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GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero ANNO X - N° 40 - MARTEDÌ 18 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA L'Oscar del giorno lo asse- gniamo a Roberto Ruta. Il sena- tore è stato capace di 'inven- tarsi' Paolo Frattura come candidato alla Presidenza della Giunta regionale e fattosi fre- gare dallo stesso per la segrete- ria regionale con l'elezione di Micaela Fanelli. Ha perso la prima battaglia, poi, con le Pri- marie per il segretario nazionale e, domenica, ha perso la guerra per la segreteria regionale. Ha fatto di tutto per conquistarsi l'Oscar che potrebbe portarlo fuori dalle possibili candidature future per le nazionali. Grandi colpi politici, non c'è che dire. Il Tapiro del giorno lo diamo a Frattura e Niro. La Granarolo, sull'onda delle posizioni assunte dai cittadini ha ritenuto fare marcia indietro rispetto all'in- sediamento della stalla delle Granmanze in Basso Molise. Frattura e Niro, invece, non hanno ritenuto di dovere ritirare la proposta di legge che prevede il quinto assessore. Così come non è stato possibile promul- gare lo Statuto sempre per cer- care di allargare l'Esecutivo. Ep- pure i cittadini si sarebbero attesi il gesto dei due Presidenti con il ritiro della proposta di legge. Non c'è stato. Il Tapiro del giorno a Frattura e Niro L’Oscar del giorno a Roberto Ruta di Tommaso Di Domenico Molti nostri denigratori non esitano in ogni “ra- duno” definirci GIORNALACCIO, anche qualche inutile idiota mio concittadino, solo perché liberi, in- dipendenti e senza Padroni. Sono ignoranti, non sanno quel che dicono. Inse- gniamo loro che cosa é “Il Giornalaccio”. Quotidiano free press altamente specializzato in di tutto un po', vale a dire genericamente d'opi- nione.Aperto a chiunque non sia un illetterato o uno scurrile imbecille – Edito nella Città di Cam- pobasso. Direttore insindacabile Redazione: amici e nemici purché pensanti - Il costo della consulta- zione è di 0,00 Euro. E' un periodico d'opinione senza una ragione, senza un costrutto, ma tutto fuorché brutto.Collaborano a questo giornale dei nomi niente male, delle firme anche famose che della verità sono bramose.Verità che altrove è as- sente perchè il "sistema" non lo consente, mentre qui non c'è un padrone che spurga o imbelletta la loro opinione.Chi trae vantaggio da tanto candore suvvia, lo sappiamo, è soltanto il lettore: quello trat- tato da derelitto laddove trionfa la legge del pro- fitto.E poiché il "Il Giornalaccio" rende in Euro ancor meno di uno straccio, approfittate - oh voi Lettori - dello sfogo di questi Autori! Collaborano (quando ne hanno voglia) Excalibur Con la disinvoltura del vero e proprio talento let- terario, Excalibur affonda la sua lama nella dura pietra delle lobbies culturali così come nella carne flaccida dei supponenti velleitari, isolati o no. Nulla sfugge, a Excalibur: nemmeno quel che vale. Ma- gica lama e più ancora magica penna, risplende al meglio di se stessa quand'é inglobata in un centro d'armonia: quella del corpo, della mente e del- l'anima, propria e altrui. Konrad Non v'inganni la durezza del suono: il nome, può e deve richiamare alla mente solo quel fondatore dell'etologia che, proprio grazie alla sua curiosità sul mondo animale, è riuscito a tingere con una pennellata di dolcezza persino l'ingessatissino Vin- cenzo Niro. Il Konrad del Giornalaccio non potrebbe somigliargli di più; vuoi nello spirito, vuoi nell'im- mensa esperienza acquisita convivendo con ogni tipo di fauna: preferibilmente, e per pure ragioni di praticità, quella urbanizzata. Ci mette qui a dispo- sizione, dunque, il suo occhio attento e la sua capa- cità di narrare per donarci un'immagine delle "bestie" - quelle meno sciocche dell'homo arro- gans - che, priva di superflue sdolcinature, risulta ineccepibilmente vera. Nonché piena di fascino e quanto mai istruttiva. TreAsterischi Per pura modestia, se ne è decurtato uno ri- spetto ai mitici quattro. Una micro-auto-mutilazione per nulla invalidante, tanto che la nostra lascia il suo graffiante segno analitico su più di un articolo, così come l'umore - o il fatto del giorno - la ispira.Mente autonoma e cuor di leone, TreAsteri- schi non è mai stata ingabbiabile. Le sue riflessioni su società e politica, gli articoli, le pubblicazioni varie sono roba da biblioteca. Qui non si smentisce, anzi. Ci fa riflettere abbattendo uno ad uno i più coriacei "luoghi comuni" di ieri e di oggi. Niente fa presu- mere, per fortuna, che cambierà domani. Dulcinea Ogni tanto ha una buona idea; a volte innocua, a volte pericolosa. Sta di fatto che, messe l'una di seguito all'altra, le idee le servono per campare e per volar via lontano, anzi lontanissimo. Racconta, descrive, spiega: commenta se stessa, ma più spesso gli altri e le cose del mondo. Ama giocare con le parole e colleziona il Pensiero scritto cattu- rando al volo le frasi fulminee che lasciano un segno. Diventa nervosa, Dulcinea, se qualcuno cerca di appiopparle un'etichetta: é insofferente con chi se le cuce da solo addosso, é perfida con chi se le stampa nell'anima e nella mente. E’ chiaro? Stupido sostantivo
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18 febbraio 2014

Mar 09, 2016

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Page 1: 18 febbraio 2014

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggiowww.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di DomenicoResponsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

ANNO X - N° 40 - MARTEDÌ 18 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

L'Oscar del giorno lo asse-gniamo a Roberto Ruta. Il sena-tore è stato capace di 'inven-tarsi' Paolo Frattura comecandidato alla Presidenza dellaGiunta regionale e fattosi fre-gare dallo stesso per la segrete-ria regionale con l'elezione diMicaela Fanelli. Ha perso laprima battaglia, poi, con le Pri-marie per il segretario nazionalee, domenica, ha perso la guerraper la segreteria regionale. Hafatto di tutto per conquistarsil'Oscar che potrebbe portarlofuori dalle possibili candidaturefuture per le nazionali. Grandicolpi politici, non c'è che dire.

Il Tapiro del giorno lo diamo aFrattura e Niro. La Granarolo,sull'onda delle posizioni assuntedai cittadini ha ritenuto faremarcia indietro rispetto all'in-sediamento della stalla delleGranmanze in Basso Molise.Frattura e Niro, invece, nonhanno ritenuto di dovere ritirarela proposta di legge che prevedeil quinto assessore. Così comenon è stato possibile promul-gare lo Statuto sempre per cer-care di allargare l'Esecutivo. Ep-pure i cittadini si sarebberoattesi il gesto dei due Presidenticon il ritiro della proposta dilegge. Non c'è stato.

Il Tapiro del giorno

a Frattura e NiroL’Oscar del giorno

a Roberto Ruta

di Tommaso Di Domenico

Molti nostri denigratori non esitano in ogni “ra-duno” definirci GIORNALACCIO, anche qualcheinutile idiota mio concittadino, solo perché liberi, in-dipendenti e senza Padroni.

Sono ignoranti, non sanno quel che dicono. Inse-gniamo loro che cosa é “Il Giornalaccio”.

Quotidiano free press altamente specializzatoin di tutto un po', vale a dire genericamente d'opi-nione.Aperto a chiunque non sia un illetterato ouno scurrile imbecille – Edito nella Città di Cam-pobasso. Direttore insindacabile Redazione: amicie nemici purché pensanti - Il costo della consulta-zione è di 0,00 Euro. E' un periodico d'opinionesenza una ragione, senza un costrutto, ma tuttofuorché brutto.Collaborano a questo giornale deinomi niente male, delle firme anche famose che

della verità sono bramose.Verità che altrove è as-sente perchè il "sistema" non lo consente, mentrequi non c'è un padrone che spurga o imbelletta laloro opinione.Chi trae vantaggio da tanto candoresuvvia, lo sappiamo, è soltanto il lettore: quello trat-tato da derelitto laddove trionfa la legge del pro-fitto.E poiché il "Il Giornalaccio" rende in Euro ancormeno di uno straccio, approfittate - oh voi Lettori -dello sfogo di questi Autori!

Collaborano (quando ne hanno voglia)Excalibur Con la disinvoltura del vero e proprio talento let-

terario, Excalibur affonda la sua lama nella durapietra delle lobbies culturali così come nella carneflaccida dei supponenti velleitari, isolati o no. Nullasfugge, a Excalibur: nemmeno quel che vale. Ma-gica lama e più ancora magica penna, risplende almeglio di se stessa quand'é inglobata in un centro

d'armonia: quella del corpo, della mente e del-l'anima, propria e altrui. KonradNon v'inganni la durezza del suono: il nome, può

e deve richiamare alla mente solo quel fondatoredell'etologia che, proprio grazie alla sua curiositàsul mondo animale, è riuscito a tingere con unapennellata di dolcezza persino l'ingessatissino Vin-cenzo Niro. Il Konrad del Giornalaccio non potrebbesomigliargli di più; vuoi nello spirito, vuoi nell'im-mensa esperienza acquisita convivendo con ognitipo di fauna: preferibilmente, e per pure ragioni dipraticità, quella urbanizzata. Ci mette qui a dispo-sizione, dunque, il suo occhio attento e la sua capa-cità di narrare per donarci un'immagine delle"bestie" - quelle meno sciocche dell'homo arro-gans - che, priva di superflue sdolcinature, risultaineccepibilmente vera. Nonché piena di fascino equanto mai istruttiva. TreAsterischiPer pura modestia, se ne è decurtato uno ri-

spetto ai mitici quattro. Una micro-auto-mutilazioneper nulla invalidante, tanto che la nostra lascia il

suo graffiante segno analitico su più di un articolo,così come l'umore - o il fatto del giorno - laispira.Mente autonoma e cuor di leone, TreAsteri-schi non è mai stata ingabbiabile. Le sue riflessionisu società e politica, gli articoli, le pubblicazioni variesono roba da biblioteca. Qui non si smentisce, anzi.Ci fa riflettere abbattendo uno ad uno i più coriacei"luoghi comuni" di ieri e di oggi. Niente fa presu-mere, per fortuna, che cambierà domani. Dulcinea Ogni tanto ha una buona idea; a volte innocua,

a volte pericolosa. Sta di fatto che, messe l'una diseguito all'altra, le idee le servono per campare eper volar via lontano, anzi lontanissimo. Racconta,descrive, spiega: commenta se stessa, ma piùspesso gli altri e le cose del mondo. Ama giocarecon le parole e colleziona il Pensiero scritto cattu-rando al volo le frasi fulminee che lasciano unsegno. Diventa nervosa, Dulcinea, se qualcunocerca di appiopparle un'etichetta: é insofferente conchi se le cuce da solo addosso, é perfida con chi sele stampa nell'anima e nella mente.

E’ chiaro?

Stupido sostantivo

Page 2: 18 febbraio 2014

Dalle mie parti si racconta di un signore che nei

tempi difficili della guerra di fronte alle insistenti ri-

chieste del figlio che gli chiedeva di acquistargli un

paio di scarpe, il cui prezzo non era alla portata delle

possibilità della famiglia, gli rispose ”scordatelo che io

ti compri le scarpe, eccoti i soldi e vattele a comprare ”.

Questo aneddoto mi è tornato in mente nelle ultime

settimane quando a più riprese ho sentito da Venittelli,

Ruta e Leva “non consegneremo il PD a Patriciello”.

Questi signori ci sono o ci fanno?

Fanno finta di non sapere che l’operazione è già av-

venuta e loro ne sono stati gli artefici Principali. Pen-

sano che siamo tutti smemorati? Dobbiamo ricordare a

Ruta il tentativo da lui portato avanti nelle elezioni

2006 di fare l’accordo proprio con Patriciello, non riu-

scito semplicemente perché l’eurodeputato si rese

conto che comunque il centrosinistra avrebbe perso le

elezioni?

Dobbiamo ricordargli, ora che giustamente chiede

che esponenti ed elettori di altri partiti non inquinino

il voto delle primarie del PD, che due anni fa era presi-

dente del partito e promosse @lternativa? Dobbiamo ri-

cordare a Leva, che da anni, con la sua aria da “saggio”

e quell’atteggiamento pensoso, in contraddizione con la

profondità del pensiero, non perdeva occasione per di-

chiarare che il PD ed il centrosinistra “devono aprirsi e

coinvolgere le forze moderate della società molisana

per vincere la battaglia contro Iorio ?”

Ma un anno fa hanno forse proferito parola di sdegno

quando alla manifestazione elettorale di Frattura e Co-

tugno a Venafro a fare da anfitrione c’era proprio Patri-

ciello, eurodeputato della PDL? Ma veramente

ignoravano che il gruppo venafrano avesse forti inte-

ressi nella sanità (e non solo) che oggi cercano di di-

fendere perché si sentono padroni del vapore?

A pensare che Ruta e Leva per essere eletti al parla-

mento hanno sollecitato e ricevuto i voti anche della fa-

miglia Patriciello si fa peccato ma forse indoviniamo.

Potremmo fare una lunghissima lista di queste “perle

di saggezza” e metterla sul comico se non fosse dram-

matica la fine ingloriosa del centrosinistra molisano,

della sinistra e del PD, che questi “strateghi” hanno

provocato, con la complicità e la connivenza di uno

stuolo di ignavi.

Questi coccodrilli hanno infangato la memoria e la

storia di migliaia di “compagni” (veri) che hanno subito

condizionamenti, ricatti, discriminazioni, consegnando

su un piatto d’oro la Regione a personaggi di destra (e

che destra!) in nome e per conto del centrosinistra.

Hanno dapprima sguazzato in un sistema clientelare

fatto di connivenze trasversali collegate al reciproco ri-

catto, diventato il vero cemento all’interno di una Re-

gione divisa per gruppi di potere mascherati da partiti

e correnti politiche.

Hanno poi contribuito a far smarrire ogni distinzione

tra sprechi e spesa pubblica virtuosa per fare, infine,

venire meno ogni forma di remora e di condanna del

deteriore e bieco fenomeno trasformistico che nel Mo-

lise ha assunto dimensioni stratosferiche.

Non mi unisce assolutamente nulla, sul piano politico

e culturale, e non nutro la minima simpatia per quel

coacervo di forze e personaggi che sostiene la candida-

tura della Fanelli. Ritengo senza mezzi termini che le

primarie di oggi rappresentano semplicemente una

lotta sordida e volgare per l’occupazione del potere fine

a se stesso tra cordate riconducibili alla destra.

Mi dispiace per Laura Venittelli ma mi auguro che i

due “apprendisti stregoni”, principali responsabili della

liquidazione del centrosinistra molisano, siano a loro

volta liquidati. Politicamente si intende! Il fratricidio in

politica è la norma, e il parricidio pure.

Quoque tu.

Domenico Di Lisa

TAagliolto

218 febbario 2014

Sono in tanti ad augurarsi che i principali responsabili della

liquidazione del centrosinistra molisano, siano a loro volta liquidati

Gent.mo Direttore,

in merito agli articoli a firma “Dardo” riportati su La

Gazzetta del Molise (ultimo quello del 15 febbraio

scorso) e riguardanti l’elezione del Presidente di

Unioncamere Molise, Le scrivo una breve nota per rin-

graziare e chiarire.

Non posso infatti che ringraziarVi per le parole d’elo-

gio che avete speso nei miei confronti e in relazione

alla gestione dell’Ente camerale campobassano che ho

l’onore di amministrare da circa 22 mesi. Voglio però

chiarire che né in questa occasione né precedente-

mente il Presidente della Giunta regionale Paolo di

Laura Frattura ha mai interferito in alcun modo, né di-

rettamente né indirettamente, nella gestione ammini-

strativa e politica dell’Unioncamere Molise o della

Camera di Commercio di Campobasso. Da sempre in-

fatti la guida amministrativa e politica del Sistema ca-

merale ha come unico suo riferimento le associazioni

di categoria in rappresentanza di imprenditori e con-

sumatori. È sempre nell’interesse delle imprese che

tutti i giorni orientiamo le nostre attività e ci impe-

gniamo con entusiasmo ed è al sistema imprenditoriale

che dobbiamo rendere conto.

RingraziandoVi ancora per la stima manifestata, Vi

saluto con cordialità augurandoVi buon lavoro.

Amodio De Angelis

____________________________

Ndr- E’ la Gazzetta che ringrazia il presidente De An-

gelis per i ringraziamenti che rivolge alla testata. Lo

ringrazia anche per la precisazione riguardante il pre-

sidente della giunta regionale Frattura che a noi risul-

tava essere il mallevadore politico dell’operazione che

avrebbe dovuto portare alla nomina del presidente

della Camera di Commercio d’Isernia, Piersimoni, al

vertice di Unioncamere Molise: operazione che i rap-

presentanti della Camera di Commercio di Campobasso

hanno sventato non presentendosi all’appuntamento.

De Angelis fa sapere che Frattura, né in questa occa-

sione né precedentemente, ha mai interferito in alcun

modo, né direttamente né indirettamente, nella ge-

stione amministrativa e politica dell’Unioncamere Mo-

lise o della Camera di Commercio di Campobasso.

Prendiamo atto.

Ma la precisazione è una “excusatio non petita”, non

avendo mai scritto che Frattura abbia interferito e in-

terferisca su De Angelis. Semmai a favore di Piersi-

moni. Come si paventava con la presidenza

dell’Unioncamere, opportunamente scongiurata. Dal

che viene il sospetto che dietro tanta generosa attesta-

zione di De Angelis verso Frattura, vi possa essere il

suo (di Frattura) abile zampino.

De Angelis precisa, Frattura ringraziaVicenda Unioncamere Molise e d’intorni

Ruta e compagni ci sono o ci fanno?La stupida arte di fare gli gnorri.

Page 3: 18 febbraio 2014

CAMPOBASSO. Primarie Pd. Nel day after moli-

sano non c’è una situazione ipotetica (come nel film)

di una guerra di nucleare. Ma sembra esserci una si-

tuazione reale di epurazione. La storiella del siamo

un partito unito, le primarie sono state una grande

festa democratica la lasciamo alle fiabe da raccontare

ai bambini. Il popolo di sinistra doveva scegliere se

affidare il partito alla Venittelli sostenuta dalla diri-

genza classica del Pd oppure se consegnarlo nelle

mani delle destre.

L’astensionismo dovuto all’odio verso il senatore

Ruta (democristiano per Dna e carattere) hanno pre-

valso.

Micaela Fanelli si aggiudica la competizione con

9.340 voti contro i 7.544 della Venittelli. E come nel

Vangelo, anche nel Partito Democratico un ruolo fon-

damentale lo ha avuto il Giuda della situazione. La

Fanelli è stata scelta soprattutto dagli esterni al par-

tito. Il gruppo Patriciello, seppur battuto dal piddino

Scarabeo, ha fatto la sua parte. E poi c’è chi, per co-

modità, ha preferito il mancato impegno. Secondo gli

addetti ai lavori la città di Campobasso doveva essere

elettoralmente gestita dall’assessore Petraroia a fa-

vore della Venittelli. Ma alle 19.30 di domenica sera,

prima dello spoglio, tutti sapevano che la partita era

già chiusa. A Riccia, roccaforte della Fanelli, ci si

aspettavano meno elettori rispetto ai 1568 (tra cui

monaci e suore). Si sono recati a votare 1.568 citta-

dini. Dalle 8 alle 20, senza un attimo di sosta. Con

tempi da record: é possibile che in 27,5 secondi ad

elettore si é proceduto all'iscrizione di ogni votante,

fare le schede, vedere i documenti, compilare i regi-

stri, dare le ricevute, consegnare le schede, fare ac-

comodare gli elettori nell'urna, attendere il loro voto,

imbucare la scheda e ripartire con l'elettore in fila?

Ma son primarie, che vuoi far. Anche su Campobasso

le cose non sono andate come da previsione. Si sono

mossi Pierpaolo Nagni e compagnia dicendo, Sel

compresa, ovviamente a sostegno del sindaco di Ric-

cia.

Ma l’impegno di Petraroia è stato davvero delu-

dente se non nullo. E con lui anche gli aspiranti can-

didati alle prossime primarie di centrosinistra per il

sindaco del capoluogo. Come dire, manteniamo i piedi

in due scarpe in vista del 30 marzo. Secondo voci di

corridoio l’atteggiamento di Petraoria ha una motiva-

zione politica: un accordo per evitare l’epurazione

giuntale? E’ probabile. Infatti tra oggi e domani Frat-

tura potrebbe procedere all’azzeramento dell’esecu-

tivo.

Troverà una motivazione politica per togliere Sca-

rabeo (che porta una barca di voti (non graditi) al

partito) per consegnare il ruolo di assessore al suo

socio di Forza Italia e al gruppo Patriciello che si rin-

forzerebbe in vista delle elezioni europee. In fondo

l’impegno va premiato. Conserverà invece il suo

posto l’assessore dei tavoli, il moralizzatore per ec-

cellenza che predica bene e razzola male. Insomma,

Michele Petraroia, l’uomo del Pd a cui è stato fatto in-

goiare il rospo di Frattura presidente, rimane la co-

lonna portante della Giunta Frattura insieme a

Facciolla. Così nel dietro le quinte la domanda, senza

punto interrogativo, si pone: chissà se Petraroia ha

barattato l’immobilismo delle primarie con la pol-

trona. Ad elezioni avvenute i giochi sono ormai chiari.

E il Pd ha consegnato il partito nelle mani delle de-

stre con il bacio di Giuda.

red.pol

TAagliolto

318 febbario 2014

Le destre conquistano il Pdcon il bacio di GiudaMicaela Fanelli segretaria regionale con i voti del gruppo Patriciello.

Decisivo l’immobilismo di Petraroia che conserverà la poltrona di assessore

La strategia autolesionista di Roberto RutaSe c'è uno sconfitto di peso, in questo appunta-

mento con l'elezione del nuovo segretario regio-

nale del Pd, è senza dubbio Roberto Ruta. Per

ragioni tattiche e politiche.Cominciamo da quelle

tattiche: è chiaro che, mettendo la Regione in

mano a Frattura, si correva un bel rischio.

Un grande rischio. Ma c'era una via d'uscita,

una previsione da fare che non è stata fatta.

Mi spiego: quando nell'assemblea del Pd, in cui

Frattura fu investito per la seconda volta della

candidatura alla presidenza, Ruta intervenne e gli

chiese esplicitamente l'adesione al Partito Demo-

cratico, non si rese conto di firmare il suo suicidio.

È chiaro che, consegnando a Frattura la Regione,

Ruta gli offriva un'arma micidiale: il controllo del-

l'unico, grande, centro di spesa del Molise. Aprir-

gli poi le porte del Pd, significava, com'è

significato, offrirgli la falce con cui avrebbe raso

al suolo tutta la classe dirigente, per acquisire

anche il controllo del partito di maggioranza.Un

errore madornale.

Frattura avrebbe dovuto restare fuori dal Pd, in

quell'area indefinita tra Idv, Sel e Comunisti che

lo aveva sponsorizzato fin dal primo momento.

Ironia della sorte: Frattura, a suo tempo, non

aveva nessuna voglia di entrare nel Pd. Voleva

avere le mani libere. Ma dovette fare buon viso a

cattivo gioco. La candidatura a presidente in cam-

bio dell'adesione. Tutti ricordano la soddisfazione

di Ruta, quando Frattura disse "sono del Pd". Cre-

deva di aver fatto un affare: si era appena attac-

cato la corda al collo.Fin qui la mancanza di

visione, ovvero l'errore tattico.

E veniamo all'errore politico di Ruta. Altrettanto

banale, ma dalle conseguenze devastanti. Sempre

per lui.

Nel momento in cui, già un paio di mesi fa, si

era compreso che il vento nel Pd stava cambiando,

con Renzi che arrivava come un ciclone, portan-

dosi appreso la Fanelli, era il caso che Ruta, da se-

natore, facesse il senatore. Ovvero il padre nobile

del Centrosinistra molisano.

In sostanza, avrebbe dovuto evitare la manfrina

di far aderire la Vennitelli a Renzi (una manovra

posticcia, ritardata e chiaramente finalizzata) e

avrebbe dovuto investire la Fanelli di un mandato

generalizato, da parte di tutto il partito. Come, del

resto, è sucesso in tante altre regioni, dove ci sono

stati dei veri e propri plebisciti per candidati

unici, tutti renziani.

Quando non puoi sconfiggere il tuo nemico, al-

leati con lui. O almeno non combatterlo in campo

aperto.Ruta, forse ascoltando un po' troppo Da-

nilo Leva, ha preferito la conta, la battaglia fron-

tale, rischiando l'osso del collo.

E gli è andata male.Conseguenze? Beh, anche

un idiota capirebbe che i due errori di Ruta,

quello tattico e quello politico, hanno di fatto con-

segnato le chiavi di Regione e Partito a Frattura.

E quest'ultimo, nel giro di un anno e mezzo, ha

fatto 'piatto'. Proprio come Iorio che, all'inizio del

duemila, prese tutto: Regione e partito. È chiaro

che, come tutti i vincitori, Frattura è stato bravo e

fortunato. Ma è anche chiaro che lo hanno aiutato

in tanti. In primis Ruta.

Nicandro Zurlo

Page 4: 18 febbraio 2014

CAMPOBASSO. “Dal nuovo Governo ci attendiamo una

svolta e subito. Ciò di cui avvertiamo una necessità emer-

genziale è una riforma del lavoro che vada ad incidere non

solo sul cuneo fiscale ma anche sui costi della bilateralità,

un taglio alla spesa pubblica intervenendo sulla configu-

razione della Pubblica Amministrazione, una ridistribu-

zione delle competenze istituzionali”, queste le parole a

commento degli avvenimenti politici di questi giorni del

Vice Presidente dell’ANIEM (Associazione Nazionale

delle imprese edili a cui l’ACEM aderisce) Angelo San-

toro.

“Senza questi interventi, che devono vedere la compar-

tecipazione responsabile di tutte le forze politiche, regi-

streremo la definitiva disgregazione di un sistema

produttivo che, lo ricordo, è costituito quasi esclusiva-

mente da piccole e medie imprese. Sarà la fine del mani-

fatturiero italiano”, prosegue il Vice Presidente Nazio-

nale degli edili ANIEM. “Ciò di cui forse non si ha ancora

piena consapevolezza è che siamo vicini al baratro, non

possiamo più aspettare. Basta quindi con gli annunci, si

passi ai fatti. Il settore delle costruzioni, in particolare, sta

ormai collassando, schiacciato tra assenza di credito,

costo del lavoro insostenibile, burocrazia ed incapacità de-

cisionali”, dichiara Santoro.

“Solo negli ultimi due anni il mercato delle opere pubbli-

che ha avuto una flessione del 52% (fonte Cresme) e le

forme di partenariato pubblico-privato si sono impanta-

nate nelle lentezze procedurali oltre che nei problemi eco-

nomico-finanziari”.

“La politica eserciti il suo ruolo decisionale, ma anche i

sistemi di rappresentanza datoriali e sindacali – conclude

Santoro - facciano la loro parte.”

4 TAagliolto15 febbario 2014

L'Acem sollecita il governo ad assumere provvedimenti urgenti"Edilizia ormai al baratro"Fratelli d'Italia'scimmiotta' il Pd

di Massimo Dalla Torre

“Gli esami non finiscono mai”, questo

è il titolo di una commedia del grande

Eduardo De Filippo che si potrebbe

adattare alla prova che Micaela Fanelli

nuovo segretario regionale del PD

dovrà affrontare. Una competizione che

ha visto gli iscritti al PD, ma anche chi

ha ritenuto opportuno esprimere il pro-

prio voto, per scegliere tra due competi-

tor, Micaela Fanelli e Laura Venittelli,

alla carica di vertice della compagine

che, tra mille traversie governa l’Italia e

il Molise. Una scelta non facile da fare

specialmente se si pensa che la condu-

zione politica della sinistra è alquanto

deludente sotto tutti i punti di vista.

Dicevamo, una scelta ardua, difficile

che nel capoluogo di regione è stata un

insuccesso perché, 1200 votanti nel ca-

poluogo di regione sono la dimostra-

zione che la gente non ne può più del

teatrino della politica, specialmente

quella messa su da chi a tutti i costi “si

è voluto fare re”, senza sapere che il

trono, visto i risultati, vacilla rovinosa-

mente.

Schieramenti che hanno messo in im-

barazzo gli elettori, non perché indecisi

su chi dare la propria preferenza, ma

perché si sono chiesti se veramente va-

leva la pena dare valenza all’azione po-

litica di questo carro dei Tespi.

Un carro e non un carroccio, tanto per

non creare confusione, non ce ne voglia

nessuno, specialmente chi ha scelto la

politica come una missione, sul cui “te-

laio” è stato montato uno spettacolo

d’indubbio gusto. Una scelta enigmatica

perché chi si è candidato spesso e vo-

lentieri cambia faccia e atteggiamenti

una volta ottenuta la vittoria, anche se

questo è un altro discorso. Un discorso

che, induce ad aprire il capitolo dedicato

agli schieramenti che si sono dati batta-

glia.

Compagini che, come le scuderie del

grande circo della formula uno, si sono

preparate da tempo ed hanno messo in

pista “bolidi” e “piloti” in modo da gua-

dagnarsi la fatidica pool-position pur

arrivare primi alla competizione. Ecco

perché non si sono lesinati proclami,

anche al vetriolo.

Proclami il cui punto di forza era il

rinnovamento da un lato e fuori gli in-

trusi dal partito dall’altro. Un qualcosa

che ha creato sconcerto specialmente

perché entrambi avevano quale men-

tore il rottamatore Renzi enfant prodige

della politica nazionale che da ieri ha

avuto il mandato per comporre il Go-

verno. Candidate che hanno promesso

un futuro positivo dando in questo

modo avvio al gioco sottile e di non fa-

cile comprensione da parte del cittadino

di cui la politica si serve e si nutre. Un

gioco dove le astuzie non mancano.

Un gioco in cui il trasformismo è

d’uopo se si vuol accedere al parterre di

quelli che contano.

Un qualcosa che affascina, ammalia,

attrae in nome del lato oscuro del po-

tere. Il quale, inequivocabilmente, porta

a disattendere la maggior parte delle

volte, questo è il lato deleterio della

questione.

A questo punto consentiteci di porre

al neo segretario una serie di domande.

E’ veramente sicura di poter rappresen-

tare gli elettori molisani? E’ sicura di as-

surgere al ruolo di paladino in nome di

un idea? E’ sicura di poter portare

avanti il mandato che le è stato affidato?

Si aspettano risposte chiare e precise,

perché chi le ha dato la preferenza è

stanco di assistere all’eterno gioco delle

parti. Un gioco dove la maggior parte

delle volte il copione è scritto con la

regia fuori dai confini regionali. Un ca-

novaccio vecchio, recitato su di un pal-

coscenico le cui tavole scricchiolano. Un

copione che invece dovrebbe lasciare

spazio unicamente alle certezze e non

alle chiacchiere che, visto i tempi che

corrono, sono l’humus su cui prolifera

la non certezza per il futuro.

Gli esami non finiscono maiconsiglio per il neo segretario del PD

CAMPOBASSO. Nel prossimo fine settimana si

terranno le primarie del movimento politico Fra-

telli d’Italia. In tutta Italia verranno allestiti ban-

chetti e gazebo per la scelta del Presidente

Nazionale del Movimento, del simbolo con il

quale si dovranno affrontare le prossime compe-

tizioni elettorali e dei Grandi Elettori delegati a

partecipare al primo congresso nazionale di

Fiuggi del prossimo 8 e 9 marzo.

“Domenica - scrive Filoteo Di Sandro - saremo

chiamati a partecipare all’elezione del Presi-

dente nazionale di Fratelli d’Italia, alla scelta del

simbolo con il quale il partito affronterà le pros-

sime sfide elettorali e dei cosiddetti Grandi elet-

tori che saranno delegati a partecipare al I

Congresso Nazionale previsto a Fiuggi il pros-

simo 8 e 9 marzo. Posssono votare tutti, iscritti

e simpatizzanti (questi ultimi versando un

contributo di 2 euro), recandosi presso i seggi

istituiti a Termoli, Campobasso, Guglionesi ed

Isernia nella giornata di domenica 23 febbraio

dalle ore 10 alle 19“.

Una sere di gazebo anche in Molise per la scelta del segretario nazionale

Page 5: 18 febbraio 2014

Il gatto (Paolo di Laura Frattura) e la volpe (Vin-

cenzo Niro) del consiglio regionale oggi tenteranno la

modifica allo statuto regionale per realizzare il passag-

gio della giunta da quattro a cinque assessori. Al punto

18 dell’ordine del giorno, infatti, è iscritta la proposta

di legge d’iniziativa dei due sopradetti così formulata:

“Secondo intervento modificativo ai sensi dell’articolo 17-

bis della legge regionale numero 36 del 24 ottobre 2005,

come modificata dalla legge regionale numero 7 del 30

marzo 2012 concernente: Modifiche allo statuto della Re-

gione Molise nel testo approvato con delibera del consi-

glio regionale numero 184 del 19 luglio 2010 e numero 35

del 22 febbraio 2011 e modificato, a norma dell’articoloo9

17-bi della legge regionale numero 36 del 24 ottobre 2005,

con deliberazioni del consiglio regionale numero 213 del

19 ottobre 2012 e 258 del 20 dicembre 2012”, relatore il

consigliere poliziotto Cristiano Di Pietro.

Il gatto e la volpe sono nuovamente arrivati al punto,

grazie ad un’opposizione particolarmente imbelle sul-

l’argomento e la complice indifferenza degli organi e

degli organismi amministrativi dinanzi all’evidente

azione omissiva del presidente Frattura nel promul-

gare tempestivamente lo statuto invece che tentare di

modificarlo a suo uso e consumo.

Il 10 febbraio 2014, il senatore della Repubblica

Ulisse Di Giacomo ha portato all’attenzione del Go-

verno la condotta omissiva e gravemente anticostitu-

zionale di Frattura chiedendo perché mai non si pro-

ceda alla sua rimozione per aver posto in essere una

condotta palesemente contraria alla Costituzione.

Pare che anche Michele Iorio abbia avviato un’analoga

iniziativa. Entrambe però difettano di tempestività,

quindi destinate a non incidere sulla volontà di Frat-

tura di arrivare allo scopo per cui non ha promulgato

ciò che doveva promulgare: portare la giunta da quattro

a cinque assessori.

Insomma, Iorio e Di Giacomo rischiano di fare un

buco nell’acqua. Eppure questa testata giornalistica

sulla condotta omissiva e anticostituzionale del presi-

dente della giunta regionale ha battuto il chiodo fino

alla nausea, a cominciare dal 7 giugno 2013 pubbli-

cando un articolo dal titolo: Statuto e atti amministra-

tivi piegati all’interesse politico della maggioranza,

e nel corpo dell’articolo queste considerazioni: “Lo sta-

tuto regionale del Molise, che avrebbe dovuto essere im-

mediatamente promulgato, in ossequio ai valori che

testimonia e alla lunga, faticosa, composizione di una

univoca volontà delle forze politiche presenti in consiglio

regionale, è nelle mani della presidenza della giunta re-

gionale per essere manipolato - stuprato?- , cioè piegato

ai più bassi interessi politici della nuova maggioranza di

centrosinistra, in particolare per essere adattato alla

possibilità di aggiungere un quinto assessore ai quattro

che la legge saggiamente prevede. Siamo di fronte ad una

delle peggiori manifestazioni di potere. A un atto di arro-

ganza politica che, fortunatamente, ancora non trova

compimento ma che certamente verrà portato a termine

data la necessità di tacitare il consigliere Vincenzo Cotu-

gno”.

Inizio di una storia che ha visto poi in successione,

nel tempo, altri articoli sullo stesso argomento. Il 12

settembre 2013: titolo: Frattura non può impune-

mente privare i molisani del nuovo statuto regio-

nale. Nessuna reazione. Dinanzi alla indifferenza

generale ancora articoli. Il 18 settembre: titolo: Il pre-

sidente Frattura se ne frega anche dell’articolo 123

della Costituzione italiana. Il 24 settembre 2013: ti-

tolo: Nella situazione che s’è venuta a creare sussi-

stono i presupposti per avviare il procedimento di

cui al primo comma dell’articolo 126 della Costitu-

zione: la destituzione del presidente. Il 5 novembre

2013: titolo: Colpo di mano del presidente Frattura

per allargare la giunta regionale e aggravare il costo

della politica. Il 12 novembre 2013: titolo: Frattura,

per allargare la giunta regionale e aggravare il costo

della politica, non si fa scrupolo di calpestare leggi

e Carta Magna. Il 17 gennaio 2014: titolo: Non ci sono

più dubbi: la mancata promulgazione dello Statuto

regionale è preordinata all’allargamento della

giunta regionale da 4 a 5 assessori. Il 22 gennaio

2014: titolo: Il presidente Frattura continua ad osten-

tare indifferenza e se ne frega dell’articolo 123 della

Costituzione italiana. Di più e di meglio questa testata

non poteva fare per richiamare l’attenzione dell’opi-

nione pubblica, degli organi amministrativi, degli or-

gani inquirenti su un comportamento gravemente

lesivo della costituzione da parte di Frattura per bassi

scopi politici.

Che il senatore Di Giacomo e il già presidente della

giunta regionale del Molise, Michele Iorio, si stiano oc-

cupando della faccenda apre il cuore alla speranza. Ma

temiamo che si siano mossi in ritardo, concedendo a

Frattura di arrivare allo scopo fregandosene della Co-

stituzione e facendo marameo ai molisani, nessuno

escluso.

Dardo

Il comunicato stampa della Granarolo che è ap-pena arrivato ha fatto tirare un sospiro di sollievoal territorio molisano, ai molisani che ne cono-scono il valore e il significato, a quanti si sonoadoperati ed hanno espresso il proprio dissensoe, soprattutto, a noi del Comitato NO Stalla, SìBene Comune, che lo abbiamo difeso sin dal giu-gno scorso quando Ruta ha dato il grande annun-

cio a Larino.La decisione, a detta della Granarolo, è il frutto

della volontà espressa dai molisani di non gradireun insediamento che avrebbe danneggiato irre-parabilmente il Molise, in particolare la sua agri-coltura e la sua zootecnia. Noi, ribadendo ilnostro No, diciamo che la Granarolo ha fattobene a non avventurarsi nel Molise con una classe

politica e dirigente inaffidabile e, se ci possiamopermettere, di rinnovare l’invito, diciamo di rinun-ciare definitivamente al progetto che non siadatta certamente al Molise ma, neanche, al restodell’Italia.

Una classe politica e dirigente che, non dimen-tichiamolo, ha in mano altri progetti, come auto-strada, centrali biomasse, sanità, che portano alla

svendita del territorio molisano, la sola grande ri-sorsa sulla quale puntare per costruire il domani.

Il comitato, che ha chiuso il suo compito con ilraggiungimento dell’obiettivo prefissato, No allaStalla, continuerà, insieme con altri comitati, as-sociazioni, organizzazioni professionali e sinda-cali, forza politiche e tutti i molisani, a lottare per“Sì Molise, Bene Comune”, sul quale costruire ilfuturo che serve alle nuove generazioni per sen-tire il gusto del sogno e della speranza.

Comitato “No stalla, Sì Molise Bene Comune”

TAaglio

lto5

18 febbario 2014

GranManze, ha vinto il territorio

destituzione del presidente della giunta regionale rischiano di fare un buco nell’acqua Questa testata giornalistica sulla condotta omissiva e anticostituzionale di Frattura ha battutoil chiodo fino alla nausea, a cominciare dal 7 giugno 2013. Bastava muoversi prima

Le tardive interrogazioni di Michele Iorio e di Ulisse Di Giacomo al Governo per la destituzione del presidente della giunta regionale rischiano di fare un buco nell’acqua

Oggi in consiglio la proposta di legge di Paolo di Laura Frattura e Vincenzo Niro “Modifiche allo statuto della Regione Molise nel testo approvato con delibera del consiglio regionale numero 184 del 19 luglio 2010 e numero 35 del 22 febbraio 2011”

L’intervento

Page 6: 18 febbraio 2014

CAMPOBASSO. I Carabinieri della Compagnia di

Campobasso anche in questo fine settimana,

hanno intensificato i controlli del territorio al fine

di prevenire la perpetrazione di reati contro il pa-

trimonio (furti e rapine) nonché scongiurare il fe-

nomeno delle “stragi del sabato sera”.

Complessivamente i risultati ottenuti fanno regi-

strare la denuncia a piede libero di 4 persone di

cui tre sorprese alla guida di autoveicoli con un

tasso alcolemico nel sangue superiore ai limiti

consentiti dal Codice della strada e una che gui-

dava sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Di età compresa tra i 24 e i 47 anni i deferiti sono

stati fermati e, a seguito di controllo con etilome-

tro, sono stati riscontrati valori tra 0,8 e 2

grammi/litro, mentre un conducente di un’auto-

vettura dopo gli accertamenti clinici è risultato

positivo ai cannabinoidi.

Nel corso dei controlli del territorio in Riccia i mi-

litari della locale stazione hanno deferito in stato

di libertà un cittadino rumeno per porto abusivo

di arma impropria, in quanto a seguito di perqui-

sizione è stato trovato in possesso di un coltello

delle dimensione di cm.19.

Sempre i Carabinieri della Compagnia di Campo-

basso lo scorso 15 gennaio avevano tratto in arre-

sto C. L. classe 1968 poiché, rientrato a casa, aveva

chiesto alla madre di preparargli da mangiare per

poi aggredirla e percuoterla senza alcun motivo.

All’arrivo di Carabinieri aveva inveito anche con-

tro di loro mentre erano intenti a raccogliere lo

sfogo della donna, disperata per i continui so-

prusi subiti da parte del figlio che, spesso ubriaco,

la maltrattava.

In quell’occasione l’uomo fu ritenuto responsa-

bile di maltrattamenti in famiglia lesioni violenza

e resistenza a pubblico ufficiale.

A seguito di quanto accertato il Tribunale di Cam-

pobasso aveva emesso nei suoi confronti un prov-

vedimento di allontanamento da quell’abitazione

obbligandolo a non avvicinarsi alla genitrice. I

Carabinieri sono però dovuti nuovamente inter-

venire presso l’abitazione dell’anziana donna

dove il figlio aveva violato le prescrizioni dell’Au-

torità Giudiziaria comunicando a quest’ultima

quanto accertato.

Considerata la reiterazione del reato e la viola-

zione delle prescrizioni imposte il locale Tribu-

nale ha emesso un provvedimento di custodia

cautelare in carcere in forza del quale il quaran-

tacinquenne è stato tratto in arresto e tradotto

presso la Casa Circondariale di Campobasso.

CAMPOBASSO. "Nessuno sarà lasciato

solo". Queste le parole del nostro premu-

roso Presidente Paolo Frattura, ma forse

Paolo non sa o non vuol sapere che dal 31

dicembre scorso i 19 dipendenti Codisal,

società commerciale del gruppo Arena,

hanno concluso il periodo di cassa integra-

zione e sono in balia del loro destino". Così

scrivono i lavoratori Codisal esclusi dal

reintegro in Gam in una lettera aperta. "Ma

sappiamo che il caro Presidente quando

vuole fare le sue forzature può e potrà

sempre. Ma cosa ci si è inventati questa

volta? Una scorciatoia... si! Quale? Sem-

plice: i lavoratori Codisal sono sempre stati

parte integrante di Solagrital, oggi Gam...

quindi perché non reintegrarli in Gam per

poter così accedere al sussidio statale, a

nuova cassa integrazione? Mille grazie

Presidente, saremo sempre con te! Aspetti

un attimo però, siamo sicuri che "nessuno

sarà lasciato solo"...che tutti noi verremo

trattati allo stesso modo? A questa do-

manda la risposta la diamo noi: NO. Figli e

figliastri....ancora una volta! A dispetto di

ogni logica legale, su 19 dipendenti sola-

mente per 10 sarà garantito il reintegro in

Gam e l'accesso agli ammortizzatori sociali,

gli altri 9 invece in mezzo ad una strada.

Grazie Presidente, grazie ancora una volta.

Ma non finirà certo qui: l'operazione messa

in atto dai vertici regionali con l'avallo dei

vertici di Gam, nella persona dell'Ing. Ba-

ranello, aprirà il varco al ricorso in giudizio

non solo per noi, personale Codisal oggi

escluso, ma per altri circa 70 dipendenti

Solagrital, posti in cassa integrazione e mai

reintegrati in Gam. Una bella gatta da pe-

lare per chi, come il Presidente Frattura e

l'assessore Petraroia, aveva sempre affer-

mato che tutti erano nella stessa posizione

e che per tutti

sarebbe stata presa la stessa decisione.

Come finirà? Solo Paolo lo sa".

TORO. Nuova operazione per

il Corpo Forestale dello Stato.

Sigilli ad un capannone agricolo

realizzato, secondo quanto ac-

certato dal corpo Forestale di

Campobasso, in assenza del

permesso a costruire e autoriz-

zazione sismica in un’area sot-

toposta a vincolo

paesaggistico-ambientale in lo-

calità Lazzarice a Toro. Gli

agenti, a seguito di intense ope-

razioni di controllo, hanno

identificato il fabbricato abu-

sivo ponendo a quest’ultimo dei

sigilli. La struttura, incompleta,

presenta pali in cemento ar-

mato e travi in ferro. Il respon-

sabile della struttura è stato

denunciato.

BAGNOLI DEL TRIGNO. L’Olio Extravergine di qualità prodotto in Molise,protagonista assoluto a Bagnoli del Trigno. Successo della terza edizione di“Bagnolio”, l’evento che, a 360 gradi, punta alla crescita e alla valorizza-zione delle eccellenze regionali del settore. La manifestazione, che si è svoltapresso la Domus Area, è stata organizzata dal Cenacolo Culturale del CaliceRosso in collaborazione con l’associazione “La chiave della Salute” e con ilpatrocinio dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali del Molise, della Pro-vincia di Isernia e della SOI (Società Italiana d Orticoltura). L’Olio extraver-gine di oliva di qualità prodotto in Molise da sempre è una delle eccellenzedella nostra terra mentre “Bagnolio” , la manifestazione che è giunta alla

sua terza edizione, anno dopo anno si conferma come occasione di incontro,di crescita, di valorizzazione per tante aziende agricole e frantoi provenientida tutta la regione. È un ventaglio di nomi, di cultivar autoctone, che si svi-luppa da Venafro, del cui olio già in epoca romana Licinio decantava le virtu’,fino alla costa molisana. Passando per le dolci colline dove alberi secolari onuovi impianti realizzati sempre nel massimo rispetto della natura e deisuoi frutti, garantiscono un ottima qualità del prodotto, oltre che uno splen-dido colpo d’occhio per gli amanti del paesaggio. A Bagnoli del Trigno, nelcuore verde del Molise, la cultura dell’ extravergine è radicata e antica, cosicome quella dell’ accoglienza e del confronto. E qui, sabato 15 febbraio, si

sono ritrovati 20 produttori a “sfidarsi” per la conquista delle prime piazzenel concorso “M.Oli.Sani” (MOS 2014). A spuntarla, nella categoria “Fruttatointenso”, l’extravergine presentato dall’azienda Agricola Mastragostino diMafalda, che cosi’ bissa il successo ottenuto nel 2013. Per la categoria Frut-tato medio, l’extravergine presentato dall’azienda M.Oli di Passarelli Gio-vanni, proveniente da Mirabello Sannitico. Nella categoria fruttato leggeroad avere la meglio è stato l’Olio prodotto dall’ azienda Agricola TamaroGiorgio di Colletorto. Per i vincitori, le targhe offerte dalla Provincia di Iserniae le oliere artistiche realizzate in rame ad Agnone, offerte dalla Camera diCommercio di Isernia.

618 febbraio 2014 Campobasso

L’arma setaccia il territorioI Carabinieri di Campobasso hanno intensificato i controlli per frenare il crimine

Sequestrato capannone agricolo

Bagnolio, successo per la manifestazione

L'operazione a Toro è stata condotta dal Corpo Forestale

Terza edizione per conoscere l'olio extravergine molisano. Un ventaglio di nomi e cultivar

“Codisal, ennesimobluff di Frattura”I lavoratori esclusi dal reintegro in Gam denunciano la situazione

Page 7: 18 febbraio 2014

Sindaco, giunta e consiglio co-

munali aspettano con ansia di

aprire le due buste contenenti le

offerte per l’aggiudicazione della

farmacia comunale di Via Cala-

bria. Nelle casse comunali non

c’è un soldo e il milione e passa

euro che si dovrebbe incassare è

una salutare boccata d’ossigeno.

Risorse che voleranno via in un

battibaleno e una volta volatiliz-

zate a Palazzo san Giorgio si ren-

deranno conto della cappellata

che hanno fatto. Se ne accorge-

ranno quando si renderanno

conto che chi se la sarà presa

avrà fatto un affare, e che affare!

Una farmacia in quartiere popo-

loso, a ridosso di una serie di co-

muni della fondo valle Tappino, a

poco più di un milione di euro,

non la si trova dietro l’angolo.

Mentre tutti i giorni il comune di

Campobasso si renderà conto di

aver perso un cespite di assoluto

affidamento appena appena

riorganizzato sui basi logiche e

finanziarie. Invece, i soloni mu-

nicipali non hanno fatto nulla

per creare i presupposti di un ri-

lancio della farmacia di Via Cala-

bria come non stanno facendo

nulla per migliorare la redditività

delle altre due. Per loro valeva e

vale la possibilità di allentare la

morsa dei debiti, la penuria di

euro in cassa, come capita a

quanti non sano amministrare se

non ricorrendo alla alienazione

dei beni di “famiglia”. Per la far-

macia di Via Calabria ci sono

aspetti paradossali a renderla

un’operazione sospetta. Perché

quella farmacia e non altra; per-

ché valutarla 2 milioni e 400mila

euro; perché darla via deprez-

zata del cinquanta per cento;

perché taluni accanimenti a ce-

derla da parte di un paio di per-

sonaggi comunali che si portano

dietro la nomea di affaristi. E di

un’operazione affaristica si

tratta: per chi acquista e per chi

vende. E dietro ad ogni affare è

lecito aggiungere la saggezza la-

tina: “cui prodest scelus, is fecit",

cioè "colui al quale il crimine

porta vantaggi, egli l'ha com-

piuto". Le due buste sono arri-

vate al protocollo a poco meno di

quarto d’ora dalla scadenza dei

termini. Due buste, entrambe sul

filo di lana, giusto per valutare la

convenienza a presentarle in as-

senza di concorrenti. In genere

quando ciò accade, nasconde una

possibile cordata, ed è un modo

per tenere estremamente conte-

nuto l’aumento del prezzo del-

l’asta. Staremo a vedere. In una

certa misura conforta la notizia

che le due offerte pare farebbero

capo ad acquirenti molisani, uno

dei quali strettamente legato al

mondo farmaceutico, con parti-

colare successo ad Isernia. Sta-

remo a vedere. Intanto a Palazzo

san Giorgio sono in fregola;

hanno urgenza d’incassare. Per

questo in settimana la giunta

provvederà a nominare la com-

missione deputata ad aprire le

buste e a procedere all’assegna-

zione provvisoria della farmacia.

Poi un ultimo adempimento (for-

male): garantire il diritto di pre-

lazione ai 4 farmacisti comunali

che sono responsabili delle tre

farmacie (anzi due). Una pura

formalità.

La circostanza invita a ribadire

che la messa in vendita della far-

macia comunale di Via Calabria è

una chiara operazione a perdere,

sulla pelle dei contribuenti cam-

pobassani. Ai quali viene brutal-

mente tolto un servizio pubblico,

senza aggiungere altri. Crediamo

abbiano fatto il callo a stare sem-

pre peggio.

Dardo

CAMPOBASSO. Campobasso sembra essere diventata

la città delle rotonde. Che quando servono sono pure

bene accette ma quella realizzata in piazzale Palatucci,

nei pressi della questura, sta diventando un vero e pro-

prio incubo. Sta determinando, infatti, solo file inutili di

automezzi che finiscono con lo spazientire gli automo-

bilisti. Ma l'assessore Nicola Cefaratti si pone, almeno, il

perchè di quella realizzazione?

718 febbraio 2014Campobasso

Sarà svenduta a poco più di un milione e passa euro: un affare per l’acquirente, un danno per la cittadinanza!

Riclassificazione urbanistica, il Consiglio ci riprova

Una rotondada mal d’auto

Urgenza di far soldi: in settimana la giunta provvederà a nominare la commissionedeputata ad aprire le buste e a procedere all’assegnazione provvisoria

Solo due buste per la farmaciacomunale di Via Calabria

Il Consiglio comunale ci riprova a trattare le questioni

urbanistiche che da mesi approdano in aula ma, per vari

motivi per lo più legati alla scarsa presenza dei consiglieri

o a vizi procedurali come è accaduto la settimana scorsa,

non vengono mai discusse. Per l’ennesima volta domani

torna in aula la proposta di variante con ampliamento alla

lottizzazione “Parco dei Pini”, il recupero degli insedia-

menti abusivi sorti nelle zone agricole e l’adozione di una

serie di varianti parziali al vigente Prg. La riclassificazione

urbanistica riguarda aree in zona verde pubblico di con-

trada San Vito, via Vico,

aree ricadenti nell’am-

pliamento del Piano di

S. Giovanni dei

Gelsi. aree ricadenti

in zona M2 (verde con

attrezzature sportive

pubbliche) in via S.

Antonio dei Lazzari,

aree ricadenti in zona

Sgc (Servizi generali

Cittadini) con destina-

zione – Scuola di via Manzoni – via Scardocchia, aree ri-

cadenti in zona M2 (verde con attrezzature sportive pub-

bliche) in via Pirandello, aree ricadenti in zona M1 (verde

pubblico) in contrada Fontana Vecchia, aree ricadenti in

zona Viabilità di Prg in Località Colle dell’Orso e aree ri-

cadenti nelle previsioni in zona destinata a strada del vi-

gente Peg. Inoltre è in programma l’approvazione

definitiva di un intervento costruttivo in via De Pretis, di

un intervento costruttivo mediante Piano di recupero di

iniziativa privata integrato in via Pietrunto e via Roma,

l’annullamento della lo-

calizzazione di un in-

tervento costruttivo

per l’edilizia econo-

mica e popolare ex art.

51 L. n. 865/71 sul me-

desimo lotto di terreno

e l’approvazione del

programma costruttivo

per l’intervento di edi-

lizia sociale in via delle

Frasche.

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Page 9: 18 febbraio 2014

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] copie in omaggioISERNIA

ANNO X - N° 40 - MARTEDÌ 18 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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ISERNIA. Sono ritenute numerica-

mente eccessive le richieste di risarci-

mento inoltrate contro il Comune di

Isernia a causa di infortuni o danni. Le

analisi comparative e statistiche eviden-

ziano come a Isernia, rispetto a città

anche più grandi e popolose, ci sia una

quantità di istanze del genere che induce

a fondate perplessità circa il nesso di cau-

salità fra danno ed evento.

«Stiamo approfondendo la questione –

fanno sapere da palazzo San Francesco –.

Si tratta di richieste di risarcimento avan-

zate da singoli cittadini che dichiarano di

aver subito infortuni o danni a causa di

marciapiedi malandati, di strade disse-

state e di altro ancora. Il Comune è natu-

ralmente assicurato per tali evenienze, ma

ogni anno è costretto a stipulare polizze

per cifre consistenti e deve provvedere ad

esborsi risarcitori che, a parere degli uffici

comunali competenti, vanno oltre ogni

plausibile previsione negativa. Pertanto,

d’ora in poi, per ogni singolo caso, ver-

ranno effettuate puntuali e dettagliate ve-

rifiche di accertamento, e l’Ente sarà poco

propenso a liquidare somme in via tran-

sattiva».

In argomento, si ricorda che alcuni anni

fa l’amministrazione comunale valutò la

possibilità di perseguire a norma di legge

i responsabili di denunce non veritiere

1118 febbraio 2014Isernia

VENAFRO. La città necessita di nuove

spinte socio/culturali per ritrovare interessi

e vitalità. Ecco allora tante proposte per

centrare l’importante obiettivo. Tra queste

citiamo quella avanzata dall’ex ammini-

stratore del Comune di Venafro, il cav. An-

tonio Verrecchia di Ceppagna, sempre

attento alle diverse tematiche cittadine no-

nostante l’inesorabile incalzare degli anni.

L’idea del cav. : la comunità cittadina deve

riappropriarsi del vecchio ospedale SS. Ro-

sario, in disuso ed abbandonato dal sisma

dei primi anni ‘80, per trasformarlo in una

ricca fucina di arte, società e cultura a di-

sposizione di vecchie e nuove generazioni.

“A Venafro sussistono diverse belle poten-

zialità -afferma l’ex amministratore muni-

cipale- che vanno raccordate e messe as-

sieme perché siano produttive. Così

facendo si avrà crescita e progresso socio/

culturale della nostra città. Perciò l’invito

all’Asrem Campobasso, che ne è proprieta-

rio, perché l’ampio ex ospedale SS. Rosario

venga finalmente riaperto e messo a dispo-

sizione della collettività venafrana per pro-

durre ed ospitarvi tutto quanto attiene alla

musica, alla letteratura, alla storia, all’arte

ed alla cultura in genere. Le potenzialità

umane in tal senso a Venafro sussistono in

numero considerevole, vanno solo pro-

mosse ed incentivate con strutture e mezzi

adeguati”. “L’ex SS. Rosario, attualmente in

disuso dopo il tanto denaro pubblico speso

per restaurarlo dopo il sisma degli anni ’80,

-prosegue il nostro- è il luogo ideale dove

tutto questo può avvenire. Del resto non è

affatto bello, anzi rappresenta uno

“schiaffo” alla città, l’abbandono in cui si

continua a far precipitare un complesso

così capiente ed accogliente come il vecchio

ospedale venafrano, costato sacrifici a tante

precedenti generazioni ed oggi purtroppo

calpestato e mortificato dall’incuria del-

l’uomo del terzo millennio !”. La conclu-

sione di Verrecchia : “Si riapra perciò il

vecchio SS. Rosario, in modo che dal suo in-

terno possano decollare iniziative e realtà

con cui rilanciare l’immagine, la storia e la

cultura della nostra città”.

ISERNIA. I Carabinieri del Co-

mando Provinciale di Isernia hanno

attuato negli ultimi giorni un servizio

finalizzato a contrastare fenomeni di

microcriminalità e di illegalità dif-

fusa. Ad agire sul territorio le Sta-

zioni e i Nuclei Operativi e

Radiomobile delle Compagnie di

Isernia, Venafro e Agnone, con la col-

laborazione del personale del Nucleo

Investigativo. Tredici in totale le per-

sone denunciate per reati che vanno

dal furto alla detenzione abusiva di

armi, dalla truffa all’immigrazione

clandestina, dal danneggiamento alla

violazione degli obblighi di assi-

stenza familiare, dall’abusivismo edi-

lizio alle violazioni in materia di

prevenzione degli infortuni sul la-

voro e sulla regolarità occupazionale.

A Montaquila un 47enne del posto è

stato denunciato per il furto di un “I-

Phone” avvenuto all’interno di un

esercizio commerciale, la refurtiva

per un valore di circa cinquecento

euro, è stata recuperata; a Roccaman-

dolfi recuperate a tempo di record

anche due slot machine che erano

state asportate all’interno di un bar

della zona, gli autori del furto vistisi

braccati dagli uomini della Beneme-

rita, hanno pensato bene di disfar-

sene lungo la strada. A Colli al

Volturno, un 45enne residente a Na-

poli e domiciliato nella provincia

pentra, è stato denunciato per deten-

zione abusiva di armi, avendo

omesso di denunciare il possesso

delle armi presso il suo domicilio.

Nella circostanza sono finiti sotto se-

questro quattro fucili calibro 12 e un

fucile calibro 36. Ad Isernia, un

30enne di origine nigeriana è stato

denunciato per immigrazione clan-

destina in quanto privo di regolare

permesso di soggiorno, mentre un

40enne di Sparanise, in provincia di

Caserta, è stato denunciato per truffa

aggravata, in quanto con artifizi e

raggiri ha indotto una donna del

posto a consegnargli i documenti di

identità, che venivano poi utilizzati

per sottoscrivere falsamente a nome

della stessa un contratto di finanzia-

mento per la fornitura di prodotti

commerciali per un importo di circa

tremila euro. A Frosolone una

50enne del posto è stata denunciata

per violazione degli obblighi di assi-

stenza familiare, mentre a Carovilli

un 45enne del luogo, dovrà rispon-

dere di danneggiamento aggravato,

in quanto con un arnese atto allo

scasso, per futili motivi, ha grave-

mente danneggiato la porta di in-

gresso dell’abitazione della sua ex

moglie. Infine, con la preziosa colla-

borazione del Nucleo Ispettorato del

Lavoro dei Carabinieri, tra Isernia,

Venafro e Agnone, sette persone, per

lo più titolari di imprese edili ed atti-

vità commerciali, sono finite nei guai

per abusivismo edilizio, violazioni

alle norme in materia di tutela della

sicurezza sui luoghi di lavoro e per

sfruttamento di lavoratori a nero.

Nella circostanza venivano emessi

anche provvedimenti di sospensione

delle attività imprenditoriali e com-

merciali sottoposte a controllo.

Le richieste sono troppe e stanno mettendo in difficoltà le casse dell'amministrazione

ISERNIA. Il ministro Cecile Kyenge, in occa-

sione della sua recente visita al Museo paleoli-

tico di Isernia, aveva anticipato al sindaco Luigi

Brasiello l’idea di “colorare d’arancione” la gior-

nata del 21 marzo, che cade nella Settimana di

azione contro il razzismo, una campagna di sen-

sibilizzazione antirazziale che quest’anno

giunge alla decima edizione.

Il 4 febbraio scorso, il ministro Kyenge e il

presidente dell’Anci, Piero Fassino, hanno uffi-

cializzato tale proposito inviando una lettera a

Brasiello e ad altri sindaci d’Italia, augurandosi

che «questa decima edizione della Settimana di

azione contro il razzismo diventi un importante

momento di riflessione».

Entrambi auspicano che il 21 marzo i Comuni,

i cittadini, le aziende e le scuole caratterizzino

col colore arancione la propria città. «Chi lo

vorrà – scrivono Kyenge e Fassino nella lettera

–, potrà indossare un capo di abbigliamento

arancione o appendere un tessuto di tale colore

alla finestra. I Comuni potranno illuminare i

monumenti più importanti con fari arancioni,

op¬pure colorare le lampadine dei lampioni

delle strade principali, e altro ancora, tutto al-

l’insegna del colore arancione».

«Spero proprio che gli isernini si dimostrino

sensibili all’idea della Città Arancione – ha di-

chiarato Brasiello –, e attraverso un semplice

gesto simbolico diano un forte segnale a favore

dell’uguaglianza e contro la xenofobia. Il Co-

mune farà la sua parte e attende che l’Unar (uf-

ficio nazionale antidiscriminazioni razziali)

ufficializzi, nel dettaglio, le modalità per la par-

tecipazione».

Isernia si colora di arancioneDopo la visita del ministro

Kyenge la città scende

in campo contro il razzismo

“Valorizzare il vecchio Ss Rosario”

I Carabinieri setacciano il territorio

Il Comune inondate dai risarcimenti

Numerose le azioni condotte dagli uomini dell'Arma

La struttura dell'ospedale abbandonato potrebbe essere riattata a scopi sociali

Page 12: 18 febbraio 2014

TERMOLI - L’armatore Carlo

Di Candia è stato condannato

dal Tribunale di Larino per la

processione a mare di San

Basso dello scorso anno. I giu-

dici lo hanno riconosciuto col-

pevole perché a bordo del suo

peschereccio Cosimo Padre, che

portò in processione a mare la

statua del Patrono, si trovavano

a bordo una ventina di persdone

invece delle 9 prescritte dalla

Capitameria di Porto. Tornasndo

indietro nel tempo per la pro-

cessione dello scorso anno per

il trasporto del Sanpo venne

sorteggiato il Motopesca Luigi

Padre che, popchi giorni prima

delle festività, andò in avaria.

Quindi nuovo sorteggio e la

sorte baciò il Cosimo Padre. Di

Candia, i suoi famigliari e i ma-

rinai in due giorni addobbarono

il natante.

Il 3 agosto, giorno della pro-

cessione a mare, sul pescherec-

cio trovarono posto religiosi,

politici, amministratori regio-

nali, provinciali e locali, rappre-

sentanti delle forze dell’ordine.

Un numero di persone che sforò

le direttive imposte dalla Capi-

taneria di Porto. Oltre alla con-

danna penale, Di Candia dovrà

pagare anche una multa di 250

euro.

LITORALE - In un momento

politico così delicato, il settore

ittico prende atto dell'emana-

zione del decreto di proroga

delle attività di monitoraggio

della pesca ricreativa e sportiva

in mare e ripristino della obbli-

gatorietà del censimento abro-

gata dall'ex ministro Romano,

pubblicato in Gazzetta. Un in-

tervento certamente risolutivo

rispetto ai problemi posti dalla

gravissima crisi di redditività

che investe le imprese della

pesca professionale, dai costi

della selva di adempimenti bu-

rocratici cui gli operatori sono

chiamati, così come dal rispetto

dei vincoli sempre più strin-

genti della nuova Politica Co-

mune della Pesca. “Apprezziamo

l'attenzione giustamente riser-

vata all'incidenza dell'impatto

delle attività di pesca sportiva –

sottolineano da Alleanza coope-

rative -, che condivide con la

pesca professionale stesse

acque e stesse risorse, ma ci

chiediamo se, in questo mo-

mento, non ci siano in agenda

ben altre priorità da affrontare

per rispondere ai bisogni della

filiera pesca e acquacoltura na-

zionale, a cominciare dai tanti

dossier soprattutto comunitari,

con cui si trova a dover fare i

conti un settore ormai allo

stremo”.

1218 febbraio 2014 Termoli

Primarie Pd, l’analisi di Venittelli

Ferrovia, porto, infrastrutture,

Sel chiede chiarezzsa

Movimento 5 stelle: sul raddoppioferroviario "staremo attenti” TERMOLI - “La battaglia di libertà che abbiamo so-

stenuto è solo una tappa del percorso politico che ab-

biamo condiviso con le tantissime persone che ci

hanno dato concretamente sostegno in questa campa-

gna elettorale a suo modo entusiasmante. I valori in

cui noi crediamo saranno portati avanti sempre con te-

nacia e coraggio”. Con queste parole l’onorevole Laura

Venittelli ha commentato l’esito delle Primarie Pd mo-

lisane che ha visto vittoriosa la sua antagosnista Mi-

caela Fanelli. L’onorevole Venittelli ieri sera ha tenuto

una conferenza stampa nella sede elettorale di corso

Fratelli Brigida, dove ha tracciato un’analisi del voto.

TERMOLI - Le decisioni da

prendere sul futuro della fer-

rovia, sul porto e sulle altre

grandi infrastrutture della

città riguardano la vita di tutti

noi termolesi e non possono

essere discusse in incontri ri-

servati e comunicate con

quattro righe ai mezzi di in-

formazione. Questo è un me-

todo di lavoro superato, da

vecchia politica, oggi i citta-

dini chiedono partecipazione,

informazione e trasparenza

su tutte le decisioni più im-

portanti.

L'Amministrazione comu-

nale renda nota nel dettaglio

la situazione della trattativa

con le Ferrovie dello Stato, le

loro richieste e le possibilità

per la città e trovi un modo

per condividere queste scelte

con i cittadini.

Sinistra Ecologia

Libertà Termoli

Aquisto benistrumentali:sbloccata la Sabatini bisLITORALE - E’ stata pubbli-

cata la circolare per gli incen-

tivi alle imprese che sblocca

l’accesso ai finanziamenti per

l’acquisto di macchinari, im-

pianti, beni strumentali e at-

trezzature nuove di fabbica ad

uso produttivo, anche in lea-

sing. La circolare definisce i

requisiti, le condizioni d’ac-

cesso le modalità di conces-

sione e l’erogazione del

cotributo. In sede di conver-

sione in legge è stata prevista

l’estensione del beneficio alle

imprese del settore della

pesca. I suddetti finanziamenti

possono essere concessi entro

il 31/12/2016.

LITORALE - Raddoppio ferrovia-

rio, il Movimento 5 Stelle interviene

sul futuro raddoppio ferroviario

che dovrebbe essere realizzato

sulla tratta a sud di Termoli. “Rite-

niamo necessario questo intervento

anche perché rientra in un ottica di

sviluppo della viabilità che il MoVi-

mento 5 Stelle promuove, ovvero

quello su rotaia, il meno inquinante

che il nostro paese attualmente co-

nosca. Ad ogni modo resta alta la

guardia, al fine di garantire quel

delicato equilibrio tra sviluppo e

tutela dell’ambiente, troppe volte

alterato a discapito di quest’ultimo.

La scelta di non raddoppiare l’esi-

stente nella tratta di Campomarino

ci sembra una decisione giusta e

condivisa, anche se avremmo pre-

ferito che la tratta affiancasse l’au-

tostrada per un tratto maggiore.

Resta da stabilire come il nuovo bi-

nario impatterà nei restanti 8 km

sul territorio tra Termoli e Campo-

marino; per farlo rimandiamo

l’analisi ad un progetto definitivo,

garantendo a tutti i cittadini termo-

lesi e molisani il nostro impegno e

la nostra attenzione alla questione”.

Processione San Basso, peschereccio troppocarico di fedeli: condannato armatore

Alleanza cooperative, decreto pescasportiva risolutivo per filiera ittica

Page 13: 18 febbraio 2014

1318 febbraio 2014Termoli

SAN GIULIANO DI PUGLIA –

I sindaci del cratere sismico si

sono riuniti a San Giuliano di

Puglia e siscusso su ricostru-

zione e accordo per la conti-

nuità lavorativa dei precari

della Protezione Civile. Al ter-

mine della riunione i primi cit-

tadini hanno stilato un

documento, inviato al presi-

dente della Giunta regionale

Paolo Di Laura Frattura e al

consigliere delegato della Pro-

tezione Civile Salvatore Ciocca,

lamentando la loro esclusione

dal tavolo di programmazione. I

sindaci denunciano pubblica-

mente “l’assurda estromissione

dal “tavolo tecnico” tenutosi in

Prefettura a Campobasso, con-

vocato dal Prefetto, alla pre-

senza del Sottosegretario De

Camillis, della Deputazione par-

lamentare molisana, del Presi-

dente Frattura, del

Vice-Presidente e Assessore

Petraroia, del Consigliere regio-

nale Ciocca, dei rappresentanti

sindacali, dove l’argomento

centrale non è stata la “Rico-

struzione” (i “cittadini terremo-

tati” che hanno perso la casa e

non ancora la ricostruiscono, le

imprese che hanno realizzato

lavori e non ancora vengono pa-

gate e tutte le altre questioni

“tecniche e non” ancora irri-

solte) ma la problematica del

personale dell’Agenzia regio-

nale di Protezione Civile (circa

218 unità), i cui contratti sono

scaduti tutti al mese di gennaio

2014”. Prendento le distanze

dagli accordi sottoscritti, i sin-

daci chiedono “Soluzioni di-

verse e/o alternative, ad avviso

dei Sindaci, risulterebbero tutte

in contrasto con il vero obiettivo

che tutti dovrebbero voler rag-

giungere, cioè quello di ridare

una casa a chi l’ha persa a causa

del terremoto. In particolare, la

nuova Legge regionale dovrà

prevedere che i Sindaci assu-

mano direttamente, fino al

31.12.2018, il personale neces-

sario per le predette attività,

con oneri a carico dei fondi di

cui alla Delibera Cipe 62/201

ancora disponibili per le attività

di assistenza tecnica.

L’Agenzia Regionale di Prote-

zione Civile o altro Servizio re-

gionale individuato avrà

funzioni di controllo, supporto e

monitoraggio delle attività di ri-

costruzione”. Oggi alle 16,

presso il Villaggio provvisorio di

Bonefro, i primi cittadini del

cratere sismico terranno una

conferenza stampa per illu-

strare le loro linee guida e pro-

poste.

LARINO - In riferimento alle osservazionimosse dal portavoce della Rete civica nazio-nale del Molise Avv. Marone, e riportate da or-gani di stampa locale e da testategiornalistiche on-line, in data 13.02.2014, ilConsorzio Bonifica Integrale Larinese, al fine dievitare interpretazioni pretestuose o eventualistrumentalizzazione, ritiene doveroso fare delleprecisazioni. Con deliberazione del C.I.P.E. n.99/2006, il Consorzio Bonifica Integrale Lari-nese è stato designato soggetto aggiudicatoredelle opere di Irrigazione del Basso Molise conle acque dei Fiumi Biferno e Fortore - 1° In-tervento, infrastruttura strategica di pubblicautilità, inserita nel Primo Programma di cui allaLegge n. 443/2001 c.d. "Legge Obbiettivo", perla cui attuazione, si rende necessario acquisirela disponibilità di aree, interessate dalla realiz-zazione dei lavori. Già in fase di progettazione, proprio nell'ot-

tica di limitare al massimo i disagi che sareb-bero potuti derivare alle ditte consorziate, il Consorzio ha inteso

limitare, al minimo indispensabile, il ricorso allaacquisizione di aree mediante espropriazione,

optando per la costituzione di servitù , che rap-presentano, un vincolo meno gravoso per i ter-reni interessati. Gli adempimenti finalizzatiall'acquisizione delle aree, ivi compresa la stimadelle relative indennità, sono espletati, su man-dato del Consorzio conferito in virtù di quantostabilito dal Contratto di Appalto, dall'impresaesecutrice dei lavori, sotto la continua sorve-glianza e supervisione della struttura tecnicaconsortile. Ciò premesso, in merito alla quanti-ficazione delle indennità, da corrispondere aiproprietari delle aree da asservire o espro-priare, è certamente noto all' Avv. Marone, chela declaratoria di anticostituzionalità dell’arti-colo 40, commi 2 e 3 del d.P.R. n. 327/2001(Testo unico delle disposizioni legislative e rego-lamentari in materia di espropriazione perpubblica utilità), resa dalla Corte Costituzionalecon sentenza n. 181 del 10/06/2011, ha san-cito l'inutilizzabilità dei cosiddetti V.A.M. (valoriagricoli medi). E' pertanto evidente che non esi-ste alcuna quantificazione normativa del "giu-sto valore di mercato dei terreni", per la cuideterminazione deve necessariamente rimet-tersi, così come operato da questo Consorzio

in sede di approvazione delle indennità, resacon la Delibera del Comitato esecutivon.237/20013, ai principi dell'estimo, conside-rando tutti i parametri che concorrono alla de-terminazione del predetto valore, ivi compresoil giusto contemperamento tra il valore attualedelle aree e l'incremento dello stesso, conse-guente alla realizzazione degli impianti di irri-gazione. In tale ottica si ritiene che laquantificazione delle indennità, stabilita da que-sto Consorzio, sia rispettosa dei principi nor-mativi di trasparenza, correttezza, imparzialitàed efficienza, e garantisca il giusto ristoro aiproprietari delle aree interessate dalle operedi irrigazione, anche in considerazione dei be-nefici che gli stessi trarranno dalla realizza-zione delle medesime opere, rilevando che, seda un lato le indennità non possono ridursi amero "risarcimento simbolico" è altrettantovero che le stesse indennità, liquidate dal Con-sorzio con fondi pubblici, non possono assolu-tamente assumere la natura di sproporzionato"ristoro a pioggia", pur se destinato ad un com-parto delle cui difficoltà questo Ente è piena-mente consapevole.

BASSO MOLISE - Via libera dal Cipe a sette nuovi contratti di filiera nel compartoagroalimentare, per 197 milioni di euro di investimenti complessivi. “È una notizia diestrema importanza per il comparto agroalimentare: sono queste le risposte concrete chele imprese aspettano dalla politica per far ripartire l’economia e dare un contributo allacrescita del Paese”. Con queste parole il presidente dell’Alleanza delle cooperative agroa-limentari Giorgio Mercuri commenta la notizia dell’approvazione da parte del Cipe disette nuovi contratti di filiera per un investimento complessivo di 197 milioni di euro. “Lerisorse stanziate – spiega Mercuri – daranno un apporto significativo al comparto agroa-limentare in termini di sviluppo e innovazione perché non rispondono al vecchio principiodegli ‘aiuti a pioggia’, bensì a quello di una logica di filiera, andando quindi a premiare quantisi mettono insieme puntando sull’aggregazione. I contratti di filiera, attraverso il coinvol-gimento delle diverse fasi – produzione, trasformazione industriale e distribuzione al con-sumo – sono di fatto quelli che presentano più analogie con la mission dellacooperazione”. Non stupisce quindi il ruolo che ha avuto la cooperazione agroalimentarenella presentazione dei contratti. Una soddisfazione particolare viene espressa dal Presi-dente Mercuri per l’approvazione del Contratto di filiera “Cereali nazionali di qualità”,l’unico presentato nel settore cerealicolo. Con una capacità di produzione cerealicola di350.000 tonnellate e 280 milioni di euro di produzione lorda vendibile rappresentata,esso potrà incidere in maniera strategica su un comparto in cui è minore il livello di con-centrazione e in cui occorre maggiormente lavorare per dare valore aggiunto alla pro-duzione primaria”. “Un altro merito dei contratti di filiera – conclude Mercuri – è che essiconsentono di dare avvio ad ampie progettualità: con le risorse stanziate sarà possibilepianificare e realizzare investimenti strategici di lunga durata, capitalizzando al massimo lesomme erogate, creando sviluppo e occupazione dando un reale contributo all’ammo-dernamento e alla crescita in termini di competitività del comparto agroalimentare”.

Convocato consiglio comunale

Ganarolo, no al progettoGran Manze in Molise

Imprese, da Cipe finanziamentiper agroalimentare

LARINO – Il Consiglio comunale è convocato in sessione ordinaria perle ore 18 del 20 febbraio in prima convocazione e per venerdì 21 febbraioalle 19 in seconda convocazione. Sette i punti all’Ordine del giorno e traquesti: L’approvazione della proposta di modifica al Piano sanitario regio-nale; Integrazioni al regolamento per le alienazioni degli immobilki di pro-prietà comunale; Lavori di somma urgenza a seguito di calamitàarmosferiche del 1 e 2 dicembre 2’13; Determinazione gettoni di presenzadei Consiglieri comunali.

BOLOGNA – La società Granarolo rende noto di aver concluso

le valutazioni di fattibilità del progetto Gran Manze nella regione

Molise. Dopo aver esaminato in dettaglio tutti gli aspetti del pro-

getto, è stato deciso di non procedere alla realizzazione dell’in-

sediamento zootecnico in Molise per le caratteristiche delle

problematiche emerse. Dunque con buona pace di tutti, favore-

voli e contrari all’insediamento, l’allevamento non si fatà più in

basso Molise ma in qualche altra regione italiana.

Ricostruzione, sindaci del crateresismico in conferenza stampa

Lavori di Irrigazione del Basso Molise,Indennità di asservimento ed esproprio

CAMPOMARINO – E’ stata consegnata all’Istituto com-prensivo di Campomarino la Bandiera Verde della Fee riser-vata al mondo della scuola per la partecipazione al progetto“Eco School” alla presenza del dirigente scolastico TeodoroMusacchio e del vicesindaco Vincenzo Norante. E’ un ulte-riore riconoscimento per il Comune di Campomarino dopol’assegnazione nel 2013 della Bandiera Blu a dimostrazionedi un avviato cammino ambientale per l’importante localitàturistica molisana. Alla consegna del vessillo hanno parteci-pato il consigliere nazionale e presidente regionale Abruzzoe Molise della Fee, Paolo Leonzio, il consigliere regionale dellaFee Abruzzo, Eugenio Spadano, e in rappresentanza degli Isti-tuti comprensivi n. 1 e n. 2 di Vasto, Giovanna Cericola e Ga-briella Boschetti, che hanno realizzato nelle loro classi discuola primaria il progetto “Eco School”. Nel corso dell’in-contro sono state illustrate le iniziative che verranno realiz-zate a Campomarino oltre a attivare una collaborazione piùproficua tra Abruzzo e Molise per un gemellaggio tra gli isti-

tuti comprensivi per la prozione del rispetto dell’ambientenelle scuole nell’ambito di “Eco School”. Referente per lescuole di Campomarino del progetto è l’insegnante StefaniaFlavi. “Attraverso lo sport, l’ambiente e la cultura – ha dettoil presidente Leonzio – contiamo di avvicinare i nostri giovania rispettare la natura dei luoghi nei quali vivono. Cultura chesi realizza con gli scambi culturali dal Molise e dall’Abruzzoverso l’Europa, in particolare con i paesi scandinavi dove èben radicato il rispetto dell’ambiente”. Accordi sono in corsocon il sindaco Gianfranco Cammilleri per attivare gli scambieuropei e ospitare a Campomarino gli studenti. “Sono moltosoddisfatto – ha aggiunto Leonzio – della sensibilità mostratadagli studenti e dagli insegnanti delle scuole di Campomarinonel rispetto dell’ambiente. Dalla scuola primaria bisogna for-mare i cittadini del futuro perché cresca una coscienza delrispetto del nostro ambiente vitale. Campomarino e l’ammi-nistrazione comunale stanno compiendo importanti passi intal senso”.

Assegnata all’Istituto comprensivo la Bandiera Verde della Fee

Page 14: 18 febbraio 2014

1418 febbraio 2014 Cultura

Santa Maria della Strada,una carica simbologica

Il Molise è una terra che narra di

civiltà millenarie, testimoniate

dalle grandi bellezze archeologiche

che ne impreziosiscono i paesaggi.

È una terra aspra, di antichi bor-

ghi in cui il tempo sembra essersi

fermato.

Il Molise è una terra sconosciuta

ai più, perché nascosta ai grandi

clamori pubblicitari della nostra

epoca, ma è un forziere di tesori da

scoprire, nella sua fitta trama di

castelli, monasteri, chiese e san-

tuari, che si fanno testimoni diretti

di una storia antica e silenziosa.

Ed è proprio in questo splendido

scenario, fatto di colori e di pro-

fumi inebrianti, che ha inizio il no-

stro viaggio in cerca di misteri e

leggende. La prima tappa del no-

stro peregrinare la faremo in un

villaggio mesto, non lontano dal

capoluogo ma distante dal fragore

della vita quotidiana. Proprio nella

campagna circostante il piccolo

borgo di Matrice, sorge la chiesa di

Santa Maria della Strada, un vero

fiore all’occhiello dell’architettura

medioevale.

Si tratta, infatti, di una chiesa ri-

colma di arte e di una forte carica

simbologica. All’interno, le tre na-

vate rappresentano la Santissima

Trinità, e vi sono dodici colonne,

come dodici erano gli apostoli. Il

tempio sorge orientato ad oriente,

perché è lì che il sole si leva, come

simbolo del Cristo che nasce e ri-

sorge. Ma intorno a questa chiesa

aleggia un velo di leggenda e mi-

stero. Si narra infatti che un re di

nome Bove, innamoratosi della fi-

glia, si rivolse al Papa per ottenere

il consenso di sposarla; il pontefice

accettò, ma solo alla condizione

che il re riuscisse ad erigere, in

una sola notte, cento chiese dispo-

ste in modo che fossero visibili

l’una dall’altra. L’inverosimile

prova non riuscì a placare il desi-

derio ardente del re che patteggiò

con il demonio, unico in grado di

dargli un tale potere. Ovviamente,

il diavolo, chiese in cambio l’anima

del re.

Insieme si misero a lavorare in-

cessantemente per costruire le

chiese e all’alba dell’ indomani la

realizzazione di novantanove di

esse era compiuta, ma prima che

la centesima fosse ultimata, il re

Bove provò un profondo rimorso e

pregò intensamente Dio che, nella

sua infinita misericordia lo per-

donò, mentre il demonio, irritato

per l’ennesima sconfitta, scagliò

un masso contro la chiesa in via di

ultimazione, quella di Santa Maria

della Strada, e ne colpì il campa-

nile; il masso rimbalzò e si con-

ficcò nel terreno a breve distanza

dalla costruzione. E proprio nei

pressi della chiesa è presente un

masso denominato “il masso del

diavolo”.

Il re Bove venne sepolto proprio

in questo edificio. La leggenda rac-

conta che solo sette delle cento

chiese siano sopravvissute nei se-

coli, e più precisamente, quella di

Santa Maria Assunta di Ferraz-

zano, quella di San Leonardo a

Campobasso, Santa Maria As-

sunta di Cercemaggiore, Santa

Maria di Monteverde, Santa Maria

della Strada a Matrice, San Gior-

gio di Petrella Tifernina e Santa

Maria di Canneto a Roccavivara.

Per il momento il viaggio sulla

strada della leggenda termina qui,

ma continueremo il nostro pere-

grinare in altri luoghi, e ci sem-

brerà di entrare in storie e mondi

misteriosi che ci sarà difficile la-

sciarci alle spalle…(1. continua)

S.I.

“All’interno, le tre navate

rappresentano la Santissima

Trinità, e vi sono dodici

colonne, come dodici erano

gli apostoli. Il tempio

sorge orientato ad oriente,

perché è lì che il sole si leva,

come simbolo del Cristo

che nasce e risorge”

Page 15: 18 febbraio 2014

La tripletta di Vittorio Espo-sito rappresenta per l’OlympiaAgnonese un toccasana di note-voli dimensioni. Dopo il successocasalingo contro la Jesina, per laprima volta in questo campio-nato, infatti, il team di misterCorrado Urbano è uscito fuoridalla zona playout e può guar-dare al futuro con rinnovato ot-timismo.Il club granata, come suo co-

stume, non si è mai demoraliz-zato di fronte ai periodi negativi,confermando sempre la fiducia al suo allenatore, così come ac-caduto al termine di un ciclo di sette sconfitte consecutive trala quarta e la decima giornata.Qualche accorgimento di mercato e con le cinque vittorie

nelle ultime sette partite di campionato ecco giungere, per laprima volta, l’uscita dalla zona rossa della graduatoria. Unichedue sconfitte in casa delle ‘big’ Vis Pesaro e Ancona.L’acquisto del talento Esposito ha contribuito alla risalita della

graduatoria e il fantasista di San Martino in Pensilis, a quota novereti stagionali, meriterebbe una posizione della classifica marca-tori decisamente migliore. A differenza dei colleghi di reparto di

altre squadre, lui contro il Bo-jano, team col quale avrebbe po-tuto incrementare il suopersonale bottino, così comehanno fatto tutti i bomber delgirone F di serie D, non si è maiincontrato. Quando vestiva lamaglia del Giulianova i matesininon si sono presentati in campo,mentre quando a giocarci con-tro sono stati gli altomolisaniEsposito era squalificato.In un momento così positivo,

l’Olympia Agnonese deve conti-nuare a risalire la china della classifica, per raggiungere quantoprima la soglia che consente di stare tranquilli e conquistare lasettima salvezza consecutiva, un piccolo record per una comu-nità di poco più di cinquemila abitanti e in un torneo dove ci siconfronta al cospetto di realtà ben più grandi.La squadra di mister Urbano tornerà a lavorare nel pomerig-

gio al ‘Civitelle’: archiviato il successo contro la Jesina, inizia lasettimana che condurrà la squadra granata allo spareggio-sal-vezza in casa della Recanatese, un appuntamento col quale in-viare un chiaro messaggio a tutte le altre pretendenti allapermanenza nella categoria.

Sport

Il Campobasso, dopo la ventunesima vittoria stagionale

in campionato in altrettanti incontri, è tornato subito in

campo, per una seduta di allenamento svolta allo stadio di

contrada Selva Piana. Il 7-0 infilato ai danni della Cliter-

nina fa pensare di più a un allenamento di metà setti-

mana, in vista del ritorno degli ottavi di finale di Coppa

Italia in programma domani ad Avezzano, che a una gara

di campionato.

I numeri del team rossoblù sono destinati a restare negli

annali del calcio: 21 vittorie, punteggio pieno in campio-

nato, 67 gol fatti e 11 subiti.

La striscia di vittorie consecutive (in altrettante partite

ufficiali disputate) si allungano con la Coppa Italia: 32 suc-

cessi, 107 reti realizzate e 16 subite. Una vera e propria

macchina da guerra.

L’allenatore rossoblù, Francesco Farina, nonostante i

numeri, continua a tenere sotto torchio i suoi ragazzi e l’al-

lenamento di ieri ne è il più degno testimone.

Ad Avezzano si partirà dall’1-0 in favore dei lupi moli-

sani, che avranno dunque due risultati su tre a disposi-

zione. Il trainer rossoblù ritroverà rispetto a sei giorni fa il

lungodegente Pignataro, che potrebbe alternarsi con l’al-

tro centrocampista in ripresa, Corradino, oltre a Guglielmi.

Se i due mediani potrebbero essere protagonisti di una

staffetta, per l’attaccante di Mirabello potrebbe prospet-

tarsi una maglia da titolare dopo gli acciacchi delle ultime

settimane.

Farina valuterà, ovviamente, tutte le varie opzioni al va-

glio, perché se anche la Coppa Italia è un obiettivo per

continuare a giocare anche fuori dal Molise, non ci si può

dimenticare dell’importante appuntamento che riserva

domenica il campionato.

I lupi saranno di scena sull’ostico campo di Fornelli

nella rivincita della finale regionale della Coppa Italia. Re-

cord a parte, il Campobasso non potrà permettersi passi

falsi domenica sul sintetico del centro pentro, perché i ros-

soblù voglio mantenere l’inseguitrice Calcio Dauna a de-

bita distanza dal primo posto con i pugliesi attardati di ben

undici lunghezze.

Prima del Fornelli, però, il Campobasso è concentrato

sulla Coppa Italia: l’obiettivo è entrare nelle prime otto

squadre d’Italia. In caso di qualificazione, i lupi affronte-

ranno nei quarti di finale della kermesse tricolore la vin-

cente della sfida tra i sardi del Portocorallo e i laziali

dell’Empolitana Giovenzano. All’andata successo casa-

lingo degli isolani per 1-0.

1518 febbario 2014

Farina sta studiando l’undici titolare, senza dimenticare che domenica si farà visita al Fornelli

Lupi, ad Avezzano per inseguire il sogno tricoloreIl Campobasso, domani, contenderà agli abruzzesi l’accesso ai quarti di finale di Coppa Italia

I tifosi rossoblù nella Curva Scorrano (foto Riccardo Coccaro)

Il day-after della sconfitta di Termoli è anche quello della meditazione in casa Iser-nia. Un polverone alzato dopo il ko del ‘Cannarsa’ su un possibile ricorso della for-mazione pentra, vittima di una rappresaglia da parte dei supporter giallorossi.Quest’ultimi poco prima dell’incontro avrebbero esploso alcuni petardi nei pressidell’autobus che stava conducendo la squadra allo stadio.Tanto spavento per i calciatori biancocelesti, senza però particolari conseguenze

per i tesserati dell’Isernia. Dopo l’incontro il direttore sportivo Dino Petrangeloera ancora intento a sincerarsi delle condizioni di alcuni suoi giovani ragazzi,quando si è sollevata una voce davanti agli spogliatoi di un possibile ricorso, per ri-chiedere la vittoria a tavolino della partita.“Si è alzato un polverone inutile – ha dichiarato l’operatore di mercato bianco-

celeste – perché queste decisioni le prende la società. Né io, né il presidente ab-biamo mai parlato di ricorso ai danni del Termoli. Ci siamo spaventati per loscoppio dei petardi da parte di alcuni pseudo-tifosi giallorossi, però, non possiamoassolutamente trovare un capro espiatorio in questa brutta vicenda. Accettiamo lasconfitta, rialziamo la testa e andiamo avanti. Sapevamo di affrontare una corazzataallestita per la vittoria finale. Avremmo semplicemente voluto fare una miglioreprestazione, soprattutto dopo una mezz’ora giocata alla pari. Non capisco comemai sia uscita fuori la voce di un possibile ricorso. Ripeto che gli unici che possonoparlare di queste vicende sono i dirigenti e martedì (oggi, ndr) ribadirò questoconcetto all’allenatore, allo staff tecnico e alla squadra. Il Termoli è una societàamica, perché siamo club della stessa regione. C’è una rivalità sportiva, ma non an-diamo oltre”.L’Isernia si ritroverà sul campo questo pomeriggio, per la ripresa della prepara-

zione. Dopo la sconfitta di Termoli, non è più lecito sbagliare. Domenica al ‘Lan-cellotta’ arriverà l’Angolana in un vero e proprio spareggio salvezza e l’unicorisultato possibile sarà il successo.

L’operatore di mercato biancocelestegetta acqua sul fuoco sull’episodio che hacaratterizzato il pre partita del ‘Cannarsa’Petrangelo: “Non inoltreremoricorso contro il Termoli”Il ds dell’Isernia: “Ci siamo spaventati per lo scoppio dei petardi vicino all’autobus, ma accettiamo la sconfitta del campo”

Il team granata, per la prima volta, in classifica si trova fuori dalla zona playoutL’ Agnonese coccola il suo bomber EspositoIl fantasista di San Martino in Pensilis sta deliziando il ‘Civitelle’ a suon di gol

Vittorio Esposito, la tripletta gli ha consentito di portarsi il pallone a casa

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