02/04/2015 I servizi di supporto alla perinatalità LA COSTRUZIONE DI UNA RETE LA GESTIONE LA GESTIONE DELLE DIFFICOLTA DELLE DIFFICOLTA’ EMOTIVE EMOTIVE E DELLE PAURE E DELLE PAURE DELLE NEOMAMME DELLE NEOMAMME Il punto di vista dell’ostetrica Donatella Bertoli Camposampiero 6 marzo 2015 Depressione post partum: fenomeno significativo • Casi di donne a rischio nel post-partum 14% (1 donna su 7) (Wisner,2013) • Casi di donne a rischio in gravidanza 10 – 23% (a seconda dei criteri diagnostici e del metodo di ricerca adottati) • Casi di uomini a rischio nel post-partum 3 – 5% La realtà di ospedale milanese: Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico (Clinica Mangiagalli)
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07 Bertoli Difficoltà emotive e paure delle neomamme · 02/04/2015 I servizi di supporto alla perinatalità LA COSTRUZIONE DI UNA RETE LA GESTIONE DELLE DIFFICOLTA ’ EMOTIVE
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02/04/2015
I servizi di supporto alla perinatalità
LA COSTRUZIONE DI UNA RETE
LA GESTIONE LA GESTIONE
DELLE DIFFICOLTADELLE DIFFICOLTA’’ EMOTIVE EMOTIVE
E DELLE PAURE E DELLE PAURE
DELLE NEOMAMMEDELLE NEOMAMME
Il punto di vista dell’ostetrica
Donatella BertoliCamposampiero 6 marzo 2015
Depressione post partum:
fenomeno significativo
• Casi di donne a rischio nel post-partum 14%
(1 donna su 7) (Wisner,2013)
• Casi di donne a rischio in gravidanza 10 – 23% (a seconda dei criteri diagnostici e del metodo di ricerca adottati)
• Casi di uomini a rischio nel post-partum 3 –
5%
La realtà di ospedale milanese:
Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale
Maggiore Policlinico (Clinica Mangiagalli)
02/04/2015
Alcuni dati:
Ann
oPARTI
totale
PARTI
VAGINALI
Di cui
VENTOSE
TC NATI
totale
Di cui PARTI
GEMELLARI
Neo in
TIN
2013
6120
156725,6%
donne
straniere
3287
53,7%
376
11,4%
sui parti
vaginali
2833
46,3%
6405 258 gemellari
12
trigemini
1
quadrigemino
519
8,1%
sul
totale
dei nati
2014
6068
1552
25,6%
donne
straniere
3322
54,7%
412
12,4%
sui parti
vaginali
2746
45,3%
6349 275 gemellari
3 trigemini636
10%
sul
totale
dei nati
Alcuni dati:
Unità Operative di Puerperio:
• 65 posti letto (SSN)
• 45 posti letto (solvenza)
Presenza media: 85 puerpere/die
Numero medio di ostetriche/ci in servizio:
• mattino: 4 + 3
• pomeriggio: 4
• notte: 4
Rapporto medio ostetriche/puerpere: 1/21
2002-2003Depressione post partum incidenza. Uno studio presso la Clinica Mangiagalli
2007-2008
Indagine tra le puerpere riguardo la depressione post partum
2004-2005
La conoscenza della depressione post
partum da parte del personale
ostetrico di un grande ospedale:
valutazione della prevalenza del
fenomeno in puerperio
2008-2009
Depressione in puerperio. Indagine di prevalenza e
conoscitiva del fenomeno
2009-2010i
In gravidanza: studio epidemiologico sugli aspetti
ansiosi e depressivi
2009-2010
Corso di accompagnamento alla nascita:
ambito di possibile rilevazione di sintomi
predittori della depressione post partum2010-2011
Analisi del documento ministeriale "aiuto alle donne in gravidanza
e depressione post partum" e sua applicazione nella realtà della
clinica Mangiagalli di Milano
2012-2013
Influenza della gravidanza sui fenomeni
ansioso-depressivi: un confronto fra donne
gravide e donne non gravide in età fertile
02/04/2015
CORSO DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA NASCITA:
AMBITO DI POSSIBILE RILEVAZIONE DI SINTOMI
PREDITTORI DELLA DEPRESSIONE POST PARTUM
Scopo: determinare in gravidanza eventuali sintomi predittori di
depressione post partum
(Ipotizzare un) Possibile intervento da parte dell’ostetrica
CORSI DI ACCOMPAGNAMENTO
ALLA NASCITA
Sovrapposizione di sintomi fisici e psichici propri dell’esperienza di gravidanza a disturbi d’ansia:
• Preoccupazione per la salute propria e del feto
• Paura di perdere il bambino
• Timore del cambiamento del corpo
• Preoccupazione per il nuovo ruolo genitoriale e sociale
• Paura del parto
Alcuni sintomi fisici tipici della gravidanza possono anche essere correlati a stato d’ansia:
� Integrare i risultati ottenuti dagli studi effettuati
precedentemente
� I test di screening sono stati effettuati con
questionari autosomministrati:
Scheda anagrafica e ostetrica
STAI- Y1 per ansia di stato
STAI-Y2 per ansia di tratto
BDI per depressione
� Follow up in puerperio con EPDS
Anche in questo caso, le donne positive
allo screening o con richiesta di colloquio
psicologico sono state prese in carico
dall’Ambulatorio di Consulenza
Psichiatrica e Psicoterapica in Gravidanza
e Puerperio
02/04/2015
CAMPIONAMENTO
• Campionamento di convenienza:
donne gravide: corsi di accompagnamento
alla nascita, clinica Mangiagalli Milano
• 176 donne gravide, età media 34 anni,
93,75% nazionalità italiana
RISULTATI
STAI-Y1 media e DS 48,39 ± 7,23
% test positivo (>44) 73,3%
STAI-Y2 media e DS 44,15 ± 7,46
% test positivo (>44) 38,07%
BDI <4 26,95%
Tra 4 e 7 36,53%
Tra 8 e 25 36,52%
RISULTATI
• In mamme con valori superiori a 44 nella scala STAY + EPDS in puerperio � 19,5% risultati superiori al cut-off (stabilito a 10)
• Non correlazioni statisticamente significative tra EPDS e BDI (anche per esiguo campione di donne che avevano partorito al momento dello studio)
• Richiesta di colloquio indipendentemente dal risultato del test: 34,7% (versus 46,4 studio precedente) � ?
02/04/2015
INFLUENZA DELLA GRAVIDANZA SUI
FENOMENI ANSIOSO-DEPRESSIVI:
UN CONFRONTO FRA DONNE GRAVIDE
E DONNE NON GRAVIDE IN ETA’ FERTILE
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche
BACKGROUND
Percentuale di puerpere positive
al Test di Edimburgo
2003 2005 2007 2009 2011
� Si è dato avvio a una collaborazione tra ostetrici e psichiatri al fine di prevenire il fenomeno con l’identificazione delle donne a rischio già in gravidanza
� Negli ultimi quattro anni sono stati somministrati alle gravide i test STAI-Y1, Y2 ( State Trait Anxiety Inventory) e BDI (Beck Depression Inventory)
� Anche questi hanno mostrato prevalenza di ansia e depressione superiore ai valori riportati in letteratura
BACKGROUND
02/04/2015
SCOPO DELLO STUDIO
� Identificare il contributo specifico della gravidanza al
verificarsi di disturbi psichiatrici perinatali attraverso il
confronto tra donne gravide e donne non gravide
� stimare l’appropriatezza dei test utilizzati per donne
gravide
� valutare lo stato ansioso depressivo di donne gravide
afferenti alla Clinica Mangiagalli
� indagare lo stato ansioso depressivo di donne non
gravide in età fertile con caratteristiche comparabili
� confrontare i risultati ottenuti dai due gruppi
test
�I test di screening sono stati effettuati con questionari autosomministrati:
Scheda anagrafica e ostetrica
STAI- Y1 per ansia di stato
STAI-Y2 per ansia di tratto
BDI per depressione
STUDIO OSSERVAZIONALE ANALITICO
In ogni caso, le donne positive allo screening o con richiesta di colloquio psicologico sono state prese in carico dall’Ambulatorio di Consulenza Psichiatrica e Psicoterapica in Gravidanza e Puerperio
CAMPIONAMENTO
• Campionamento di convenienza:
donne gravide: corsi di accompagnamento alla nascita, clinica Mangiagalli Milano
donne non gravide: corsi di acquaticità infantile, piscina di Legnano (MI)
• Criteri di inclusione: madrelingua italiana o buona comprensione della stessa
Stato di gravidanza Età fertile e stato di non
gravidanza
02/04/2015
RISULTATI
�176 donne gravide (E.G. compresa tra 28-40 w)
�113 donne non gravide
Sovrapponibili per età, nazionalità, titolo di studio, stato civile,
modalità del concepimento, fumo, sostanze stupefacenti e
farmaci
Differenze tra:
�Precedenti gravidanze (14% vs 70%)
�Richiesta di colloquio (35% vs 14%)
RISULTATI
GRAVIDE NON GRAVIDE
STAI-Y1
media e DS 48,39 ± 7,23 46,92 ± 8,39
% test positivo (>44) 68,18% 60,17%
STAI-Y2
media e DS 44,16 ± 7,46 45,4 ± 8,47
% test positivo (>44) 38,07% 50,89%
BDI
media e DS 6,74 ± 4,52 5,78 ± 5,19
% test positivo (>8) 36,52% 29,80%
RISULTATI
• Non differenze nella prevalenza di ansia e depressione tra gravide e non gravide
• Punteggi medi più elevati per depressione e ansia di statonelle gravide (differenza non statisticamente significativi)
• Punteggio medio per ansia di tratto più elevato nelle non gravide rispetto alle gravide (differenza non statisticamente significativo)
• Differenza statisticamente significativa per più elevati livelli di ansia di stato rispetto all’ansia di tratto nelle donne gravide
• Correlazione statisticamente significativa tra elevati livelli di ansia di tratto ed età superiore ai 35 anni
02/04/2015
LIMITI
• Distribuzione del questionario unicamente in lingua italiana
• Reclutamento delle donne in ambienti che che escludono le
persone particolarmente in difficoltà (corsi di accompagnamento
alla nascita vs centro per ginnastica in acqua)
• La natura dei test (autosomministrati), può aver determinato una
sovrastima dei disturbi psicologici
• Non generalizzabilità dei risultati (reclutamento di convenienza e
non calcolo di numerosità campionaria)
• Cut-off utilizzati non condivisi da tutti gli autori
CONCLUSIONI
• Non differenza significativa di prevalenza di sintomi ansioso depressivi nelle gravide rispetto alle non gravide
• Fondamentale l’individuazione di ansia e depressione sul parto e sull’interazione madre-figlio con screening per poter contenere le donne indirizzandole
• Collaborazione imprescindibile tra ostetricia e psichiatria, possibile grazie all’esistenza di un ambulatorio specifico (visite in gravidanza e in puerperio su richiesta della donna)
Alcuni dati: Ambulatorio di Consulenza Psichiatrica e
Psicoterapica in Gravidanza e Puerperio
Anno 2013
• PARTI totale 6120
• PARTI VAGINALI 3287 53,7%
• Di cui VENTOSE 376 11,4%
sui parti vaginali
• TC 2833 46,3%
• NATI totale 6405
• Di cui PARTI GEMELLARI
• 258 gemellari
• 12 trigemini
• 1 quadrigemino
Anno 2013
• 112 donne seguite presso
ambulatorio
(593 colloqui, media: 4/die)
• 227 consulenze in reparto:
56% puerperio (n°°°° 128)
30% patologia gravidanza (n° 69)
7% ginecologia (n° 16)
6% diagnosi prenatale (n°14)
02/04/2015
Colloqui dell’Equipe delle Psicologhe:
evoluzione
Equipe psicologhe - Attività clinica 2014
colloqui in reparto
Età media primipare 34,7 anni
Aree tematiche colloqui
02/04/2015
PMA disagio correlato
L’allattamento, considerata area fisiologica naturale,
continua ad essere anche la tematica di maggior criticità
I colloqui clinici
• Aumento del numero di segnalazioni
• Tempo a disposizione per intervenire (da 1 a
massimo 3 colloqui)
• Rielaborazione e integrazione delle esperienze
traumatiche/peritraumatiche• Può essere determinante anche un solo lungo colloquio all’esordio della crisi per
ridurre il potenziale di rischio in essa insito, attraverso la riattivazione dei processi di
mentalizzazione e eleborazione
• Obiettivi dell’equipe: essere mirate, focalizzate,
incisive, non patologizzare quanto è fisiologico
02/04/2015
A partire dalla narrazione della donna e della coppia,
individuazione del “nodo” centrale della problematica e
strutturazione di un intervento focale
Dare senso alla paura, alla confusione, al disorientamento che possono comparire
Dalle narrazioni emergono delle macroaree che fanno
riferimento a:
• Senso di pericolo (per se stesse, per il proprio bambino)
• Senso di impotenza (rispetto al pianto del bambino, all’arrivo
o meno del latte, alla ripresa fisica post parto)
• Mancanza di controllo (sul corpo durante il parto, durante la
montata lattea,..)
• Senso di indeguatezza (rispetto al parto, alle spinte, alla
gestione del dolore, ai bisogni del neonato,..)
Attività svolta dall’equipe
ATTIVITA’ CLINICA
Colloqui clinici nel reparto nido e puerperio tra la prima e la quinta
giornata dopo il parto, con particolare attenzione al coinvolgimento del partner/padre.
(prevenzione Depressione Post Partum)
Coordinamento con personale del reparto, su casi specifici con personale
della patologia neonatale,con le ostetriche dell’Ambulatorio di Puerperio e in alcuni casi con
ambulatorio di psichiatria della depressione post partum e con assistente sociale
Percorsi di psicoterapia focale presso l’ambulatorio
“Consultorio Genitori Oggi” al 3° piano della Clinica
ATTIVITA’ DI RICERCA
ATTIVITA’ CLINICA SVOLTA IN REPARTOrichiede uno sguardo multidisciplinare sull’evento NASCITA: lavorare insieme per capire meglio