105 anni di scacchi a Verona - scacchidlfverona.it · 105 anni di scacchi a Verona ... Enciclopedia Britannica edizione 1911 CIS del 2014: le due squadre del "Battinelli" sono impe-gnate

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105 anni di scacchi a Verona(di Cataldo Leone)

Il Circolo di Scacchi “Battinelli” è l’istituzione scacchistica più antica di Verona. Fu costituito il 1° giugno del 1911 con sede sociale presso l’Antico Caffè Dante e denominato "Circolo Scacchistico Veronese"; in seguito, dall’aprile del 1919, fu intitolato al nome del suo primo vice presidente Andrea Battinelli, bersagliere morto da eroe durante la Prima Guerra Mondiale. Dal 18 al 20 settembre 1920, il prof. A. Bolognini, presidente del "Circolo Battinelli”, lo rappresentò al Congresso Scacchistico Nazionale di Varese. Nella seconda metà degli anni ottanta il circolo "Battinelli" ha organizzato due volte una simultanea tenuta dal Maestro Internazionale Alvise Zichichi.Il Circolo ha cambiato più volte la sede sociale nella città di Verona: l’Antico Caffè Dante in piazza dei Signori, la sede del Dopolavoro Ferroviario in via XX Settembre, il Circolo Ricreativo ENEL in corso Porta Nuova, il Gruppo Sportivi Veterani Veronesi, il Bar Josè in via Sant’Egidio, l’Istituto Don Bosco in via Provolo, infine, negli ultimi trenta anni, l’attuale sede è situata all’interno del complesso sportivo

Verona Torre dei Lamberti

Enciclopedia Britannicaedizione 1911

CIS del 2014: le due squadre del "Battinelli" sono impe-gnate nel 1° turno nella no-stra sede. Di fronte, in primo piano si vedono Carmelo Si-gillo, Valerio Pisani, Angelo Macalello e Gerardo Barti-romo, poi Cataldo Leone vi-cino alla scacchiera murale

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Circolo Scacchistico A. Battinelli

"La Pineta" presso il Dopolavoro Ferroviario, in via Camuzzoni 1.Il 25 ottobre 1987 il Circolo, rappresentato dall’allora presidente Roberto Contarini (ora presidente onorario) ha organizzato con successo ed ospitato lo svolgimento dell’Assemblea annuale dell’A.S.I.G.C. - vedi Telescacco Nuovo del novembre 1987 a pagina 317 e 350-352;

Verona - 25 Ottobre 1987. Seduti, da sinistra: F. Mecucci, M. Caressa, R. Contarini, R. Incelli. in piedi, da sinistra: A. Bruni, G. Bresadola, G. Gallozzi, G-M. Tani, F. Vetro.

Verona 1987. da sinistra, 1a fila: Mecucci, Tani, Mastrojeni, Rottondi, Calgaro, Madonia, ?2a fila, da sinistra: Davolio Marani e Bruni. ultima fila: Vetro, ?, Bresadola, Sampieri, ?. ?, ?, ?

Oltre alla pratica agonistica, ci adoperiamo attivamente per la diffusione del gioco: teniamo corsi nelle scuole e nelle circoscrizioni; partecipiamo a eventi cittadini (giochi in strada "tocatì", giochi in stazione, torneo per Telethon ecc...). Organizziamo tornei vari e questo ci dà l’occasione di in-contrare le persone più varie con le quali condividere il piacere di giocare a scacchi, specialmente le persone anziane.La nostra è un'associazione senza fini di lucro, ha circa cinquanta Soci di tutte le età, ceti sociali e

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mestieri, di cui oltre un terzo pratica gli scacchi a livello agonistico; i nostri iscritti vanno dal "non classificato" al "Candidato Maestro". Sono stati soci del "Circolo Battinelli” anche il maestro FIDE Luciani e i maestri Brugnoli, Govoni e Coratella. Come Circolo siamo affiliati alla Federazione Scacchistica Italiana e partecipiamo con più formazioni al Campionato Italiano di Scacchi a Squadre.La sede del Circolo, che si trova vicino la stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova, è aperta normalmente dalle 15:30 alle 20:00, in particolare nei giorni: - per gioco libero, il martedì e il giovedì; - per partite lunghe e/o attività di studio e approfondimento, il mercoledì; - per i corsi, quando organizzati, il venerdì; - per tornei semilampo o gioco libero, il sabato; - per tornei "active chess" o per le partite del CIS, la domenica.Il Circolo ha a disposizione una biblioteca che consiste in circa cinquanta libri, diverse riviste e materiale multimediale.

Andrea BattinelliNato ad Avellino, Battinelli era maggiore dell’8° Reggimento Bersaglieri, Battaglione ciclisti. La sede del reggimento in tempo di pace era Verona, i distretti di reclutamen-to erano L'Aquila, Avellino, Castrovillari, Cremona, Cuneo, Forlì e Voghera, mentre i distretti di mobilitazione erano Belluno, Padova, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza. Ha combattuto in Cadore all'inizio della Prima Guerra Mondiale, venne ferito in com-battimento e fu uno dei 9 ufficiali bersaglieri decorati con la medaglia d’argento al va-lor militare. Promosso Tenente Colonnello per gli eroismi compiuti, meritò l'encomio solenne. Venne fatto prigioniero dagli austriaci e morì a Vienna il 28/9/1915. Furono principalmente i 12 Battaglioni Ciclisti a compiere prodezze al ponte di Sagrado, alle Cave di Selz, a Vermigliano, nella zona boscosa di Doberdò, a Monte Sei Busi, a Bosco

Cappuccio, sulle colline del Podgora, sulle falde del Sabotino, nel terribile settore di Oslavia. Epiche le azioni condotte nel luglio 1915 dall’XI e dall’VIII btg. ciclisti per la conquista del Monte S. Michele. La bicicletta da Bersagliere era del tutto particolare, da sola pesava 26 chili, per i mitraglieri arrivava a oltre 40 chili; aveva il telaio pieghevole, allentando pochi morsetti il mezzo veniva agevolmente piega-to in due e, con appositi “spallacci”, collocato sulle spalle in pochi secondi. Nel 1912 Battinelli era dislo-cato presso l'8° Bersaglieri di stanza a Palermo, risul-tato: fu uno dei fondatori della “Società Scacchistica Palermitana”, a testimonianza della passione smisu-rata per gli scacchi che non lo abbandonava mai, a qualsiasi latitudine si trovasse. Abile problemista, vinse la gara di Soluzione organizzata a Verona dal Good Companion di Filadelfia all'inizio del 1915.

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Per l'anno sociale 2015, il CD del Circolo è composto da sette membri:- Cataldo Leone presidente tesoriere- Roberto Contarini presidente onorario- Angelo Macalello direttore tecnico-Aldo Antolini segretario bibliotecario- Antonio Jirillo consigliere coordinatore- Adrian Paler consigliere tecnico- Carlo Curto webmaster. Al centro della scacchiera gigante: il presidente tesoriere Cataldo Leone e il presidente onorario Roberto Contarini, in fondo i Soci Roberto Bonini, il direttore tecnico Angelo Macalello, il segretario bibliotecario Aldo Antolini e Francesco Righi. Per una più ampia informazione e galleria fotografica, vi invitiamo a visitare il nostro sito www.scacchidlfverona.it curato dal webmaster Carlo Curto.

a sinistra: Antonio Jirillo, Frencesco De Bortoli, Daniele Bosio, Marco Gneo, Roberto Contarini e Carlo Curto. Fila a destra, partendo sempre dal primo piano: Adrian Paler, Cataldo Leone, Zeno Fratton, Bruno Menin, Angelo Macalello e Roberto Ginnasi.

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Il Battinelli e il mistero (risolto) del timbro postale di un aecolo fa(di Maurizio Sampieri)

Mentre l'articolo sul circolo scacchistico veronese veniva preparato è saltata fuori que-sta cartolina. Il MF Valerio Luciani, pure lui di Verona, effettuando ricerche di filatelia scacchistica su Internet l'ha vista e l'ha presa, perché incuriosito da quel "al presidente

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Oltre a questi 5 ne vengono trovati altri, ma nessuno corrispondeva a quello utilizzato nella cartolina che ci interessa. Anche il primo a sinistra, detto dai marcofili "cerchio grande - tipo italiano", datato 17 aprile 1985, restò in uso, in qualche caso, fino agli inizi degli anni '20, ma in basso non si capisce cosa riporti, di sicuro non l'anno e comunque non un numero ma numero seguito dalla lettera "S"; il secondo riporta la data in verti-cale con l'anno in basso, ma il mese è in lettere anziché in cifre. Anche il terzo riporta l'anno in basso, ma a differenza del nostro il mese (6) è ben centrato a metà timbro, per cui non è paragonabile. Il quarto è completamente differente, anche il quinto è troppo differente avendo un doppio cerchio. Non restava che rivolgersi ad un professionista del settore, Roberto Monticini; è suo il sito www.ilpostalista.it, il più seguito in Italia, di cui è anche webmaster dirigendo, tra l'altro, un centinaio di collaboratori. E' membro dell'Accademia Italiana di Filatelia e Storia Postale, i cui Accademici, tra italiani e stra-nieri, in numero massimo di 40, vengono scelti tra i cultori di filatelia e di storia postale che si siano particolarmente distinti per i loro studi e la loro attività; inoltre è socio di altre 7 associazioni e con una di queste ha costituito un museo del collezionismo af-

del Circolo Scacchistico di Verona". Solo quando l'ha avuta tra le mani si è accorto che la firma era di Battinelli; potremmo quindi dire che si sia trattato di un bel colpo di fortuna.Poi Luciani l'ha donata al Circolo di Verona. Appena ricevuta l'immagine per posta elettronica, vedendo il timbro postale ho avuto un attimo di smarrimento. Avevo fatto personalmente le ricerche su Andrea Battinelli, nella breve biografia avevo appurato che era morto nel 1915 durante la sua prigionia a Vienna.Ma allora cosa significava quel 7-6-18 sul timbro? Se Andrea Battinelli era morto nel 1915 come poteva aver spedito questa cartolina nel 1918? Eppure la data della morte l'avevo verificata da un documento ufficiale dell'archivio dei Bersaglieri! Ancora: cosa rappresentava quel "14" che appare nel timbro in alto a destra, sopra il tetto del teatro? che era stata spedita (o consegnata) nel 1914?A tutto questo seguiva uno scambio di idee tra il sottoscritto, il presidente del circolo veronese Cataldo Leone e lo scopritore Valerio Luciani; quest'ultimo avanzava l'ipotesi che la cartolina fosse stata scritta nel 1915, rimasta ferma ad Ancona per tutta la durata della guerra, infine fatta partire dall'ufficio postale di Ancona nel 1918, a guerra ulti-mata. Oppure: poteva mai essere un documento falso? e se fosse stata sbagliata la data della morte? Ecco scattare lo studio del timbro, in un primo tempo sfruttando le tante immagini reperibili in internet; confusione totale, di timbri dell'epoca ce ne sono tanti visionabili, ma nessuno con le cifre disposte nello stesso ordine da poter paragonare con il nostro, in particolare ci serviva un timbro identico ma più visibile, perché quello in nostro possesso, come potete vedere nella pagina precedente, è molto sfumato sulla parte destra. Vediamo alcuni esempi di timbri di inizio '900:

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fittando una ex chiesa. Per una singolare casualità, è stato anche lui Bersagliere come Andrea Battinelli. Da giovane giocava discretamente bene a scacchi, ma visti i sopra citati incarichi era naturale che rifiutasse il nostro invito a cimentarsi negli scacchi per

corrispondenza. Ma Ecco il risultato della sua prezio-sa consulenza, addirittura ci ha pro-curato l'immagine di una lettera timbrata dallo stesso ufficio posta-le di Ancona ferrovia da cui è stata annullata la cartolina del Battinelli! sarebbe stato impossibile ottenere di meglio. Ci scrive l'esperto:

"Allego un bollo pressoché uguale, era necessario vederne uno simile non essendo l’altro completo di tutte le indicazioni, considerando anche che i bolli di ferrovia differivano da quelli normali come da quelli di raccomandazione o di arrivi-partenze. La sentenza è che non sono in grado di stabilire l’anno (dall'immagine ricevuta per e-mail), forse il 1911, meglio sarebbe che metteste l’annullo sotto un microscopio non proprio potentissimo. Quello che posso accertare è che il primo numero rappresenta il giorno: 7Nella riga sottostante ci sono il mese e l’anno, l’anno è preceduto da una piccola linea:il mese è quindi il 6, la linea io non la vedo, ma dell’anno scorgo un 1 e un secondo nu-mero che non sono in grado di decifrare (un altro 1?) In ultimo il 18 rappresenta l’ora della presa in consegna della cartolina da parte dello sportello aperto presso la ferrovia di Ancona (dunque non è l'anno! NdR). Il 14 sul fronte a me sembra il piccolo timbro del portalettere n°14 di Verona, lo potrei ben scoprire, ma la cosa è indifferente per la vostra ricerca. Quattro considerazioni: 1) La Grande Guerra non ha bloccato il servizio postale, ha solo ritardato il servizio per quelle lettere e cartoline rivenienti dal fronte, ma in questo caso la cartolina parte da Ancona per andare a Verona. 2) Si deve sempre rite-nere che la lettera sia stata scritta in vita e non impostata dopo la morte, è la seconda ipotesi che si deve dimostrare. 3) La calligrafia del Bersagliere Battinelli è diversa da chi ha scritto lìindirizzo (forse è una calligrafia femminile?) e qui le ipotesi possono essere innumerevoli. 4) Non è stata certo scritta dal fronte ed imbucata ad Ancona, avrebbe certamente messo indicazioni sul grado o sul reggimento".

Letto questo, Cataldo Leone seguiva il consiglio di ingrandire e analizzare quel preciso punto del timbro indicato dall'esperto fino a confermare l'anno -II (1911) inoltre ci face-va sapere che nel carteggio storico del circolo ha trovato uno Statuto, vecchio di oltre 30 anni, che recita chiaramente che il Circolo Scacchistico Veronese, al caffè Dante, fu costituito il 1 giugno del 1911, quindi 6 giorni prima della spedizione della nostra cartolina. Essendo Battinelli il vice-presidente, a questo punto appare praticamente certo che egli sia stato uno dei fondatori del Circolo cittadino presenti il 1° giugno alla inaugurazione (come farà per il Circolo di Palermo, nel 1912); del resto, se Battinelli non fosse stato presente, con la cartolina si sarebbe certamente complimentato con il presidente, invece si limitò a scrivere "distinti ossequi".

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