I Clinica Ortopedica Università di Pisa Direttore Prof. M. Lisanti L’ARTROSI P. PARCHI
DefinizioneL’artrosi comprende un gruppo di distinte patologie
sovrapposte,con diverse eziologie e simili apetti biologici,
morfologici e clinici.
La malattia colpisce la cartilagine articolare con
degenerazione dell’intera articolazione incluso l’osso sub
condrale, legamenti , capsule articolari, membrana sinoviale
e muscoli periarticolari.
La cartilagine articolare degenera in fibrillazione,
fissurazione, ulcerazione fino alla scomparsa dalla
superfice articolare
Cos’è l’artrosi?
È una malattia degenerativa articolare progressiva
Alterazioni regressive della cartilagine articolare
Modificazione delle altre strutture che compongono l’articolazione
Normale Artrosi moderata Artrosi grave
Epidemiologia
• E’ la malattia reumatologica più frequente
• Dopo i 55 anni più dell’80% hanno segni radiologici di artrosi
• Solo il 10-20% dei soggetti con segni radiologici manifestano segni e sintomi
• In Italia ci sono oltre 4 milioni di pz artrosici
• L’Artrosi è la principale causa di invalidità in pz oltre i 60 anni
Epidemiologia
• Prevalenza dell’Artrosi sintomatica in pz con età superiore ai 65 anni
• 30 % gonartrosi• 15% artrosi della mano• 8% coxartrosi
• Mannoni A et al. Ann Rheum Dis. 2003
FATTORI DI RISCHIO• ETA’ (avanzata) • SESSO (M > F sotto 45 aa - F > M sopra 55 aa
• FATTORI MECCANICI
Malformazioni, instabilità articolareAttività professionali o sportiveTraumi
• EREDITARIETA’• OBESITA’ • ENDOCRINOPATIE• IMFIAMMAZIONE
CLASSIFICAZIONE
PRIMARIA• Diffusa• Localizzata (rizoartrosi, noduli di Heberden, noduli di Bouchard,
artrosi erosiva)
SECONDARIA• Displasie, dismorfismi• Traumi• Sovraccarico funzionale• Artriti• Collagenopatie congenite ( S. Marfan, muscopolisaccaridosi)• Condropatie primitive (condromatosi, osteocondrite dissecante)• Condropatie endocrino-metaboliche (diabete, condrocalcinosi,
ocronosi)• Osteopatie ( M. di Paget, Osteonecrosi asettiche)
ARTROSI IDIOPATICA• LOCALIZZATA:
– Mani:
– noduli di Herbeden e Bouchard
– Interfalangea erosiva (Crain) rizoartrosi del I° raggio
– Piedi:
– Alluce (valgo, rigido)
– Dita a martello
– Talo-navicolare
– Anca: (eccentrica, concentrica, diffusa)
– Spina: apofisaria, intervertebrale, DISH ecc.
– Varie: gleno-omerale; acromion-claveare; sacro-iliaca; tibio-talare; t.mandibolare
• GENERALIZZATA: tre o più sedi precedentemente interessate
ARTROSI SECONDARIA• Post-traumatica: da trauma cartilagineo acuto o cronico
• Congenita/evolutiva: Calvè-Legg-Perthes, lussazione congenita, epifisiolisi, ipermobilità, asimmetrie
• Metabolica: Ocronosi; Emocromatosi, Wilson Gaucher
• Endocrina: acromegalia; iperparatiroidismo; diabete, obesità; ipotiroidismo
• Neuropatica: piede di Charcot
• Da malattia OA: – localizzate (fratture; necrosi asett.; sepsi)– Generalizzate (post-artrite; Paget; cristalli osteocondrite, osteopetrosi)
• Varie: Emoglobinopatie, congelamento, malattia di cassoni
Fisiopatologia della cartilagine artrosica
Perdita di Perdita di integrità e integrità e
quantità dei quantità dei proteoglicaniproteoglicani
Minor resistenza meccanica Minor resistenza meccanica
Frantumazione Frantumazione
delle fibre collagenedelle fibre collagene
Deficit della struttura di Deficit della struttura di protezione del condrocitaprotezione del condrocita
Sofferenza e necrosi del Sofferenza e necrosi del condrocitacondrocita
Alterazioni nell’artrosi
• Cartilagine Cartilagine : ulcerazioni, “: ulcerazioni, “FissurazioniFissurazioni” con ” con espozione dell’osso subcondrale, max nelle espozione dell’osso subcondrale, max nelle sedi di carico; perdita della levigatezza, sedi di carico; perdita della levigatezza, assotigliamento (assotigliamento (RIDUZIONE DI RIDUZIONE DI SPESSORESPESSORE))
Alterazioni nell’artrosi
• Osso sub-condrale Osso sub-condrale : : SCLEROSISCLEROSI - ispessimento – - ispessimento – eburneizzazione nelle zone di caricoeburneizzazione nelle zone di carico
pseudocisti (pseudocisti (GEODIGEODI) per irruzione del l.s.) per irruzione del l.s.
• Ossificazione encondrale delle areeOssificazione encondrale delle aree cartilaginee periferiche cartilaginee periferiche OSTEOFITIOSTEOFITI
• M. sinoviale : edema e congestione; possibile infiltrato infiammatorio (sinovite e/o ipertrofia villosa) senza panno nè erosioni ( DD con AR)
• Capsula articolare : ispessimento e fibrosi della capsula
Alterazioni nell’artrosi
SEGNI E SINTOMISEGNI E SINTOMI• DOLORE MECCANICO
Durante il movimento e il caricoRecede col riposoRigidità di pochi min. ( 5-10)Limitazione funzionale progressiva ( fasi avanzate)
• TUMEFAZIONE dura (OSTEOFITI)
• TUMEFAZIONE molle (VERSAMENTO ARTICOLARE)
• CREPITIO – SCROSCI
• DEFORMITA’
LABORATORIOLABORATORIO
• Indici di flogosi spenti
• Analisi del l.s.
POCO POCO INFORMATIVOINFORMATIVO
Poche cellulePoche cellule
(< 1000)(< 1000)
Talora microcristalliTalora microcristalli
DDDD
Segni RXSegni RX
• RIDUZIONE DELLA RIMARIDUZIONE DELLA RIMA– Perdita di tessuto cartilagineoPerdita di tessuto cartilagineo
• SCLEROSI OSSO SUBCONDRALESCLEROSI OSSO SUBCONDRALE– Ispessimento riparativo dell’osso Ispessimento riparativo dell’osso
• PSEUDOCISTI – GEODIPSEUDOCISTI – GEODI– Microfratture subcondrali e irruzione di LSMicrofratture subcondrali e irruzione di LS
• OSTEOFITIOSTEOFITI– Proliferazione ossea e cartilagineaProliferazione ossea e cartilaginea
Segni RXSegni RX
• RIDUZIONE DELLA RIMARIDUZIONE DELLA RIMA– Perdita di tessuto cartilagineoPerdita di tessuto cartilagineo
Segni RXSegni RX• SCLEROSI OSSO SUBCONDRALESCLEROSI OSSO SUBCONDRALE
– Ispessimento riparativo dell’osso Ispessimento riparativo dell’osso
Segni RXSegni RX
• PSEUDOCISTI – GEODIPSEUDOCISTI – GEODI– Microfratture subcondrali e irruzione di LSMicrofratture subcondrali e irruzione di LS
Segni RXSegni RX
• OSTEOFITIOSTEOFITI– Proliferazione ossea e cartilagineaProliferazione ossea e cartilaginea
TERAPIATERAPIA
• FANS E ANALGESICI
• ACIDO JALURONICO intrarticolare
• CONDROPROTETTORI (Glucosamina solfato, diacereina )
• STEROIDI intra-articolari
TERAPIA non farmacologicaTERAPIA non farmacologica
• RIPOSO / MOVIMENTO (bilanciamento)
• TERAPIE FISICHE
• FANGOTERAPIA e terapia termale
• IDROCHINESITERAPIA
• CHIRURGIA (correttiva e sostitutiva)
Ammette tre gradi di libertà:
a) Adduzione abduzioneb) Flesso estensionec) Itra-extra rotazione
Movimenti dell’anca (i gradi di libertà dell’articolazione)
L’anca sostiene il peso corporeo e le forze di compressione durante il movimento delle gambe
30° - 130° +50° - -50°+50° - -50°
Coxartrosi
• Processo degenerativo locale :invecchiamento ed usura della cartilagine
– indipendente dalle infezioni
– dalle reazioni allergiche
– o dai disordini metabolici sistemici
• Differente dalla
Coxite infettiva
Coxite infiammatoria
• Coxartrosi primitiva : 50 %
• Coxartrosi secondaria– Post-traumatiche (fratture del collo, del cotile, lussazioni)
– Deformità acquisite (coxa plana, epifisiolisi, osteonecrosi)
• Coxartrosi su malformazione lussante : 40 %– Displasia semplice
• del cotile : copertura insufficente, obliquità del tetto insufficente• del femore : coxa valga
– Sublussazione– Lussazione vera
• Malformazione protrusiva
Eziologia
• Flessione conservata a lungo• Difetto della estensione (flesso)• Abduzione ed adduzione limitate precocemente• Perdita precoce dela Rotazione Interna
Riduzione della motilità
Come si fa diagnosi di coxartrosi?
1. I sintomi
• Limitazione
funzionale
Diminuiscono i gradi di libertà
dell’anca
Coxartrosi secondaria
Coxopatie artrogeniche
• Fratture• Lussazioni traumatiche• Sequele di L.C.A.• Osteocondriti primitive• Epifisiolisi• Necrosi
IL GINOCCHIO: approccio ai problemi
Globale o localizzato?
DOLORE LIMITAZIONE FUNZIONALE
BLOCCO
SALTUARIO
TUMEFAZIONE
SEMEIOTICA ARTICOLARE
• OSSERVAZIONE
• PALPAZIONE
• MOBILIZZAZIONE ATTIVA E PASSIVA DEI CAPI OSSEI
• MANOVRE (per legamenti, menischi e tendini)
GONARTROSI quadro anatomo-patologico
• ALTERAZIONI CARTILAGINEE• OSTEOFITI MARGINALI• CAVITA’ PSEUDOCISTICHE O GEODI• ALTERAZIONI DELLA SINOVIA• ALTERAZIONI DELLA CAPSULA
GONARTROSI quadro radiografico
• RESTRINGIMENTO DELLA RIMA ARTICOLARE
• OSTEOFITOSI
• PSEUDOCISTI “CAVITA’ GEODICHE”
• ALTERAZIONI DELLA STRUTTURA OSSEA SUBCONDRALE
GINOCCHIO VARO
• DEFORMITA’ IN CUI
L’ANGOLO TRA L’ASSE
FEMORALE E L’ASSE
TIBIALE FORMANO UNA
CONVESSITA’ ESTERNA
SUL PIANO FRONTALE
GINOCCHIO VALGO
• DEFORMITA’ IN CUI
L’ANGOLO TRA L’ASSE
FEMORALE E L’ASSE
TIBIALE E’ MINORE DI
173° SUL PIANO
FRONTALE
SINTOMATOLOGIA IN FASE INIZIALE
• IPOTONOTROFIA MUSCOLARE
• RETRAZIONE MEDIALE
• LASSITA’ LATERALE
• DIMINUZIONE ARTICOLARITA’ (SPECIE L’ESTENSIONE)
SINTOMATOLOGIA IN FASE AVANZATA
• SCROSCI ARTICOLARI
• VERSAMENTI RECIDIVANTI
• DOLORE IN EMIRIMA MEDIALE
• ZOPPIA