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17/23 MAGGIO 2011
SettimanaleAnno XXXIV
Fascicolo 1721
2,50 Euro
(Italy only)
20
SUPERBIKESUPERBIKEMax BiaggiMax Biaggi
il perseguitatoil perseguitato
OFF ROADOFF ROADGP Italia enduroGP Italia enduro
GP USA crossGP USA cross
Poste
Italia
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A.P.
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L. 35
3/20
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Caccia alle streghe
MAXI NOVIT MV Agusta F4 RR Corsacorta
Lultima follia: regolamentare i sorpassi. Simoncelli alla sbarra
gi Lultima follia: regolamentare i sorpassi. Simoncelli alla sbarra
gi prima dellincidente con Pedrosa. Per Dovi e Rossi la gioia del
podioprima dellincidente con Pedrosa. Per Dovi e Rossi la gioia del
podio
MOTOGP MOTOGP FRANCIA FRANCIA
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motosprint
5
Centralino 051.6227.111Segreteria 051.6227.213Fax 051.6256.191 -
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Sommarionumero 20/2011
1LA POSTALetteredi Stefano Saragoni 6Officinadi Massimo Clarke
12
1PADDOCKVelocit, cross, enduro, trial,minimoto, speedway,
supermoto 16
1IN PISTAMotoGPGP Francia. Tutto sulla quarta prova iridata dai
nostri inviati a Le Mans 28Moto2GP Francia 50125GP Francia
56SuperbikeMax Biaggi. Errori ed ommissioni 68
1FUORISTRADACross MX1-MX2GP USA a Glen Helen 72EnduroGP Italia a
Francavilla di Sicilia (ME) 80TrialGP Germania a Gefrees
84SpeedwayGP Svezia a Goteborg 85RallyItaliano a Citt di Cividale
(UD) 86SupermotoItaliano a Viterbo 87SportitaliaGare nazionali e
campionati regionali 88
1SU STRADANovit MV Agusta F4 RR 90Prova novitVespa PX 125/150
92AttualitIl motore Husqvarna 900 98MotolandiaTurismo, viaggi,
epoca 100Made inAbbigliamento e accessori 104
1MERCATINO Compravendita di moto e accessori 106
1GP GUIDAGare e raduniGli appuntamenti in pista 114
1RUBRICHE Contromano di Marco Masetti 22Polvere di stelle di
Luigi Rivola 24Qui Giappone di Akira Nishimura 96Donne e motori di
Laura Cattaneo 100Via col vento di Giovanni Carlo Nuzzo 103
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051.6227.251CRISTIAN TROMBA 051.6227.393IGLIS BACCHI
051.6227.293LUIGI RAIMONDI 051.6227.252VANNI ROMAGNOLI
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enduroGIULIO BERNARDELLE tecnica da corsaMARIO CANDELLONE
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superbikeMARCO MASETTI [email protected] motogpGIORGIO SERRA
vignetteGIANNI TOMBA [email protected] speedwayLaura Cattaneo,
Akira Nishimura,Giovanni Carlo Nuzzo, Max Regazzi.
Tonino Abramo, Ilio Ascione, Edoardo Bauer, Leonardo Boarini,
Sandro Callegaro, Alessandro Camera, Marco Chil, Marina Cima, Paolo
Ciri, Massimo Dellepiane, Giovanni B. De Nisi, Fabio Di Giorgi,
Giuliano Diligenti, Roberto Dorillo,Fabio Fazi, Francesco Fiorani,
Giovanna Guiso, Fiammetta La Guidara, Gianluca Landi, Salvatore
Ledda, Giorgio Lever, Oscar Malugani,Diego Mancuso, Marco
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motosprint
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SONO un tifoso di Biaggi e sono molto dispiaciuto per come sono
andate le cose per il mio pilota ma... non sar che stia diventando
scomodo anche in Superbike?
Un in bocca al lupo a Max, un buuu alla Direzione gara (che
dovrebbe giudicare con buon sen-so), perch non si punisce un
pilo-ta che tira dritto ai 300 orari con sei secondi di vantaggio,
e... una dose di umilt per Melandri.
Giampaolo Firenze
GUARDANDO le reazioni del pubblico alla prima variante di Monza,
mi sono reso contro che spesso quello che chiamiamo appassionato ha
bisogno di tifa-re contro e di insultare, senza ca-pire che i
piloti sono persone nor-mali, con i loro pregi e difetti, e che
vanno anche capiti per questo. Ma temo che nei confronti di Biaggi
ci sia anche tanta invidia...Max il Mondiale pu ancora vincerlo, ma
non sta reggendo la pressione, al contrario di Checa, che non ha
buttato neanche un punto.
Roberto Vicenza
ATTENDEVO il round di Monza con trepidazione, sperando di
ve-dere uno spettacolo tutto italiano. Purtroppo ho visto tre
situazioni imbarazzanti.
In gara 1, Biaggi ha buttato al vento 5 punti con un errore che
ha spianato la strada a Laverty.
In gara 2, stato penalizzato per non so quale ragione. Comun-que
ha sbagliato di nuovo...
Ma la cosa che mi ha dato pi da pensare, sono le dichiarazioni
di Marco Melandri. Nel parco chiuso, appena sceso dalla moto, non
ha parlato della sua prestazione o del
problema (?) che ha avuto in Para-bolica, ma ha sparato a zero
su Biaggi! Diciamo che ha perso una buona occasione per stare
zitto... Visto che ci sarebbe da chiedersi come mai le abbia prese
dal suo compagno di squadra in entrambe le manche!
Melandri mi ha deluso quanto Biaggi. Se in MotoGP ci sono dei
bambini che si fanno i dispetti, qui forse siamo allasilo!
Alessandro Schonau
A FRONTE del furto perpetrato a Monza ai danni di Max Biaggi, mi
pongo e vi pongo una domanda: ma questi soloni burocrati che
governano il nostro amato sport, non potrebbero tentare di tirare
fuori gli attributi e confessare una volta per tutte che vogliono
elimi-nare Max dal motociclismo?
Silvio Dagnino Genova
LA PENALIZZAZIONE inflitta a Biaggi a Monza stata una vera e
propria ingiustizia. Piuttosto fate-gli una multa, oppure mettete
la ghiaia nella via di fuga!
Paccio 74
RIDE THROUGH, una regola senza senso nel motociclismo. Una gara
di F.1 dura mediamente unora e mezza, una della SBK poco pi di un
terzo, non c tempo per recuperare. E noi, in tribuna o sul divano,
veniamo privati dei protagonisti. Non bisogna essere tifosi di
Biaggi per rendersene conto.
Angelo Bergamini
SPESSO ho criticato i compor-tamenti in gara e fuori di Max
Biaggi. Oggi invece non sono dac-cordo con la penalit che gli
stata inflitta, enormemente supe-riore al reato commesso.
Lerro-re involontario di un concorrente in variante dovrebbe essere
con-templato da un regolamento sportivo e non sanzionato da una
regola tiranna, in grado di in-ficiare totalmente i reali valori in
pista. Un pilota che primo, in solitario e con un vantaggio
im-portante come quello che aveva Biaggi, al di l dellinfrazione
com-messa, dalla quale non ha tratto alcun vantaggio, dovrebbe
essere penalizzato senza snaturare i rea-li valori espressi in
pista in una manche di levatura mondiale.
Mi si risponder Dura lex sed lex ma secondo me a Monza stato
penalizzato lo sport.
Michele Pomilio Pergine (TN)
UNA vergogna! I burocrati dello sport stanno rovinando le nostre
amate gare. A Monza ab-biamo assistito al pi clamoroso furto della
storia sportiva, Biaggi stato fatto oggetto di una palese
ingiustizia, a cui difficilmente po-tr essere resa giustizia. La
Dire-zione gara dovrebbe amare lo sport che dirige, invece di
coprirsi di ridicolo. Esorto chi ne ha com-
VISTO PEDROSA CHE HA LASCIATO IL MANUBRIO? Sono un appassionato
di motociclismo, tifoso di Valentino. Vorrei evidenziale il gesto
di Pedrosa allEstoril. Ricordate? Il braccio sinistro che si stacca
dal manubrio a 200 km/h in piega! Nessuno ci ha fatto caso?
Stefano Rondinelli
I primi a farci caso sono stati i telecronisti, segnalandolo a
chi non avesse notato. Dani ha sgranchito il braccio un po
intorpidito. Noi abbiamo avuto la riprova di quale controllo della
moto abbiano i campioni veri.
ECCOLI. SONO QUESTI I NUOVI GUARD RAIL!Eccoli! In provincia di
Piacenza sono comparsi finalmente i nuovi guard rail (sotto), degni
dellItalia di oggi. Sono morbidi e se sbagli... fai solo una figura
di m...
Daniele Maggi Piacenza
IN B
RE
VE
IL POPOLO DI MAX GRIDA ALLINGIUSTIZIA
Lettere
La penalizzazione non andata gi
di Stefano Saragoni [email protected]
]
QUESTO IMBUTO DISEGNATO SULLASFALTO DELIMITA LA CORSIA DI
RIENTRO IN PISTA DOPO UN DRITTO ALLA VARIANTE. LA FRECCIA ROSSA
INDICA LA TRAIETTORIA CORRETTA, LA BIANCA DOVE PASSATO BIAGGI IN
GARA 2.
Perdere un chilo*
senza sforzo ?Il sogno di tutti gli sportivi.
La vostra sportiva soffre di pesantezza nei cambi di direzione?
Regalatele una terapia a base di MICHELIN PowerPure! Con lultima
generazione della nostra tecnologia bi-mescola 2CT, nel momento in
cui la moto va in piega, si
dispone di una maggiore superficie di mescola morbida a terra e,
di conseguenza, di maggiore grip. Ma la vera novit la MICHELIN
Light Tire Technology: Michelin Power Pure pesa 1 kg di meno dei
suoi concorrenti*! Questo guadagno
di peso aumenter sensibilmente lagilit della vostra moto. Il
beneficio amplificato dal fatto che questo kg guadagnato sulle
masse non sospese. Ulteriore prova delle performance di MICHELIN
Power Pure, il fatto che tutte le
tecnologie utilizzate sono state validate in competizione dal
MICHELIN Power Research Team, il laboratorio itinerantepi veloce
del mondo .
*Peso medio di un treno di pneumatici anteriore 120/70 ZR 17 e
posteriore 190/50 ZR 17 MICHELIN Power Pure in rapporto al peso
medio dei concorrentiseguenti a pari dimensione (in ordine
alfabetico): Bridgestone BT-016, Dunlop Qualifier 2; Metzeler
Sportec M3, Pirelli Diablo Rosso.
www.michelinpowerpure.com
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motosprint
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Lettere
PRIMA IL PILOTA E POI LA MOTO
IMMAGINO che molti altri appassionati si siano accorti di quanto
successo durante il week-end del GP Portogallo. Sia nelle prove che
in gara - e in tutte e tre le classi - ho visto brutti momenti.
Durante le prove ufficiali della Moto2 ci sono state parecchie
cadute, quasi tutte fortunatamente senza serie con-seguenze per il
pilota.
Gi, il pilota... Mi dico, quando vedi che un pilota cade, andrai
bene a soccorrere lui, prima di occuparti della sua moto, no?
Invece no. Un pilota della Moto2 rimasto steso sulla pancia per
qualche secondo... e io l costretta a guardare il mashall che corre
verso la moto! Come se non avesse nemmeno visto il pilo-ta a pochi
centimetri di distanza! La stessa cosa successa durante le gare
della 125 e della MotoGP (in questo caso era Barbera il pilota non
assistito). Non conosco esattamente il ruolo preciso e i doveri che
hanno i marshall, ma a questo punto gradirei molto saperli, perch
credo di avere pi buonsenso io di loro, anche se non sono mai
andata a vedere una gara in circui-to, ma seguo da ben dieci anni
questo sport.
Scusate lo sfogo, ma quando succedono certe cose qualcuno deve
pur dire qualcosa.
Alessia Reggio Emilia
NON volermene (e non me ne voglia Guido Meda, che temo ti abbia
portato fuoristrada con listintivo e accorato appello pri-ma il
pilota, alla vista della caduta di Barbera).
Compito dei commissari in caso di caduta segnalare lacca-duto ai
piloti che seguono e liberare il prima possibile la pista dai
detriti. Del pilota, deve (sottolineo deve) occuparsi
esclusiva-mente il personale medico, che sa come intervenire.
Questo per non rischiare di aggravare la situazione con una manovra
sbagliata. In passato abbiamo visto spesso piloti tirati su come
sacchi ed un bene non vederlo pi. Anche se alle volte, pur-troppo,
succede ancora...
petenza (il presidente FIM) a riflet-tere attentamente su chi
siede nella stanza dei bottoni, per evita-re che episodi come
quello di Monza si ripetano in futuro.
Filippo Dini
EDIZIONE straordinariaaa!!!Monza Superbike. Decretata la
fine della sportivit! Ride trough comminato per un errore del
pilo-ta, che non ne ha tratto alcun vantaggio. La sanzione
mortifica il gesto sportivo, la prestazione cri-stallina delluomo e
del suo team e gli nega una vittoria che, tempi alla mano, avrebbe
conquistato con diversi secondi di vantaggio.
Migliaia di tifosi in pista assisto-no attoniti e lasciano il
circuito con
la sensazione di aver vissuto un evento irreale. Questa
decisione rischia di gettare unombra sul senso di giustizia che
anima i tifosi SBK, consci che questo campiona-to proprio su questo
spirito di leal-t si fonda.
Filippo
VORREI esprimere la mia totale disapprovazione per quanto
suc-cesso a Max Biaggi e Luca Scassa.
Il ride through dato a Max lo trovo sbagliato perch non solo non
ha guadagnato tempo o posi-zioni, ma passando al di l della riga
bianca poteva transitare a ve-locit pi elevata.
Venendo a Scassa, trovo assur-do non farlo correre a Misano,
anche perch, avendo corso tanti anni in Italia un esperto
conosci-tore del circuito e quindi non sar qualche giro su una R1
di serie a dargli un vantaggio. Si poteva ne-gargli la
partecipazione alle prove del venerdi ma infliggergli una punizione
cos severa troppo.
Luca Fermignano (PU)
PER QUANTO i regolamenti sia-no inoppugnabili, credo che in
cer-ti casi vadano applicati con un mi-nimo di buonsenso, per non
sna-turare le competizioni. Non si pu condannare allergastolo un
uomo che ruba una caramella...
Mauro
A MONZA ho assistito alla pi grande ingiustizia che un pilota,
una Casa motociclistica e un tifoso potessero subire. Ma vi
immagina-te lo stato danimo di Biaggi, che con un dritto ha
penalizzato se stesso e si ritrova a dover fare un ride through?!
Provate a calarvi nei suoi panni: dopo aver domina-to le prove,
dopo aver fatto una bella gara 1, dopo aver lavorato per vincere
gara 2, viene penaliz-zato da un regolamento assurdo e discutibile
al punto di farci pensa-re a un boicottaggio. Ammiro la pazienza di
Biaggi, che continua imperterrito a gareggiare per pas-sione e per
i suoi tanti tifosi. Per me lui il vincitore di Monza: do-
MA BIAGGI SAPEVA?PERCH NON ERA AL BRIEFING?
SE GIOVED, al brefing con i piloti, Biaggi non cera, vorrei
sapere se almeno qualcuno dellAprilia era presente. Igno-ro i
motivi che hanno impedito a Max di presenziare alla riu-nione e mi
piacerebbe cono-scerli. Immagino saranno va-lidi, visto che fa
parte del suo lavoro.
Ma possibile che nessuno gli abbia riferito che in caso di
taglio doveva transitare allinterno delle righe bian-che? La
punizione resta asso-lutamente priva di senso, ma se la regola
questa, Max doveva conoscerla, a mio avvi-so. C ancora tempo per
ri-farsi, forza Corsaro.
Alessandro Tirelli
NON la prima volta che al briefing non va il pilota ma il
direttore sportivo, sicuramen-te pi focalizzato sulle que-stioni
regolamentari. Non v dubbio che Francesco Guidot-ti abbia
relazionato Biaggi con pignoleria e dovizia di partico-lari.
troppo, succede ancora...
]
Dominatrice del Mondiale Superbike 2010 con Max Biaggi, RSV4
Factory APRC esprime al meglio la tecnologia esclusiva
derivata dallesperienza in pista, ride nendo il concetto di
supersportiva stradale. Merito dellAprilia Performance Ride
Control,
linnovativo sistema di gestione elettronica della guida, che
integra controllo della trazione regolabile in movimento,
controllo dellimpennata, asservimento alla partenza e cambio
elettronico. Una punta di diamante tecnologica che sfrutta
al massimo il potente 4 cilindri a V stretta di 65, garantendo
emozioni da veri piloti. Scoprila subito. www.aprilia.it
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lubricanti
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motosprint
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Lettere
PROTESTA ILLEGITTIMAPILOTI E PUBBLICO VANNO RISPETTATI
NON sono una fan di Biaggi, ma porto rispetto a chi se lo merita
e mi vergogno per come i fan di Max hanno protestato a Monza, senza
rispetto per i vincitori e il pubblico.
I tifosi di Biaggi non hanno per-messo il regolare svolgimento
della conferenza stampa a fine gara 2, con Fabrizio, Melandri e
Laverty. Si ritenevano offesi per il ride throught inflitto al loro
pilo-ta per il taglio della prima chica-ne. Ma le regole nello
sport sono garanzia di equit e sicurezza. Chi sbaglia paga.
Il motociclismo si differenzia dal calcio per la passione del
pub-blico che lo segue, che prima ti-fa lo sport e poi il proprio
benia-mino, rispettando tutti i piloti. Chiedo scusa ai tre
vincitori da parte del vero pubblico di Monza. Come ha detto
Fabrizio: Anche voi avete sudato e ci avete regala-to forti
emozioni, come solo veri centauri sanno fare.
Claudia Parravicini
LAUTOCELEBRAZIONE sulla sportivit del pubblico del motoci-clismo
bello, pulito, super partes la trovo pretestuosa e un po fuori dal
tempo. Non tiriamocela trop-po. In circuito non ci saranno gli
ultras pi beceri, ma fischi e tifo contro non sono una novit.
Il popolo biaggista deluso e ur-lante non ha certo fatto bella
figu-ra, ma dobbiamo dire lo stesso di quanti hanno speso (male) il
loro fiato per dileggiare il campione del mondo.
IO L
A P
EN
SO
CO
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CIAO Stefano, scusami il tu colloquiale, ma dopo tanti anni di
riviste acquistate e lette, lettere pubblicate, frequentazioni al
vostro stand ai salo-ni... potresti presentarti stasera a casa mia,
seder-ti a tavola e chiedere Che c per cena? e nessu-no avrebbe
nulla da obbiettare.
Ti scrivo perch sei come il caro amico della canzone di Dalla, e
non ti voglio parlare di moto, almeno non direttamente. Ti scrivo
per farti un appunto. Una sorta di sfott, di quelli che si fan-no
tra amici davanti a una birra.
Il vostro Valentino non vince pi. finita unera. E da ogni
angolo, da mille commenti tra le righe, trasuda la vostra
agitazione per aver perso la gallina dalle uova doro.
Stoner si permesso di parlar male di Rossi? Un bel (funereo)
trafiletto lapidario, dove il di-retr in persona, ne prende le
difese.
Non si deve permettere la sintesi di quelle righe.
Quando era Rossi a insultare a destra e a manca (ricordo epiteti
nei confronti di Biaggi, reo, secondo lui di avergli fatto una rasa
a fine gara, mentre lui era impegnato a fare il coglione dopo il
traguar-do e Max ancora in gara; scazzottate prima del podio; poco
eleganti commenti...), mai una parola se non qualche trafiletto
teso a sottolineare la sanguignit del nove volte iridato.
Ora, invece, il Re nudo, e gi a cercare di farlo apparire un
grande, anche quando, diciamoci la verit, ha fatto schifo.
tangibile la vostra delusione nel non poter scrivere di come il
pesarese ha compiuto la sua ultima impresa, di come ha vinto anche
con la rossa.
Gli date 7 in pagella e lo chiamate investimen-to perch le altre
Ducati vanno peggio, e dite che la colpa della moto. Dimenticando
che con la stessa moto Stoner ci ha vinto un Mondiale, e che quando
non finiva per terra, un quinto era una delusione cocente.
Nella mia ignoranza, immagino che ai vertici Ducati, pensando
alla cifra spesa in virt di un quinto posto, non paia proprio
quello che si dice un buon investimento.
Tu, Stefano, apri il tuo riquadro con Valentino Rossi unicona e
poi bla bla bla su quant bello, quant bravo, quanto bene ha fatto
al nostro sport.
Se non avessi gli occhi foderati di prosciutto giallo (marca 46)
forse noteresti che poi tutto sto bene al nostro sport non lha
fatto. Certo, ci ha
regalato gare bellissime; per questo, pur non amandolo (si
capito?) ammetto che ha scritto pagine memorabili. E per voi che
apparecchiate la tavola con lindotto delle gare, ha fatto un gran
bene in termini di vendita di riviste, gadget, DVD, spazi
pubblicitari.
Ma dal punto di vista del puro appassionato, ha tirato dentro
una tifoseria da stadio, milioni di inetti totali che non sanno
neanche cosa c sotto la carena. Limportante che vinca Vale.
Quelli che fanno la ola quando cade chiunque gli sia davanti,
quelli se lui infortunato la gara non la guardano, quelli che
criticano De Puniet e Bau-tista perch corrono pur zoppicanti e un
anno fa osannavano Rossi per lo stesso motivo.
Io invece godo, nel vedere che finalmente sta finendo unepoca,
orgoglioso di averla vissuta. Godo nel vedere Valentino tribolare,
nel vederlo rilasciare interviste con i suoi sorrisi a denti
stret-ti, che ho imparato a riconoscere, quelle in cui dice va
tutto bene ma pensa son cazzi.
Godo nel vedere la Ducati rendersi conto della cantonata che ha
fatto, specie con Checa che con una moto privata domina la
Superbike.
E godrei se finalmente Valentino andasse in F.1, in SBK, nei
rally, sul suo yacht, o dove diavolo vuo-le ma lontano dalla
MotoGP, cos finalmente tor-neremmo alle dirette RAI con due
commentatori addormentati, a beneficio di un gruppo di
appas-sionati veri, anzich di stormi di casalinghe che B, io spero
vinca il Valentino perch l tanto simpatico...
Perdonami lo sfogo, ma sono anni che lappara-to mediatico che
gravita intorno alla MotoGP di parte in maniera vergognosa, e di
stampa di parte ne ho gi abbastanza guardando le cose serie del
nostro Paese. Rivoglio il nostro sport senza super eroi mediatici,
ma con tanti super eroi reali, che invece del mantello hanno il
casco.
Samuel J. Kiumbo
AL DIRETAUR (se dialetto deve essere, lascia che sia il mio) ha
scritto quello che pensa. Quello che penso di Rossi e di come il
volerne screditare le capacit di guida mi appaia una battaglia
persa in partenza, nonch impopolare. Il che non signifi-ca voler
zittire in qualche modo Stoner.
Sulle nostre pagine c spazio per le opinioni di tutti,
appassionati puri e non, tifosi pro e contro, c spazio perfino per
i mal di pancia di chi non riuscito a digerire i successi della
lunga stagione di Rossi. Un piatto bello pesante.
NON ABBIAMO BISOGNO DI EROI MEDIATICI
menica era il mio compleanno (55 anni) e il regalo pi bello me
lo avrebbero fatto lui e Aprilia. Dopo questa delusione ora che me
ne stia a casa, per evitare che mi vengano i capelli ancora pi
bian-chi... E Melandri la smetta di fare dichiarazioni infantili su
un grande campione come Max.
Maurizio Savaglio Vogogna (VB)
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motosprint
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HO SEMPRE pensato che le bronzine di banco e quelle di biella
fossero uguali; un mio amico, invece, sostiene che sono diverse e
non poco. Secondo lui, anche se le bronzine sono diffe-renti dai
cuscinetti a rotolamen-to, la regola la medesima: quelli di biella
e quelli banco non sono intercambiabili. Potreste darmi una
spiegazione detta-gliata?
Marcello AngeliniRoma
LE CONDIZIONI di lavoro dei cuscinetti di banco e di quelli di
biella sono in effetti un poco di-verse ma, nel caso delle
bronzi-ne, i MATERIALI ANTIFRIZIONE impiegati sono esattamente gli
stessi. Per cambia la capacit di carico e ci sono delle differen-ze
anche a livello di lubrificazio-ne, tutto sommato.
La ragione per la quale i co-struttori dichiarano capacit di
carico pi elevate, a parit di materiale, se vengono impiegati nei
cuscinetti di biella legata al fatto che i cuscinetti di banco sono
soggetti comunque a dei lievi (ma non completamente trascurabili)
errori di allinea-mento a causa delle deforma-zioni elastiche
dellalbero e del basamento.
Per quanto riguarda la lubrifi-cazione, agli alti regimi i
cusci-netti di banco ricevono una mag-giore quantit di olio
nellunit di tempo, ma a quelli di biella il lubrificante arriva in
genere con una pressione superiore, grazie al contributo della
forza centri-fuga. Pure la temperatura pi alta. Fondamentale poi il
fatto che se, come accade quasi sem-pre, lolio che viene inviato
ai
Officinadi Massimo Clarke [email protected]
]
LE BRONZINE NON SONO TUTTE UGUALIDifferenze tra quelle di banco
e biella
SISTEMA MULTIAIRSI PU USARESULLE MOTO?
IN QUESTA rubrica si parla tantissimo dei diagrammi di
di-stribuzione: possono essere pi o meno spinti, a seconda del
ca-rattere del motore che si vuole ottenere.
Io vorrei avere delle informa-zioni pi dettagliate sul sistema
che sta utilizzando la Fiat sulle sue auto di ultima generazione,
il Multiair, e sulla sua possibile utilizzazione nel campo
motoci-clistico. Mi sembra molto valido, per non ho capito molto
bene come funziona.
Dalle animazioni che si trovano in rete, si comprende che i
movi-menti delle valvole di aspirazione sono gestiti da
elettrovalvole, che ne variano lalzata e la durata di apertura a
seconda delle neces-sit. Ho addirittura notato che le valvole si
possono aprire anche pi di una volta nella stessa fase di
aspirazione!
Potrebbe essere utilizzato sul-le moto di ultima generazione, o
i regimi che raggiungono i motori motociclistici mal si sposano con
il Multiair?
Sandro CimadonArdea (RM)
IL SISTEMA Multiair stato sviluppato dalla Fiat in diversi anni
di lavoro, necessari per su-perare difficolt tecniche di non poco
conto. Si tratta di un siste-ma di comando delle valvole
meccanoidraulico a controllo elettronico, in tutto analogo, co-me
schema, a uno ideato nei primi anni Ottanta in Germania e
presentato in un importante con-vegno motoristico internazionale.
Non so se vi stato un acquisto del brevetto originale o se ci sono
stati degli accordi di qualche tipo. Fatto sta che la Casa torinese
ha dimostrato di credere a questa soluzione al punto da dedicare ad
essa un intenso programma di ricerca e di sviluppo che sfocia-to
poi nella produzione di serie.
Lidea di base quella di otte-
cuscinetti di biella entra nellal-bero attraverso canalizzazioni
radiali praticate nei perni di ban-co, le bronzine sulle quali
lavo-rano questi ultimi sono dotate di una cava circonferenziale, e
questo riduce la loro superficie portante e determina un au-mento
della pressione massima nel velo dolio. Le canalizzazioni in
questione talvolta vengono ri-
cavate nei perni di banco e non nelle bronzine. Per migliorare
la situazione, in certi casi (vedi il recente sei cilindri BMW) la
sca-nalatura presente solo nella met meno caricata della
bron-zina.
Pure il gioco di montaggio spesso diverso; nei moderni motori di
alte prestazioni, a pari-t di diametro dei perni, quello delle
bronzine di biella in ge-nere maggiore rispetto a quello adottato
per il banco. La diffe-renza pu essere anche dellor-dine del 25
30%, il che non poi tanto poco.
Occorre comunque tenere presente, a questo proposito, che nel
passaggio dalla tempe-ratura ambiente a quella di regi-me gli
alloggiamenti delle bron-zine di banco (lega di alluminio) si
dilatano in misura decisa-mente maggiore, rispetto alle teste delle
bielle, realizzate in acciaio.
MATERIALEANTIFRIZIONE
CON QUESTO TERMINE SI
INDICA IL MATERIALE TENERO
CHE VIENE RIPORTATO
SUL GUSCIO DI ACCIAIO
E NEL QUALE VIENE RICAVATA
LA SUPERFICIE DI LAVORO
DELLE BRONZINE. PU
ESSERE COSTITUITO DA DUE
STRATI SOVRAPPOSTI,
DI SPESSORI DIFFERENTI
LE BRONZINE DI BANCO NON SONO INTERCAMBIABILI CON QUELLE DI
BIELLA (SOTTO). PER QUESTE ULTIME SI USA UN MAGGIORE GIOCO DI
MONTAGGIO (+ 25% CIRCA).
UN TAGLIANDO PRESSO UN CONCESSIONARIO KAWASAKI
UN REGALO CHE FAI A TE E ALLA TUA MOTO.
IN OMAGGIO 1 LITRO DI LUBRIFICANTE ELF.
Dal 2 maggio al 30 giugno 2011 le concessionarie uf ciali
Kawasaki ti aspettano con un prezioso omaggio: effettuando un
tagliando comprensivo del cambio olio, ti verr omaggiato un litro
di lubri cante ELF per i tuoi rabbocchi! Unoccasione da non perdere
per te, un regalo di af dabilit per la tua moto.Promozione valida
presso le concessionarie uf ciali Kawasaki aderenti
alliniziativa
Distribuito in Italia da S.p.A.
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motosprint
14
OfficinaFASATURA DI
DISTRIBUZIONE COSTITUITA DAG
LI ANTICIPI
DI APERTURA DELLE VALVOLE
DI ASPIRAZIONE
E DI SCARICO, E DAI LORO
RITARDI DI CHIUSURA,
RISPETTO AI PUNTI MORTI.
PU ESSERE INDICATA
GRAFICAMENTE
E IN TAL CASO VIENE DETTA
DIAGRAMMA
DI DISTRIBUZIONE
nere variazioni tanto della fasatu-ra di aspirazione, e quindi
della durata di apertura delle valvole, quanto della alzata. Le
conse-guenze sono di assoluto rilievo. Al punto che, almeno in
teoria, il sistema consente di eliminare la valvola a farfalla e di
gestire lero-gazione di potenza del motore parzializzando
laspirazione me-diante lalzata delle valvole, che pu essere variata
a volont. Fa una cosa del genere anche il si-stema Valvetronic
della BMW, che per interamente meccani-co. Si possono quindi avere
alzate modeste ai piccoli carichi, ossia con il pedale
dellacceleratore premuto in misura limitata, e al-zate cospicue
quando si vogliono i cavalli (alti regimi, carico moto-re
elevato).
La fasatura di aspirazione pu essere variata entro ampi limiti e
questo ha conseguenze assai no-tevoli su emissioni e consumi, oltre
che sul carattere della ero-gazione. In particolare, per quan-to
riguarda questultimo, si deve ricordare che ad ogni regime di
rotazione corrisponde idealmen-te una fasatura ottimale, ai fini
dello sfruttamento delle onde di pressione e dellinerzia dei gas.
Dunque, un sistema che riesca ad variare anticipi di apertura e
ritardi di chiusura a piacimento, adeguandoli via via alle diverse
condizioni di funzionamento del motore, consentirebbe di ottene-re
il miglior riempimento dei ci-
lindri a qualunque regime e quin-di curve di coppia e di potenza
straordinariamente vantaggiose. I tecnici della Fiat hanno lavorato
anche in questa direzione, ovvia-mente. Il Multiair viene gestito
elettronicamente e oggi impie-gato solo allaspirazione, ma
teo-ricamente pu essere adottato anche per controllare il
movi-mento delle valvole di scarico.
Il principio di funzionamento molto semplice e si basa sul fatto
che i liquidi sono incomprimibili (beh, non proprio
perfettamen-te). In questo caso tra lestremi-t della valvola e la
punteria, sulla quale agisce la camma, vi un vano cilindrico che
contiene olio, dotato di un foro di uscita controllato da una
elettrovalvola. Se questultima non si apre, il li-quido agisce come
se fosse un puntalino, ovvero un elemento interposto solido. Quando
la pun-teria si abbassa, la valvola si apre, proprio come nelle
distri-buzioni convenzionali. I punti di inizio apertura e fine
chiusura sono quelli determinati dal profi-lo delleccentrico (e
quindi si ha la fasatura spinta) e lalzata mas-sima. Se per a un
certo punto lelettrovalvola si apre, lolio fuo-riesce e di
conseguenza il movi-
mento della punteria non viene pi trasmesso alla valvola ma
serve solo a spostare lolio. Si pu modulare il movimento della
valvola in modo da farla sollevare considerevolmente e poi farla
re-pentinamente richiamare dalla molla; si anticipa cos il momento
di chiusura (la fuoriuscita del li-quido dal vano di lavoro fa s
che sulla valvola non agisca pi alcu-na forza, se non quella di
richia-mo della molla), o si pu ridurre lalzata. In questo secondo
caso, per visualizzare la situazione, come se tra la punteria e la
valvo-la fosse interposto un puntalino di lunghezza minore. E via
dicen-do. Sono anche possibili, se op-portune, delle aperture
multiple (ma non ai regimi elevati).
Dal punto di vista costruttivo il sistema relativamente
sempli-ce. Il lavoro di sviluppo stato impegnativo e ha richiesto
molto tempo in quanto occorreva fare in modo che il sistema non
risentis-se delle variazioni della viscosit dellolio causate dai
cambiamenti di temperatura e occorreva an-che evitare che la
valvola tornas-se a contattare la sede con una velocit troppo
elevata (ci voleva, insomma, un certo smorzamen-to). Inoltre, il
sistema doveva essere longevo e avere unaffida-bilit assoluta e la
gestione dove-va essere estremamente precisa.
Per quanto riguarda le moto, i sistemi di DISTRIBUZIONE con
FASATURA variabile non hanno
mai avuto una grande diffusione. E pure quelli di aspirazione a
ge-ometria variabile (sempre del ti-po con trombette telescopiche)
vengono adottati solo su modelli di prestazioni particolarmente
al-te, con lobiettivo di ottenere pi tiro ai medi regimi, ovvero di
ri-empire in una qualche misura la curva di erogazione, che
altri-menti sarebbe molto appuntita. Insomma, sembra che per le
mo-to, per la loro natura nettamente diversa da quella delle auto,
e per il fatto di essere destinate ad un tipo di impiego
decisamente dif-ferente, non sia molto sentita lesigenza di
sviluppare ed impie-gare dei sistemi a fasatura varia-bile. E ancor
meno, evidente-mente quelli pi sofisticati come il Multiair. di
fondamentale im-portanza non dimenticare che i motori delle moto
sportive rag-giungono velocit di rotazione elevatissime, per le
quali i siste-mi in questione non sembrano particolarmente adatti.
E sono quanto di pi simile ci sia ai mo-tori di F.1. Dunque, fino a
quando questi ultimi non adotteranno delle distribuzioni analoghe o
si-mili a quelle delle quali stiamo parlando, non c da aspettarsi
che le utilizzino anche i motori motociclistici di potenza
specifica pi elevata. Per quanto riguarda gli altri, usualmente
lerogazione sembra pi che adeguata alle esigenze, e se serve, in
genere basta aumentare la cilindrata.
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motosprint
16
BUON inizio di stagione per lenduro italiano, che ha conquistato
due titoli nella prima prova del campionato europeo, disputata
saba-to 7 e domenica 8 maggio, a Kielce, in Polonia.
Davide Soreca (Beta, nella foto) e Andrea Castellana (HM) si
sono laureati campioni europei, rispettivamente nella 50 e 125 4T
(titoli assegnati in prova unica). Grande gara anche per Maurizio
Micheluz, che dopo una ventina danni ha riportato sul gradino pi
alto del po-dio la Fantic, il cui marchio stato rilanciato
dallimprenditore trevi-giano Federico Fregnan. A segno sabato Luca
Rovelli (Fantic 125 4T), costretto al ritiro domenica e, tra le
donne, Francesca Nocera (KTM), in ritardo per domenica per essere
rimasta in una buca di fango. Buona prova per Jacopo Cerutti (Honda
250 4T) due volte terzo nella Junior E1, mentre Fausto Scovolo
(Husqvarna 250 4T) ha chiuso due volte secondo nella Veteran.
A POCHI GIORNI DALLA VITTORIA AL CAMPIONATO ITALIANO A MONZA,
ROMANO FENATI HA CENTRATO UN ALTRO BUON RISULTATO IN SPAGNA. AD
ARAGON, NELLA SECONDA PROVA DEL CEV, IL QUINDICENNE DEL TEAM
GABRIELLI HA CONQUISTATO UN QUARTO POSTO (GARA VINTA DA ALEX
MARQUEZ). PER LITALIANO, STESSO PIAZZAMENTO DELLA PRIMA PROVA DEL
CEV, A JEREZ. IL COMPAGNO DI SQUADRA DI FENATI, NICCOL ANTONELLI
SESTO DAVANTI A FRANCESCO BAGNAIA E MASSIMO PARZIANI.
Fenati quarto in Spagna
PaddockA cura di Lucia Voltan
FLAT TRACK. TEST FIM SABATO 21 MAGGIO A LONIGO Sar una gara
particolare quella che si disputer sabato 21 maggio, alle ore
21.00, nella pista di Santa Marina; il circuito di Lonigo (VI)
ospiter per la prima volta un Test FIM di Flat Track: sono attesi
piloti provenienti da tutto il mondo. Gli italiani, capitanati dal
super esperto Belli, dovrebbero essere cinque. Le prove sono in
programma alle ore 15.00, mentre i cancelli dingresso per la gara
saranno aperti alle ore 19.00.
GARA DI MINIMOTO (E MOLTO ALTRO) PER RAGAZZI A RIMINI Il
prossimo 22 maggio a Rimini, nei pressi di Piazzale Fellini,
utilizzando una parte del vecchio tracciato cittadino degli anni
ruggenti delle gare stradali il Nuovo Motoclub Renzo Pasolini di
Rimini organizzer una gara nazionale Minimoto, valevole anche come
Campionato Regionale, suddivisa nella classi SAV, Junior A, Junior
B, Junior C ed Open A e B. prevista inoltre una iniziativa Hobby
Sport FMI per avvicinare alla specialit i ragazzi dai 7 ai 10 anni.
Sono previste esibizioni e una mostra di moto storiche da
competizione. Per ulteriori info possibile consultare il sito
www.motoclubpasolini.it
QUALIFICAZIONI DI LONG E GRASS TRACKSono iniziate nella pista
tedesca di Muhldorf le qualificazioni per accedere ai GP di Long e
Grass Track del 2012. Solo sei i posti utili per passare il turno
ed entrare nel GP Challenge, che si svolger in Francia, nella pista
di St. Colomb, il 25 settembre. Gara molto tirata e incerta, con
vittoria del tedesco Rudolph, che ha preceduto il boemo Franc e il
finlandese Mustonein. Qualificati anche i due olandesi Fabriek e de
Jong, oltre al veterano dei piloti tedeschi Bernt Diener.
IN B
RE
VE
BIS ITALIANO NELLEUROENDURO Soreca e Castellana gi campioni
TROFEO 50 FMI
MINICROSSISTI NUOVO TROFEO GIOVEDI 2 giugno la pista di Santa
Rita, Grosseto, ospita la seconda prova del nuovo Trofeo Italia
Minicross 50 FMI. riservata a piloti nati negli anni 2001, 2002,
2003, e comunque in possesso di Licenza Miniyoung. Un Trofeo che
permette di correre comunque, una volta iscritti, indipendentemente
dal risultato ottenuto nelle prove ufficiali, grazie alleventuale
divisione dei piloti in gruppi. Due le classi: 50 Sport e 50
Racing, 4 prove (2 gare per ogni prova), per ogni classe.
UN PO DI BURLESQUE IN TESTA A FABRIZIOGRAFICA INEDITA (E
SINGOLARE) PER MICHEL FABRIZIO, CHE A MONZA SI PRESENTATO CON
QUESTO CASCO. LAUTRICE GIOVANNA CASOTTO, DISEGNATRICE DI FUMETTI
EROTICI, CHE HA CREATO UN PERSONAGGIO TRA IL PIN UP ED IL
BURLESQUE, RIPRODOTTA IN POSIZIONI PROVOCANTI MA GIOCOSE.
MOTO CHIX
GLORIA DE CARLI PROMOSSA GLORIA De Carli (sopra) si aggiudicata
la vittoria al Red Bull Moto ChiX. Dal 6 all8 maggio si svolta la
seconda edizione del camp di cross femminile, con sfida finale
vinta dalla trentina, che ha preceduto Gaia Zanti e Martina
Beltrandi. Istruttori deccezione Ivan Lazzarini e Steffi Laier. Con
la vittoria, Gloria ha conquistato la possibilit di partecipare
alla gara conclusiva del Trofeo KTM 2011 con una 250 SX-F fornita
da KTM Italia per poi diventare pilota ufficiale KTM Italia nel
Trofeo KTM MX 2012. Il Meglio di un UomoTM
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motosprint
18
FLAT TRACK FMI
MARCO BELLI AL COMANDO MARCO Belli si imposto nella terza prova
del Trofeo FMI di flat track, disputata nellippodromo San Artemio
di Treviso. Belli balza cos in testa al campionato con 15 punti di
vantaggio su Vesprini, assente in questa gara e ben 23 su Monti
(nella foto, lentrata in prima curva: Belli in testa, inseguito da
Andreotti e Zambon).
IMOLA PI SICURAIL FAMIGERATO muro di gomme allaltezza della
variante che
immette sul rettilineo del traguardo non c pi: ed una bella
notizia. Il circuito di Imola ne guadagna in sicurezza ed
immagine.
In pochi anni quella barriera ha collezionato tante critiche ed
costata la vita a due appassionati. Oggi, chi arriva lungo in
variante
ha davanti a se uno spazio libero asfaltato e un imbuto in
materiale plastico tech pro che lo guida al rientro in pista a fine
pit lane.
Il tutto con la benedizione della FIM, che proceder nelle
prossime settimane alla riomologazione per lattivit
internazionale.
La modifica, condivisa dalla FMI, sembra destinata a portare
anche allomologazione per lattivit nazionale, cosa che
significherebbe
alla copertura assicurativa per quanti hanno tessera Sport.
SPEEDWAY. GRANDI BATTAGLIE A KRSKO PER UN POSTO AI GP In
Slovenia, nella pista di Krsko, sono iniziate le qualificazioni per
accedere ai GP di Speedway 2012. 83 i piloti per soli 3 posti... e
alla fine si sono rese necessarie due manche di spareggio per
definire il podio. Il polacco Miedzinski ha battuto il favorito
Zagar. Terzo il boemo Lukas Dryml, che ha avuto la meglio
sullesperto polacco Protasiewicz. Hanno avuto accesso alle
semifinali anche Kus, Gustafsson, Gizatullin, Ruud e Magosi, mentre
il padrone di casa Conda ha vinto lo spareggio per il posto di
riserva.
Paddock
CON LA NUOVA TM
ZANOTTI TORNAALLA DAKAR DOPO 3 tre stagioni con Aprilia, Alex
Zanotti ha raggiunto un accordo con TM: oltre al Campionato
Italiano, disputer alcune prove del Mondiale rally. Gi deciso anche
il ritorno alla Dakar. Tra pochi giorni inizieremo lo sviluppo
della mia nuova moto per lAfrica - racconta Zanotti - non ancora
certo, ma vorrei fare anche il Faraoni.
SCUOLA GUIDA (IN AUTO) PER HASLAM E CORSERLeon Haslam e Troy
Corser amano le auto sportive e la BMW ha concesso loro di
partecipare al corso Driving Experience che si tiene a Monaco con
le 330i. Maestro deccezione, Jorg Weidinger, campione europeo
Superturismo.
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motosprint
20
1 Dopo due anni al campionato italiano, finalmente arrivata la
prima vittoria, a Monza. Per solo dopo la squalifica di Federico
Monti. Un successo a tavolino toglie un po di soddisfazione? S, in
effetti cos. Ed un peccato, perch era stata una gran bella gara,
che ci siamo giocati fino allultima curva io, Monti e Lombardi.
Intendiamoci, 25 punti mi fanno molto comodo, soprattutto dopo la
rottura della frizione nella prima gara.Ma mi dispiace per Monti,
che quella vittoria laveva proprio meritata.
2 Monti stato squalificato per la presenza di materiale isolante
non consentito sotto il serbatoio per evitare il surriscaldamento
del carburante. Ma il ricorso non stato presentato dalla tua
squadra... No, e io non lavrei fatto. Intendiamoci, le regole sono
regole e devono essere rispettate da tutti. Per mi hanno spiegato
che il vantaggio con questa modifica, per quanto non consentita,
irrisorio. Comunque ormai andata cos, e voglio utilizzare questo
risultato per ripartire alla grande dopo due anni complicati.
3 Perch tu, indicato da molti come una promessa, finora non hai
ottenuto buoni risultati? Il primo approccio al campionato italiano
stato nella 125, non adatta a me, che sfioro il metro e ottanta e
ho una certa stazza. Dopo due gare sono passato alla 600. E le cose
sono migliorate. Speravo che il 2010 andasse bene, invece ho avuto
problemi con la squadra. Ho cambiato team, ma il miglior risultato
stato un quinto posto sullacqua.
4 Visto che le cose stanno andando meglio, hai fatto qualche
progetto per il futuro? Vorrei andare al Mondiale Moto2. Ma pi che
un progetto, al momento, solo una speranza.
NICOLA MORRENTINO IDENTIKIT
NATO A ARIANO IRPINO (AV)
ET 17 ANNI
HA CORSO MINIMOTO, TROFEO JUNIOR GP, CIV 125 E STOCK 600
QUESTANNOCIV STOCK 600. PRIMO A MONZA
Paddock
SIX DAYS A DABILLJAMES Dabill (nella foto) ha regalato alla
Beta il quarto successo consecutivo alla Sei Giorni di Scozia di
trial, che ha compiuto
100 anni. Dabill ha preso il comando nella seconda parte della
settimana, quando il
tempo ha cominciato veramente ad essere... scozzese. Pioggia e
vento hanno
reso un po pi difficili le zone e impegnativo il lungo
trasferimento.
Secondo Michael Brown (Gas Gas), che aveva iniziato molto bene,
perdendosi un po nella fase centrale, per poi avere un
acuto nellultimo giorno. Dougie Lampkin (Gas Gas) ha dovuto
abbandonare, dopo
essere stato per 2 giorni al comando, per un infortunio alla
caviglia. Terzo Graham
Jarvis (Montesa), a pari punti con il vincitore dellanno passato
Alexz Wigg
(Sherco). Nelloccasione del centenario ha voluto esserci anche
il pluri-campione italiano Diego Bosis,
ritiratosi dalle competizioni 2 anni fa. Bosis dopo tre giorni
era trentesimo e soddisfatto di come stava procedendo, ma dopo 10
zone del quarto giorno ha rotto il cambio e ha dovuto saltare
le
rimanenti 20 della giornata. Ha poi preso parte ai 2 giorni
successivi ma con il pesante punteggio di 1000 penalit (50 per
ogni zona saltata) da sommare a quanto meritato in zona. Cerano
altri tre italiani Matteo Rochon (sessantunesimo), Andrea
Soulier (settantatreesimo) e Michele Bosi
(sessantacinquesimo).
Andare in MotoGP e possibilmente andarci con una Yamaha. Questo
il mio vero obiettivo
Eugene Laverty (motoette.wordpress.com)
HUTCHINSON KOIL DOMINATORE assoluto del Tourist Trophy 2010,
Ian
Hutchinson, capace di vincere cinque gare in una sola edizione,
non parteciper questanno alla storica gara dellIsola di Man. Il
pilota della Yamaha non si ancora completamente rimesso
dal grave infortunio rimediato nel British Superbike a settembre
2010, dove si fratturato malamente. Da allora si sottoposto
a ben 16 operazioni, compreso un trapianto di pelle. Mi dispiace
da morire non poter fare il TT, ma devo ascoltare
i dottori e soprattutto pensare alla mia carriera, non solo
allimmediato ha spiegato Hutchinson.
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motosprint
22
controm
ano
UNA TRENTENNE RICCA DI FASCINO Festa di compleanno per una
splendida BMW R100CS. Con una lunga storia
BUON compleanno. Cento di questi anni, cara CS!Gi, BMW R100CS,
costruita nella Repubblica Federale
Tedesca nel marzo 1981 nello stabilimento di Berlino Spandau.
Localit famosa anche per una fortezza dentro la quale era detenuto,
come unico prigioniero, Rudolf Hess, ex delfino di Hitler, morto
suicida in circostanze oscure allet di 93 anni! Arrivata in Italia,
la mia BMW venne venduta a Bologna e immatricolata nel maggio del
1981. Colore rosso-nero sfumato, lo stesso di oggi, qualche
optional come lavviamento a pedale, naturalmente incernierato
orizzontalmente e che ancora riesco ad usare per avviare la vecchia
moto.
Sul contachilometri c una bella scritta: 99.000 e passa
chilometri. Certo, ne poteva fare molti di pi in trentanni di
attivit, per bisogna considerare che, nellultimo decennio, lho
usata pochissimo. Ma c anche da dire che il motore non mai stato
aperto da quel lontano 1981. La mia BMW ha una storia strana, ad
esempio stata la moto di due inviati. Gi, prima di me laveva
Roberto
Boccafogli, amico e giornalista, allepoca inviato di Autosprint
per la Formula 1. Un giorno mi venne a trovare al mare proprio in
sella a quella moto e io dissi al mio collega a quattro ruote: Non
la tieni bene, questa te la devo comprare io.
Non ho mai rifatto o riverniciato, ho solo conservato e
sostituito i pezzi usurati e adesso cos, un po vissuta ma
perfettamente funzionante, con gomme e freni nuovi come piacciono a
me le moto depoca. Sfiora i 200, ma vado molto pi piano, ha un
suono meraviglioso, fa pochi giri e molta strada Splendida e
incedibile.
Nella sua vita stata nel sud della Sicilia e a nord di Berlino;
in estate, forse, far un viaggetto fino a Brno attraverso le Alpi.
Mi sembra un bel modo di festeggiare trentanni di attivit. Una moto
cos vecchia ti fa pensare a tante cose, ad esempio al passaggio del
tempo. Quando ho iniziato ad andare in motorino, qualche secolo fa,
una moto di trentanni era qualcosa di incredibilmente antico.
Poteva essere una Guzzi con il fascio littorio inserito nella
targa: roba di un altro mondo per davvero!
Oggi una moto depoca che spero mi sopravviver e andr nella mani
di qualcuno che la ami come la amo io. Gi, perch la mia CS ha
ancora la pompa per gonfiare le gomme, la mostruosa trousse di
attrezzi dellepoca con i quali potevi davvero smontare tutta la
moto e persino il kit di pronto soccorso ospitato in una scatola
impermeabile nel sottosella. Ha un paio di cosine fuori ordinanza
come le griglie antiscottature sugli scarichi e il cupolino
aerodinamico, ma sono rigorosamente dellepoca, made in Krauser.
Sfoggia anche due antinebbia montati sul paramotore, accessori che
allepoca piacevano moltissimo e grazie ai quali riesco ad
illuminare a giorno ancora oggi, sperdute stradine di campagna
nella notte. E nemmeno una molecola costruita in Cina. Il giorno
del compleanno la festa stata cos: pieno di benzina 100 ottani
(cos, per farle un regalino extra), duecento e passa chilometri
attorno in giro per lalta valle del Savio con pranzo in compagnia
del babbo (mio) da quelle parti alle terme di Bagno di Romagna. Un
bel sabato in famiglia, qualche complimento da parte di gente che
ama le vecchie moto, qualche piega soft, una grande gioia nel
cuore.
Ringrazio chi progett e costru quella moto, Roberto che me la
fece vedere e che me la vendette pi di ventanni fa e la mia
costanza nel tenerla sempre curata nel mio garage. Riconfermata per
i prossimi trenta.
COLORE ROSSO-NERO SFUMATO, OLTRE 99.000 CHILOMETRI PERCORSI DAL
LONTANO 1981, ECCELLENTE STATO DI CONSERVAZIONEFRUTTO DI GRANDE
AMORE PER QUESTA BMW R100CS.
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motosprint
24
polv
ere
di s
telle
LORGOGLIO SOVIETICO PUNTAVA SULLA VOSTOK Fu lespressione pi
avanzata del motociclismo russo Anni 60. Ma con risultati in gara
modesti
TRAGGO spunto da una lettera che mi ha scritto il lettore
Roberto Fiorentino, parlandomi di un bolide russo degli Anni
Sessanta, la Vostok 350 4 cilindri che, a suo parere, diede del
filo da torcere alla MV di Giacomo Agostini. Che la Vostok meriti
di essere raccontata non c dubbio: fu lespressione pi
tecnologicamente avanzata del motociclismo russo del tempo; che
abbia creato problemi alla MV Agusta, invece, fantasia.
Lorigine della Vostok risale al 1942, quando a Serpuchov, un
centinaio di chilometri a sud di Mosca, venne fondato un centro di
ricerca e sviluppo al servizio dellindustria motociclistica
sovietica, chiamato pi tardi Vniimotoprom. Pi che di ricerca e
sviluppo la Vniimotoprom si occup, almeno agli inizi, di replicare
prodotti occidentali di successo adattandoli alle capacit
produttive assai limitate delle fabbriche locali. Terminata la
guerra, ed occupati i territori della Germania Est, i russi
entrarono in possesso degli stabilimenti DKW di Zschopau; la DKW
era stata nellanteguerra una delle fabbriche di moto pi grandi del
mondo ed aveva portato
pi avanti di tutti gli studi e la sperimentazione sul motore a
due tempi, realizzando anche moto da competizione che avevano vinto
moltissime corse in Germania e allestero negli Anni 30. Cos la
Vniimotoprom ebbe a disposizione materiale molto evoluto e su
questo cominci a lavorare nel dopoguerra, dovendo per fare i conti
con labolizione del compressore decretata alla ripresa delle
competizioni internazionali e dovendo quindi rinunciare a schierare
le due tempi sovralimentate a cilindro sdoppiato, che aveva
costruito partendo dalle DKW Ure e Uld.
Tra il 1950 e il 1957 la Vniimotoprom, essendo il direttivo del
partito comunista sovietico risoluto a partecipare alle corse con
mezzi fabbricati in Russia, progett e realizz diverse moto da
competizione con motori a 4 tempi 250, 350 e 500, tutti di
ispirazione inglese. La prima uscita oltre la cortina di ferro
avvenne nel 1957 al GP Finlandia con risultati deludenti, ma alla
fine dellanno, per compiere un salto di qualit, il centro studi di
Serpuchov concluse un accordo di collaborazione con le
cecoslovacche Jawa e CZ.
L11 maggio del 1961 il campione russo Sevastyanov regal al
partito il primo podio: terzo nella 350 del GP Finlandia, non
valido per il campionato del mondo, una soddisfazione per i russi,
ma priva di valore, considerando i risultati anche eclatanti che
ottenevano le altre marche del blocco sovietico: Jawa, CZ e MZ.
Nel 1964 fece la sua comparsa la Vostok 350 4 cilindri:
alesaggio e corsa 49x46 mm, distribuzione bialbero, cambio a sei
marce, potenza dichiarata, 59 CV a 13.000 giri, misurata con una
buona dose di ottimismo, visto che la MV 3 cilindri di Agostini ne
erogava 53 a 11.000 giri ed era di un altro pianeta... Quellanno la
Vostok fu vittima di continue rotture del motore, ma anche quando
riusc ad arrivare al traguardo, il suo quattro cilindri non riusc a
battere nemmeno le Aermacchi 350 monocilindriche ad aste e
bilancieri. A quel punto le autorit russe bloccarono i
finanziamenti e la Vostok scomparve in un magazzino fino al 1968,
quando a sorpresa si rifece viva in una corsa internazionale in
Finlandia con una nuova 4 cilindri portata a 500 cm3 e dotata di
distribuzione a tre valvole per cilindro per la quale vennero
dichiarati 80 CV. In quelloccasione, che fu anche lultima, il
pilota Kiisa si tolse la soddisfazione di un giro in testa prima
che il motore esplodesse, mentre Sevastyanov si classific quarto,
ma alle spalle di Agostini e di due Matchless monocilindriche
vecchie di almeno quindici anni.
LA VOSTOK 350 A 4 CILINDRI DEL 1964, DISTRIBUZIONE BIALBERO,
CAMBIO A SEI MARCE, POTENZA DICHIARATA59 CV A 13.000 GIRI. UN MEZZO
DALLE AMBIZIONI DECISAMENTE SUPERIORI AI RISULTATI SUL CAMPO.
di L
uig
i Riv
ola
luriv
ola
@tin
.it
-
YAMAHA R125 CUP - A Mastrella il primo round
Varano de Melegari, 08 maggio 2011Cronaca, risultati, foto e
video su www.yamaha-racing.it
Next race: Latina, 29 maggio 2011
Pos. Pilota pt.
1 Gironi S. 18
2 Mangani P. 15
3 Menozzi F. 10
4 De Pera G. 10
5 Falchetti L: 9
6 Bove S. 5
7 Terziani A. 0
ROOKIEClassi ca di giornata
Pos. Pilota g.1 g.2 pt.
1 Mastrella E. 20 25 462 Pellegrini S. 25 20 463 Matturro N. 11
16 284 Elmessii S. 10 13 245 Scibetta Y. 9 11 216 Gironi S. 13 4
187 Mencarelli D. 16 0 178 Santacroce S. 7 8 169 Mangani P. 15 8
610 Di Lonardo C. 3 10 1411 Sansanelli N. 6 7 1412 Menozzi F. 0 9
1013 De Pera G. 4 5 1014 Falchetti L. 5 3 915 Bove S. 2 2 516
Tirocchi F. 0 0 117 Terziani A. 0 0 0
Classi ca di giornata
Lautodromo Riccardo Paletti di Varano de Melegari ha ospitato la
prima delle sei tappe in programma di Yamaha R125 Cup 2011. Sedici
giovanissimi concorrenti di et com-presa fra i 14 e 18 anni si sono
sfi dati fra le curve del tortuoso circuito parmense, in confi
gurazione corta, pi adatta alle caratteristiche delle agilissime
YZF-R125. A portare a casa il primo trionfo stagionale stato il
14enne romano Emanuele Mastrella davanti a Simone Pellegrini e
Nicodemo Matturro. Come per le passate edizioni, anche questanno i
partecipanti di Yamaha R125 Cup hanno la grande possibilit di
essere seguiti da vicino e imparare dagli istruttori della Scuola
Federale Corsetti sia in pista durante le prove libere che dal
muretto dei box e in aula dopo ogni turno di guida. Dopo le due
sessioni di qualifi ca stato il romano Simone Pellegrini a fi rmare
la pole fermando il cronometro sul tempo di 57234, seguito da
Damiano Mencarelli in 57420 e da Simone Gironi col crono di 57678.
La prima manche di Varano stata ricca di sorpassi e continui cambi
di posizione. A spuntarla stato Simone Pellegrini che transitato
primo sul traguardo davanti a Emanuele Mastrella e Damiano
Mencarelli. Fuori per una scivolata Flavio Tirocchi mentre era in
lotta con Nicodemo Matturro per il quinto posto. Bagarre anche
nella seconda gara di giornata, con una battaglia a quattro durata
diversi giri fi no a quando alla prima curva Simone Gironi con un
gran sorpasso sugli avversari passato al comando, ma poco dopo una
sfortunata scivolata al ferro di cavallo lo ha messo fuori causa
lasciando la vittoria a Emanuele Mastrella, secondo in Gara 1,
seguito a sua volta da Damiano Mencarelli e Simone Pellegrini,
questultimo vincitore della prima gara. Sebbene a pari punti con
Pellegrini, in virt del miglior piazzamento in Gara 2 il vincitore
di Varano Emanuele Mastrella, alla prima esperienza in Yamaha R125
Cup dopo quattro anni di minimoto. La classifi ca di campionato lo
vede ora al comando insieme a Simone Pellegrini (anche per lui 46
punti grazie al 1 e 3 posto nelle due gare), davanti a Nicodemo
Matturro, terzo, che guadagna una posizione rispetto al verdetto
della pista a seguito della squalifi ca di Mencarelli a causa di
una irregolarit tecnica. Prima fra le ragazze Ylenia Scibetta,
mentre Simone Gironi nonostante la scivolata in Gara 2 riuscito a
ripartire e a conquistare il primo posto tra i Rookie, riservata a
coloro che sono alla prima esperienza agonistica su pista, davanti
a Pietro Mangani e Federico Menozzi.
1 Podio dellassoluta: (da sx) Pellegrini, Mastrella e Matturro2
Il vincitore Mastrella (13) in battaglia con Pellegrini (24),
secondo ma a pari punteggio, inseguiti da Mencarelli (71)
11
Pos. Pilota dist.
1 Mastrella
2 Pellegrini S. 0.447
3 Matturro N 6.518
4 Elmessii S. 10.735
5 Scibetta Y. 21.079
6 D. Lonardo C. 21.341
7 Menozzi F. 21.917
Classi ca Gara B
Pos. Pilota dist.
1 Pellegrini S.
2 Mastrella E. 0.206
3 Mencarelli D:. 0.382
4 Gironi S: 0.753
5 Matturro N. 6.321
6 Elmessii S. 19.238
7 Scibetta Y. 27.540
Classi ca Gara A
Viene assegnato 1 punto di partecipazione a tutti i presenti
22
55
33 44
66
3 Simone Crash Gironi (34) primo dei Rookie e veloce quanto i pi
esperti sfi da la fi sica con una piega incredibile. 4 Ylenia
Scibetta, prima tra le ragazze e quinta assoluata a Varano, in
griglia di partenza. 5 Podio dei Rookie: da sx Mangani, Gironi e
Menozzi. 6 Prima gara 2011 e i protagonisti sono gi amici nel
paddock.
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motosprint
28
MotoGP Franciadi Enrico Borghi - foto Milagro
Armata a metArmata a STONER DAVANTI A PEDROSA, OVVERO I DUE
VOLTI DELLO STRANO WEEK-END DELLO SQUADRONE HONDA: LAUSTRALIANO HA
DOMINATO VINCENDO ALLA GRANDE, LO SPAGNOLO FINITO ALLOSPEDALE CON
UNA CLAVICOLA FRATTURATA.
motosprint
29
]
Armata a metmetLa gioia di Stoner, tornato alla vittoria, e la
delusione
di Pedrosa, di nuovo fratturato. Due volti della
Honda, che festeggia Dovi secondo su Rossi
LE MANS - Larmata Honda si era preparata a dominare, alla fine
ha contato i danni. Be, certo, per mo-do di dire: ha piazzato due
piloti al primo e al secondo posto! Per i danni pesano: in
particolare, linfortunio di Pe-drosa un colpo molto duro visto che
uno dei piloti su cui in Honda si punta per la conquista del
titolo. Ha uno strano de-stino, il Team Honda: questa stata la
seconda volta in quattro gare che un av-versario abbatte uno dei
piloti della HRC. Prima Stoner, adesso Pedrosa.
Le immagini che provengono dal super-team Honda, quindi, sono
molto diverse. Si va dallamarezza di Dani Pedrosa, alla forza con
cui Stoner ha dominato, passan-do per un Dovizioso che sta cercando
di non rimanere schiacciato dalla forza di compagni di squadra
potentissimi.
Avevo la traiettoria migliore, Marco mi venuto addosso, mollando
i freni, e io
segue a pagina 32
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motosprint
30
MotoGP Franciail commento
Caccia alle stregheCaccia alle streLE MANS - La pi bella, lha
detta Rossi: A parte tutto, stata una gran gara. Belle battaglie,
grandi sorpassi, anche cattivi come quello di Lorenzo su Dovi e i
miei con Dovi: queste sono le gare che ci piacciono. Valentino ha
ragione. Ma quel a parte tutto conta. Eccome!
C stato un venerd pomeriggio con una riunione della Commissione
Sicurezza in cui Marco Simoncelli stato messo allindice come pilota
pericoloso. Una sorta di seguito delle polemiche dellEstoril.
E c stata una folle proposta, avanzata da Lorenzo, Stoner e
Dovizioso, di istituire una sorta di codice del sorpasso. E questa
stata una colossale stupidaggine. Ma quello
che successo a Le Mans importante. Forse decisivo. Di fatto sono
stati piantati i semi che hanno gi prodotto i primi frutti. Si sta
formando un nuovo ordine: si sta entran-do nellepoca della
tolleranza zero. Tutti sotto osservazione, tutti puniti al primo
pas-so falso. Tutti intimiditi, viene da concludere.
Si dir: sempre stato cos. Si pu ag-giungere: le scorrettezze
sono state sempre punite. S, vero, ma il clima che ha fatto da
sfondo alle vicende di Le Mans dimostra che laria cambiata. E la
nuova generazione di piloti ha fatto molto, per arrivare a
questo.
Rossi parla del piacere che prova quando ci sono piloti che
lottano e che sono anche cattivi. Valentino appartiene alla
generazio-
Lultima follia: regolamentare il sorpasso. E tenere a
frenoSimoncelli. In via preventiva
JORGE LORENZO, NEL MIRINO DI ANDREA DOVIZIOSO E VALENTINO ROSSI.
IL CAMPIONE DEL MONDOHA SUBITO LATTACCO DI ENTRAMBI.
Diretto... al punto
BUONI E CATTIVIDecidono i primi della classe
IN QUESTO primo scampolo di stagione, in MotoGP palpabile la
volont dei primi della clas-se di fissare le regole di
comportamento e distinguere i buoni dai cattivi. Il primo a finire
dietro la lavagna stato addirittura Valentino Rossi: Casey Stoner
ne ha messo in dubbio sportivit e correttezza ancora prima di
correre il GP Qatar, rincarando poi la dose una volta abbattuto dal
neo pilota Ducati in quel di Jerez.
Dopodich toccato a Marco Simoncelli, che Jorge Lorenzo ha
etichettato come pericoloso in modo preventivo, come lo ha visto
avvicinare le posizioni che contano. Oggi, dopo lerrore di Le Mans,
rilevato e (giustamente) punito dalla Direzione Gara, lo spagnolo
ha tutti gli elementi per dire ve lavevo detto e ribadire la sua
tesi col piglio del professore.
I primi della classe fingono di ignorare (perch in realt lo
sanno benissimo) che in MotoGP ci sono i migliori piloti del mondo,
piloti vincitori di Gran Premi e titoli mondiali, e li richiamano
al rispetto delle regole. Le loro regole, di cui si sono eletti
difensori.
Stoner lo fa con il piglio del bulletto, facendo la voce grossa
soprattutto in prova, se qualcuno osa intralciarlo percorrendo la
sua stessa strada, davanti o dietro poco importa. Aoyama si preso
un cicchetto sabato, De Puniet un richiamo pi energico domenica,
costato allaustraliano 5000 euro di multa per eccesso di zelo.
Della serie, ok redarguire i compagni distratti, ma tenia-mo gi le
mani.
Lorenzo adotta un altro metodo, molto diffuso allasilo (oggi
scuola materna): segnala i cattivi comportamenti alla maestra. Lo
scorso anno ha chiesto alla Yamaha di rimproverare Rossi in
Giappone, in Portogallo ha cercato la complicit della stampa, e non
avendola trovata, in Francia ha portato il problema Simoncelli
allattenzione della Commissione Sicurezza, premurandosi di trovare
qualche collega pronto a dargli man forte.
Se il buon Sic avesse avuto pi pazienza con Pedrosa, avrebbe
zittito Lorenzo e saremmo qui a festeggiare il suo secondo posto.
Invece
Caccia alle stregheeghene di quelli che lottano, le danno e le
pren-dono, e poi stanno zitti. Invece sta prenden-do piede una
generazione di piloti che le danno e le prendono, e poi si
lamentano. La differenza notevole.
CI SI CHIESTO perch Lorenzo, allEsto-ril, si sia lanciato in
quella crociata contro Simoncelli che apparve fuori luogo. Ci si
domandati perch lo spagnolo abbia conti-nuato anche a Le Mans, con
ulteriore durez-za. Ed stata grande, la sorpresa, nel vede-re che
Stoner e Dovizioso lo hanno appog-giato. Ma Lorenzo non matto:
qualcosa voleva ottenere. E lha ottenuto. Ha agitato la Race
Direction, ha creato un problema il
caso Simoncelli prima ancora che si sca-tenasse, in modo che
tutti fossero pronti a dare addosso al malcapitato cio Marco al
primo errore.
E Marco, certo, ci ha messo del suo nellalzare subito la
palla... Poteva anche aspettare qualche curva e magari qualche
giro, ad attaccare Pedrosa, tanto era pi veloce di lui in quella
fase della gara. E lo spazio che dice di avergli lasciato, non era
sufficiente.
Simoncelli ha sbagliato, ma quello che conta, purtroppo, che c
chi aveva gi preparato le carte per il processo e aveva gi
allertato la giuria. Marco lo ha capito solo dopo, quando era
tardi: Me lo aspettavo, il ride through, dopo tutto quello che
suc-cesso in questo week-end. Gi, successo quel a parte tutto di
cui ha parlato Valen-tino.
Ecco, dunque, dove volevano arrivare Lo-renzo e i suoi compagni
di questa crociata: adesso Simoncelli un avversario fortissi-mo in
perenne stato di osservazione. E lui
solo il primo, cio lesempio per tutti. Questa la New Wave, il
nuovo corso.
GLI EPISODI che sono accaduti, le parole che sono state dette,
gli atteggiamenti che sono stati tenuti, lasciano il segno. Lo
hanno lasciato nel pilota (Simoncelli guida con la spada di Damocle
sulla testa), poi nella Di-rezione Gara che stata messa sotto
pres-sione e adesso obbligata ad usare la mano pesante. E,
ovviamente, lhanno lasciato anche nellopinione pubblica. A
Barcellona, nel 2009, Marco venne accolto come un de-linquente
perch sgomitava con Bautista e Barbera. Come lo accoglieranno
adesso che ha abbattuto Pedrosa? Lidolo di casa, non-ch dello
sponsor della Honda?
C da chiedersi dove stia andando questo sport. E la sensazione
che Rossi a Le Mans abbia vissuto solo un breve sogno, una
parentesi di agonismo old style che gli ha nascosto, almeno per un
attimo, la realt. I bei tempi non sono tornati. E non torneran-no
pi.
-
motosprint
32
MotoGP Franciail commento
non ho potuto fare niente - ha raccontato Pedrosa . Il risultato
che io me ne vado da qui con la clavicola rotta, e lui con un ride
through. Buono per lui, direi! Io ero appena uscito da un incubo,
dopo la re-cente operazione alla spalla sinistra, e adesso ci sono
di nuovo dentro. Non giu-sto, io credo di non meritarmi una cosa
del genere.
ALLA tristezza di Dani si contrappone il sorriso di
soddisfazione di Casey Stoner. Che a Le Mans doveva dimostrare
qualco-sa. il pi veloce, il candidato numero uno al titolo, eppure
non in testa al Mon-diale dove resta saldamente arroccato Jorge
Lorenzo, che in piena crisi eppure macina punti... e vincere, negli
ultimi tempi, non stato cos facile. Per ci sono
giorni in cui laustraliano incontenibile. E questo stato uno di
quelli.
Allinizio ho cercato di scappare, ma non ci sono riuscito.
Nonostante io forzas-si, e fossi molto veloce, nessuno dei miei
tentativi ha prodotto un effetto: Dani era sempre incollato a me.
Ad un certo punto ho cominciato a pensare ad una tattica diversa e
mentre cercavo unidea, Dani ha calato un po; quello stato il
momento in cui ho capito che dovevo forzare ancora, per poter
prendere del vantaggio. E devo ammettere che, a quel punto, per me
stato tutto pi facile.
Ora Casey a 12 punti da Lorenzo. La rincorsa continua, anche
perch questo il momento giusto per picchiare forte: la Yamaha non
sembra in grado di produrre una reazione in tempi brevi, Jorge (che
ha ]
LE MANS - Venerd pomeriggio, nel pad-dock, Jorge Lorenzo, Casey
Stoner, Andrea Dovizioso, Hector Barbera e Toni Elias, si sono
riuniti in una hospitality per pianificare una linea comune. Poi si
sono presentati alla riunione della Commissione Sicurezza e hanno
proposto una sorta di codice di comportamento per i sorpassi.
Lidea stata subito bocciata dalla FIM e da Carmelo Ezpeleta,
ovvero dalla Dorna, e dalla stessa Commissione Sicurezza, per alla
luce di quanto accaduto in gara dome-nica diventata di grande
attualit.
Dovizioso si era preso la briga di spiegare perch alcuni piloti
hanno chiesto di pren-dere in esame la questione sorpassi. Un
problema che vede coinvolto Simoncelli, attaccato da tutti (o
quasi) i piloti MotoGP, che considerano il suo modo di frenare ed
entrare in curva troppo duro e aggressivo.
Lui non cattivo, per il suo senso del limite diverso da quello
di tutti gli altri ha detto Dovizioso . E non si sta parlando solo
di buttare per terra qualcuno: se uno guida in un certo modo, fa
perdere posizioni agli altri, rovina delle gare a chi non ha colpe.
In pi, il problema non il sorpasso duro, per-ch questo fa parte del
gioco: la differenza la fanno la ripetitivit delle azioni e
linten-zionalit. Se una mossa aggressiva arriva per caso, va bene;
ma se intenzionale e diventa un modo di gareggiare, allora va
punita. Noi questo, che abbiamo detto.
Quello che dice Dovi, ha senso. Ma stabi-lire preventivamente i
punti e le situazioni in cui si pu, oppure non si pu, tentare il
sor-passo, come negare lessenza stessa di questo sport, basato
sulla fantasia, sul co-raggio, sulla forza e la furbizia di chi
lotta.
Nessun pilota accetta di lasciare passa-re lavversario senza
lottare o reagire ha commentato Ezpeleta . Lo sport della mo-to
fatto cos. Le regole che ci sono vanno bene. I piloti devono
trovare un loro modo di comportarsi: una cosa che devono risolve-re
tra di loro.
Fissare regole per definire come sor-passare e non sorpassare mi
sembra una cosa assolutamente fuori luogo ha detto Valentino Rossi
-. Come si fa a capire quan-do, dove, e se superare? una cosa un po
strana, questa iniziativa. Alla fine non cambiato niente, per
bisogna capire se un attacco personale a Simoncelli e sem-bra cos
oppure se c dellaltro.
Sicurezza e polemiche
BOCCIATO IL CODICE DEL SORPASSO
motosprint
33
LE MANS Marco Simoncelli ha lottato con Pedrosa per la seconda
posizione, dopo aver corso una gara bellissima. Poi, allimprovviso,
a cinque giri dalla fine, cambiato lo scenario. Pedrosa finito
allospedale, Marco si visto infliggere un ride through che lo ha
fatto passare dalla seconda alla settima posizione. E alla fine,
dopo aver superato Hayden e Spies (alla velocit della luce!) stato
quinto. Dopo la gara Marco ha parlato con voce bassa e garbata,
esprimendo il suo dispiacere per la caduta di Pedrosa, nella quale
lo spagnolo ha riportato la frattura della clavicola destra. Ma non
si mosso di un centimetro rispetto alla sua posizione riguardo
lincidente. Resto della mia idea: non stata colpa mia. E non mi
sento di essere andato al di
l del limite. Io lho passato, lui mi ha ripassato, quando siamo
arrivati alla staccata lui ha cercato di attaccare; a quel punto io
ho provato a stare davanti, ma non lo volevo chiudere. Il fatto che
lui si scomposto, e mi ha colpito nella ruota posteriore. Io ho
anche cercato di raddrizzare un po, gli ho lasciato un metro perch
potesse fare qualcosa per rientrare. Secondo me io sarei riuscito a
fare comunque la curva, e lui poteva starci, solo che si scomposto.
Non ho voluto ostacolarlo: volevo fare la mia curva e basta.
Secondo me la punizione stata eccessiva, ma dopo quello che
successo nel week-end non avevo alcuna speranza di evitarla: stato
come sparare sulla Croce Rossa. Ma non voglio fare polemiche: dico
solo che mi dispiace tanto che Dani si sia fatto male.
Alla sbarra
SIMONCELLI NON CI STANon stata colpa mia!
SIMONCELLI (58) E PEDROSA APPAIATI. MARCO HA AVUTO FRETTA DI
METTERSI ALLE SPALLE LO SPAGNOLO, CHE SI VISTO CHIUDERE LO SPAZIO
DI ENTRATA IN CURVA ED FINITO A TERRA, FRATTURANDOSI UNA
CLAVICOLA.
-
MotoGP Francia
motosprint
34
il commento
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LE MANS - Il primo podio di Valentino Rossi con la Ducati
arrivato in una gara in cui, sulla carta, il pesarese aveva
pochissime chance di farcela. Ma lui Valentino Rossi, certe magie
gli riescono. La magia, in questo caso, si concretizzata in una
modifica dellultimo minuto, una variazione nella messa a punto che
ha garantito alla Desmosedici maggiore stabilit in frenata. Unarma
che il nove volte iridato ha usato abilmente: allinizio per non
perdere troppo contatto con il gruppo di testa, poi nella lotta per
il podio. E per battersi, di nuovo, con Andrea Dovizioso. Che lo ha
beffato nuovamente, conquistando la seconda posizione. Valentino
non conosce ancora bene le reazioni della moto, lui e la sua
squadra non hanno ancora ben chiaro il campo di azione entro il
quale muoversi in materia di regolazioni.
Ecco perch perdono tanto tempo in prova. Per, appena la spalla
ha smesso di tormentarlo e la sua moto diventata un po pi
trattabile, riemerso il campione. nata cos la sua bella
prestazione: un podio in cui c tanto, ma tanto, del suo. stata la
mia vendetta nei confronti di Lorenzo, per il sorpasso che mi fece
qui un anno fa ha spiegato Vale, e in effetti la vista di Lorenzo
davanti a lui di pochi metri, nella seconda parte di gara, gli ha
dato almeno un paio di decimi. Essersi accorto che lo spagnolo non
riusciva a scappare, e che Dovizioso lo aveva attaccato e superato,
gli ha poi dato la motivazione per attaccare a sua volta. E
passarlo. l che Valentino si trasformato. Avevamo fissato in
Lorenzo il nostro obiettivo ha rivelato, e questo il motivo della
sua soddisfazione. Non che Valentino si accontenti di un podio,
solo che il suo
realismo gli aveva imposto di non pensare nemmeno ai piloti
dellarmata Honda. Sono troppo lontani, in questo momento. Buon per
lui, se in un modo o nellaltro due dei quattro si sono eliminati.
Ma quelli che non hanno avuto guai gli sono stati davanti. Le Honda
fanno paura: fanno uno sport diverso da quello degli altri ha
sospirato. Quanto vale, dunque, il primo podio giunto al quarto GP?
Non male, ma non certo qualcosa per cui fare festa. La strada
ancora molto lunga, e lo si vede nelle prove. La squadra fatica
molto a trovare una messa a punto efficace, Valentino sempre in
difficolt e arriva alla gara col cuore in gola. Senza sapere che
cosa potr aspettarsi. questo, il problema maggiore. Serve tempo,
per accumulare questo tipo di esperienze. Ci vorrebbero molte
giornate di prove, ma non ci sono pi nemmeno queste.
Ducati e Rossi
LA MAGIA DEL PRIMO PODIOMa il team fatica a trovare la giusta
messa a punto
ANDREA DOVIZIOSO (4) TIENE ALLE SPALLE VALENTINO ROSSI. PROPRIO
COME ALLESTORIL. MA QUESTA VOLTA SONO SALITI ENTRAMBI SUL
PODIO.
un podio importante. Dar morale alla squadra
LE MANS - Valentino soddisfatto, a fine gara. E il primo
pensiero per chi sta lavorando sulla moto. Il podio molto
importante: serve anche per il morale di chi sta lavorando sodo per
questa avventura. E per dare la determinazione a spingere ancora di
pi. la prima volta che sei davvero veloce. In gara ho guidato la
Desmosedici come mai prima. Quindi considero questo podio come il
primo passo in avanti. Ci sono cose che puoi vedere solo in queste
condizioni, quando tutti tirano al massimo. li che ti rendi conto
di qual il tuo livello: puoi capire la moto e la maniera di
metterla a punto. per questo che sono soddisfatto. Te lo aspettavi,
un podio?Non avevo le idee chiare, prima di partire. E devo dire
che il podio arrivato anche per un aiuto esterno... Lobiettivo era
stare con Lorenzo, e gi questo non stato semplice. Sono riuscito a
non farmi staccare allinizio, poi ad un certo punto lho raggiunto
insieme a Dovi. E quando lho avuto vicino, ho deciso di attaccare.
Che cosa cambiato rispetto alle prove? Siamo riusciti a trovare un
buon grip sul posteriore, quindi potevo essere pi efficace in
ingresso curva. Ero forte in frenata e ho sfruttato questo
punto. Inoltre, grazie a queste modifiche, sono diventato un po pi
veloce anche nelle chicane. Dove perdevi, invece?Ero in difficolt
in accelerazione e questo mi ha rallentato. Qui siamo ancora
indietro, c poco da dire. Le Honda sono impressionanti: quando i
loro piloti aprono il gas come se fossero su un dragster! Loro
vanno via senza muoversi, e scompaiono, mentre la mia moto si alza
e si muove ancora molto. La Honda ha fatto una moto incredibile. E
adesso?Dobbiamo stare almeno qui, al livello che abbiamo raggiunto.
Poi, vedremo che cosa si pu fare per migliorare ancora. Che dire
dellincidente tra Pedrosa e Simoncelli? Marco ha sbagliato. Non ha
lasciato abbastanza spazio a Pedrosa. Mi dispiace molto, per Dani:
so cosa vuole dire farsi male. E mi dispiace anche per Marco, che
un amico; ma questa volta ha sbagliato. Per voglio aggiungere una
cosa:
anche Lorenzo ha fatto una brutta entrata su Dovizioso; se ci
riferiamo a quello che stato detto venerd, in Commissione
Sicurezza, anche lui avrebbe dovuto subire la penalizzazione.
PARTIAMO DA QUILuomo del giorno
ValentinoRossi
Oggi ho guidato la
Desmosedici come non avevo mai
fatto prima
corso con un dito ferito nella caduta avve-nuta nel warm up) in
un evidente stato di crisi.
LA GARA di Andrea Dovizioso, secondo dopo un bel duello con
Valentino Rossi, stata molto meno tranquilla.
Il mio problema che allinizio della gara io non sono mai
incisivo; anche que-sta volta ad un certo punto mi sono trovato in
difficolt. Per non mi sono abbattuto. Anche quando ho subito un
sorpasso mol-to aggressivo da parte di Lorenzo, sono stato calmo e
sono riuscito a reagire. Il mio problema, nel finale, stato di
nuovo Valentino. Che sempre molto forte in frenata. Quando ho
capito che lui era pi veloce di me nella parte finale della pista,
cio nelle ultime curve, ho studiato una strategia: sapevo che mi
avrebbe potuto passare agevolmente, se lo avessi tenuto vicino fino
alle ultime curve, cos ho cerca-to di guadagnare un certo vantaggio
nella prima parte della pista, per poter avere il margine nel
finale. Ha funzionato, ed per questo che mi sono piaciuto: sono
riuscito ad applicare la mia strategia in modo per-fetto.
-
motosprint
36
Le pagelle di Marco Masetti
Fazioni e obiettivi
LE MANS Quando in un giro vedi cinque sorpassi vuol dire che ci
si diverte. Ma forse anche che il livello non
altissimo e che di errori se ne vedono tanti. Persino la
compassata, e di solito molto
attenta ai loghi e agli sponsor, regia internazionale non ha
potuto fare a meno
di rimanere affascinata dal maxi duello rusticano che ha visto
in azione Barbera,
Abraham, Elias, Bautista e Capirossi. I ragazzi, tra i quali
mettiamo anche
Capirex che ha ancora voglia di scendere in pista, hanno fatto
davvero il massimo e
ci hanno anche fatto divertire. Non solo: ci hanno fatto capire
che dietro a tante
dichiarazioni pseudotecniche della vigilia o a commento della
gara, c una eco
che ripete bugie, bugie.Gi, provate a pensare alle differenze
che
corrono tra una Suzuki, una Honda satellite e una Ducati.
Diversit tecniche, filosofiche
e persino aerodinamiche, come conferma il fatto che nello stesso
giro la Desmosedici
di Abraham, con le sue appendici aerodinamiche, ha fatto segnare
lidentico
tempo di Barbera che invece non le usa! Niente da fare, tutti
assieme,
appassionatamente veterani come Capirossi e debuttanti come
Abraham. La
MotoGP, da un certo punto della classifica in gi, la cosa pi
democratica che ci sia
e vanno tutti uguale. Non importa mezzo click in pi o in meno,
un alettone oppure
no, il risultato lo stesso. Misteri della tecnica, della scienza
e del pilota. Animale
affascinante ma anche molto strano. Il gruppo il filo rosso che
unisce quasi tutti i fatti salienti di questo GP. Gruppo
contro Simoncelli, gruppo contro la mafia italiana, gruppo
contro le lagne (per molto
produttive) di Lorenzo.Un gruppo che fa passare sotto silenzio
il
fatto che in tanti abbiano voglia di allestire un Claiming Rule
Team (quelli che
correranno con la formula CRT) per la prossima stagione, ma che
per ora solo
uno sia determinato a farlo.Molti gruppi, molte lobby, compresa
quella,
la pi ragionevole, di quelli che non vogliono andare in
Giappone, per paura
delle radiazioni. Finalmente qualcosa si sta muovendo e riesce a
unire la gente al di l
delle fazioni: la paura.
LA FORZA DEL GRUPPO
MotoGP Francia
Casey StonerUn missile lanciato in mezzo alla campagna francese
chiude i conti con i rivali in breve tempo. Troppo veloce per la
concorrenza, troppo preciso. Adesso deve sobbarcarsi da solo anche
i test della nuova 1000, un altro impegno per lunico pilota Honda
con un contratto per il futuro. Sarebbe da 10, ma due voti (e 5000
euro) li perde nel warm up con il pugno sferrato a De Puniet.
Pugno... di ferro 8
Andrea DoviziosoFantastico nella seconda parte di gara, molto pi
abbottonato in avvio, porta a casa un secondo posto con ascendente
fortunato. Meritato premio per un pilota che da due gare a fila
piega Rossi sul filo di lana. Non impresa da poco. Lo accusano di
essere troppo attendista, ma dopo questa gara avr sicuramente
ricevuto uniniezione di fiducia.
In gran forma 8,5
Valentino RossiPrimo podio in rosso: non male, anche se si
materializza un po per grazia ricevuta. Alla fine il bomber con
nove mondiali esulta come un ragazzino che vince la prima gara. Ha
ragione a farlo perch i risultati inaspettati danno la gioia pi
grande. Insomma, la base adesso c, bisogna solo lavorare, molto, ma
la direzione forse stata trovata.
Vedo la luce 8
Jorge LorenzoGara terribile, incassa bordate a destra e a manca,
le prende, sbaglia. Non gli bastava aver spaccato in due il paddock
con dichiarazioni che aumentano la tensione, ha voluto anche
rischiare nel warm up con una caduta che lo ha lasciato con una
mano dolorante e una moto distrutta. Eppure c chi lavora per lui:
lodiato Simoncelli che abbatte Pedrosa.
Sempre a galla 7
Marco SimoncelliAndava forte, stava replicando con i fatti alle
velenose insinuazioni della vigilia, stava anche conquistando il
cuore della HRC. Ma in un attimo, combina una delle pi colossali
frittate della storia abbattendo lunico spagnolo che non lo
accusava di scorrettezza. Lo stesso Pedrosa, tradizionalmente molto
forte nellambito Honda e uomo dello sponsor del team ufficiale.
Diciamo che ha sbagliato tattica rispondendo al sorpasso, ma c
anche una visione troppo dattacco della gara.
Esagerato 4
BenSpiesSolo nella classifica si nota la sua presenza in gara.
Impalpabile e incolore come una punta che non tocca un pallone in
tutta la partita, il texano conquista 10 punti pesanti senza sudare
troppo. D lidea di essere in un momento di involuzione che dura da
parecchio. Qualcuno insinua che non sia il fenomeno intravisto
tempo fa.
Fantasma 5,5
Nicky HaydenDi buono c limpegno con il quale cerca
puntigliosamente di mettersi in mostra con qualche giro buono
durante le prove. In gara lo si vede praticamente solo quando
incrocia Spies e Simoncelli in rimonta.
Volenteroso 6,5
ULTIMI METRI DI GIRO DONORE A SPINTA PER CASEY STONER, CHE SI FA
UNA CORSETTA DOPO LA VITTORIA NUMERO 25 IN MOTOGP. BEL
TRAGUARDO.
motosprint
37
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Hiroshi AoyamaNon il week end giusto per il nipponico, che non
va male, ma non riesce a farei tempi che sembravano alla sua
portata, su una pista favorevole alle Honda satellite. In ogni caso
uno che non molla mai e riesce ad evitare la battagliadel fondo
classifica.
Denti stretti 6
Hector BarberaSi aggiudica la coppa degli ultimi battagliando
con tutto e tutti. Non stata una gara da buttare quella dello
spagnolo, per il distacco dai primi ha contorni pesanti. Da
ricordare che Hector rientrava dopo una brutta caduta in
Portogallo.
In ripresa 6
CHI LI HA VISTI? HAYDEN (69) E SPIES, SETTIMO E SESTO, ENTRAMBI
AUTORI DI UNA GARA NON TROPPO INCISIVA. SOTTO, LOTTA IN CODA AL
GRUPPO: BARBERA (8), CAPIROSSI (65) E PI INDIETRO ELIAS (24) E
ABRAHAM.
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motosprint
38
MotoGP Francia
Karel AbrahamVa a punti, pochi ma buoni e non fa danni: il suo
impatto con la MotoGP non sta andando male e in Francia si permesso
persino qualche sorpasso.
Meglio del previsto 6
Toni EliasIntanto non ultimo e si prodotto in qualche giro buono
nel quale si visto il suo spettacolare stile di guida. Poi si
emoziona e rischia una caduta, ma si riprende. Insomma la giornata
buona per respirare un po.
Sollevato 6
Alvaro BautistaArriva ultimo nel duello sul fondo show, ma va
considerato che, alla fine, risente dei postumi dellinfortunio.
Azzecca la scelta tecnica del nuovo telaio con il quale la Suzuki
non poi cos male.
Fanalino di coda 6
Colin EdwardsBuon week-end rovinato da un pessimo finale. Caduta
e fine dei sogni, un peccato perch Colin poteva onorare la presenza
nel manifesto ufficiale del GP con un buon piazzamento e non con le
briciole.
Sogni proibiti 6
Loris CapirossiLotta ma con gente che non ha certo una carriera
come la sua. Sembra un aristocratico decaduto che si mischia al
popolino rimediando brutte figure. La sua gara finisce in anticipo,
a ruzzoloni, nello spazio di fuga.
Nel tunnel 5
Cal CrutchlowPromette bene ma decide di esagerare e chiude con
una caduta un week-end che poteva dargli soddisfazioni. Una
delusione per i tanti inglesi venuti a sostenerlo e per il suo team
manager che chiude la trasferta francese con un bottino
modesto.
Delusione 5
Dani Pedrosa Era da podio e adesso di nuovo alle prese con
ospedali e fratture. Non merita una sfortuna del genere, ma dal suo
mazzo escono spesso pessime carte. Ad esempio il 58 nero che lo
toglie di mezzo e mette ombre pesanti sul suo mondiale.
Domenica bestiale 8
RandyDe PunietLa gara di casa lo tradisce in tutti i sensi. Il
pugno ricevuto da Stoner mentre stava regolando il freno anteriore
nel warm up, la caduta in gara che lo toglie prestissimo di scena.
amareggiato, in linea con il brutto momento della sua squadra, che
lascia Le Mans a quota zero.
Che freddo! 5
NON PER TUTTI LE COSE SONO ANDATE LISCE: COLIN EDWARDS (SOPRA)
CADUTO PROPRIO NEL FINALE,RANDY DE PUNIET (SOTTO) INVECE STATO IL
PRIMO AD ABBANDONARELA COMPAGNIA, SCIVOLATO DOPOUN SOLO GIRO, SENZA
CONSEGUENZE.
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Alvia
Lecadute
Casey Stoner (Honda) in 1'33"153 alla media di 161,733 km/h Pole
2010: Valentino Rossi (Yamaha) in 1'33"408 alla media di 161,292
km/h
Venerd: Crutchlow. Sabato: De Puniet, Abraham, Elias.Domenica:
(Warm-up: Lorenzo) De Puniet, Crutchlow, Edwards, Pedrosa,
Capirossi.
SPETTATORI
88.400nei tre giorni 176.200
nel 2010 82.270 (nei tre giorni 162.745)
Francia 15.05.2011 Le Mans
1. Casey Stoner Australia Honda 1'34"133 1'33"782 1'33"815
1'33"153 1'34"221
2. Marco Simoncelli Italia Honda 1'35"029 1'34"186 1'34"075
1'33"212 1'34"749
3. Andrea Dovizioso Italia Honda 1'34"808 1'34"705 1'34"244
1'33"621 1'35"070
4. Dani Pedrosa Spagna Honda 1'34"431 1'34"478 1'34"545 1'33"683
1'34"996
5. Jorge Lorenzo Spagna Yamaha 1'35"165 1'34"659 1'35"051
1'33"706 1'35"655
6. Cal Crutchlow G. Bretagna Yamaha 1'35"731 1'35"158 1'35"442
1'33"804 1'35"136
7. Colin Edwards USA Yamaha 1'35"871 1'34"939 1'35"281 1'34"063
1'35"448
8. Ben Spies USA Yamaha 1'35"743 1'34"976 1'35"302 1'34"206
1'35"478
9. Valentino Rossi Italia Ducati 1'35"414 1'34"966 1'35"280
1'34"206 1'35"007
10. Nicky Hayden USA Ducati 1'35"721 1'34"652 1'34"954 1'34"277
1'34"863
11. Randy De Puniet Francia Ducati 1'35"687 1'34"998 1'36"091
1'34"351 1'35"489
12. Alvaro Bautista Spagna Suzuki 1'36"510 1'35"992 1'35"979
1'34"513 1'36"982
13. Hiroshi Aoyama Giappone Honda 1'36"448 1'34"959 1'35"645
1'34"612 1'36"352
14. Hector Barbera Spagna Ducati 1'37"036 1'35"902 1'36"268
1'34"650 1'37"900
15. Loris Capirossi Italia Ducati 1'36"410 1'35"383 1'36"370
1'34"866 1'37"246
16. Karel Abraham Rep. Ceca Ducati 1'37"154 1'36"327 1'35"799
1'35"010 1'36"799
17. Toni Elias Spagna Honda 1'36"997 1'36"304 1'36"467 1'35"433
1'37"923