GESTIONE DEL RISCHIO PROFESSIONALE TRADING MANAGEMENT: Money & Risk management Dott. Alberto PEANO Milano, 13 Settembre 2012 Strategist TradingAround
GESTIONE DEL RISCHIO
PROFESSIONALE
TRADING MANAGEMENT:
Money & Risk management
Dott. Alberto PEANO Milano, 13 Settembre 2012
Strategist TradingAround
• Il money management è un elemento essenziale per il successo nel trading, ma è spesso ignorato o sottovalutato
dalla maggior parte dei trader. Tuttavia è l’argomento che nella realtà dell’investimento è vitale per la
sopravvivenza finanziaria del trader stesso.
• Vedremo quindi di spiegare le differenze tra
- Money Management
- Position sizing
- Risk Management
• Verrà trattata la gestione della posizione, il rapporto tra Rischio e Rendimento e quanto capitale va impiegato e
quale è il capitale necessario. Non meno importanti lo stop loss, il take profit, e il trailing stop.
• Alcuni accenni alla Formula di Kelly, la cui caratteristica principale è quella di dare un criterio matematico al money
management e quindi la formula ha il pregio di dimensionare (size) la posizione che dovrebbe essere assunta sul
mercato dall'investitore, la % del portafoglio con la quale eseguire l'operazione
• Brevissima panoramica su altri modelli di risk management, che apparterebbero comunque a un livello più
avanzato: Fixed fractional, Optimal f, Secure f, Fixed ratio, Percent volatity.
• Esempi pratici eventualmente anche con operazioni in real time.
Alberto Peano
Trader su futures
CME, CBOT,
Nymex, Eurex,
Liffe
Perché sono qui?
NON faccio trading perchè sono qui
Oppure
Sono qui perchè NON faccio trading ?
Alcune nozioni base:
• Bisogna conoscere perfettamente se stessi e le proprie attitudini nei
confronti dell’investimento
• Quindi usare un approccio al trading che calzi a pennello con i propri
comportamenti individuali
• Creare una strategia di trading “su misura”
• Preparare un “piano di trading” per non essere presi in contropiede dai
mercati
• I migliori traders sono quelli che hanno congiunto un’ “intuitività” naturale
sui mercati ad una spietata pianificazione strategica dell’investimento.
• L’assunto principale del TRADING MANAGEMENT si basa sull’assiome
che per prima cosa bisogna proteggere il capitale
TRADING MANAGEMENT
è composto da:
1. MONEY MANAGEMENT: scelta della percentuale di K (capitale da
impiegare) in un trade (quanto).
detto anche POSITION SIZING
2. RISK MANAGEMENT: gestione della POSIZIONE (es. Stop Loss con il
quale definisco quale rischio voglio correre ogni
volta che apro una posizione)
Primo: non prenderle !
3. SET-UPs
Gestione $$$: Percentuale (%)
di Capitale (K) da
impiegare
Gestione POSIZIONE: TARGET
STOP LOSS
PROFIT
TRAILING STOP
RISK
MANAGEMENT
MONEY
MANAGEMENT
POSITION
SIZING
TRADING
MANAGEMENT
TIME is RISK !!!
SET-UPs
1. Ad esempio ho 10,000 euro e decido che posso perdere 1,000 euro
(10%).
2. Decido il RISCHIO, quanto sono disposto a PERDERE ogni volta che
apro una posizione
Se ad esempio rischio 100 euro ogni volta che apro una posizione, se
eseguo 10 operazioni negative di fila (e può accadere) devo smettere di
operare.
3. Stabilita la MAX perdita accettabile la divido per l’ampiezza del set up
(nel caso di trade iniziato su un setup grafico tipo “hummer” o altro) e
moltiplico x 100. Il risultato, arrotondato per difetto indica il n° di azioni da
utilizzare per il trade.
4. Quanto capitale (K)?: a parità di rischio si sceglie l’operazione in cui si
impiega meno capitale e per MENO TEMPO. TIME is RISK
Controllo della posizione:
Massima Perdita ACCETTABILE (100 – 10,000 euro x operazione)
Remunerazione del
rischio:
Risk/Reward Ratio (guadagno potenziale > perdita
potenziale)
Set-Up con
probabilità di
guadagno
Regole fondamentali per operare
1
2
3
2
3
1
TIME is RISK !!!
40%
40%
20%
Money Management
Risk Managemet
Set-Ups
Trading Management
1. MONEY MANAGEMENT (o Position Sizing) 40%
2. RISK MANAGEMENT (o Gestione della Posizione) 40%
3. SET-Ups 20%
Alcune considerazioni:
Set Up piccolo: un falso movimento può far scattare lo Stop Loss
Set Up ampio: obiettivo difficile da raggiungere
Se l’obiettivo è troppo vicino al punto di ingresso, anche se in
termini % può essere buono, significa operare con un rapporto
Rischio / Rendimento SFAVOREVOLE che porta a guadagnare
meno di quanto si perde quando si prende profitto
Mettere ad esempio sempre un PROFIT a + 3% e idem per quanto
riguarda lo Stop Loss significa piazzare lo stop in un punto grafico
SCORRETTO
Se uso degli OSCILLATORI (che variano da 0 a 100) o degli
INDICATORI (che vanno al rialzo o al ribasso) NON ho la possibilità di
impostare uno Stop Loss sui prezzi, ma devo metterlo in % di gain o
loss o in punti (tick) definiti in base a criteri quali
“% di perdita massima per trade” o
“% di K Capitale “
Se uso PATTERN di prezzo (ad esempio candlestick) posso anche
impostare, oltre agli stop visti prima, degli Stop Loss/Profit in base alla
candela (del set up) o alla figura tecnica che mi ha fatto aprire la
posizione.
CONCETTO DI UTILITA’
Il motto “Conosci te stesso” si può applicare molto bene al mondo dell’investimento
Molti fallimenti sono stati causati principalmente dall’errata gestione del rischio, la
quale deriva dalla mancata conoscenza delle attitudini per accostarsi
all’investimento.
L’esempio è quello di persone che non sentono la necessità (o la sentono in
misura minore) di fissare degli STOP LOSS (SL) rigidi. Secondo il calcolo delle
probabilità inevitabilmente una gestione della posizione senza SL porterà alla
rovina.
Queste persone NON si sentono ferite più di tanto da una perdita, ma essere
insensibili al dolore può essere suicida.
GESTIONE DELLA POSIZIONE o RISK MANAGEMENT
Nel trading una pianificazione attenta può servire a vincere la competizione in
mercati altamente efficienti e ad alta volatilità (forex, futures, etc.)
Mettendo in atto una strategia si evita di essere trascinati in una posizione
inconsciamente non voluta e di perdere tempo nell’analisi dei mercati su cui non si
è stabilito di prendere posizione..
Nel breve molti, forse, hanno ragione a non pianificare, ma nel lungo periodo sono
inevitabilmente perdenti contro le leggi della statistica.
La base di ogni investimento dovrebbe essere la stesura (mentale E scritta) di un
piano di trading. Tale piano fornisce le ragioni per entrare e uscire da una
posizione.
PLAN YOUR TRADE & TRADE YOUR PLAN
Apertura della POSIZIONE
E’ la fase più semplice dell’intero trading.
Psicologicamente: motivazione massima, la perdita si subisce eventualmente solo
alla chiusura della posizione. Ottimismo
Approccio FONDAMENTALE al mercato: compro sui supporti e vendo sulle
resistenze che corrisponde a: “compra quando tutti vendono e vendi quando tutti
comprano” (bisogna distinguere tra supporti e resistenze di breve o lungo periodo).
Può e deve essere completato naturalmente da altre regole.
POTENZIALITA’ di questo approccio: se il supporto che “comperiamo” viene rotto,
lo Stop Loss piazzato nelle vicinanze (piccolo) può costituire un valido segnale per
aprire una posizione “short” in modo che profitti e perdite si possano equilibrare.
L’entrata è UNICA, mentre le possibilità di uscita sono molteplici: perdita, profitto o
dopo un periodo di tempo.
Importante l’area 54-55: linea di gann + supporto
fibonacci 2/3 (66%)+ linea di TEMPO fibonacci
PREZZO e TEMPO coincidono, quindi si
acquista a 55)
Stop Loss impostato a 53, livello di sicurezza mai
toccato
In questo esempio si apre uno Short alla rottura della Gann Line
3x2, oppure si va Long, seguendo il mercato alla rottura della 1x1
REGOLA FONDAMENTALE: si consiglia di non aprire
posizioni in vicinanza di grossi comunicati o dati
economici che possono influenzare il mercato: di
solito un trend comincia dopo tali notizie, che
ingenerano, tra l’altro, una notevole volatilità sul
mercato.
Eccezione: quando il mercato prende una direzione decisa già prima di
simili notizie: il movimento che anticipa le notizie medesime
probabilmente continuerà anche dopo di esse (attenzione alle previsioni
più o meno in linea con i dati)
Chiusura della POSIZIONE
1. Stop Loss 2. Chiusura con Profitto
1. STOP LOSS
Il concetto base è quello secondo il quale ogni investitore deve avere una
propensione alla liquidità: una posizione immobilizzata in perdita costituisce
un mancato investimento su qualche altra attività finanziaria.
Si è in presenza di una perdita addirittura doppia:
- attuale investimento
- investimento che NON possiamo effettuare a causa del
capitale immobilizzato
Vi sono poi alcuni punti nel mercato che se superati segnalano una continuazione
nella tendenza. La fissazione degli Stop è quindi opportuna se si crede nel trend
che non abbiamo interpretato in maniera corretta
Lo Stop Loss può costituire un segnale per fare un reverse sulla posizione
(posizione contraria)
Supporto / Resistenza
Money Management
Breve Periodo
Lungo Periodo
STOP LOSS
Supporto / Resistenza: si fissa lo Stop Loss ad un prezzo non distante dal
supporto sui cui si era aperta la posizione
Stop loss
Stop Loss
SHORT
LONG
Money Management: ci si focalizza sulla perdita massima che si è
disposti a sostenere e si ricaverà quindi un prezzo target che
costituirà lo stop (che varierà a seconda dell’ottica con cui si è
aperta la posizione: stop di breve e stop di lungo periodo)
Esempio: posizione ribassista a 84,7 quando il prezzo ha toccato la Media
Mobile e Stop a 84,75. Tale prezzo poteva anche costituire un segnale per
fare un reverse, poiché poteva essere l’inizio di un trend ribassista
SHORT
Stop di breve periodo a 371
Stop di medio / lungo periodo sotto 369.5
2. CHIUSURA CON PROFITTO
Il principio fondamentale è che, una volta aperta una posizione, questa deve dare
il massimo profitto. La maggior parte degli operatori tende a “far correre le perdite
e tagliare i profitti sul nascere”.
La statistica dice: il trader di successo subisce perdite dal 60 - 65% delle
posizioni che apre e profitto solo dal 35 - 40%: egli riesce
però a riconoscere i trends e a ricavare il massimo da essi.
Esempio: trader in perdita per diversi mesi su eurodollaro in un mercato laterale,
ma pareggiate e di gran lunga superate dal profitto realizzato “catturando” il trend.
Sistema utilizzato: TRAILING STOP o STOP PROFIT.
Lo Stop Loss deve essere fissato ad un livello che inequivocabilmente
costituisca un segnale di inversione del trend corrente e mai in prossimità del
mercato. Il rischio è quello di liberarci di una posizione che, dopo una piccola
correzione, continua il trend corrente.
Si segue il trend ponendo il segnale di
chiusura (vendita nel caso di un mercato al
rialzo) sempre sotto al mercato e alzando il
livello a seconda del mercato in ascesa.
Ognuno dovrebbe crearsi un proprio sistema di trading: la regola di
comperare ai supporti e di vendere alle resistenze può costituire un
sistema di trading.
Ogni decisione deve però essere vagliata e sottoposta a critica,
completando il “segnale” con la realtà che ci circonda e con gli eventi.
Se abbiamo una notizia destinata ad influenzare in maniera
pesantemente negativa il mercato, il supporto scelto come punto di
entrata molto probabilmente non terrà: un acquisto automatico potrebbe
portarci ad una perdita anche consistente in poco tempo.
Utilizzo dei DSS (Decision Support System)
Strategie per la gestione del Prezzo di Carico
Durante una posizione aperta, il trader opera per ricavare il massimo
profitto da un trend favorevole o per uscire indenne dalla posizione errata.
Vi sono diverse strategie per mediare i prezzi di carico di posizioni aperte:
1. Strategia neutrale
2. Martingala
3. Anti - Martingala (o piramide rovesciata)
4. Piramide (con trend FAVOREVOLE)
5. Piramide su perdita
1. STRATEGIA NEUTRALE
Il trader opera con un numero costante di contratti, senza fare distinguo tra
posizioni in perdita o in profitto
2. MARTINGALA
Strategia più conosciuta. Si comincia con una unità di trading, raddoppiando tale
unità ogni volta che si subisce una perdita potenziale (!) e che il mercato raggiunge
un livello ritenuto importante. (se il mercato va nel senso previsto si recupera la
perdita e si ottiene profitto).
E’ l’antitesi dello Stop Loss.
Conduce, inevitabilmente, alla rovina (in base alle leggi statistiche sulle serie di
eventi sfavorevoli).
Il trader crede nella salita del mercato e quindi continua ad aggiungere
posizioni rialziste raddoppiando ogni volta (10 + 20 + 40 + 80 = 150 lotti)
ACQUISTO
Mediamo i prezzi!!!
3. ANTIMARTINGALA o PIRAMIDE ROVESCIATA
Quanto visto nella strategia martingala viene applicato ad una posizione in profitto,
raddoppiando quindi la posizione e seguendo il mercato (al ribasso).
La possibilità dei profitti è molto alta, ma richiede estrema velocità nel chiudere la
posizione alla fine del trend (il prezzo di carico è molto vicino al mercato).
VENDITA Vendo 10 lotti
Vendo 20 lotti
Vendo 40 lotti
Vendo 80 lotti
Sell 10 a 4000
Sell 20 a 3600
Sell 40 a 3200
Sell 80 a 2400
Prezzo di carico = 2880
Ogni movimento sfavorevole può
falcidiare i profitti: quindi
VELOCITA’ nella chiusura.
3. ANTIMARTINGALA o PIRAMIDE ROVESCIATA
Esempio con trade al RIALZO - ACQUISTO
Si chiama “piramide rovesciata” perchè il numero di contratti aggiunti alla posizione
originaria è sempre più largo della base e diventa proporzionalmente più alto via via che
il mercato muove in nostro favore.
ACQUISTO
BUY 10 lotti
BUY 20 lotti
BUY 40 lotti
BUY 80 lotti
Buy 10 a 1190
Buy 20 a 1240
Buy 40 a 1300
Buy 80 a 1360
Prezzo di carico = 1316,66
80 lotti
40 lotti
20 lotti
10 lotti
4. PIRAMIDE
Si apre una posizione con una (1) unità, aggiungendo a determinati livelli in
cui siamo in profitto la metà dell’unità di trading originaria, per diverse volte.
Si chiama “piramide” perchè il numero di contratti aggiunti alla posizione
originaria non deve essere mai più largo della base e diventa
proporzionalmente più basso via via che il mercato muove in nostro favore
(opposto a quando visto nell’esempio precedente)
E’ la strategia MIGLIORE applicabile al trading avendo il vantaggio di farci
avere un prezzo di carico di tutti i nostri “contratti” (ad esempio futures) ad un
livello ben al di sotto del mercato attuale.
Se il mercato muove contro, non saremo danneggiati seriamente ed abbiamo
tutto il tempo per chiudere ed eventualmente invertire la posizione.
SVANTAGGIO richiede un attentissimo studio sui livelli e richiede una NOTEVOLE
CAPACITA’ PREVISIONALE
Vendo 80 lotti VENDITA
Sell 80 a 4000
Sell 40 a 3600
Sell 20 a 3200
Sell 10 a 2400
Prezzo di carico = 3680
Vendo 40 lotti
Vendo 20 lotti
Vendo 10 lotti
In questo esempio una (1) unità di trading
è pari a 80 lotti/contratti/azioni
Esempio con mercato al RIALZO - ACQUISTO
BUY 10 lotti
80 lotti
40 lotti
20 lotti
10 lotti
Buy 80 a 1190
Buy 40 a 1240
Buy 20 a 1300
Buy 10 a 1360
Prezzo di carico = 1229.33
ACQUISTO
BUY 20 lotti
BUY 40 lotti
BUY 80 lotti
5. PIRAMIDE SU PERDITA
Situazione speculare alla precedente, applicata nel caso in cui la posizione sia
in perdita potenziale.
Per non far attivare lo Stop Loss, questa strategia è valida per eliminare senza
molto rischio una perdita dato che riduce notevolmente il prezzo di carico.
Nel momento in cui il mercato / la posizione va nella direzione da noi prevista,
ci consente di arrivare al prezzo di break-even
Il trader ha comperato a 9.25 (40 lotti) poi a 8.70 (20 lotti) e a 7.80 (10
lotti). Così facendo ha abbassato il suo prezzo di carico da 9.25 a 8.90
senza per questo aumentare in maniera abnorme il suo rischio.
Un veloce movimento del mercato può portarlo al breakeven più in fretta
rispetto alla normale strategia di buy and see a 9.25
CONCETTI DI MONEY MANAGEMENT
IL CAPITALE INIZIALE
REGOLA: nell’attività di trading NON si deve utilizzare denaro
strettamente necessario alle esigenze primarie.
E’ necessario un ammontare minimo per risultare vincenti sul mercato?
Si ritiene corretto ragionare in termini di PROBABILITA’, cioè il successo in
un’attività di trading è correlato positivamente all’ammontare di denaro
allocato a tal fine.
Più elevato è il capitale iniziale e più il trader può sopportare perdite
potenziali causate da movimenti erratici nei mercati, la necessità di
tamponare perdite per un piccolo portafoglio possono essere insostenibili.
Probabilità di successo
Se si vogliono assegnare delle probabilità di successo di un portafoglio, a
fine anno, in base al capitale investito, si ottiene:
5,000 euro 10%
10,000 20%
20,000 30%
50,000 50%
100,000 60%
Altra regola aurea: non bisogna mai aggiungere denaro ad un
portafoglio iniziale in perdita.
E’ invece auspicabile incrementare il portafoglio dopo il periodo iniziale se
questo ha dato i risultati sperati.
Il denaro deve sempre avere un VALORE MARGINALE
CONCETTI DI MONEY MANAGEMENT
OBIETTIVI
Gli obiettivi auspicati (rendimento a fine anno) incidono pesantemente sulla
gestione del portafoglio: nel primo anno di trading è più facile rimanere
inchiodati al breakeven o avere un piccolo profitto.
Se i nostri obiettivi sono irrealistici, saremo portati a rischiare in maniera
spropositata, aumentando le probabilità di rovina..
Si dovrebbe inoltre fare trading su mercati NON CORRELATI fra loro.
REGOLA : ogni perdita potenziale da sostenere
dovrebbe essere sempre inferiore al 5%
del capitale iniziale
(continua) OBIETTIVI
Con la regola del 5% riusciamo a dividere il portafoglio in 20 unità di trading,
riducendo ad un livello accettabile le probabilità di rovina.
Il portafoglio dovrebbe avere finalità di breve e medio periodo e quindi
essere diviso in posizioni di di breve (ad esempio “scalping” o “intraday”) e
posizioni di medio periodo (o di trend).
Lo “scheletro/ossatura” dei profitti sarà costituito dalle posizioni di medio
termine, mentre con quelle di breve si cercherà di incrementare la
profittabilità senza per questo aumentare la percentuale di rischio di cui ci si
deve fare carico.
(continua) STUDIAMO MATEMATICA
Se perdo il 10-20-50% quando devo riguadagnare per tornare al medesimo
punto di prima (in termini percentuali)?
Perdita % Devo riguadagnare %
5 5,26
10 11,11
20 25
25 33,33
50 100
75 300
ASPETTATIVE (dall’apertura della posizione)
L’aspettativa non è altro che la media aritmetica dei vari risultati possibili
(positivi o negativi) moltiplicati per le rispettive probabilità.
Esempio: un trader compera su un supporto e imposta uno stop di 500 euro
con un obiettivo di 1,000 euro.
Assegna una probabilita del 50% sia al verificarsi del primo evento sia del
secondo.
L’aspettativa (matematica) sarà 1,000 x 50% - 500 x 50% = 250 euro
Nel medio termine le leggi della statistica dicono che si possono ricavare
questi profitti e quindi il trader decide di aprire la posizione.
La chiave è l’assegnazione delle probabilità, operazione squisitamente
soggettiva, ma il trader si aiuta con le leggi statistiche proprie dell’analisi
tecnica.
Esempio di rottura di un testa e spalla rialzista con obiettivo 490.
Con un prezzo attuale pari
a 420 si hanno queste
probabilità per lo Stop
Loss
20% a 413 = -70 euro
10% a 409 = -55
5% a 400 = -50
Obiettivi al rialzo
(probabilità) target:
50% a 430 = 250
10% a 465 = 225
5% a 490 = 175
La media aritmetica dà
un’aspettativa
positiva di 475 euro
quindi il trade è
positivo e si dovrebbe
aprire una posizione
La PROBABILTA’ di ROVINA
Il trader deve pensare a conservare il suo potere di trading rappresentato
dal capitale iniziale e la sua perdita è la cosa che più deve preoccupare .
Vi possono però essere degli effetti casuali che determinano l’esaurimento
del capitale iniziale, anche in presenza di setup affidabili. Questi fattori
possono contribuire, per esempio, all’accumulo di un numero piuttosto
elevato di operazioni in perdita consecutive con conseguente drawdown
molto pesante.
Esempio: due trader, il primo rischia il 2% del suo capitale in ogni
operazione mentre il secondo il 5%.
Ipotizziamo 20 operazioni in perdita consecutive (con rischio per operazione
costante)
- Il primo si trova con un P&L pari al -40%
- Il secondo ha azzerato il capitale
Rischio % N. Perdite
consecutive
1 100
2 50
3 33
4 25
5 20
Reazione di un trader che
utilizza il 3% del capitale
iniziale per operazione:
Il mio sistema
non subirà mai
33 operazioni in
perdita
consecutive!!!!
Brutta notizia: la teoria delle probabilità sostiene qualcosa di diverso
Esiste sempre una probabilità finita
che qualunque Strategia o Sistema di
Trading con una redditività (o
accuratezza) inferiore al 100% possa
subire un numero di operazioni
consecutive in perdita in grado di
AZZERARE completamente il conto
iniziale, di qualunque entità esso sia
Questa probabilità è chiamata
“Probabilità di Rovina”
Ipotizziamo un Sistema (insieme di regole/setup) che abbia una
redditività del 70%, cioè una probabilità p=0,30
Immaginiamo di rischiare il 4% del capitale in ogni operazione
Calcoliamo la probabilità di avere 25 operazioni negative
consecutive
L’equazione da utilizzare è quella del test di Bernoulli
P(25 in 25) = (25 !/(25! (25-25)!))x (0,3)^25 x (0,7)^0
P(25 in 25) = 8,47 x 10 ^-14
Il valore è estremamente basso, ma pur sempre finito.
I trader più esperti utilizzano una
% di rischio del 1% (max 2%) in
ogni operazione.
I sistemi che abbiano una buona accuratezza e utilizzino una
percentuale di rischio in ogni operazione hanno sicuramente una
bassa probabilità di rovina, ma sempre
FINITA e MAGGIORE DI ZERO.
Per ridurre al minimo la probabilità di rovina bisogna tenere al livello
più basso possibile il rischio a cui ci si espone in ogni operazione
E’ necessario un compromesso: un rischio più basso comporta
anche guadagni più bassi e l’obiettivo è proprio quello di riuscire a
identificare la percentuale ottimale del K iniziale.
Obiettivo primario: (a) determinare l’entità del capitale iniziale con cui
intraprendere la professione e (b) la percentuale di rischio sul capitale
iniziale che si intende utilizzare in ogni operazione.
Molti trader cominciano aprendo un conto con una piccola somma e poi
cercano di rischiare al massimo, nella speranza di avere abbastanza
fortuna e concludere una lunga serie di operazioni in guadagni prima di
subire delle perdite.
Ma qual’è la realtà dei mercati? La serie di
operazioni in perdita si verifica sempre prima di
quelle in guadagno
Quante operazioni consecutive negative può effettuare un
sistema/stategia prima di azzerare (o portare al livello minimo di
1,000 €) il K - Capitale iniziale pari a 100,000 €?
% di K iniziale (del conto trading) rischiato per ogni
strade
100,000 € K iniziale
Fixed Risk/Opportunity Scale
Risk % No. of Trades
1% 459
2% 228
3% 152
4% 113
5% 90
6% 75
7% 64
8% 56
9% 49
10% 44
11% 40
12% 37
13% 34
14% 31
15% 29
16% 27
17% 25
18% 24
19% 22
20% 21
LEGGE FONDAMENTALE
1. Il capitale iniziale (K),
2. la percentuale di rischio per operazione del k iniziale (R) e
3. la somma che si deve rischiare in ogni operazione (S)
sono tre parametri collegati da una relazione precisa chiamata
legge fondamentale della gestione del rischio e del capitale
Se, per esempio, si decide di assumere un rischio per trade pari al 2% e che
questa percentuale sia pari a 2,000 euro il capitale richiesto dovrà essere in tal
caso pari a 100,000 euro
S
RK
2.000
0,02100.000
Rischio % Somma rischiata
per operazione
Capitale iniziale
1 500 50,000
1,000 100,000
2,000 200,000
5,000 500,000
10,000 1,000,000
2 500 25,000
1,000 50,000
2,000 100,000
5,000 250,000
10,000 500,000
5 500 10,000
1,000 20,000
Dall’equazione e dalla tabella risulta evidente che:
- il capitale iniziale (K) è
- inversamente proporzionale alla percentuale di rischio per operazione
- direttamente proporzionale alla somma che si mette a rischio in ogni
operazione
Spesso la somma che si decide di mettere a rischio è un parametro
dipendente dalla strategia operativa che si applica, dal set-up, dalla volatilità
del mercato, ecc.
Riducendo la somma da rischiare, per effetto della volatilità, la redditività del
sistema diminuisce perchè saranno meno le operazioni che possono
raggiungere i target di profitto.
Solo dopo aver analizzato la strategia o il sistema di trading in modo
corretto è possibile:
• determinare l’entita del capitale iniziale con il quale iniziare a operare
• aver valutato l’effetto che la % di rischio per ogni operazione (che si
decide di utilizzare) produce sulla performance del sistema stesso.
Esempio: supponiamo di utilizzare un sistema che dopo varie analisi ci
porta alla conclusione che per ottenere una profittabilità ragionevole
bisogna accettare di rischiare 500 euro per operazione.
Supponiamo inoltre che il trader abbia deciso di accettare un rischio
massimo del 2% sul capitale iniziale per operazione.
Inserendo questi dati nell’equazione si arriva alla definizione di
un capitale iniziale pari a 25.000 euro.
PROBABILITA’ e CONSEGUENZE-ESITI
Un trader con una redditività e rendimenti costanti e crescenti nel
tempo ha queste 4 caratteristiche:
1) Una visione di tipo “probabilistico” che è la chiave del suo approccio
al mercato;
2) Un approccio che è basato sul leggere in ogni momento qual’è la
forza dominante sul mercato (trend, pochi volumi, etc);
3) L’accettazione e conoscenza che lo sviluppo/risultato/esito di ogni
trade NON può essere conosciuto finché il trade non si è “svelato”;
4) L’accettazione e conoscenza che solo il mercato, come il tempo
atmosferico, ci potrà dire cosa accadrà in futuro;
Analizziamo alcune semplici evidenze esistenti nei mercati finanziari:
a) Si possono analizzare i medesimi dati, stessi prezzi, uguali set-up
e identici time frame e quantificarli, uguali patterns, etc...;
b) Questi dati, analizzati da un trader con poca esperienza, possono
portare alla conclusione che l’esito sarà sempre il medesimo: se
ieri il mercato dopo aver fatto “a-b-c” ha raggiuto “f” allora anche
oggi si comporterà nella medesima maniera(!);
c) Ma ogni momento nel mercato è UNICO
d) Perché il momento è unico?
perché non sappiamo e sapremo mai a priori se i
medesimi partecipanti al mercato (investitori,
speculatori, etc) si comporterano esattamente come
hanno fatto l’ultima volta
Questo ci porta ad UNA sola conclusione:
che OGNI TRADE HA
UN EFFETTO
“RANDOM” -
CASUALE
L’esito di ogni trade può portare a solamente due tipi di risultati:
1) Trade positivo
2) Trade negativo
a) Noi NON sappiamo, usando qualsiasi tipo di set-
up/indicatore/oscillatore/etc..dove si svilupperà il trade, sia
positivamente, sia negativavente; non c’è modo di saperlo
b) Una volta che il trade è stato preparato ed eseguito, l’unica cosa
che sappiamo è che è un MOMENTO UNICO e NON abbiamo
alcun controllo su di esso, eccetto il fatto di poter seguire il trade
in conformità del piano che abbiamo preparato precedentemente
(trading plan)
Ma se l’esito di ogni trade può essere solo 50/50 (guadagno/perdita)
perché allora continuare a fare trading?
• Perchè probabilmente si stà confondendo l’esito del prossimo trade
estrapolato da una serie di trades e la “skew” o “distorsione” (a
nostro favore) di una serie intera di trades;
• Esempio: si ha un set-up con il 65% di trade vincenti nel lungo
termine. Non sappiamo comunque dove e quando il 35% di perdite
accadrà. Potrebbe capitare come una serie di operazioni perdenti
consecutive all’inizio , oppure distribuite in modo casuale, oppure
alla fine;
• Nonstante la % di vincite del sistema (o della nostra strategia) ci
dia un “edge”, un margine/probabilità a nostro favore, il prossimo
trade avrà una probabilità del 50/50 e potrebbe negare il nostro
edge.
Vediamo un esempio, tratto da un esercizio fatto fare (realmente) a
due trader. Ecco le regole date loro:
• Il trader lancia una moneta. Se si ottiene “Testa” si Acquista, se
si ottiene “Croce” si Vende
• Mercato analizzato: Future miniS&P (ES)
• Appena abbiamo l’esito del lancio il trader effettua l’operazione
in acquisto o vendita a prezzo di mercato
• Si imposta un profit a 4 ticks e uno stop loss a 4 ticks per il
primo trader (A), mentre si usa un profit a 6 ticks e uno stop loss
a 6 ticks per il secondo trader (B)
• Appena il target o lo stop loss sono toccati (uno dei due), si
ritira la moneta
• Numero minimo di lanci (e quindi trades) della moneta: 20
• L’entrata e la direzione dei trades è indubbiamente casuale.
Quanto è importante quindi l’ingresso sul mercato?
• L’entrata casuale ha generato una media del 31,75% di trades
vincenti.
• Senza migliorare l’entrata, questo metodo può essere reso
profittevole?
Trader A Trader B
Trades 28 (16 short, 12 long) 20 (10 short, 10 long)
Trades perdenti 20 13
Trades vincenti 8 7
Win Rate 28,5% 35%
Num Perdite consecutive 8 5
Aspettativa punti per trade -0,43 0,5
Cerchiamo di trasformare questo approccio casuale e teorico in un
sistema che diventi profittevole o almeno raggiunga il break-even
(punto di pareggio)
Come?: inseriamo alcune regole di risk e money management
a) Solamente una % del conto può essere rischiato in ogni trade
• 5% di un K iniziale pari a 100.000 €
• 2% “” “”
b) Si possono effettuare operazioni solamente con un mercato
“bilanciato”, cioè non in presenza di trend (definito)
c) il nostro target per ogni operazione deve essere almeno 3 o 3,5
volte l’ampiezza dello stop loss (es: stop loss 3 punti – target 9 o
10,5 punti)
d) si effettuano operazioni solo in momenti di mercato con poca
direzionalità evitando la prima e l’ultima ora di contrattazioni
e) le altre regole rimangono immutate
Avendo limitato il RISCHIO del conto trading al 2%, QUANTE OPERAZIONI
NEGATIVE CONSECUTIVE il sistema/strategia può effettuare prima di essere
fermato per insufficienza di capitale (K min 2.000 € rimanente)?
• Il vantaggio (edge) del trader è semplicemente una misura delle
probabilità favorevoli relativamente al set-up utilizzato / “skew”
• Il vantaggio può essere anche la capacità di leggere e interpretare
il mercato, studi e analisi e una serie di trade abbastanza lunga e
significativa che indichi una serie consistente di risultati positivi a
livello macro
• Il controllo del rischio (risk management) e il money management
sono la chiave per aumentare considerevolment i risultati del
nostro trading (vedere esempio con moneta)
Modelli di Money Management che cercano di
dare un criterio matematico e poter dimensionare
la posizione.
I più conosciuti:
- Kelly: dà un criterio matematico al money management
- Fixed fractional
- Optimal f
- Secure f
- Fixed ratio
- Percent volatity
La formula di Kelly ha il pregio di dimensionare (size) la posizione che
dovrebbe essere assunta sul mercato dall'investitore quindi la % del
portafoglio con la quale eseguire l'operazione
Formula di Kelly: indica la frazione ottimale del capitale da investire
Si prende in considerazione un trading system (una strategia) e in
seguito si analizza quante volte il sistema ha ragione e quanto
mediamente vince rispetto a quanto perde
% G = probabilità di vincita (del sistema)
GL = rapporto vincita media/perdita media (del sistema)
K% = %G – [(1 - %G)/GL ]
Kelly punta alla MASSIMIZZAZIONE del PROFITTO
Formula di Kelly
ESEMPIO:
% G = probabilità di vincita = 50%
GL = rapporto vincita media/perdita media = 1,25 euro
K% = %G – [(1 - %G)/GL ]
K% = 50% - [(1-50%)/1,25]
K% = 50% - 40% = 10%
Kelly afferma che un sistema con una probabilità di vincita del 50% e
con una vincita media di 1,25 euro a fronte di una perdita media di 1
euro viene affrontato el modo più remunerativo impiegando di volta in
volta il 10% del proprio capitale.
Punta alla MASSIMIZZAZIONE del PROFITTO
Fixed Fractional Method
Identifica la percentuale di capitale da rischiare in ogni trade: tale % è
chiamata ”fraction” o ”%f”
Si prende in considerazione lo Stop Loss della Strategia o del Trading
System come perdita che si subirebbe utilizzando una singola unità di
trading.
Capitale K x % perdita
Stop Lossunità ditrading
Si ricalcola l’unità di trading dopo ogni trade
ESEMPIO:
K iniziale = 100.000 €
Rischio per ogni trade = 5%
Stop Loss per ogni trade = 1250 €
(K x rischio) / Stop Loss = lotti
(100000 x 5%) / 1250 = 4
Optimal F Utile per comprendere il limite assoluto oltre il quale non spingersi. E’
un calcolo puramente matematico e non reale.
Prende in considerazione i trades che il sistema ha effettuato e su di
essi considera la peggior perdita e parametrizza tutti i trades rispetto
ad essa.
HPR = 1 – f (P / WCS)
TWR = HPR1 x HPR2 x HPR 3 x .....HPRn
HPR = moltiplicatore del capitale legato al trade
P = profitto dell’ n-esimo trade
WCS = perdita massima subita nel periodo
f = frazione del capitale rischiato ad ogni trade
TWR = moltiplicatore del capitale iniziale dopo la serie di trades
Secure F Dipende dalla psicologia dell’investitore. Il trader impone una scelta
che tiene in considerazione il massimo DD storico del sistema
(drawdown).
Si cerca fra tutti frazionamenti quello che massimizza i guadagni a
condizione che il DD mostrato sia al di sotto di una determinata %
scelta dal trader.
Si può utilizzare la formula vista per il ”Fixed Fractional” utilizzando la
Massima Perdita Storica registrata anzichè lo Stop Loss.
5% di 100,000 = 5000 €
Max perdita storica = 1000 €
Quindi faccio il primo trade con 5 unità di trading
Fixed Ratio Alternativa al ”Fixed Fractional”. Si cerca di dare equal peso ad ugni
unità di trading in maniera che se ne mantenga inalterato l’effetto al
crescere della equity line. Molto utilizzato dai trader sui futures.
STEP = Perdita Massima / % f (rischio x trade)
Per il Fixed Ratio la soluzione è un ugual incremento per unità di
trading, un RATIO FISSO tra gain per unità e aumento.
Il valore di aumento per contratto è chiamato DELTA (si suggerisce di
utilizzarlo pari a metà del Max DD storico del sistema)
SVANTAGGI: si parla solo di primo incremento e mai di livello di Stop
Loss
Se K capitale < K capitale iniziale, allora 1 unità di trading
Se K > K capitale iniziale allora
Lotti=INT((1+RADQ(1+8*(K-K iniz)/delta)))/2)
Ipotizziamo un Capitale iniziale pari a 50,000
Delta = 2,500
Partendo con 1 unità di trading quando si guadagna una cifra
pari al Delta si fa scattare l’utilizzo della seconda unità.
Da qui in avanti ciascuna delle 2 unità dovrebbe guadagnare 2500 per
poter cominciare con la 3a unità.
Aumentando il numero di unità di trading ad intervalli mediamente
costanti di trade, l’andamento del sistema si stabilizza molto.
Percent Volatility Model Si basa sulle fluttuazioni di mercato e sulla massima fluttuazione che si
desidera mantenere per il proprio capitale e si svincola dalla peggior
perdita subita.
Uso dell’ ATR (Average True Range) per misurare le fluttuazioni dello
strumento sul quale fare trading
Capitale K x Vol %
ATR x VPunità ditrading
Dove VP = valore del singolo punto dello strumento
Vol % = % di fluttuazione ammissibile
ESEMPIO:
Mercato Future = mini S&P (ES)
Valore ogni punto (VP) = 12,5 $
ATR media 5 periodi = 20 punti – 80 ticks
K iniziale = 100.000 €
Max fluttuazione del K (Vol%) = 2%
INT (K x Vol%)/(ATR x VP) = lotti
INT (100.000 x 2%)/(80 x 12,5) = INT (2000 / 1000) = 2 lotti
Questo metodo richiede la conoscenza del ATR di un certo numero di
giorni e può essere calcolato al momento del trade ma rende più
difficile il backtesting del sistema.
Altri modelli di Money Management
Varianti dei modelli presentati precedentemente:
- Reduced f : variante del Fixed Ratio
- Aggressive Ratio: inverso del Reduce f
- Asymmetric ratio: aggiunta con equity in crescita, riduzione
con equity in calo
- Timid Bold equity: frazionare il capitale in due: alto rischio e
basso rischio con base fixed fractional
- Equity curve trading: in base all’equity del sistema
- Z-score: analizza la sequenza dei trade
Esempi di Risk Management
(gestione della posizione)
sul mercato Future mini
S&P (ES)
Risk Management: gestione della posizione
Money Management: scelta della percentuale di
capitale da impiegare in un trade (anche detto position sizing)
Esempio: si aumenta l’esposizione solo all’aumentare del
capitale (investito/guadagnato)
Time frame = settimanale
SET –UP = Tweezer Top
High = 1167.75
Low = 1128.75
Delta set-up = 39 pt
Delta $ = 1950 $
Delta STOP LOSS = 41 (39 + 2)
Delta SL $ = 2050 $
Se il set-up è troppo grande per
il mio livello di rischio di MONEY
MANAGEMENT, NON eseguo il
trade
2050 % = 2,05% di K = 100,000 $
1. Trailing Stop pari all’ampiezza della barra di set-up (1167.75 – 1128.75 = 39
punti – 156 ticks): al raggiungimento dell’obiettivo posto pari all’ampiezza
della barra di set-up (1089.75) sposto lo stop a a livello del prezzo di entrata
e lascio correre l’operazione.
2. Traling stop e close 1/2 - 1/3 della posizione (contratti multipli): al
raggiungimento di un obiettivo precedentemente stabilito (ampiezza set-up)
posso chiudere una parte della posizione (1/2 o 1/3 o altro) e ho spostare lo
stop in pari per la restante posizione (1128.50)
3. Posso chiudere l’intera posizione al raggiungimento di un obiettivo
precedentemente stabilito in base ad un’analisi di ritracciamenti, degli
swings , volumetrica, etc.
4. Attendo la formazione di una successione di massimi e minimi decrescenti
per spostare più in basso il mio livello di profit
Gestione della posizione:
SHORT mini S&P da 1128.50
La settimana seguente il mercato
escende velocemente fino a 1007.50,
ben oltre il mio target pari
all’ampiezza del Set-Up (1089.75)
Singolo lotto:
- Chiudo lo short a 1089.75 durante la
discesa;
- Oppure sposto lo stop da 1169.75 a
1128.50 e lascio correre l’operazione
Lotti multipli:
- Chiudo 1 lotto a 1089.75
- Sposto lo stop da 1169.75 a 1128.50 e
lascio correre l’operazione per i
restanti lotti
- etc. (set-up doppio, etc)
La 2a settimana seguente il mercato
rimbalza fino a 1098.75
Singolo lotto:
-Operazione ancora eventualmente
aperta
Lotti multipli:
- operazione aperta per i restanti lotti
- etc.
Vediamo ora come si è comportato il
mercato dopo alcune settimane
Doppio MIN a 987.50 e 989.75
Max di swing a
1083.25
STOP LOSS originario a 1169.75
Short da 1128.50
e nuovo Profit
COME POSSO GESTIRE LA POSIZIONE ?
MINIMO di
periodo a 961.75
Trend del nostro
SHORT
Nuovo Trend
Short = 1128.5
Set-up = 1128.75 (39 punti)
1 x set-up (39 punti) = 1089.75 1° target
2 x set-up (78) = 1050.75 2°
3 x set-up (117) = 1011.75 3°
4 x set-up (156) = 972.75 4°
MINIMO a 961.75
SHORT
esempio
LONG ?
-Tweezer Bottom e
- Ritracciamento Fibonacci 38,20% pari
anche al supporto a 1270.75
SET - UP
High = 1323
Low = 1258.75
Delta = 64.25 punti !!!
pari a 3.212,50 $ per lotto
ZOOM a livello DAILY a
partire dal minimo del
ritracciamento di
Fibonacci
Ulteriore ZOOM
SET – UP a livello
settimanale
Notiamo una ”ISOLA” sul minimo e anche in corrispondenza del ritracciamento
38,20% di Fibonacci di ampiezza 1286.25 – 1258.75 = 27.5 punti
SET – UP originario a livello
settimanale - Tweezer
High = 1323
Low = 1258.75
Delta = 64.25 punti
pari a 3.212,50 $ per lotto
SET – UP derivato a livello
giornaliero – Isola
High = 1286.25
Low = 1258.75
Delta = 27.5 punti
pari a 1.375 $ per lotto
SET – UP originario a livello
settimanale - Tweezer
High = 1323
Low = 1258.75
Delta = 64.25 punti
pari a 3.212,50 $ per lotto
SET – UP derivato a livello
giornaliero – Isola
High = 1286.25
Low = 1258.75
Delta = 27.5 punti
pari a 1.375 $ per lotto
1. Money Management (o Position Sizing)
K iniziale = 100,000 €
Set-Up originario 3,3%
Set- Up derivato 1.4% (arrotondato)
(ipotizziamo 1 (uno) solo lotto, in caso di contratti
multipli si deve moltiplicare)
2. Risk Management (gestione della posizione)
?
ATTENZIONE!!!
Nel ”durante” della formazione del set-up settimanale possiamo notare
l’isola, cioè il set-up derivato, analizzando le candele daily, ma
solamente alla fine della seconda settimana avremo l’indicazione
LONG del set-up.
Se il set-up a livello settimanale ha (come in questo caso) un livello di
rischio a livello di Money Management / Position Sizing troppo elevato
per noi ma l’operazone ha un’elevata percentuale (probabilità) di
riuscita e vogliamo DAVVERO effettuarla allora dobbiamo cercare di
ridurre il Delta = 64.25 punti.
Per l’ingresso sul mercato si può quindi attendere un ritracciamento (ad
esempio ½ della candela weekly del set-up pari al livello 1291)
monitorando l’evolversi della situazione a livello giornaliero. E gestire
(Risk Management) la posizione conseguentemente.....
Let the trade come to
you, don’t create it.
Trade what you see, not
what you think.
La pazienza non è la
capacità di aspettare, ma
è la capacità di
mantenere la giusta
attitudine mentre si
aspetta.
Alberto Peano
www.tradingaround.net