Sondaggio I collaboratori hanno condotto 20mila interviste per l’ultimo sondaggio tra i clienti. Intervista Ruedi Burger, capo della Direzione Trading, 40 anni a servizio di Coop. Rivista Coop Forte N. 6 – Dicembre 2009 Dorajeta Krasniqi Mangiare come da mamma Regione La caratteristica di Coop Serfontana? Stoccaggi record di cioccolato!
Regione Intervista La caratteristica di Coop Serfontana? Stoccaggi record di cioccolato! Ruedi Burger, capo della Direzione Trading, 40 anni a servizio di Coop. I collaboratori hanno condotto 20mila interviste per l’ultimo sondaggio tra i clienti. Rivista Coop Forte N. 6 – Dicembre 2009
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SondaggioI collaboratori hanno condotto 20mila interviste per l’ultimo sondaggio tra i clienti.
IntervistaRuedi Burger,capo della Direzione Trading, 40 anni a servizio di Coop.
Rivista Coop ForteN. 6 – Dicembre 2009
Dorajeta Krasniqi
Mangiare come da mamma
RegioneLa caratteristica di Coop Serfontana? Stoccaggi record di cioccolato!
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Immagine di copertina:Dorajeta Krasniqi da «Da Giovanni» a Zurigo-Oerlikon, fotografata da Christian Lanz.
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4 | Attualità/ColonnaCambio ai vertici delle aziende di produzione; nuovo direttore della REV SR; ribassi per il personale.
16 | Da GiovanniLa nuova catena di ristoranti punta sull’ospitalità italiana.
20 | SondaggioI collaboratori sono interessati ai temi alimentari.
22 | Bell SeafoodOttimo gradimento per le degustazioni di pesce nei punti di vendita.
26 | Obiettivi 2010Il messaggio del nuovo manifesto con gli obiettivi è chiaro.
28 | FotoromanzoStefan Hürzeler è il miglior venditore di vasche a idromassaggio di edile+hobby.
32 | MestieriIl responsabile apprendisti Christophe Schwarz conosce bene le nuove leve.
34 | Interdiscount Offerte per i collaboratori
6 | Sondaggio tra i clienti In generale, i clienti sono soddisfatti di Coop.
11 | Fust Quattro offerte speciali
12 | IntervistaRudolf Burger, capo della Direzione Trading.
15 | Blue ElephantGratis una confezione di tè al gelsomino tailandese.
40 l I metodi dei nostri gerentiTema importante la motivazione: ecco qui alcuni spunti utili!
38 l Discorso di fi ne anno La parola al nostro Responsabile Regione di Vendita, Livio Bontognali.
43 l La passione dei collaboratoriRaffaele Tiloli: una passione per il «ping pong» a tutto tondo!
44 l In privatoMarkus Waldvogel: scopriamo qualcosa in più sul vulcanico gerente dell’Ipermercato di Losone.
46 l Quando non si lavoraIncontriamo Youseff, Donata e David e scopriamo le loro variegate attività.
47 l Swiss IndoorsMartin Schneeberger offre le sue competenze culinarie a sportivi e fans d’élites!
48 l Gli stoccaggi più golosi!Visita a Serfontana, dove le palette di cioccolata sono stoccate… in ogni dove!
50 l Confronto generazionaleL’apprendista Melina Sadikovic si confronta sul tema della tecnologia.
52 l MixOfferte, curiosità, ultime notizie.
Editoriale 3 3
Improvvisamente l’impossibile è diventato
possibile. La squadra nazionale di calcio
Under 17 non solo ha raggiunto la fi nale
contro il paese organizzatore, la
Nigeria, ma ha battuto una squadra che non
perdeva dal 2003.I titoli dei giornali,
pieni di superlativi, hanno parlato di un
«miracolo», e un intero paese è stato – giusta-
mente – orgoglioso dei suoi giovani
calciatori. Vi chiederete perché parlo qui di
quest’evento. Perché noto molte analogie
tra Coop e questa incredibile squadra.
EditorialePossiamo diventare anche noi campioni del mondo!
Henri-Charles DahlemCaporedattore della rivista Coop Forte.
55 | CoopMobile Offerta esclusiva.
56 | SBOIl sistema di ordinazioni automatico si estende ai prodotti freschi.
58 | TropenhausA Frutigen ora storioni, caviale e frutta tropicale.
86 | CruciverbaBuoni acquisto di Import Parfumerie in palio.
87 | I vincitoriLa redazione si congratula.
88 | Enigma immagineA caccia degli errori.
Anche noi siamo un team multietnico, che può trarre giovamento dalle tante culture. In azienda rivestiamo anche noi diversi ruoli, ma vengono schierati soltanto quelli che vogliono veramente integrarsi.E anche da noi vigono come principi guida «obiettivi chiari, comu-nicati e accettati», come quelli dichiarati dal mister Dany Ruyser.In altre parole: possiamo diventare pure noi campioni del mondo!In tal senso auguro, a tutte le colleghe e a tutti i colleghi Buone Feste e uno splendido Nuovo Anno ricco di successi!
26 | Un puzzle davvero specialeIl manifesto con gli obiettivi illustra chiaramente ciò che contraddistingue Coop: la varietà di mestieri, regioni e mentalità.
71 | Informazioni del personaleAnniversari e altro.
82 | Mercato delle pulciPiccoli annunci.
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64 | New LookChrista Tschanz punta su un’eleganza moderna.
68 | Pagina dei lettoriPareri e suggerimenti.
70 | SponsoringIn palio biglietti per il Blue Man Group.
60 | HobbyMiriam Ledermann dedica il tempo libero a comunicare con gli animali.
62 | In cucinaDavide Robbiani è rapido nel preparare un roastbeef.
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4 Attualità4
Dagli inizi di novembre è possibile utilizzare i superpunti Coop come il denaro contante per determinati assortimenti, ovvero generi alimen-tari e altri articoli dei supermercati Coop e dei centri edile+hobby.In tal modo, Coop aumentanuovamente e signifi cativamente l’attrattività della Supercard.
Supercash
Josef Achermann cede la direzione di Swissmill a Romeo Sciaranetti,che ha già rilevato la direzione di Pasta Gala.
Sissigno Murgia, direttore desi-gnato della REV Suisse Romande.
Nuovodirettore della REV SRLa Regione di vendita Coop Suisse Romande avrà un nuovo direttore a partire dal 1° luglio 2010. Sissigno Murgia, 49 anni, succede infatti a Raymond Lé-chaire, che per raggiunti limiti di età terminerà la sua fortuna-ta carriera la prossima estate.Il Consiglio d’amministrazione Coop si rallegra di aver trovato, tra le sue fi la, un esperto nel commercio al dettaglio come Sissigno Murgia. Egli lavora da Coop sin dal 1983: dapprima è stato attivo in diversi punti di vendita della regione di Ginevra fi no a diventare un esperto gerente; poi dal 1999 al 2002 è stato ispettore di vendita della stessa regione. Nell’estate 2002 ha assunto l’incarico di respon-sabile del nuovo ipermercato Coop a Crissier. Da marzo 2007, in veste di capo vendita Suisse Romande, è supervisore dei punti di vendita Retail nei can-toni Vallese, Vaud e Friborgo, parte francese.
Josef Achermann cederà la direzio-ne di Swissmill il 31 dicembre 2009, anticipando di alcuni mesi il pen-sionamento, essendo stato eletto nel direttivo di «réservesuisse», l’associazione svizzera che si occu-pa di scorte obbligatorie di alimen-ti. Nei suoi quattordici anni di mandato, Swissmill è riuscita ad aumentare le vendite da 120 a 230 tonnellate, ed è stata insignita del «premio di qualità Esprix». Il fatto che Swissmill sia attual-mente una delle aziende molitorie più moderne in Svizzera, come sottolinea Josef Achermann, «è do-vuto unicamente ai suoi validi collaboratori». Dopo la ristruttura-zione delle aziende di produzione, Achermann ha assunto anche la di-
rezione di Pasta Gala, dove ha promosso in particolare le attività di esportazione.Gli succede nella carica di direttore delle due aziende di produzione, il 43enne Romeo Sciaranetti. Sciara-netti, che ha lavorato in imprese nazionali e internazionali del setto-re alimentare come Kraft Foods e Valora, desidera ora portare avanti le due aziende attraverso innova-zioni, senza perdere di vista le que-stioni politiche. Con il progetto del silos e i programmi relativi al sup-ply chain management, le aziende investiranno anche in campo tecni-co per restare ai vertici. Il nuovo responsabile sintetizza la strategia affermando: «Desideriamo cogliere le sfi de che ci lancia la clientela».
Cambi ai vertici delle aziende di produzione
I collaboratori che nel gennaio 2010 hanno un rapporto di lavoro nondisdetto, sono soggetti al contratto collettivo di lavoro (CCL) Coop al31 dicembre 2009 e sono entrati in azienda prima del 1° luglio 2009 riceveranno da Coop, come dono na-talizio ritardato, una carta regalo che verrà loro recapitata verso la fi ne
Dono natalizio ritardatodel gennaio 2010. Sarà di CHF 500.–per i collaboratori a tempo pieno a salario mensile e di CHF 300.– per icollaboratori part time a salariomensile e per le persone in formazione. I collaboratori a salario orario conalmeno 100 ore di lavoro nel2009 riceveranno una carta regalodi CHF 200.–.
L’opinione 5 5
Hansueli Loosli, presidente della Direzione generale
Tutto ciò che avreste sem-pre voluto sapere su Coop ma che non avete mai osa-to chiedere, dovreste chie-derlo ora. Nel prossimo numero di Coop Forte, il presidente della Direzione generale Hansueli Loosli risponderà infatti a
«Caro signor Loosli…»dieci quesiti dei collabora-tori. Inviateci la vostradomanda via e-mail [email protected] scrivetela sulla cartolina preaffrancataa pag. 53 e inviatecelaentro l’8 gennaio 2010.
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Coop dovrà per l’ennesima vol-ta concentrarsi sui punti di for-za e adottare tempestivamente le giuste misure. Sono convinto che disponiamo delle strategie adeguate per crescere ulterior-mente e raggiungere risultati redditizi sul mercato. Mettia-mo in atto, dunque, le misure elaborate per gli obiettivi 2010 e operiamo sempre tenendo presente i costi – in questo mo-do riusciremo a imporci con successo anche l’anno venturo.
Novità: alla rivista Coop Forte viene allegato un opuscolo con i ribassi per il personale. Qui vengono spiegati in modo det-tagliato e ordinato i vantaggi per i titolari di una tessera di ribasso per il personale. Una modifi ca importante riguarda i contratti collettivi di SWICA: i collaboratori e i loro familiari benefi ciano di uno sconto sui premi dell’assicurazione com-plementare. Fino al 2008, questo sconto veniva concesso anche ai pensionati. Tuttavia, in seguito ai costi crescenti del-la sanità e al cattivo andamen-to di questo contratto, si è de-ciso di non offrire più lo sconto agli over 65. Tale misura con-sente di proporre anche in fu-turo il contratto collettivo e di offrire ai collaboratori le age-volazioni in questione. Restano in vigore i vantaggi relativi al computo della durata della copertura assicurativa con SWICA, ovvero per quest’assi-curazione complementare non si applicano, come nel caso di altre assicurazioni malattia, supplementi di tariffa dovuti all’età anagrafi ca.
«Ribassi per il personale»
GrazieUn anno economicamente dif-fi cile sta volgendo al termine. Eppure, nonostante le cir-costanze avverse, posso affer-mare sin da ora che Coop si è affermata con successo sul mercato, teatro di ardue conte-se, e concluderà anche quest’esercizio con successo. Per quanto raggiunto, desidero ringraziare vivamente i collaboratori: voi tutti, con il vostro impegno e la vostra abilità, avete permesso a Coop di proseguire sulla strada del successo.
Esprimo un ringraziamento particolare a un compagno di strada di lunga data, che va in pensione alla fi ne dell’anno: il nostro membro della Direzione generale Ruedi Burger ha vissuto Coop per 40 anni, come nessun altro ha fatto. E in veste di capo di una società cooperativa regionale e della Direzione Trading ha raggiunto risultati eccellenti (Vedi intervista a pag. 12).
Ma ora volgiamo lo sguardo in avanti, verso il Nuovo Anno, in cui dovremmo assistere a una ripresa economica e in cui, si spera, i consumatori dovreb-bero riacquistare fi ducia.
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6 Sondaggio clienti6
Come già nel precedente sondaggio tra i clienti, anche questa volta è sta-to il personale di vendita a condurre le interviste. Sia persone in formazio-ne che collaboratori delle vendite e quadri: molti di loro sono così venuti in
Le voci dei collaboratori Con un po’ di savoir faire è stato possibile convincere anche quei clienti che in generale non partecipano mai ai sondaggi. Molti hanno trovato positiva l’idea del sondaggio, non da ultimo perché ciascuno ha avuto per una volta l’occasione di formulare il proprio parere su Coop.
I collaboratori hanno condotto 20mila interviste per l’ultimo sondaggio tra i clienti. I risultati sono in genere soddisfacenti.
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TESTO: THOMAS MANNILLUSTRAZIONI: ERNST FEURER
Oltre un milione di persone frequen-ta giornalmente i punti di vendita Coop, dove copre il proprio fabbiso-gno quotidiano di generi alimenta-ri e di altri prodotti. Cosa pensano queste persone di Coop? Cosa le motiva a fare acquisti da noi? E poi, importantissimo: l’offerta della no-stra azienda le soddisfa? A questi quesiti dà risposte chiare il recente sondaggio tra i clienti Retail. Ventimila clienti hanno dedicato un quarto d’ora del loro tempo a ri-spondere alle domande dei circa ot-tocento intervistatori. Questi ultimi sono stati reclutati tra la cerchia dei collaboratori, partendo dagli apprendisti fi no ai quadri (vedi sotto).
I risultati del sondaggio danno adi-to a soddisfazione, se si escludono pochi «bastian contrari». Anche il management è globalmente soddi-
Il cliente è davvero il re?
sfatto dei voti che le clienti e i clien-ti hanno assegnato all’azienda. Philipp Wyss, capo della Direzione Retail, afferma ad esempio: «Sono molto lieto dei risultati. Dimostrano che negli ultimi anni Coop si è con-centrata ancora più intensamente sulle esigenze della clientela».
Voti alti nel giudizio dei clienti li ottengono i reparti con servizio. So-prattutto la macelleria sembra sod-disfare gli elevati requisiti qualitati-vi della clientela. Oltre alle azioni promozionali allettanti, conquista-no l’alto gradimento dei consuma-tori anche i collaboratori. Sono apprezzati innanzitutto la competenza specialistica e la corte-sia del personale.
Sono apprezzate soprattutto competenza specialistica e cortesia.
Michelle Wulff-Meier, REV ZZ:
Eva Schneider, REV BE:
contatto con i clienti in modo inusuale. Quali esperienze hanno fatto i collaboratori Coop? Cosa hanno notato in particolare? Ecco le voci di alcuni di loro.
Dall’altro lato esistono anche ambi-ti in cui i clienti auspicano un mi-glioramento. Si riscontra potenziale migliorativo, in particolare, nei pro-dotti freschi. Proprio nell’assorti-mento di frutta e verdura i clienti in-dividuano punti da recuperare.Nonostante i risultati generalmente buoni, anche nell’assortimento di
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I clienti si sono espressi in modo franco e costruttiva-mente critico. Alcuni sono venuti spontaneamente da noi, altri sono sgusciati via ed altri ancora hanno sperato che li intervistas-simo. I clienti si sono sen-titi presi sul serio e hanno apprezzato il contatto per-sonale.
Ho percepito direttamente ciò che i clienti pensano di noi. Tuttavia, il fatto che il sondaggio sia stato con-dotto nei punti di vendita Coop, ha certamente avuto un grande infl usso sul ri-sultato. Infatti, non si va a comperare in un negozio che non si apprezza.
I clienti partecipanti hanno pensato che fosse una buo-na iniziativa. Mi ha sorpreso che soltanto una persona su quattro che fermavo fos-se disposta a rispondere. La maggior parte non aveva tempo. Per me, personal-mente, è stato il primo sondaggio tra i clienti e un evento emozionante.
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Alma Hodzic, REV SR:
Susanne Moser, REV NW:
pane e prodotti da forno si potreb-bero fare passi avanti. Ci sono sem-pre dei clienti, ad esempio, che non coprono il loro fabbisogno di cor-netti & co. freschi da Coop. La situa-zione è migliorabile anche nei re-parti del pesce: sono ancora troppo pochi a comperare questo sano pro-dotto – un problema con cui anche
altri dettaglianti svizzeri devono combattere.Che ne sarà ora delle informazioni acquisite? A tal proposito Philipp Wyss: «Tutti i superiori hanno adesso il compito di discutere i risultati non solo a li-vello generale bensì anche scenden-do a livello dei singoli punti di ven-
dita, assieme ai gerenti responsabili, e di adottare misure effi caci». Una giusta misura, visto che sono i clien-ti a decidere con i loro acquisti gior-nalieri come se la passano l’azienda Coop e i suoi collaboratori. Nelle prossime pagine troverete i risultati del sondaggio tra i clienti 2009 parti-colarmente degni d’attenzione. ��
8 Sondaggio clienti8
Differenze tra le regioni
Frutta e verdura
Pane e prodotti
Ciò che rende particolar-mente suscettibili i clienti in questo settore è la freschezza della merce. Sebbene per quasi due terzi conti proprio questo fattore quando si tratta di fare acquisti in una fi liale Coop, solo un terzo di tutti gli intervistati ha for-mulato il giudizio «ottimo» per la freschezza di frutta e verdura. Rispetto a tutti gli altri assortimenti a libero servizio, questo è il voto più basso e rappresenta altresì un peggioramento rispetto all’ultimo sondaggio.
da fornoIl 10% di tutti gli intervistati non ha dato alcuna risposta al quesito circa la soddi-
sfazione verso il settore del pane e dei prodotti da forno. Non è chiaro se queste persone siano insoddisfatte dell’assorti-
mento Coop oppure se siano forse soddi-sfatte del resto dell’assortimento, ma
comperino il pane per tradizione dal for-naio dietro l’angolo. È rallegrante tuttavia
che 9 intervistati su 10 si dichiarino sod-disfatti o molto soddisfatti del pane e dei
prodotti da forno della nostra azienda.
Come per la passata edizio-ne, anche il sondaggio tra i clienti 2009 è stato effet-tuato in tutte le regioni sviz-zere. Durante la valutazione sono emerse differenze re-gionali, che di primo acchito appaiono minime e insignifi -canti, ma che consentono al
management e agli esperti svariate interpretazioni. Qui di seguito è illustrata la differenza tra le Regioni di vendita riguardo al quesito sulla «soddisfazione genera-le verso Coop».
Suisse Romande Berna
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Collaboratori
Reparti con servizio
Pesce
Le risposte ai quesiti re-lativi ai «collaboratori nella vendita» dimostra-no una soddisfazione molto elevata da parte dei clienti. Ciò riguarda la competenza speciali-stica e la cortesia dei collaboratori. Soprat-tutto nei punti di vendi-ta piccoli e medi, con un rapporto diretto con la clientela, le valutazio-ni sono state migliori. Inoltre la soddisfazione verso il personale Coop sale man mano che aumenta l’età della clientela.
Oltre al reparto del pesce, risalta in positivo soprat-tutto la macelleria. La soddisfazione della clien-tela per la freschezza, la scelta, le prestazioni e i tempi del servizio (di attesa) raggiunge valori massimi. Per i formaggi la situazione è invece diver-sa: l’assortimento in ge-nerale ottiene valutazioni inferiori riguardo alla va-rietà e il peggior voto ri-guardo ai tempi del servi-zio. Diversamente dalla carne, per il formaggio si constatano maggiori dif-ferenze a livello regionale.
Il settore del pesce ha for-nito risultati inferiori alla media, almeno nel com-parto a libero servizio. I clienti hanno lamentato soprattutto la carente varietà di specie e tipi. Nel reparto con servizio la situazione diversa: qui i clienti si dichiarano molto soddisfatti della scelta e della qualità del servizio. Un problema generale in Svizzera appare essere l’accettazione del pesce come alimento sano.
Nordwestschweiz Zentralschweiz-Zürich
Ostschweiz (Ticino escluso)
Ticino
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10 Sondaggio clienti10
Effettuare un sondaggio è solo una faccia della meda-glia. L’altra faccia sono le misure e le azioni mediante le quali è possibile sfruttare completamente i potenziali disponibili. Anche nel conte-sto dei risultati del sondag-gio tra i clienti Coop c’è da
Come procedere adesso?chiedersi: cosa accade ora? Al riguardo, Philipp Wyss esprime una posizione chia-ra: «Tutti i superiori hanno adesso il compito di discute-re i risultati non solo a livel-lo generale, ma ovviamente anche scendendo a livello di singolo punto di vendita,
con i gerenti competenti, e di adottare misure effi caci». Ecco come risponde il capo della Direzione Retail al quesito se ci saranno altri sondaggi simili in futuro: «Certamente. Viviamo dei nostri clienti e dipendiamo dal loro giudizio positivo.
del pane e dei prodotti da forno at-traverso misure adeguate.
Cosa si aspetta dai collaboratori? I clienti sono da soddisfatti a mol-to soddisfatti della loro cortesia e di-sponibilità. Ma desidererei sollecita-re il personale a non fermarsi, bensì a continuare ad attenersi alla mas-sima che «Il cliente è il re». Fermarsi signifi ca semplicemente regredire.
RIVISTA COOP FORTE: Signor Wyss, cosa ha da dire in merito ai risultati?Philipp Wyss: Sono molto lieto dei risultati. Dimostrano che Coop ne-gli ultimi anni si è concentrata ancora più intensamente sulle esi-genze della clientela. Dobbiamo prendere molto sul serio le critiche e le lodi di circa 20mila clienti. Que-ste persone decidono ogni giorno, se tornare da Coop il giorno dopo o no. Trovo confortante che i nostri collaboratori vengano giudicati bene con grande convinzione.
Cosa ha notato, personalmente, di particolare? Da un lato, che il 10% dei clienti non acquista pane da Coop sebbene ot-teniamo buoni risultati nei test sui prodotti. Dall’altro che un cliente su otto ci dà l’equivalente scolasti-co di un quattro per la freschezza di frutta e verdura. Inoltre trovo inte-ressante che per quasi due terzi del-la clientela la macelleria con servi-zio conti molto nella scelta di dove fare la spesa.
Apparentemente occorre interveni-re sulla freschezza. Quali obiettivi ha a tale proposito?Intendiamo incrementare signifi ca-tivamente la qualità e la disponibi-lità fi no alla chiusura dei negozi so-
prattutto per la frutta e verdura. In via di principio, alle 9 del mattino i nostri negozi sono sempre prepa-ratissimi alle vendite, mentre dalle 4 del pomeriggio fi no alla chiusura c’è sempre poca gente nei reparti di frutta e verdura. Così perdiamo fat-turato. E il gerente deve essere con-sapevole dell’importanza dell’assor-timento di ortofrutta. Se il cliente acquista questi prodotti da Coop, compra nel punto di vendita anche tutto il resto.
In che modo intende raggiungere gli obiettivi? Innanzitutto, i quadri dei punti di vendita Retail hanno tutti lo stesso obiettivo per il 2010, ovvero garan-tire fi no alla chiusura del negozio la freschezza e la disponibilità di frut-ta e verdura. In secondo luogo, alle-stiremo in futuro panetterie interne non solo negli ipermercati, ma an-che nei supermercati con maggiore fatturato. Inoltre nei nostri panifi -ci delle centrali di distribuzione stiamo migliorando la qualità
Philipp Wyss si esprime in
merito ai risultati del sondaggio.
Philipp Wyss, capo della Direzione Retail, è molto soddisfatto dei risultati del sondaggio, nonostante alcuni punti critici.
«Fermarsi signifi ca regredire»
Per questo anche in futuro, diciamo ogni tre anni, desi-deriamo effettuare un nuo-vo sondaggio tra i clienti.
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12 Intervista12
INTERVISTA: YVONNE FERTSCHFOTO: HEINER H. SCHMITT
RIVISTA COOP FORTE: Signor Burger, ci descriva brevemente Coop 40 anni fa e oggi. Rudolf Burger: Già quarant’anni fa Coop era fortemente dedita al futu-ro, i primi Centri Coop vennero rea-lizzati e con l’apertura del Ryffl ihof a Berna si posero le basi per la no-stra catena di grandi magazzini, quindi si compì il primo passo ver-so punti di vendita di ampia super-fi cie. Anche oggi Coop continua a essere in movimento, sana e forte, con strutture consolidate e attrezza-ta per un’interessante futuro.
Dove ci condurrà questo futuro?Glielo dirò tra alcuni anni, quando mi intervisterà nuovamente.
Diretto, chiaro, semp Rudolf Burger, capo della Direzione Trading, ha fortemente plasmato Coop, da uomo pronto a tutte le evenienze. Dopo 40 anni da Coop, coglie una nuova sfi da: da privato cittadino.
Un «uomo Coop» dai grandi risultati: Ruedi Burger.
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Nato nel 1946, Rudolf Burger ha svolto il suo primo lavoro per Coop 50 anni fa: il 31 dicembre 1959, l’allora 13enne augurava infatti ai clienti, nel primo Centro Coop di Berna, un buon anno nuovo, travestito da spazzacamino, e distribuiva
Da portafortuna a membro della Direzione generalemonetine portafortuna. Dopo un tirocinio bancario e impieghi temporanei presso Coop Ginevra e al Ryffl ihof di Berna (tra la scuola reclute e il servizio militare), l’11 gennaio 1970 Ruedi Burger è entrato uffi cialmente al servizio di
lice: il jolly se ne va
Coop. Una delle tante tappe lo ha visto responsabile dei negozi speciali dell’Oberland bernese. Alla fi ne del 1985 ha preso le redini di Coop Aargau, che ha guidato per 15 anni fi no alla fusione di Coop Forte. Nel frattempo ha fatto ordine nel Konsum
Allora guardiamo indietro: quando ha notato che la sua carriera da Coop sarebbe decollata?Non c’è stato mai un tale momento. Ho semplicemente svolto ogni lavo-ro con piacere. E ho avuto la grande fortuna di avere sempre mansioni, sfi de e funzioni che si confaceva-no a me e alle mie capacità. Ma le dirò una cosa: il 17 luglio 1979, in un momento tranquillo, più pre-cisamente alle 15.45, mentre ero nel mio uffi cio ho fi ssato per iscrit-to ciò che volevo raggiungere nella vita privata, professionale e milita-re ed entro quando. Questo docu-mento scritto a mano esiste anco-ra oggi e di recente l’ho tirato fuori e constatato che ho raggiunto tut-ti gli obiettivi.
In quale stato d’animo si trovava allora?Avevo volontà di rinnovamento. Ogni sette anni intendevo iniziare qualcosa di nuovo.
Le sono state assegnate mansioni sempre nuove. Da dove ha attinto l’energia e il coraggio?Di coraggio non ne ho mai avu-to bisogno. Il coraggio è legato alla paura e per me ogni sfi da è stata affascinante. Non ho mai pensato se fossi stato in grado di superare il nuovo compito, bensì ho sempre
iniziato subito con gioia. E questa gioia mi ha dato energia.
Mai avuto momenti di dubbio?No. Ci sono state di certo situazio-ni in cui non trovavo all’istante una soluzione. Allora mi sono attenuto al motto «chiedere, ascoltare, pen-sare e parlare».
Lei è un uomo dai pensieri e dai gesti rapidi. Come hanno potuto i collaboratori tenere il passo con lei?È vero, divento quasi insofferente quando le cose vanno a rilento. Ci
– sia per le persone che per il risul-tato. Ho imparato che il tempo può anche risolvere i problemi, mentre la frenesia li può creare.
Quale importanza ha avuto per lei il lavoro di gruppo?In periodi normali, grande impor-tanza; in situazioni di crisi o in tem-pi diffi cili è invece il capo a essere chiamato a esercitare le sue capaci-tà e a decidere senza il team. Cosa che ho fatto spesso e senza proble-mi…
Bisogna imparare a dirigere. Lei da dove ha tratto l’armamentario?Diffi cile rispondere. Forse questa capacità ce l’ho avuta sin dalla cul-la. Ciò che mi ha aiutato di certo è stato il fatto di aver dovuto dirige-re collaboratori sin da giovane. Ad esempio, all’età di 23 anni in Ger-mania, come responsabile regiona-le di 25 punti di vendita, o successi-vamente al Ryffl ihof di Berna con 90 collaboratori.
Cosa deve avere un dirigente, a suo avviso, per essere valido?Oltre alle competenze specialistiche contano onestà, franchezza, rispet-to per gli altri e una comunicazio-ne diretta, chiara e semplice. Io pre-ferisco che qualcuno sappia meno in campo specialistico ma che in compenso tratti gli altri con ��
Verein Zürich. Il 1° gennaio 2002, Ruedi Burger ha assunto la direzione di ID, ristrutturato il gruppo Simeco ed è stato alla guida della Direzione Commercio al dettaglio. Dal 2005, Ruedi Burger è a capo della Direzione Trading.
«In un’ora tranquilla ho fi ssato per iscritto ciò che volevo raggiungere»
sono decisioni per cui il fattore tem-po è di massima importanza; in tali casi è richiesta da tutti velocità di pensiero e di azione. Io ho avuto la fortuna che, in grande maggioran-za, tutti partecipavano. Ovviamente ho anche cercato, laddove indispen-sabile e sensato, di ridurre un atti-mo il ritmo. Infatti, la pressione per-manente è assolutamente malsana
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Coop City, edile+hobby, Interdiscount, Toptip, Import Parfumerie … la varietà del Trading rispec-chia la personalità di Ruedi Burger. Quest’uomo dalle grandi visioni ha improntato il futuro della Direzione Trading, con la sua odierna
Un uomo che ha fatto tantovarietà settoriale, profon-dendo grande cuore e impegno. La sua attività professionale è pertanto irta di tappe salienti. Vi rientrano certamente la ristrutturazione del Komsum Verein Zürich (1998), l’integrazione di
Radio TV Steiner in Inter-discount (dal 2002) o la conversione e nuova costru-zione della centrale di produzione di Schafi sheim (1994). Sotto l’egida di Burger è stato creato presso Coop Aargau anche edile+hobby. Quando gli
grazie alla buona gestione a livello dei ricavi hanno grande successo e registrano una crescita.
Lei andrà presto in pensione.Questo lo dice lei! Non vado in pen-sione, divento un privato cittadino. Per «privato cittadino» può imma-ginare di tutto, dando libero sfogo all’immaginazione. Diversamente che nel caso di «pensionato», che sa di vecchio e stanco. Seriamen-te: sono ben preparato alla nuova fase della mia vita, me ne rallegro, ho molte idee ma non mi metto sot-to pressione.
Lei si interessa di teologia: vede dei paralleli tra un capo Coop e un parroco?(Ruedi Burger ride.) In entrambe le attività c’è bisogno del dono di cre-dere, in modo convinto, col cuore aperto. Da un lato, credere in una potenza superiore, dall’altro, cre-dere nel successo o nella capacitá di superare le sfi de. In entrambe le funzioni si è padre spirituale. Credo persino che lo si è di più nella vita economica che in quella religiosa.
Quale messaggio vuole lasciare al personale Coop?Siate sempre PER qualcosa. Infatti le abitudini sono sempre e soltanto un modo di pararsi dai nuovi sviluppi.
E alla Direzione?Non mi spetta lasciare un messag-gio ai miei colleghi. Ho imparato a non dare consigli non richiesti. Ma in questa sede voglio dire: grazie di cuore per la fantastica collaborazio-ne e i quarant’anni da Coop. �
�� rispetto. La competenza tecni-ca si può acquisire. Ma soprattutto, un dirigente non deve essere com-plicato. Non c’è nulla di peggio che un capo complicato.
Essendo alla testa di 9.000 collaboratori, cos’ha fatto per non perdere il contatto con la base?Ogni qualvolta è stato possibile, sono stato al fronte. Le mie tante visite ai punti di vendita mi hanno aiutato a intrattenere un contatto intenso con i collaboratori. Conosco
insulse. Oppure con chi mugugna, pensa in negativo e scarica sempre la colpa sul mercato o sulla concor-renza.
Il suo ruolo da Coop, in una parola? Jolly.
Un uomo pronto a tutte le evenienze?Sì, sono stato sempre pronto a ogni sfi da e ho sempre detto spontanea-mente di sì. Ad ogni modo, non mi sono mai stati affi dati compiti che
tutti i punti di vendita, ogni gerente, di persona. Nel mio lavoro l’essere umano ha la massima priorità.
Cosa le ha procurato maggior gioia professionalmente?La varietà settoriale in cui sono cala-to è unica. Inoltre, la massima gioia me l’ha procurata il contatto con le persone, sia collaboratori che con-sumatori.
E cosa ha fatto controvoglia?I lavori di routine. Ho condotto mal-volentieri anche i colloqui con quel-le persone che hanno una mentali-tà gretta, che si occupano di inezie
avrei dovuto rifi utare. Si è trattato sempre di sfi de avvincenti, che era-no tagliate per me.
Come giudica la situazione attuale dei formati Trading? Con gioia constato che siamo in li-nea col budget e nettamente sopra le cifre di fatturato e di ricavo del-lo scorso anno. A causa dell’attua-le situazione economica, vi sono tuttavia formati che stanno piutto-sto arrancando, ma che rispetto alla concorrenza sono ancora in buona posizione. Toptip ad esempio. In-terdiscount o Fust soffrono per il drammatico crollo dei prezzi, ma
«La varietà settoriale in cui sono calato è unica»
si chiede quale sia stata la sua più grande prestazione professionale, risponde: «Ho semplicemente svolto il mio compito. E a quanto sembra, neanche tanto male, altri-menti non sarei ancora qui dopo quarant’anni a parlare con lei».
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Con un totale di oltre 190 aziende gastronomiche – ol-tre ai ristoranti vi rientrano anche i bistro e i take-it – Coop gestisce nel frattempo una delle più estese catene di ristorazione di tutta la Sviz-zera. La gastronomia Coop può vantare uno sviluppo
Ristoranti Coop di successo molto positivo negli ultimi anni. Questo successo si ba-sa su qualità, freschezza e un ampio ventaglio di pie-tanze. Il tutto viene offerto ai grandi e piccoli ospiti con un rapporto prezzo/presta-zione molto allettante.Grazie all’introduzione di un
moderno programma nutri-zionale, i ristoranti Coop promuovono il consumo di frutta e verdura e propon-gono una ricca offerta di piatti vegetariani, prodotti naturali e una gamma di varietà stagionali. Ulteriori peculiarità della gastrono-
Con «Da Giovanni» Coop punta sull’ospita-lità italiana nel settore della ristorazione. Il concetto unisce alta qualità, servizio veloce e prezzi convenienti.
Buono come «da mamma»
TESTO: MARTIN WINKELFOTO: CHRISTIAN LANZ
Nell’aria aleggia un delicato profu-mo di pasta ai funghi, dietro il ban-co ribolle sommessamente l’acqua nelle pentole. A quest’ora, sono le 11.30, nel ristorante del «Center Ele-ven» a Zurigo-Oerlikon la situazio-ne è ancora tranquilla. «Tra pochi minuti, però, le cose cambieranno», afferma il gerente Antimo Marcello. E in effetti: quando negli uffi ci e ne-gozi lì attorno scatta la pausa pran-zo, la sala si riempie di colpo. Dal banco vengono serviti allora tra i 100 e i 150 pasti, nei giorni di punta si può arrivare addirittura a 200.Tre collaboratori prendono le ordi-nazioni alla cassa, mentre dietro due cuochi preparano i piatti di pa-sta freschi sotto gli occhi dei com-mensali. Pappardelle, tortellini, tagliatelle, ravioli, penne, saltati nel burro o condite con un delizioso su-go… già alla lettura delle pietanze annunciate sopra al banco viene l’acquolina in bocca. ��
«Da Giovanni» 17 1717
mia Coop sono gli alimenti a basso contenuto calorico e la linea di assortimento pro-pria «Lifestyle». Si tiene conto anche delle esigenze degli allergici, infatti i risto-ranti Coop sono gli unici sul panorama svizzero della ristorazione collettiva ad es-
sere certifi cati Bio Suisse per la cucina a base di com-ponenti bio.Gli ospiti apprezzano l’offer-ta della gastronomia Coop, ed anche i collaboratori dei punti di vendita possono posteggiare qui durante le pause di lavoro – grazie allo
sconto per il personale del 20% addirittura a prezzi particolarmente convenien-ti. Ne potete approfi ttare, ovviamente, anche nel tempo libero e con l’intera famiglia.
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Coop ha dimostrato con suc-cesso, assieme al suo part-ner di franchising italiano Iper, che il gelato non è ap-prezzato dagli svizzeri sol-tanto in estate. Lo scorso anno è stata inaugurata la prima gelateria originale italiana «CremAmore» in
Ticino, come progetto pilota presso il «Centro Tenero». Nel frattempo i gelati fatti in casa e i prelibati caffè sono serviti in altre tre fi lia-li: al «Karussell» di Kreuzlin-gen, al «Letzipark» di Zurigo e al «Léman-Centre» di Crissier.
La qualità e la freschezza godono di massima priorità anche da «CremAmore»: le variazioni di gelato sono preparate infatti con soli ingredienti naturali e non contengono né aroma-tizzanti artifi ciali né conser-vanti.
�� Dall’inaugurazione del primo «Da Giovanni» in Svizzera, lo scorso giugno, il team di Antimo Marcello affronta con maestria e pacatezza l’assalto dei commensali. Marcello lavora da 14 anni per Coop. In pas-sato aveva diretto il ristorante Coop del «Center Eleven» ed ha seguito la
conversione che lo ha trasformato in «Da Giovanni». Prima dell’inau-gurazione, ha partecipato a un cor-so di formazione, assieme a sei col-laboratori, presso il Pastifi cio Rana a Verona (Vedi pag. 19). Per poter garantire un’elevata e costante qua-lità, ogni piatto va preparato se-guendo a puntino le indicazioni. Ma, nonostante tutte le regole, an-che i concedenti di franchising han-no potuto avvalersi dell’esperienza degli svizzeri: «Ora in Italia la catena di ristoranti ha inserito nel suo as-sortimento la panna cotta, dopo che da noi aveva incontrato un così alto gradimento», racconta Marcello. E il coordinatore del progetto per Coop, Lukas von Bidder, aggiunge: «Abbia-mo inoltre potuto apportare la no-stra esperienza nella defi nizione di una strategia di marketing unitaria e le nostre profonde conoscenze nella ristorazione collettiva».
Come lo stesso Antimo Marcello, una parte dei suoi collaboratori è stata integrata nella nuova azienda. Continuano a essere dipendenti Coop, ma indossano la divisa «Da Giovanni» con grembiule e berretto da cuoco neri. Vi sono stati anche al-cuni cambiamenti, poiché il nuovo concetto richiede un maggior nu-mero di venditori. È cambiata anche la clientela, come constata Sonja La-vareda: «Alcuni ospiti continuano a chiedere ancora cordon bleu e pata-tine fritte». A loro la vice gerente spiega il menu del nuovo ristorante specializzato in pasta, che oltre a quest’ultima serve anche insalate, panini, focacce ed anche pizza. «Co-sì abbiamo acquisito svariati nuovi clienti: uomini d’affari, orientali, te-deschi e naturalmente italiani», af-ferma Sonja Lavareda. «E la sera
«La sera abbiamo il triplo di ospiti di prima»
Anche «Da Giovanni» gli ospiti possono raccogliere i superpunti.
Ghiotti gelati con ingredienti naturali
Nel ristorante «Da Giovanni» tutto gira attorno
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ospitiamo il triplo di ospiti rispetto a prima», aggiunge Marcello.
Dopo quello di Zurigo-Oerlikon, a no-vembre sono stati inaugurati due al-tri «Da Giovanni»: al centro com-merciale «La Praille» di Ginevra e al «Zentrum Neuwiesen» di Winter-
Con l’idea di un bar all’ita-liana, tre anni fa Coop ha lanciato la sfi da contro offe-renti affermati quali Tchibo, Starbucks e Spettacolo. È stata dapprima inaugurata una fi liale pilota al «La Maladière Centre» di Neu-châtel. Il suo successo,
Specialità di caffè di casa Coopcome per la seconda fi liale di Unterentfelden, ha supe-rato le aspettative. Già in occasione della conferenza stampa di bilancio 2007, il presidente della Direzione generale Coop Hansueli Loosli aveva potuto annun-ciare un ampliamento
Per «Da Giovanni» Coop ha come partner di franchising il Pastifi -cio Rana. Il leader del mercato della pasta fresca in Italia gesti-sce da due anni ristoranti propri nel nord dello Stivale. Giovanni
Rana, fondatore dell’azienda che dà anche il nome alla catena di ri-storanti, è un simbolo della tra-dizione pastaia in patria. Già da piccolo lavorava nel forno dei ge-nitori, dove ha sviluppato una passione per la pasta fresca. Pas-
sione che nel 1961 l’ha portato ad aprire un proprio laboratorio artigianale. Da questo piccolo inizio è nata una grande azienda del settore alimentare: il gruppo Rana ha registrato nel 2008 un fatturato di 335 milioni di euro. Nel frattempo, il 72enne inizia-tore ha ceduto le redini della di-rezione operativa al fi glio Gian-luca.«Pasta Rana» è venduta anche in Svizzera, il paese con il secondo più alto consumo pro capite di pasta. La si trova da Coop e da Coop Pronto fi no a 19 varietà.
thur. Agli inizi di dicembre si ag-giungerà un quarto ristorante al «Pi-latus-Markt» di Kriens. «A medio termine sono in previsione 35 risto-ranti», afferma Frédéric Schuma-cher, dal 1° giugno 2009 responsabi-le Coop Gastronomia, «sette dei quali entro il prossimo anno». �
Pastifi cio Rana – il numero 1
Il team zurighese di «Da Giovanni»: Erol Bergsoj, Dorajeta Krasiqi, Zhora Schulz, Kaspar Ulrich, Daniel Okle, Jozef Baran, Sonja Lavareda e Antimo Marcello (da sin.).
della rete. Nel frattempo, in Svizzera sono nove le fi liali «Ca’Puccini» che propongono specialità di caffè all’italiana e una cornice ideale per una pausa relax durante lo shop-ping, un incontro con amici o uno stimolante aperitivo.
Una passione: Giovanni Rana ama la pasta.
alla pasta: preparata fresca, con sugo, in base alle ricette originali italiane.
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Col nostro sondaggio tra i collaboratori abbiamo voluto sondare questa volta il livello di interesse in azienda verso i temi dell’alimentazione. La risposta è: alta!
Dimmi cosa mangi e ti dirò …TESTO: HENRI-CHARLES DAHLEMGRAFICI: RICH WEBER
Quando si parla di cibo, contano fre-schezza, qualità, organolettica e an-che aspetti connessi alla salute. Que-sto vale sia per i collaboratori Coop che per la popolazione svizzera, co-me dimostra una comparazione tra due sondaggi rappresentativi svolti con le stesse domande. Eppure emergono differenze inte-ressanti sia nella ponderazione che nel confronto dettagliato con i temi dell’alimentazione. Per «alimenta-zione sana», ad esempio, i collabo-ratori Coop intendono in primo luo-go un consumo elevato di frutta e verdura nonché una nutrizione va-riata ed equilibrata. La popolazione ribalta invece quest’ordine. Tra i collaboratori è molto elevata soprattutto la percentuale di donne e di svizzeri tedeschi che associano i due suddetti aspetti al concetto di alimentazione sana. Gli svizzeri romandi e anche le persone dai cin-quant’anni anni in su collegano invece l’alimentazione sana soprat-tutto ai cibi biologici.
Avere a che fare quotidiana-mente lascia il segno: i colla-boratori Coop si interessano fortemente ai più svariati temi in materia di alimentazione. Oppure è forse vero il contra-rio? Lavoriamo da Coop pro-prio perché siamo molto inte-ressati a tutto ciò che ruota
attorno al cibo e alle bevande? Fatto sta che i collaboratori Coop dimostrano un interesse verso i temi alimentari supe-riore rispetto alla media sviz-zera. Si attengono anche in maggior misura alle racco-mandazioni relative ad un’ali-mentazione sana. Ciò che gli
svizzeri pensano in merito a queste e ad altre questioni viene rilevato regolarmente nello studio Coop «Trend ali-mentari in primo piano», so-stenuto negli aspetti tecnici dalla Società Svizzera di Nutri-zione. I risultati si trovano su: www.coop.ch/esstrends
Interesse sopra la media per la tematica
Kathrin Rapp Schürmann, resp.
servizio specializzato in dietetica.
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In generale si riscontra un grosso in-teresse verso questi temi, come te-stimonia anche il notevole numero di citazioni libere a risposta del que-sito aperto «Cosa ritiene personal-mente importante a tavola?»Anche la domanda sulle raccoman-dazioni alimentari attesta ampie co-noscenze. Considerevole inoltre il fatto che soltanto il 2% degli intervi-stati non sa citare alcuna raccoman-dazione riguardante il cibo.Ma ancora più interessante è che ol-tre la metà degli intervistati si attie-ne ai principi citati!
Anche se una notevole maggioranza è costituita da persone in là negli an-ni, si può affermare che il personale dimostra un’attenzione superiore alla media e un ruolo più attivo nel contesto analizzato.Avreste pensato, ad esempio, che l’89% degli intervistati che indica tra le raccomandazioni «Privilegiare olio di colza e/o di oliva», «1-2 litri di bevanda non zuccherata al giorno» oppure «A ogni pasto un contorno ricco di amidi», le rispetta spesso, se non sempre?
Tra le raccomandazioni che risulta-no più ardue da mettere in atto rien-tra, per fare un esempio, quella di mangiare «1–2 porzioni di pesce al-la settimana.»Ma questo dato potrebbe migliora-re positivamente nei prossimi mesi, in particolare dopo aver letto il re-portage su Bell Seafood e sulla for-mazione degli addetti al settore itti-co presentato in questo numero. Che cosa ne dite?
Questo sondaggio rappresen-tativo, commissionato da Coop Studi di mercato, è stato effettuato tra il 7 e il 14 settembre dalla società di ri-cerche di mercato Demoscope tra 506 collaboratori.Hanno partecipato 376 colla-boratori della Svizzera
tedesca, 100 della Svizzera romanda e 30 del Ticino. La redazione sarebbe lieta se voleste suggerire sondaggi da effettuare, anche se hanno come oggetto temati-che critiche.
Diteci la vostra opinione!
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Il salmone di qualità bio e convenzionale di tutti i gene-ri, il merluzzo nero d’Alaska (surgelato), il pangasius e il merluzzo sono i leader delle vendite Coop. Secondo Ste-phan Amstalden, a lungo termine, Coop si impegna a convertire l’intera offerta
Salvaguardia delle risorse ittiche di pesce di mare, crostacei, molluschi e pesce d’acqua dolce di allevamento e di cat-tura adattandola ai criteri dell’acquicoltura e della pe-sca sostenibile a sfruttamen-to controllato, a basso impat-to ambientale e nella tutela delle specie in via d’estinzio-
ne. Nel contesto del partena-riato con WWW Seafood Group, siglato nel 2007, Coop si impegna a rielaborare annualmente l’assortimento al fi ne di sostituire le specie a rischio di estinzione con alternative sostenibili o di toglierle dall’assortimento.
Stephan Amstalden, responsabile del gruppo
merceologico Pesce da Coop.
Le degustazioni di pesce proposte da Bell Seafood nei punti di vendita incontrano ottimo gradimento. Tra i consumatori e tra il personale.
TESTO: YVONNE FERTSCHFOTO: HEINER H. SCHMITT
Con occhio scettico, l’anziana signo-ra sbircia nella pentola in cui Pascal Bieth sta cucinando le cozze sotto i suoi occhi al Coop Gundeli di Basi-lea. «Venga, assaggi», dice alla clien-te il cuoco di Bell Seafood addetto alle degustazioni. La signora afferra con una certa esitazione il piatto che Pascal Bieth le porge, ma la cu-riosità ha il sopravvento e così lei as-saggia una cozza, poi due, tre… «Mmhh, ha davvero un buon sapo-
Va in scena il pesce
re», afferma e aggiunge, quasi incre-dula, «ho dovuto compiere ottanta-cinque anni per assaggiare le cozze per la prima volta». All’esperto Bell capitano spesso situazioni analoghe quando svolge le degustazioni nei punti di vendita Coop. «I clienti so-no sempre sorpresi di come sia sem-plice preparare il pesce e di quanto sia buono», spiega il cuoco qualifi -cato. Nella scelta dei piatti, il consu-lente specializzato bada a fattori quali novità e azioni al pari della sta-gionalità e della facilità di prepara-zione. È Coop poi a decidere dove e quando si tengono le degustazioni.
«Quest’anno sono state effettuate circa 200 giornate di degustazioni nei punti di vendita Coop», confer-ma Stephan Amstalden, esperto in economia ittica con formazione specifi ca, responsabile da Coop per il gruppo merceologico del pesce. Dal suo punto di vista, questi even-ti nei punti di vendita sono molto importanti «per illustrare al consu-matore la varietà e fornire idee
sull’assortimento». Le degustazioni mirano ovviamente a incentivare la vendita di pesce, che negli ultimi anni è aumentata notevolmente, come spiega Amstalden: «Coop re-gistra circa un terzo in più di fattu-rato con il pesce e i frutti di mare ri-spetto a un cinque anni fa».Le degustazioni, che si tengono sempre di venerdì e sabato, vengo-no organizzate ed effettuate in tutta la Svizzera dai consulenti specializ-zati Bell Seafood Pascal Bieth e Kurt Pascal Bieth prepara il pesce con passione.
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«I clienti si sorpren-dono sempre della bontà del pesce»
«Coop dispone di molti vendito-ri di pesce esperti e si prodiga per supportare la loro compe-tenza attraverso corsi di forma-zione organizzati a livello nazionale o regionale», spiega Stephan Amstalden. Della for-mazione si occupano i consulen-ti specializzati di Bell Seafood e
Coop. I contenuti dei corsi com-prendono competenza nella consulenza, preparazione, conoscenze sull’assortimento, allestimento dei buffet e assi-curazione della qualità. I corsi suscitano un’eco positiva, soprattutto poiché sposano la teoria alla pratica.
La formazione paga
un’eccezione, che dimostra però quanto sia elevata la domanda.
Coop propone la vendita di pesce al banco in oltre 300 negozi. «Il suc-cesso di vendita del pesce dipende dalla presentazione allettante, dalla garanzia di freschezza, dal contatto con i clienti e dalla consulenza com-petente», spiega Stephan Amstal-den. Le degustazioni sono un mez-zo per stimolare il successo delle vendite.
Rölli. Il fatto che, come accaduto di recente nella Regione di vendita Suisse Romande, si svolgano lo stes-so giorno degustazioni in sette pun-ti di vendita diversi, con due colla-boratori Bell per ognuno, costituisce
Le dimo-strazioni di
cucina nel punto di vendita
attirano i consuma-
tori.
Sapore di mare: Mathias Schweighardt, specialista del pesce del Coop Gundeli (a des.), ruba alcuni consigli al consulente specializzato Pascal Bieth.
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Imparate a conoscere le nuove sfac-cettature della cucina di pesce! Lo Studio di cucina di Bell Seafood a Basilea propone diversi corsi in cui potete scoprire, in modo divertente, come preparare professionalmente pesce e frutti di mare. I corsi di cuci-na costano tra i 95 e i 120 franchi a persona, ma i collaboratori Coop
possono approfi ttare di uno sconto del 10%. Per ulteriori informazioni: www. bell.ch/kochstudioA proposito: trovate interessanti ricette di pesce anche nell’opuscolo Bell «Festlich geniessen», che è at-tualmente in distribuzione nei punti di vendita Coop o si può scaricare su: www.bell.ch
Corsi di cucina con Bell SeafoodLa broschüre
di Bell per i giorni festivi propone gu-stose ricette
da provare.
Ingredienti per 4 persone400 g di medaglioni di tonno1 dl di salsa di soia salata1 c. di salsa di ostriche1 c. d’olio di sesamo tostato40 g di aglio tritato fi nemente80 g di lenticchie rosse bollite4 fettine di pancetta paesana1 mazzetto di erba cipollinaOlio di arachidi, sale e pepe
PreparazioneMarinare le lenticchie in ace-to, olio, sale, pepe ed erba ci-pollina tagliata fi nemente. Friggere la pancetta fi no a che non è croccante. Mescolare salsa di soia, olio di sesamo e salsa di ostriche. Salare il ton-no, rosolarlo 1 minuto per parte in una padella molto calda con olio di arachidi, poi immergerlo nella marinata di soia. Rosolare l’aglio, aggiun-gerlo al tonno, poi spruzzarlo con la marinata. Impiattare le lenticchie, tagliare a tranci il tonno, adagiarlo sul piatto e guarnire con la pancetta.
Medaglioni di tonno in marinata alla soia e all’ aglio su lenticchie rosse con pancetta
Pascal Bieth vi mostra come fare.
TESTO: YVONNE FERTSCHFOTO HEINER H. SCHMITT
Natale si avvicina a grandi passi. Sapete già quali piatti servirete nei giorni di festa? Provate, per una vol-ta, a deliziare i vostri cari con del pesce. Pascal Bieth, consulente specializzato di Bell Seafood e cuoco quali-fi cato, ha creato per voi tre ricette natalizie. I medaglioni di tonno pos-sono essere serviti come antipasto tiepido o come piatto forte, la zuppa è pensata come entrée e la rana pescatrice su spiedi-no di cannella è il piatto forte che corona il menu.
Ingredienti per 4 persone
12 capesante 100 g di porro 100 g di fi nocchio 1 pomodoro1 scalogno1 spicchio d’aglio4 foglie di basilico1 g di fi li di zafferano5 dl di brodo di pesce1 dl di vino bianco1/2 dl di Noilly Prat1 dl di olio di oliva1 panino ciabattaSale, pepe
PreparazioneTagliare fi nemente por-ro, fi nocchio, scalogno e aglio, rosolare nell’olio di oliva e salare legger-mente. Aggiungere i fi li
Brodino chiaro di capesante allo zaff erano e al pesto con crostini di ciabatta
di zafferano. Bagnare con Noilly Prat e vino bianco. Coprire con il brodo di pesce, portare a ebollizione e far sob-bollire per 5 minuti. Aggiungere il pomodoro tagliato a dadini, aggiu-stare di sale e pepe. Lavorare nel mortaio le foglie di basilico con poco sale e olio di oliva ottenendo un pesto. Tagliare ogni capasanta in 3 strati, rosolare bre-vemente da entrambi i lati in olio di oliva, ag-giustare di sale e pepe. Impiattare il brodino, aggiungere le capesante e spruzzarvi sopra il pesto. Accompagnare con crostini di ciabatta tostati al forno.
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In cucina avete già un coltel-lo apposito per il pesce? No? Allora cogliete l’occasione di vincere uno dei 50 set di coltelli da pesce Bell. La rivista Coop Forte mette in palio un set di tre pezzi composto da coltello per ostriche, coltello per fi letta-
In palio 50 set di coltelli da pesce
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Ingredienti per 4 persone 8 medaglioni di rana pescatrice da 80 g4 stecche di cannella1 scalogno tritato fi nemente2 dl di champagne2 dl di brodo di pesce1 dl di panna intera40 g di burro600 g di verdure invernali(carote, sedano, porro, fi nocchio) bollite e condite2 c. di olio di oliva Sale, pepe, succo di limone
PreparazioneVersare lo champagne e lo scalogno in un pentolino e far ridurre il liqui-do della metà. Aggiungere il brodo di pesce e far ridurre nuovamente della metà. Unire la panna, portare a ebollizione e condire con sale e limo-ne. Infi lzare sulle stecche di cannella la rana pescatrice e aggiustare di sale e pepe. Rosolare bene in una padella con olio di oliva, circa 2 minuti per lato, aggiungere un po’ di burro per dare la giusta lucentezza. Miscelare la salsa con il burro freddo fi no a ottenere una schiuma. Impiattare le verdure invernali, adagiarvi sopra lo spiedino di rana pescatrice e bagnare con la salsa allo champagne.
Rana pescatrice su spiedino di cannella con verdure invernali in salsa allo champagne
re e coltello per salmone. Basta che inviate il tagliando del concorso, che si trova a pag. 35 di questo numero, e confi diate in un po’ di fortuna. L’ultimo termine d’invio è il 9 gennaio 2010.
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Varietà di mestieri, regioni e mentalità: ecco cosa contraddistingue Coop. Anche il nuovo manifesto degli obiettivi trasmette questo messaggio.
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Sono giunti a Zurigo da tutta la Svizzera per farsi immortalare sul nuovo manifesto: sono 21 colla-boratrici e collaboratori da ogni parte del paese e con i più diversi mestieri. Se si fa un confronto con i manifesti degli obiettivi elaborati in passato, si noterà che quest’anno per la prima volta sono rappresen-tati ogni formato e ogni azienda di produzione.Come negli scorsi anni, anche nell’edizione di quest’anno i colla-boratori costituiscono il cuore della campagna. Nella foto, ogni protago-nista regge una tessera di un puzzle con il nome del settore in cui lavora. L’idea di base è che solo tutte le tes-sere assieme (ovvero tutti i collabo-ratori) creano un’immagine armo-nica e completano il puzzle. Tuttavia, prima che la foto venisse scattata, i collaboratori Coop hanno dovuto sudare non poco nello stu-dio fotografi co zurighese. Gli assis-
Come tessere di un puzzle
tenti li hanno spostati di qua, tirati di là, imbellettati e messi in posa prima che tutto fosse perfetto per gli scatti. Non pochi partecipanti hanno dovuto sforzare le proprie doti di disciplina e pazienza duran-te la sessione fotografi ca, che è du-rata un’ora. Ciononostante, i colla-
boratori sono stati entusiasti dell’iniziativa (vedi sotto) e hanno riso molto. L’atmosfera era perfetta. In fi n dei conti, nonostante la diver-sità di mestieri, mentalità e conce-zioni di vita, è la comunanza che al-la fi n fi ne rende l’azienda Coop speciale.
e mentalità: ecco cosache il nuovo manifesto degli messaggio.
Obiettivi | 2010
1 | Garantiamo ai clienti il massimo della freschezza, gli assortimenti più interessanti nonché cordialità
e servizio di eccellenza.
2 | Miglioriamo la soddisfazione del cliente nei confronti della nostra politica dei prezzi in modo durevole.
3 | Rafforziamo ulteriormente la nostra leadership nell’ambito del commercio equo e sostenibile.
4 | Semplifichiamo ulteriormente i processi e incrementiamo ancora la nostra produttività.
5 | Realizziamo le nostre personali potenzialità.
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Ecco il manifesto degli obiettivi 2010: hanno partecipato 21 collaboratori di tutto il paese.
Stefan Schmidli, colla-boratore vendita di In-terdiscount: «Ho ap-prezzato soprattutto che a questa giornata abbiano partecipato
persone di tutti i formati. È stata una distrazione rispetto al lavoro quoti-diano e una bella nuova esperienza».
Cosa pensano i collaboratori?Jacqueline von Arx, impiegata amministra-tiva di Coop Mineraloel AG: «È stato fantastico gettare un occhio dietro le quinte. L’atmosfera
era rilassata e durante il servizio fotografi co abbiamo riso molto. Noi di Coop siamo proprio un bel popolo!».
Maria Barbosa, collaboratrice della produzione di Chocolats Halba: «Non dimenti-cherò questa giornata. Dopo trucco e parruc-
chiere mi sentivo come una star del cinema. È stato un po’ faticoso posare a lungo, ma comunque eccezionale».
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Il compito del fotografo è stato analogo a quello di un direttore
d’orchestra: tutti i «modelli» hanno dovuto seguire le sue istruzioni.
La prima fase, anche per gli uomini, è stato il make-up.
Prima degli scatti fotografi ci si è svolto un briefi ng con tutti i partecipanti.
La sessione fotografi ca ha richiesto ai collaboratori grande pazienza e resistenza.
Da metà ottobre, in ogni punto di vendita, sala riunio-ni e uffi cio sono appesi i nuovi manifesti con gli obiet-tivi. L’auspicio è che tutti i collaboratori conoscano gli obiettivi aziendali. I cinque obiettivi fi ssati sul manifesto sono intesi come linea guida
I nostri obiettivi per il 2010per il personale, affi nché i collaboratori contribuiscano con il loro comportamento individuale a far sì che gli obiettivi di Coop come azienda vengano raggiunti. Eccoli nel dettaglio:1 Garantiamo ai clienti il massimo della freschezza,
gli assortimenti più interes-santi nonché cordialità e servizio di eccellenza. 2 Miglioriamo la soddisfa-zione del cliente nei confronti della nostra politica dei prezzi in modo durevole. 3 Rafforziamo ulteriormente
la nostra leadership nell’am-bito del commercio equo e sostenibile. 4 Semplifi chiamo ulterior-mente i processi e incremen-tiamo ancora la nostra produttività. 5 Realizziamo le nostre personali potenzialità.
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Storie di clienti, 2a puntata
FOTO: CHRISTOF SONDEREGGER, HEINER H. SCHMITT
Philippe Andrey si era informato circa un anno fa imbattendosi in Stefan Hürzeler.
Philippe Andreyha pensato a lungo come installare la sua vasca a idromas-saggio. Prima di lasciarsi convincere da Stefan Hürzeler, ha ristrutturato il giardino insieme con suo fi glio.
Stefan Hürzelerha sauna e wellness nel sangue. Grazie alle solide conoscen-ze tecniche, ma soprattutto al tempo che dedica alla consulenza, riesce a convincere i clienti, dovesse impiegarci anche dei mesi!
28 &PhilippeStefanAl centro edile+hobby di Langenthal lavora quello che appare il miglior venditore di vasche a idromassaggio di Coop. Stefan Hürzeler ha venduto nell’ultimo biennio, prima a Wettingen e ora a Langenthal, ben 130 pezzi! Com’è arrivato a questo risultato, lo raccontano i suoi clienti.
Buongiorno! Cerco qualcuno che mi possa
consigliare sull’acquisto di una vasca a idromassaggio…
292929
Dopo sei mesi, Philippe Andrey aveva completato il giardino e deciso l’acquisto.
I due si erano intrattenuti a lungo sui vari modelli e le diverse opzioni.
Fantastico che mi dedichi così tanto tempo anche se gli ho detto che
non voglio comperare subito!
Ora voglio consul-tarmi con mio fi glio
sull’eventualità di ristrutturare il nostro
giardino…
L’attesa è stata profi cua! Ora mi
accaparro addirittura un modello da espo-
sizione!
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ICEM
BRE
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3030
Con l’aiuto di una gru, la vasca viene messa in posa nel giardino di casa Andrey.
La consegna non sarà facile. Speriamo di farcela
entro stasera.
«Il successo dipende dai dettagli», afferma Philippe Andrey, intendendo che anche dopo la consegna è necessario continuare a occuparsi del cliente.
La scelta giusta è sicuramente
un marchio che tra 5 anni ci sarà
ancora.
Dopo alcuni minuti, i due si sono accordati. La vasca a idromassaggio è stata ordinata e pagata.
3131
Fine
La famiglia Andrey si gode ora la sua vasca a idromassaggio e raccomanderà Stefan Hürzeler ed edile+hobby agli altri.
… godere fi nalmente di un po’ di benessere
in famiglia, anche nelle lunghe serate
d’inverno!
Ecco, spero che il montaggio sia perfetto. Controlliamo ora com’è
l’acqua.
Tutto sembra funzionare. Non resta
che regolare la temperatura e…
32 Mestieri3232
Sulla stessa lung
TESTO: THOMAS MANNFOTO: PATRICK LÜTHY
Aurélie Pittet se ne sta seduta, un po’ nervosa, al grande tavolo roton-do al primo piano del Coop City Au Centre di Losanna. L’impiegata del commercio al dettaglio in formazio-ne fi ssa perplessa il vuoto e rimugi-na. Nonostante tutta la concen-trazione, in questo momento alla giovane non sovviene proprio la ri-sposta alla domanda che le ha fatto Christophe Schwarz.
Nelle sue vesti di responsabile ap-prendisti, Schwarz conosce bene situazioni del genere, in cui ci si im-pantana. Uno dei suoi compiti, in-fatti, è di mettersi regolarmente in contatto con tutte le persone in for-mazione del Trading nella Regione Suisse Romande, incluse le città
di Briga e Bienne, e sondare i loro progressi di apprendimento. Si trat-ta di 120 dei circa 950 apprendisti nella Direzione Trading. E a ognuno di loro, Schwarz fa visita una volta l’anno. Se necessario, anche più spesso.
In tali occasioni, il simpatico svizze-ro tedesco cerca di capire, in primo luogo, se le persone in formazione tengono il passo con i requisiti del loro mestiere o se invece stanno ar-rancando. «Naturalmente il livello delle prestazioni varia molto. Ma per la maggior parte dei giovani non mi devo preoccupare», commenta con aria di sollievo Schwarz. Anch’egli, tuttavia, talvolta diventa impaziente: «Se una persona in for-mazione non si attiene alle regole o le sue prestazioni sono scarse, oc-corre chiamare attorno a un tavolo
Oltre a una buona dose di impegno, il 35enne svizzero tedesco unisce in sé tanti requisiti ideali per il suo lavoro. Molti anni fa, anche Schwarz ha svolto una for-mazione professionale da Coop, poi ha lavorato come formatore nella Regione
Conta la capacità di immedesimazionedi vendita Bern e conosce quindi come le sue tasche le circostanze che vigono da Coop. Inoltre è bilingue, par-lando correntemente fran-cese e tedesco. Ciò che forse lo contraddistingue mag-giormente è tuttavia la sua capacità di approcciare le
Il responsabile apprendisti Christophe Schwarz conosce pene e crucci dei giovani in formazione. Meno male: così ha anche tante cose positive da raccontare.
persone in formazione non «dall’alto verso il basso». Ha facilità di rapporti con i giovani e sa ascoltare – una dote da non sottovalutare nella sua attività. Quest’uo-mo simpatico riequilibra la frequente frenesia del lavoro con lo sport. La sua
maggiore passione sono tuttavia i viaggi. Ha girato già vari continenti, vivendo e imparando molto, soprat-tutto a essere aperto verso le novità.
Christophe Schwarz davanti all’entrata del Coop City Au Centre di Losanna.
Aurélie Pittet (al centro) Christophe Schwarz e con
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Mestieri 33 3333
Alla fi ne di agosto 2009, 1.147 giovani hanno iniziato una formazione professio-nale da Coop. Negli ultimi cinque anni, Coop ha creato 941 nuovi posti di tirocinio, e attualmente impiega quasi 3.000 persone in formazio-ne. Coop è una delle princi-
Coop punta sulle nuove levepali aziende di formazione in Svizzera. Da Coop si pos-sono imparare 20 mestieri diversi. Quasi 2.500 appren-disti svolgono attualmente una formazione di base come impiegato o assistente del commercio al dettaglio. Per garantire la qualità
hezza d’ondatutte le persone coinvolte». Non di rado, a questi diffi cili colloqui Sch-warz convoca anche i genitori del giovane.
Ma come già detto, è generalmente soddisfatto dei «suoi» pupilli. Inol-tre, ciò che spesso manca dal lato te-orico viene compensato da buone prestazioni sul lato pratico. Sta a cuore del responsabile apprendisti, infatti, soprattutto che venga messa in pratica la teoria. Quindi, in occa-sione di ogni colloquio, verifi ca le capacità pratiche dell’allievo, ovvia-mente sempre con i responsabili della formazione della fi liale. Anche Aurélie Pittet, quest’oggi, go-de del «privilegio» di una simulazio-ne di un colloquio di vendita. Ed è Christophe Schwarz a calarsi nei panni del cliente alla ricerca di un maglione e di pantaloni caldi per un ragazzino di 4 anni. Diver samente dal precedente colloquio teorico, un po’ stentato, Aurélie raccoglie punti e convince il responsabile d’appren-distato grazie alla sua consulenza competente. «Ben fatto», commen-ta soddisfatto Christophe Schwarz lodando la giovane.
della formazione, 30 re-sponsabili d’apprendistato a tempo pieno e oltre 2.000 formatori professionali, nonché collaboratori con funzione di formazione, si impegnano presso Coop a favore delle persone in formazione.
Grazie a un’assistenza inten-siva nonché a giornate di formazione interne e a corsi di preparazione per gli esami fi nali, la formazione di base presso Coop ottiene grandi successi; quest’anno la quota di chi ha superato gli esami fi nali è stata del 97%.
Nel colloquio di vendita simulato, Christophe
Schwarz chiede consigli alla venditrice.
a colloquio di teoria con la caporeparto Laurence Aliano.
Infi ne, anche Laurence Aliano esprime la sua opinione sui progressi degli apprendisti.
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Luci soffuse, ghirlande, cornamuse, odore di can-nella… l’atmosfera natali-zia a Grancia si distingue e facendo shopping già si pregustano momenti lieti in compagnia delle perso-ne più care.
all’interno del grande Cen-tro commerciale, l’atmo-sfera è anche carica di cambiamenti e... i cambia-menti – come ci ricorda Li-vio Bontognali nell’intervi-sta pubblicata a pagina 38 – portano sempre anche nuovi stimoli.Al piano terra del Centro commerciale Grancia so-no iniziati i lavori di smantellamento della filia-
le edile+hobby che, se-guendo la ridislocazione degli spazi all'interno del Centro, cede il posto a Ikea. Al posto di edile+hobby in febbraio verrà aperto un punto vendita Coop prov-visorio, mentre nel frat-tempo verrà ristrutturato il negozio Coop definitivo al primo piano, che riaprirà in grande i suoi battenti nel luglio 2010.
Che queste modifiche por-tino prosperità, che attra-verso di esse si accentui la voglia di mettersi in gioco, intravedendo nuove pros-pettive. Un felice Natale a tutti, quindi, e... che sotto l’albero si possano trovare salute, gioia e... novità sti-molanti!
atmosfera di natale e di cambiamenti
Una calda atmosfera natalizia a Grancia, preludio di grandi cambiamenti di ristrutturazione!
«La chiusura della filiale edile+hobby a Lugano Sud è stata un duro colpo per tutti. Siamo molto lieti però che tutti i collaboratori di Lugano Sud abbia-no potuto trovare un impiego al-ternativo con una certa rapidità.Ciò è stato possibile grazie al pre-zioso aiuto di Retail Ticino, della
Logistica e delle altre filiali edile+hobby. In questo particolare momento, infatti, le dimostrazioni di solida-rietà, di flessibilità e il senso di collaborazione sono stati vera-mente eccezionali! Un grazie di cuore a tutti voi!
Nuove prospettiveSeverin
mastroianni, responsabile
regionale edile+hobby OT
Foto
: m. p
edra
zzin
i, m
ad
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n. 6
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2009
realizzare potenzialità Care collaboratrici, Cari collaboratori,
Livio Bontognali
responsabile Regione vendita
Ostschweiz-Ticino
«Non potrai mai sapere quali risultati avranno le tue azioni. Ma se non farai nulla, non ci saranno risultati.» Mahatma Gandhi
38 Fine anno
nei notiziari e per strada, discutendo
a casa o sul posto di lavoro, la parola
«Crisi» è ormai onnipresente. Per la
maggior parte di noi, questo termine
è connotato negativamente. È consi-
derato sinonimo di perdita e fallimen-
to, povertà e miseria. Eppure la crisi
è una fase nella quale si delineano sia
pericoli che opportunità. Ci costringe
a riconsiderare e ad agire.
Le nostre consuetudini consolidate,
i nostri metodi di lavoro e le nostre
abitudini sono ancora garanti di suc-
cesso in un mondo in continuo muta-
mento? Dove mi trovo oggi, quali son
le mie opportunità per il futuro e dove
risiedono ancora delle potenzialità?
Sono domande, queste, che deve por-
si non solo ogni singolo individuo, ma
anche ogni azienda.
L’obiettivo n. 5 formulato per il 2010
(«Realizziamo le nostre personali
potenzialità») esorta tutti i collabora-
tori a fare il punto della propria situa-
zione e a chiedersi: «Dove dispongo
ancora di riserve? E in che modo pos-
so offrire il miglior contributo possibi-
le con le mie capacità?» Questa rifles-
sione è necessaria per eliminare com-
portamenti obsoleti, che come sap-
piamo possono essere molto duri a
morire.
Conseguire successi e rimanere attivi
e soddisfatti a lungo significa evolver-
si continuamente pur restando fedeli
a sé stessi. Partite dunque alla sco-
perta delle vostre qualità nascoste e
realizzate le vostre potenzialità.
Vi ringrazio di cuore per il vostro
impegno e vi auguro Buone Feste
e un felice Anno Nuovo di salute
e successo.
I sondaggi tra i clienti sono un mezzo importante per conquistare i favori dei con-sumatori. Per tale motivo, Coop interroga regolarmen-te i suoi clienti sul loro livel-lo di soddisfazione: infatti soltanto una clientela soddi-sfatta è anche una clientela
fedele! In giugno, nella Re-gione di vendita Ostschweiz-Ticino, 39 apprendisti hanno effettuato 3592 interviste in 44 punti di vendita. Il sondaggio ha mostrato che siamo sulla rotta giusta. La clientela è soddisfatta dei nostri negozi: circa la metà
valuta ottime la cortesia e la disponibilità dei collaborato-ri. Per la clientela risulta molto importante – oltre a prezzo e qualità – la fre-schezza dei prodotti. La maggior soddisfazione risul-ta dal sortimento carne, mentre è da migliorare ulte-
riormente il sortimento frutta e verdura. Nonostante i nostri buoni risultati, non dobbiamo ab-bassare la guardia. Per que-sta ragione uno dei nostri obiettivi per il 2010 è di in-crementare sensibilmente la freschezza.
«Teniamo la rotta!»
Foto
: mar
io G
acci
oli
n. 6
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2009
Soddisfazione generale per il punto di vendita
Soddisfazione per i prodotti freschi Disponibilità e cortesia dei collaboratori
note 6 5 4 3–1 Nessuna risposta
32.9 %
54.4 %
10.8 %
52.6 % 39.0 %
6.1 %
Frutta e verdura
Pane Formaggio
33.7 % 41.1 % 40.5 % 42.3 % 40.4 %
50.1 % 39.9 % 47.3 % 49.3 % 49.5 %
10.5 %5.9 %
5.5 % 5.6 % 4.7 %
Carne Pesce
n. 6
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2009
40 motivazione
Una dura impresa in periodi di crisi!Quali strategie usano i nostri gerenti per motivare il loro team? interviste di Samantha dresti
«Quando c'è una critica negativa da fare non valuto la persona, ma il contenuto di ciò che è stato fatto erroneamente»
«e’ fondamentale mettere la persona giusta al posto giusto»
Tutti i giorni mi trovo col team a fare un piccolo break: anche solo cinque minuti, ma tutti insieme. Capire le persone, gli usi, i costumi, le abitudini è molto importan-te per potersi rapportare al meglio e creare un clima di rispetto reciproco. L’anno scorso c'è stata una ristrutturazione e il team ha sopportato una grande mole di lavoro, è stato chiesto ad ognuno un impegno ancora maggiore del solito. Ciò capi-ta anche ora, che la situazione economica non è tra le migliori. In questo caso è importante ricordare insieme al team i momenti buoni del passato, quelli in cui insie-me si è riusciti a dare «quel qualcosa in più».adriano mottis, gerente Coop Centro Tenero
andrea Oregioni, gerente Piccadilly Bellinzona
Cosa significa? Significa fornire stimoli. Stimolare gli altri nella ricerca delle proprie strategie per la risoluzione dei proble-mi. Non domentichiamo infatti che la risoluzione dei problemi è un atteggiamento insito nell'essere umano.
«L'immaginazione è più importante della conoscenza» Albert Einstein
Motivare
Ai miei collaboratori chiedo molto: impegno e attenzio-ne costanti. Visto il forte contributo richiesto sono contento quando posso es-sere disponibile: cerco di dare ai collaboratori ciò che mi chiedono, nel limite del possibile e con un senso di equità nei confronti di tutti, ovviamente. È molto impor-tante creare delle buone relazioni interpersonali con i collaboratori. Nei momen-ti di colloquio di valutazio-
ne ad esempio, è bene spa-ziare anche oltre il contesto lavorativo, se il collaborato-re desidera affrontare altri argomenti. La comunicazione è fonda-mentale: le riunioni regola-ri coi capi reparto, la divi-sione delle informazioni con tutti (tramite bacheca ad esempio), un atteggia-mento positivo e di apertu-ra al dialogo, sono compor-tamenti che favoriscono molto il lavoro di team.
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2009
«È fondamentale creare dei rapporti di fiducia con e tra il gruppo»
«Quello che conta è il senso del gruppo, il senso di unità e di rispetto tra le persone»
moreno Jelmini, gerente Coop Ca-stione
anna Pellegrino, gerente Coop riazzino
La partecipazione ticinese al sondaggio Veritas, come già ribadito più volte, è sta-ta la più corposa a livello nazionale con ben il 55.3% di adesioni. La volontà a for-nire la propria opinione e la disponibilità di tempo dimostrata denotano un sicuro attaccamento all'azienda e una buona motivazione delle collaboratrici e dei col-laboratori Coop del nostro Cantone. An-
che il risultato ottenuto in merito al grado di soddisfazione generale dei dipendenti Coop è degno di nota: con un valore me-dio di 4.81 su 6 è definito buono ed è in netto miglioramento rispetto ai dati del 2006 e generalmente migliore di quello dei dati Coop a livello nazionale. Buoni risultati insomma che ci spronano a migliorare ancora!
Dati emersi dal sondaggio Veritas 2009
Foto
: H. c
ereG
Het
ti
Trasparenza, coinvolgi-mento di tutti nelle varie decisioni prese, ricono-scimento del lavoro di ognuno, fornendo com-plimenti e critiche in modo bilanciato, rispet-to delle persone, atten-zione ai bisogni dei col-laboratori... sono tutti aspetti importanti che stanno alla base di rap-
porti fondati sulla fidu-cia. La motivazione ne-cessita a volte anche di aspetti ludici, proprio per questo ho creato un concorso a punti che sottopongo ai miei capi-reparto. Fornisco dei punteggi per tre ele-menti: cifra d’affari, scarti, liquidazioni. Due volte all’anno, invece, su
controllo e assicurazione qualità. Paragono poi i dati con il budget del re-parto e dell’anno prece-dente; ottengo così dei risultati interessanti. Da quando esiste questo concorso ho notato una bella differenza di rendi-mento, soprattutto per quanto riguarda scarti e liquidazioni!
Il gruppo deve essere unito. Ogni com-ponente sa qual è il suo personale obiettivo e quello di tutto il gruppo. Per la motivazione è molto importante coinvolgere tutti, ogni decisione presa la condivido col team. Ogni collabora-tore ha rispetto nei confronti dei colle-
ghi e sa che se è assente dal lavoro ne crea di ulteriore per qualcun’altro, quindi tutti, nel limite del possibile, cercano soluzioni per non dover pesa-re sul team. La condizione femminile è anche un elemento sensibile nel no-stro gruppo. Io stessa sono una mam-
ma. Le collaboratrici sanno che tra donne ci veniamo incontro per le esi-genze della famiglia, senza mai di-menticare i nostri obiettivi nel nego-zio. Il dialogo, inoltre, è fondamentale: messaggi chiari e trasparenti rendono la comunicazione fluida e funzionale.
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42 motivazione
«L’esempio professio- nale viene da noi»Trovo molto importante essere pro-fessionalmente esemplare, dare cioè ai collaboratori un esempio di comportamento professionale da poter seguire. Oltre a ciò è fonda-mentale una delega precisa per far capire con chiarezza tutti i passaggi di un determinato lavoro, affinché il collaboratore capisca bene ciò che deve fare. Se necessario bisogna sa-per insegnare alcune attività. Attra-verso il dialogo, poi, bisogna cerca-re di creare dei rapporti basati sul rispetto reciproco. In caso di criti-che, queste devono essere sempre costruttive, finalizzate al migliora-mento e alla crescita del collabora-tore. Una critica negativa, inoltre, va sempre fatta in privato mentre i sentimenti positivi, gli elogi su un lavoro svolto dovrebbero essere elargiti con più generosità.
Sergio Bergonzoli (a sinistra), ge-rente ipermercato resega
Foto
: HSa
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«Utilizzo spesso il ‹noi› nella comunicazione col team»
Penso sia molto importante creare un ambiente di lavoro positivo e stimo-lante. Mi piace che ci sia affinità tra le persone all’interno del gruppo. Ogni persona è diversa e bisogna tenere conto di queste diversità: alcuni han-no più bisogno di attenzioni, altri me-no. L’affinità si può trovare con la maggior parte delle persone, bisogna solo capire quali „canali“ utilizzare, per questo è anche molto importante un'analisi su di sè, capire in quale ma-niera si interagisce con gli altri. mimma Gamillo, gerente Coop melide
«non basta dire ‹tu sei l’autista›, bisogna anche for-nire chiavi e benzina»
Oltre ad affidare delle responsabilità bisogna anche dare ai collabora-tori informazioni preci-se su come svolgere le consegne. Una buona delega è fondamentale. I collaboratori ricevono regolarmente nuovi programmi, responsabi-lità, compiti da svolgere al meglio e la pressione
nei negozi a volte è molto forte. Per questo abbiamo pensato di in-serire nelle mense un elemento divertente, che stimoli i riflessi e sia un potente strumen-to per eliminare la ten-sione: il calcetto. Gli ef-fetti sono più che positivi! In generale penso che il
gerente debba creare una certa empatia coi suoi collaboratori, deve osservarli, imparare a conoscerli, saperli loda-re per un lavoro svolto bene e saper fornire lo-ro delle critiche costrut-tive. Per fare tutto ciò ovviamente la comuni-cazione è estremamen-te importante!
Il tennis da tavolo è uno degli sport di maggior diffusione nel mondo e una specialità olimpica. Può essere svolto a scopo ricreativo a qualsiasi età. Ri-chiede un'opportuna preparazione psico-fisica a causa delle sollecitazio-ni, sia fisiche che di concentra- zione mentale, espresse nei brevi tem-pi di ogni scambio.
Una specialità olimpica
Professione Magazziniere e spedizionistaLuogo di lavoro Fust di Giubiasco Data di nascita 15.2.1975Domicilio GiubiascoStato civile coniugato www.abtt.ch
Raffaele Tilola
Fino all’ultimo punto allenare la concentrazione e scaricare lo stress con il tennis da tavolo.
LinO BarreSi
COOP FOrTe: Come e quando è na-ta la sua passione per il tennis da tavolo? raffaele Tilola: La passione per que-sto sport (il cosiddetto «ping pong») inizia all’età delle scuole, quando all’oratorio ci si sfidava sull’unico tavolo presente. Poi ho praticato il calcio e il karatè. Il riavvicinamento al tennis da tavolo - lo sport che oggi pratico maggiormente - è avvenuto col mio trasferimento in Ticino (pro-vengo dall’Italia).
Si allena frequentemente e allena i giovani allievi. Partecipa anche a qualche torneo? Gli allenamenti si tengono due vol-te alla settimana e richiedono mol-ta concentrazione e reattività e la singola partita, che non dura più di venticinque minuti, risulta essere comunque «tirata» fino all’ultimo punto. Mi metto poi a disposizione dei nostri monitori per quanto ri-guarda la formazione delle giovani leve, sulle quali l’ABTT (Associazio-ne Bellinzonese Tennis Tavolo) inve-ste l’80% delle proprie risorse. At-
tualmente abbiamo nelle nostre file più di venti ragazzi di età compresa fra gli 8 e i 15 anni. Partecipo a dei tornei prevalentemente in Ticino, ma capita anche di avventurarsi ol-tre Gottardo o nella vicina Italia.
Oltre a essere un giocatore ricopre anche altre funzioni: cosa ci può dire in proposito?Da poco ho assunto la carica di presidente dell’ABTT. Il nostro scopo è diventare una società di ri-ferimento per il tennis da tavolo ti-cinese. Ho poi ottenuto dalla Swiss
Table Tennis la licenza di arbitro e miro ad ottenere in sfuturo anche quella di arbitro internazionale.
Come trova l’energia per questo sport, che richiede un certo sforzo fisico, dopo la giornata di lavoro?Oltre al piacere del gioco, sento an-che il bisogno di scaricare lo stress della giornata e il tennis da tavolo è una bella valvola di sfogo!
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: H. c
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raffaele Tilola si allena due volte alla settimana.
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44 in privato
Data di nascita 3.3.1959Stato civile sposato Domicilio AsconaLuogo di lavoro Ipermercato Cattori Funzione Gerentehobby sport, lettura, ascoltare musica classicami piace il Canton Ticinomi dà sui nervi la gente arrogante e maleducata
Markus Waldvogel
Con il Ticino nel cuore…conosciamo meglio il vulcanico gerente dell’ipermercato cattori di losone.
Foto
: maSS
imo ped
razzini
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LUCa COrTi
La passione per le pietreUna delle passioni di Markus Wald-vogel è collezionare minerali e pie-tre preziose. Possiede delle vetrine nelle quali espone i pezzi più «pre-giati» e particolari con tanto di eti-chetta descrittiva. «La fortuna vuole che il nostro Cantone sia ricco di quarzi, marmi e graniti, quindi, non mi lascio certo sfuggire l’occasione di cercare, di tanto in tanto, qualche bel pezzo da inserire nella mia colle-zione».
«Tour de Suisse»... Il basilese Markus Waldvogel è in re-altà originario di Stetten, un paesino di campagna di 923 anime nei pres-si di Sciaffusa. Frequenta però le scuole fino alle superiori a Mendri-sio, dopodiché ritorna oltralpe. Ap-proda per la seconda volta nel suo amato Ticino solo nel 2005, con un compito ben preciso: ristrutturare e riorganizzare il Mercato Cattori di Losone.
Nel corso della sua vita l’energico basilese ha compiuto un vero e pro-prio «tour de Suisse», tanto da far in-vidia alle più celebri famiglie circen-si elvetiche! Uno spirito nomade che lo ha portato in tutte e tre le regioni linguistiche della Svizzera, dove «non si è mai risparmiato» e con un meticoloso studio individuale ha sempre cercato di capire al meglio i gusti e le tradizioni locali, amplian-do il suo bagaglio culturale fatto di esperienze.
infaticabile e dall’orecchio raffinatoQuando è a casa Markus Waldvogel cerca di aiutare sua moglie con le faccende domestiche. «Così anche la mia partner può concedersi qualche attimo di riposo». Il gerente dell’Iper-mercato Cattori è una persona piut-tosto attiva anche a livello sportivo,
Da ragazzo Markus Wald-vogel iniziò la sua carrie-ra come venditore presso Coop Berner Oberland. Dopo altre esperienze che arricchirono il suo curriculum passò nel 1982 alla ditta Jumbo, svolgendo diverse man-
sioni in più punti vendi-ta. La prima gerenza ar-rivò nel 1999 presso il Jumbo «Bau und Frei-zeit» di Bulle (FR). Nel 2001 divenne Direttore del Carrefour di Conthey (VS) ed entrò a far parte della Commissione Gene-
ri alimentari di Carrefour Svizzera. Nel 2005 assunse la cari-ca di responsabile per il rinnovamento dell'Iper-mercato Carrefour di Lo-sone di cui, dopo l'acqui-sizione da parte di Coop, è gerente.
Una grande passione il suo lavoro
prediligendo la corsa all’aria aperta oltre che la montagna. «Il Ticino of-fre degli itinerari decisamente sug-gestivi e spettacolari, da scoprire sia a piedi che in rampichino. A volte, quindi, prendo armi e bagagli e con la famiglia, la domenica, si va in gi-ta». Con l’arrivo dell’inverno, la vo-glia di uscire viene meno e Markus Waldvogel dopo alcuni anni impe-gnativi a livello professionale ha im-parato ad ascoltare il proprio corpo e a trovare un equilibrio: «non sem-pre è necessario pianificare il tempo libero. Basta godersi il ‹dolce far niente› con un comodo divano, un buon libro, un disco di musica clas-sica (Handel, Beethoven, Vivaldi), stimolando le papille gustative con un delizioso bicchiere di scotch scozzese e magari un Cohiba... per un momento di puro relax!»
markus Waldvo-gel con uno dei pezzi pregiati della sua colle-zione di minerali.
markus Waldvogel si allena regolar-mente e volentieri all'aria aperta...
... e si rilassa nella quiete intima di casa.
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anziani. Inoltre con un gruppo di amiche di vecchia data organizza aperitivi per cerimonie: matrimoni, battesimi eccetera. «Ci conosciamo
da molto tempo e quindi siamo molto affi a-tate, ognuna di noi svolge un compito: c’è chi pre-para la decorazione, chi i piatti. L’unica sfortuna è che di rado riesco a vede-re il risultato del nostro impegno, perché tutte queste cerimonie si svol-gono di sabato che, per il mestiere che ho scelto, è un giorno di lavoro importante… ma non c’è proble-ma, le soddisfa-zioni del no-stro operato le ricavo co-munque!»
David è giovane, dinamico e… uno sportivo a tutti gli effetti. Nel tempo libero ama fare camminate in mon-tagna e ‹andare a funghi›: «amo il contatto con la natura e trascorrere il tempo in mezzo al verde. Purtroppo non succede spesso di poter stare in mezzo alla natura, in alternativa mi diverto a fare dello sport in città. So-no ormai cinque anni che gioco a squash due volte la settimana: mi aiuta a sciogliere la tensione che si accumula durante il giorno. Natural-mente non disdegno nemmeno le passeggiate in centro e gli aperitivi con gli amici e poi ho un’altra grande passione, il calcio. Sono tifoso della Fiorentina e naturalmente del Locar-no, che seguo con grande interesse».
Quando non si lavora...creativi, musicisti, sportivi e grandi organizzatori: ecco cosa ci raccontano di sè Youseff, donata e david.
Professione VenditriceLuogo di lavoro Coop Vergiò Domicilio Riva San Vitale
Donata Marelli
Professione Apprendista venditoreLuogo di lavoro Interdiscount TeneroData di nascita 12.10.1993Domicilio LocarnoStato civile celibe
Youseff Aitbennasser
Professione Vicegerente Luogo di lavoro Locarno CentroData di nascita 9.5.1985Domicilio LocarnoStato civile celibe
David Bianchini
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FiOra BaLeSTrieri-mei
Youseff è giovane, dinamico e ambi-zioso. Quando parla del suo tempo li-bero si capisce che è veramente ap-passionato di musica! Insieme ad alcuni amici ha costituito un gruppo, suonano musica rap e hip hop. All’ini-zio riproponevano musica di grandi artisti attivi in questo genere musica-le poi, col tempo e l’esperienza, sono migliorati molto e hanno iniziato a comporre brani loro. «L'intenzione è, un domani, di poter suonare in qual-che locale a far conoscere la nostra musica. Per ora creiamo nuovi beat (motivi strumentali) e cerchiamo di aumentare la nostra esperienza e il nostro repertorio. La musica è per me una grande possibilità per sfogarmi e al contempo, rilassarmi». Un ragazzo giovane e pieno di carica, Youseff, con un sogno nel cassetto: «anche se la musica mi piace moltissimo sto stu-diando e mi impegno sul lavoro per-ché mi piacerebbe diventare geren-te».
Donata è una persona spiritosa, riser-vata e piena di idee. Occupatissima nel tempo libero, da molti anni du-rante le vacanze estive fa l’animatri-ce nelle colonie, mentre durante l’in-verno è volontaria presso una casa
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Vicino alle starnel suo tempo libero martin Schneeberger ha collaborato attivamente allo stand coop durante gli Swiss indoors.
BeaTe KOGOn
Swiss Indoors 2009 nella St. Jakobshalle di Basilea. È il penultimo giorno di que-sto torneo di tennis, nel quale si sfida l’élite mon-
diale. Nei corridoi all’inter-no dello stadio, attorno al campo di tennis la gente si accolla davanti ai numero-si stand. Mescolato alla fol-la c’è anche il ticinese di Brissago Martin Schnee-
berger, consulente specia-lizzato dei Ristoranti Coop per la regione Grigioni e Ticino, che presso lo stand Fine Food prepara la pasta Coop. L'impegno di Martin Schneeberger dura due
giorni. Nota bene, due gior-ni del suo tempo libero. Per il tifoso del tennis ciò significa divertirsi, anche se, specialmente nelle pau-se, viene particolarmente sollecitato: «in un’ora arri-viamo a distribuire fino a 200 porzioni.» Schneeber-ger assapora l’atmosfera di questa manifestazione, al-la quale si mescolano per-sone di tutte le età e di tut-ti i ceti sociali. Ogni tanto comunque si reca in tribu-na per seguire e gustare la partita dei tennisti di fama mondiale.
«a volte s'incontra una star anche nei corridoi», ag-giunge. Il prossimo anno vorrebbe partecipare an-cora.
martin Schneeberger intento a preparare gustose ed energetiche pietanze, servite in pratiche vaschette.
anche rené Knup, consulen-te specializzato dei ristoran-ti Ostschweiz ha partecipato all'evento.
n 70000 spettatorin 4720 porzioni di pasta venduten 1465 kg di pastan 560 kg di salsa al peston 70 kg Parmigiano grattuggiaton 90 kg di pomodorini (per la de-
corazione)
Mica male...
...durante la pausa gli spettatori affamati non si facevano attendere!
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La fabbrica di ciocco-lato è il più famoso libro per ragazzi scritto da Roald Dahl. Il racconto è ispirato alla sua giovinezza: quando frequentava il liceo a Repton (GB), la famosa ditta pro-
duttrice di cioccolato Cadbury spediva ai collegiali delle scato-le piene di nuovi tipi di dolci e un foglietto per votare. I dolci fa-voriti venivano quindi immessi nel mercato. Da questa storia sono
stati tratti due film: «Willy Wonka e la fab-brica di cioccolato», di Mel Stuart, con Ge-ne Wilder (1971) e «La fabbrica di cioccola-to» di Tim Burton, con Johnny Depp (2005).
La fabbrica di cioccolato
il negozio Coop al Serfontana è il «serbatoio» di cioccolato del Ticino e i collaboratori si ingegnano per presentarlo al meglio sugli stand, trovando lo spazio... in ogni angolo!
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mmh... chili e chili di cioccolato!la redazione ha incontrato Fabio todesco, «l'uomo del cioccolato».
LUCa COrTi
Come d’abitudine, anche quest’an-no, con qualche mese d’anticipo, ci si prepara per un «dolce Natale». La redazione di Coop Forte, intervi-stando Fabio Todesco, ha cercato di scoprire qualcosa in più circa le di-namiche che ruotano intorno ai prodotti dolciari destinati alla no-stra regione di vendita durante il pe-riodo natalizio.
Coop Forte: L’aumento dei volumi di cioccolata durante il periodo nata-lizio è davvero così consistente?Fabio Todesco: Si, l'aumento è decisa-mente notevole. Per dare un’idea più precisa potrei dire che solo nell'ulti-mo mese dell'anno vendiamo una quantità di cioccolata pari a quella degli altri undici. L’esposizione di prodotti di cioccolato, per diverse set-timane sotto Natale, raggiunge di-mensioni veramente impressionanti. È spesso accaduto di chiederci un po' preoccupati come avremmo fatto a vendere tutto; le vendite vanno però sempre bene e alla fine in magazzino resta ben poco.
È vero che al Serfontana avete do-vuto aggiungere dei locali per stoc-care le palette di cioccolata? Non abbiamo aggiunto locali nel vero senso della parola, semplice-
mente, per alcune settimane, occor-re stoccare la merce in ogni angolo disponibile. È un compito impegna-tivo, considerando che il normale flusso di merce non si arresta, anzi, aumenta anch'esso proprio per le festività natalizie.
Quali sono gli articoli più «gettonati»?A Natale gli articoli leader sono senz'altro le classiche boules Lindor, le praline Fémina Cailler e le confe-zioni di cioccolatini Lindt Con-naisseurs. Sempre ben venduti so-no pure i classici bastoncini al kirsch, nonché le diverse produzio-ni speciali presenti in assortimento esclusivamente durante questo pe-riodo.
Ci risulta che il suo negozio sia uno tra i primi in Svizzera nella vendita di golosità natalizie. Come se lo spiega? avete strategie promozio-nali particolari? No, direi piuttosto che si tratta di una caratteristica specifica di un ne-gozio situato in prossimità della frontiera con l'Italia. La clientela ti-pica é, infatti, quella italiana, che per tradizione ama ancora regalare per le feste delle scatole di praline di finissimo cioccolato svizzero, tanto per fare il verso alla pubblicità... L'eccezionalità sta nel fatto che al Serfontana generiamo vendite di
cioccolato superiori addirittura a quelle di un megastore come il Gal-lus Markt di San Gallo, che nell'arco dell'anno realizza un fatturato di tre-quattro volte superiore al no-stro. Inoltre, da anni, deteniamo il record svizzero di vendite realizzate con degustazioni Cailler, superando pure la Romandia, regione nella quale questo marchio è leader per eccellenza!
Gli esperti lo confermano: il cioccolato fa bene alla salute e al nostro umore. L'effetto protettivo che questo alimento esercita sul cuore è pari al doppio di quello procu-rato dal vino rosso e quattro volte superiore a quello del tè verde. Contiene feniletilammi-
na – un oppiaceo naturale che il cervello produce quando ci si innamora e che regala sensa-zioni di felicità e appagamento –, antiossidanti, che svolgono una funzione protettiva nei confronti dell'invecchiamento oltre che di malattie come can-cro, Alzheimer, artrite, asma!
La forza benefica del cacaoData di nascita 21.4.1972Domicilio ColdrerioLuogo di lavoro SerfontanaFunzione Gerentehobby Sport, lettura
Fabio Todesco
...colmi di finissimo cioccolato svizzero!
...un labirinto di eleganti imballaggi...
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50 apprendisti
Quanti cambiamenti con la tecnologia!negli ultimi vent’anni ci sono stati grossi cambiamenti in ambito tecnologi-co: il miglioramento dei processi di lavoro è notevole. interviste di meliha Sadikovic
SamanTha DreSTi
meliha Sadikovic, appren-dista del terzo anno, si è confrontata con altre ge-nerazioni di collaboratori
sui cambiamenti tecnolo-gici avvenuti negli anni. Pietro Mazza, Myriam Lo-renzi Montini e Franca Fortini le hanno indicato quali sono le differenze
nell'esecuzione dei loro compiti quotidiani, rispet-to a qualche anno fa. Loro come molti altri colleghi hanno saputo dimostrare negli anni capacità di
adattamento, flessibilità ed entusiasmo per ciò di positivo che la tecnologia ha portato, senza mai ab-bandonare però un sano senso critico...
Pietro Mazza Macellaio, Lugano Nord in Coop da 25 anni
«Negli anni ho potuto vivere molti cambia-menti. La tec-nologia ha si-curamente migliorato il mio lavoro a favore della
soddisfazione della clientela. In macelleria sono state introdotte le bilance elettroniche, la macchi-na per imballare sottovuoto, la gestione del servisol, ‹il piatto caldo› per le persone che non possono rientrare a casa per il pranzo.Ho abbastanza dimestichezza con gli ‹aggeggi tecnologici›, ma non potrò mai essere competente co-me le nuove generazioni!»
Miryam Lorenzi-Montini Cassiera, Vergiò in Coop da 16 anni
«La tecnologia ha semplificato il la-voro alla cassa. An-ni fa le cassiere do-vevano sapere tutti i codici e i prezzi a memoria per poi tipparli. Inoltre non si sapeva bene
quanti articoli ci fossero in negozio e fare le comande era abbastanza pro-blematico. Ora il sistema SBO rivela quanti articoli restano in stock ed eventualmente invia l’ordine di co-manda, ogni volta che si tippa un arti-colo. La tecnologia ha migliorato mol-te cose: si è più veloci e si lavora con più efficienza. Non mi ritengo però un’amante della tecnologia in assolu-to: non bisognerebbe fidarsi troppo di Facebook, Netblog, Webtv, ecc…»
Franca FortiniServizio contabilità CD Castione da 40 anni in Coop
«La tecnologia ha portato grossi cambiamenti che hanno reso il mio lavoro più impe-gnativo sotto alcu-ni aspetti e più sti-molante per altri. Durante i primi
trent’anni di lavoro ci sono stati alcuni cambiamenti tecnologici, ma molto graduali. Il vero boom della tecnologia è scoppiato negli ultimi quindici anni, rendendo il mio lavoro più efficiente. Uso spesso il computer e sono iscritta a Facebook. Bisogna però usare questi Social Network con cautela, perché è vero che fai nuove conoscenze, discuti, ti confidi, ma sono sicura che i veri amici si trovano e si conoscono fuori dalla rete, nella vita reale»
Professione Apprendista impiegata di commercio al dettaglio al 3° annoLuogo di lavoro Lugano NordData di nascita 5.6.1990hobby shopping, internet e ascoltare la buona musica
Meliha Sadikovic
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Quanti cambiamenti con la tecnologia!
Giuseppe Andali, Magazziniere CD Castione, in Coop da 29 anni
«Grazie alla tecnologia fino ad oggi ci sono stati notevoli cambiamenti che hanno reso il lavoro più preciso, meno su-scettibile d’errori, semplificandolo. Anni fa si scaricava la merce a mano e si caricava a occhio. Adesso con l’aiuto del monitor sullo stapler viene indicato dove e come posiziona-
re la paletta, quindi ci sono meno rischi di farsi male per i lavoratori e meno rischi di danneggiamento della merce. Sono sempre stato molto contento del mio lavoro, ma ora lo sono maggiormente grazie a questi nuovi sistemi, che mi permettono di lavorare decisamente meglio.»
n 33 PC portatili n 98 PC n 11 fax n 16 agende elettronichen 50 cuffie Pick by voice n 62 muletti elettrici
n 67 Superbox n 327 casse n 310 apparecchi per
pagare con carta di credito
n 272 Intermec SBO n 297 bilance
n 87 forni elettrici pro-fessionali MIWE
n 37 fotocopiatrici per la clientela
n 93 stampanti ufficion 116 PC n 5 apparecchi I-cash
...e alla CD di Castione
Nei negozi Coop in Ticino ci sono ben...
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COOP reGiOne OSTSChWeiZ-TiCinOIndirizzo postale: Coop Regione Ostschweiz-Ticino, via Industria, 6532 Castione;Tel. 091 822 35 35; Fax 091 822 35 36;E-Mail [email protected]: Fiora Balistrieri-Mei, Lino Barresi, Luca Corti, Samantha Dresti (responsabile), Emanuele Gambina, Andrea Geninasca, Jaqueline Nideröst, Martin Vorreiter, Brigitte Wild.
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Il 30 settembre scorso si è tenuto alla Centra-le di Distribuzione di Castione il «Corso im-pastatori», dedicato ai collaboratori del pani-fi cio addetti agli impa-sti. Frank Richter della scuola superiore delle scienze applicate di Wädenswil ha istruito
il gruppo, mentre due traduttrici hanno for-nito supporto.I partecipanti hanno potuto approfondire le loro conoscenze e le nozioni assolutamente necessarie per la buo-na riuscita di un impa-sto. «Sono state riat-tualizzate conoscenze
e modi di fare che col tempo si erano dimen-ticati a causa della routine quotidiana», ci
riferisce Andrea Geni-nasca, responsabile del Panifi cio.
Corso impastatori
Festa del personale
Ecco qui l’esempio di una festa del personale orga-nizzata «in grande». Il 7 novembre scorso si è tenu-ta all’Espocentro di Bellinzona una cena con vari «ingredienti» spettacolari dedicata al personale del settore 2.2 e dell'Ipermercato Cattori. Il Responsa-bile Area Vendita Massimo Stocco ha coordinato il tutto, mentre Anna Pellegrino si è distinta egregia-mente nel ruolo di presentatrice.
Il team dell’Ipermercato Resega di Ca-nobbio ha vinto il concorso regionale VI-VA, aggiudicandosi un buono del valore di CHF 500.-. Il concorso consisteva nel defi nire chi riusciva a effettuare il mag-gior guadagno con prodotti VIVA.Complimenti al team di Canobbio !
La redazione di Coop Forte è lieta di accoglie-re nel suo gruppo il ge-rente di Tenero, Adriano Mottis, quale nuovo re-dattore. Fiora Balestrie-ri-Mei, gerente di Casla-
no, dopo anni di col-laborazione, passa il testimone «stilografi co» ad Adriano Mottis!Grazie di cuore a Fiora e un caloroso benvenuto ad Adriano!
Corso ViVa
novità in redazione
Grazie alle offerte donate dagli avven-tori del ristorante della Centrale di Castione, Carla Tavasci (Responsabile Ristorante) ha potuto in parte fi nanzia-re la panettonata per il Gruppo Sporti-vo Integrato del Bellinzonese (sezione ginnastica) tenutasi il 16 dicembre al Ristorante Coop di Bellinzona. Grazie di cuore a tutti per le offerte!
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Come generare quantità di ordinazione ottimali…
Ogni mattina, Karl Alder control-la le quantità di ordinazione.
Sull’etichetta è riconoscibile se l’articolo è già ordinato mediante il SBO o manualmente (triangolo).
Duo pragmatico in azione a Gossau per il «SBO». Karl Alder e Marco Calori lavorano da quattro anni all’introduzione graduale in tutti i gruppi merceologici.
TESTO: BIRGIT LUDWIGFOTO: CLAUDE GIGER
Sono un team valido, lo si nota su-bito. Karl Alder, 59 anni, gerente del punto di vendita Coop a Gossau, è un collaboratore modello: calmo, cordiale, disponibile. E Marco Calo-ri, 39 anni, il gestore degli stock della Regione di vendita Ostschweiz-Tici-no, è l’uomo dinamico delle retrovie. 20 anni di differenza d’età li divido-no, ma hanno qualcosa in comune: entrambi lavorano da oltre 20 anni per Coop. Ed entrambi si prodigano per introdurre nella fi liale di Gossau SG il sistema Sales Based Ordering (SBO).Il sistema, partito nel 2005 dalle con-serve di funghi, si è esteso nel frat-tempo a circa tre quarti dei quasi 35mila prodotti del punto di vendita Coop di Gossau. Dalla Pasqua 2009 sono ora sotto test i latticini. Ordi-narli è insidioso, poiché non posso-no restare a lungo negli scaffali.Dal suo «cockpit» di gestore e dal workbench pianifi cazione nella cen-
Col tempo migliora
trale di distribuzione, Calori control-la le quantità ordinate dall’intera Re-gione di vendita Ostschweiz-Ticino, la quale si estende da Sciaffusa attra-verso i Grigioni fi no al Ticino: «Inter-vengo solo se qualcosa non va per il verso giusto». E ogni tanto può acca-dere. Per singoli articoli la previsio-ne risulta a volte falsata: «Ma si nota subito nel sistema se in precedenza si sono verifi cate vendite elevate, in seguito a ordini dei clienti oppure al prolungamento delle azioni – e oc-corre effettuare le rettifi che nel siste-ma», spiega Calori. Inoltre, dal suo punto di controllo verifi ca se i nego-zi effettuano correttamente gli «eve-ning walk» o se gli stock negativi non vengono rettifi cati. Infatti, se le scor-te non combaciano nel SBO, il siste-ma non può generare proposte di ordinazione corrette.
Sul suo portatile, che lo accompagna ovunque, Calori illustra come il pro-gramma genera le quantità ottimali di ordinazione in base alle informa-zioni fornite dalla fi liale. L’obiettivo è
di mantenere il più possibile conte-nuta la quantità di merce in negozio – quel tanto che basta per realizzare una bella presentazione della mer-ce senza occupare troppo spazio in magazzino e causare inutili costi. «Il numero magico del SBO non è dato quindi solo dal quantitativo da ordi-nare», spiega Calori, «ma anche da-gli stock di merce»: è questo il valo-re determinante, che viene verifi cato ogni giorno. L’ausilio irrinunciabile è l’Intermec: uno strumento che rile-va tutti i dati aggiornati relativi a un
Un team affi atato: il gerente del punto di
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L’Intermec: uno strumento di rilevazione che visualizza tutti i dati aggiornati di un articolo.
Dagli scaffali è possibile generare persino i trasferimenti merci e gli scarti.
Karl Alder e Marco Calori lavorano da quattro anni per il sistema SBO a Gossau.
articolo. Esso serve inoltre da sup-porto in caso di quantità mancanti e in preparazione all’evening walk se-rale. Attraverso l’apparecchio è ora possibile ordinare, a partire dagli scaffali, anche il trasferimento mer-ci e gli scarti.Tuttavia la tecnica ha anche dei punti deboli, come spiega Karl Al-der: «Sono mancati i dati aggior-nati poiché nella notte uno dei no-stri cinque Intermec si è bloccato in seguito al guasto di una stazione di caricamento». Ogni mattino, per
prima cosa Alder controlla sul com-puter gli stock mancanti. Come af-frontano questi cambiamenti i 70 collaboratori della fi liale di Gossau? «È sempre lo stesso», afferma sorri-dendo Karl Alder: «All’inizio c’è un po’ di paura. Bisogna fare opera di convincimento. Ma col tempo le co-se migliorano: il personale percepi-sce che il SBO è un aiuto».In passato, la procedura di ordina-zione e di gestione delle merci ri-chiedeva notevoli capacità di per-sonale. Bisognava verifi care ogni
giorno cosa mancava e inserire ogni ordine manualmente. «Ma le cose andavano bene soo se il personale era molto esperto», così Alder. Era necessario pronosticare in anticipo, da soli, le oscillazioni stagionali. In passato il personale era inoltre più soggetto alla pressione del tempo, dovendo disimballare velocemen-te la merce ed evitare gli ordini «al-la cieca».Ora la situazione è cambiata. Se tut-to fi la liscio, il SBO comporta van-taggi quali meno pressione di tem-po, meno stock onerosi di merce, meno errori di interpretazione per-sonali, un miglior impatto visivo nel reparto.
Il sistema del punto di vendita, «mRe-tail», visualizza giornalmente le pro-poste certe e incerte di ordinazione. In tal modo vengono evidenziati i volumi del giorno di fornitura suc-cessivo. È necessario intervenire so-lo per le proposte di ordinazione incerte. Per il momento Coop non rinuncia ancora a effettuare l’inven-tario generale una volta l’anno: «Da noi cade sempre in agosto», chiari-sce Karl Alder. Marco Calori spiega che il sistema non rileva ancora tut-te le merci: ai banchi dei formaggi e della carne si ordina ancora manual-mente. Anche il pane e i prodotti da forno, la frutta e verdura, i fi ori, le piante e i prodotti convenience fre-schi non sono ancora inseriti nel si-stema – da ultimi vi verranno inseriti i prodotti freschi. C’è quindi ancora tanto da fare. Prospettive rosee per Marco Calori: «Come gestore degli stock, questo incarico mi terrà oc-cupato ancora per molti anni».
vendita Karl Alder e il gestore degli stock Marco Calori, vent’anni da Coop.
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5858 Tropenhaus Frutigen
Il Tropenhaus Frutigen è una nuova meta di gita. Qui si scopre dal vivo come ven-gono allevati pesci e piante che amano il caldo e si impara molto sull’ecologia, la produzione sostenibile, l’alimentazione e le energie rinnovabili. E il ristorante
«2 per 1» per i collaboratori non è solo un piacere per il palato, ma anche per gli occhi. Fino al 31 maggio 2010, i collaboratori Coop potranno avvalersi di un buono «2 per 1»: con un adulto pagante, la seconda persona ha accesso gratuito (Vedi tagliando a pag. 35).
Il direttore Fritz Jost: «Il
Tropenhaus Frutigen è
un’attrazione turistica».
TESTO: FRANZ BAMERTFOTO: HEINER H. SCHMITT
A Frutigen, nell’Oberland bernese, si estende su 30mila metri quadrati un sito unico nel suo genere: il Tropen-haus. Mentre fuori cade la neve, all’interno i visitatori in T-shirt si fanno servire squisitezze come va-riazione di storione con bouquet di insalata, noci di vitello in sugo di pa-paya e aceto balsamico su trancio fritto di frutto dell’albero del pane, o addirittura caviale. Il caviale si ot-tiene dallo storione, che nelle terre di origine non se la passa molto bene a causa dei danni ambientali e della pesca di frodo. «Siamo orgo-gliosi di offrire a questa pregiata creatura acquatica una nuova patria
A Frutigen (BE) grazie all’ac-qua calda della galleria
della Neat e all’impegno di Coop è stato realizzato un
«sito tropicale»: una grande trovata dal punto di vista ecologico ed economico.
Isola tropicale tra i monti
nell’Oberland bernese», afferma il direttore Fritz Jost.Frutti esotici, storioni, caviale e un ambiente tropicale: ma com’è pos-sibile? L’energia proviene dall’acqua calda che sgorga dalla montagna dopo la costruzione della Neat. «Quest’acqua è troppo calda per la fl ora e la fauna del torrente di mon-tagna Kander», spiega Jost. «I pesci, soprattutto le trote, e le diverse spe-cie vegetali si estinguerebbero rapi-damente». La montagna fornisce ogni secondo cento litri di acqua a 20 °C. Invece di raffreddarla, consu-mando energia, per adattarla alla temperatura del Kander, il respon-sabile della galleria di base del Löts-chberg Peter Hufschmied ha avuto l’idea del Tropenhaus. Si è messo
dunque alla ricerca di partner e ha trovato Coop. Coop supporta già il Tropenhaus Wolhusen (LU), che coltiva frutta tropicale e la cui inau-gurazione è prevista per marzo 2010. È infatti investitore principale di en-trambi i progetti.«I due siti tropicali non solo si conci-liano perfettamente con l’impegno ambientale di Coop, bensì sono ve-ramente innovativi e orientati al fu-turo», ha spiegato Hansueli Loosli, presidente della Direzione generale, all’inaugurazione del Tropenhaus Frutigen. «Il progetto ci è congenia-le. Anche noi, come grandi distribu-tori, abbiamo dimostrato più di una volta il coraggio di intervenire a fa-vore dell’ambiente con decisioni strategiche e continuiamo a porci
Lo schizzo del progetto.
Lorenz Wyss, responsabile Marketing Prodotti freschi, è tra quelli che hanno accompagnato sin dall’inizio il progetto di Frutigen. «Una sfi da avvincente», afferma, «abbiamo potuto esercitare infl ussi positivi, non solo nella fase progettuale, ma
Vendita con il marchio «Swiss Paradise»anche esecutiva». Ci spiega inoltre che le quantità pro-dotte a Frutigen sono trop-po ridotte per una distribu-zione capillare da parte di Coop. La carne di storione, al momento, è in vendita nella Regione Bern. Più tardi lo sarà anche nello
Zurighese. I prodotti ittici e la frutta esotica vengono commercializzati con il marchio «Swiss Paradise», il caviale con un nuovo label premium. La produzione di caviale di eccellente qualità sarà, secondo Wyss, la più grande sfi da del futuro.
Lorenz Wyss di Coop è membro del CdA di Tropenhaus
Frutigen AG.
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obiettivi ambiziosi: entro il 2023 Coop vuole diventare CO2 neutrale. Siamo l’unico grande distributore svizzero che ha defi nito pubblica-mente obiettivi precisi e un orizzon-te temporale impegnativo in tal sen-so». I pilastri sono costituiti dallo sfruttamento effi ciente delle ener-gie rinnovabili, dall’impiego delle tecnologie più moderne e dalla ri-nuncia ai trasporti aerei inutili, spie-ga Loosli. «Anche da questa pros-pettiva l’approccio dei due siti ci convince al 100%», Nel suo discor-so, Loosli ha citato anche i 25 posti di lavoro creati con il Tropenhaus.
Da tre settimane il Tropenhaus Fru-tigen è aperto al pubblico. Grazie ai pannelli solari della società elettrica Berner Kraftwerke produce più energia di quanta ne consuma. E ha già raccolto un numero soddisfa-cente di prenotazioni per gli eventi che si svolgeranno nel sito tropica-le. Nelle vasche esterne, a pieno re-gime, verranno allevati fi no a 60mi-la pesci. Ogni anno si produrranno 50 tonnellate di carne di storione e 3 di caviale. A ciò si aggiungeranno annualmente circa 20 tonnellate di frutta esotica, come papaia, mango, carambola, banana, guava e kum-quat, che maturerà nelle serre.www.tropenhaus-frutigen.chwww.tropenhaus-wolhusen.ch
A Frutigen si alleva lo
storione siberiano.
Nella serra maturano frutti tropicali come banane o papaie.
60 Hobby6060
Miriam Ledermann lavora come poligrafi ca per Interdiscount e Coop Vitality. Il suo compito è di attuare i messaggi promozionali dei due formati in opuscoli, depliant, manifesti e annunci. Nel suo tempo
Tempo libero con gli animalilibero, tutto ruota attorno agli animali, o per meglio dire ai cavalli. Anche in famiglia ci sono molti appassionati di equini. Miriam accarezza l’idea di frequentare altri corsi per apprendere ancora meglio la psicologia animale.
La giovane si interessa soprattutto alla psicosomatica e all’effetto degli uomini sugli animali e viceversa. Il suo più grande sogno è di andare in Canada e di attraversare questo paese in groppa a un cavallo.
Miriam Ledermann
Miriam Ledermann è in sintonia con gli animali. La poligrafi ca ha svolto una formazione con diploma in comunicazione con gli animali.
TESTO: THOMAS MANNFOTO: PATRICK LÜTHY
I grandi occhi scuri di Charmeur hanno un’aria un po’ addormenta-ta. Ciononostante, il castrato arabo-olandese di 12 anni sembra conten-to della giornata, al pari dei suoi simili nella scuderia di Mattenhof. Ma è possibile supporre che un ani-male provi stati d’animo tipicamen-te umani? «No», afferma Miriam Le-dermann e aggiunge: «Non si dovrebbe assolutamente umanizza-re un cavallo. Eppure l’animale pre-
Capire gli animali
senta tratti caratteriali molto simili all’uomo. Vuole sondare ogni giorno i suoi limiti ed è curioso del mondo che lo circonda.» La 23enne grafi ca pubblicitaria lo sa per certo; infatti quest’anno, nel tempo libero, ha concluso una formazione con di-ploma in comunicazione con gli animali.
Ma cosa si cela dietro alla comunica-zione con gli animali? Si impara la loro lingua? «No», risponde Miriam Ledermann ridendo. «Ci si occupa, certo, della comprensione reciproca
tra uomo e animale. Tuttavia io non parlo veramente con gli animali, bensì ricevo informazioni soprat-tutto attraverso le mie percezioni, sotto forma di immagini e di sensa-zioni».
Per entrare in contatto con l’anima-le, Miriam ha bisogno almeno di co-noscerne il nome, avere una sua fo-to o incontrarlo dal vivo. Inoltre è importante che il padrone condivi-da la procedura. Per il resto, l’esper-ta non ha bisogno di altre infor-mazioni sulle condizioni di vita
Miriam Ledermann con il suo cavallo arabo-olandese di 12 anni. Con tatto e con una gran capacità di
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Quante volte vi è capitato di sapere cosa voleva dire il vostro interlocutore ancora prima che aprisse bocca? Oppure di pensare a qualcu-no che si sarebbe fatto vivo poco dopo? Quante volte il vostro gatto è spuntato puntualmente in soggiorno
Comunicazione con gli animaliquando sentivate il deside-rio di fargli un po’ di coccole? O il vostro cane ha preso ad agitarsi non appe-na vi balenava in mente l’idea di portarlo a spasso? La comunicazione con gli animali non è altro che una sensibilizzazione dei sensi,
una ricezione e un invio consapevoli di sensazioni, pensieri, immagini o parole. Gli animali comunicano con i loro simili e con gli uomini attraverso la lingua del corpo, suoni, ma anche pensieri. Noi riceviamo informazioni da loro a
seconda del nostro livello d’attenzione, della ricettività e della «lunghez-za d’onda» comune. Decifrare queste informa-zioni rientra nella disciplina della comunicazione con gli animali.
dell’animale. Le «apprende» dall’ani-male stesso. Ciò che segue è l’inter-pretazione delle impressioni raccol-te. E riuscire in questo è una delle più grandi sfi de per questa giovane donna.
Miriam Ledermann può tuttavia con-fermare che spesso il suo interven-to porta a una soluzione dei proble-mi «animali»: «Quando il cane di una conoscente iniziò a zoppicare da una zampa, il veterinario non ri-uscì a risolvere il disturbo. Lavoran-do con l’animale, notai che lo zop-
pichio non aveva una causa fi sica bensì psichica. Detti il consiglio di trascorrere più tempo con il cane e di dedicargli maggiore attenzione. E
guarda un po’: quando il conoscen-te mise in pratica i suggerimenti, il cane cominciò a zoppicare sempre, meno fi no a cessare».
A suo parere, il 90 percento di tutti i problemi degli animali è causato dagli uomini.Nel frattempo Charmeur sta trot-tando da un angolo all’altro del re-cinto. Sembra che all’animale piac-cia stare nella scuderia di Mattenhof. O forse il quadrupede percepisce semplicemente l’attenzione parti-colare che la padroncina gli riserva.
Solo dopo tanto allenamento il quadrupede sviluppa fi ducia.
immedesimazione, Miriam Ledermann entra in contatto con il cavallo. Non è sempre facile, visto nervosismo di molti animali.
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Ingredienti (per 4 persone)
• 600 grammi di roastbeef (l’entrecôte di manzo), o cappello del prete
• senape a piacimento
• condimento per carne, in polvere
• sale
• pepe
Roastbeef velocePreparazioneTogliere la carne dal frigo una quindicina di minuti pri-ma di cucinarla. Spalmarla di senape e spargervi condi-mento, sale e pepe. Scalda-re bene una bistecchiera, senza grasso, e arrostire da ambo i lati la carne. Inforna-
re la carne in una teglia preriscaldata nel forno preriscaldato a 170°C.Per ottenere una cottura media, calcolare 20 minuti per chilo di carne.
Va bene con: patate rosolate al rosmarino, salsa tartare.
Gli ingredienti.
Macellaio da Coop, cuoco a casa. Davide Robbiani prepara un succulento
roastbeef in venti minuti. E ci prende per la gola.
TESTO: NATALIA FERRONIFOTO: ANNICK ROMANSKI
«La scelta della carne per fare un roastbeef è importante: dev’essere di manzo, rossa e soda. Quindi affi -datevi ad un buon macellaio». Que-sto è quanto si legge spesso nei ri-cettari sul roastbeef.E allora siamo al buon indirizzo: Da-vide e Lorena Robbiani a Pregasso-
Arrosto tutto aromana; lui è macellaio alla Coop di Gran-cia e come piatto forte ci prepara il roastbeef. «Una ricetta veloce – pre-cisa Davide Robbiani –, un’idea di menu anche per le festività perché permette di stare il più possibile in compagnia di parenti e amici. Noi lo facciamo almeno una volta al mese perché ci piace tanto e lavoriamo entrambi. Beh – aggiunge, con un sorriso – adesso è da mezz’anno che
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• 600(l’ento cap
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non lo facciamo più perché Lorena è incinta». Già, durante la gravidan-za la carne cruda è sconsigliata. Al-lora, deduciamo che possiamo ralle-grarci di un roastbeef al sangue!Prima di iniziare a cucinare, Davide Robbiani mostra due pezzi di carne per roastbeef: l’entrecôte e il cappel-lo del prete. Il primo, un pezzo top; il secondo, pure ottimo e con il van-taggio di costare meno. Con entu-siasmo per il proprio mestiere, continua con i suggerimenti: «È im-portante togliere la carne dal frigo almeno una quindicina di minuti prima di cucinarla. Così, la differen-te colorazione della parte più e me-no cotta della carne cambia gra-dualmente; un segno di qualità per il cuoco».
Davide Robbiani lavora da dieci anni da Coop. Fino ad aprile era a Luga-no nord, poi è stato chiamato nel team di Grancia. «Mi trovo bene da Coop, c’è una buona organizzazio-ne a Grancia che ti permette di svol-gere un bel lavoro e di andarci con piacere». Al momento di scegliere l’apprendistato, era incerto tra cuo-co e macellaio. Oggi è contento di aver deciso per il macellaio; il cuoco
Sui tempi di cotturaIl tempo di cottura è un fattore delicato in tutte le preparazioni in cui la carne viene arrostita.Molto al sangue (raw, bleu). Il succo che ne esce è rosso scuro, temperatura della carne al cen-tro: 45°C.Al sangue (rare). Il succo che ne esce è rossastro, temperatura al
centro: circa 50°C.Medio (medium, à point). Il suc-co è rosa, temperatura al centro circa 55-60°C.Ben cotto (well done). Il succo che esce è chiaro e limpido, temperatura al centro: circa 75°C (per carne di vitello); circa 85°C per maiale e pollame.
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lo fa al militare… e a casa, quando si tratta di preparare piatti a base di carne. Dopo avere rosolato per bene la car-ne sulla bistecchiera caldissima, co-sì da chiudere i pori della carne per mantenere la succosità durante la cottura, inforna il roastbeef. Un al-tro consiglio: «Per evitare uno choc termico alla carne, preriscaldare an-che la teglia che va nel forno».
Da questo momento, 12 minuti con-tati di cottura. Dodici minuti scan-diti dal «tic tac» degli orologi a pen-dola e a cucù appesi in casa: una passione in comune della giovane coppia.A questo hobby, vanno ad aggiun-gersi quello della montagna, dell’an-dare per funghi e quello della maz-za casalinga, l’unica attività da macellaio che a Robbiani manca nella sua quotidianità professiona-le. «Salame, luganighe, salametti: sono regali che facciamo per Na-tale» racconta Davide Robbiani.E a fi ne anno ci sarà anche il lieto evento. «E fi nalmente, po-trò di nuovo gustarmi un buon roastbeef, un kebab e la costata fi orentina» gioisce Lorena Rob-biani.
d aggiun-a, dell’an-ella maz-tività da
ni manca fessiona-alametti: per Na-biani.che il e, po-buon stata Rob-
Il contorno? Patate saltate nel burro, con un pizzico di paprika e rosmarino.
In una mano il forchettone, nell’al-tra il coltello: la carne è pronta.
raw
rare
medium
well done
Quattro tipi di cottura.
Il timer ha suonato: Davide Robbiani toglie il roastbeef dal forno.
Il piatto di roastbeef, con patatine al rosmarino e salsa tartare.
Il prossimo anno la rivista Coop Forte festeggia il suo decennale. Desideriamo cogliere l’occasione per sviluppare ulteriormente la nostra rivista del personale. E per farlo abbiamo bisogno dei pareri dei nostri lettori. Cerchiamo dunque dieci lettrici e lettori che possano e vogliano
Volete far parte del nostro Consiglio dei lettori?
La cassiera deve pagare?Storie di clienti, 5/09
Non trovo giusto che si paghi la mer-ce a un cliente. Che sia simpatico o meno, ogni cliente da noi viene trat-tato allo stesso modo. Come spiega-re allora la differenza a un acquiren-te «antipatico» che non ha con sé il portafoglio? Ruth Wenger, Schwarzenburg
Sorgono molti quesiti Sullo stesso tema
Da noi questo servizio non ha avuto un buon gradimento. E ciò è dovuto a vari motivi: da un lato, non corri-sponde assolutamente alla realtà che una cassiera lasci temporanea-mente il posto di lavoro per andare a prendere il portafoglio nel locale del personale. Esiste un’istruzione su come procedere in tali situazioni:
«Questo servizio non corrisponde alla realtà»
emettere lo scontrino, lasciare gli ac-quisti presso la cassa e pregare la cliente di andare a prendere i soldi.Come reazione al vostro servizio, durante i nostri corsi di formazione cassa sono sorti molti quesiti: Coop desidera che le cassiere si comporti-no così? Cosa accade se la cliente non restituisce i soldi? Sarà Coop a risarcire l’importo? Stephanie Weiss, responsabile comunicazione, REV NW
Questa storia di clienti è vera e di-mostra come una collaboratrice Coop si sia prodigata a favore di una cliente, a proprio rischio. La cassie-ra non aveva il suo portafoglio presso la cassa. Come mostrano le immagi-ni, lei è rimasta alla cassa. La capo cassiera ha discusso brevemente con lei la situazione, è andata a prende-re il portafoglio nel locale del perso-nale e ha rispettato le istruzioni. Ef-fetto secondario: la cliente racconta a tutti cos’è successo e come il persona-le Coop sappia essere disponibile. Da quel momento, fa i suoi acquisti sol-tanto da Coop. La redazione
Faccio parte dei grassi«Magro è ecologico», 4/09
Rientro nella categoria dei gras-si. Ottimo sapere che danneggia-
mo l’ambien-te! Fantastico. Non riesco a rintuzzare la rabbia che mi è salita leggendo quest’articolo. (…) Mangiamo troppo, abbia-mo bisogno di più generi alimentari e causiamo la produzione di gas serra. Può essere tutto vero, ma in un’ottica generale posso citarvi senza fatica altri pro-duttori di gas serra che impestano l’aria più dei grassi. (…) Io ho 63 an-ni è sono stata sempre, per così di-re, «rotondetta», anche nello spirito, quand’ero giovane e portavo la 40. A proposito, non possiedo un’auto-mobile, per considerazioni ambien-tali. (…) La vita è una scatola piena di sorprese. Siamo al mondo per sco-prirle, sia grassi che magri, di colore e bianchi, bassi e alti, istruiti e me-no colti, con più o meno cuore. La vita è essere ed apparire – purtroppo spesso più la seconda delle due. Pec-cato! L’umanità dovrebbe essere ma-teria curriculare a scuola e discipli-na obbligatoria all’università. E chi la dovrebbe insegnare? Auguro a voi di continuare il successo della rivista Coop Forte con tanti buoni articoli – che abbiano anche cuore. Edith Bolliger-Roos, Kriens
formulare consigli, input, ma anche critiche. Sono stati scelti i temi giusti? Quanto sono credibili gli ar-gomenti? Qual è il livello di com-prensibilità dei testi? Il Cconsiglio dei lettori dovrà contribuire a farci cogliere ancora di più gli inte-ressi, le esigenze, le gioie e anche i problemi dei lettori.
Il «Consiglio dei dieci» sarà invitato a partecipare cinque volte l’anno a una riunione di redazione e potrà raccontare ciò che gli piace e ciò che non gli piace. L’attività è senza fi ni di lucro. Se volete partecipare, candidatevi inviando un’e-mail all’indirizzo [email protected] entro lunedì 4 gennaio 2010.
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Con questa breve notizia non voleva-mo affatto offendere i «grassi» bensì illustrare lo sviluppo della problema-tica del sovrappeso negli ultimi de-cenni e le sue conseguenze. Se tutta-via alcune lettrici e alcuni lettori hanno considerato offensivi gli esiti di questo studio, desideriamo scusar-cene. Non era assolutamente nostra intenzione. La redazione
10% + 10% con Fust?Attualità, 5/09
Nell’ultimo numero della rivista Coop Forte viene offerto a tutti i col-laboratori e pensionati l’apprezza-tissimo sconto natalizio. Nell’elenco dei diversi punti di vendita in cui possiamo avvalerci dello sconto, ve-do però che mancano le fi liali Fust. I buoni sconto i Fust nella rivista so-no ristretti ad alcuni pochi articoli e l’offerta è limitata dal 19 ottobre al 21 novembre 2009. Sarebbe bello se anche i punti di vendita Fust venis-sero inseriti nell’azione di sconto natalizio. Walter Nater, Schwarzenbach
Purtroppo è vero che lo sconto natali-zio (10% sull’intero assortimento Non Food) non è valido presso la Dipl. Ing.
Fust SA. La decisione di partecipare spetta al relativo formato. La Direzi-one Trading rappresenta un’offerta molto varia e diversifi cata – quindi non è possibile attuare lo sconto na-talizio per tutti i formati. Franziska Schmitz,
responsabile Support Personale/Formazione Trading
Buoni carburanteOfferta per i collaboratori, 5/09
Posso scaricare il buono di 5 cente-simi per il carburante sul mio iPho-ne, esibirlo sull’iPhone alla cassa senza stamparlo, e benefi ciare dello sconto (come per i biglietti FFS)? Manfred Riedle, via mail
I nostri buoni si possono visualizzare e aprire sull’iPhone. Tuttavia gli scan-ner alla cassa non sono ancora così sofi sticati da riuscire a leggere il codi-ce EAN dal display di un cellulare. Affi nché il codice EAN sia leggibile dallo scanner alla cassa (e lei possa benefi ciare dello sconto carburante), occorre quindi stampare il relativo buono online.
Markus Schultheiss, responsabile Marketing Coop
Mineraloel AG
Il vostro parere ci interessa!La redazione ha piacere di ricevere lettere dai lettori, come pure suggerimen-ti, integrazioni, critiche e lodi. Ecco come raggiungerci: Posta: compilare la cartolina di risposta (pag. 53) e spedirla, oppure scrivere una lettera al seguente indirizzo: Rivista Coop Forte, Lettere dei lettori, Casella postale 2550, 4002 Basilea.
E-mail: [email protected]: 061 336 74 50Vi preghiamo di indicare il vostro nome, cognome e domicilio e di segnalare a quale articolo si riferisce la vostra lettera. Le lettere anonime non verranno pubbli-cate. La redazione si riserva di abbreviare le lettere.
Ferie d’autunno in ItaliaHildegard Lieberherr di Büsserach (foto di Castelrotto in Alto Adige), Daniel Droz di Le Locle (foto di Iper-coop a Milano) e Brigitt Schnider di Frauenfeld ci hanno inviato uno scontrino di cassa italiano su cui, sorprendentemente, è indicato per primo ancora l’importo in lire!
Noi prendiamo molto sul serio i risultati del sondaggio e li faremo confl uire nel processo di defi nizione degli obiettivi 2010. Con riguardo all’obiettivo comune n. 5 «Attiviamo le nostre personali potenzialità», i superiori di tutti i livelli sono chiamati a sviluppare adeguate misure e ad attuarle in cooperazione con i loro collabora-tori.
In tal modo proseguiremo, a forze congiunte, la nostra strada di successo.
Collaboratori soddisfattiPer la terza volta dopo il 2002 e il 2005 Coop ha condotto il sondaggio tra i collaboratori Veritas. La valu-tazione globale dei collaboratori, che risulta notevolmente migliore rispetto all’ultimo sondaggio, riem-pie di orgoglio l’intera Direzione.
L’esito conferma che ci troviamo sulla strada giusta grazie alle misure adottate in passato.
Il mio ringraziamento va ai colla-boratori che hanno colto l’occasione di esprimere il loro parere e di confrontarsi in generale con Coop, con la situazione sul posto di lavoro e con i loro superiori.
Ciò testimonia il grande interesse e la grande stima verso l’azienda. Ep-pure, considerando le agevolazioni generate dalla compilazione online o dalla traduzione del questionario in varie lingue, avrei auspicato un feedback più elevato.
Tuttavia, grazie alla partecipazione globalmente numerosa, pari a circa la metà dei collaboratori, la forza espressiva del terzo sondaggio Veritas (Vedi pagina successiva) è nuovamente garantita in pieno.
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Coop Skicross Tour: dinamismo allo stato puro.
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Sponsoring
Volete assistere a uno show spettacolare, che unisce in sé commedia, arte, percussioni e scienza in modo avvincen-te? Allora non mancate allo spettacolo del Blue Man Group. I tre artisti blu dal cranio rasato, che nel frat-tempo sono diventati un cult negli USA, propongono uno show tra i più insoliti e di maggior successo. Nel 2008, a Basilea hanno entusiasma-
Nuovo Skicross Tour Coop Inizia la seconda stagione di skicross, organizzata da Coop e Swiss-Ski. Anche nel 2010 alla serie di compe-tizioni nazionale, con condi-zioni di gara professionisti-che, potranno partecipare sia campioni che sciatori amatoriali dai 16 anni in su.
Il calendario prevede le seguenti tappe: 23/24 gennaio, Zweisimmen13/14 febbraio, Davos20/21 febbraio, Melchsee Frutt27/28 febbraio,
Hoch-Ybrig 27/28 marzo, Leysin, Campionati svizzeri/Finali del torneo
Per ulteriori informazioni:www.coopskicross.ch
Biglietti in palio
FOTO
: MAD
to circa 100mila spettatori. A prescindere dal colore blu della pelle dei tre protagoni-sti, ciò che risalta sono so-prattutto i loro strumenti che si sono costruiti da soli. I musicisti fanno infatti risuonare, oltre a chitarra, basso e percussioni, anche oggetti musicali insoliti, pareti-tamburo, bastoni in fi bre di vetro e il «PVC». Questo «mostro» musicale
Lo strabiliante spettacolo, dagli Stati Uniti presto in Svizzera.
realizzato con 180 metri di tubi in plastica viene percos-so con pagaie e produce un suono incredibile.
Coop è sponsor principale dell’apprezzatissima produ-zione teatrale, la cui prima si terrà il 17 gennaio 2010 al Theater 11 di Zurigo. Lo spettacolo andrà in scena fi no al 28 marzo 2010. La rivista Coop Forte mette
in palio 25 x 2 biglietti per lo spettacolo di sabato 20 febbraio 2010. Inizio alle ore 16.30. Compilate la car-tolina di risposta a pag. 35 e con un po’ di fortuna potrete presto assistere al sugge-stivo spettacolo. yf
Per ulteriori informazioni:www.bluemangroup.ch
Blue Man Group a Zurigo. La prima il 17 gennaio 2010.
Opel Toyota Starlet 1.3 16VPersonenwagen/Limousine, grün, 8-fach bereift, 3-türig, 5 Plätze, 96 000 km, Radio/CD-Player, sämtliche Services. VP Fr. 4800.–. Mobil 078 789 11 28.
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Renault Trafi c combi 2.0 dci8 places, 10.10.2008, expertise garantie usine, 19 000 km, L1H1 diesel, BV manu-elle, 2 portes coulissantes, hayon vitré, crochet à BS+EBU+ESP. Prix: 28 900 fr. (à discuter). Tél. 079 445 24 19.
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Kinderschrank und NachttischliFront massiv Buche. Der Schrank hat auf der Frontseite einige Kratzer. Das Nacht-tischli ist o.k. Die Schubladen haben eine sehr gute Schienenführung. Höhe 1,77 m, mit Erhöhung (Dekor) der Türe 1,90 m, Breite 1 m, Tiefe 60 cm. VP Fr. 150.–. Tel. 061 601 63 50.
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WinterräderNeuwertig, 195/60 R 15 92 H Nokian, 4 Stk. VP Fr. 280.–, abgeholt. Winterthur. Tel. 078 862 49 57.
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ICEM
BRE
2009
84 Mercato delle pulci84
Immobili(in vendita)Liestal BL4½-Zimmerwohnung (120 m2) mit Cheminée, Wintergarten, 2 Badezimmer, Lift, 1 Tiefgaragenplatz, Bastelraum, Kellerabteil. Direkter Autobahnanschluss. Stadtnah, aber im Grünen. VP Fr. 530 000.–. Tel. G 061 327 75 32.
Täsch bei Zermatt4½-Zimmer-Attika-Wohnung, Südlage mit Blick auf das Klein Matterhorn. Tel. 027 967 21 10.
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Bad Ragazgrosses 4½-Zimmer-Haus mit 2-Zimmer-Einliegerwohnung, 1-Zimmerwohnung und Estrichzimmer im Dachgeschoss, angebauter Hobbyraum 30 m2, Grund-stück 743 m2, sehr ruhige Lage, Nähe ö. V. Tel. 081 302 23 12.
Portugalsehr schöne Villa, 2 km Luftlinie von «Hellestrand» Figueira da Foz entfernt,an Hauptstrasse, mit grossem Vorgar-ten, 4 Zimmer, grosses Wohnzimmer und Küche. 4 WC’s. Viel Platz für alles. Kontakt: [email protected].
Losone (TI)Appartamento duplex, 5½ locali, luminoso e in zona centrale, 170 m2. Info: 079 640 96 15.
Immobili(in affi tto)
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Waltensburgschöne heimelige 3½-Zimmer-Wohnung in Ski- und Wandergebiet ganzjährig zu vermieten. Telefon 081 941 19 06.
AdelbodenFerienwohnung, 4–6 Betten, in einem schönen alten Bauernhaus. 5 Min. vom Zentrum und der Sillerenbahn. Garten-anteil. Auskunft 033 673 13 51. Januar alles noch frei.
Vogorno – Valle Verzasca TIauf 1. April oder früher an Jahresmieter 3 Zimmer, Rustico-Küche, Bad, Sat-TV, ged. Sitzplatz, Parkplatz, Sicht auf Stau-see, Berge und Wälder. Sonnige, ruhige Lage, Einkaufen mit Postauto möglich (Coop Tenero). Fr. 575.– mtl. exkl. Tele-fon 091 745 47 67 (sprechen Deutsch).
Mürren (Schiltalp): AlphüttliSki- und Wandergebiet, an der Skipiste, 6 Personen, Tel. 033 855 31 26(ab 19 Uhr) oder 079 224 21 33.
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Bettmeralp2½-Zimmer-Ferienwohnung. Freie Wochen im Januar und Ostern. Weitere Infos unter www.topas18.ch oder 044 881 47 77.
Davos-PlatzStudio, 2 Betten, Zentrum, NR, Nähe Bergbahnen, sehr gepfl egt, Parkplatz, keine Haustiere. Frei vom 2.1.10–9.1.10 und ab 13.2.10 ... Tel. 071 669 17 57.
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RegoleDi questa rubrica gratuita possono usufruire solo i collaboratori e pen-sionati del gruppo Coop (numero personale e o nota «pensionato»!).Annunci arrivati dopo la chiusura in-serzioni vengono pubblicati secondo lo spazio ancora disponibile.Gli annunci vengono pubblicati in lingua originale.
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2009
86 Cruciverba86
Avete vinto?Tutti coloro i quali hanno partecipato al nostro concorso del cruciverba del numero 5/09 indicando la parola nascosta «Iperide» sono stati inclusi nel sorteggio. Ecco i dieci vincitori di un buono di acquisto di Gidor Coiffure del valore di 50 fr. ciascuno: Ursula Baumann, Sulgen; Hans R. Bertschi, Merligen; Christiane Conus, Vuarmarens; Marianne Huber, Uesslingen; Alois Leu, Laufenburg; Doris Müller, Gelterkinden; Maria Marthe Müller, Dielsdorf; Martin Oberholzer, Sirnach; Margrith Spring, Hasle-Ruegsau; Sandra Stetter, Berna.
Soluzione del N. 5/09PAROLA NASCOSTA: IPERIDE
ORIZZONTALI: 1 VASCO – 5 SPECOLA – 12 DAL – 13 ALA – 15 ADA-GIAR – 17 ALTER – 19 PDR – 21 TEO – 22 MA – 23 SOSPETTOSO – 26 ASPETTATI – 28 EARL – 30 CAMERIERI – 31 MAIS – 33 CIOP – 34 AARE – 35 MELBA – 36 OA – 37 LAUTI – 39 CADERE – 40 PASSIONI – 42 OSIRIS – 43 RECANATI – 47 RIN – 48 PAOLO – 49 ITA – 50 AVA – 51 IGOR – 52 ORARIO
VERTICALI: 1 VALASCIA – 2 ALT – 3 CAROTE – 4 OL – 6 PARTIRE – 7 ED – 8 CANOE – 9 OG – 10 LITORALE – 11 AAE – 12 DAMA – 14 APPAIATI – 16 ROI – 18 ESEMPLARI – 20 DETERIORAR – 24 STRAUSS – 25 SAMEDAN – 27 PAO – 29 LIBRETTI – 32 SAE – 33 CORONA – 35 MA – 38 ASINI – 39 CICLO – 40 PIRA – 41 NEO – 44 AOR – 45 AIR – 46 IAO – 48 PO
ORIZZONTALI: 1 Edulcorare – 8 In mezzo ai dischi – 10 Il simbolo del tecnezio – 12 Col-pevoli – 13 Dea greca dell’au-rora – 14 Priva di arguzia – 17 Uno spumante italiano – 20 Le sue foglie si usano in cuci-na – 21 Secondo in cifre – 22 Veramente brutto – 24 Prin-cipî che non abbisognano d’essere dimostrati – 27 Le consonanti dell’onore – 28 Dieci in un chilo – 29 Azione incauta – 31 Composizioni li-riche – 32 In mezzo al coro – 33 Canti solenni – 35 Affl itta – 38 Le vocali del corteo – 39 Segnale galleggiante – 40 Il Levante – 41 La moglie di Ga-ribaldi – 43 La più grande pe-
nisola dell’Adriatico – 46 So-no vietate quando non si può parcheggiare – 48 Egli in te-desco – 49 Un continente – 50 Cinquantadue romani – 52 Congiunzione latina – 54 Secco rifi uto – 55 Bruschi e poco socievoli
VERTICALI: 1 Mostro alato dal volto femminile – 2 Presi in giro – 3 L’ente supremo – 4 Bruce, attore e artista mar-ziale – 5 Lo chiamano anche anguria – 6 Annotare, regi-strare – 7 Iniziali di Salgari – 8 Depositi per foraggi – 9 Raccolta di oggetti di parti-colare interesse – 10 Tacere senza vocali – 11 Veramente
disordinati – 15 Isola delle Baleari, sede di un parco na-zionale – 16 Nati nello stesso anno – 18 Furto allo strappo – 19 Adesso in breve – 23 Ori-ginato da causa esterna – 25 Privi del debito ritegno – 26 Giorgio e Giovanni, scrittori ticinesi – 30 Cancellara, asso del ciclismo – 34 Le… colle-ghe del re – 36 Rilievo geo-grafi co di piccola entità – 37 Ha per capitale Wiesbaden – 41 Idonea – 42 Si depongono cessando di combattere – 44 Ente radiotelevisivo italiano – 45 Si dice per interrompe-re – 47 Una partita di Fede-rer – 51 Andare (tr.) – 53 La terza nota
Un antico oratore:
Scrivete la soluzione e il vostro indirizzo esatto sulla cartolina di risposta (pag. 53) e speditecela. Potete inviare la soluzione anche mediante SMS (costo 80 cts.). Spedite l’SMS indicando il vostro indirizzo completo al numero 2667 con il codice CF e la soluzione. Ad esempio: CF Iperide. In palio 10 buoni da CHF 50.– di Import Parfumerie. Vale sempre la pena fare visita a una delle 100 fi liali Import: vi trovate profumi da donna e uomo nonché prodotti per la cura di viso e corpo a prezzi bassissimi.
Ultimo termine d’invio: 15 gennaio 2010
Sono escluse le vie legali. Non si terrà alcuna corrispondenza in merito al concorso.
Partecipate!
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I vincitori 87 87
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Coop si congratula
Verica Zünd di Landschlacht/TG è la vincitrice del primo premio, consistente in un buono viaggio ITS Coop Travel del valore di CHF 1.000. Collaboratrice Coop da quasi 35 anni, lavora presso il negozio Coop Novaseta ad Arbon.
Soluzione 6/08Le manipolazioni di foto dell’enigma immagine 5/09 erano nascoste nelle coordinate A7, B4, E7, H9, I5, J2, J9. Abbiamo ricevuto circa 5.600 risposte. Novità: la soluzione può essere inviata anche per SMS (costo 80 cent.). Spedite l’SMS indicando il vostro indirizzo completo al numero 2667 con il codice Forte e le coordinate giuste. Esempio: Forte A7B4E7H9I5J2J9
Queste lettrici e lettori hanno indovinato la soluzione del concorso e hanno vinto, al sorteggio, un buono d’acquisto di 50 franchi.
Chi trova i sette errori?Le immagini qui proposte si differenziano dagli originali di questo numero per sette piccoli dettagli. Indicateli con una crocetta sull’apposita cartolina di risposta (pag. 53). Il premio principale è un buono viaggi di ITS Coop Travel del valore di 1000 franchi.
Tra le cartoline con la risposta giusta, sorteggeremo inoltre 50 buoni d’acquisto Coop da 50 franchi. Scrivete il vostro indirizzo in modo ben leggibile per evitare scambi di persona.Ultimo termine d’invio: 15 gennaio 2010.
Impressum Coop Forte: Rivista per il personale del gruppo Coop. Esce 6 volte l’anno Tiratura: 70 000 copie Edizione: 14 dicembre 2009 Prossima edizione: 22 febbraio 2010Editore: Hansueli Loosli, Felix Wehrle Co-editore: Joachim Tillessen
Redazione: Henri-Charles Dahlem (responsabile, hcd), Yvonne Fertsch (yf), Thomas Mann (tom)Layout: Peter Hilfi ker (responsabile), Jean-Luc Comitti, Veronika Deubelbeiss, Werner Gschwind, Caroline Koella, Madeleine Moeschlin, Marianna Schilling, Elisabeth Schökle, Urs Spielmann, Maja Sutter, Susanne Wetzel
Redazione fotografi ca: Pascale Hadorn (responsabile), Arno Feu-rer, Erhan Günan, Heiner H. SchmittIndirizzo postale: rivista Coop Forte, cp 2550, 4002 Basilea Telefono: 0848 400 044Fax: 061 336 74 50E-Mail: [email protected] Informazioni del personale: Andrea Martin, Daniel Gugelmann
Coordinamento: Andrea MartinProduzione: Daniel GugelmannFotolito/Stampa: Basler Zeitung Medien
Cambio di indirizzo: da comunicare all’uffi cio personale competente