizzabilisullabasedegliassistradaliricostruitinellazonaNordEst.• Ancheconsiderazionisullageomorfologiacipossonofar ipotizzare lapresenzadialmenodueville,collocatesulleprominenzedeipianoriversolavallata:unalungoilfossodellaMarranella,eun'altrasullabiforcazionedelfossodiTorreSpaccata.• Aquestopuntoperragionidisimmetria,percolmareevidenti ”vuoti”, altre ville si potrebbero aggiungere acompletareilquadro.
Avremmoquindi30villeoriginarie,lacuiconoscenzaèattestata da dati archeologici, su un’area considerata dicirca10Kmq(conunamediaquindidi33ettariatestacirca,distribuitiperò inmanieradisomogenea).Avendoaggiunto, sulla base delle considerazioni sopra esposte,altredieciville,otterremmodelleproprietàdidimensionipiùridottemapiùomogenee:tenendocontodelfattochedovevaesisteresicuramenteunaporzionediagerpublicus(lungo i fossi, ad esempio) e una congerie di piccole epiccolissimeproprietà private lungo le strade, destinatealle sepolture, ricaveremmo proprietà di estensionetra i20e i25ettari,chesonocomunquedidimensioniabbastanzaragguardevoli.
Ponendoaquestopuntotutteleville(siaverecheipotizzate)sulla carta delle terre, possiamo basarci sulla presenzadeifiumiperfaredellecorrezionial tracciatodei limititraunae l’altra,cheabbiamovistoesserestati tracciatiin maniera del tutto geometrica. Applicando questecorrezioni, si ottengono aree di pertinenza di ciascunavilla sicuramente meno omogenee, ma probabilmenteproprio per questo più vicine alla realtà (Fig. 15): ilsuburbiodiRomainfatti,soprattuttodaquestaparte,nonè sicuramente una pianura dove poter applicare criterisimili a quelli di una centuriazione. La limitatio delleproprietàdevequindiaver tenutopresente la situazionegeomorfologica soprattuttoperquanto riguarda la terzadimensione(laquota),cheavoltenellaredazionedicartearcheologiche si tende a dimenticare o sottovalutare.
Non pretendiamo naturalmente che questa cartache presentiamo sia vera, ma bensì verosimile: datala quantità di variabili che possono condizionare leposizionidegli insediamenti, èevidentechequelloquiricostruitononcostituisceunmodelloinsediamentaledaidealizzareetrasporreinaltrezoneterritoriali,ancorchédel suburbio. L’intento che ci si proponeva era proprioquello di presentare il procedimento e il metodo diricerca,chepotrebbefornireindicazioninonsoloaifinidella ricostruzione storica territoriale, ma anche ai finidella conoscenza e quindi della tutela delle emergenzefinora“fantasma”delterritorio.