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Oct 18, 2015

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  • 52

    PASTORALE, CATECHESI, BIBLIA Y LITURGIA

    TA 1627

    DAL MOVIMENTO BIBLICO

    ALLANIMAZIONE BIBLICA

    DELLA PASTORALE

    - 2 -

    Corrado Pastore sdb

    Secondo semestre2014

  • 2

    51

  • 50

    tequese, Paulinas, So Paulo 2006.

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    celebraciones, Paulinas, Madrid 2006.

    COMISIN NACIONAL DE ANIMACIN BBLICA DE LA PASTORAL, Orienta-

    cions para la Animacin bblica de la Pastoral, CNABP, Santiago 2007.

    CEBIPAL - SBU, Manual de Lectio divina para jvenes misioneros, Cebipal So-ciedades Bblicas Unidas, Bogot 2008. www.lectionautas.com

    CEBIPAL - SBU, Discipulitos misioneros de Jess. Manual de Lectio divina

    para nios y nias, Cebipal Sociedades Bblicas Unidas, Bogot 2007.

    CEBIPAL - SBU, Discipulitos misioneros de Jess. Manual para el gua y para

    los Padres de familia, Cebipal Sociedades Bblicas Unidas, Bogot 2007.

    CNBB (Conferncia Nacional dos Bispos do Brasil), 1 Congresso de Ani-

    mao Bblica da Pastoral, 8-11 outubro 2011, in

    http://www.cnbb.org.br/site/component/docman/cat_view/356-animacao-biblico-

    catequetica/373-1o-congresso-de-animacao-biblica-da-pastoral

    3

    DAL MOVIMENTO BIBLICO

    ALLANIMAZIONE BIBLICA DELLA

    PASTORALE

    Ci proponiamo di fare una breve presentazione che ci porti a conoscere le

    origini del movimento biblico, lo sviluppo dellapostolato biblico e della pastorale biblica fino alla proposta di unanimazione biblica di ogni pastorale.

    Svilupperemo i seguenti punti: Inizi del movimento biblico in campo

    protestante e in campo cattolico, con una attenzione particolare allAmerica latina, la pastorale biblica nel Concilio Vaticano II, la creazione della Federazione biblica

    cattolica, le proposte del Documento della Pontificia Commissione Biblica,

    Linterpretazione della Bibbia nella Chiesa, la situazione attuale della pastorale biblica nei diversi continenti, e le proposte della recente Esortazione Apostolica

    postsinodale Verbum Domini del Sinodo dei Vescovi La Bibbia nella vita e nella

    missione della Chiesa.

    1. Il Movimento Biblico Protestante

    Tra le istituzioni di promozione biblica in campo protestante la pi

    rappresentativa e antica costituita dalle Societ Bibliche.

    Da quasi duecento anni i protestanti traducono e distribuiscono la Bibbia,

    attraverso una grande organizzazione: le Societ Bibliche. Le Societ Bibliche

    Unite (SBU) sono una fraternit di Societ bibliche nazionali consacrate al compito

    di mettere la Parola di Dio a disposizione di tutte le persone in tutto il mondo.

    1.1. La fondazione delle Societ Bibliche

    Linizio stato molto semplice e ha come protagonista una bambina di appena otto anni di et, Mary Jones. Essa vive in una famiglia molto povera in un

    piccolo paese del Galles. Grazie a lei si fonda la prima grande Associazione

    biblica.

    Verso lanno 1790 impara a leggere e il suo pi grande desiderio quello di possedere una Bibbia, molto cara e difficile da trovare in quel tempo. Con grandi

    sacrifici e prestando piccoli servizi in un anno riesce a risparmiare una sterlina. Ma

    muore il padre e si ammala la madre e quei risparmi vengono spesi in medicine.

    Incomincia da capo, per pi di un anno, con una perseveranza incredibile in una

    bambina di quella et. Il pastore locale non possiede una Bibbia, allora la bimba fa

    a piedi 40 km. per incontrarsi con il pastore Charles. Il pastore ha una Bibbia, ma

    lha promessa ad unaltra persona y poi il denaro della bambina non sufficiente per comprarla. Delusa, dopo tanti anni di privazioni e speranze, la bambina sviene.

    Visto questo il pastore Charles le consegna la Bibbia.

    Lo stesso pastore, nella riunione della Societ di Attivit religiose a Londra

  • 4

    propone di stampare Bibbie alla portata del popolo povero del Galles. Di fronte a

    questa proposta il predicatore battista Hughes chiede: Perch solo del Galles?

    Perch non di tutto limpero? Perch non del mondo intero? Il suggerimento accolto. Due anni dopo si fonda la Societ Biblica Britannica e Forestiera. Il lavoro

    realizzato dagli inglesi straordinario, si propaga in tutto limpero britannico.

    Dopo la Societ Biblica Britannica ne sorgono altre, tra cui la Societ Biblica

    Americana, con sede a New York, che si propone di far diventare la Bibbia il libro

    pi economico e pi diffuso nel mondo. Per rispondere alla sfida di rendere

    disponibile la Parola di Dio in ogni parte del mondo, le Societ lavorano insieme

    attraverso la fraternit di Societ Bibliche Unite.

    1.2. Iniziative di promozione del Movimento biblico

    - La Domenica o giorno della Bibbia

    Tra i protestanti il giorno della Bibbia ha unorigine molto lontana nel tempo, nellanno 1549. In quella data il vescovo Cranmer (Gran Bretagna) colloca nel libro di preghiere del re Edoardo VI un giorno speciale perch la popolazione

    interceda a favore della lettura del Libro Sacro. La data scelta la seconda

    domenica di Avvento, che diventa in questo modo il Giorno della Bibbia.

    Una iniziativa importante del movimento biblico nellambito protestante il giorno o domenica della Bibbia. Si incomincia a celebrare ben presto in diversi

    paesi dEuropa e dAmerica. In Brasile il giorno della Bibbia lo incominciano a celebrare i primi missionari evangelici giunti dallEuropa e dagli Stati Uniti, a partire dal 1850. Poco a poco, le diverse denominazioni evangeliche

    istituzionalizzano la tradizione del giorno della Bibbia, che acquista maggior forza

    con la fondazione della Societ Biblica del Brasile nel mese di giugno del 1948. In

    dicembre di quello stesso anno si realizza una delle prime manifestazioni pubbliche

    del giorno della Bibbia, a So Paulo, presso il Monumento di Ipiranga.

    La realizzazione del giorno della Bibbia ha diverse espressioni: celebrazioni

    speciali con preghiere, cori, gruppi musicali e predicazione in cui si ricorda il

    grande amore di Dio al consegnare la sua Parola agli uomini e il valore di questa

    parola nella vita delle persone; sfilate di carri allegorici con rappresentazioni

    bibliche per le strade principali della citt; concentrazioni pubbliche nelle piazze,

    palestre, stadi; distribuzione della Bibbia, del Nuovo Testamento, dei Vangeli o

    altri libri della Bibbia nelle chiese, scuole, ospedali, fabbriche; erezione di

    monumenti alla Bibbia nelle piazze delle citt, come testimonianza pubblica

    dellimportanza della Bibbia per le persone, per la societ e per la cultura del popolo.

    - La distribuzione della Bibbia

    Una nota caratteristica dei protestanti la diffusione la Bibbia tra il popolo.

    Il loro scopo di favorire laccesso alle Sacre Scritture a quanta pi gente possibile, facendo in modo che questo libro sia alla portata dei poveri e di tutti gli

    uomini che non lo conoscono. La Bibbia giunge nei diversi paesi americani fin

    dallinizio del secolo XIX attraverso i distributori che rappresentano le Societ

    49

    CEBAM, La parole de Dieu. Anne de la Bible en Afrique, Sceam, Takoradi

    2005.

    HEALY Joseph HINTON Jeanne (Eds.), Small Christian communities today, Paulines, Nairobi 2006.

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    NARANJO Gabriel, De la pastoral bblica a la animacin bblica de la pasto-

    ral, San Pablo Celam, Bogot 2010.

    SILVA RETAMALES Santiago, La animacin bblica de la pastoral. Su identi-

    dad y misin, San Pablo Celam, Bogot 2010.

    SILVA RETAMALES Santiago, La Palabra de Dios en la Iglesia y en su activi-

    dad eclesial, Celam, Bogot 2013.

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    animacin bblica de la pastoral, in Revista ITER 52 (2010)2, 125-154.

    PASTORE Corrado, La animacin bblica de la pastoral a la luz de la Exhorta-

    cin Apostlica Verbum Domini, in Revista ITER 57-58 (2012) 1-2, 207-226.

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    GENTINA, Pastoral bblica. Una impostergable necesidad, Buenos Aires 1994.

    MORA PAZ Csar, Biblia y Pastoral. La Sagrada Escritura en la vita pastoral

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    COMISIN EPISCOPAL DE PASTORAL BBLICA, Ideario gua para la Pastoral bblica en Mxico, Casa de la Biblia, Mxico 2000.

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    Paulus, So Paulo 2003. Edizione in Spagnolo: Crecer con la lectura de la Biblia,

    San Pablo Celam, Bogot 2010.

    COMISIN EPISCOPAL DE CATEQUESIS - PASTORAL BBLICA, Ideario gua. Pastoral bblica en el Per, Epiconsa, Lima 2003.

    COMISIN EPISCOPAL DE CATEQUESIS - PASTORAL BBLICA, Itinerario de

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    CONFERNCIA NACIONAL DOS BISPOS DO BRASIL, Diretrio nacional de ca-

  • 48

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    UFFICIO CATECHISTICO NAZIONALE. SETTORE APOSTOLATO BIBLICO, La

    Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa. Per Comprendere il Sinodo,

    Elledici, Leumann (TO) 2008.

    ZEVINI Giorgio (a cura), La Parola di Dio vita della Chiesa, LAS, Roma

    2008.

    BISSOLI Cesare, Dio parla Dio ascolta. Una lettura del XII Sinodo della

    Chiesa, LAS, Roma 2008.

    GEVAERT Joseph, Studiare catechetica, LAS, Roma 2009.

    Progetto Bibbia Educational, Cf. www.bibbiaeducational.it

    Biblia, Associazione laica di cultura biblica, cf. http://www.biblia.org/

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    KLAINE Roger, Les valeurs de lOccidente et la Bible. Quelques repres pour les jeunes gnrations, Cerf, Paris 2008.

    Conter la Bible, Cf. http://www.conter-la-bible.net/

    Belgio

    I VESCOVI DEL BELGIO, Diventare adulti nella fede. La catechesi nella vita

    della Chiesa, Elledici, Leumann 2007.

    Inghilterra

    CATHOLIC BISHOPS CONFERENCE OF ENGLAND, WALES & SCOTLAND, The Gift of Scripture, CTS, London 2005.

    Africa

    OLIANA Guido, Lectio Divina. Spirituality for the mission, Paulines, Nairobi

    1998.

    SCEAM, La Bible: Source de Vie et de Vocation Chrtiennes. Lettre Pastorale

    a loccasion de lAnne de la Bible en Afrique, Sceam, Takoradi 2005.

    5

    Bibliche.

    Anche nel secolo XX la distribuzione della Bibbia lattivit principale realizzata dalle diverse Societ Bibliche. Bisogna riconoscere che le Societ

    Bibliche possiedono una buona organizzazione per la distribuzione della Bibbia:

    una casa madre a Londra ed unaltra a New York, le diverse Agenzie con abbondanza di Bibbie, Testamenti e parti della Scrittura, e un esercito di

    distributori, propagandisti, volontari, corrispondenti, senza dimenticare le ingenti

    risorse economiche.

    - Condanna delle Societ bibliche e proibizione della Bibbia in lingua

    volgare

    Le Societ Bibliche svolgono la loro opera di diffusione della Bibbia e

    trovano spesso lappoggio dellautorit civile e anche del clero cattolico, soprattutto per luso educativo della Bibbia nelle scuole. Ma non tutti sono daccordo. Per lautorit ecclesiastica la diffusione della Bibbia nelle lingue volgari ad opera dei protestati vista come un pericolo.

    Il magistero romano realizza nel secolo XIX una forte campagna contro le

    Societ Bibliche e la distribuzione della Bibbia in lingua volgare. In quelli anni

    del XIX secolo, Trento e il confessionalismo determinavano lorizzonte del clero cattolico, a cui con argomenti stereotipati si tentava di prevenire, durante la loro

    formazione, contro il protestantesimo. Le traduzioni cattoliche alle lingue volgari

    erano state vietate o, almeno, rese difficili dalle disposizioni tridentine del 1564

    (DS 1854). Lo stesso Concilio aveva raccomandato la Volgata latina, tradotta da

    San Girolamo e posteriormente rivista varie volte, per mandato dei Romani

    Pontefici (DS 1506). Questo aveva provocato dure critiche da parte degli umanisti

    centroeuropei del seicento che preferivano il testo greco al latino e che

    desideravano che tutta la Scrittura fosse messa nelle mani dei fedeli. Nonostante

    questo, la Chiesa si mantenne rigida nella sua posizione, per ragioni pastorali e

    anche per frenare la penetrazione della traduzione della Bibbia protestante...

    facile comprendere che Roma, con la pretesa di applicare la legislazione tridentina, si opponesse alla distribuzione e vendita di Bibbie in lingua

    volgare, e, quando questo non si potuto evitare, si esigesse che i cattolici

    leggessero solo Bibbie cattoliche.

    Tuttavia latteggiamento di fronte alla Bibbia in lingua volgare non la stessa in tutte le latitudini, dipendendo dalla maggiore o minore tolleranza religiosa nei

    diversi paesi. Ma questo non senza conseguenze. Con queste reticenze pi o

    meno accentuate, limitando laccesso del popolo alla Bibbia a soli passi scelti per la liturgia e la catechesi, non essendo offerta la Scrittura nella sua totalit

    debitamente tradotta al linguaggio popolare, il popolo non ha potuto cogliere la

    parola di Dio nel suo senso completo e nella sua propria lingua, e non si

    raggiunsero i benefici religiosi desiderati. La conseguenza fu che le lingue dei

    popoli indigeni non si svilupparono alla condizione di lingue colte, al non essere

    impiegate come lingua religiosa. E cos si ebbe la scomparsa di molte di queste

    lingue, che si deve considerare un impoverimento dellumanit.

  • 6

    Sono numerosi nel secolo XIX gli interventi papali su questo tema: Il papa

    Leone XII reag condannando, gi nel 1824 nellEnciclica Ubi primum, le attivit delle Societ Bibliche e proibendo la distribuzione di Bibbie in lingua volgare,

    anche quando fossero traduzioni cattoliche riconosciute.

    Lo stesso fa Pio VIII qualche anno dopo: Un altro oggetto della Nostra

    vigilanza sono quelle Societ che pubblicano nuove traduzioni dei libri santi in

    tutte le lingue volgari, traduzioni fatte contro le regole pi salutari della chiesa, e

    nelle quali i testi sono artificiosamente travisati a cattivi sensi, a seconda dello

    spirito particolare del traduttore. Queste traduzioni dappertutto vengono distribuite

    e offerte ai pi ignoranti, e sovente ad esse si uniscono brevi spiegazioni, e cos un

    mortale veleno bevono quegli infelici laddove credevano attingere le acque salutari

    della sapienza, Da molto tempo la Santa Sede avvis il popolo cristiano di queste

    nuove insidie tese alla fede, e condann gli autori di un s grande male A tale intento vennero di nuovo richiamate alla memoria dei fedeli le determinazioni

    stabilite dal Concilio di Trento, rinnovate dalla Congregazione dellIndice, in forza delle quali le traduzioni dei libri santi in lingua volgare non debbono essere

    permesse, tranne che siano approvate dalla Santa Sede, e accompagnate da note

    estratte dalle opere dei santi padri della chiesa (Ench 74a).

    Per i Papi le Societ Bibliche sono un grande pericolo. Interviene con

    fermezza pure il Papa Gregorio XVI: Fra le principali macchinazioni con cui in

    questa nostra et gli acattolici di vario nome si sforzano di insidiare i seguaci della

    verit cattolica e di allontanarne gli animi dalla santit della fede, non tengono

    lultimo posto le Societ Bibliche: le quali dapprima in Inghilterra istituite, poi largamente diffuse in ogni parte, vediamo cospirare tutte a un fine, di diffondere un

    grandissimo numero di esemplari di divine Scritture tradotte nelle diverse lingue

    volgari, e senza alcuna scelta disseminandole fra i cristiani e gli infedeli, allettando

    ogni sorta di persone a leggerle senza alcuna guida (Ench 74b).

    Speravano intanto i settari biblici di acquistarsi gran lode inducendo

    comunque alla professione del nome cristiano gli infedeli mediante la lettura dei

    sacri Libri stampati nelle loro lingue volgari, che facevano distribuire in

    grandissimo numero di esemplari nei paesi da quelli dei loro missionari o esecutori

    destinati a tale scopo, e porre in mano anche a chi non ne volesse. Ma fu vano il

    disegno di uomini che volevano propagare il cristianesimo fuori delle regole da

    Cristo medesimo istituite. Ora fra i settari medesimi che, delusi quasi del tutto nella

    loro aspettazione, ricordavano con dolore la grande quantit di denaro impiegata

    fin qui senza frutto per stampare e diffondere le loro Bibbie, ve nebbero pocanzi alcuni che disposero in nuova arte le loro macchine per volgere il primo assalto a

    sovvertire gli animi degli italiani, e del popolo stesso di questa Nostra citt (Ench

    74f).

    Il papa rinnova la condanna Pertanto deliberammo dinviare a tutti voi, venerabili fratelli, questa lettera con la quale condanniamo nuovamente con

    autorit apostolica tutte le anzidette Societ Bibliche gi altre volte riprovate dai

    Nostri predecessori Quindi facciamo a tutti noto, che si fanno rei di gravissima colpa innanzi a Dio e alla chiesa tutti coloro che ardiscono iscriversi a qualcuna di

    queste societ, o collaborare con esse, o favorirle. Confermiamo inoltre e

    47

    Bibliografia Esortazione postsinodale Verbum Domini

    BENEDETTO XVI, Esortazione Apostolica postsinodale Verbum Domini,

    Libreria Editrice Vaticana, Citt del Vaticano 2010.

    FEDERAZIONE BIBLICA CATTOLICA - BORGHI Ernesto (a

    cura), Ascoltare, rispondere, vivere. Atti del Congresso

    Internazionale La Sacra Scrittura nella vita e nella missione della Chiesa (1-4 dicembre 2010), Edizioni Terra Santa, Milano 2011.

    MERLO Paolo - PULCINELLI Giuseppe (a cura), Verbum Domini. Studi e

    commenti sull'Esortazione Apostolica postsinodale di Benedetto XVI, Lateran

    University Press, Citt del Vaticano 2011.

    TBET Michelangelo DE VIRGILIO Giuseppe (Edd.), Sinfonia della Parola. Commento teologico allEsortazione Apostolica Verbum Domini, Rogate, Roma 2011.

    SODI Manlio (Ed.), Una parola viva ed efficace: Verbum Domini, in Rivista Liturgica 99 (2012) 2, 237-374.

    Italia

    PASTORE Corrado (a cura), Viva ed efficace la Parola di Dio (Ebr 4,12). Linee per lanimazione biblica della pastorale. Miscellanea in onore di don Cesare

    Bissoli, Elledici, Leumann (TO) 2010.

    GIORGIO Vincenzo PAGANELLI Rinaldo, Il catechista incontra la Bibbia, EDB, Bologna 1994.

    UFFICIO CATECHISTICO NAZIONALE, La Bibbia nella vita della Chiesa. Nota

    Pastorale, Elledici, Leumann (TO) 1996.

    UFFICIO CATECHISTICO NAZIONALE. SETTORE APOSTOLATO BIBLICO, La

    Bibbia nel Magistero dei vescovi italiani, Elledici, Leumann (TO) 1998.

    UFFICIO CATECHISTICO NAZIONALE. SETTORE APOSTOLATO BIBLICO, Bibbia

    e Catechesi. Come realizzare la formazione biblica alla luce del progetto

    catechistico italiano, Elledici, Leumann (TO) 1999.

    UFFICIO CATECHISTICO NAZIONALE. SETTORE APOSTOLATO BIBLICO,

    Lanimatore biblico. Identit, competenze, formazione, Elledici, Leumann (TO) 2000.

    GIAVINI Giovanni, La Bibbia nei catechismi per liniziazione cristiana. Schede biblico-catechetiche, Elledici, Leumann (TO) 2001.

    UFFICIO CATECHISTICO NAZIONALE. SETTORE APOSTOLATO BIBLICO, Grandi

    temi della Pastorale biblica, Elledici, Leumann (TO) 2002.

    BISSOLI Cesare MORANTE Giuseppe (a cura), La Bibbia nella catechesi.

  • 46

    - Traduzioni e diffusione della Bibbia (115)

    Se linculturazione della Parola di Dio parte imprescindibile della missione della Chiesa nel mondo, un momento decisivo di questo processo la diffusione della

    Bibbia mediante il prezioso lavoro di traduzione nelle differenti lingue. A questo

    proposito si deve sempre tenere presente che lopera di traduzione delle Scritture ha avuto inizio fin dai tempi dellAntico Testamento quando il testo ebraico della Bibbia fu tradotto oralmente in aramaico (Ne 8,8.12) e, pi tardi, per iscritto in greco. Una traduzione infatti sempre qualcosa di pi di una semplice trascrizione

    del testo originale. Il passaggio da una lingua a unaltra comporta necessariamente un cambiamento di contesto culturale: i concetti non sono identici e la portata dei

    simboli differente, perch mettono in rapporto con altre tradizioni di pensiero e

    altri modi di vivere (Pontificia Commissione Biblica, Linterpretazione della Bibbia nella Chiesa, (15 aprile 1993), IV, B: Ench. Vat. 13, n. 3113).

    Durante i lavori sinodali si dovuto constatare che varie Chiese locali non

    dispongono ancora di una traduzione integrale della Bibbia nelle proprie lingue.

    Quanti popoli hanno oggi fame e sete della Parola di Dio, ma purtroppo non

    possono ancora avere un largo accesso alla sacra Scrittura (Conc. Ecum. Vat. II,

    Cost. dogm. sulla divina Rivelazione Dei Verbum, 22), come era stato auspicato nel Concilio Vaticano II! Per questo il Sinodo ritiene importante, anzitutto, la

    formazione di specialisti che si dedichino a tradurre la Bibbia nelle varie lingue

    (Cfr Propositio 42). Incoraggio ad investire risorse in questo ambito. In

    particolare, vorrei raccomandare di sostenere limpegno della Federazione Biblica Cattolica perch sia ulteriormente incrementato il numero delle traduzioni della

    sacra Scrittura e la loro capillare diffusione (Cfr Propositio 43). bene che, per la natura stessa di un tale lavoro, esso sia fatto, per quanto possibile, in

    collaborazione con le diverse Societ Bibliche.

    - La Parola di Dio supera i limiti delle culture (116)

    - Il valore del dialogo interreligioso (117)

    - Dialogo tra cristiani e musulmani (118)

    - Dialogo con le altre religioni (119)

    - Dialogo e libert religiosa (120)

    Questo documento offre alle comunit cristiane innumerevoli spunti per la

    pastorale biblica e per lanimazione biblica della pastorale.

    7

    rinnoviamo con autorit apostolica le gi antecedenti prescrizioni circa lo

    stampare, divulgare, leggere e tenere i libri delle sacre Scritture tradotti in volgare

    (Ench 74h).

    A voi poi, raccomandiamo caldamente nel Signore di adoperarvi con tutto lo

    zelo per tener lungi i fedeli dalle suddette Bibliche Societ, e da ogni

    comunicazione con esse. Quindi star pure a voi di togliere dalle mani dei fedeli le

    Bibbie in volgare pubblicate contro le sopraddette sanzioni dei romani pontefici

    (Ench 74i).

    La stessa condanna viene rinnovata anche da Pio IX: Questo vogliono le

    astutissime Societ bibliche che, rinnovando lantica arte degli eretici, non tralasciano di distribuire gratuitamente e di imporre in grandissimo numero di

    copie, con forte spesa, i libri delle sacre Scritture, tradotti in tutte le lingue volgari,

    contro le pi sante regole della chiesa, e spesso malvagiamente interpretati, a tutti

    gli uomini, di ogni sorta, anche ai pi rozzi, affinch tutti, respinta la divina

    tradizione, la dottrina dei padri e lautorit della chiesa cattolica, interpretino a loro arbitrio le parole di Dio, ne travisino il senso e scivolino cos nei pi gravi errori Seguendo lesempio dei suoi predecessori, Gregorio XVI di felice memoria, disapprov queste Societ in una sua lettera enciclica; e noi pure vogliamo che esse

    vengano condannate (Ench 74m).

    Sul tema della Bibbia in lingua volgare interviene anche Leone XIII

    distinguendo per tra le edizioni realizzate dai cattolici e quelle dai non cattolici:

    Dato che per esperienza chiaro che, se si permette luso dei Libri sacri in lingua volgare qua e l senza distinzione, a causa della temerit degli uomini ne deriva pi

    danno che utilit, tutte le versioni in lingua volgare, anche quelle preparate da

    cattolici, si proibiscono nel modo pi assoluto, a meno che siano state approvate

    dalla sede apostolica, o edite sotto la vigilanza dei vescovi con note desunte dai

    santi padri della chiesa e da dotti e cattolici scrittori. Sono proibite tutte le versioni

    dei sacri Libri, preparate in qualunque lingua volgare da acattolici di qualsiasi

    confessione e soprattutto quelle che vengono diffuse attraverso le Societ Bibliche,

    pi duna volta condannate dai romani pontefici, perch in queste sono totalmente ignorate le saluberrime leggi della chiesa circa ledizione dei libri divini, Tuttavia queste versioni sono permesse a coloro che si dedicano agli studi teologici o biblici

    (Ench 136 cd).

    Le edizioni del testo originale delle antiche versioni cattoliche della sacra

    Scrittura, anche della chiesa orientale, pubblicate da acattolici di qualsiasi

    confessione, anche se appaiono edite in modo fedele e integro, sono permesse

    soltanto a coloro che si dedicano agli studi teologici o biblici, purch tuttavia nelle

    introduzioni e nelle note non siano impugnati i dogmi della fede cattolica.

    Parimenti e sotto le medesime condizioni, sono permesse le altre versioni dei Libri

    sacri sia in latino sia in altra lingua non volgare edite da acattolici (Ench 136 ab).

    Queste sono le disposizioni dei Romani pontefici fino alla fine del secolo

    XIX, come si vede qualcosa cambia a partire da Leone XIII.

  • 8

    2. Il Movimento Biblico Cattolico

    Non presentiamo la storia del Movimento biblico cattolico nel secolo XX,

    ma solo qualche breve accenno per ricordare alcuni dati particolarmente

    significativi.

    Possiamo considerare che linizio del Movimento biblico cattolico moderno dato dalla pubblicazione delle Encicliche Providentissimus Deus di Leone XIII

    nel 1893 e Spiritus Paraclitus di Benedetto XV nel 1920. Il movimento non si

    estingue neanche negli anni turbolenti e difficili che seguono la prima guerra

    mondiale. LEnciclica di Pio XII Divino Afflante Spiritu del 1943 ha un enorme influsso sul rinnovamento degli studi biblici in tutta la Chiesa.

    Tra le persone carismatiche che in Europa promuovono il Movimento biblico

    e la presenza della Bibbia tra il popolo possiamo ricordare in Francia il P.

    Lagrange, fondatore dellcole Biblique de Jrusalem; in Italia Giacomo Della Chiesa, futuro Papa Benedetto XV; in Germania Pius Parsch, che nel 1919

    convoca il primo Incontro biblico e nel 1926 fonda la Rivista biblico-liturgica

    Bibel und Liturgie. Lo stesso Parsch inizia lApostolato biblico di Klosterneuburg nel 1950. Mons. Johan Straubinger, direttore di Caritas della diocesi di

    Rottemburg, fonda la Katholisches Bibelwerk

    2.1. Istituzioni in campo cattolico

    Enumeriamo alcune istituzioni particolarmente significative nel campo

    dellanimazione biblica a livello Europeo.

    - Lcole biblique de Jrusalem

    Prima della pubblicazione dellEnciclica Providentissimus Deus di Leone XIII viene fondata lcole Biblique di Jrusalem, prestigioso centro di irradiazione degli studi biblici. Ateneo di archeologia, storia, geografia e filologia orientali, che

    attorno alla Revue Biblique, riunisce un folto gruppo di ricercatori. Lcole Biblique fondata nel 1890, la Revue Biblique, nel 1892. Una terza opera dovuta

    pure alliniziativa e, in buona parte, ai lavori del P. Lagrange, la collezione tudes Bibliques, Commentaire complete de l'Ecriture Sainte, che si pubblica a

    partire dal 1903.

    - Il Pontificio Istituto Biblico

    Il Papa Leone XIII nel 1902 crea la Pontificia Commissione Biblica. L'autore

    dellEnciclica Providentissimus Deus ha in mente anche un'altra opera di grande proiezione, ma Dio riserva la sua realizzazione al successore Pio X. Ci riferiamo

    al Pontificio Istituto Biblico che, oltre a eccellenti lavori di ricerca in tutti i campi

    del sapere biblico, prepar, da allora, un gran numero di professori, ricercatori e

    propagatori della conoscenza biblica, sparsi per tutto il mondo e che sono efficace

    fermento del Movimento biblico nei centri cattolici.

    Pio X cosciente che molto importante la preparazione di buon numero di

    maestri, che essendo raccomandabili per la dottrina interpretino i libri sacri nelle

    scuole cattoliche. Istituisce i gradi accademici di Sacra Scrittura nella

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    e la musica. Penso anche allantico linguaggio espresso dalle icone che dalla tradizione orientale si sta diffondendo in tutto il mondo. Con i Padri sinodali, la

    Chiesa tutta esprime apprezzamento, stima e ammirazione per gli artisti

    innamorati della bellezza, che si sono lasciati ispirare dai testi sacri; essi hanno

    contribuito alla decorazione delle nostre chiese, alla celebrazione della nostra fede,

    allarricchimento della nostra liturgia e, allo stesso tempo, molti di loro hanno aiutato a rendere in qualche modo percepibile nel tempo e nello spazio le realt

    invisibili ed eterne (Cfr Propositio 40). Esorto gli organismi competenti affinch si promuova nella Chiesa una solida formazione degli artisti riguardo alla sacra

    Scrittura alla luce della Tradizione viva della Chiesa e del Magistero.

    - Bibbia e inculturazione (114)

    Il mistero dellincarnazione ci rende noto che Dio, da una parte, si comunica sempre in una storia concreta, assumendo i codici culturali iscritti in essa, ma,

    dallaltra parte, la stessa Parola pu e deve trasmettersi in culture differenti, trasfigurandole dallinterno, mediante ci che il Papa Paolo VI chiamava levangelizzazione delle culture (Cfr Esort. ap. Evangelii nuntiandi (8 dicembre 1975), 20: AAS 68 (1976), 18-19). La Parola di Dio, come del resto la fede

    cristiana, manifesta cos un carattere profondamente interculturale, capace di

    incontrare e di far incontrare culture diverse (Cfr Benedetto XVI, Esort. ap.

    postsinodale Sacramentum caritatis (22 febbraio 2007), 78: AAS 99 (2007), 165).

    In questo contesto si comprende anche il valore dellinculturazione del Vangelo (Cfr Propositio 48). La Chiesa fermamente persuasa dellintrinseca capacit della Parola di Dio di raggiungere tutte le persone umane nel contesto culturale in

    cui vivono: Questa convinzione deriva dalla Bibbia stessa, che, fin dal libro della

    Genesi, assume un orientamento universale (cfr Gen 1,27-28), lo mantiene poi

    nella benedizione promessa a tutti i popoli grazie ad Abramo e alla sua

    discendenza (cfr Gen 12,3; 18,18) e lo conferma definitivamente estendendo a

    tutte le nazioni levangelizzazione (Pontificia Commissione Biblica, Linterpretazione della Bibbia nella Chiesa (15 aprile 1993), IV, B: Ench. Vat. 13, n. 3112). Per questo linculturazione non va scambiata con processi di adattamento superficiale e nemmeno con la confusione sincretista che diluisce loriginalit del Vangelo per renderlo pi facilmente accettabile (Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Decr.

    sullattivit missionaria della Chiesa Ad gentes, 22; Pontificia Commissione Biblica, Linterpretazione della Bibbia nella Chiesa, (15 aprile 1993), IV, B: Ench. Vat. 13, n. 3111-3117). Lautentico paradigma dellinculturazione lincarnazione stessa del Verbo: Lacculturazione o inculturazione sar realmente un riflesso dellincarnazione del Verbo, quando una cultura, trasformata e rigenerata dal Vangelo, produce nella sua propria tradizione espressioni originali di vita, di

    celebrazione, di pensiero cristiano (Giovanni Paolo II, Discorso ai Vescovi del

    Kenia (7 maggio 1980), 6: AAS 72 (1980), 497), fermentando dallinterno la cultura locale, valorizzando i semina Verbi e quanto di positivo in essa presente, aprendola ai valori evangelici (Cfr Instrumentum laboris 56).

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    Parola creatrice. In questo quadro teologico, desidero richiamare le affermazioni

    dei Padri sinodali, i quali hanno ricordato che accogliere la Parola di Dio attestata

    nella sacra Scrittura e nella Tradizione viva della Chiesa genera un nuovo modo di

    vedere le cose, promuovendo una ecologia autentica, che ha la sua radice pi

    profonda nella obbedienza della fede (e) sviluppando una rinnovata sensibilit teologica sulla bont di tutte le cose, create in Cristo. Luomo ha bisogno di essere nuovamente educato allo stupore e a riconoscere la bellezza autentica che si

    manifesta nelle cose create (Propositio 54).

    La terza parte tratta di Parola di Dio e culture (109- 116): La Bibbia come grande

    codice per le culture (110); La conoscenza della Bibbia nelle scuole e universit

    (111); La sacra Scrittura nelle diverse espressioni artistiche (112); Bibbia e

    inculturazione (114); Traduzioni e diffusione della Bibbia (115); La Parola di Dio

    supera i limiti delle culture (116).

    - La Bibbia come grande codice per le culture (110)

    I Padri sinodali hanno sottolineato limportanza di favorire tra gli operatori culturali una conoscenza adeguata della Bibbia, anche negli ambienti secolarizzati

    e tra i non credenti (Propositio 41); nella sacra Scrittura sono contenuti valori

    antropologici e filosofici che hanno influito positivamente su tutta lumanit. Va pienamente ricuperato il senso della Bibbia come grande codice per le culture (Cfr

    Giovanni Paolo II, Lett. enc . Fides et ratio (14 settembre 1998), 80: AAS 91

    (1999), 67-68).

    - La conoscenza della Bibbia nelle scuole e universit (111)

    Un ambito particolare dellincontro tra Parola di Dio e culture quello della scuola e delluniversit. I Pastori abbiano speciale cura per questi ambienti, promuovendo una conoscenza profonda della Bibbia cos da poterne cogliere le

    feconde implicazioni culturali anche per loggi. I centri di studio promossi dalle realt cattoliche offrono un contributo originale che deve essere riconosciuto alla promozione della cultura e dellistruzione. Non si deve trascurare, poi, linsegnamento della religione, formando accuratamente i docenti. In molti casi esso rappresenta per gli studenti unoccasione unica di contatto con il messaggio della fede. bene che in questo insegnamento sia promossa la conoscenza della

    sacra Scrittura, vincendo antichi e nuovi pregiudizi, e cercando di far conoscere la

    sua verit (Cfr Lineamenta 23).

    - La sacra Scrittura nelle diverse espressioni artistiche (112)

    La relazione tra Parola di Dio e cultura ha trovato espressione in opere di diversi ambiti, in particolare nel mondo dellarte. Per questo la grande tradizione dellOriente e dellOccidente ha sempre stimato le manifestazioni artistiche ispirate alla sacra Scrittura, quali ad esempio le arti figurative e larchitettura, la letteratura

    9

    Commissione Biblica nel 1904, allo stesso tempo approva si stabilisca un corso

    superiore di Sacra Scrittura nellUniversit Gregoriana (1908-1909), finalmente converte in realt i progetti di una Accademia biblica, con cui lUniversit amplia l'incipiente corso superiore, nel piano completo di un Ateneo proprio della Santa

    Sede, i cui statuti Pio X promulga il 7 maggio 1909.

    Allintenso lavoro accademico realizzato dall'Istituto, si devono aggiungere le riviste e pubblicazioni: Biblica, Orientalia, Analecta Orientalia, Verbum

    Domini. Inoltre la celebrazione di settimane bibliche, che diventeranno modello e

    stimolo per molte nazioni. LIstituto Biblico diventa in questo modo un centro promotore del Movimento biblico.

    - La Pia Societ di San Girolamo

    Le Associazioni bibliche cattoliche sono creazione della prima met del

    secolo XX. significativo ricordare come, nel 1902, Giacomo Della Chiesa fonda

    in Italia la Pia Societ di San Girolamo con lo scopo di diffondere il Vangelo tra il

    popolo.

    Eletto Papa con il nome di Benedetto XV pubblica il 15 settembre 1920

    lEnciclica Spiritus Paraclitus, in cui raccomanda che ogni famiglia abbia in casa i quattro Vangeli e gli Atti degli Apostoli. Benedetto XV, primo presidente della Pia

    Societ di San Girolamo, al ricordare i magnifici frutti da essa raccolti, propone

    che tutti i fedeli leggano ogni giorno e cerchino di assimilare specialmente i santi

    vangeli di Nostro Signore e anche gli Atti e le Lettere degli apostoli. Per questo, in

    questo solenne centenario, il nostro pensiero va con piacere allAssociazione chiamata di San Girolamo, e con tanta pi gioia quanto certo che noi stessi

    abbiamo avuto parte negli inizi e progressi di unopera il cui incremento, nel passato, presenziammo gioiosamente, assaporando gi con gioia il frutto anticipato

    del futuro. Perch non ignorate, Venerabili fratelli, che il fine che questa

    associazione si propone divulgare il pi possibile i quattro Vangeli e gli Atti

    degli Apostoli, in modo che non resti nessuna famiglia cristiana che manchi di

    essa, e che tutti si abituino a leggerli e meditarli ogni giorno. Questopera da noi tanto stimata per la sua comprovata utilit, desideriamo vederla diffusa e propagata

    nelle vostre diocesi, con la fondazione, in ogni luogo, di Associazioni con lo stesso

    nome e fine, aggregata a quella di Roma.

    - La Katholisches Bibelwerk di Stuttgart

    Mons. Johan Straubinger, direttore della Caritas della diocesi di Rottemburg,

    in Germania, fonda nel 1933 lOpera Biblica che allorigine della Katholisches Bibelwerk di Stuttgart.

    Dalla sua fondazione, in soli sei anni sono gi 9000 i membri. Ha come

    finalit di diffondere tra il popolo cristiano lamore alla Sacra Scrittura, in linea con le encicliche Providentissimus Deus e Spiritus Paraclitus.

    Le espressioni principali sono la lezione biblica, lassemblea biblica per sacerdoti, la lettura della Bibbia in famiglia e la diffusione degli scritti biblici.

    La lezione biblica si realizza ogni settimana nelle chiese, preceduta da una

    preghiera e accompagnata da qualche canto religioso. Nel 1938, sono ottomila le

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    parrocchie che, in tutta la Germania, usano questo mezzo di azione pastorale.

    Come frutto delle lezioni accresce la vita cristiana della comunit, la

    partecipazione ai sacramenti e le opere di carit.

    Le assemblee bibliche per sacerdoti sono, in 6 anni, 150 in 24 diocesi diverse

    e gli effetti si notano soprattutto tra i giovani di Azione cattolica e nei Seminari.

    Per la lettura della Bibbia in famiglia, prepara la Katholisches Bibelewerk

    degli schemi che sono pubblicati nei bollettini diocesani. Per favorire la lettura

    della Bibbia in famiglia, si crea l'abitudine di offrire come regalo nel giorno della

    cresima o al termine del corso del liceo, o in occasione del matrimonio, una copia

    dei vangeli o di tutto il Nuovo Testamento.

    In questo modo si ottiene una grande diffusione degli scritti biblici, giunge a

    1 milione seicentomila il numero di copie del Nuovo Testamento di Rosch e

    Ketter, venduti a prezzo economico. La Katholisches Bibelwerk non diffonde la

    Bibbia come le Societ Bibliche, perch giudica molto stretta lunione delle Scritture con il magistero vivo della Chiesa, per cui favorisce che la lettura del

    testo sacro si realizzi sotto la direzione del sacerdote vera nota distintiva della

    lettura cattolica. Per questo si preoccupa pi della formazione biblica delle

    persone, principalmente dei sacerdoti, che della diffusione materiale dei libri

    biblici.

    - La Schweizerisches Katholisches Bibelwerk

    Nel 1935 viene fondata la Schweizerisches Katholisches Bibelwerk con le

    stesse finalit di quella tedesca. Lopera rivolta principalmente ai sacerdoti. Il primo impulso di questo movimento svizzero si deve all'iniziatore del movimento

    tedesco, ma il suo orientamento indipendente tanto nella forma di organizzazione

    come nella sua attivit.

    Lorganizzazione non centralizzata come in Germania, ma diocesana. In ogni diocesi, 5 o 6 persone esperte in scienze bibliche sono le responsabili

    dellopera. Non manca, tuttavia, la collaborazione interdiocesana. La presidenza si trova nella diocesi di San Gallo. Per questo i membri dellAssociazione sono solo sacerdoti. Per la loro formazione biblica, si organizzano riunioni, tanto regionali

    come nazionali.

    - Afebe (Asociacin para el Fomento de los Estudios bblicos)

    Nel 1922 a Granada, Spagna, viene fondata Afebe, Associazione per la

    promozione degli Studi Biblici, che tre anni dopo incomincia a pubblicare il

    Bollettino dellAssociazione e nel 1929 la Rivista Estudios Biblicos (sospesa dal 1936 al 1939).

    Dal 15 al 22 di settembre 1940 lAssociazione celebra a Zaragozza la prima settimana biblica, che diventa un appuntamento annuale per gli studiosi di Sacra

    Scrittura. Si promuovono Giornate bibliche in tutte le diocesi, spesso anche

    settimane bibliche popolari. Per accompagnare questo apostolato biblico popolare

    viene pubblicata nel 1944 la Rivista Cultura biblica. Nel 1947 nella diocesi di

    Madrid inizia, promosso dallArcivescovo, il giorno della Bibbia.

    43

    mondo (99-108); Parola di Dio e culture (109- 116); Parola di Dio e dialogo

    interreligioso (117-120).

    Nella seconda parte Parola di Dio e impegno nel mondo (99-108) viene

    dedicato un numero ai giovani: Annuncio della Parola di Dio e i giovani (104); e

    uno al creato: Parola di Dio e custodia del creato (108).

    - Annuncio della Parola di Dio e i giovani (104)

    Il Sinodo ha riservato unattenzione particolare allannuncio della Parola divina alle nuove generazioni. I giovani sono gi fin dora membri attivi della Chiesa e ne rappresentano il futuro. In essi spesso troviamo una spontanea apertura

    allascolto della Parola di Dio ed un sincero desiderio di conoscere Ges. Nellet della giovinezza, infatti, emergono in modo incontenibile e sincero le domande sul

    senso della propria vita e su quale indirizzo dare alla propria esistenza. A queste

    domande solo Dio sa dare vera risposta. Questa attenzione al mondo giovanile

    implica il coraggio di un annuncio chiaro; dobbiamo aiutare i giovani ad acquistare

    confidenza e familiarit con la sacra Scrittura, perch sia come una bussola che

    indica la strada da seguire (Cfr Benedetto XVI, Messaggio per la XXI Giornata

    Mondiale della Giovent (22 febbraio 2006): AAS 98 (2006), 282-286). Per questo,

    essi hanno bisogno di testimoni e di maestri, che camminino con loro e li guidino

    ad amare e a comunicare a loro volta il Vangelo soprattutto ai loro coetanei,

    diventando essi stessi autentici e credibili annunciatori (Cfr Propositio 34).

    Occorre che la divina Parola venga presentata anche nelle sue implicazioni

    vocazionali cos da aiutare e orientare i giovani nelle loro scelte di vita, anche

    verso la consacrazione totale (Cfr ibidem). Autentiche vocazioni alla vita

    consacrata e al sacerdozio hanno il loro terreno propizio nel contatto fedele con la

    Parola di Dio. Ripeto ancora oggi linvito fatto allinizio del mio pontificato di spalancare le porte a Cristo: Chi fa entrare Cristo, non perde nulla, nulla assolutamente nulla di ci che rende la vita libera, bella e grande. No! Solo in

    questamicizia si spalancano le porte della vita. Solo in questamicizia si dischiudono realmente le grandi potenzialit della condizione umana. Cari giovani: non abbiate paura di Cristo! Egli non toglie nulla, e dona tutto. Chi si

    dona a lui, riceve il centuplo. S, aprite, spalancate le porte a Cristo e troverete la vera vita (Omelia (24 aprile 2005): AAS 97 (2005), 712).

    - Parola di Dio e custodia del creato (108)

    Limpegno nel mondo richiesto dalla divina Parola ci spinge a guardare con occhi nuovi lintero cosmo creato da Dio e che porta gi in s le tracce del Verbo, per mezzo del quale tutto stato fatto (cfr Gv 1,2). In effetti c una responsabilit che abbiamo come credenti e annunciatori del Vangelo anche nei confronti della

    creazione. La Rivelazione, mentre ci rende noto il disegno di Dio sul cosmo, ci

    porta anche a denunciare gli atteggiamenti sbagliati delluomo, quando non riconosce tutte le cose come riflesso del Creatore, ma mera materia da manipolare

    senza scrupoli. Cos luomo manca di quella essenziale umilt che gli permette di riconoscere la creazione come dono di Dio da accogliere e usare secondo il suo

    disegno. Al contrario, larroganza delluomo che vive come se Dio non ci fosse, porta a sfruttare e deturpare la natura, non riconoscendo in essa unopera della

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    di discernimento: essa viva, efficace e pi tagliente di ogni spada a doppio

    taglio; essa penetra fino al punto di divisione dellanima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore (Eb 4,12). bene poi ricordare che la lectio divina non si conclude nella sua dinamica fino a

    quando non arriva allazione (actio), che muove lesistenza credente a farsi dono per gli altri nella carit.

    Questi passaggi li troviamo sintetizzati e riassunti in modo sommo nella figura

    della Madre di Dio. Modello per ogni fedele di accoglienza docile della divina

    Parola, Ella custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore (Lc 2,19; cfr

    2,51), sapeva trovare il nodo profondo che unisce eventi, atti e cose,

    apparentemente disgiunti, nel grande disegno divino (Cfr ibidem).

    - Parola di Dio e Terra Santa (89)

    Facendo memoria del Verbo di Dio che si fa carne nel seno di Maria di Nazareth, il nostro cuore si volge ora a quella Terra in cui si compiuto il mistero della

    nostra redenzione e da cui la Parola di Dio si diffusa fino ai confini del mondo.

    Infatti, per opera dello Spirito Santo, il Verbo si incarnato in un preciso momento

    e in un determinato luogo, in un lembo di terra ai confini dellimpero romano. Pertanto, quanto pi vediamo luniversalit e lunicit della persona di Cristo, tanto pi guardiamo con gratitudine a quella Terra in cui Ges nato, ha vissuto ed ha

    donato se stesso per tutti noi. Le pietre sulle quali ha camminato il nostro

    Redentore rimangono per noi cariche di memoria e continuano a gridare la

    Buona Novella. Per questo i Padri sinodali hanno ricordato la felice espressione

    che chiama la Terra Santa il quinto Vangelo (Cfr Propositio 51).

    Quanto importante che in quei luoghi ci siano comunit cristiane, nonostante le

    tante difficolt! Il Sinodo dei Vescovi esprime vicinanza profonda a tutti i cristiani

    che vivono nella Terra di Ges testimoniando la fede nel Risorto. Qui i cristiani

    sono chiamati a servire non solo come un faro di fede per la Chiesa universale,

    ma anche come lievito di armonia, saggezza ed equilibrio nella vita di una societ

    che tradizionalmente stata e continua ad essere pluralistica, multietnica e multi

    religiosa (Benedetto XVI, Omelia nella S. Messa presso la Valle di Josafat,

    Gerusalemme (12 maggio 2009): AAS 101 (2009), 473).

    La Terra Santa rimane ancor oggi meta di pellegrinaggio del popolo cristiano,

    quale gesto di preghiera e di penitenza, come testimoniano gi nellantichit autori come san Girolamo (Cfr Epistula 108, 14: CSEL 55, p. 324-325). Pi volgiamo lo sguardo e il cuore alla Gerusalemme terrena, pi si infiammano in noi il

    desiderio della Gerusalemme celeste, vera meta di ogni pellegrinaggio, e la

    passione perch il nome di Ges, nel quale solo c salvezza, sia riconosciuto da

    tutti (cfr At 4,12).

    La terza e ultima parte Verbum Mundo (90-120), suddivisa in 4 parti: la missione della Chiesa: annunciare la Parola di Dio (90- 98); Parola di Dio e impegno nel

    11

    - ABI (Associazione Biblica Italiana)

    LAssociazione biblica italiana stata fondata nel 1948. Quello stesso anno a Roma il P. Agostino Bea, rettore del Pontificio Istituto Biblico, presenta gli Statuti

    della LEB ai biblisti italiani, insieme a quelli di Afebe della Spagna, come validi

    per una Associazione biblica.

    Cos si esprimono gli Statuti attuali: Associazione privata di fedeli a

    carattere nazionale, riconosciuta dalla Conferenza Episcopale Italiana, lABI si propone di promuovere la conoscenza della Sacra Scrittura attraverso la

    ricerca scientifica e la divulgazione della Parola di Dio, secondo le direttive

    della Chiesa espresse soprattutto dal Concilio Vaticano II (art. 1 dello

    Statuto).

    Vi aderiscono attualmente, come Soci ordinari, circa 600 professori e

    studiosi di Sacra Scrittura (Soci ordinari); inoltre, come Soci aggregati,

    numerosi presbiteri e diaconi, religiose, religiosi e laici, specialmente

    insegnanti di Religione e operatori pastorali. La direzione dellassociazione

    affidata ad un Consiglio di presidenza eletto ogni quattro anni.

    3. Il Movimento Biblico in America

    Nella prima met del secolo XX non si pu parlare propriamente di

    Movimento biblico in America. Bisogna attendere gli anni 40 - 50 per trovare un interesse consistente per la Bibbia tra i cattolici dei diversi paesi.

    LEnciclica di Pio XII Divino Afflante Spiritu del 1943 ha una grande ripercussione anche in America e fa accrescere linteresse per la lettura della

    Bibbia.

    3.1. Istituzioni di animazione biblica

    - CBA: Catholic Biblical Association (1936)

    Mons. Edwin OHara convoca nel 1936 un incontro dei professori di Sacra Scrittura. Primo presidente eletto Edward P. Arbez. LAssociazione approvata nel 1937. Prima iniziativa presa la traduzione della Bibbia. Unito a questo lavoro

    si propone lo studio e pubblicazioni bibliche.

    Nel 1936 i membri sono 50, nel 1996 sono 1280. Si caratterizza per

    lapertura ecumenica. Organo ufficiale The Catholic Biblical Quarterly. Dal 1978 pubblica pure Old Testament Abstracts.

    - La Liga de Estudos bblicos (LEB)

    Il 18 giugno 1946, il P. Antnio Charbel, salesiano, invia una lettera agli ex

    allievi del Pontificio Istituto Biblico del Brasile, consultandoli sulla possibilit e

    opportunit di promuovere una Settimana biblica nazionale. La risposta molto

    positiva. Sembra opportuno che gli esegeti e i professori di Sacra Scrittura si

    incontrino per trattare temi biblici, scambiare idee e studiare come divulgare la

    Bibbia. In questo modo si concretizza la realizzazione della Prima settimana

    biblica nazionale.

  • 12

    Il 23 settembre D. Carlos Carmelo De Vasconcelos Motta, cardinale

    arcivescovo di So Paulo, accogliendo liniziativa, firma una circolare che a fine novembre inviata agli arcivescovi e vescovi, ai rettori di seminari e di istituti

    teologici, ai provinciali e ai Decani delle facolt cattoliche. nominata dal

    cardinale una Commissione per organizzare la Settimana biblica: Mons. Emilio

    Jos Salim, vice rettore dellUniversit Cattolica, P. Heldio Correia Laurini, professore di esegesi nel seminario di Iripanga, So Paulo, e P. Antnio Charbel,

    sdb, prefetto degli studi e professore allIstituto Teologico Pio XI, So Paolo.

    Si afferma nella circolare: Accogliendo la felice iniziativa e conoscendo i

    frutti che hanno prodotto tali settimane in altre nazioni, come in Italia sotto il

    patrocinio dell'Istituto Biblico e con l'appoggio di Pio XI e in Spagna dell'Istituto

    Francisco Surez e Afebe (Asociacin para el Fomento de los Estudios bblicos).

    Quattro sono i fini principali che motivano la riunione dei professori di Sacra

    Scrittura e studiosi di temi biblici: un aggiornamento sul progresso dellesegesi biblica per mezzo di lezioni o conferenze di carattere scientifico o di alta

    divulgazione; lo studio del problema del metodo di insegnamento della Scrittura

    nei Seminari e Istituti religiosi, secondo le norme della Santa Sede; lo studio

    dell'aspetto pastorale della Scrittura attraverso la predicazione (omiletica e

    catechetica) e l'apostolato della stampa; incoraggiare finalmente i professori a

    collaborare a una traduzione letterale di tutta la Bibbia, a fondare un Rivista biblica

    o una serie di studi non periodici, a pubblicare commenti, in una parola, ad

    aumentare la letteratura cattolica nazionale nel campo biblico.

    Questa proposta vuole essere una risposta a quanto dice Pio XII

    nellEnciclica Divino Afflante Spiritu: Questa e altre imprese che ogni giorno si propagano e acquistano forza, come, per esempio, le Associazioni a favore della

    Bibbia, i Congressi, le Settimane e assemblee, le biblioteche, le Societ per

    meditare il Vangelo; concepiamo la speranza che nel futuro crescano dappertutto

    sempre di pi, per il bene delle anime, la riverenza, l'uso e la conoscenza delle

    Sacre lettere.

    Ed inoltre: Questa venerazione procurino aumentarla sempre di pi i sacri

    prelati nei fedeli ad essi affidati, dando auge a tutte quelle imprese con cui uomini

    pieni di spirito apostolico si sforzano lodevolmente in eccitare e fomentare tra i

    cattolici la conoscenza e lamore degli Sacri libri... abbiano essi o procurino che li tengano altri sacri oratori di grande perizia, dissertazioni o lezioni di fatti biblici.

    Dalla Pontificia Commissione biblica di Roma giunge una lettera del suo

    Segretario P. J. M. Vost, O.P., che a nome del Card. Eugenio Tisserant si

    congratula per la feconda e coraggiosa iniziativa, segno di rinnovamento degli

    studi biblici nel clero cattolico. Nel suo messaggio il P. Vost esprime il desiderio

    che si faccia in Brasile una traduzione della Bibbia direttamente dai testi originali.

    Anche il Rettore del Pontificio Istituto Biblico, P. Agostino Bea, sj, invia una

    lettera di incoraggiamento al P. Antnio Charbel.

    La prima settimana biblica nazionale, per gli specialisti in Scienze bibliche si

    realizza dal 3 all8 febbraio 1947 nel monastero So Bento in So Paulo. Vi partecipano circa 40 biblisti venuti da molti stati del Brasile. Tra le risoluzioni

    41

    della Chiesa, cos che quelle parole siano percepite come vive, come vivo Cristo

    oggi dove due o tre si riuniscono nel suo nome (cfr Mt 18,20). Essa deve

    comunicare in modo vitale la storia della salvezza ed i contenuti della fede della

    Chiesa, affinch ogni fedele riconosca che a quella storia appartiene anche la

    propria vicenda personale.

    In questa prospettiva importante sottolineare la relazione tra la sacra Scrittura e il

    Catechismo della Chiesa Cattolica, come ha affermato il Direttorio generale per

    la catechesi: La sacra Scrittura, infatti, come parola di Dio messa per iscritto sotto lispirazione dello Spirito Santo, e il Catechismo della Chiesa Cattolica, in quanto rilevante espressione attuale della Tradizione viva della Chiesa, e norma

    sicura per linsegnamento della fede, sono chiamati, ciascuno a modo proprio e secondo la sua specifica autorit, a fecondare la catechesi nella Chiesa

    contemporanea ( Ibidem, 128: Ench. Vat. 16, n. 936).

    - Formazione biblica dei cristiani (75)

    - Lettura orante della sacra Scrittura e lectio divina (86)

    - Il metodo della lectio divina (87)

    Nei documenti che hanno preparato ed accompagnato il Sinodo si parlato di diversi metodi per accostare con frutto e nella fede le sacre Scritture. Tuttavia

    lattenzione maggiore stata data alla lectio divina, che davvero capace di schiudere al fedele il tesoro della Parola di Dio, ma anche di creare lincontro col Cristo, parola divina vivente (Messaggio finale, III, 9). Vorrei qui richiamare brevemente i suoi passi fondamentali: essa si apre con la lettura (lectio) del testo,

    che provoca la domanda circa una conoscenza autentica del suo contenuto: che

    cosa dice il testo biblico in s? Senza questo momento si rischia che il testo diventi

    solo un pretesto per non uscire mai dai nostri pensieri. Segue, poi, la meditazione

    (meditatio) nella quale linterrogativo : che cosa dice il testo biblico a noi? Qui ciascuno personalmente, ma anche come realt comunitaria, deve lasciarsi toccare

    e mettere in discussione, poich non si tratta di considerare parole pronunciate nel

    passato, ma nel presente.

    Si giunge successivamente al momento della preghiera (oratio) che suppone

    la domanda: che cosa diciamo noi al Signore in risposta alla sua Parola? La

    preghiera come richiesta, intercessione, ringraziamento e lode, il primo modo con

    cui la Parola ci cambia. Infine, la lectio divina si conclude con la contemplazione

    (contemplatio) durante la quale noi assumiamo come dono di Dio lo stesso suo

    sguardo nel giudicare la realt e ci domandiamo: quale conversione della mente,

    del cuore e della vita chiede a noi il Signore? San Paolo nella Lettera ai Romani,

    afferma: Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare

    rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volont di Dio, ci

    che buono, a lui gradito e perfetto (12,2). La contemplazione, infatti, tende a

    creare in noi una visione sapienziale della realt, secondo Dio, e a formare in noi

    il pensiero di Cristo (1Cor 2,16). La Parola di Dio si presenta qui come criterio

  • 40

    straordinaria porter ad una maggiore conoscenza della persona di Cristo,

    Rivelatore del Padre e pienezza della Rivelazione divina.

    Esorto pertanto i Pastori e i fedeli a tenere conto dellimportanza di questa animazione: sar anche il modo migliore per far fronte ad alcuni problemi pastorali

    emersi durante lAssemblea sinodale legati, ad esempio, alla proliferazione di sette, che diffondono una lettura distorta e strumentale della sacra Scrittura. L dove non si formano i fedeli ad una conoscenza della Bibbia secondo la fede della

    Chiesa nellalveo della sua Tradizione viva, di fatto si lascia un vuoto pastorale in cui realt come le sette possono trovare terreno per mettere radici. Per questo

    necessario anche provvedere ad una preparazione adeguata dei sacerdoti e dei laici

    che possano istruire il Popolo di Dio nel genuino approccio alle Scritture.

    Inoltre, come stato sottolineato durante i lavori sinodali, bene che nellattivit pastorale si favorisca anche la diffusione di piccole comunit, formate da famiglie o radicate nelle parrocchie o legate ai diversi movimenti ecclesiali e nuove

    comunit (Propositio 21), in cui promuovere la formazione, la preghiera e la

    conoscenza della Bibbia secondo la fede della Chiesa.

    - Dimensione biblica della catechesi (74)

    Un momento importante dellanimazione pastorale della Chiesa in cui poter sapientemente riscoprire la centralit della Parola di Dio la catechesi, che nelle

    sue diverse forme e fasi deve sempre accompagnare il Popolo di Dio. Lincontro dei discepoli di Emmaus con Ges, descritto dallevangelista Luca (cfr Lc 24,13-35), rappresenta, in un certo senso, il modello di una catechesi al cui centro sta la

    spiegazione delle Scritture, che solo Cristo in grado di dare (cfr Lc 24,27-28),

    mostrando in se stesso il loro compimento (Cfr Propositio 23). In tal modo

    rinasce la speranza pi forte di ogni sconfitta, che fa di quei discepoli testimoni

    convinti e credibili del Risorto.

    Nel Direttorio generale per la catechesi troviamo valide indicazioni per animare

    biblicamente la catechesi e ad esse volentieri rimando (Cfr Congregazione per il

    Clero, Direttorio generale per la catechesi (15 agosto 1997), 94-96: Ench. Vat.,

    16, n. 875-878; Giovanni Paolo II, Esort. ap. Catechesi tradendae (16 ottobre

    1979), 27: AAS 71 (1979), 1298-1299). In questa circostanza desidero soprattutto

    sottolineare che la catechesi deve imbeversi e permearsi del pensiero, dello spirito

    e degli atteggiamenti biblici ed evangelici mediante un contatto assiduo con i testi

    medesimi; ma vuol dire, altres, ricordare che la catechesi sar tanto pi ricca ed

    efficace, quanto pi legger i testi con lintelligenza ed il cuore della Chiesa (Ibidem, 127: Ench. Vat. 16, n. 935; cfr Giovanni Paolo II, Esort. ap. Catechesi

    tradendae (16 ottobre 1979), 27: AAS 71 (1979), 1299), e quanto pi sispirer alla riflessione ed alla vita bimillenaria della Chiesa stessa. Si deve incoraggiare

    quindi la conoscenza delle figure, delle vicende e delle espressioni fondamentali

    del testo sacro; per questo pu giovare anche unintelligente memorizzazione di alcuni brani biblici particolarmente eloquenti dei misteri cristiani. Lattivit catechetica implica sempre laccostare le Scritture nella fede e nella Tradizione

    13

    della prima settimana biblica nazionale, abbiamo la Fondazione della Liga de

    Estudos Bblicos, LEB, che avviene il 6 febbraio 1947. Dopo essere stato

    presentato il progetto e letto un abbozzo di Statuto per essere studiato, discusso e

    approvato, pure nominata la prima presidenza.

    - La Sociedad Argentina de Profesores de Sagrada Escritura (SAPSE)

    La diocesi di Catamarca inizia nel 1954, grazie allimpulso di Eugenio Lkatos, verbita, e del vescovo Mons. Carlos Hanlon, le settimane bibliche. Lo

    stesso Eugenio Lkatos, prende liniziativa di invitare i professori di Sacra Scrittura a un Convegno, che si realizza a Buenos Aires nel mese di gennaio 1955.

    il Primo Convegno dei Professori di Sacra Scrittura dellArgentina, aperto anche ai Professori dellUruguay. Nasce in questo modo la Sociedad Argentina de Profesores de Sagrada Escritura (Sapse).

    In questa assemblea si discute su come organizzare il Movimento biblico

    cattolico nazionale. Nel suo intervento il P. Jos Fuchs, sdb, insiste che il

    movimento sia popolare, che si realizzino campagne bibliche popolari. Si d inizio

    quello stesso anno alle giornate esegetiche dei professori di Sacra Scrittura dove si

    propone di creare la Scuola biblica a distanza, che inizia con 300 iscritti nel 1956.

    Nel 1959 la Societ Argentina di Professori di Sacra Scrittura, inizia la

    collaborazione con la Revista Bblica, che diventer qualche anno dopo espressione della Societ. Nella riunione dei Professori di Sacra Scrittura del 1960, a cui

    partecipa pure Florencio Mezzacasa, sdb, si prende la decisione di iniziare una

    traduzione della Bibbia. Inoltre, al moltiplicarsi le settimane bibliche in diverse

    diocesi, sorge la necessit di creare un Segretariato centrale del Movimento biblico

    cattolico.

    - Sociedad Bblica Catlica (SBC)

    La Conferenza dellepiscopato messicano (CEM), nellAssemblea che realizza dal 5 al 7 ottobre 1961, crea la Sociedad Bblica Catlica, secondo le

    norme della Societ Biblica Cattolica Internazionale annessa alla Sacra

    Congregazione del Concilio. La Societ dipende dal Secretariado Nacional de la

    Fe.

    La Sociedad Bblica Catlica tratta, attraverso corsi biblici, di promuovere

    lincontro popolare con la Bibbia. Pubblica una collezione di studi biblici diretti dal P. Manuel Molina, in cui collaborano diversi biblisti del Messico. Realizza

    corsi per gruppi e comunit e offre corsi per corrispondenza.

    3.2. Iniziative di promozione del Movimento biblico

    Sono diverse le iniziative che sorgono sia in America latina per promuovere

    il Movimento biblico. In Brasile la Liga de Estudos Bblicos (LEB) promuove la

    celebrazione della domenica o giorno della Bibbia, delle settimane bibliche per i

    professori e quelle popolari. In Argentina la Sociedad Argentina de Profesores de

    Sagrada Escritura (Sapse) promuove soprattutto le settimane bibliche.

    - La domenica o giorno della Bibbia

  • 14

    Tra le risoluzioni prese nella Prima settimana biblica nazionale del Brasile,

    celebrata nel 1947, vi quella di chiedere all'Episcopato nazionale listituzione della domenica della Bibbia o giorno del vangelo o della Sacra Scrittura, che gi

    aveva una lunga tradizione tra i protestanti.

    Si tratta di una iniziativa nuova in America latina, in quel momento si

    celebra tra i cattolici solo in pochi paesi, tra cui la Spagna e gli Stati Uniti.

    Lo scopo della domenica della Bibbia di avere lopportunit di istruire i fedeli sulla Parola di Dio, di diffondere la Bibbia e di utilizzare la predicazione

    della Messa per promuovere lo studio e la lettura della Sacra Scrittura. Si

    suggerisce che la domenica della Bibbia si celebri lultima domenica del mese di settembre, la pi vicina alla festa liturgica di San Girolamo, dottore massimo delle

    Scritture.

    Molti vescovi del Brasile accolgono il suggerimento e istituiscono nelle loro

    diocesi la domenica della Bibbia. In pochi anni diventa una realt in quasi tutte le

    diocesi. Cos lo riferisce il P. Charbel: Rispetto alla prima conclusione (della

    Settimana biblica) si pu dire che ormai gi stata approvata e introdotta nelle

    diocesi brasiliane la domenica della Bibbia. Fatta la proposta allEpiscopato si ebbe subito lapprovazione, anche con pastorali collettive, come nelle province ecclesiastiche di Rio Grande do Sul e So Paulo. Cos ogni anno si ha una

    domenica dedicata in modo speciale alla maggiore diffusione dei libri santi, che

    offre al clero loccasione opportuna di impartire al popolo cristiano listruzione necessaria sulla natura dei libri sacri, sulla necessit di un organo autentico, la

    Chiesa, che li interpreti e sullutilit della lettura della Bibbia, in modo speciale del Nuovo Testamento, tanto raccomandata dagli ultimi sommi pontefici. Codesta

    istruzione mira inoltre a premunire i fedeli contro gli errori della propaganda

    protestante.

    In Argentina Mons. Carlos F. Hanlon, vescovo di Catamarca, stabilisce la

    celebrazione del Da bblico da celebrare nel mese di settembre 1952. Anche Mons. Emilio di Pasquo, vescovo di San Luis, promuove nella sua diocesi la

    Jornada del Evangelio per promuovere la lettura e lo studio della Bibbia.

    - Le Settimane bibliche

    In Brasile la LEB a promuovere Settimane di studi biblici, in Argentina la

    SAPSE. Allinizio si tratta di Settimane bibliche destinate ai professori di Sacra Scrittura, ma ben presto si organizzano anche Settimane bibliche popolari nelle

    diocesi e nelle parrocchie.

    - Settimane bibliche per i professori

    Le Settimane bibliche per gli studiosi di Sacra Scrittura in Brasile si

    celebrano con regolarit ogni due o tre anni a partire dal 1947, in Argentina a

    partire dal 1955. La celebrazione di Settimane bibliche per i professori di Sacra

    Scrittura era gi presente in Italia e in Spagna. In Italia sono promosse dallIstituto Biblico. In Spagna lAssociazione per la promozione degli Studi biblici a organizzare a partire dagli anni 40 Settimane bibliche per gli studiosi. Infatti dal 15 al 22 settembre 1940 lAssociazione celebra a Zaragozza la prima Settimana

    39

    8.3. Esortazione Apostolica post-sinodale Verbum Domini (2010)

    Il 10 novembre 2010 stata pubblicata lEsortazione Apostolica postsinodale Verbum Domini. La firma del Papa del 30 settembre 2010, festa di San Girolamo.

    Si tratta di un documento molto esteso, che tocca tutti i temi principali della

    Pastorale biblica e della animazione biblica di tutte le pastorali.

    Il testo diviso in tre grandi parti, preceduto da una introduzione e termina

    con la conclusione. Le tre parti hanno questi titoli: Verbum Dei, Verbum in

    Ecclesia, Verbum mundo. In totale vengono sviluppati 124 punti.

    Dopo lintroduzione (1-5), si sviluppa la prima parte Verbum Dei (6-49) suddivisa in tre punti: Il Dio che parla (6- 21); la risposta delluomo al Dio che parla (22-28); lermeneutica della Sacra Scrittura nella Chiesa (29-49).

    Indichiamo solo questi punti: Bibbia ed ecumenismo (46); Cristiani ed ebrei

    in riferimento alle sacre Scritture (43); Linterpretazione fondamentalista della sacra Scrittura (44).

    - Bibbia ed ecumenismo (46)

    - Cristiani ed ebrei in riferimento alle sacre Scritture (43)

    - Linterpretazione fondamentalista della sacra Scrittura (44)

    Anche la seconda parte Verbum in Ecclesia (50-89) suddivisa in tre parti:

    La parola di Dio e la Chiesa (50-51), Liturgia luogo privilegiato della Parola di Dio

    (52-71); la Parola di Dio nella vita della Chiesa (72-89).

    da sottolineare il fatto che si dedichino 19 punti al tema liturgico, tra cui

    spicca il n. 56 su La sacramentalit della Parola, oltre a Limportanza dellomelia (59), lOpportunit di un Direttorio omiletico (60), La Parola e il silenzio (66), la particolare attenzione ai non vedenti/udenti (71).

    A noi interessa riprendere alcuni temi riguardanti la Parola di Dio nella vita

    della Chiesa (72-89): Lanimazione biblica della pastorale (73); la Dimensione biblica della catechesi (74); Formazione biblica dei cristiani (75); la Lettura orante

    della sacra Scrittura e lectio divina (86-87); Parola di Dio e Terra Santa (89).

    - Lanimazione biblica della pastorale (73)

    In tale linea, il Sinodo ha invitato ad un particolare impegno pastorale per far emergere il posto centrale della Parola di Dio nella vita ecclesiale, raccomandando

    di incrementare la pastorale biblica non in giustapposizione con altre forme della pastorale, ma come animazione biblica dellintera pastorale (Propositio 30; Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla divina Rivelazione Dei Verbum, 24). Non si tratta, quindi, di aggiungere qualche incontro in parrocchia o nella diocesi,

    ma di verificare che nelle abituali attivit delle comunit cristiane, nelle parrocchie,

    nelle associazioni e nei movimenti, si abbia realmente a cuore lincontro personale con Cristo che si comunica a noi nella sua Parola. In tal senso, poich lignoranza delle Scritture ignoranza di Cristo (S. Girolamo, Commentariorum in Isaiam

    libri, Prol.: PL 24, 17 B), lanimazione biblica di tutta la pastorale ordinaria e

  • 38

    Proposizione 43: Bibbia e diffusione

    Il Sinodo desidera ricordare quanto sia necessario che tutti i fedeli possano

    accedere con facilit alla lettura dei testi sacri. Unitamente a questo si chiede una

    mobilitazione generale perch il testo sacro sia diffuso il pi possibile e con tutti

    gli strumenti a disposizione che le moderne tecnologie offrono, soprattutto per

    quanti sono diversamente abili, a cui va la nostra attenzione preferenziale. Un

    simile impegno richiede uneccezionale forma di collaborazione tra le Chiese perch quanti dispongono di pi mezzi siano maggiormente solidali per andare

    incontro ai bisogni delle Chiese pi in difficolt.

    I Padri sinodali raccomandano di sostenere limpegno della Federazione Biblica Cattolica per un accesso largo alla Sacra Scrittura (cf. DV 22) e perch sia ulteriormente incrementato il numero delle traduzioni della Sacra Scrittura e la loro

    capillare diffusione. Ci sia fatto anche in collaborazione con le diverse Societ

    Bibliche.

    Proposizione 46 Lettura credente delle Scritture: storicit e

    fondamentalismo

    Proposizione 48: Bibbia e inculturazione

    Proposizione 50: Bibbia e dialogo interreligioso

    Proposizione 52: Dialogo tra cristiani ed ebrei

    Proposizione 53: Dialogo tra cristiani e musulmani

    Proposizione 54: Dimensioni cosmiche della Parola di Dio e custodia del

    creato

    La Parola di Dio comunica a noi la bellezza di Dio tramite la bellezza della

    creazione e anche mediante le immagini sacre come le icone del Verbo incarnato.

    Sono modalit con le quali il mistero invisibile di Dio si rende in qualche modo

    visibile e percepibile dai nostri sensi. I Padri della Chiesa, del resto, hanno sempre

    affermato le dimensioni cosmiche della Parola di Dio che si fa carne; ogni creatura,

    infatti, porta in un certo senso un segno della Parola di Dio. In Ges Cristo, morto

    e risorto, tutte le cose create trovano la loro definitiva ricapitolazione (cf. Ef 1, 10).

    Tutte le cose e le persone, perci, sono chiamate ad essere buone e belle in Cristo.

    Purtroppo luomo del nostro tempo si disabituato a contemplare la Parola di Dio nel mondo che abita e che stato donato da Dio. Per questo la riscoperta

    della Parola di Dio, in tutte le sue dimensioni, ci spinge a denunciare tutte le azioni

    delluomo contemporaneo che non rispettano la natura come creazione.

    Accogliere la Parola di Dio attestata nella Sacra Scrittura e nella Tradizione

    viva della Chiesa genera un nuovo modo di vedere le cose, promuovendo una

    ecologia autentica, che ha la sua radice pi profonda nella obbedienza della fede

    che accoglie la Parola di Dio. Pertanto desideriamo che nellazione pastorale della Chiesa si intensifichi limpegno per la salvaguardia del creato sviluppando una rinnovata sensibilit teologica sulla bont di tutte le cose, create in Cristo, Parola di

    Dio incarnata.

    15

    biblica, che diventa un appuntamento annuale per gli studiosi di Sacra Scrittura.

    Allo stesso tempo incomincia a promuovere Giornate bibliche in tutte le diocesi,

    spesso anche Settimane bibliche popolari.

    In Brasile la prima Settimana biblica nazionale per gli specialisti in Scienze

    bibliche si realizza dal 3 all8 febbraio 1947 nel monastero So Bento di So Paulo.

    Tra le risoluzioni di questa prima settimana biblica vi quella di realizzare

    ogni due o tre anni la Settimana biblica per gli specialisti e i professori di Sacra

    Scrittura. Le Settimane bibliche si realizzeranno in diverse localit e tratteranno

    temi diversi. La seconda si effettua a So Paulo dal 30 gennaio al 4 febbraio 1950,

    in essa si tratta il tema dei generi letterari nellesegesi cattolica.

    Il primo incontro dei Professori di Sacra Scrittura di Argentina e Uruguay si

    realizza qualche anno pi tardi. P. Eugenio Lkatos, verbita, invita i professori di

    Sacra Scrittura a un Convegno, che si realizza a Buenos Aires nel collegio

    Guadalupe dal 12 al 16 gennaio 1955. Nel convegno si fanno i primi passi

    nellorganizzazione del Movimento biblico cattolico nazionale. Si iniziano quello stesso anno a Crdoba nel mese di luglio e a Buenos Aires nel mese di dicembre le

    Giornate esegetiche dei professori di Sacra Scrittura.

    - Settimane bibliche popolari

    La celebrazione di Settimane bibliche popolari in Brasile viene proposta dal

    canonico Agnelo Rossi nel suo intervento alla prima Settimana biblica dei

    professori di Sacra Scrittura: Sia questa Settimana biblica nazionale il

    preannuncio di altre Settimane bibliche di carattere popolare, con il fine di offrire

    al popolo fedele insegnamento per abbeverarlo delle conoscenze bibliche, che

    rafforzer la sua fede, incentivando ancora di pi il suo amore alla Chiesa di nostro

    Signore Ges Cristo.

    La proposta viene accolta e la Liga de Estudos Biblicos incomincia a

    promuovere settimane bibliche diocesane o locali per interessare i fedeli allo studio

    della Parola di Dio per il loro bene spirituale ed anche per la difesa della religione.

    Cos nel mese di settembre 1947 la diocesi di Natal, per iniziativa di Dom

    Eugenio Sales, allora vescovo ausiliare di quella diocesi, e del P. Jos Pereira Neto,

    sdb, organizza una Settimana biblica popolare come preparazione alla celebrazione

    della prima Domenica della Bibbia. Anche lanno seguente si realizza a Natal la Settimana biblica di carattere popolare, e seconda Settimana biblica diocesana.

    Nella citt di Campinas, lo zelo del canonico Agnelo Rossi promuove la

    prima Settimana biblica popolare nel 1948, che risulta una esperienza di

    animazione e dimostra come i fedeli realmente mostrano interesse per la Bibbia. Si

    realizzano conferenze notturne nella sede delle facolt di Campinas per il pubblico

    in generale, mentre al mattino vi sono lezioni di Scrittura per le religiose e al

    pomeriggio lezioni pratiche sullo stesso tema, per i membri dellAzione cattolica. La Domenica della Bibbia, ultima di settembre, in tutte le chiese nellomelia si parla della Bibbia, e alla porta delle chiese e delle cappelle si distribuisce il

    Vangelo.

  • 16

    Lesempio seguito da molte altre diocesi, come Vitoria, Fortaleza, Manaus e Rio de Janeiro. Le Settimane bibliche popolari si moltiplicano in tutto il Brasile

    negli anni 50, nelle diocesi, nelle parrocchie, nei collegi, e diventano un momento importante di promozione biblica. Ne d notizia Estevo Bettencourt: Queste (le

    Settimane bibliche) si organizzano regolarmente nellambito diocesano o parrocchiale dal nord al sud del paese. Si realizzano ordinariamente nei giorni che

    precedono la domenica della Bibbia, lultima di settembre, vicina alla festa di San Girolamo, patrono degli studiosi della Scrittura. Associazioni religiose e collegi

    hanno un ruolo importante nelle attivit della settimana: organizzano conferenze,

    esposizioni bibliche, concorsi tra gli studenti, proiezioni, film, rappresentazioni,

    programmi radiofonici oltre a una grande diffusione del testo Sacro.

    Si deve considerare che queste Settimane bibliche si realizzano negli anni

    50, per cui comprensibile il carattere apologetico delle stesse, linsistenza sulla difesa della verit, ma allo stesso tempo si nota un tono conciliante e rispettoso

    verso i protestanti. Lo ricorda con questi termini Antnio Charbel: Se la grazia di

    Dio feconda il Movimento biblico, potremo pure attrarre al seno della santa Chiesa

    i fratelli separati, che non conoscono il valore fondamentale primario della

    tradizione divino-apostolica e la luce divina del magistero ecclesiastico. Non si dia

    alla Settimana biblica popolare un tono di polemica o di discussione. Sia un lavoro

    di istruzione e immunizzazione dei cattolici, in un ambiente di grande carit e di

    esposizione serena della verit.

    Questo si nota anche dai temi proposti per la Settimana biblica:

    Lesperienza e l'ambiente brasiliano sembrano suggerire i seguenti temi: la Bibbia e il popolo eletto: storia del popolo ebreo, origine e dottrina dei libri dell'Antico

    Testamento; la Bibbia e la Chiesa di Cristo: diffusione del cristianesimo, origine

    del Nuovo Testamento; le fonti storiche della vita di Ges: autenticit, integrit e

    credibilit dei vangeli; lispirazione divina dei libri deuterocanonici; le due fonti della rivelazione: la Bibbia e la tradizione; la Chiesa, interprete autentica della

    Bibbia; la lettura e la meditazione della Bibbia. Questi temi sono di interesse

    generale, i quattro ultimi non possono mancare in una Settimana biblica popolare.

    4. La Bibbia nel Concilio Vaticano II (1965)

    Il pi grande evento ecclesiale del secolo XX stato il Concilio Vaticano II

    (1962-1965). Il Concilio ha promosso una svolta che ha segnato la direzione della Chiesa e della teologia.

    La Bibbia presente in tutti i documenti del Concilio, ma il Concilio ne ha

    dedicato uno alla Bibbia, la Costituzione dogmatica sulla Divina Rivelazione Dei

    Verbum, che apre orizzonti nuovi allo studio della Bibbia nella Chiesa.

    Mettiamo ora in rilievo alcune indicazioni del capitolo VI: La Bibbia nella

    vita della Chiesa, che offrono prospettive nuove al Movimento biblico e

    allapostolato biblico.

    - La Parola di Dio nella vita della Chiesa

    Il grande contributo del Vaticano II senza dubbio quello di collocare la

    37

    Emmaus. Sulla strada di Emmaus, Ges apre il cuore dei discepoli allintelligenza delle Scritture (cf. Lc 24, 27). Il suo procedere mostra che la catechesi che affonda

    le sue radici nella Rivelazione cristiana suppone la spiegazione delle Scritture.

    Esso ci invita anche a raggiungere gli uomini di oggi per trasmettere loro il

    vangelo della salvezza:

    - ai bambini pi piccoli con unattenzione particolare;

    - a quelli che hanno bisogno di una formazione pi approfondita radicata

    nelle Scritture;

    - ai catecumeni che necessario accompagnare nel loro cammino,

    mostrando loro il piano di Dio attraverso la lettura della Sacra Scrittura,

    preparandoli a incontrare il Signore nei sacramenti delliniziazione cristiana, a impegnarsi nella comunit e a essere missionari.

    Il catecumenato prebattesimale va seguito da una mistagogia post-battesimale, una

    formazione continuata in cui la Sacra Scrittura e il Catechismo della Chiesa

    Cattolica devono occupare il posto centrale.

    Proposizione 34: Animazione biblica e giovani

    Come Ges invit un giovane a seguirlo, cos linvito va riproposto oggi a fanciulli, ragazzi, adolescenti e giovani, perch possano trovare la risposta alla loro

    ricerca nella parola del Signore Ges. Nellanimazione biblica della pastorale giovanile si terr conto dellinvito di Benedetto XVI: "Cari giovani, vi esorto ad acquistare dimestichezza con la Bibbia, a tenerla a portata di mano, perch sia per

    voi come una bussola che indica la strada da seguire" (Messaggio per la XXI

    Giornata Mondiale della Giovent, 9 aprile 2006).

    Si auspica che venga presentata la Scrittura nelle sue implicazioni

    vocazionali cos da aiutare e orientare molti giovani nelle loro scelte vocazionali,

    anche fino alla consacrazione totale. Le giovani generazioni siano accolte,

    ascoltate e accompagnate dalla comunit cristiana con amore in modo da essere

    introdotte alla conoscenza delle Scritture da educatori, veri testimoni appassionati

    della Parola di Dio. In questo modo anche i giovani saranno guidati ad amare e a

    comunicare il Vangelo soprattutto ai loro coetanei.

    Proposizione 36: Sacra Scrittura e unit dei cristiani

    Proposizione 41: Parola di Dio e cultura

    Proposizione 42: Bibbia e traduzione

    Il Sinodo raccomanda che in culture affini e nelle regioni linguistiche

    similari venga approvata ed utilizzata la stessa traduzione della Bibbia sia nelluso

    liturgico sia nelluso privato.

    Molte Chiese sparse per il mondo sono ancora prive di Bibbie tradotte nelle

    loro lingue locali. Per questo si ritiene importante, anzitutto, la formazione di

    specialisti che si dedichino alle diverse traduzioni della Bibbia.

  • 36

    doveroso infine ricordare che dal 1968 esiste e opera la Federazione

    Biblica Cattolica mondiale (CBF), istituita dal Papa Paolo VI a servizio della

    diffusione degli orientamenti del Concilio Vaticano II sulla Parola di Dio.

    54. La Parola di Dio vincolo ecumenico

    55. La Parola di Dio fonte del dialogo tra cristiani ed ebrei

    56. Il dialogo interreligioso

    8.2. Propositiones (2008)

    Alla fine del Sinodo i Padri Sinodali hanno approvato 55 Proposizioni e le

    hanno consegnate al Papa come contributo alla futura Esortazione Apostolica post-

    sinodale.

    Ne riportiamo qualcuna che interessa in modo particolare il nostro tema di

    studio.

    Proposizione 14: Parola di Dio e Liturgia

    Proposizione 15: Attualizzazione omiletica e "Direttorio sullomelia"

    Proposizione 17: Ministero della Parola e donne

    I Padri sinodali riconoscono e incoraggiano il servizio dei laici nella

    trasmissione della fede. Le donne, in particolare, hanno su questo punto un ruolo

    indispensabile soprattutto nella famiglia e nella catechesi. Infatti, esse sanno

    suscitare lascolto della Parola, la relazione personale con Dio e comunicare il senso del perdono e della condivisione evangelica.

    Si auspica che il ministero del lettorato sia aperto anche alle donne, in modo

    che nella comunit cristiana sia riconosciuto il loro ruolo di annunciatrici della

    Parola.

    Proposizione 21: Parola di Dio e piccole comunit

    Il Sinodo raccomanda la formazione di piccole comunit ecclesiali dove venga

    ascoltata, studiata e pregata la Parola di Dio, anche nella forma del Rosario come

    meditazione biblica (cf. Giovanni Paolo II, Lettera Apostolica Rosarium Virginis

    Mariae). In molti Paesi gi ci sono piccole comunit che possono essere formate da famiglie o radicate nelle parrocchie o legate ai diversi movimenti ecclesiali e

    nuove comunit. Queste si riuniscono regolarmente intorno alla Parola di Dio, per

    condividerla tra di loro, e ne ricevono forza.

    Proposizione 22: Parola di Dio e lettura orante

    Il Sinodo propone che si esortino tutti i fedeli, compresi i giovani, ad

    avvicinarsi alle Scritture per mezzo di una "lettura orante" e assidua (cf. DV 25), in

    modo tale che il dialogo con Dio divenga realt quotidiana del popolo di Dio.

    Proposizione 23: Catechesi e Sacra Scrittura

    La catechesi deve preferibilmente avere le sue radici nella rivelazione

    cristiana. Deve prendere come modello la pedagogia di Ges nel cammino di

    17

    Parola di Dio al centro della vita della Chiesa. soprattutto nel capitolo VI della

    Costituzione Dei Verbum sulla Divina Rivelazione dove questo messo in rilievo. Il Concilio, al proclamare la centralit e attualit della Parola, presuppone una

    concezione della Parola con profonda radicazione biblica: la Parola come evento,

    con riferimento centrale allevento Cristo; la Parola con dinamismo di incarnazione nella storia; la Parola portatrice di forza di salvezza.

    La centralit della Parola dichiarata dal Concilio, ha una chiara finalit che

    lattualit e lattualizzazione della Parola, ossia, sorge dalla convinzione che una Parola viva ed efficace (Ebr 4,12), ed necessario renderla viva ed efficace nella storia degli uomini.

    Il capitolo VI della Dei Verbum, La Sacra Scrittura nella vita della Chiesa,

    sottolinea diversi aspetti importanti che danno nuovo dinamismo al Movimento e

    allApostolato biblico gi presente nella chiesa.

    Tra gli aspetti che assumono grande rilevanza nella chiesa vi sono laccesso diretto alla Scrittura, il suo studio, la lettura orante della Parola, la traduzione della

    Bibbia.

    - Laccesso alla Scrittura

    Il documento conciliare afferma che necessario che i fedeli abbiano largo accesso alla sacra Scrittura (DV 22). La Bibbia il libro del popolo di Dio, non solo il libro del Magistero o degli esegeti, ma un libro che deve stare in mano a

    tutto il popolo di Dio. Si pu dire che per la prima volta nei venti secoli di storia

    della Chiesa si pone a tutti i fedeli il dovere di leggere le sacre Scritture. Questo

    fatto nuovo e trascendentale tra i cattolici.

    - Lo studio della Scrittura

    La Dei Verbum invita i fedeli a leggere e a studiare la Scrittura.