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Gentili Soci ed Amici della Camera di Commercio Italiana in Giappone,quest’anno siamo ritornati dalla pausa e s t i v a s i c u r amen te con de l l e preoccupazioni circa gli andamenti economici nelle principali aree del mondo: gli Stati Uniti il cui debito pubblico è stato ad un passo dal “default”, l’Europa con i numerosi problemi relativi all’euro che, a 10 anni dalla nascita, stanno venendo fuori con preoccupante fragore, ed il Giappone, alle prese con una lunga e difficile ricostruzione che sta indubbiamente bloccando un Paese che ha da tempo disimparato a crescere con forza. Gli investimenti delle aziende giapponesi sono calati del 7,8% nel secondo trimestre dell ’anno e questa è s i c u r a m e n t e l a c o n c a u s a p i ù preoccupante della recente revisione al ribasso delle stime di crescita per questo Paese nel 2011.Venendo al panorama delle aziende straniere in Giappone, settembre ha visto l’uscita di Tesco, il gigante britannico della grande distribuzione alimentare che ha deciso di lasciare il Giappone dopo 8 anni di tentativi, infruttiferi, di creare redditività in questo mercato.Se un grande attore internazionale lascia la scena nipponica, non si può certo dire che i “players” locali se la passino invece troppo bene. Il discorso ricade sempre sui department stores che continuano ad avvitarsi in una spirale negativa di perdita di traffico di clientela e di vendite, soprattutto nei settori di fascia medio-alta.Il mese scorso mi trovavo ad Osaka e sono rimasto molto sorpreso dal vedere lo scarso traffico di clientela nel nuovissimo punto vendita Isetan-Mitsukoshi sopra la stazione di Osaka; sicuramente le aspettative iniziali non avevano tenuto conto dei vari fattori straordinari che stanno affliggendo non solo il Nord-Est ma tutto il territorio giapponese, ma di certo nessuno poteva immaginare che il centro commerciale dirimpettaio di Lucua, anch’esso aperto nello stesso periodo di Osaka Isetan-Mitsukoshi, con un’offerta di fascia molto più bassa
potesse creare una densità di vendite più alta di quella del più prestigioso vicino, visitato da 10 milioni di persone nel primo mese di attività (maggio). Questa tendenza di crescita per prodotti di fascia medio-bassa è confermata, per esempio nel campo della moda, da H&M che ha annunciato di voler raddoppiare i suoi punti vendita in Giappone portandoli a 30 entro novembre 2012. Tutto questo può offrire buone opportunità anche ad aziende italiane, ma resta il fatto che per vari motivi i nostri prodotti finiscono in genere col posizionarsi nelle fasce alte, ora più deboli e problematiche. Anche per questo è necessario impegnarsi a fondo nell’abbattimento delle barriere commerciali, tariffarie o meno, che rendono l’accesso a questo mercato ancora troppo oneroso e complesso. Per tale motivo vorrei rinnovare con forza l’invito a tutte le aziende italiane che vivono difficoltà in Giappone nell’importazione dei loro prodotti affinché ci contattino e ci diano la poss ib i l i t à d i por tare le loro p r o b l e m a t i c h e s u i t a v o l i d i n e go z i a z i one pe r l ’ ” E c on om i c Partnership Agreement” tra l’Unione Europea ed il Giappone. L’occasione è unica e va sfruttata al meglio perché non si ripresenterà in futuro la possibilità attuale di poter intervenire soprattutto sull’eliminazione delle barriere non tariffarie.
SOMMARIO
1NOTA DEL PRESIDENTEdi Francesco Formiconi
2AL GALA 150 ANNI DI TRADIZIONI ED ECCELLENZEFervono i preparativi per la XII edizione dell’ICCJ Gala Dinner & Concert
3ARMANI RISTORANTE CAMBIA MARCIANuova gestione per il locale della nota casa di moda italiana
4LE BREVI DELLA SETTIMANA. Crisi, Giappone pronto a condividere serio piano salva-Europa
. Jama, domanda mercato auto in calo del 14,2% nel 2011
. Giappone: la ripresa passa da Leonardo da Vinci
5EVENTI IN CALENDARIONUOVI SOCI
6ICCJ会報要約(日本語)
Bollettino MensileICCJ BOLLETTINO MENSILE SETTEMBRE 2011
Francesco FormiconiPresidente della Camera di CommercioItaliana in Giappone
Dopo il grande successo dell’edizione passata, il Gala organizzato dalla Camera di Commercio Italiana in Giappone - in agenda il 5 dicembre all’ANA Intercontinental Hotel di Tokyo - si prospetta anche quest’anno un appuntamento da non perdere.
Per celebrare il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, l’edizione 2011 verrà infatti impreziosita da una mostra che ripercorrerà gli anni dal 1861 ad oggi attraverso l’esposizione di marchi storici - o che faranno storia - del Made in Italy: un evento unico collocato in una cornice d’eccellenza e di eleganza.
L’opportunità per le tante aziende italiane presenti nel mercato giapponese è di esporre i propri prodotti - dai gioielli ai prodotti meccanici, dall’agro-alimentare alla componentistica, passando per design, accessori, abbigliamento, automobili/moto… insomma, tutto ciò che di unico, creativo e italiano il Made in Italy offre - inserendo il proprio anno di fondazione nella fascia cronologica dei 150 anni d’Italia.
Tre gli spazi espositivi previsti (da cinque, due e 0,80 metri lineari) per dare a tutte le aziende la possibilità di comparire nei “150 anni di tradizioni ed eccellenze”.
Vuoi saperne di più? Visita la sezione “exhibition” sul sito www.iccjgala.com oppure contattaci al telefono (03.3560.1100) o tramite e-mail ([email protected]).
Al Gala i 150 anni di tradizioni ed eccellenzeFervono i preparativi per la dodicesima edizione dell’annuale ICCJ Gala Dinner & Concert, quest’anno incentrato sul 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia
IL PROGRAMMA
• Cena
Special Chef-guests: alcune delle personalità italiane più in vista dell’ambiente culinario in Giappone delizieranno i vostri palati con ricercate prelibatezze.
• Mostra: “150 anni di tradizioni ed eccellenze”
Per celebrare il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, l’edizione 2011 dell’ICCJ Gala Dinner & Concert ospiterà una mostra che intende ripercorrere gli anni dal 1861 ad oggi attraverso l’esposizione di marchi storici (o che faranno storia) del Made in Italy. Un evento unico, in una cornice d’eccellenza. (Clicca qui per maggiori dettagli)
• Musica
- Concerto con la presenza di uno dei cantanti di spicco del panorama musicale italiano contemporaneo
- Esecuzione di arie d’opera lirica- Gruppo live (dal jazz al lounge)
• Lotteria
• ICCJ Award 2011Premio che la Camera assegna all’azienda giapponese che si sia distinta per attività di investimento o commerciali tra Italia e Giappone.
ICCJ Gala Dinner & Concert, 5 dicembre 2011 - ANA Intercontinental Hotel, Tokyo
Armani Ristorante cambia marciaDa questa estate il locale di Ginza è direttamente gestito dalla Giorgio Armani Japan. Un cambiamento che ha sempre un punto fisso: Enrico Derflingher
Enrico Derflingher
“Un progetto di rilancio in cui credo molto, un grosso investimento che porterà grandi risultati”: commenta così il rinnovo dell’Armani Ristorante, che dal primo agosto scorso è passato sotto il controllo diretto della casa di moda italiana, lo chef patron Enrico Derflingher. “Abbiamo rinnovato non solo l’interno, ma anche quasi tutto lo staff” - continua Derflingher, che dirigerà il locale con l’executive chef Francesco Mazzi e il sommelier Stefano Orondini. Le premesse per fare bene ci sono tutte. “Il filo diretto con la casa madre faciliterà molte cose: l’ambiente sarà ancora più elegante e più italiano” - commenta Derflingher. Aperto a novembre 2007 e situato al nono piano dell’Armani Ginza Tower - progettata dagli architetti Doriana e Massimiliano Fuksas - l’Armani Ristorante, che per le sue caratteristiche è come se facesse da pendant al pluripremiato ristorante giapponese Nobu al multistore Armani di Milano, sarà impreziosito anche da un’altra novità: un wine bar con un forte accento al vino italiano al posto di quello che una volta era Armani Privè. “Faremo degustazioni - anche di formaggi - e promozioni di prodotti di alta qualità”. Se il ristorante è già aperto e pronto ad accogliere ospiti illustri - come è avvenuto d u r a n t e l ’ e v e n t o o r g a n i z z a t o dall’Ambasciata d’Italia in occasione della visita delle Vecchie Glorie del Milan ad agosto - l’inaugurazione del wine bar è invece prevista per il prossimo novembre.
Enrico Derflingher, nato a Lecco nel 1962, è uno dei più grandi chef i t a l i a n i a l m o n d o . C re s c i u t o n e l l e p i ù importanti cucine stellate internazionali, a soli 25 anni fu scelto come cuoco personale di Carlo e Diana d’Inghilterra. Primo cuoco italiano alla corte inglese dopo una lunga tradizione di francesi, Enrico ha poi attraversato l’oceano per arrivare direttamente alla Casa Bianca, dove è stato per due anni responsabile delle cucine di George Bush Sr. Il suo successo ha poi trovato la strada italiana alla “Terrazza” dell’Eden di Roma, dove è rimasto per nove anni, conquistando la Stella Michelin, prima di passare in Svizzera al prestigioso Palace Hotel di St. Moritz.
Nella foto, a sinistra, Franco Baresi durante il ricevimento dello scorso 30 agosto all’Armani Ristorante.
Leonardo da Vinci arriva a Tokyo. La Scapigliata, capolavoro della maturità del maestro fiorentino verrà esposta per la prima volta in Giappone il prossimo marzo. L'iniziativa e' stata annunciata dall'ambasciatore d'Italia a Tokyo, Vincenzo Petrone, durante una conferenza stampa presso la sua residenza. La Scapigliata sarà esposta per 71 giorni a Tokyo, una delle tre città (le altre sono Shizuoka e a Fukuoka) dove si terrà la mostra "Leonardo da Vinci - L'idea della bellezza", organizzata dal Mainichi Shinbun e che prenderà il via il 3 novembre. Verranno esposte in totale 80 capolavori.
La Scapigliata è uno dei pochi lavori dipinti direttamente a mano da Leonardo, che sono giunti ai nostri giorni, e fa parte di quel gruppo di opere che l'Italia normalmente non considera per il prestito o spostamenti fuori del territorio nazionale. La Scapigliata e' stata infatti esposta all'estero solo sei volte, ma è la prima in Asia.
C R I S I , G I A P P O N E PRONTO A CONDIVIDERE SERIO PIANO SALVA-EUROPA
I l m in i s t ro de l l e F inanze giapponese, Jun Azumi, non esclude che il suo Paese possa condividere un piano serio per salvare la Grecia ed evitare rischi di contagio in Europa. "Ciascun Paese” - riporta l’agenzia di stampa A.G.I. - risponderà al suo Parlamento di un piano di salvataggio e, se servirà un'ampia cornice, mi consulterò con il segretario Usa al Tesoro, Tim Geithner".
"Se ci sarà uno schema forte” - ha aggiunto Azumi - “basato su u n p ro c e s s o c h i a ro c h e contenga una cifra ragionevole e possa fornire a dare sicurezza ai mercati attraverso un salvataggio della Grecia, non escludo la possibilità che il Giappone lo possa condividere". Il governo giapponese si dice anche pronto ad aiutare le imprese giapponesi danneggiate dallo yen forte e ad avviare misure in questo senso, prima di determinare nuovi interventi straordinari di bilancio per la ricostruzione. Questi ultimi finanziamenti verranno completati a ottobre e saranno di 11 mila miliardi di yen.
J A M A , D O M A N D A MERCATO AUTO IN CALO DEL 14,2% NEL 2011
I l p re s i d e n t e d e l l a J a m a , l'associazione dei costruttori automobilistici giapponese, ha d e t t o c h e l a d o m a n d a dell ' industria automobilistica nazionale nel 2011 potrebbe scendere del 14,2% rispetto all'anno precedente a causa della calamità dell'11 marzo e dei suoi effetti sulla produzione e sulle vendite. Il presidente della Jama, Toshiyuki Shiga, che è anche il Chief Operating Officer di Nissan Motor, ha detto che la domanda interna nel corso dell'anno fiscale che si chiuderà a marzo 2012 è prevista in diminuzione del 3,3% rispetto all'anno precedente. Ma per i sei mesi fino a marzo si prevede un aumento del 17,4% rispetto all'anno precedente, in quanto le società cercano di aumentare la produzione per recuperare il tempo perduto dopo il terremoto e lo tsunami. "Abbiamo visto forniture limitate nel primo semestre fiscale per l'impatto del Grande Terremoto in Giappone", ha detto Shiga, aggiungendo che lo yen forte sta accelerando il passaggio delle case automobilistiche giapponesi verso la localizzazione di impianti di produzione all'estero.