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1 AlpCity AlpCity Lo sviluppo locale e il recupero Lo sviluppo locale e il recupero urbano dei piccoli urbano dei piccoli centri Alpini centri Alpini Agordo, 8 giugno 2005 Arch. Tiziana Quaglia Local endogenous development and urban regenaration of small alpine town U.C. Pianificazione Territoriale e P.T.R.C. Giunta Regionale Assessorato alle politiche per il territorio
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1 AlpCity Lo sviluppo locale e il recupero urbano dei piccoli centri Alpini Agordo, 8 giugno 2005 Arch. Tiziana Quaglia Local endogenous development and.

May 01, 2015

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Perlita Rizzo
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dei piccoli centri Alpini dei piccoli centri Alpini

Agordo, 8 giugno 2005 Arch. Tiziana Quaglia

Local endogenous development and urban regenaration of small alpine town

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Giunta Regionale

Assessorato alle politiche per il territorio

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PROGRAMMA DI INIZIATIVA COMUNITARIA

INTERREG III B Spazio Alpino

Priorità 1: Promozione dello Spazio Alpino come realtà competitiva e attrattiva e come ambito economico finalizzato ad uno sviluppo spaziale policentrico

Misura 1: Conoscenza reciproca e comuni prospettive

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In particolare, partecipano allo Spazio Alpino:

Austria (intero territorio);Francia: Rhone-Alpes, Provence-Alpes-Cote d'Azur, Franche-Comté ed AlsaceGermania: distretti dell'Alta Baviera e della Swabia (in Baviera), Tubingen e Friburgo (in Baden-Wurttemberg)Italia: Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Province Autonome di Trento e Bolzano, Valle d'Aosta, Piemonte e LiguriaSlovenia (intero territorio).

Gli Stati Membri e le Regioni che partecipano a INTERREG IIIB sono:

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Lo "Spazio Alpino", in quanto area di cooperazione transnazionale strategica per l'Europa, comprende:

• l'area montana in senso stretto • l'area pedemontana e le pianure circostanti•una piccola porzione dell'area costiera mediterranea,

compreso l'Adriatico•parti dei bacini fluviali di Danubio, Po, Adige, Rodano e

Reno

INTERREG III B SPAZIO ALPINO

Il "cuore" montano è dal punto di vista spaziale strettamente legato con la "cintura peri-alpina" circostante e contiene alcune delle più attrattive aree metropolitane in Europa

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piccoli centri alpini caratterizzati da fenomeni diffusi di

• declino economico

• invecchiamento della popolazione

• abbandono delle terre e dei villaggi

• diminuzione della vitalità culturale

• degrado degli edifici

Attivazione di programmi e politiche europee e regionali volte ad un miglioramento della situazione

CONTESTO

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1 partner austriaco Governo provinciale della Bassa Austria

3 partners francesi Consiglio regionale di Franche-Comté

Consiglio generale del territorio di Belfort

Regione Rhône - Alpes

3 partners svizzeri Haute école valaisanne

Comune di Saint-Maurice

Gemeinde Tschlin

4 partners italiani Regione Piemonte (Lead partner)

Regione Lombardia

Regione Veneto

Regione Friuli Venezia Giulia

PARTNERS COINVOLTI

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OBIETTIVI GENERALI

• aumento e condivisione delle informazioni al fine di costituire una comune conoscenza basata su criteri scientifici convalidati da un Comitato Scientifico

• promozione e supporto ad attività locali innovative

• promozione e sviluppo di nuove linee guida riguardanti le buone pratiche

• promozione di nuove forme di cooperazione soprattutto tra i singoli centri urbani e la regione di appartenenza

… da cui discendono gli obiettivi operativi, ovvero le attività svolte da ciascun partner

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• creazione di una rete transnazionale di regioni, comuni ed esperti

• raccolta e condivisione di buone pratiche

• predisposizione di numerosi casi studio in vari comuni dell’arco Alpino sotto i 5.000 abitanti

• consulenza tecnica mirata ai comuni interessati dal Progetto

• promozione di ricerca scientifica

• dibattito e attività di valutazione transnazionale sulla questione dello sviluppo urbano nelle Alpi

OBIETTIVI OPERATIVI

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GRUPPI DI ATTIVITÀ

1. Attività di preparazione del progetto transnazionale

2. Gestione del progetto transnazionale

3. Gestione del progetto

4. Attività di informazione e divulgazione

5. Azione pilota 1: sviluppo economico

6. Azione pilota 2: servizi e qualità della vita

7. Azione pilota 3: contesto urbano

8. Azione pilota 4: cooperazione tra villaggi

9. Buone pratiche e scenari futuri

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Azione pilota 1: sviluppo economico

6 casi studio

Azione pilota 2: servizi e qualità della vita

4 casi studio

Azione pilota 3: contesto urbano

8 casi studio (di cui 2 della Regione del Veneto)

Azione pilota 4: cooperazione tra villaggi

3 casi studio

CASI STUDIO

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• attività transnazionale

• concretizzazione di due casi studio

• attività di informazione e diffusione dei risultati

IMPEGNI DELLA REGIONE VENETO NEL PROGETTO

Organizzazione di un Convegno internazionale per fine giugno a Milano, in collaborazione con la Regione Lombardia e la Regione Friuli Venezia Giulia

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RISULTATI ATTESI

• 15 – 20 nuove buone pratiche contestualizzate nell’ambito locale

• una raccolta scritta di diversi esempi di buone pratiche esistenti nei territori interessati

• un resoconto sulle linee guida e sui possibili scenari futuri

diffusione dei risultati delle attività progettuali attraverso:

articoli informativi, pubblicazioni, riviste di settore, sit web, mostre, documentari video, conferenze stampa e diffusione locale degli eventi organizzati

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• costo complessivo 2.404.929 €

2.204.929 € partners UE

200.000 € partners non UE

• fondi europei (FESR) 50% del totale

• quota partecipativa Regione Veneto

130.240 € 50% fondi FESR50% fondi nazionali

COSTI E DURATA

DURATA novembre 2003 – ottobre 2006