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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 13
Profilo aziendale 2
2.1 Sostenibilità economica, finanziaria e patrimoniale
Sintesi dei risultati economici 2014 2.1.1
Per l’esercizio 2014, come già accaduto per il 2012 e per il 2013, l’Azienda USL di Piacenza
conferma la capacità di governo della gestione conseguendo l’obiettivo economico-finanziario
definito in sede di programmazione, ovvero raggiungendo la condizione di pareggio di bilancio
determinato secondo criteri civilistici.
Il raggiungimento dell’obiettivo è stato di particolare impegno per l’Azienda, poiché l’esercizio 2014
si è caratterizzato già nella fase di programmazione per alcune specifiche difficoltà, rappresentate
dall’Azienda negli strumenti di programmazione adottati.
Il Bilancio Economico Preventivo per il 2014, approvato con Deliberazione del Direttore Generale
n.54 del 28/2/2014, ha infatti evidenziato per l’Azienda USL di Piacenza un disallineamento
rispetto alla condizione di equilibrio di circa 10 mln di euro, laddove la condizione di equilibrio,
come intesa in sede di bilancio preventivo ai sensi della DGR 217/2014 “Linee di programmazione
e finanziamento delle Aziende del Servizio Sanitario Regionale per l’anno 2014”, doveva garantire
una perdita a preventivo non superiore al valore degli ammortamenti ante 2010 non coperti da
finanziamento pubblico, mentre il pareggio di bilancio secondo criteri civilistici sarebbe stato
raggiunto in sede di consuntivo con un’assegnazione regionale specificatamente destinata alla
copertura dell’importo degli ammortamenti di cui sopra.
La previsione dell’Azienda era stata formulata in considerazione di alcuni elementi di particolare
criticità nel quadro economico e normativo di riferimento:
complessiva incertezza circa la definizione delle risorse economico-finanziarie disponibili per
l’anno 2014 (mancata sottoscrizione del Patto per la Salute 2013-2015 e assenza del piano di
riparto per le risorse 2014 alla data di redazione del preventivo);
prudenziale decurtazione del finanziamento regionale per il 2014 in relazione alla
intervenuta dichiarazione di illegittimità costituzionale dell’art.17, c.1, lett.d) della
L.n.111/2011 che prevedeva l’introduzione di ticket sanitari per circa 2 miliardi di euro, con
conseguente riduzione del finanziamento a favore delle Regioni; la quota spettante alla
Regione Emilia Romagna, prudenzialmente stimata in euro 148 mln, non è stata inserita
nella prima ipotesi di riparto della DGR 217/2014;
in tali condizioni di incertezza, stima di risorse disponibili per il finanziamento del SSR in
lieve incremento rispetto al 2013 (+0,82%), pari circa a +58 mln di euro;
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evidente minor incisività, rispetto alle attese formulate, per quanto all’impatto economico
delle manovre di riduzione della spesa sanitaria introdotte negli ultimi anni per compensare
i tagli del finanziamento al SSN (sempre maggiore ricorso a misure di contenimento della
spesa sanitaria, alternative e sostitutive dell’incremento del livello di finanziamento, tra le
quali si ricordano in particolare DL 78/2010, DL n.98/2011, DL n.95/2012 cd spending
review, L.n.228/2012 “Legge di stabilità 2013”).
La programmazione regionale, impostata in tale contesto con l’obiettivo del sostanziale
mantenimento delle risorse invariate rispetto al bilancio 2013, ha evidenziato una quota capitaria
per l’Azienda USL di Piacenza in lieve diminuzione rispetto al 2013 (-482.000 euro, pari al -0,1%),
compensata da pari incremento del fondo di riequilibrio (+498.000 euro, pari al +6,7%).
Il risultato d’esercizio esposto nel bilancio preventivo ha dovuto tuttavia tener conto di alcune
ulteriori criticità proprie dell’Azienda USL di Piacenza: la situazione di equilibrio del 2013 (ottenuta
senza il ricorso ad assegnazioni integrative in chiusura d’esercizio) aveva infatti beneficiato di
elementi straordinari (e non ripetuti nel 2014) quali le sopravvenienze attive per adeguamento
mobilità extra 2012 e smobilizzo fondo conguagli mobilità, per complessivi 4,5 mln di euro. Alla
mancanza di questi elementi con impatto positivo sul bilancio, si sono aggiunti costi specifici del
2014 quali l’incremento del budget regionale per le case di cura della provincia per 1,2 mln di euro
(a seguito del venir meno della spending attuata nel 2013) e la necessità di finanziare gli
investimenti urgenti e indispensabili del 2014 per 3,8 mln di euro: una variazione di circa -9 mln di
euro, cui si sono aggiunti gli incrementi fisiologici dei fattori produttivi quali beni e servizi, nonché
fattori straordinari quali la necessaria chiusura di parte dello stabilimento ospedaliero di
Fiorenzuola d’Arda, per una perdita complessiva stimata difficilmente recuperabile con azioni di
breve periodo.
In tali condizioni, il perseguimento dell’obiettivo del pareggio di bilancio, ancorché abbia visto
l’Azienda fin da subito impegnata sia nell’attuare le manovre sopra descritte di contenimento dei
costi, sia nel garantire il recupero di efficienza e il mantenimento della qualità nella erogazione dei
livelli di assistenza, è sembrato fin da subito obiettivo superiore alle sole capacità gestionali
aziendali di breve periodo. La situazione di difficoltà è stata infatti coerentemente rappresentata
dall’Azienda anche nelle situazioni economiche presentate in sede di verifica infrannuale di giugno
e settembre. Quest’ultima situazione ha esposto un fabbisogno di risorse integrative da parte della
Regione stimato per l’esercizio 2014 in complessivi 10,978 mln di euro, in considerazione del fatto
che agli elementi sopra esposti si sono sommati gli effetti dei dati aggiornati di mobilità, sia infra
che extraregionale, il cui impatto, determinato in maggiori costi per circa 3 milioni di euro, è stato
solo in parte riassorbito dalle azioni aziendali di contenimento dei costi.
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Con il progressivo delinearsi del quadro normativo di riferimento, in particolare a seguito della
Intesa conseguente il nuovo Patto per la Salute per gli anni 2014-2016, dell’Accordo per la
ripartizione delle risorse finanziarie da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province
Autonome, della variazione di Bilancio regionale per il 2014, nell’autunno 2014 la Regione ha
potuto rideterminare le risorse complessivamente disponibili per il SSR, che sono incrementate di
circa 157 mln di euro rispetto alla disponibilità iniziale. Con DGR 1735/2014 la Regione ha
provveduto al riparto e all’assegnazione di tali risorse, individuando un’assegnazione di somme
alle Aziende a seguito dei risultati di disequilibrio evidenziati nella verifica straordinaria del mese di
settembre (per l’AUSL di Piacenza contributo straordinario di 10,978 mln di euro).
Ulteriore elemento positivo che ha consentito il conseguimento del pareggio di bilancio è stata
inoltre la ridefinizione di alcuni fondi per rischi ed oneri, che ha generato un elemento positivo
straordinario ed una tantum pari a 1,847 mln di euro.
Infine, sempre con DGR 1735/2014, la Regione ha provveduto ad assegnare all’Azienda le risorse
finalizzate alla copertura degli ammortamenti netti ante 2010 pari a 2,347 mln di euro,
consentendo in tal modo il conseguimento del pareggio civilistico.
Occorre qui peraltro ricordare che le maggiori risorse di cui sopra resisi disponibili a livello
regionale sono state assegnate alle Aziende in aggiunta a quanto definito in sede di
programmazione con l’obiettivo specifico di garantire la copertura dell’ammontare della rettifica dei
contributi in conto esercizio relativa agli investimenti effettuati negli esercizi 2012-2014 privi di fonti
dedicate di finanziamento, normativamente prevista a carico dell’esercizio 2015, e di fatto
anticipata al 2014 sia in termini di ricavi che di costi conseguenti (per l’AUSL di Piacenza
contributo di 4,272 mln di euro, pari a maggiori costi).
I dati dell’esercizio 2014 (sintetizzati in termini di preventivo e consuntivo nella Tabella 1)
mostrano il progressivo consolidamento dei risultati positivi del quadriennio 2011-2014,
dimostrando i positivi risultati conseguiti con continuità dall’Azienda, pur in contesto di crescenti
difficoltà e incertezze: si ricorda infatti che né per il 2012 né per il 2013 si è fatto ricorso ad
assegnazioni straordinarie integrative finalizzate al raggiungimento del pareggio di bilancio.
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Tabella 1: Sintesi dei dati di esercizio 2014.
Appare evidente dai numeri sopra esposti il costante sforzo dell’Azienda finalizzato al controllo dei
costi, laddove le risorse disponibili hanno fatto registrare a partire dal 2011 trend incrementali poco
incisivi, o addirittura in decremento: i ricavi 2014 sono di poco superiori al 2011 e al 2013; le
assegnazioni incrementali, che pure vi sono state, sono state finalizzate a copertura di specifici
costi (ad esempio costi fallimento FARO) o assorbite in maniera esponenziale dalla necessità di
dare copertura agli investimenti non coperti da fonti dedicate, il cui impatto a conto economico è
sintetizzato dalla seguente tabella:
Tabella 2: Trend triennale 2012-2014 delle assegnazioni incrementali dei contributi in conto esercizio.
I costi caratteristici del 2014 sono di fatto corrispondenti ai valori 2011 (e sono circa 12 mln di euro
in meno rispetto al consuntivo 2012), tenuto conto che nel frattempo sono intervenuti incrementi di
costo automatici (adeguamenti ISTAT, accreditamento, modifiche tariffarie, innalzamento di due
punti percentuale dell’aliquota IVA) cui l’Azienda non ha potuto sottrarsi.
Con il risultato del pareggio di bilancio civilistico a consuntivo, l’AUSL di Piacenza ha raggiunto
pienamente l’obiettivo economico finanziario secondo i vincoli regionali e nazionali: l’Azienda ha
infatti garantito la copertura di tutti i costi d’esercizio, ivi compresi gli ammortamenti non sterilizzati
relativi a tutti i beni in uso.
Rettifica contributi c/eserciz io Importo (migliaia di euro)
2012 762
2013 2.984
2014 7.728
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Si ricorda infine che hanno trovato applicazione nel bilancio d’esercizio 2014, sia preventivo che
consuntivo, gli effetti contabili prodotti dal cambio della normativa di riferimento per gli enti del
Servizio Sanitario nazionale, in seguito all’adozione del D.Lgs.118/2011, recante “Disposizioni in
materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti
locali e dei loro organismi, a norma degli artt. 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n.42”.
Tenuto conto del quadro delineato, si può affermare che l’AUSL di Piacenza ha pienamente
rispettato l’obiettivo regionale, così come esplicitato nella DGR 217/2014 e DGR 1735/2014.
Il risultato è stato possibile grazie ad un notevole sforzo nel realizzare le azioni di contenimento dei
costi messe in atto a cui hanno concorso dirigenti ed operatori di tutti i Dipartimenti Aziendali. Si è
infatti cercato di diffondere una sempre più ampia consapevolezza della criticità della situazione
complessiva e di introdurre un metodo di lavoro per cercare di affrontarla.
Nel corso del 2014 sono infatti proseguiti gli effetti degli interventi già attivati negli esercizi
precedenti, sono state potenziate alcune azioni già avviate e sono state implementate nuove azioni
al fine di un’ulteriore razionalizzazione della spesa aziendale.
In particolare sono state confermate e ove possibile intensificate le cosiddette “grandi azioni
centralizzate” (consolidamento distribuzione diretta, attenzione al budget della spesa protesica,
distribuzione presidi per diabetici, gestione unitaria del servizio mensa).
E’ anche da considerare che nel 2014 l’Azienda si è dovuta confrontare con alcune condizioni
mutate che hanno limitato o vincolato le sue possibilità di azione, in particolare si segnala:
il venir meno della spending review regionale (-5% sui contratti) con le case di cura
convenzionate;
la chiusura parziale dello stabilimento di Fiorenzuola d’Arda a dicembre 2013 con
spostamento di alcuni reparti nel presidio di Piacenza. Questa situazione ha costretto a
riconsiderare la programmazione 2014 nel tentativo di continuare a garantire il complesso
quali-quantitativo delle attività aziendali. Le operazioni in oggetto hanno richiesto qualche
contenuto tempo di implementazione e comunque hanno comportato una riduzione di
mobilità attiva non compensata da corrispondenti riduzioni di costi.
A fronte di questi accadimenti subiti, l’Azienda dall’inizio 2014 ha operato nell’ambito della nuova
organizzazione dei dipartimenti ospedalieri con una riduzione complessiva degli stessi e
un’aggregazione più funzionale delle unità operative.
E’ inoltre da considerare che nell’aprile 2014 l’Azienda ha cominciato ad utilizzare i servizi del
magazzino centralizzato AVEN per buona parte degli approvvigionamenti di beni sanitari.
All’interno di tale contesto, a fianco delle azioni “centralizzate” sopra evidenziate, si sono portate
avanti e rafforzate altre azioni più parcellizzate e di minor impatto rivolte all’utilizzo appropriato e
monitorato delle diverse risorse, a titolo esemplificativo:
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analisi e verifica delle linee guida, monitoraggio della prescrizione e utilizzo delle
prestazioni di laboratorio e di radiologia per pazienti ricoverati;
monitoraggio tempestivo dei consumi delle diverse UU.OO. e dipartimenti al fine di
verificare eventuali scostamenti;
verifica dell’utilizzo di nuovi dispositivi attraverso una procedura che prevede una richiesta
motivata;
analisi dell’appropriatezza prescrittiva su determinate categorie di farmaci ai pazienti
ricoverati, appropriatezza di utilizzo dei dispositivi medici;
analisi dell’appropriatezza nel consumo di risonanze magnetiche e tac muscolo-
scheletriche e della colonna;
interventi di efficienza organizzativa (vincolati anche alla chiusura parziale dello
stabilimento di Fiorenzuola d’Arda), tra cui ricerca di maggiore efficienza di utilizzo dei
comparti operatori, riorganizzazioni nell’erogazione dell’attività ambulatoriale,
razionalizzazione delle piccole aree di degenza, una maggiore condivisione delle
tecnologie ed un ulteriore sviluppo di formazione e aggiornamento sul campo;
progressivo sviluppo dell’attività di fund raising.
Sono state confermate e per quanto possibile sviluppate le azioni di appropriatezza prescrittiva
relative ai farmaci; sono azioni su cui l’Azienda ha investito significativamente nel corso degli anni
passati e hanno prodotto significativi risultati.
In tale ambito l’Azienda presenta già da tempo delle ottime performance rispetto agli standard
regionali.
Accanto alle azioni coordinate su categorie specifiche di farmaci (soprattutto su ace-inibitori e
sartani), si segnala in particolare:
sviluppo della prescrizione del farmaco equivalente;
consulenza e verifica delle prescrizioni degli specialisti ospedalieri all’atto della dimissione
e dell’attività ambulatoriale;
accordi e consulenza ai MMG e PLS con analisi del profilo prescrittivo individuale;
incontri con i NCP (anche all’interno di progetti a livello regionale) e con le Medicine di
Gruppo finalizzati all’appropriatezza prescrittiva;
monitoraggio dell’utilizzo dei farmaci nelle strutture residenziali e semi-residenziali;
potenziamento della farmaco-vigilanza a livello territoriale ed ospedaliero anche con
specifici audit clinici;
ulteriore consolidamento della distribuzione diretta e della distribuzione in dimissione.
Infine l’Azienda ha cercato di limitare gli oneri della mobilità passiva infra-regionale proponendo
accordi di fornitura con le aziende ospedaliere basati sulle linee guida proposte dagli uffici
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regionali. Nel 2014 alcune aziende ospedaliere, tra cui in particolare quella di Parma, hanno
accettato la proposta consentendo una riduzione dei costi complessivi.
In proseguimento del positivo trend di riduzione del disavanzo iniziato a partire dal 2008, i dati di
costo pro-capite per livelli di assistenza resi disponibili ad oggi per l’esercizio 2013 confermano e
consolidano i risultati di gestione positivi dell’Azienda USL. Dal confronto con i dati delle altre
Aziende, possibile con i dati di consuntivo 2013, emerge che l’AUSL di Piacenza per tale anno
presenta ancora un costo pro-capite significativamente inferiore a quello medio regionale (1.743,85
euro contro 1.810,27) come dimostrano la Tabella 3 e la Figura 1 , ricavati dai dati regionali:
Tabella 3: Costo pro-capite 2012-2013: confronto tra le Aziende della RER.
Figura 1: Costo pro-capite 2012-2013: confronto tra le Aziende della RER.
Si rammenta che fino al 2008 l’Azienda USL di Piacenza si collocava al di sopra del costo pro-
capite regionale e ha progressivamente ridotto tale distanza. Nel 2009 per la prima volta l’Azienda
è scesa sotto la media regionale e quindi ha progressivamente consolidato tale posizione.
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In relazione all’intero sistema regionale l’AUSL continua a migliorare il proprio posizionamento,
mantenendo il positivo trend già evidenziato negli scorsi esercizi: il “peso” del disavanzo aziendale
sul disavanzo regionale si è progressivamente ridotto, attestandosi su percentuali in linea con il
“peso” della quota capitaria aziendale o addirittura inferiori a partire dal 2009 (vedi Figura 2).
A partire dal 2012, primo anno di equilibrio regionale secondo criteri civilistici, l’indicatore deve
leggersi quale “contributo all’avanzo regionale”: in tal caso il valore percentuale del 2012, molto
maggiore degli esercizi precedenti, individua un contributo positivo dell’Azienda e più che
proporzionale rispetto alla quota capitaria, pur in presenza di valori assoluti prossimi allo zero. Gli
anni successivi evidenziano percentuali via via decrescenti, in linea con i dati di bilancio che
evidenziano il raggiungimento del pareggio civilistico, ovvero valori prossimi allo zero.
Figura 2: Contributo % al risultato complessivo regionale.
In relazione ai ricavi l’Azienda ha registrato un totale complessivo di 595.406.000 euro, con un
incremento di +0,63% rispetto al 2013, dovuto essenzialmente:
all’assegnazione straordinaria per riequilibrio (+10,978 milioni di euro);
ad una riduzione del finanziamento destinato alla copertura degli ammortamenti netti
dei beni entrati in funzione ante 2010 (-1 milione di euro) a fronte di minori
ammortamenti rilevati;
ad un incremento della quota di contributi in conto esercizio destinati alla copertura
degli investimenti ai sensi del D.Lgs. 118/2011 (-4,6 milioni di euro);
a minori ricavi straordinari per insussistenze attive di mobilità extraregione per -3
milioni.
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Complessivamente nel 2014 l’Azienda ha sostenuto costi per un valore di 595.400.000 euro con
un incremento del +0,63% rispetto al consuntivo 2013, in esito al proseguimento degli interventi
già attivati negli esercizi precedenti, al potenziamento di alcune azioni già avviate e
all’implementazione di nuove azioni al fine di un’ulteriore razionalizzazione della spesa aziendale.
Nella successiva Figura 3 sono messi a confronto i costi della produzione dei bilanci previsionali
nel periodo 2009-2014 con quelli dei bilanci consuntivi del medesimo periodo. A fronte di un totale
di costi pianificati nel bilancio preventivo 2014 di 587,3 milioni, il totale dei costi complessivamente
registrati è stato di 595 milioni di euro, con uno scostamento dello 1,31%.
Figura 3: Scostamento preventivo consuntivo.
L’analisi a consuntivo della dinamica dei principali fattori produttivi che hanno determinato la
struttura dei costi della produzione, nel triennio 2012-2014, è rappresentata nelle successive
Figura 4 e Figura 5.
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Figura 4: Dinamica dei principali fattori produttivi (1).
Figura 5: Dinamica dei principali fattori produttivi (2).
Di seguito si analizza l’esito relativo al 2014 per alcuni macro fattori produttivi, a confronto con i
dati 2013.
Acquisto di beni: tra i costi, l’acquisto di beni evidenzia un andamento medio del triennio in
aumento, ancorché con tassi incrementali costantemente decrescenti, fino ad arrivare nel
-13,0%
-4,5%
-2,3%
-6,3%
1,7%
-2,0%
0,7%0,2%
-0,1%
-4,8%
5,2%
0,0%
-0,2%
-1,8%
0,6%-0,5%
3,7%
1,0%0,7%
1,8%
2012 2013 2014 Media 2012-2014
Farmaceutica
Totale costiaziendali
Case di cura
Medici in convenzione
Sociosanitario
integrato
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2014 ad una riduzione rispetto all’esercizio precedente (-0,76%). Analizzando il dettaglio
delle principali voci di beni sanitari, si evidenzia come l’incremento medio maggiore sia
riferito ai medicinali (+3,10%) e ai dispositivi medici (+2,03%), mentre su altri aggregati si
rilevano andamenti costanti o leggermente decrescenti. Relativamente ai beni economali si
rileva una riduzione del -14,32% dovuta sia alla contrazione delle spese alimentari a
seguito della chiusura delle cucine di Piacenza e di Fiorenzuola che alla riduzione degli
oneri per il materiale di guardaroba per il quale sono stati fatti esclusivamente gli acquisti
essenziali in prospettiva della partenza del servizio di lavanolo nel 2015. Per i beni sanitari
si rileva una riduzione degli acquisti del -1,49% rispetto al 2013 pari a circa 1.100.000 euro.
Tale variazione è dovuta a diversi fattori tra cui si evidenzia:
- utilizzo del materiale gestito a magazzino a seguito dell’entrata in ULC;
- riduzione dei prezzi per i prodotti per emodialisi a seguito dell’adesione alla gara Aven
avvenuta in corso d’anno;
- minor consumo dei farmaci compresi nei fattori della coagulazione per il miglioramento
delle condizioni di salute di un paziente emofilico grave che aveva avuto un serio
peggioramento nel 2013.
Personale: il costo dell’esercizio 2013 ha evidenziato un significativo decremento (-1,7%),
in linea con le politiche regionali delle risorse umane, che prevedevano l’adozione di misure
per il contenimento della spesa, mentre il 2014 evidenzia il sostanziale mantenimento dei
costi 2013;
Servizi tecnici: si evidenzia un incremento medio del quadriennio del +7,4%, determinato
soprattutto per il rinnovo tecnologico e l’avvio di nuovi appalti (manutenzione attrezzature
sanitarie, farmaco monodose, cucine esternalizzate, avvio completo magazzino di area
vasta);
Noleggi: la voce rileva nel triennio un incremento tra i più significativi (+13,2% medio), in
stretta correlazione con i vincoli posti alla realizzazione di acquisti per investimenti; poiché
questi ultimi hanno subito infatti forti limitazioni, stante la necessità di garantirne la
copertura con contributi in conto esercizio laddove non presenti fonti dedicate ai sensi del
D.Lgs.118/2011, l’Azienda ha fatto ricorso allo strumento del noleggio per acquisire i beni
ad utilizzo pluriennale in sostituzione delle dotazioni divenute obsolete e per perseguire
comunque l’innovazione tecnologica ove necessaria a garantire i servizi essenziali,
determinando con ciò importanti incrementi di costi correnti;
Farmaceutica territoriale: anche il 2014 evidenzia un risultato positivo, in continuità con
2011, 2012 e 2013, ancorché con percentuali di riduzione inferiori (-2,29% a fronte di -
4,53% nel 2013 e -12,96% nel 2012). Questa riduzione trova conferma anche a livello di
spesa netta procapite pesata passata da euro 118,41 nel 2013 a euro 116,15 nel 2014.
Quest’ultimo dato permane inferiore a quello medio regionale (121,01 euro). Tale dato è il
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risultato del costante impegno dell’Azienda sul fronte della distribuzione diretta,
dell’incremento dell’appropriatezza prescrittiva di alcune tipologie di farmaci, della
consulenza fatta agli MMG ed ai PLS;
Case di cura: la voce è stata interessata per il 2013 da specifiche manovre di contenimento
dei costi previste dal DL n.95/2012 spending review, nella parte in cui ha previsto la
riduzione delle prestazioni erogate da case di cura private per degenze e specialistica
ambulatoriale fino a concorrenza del fatturato 2011 ridotto del 1%, cui si è aggiunta una
specifica manovra regionale finalizzata alla riduzione ulteriore del budget regionale del 5%;
il complessivo decremento del 2013, pari a circa 1,3 mln di euro, non è stato riconfermato
nel 2014, e la voce ha pertanto rilevato uno dei più significativi incrementi (+5,87%) tra le
voci di costo per il 2014;
Medici in convenzione: tra i fattori produttivi oggetto in anni precedenti di significativi
incrementi, in funzione delle specifiche azioni aziendali per lo sviluppo della medicina
generale (impatto accordi regionali, progetto SOLE, medicine di gruppo), evidenziano una
sostanziale continuità negli ultimi esercizi, in relazione all’andata a regime degli istituti
contrattuali di nuova istituzione;
Socio-sanitario integrato: la voce analizza congiuntamente i costi sostenuti da gestione
sanitaria e FRNA. L’aggregato ha conosciuto un costante incremento negli ultimi anni, a
partire dall’anno di avvio del FRNA, proprio per il forte impulso dato alle attività connesse al
Fondo per la Non Autosufficienza (anziani e disabili), cui hanno fatto seguito negli anni
maggiori oneri determinati da incrementi tariffari e il riconoscimento di incrementi
contrattuali anche significativi ai principali fornitori di tali prestazioni (cooperative sociali,
ASP, Case protette, etc.) soprattutto a seguito dei provvedimenti di accreditamento e alla
stipula dei Contratti di Servizio. A partire dal 2013 tuttavia la gestione della non
autosufficienza ha rilevato un trend incrementale inferiore agli esercizi precedenti (+0,66%
del 2014 a fronte di +0,99% del 2013 e +3,69% del 2012), imputabile ad una progressiva
messa a regime degli istituti contrattuali relativi al FRNA, oltre alla progressiva riduzione di
risorse derivanti da disponibilità non pienamente utilizzate di anni procedenti.
Sostenibilità economica 2.1.2
Tutte le analisi che seguono confrontano alcuni indici aziendali ai corrispondenti valori medi
regionali, e sono quindi calcolati elaborando le voci del bilancio riclassificato regionale. Nella
redazione degli indicatori economici del bilancio di missione è possibile disporre del dato
aggregato regionale a consuntivo per l’esercizio appena concluso, rendendo più immediata la
valutazione dei risultati conseguiti dall’Azienda in comparazione con l’intero sistema regionale.
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 25
La consueta analisi della situazione reddituale dell’Azienda che prendeva spunto dall’analisi del
risultato operativo della gestione caratteristica (ROGC), prodotto dall'insieme delle operazioni di
gestione che identificano la funzione economico tecnica in senso stretto dell'Azienda posta a
confronto con il reddito operativo della gestione non caratteristica (ROGnC), a partire dal 2012 non
appare più così indicativa, in quanto riferita ad una situazione aziendale di pareggio di bilancio
civilistico, con risultati in valore assoluto prossimi allo zero e pertanto in valore assoluto di importo
molto inferiore ai valori delle perdite “tecniche” dei precedenti esercizi.
Nei grafici successivi, dove ROGC e ROGnC sono rapportati al risultato netto ed ai ricavi
disponibili, a confronto con i valori medi del sistema emiliano romagnolo, si evidenzia la
percentuale di incidenza sul risultato aziendale dei componenti di reddito afferenti la gestione
caratteristica (vedi Figura 6) rispetto a quelli della gestione non caratteristica - finanziaria e
straordinaria (vedi Figura 7) : il risultato d’esercizio dell’Azienda è determinato in parti molto
equilibrate dall’una e dall’altra gestione, in linea peraltro con la media regionale.
Il risultato d’esercizio, a partire dal 2012, è di fatto un pareggio di bilancio di natura civilistica: ad un
risultato ancora negativo della gestione caratteristica si contrappone una gestione straordinaria
con un saldo positivo tale da consentire il raggiungimento dell’equilibrio complessivo. Ciò che
connota positivamente gli ultimi anni è l’importo del deficit della gestione caratteristica, che in
valore assoluto è via via decrescente, indicatore di un progressivo recupero di capacità gestionale
e di governo dei costi dell’Azienda di Piacenza.
Figura 6: Incidenza della gestione caratteristica sul deficit.
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Figura 7: Incidenza della gestione non caratteristica sul deficit.
L’andamento discontinuo dell’indicatore di incidenza del ROGC sui ricavi disponibili (vedi Figura 8)
è significativamente influenzato dalle variazioni subite dai contributi in conto esercizio assegnati
all’Azienda, che per esempio nell’esercizio 2013 hanno evidenziato una forte riduzione. E’
opportuno segnalare come gli esercizi in cui l’Azienda ha conseguito l’obiettivo del pareggio
evidenziano per tale indice un indicatore prossimo allo zero, in quanto i costi dell’attività
caratteristica trovano copertura nei ricavi disponibili dell’Azienda: dato tuttavia un valore esogeno
di ricavi disponibili determinato dalla disponibilità di risorse statali e regionali, tale risultato può
essere conseguito dall’Azienda solo attraverso un attento monitoraggio dell’incremento dei costi
(che infatti evidenzia un decremento proprio nel 2013). La struttura dei costi dell’Azienda e il
confronto con i dati regionali, disponibili per il consuntivo 2014, evidenziano un sostanziale
allineamento dell’Azienda con il trend dei dati medi regionali (vedi Figura 9).
L’analisi dei principali fattori produttivi viene proposta con riferimento al periodo 2010-2014, come
assorbimento di risorse aziendali (i ricavi disponibili) da parte dei fattori produttivi direttamente
impiegati nel processo produttivo. I valori evidenziati per l’Azienda USL di Piacenza sono in linea
con i valori medi regionali, mentre il grado di assorbimento per ogni fattore produttivo ha un
andamento pressoché costante nel tempo (vedi Figura 10).
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 27
Figura 8: Incidenza della gestione caratteristica sui ricavi disponibili.
Figura 9: Composizione dei costi.
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 28
Figura 10: Trend composizione dei costi aziendali.
Nei grafici che seguono (vedi da Figura 11 a Figura 15) si propone il confronto dell’indicatore
aziendale con i corrispondenti valori medi regionali. Come si può notare, la composizione dei costi
aziendali nei principali fattori produttivi non mostra particolari differenze fra Piacenza e la media
regionale, qui evidenziata con riferimento ai dati di consuntivo 2010-2014.
Figura 11: Consumo di beni / ricavi disponibili.
Figura 12: Consumo di servizi / ricavi disponibili.
Figura 13: Costo del lavoro / ricavi disponibili.
Figura 14: Beni strumentali / ricavi disponibili.
15,58% 15,76% 16,10% 16,47% 16,38%
14,99% 14,92% 14,77%15,22% 15,71%
2010 2011 2012 2013 2014
Piacenza RER
38,5% 38,8% 38,2% 38,8% 38,8%39,2% 38,7%38,1% 38,3% 38,1%
2010 2011 2012 2013 2014
Piacenza RER
41,6% 41,4%
40,8%41,1%
40,8%41,2%
41,3%
40,6%
41,1% 41,1%
2010 2011 2012 2013 2014
Piacenza RER
3,2%3,0%
2,6% 2,5%2,4%
3,6%
3,3%3,1%
2,9%
2,7%
2010 2011 2012 2013 2014
Piacenza RER
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 29
Figura 15: Oneri diversi / ricavi disponibili.
Ultimo dato di interesse per quanto attiene la sostenibilità economica, infine, è la verifica della
capacità di Piacenza di attrarre utenza in rapporto alla quantità di utenti in mobilità. Il rapporto fra il
valore della mobilità in entrata e quello della mobilità in uscita è per Piacenza una diretta
conseguenza, tra l’altro, della posizione di confine della Provincia di Piacenza.
Va sottolineato come la capacità di attrazione di Piacenza sia incrementata dal 2001 di circa 21
punti percentuali (con un picco di incremento di 4,4 punti tra 2011 e 2010), anche se il positivo
trend mantenuto pressoché ininterrottamente fino al 2012 sembra negli ultimi due anni aver subito
una battuta d’arresto (confermata per ora anche in assenza dei dati non definitivi per il 2014) (vedi
Figura 16).
Figura 16: Indice di attrazione.
Sostenibilità finanziaria 2.1.3
La perdurante crisi economico-finanziaria in cui l’economia italiana ed internazionale si sono
venute a trovare a partire dal 2008 ha determinato un aumento della tensione finanziaria in capo
2,0%
1,8%
2,7%
2,0% 1,8%
2,1%
2,4%
3,0%
2,6%
2,4%
2010 2011 2012 2013 2014
Piacenza RER
46,8%
48,3%
52,1%
58,1%56,9%
58,6%58,8%
63,1%63,4%
66,0%
70,6%
72,5%
69,2%67,8%
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 30
alle imprese, penalizzate anche da una progressiva stretta creditizia da parte di banche e istituti
finanziari. In tale contesto, il progressivo e rapido smobilizzo dei crediti dalle stesse vantati verso la
Pubblica Amministrazione, ed in particolare verso gli enti del SSN, è divenuto via via obiettivo
politico ed economico sempre più stringente sia per il governo statale che regionale.
L’obiettivo di far fronte ai debiti scaduti verso fornitori di beni e servizi, il cui aumento e
conseguente allungamento dei tempi di pagamento inducono progressivamente contenzioso ed
ulteriori passività per interessi di mora in carico ai bilanci aziendali, è divenuto prioritario nel corso
del 2012, e numerosi sono stati i provvedimenti attuati per consentire positivi effetti
sull’esposizione debitoria delle Aziende.
In tale anno, con DGR 2038/2011 e DGR 295/2012, la Regione ha provveduto al trasferimento
straordinario alle Aziende Sanitarie di quote relative al finanziamento del SSR di esercizi pregressi,
finalizzando tali rimesse prioritariamente al miglioramento dei tempi di pagamento nei confronti dei
fornitori di beni e servizi, ma è stato nei primi mesi del 2013 che provvedimenti normativi a livello
statale hanno contribuito in misura ancora più efficace allo smobilizzo dei crediti verso i fornitori:
con il DL 35/2013, recante “Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica
amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento
dei tributi degli enti locali”, sono state stanziate importanti risorse finanziarie per consentire alle
pubbliche amministrazioni il pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili sorti entro il 31/12/2012.
Le procedure per l’accesso al finanziamento hanno visto in prima linea la Regione Emilia
Romagna, che ha predisposto più richieste positivamente concluse: una prima tranche di
finanziamento, con la concessione di 447,98 milioni di euro, erogati alle Aziende nel mese di
agosto 2013, una seconda tranche di 358,38 milioni di euro, erogati ad ottobre 2013, ed un’ultima
tranche di 140,00 milioni di euro, erogati a giugno 2014. L’AUSL di Piacenza ha potuto disporre
complessivamente di circa 61 milioni di euro, cui si sono aggiunti altri 9,6 milioni di cui al
provvedimento regionale DGR 937/2013, con l’obiettivo di arrivare a portare i pagamenti alla
scadenza prevista dal D.Lgs. 231/2002. Nel mese di luglio 2014 l’Azienda USL di Piacenza ha
garantito ai fornitori di beni e servizi il pagamento a circa 65 giorni data ricevimento fattura.
Il primo semestre 2015 vede l’Azienda mantenere sostanzialmente invariati i tempi di pagamento
sopra riportati, nonostante le rimesse straordinarie complessive del 2014 siano infatti state inferiori
agli esercizi precedenti: l’obiettivo è stato conseguito mantenendo soprattutto uno stretto
monitoraggio dei costi interni (in linea con l’obiettivo di pareggio civilistico), oltreché presidiando
attentamente le funzioni amministrative interne deputate alla liquidazione del debito.
Le rimesse straordinarie hanno evidenziato importanti conseguenze anche sulla struttura
patrimoniale dell’Azienda: i provvedimenti di riparto citati avevano determinato una progressiva
riduzione dei crediti verso la Regione (da 57 milioni a fine 2012 a 41 milioni a fine 2013), ma il
valore dei crediti a fine 2014 torna nuovamente a circa 57 milioni, mentre il riparto straordinario di
cui al D.L. 35/2013 è stato interamente incassato a ripiano perdite degli esercizi 2001-2005,
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 31
contribuendo quindi al sensibile miglioramento della situazione patrimoniale dell’Azienda e degli
indicatori di sostenibilità patrimoniale che verranno più oltre esaminati.
A completamento del quadro delineato, si deve considerare inoltre che l’Azienda, a finanziamento
del proprio Piano degli Investimenti, ha richiesto nel 2011 l’autorizzazione alla Regione per
contrarre un ulteriore mutuo di 14 milioni di euro, in relazione alla residua capacità di
indebitamento. La procedura di gara esperita nell’autunno 2011 e le procedure di trattativa esperite
nel 2012, sono tuttavia andate deserte: le condizioni di mercato ed i tassi sembrano tuttavia
prospettare ad oggi migliori condizioni di mercato, tanto che l’Azienda ha in corso una gara di Area
Vasta per consentire l’acquisizione del finanziamento in oggetto. Nel corso del 2014 infine non si è
potuto beneficiare di liquidità aggiuntiva a finanziamento del Piano Investimenti, poiché anche le
alienazioni previste non si sono potute perfezionare date le condizioni di mercato.
Nella successiva Figura 17 è rappresentato per macro linee il rendiconto di liquidità del 2014, a
confronto 2013, in cui si evidenziano gli effetti complessivi degli adeguamenti illustrati. L’analisi dei
flussi finanziari della gestione extracorrente per l’anno 2014 evidenzia un assorbimento di liquidità
per attività di investimento pari a 11,1 milioni e per rimborso quote di mutui per 1,5 mln di euro; si
rilevano fonti per ripiano perdite pari a 14,8 milioni (di cui 11 mln di tranche di finanziamento
DL35/2013), per contributi in conto capitale pari a 16,1 milioni e per riduzione dell’utilizzo di
anticipazione del Cassiere per circa 14,9 mln.
Il rendiconto evidenzia un net cash negativo della gestione corrente (-3,5 milioni di euro), non
ancora positivo e in forte decremento rispetto all’anno precedente, determinato dal venir meno
dell’importante riduzione dei debiti non finanziari (-51 mln di euro) avutasi nel 2013, consentita
principalmente dai rilevanti contributi ex DL35/2013 sopra evidenziati.
Figura 17: Rendiconto di liquidità.
-50 -40 -30 -20 -10 0 10 20 30 40 50
DISPONIBILITA' LIQUIDE INIZIALI
NET CASH GESTIONE CORRENTE
NET CASH GESTIONE EXTRACORRENTE
CONTRIBUTI PER RIPIANO PERDITE
DISPONIBILITA' LIQUIDE FINALI
Dati in milioni di euro
2013 2014
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 32
Sostenibilità patrimoniale 2.1.4
La riclassificazione dello Stato Patrimoniale in chiave monetaria, graficamente illustrato nella
successiva Figura 18, propone per il 2014 una situazione in progressivo e netto miglioramento
rispetto agli esercizi precedenti, concretizzando con valori significativi il lento ma progressivo
miglioramento avviatosi a conclusione del biennio 2007/2008.
Di particolare rilievo il progressivo incremento del patrimonio netto (2011: 0,61%; 2012: 19,28%;
2013: 30%), voce che, da sempre critica nell’analisi della solidità patrimoniale dell’Azienda, diviene
ora contributo positivo all’equilibrio aziendale. Diversi i fattori che nel tempo vi hanno contribuito:
grazie al conseguimento di risultati di perdita contenuta nei limiti predefiniti di “equilibrio tecnico”, e
a partire dal 2012, al conseguimento del pareggio secondo criteri civilistici, il patrimonio netto
aziendale non è più stato eroso progressivamente, se non per il fisiologico utilizzo dei contributi in
conto capitale destinati alla sterilizzazione degli ammortamenti, e ciò pur in considerazione
dell’iscrizione a patrimonio netto degli effetti determinati dal ricalcolo delle quote di ammortamento
in conseguenza dell’applicazione del D.Lgs. 118/2011.
Inoltre, gli anni 2013 e 2014 hanno visto l’erogazione da parte della Regione di un significativo
importo a ripiano delle perdite degli esercizi 2001-2005: la somma di circa 65 milioni di euro (di cui
61 mln in applicazione del D.L. 35/2013 più sopra citato) è stata erogata con l’obiettivo,
ampiamente raggiunto, di migliorare prioritariamente i tempi di pagamento dei fornitori di beni e
servizi, e in secondo luogo di ricapitalizzare l’Azienda, migliorando la sua solidità patrimoniale.
La composizione dell’attivo è ancora fortemente focalizzata sulle immobilizzazioni che
costituiscono circa il 57% del totale, mentre le liquidità immediate e differite costituiscono circa il
40% dell’attivo. L’incremento di queste ultime rispetto al 2013 è legato principalmente
all’incremento dei crediti verso la Regione, mentre appare più preoccupante il significativo
decremento delle immobilizzazioni nette (-2,4 mln di euro in valore assoluto, -7,15 punti
percentuali) legato alle politiche sugli investimenti estremamente restrittive legate all’applicazione
del D.Lgs.118/2011. Sostanzialmente allineate ai valori del precedente esercizio appaiono le
scorte (3%).
La composizione del passivo evidenzia nel complesso un miglioramento, poiché a fronte di un
lieve decremento dell’indebitamento a medio lungo termine (non si rilevano infatti nuove fonti
acquisite), si evidenzia un significativo decremento del debito a breve (- 11,6 punti percentuali, -9
mln di euro in valore assoluto) e un netto miglioramento del patrimonio netto, conseguenza delle
operazioni di riduzione delle perdite pregresse più sopra considerate.
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 33
Figura 18: Stato patrimoniale riclassificato.
Con riferimento all’analisi delle immobilizzazioni, è opportuno chiarire quali specifici vincoli
l’Azienda debba tener in considerazione nella sua politica di investimento. Come evidenziato
anche dalle Linee di Programmazione regionale, l’attuale contesto economico finanziario si
caratterizza per l’indisponibilità di risorse, in termini di contributi in conto capitale, da destinare agli
investimenti in edilizia sanitaria ed ammodernamento tecnologico. Ciò rappresenta una indubbia
criticità per l’attività di un’Azienda che, nel corso della sua recente storia ha sempre sottolineato
con forza l’esigenza di adeguamento e potenziamento e ammodernamento del patrimonio
strutturale, impiantistico e tecnologico, al fine di mettere a disposizione dei cittadini di tutta la
provincia strutture sempre più confortevoli ed adeguate, oltre che dotate delle più moderne
tecnologie sanitarie e non.
Le indicazioni regionali in merito alla redazione del Piano degli Investimenti erano orientate, già a
partire dal 2008, a garantire l’equilibrio della gestione degli investimenti con il recupero di risorse
dedicate attraverso una più oculata gestione della spesa corrente, con ciò determinando una
progressiva forte contrazione nella spesa per investimenti dell’Azienda USL di Piacenza.
L’obiettivo regionale era, infatti, quello di garantire una più equilibrata gestione degli investimenti,
consentendo la realizzazione solo delle opere che trovano una specifica fonte di finanziamento,
come contributo regionale o come proventi derivanti dalle previste alienazioni patrimoniali, mutui,
donazioni o quote di ammortamento.
In senso ancor più restrittivo ha operato la previsione normativa introdotta dal D.Lgs.118/2011,
così come modificati dalla L. n. 228/2012 (cd Legge di Stabilità), i cui effetti contabili hanno trovato
piena applicazione a partire dall’esercizio 2012: gli investimenti che non abbiano specifica
copertura tra le fonti individuate dal Decreto (che esclude le quote di ammortamento), debbono
40,00%
62,00%
3,00%
8,00%
57,00%
30,00%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
ATTIVITA' PASSIVITA'
Immobilizzazioni
Liquidità
Magazzino
Patrimonio netto
Finanziamento da terzi di breve
Finanziamento da terzi medio-lungo
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 34
essere finanziati con contributi in conto esercizio, nella misura stabilita dalle percentuali indicate
dalla legge di stabilità.
In particolare nel 2012 sono stati realizzati con tale copertura circa 3,8 milioni di euro di
investimenti, nel 2013 sono stati realizzati con tale copertura circa 5,6 milioni di euro di
investimenti, e nel 2014 sono stati realizzati con tale copertura 7,1 mln di euro: il valore degli
investimenti così realizzati ha dovuto trovare copertura nell’ambito delle risorse correnti, ma con
percentuali molto superiori rispetto alle quote di ammortamento degli esercizi di competenza (fino
al 60% per gli acquisti 2014), incidendo profondamente sul risultato economico dell’esercizio.
L’analisi dello Stato Patrimoniale e il confronto con i precedenti esercizi è in grado di evidenziare
pertanto tutte le criticità connesse con l’acquisizione di tali fattori produttivi, stretta da un lato dal
forte impegno dell’Azienda nella patrimonializzazione e nel miglioramento degli investimenti in
tecnologie, dall’altro dai forti condizionamenti determinati dai vincoli di equilibrio più sopra
richiamati.
A questi si aggiunga che l’Azienda ha interamente esaurito il patrimonio alienabile e, come più
sopra ricordato, con il nuovo mutuo autorizzato, ancorché non aggiudicato, ha utilizzato
pienamente la propria capacità di indebitamento. Il progressivo ridursi delle fonti esterne,
accompagnato dal pressoché completo utilizzo dei beni alienabili da parte dell’Azienda, ha così
obbligato l’Azienda a procedere ad una selezione degli interventi attraverso progressivi passaggi di
razionalizzazione, con procedure autorizzative e di condivisione con i competenti organi regionali
cui ha corrisposto una complessiva forte riduzione della spesa per investimenti.
I vincoli evidenziati nella programmazione sono stati infatti rispettati anche per il 2014, ma si
conferma un rallentamento nel grado di rinnovo del patrimonio aziendale, come mostra la Figura
19: all’incremento percentuale del 7% del 2008 e del 5,1% del 2009 si contrappongono negli anni
successivi valori molto più contenuti e in inesorabile decremento: 3,3% del 2010, 4,8% del 2011,
3,5% del 2012, 3,4% nel 2013, 2,9% nel 2014, cui corrisponde un valore assoluto di nuovi
investimenti nell’anno appena concluso di circa 13 milioni di euro (a fronte dei 19 milioni del 2009 e
i 25 del 2008).
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 35
Figura 19: Grado di copertura degli investimenti.
Il grado di copertura degli investimenti attraverso contributi pubblici ha subito a partire dal 2012 un
deciso incremento, in relazione ai vincoli contabili previsti dal D.Lgs.118/2011. Pertanto, a partire
dal 2012, gli investimenti in beni mobili (soprattutto attrezzature sanitarie, hardware, e software) e
interventi di manutenzione straordinaria che non hanno altra forma di finanziamento dedicato, sono
coperti con l’utilizzo di contributi in conto esercizio, stornati dall’assegnazione corrente ed iscritti a
patrimonio netto per poi poter essere utilizzati per sterilizzare le relative quote di ammortamento.
In conclusione, nella Figura 20 è fornita una rappresentazione grafica dei nuovi investimenti,
effettuati nel triennio, nel loro ammontare complessivo suddivisi per tipologia.
Figura 20: Investimenti per tipologia.
3,5%3,4%
2,9%
76,3%73,2%
87,2%
40,2% 38,9% 37,5%
2012 2013 2014
Nuovi investimenti in
immobilizzazioni/total
e investimenti lordi
Contributi in conto
capitale/investimenti
in immob.mat.nette
Valore residuo dei
beni durevoli/totale
investimenti lordi
0
2
4
6
8
10
12
14
Imm.Immateriali
Fabbricati Impianti emacchinari
Attrezzaturesanitarie
Mobili e arredi Automezzi Altri beni Imm. in corso eacconti
2011
2012
2013
2014
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 36
2.2 Impatto sul contesto territoriale
2.2.1 Impatto economico
L’azienda USL di Piacenza, come in altre Province, rappresenta sicuramente non solo un soggetto
istituzionale di peso, ma anche e soprattutto il soggetto economico produttivo di gran lunga più
significativo in ambito locale, sia in termini di occupati che di fatturato.
I numeri del contributo complessivo dell’azienda all’economia della Provincia sono i seguenti:
3.682 lavoratori dipendenti al 31 dicembre 2014 (per un approfondimento sulla composizione del
personale si veda il successivo par. 4.1, la “carta di identità” delle persone in azienda e soprattutto
la relativa Appendice 4 a pag. LVI ), cui vanno aggiunti i convenzionati (circa 392 tra MMG, PLS,
medici di continuità assistenziale e sumaisti) e i lavoratori dei servizi appaltati; il volume delle
risorse che l’azienda immette nel territorio provinciale sotto forma di stipendi per il personale
dipendente e convenzionato è stato nel 2014 di circa 214 milioni di euro (vedi Figura 21). Circa
l’87% dei dipendenti risiede in Provincia (vedi Figura 22).
Figura 21: Volume degli stipendi del personale dipendente e convenzionato.
Figura 22: Dipendenti per residenza, 2014.
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 37
La criticità rappresentata dalla carenza di personale infermieristico, che ha portato alla necessità di
reperire queste figure professionali sul mercato internazionale, è stata nel tempo risolta.
Cominciano quindi a diminuire i lavoratori stranieri presenti in azienda. Al 31 dicembre 2014
lavoravano in Azienda 36 stranieri, provenienti sia da Paesi comunitari che extracomunitari (vedi
Figura 23), contro i 64 del 2007.
Figura 23: Lavoratori stranieri.
Il numero di dipendenti appartenenti alle categorie protette è stabilmente intorno alle 80 unità. (vedi
Figura 24).
Figura 24: Dipendenti occupati nell’ambito delle categorie protette.
Circa il 17% dei beni e servizi sono acquistati da imprese con sede in Provincia, e ben il 45% da
imprese con sede nel resto della Regione. Nel 2013 gli acquisti da imprese emiliano-romagnole
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 38
pesavano per circa il 23% del totale: questo cambiamento si riflette sul peso percentuale degli
acquisti da imprese non regionali, pari al 38% nel 2014, contro il 63% del 2013 (vedi Figura 25).
Figura 25: Volume acquisti per sede del fornitore, anno 2014.
Disaggregando il dato per settore, l’ingente volume di risorse dedicate ai beni sanitari, per oltre il
55% del totale acquistati da società con sede in Emilia Romagna (circa 45 mln di euro), influenza il
dato generale (Figura 26); è interessante rilevare come le imprese di Piacenza (vedi Figura 27)
siano anche quest’anno molto presenti nei settori delle manutenzioni (oltre il 60%) e dei servizi non
sanitari (45%).
Figura 26: Volume acquisti per sede del fornitore per settore - valori assoluti, anno 2014.
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 39
Figura 27: Volume acquisti per sede del fornitore per settore - valori percentuali, anno 2014.
2.2.2 Impatto sociale
Storicamente gli ospedali erano oggetto di donazioni e lasciti da privati che rappresentavano nel
passato, anche prossimo, la soluzione alla mancanza di fondi, specialmente per l’acquisto di
attrezzature. Negli ultimi anni questa situazione si è andata modificando e ha visto la Fondazione
di Piacenza e Vigevano e alcune aziende produttrici di farmaci e presidi sanitari assumere questo
ruolo prevalente. Nel 2013 il valore delle donazioni è stato complessivamente pari a oltre un
milione di euro, in forte ascesa rispetto ai dati degli ultimi anni (vedi Tabella 4), soprattutto da parte
di fondazioni bancarie e imprese, sempre con una consistente quota rappresentata dalle donazioni
della Fondazione di Piacenza e Vigevano, ma con un consistente incremento di donazioni di beni,
anche da privati. Questo anche a dimostrazione dell’efficacia dell’attività strutturata di raccolta
fondi recentemente avviata (per un approfondimento si rimanda alla Sezione 7, da pag. 247).
Tabella 4: Donazioni.
2009
n. importo n. importo n. importo n. importo n. importo
donazioni in denaro da privati 7 216.327 3 3.900 2 680 1 20.000
donazioni di beni da privati 4 52.345 7 14.640 2 16.100 4 1.489 11 218.711
donazioni in denaro da fondazioni
bancarie e ditte21 403.561 24 551.006 39 594.734 31 339.054 23 385.127
donazioni di beni da fondazioni
bancarie e ditte31 104.500 16 61.235 6 36.937 15 116.960 25 463.237
totale valore donazioni 63 776.733 47 626.881 50 651.671 52 458.183 60 1.087.075
2010 2011 2012 2013
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 40
2.2.3 Impatto culturale
Nel 2014 l’Azienda, dopo aver concluso negli anni precedenti i lavori per la conservazione e il
restauro dell’importante patrimonio della biblioteca storica, si è dotata degli strumenti e delle
procedure che consentono la visita degli ambienti e la consultazione dei testi.
Sala Colonne. La chiesa di San Giuseppe Il chiostro
In diverse occasioni durante l’anno sono state organizzate visite guidate alla scoperta del
patrimonio storico artistico dell’ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza. Gli studenti e la
cittadinanza hanno potuto fare un excursus nel passato per conoscere come è nato il Guglielmo da
Saliceto, come funzionava all’epoca e scoprire come i malati venivano curati e assistiti. Il percorso
ha interessato la visita alla chiesa di San Giuseppe, all’ospedale Grande e ai Chiostri di Santa
Vittoria, San Sepolcro e della Meridiana, al convento olivetano di San Sepolcro e alla Sala delle
Colonne con visita all’antica “libraria”.
Nel mese di ottobre, in occasione dell’iniziativa “Open Day: porte aperte all’ospedale di Piacenza” i
percorsi completi sono stati offerti alla cittadinanza con una novità: le guide che hanno
accompagnato per due giorni i gruppi di visitatori sono stati gli studenti della scuola superiore
“Romagnosi” precedentemente formati durante una giornata di studio organizzata all’interno
dell’ospedale.
Sempre In occasione dell’open day è stata realizzata negli storici locali dell’ex monastero
Olivetano la mostra “Oggetti antichi della Sanità Piacentina” in collaborazione con tutti i reparti
dell’ospedale e La Croce Rossa Italiana.
Tra le iniziative volte alla valorizzazione dell’ambiente, possiamo annoverare come di consueto la
manutenzione costante degli spazi verdi e la classificazione degli alberi, curati con grande
attenzione e spirito di salvaguardia della memoria storica dei giardini.
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 41
Anche nell’anno 2014 l’Azienda Usl di Piacenza ha aderito, all’iniziativa “Festa Europea della
Musica”, manifestazione nata in Francia nel 1992 che ha assunto, con il passare degli anni, un
carattere internazionale e si svolge contemporaneamente in tutte le principali città europee,
diventando un autentico fenomeno sociale. Presso l’ospedale di Piacenza l’appuntamento è stato
realizzato giovedì 19 giugno, con la presentazione di brani di musica dixieland da parte del gruppo
Twenty Tunes Traditional Band. La manifestazione era inserita in un percorso che ha messo per
un giorno la musica al centro della vita delle città, cercando di coinvolgere tutti coloro che a diverso
titolo fanno musica per offrire la loro arte a tutti i cittadini, con l’intento di portare la musica tra la
gente e in quei luoghi dove normalmente non arriva per regalare a tutti, anche a coloro che vivono
situazioni difficili, un momento di allegria e di spensieratezza.
In occasione del consueto incontro prenatalizio del Vescovo con gli operatori della sanità e le
associazioni di volontariato l’Azienda ha organizzato un concerto delle “Voci bianche” del Coro
Farnesiano in Sala Colonne;
Come negli anni precedenti, i professionisti dell’Azienda hanno animato diverse iniziative culturali
all’interno del Festival del Diritto (vedi locandina Figura 28), manifestazione svolta nel mese di
settembre e che nel 2014 aveva come tema conduttore “Partecipazione ed esclusione”.
Figura 28 :Locandina festival del diritto.
Gli eventi a cui hanno partecipato i professionisti della sanità piacentina sono stati i seguenti:
“La leggenda del ponte gobbo” – a cura del dipartimento di salute mentale e dipendenze
patologiche
“La salute “partecipata” a piacenza: tra prevenzione e cura” – condotto da professionisti di
diversi reparti
“Non come foglie al vento: la scelta di esserci” - a cura del dipartimento di salute mentale e
dipendenze patologiche
“Autismo: come garantire la partecipazione alla vita civile per tutti” - a cura del dipartimento
di salute mentale
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 42
“Nonostante tutto…da disfagico a diversamente buongustaio” - a cura del gruppo disfagia
“Il percorso di cura nei disturbi del comportamento alimentare: il ruolo della famiglia” -a
cura della UO nutrizione clinica
“Alla tua salute: l’educazione fra pari nella prevenzione dell’uso e abuso dell’alcool”
condotto dai professionisti del SERT
Il progetto: “l’Ospedale cresce con noi”
Nel mese di febbraio 2014 è stato avviato il progetto : “l’Ospedale cresce con noi”, un innovativo
percorso partecipato che vede alleati l’Azienda Usl di Piacenza e l’Associazione “Il Pellicano
Piacenza ONLUS” e che ha coinvolto la comunità. L’obiettivo del progetto triennale è quello di
migliorare e creare nuovi spazi a misura di bambini e ragazzi. Libri, arredi studiati su misura,
giochi, colori delle pareti, illuminazione, dotazioni tecnologiche e ambienti dedicati: tutte queste
attenzioni possono rendere l’ospedale un luogo dove il piccolo paziente, i suoi familiari e anche il
personale che lavora si sentono di più a proprio agio.
La campagna di raccolta fondi permetterà a ciascuno di contribuire a seconda delle proprie
disponibilità: i privati potranno sostenere il progetto con piccole cifre (per un libro, per un gioco, per
lavagne da “scarabocchiare” o decorare le pareti della stanza). Le aziende potranno adottare
un’intera stanza.
Durante una affollata conferenza stampa, Il progetto è stato presentato all'Auditorium Cariparma
alla presenza del direttore generale Andrea Bianchi e di Maria Angela Spezia e Giorgio Croci come
soci fondatori de Il Pellicano Piacenza Onlus.
L'iniziativa è stata tenuta a battesimo da Giangiacomo Schiavi, vice direttore del Corriere della
Sera, e Gaetano Rizzuto, direttore di Libertà.
Il gruppo Cariparma Crédit Agricole si è proposto partner del progetto “L’ospedale cresce con noi”,
contribuendo a finanziare il concorso e impegnandosi già da ora a sostenere la raccolta fondi,
come testimonianza di una continua vicinanza al territorio.
L’Ufficio scolastico territoriale ha appoggiato il concorso, contribuendo alla diffusione della
proposta alle scuole piacentine.
Il Politecnico di Milano, attraverso il Polo territoriale di Piacenza, è stato il protagonista attivo della
seconda fase del percorso, con un bando di idee riservato agli studenti di Architettura. In questo
modo si realizza un ideale passaggio di testimone tra bambini e ragazzi e i giovani dell’ateneo: gli
alunni proporranno suggerimenti e indicazioni che costituiranno la creativa materia prima su cui
dovranno misurarsi i futuri professionisti.
Lo slogan de Il Pellicano Piacenza Onlus è molto chiaro: Il tuo ospedale, la tua salute, il tuo futuro.
Tutti possono prendersi a cuore il loro ospedale, sostenendo in prima persona il progetto con una
donazione, come aziende o come privati, per garantire maggiore accoglienza e benessere ai
ricoverati, a cominciare dai piccoli e adolescenti.
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 43
Il progetto, ha previsto nel corso dell’anno 2014 le seguenti tappe:
1. Concorso di idee nelle scuole: come deve essere un ospedale per non fare paura? Cosa
può rendere stanze e sale d’attesa più accoglienti per bambini, adolescenti e familiari? A
questi interrogativi sono chiamati a rispondere i 37.200 studenti di tutte le scuole. Il
concorso si è rivolto a 1.700 classi di 250 scuole, dall’Infanzia alle Primarie, dalle
Secondarie di primo grado a quelle di secondo grado. Sono stati gli studenti di tutti gli
istituti di città e provincia, dall’infanzia alle superiori, a suggerire colori, oggetti e arredi. I
lavori presentati (sono stati esposti negli spazi comuni dell’ospedale di Piacenza e una
giuria di piacentini illustri e di personaggi di rilievo nazionale ha valutato i lavori pervenuti
(oltre 170).
2. Bando di idee del politecnico: dalle suggestioni e dai suggerimenti dei ragazzi si è passati
alla progettazione degli ambienti. Questo secondo compito è stato affidato agli studenti del
Politecnico di Milano (polo territoriale di Piacenza) attraverso un bando di idee per la
progettazione di un prototipo di stanza della degenza del reparto di Pediatria dell’ospedale
di Piacenza, in grado non solo di rispondere, da un punto di vista spaziale, tipologico e
sociale, alle esigenze ospedaliere dei piccoli pazienti, ma soprattutto di innalzare la qualità
degli ambienti, anche in funzione dell’assistenza psicologica da parte della famiglia e degli
amici. Il concorso ha richiesto agli studenti un’attenzione particolare alla disposizione degli
elementi di arredo, alla distribuzione degli spazi interni e alla scelta dei dettagli costruttivi,
con speciale riguardo ai materiali, alle luci e ai colori. L’obiettivo principale è di
realizzazione di uno spazio “a misura di bambino”, consono alla ricostruzione di un
ambiente familiare, in grado non solo di rendere il più confortevole possibile il periodo di
cure e di ricovero, ma anche di aiutare i piccoli pazienti a superare la difficile esperienza
che stanno vivendo e a vivere positivamente la dimensione ospedaliera. A questo scopo la
stanza dovrà offrire spazi adeguati sia all’accoglienza di familiari e amici, sia alla presenza
di attrezzature per ospitare giochi, libri o altro tipo di affetti derivanti dal proprio ambiente di
provenienza. Si tratterà di uno spazio appositamente pensato a favore di bambini che
devono trascorrere in ospedale non solo poche ore (per un esame o una visita) ma anche
periodi prolungati di permanenza. Gli elaborati valutati poi nell’anno 2015 saranno la base
per la progettazione definitiva e la realizzazione delle nuove stanze di degenza.
2.2.4 Impatto ambientale
L’Energy Manager dell’Azienda ha partecipato ai lavori del Gruppo Regionale Energia ed ha
risposto nei tempi previsti a tutte le richieste relative ai diversi debiti informativi, in particolare:
dati tecnici e di consumo necessari per la fornitura di energia elettrica e gas metano
attraverso le gare regionali effettuate da Intercent-ER;
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 44
informazioni sull’applicazione delle politiche per l’uso razionale dell’energia utilizzando l’
apposito programma informatico AEM-CUP 2000;
rendicontazione energetica dell’azienda.
Sono stati comunicati al Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato il nominativo del
tecnico responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia ed i consumi globali di
energia da fonte primaria dell’Azienda relativi all’anno 2014.
L’Energy Manager aziendale inoltre si è attivato per ottenere da parte dei fornitori di gas metano
delle strutture di pertinenza dell’Azienda e da parte del gestore del sevizio energia del
riconoscimento delle accise per uso industriale del gas.
Con l’obiettivo di contenere i consumi energetici nelle varie strutture nel corso del 2014:
si è proseguito con il monitoraggio delle temperature estive ed invernali permettendo in tal
modo di ottimizzare i consumi di energia primaria;
mensilmente sono monitorati i consumi di energia elettrica e di combustibile per
riscaldamento ed intraprese le opportune azioni correttive ove si siano rilevati scostamenti
rispetto a quanto previsto;
all’interno di lavori appaltati e/o progettati è stata privilegiata la scelta di apparecchiature ad
alta efficienza energetica e di soluzioni tecnologiche volte al risparmio energetico;
è proseguita la sostituzione di apparecchi di illuminazione con altri a tecnologia LED.
L’Ospedale di Piacenza si avvale di n. 2 gruppi di cogenerazione per una potenza complessiva
installata pari a 2.053kW e di un impianto fotovoltaico di potenza pari a 179kWp.
Gli impianti di cogenerazione installati presso le centrali tecnologiche del P.O. di Piacenza nel
corso del 2014 hanno prodotto 4.876MWh di energia elettrica e 5.476MWh di energia termica,
mentre l’impianto PV ha prodotto 188MWh di energia elettrica.
L’Azienda U.S.L. di Piacenza nel corso del 2014 ha quindi autoprodotto tramite fonti rinnovabili
circa il 24% del suo fabbisogno di energia elettrica.
Il consumo di energia primaria dell’Azienda U.S.L. di Piacenza nell’anno 2014 ha riscontrato una
diminuzione pari al 4,18% rispetto all’anno 2013.
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 45
2.3 Livelli essenziali di assistenza
2.3.1 Costi
Nel 2013 il costo pro capite ponderato è stato nuovamente al di sotto della media regionale (vedi
Figura 29), ormai da tre anni in maniera anche significativa, consolidando così in modo strutturale
l’obiettivo di riallineamento che l’azienda ha perseguito fin dal 2002. Per l’analisi dei risultati
economici e finanziari aziendali si veda il precedente paragrafo 2.2.1 (da pag. 36).
Figura 29: Costo pro capite ponderato.
I ricavi pro capite sono illustrati nella successiva Figura 30 e mostrano un finanziamento all’Ausl di
Piacenza in termini assoluti superiore alla media regionale, mentre il finanziamento pro capite
ponderato, che tiene cioè conto della struttura per età della popolazione residente, è
sostanzialmente allineato al trend regionale (vedi Figura 31).
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 46
Figura 30: Finanziamento pro capite.
Figura 31: Finanziamento pro capite ponderato.
Le figure che seguono rappresentano l’andamento di costi e dei ricavi in valore assoluto negli
ultimi otto anni, mettendo a confronto il risultato dell’Ausl di Piacenza con quello delle altre aziende
della regione che non hanno un’Azienda Ospedaliera sul territorio di riferimento (vedi Figura 32 e
Figura 33). Se nel 2013 sia i costi sia i ricavi erano in netta diminuzione, sia a livello provinciale
che regionale, nel 2014 il valore dei costi di Piacenza è tendenzialmente stabile, mentre quello dei
ricavi in lieve crescita. Permane invece il valore in calo sul trend regionale.
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 47
Figura 32: Trend di crescita dei costi.
Figura 33: Trend di crescita dei ricavi.
Le successive figure mostrano il costo pro capite ponderato per livello di assistenza, aggiornato al
2013. Per quanto riguarda la Sanità pubblica (vedi Figura 34), il dato è in ulteriore riduzione (50,1
euro procapite, contro i 53,9 dell’anno precedente), e per il terzo anno consecutivo al di sotto della
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 48
media regionale (pari a 54,7). L’obiettivo di riallineamento con la media regionale si può quindi
considerare raggiunto e superato (vedi Figura 35).
Figura 34: Trend costo pro capite Sanità pubblica.
Come si rileva dalla figura sottostante, in relazione all’assistenza territoriale, la spesa pro capite è
inferiore alla media regionale fin dal 2010.
Figura 35: Trend costo pro capite assistenza territoriale.
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Quanto infine all’assistenza ospedaliera, la popolazione di questa Provincia presenta tassi di
ospedalizzazione ancora lievemente maggiori di quelli regionali, in gran parte dovuti ai ricoveri in
day hospital, soprattutto in mobilità. I risultati in termini di recupero rispetto alle medie regionali
sono molto positivi su questo livello di assistenza: in particolare dal 2008 il dato è stabilmente al di
sotto della media della regione (707 euro contro 711, vedi Figura 39). Contrariamente all’anno
precedente, che registrava una crescita del 2%, nel 2013 il costo è in lieve decrescita.
Figura 36: Trend costo pro capite assistenza ospedaliera.
2.3.2 Assistenza collettiva in ambienti di vita e di lavoro
Riguardo ai controlli sugli ambienti di lavoro , a fine 2008 sono state unificate a livello nazionale le
modalità di calcolo degli indicatori di attività e gli obiettivi sono stati rideterminati come illustrato
nella Figura 37. Il nuovo obiettivo è stato raggiunto fin dal primo anno. L’azienda riconferma valori
superiori alla media regionale in relazione alla percentuale di unità controllate, raggiungendo nel
2013 il valore più alto a livello regionale (11,9% rispetto al 10,3% medio regionale). Nel 2014 il
valore provinciale è lievemente in calo e sostanzialmente allineato a quello regionale.
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 50
Figura 37: % unità controllate.
Nel 2014 il dato percentuale provinciale di infrazioni rilevate in rapporto ai controlli effettuati (vedi
Figura 38) è sostanzialmente stabile (5,9% nel 2013, 5,8% nel 2014), diminuisce invece di un
punto percentuale il valore regionale (11,6% nel 2013, 10,3% nel 2014).
Figura 38: % di infrazioni.
La percentuale di sopralluoghi sugli allevamenti tra il 2008 e il 2010 aveva manifestato un
andamento pressoché costante, così come il trend regionale. Nel 2011 si rileva un picco
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 51
significativo in calo; nel tempo, sebbene con andamenti variabili, sono stati nuovamente raggiunti
risultati essenzialmente in linea con la media regionale. Nel 2014 il valore provinciale è in crescita
(vedi Figura 39).
Figura 39: Sopralluoghi sugli allevamenti censiti.
In relazione alle aziende di ristorazione e alle aziende alimentari, l’andamento degli indicatori
relativi a controlli e infrazioni, variabile nel tempo, è illustrato nelle figure seguenti (vedi da Figura
40 a Figura 43).
Figura 40: % di aziende di ristorazione controllate.
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Figura 41: % di infrazioni rilevate nelle aziende di ristorazione.
Figura 42: % di aziende alimentari controllate.
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Figura 43: % di infrazioni rilevate nelle aziende alimentari.
I risultati di progressione delle chiamate e di adesione ai tre programmi di screening, con
l’indicazione dei valori soglia e desiderabili, sono illustrati nelle figure che seguono. I dati dello
screening mammografico sono suddivisi per fascia di età solo per quanto riguarda il dato di
adesione, poiché non è stato possibile procedere con l’aggiornamento del dato per l’anno 2014:
risulta infatti aggiornato solo il dato relativo alla fascia 50-69 anni.
In relazione all’avanzamento dei diversi programmi (vedi da Figura 44 a Figura 48), nel 2014
Piacenza presenta dati superiori alla media regionale del 2013 e comunque migliori rispetto al dato
aziendale dell’anno precedente, con scostamenti di qualche punto percentuale.
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Figura 44: Avanzamento programma screening citologico.
Figura 45: Avanzamento programma screening mammografico (50-69) – 2013.
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Figura 46: Avanzamento programma screening mammografico (45-49) – 2013.
Figura 47: Avanzamento programma screening mammografico (70-74) – 2013.
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Figura 48: Avanzamento programma screening colon retto.
I dati di adesione 2014 sono stati tutti superiori ai valori soglia richiesti, mediamente superiori
all’anno precedente e presentano andamenti variabili negli anni (vedi da Figura 49 a Figura 53).
Non avendo a disposizione il dato RER per il 2014, le figure seguenti riportano la media regionale
solo fino al 2013.
Figura 49: Adesione allo screening citologico.
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Figura 50: Adesione allo screening mammografico (età 50-69).
Figura 51: Adesione allo screening mammografico (età 45-49).
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Figura 52: Adesione allo screening mammografico (età 70-74).
Figura 53: Adesione screening colon retto.
In relazione alla vaccinazione antinfluenzale della popolazione anziana, tra il 2011 e il 2012 si è
assistito ad un calo generalizzato sia a livello provinciale che regionale. La Figura 54 mostra che,
dopo un anno di assestamento sostanzialmente stabile tra il 2012 e il 2013, il 2014 registra
nuovamente un calo per entrambi i livelli territoriali. Il dato piacentino è superiore di un punto
percentuale alla media regionale.
La copertura del personale di assistenza, in calo progressivo fino al 2012/2013 sia sul piano
regionale che su quello provinciale, con un dato locale che era sostanzialmente sovrapponibile alla
media regionale (vedi Figura 55), vede nel 2013/2014 un innalzamento del trend regionale di circa
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 59
2 punti percentuali (da 14,4% nel 2012/2013 a 16,2% nel 2013/2014) ed un valore stabilizzato sul
territorio provinciale (13,3% per entrambi i bienni).
Figura 54: % anziani vaccinati contro l’influenza.
Figura 55: % operatori vaccinati contro l’influenza.
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 60
Le coperture vaccinali per l’infanzia sono state mantenute nel 2014, sia per le vaccinazioni
obbligatorie che quelle consigliate (vedi dalla Figura 56 alla Figura 59). Le percentuali di copertura
nel 2014 sono in linea con quelle degli anni precedenti e con il dato regionale, che nelle
successive figure è riportato fino al 2013.
Figura 56: copertura vaccinazioni obbligatorie a 24 mesi.
Figura 57: % bambini vaccinati contro la pertosse a 24 mesi.
Figura 58: % bambini vaccinati contro il morbillo a 24 mesi. Figura 59: % bambini vaccinati contro la meningite a 24
mesi.
A livello distrettuale i dati relativi sia alla copertura per le vaccinazioni obbligatorie che alla
vaccinazione contro il morbillo a 24 mesi (vedi Figura 60 e Figura 61) sono, anche nel 2014,
praticamente sovrapponibili in tutti i distretti, seppur in leggero calo.
Figura 60: copertura vaccinazioni obbligatorie 24 mesi per
distretto.
Figura 61: % bambini vaccinati contro il morbillo per
distretto.
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 61
Non essendo disponibili i dati di confronto regionali per l’anno 2014, le successive figure riportano i
dati sulle vaccinazioni antipneumococcica (vedi Figura 62) e antimeningococcica (vedi Figura 63 e
Figura 64) per le coorti di riferimento di Piacenza, con il dato di media regionale aggiornato al
2013. I risultati sono positivi, e vedono l’azienda di Piacenza vaccinare una percentuale di
popolazione sovrapponibile alla media regionale e comunque costante rispetto agli anni
precedenti.
Figura 62: Vaccinazioni antipneumococco.
Figura 63: Vaccinazioni antimeningococco a 24 mesi.
Figura 64: Vaccinazioni antimeningococco a 16 anni.
Le attività del programma di vaccinazione anti HPV sono state consolidate su tutto il territorio
aziendale e su tutte delle coorti target della campagna, sia su chiamata che a richiesta. La
percentuale di adesione delle coorti interessate alla vaccinazione con offerta gratuita è riportata
nella successiva Figura 65.
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Figura 65: Vaccinazioni HPV prima dose e ciclo completo – Piacenza.
Disaggregando per distretto (vedi Figura 66), in particolare in relazione alla coorte 2002, tutti i
distretti presentano una copertura intorno all’ 80%, dimostrando una discreta omogeneità.
Figura 66: Vaccinazioni HPV per distretto – coorte 2002.
2.3.3 Assistenza distrettuale
Le mappe che illustrano la distribuzione delle sedi erogative nel territorio della Provincia sono
riportate in Appendice 2 (da pag. XLIV).
L’assistenza domiciliare è erogata, in provincia di Piacenza, in misura percentualmente superiore
al dato regionale solo nella classe di età ultranovantenni, mentre nelle altre classi di età le
percentuali sono molto simili a quelle medie regionali (vedi Figura 67 e Figura 68).
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 63
Figura 67: Composizione per età PC.
Figura 68: Composizione per età RER.
La successiva Figura 69 mostra lo stesso dato relativo agli ultimi tre anni.
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Figura 69: Assistenza domiciliare, composizione per età ultimo triennio.
La successive figure mostrano invece i dati assoluti di attività dell’ultimo triennio in termini di
pazienti seguiti (vedi Figura 70) e prestazioni erogate (vedi Figura 71) in assistenza domiciliare,
erogata ai residenti dei diversi distretti per intensità: Assistenza domiciliare programmata (ADP) e
Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) di primo, secondo e terzo livello. In ADI sono state assistite,
nel 2014, poco meno di 500 persone e in ADP circa 1.700; entrambi i valori sono sostanzialmente
comparabili a quelli del 2013.
Figura 70: Assistenza domiciliare, pazienti assistiti.
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Figura 71: Assistenza domiciliare, prestazioni erogate.
Le successive figure mostrano la disaggregazione dell’assistenza domiciliare per tipologia, prima
in confronto con la media regionale (vedi Figura 72 e Figura 73), poi per distretto (vedi Figura 74).
In confronto alla media regionale, in provincia di Piacenza è significativamente più presente
l’assistenza sociosanitaria, manca invece del tutto l’assistenza del non profit. A livello distrettuale
l’assistenza domiciliare medica è percentualmente più attiva a Ponente, quella infermieristica in
città e quella sociosanitaria a Levante (vedi Figura 74).
Figura 72: Composizione per tipologia PC.
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Figura 73: Composizione per tipologia RER.
Figura 74: Composizione assistenza domiciliare per tipologia e distretto.
Il tasso specifico per classi di età per mille residenti, disaggregato per distretto e complessivo di
azienda e regione, è rappresentato nella successiva Figura 75.
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Figura 75: Tassi specifici per età e distretto.
La Figura 76 evidenzia l’andamento degli ultimi tre anni del tasso complessivo, disaggregato per
distretto e confrontato con la media aziendale e regionale.
Figura 76: Tasso specifico complessivo per distretto.
L’hospice di Borgonovo, che ha avviato la propria attività nel novembre 2005, ha raggiunto nel
2006 un tasso di occupazione medio intorno al 70%, che è poi sempre compreso tra l’80% e il 90%
negli anni successivi (vedi Figura 77). Nel 2014 il tasso di occupazione è stato del 87%, 3 punti
percentuali in meno rispetto al 2013.
Dalla seconda metà del 2011 la rete provinciale si è completata con l’avvio dell’hospice di
Piacenza, che ha fin da subito evidenziato tassi di occupazione superiori all’80%, per assestarsi
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 68
quasi al 90% già nel 2012 (vedi Figura 78). Nel 2014 il tasso di occupazione è stato del 94%, 1
punto percentuale in più rispetto al 2013.
La Figura 79 mostra l’andamento dell’indice di occupazione settimanale delle due strutture.
Figura 77: Tasso di occupazione settimanale hospice Borgonovo.
Figura 78: Tasso di occupazione settimanale hospice Piacenza.
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 69
Figura 79: Tassi di occupazione settimanali hospice provinciali.
Relativamente all’attività dei consultori, la percentuale di gravidanze seguite in rapporto ai nati
(vedi Figura 80) è in leggera diminuzione ma ormai in linea con la media regionale (aggiornata al
2011), mentre è da anni la più alta in Regione la quota di straniere sul totale delle donne seguite
(vedi Figura 81), sebbene nel 2014 ci sia un calo rispetto all’anno precedente. La percentuale della
popolazione target assistita per le attività di ostetricia e ginecologia si mantiene stabile rispetto agli
ultimi 4 anni (vedi Figura 82). Si è scelto di sospendere il confronto regionale al 2011 (in ogni caso
è sempre stato disponibile l’anno precedente a quello di riferimento del Bilancio): i dati 2012 sono
stati estratti per il primo anno dal sistema informativo SICO, che non garantisce ancora l’affidabilità
necessaria per i confronti.
Da qualche anno la % di donne seguite per ostetricia e ginecologia è monitorato anche per
distretto (vedi Figura 83): il dato relativo ai distretti di Levante e Ponente inferiore alla media
provinciale, mentre il dato della Città è superiore anche all’ultima media regionale disponibile.
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 70
Figura 80: % donne seguite in gravidanza.
Figura 81: % immigrate sul totale donne seguite.
Figura 82: % donne seguite per ostetricia e ginecologia.
Figura 83: % donne seguite ostetricia e ginecologia per
distretto – anno 2014.
Riguardo alla composizione percentuale dell’attività dei consultori 2014 (vedi Figura 84), si
concentra soprattutto sulla specialistica ginecologica, su gravidanza e puerperio e sulla
prevenzione tumori L’omologo dato regionale (vedi Figura 85) è, per le ragioni sopra esposte,
quello riferito al 2011.
Figura 84: Composizione % dell’attività dei consultori PC.
Figura 85: Composizione % dell’attività dei consultori RER
2011.
Il trend delle varie tipologie di prestazioni è rappresentato nella successiva Figura 86, ed evidenzia
il consolidamento nel tempo delle attività di prevenzione dei tumori e il progressivo orientamento
verso l’assistenza alla gravidanza e al puerperio e alla specialistica. Va specificato come dal 2012
siano state inserite nel sistema informativo dei consultori, in progressiva implementazione anche
31,4%
18,0%
5,3%
2,1%2,2%
6,1%
35,0%
gravidanza e puerperio specialistica ginecologica psicologiaprevenzione tumori menopausa IVGcontraccezione
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 71
alcune prestazioni in precedenza non monitorate (in particolare nelle prestazioni di assistenza al
puerperio quelle relative all’allattamento, che hanno sicuramente incrementato il dato dal 2012).
Figura 86: Trend delle prestazioni dei consultori.
Da qualche anno le linee guida regionali prevedono che siano inseriti in questa Sezione anche i
dati relativi alle attività per infanzia e adolescenza (affidi, adozioni, inserimenti in comunità), anche
se tali attività sono di pertinenza degli Enti locali. I dati di seguito riportati sono forniti dal SISAM
(Sistema Informativo Socio-Assistenziale Minori) della Regione Emilia-Romagna (elaborazione a
cura dell’Osservatorio provinciale delle Politiche sociali). Alla data del 31/12/2014 i minori in carico
ai Servizi Sociali sono 6.125, circa 350 unità in meno rispetto allo scorso anno: per il primo anno
dal 2007 si arresta, seppur di poco, il trend di crescita costante dei minori in carico ai Servizi
Sociali (vedi Figura 87).
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 72
Figura 87: Minori in carico.
Nel 2014 sono stati avviati 7 interventi di adozione, 7 risultano conclusi e attualmente 14 sono in
corso. Sono 3 i casi di adozioni nazionali e 2 di affido a rischio giuridico a scopo adottivo. Al
31/12/2014 le coppie con istruttoria di adozione in corso sono state 33, mentre 19 coppie hanno
già concluso tutto l'iter. Le coppie che hanno partecipato al corso di formazione/informazione
organizzato a livello provinciale sono state 44. Gli interventi di affido avviati nel 2014 sono stati 41
(di cui 17 per minori stranieri non accompagnati), quelli conclusi 36 (di cui 9 per minori stranieri
non accompagnati). Il numero complessivo dei minori coinvolti in interventi di affido nell’anno 2014
è 214, di cui 113 italiani e 101 stranieri, 127 maschi e 87 femmine.
La spesa farmaceutica territoriale netta pro capite si conferma inferiore alla media regionale (vedi
Figura 88): nel 2014 Piacenza è sotto di 5 euro pro capite alla media regionale.
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Figura 88: Spesa farmaceutica netta pesata.
Tuttavia il solo indicatore della spesa farmaceutica territoriale non rende conto del complesso della
spesa complessiva per utenti non ricoverati: ad essa va aggiunta la spesa in distribuzione diretta,
quella per quei farmaci dispensati direttamente dalle strutture aziendali o ad utenti in dimissione o
in carico per patologie complesse che necessitano di controlli periodici. La quota di spesa per la
farmaceutica distribuita direttamente (vedi Figura 89) è cresciuta negli ultimi anni, raggiungendo
nel 2014 il 43,8% del totale.
Figura 89: Trend % di spesa in distribuzione diretta.
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Considerando quindi tutte le tipologie di spesa farmaceutica territoriale, l’Ausl di Piacenza è in
linea con la spesa media regionale (vedi Figura 90), con uno scarto di circa 5 euro procapite (che
si è dimezzato dal 2007).
Figura 90: Trend spesa territoriale pesata complessiva.
Le due figure seguenti (Figura 91 e Figura 92) riproducono il consumo complessivo di prestazioni
per macrocategoria: Diagnostica, Riabilitazione, Terapeutiche, Visite (escluse quelle laboratoriali,
rappresentate nei grafici successivi) di specialistica ambulatoriale a livello distrettuale dell’ultimo
biennio, confrontato con la media aziendale e regionale.
I consumi di Piacenza risultano al di sotto della media regionale per le visite, la diagnostica e le
prestazioni riabilitative. In relazione invece alle prestazioni terapeutiche, il consumo standardizzato
dei cittadini di Piacenza è superiore alla media regionale di più di 100 unità. A livello distrettuale, la
Città presenta indici di consumo più alti, il dato dei due distretti periferici è sostanzialmente
sovrapponibile.
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Figura 91: Consumo specialistica.
Figura 92: Consumo specialistica per Distretto.
Le figure seguenti (da Figura 93 a Figura 100) descrivono il consumo di prestazioni specialistiche,
aggregate secondo i gruppi di prestazioni definiti a livello regionale; anche in questo caso prima
confrontando la media provinciale con quella regionale e, sotto, il dato disaggregato per distretto.
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Figura 93: Consumo visite.
Figura 94: Consumo visite per distretto.
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Figura 95: Consumo diagnostica.
Figura 96: Consumo diagnostica per distretto.
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Figura 97: Consumo prestazioni terapeutiche.
Figura 98: Consumo prestazioni terapeutiche per distretto.
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Figura 99: Consumo prestazioni riabilitative.
Figura 100: Consumo prestazioni riabilitative per distretto.
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Nel 2014 il valore tariffario dell’attività di specialistica ambulatoriale complessiva (vedi Figura 101)
è in leggero aumento, anche se il dato delle prestazioni è in lieve calo. La successiva Figura 102
rappresenta le prestazioni di specialistica al netto delle prestazioni di laboratorio: anche in questo
caso il dato delle prestazioni è in lieve calo, ma con un valore tariffario in aumento.
La produzione per tipologia di prestazioni (vedi Figura 103) evidenzia che nel 2014 la diagnostica è
stata l’attività principale, a seguire le visite, in ultimo le prestazioni riabilitative.
Figura 101: Produzione ambulatoriale complessiva.
Figura 102: Produzione ambulatoriale senza laboratorio.
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 81
Figura 103: Produzione ambulatoriale per tipologia di prestazioni.
Nella lettura del dato va tenuto in considerazione il fatto che la struttura di offerta della Provincia è
molto sbilanciata sulla città, sia per la presenza dell’ospedale del capoluogo che di due delle tre
strutture accreditate della provincia (vedi la successiva Figura 104).
Figura 104: Volumi di prestazioni erogate per distretto.
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 82
Per quanto riguarda i tempi medi di attesa, quest’anno è possibile riportare la composizione
dell’erogato per fasce di tempi (vedi da Figura 105 a Figura 109), ma non i dati di confronto con le
altre Aziende regionali perché i dati non sono più diffusi, almeno non nel consueto formato. Tutti i
tempi medi delle prime visite (vedi Figura 105 e Figura 106) sono migliorati nel corso dell’anno,
anche se mediamente non è stata garantita la disponibilità entro i 30 giorni; migliore la situazione
delle prestazioni strumentali (vedi Figura 107, Figura 108 e Figura 109) che, con le eccezioni della
ecografia alla mammella e della spirometria, a fine 2014 risultavano garantite entro 60 giorni. Sia
per le visite che per le prestazioni strumentali, il mese di luglio ha visto un netto peggioramento dei
tempi di attesa, che poi è gradualmente rientrato alla fine dell’anno.
Figura 105: Andamento tempi medi di attesa per visite - 1.
Figura 106: Andamento tempi medi di attesa per visite – 2.
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Figura 107: Andamento tempi medi di attesta prestazioni strumentali – 1.
Figura 108: Andamento tempi medi di attesa prestazioni strumentali – 2.
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 84
Figura 109: Andamento tempi di attesa prestazioni strumentali – 3.
Dal 2014 è possibile analizzare degli indicatori di performance sui tempi di attesa per le
prestazioni monitorate. Infatti, la regione Emilia-Romagna, sempre più sensibile e attenta al tema
delle liste di attesa, ha stabilito un monitoraggio mensile anche di questi indicatori che prevedono il
rispetto dei consueti standard:
almeno il 90% delle visite di primo accesso garantite entro 30 giorni
almeno il 90% delle prestazioni strumentali garantite entro 60 giorni
La seguente Tabella 5 riporta questi indicatori di performance per la nostra Azienda utilizzando un
codice colore per segnalare il raggiungimento o meno degli obiettivi di cui sopra, e precisamente:
verde: la performance rispetta l’obiettivo
giallo: la performance non rispetta pienamente l’obiettivo ma è lievemente inferiore
rosso: la performance è gravemente sotto lo standard richiesto
I dati dei tempi di attesa riferiti al monitoraggio regionale evidenziano situazioni di criticità
perduranti per tutto il 2014, in particolare per alcune tipologie di visite e prestazioni di diagnostica
strumentale. In alcune situazioni , come la visita urologica , la visita endocrinologica, la visita
neurologica , di fatto l’offerta è stata condizionata da criticità riferite alle dotazioni organiche. In
buona parte le criticità sui tempi di attesa sono conseguenti anche a prescrizione inappropriata , in
particolare alla prescrizione come primi accessi di situazioni che di fatto rappresentano dei
controlli. Di conseguenza nell’anno 2014 sono stati operati non solo incrementi dell’offerta
ambulatoriale , ma anche azioni di sensibilizzazione sull’appropriatezza prescrittiva., che hanno
determinato un miglioramento della performance aziendale da gennaio all’ultima rilevazione di
ottobre ed ancor più nella rilevazione di gennaio 2015 .
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 85
Da novembre 2014 l’Ausl di Piacenza , secondo le indicazioni regionali (DGR 1735/2014 –
circolare 21 del 10/11/2014 ) ha attivato il Piano straordinario di miglioramento delle liste d’attesa
comprendente:
incremento dell’offerta di prestazioni (in particolare di radiologia, ortopedia, neurologia,
urologia, endocrinologia, dermatologia, e cardiologia) anche attraverso attività simil ALPI ,
incremento offerta del privato accreditato, incremento delle ore di specialistica
convenzionata, attivazione di incarichi a tempo determinato;
aumento dell’accessibilità con disponibilità per alcune tipologie di prestazione anche il
sabato e la domenica mattina (per esempio, la risonanza magnetica);
azioni relative al miglioramento dell’appropriatezza nella prescrizione ed erogazione delle
prestazioni;
implementazione della presa in carico del cittadino, in particolare per quanto riguarda i
percorsi della cronicità.
Relativamente alla branca Cardiologia è stato effettuato a novembre 2014 un intervento strutturale
di riorganizzazione , con attivazione della Unità Operativa Cardiologia Territoriale , operante
sull’intero ambito aziendale con un pool dedicato di specialisti ;tale intervento ha portato con
decorrenza gennaio 2015 ad un cospicuo aumento dell’offerta CUP di visite e prestazioni
cardiologiche di I livello ( ECG, Holter ECG e ecocolordoppler cardiaco) nei tre Distretti aziendali,
oltre alla implementazione dei percorsi di presa in carico.
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Tabella 5: Rilevazione regionale indicatori di performance sui tempi di attesa.
Rilevazioni RER gen-14 apr-14 lug-14 ott-14 gen-15
Visita Oculistica 52% 78% 88% 92% 93%
Visita Urologica 11% 6% 15% 0% 5%
Visita Fisiatrica 71% 58% 10% 67% 43%
Visita Endocrinologica 0% 0% 100% 0% 15%
Visita Neurologica 43% 10% 17% 10% 27%
Visita Ortopedica 70% 85% 72% 61% 86%
Visita Oncologica 100% 100% 100% 100% 100%
Visita Cardiologica 29% 27% 25% 25% 72%
Colonscopia 58% 86% 83% 91% 100%
EMG 83% 40% 69% 39% 98%
Ecocolordoppler 84% 93% 80% 94% 95%
Ecografia Addome 88% 99% 63% 91% 96%
Gastroscopia 100% 100% 100% 100% 100%
TAC del Capo 100% 73% 65% 92% 100%
TAC Addome 89% 100% 4% 100% 94%
RM Cerebrale 84% 82% 100% 98% 91%
RM Addome 95% 50% 88% 100% 100%
RM della Colonna 25% 18% 13% 99% 99%
Protesica - Conservativa 32% 96% 100% 93% 93%
Ortodonzia 0% 0% 0% 0% 50%
Visita Ginecologica 80% 47% 44% 51% 60%
Visita Dermatologica 11% 10% 20% 14% 24%
Visita Otorinolaringoiatrica 64% 24% 28% 46% 92%
Visita Chirurgia Vascolare 0% 10% 0% 0% 6%
TAC Rachide 100% 100% 100% 95% 100%
TAC Bacino 100% 100% 100% 100% 100%
TAC Torace 90% 100% 35% 100% 100%
Ecografia Mammella 36% 21% 21% 14% 10%
Ecocolordoppler Cardiaca 43% 29% 5% 33% 85%
Elettrocardiogramma 100% 100% 74% 100% 93%
Elettrocardiogramma Holter 53% 68% 42% 79% 74%
Audiometria 97% 91% 98% 100% 94%
Spirometria 100% 100% 96% 92% 20%
Fondo Oculare 94% 96% 81% 100% 100%
Visita Gastroenterologica 100% 26% 15% 7% 25%
Visita Pneumologica 69% 88% 60% 74% 63%
Mammografia 99% 85% 13% 100% 100%
Ecografia capo e collo 53% 92% 76% 88% 96%
Ecografia ostetrica e ginecologica 49% 60% 58% 60% 75%
ECG da sforzo 100% 92% 77% 100% 96%
RM Muscoloscheletrica 95% 78% 94% 100% 98%
Visita diabetologica 69% 21% 80% 83% 73%
Visita ostetrica 50% 0% 0% 50% 33%
Visita senologica 100% 100% 100% 100% 100%
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 87
L’offerta di posti residenziali per anziani è ormai allineata alla media regionale: 31 posti per mille
residenti contro i 29 regionali (vedi Figura 110) nel tempo, una graduale diminuzione dell’offerta, a
fronte della popolazione target in crescita, ha fatto sì che la disponibilità fosse ogni anno
leggermente inferiore. I posti erano incrementati nel 2011 a seguito del percorso di accreditamento
e della successiva contrattualizzazione di alcuni posti a Levante e in Città, dal 2012 al 2014 si è
ridotta nuovamente l’offerta successivamente alla diminuzione di 14 posti (di cui 5 nel distretto di
Piacenza e 9 nel distretto di Ponente). Disaggregando poi per distretto (vedi Figura 111) si nota
che l’offerta rapportata alla popolazione ultrasettantacinquenne supera significativamente il dato
regionale nel solo Distretto di Ponente.
Figura 110: Posti letto residenziali per anziani.
Figura 111: Posti letto per anziani per mille residenti over 75.
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La successiva Figura 112 mostra l’andamento dei posti disponibili e consumati dell’ultimo triennio
in valore assoluto: il consolidamento della nuova governance distrettuale ed il percorso di
accreditamento hanno permesso di allineare ulteriormente consumo e offerta.
Il consumo è in aumento nel distretto della Città, ma in diminuzione nei distretti di Ponente e
Levante.
Figura 112: Posti in CRA offerti e utilizzati – valori assoluti.
Le successive figure (vedi Figura 113, Figura 114 e Figura 115) mostrano il tasso di offerta e di
consumo in rapporto alla popolazione di riferimento (anni 2012/2013/2014).
Figura 113: Consumo per 1.000 over 75 - 2012.
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Figura 114: Consumo per 1.000 over 75 - 2013.
Figura 115: Consumo per 1.000 over 75 - 2014.
L’offerta di posti nei centri diurni per anziani è ancora inferiore alla media regionale (Figura 116),
ed è incrementata in tutto il territorio fin dal 2008/2009.
Disaggregando poi per distretto (Figura 117) l’offerta rapportata alla popolazione
ultrasettantacinquenne è superiore alla media regionale nel solo distretto di Levante. Il consumo
nell’ultimo triennio è rappresentato nella successiva Figura 118.
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Figura 116: Posti semiresidenziali per anziani.
Figura 117: Posti diurni per mille residenti over 75.
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Figura 118: Posti semiresidenziali offerti e utilizzati.
I distretti hanno definito all’interno della pianificazione del FRNA sia l’erogazione degli assegni di
cura che dell’assistenza domiciliare erogata dai Comuni agli utenti non autosufficienti. E’ stata
infine consolidata l’erogazione dei contributi per le assistenti familiari con regolare contratto,
avviata da qualche anno: nel corso del 2014 in Provincia ne sono stati erogati 178; al 31.12 i
contratti attivi erano complessivamente 122 (48 in Città, 32 a Levante e 45 a Ponente, in decisa
diminuzione rispetto al 2013).
Nell’anno 2014 in tutti e tre i distretti si è rilevata una contrazione sia della spesa media pro-capite
per l’assegno di cura sia delle ore pro-capite per l’assistenza domiciliare (vedi Figura 119 e Figura
120).
Figura 119: Media spesa pro capite over 75 per assegni di cura.
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 92
Figura 120: Ore pro capite over 75 SAD.
Le attività e gli interventi del progetto regionale demenze, ormai consolidati da anni, sono stati già
da qualche da tempo ricondotti all’interno dell’offerta stabile del Dipartimento delle Cure Primarie,
al fine di superarne la straordinarietà che potrebbe essere sottesa al termine “progetto”. I principali
dati di attività sono rappresentati nelle figure seguenti (vedi da Figura 121 a Figura 124): le prime
visite hanno subito un significativo incremento rispetto al 2013 in tutti i distretti, a sostegno della
riflessione che le nuove diagnosi che confermano la patologia sono quasi 750 all’anno, e altre 100
persone medie/anno valutate “a rischio di evoluzione a demenza”. In decremento invece il trend
relativo ai controlli.
Figura 121: Prime visite.
Figura 122: Controlli.
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 93
Figura 123: Prime visite per distretto.
Figura 124: Controlli per distretto.
Dopo un potenziamento dell’offerta residenziale per disabili, operato progressivamente negli anni
2010–2012 a Levante e Ponente, l’attuale offerta è sostanzialmente allineata all’anno 2013 (vedi
Figura 125).
Figura 125: Posti letto residenziali per disabili.
Il processo di accreditamento ha permesso di iniziare il percorso di ridefinizione dell’offerta
semiresidenziale (vedi Figura 126) che si è concretizzato in un incremento dell’offerta.
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Figura 126: Posti semiresidenziali per disabili.
Il consumo (espresso in posti equivalenti costruiti a partire dalle giornate di utilizzo effettivo, quindi
condizionati, soprattutto in relazione all’assistenza semiresidenziale, dai periodi di assenza degli
utenti, spesso rilevanti) confrontato con l’offerta disponibile, limitatamente alle strutture oggetto di
accreditamento (CSRR e CSRD), è rappresentato nelle successive Figura 127 e Figura 128.
Nel secondo semestre del 2014, nel distretto della Città, la struttura di offerta residenziale è stata
riorganizzata, riducendo complessivamente i posti offerti. Va sottolineato infine come il consumo
degli utenti dei distretti di Levante e Ponente presso i centri del distretto della Città sia stato
rispettivamente pari a 3,1 e 1,9 posti equivalenti nei centri residenziali e 8,9 e 8,7 posti equivalenti
nei centri semiresidenziali.
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Figura 127: Posti in CSRR offerti e utilizzati.
Figura 128: Posti in CSRD offerti e utilizzati.
In riferimento alle gravissime disabilità acquisite, nel corso dell’anno 2014 sono stati assistiti
complessivamente in strutture residenziali 43 utenti e al 31/12 erano presenti 34 persone così
suddivise per residenza: 14 del distretto della Città, 7 del distretto di Ponente e 13 del distretto di
Levante. Inoltre, nel corso del 2014, sono stati erogati complessivamente 48 assegni di cura a
favore di utenti in condizione di “gravissima disabilità acquisita”, al 31/12 gli assegni attivi erano 39,
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 96
di cui 18 del distretto della Città, 8 del distretto di Ponente e 13 del distretto di Levante (vedi Figura
129).
Figura 129: Gravissimi disabili acquisiti per tipologia di assistenza e per distretto.
L’incidenza dei gravissimi disabili acquisiti assistiti in assoluto e in rapporto alla popolazione
(includendo anche le persone assistite a domicilio che non percepiscono l’assegno di cura, di solito
per limiti di reddito) è rappresentata nelle successive figure (vedi Figura 130 e Figura 131) nel
2014 il dato di Piacenza è sostanzialmente allineato all’anno 2013.
Figura 130: Gravissimi disabili acquisiti assistiti per distretto.
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 97
Figura 131: Trend gravissimi disabili acquisiti assistiti su pop
Se consideriamo la distribuzione per età, la Figura 132 mostra come in ambito provinciale le fasce
di età più rappresentate siano 45-64 anni (37,9%) e 65-74 (30,7%).
Figura 132: Gravissimi disabili acquisiti per età per distretto.
Infine, per un approfondimento sulla strutturazione dei servizi e degli interventi per i malati di SLA,
consolidati anche a seguito all’istituzione del fondo nazionale dedicato, si veda la Sezione 7, da
pag. 247.
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 98
Gli utenti in carico ai servizi di salute mentale per 10.000 abitanti maggiorenni (popolazione target)
sono dal 2007 superiori al dato regionale; il trend provinciale segue in modo speculare
l’andamento regionale fino al 2011, per poi crescere in maniera superiore alla media regionale nel
biennio 2012/2013. Nel 2014 il valore si è tendenzialmente stabilizzato (vedi Figura 133).
Figura 133: Utenti in carico al Dipartimento di salute mentale per 10.000 abitanti maggiorenni.
La disaggregazione per distretto degli utenti della salute mentale in rapporto alla popolazione
maggiorenne è rappresentato nella successiva Figura 134: in città il trend, dov’è storicamente più
alto, dopo essersi sostanzialmente assestato lo scorso anno, torna ad essere in crescita; si
stabilizza invece nel distretto di Levante ed è in calo a Ponente, che nel 2014 registra un valore al
di sotto della media regionale.
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Figura 134: Utenti in carico al Dipartimento di salute mentale per 10.000 abitanti maggiorenni per distretto 2010-2014.
I dimessi per 10.000 abitanti dai servizi psichiatrici di diagnosi e cura sono stabilmente ad di sotto
della media regionale (vedi Figura 135); il trend dei trattamenti sanitari obbligatori rispetto alle
dimissioni totali ha invece un andamento maggiormente variabile nel tempo, ma che sembra
andare nella direzione di una progressiva stabilizzazione nell’ultimo anno, permanendo
costantemente di poco superiore alla media regionale (vedi Figura 136).
Figura 135: Dimessi da SPDC per 10.000 abitanti.
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 100
Figura 136: % di TSO su dimessi da SPDC.
Infine, in relazione alle attività dei Sert.T., le figure successive rappresentano il tasso grezzo ed il
tasso standardizzato di prevalenza (utenti in rapporto alla fascia di popolazione 15/64 anni per
mille): il valore provinciale è appena al di sotto della media regionale ed evidenzia un andamento
stabile nel tempo (vedi Figura 137 e Figura 138).
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Figura 137:Tasso di prevalenza dipendenze - grezzo
Figura 138: Tasso di prevalenza dipendenze - standardizzato.
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In relazione all’offerta di posti letto per il trattamento di persone dipendenti da sostanze d’abuso,
sia pubblici che gestiti dal privato sociale, la Figura 139 mostra il trend provinciale/regionale.
Nel 2014 la capacità di offerta residenziale di Piacenza, nell’ultimo triennio tendenzialmente
sempre in linea con la media regionale, si è leggermente abbassata.
Figura 139: Posti per 10.000 abitanti.
2.3.4 Assistenza ospedaliera
L’offerta di posti letto per mille abitanti, il cui trend è rappresentato nella Figura 140, è stabile
(l’ultima variazione si è registrata nel 2009 con l’apertura del nuovo corpo di fabbrica dell’ospedale
di Fiorenzuola), così come la suddivisione per regime e produttore (vedi Figura 141).
A fine 2013 i noti problemi di vulnerabilità statica riscontrati nel vecchio corpo di fabbrica
dell’Ospedale di Fiorenzuola, hanno costretto alla chiusura del medesimo e al trasferimento delle
attività chirurgiche presso l’ospedale di Piacenza.
Rispetto ai nuovi parametri definiti a livello nazionale, l’offerta provinciale è già ampiamente in linea
rispetto ai posti letto per acuti (anche se resta da definire il peso del consumo in mobilità passiva,
che potrebbe portare comunque alla necessità di un leggero ridimensionamento), mentre anche
nel 2014 resta superiore al target l’offerta per lungodegenza e riabilitazione estensiva.
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Figura 140: Posti letto per mille abitanti.
Figura 141:Posti letto per tipologia e produttore.
La successiva Figura 142 rappresenta il tasso di ospedalizzazione standardizzato disaggregato
per distretto, affiancato alla media provinciale e regionale: in tutti i distretti sia il tasso complessivo
che separatamente per regime sono superiori alla media regionale, con l’unica eccezione dei day
hospital chirurgici nei due distretti periferici; a livello locale la città presenta il presenta il tasso più
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Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2014 pag. 104
alto nei day hospital medici e chirurgici, il distretto di Levante presenta il tasso più alto in regime
ordinario, mentre il distretto di Ponente presenta i tassi più bassi in tutti i regimi di ricovero.
Figura 142: Tasso di ospedalizzazione per distretto.
Le figure che seguono illustrano l’andamento della produzione, distinta nei due regimi di ricovero
(vedi Figura 143). La maggiore appropriatezza nel ricorso al day hospital è, infatti, dimostrata dalla
riduzione ormai consolidata dei casi medici, sebbene, nell’ultimo anno, il dato dei day hospital non
oncologici sia in leggero aumento. Permane l’incremento di quelli oncologici anche nel 2014,
seppur di lieve entità. (vedi Figura 144).
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Figura 143: Produzione ricoveri per regime.
Figura 144: Produzione day hospital per tipo.
La dipendenza delle strutture ospedaliere aziendali dalla popolazione (cioè la composizione
dell’attività degli ospedali per residenza degli utilizzatori), è illustrata nella successiva Figura 145,
confrontata con la media regionale (vedi Figura 146) Da sottolineare l’incremento nel tempo
dell’attività in favore di non residenti provenienti da fuori Regione avvenuto negli scorsi anni, dal
2011 stabilmente intorno al 17% e in crescita di quasi un punto percentuale nell’ultimo anno. La
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quota di pazienti provenienti da altre Province della Regione è invece molto inferiore alla media per
ovvie ragioni di posizionamento geografico, seppur nell’ultimo anno si registri un valore in calo
anche sulla media regionale. Anche nel 2014 permane più alta della media regionale la quota di
utilizzo delle strutture provinciali da parte dei residenti (vedi Figura 147).
Figura 145: Dipendenza delle strutture dalla popolazione, PC.
Figura 146: Dipendenza delle strutture dalla popolazione, RER.
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Figura 147:Dipendenza delle strutture dalla popolazione.
Un approfondimento rispetto alle scelte di destinazione dei residenti della provincia viene illustrato
nelle successive figure e riguarda la scelta dell’ospedale in cui partorire, disaggregata a livello
distrettuale, con l’esclusione però della mobilità passiva extraregionale (vedi Figura 148). La
successiva Figura 149 rappresenta inoltre la percentuale di cesarei per distretto e destinazione,
sempre con l’esclusione della mobilità passiva extraregionale. Non sono significative le percentuali
riferite al dato extra azienda, relative ad un numero molto ridotto di casi.
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Figura 148: Parti per distretto e destinazione.
Figura 149: % cesarei sul totale parti per distretto e destinazione.
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Le figure successive mostrano l’andamento delle liste di attesa per i ricoveri programmati (quindi
escluse le urgenze immediate), relative ad alcuni interventi e procedure individuate dal Piano
Regionale di Governo delle Liste di Attesa per il triennio 2010/2012. Le figure mostrano la
percentuale di interventi eseguiti entro 30-60-90-120-180 giorni. Nello specifico, la progressione di
grafici illustra le differenti tipologie di intervento: tumore mammella/prostata/colon retto (vedi Figura
150) utero/polmone, chemioterapia (vedi Figura 151) angioplastica coronarica, endorteriectomia
carotidea, protesi d’anca (vedi Figura 152), tonsillectomia, biopsia del fegato, emorroidectomia
(vedi Figura 153).
Le prime due figure si riferiscono a patologie oncologiche, per le quali il Piano Regionale prevede
l’effettuazione dell’intervento entro 30 giorni dall’inserimento in lista nel 100% dei casi.
Dal grafico emerge che nel 2014 l’obiettivo è stato sostanzialmente rispettato solo per la
chemioterapia (Piacenza: 98,2%, Regione: 97,1%).
Figura 150: % interventi eseguiti - oncologici 1
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Figura 151: % interventi eseguiti - oncologici 2
Per le altre prestazioni non oncologiche, il tempo massimo di attesa, espresso attraverso la classe
di priorità, deve essere garantito per il 90% dei pazienti e comunque non oltre l’anno.
Dai due grafici successivi si rileva che, a livello provinciale, per l’angioplastica coronarica e
l’emorroidectomia già a 30 giorni viene raggiunto e superato il 90% dei pazienti, con un dato al di
sopra della media regionale. Si osserva invece come l’endoarteriectomia carotidea sia la
prestazione con la performance peggiore: solo il 70% dei pazienti viene raggiunto in 180 giorni,
ben al di sotto della media regionale.
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Figura 152: % interventi eseguiti - 1.
Figura 153: % interventi eseguiti - 2.
In relazione ai volumi di attività dei Pronti Soccorso Aziendali, tra il 2000 e il 2008 gli accessi sono
cresciuti di oltre il 20%, quindi con un incremento medio di circa il 3% all’anno. Gli incrementi più
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consistenti hanno riguardato l’ospedale di Fiorenzuola. Dal 2009 c’è stata un’inversione di
tendenza complessiva (vedi Figura 154), determinata soprattutto dal calo degli accessi al Pronto
soccorso pediatrico dell’ospedale di Piacenza (complessivamente tra Pronto soccorso generale,
ortopedico, oculistico e pediatrico, Piacenza assorbe oltre il 60% di tutti gli accessi della provincia),
e in misura minore di quelli all’ospedale di Castel San Giovanni. Il calo è proseguito nel 2010 e nel
2011 (con un numero di accessi complessivo intorno ai 106mila/anno), mentre gli accessi sono
nuovamente cresciuti nel 2012, riportando i dati ai valori degli anni 2004-2005, per rimanere
complessivamente stabili nel 2013. Gli accessi complessivi sono stati oltre 110.000, contro gli oltre
114.000 del 2008. Nel 2014 è significativo il picco in ribasso degli accessi all’ospedale di
Fiorenzuola, già in calo dal 2012 (a seguito della chiusura del medesimo e al trasferimento delle
attività chirurgiche presso l’ospedale di Piacenza, nel 2014 permangono unicamente la Medicina,
con 40 posti letto di degenza ordinaria e 6 posti di day hospital e la Lungodegenza).
La successiva Figura 155 illustra, sempre attraverso numeri indice a base 2005, l’andamento degli
accessi per fasce di età: gli accessi delle persone over 74 sono in ulteriore crescita, mentre nelle
altre fasce di età i valori del 2014, seppur con qualche oscillazione, ma tendenzialmente non molto
significativa (calano leggermente le fasce d’età 0-14/65-74, in lieve aumento la fascia 15-64),
sembrano essersi più o meno assestati su quelli dell’anno precedente.
Figura 154: Accessi in PS, numeri indice.
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Figura 155: Accessi in PS per fascia di età, numeri indice.
In relazione ai giorni della settimana (vedi Figura 156), anche nel 2014 si conferma che la giornata
di lunedì raccoglie il maggior numero di accessi, mentre il minimo avviene alla domenica. Gli altri
giorni della settimana sono abbastanza sovrapponibili.
Figura 156: Accessi in PS per giorno della settimana, valori assoluti.
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La successiva Figura 157 mostra la composizione percentuale degli accessi per codice colore alla
dimissione; nell’ultimo biennio il dato è sostanzialmente invariato: i codici rossi sono stati circa il
2,5% degli accessi, i gialli circa il 12%, i verdi intorno al 69% e il restante bianchi, composizione
relativamente stabile nel tempo.
Figura 157: Accessi in PS per codice alla dimissione.
La successiva Figura 158 mostra infine gli indici di accesso per distretto (espresso in numero di
accessi per mille abitanti). Va precisato che il dato non tiene conto degli accessi in mobilità
extraregionale.
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Figura 158: Accessi in PS per codice alla dimissione per distretto – 2014.
La percentuale di accessi rispetto alla popolazione (vedi Figura 159) è stata del 35%, di poco
inferiore alla media regionale (38%); entrambi i valori sono in lieve calo rispetto al 2013. I dati
comprendono le attività delle aziende territoriali e delle aziende ospedaliere che insistono sullo
stesso territorio. La percentuale di accessi cui è seguito un ricovero (vedi Figura 160) negli ultimi
anni è abbastanza stabile e si aggira intorno al 15%, leggermente superiore alla media regionale,
seppur nel 2014 sia il valore provinciale sia il valore regionale siano in leggero calo.
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Figura 159: Accessi su popolazione residente.
Figura 160: Ricoveri su accessi.
La successiva Figura 161 illustra i casi di Osservazione Breve Intensiva (OBI), in rapporto al totale
degli accessi e alla popolazione residente: nel 2012 il rapporto tra OBI e totale accessi si è
attestato sul 4,5%, perfettamente in linea con la media regionale, dopo alcuni anni in cui il dato era
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superiore. Nel biennio 2013/2014 ha ripreso a salire, a differenza del valore regionale, seppur non
in maniera considerevole.
Figura 161: OBI su accessi.
La Figura 162 rapporta invece i casi di OBI alla popolazione: nel 2012 il valore si era attestato sui
18 accessi per mille abitanti, contro una media regionale di 19. Anche in questo caso la
rappresentazione ha considerato gli accessi e gli OBI per provincia, sempre sommando le attività
delle AUSL e quelle delle AOSP che insistono sullo stesso territorio. Nel 2014 il valore provinciale
è di poco superiore a quello regionale. La distribuzione dell’attività nelle diverse sedi ospedaliere
aziendali è illustrata nella successiva Figura 163.
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Figura 162: OBI su popolazione.
Figura 163: OBI per ospedale – 2014.
Riguardo infine al piano sangue, nel 2014 prosegue l’ondata di drastico calo della raccolta
registrata nel 2013 (dopo due anni stabili, che seguivano tre anni di forte crescita), che si è
attestata intorno alle 13.600 unità, riportando i valori a quelli di quasi dieci anni fa (vedi Figura
164). Anche il trend del consumo è in ulteriore calo e presenta valori paragonabili a quelli del 2008
(vedi Figura 165); nel 2014 sono state consumate circa 11.700 unità.
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Figura 164:Trend unità raccolte.
Figura 165: Trend “unità rosse” consumate.
Piacenza ha raggiunto ormai da anni l’autosufficienza piena (vedi Figura 166), attestandosi nel
2014 a 116 unità raccolte ogni 100 consumate, contro una media regionale del 100.
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Figura 166: Unità prodotte per cento unità consumate.
2.3.5 Qualità dell’assistenza
E’ stato completato il lavoro di revisione degli indicatori di qualità dell’assistenza da inserire nel
bilancio di missione, che aveva l’obiettivo di individuare misure che da un lato comprendessero
una gamma più ampia di dimensioni della qualità, dall’altro che rilevassero fenomeni consistenti
anche dal punto di vista numerico. Gli indicatori selezionati sono stati presentati alle Direzioni
generali delle Aziende in occasione della concertazione 2011 e, ove non già monitorati in azienda,
sono stati inseriti nel processo di programmazione e controllo dei dipartimenti coinvolti.
Si è deciso di monitorare l’andamento:
di alcuni indicatori di tempestività (interventi di fratture di femore entro 2 giorni o di PTCA
primaria entro 1 giorno dal ricovero);
alcuni indicatori di appropriatezza (ad esempio la proporzione di cesarei primari, o di
interventi in laparoscopia, o ancora la proporzione di reingressi in ospedale non pianificati
entro 15 giorni dalla dimissione);
del tasso di ospedalizzazione per alcune cause definite “evitabili”; se elevato potrebbe
essere indice non solo di un eccesso di ricorso alla degenza, ma di una scarsa attenzione
alle possibili alternative assistenziali in regimi extra ospedalieri (ad esempio scompenso
cardiaco, diabete, ecc) o ai programmi vaccinali (polmonite e influenza nella popolazione
anziana);
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degli indici di mortalità a 30 giorni dal ricovero per alcune specifiche patologie ad alta
prevalenza: infarto e ictus. Il dato è presentato sia in riferimento ai dimessi, sia in
riferimento ai residenti, indipendentemente dalla struttura di ricovero.
Si riporta qui di seguito un prospetto riassuntivo degli indicatori misurati, con l’indicazione del
risultato aziendale degli ultimi anni, confrontato con la media regionale (vedi Tabella 6).
Tutti gli indicatori con i relativi trend, confrontati con la media e i range di variazione a livello
regionale, sono illustrati in dettaglio in Appendice 3 (da pag. XLVIII).
Tabella 6: Indicatori di qualità 2009 – 2014.
AUSL PC 2009 AUSL PC 2011 AUSL PC 2012 RER 2012 AUSL PC 2013 RER 2013 AUSL PC 2014 RER 2014
% interventi per frattura del collo del femore
entro 2 giorni dal ricovero56,2 69,1 68,8 55,5 59,4 63,5 62,9 68,4
% parti con taglio cesareo primario 24,0 25,3 22,2 19,8 21,4 20,4 20,3 19,0
% interventi di colecistectomia
laparoscopica84,9 92,7 90,0 92,0 89,1 92,0 90,9 93,5
% PTCA eseguite entro 1 giorno
dall’ammissione66,7 65,9 66,0 60,2 75,6 70,8 74,7 67,0
Tasso di ospedalizzazione per scompenso
cardiaco congestizio34,7 36,1 35,1 39,4 39,8 38,1 39,2 38,8
Tasso di ospedalizzazione per complicanze
a breve termine in pazienti diabetici 2,9 3,4 2,2 3,5 2,7 3,3 2,2 3,1
Tasso di ospedalizzazione per complicanze
a lungo termine in pazienti diabetici 30,6 37,3 29,4 22,1 31,1 22,3 29,6 21,0
Tasso di ospedalizzazione grezzo per
polmonite o influenza negli anziani3,8 4,9 4,6 5,3 7,7 7,0 3,8 6,1
Tasso di ospedalizzazione grezzo per cause
evitabili42,3 37,7 36,4 36,9 39,9 36,1 38,9 34,9
% ricoveri non pianificati avvenuti entro 15
giorni dalla dimissione1,7 1,9 1,8 1,3 1,9 1,3 1,7 1,4
% decessi entro 30 giorni da un ricovero per
un episodio di STEMI18,0 16,2 14,3 14,0 17,6 13,9 13,6 12,6
% decessi entro 30 giorni da un ricovero per
un episodio di NSTEMI7,4 3,2 5,6 5,0 7,0 5,0 4,5 5,3
% decessi entro 30 giorni da un ricovero in
urgenza per stroke17,8 14,4 17,3 18,4 16,6 17,6 n.d. n.d