1 1 Unità 5 IL SINTAGMA VERBALE: FUNZIONI E STRUTTURA IL VERBO E LA SUA FUNZIONE SINTATTICA IL SINTAGMA VERBALE COMPLESSO Contenuti Perché l’unità si apre con la spiegazione della funzione sintattica del verbo? La funzione sintattica del verbo è importantissima, in quanto esso è responsabile dello strutturarsi della frase: a lui è strettamente legato il soggetto, con cui concorda; da lui dipendono i sintagmi- complemento. Ad esempio, dato il verbo restituire, si avrà necessariamente qualcuno che restituisce, qualcosa che viene restituito, qualcuno a cui si restituisce: un SN - Soggetto, un SN - Oggetto, un SP - Destinatario: Piero ha restituito la penna a Dario. Si potrebbero poi aggiungere altri sintagmi per fornire ulteriori informazioni, sempre dipendenti dal verbo: questo pomeriggio (indicazione di tempo) a scuola (indicazione di luogo) Guida alla nuova edizione di R. Paggi, L. Albini, D. Ferrari, Nel suono il senso. Grammatica della lingua italiana ad uso scolastico. Itaca 2016 a cura di Raffaela Paggi, Daniele Ferrari, Gabriele Grava, Anna Iuliano, Dorotea Moscato, Lucia Negri
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ContenutiPerchél’unitàsiapreconlaspiegazionedellafunzionesintatticadelverbo? La funzionesintattica del verbo è importantissima, in quanto esso è responsabile dello strutturarsi della frase: a lui è strettamente legato il soggetto, con cui concorda; da lui dipendono i sintagmi-complemento. Ad esempio, dato il verbo restituire, si avrà necessariamente qualcuno che restituisce, qualcosa che viene restituito, qualcuno a cui si restituisce: un SN - Soggetto, un SN - Oggetto, un SP - Destinatario:
PieroharestituitolapennaaDario. Si potrebbero poi aggiungere altri sintagmi per fornire ulteriori informazioni, sempre dipendenti dal verbo:
italianaadusoscolastico.Itaca2016a cura di Raffaela Paggi, Daniele Ferrari, Gabriele Grava, Anna Iuliano, Dorotea Moscato, Lucia Negri
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La capacità che il verbo possiede di costituirsi come vertice sintattico deriva dalla sua semantica. Infatti già a livello di sistema ogni verbo suggerisce una scena immaginabile e dunque degli attori. È così legata la semantica del verbo alla struttura sintattica della frase, che alla polisemia del verbo può corrispondere una strutturazione sintattica della frase differente. Ad esempio: Lucacorre. X corre Lucacorreacasa. X corre verso YLucacorreunrischio. X corre Y Laserastacalando. X cala Glispeleologicalanolacordanellagrotta. X cala Y (in Z)
Iosonocambiato. X cambiaIohocambiatomoto. X cambia Y L’importanza sintattica del verbo è segnalata dal fatto che la negazione, anche quando non nega il verbo, è a lui associata: Iononmangio = Non è vero che mangio (viene negato il verbo) Iononmangiopatate = Mangio tutto tranne le patate (viene negato l’oggetto)
Nonhomangiatobene = Ho mangiato male (viene negato il modo) La potenza del verbo nella strutturazione della frase è suggerita nelle pagine di apertura dell’unità, ove si legge una citazione tratta dalla poetessa Emily Dickinson che sottolinea appunto il potere della parola –e il verbo è la parola per eccellenza- e si osserva un’immagine di Martine Franck che, rappresentando una spirale, evoca la centralità del verbo intorno al quale si organizzano tutti gli elementi della frase.
Perché si presenta il modello valenziale in un box di approfondimento? Non è incontrapposizioneconilmetodocomposizionalepropostonelmanuale? Pur non rifacendosi al modello valenziale nell’impianto della grammatica, come altri manuali, gli autori hanno reputato utile proporre un approfondimento su tale argomento perché questo approccio mette bene in evidenza il compito sintattico del verbo. Non è in contrapposizione con il modello composizionale proposto perché in entrambi gli approcci allo studio della sintassi il verbo è riconosciuto come organizzatore dello schema delle reggenze. L’impostazione composizionale però, a differenza di quella valenziale, ha come oggetto di studio inizialmente l’uso e non il sistema linguistico. Per questo si è dedicato il primo capitolo alla comunicazione, azione in cui la lingua viene utilizzata per costruire testi. Osservando la frase e non direttamente il sistema linguistico,
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appare evidente che il suo nucleo è individuabile nella combinazione di SN-soggetto e SV-predicato.
Qualè ilconcettoessenzialedafarconoscereecapirerelativoalsintagmaverbalecomplesso?La struttura verbale introdotta sia da un verbo servile sia da un verbo fraseologico trova la sua unità nella funzione predicativa. Avendo definito il predicato ‘ciò che dice qualcosa di nuovo a proposito del soggetto’ (p. 58 del manuale), risulterà evidente che possono esserci strutture differenti per svolgere tale funzione: non solo verbi predicativi o verbi copulativi con parte nominale predicativa, ma anche combinazioni di verbi e altre parti del discorso che nel loro insieme esprimono un’informazione unitaria sul soggetto. L’unitarietà dell’informazione è in questi casi complessa, in quanto sia i servili sia i fraseologici permettono di osservare l’azione espressa secondo un certa sfumatura intenzionale o temporale. Ad esempio l’azione del giocare può essere vista nella volontà di compierla (Io voglio giocare), nella necessità (Io devo giocare), nella possibilità (Iopossogiocare). O ancora nelle sue diverse fasi di svolgimento (Iostopergiocare,iostogiocando,iocontinuoagiocare,iosmettodigiocare…). L’unitarietà di tali sintagmi verbali complessi emerge con maggior forza nel paragone con frasi contenenti verbi causativi, argomento di un box di approfondimento a p. 129, o con frasi subordinate implicite:
Ti faccio studiare con impegno. = io faccio qualcosa// affinché tu studi con impegno
Studi // senza impegnarti.
Inizio a capire la fisica. Ti faccio capire la fisica. = io faccio qualcosa // affinché tu capisca la fisica.
Studi // per capire la fisica.
QualisonoicontenutielefinalitàdelleQuestioni di lessico?Le schede dedicate al lessico mettono a tema la lingua italiana nella sua dimensione diacronica. Non tutti gli esempi delle tre schede riguardano esclusivamente il verbo, ma si è reputato utile inserirle alla fine di questa unità considerando il verbo come la parola per eccellenza. Come già in altre occasioni di taglio storico-etimologico, non si intende esaurire con le schede la vastità degli argomenti, ma semplicemente offrire esempi e spunti di riflessione per incuriosire gli studenti sulla storia e l’etimologia delle nostre parole. Ciò favorisce la possibilità di sperimentare la dimensione diacronica nello studio della lingua, che per lo più avviene in dimensione sincronica, e di indagare i nessi esistenti tra evoluzione lessicale e cambiamenti grammaticali, come testimoniano le schede sugli aggettivi derivati da participi e i falsi gerundi.
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Sarà interessante scoprire con i propri studenti come la ricchezza della lingua italiana derivi da una storia di relazioni e intrecci dinamici con altri popoli, scambiando con i quali le parole si sono con essi condivise anche la cultura e la categorialità.
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Obiettiviessenzialidiapprendimento Lo studio del testo della quinta unità e lo svolgimento degli esercizi proposti contribuiscono al raggiungimento, in particolare, dei seguenti obiettivi di apprendimento (IN 2012): Elementidigrammaticaesplicitaeriflessionesugliusidellalingua
⎯ Riconoscere l’organizzazione logico-sintattica della frase semplice.
⎯ Riconoscere in un testo le parti del discorso, o categorie lessicali, e i loro tratti grammaticali.
⎯ Realizzare scelte lessicali adeguate in base alla situazione comunicativa, agli interlocutori e al tipo di testo.
Lo studio delle schede lessicali della quinta unità e lo svolgimento degli esercizi proposti contribuiscono al raggiungimento, in particolare, dei seguenti obiettivi di apprendimento (IN 2012): Elementidigrammaticaesplicitaeriflessionesugliusidellalingua
⎯ Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole: derivazione, composizione.
⎯ Ampliare, sulla base delle esperienze scolastiche ed extrascolastiche, delle letture e di attività specifiche, il
proprio patrimonio lessicale, così da comprendere e usare le parole dell’intero vocabolario di base, anche in accezioni diverse.
⎯ Utilizzare la propria conoscenza delle relazioni di significato fra le parole e dei meccanismi di formazione delle parole per comprendere parole non note all’interno di un testo.
⎯ Utilizzare dizionari di vario tipo; rintracciare all’interno di una voce di dizionario le informazioni utili per
risolvere problemi o dubbi linguistici.
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Suggerimentididattici
Sullafunzionesintatticadelverbo Occorre favorire negli studenti la capacità di decontestualizzare il verbo presente nel testo per ricondurlo a un modello sintattico, fornito dal sistema. Tale azione è fondamentale per riconoscere la natura del verbo (transitivo o intransitivo) e la struttura sintattica che esso impone alla frase. A tal fine si suggerisce di dedicare un tempo disteso per impostare il lavoro di modellizzazione, seguendo una simile procedura:
Lettura della frase di partenza: Permerenda lamammadiGuglielmohaoffertoungelatoalpistacchioa tutti i suoiamici.Individuazione del verbo e riconoscimento dei sintagmi: Dopocena/lamamma/diGuglielmo/haofferto/ungelato/alpistacchio/atuttiisuoiamici.Modello sintattico del verbo ‘offrire’: QualcunooffrequalcosaaqualcunoXoffreYaZDomanda: nella frase, quali sono i sintagmi che rappresentano X, Y, Z? X=lamammaY=ungelatoaZ=atuttiisuoiamiciQuali sono i sintagmi non obbligatori presenti nella frase? diGuglielmoalpistacchiodopocenaCostruzione dello schema delle reggenze con i sintagmi obbligatori:
SN - Sogg La mamma
SV - PV ha offerto
SN - C. Ogg. un gelato
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poi con tutti sintagmi:
A proposito della natura del verbo si veda nelle FAQ:⎯ Qual è la differenza sostanziale tra nome e verbo nella
comunicazione?
SulsintagmaverbalecomplessoSi suggerisce di porre particolare attenzione allo schema di p. 130 che riepiloga le informazioni intorno al predicato presentate nell’U2 e nell’U5, per mettere in evidenza le diverse combinazioni accomunate dalla funzione di predicato. A proposito di alcuni argomenti particolarmente dibattuti e complessi relativi al predicato si vedano inoltre le FAQ:⎯ Gli studenti spesso utilizzano indifferentemente i termini ‘verbo’ e ‘predicato’. Come far
SullecaratteristichemorfologichedelverboAlle pp. 131-134 vengono presentate le caratteristiche morfologiche con una modalità che permette di utilizzare il paragrafo a fini di ripasso o di consultazione, in base alle conoscenze pregresse dei propri studenti. Qualora lo studente non abbia sufficienti cognizioni a proposito del sistema verbale, non avendo nella scuola primaria memorizzato le sue forme e non sappia agevolmente passare dalla forma alla denominazione e viceversa, si suggerisce di avviare un lavoro di osservazione delle tabelle alle pp. 284 e ss. esplorandone la struttura per far proprie le logiche del sistema verbale italiano e imparare a consultarle durante gli esercizi di analisi. Per esercitarsi nello studio dei verbi si consiglia agli studenti di svolgere gli esercizi relativi ai prontuari alle pagine 369-388, e cercarne di simili in rete. Il docente avrà cura di predisporre un percorso graduale per verificare l’acquisizione delle conoscenze relative al sistema verbale,
SN - Sogg La mamma
SV - PV ha offerto
SP di Guglielmo
SN - C. Ogg. un gelato
SP al pistacchio
SP a tutti i suoi amici
SP dopo cena
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graduando la difficoltà delle verifiche e mettendo a tema inizialmente un solo aspetto per volta (modo o tempo o persona…). Anche per quanto riguarda lo studio dei verbi irregolari, difettivi, anomali si avrà innanzitutto cura di studiare con gli alunni la ratio delle irregolarità, in modo che gli studenti possano ricondurre ad alcuni principi sintetici le possibili divergenze dal sistema verbale regolare.
SuitempieimodiverbaliIl paragrafo dedicato alla rassegna degli usi dei tempi e dei modi verbali non ha la pretesa di esporre teoricamente tale argomento, bensì di descrivere quanto normalmente accade nei testi che gli studenti sono già in grado di produrre o recepire. Si tratta dunque di portarli a consapevolezza della varietà e delle potenzialità delle forme verbali che, come tutte le strutture linguistiche, possono avere più di una funzione. Così come la stessa funzione può essere svolta da diverse strutture. Il lavoro trova il suo compimento se accompagnato da opportuni esercizi di scrittura volti a esercitarsi nella ricerca dei modi e tempi verbali più adeguati a esprimere una determinata intenzione comunicativa.
Esercizi Gli esercizi della quinta unità intendono introdurre gli argomenti attraverso ⎯ riconoscimento in frasi e testi dati delle strutture e delle funzioni indagate;
⎯ attività di completamento, riscrittura e produzione a consegna vincolata, in cui gli studenti possano sorprendere all’opera i fenomeni linguistici indagati accorgendosi di saperli già usare ma di doverne prendere coscienza;
⎯ esplicitazione di elementi impliciti per riconoscere compiutamente la struttura della frase e comprenderne appieno il senso;
⎯ analisi morfosintattica e logica;
⎯ richiesta di spiegare le proprie scelte classificatorie o le correzioni delle frasi errate per favorire una classificazione motivata dalla consapevolezza della funzione delle strutture indagate;
⎯ paragone tra coppie di frasi contenenti un elemento strutturale differente con richiesta di spiegare la variazione di senso corrispondente;
Un esempio: es. 30 p. 188. Spiegasultuoquadernochedifferenzadisignificatisiottienemodificandoilmodonellecoppiedifrasi.1. Ieri ho incontrato Maria / Se ieri avessi incontrato Maria…
Nella prima frase l’indicativo descrive un fatto accaduto. Nella seconda il congiuntivo esprime un rammarico, il dispiacere perché un fatto non è avvenuto. 2. Luca, prendi subito la medicina. / Luca, se prendessi subito la medicina?
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Nella prima frase l’imperativo esprime un ordine, un comando. Nella seconda il congiuntivo
esprime un invito. 3. Ti perdonerei, ma mi devi risarcire. / Ti perdono, ma mi devi risarcire. Nella prima frase il condizionale esprime un’ipotesi che si avvera solo se si realizza quanto
espresso nella frase che segue (mi devi risarcire). Nella seconda l’indicativo indica un fatto che sta accadendo, anche se in seguito dovrà essere realizzato quanto espresso nella frase che segue (mi devi risarcire).
4. Angelo, taci! / Angelo, taceresti? Entrambe le frasi, l’una con l’imperativo, l’altra con il condizionale, esprimono l’ordine di tacere. Ma la seconda esprime tale comando con più gentilezza.
⎯ scrittura creativa con consegne vincolate per fare esperienza del potere costruttivo di mondi della parola;
⎯ riconoscimento o reperimento di prestiti da lingue straniere. Gli esercizidiricapitolazione possono essere usati per il ripasso, per la verifica, per il recupero e per il consolidamento degli apprendimenti. Essi sono suddivisi in base alla competenza che intendono sviluppare. PerilripassoQuestionario: domande finalizzate a sistematizzare lo studio degli argomenti, favorendo la consapevolezza che ogni concetto espresso risponde a una precisa domanda. Tali domande possono guidare il ripasso prima di un test o di una interrogazione. Analisi: vengono proposte circa 40 frasi, in ordine crescente di difficoltà, su cui esercitarsi per verificare la propria capacità di operare l’analisi morfosintattica e logica. PerlecompetenzeArgomentazione: le consegne sono volte a stimolare la capacità di rendere ragione delle proprie scelte nella classificazione dei casi dubbi, nella comprensione del variare del senso al variare delle strutture. Scrittura: si tratta per lo più di esercizi di produzione con consegna vincolata, volti sia a potenziare le capacità di scrittura di testi narrativi e descrittivi corretti e articolati, sia a verificare la propria comprensione delle proprietà delle parti del discorso studiate, mettendole subito alla prova in atti comunicativi. Giocare con le parole: si propongono esercizi ludici, volti a favorire il raggiungimento degli obiettivi sopra esposti, relativi all’acquisizioneedespansionedellessicoricettivoeproduttivo.
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Verifica La verifica e la valutazione può avvenire attraverso osservazioni durante le lezioni e/o interrogazioni orali, oppure attraverso verifiche strutturate, di cui proponiamo due esempi volti a valutare il raggiungimento dei seguenti obiettivi: Elementidigrammaticaesplicitaeriflessionesugliusidellalingua
⎯ Riconoscere l’organizzazione logico-sintattica della frase semplice.
⎯ Riconoscere in un testo le parti del discorso, o categorie lessicali, e i loro tratti grammaticali.
Quest’anno posso tuffarmi dal trampolino di dieci metri perché _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ Quest’anno voglio tuffarmi dal trampolino di dieci metri perché _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ Quest’anno devo tuffarmi dal trampolino di dieci metri perché _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ Quest’anno so tuffarmi dal trampolino di dieci metri perché _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________
Dopo anni di scuola sto iniziando a capire qualcosa di algebra.
Per la corsa voglio sempre le scarpe migliori.
Possiamo cominciare a vedere il film?
Luigi vorrebbe diventare un abile cacciatore.
Deve avere appena finito di piovere.
3. Svolgi l’analisi morfosintattica delle seguenti frasi, individuando in particolare lapresenzadiverbicopulativi,fraseologicieservili.
a. Per Natale mio zio d’America dovrebbe donarmi un treno a vapore.
b. La mia macchina ha cominciato ad avere dei problemi: // devo chiamare subito un meccanico.
c. Il tempo pare ancora incerto: // nubi scure cominciano ad addensarsi all’orizzonte // e rischiamo di saltare la grigliata; // purtroppo continuiamo a rimandarla: // per questa volta puoi avvisare tu Luca?
d. Non posso raccontare tutto quello // che sono riuscito a sentire ieri: // ti voglio solamente dire // che è stato noiosissimo.
I primi coloni d’America iniziarono a importare nel nuovo continente colture, bestie e malattie europee. Il tempo pare ancora incerto: // nubi scure cominciano ad addensarsi all’orizzonte. Anche se non ha mai amato l’acqua, // mia sorella ha cominciato ad andare in piscina: // deve fare molte vasche ogni giorno // perciò diventerà una bravissima nuotatrice.
Quest’anno posso tuffarmi dal trampolino di dieci metri perché finalmente ho vinto la paura dell’altezza. Quest’anno voglio tuffarmi dal trampolino di dieci metri perché intendo partecipare alla selezione per le gare provinciali di tuffi. Quest’anno devo tuffarmi dal trampolino di dieci metri perché il mio allenatore me lo ha posto come obiettivo. Quest’anno so tuffarmi dal trampolino di dieci metri perché mi sono allenato con determinazione per riuscirci.
a. Le strade erano ghiacciate e caddi per terra. b. Le strade erano ghiacciate e rischiai di cadere per terra.
a. b. a. Ho concluso la maratona. b. Sono riuscito a concludere la maratona.
a. b.
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a. Bevo. b. Voglio bere. c. Sto per bere. d. Ho finito di bere.
a. b.
c. d.
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1. Definisciefaiunesempio
Sintagmaverbalecomplesso
Sia con i verbi predicativi sia con quelli copulativi possono essere formati sintagmi verbali che hanno strutture più complesse della semplice voce verbale e che nel loro insieme svolgono la funzione di predicato. Possono essere formati con verbi fraseologici e/o servili.
Esempio: Voglio andare; sto per andare; potrei essere ingenuo…
Verbiservili
I verbi servili sottolineano la volontà, la necessità, la possibilità di compiere certe azioni o di essere in certe situazioni, espresse da un verbo di modo infinito.
Essi aiutano il verbo all'infinito a predicare, in quanto il concetto che si vuole esprimere nasce dalla loro unione.
Lucia deve accompagnare sua sorella a una festa. PV, verbo servile dovere + verbo accompagnare all’infinito presente
Ragazzi, volete una fetta di torta? PV, verbo volere
Dopo diversi tentativi sono riuscito a convincere Luca. PV, verbo fraseologico riuscire + preposizione + verbo convincere all’infinito presente
Stai bevendo la mia Coca Cola? PV, verbo fraseologico stare + verbo bere al gerundio
Costui non mi sembra un ragazzo stupido. PN, avverbio + verbo copulativo sembrare + SN predicativo
Senza dubbio diventeranno dei bravi ragazzi. PN, verbo copulativo diventare + SN predicativo
Per la corsa gli atleti vorrebbero scarpe sempre migliori. PV, verbo volere
Possiamo cominciare a vedere il film anche senza di te? PV, verbo servile potere + verbo fraseologico cominciare + preposizione + verbo vedere all’infinito presente
Luigi vorrebbe diventare un abile cacciatore. PN, verbo servile volere + verbo copulativo diventare + SN predicativo
Rendiragionedellatuarisposta. I predicati sono due: nonpermette e concentrarmi. Se proviamo infatti a esplicitare la frase vediamo che in realtà è formata da due frasi:
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il mio fratellino non permette // che io mi concentri. I SV esprimono due concetti a proposito di due soggetti diversi: il mio fratellino non permette, io non mi concentro.
I primi coloni / d’America / iniziarono a importare / nel nuovo continente / colture, bestie e malattie europee. I primi coloni SN – soggetto articolo + aggettivo + nome m.pl. d’America SP preposizione + nome f.s. iniziarono a importare SV - PV verbo fraseologico +
preposizione + verbo -Modo indicativo, tempo passato remoto, III p. pl. -Infinito presente
nel nuovo continente SP preposizione + articolo + aggettivo + nome
m.s.
colture, bestie e malattie europee.
SN – c. oggetto nome + nome + congiunzione + nome + aggettivo
f.pl.
Il tempo / pare ancora incerto: // nubi scure / cominciano ad addensarsi / all’orizzonte. Il tempo SN – soggetto articolo + nome m.s. pare ancora incerto SV - PN verbo copulativo + avverbio +
aggettivo -Modo indicativo, tempo presente, III p. s. -m.s.
Nubi scure SN – soggetto nome + aggettivo f.pl. cominciano ad addensarsi
SV - PV verbo fraseologico + preposizione + verbo
-Modo indicativo, tempo presente, III p. s. -Infinito presente
all’orizzonte SP preposizione + articolo + nome
m.s.
Anche se non ha mai amato / l’acqua, // mia sorella / ha cominciato ad andare / in piscina: // deve fare / molte vasche / ogni giorno // perciò diventerà una bravissima nuotatrice. Ella SN – soggetto
implicito pronome III p.s.
non ha mai amato SV - PV avverbio + verbo amare + avverbio
-Modo indicativo, tempo passato prossimo, III p. s.
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l’acqua SN – c. oggetto articolo + nome f.s. Mia sorella SN – soggetto nome + aggettivo f.s. ha cominciato ad andare
SV - PV verbo fraseologico + preposizione + verbo
-Modo indicativo, tempo passato prossimo, III p. s. -Infinito presente
in piscina SP preposizione + nome f.s. ella SN – soggetto
implicito pronome III p.s.
deve fare SV - PV verbo servile dovere + verbo fare
-modo indicativo, tempo presente, III p. s. -infinito presente
molte vasche SN aggettivo + nome f.pl. ogni giorno SN aggettivo + nome m.s. Ella SN – soggetto
implicito pronome III p.s.
diventerà una bravissima nuotatrice
SV - PN verbo copulativo diventare + SN predicativo (articolo + aggettivo + nome)
-Modo indicativo, tempo futuro semplice, III p. s. -f.s.