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Quando si elencano le caratteristiche che una semiautomatica da
difesa deve possedere è ovvio che l’affidabi-lità si trova al primo
posto, seguono control-labilità, puntabilità istintiva,
maneggevo-lezza, volume di fuoco. Da non dimenticare la tolleranza
all’incuria e il funzionamento corretto anche in condizioni limite
(non tutti trattano le pistole come dovrebbero), la resistenza agli
agenti aggressivi quali sudore e umidità; da non dimenticare la
durata nel lungo periodo e la godibilità dell’uso, due fattori che
sono sempre di grande impor-tanza perché con una pistola da difesa
è bene sparare di frequente in modo che ci ri-manga conosciuta e
familiare come la stretta di mano di un vecchio amico. Tutti
questi
parametri (ed altri) sono “condizionati” dalla scelta del
calibro perché una cartuccia più potente porterà, a parità di tutte
le altre condizioni, ad un minor numero di colpi a disposizione e a
un’inferiore controllabi-lità. Altro fattore condizionante sarà
l’uso della pistola perché è intuitivo che se la tengo in un
cassetto non ho bisogno che sia leggera e occultabile quel tanto
che è opportuno per una pistola da portare sul-
la persona, c’è anche chi si porta addosso armi ingombranti e
pesanti, accettandone le penalizzazioni in cambio di volume di
fuoco più elevato, migliore controllabilità, maggiore potenza,
superiore affidabilità in situazioni limite (le chiusure di
un’ar-ma “grossa” sono, a parità di calibro, me-glio regolate ed è,
inoltre, garantita una corsa più lunga del carrello), ma portarsi
al seguito un “pistolone” è fonte anche d’inconvenienti e ci
vincola nell’abbiglia-mento e nella confortevolezza.
Un ottimo compromessoDalle note che precedono è evidente che
l’ar-ma da difesa ideale buona per tutti gli usi e per qualsiasi
utente non esiste; esistono però eccellenti “compromessi” che senza
nulla sacrificare per quello che riguarda i parametri fondamentali
ci consentono di avere una semiautomatica valida e confortevole per
il porto ma allo stesso tempo ben controllabile e nella sostanza
capace di garantire un insie-me di prestazioni che sono del tutto
com-parabili con quelle delle pistole di maggiori dimensioni. La
Beretta Px4 Compact è senza alcun dubbio una delle migliori pistole
com-patte da difesa, totalmente affidabile e con una gamma di
prestazioni che sono del tutto favorevolmente comparabili con
quelle delle pistole “full-size”. Queste note ripropongono ai
lettori la Compact (l’arma è già stata tratta-ta sulla rivista nel
numero di dicembre 2010) non dopo una prova più o meno esaustiva ma
alla luce di un uso continuato per diversi mesi, si tratta infatti
di un’arma personale acquistata non appena possibile perché fin dal
primo contatto avuto con quella pistola (nel 2010) è stata forte
l’impressione di tro-varsi davanti a una semiautomatica da difesa
che potrebbe essere definita come ottimale. Prima però di
“raccontare” l’esperienza avuta con la Compact è necessario
soffermarsi su quello che definirei il fattore più condizio-nante
di tutti: la scelta del calibro.
B E R E T T A P X 4 S T O R M C O M P A C T
Concentrato di potenzaLeggera, precisa, compatta, maneggevole e
completamente affida-bile. È la Beretta Px4 Storm Compact, variante
accorciata e ridotta in altezza della bifilare polimerica con canna
rototraslante che è stata e resta uno dei best-seller nel panorama
mondiale
di Vittorio Balzi
Grilletto, slide stop, sicura e pulsante di sgancio caricatore
sono ben raggiungibili dalle dita della mano che impugna l’ar-ma.
Sopra la radice anteriore della guardia si vede uno dei pulsanti
(uno per lato) da tirare contemporaneamente verso il basso (dopo
aver leggermente arretrato il carrello) per svi-colare il gruppo
canna-carrello dal fusto. Sopra al pulsante la scritta (necessaria
per il mercato USA) warning fires without magazine (“attenzione
spara senza caricatore”) che indica come la Px4 sia giustamente
priva di sicura al caricatore
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“Quando si elencano le caratteristiche che una semiautomatica da
difesa deve possedere è ovvio
che l’affidabilità si trova al primo posto, seguono
controllabilità, puntabilità istintiva, maneggevolezza,
volume di fuoco, la tolleranza all’incuria e il funzionamento
corretto anche in condizioni limite, la resistenza agli agenti
aggressivi quali sudore e umidità, senza trascurare la durata
nel lungo periodo e la godibilità dell’uso”
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precedente 8000. In realtà la chiusura Px è frutto di una
completa riprogettazione, che ha portato a un aumento
dell’affida-bilità anche in condizioni critiche, quali ad esempio
quelle che si hanno con arma fortemente imbrattata e munizioni di
po-tenza contenuta. La Px4 e la sua variante Compact digeriscono
tranquillamente qualsiasi caricamento commerciale anche ad arma
molto sporca, con temperature basse e cartucce sub-standard. Questo
non significa che in condizioni ottimali e con munizionamento
particolarmente brillante il funzionamento della Px diventi
violento: la chiusura ha, infatti, una notevole capacità di
autoregolazione e le velocità delle masse in movimento restano
entro i limiti di pro-getto quale che sia la cartuccia impiegata.
Sembra una considerazione banale ma, per rendersi conto di quanto è
importante, basta
Il calibro giustoSi può stare molto a discutere sul pote-
re invalidante di una munizione o dell’altra ma alla fine dei
giochi, viste anche le limita-zioni imposte dalla normativa
nazionale in materia di proiettili, le differenze di potere
invalidante sono ridotte al minimo. E ci so-no tanti altri
parametri da tenere in conto: rinculo (soprattutto in funzione del
livello di addestramento dell’operatore), costi di esercizio (con
una pistola da difesa ci si deve allenare molto al tiro), stress a
carico dell’ar-ma, affidabilità, facile disponibilità, e in
quest’ottica il 9x21 vince a man bassa, non a caso si tratta della
munizione di gran lunga più diffusa per le pistole da difesa e per
uso generale. Chi scrive ritiene che il 9x21 sia quanto di meglio
oggi disponibile sul mer-cato per la maggior parte degli utenti,
so-prattutto quando abbinato ad armi di totale affidabilità come la
Px4 Compact. L’arma viene proposta anche in 40 S&W per gli
aficionados del grosso calibro (se poi volete una 45 ACP c’è la più
grossa Special Duty) ma l’abbinamento Px4 Compact-9x21 è quello
meglio gestibile e controllabile, come pure di gestione economica
meno onerosa.
Chiusura rototraslanteCuore della Px4 Compact è la chiusura
geometrica con canna rototraslante della Px4 e della Special Duty,
mutuata da quella della Beretta 8000, prima arma, dai tempi della
Steyr 1911, a fare uso di una chiusura così congegnata. La chiusura
della 8000 era diversa da quella della Steyr mentre quella delle Px
sembra molto simile a quella della
pensare al fatto che il ciclo di alimentazione è regolato per un
preciso range di velocità del carrello e un carrello più lento o
troppo veloce porta invariabilmente a criticità in fase di
alimentazione. La chiusura Px ha il vantaggio di avere una canna
con un solo grado di libertà, aspetto che, a parità di tutti gli
altri fattori, la rende migliore sotto il parametro della ricerca
della precisione del tiro rispetto alle chiusure geometriche di
tipo Colt-Browning e derivate che hanno canna con due gradi di
libertà. Ma i vantaggi della chiusura con canna rototraslante della
Px sono anche altri e ben più importanti. Vediamoli insieme
descrivendone rapida-mente il funzionamento.Sulle armi della serie
Px abbiamo una canna con due massicce alette di chiusura fra le
quali, inferiormente, è ricavata una pista a camme che interagisce
con una camma
B E R E T T A P X 4 S T O R M C O M P A C T
La Civilian Ghost con pad-dle è un’ottima fondina: confortevole
anche nel porto prolungato, proteg-ge e trattiene la pistola ma
consente un’estrazione ra-pida. Se però ne avete una per la Px4 non
pensate di poterla utilizzare per la Compact perché questa
variante, che è un poco più robusta nella zona del dust cover,
richiede una fondina dedicata. Lo stesso dovrebbe valere anche per
altre fondine rigide in po-limero se, come la Ghost, copiano molto
fedelmente il profilo dell’arma
La sicura manuale funge da abbatticane e di-spone di due levette
di comando, una per lato. Può essere inserita tanto a cane armato
che disarmato, ma quando carichiamo l’arma la procedura corretta
prevede l’inserimento del-la sicura prima della manovra del
carrello: in questo modo la pistola non può assolutamente sparare.
Le levette della sicura hanno un basso indice d’impigliamento e la
loro forma è tale da aumentare la presa della mano sul carrello e
da impedire l’inserimento involontario della sicura manuale anche
in caso di manovre ra-pide; peccato soltanto che abbiano gli
spigoli un po’ troppo vivi
-
riguarda la precisione del tiro.Per sua natura, la canna
rototraslante non può essere dotata di rampa di alimentazione
integrale ma ha una “rampa” in due pezzi costituita da uno smusso
nel fusto e un in-vito della camera di cartuccia. Si tratta di un
arrangiamento simile a quello della 1911 e ci si potrebbe chiedere
se questa soluzione non comporti rischi d’impuntamenti in fase di
alimentazione oppure la necessità di avere l’invito della camera
troppo profondo così da non supportare completamente il bos-solo.
Sulle Px4 questi rischi sono del tutto inesistenti perché seguendo
l’ottima abitu-dine delle bifilari Beretta il caricatore ha una
presentazione alta: con la cartuccia
macchinata in un blocchetto di acciaio alloggiato nel fusto.
Allo sparo, il gruppo canna-carrello inizia a rinculare, con le due
parti fra loro vincolate dalle alette che alloggiano entro recessi
nel carrel-lo. Dopo un primo tratto di moto retrogrado solidale, la
camma nel blocchetto provoca la rotazione della canna, con
fuoriuscita delle alette dalle relative sedi. A questo punto la
canna arresta il suo moto retrogrado, contrastata dal bloc-chetto,
mentre il carrello continua ad arre-trare fino al suo punto morto
posteriore, comprimendo la molla di recupero.
Un sistema robusto e sicuroLa chiusura con canna rototraslante
ga-rantisce un’eccezionale robustezza del complesso unita a lunga
durata nel tempo: non solo perché consente di avere una su-periore
superficie di contrasto, ma perché la resistenza offerta dalla
chiusura risulta in asse con la forza che tende a far arretrare
l’otturatore. Inoltre, le massicce alette sono indubbiamente più
robuste rispetto alle altre soluzioni adottate sulle varie chiusure
a corto rinculo. Da sottolineare come la chiusura con canna
rotante, dissipi una maggiore quantità dell’energia posseduta dalle
masse in movimento in quanto deve essere vinta la resistenza del
moto di rotazio-ne della canna a causa dell’attrito delle alette
entro le sedi. Infine, rispetto ad altri sistemi, lo sblocco della
chiusura avviene in modo meno repentino perché ritardato dal moto
di rotazione della canna. Questo piccolo ral-lentamento non è solo
garanzia di apertura dopo che le pressioni residue sono scese a
livello di sicurezza, ma serve anche a rendere il funzionamento più
elastico, ad attenuare urti e vibrazioni tra i pezzi, a
frazionare
maggiormente nel tempo la spinta del rin-culo sulla mano del
tiratore. Da ricordare che l’urto della canna viene ricevuto dal
blocchetto di acciaio, che a sua volta lo tra-smette al fusto, che
riceve una sollecitazione ridotta (sia pure in piccola parte)
grazie all’inerzia del blocchetto, ma che, soprattut-to, riceve
l’urto di quest’ultimo distribuita su un’ampia superficie, e quindi
con un mi-nor carico unitario. Da ricordare anche che la canna
della Px ha un diametro esterno inferiore a quello del suo canale
di passaggio nel carrello (così da ridurre le possibilità di
malfunzionamento per accumulo di corpi estranei), ma nella parte
distale presenta un minimo aumento di diametro che consente
l’accoppiamento di precisione col canale di passaggio. In questo
modo, a carrello in chiusura, la canna è supportata e vincolata su
due punti, con ovvi vantaggi per quanto
A R M I C O R T E
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elladalle nna arresta ta dal bloc-a ad arre-teriore,ro.
nte ga-a del el tempo:una su-
a perché risulta arretrare ette sono tto alle
maggiormente nel tempo la spinta del rin-culo sulla mano del
tiratore. Da ricordare che l’urto della canna viene ricevuto dal
blocchetto di acciaio che a sua volta lo tra-
Le linee raccolte della Compact la fanno apparire come un po’
tozza, ma ben vengano le linee rac-colte quando il risultato è
un’arma dalle ottime caratteristiche dinamiche, ben controllabile e
al-trettanto ben portabile anche con fondina inside
Mirino e tacca di mira sono innestati a coda di rondine e
portano tre riferimenti circolari bianchi per il tiro con luce
ridotta. Ben rego-late, ben eseguite (e quindi anche ben
de-finite), non impicciosa, le mire sono ottime per l’impiego
previsto, per il tiro di precisio-ne dovrebbero avere la tacca più
chiusa ed essere prive dei riferimenti colorati (quelli presenti
hanno di buono che non disturba-no) ma questa non è una pistola da
tiro bensì un’arma da difesa personale. Le mire della Compact vanno
molto bene così come sono e per avere qualche cosa di veramente
miglio-re ci vorrebbero gli inserti di trizio
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088
destinata ad essere camerata quasi alline-ata con la camera in
cui entrerà seguendo una traiettoria quasi orizzontale. Sulla Px4
Compact si è comunque andati oltre, dotando la canna di una piccola
rampa di alimentazione che facilita ulteriormente l’ingresso in
camera della cartuccia (ovvia-mente si è intervenuti anche sulla
parte di rampa che fa parte del fusto e che, tanto sul-la Px4 come
sulla variante Compact è realiz-zata tramite un inserto metallico
per fare in modo che le ogive dei proiettili non vadano a sfregare
sul polimero) e rende impensabile anche il solo sospetto che possa
essere stato necessario realizzare un invito nella parte posteriore
della camera di cartuccia.
Ricariche “ad hoc”La prova del budino consiste nel mangiar-selo
e per dimostrare l’impossibilità che si presentino i problemi prima
ricordati sono state assemblate delle ricariche con pro-iettili
tronco conici, in piombo, JSP e JHP di vario peso, così da avere
anche cartucce di lunghezza inferiore a quella standard. Inutile
dire che la pistola non ha fatto una piega e si è digerita cartucce
fatte apposta per incepparla. L’altro test condotto è stato quello
di caricare 10 cartucce con dosi che erogano pressioni assimilabili
a quelle delle cariche forzate, e quindi un 30% in più della
pressione massima ammessa che è pari a 235,00 MPa (2.350 bar -
34,084 PSI). Queste cartucce sono state sparate senza caricatore
perché in caso ci fossero state fessurazioni dei bossoli i gas
sarebbero sfo-gati nella sede caricatore senza danni: pre-cauzione
inutile perché non solo non ci so-no stati rigonfiamenti ma le
deformazioni anelastiche a carico dei bossoli (in prossi-
mità del fondello) sono state entro la norma, esattamente come
per i bossoli delle car-tucce in commercio che non portano alcuna
traccia visi-bile derivante da impronte in negativo da parte della
camera di cartuccia.
Attenzione per i manciniLa Px4 Compact può essere fornita sia
con hold open su entrambi i lati sia, come tra-dizione, solo sul
lato sinistro. La leva dello slide stop dupli-cata sulla destra può
apparire essere un utile accessorio per i mancini che, grazie alla
duplicazione dei comandi della sicura e al pulsante sgancio
caricatore reversibile, hanno una pistola con
tutti i comandi nella posizione “giusta”. Per i destrimani è
senza dubbio meglio acquistare la variante con una sola leva
dell’hold-open:
la leva sulla destra è inutile e po-trebbe essere una fonte
aggiuntiva di “impicci” e di problemi, inoltre non sono in pochi
quelli che sugge-riscono, per lo sgancio del carrello dopo
l’inserimento di un caricatore pieno, di non usare lo slide-top ma
di arretrare leggermente il carrello (che così si sgancia
dell’hold-open) e lasciarlo andare. Questo perché in tal modo il
carrello ha un’extra corsa e acquista maggiore velocità garantendo,
soprattutto con le armi compatte, una più sicura alimenta-zione del
primo colpo.
Dimensioni ridotteA colpo d’occhio la Compact non si differenzia
molto dalla full-size,
B E R E T T A P X 4 S T O R M C O M P A C T
Sei righe, anima cro-mata e volata molto ben eseguita, la canna
della Compact, come quella della versione standard, contribuisce
alla preci-sione di tiro dell’arma. Dato il tipo di chiusura, la
canna della Px4 ha un solo grado di libertà e ciò, come noto,
favorisce la precisione intrinseca dell’arma. Sulla canna della
Compact è sta-ta ricavata una piccola rampa di alimentazione
I bossoli di ri-sulta della Com-pact. La percus-sione è centrata
e decisa, sono assenti defor-mazioni anela-stiche signifi-cative e
tracce impresse dalla camera di car-tuccia. L’espul-sione è sicura
e costante
Fiocchi Blak Mamba 100 JTC Colpo più lento: 1206 Colpo più
veloce: 1239 Velocità Media: 1221Tra colpo più lento e colpo più
veloce: 33Deviazione standard: 15 Ec calcolata sulla velocità
media: kgm 45,6 (J 447) Fiocchi 123 JTC Colpo più lento: 1048 Colpo
più veloce: 1080 Velocità Media: 1046Tra colpo più lento e colpo
più veloce: 32Deviazione standard: 12 Ec calcolata sulla velocità
media: kgm 41,1 (J 403)
Fiocchi 124 Top Target Colpo più lento: 1016 Colpo più veloce:
1046 Velocità Media :1035Tra colpo più lento e colpo più veloce:
30Deviazione standard: 14 Ec calcolata sulla velocità media: kgm
40,5 (J 397)Fiocchi 123 JRN Colpo più lento: 1063 Colpo più veloce:
1087 Velocità Media: 1075Tra colpo più lento e colpo più veloce:
24Deviazione standard: 11 Ec calcolata sulla velocità media: kgm
43,4 (J 426)
Fiocchi Blak Mamba 100 JTC Fiocchi 124 TopTT TargetTT
Beretta Px4 Compact – Velocità (in piedi al secondo) ed energie
– serie di 5 colpi
-
rispetto alla quale ha canna e carrello più cor-ti di 15 mm (83
contro 102 mm per la canna) e impugnatura accorciata di 10 mm. La
Px4 standard è già un’arma con dimensioni abba-stanza contenute e
si potrebbe credere che la riduzione dimensionale garantita dalla
Com-pact non faccia poi una grande differenza. Così è in effetti se
portiamo la pistola con un cinturone oppure la teniamo nel
cassetto, ma se dobbiamo “nasconderla” sotto a una ma-glia, una
giacca o una camicia tenuta fuori dai pantaloni il discorso cambia
e non di poco. È, inoltre, da ricordare che non tutte le fondine in
polimero nate per la Px4 sono in grado di alloggiare la Compact (il
problema non si pone per le fondine di cuoio), forse perché su
quest’arma la rail per il montaggio di ottiche e laser è un’ombra
più alta. Chi scrive non è certo un fanatico della rail (al
contrario) ma le esigenze del mercato sembrano imporre la presenza
di questa base per accessori che, qualora non si usino torce o
laser, serve solo a rendere più brutta e impacciosa l’arma. Beh,
forse hanno anche un altro ruolo: quello di irrigidire il fusto
migliorando l’affidabilità dell’arma e la sua durata. Sia come sia,
per la mia Compact volevo (an-che) una fondina esterna Civilian
Ghost con paddle e pensavo di utilizzare quella della Px4 che però
“fatica” a contenere la Compact. Una chiamata alla Ghost ha
chiarito il mistero: per la Compact sono necessarie fondine ad hoc…
e io me ne sono subito fatta arrivare una.
maglie e le fodere delle giac-che e non fanno “impuntare” le
camicie ma garantiscono una presa salda anche con mani sudate o
unte senza per questo essere fastidiosi sulla mano e consentendo il
facile riassetto della presa. La cavità sotto all’elsa e
l’inclinazione e morfologia dell’impugnatura sono tali da risultare
comode e piacevoli fin da subito e nello stesso tempo favorire il
puntamento istintivo. La presa della mano è alta e la ridotta
distanza con l’asse della canna riduce l’impen-namento al
fuoco.L’impugnatura della Px4 Compact si merita un bel 10 anche
perché tutti i comandi
sono a portata di dito mentre l’indice va a disporsi
naturalmente sul grilletto. La di-sponibilità di dorsalini
intercambiabili (tre misure), permette di adattare il trigger reach
a mani ti varia taglia ma a meno di non ave-re dita molto lunghe (e
non è certo il caso di chi scrive) il dorsalino di serie va più che
be-ne. L’unico neo dell’insieme è costituito dal-le levette della
sicura che sono sì ben azio-nabili, di basso profilo e non sono
inseribili inavvertitamente manovrando il carrello in velocità, ma
hanno gli spigoli troppo vivi tanto da essere fastidiosi. E a
proposito del carrello, mette conto di sottolineare come gli
intagli di presa posteriori siano confor-tevoli al tatto ma allo
stesso tempo in grado di agevolare la presa anche se con mani
sudate stiamo agendo in velocità. Gli intagli anteriori sono stati
ridotti di numero ma avrebbero benissimo potuto essere del tutto
eliminati perché su una pistola da difesa servono a poco, su una
compatta diventano
inutili e un tantino pericolosi.
Sicurezza al topSia nella versione standard sia in quella
compatta, la Px4 è una del-le pistole più sicure in assoluto. È
sicura come tenuta delle chiusure anche in casi estremi (ad esempio
sparare un colpo con un proiet-tile bloccato in canna), è sicura
contro spari accidentali in seguito a caduta (anche a cane armato),
è sicura come maneggio e nel rendere più difficile lo sparo
in-volontario da parte di un opera-tore troppo nervoso. L’arma
Ottima impugnaturaImpugnando la Compact non si avverte la
mancanza del centimetro di impugnatura e anche una mano media trova
il necessario appoggio per il mignolo (solo per le mani veramente
grandi “manca” un pezzo di impugnatura) si avverte però un miglior
equilibrio nella distribuzione dei pesi che, almeno per chi scrive,
fanno della Compact un’arma con caratteristiche dinamiche migliori
di quelle, già più che buone, della versione standard. Confrontando
con atten-zione la versione standard con quella com-patta si nota
che anche la parte terminale dell’elsa è stata ridotta per favorire
il porto sotto agli abiti. Si tratta solo di 3 mm ma con
abbigliamento leggero la cosa si nota e la riduzione non
compromette in alcun modo la protezione dell’eminenza tenar da
parte dell’elsa. L’impugnatura porta pad zigrinati sulla faccia
anteriore e su quella posteriore, questi pad non “mangiano” le
A R M I C O R T E
089
Ben fatto e ben pensato il massiccio estrattore contribuisce
all’affidabi-lità della pistola. È superiormente laccato di rosso
in modo che col colpo in camera possa fungere da avviso di colpo in
canna, ma la lac-catura si vede ben poco e in breve è destinata
comunque a sparire, inol-tre non si può discernere al tatto se il
colpo è o meno in canna. La Px4 Compact deve essere considerata
come priva di avviso di colpo ca-merato e non a caso per il mercato
americano è prevista la scritta che vediamo sul fusto sotto alla
finestra di espulsione e che avverte di ar-retrare il carrello per
verificare se l’arma ha il colpo camerato
Ecco uno dei motivi della totale affidabilità della Px4 Compact:
cartuccia presentata “alta” e che non deve compiere traiettorie
“strane” per entrare in camera
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090
ha una catena di scatto a singola e doppia azione incentrata su
una barra di trasmissione, con funzione accessoria di
disconnettere, che, premendo il grilletto in doppia azione,
aggancia il cane e lo fa ruotare vincendo la resistenza della
mol-la cinetica, collegata al cane da una biella su cui è
investita. Quando il cane è giun-to al punto più arretrato della
sua corsa in doppia azione, l’appendice della barra di trasmissione
lo abbandona lascian-dolo così libero di cadere sotto la spinta
della molla cinetica. In singola azione è il carrello a far armare
il cane, che descri-ve un arco più ampio che non in doppia azione,
fino ad avere la sua monta di sparo intercettata dalla leva di
scatto (o controcane). Mentre il carrello torna in avanti, il cane
resta bloccato dalla leva di scatto, che verrà sottratta alla monta
del cane quando premeremo il grilletto. Se il carrello della Px non
è perfettamente in chiusura, la faccia del cane non può andare a
colpire il percussore; è quindi impossibile sparare ad arma aperta
o con chiusura incompleta; ciò anche se il carrello è solo di
pochissimo scostato rispetto alla posizione di chiusura com-pleta;
quando lo scostamento del carrello è di maggiore entità, è il
disconnettere a lasciare in folle la catena di scatto pre-cludendo
l’abbattimento del cane. La catena di scatto viene messa in folle
an-
che quando è inserita la sicura manuale costituita da un
barilotto sul carrello con due levette di comando, una per
parte.
Scatto super-sicuroLo scatto garantisce assoluta sicurezza,
affida-bilità, durata nel tempo, unite a pulizia dello sgancio dei
piani di contrasto e omogeneità delle corse, sia in singola che in
doppia azio-ne, con una transizione fra doppia e singola facile da
gestire e una elevata velocità di ritor-no in avanti del grilletto.
La doppia azione è semplicemente ottima e ben prevedibile, la
singola è pulita e netta ma volutamente non leggerissima; richiede
un minimo di assue-fazione ma dopo pochi colpi tutto fila liscio
come l’olio. Il gruppo di scatto è montato su un telaio separato
che può essere facilmente e rapidamente estratto dalla pistola come
una singola unità, una volta sganciata la leva di trasmissione e
rimossi i perni che vincolano il gruppo di scatto al fusto. La Px è
una pistola “sicura” ed è sempre immediatamente pronta al fuoco. La
catena di scatto è concepita in modo da evitare lo sparo a raffica
e di preclu-dere la partenza del colpo se il carrello non è
completamente in chiusura, il percussore è sempre bloccato salvo
che allo sparo, l’inse-rimento della sicura manuale provoca
l’ab-battimento del cane e la messa in folle della catena di
scatto. Il percussore è diviso in due parti, una anteriore che è il
percussore
vero e proprio e una posteriore che funge da impulsore e che
trasmette al percussore l’impulso ricevuto con la battuta del cane.
A meno che il grilletto non sia premuto, il percussore è sempre
bloccato da un chiavi-stello costituito da due cilindretti
disassati, con quello inferiore che funge da blocco vero e proprio
e quello superiore che serve da avviso di corretto funzionamento (e
di sicura automatica disinserita) e che viene realizzato disassato
col primo per impedire
B E R E T T A P X 4 S T O R M C O M P A C T
La Px4 Com-pact scomposta nelle sue parti essenziali. Lo
smontaggio è facile e rapido e non si rischia di perdere niente. Il
rimontaggio è ancora più rapi-do dello smon-taggio
I primi 12 colpi mai sparati con la Px4 Com-pact sono stati
tirati, a coppie, contro un ber-saglio posto a 7 metri; per
ciascuna coppia il primo tiro era in doppia azione e il secondo in
singola: tempo tra un colpo e l’altro quello minimo indispensabile,
tutti i colpi nella zona A. La pistola fa molto di meglio ma questo
test tutt’altro che scientifico serviva per verificare la
“risposta” dell’arma a fronte di una situazione che non dovreb-be
mai verificarsi e che invece nella realtà si verifi-ca anche troppo
spesso: l’uso per difesa senza aver mai sparato con quell’arma.
Inutile aggiungere che la Px4 Compact è decisamente user friendly
anche sotto questo aspetto
Le dimensioni compatte, il tipo di catena di scatto, l’essenza
di spigoli e il basso indice di im-pigliamento consen-tono il porto
della Px4 Compact anche nei tasconi. Questa modalità di porto non è
cool e viene considerata con degnazione da molti, che
eviden-temente hanno poca confidenza con la vita reale.
-
allo stesso quei moti di “avvitamento”, tipici delle sicure
automatiche cilindriche quan-do sono sollevate, che porterebbero a
un aumento del carico necessario per il suo di-sinserimento, che
avviene vincendo la forza di una molla antagonista, grazie alla
spinta di una levetta collegata al meccanismo di scatto e tale da
sollevare completamente la sicura solo quando il grilletto è in
posizione arretrata e il cane sta per essere sganciato. La parte
posteriore del percussore, l’impulso-
re, scorre all’interno del barilotto della sicura ed è vincolato
allo stesso, pur mantenendo nei suoi confronti un grado di libertà.
Quan-do la sicura manuale viene inserita il barilotto ruota e con
esso ruota l’impulsore che non può così essere raggiunto dalla
faccia del cane, che va a battere contro il carrello perché a
si-cura inserita una levetta attivata dal barilotto allontana la
leva di scatto dalla monta lascian-do così il cane “in folle” sotto
la spinta della molla cinetica. Quando carichiamo l’arma,
la procedura corretta prevede l’inserimento della sicura prima
della manovra del carrello. In questo modo la pistola non può
assoluta-mente sparare. Tolta la sicura, l’arma è pronta al fuoco e
sparerà ogni volta che premerete il grilletto, sparerà senza
esitazioni e con mo-notona regolarità perché alla fine dei giochi è
proprio questo che deve fare una pistola da difesa. E la Px4
Compact è un’eccellente pi-stola da difesa anche per chi non sa la
porta a spasso ma la tiene in casa.
CM
A R M I C O R T E
091
Beretta Px4 Compact cal. 9x21 IMI
Produttore: Fabbrica d’Armi P. Beretta, tel. 030 83411,
www.beretta.itTipo: pistola semiautomatica con chiusura stabile a
corto rinculo, canna rototraslante a un grado di libertà, catena di
scatto a singola e doppia azioneCalibro: 9x21 IMI (40
S&W)Caricatore: bifilare da 15 colpiCanna: 83 mm; cromata
internamente; 6 righe destrorse
Mire: mirino e tacca innestati a coda di rondine con riferimenti
circolari bianchi per il tiro con luce ridotta; lunghezza linea di
mira 130 mmSicure: sicura abbatticane con comandi sui due fianchi
del carrello; monta di sicurezza; sicura automatica al percussore;
disconnettore; sicura che previene lo sparo se il carrello non è in
chiusuraScatto: catena di scatto a
singola e doppia azione (SA: peso 1.900 g; DA: peso 4.500
g)Estrattore: a gancio, imperniato al carrello-otturatorePeso: 670
g senza caricatore; 920 g con caricatore e 15+1 colpi di Fiocchi
Black MambaDimensioni: lunghezza totale 160 mm, altezza 125 mm
(sommità tacca, fondo suola caricatore); spessore impugnatura 30
mm; spessore carrello 29 mm
Materiali e lavorazioni: carrello, cane, grilletto lavorati
all’utensile partendo da trafilato; canna martellata e lavorata
all’utensile; fusto in tecnopolimero injection molded caricato con
fibra di vetroFinitura: trattamento superficiale Bruniton applicato
su superfici metalliche dopo fosfatazione
¤ PREZZO 839 euro
Stabile, veloce nella ripetizione del colpo, adeguatamente
precisa, manegge-vole, user friendly e assolutamente affidabile; se
a questo aggiungiamo che si tratta di una delle armi corte più
robuste e sicure in assoluto abbiamo un quadro quasi completo di
quella che è una delle migliori pistole da difesa al mondo
Cinque colpi in appoggio a 15 metri con le 9x21 Fiocchi Black
Mamba da 100 grani: la distanza massima tra i centri è di 40 mm.
Con altre cartucce, come ad esempio le Fiocchi JTRC da 124 grani,
la precisione può ancora migliorare ma quella rilevata con le Black
Mamba (e un cattivo tiratore) è più che adeguata per difesa
personale e anche nelle corte canne della Compact le Black
Mamba
rompono il muro dei 1.200 piedi al secondo
Nell’attesa della Civilian Ghost è stata utilizzata questa De
Santis nata per una SIG-Sauer ma con un po’ di alcool è stato
facile adattarla alla Compact che ora entra nella fondina co-me una
mano nel guanto. Non impicciosa e non spigolosa, la Compact si
porta benissimo e questo anche grazie al peso di 920 grammi che
raggiunge con 16 colpi di 9x21. Una cintura adeguata e una buona
fondina sono un must per il porto continuato in sicurezza e senza
fastidio