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viaggidelgenio.it [email protected] BHUTAN, IL REGNO DELLA PACE E DELLA SAGGEZZA Certo, il piccolo regno himalayano si è indirizzato verso questa direzione. Tutti hanno un approccio ecologico verso la propria terra, qui acquistare sigarette è illegale, la felicità interna lorda è più importante del prodotto interno lordo. Il Buthan è anche il regno dai meravigliosi paesaggi, fantastici monasteri, straordinaria architettura buddhista, spettacolari feste religiose. Incastonato nelle vette dei 7000 himalayani, il Bhutan, equivalente alla superficie della Svizzera con quasi un milione di abitanti, dalle cime alte arriva fino alla pianura indiana, nel bacino del Brahmaputra. Colorati, animati ed autentici festival che si tengono nel corso dell’anno presso i monasteri, i Dzong. Strutture architettoniche eleganti e imponenti, monasteri-fortezze, sedi del potere religioso e temporale. Tutto il paese è segnato dalla presenza dei dzong, incredibilmente arroccate su strapiombi rocciosi. A Punakha, una delle capitali , colpisce il Monastero femminile di Chimi e il suo dzong, svettante sulla montagna che domina le valle. Thimpu è ancora l’unica capitale al mondo senza semafori, qui troviamo il Trashichho Dzong, fortezza della religione gloriosa, simbolo della città. Thimpu ha come simbolo anche un animale il takin (Budorcas taxicolor), un caprino che vive alle alte quote. Il mitico Guru Rimpoche, a cui si deve l’introduzione del buddismo in Buthan, nell’VIII secolo, secondo alcune scritture sacre, pranzò in questa terra cibandosi di una capra e uno yak, e alla fine del pasto unì il teschio della capra allo scheletro dello yak dando vita al takin. Dal 18 al 28 settembre 2015 Programma Speciale: “i Festival di Thimphu” Itinerario di 11 giorni 1° giorno. Italia Kathmandu Ritrovo in aeroporto. Partenza da Roma o da Milano con volo per Kathmandu. Operativo volo (indicativo con Qatar Airways Milano ore 16,05 arrivo a Kathmandu ore 08,35 giorno successivo). 2° giorno. Kathmandu Arrivo in Nepal. Incontro con la guida. Trasferimento a Kathmandu e visita guidata, (ca. mezza giornata) della capitale nepalese; è il distretto urbano più popolato del Nepal supera i 2 milioni di abitanti. La città, adagiata nell’omonima valle, è attraversata da due fiumi il Bagmati (sacro per gli hindu) e il Vishnumati. Il nucleo più antico della città, Durbar Square, ricca di templi induisti, risale al XVII secolo ed è Patrimonio dell’Umanità Unesco. Trasferimento in hotel. Cena e pernottamento. 3° giorno. Kathmandu - Paro - Thimphu Prima colazione e trasferimento in aeroporto. Voliamo a Paro. Il tragitto segue la linea della catena himalayana e offre scorci panoramici di grande suggestione. All’arrivo noteremo il contrasto tra l’aria della frenetica capitale nepalese e quella che respiriamo nel piccolo regno del Buthan. Incontro con il nostro personale e disbrigo delle formalità per l’ingresso nel paese. Paro è una piccola città di 20.000 abitanti: sembra uscita dalle fiabe: piccole case colorate e spettacolari dzong. Ci trasferiamo subito verso Thimphu, la capitale (50 km. circa 2 ore). Lungo il nostro itinerario facciamo una sosta nel punto, chhuzom, in cui si incontrano i due fiumi che prendono il nome dalle due città. E’ un luogo simbolico (chhu è fiume e zom unione), di unione tra padre e madre (Paro Chhu è il padre, Wong Chhu, indicato anche come Thimphu Chhu è la madre); spesso questi luoghi possono avere effetti negativi, ecco che per scongiurare la cattiva sorte sono stati edificati tre stupa di stile diverso: tibetano, nepalese e bhutanese. Arriviamo nella capitale del piccolo regno. Primo impatto: forse la spettacolare contrapposizione tra vecchio e nuovo, tra antico e moderno, più che una città, un grande e animato villaggio. Trasferimento in hotel. Cena e pernottamento. 4° giorno. Thimpu Prima colazione e visite a Thimpu. Visitiamo la Biblioteca Nazionale (straordinaria collezione di manoscritti buddisti), l'Istituto Zorig Chusum, scuola nazionale di pittura e delle arti tradizionali. Poi lo stupa Re Chorten, monumento alla pace e alla prosperità del mondo, frequentato da pellegrini in preghiera. Nel pomeriggio visiteremo il Trashichhoedzong, fortezza della gloriosa religione, è la sede del potere politico e spirituale, edificato nel 1641. Completiamo le visite con il
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viaggidelgenio · buddismo esoterico e della lingua dzongkha. Visiteremo anche il Museo Nazionale, realizzato all’interno del Ta Dzong, Visiteremo anche il Museo Nazionale, realizzato

Feb 22, 2019

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BHUTAN, IL REGNO DELLA PACE E DELLA SAGGEZZA Certo, il piccolo regno himalayano si è indirizzato verso questa direzione. Tutti hanno un approccio ecologico verso la propria terra, qui acquistare sigarette è illegale, la felicità interna lorda è più importante del prodotto interno lordo. Il Buthan è anche il regno dai meravigliosi paesaggi, fantastici monasteri, straordinaria architettura buddhista, spettacolari feste religiose. Incastonato nelle vette dei 7000 himalayani, il Bhutan, equivalente alla superficie della Svizzera con quasi un milione di abitanti, dalle cime alte arriva fino alla pianura indiana, nel bacino del Brahmaputra. Colorati, animati ed autentici festival che si tengono nel corso dell’anno presso i monasteri, i Dzong. Strutture architettoniche eleganti e imponenti, monasteri-fortezze, sedi del potere religioso e temporale. Tutto il paese è segnato dalla presenza dei dzong, incredibilmente arroccate su strapiombi rocciosi. A Punakha, una delle capitali , colpisce il Monastero femminile di Chimi e il suo dzong, svettante sulla montagna che domina le valle. Thimpu è ancora l’unica capitale al mondo senza semafori, qui troviamo il Trashichho Dzong, fortezza della religione gloriosa, simbolo della città. Thimpu ha come simbolo anche un animale il takin (Budorcas taxicolor), un caprino che vive alle alte quote. Il mitico Guru Rimpoche, a cui si deve l’introduzione del buddismo in Buthan, nell’VIII secolo, secondo alcune scritture sacre, pranzò in questa terra cibandosi di una capra e uno yak, e alla fine del pasto unì il teschio della capra allo scheletro dello yak dando vita al takin.

Dal 18 al 28 settembre 2015 Programma Speciale: “i Festival di Thimphu”

Itinerario di 11 giorni

1° giorno. Italia – Kathmandu Ritrovo in aeroporto. Partenza da Roma o da Milano con volo per Kathmandu. Operativo volo (indicativo con Qatar

Airways Milano ore 16,05 arrivo a Kathmandu ore 08,35 giorno successivo).

2° giorno. Kathmandu Arrivo in Nepal. Incontro con la guida. Trasferimento a Kathmandu e visita guidata, (ca. mezza giornata) della capitale

nepalese; è il distretto urbano più popolato del Nepal supera i 2 milioni di abitanti. La città, adagiata nell’omonima valle,

è attraversata da due fiumi il Bagmati (sacro per gli hindu) e il Vishnumati. Il nucleo più antico della città, Durbar Square,

ricca di templi induisti, risale al XVII secolo ed è Patrimonio dell’Umanità Unesco. Trasferimento in hotel. Cena e

pernottamento.

3° giorno. Kathmandu - Paro - Thimphu

Prima colazione e trasferimento in aeroporto. Voliamo a Paro. Il tragitto segue la linea della catena himalayana e offre

scorci panoramici di grande suggestione. All’arrivo noteremo il contrasto tra l’aria della frenetica capitale nepalese e

quella che respiriamo nel piccolo regno del Buthan. Incontro con il nostro personale e disbrigo delle formalità per

l’ingresso nel paese. Paro è una piccola città di 20.000 abitanti: sembra uscita dalle fiabe: piccole case colorate e

spettacolari dzong. Ci trasferiamo subito verso Thimphu, la capitale (50 km. circa 2 ore). Lungo il nostro itinerario

facciamo una sosta nel punto, chhuzom, in cui si incontrano i due fiumi che prendono il nome dalle due città. E’ un luogo

simbolico (chhu è fiume e zom unione), di unione tra padre e madre (Paro Chhu è il padre, Wong Chhu, indicato anche

come Thimphu Chhu è la madre); spesso questi luoghi possono avere effetti negativi, ecco che per scongiurare la cattiva

sorte sono stati edificati tre stupa di stile diverso: tibetano, nepalese e bhutanese. Arriviamo nella capitale del piccolo

regno. Primo impatto: forse la spettacolare contrapposizione tra vecchio e nuovo, tra antico e moderno, più che una città,

un grande e animato villaggio. Trasferimento in hotel. Cena e pernottamento.

4° giorno. Thimpu Prima colazione e visite a Thimpu. Visitiamo la Biblioteca Nazionale (straordinaria collezione di manoscritti buddisti),

l'Istituto Zorig Chusum, scuola nazionale di pittura e delle arti tradizionali. Poi lo stupa Re Chorten, monumento alla pace

e alla prosperità del mondo, frequentato da pellegrini in preghiera. Nel pomeriggio visiteremo il Trashichhoedzong,

fortezza della gloriosa religione, è la sede del potere politico e spirituale, edificato nel 1641. Completiamo le visite con il

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Kuensel Phodrang, la più grande statua in paese. In serata tempo libero per la visita del mercato (tessuti fatti a mano,

dipinti thangkha, maschere, ceramica, sculture in legno, gioielli). Trasferimento in hotel. Cena e pernottamento.

5° giorno. Thimpu Prima colazione. Giornata dedicata alla visita del Thimphu Drupchen Festival di Trashichhoedzong: è la festa sacra più

popolare e importante del Regno: danze sacre dedicate alla divinità protettrice del Bhutan, Palden Lhamo. L’evento è

molto partecipato, di solito le gente del posto indossa i 6 diversi abiti tradizionali, una esplosione di musica e di colori, in

una atmosfera magica, ai piedi del grandioso Dzong e le imponenti montagne sullo sfondo. Rientro in hotel per il

pernottamento.

6° giorno. Thimphu – Punakha 75 km (3 ore ca.) Prima colazione in hotel. Visita del Thimphu Tsechu Festival. Spettacolare e impressionante festa della cultura

bhutanese: danze sacre e rituali eseguiti dai monaci con maschere colorate e costumi preparati appositamente per il

festival. Il suono dei tamburi e cimbali crea un aura sublime, è un'occasione per ricevere le benedizioni e pregare per la

salute e la felicità. Nel pomeriggio trasferimento per Punakha. La strada che conduce a Punakha corre a 3100 metri di

altitudine attraversando il valico di Dochu La che ci offre un panorama spettacolare. Arrivo in hotel. Pernottamento.

7° giorno. Punakha Prima colazione. La giornata sarà dedicata alla visita della città. Visitiamo il maestoso Punakha Dzong, palazzo della

Grande Felicità, costruito nel luogo d’incontro dei fiumi Phochu e Mochu nel 1637, utilizzato in passato come residenza

del potere religioso e amministrativo, ha sei piani e termina alla vetta con cupola dorata. All'interno conserva cortili

testimonianze religiose. La nostra prossima tappa sarà un’escursione a Chimi Lhakhang, il tempio della fertilità, una

camminata attraverso risaie e villaggi di due ore circa. Il Chimi Lhakhang è molto frequentato per propiziare la nascita di

un figlio. Giungiamo, al termine, al piccolo insediamento di Pana, caratteristico villaggio che ci permetterà di apprezzare

uno spaccato della vita quotidiana e delle tradizioni locali. Rientro a Punakha. Pernottamento in hotel.

8° giorno. Punakha - Paro (125 km 4 ore ca.) Rientriamo a Paro attraverso il passo Dochu La. La nostra strada ci offre un panorama spettacolare sul corso dei fiumi

Wang Chhu e Paro Chhu. Tappa per la visita del Simtokha Dzong, un luogo di meditazione e insegnamento del

buddismo esoterico e della lingua dzongkha. Visiteremo anche il Museo Nazionale, realizzato all’interno del Ta Dzong,

antica torre di guardia. Il museo presenta una vasta collezione di antichi thangkha dipinti a mano, (il thangka è uno sorta

di stendardo esposto nei monasteri o presso le abitazioni), tessuti, armi e armature, oggetti di uso quotidiano. In seguito

a piedi raggiungiamo il Rinpung Dzong, fortezza del mucchio di gioielli. Lungo le gallerie di legno che costeggiano il

cortile sono presenti affreschi sulla storia e sulla tradizione buddista (i quattro amici, il vecchio uomo di lunga vita, il

samsara, la vita di Milarepa, il Monte Meru, il Mandala cosmico). Rientriamo a Paro. Pernottamento in hotel.

9° giorno Paro - Monastero Taktshang Prima colazione. Ci aspetta una spettacolare escursione a piedi al Monastero Taktshang, la tana della tigre

(complessivamente 5 ore andata e ritorno a piedi). Incastonato sul fianco della montagna sulla valle di Paro, è uno dei

complessi di templi e monasteri più famosi del Bhutan, edificato alla fine del 1600 in una zona segnata dalla presenza di

suggestive e affascinanti caverne. Visitiamo poi Drukgyel Dzong, una fortezza in rovina nota per le gesta dei guerrieri

del Bhutan contro gli invasori tibetani. Dal monastero ammiriamo la vetta innevata del sacro monte Chomolhari,

montagna della dea. Sulla via del ritorno visitiamo Kyichu Lhakhang, uno dei 108 templi (come i grani del rosario

buddista) costruiti in Himalaya dal re tibetano, Songtsen Gampo, la sua costruzione segna l’introduzione del Buddismo in

Bhutan.

10° giorno. Paro – Katmandu – Volo di rientro Partenza da Paro per Katmandu. Trasferimento in aeroporto e volo per Kathmandu. Abbiamo ancora un po’ di tempo e

possiamo visitare, nei pressi della città, Swayambhunath e Patan. Swayambhunath (7 km dal centro della città), il tempio

delle scimmie, è un antico complesso religioso (composto da un grande stupa e numerosi templi), situato in cima ad una

collina nella valle di Kathmandu. Visitiamo poi Patan, o Lalitpur, antica città reale, anch’essa situata nella valle di (a circa 9

km). Il nucleo antico, intorno a Durban Sqaure costituisce una delle sette zone monumentali della Valle di Kathmandu

inserite nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco.

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Nel tardo pomeriggio andiamo in aeroporto per il nostro volo di rientro per l’Italia. (Operativo volo, indicativo con Qatar

Airways da Kathmandu ore 21,30 arrivo a Milano ore 13,50 del giorno successivo).

11° giorno. Rientro in Italia Arrivo previsto in Italia secondo l’operativo del volo.

Quota individuale di partecipazione, base 8 persone € 3.290,00 comprensiva di:

Volo internazionale tasse aeroportuali incluse Volo per Paro a/r Tasse aeroportuali incluse Trasferimenti in minibus con autista, a/c. Sistemazione in hotel 3 stelle in camera doppia Trattamento di pensione completa in Bhutan, camera e colazione a Kathmandu Guida locale in inglese Tassa reale del Bhutan Ingressi ai monumenti e siti Visto di Ingresso in Bhutan Assicurazione Medico Bagaglio

La quota non comprende: Mance, bevande, extra personali, tutto quanto non espressamente indicato

Supplementi Supplemento camera singola €. 345,00,

L'organizzazione si riserva la facoltà di modificare il programma, itinerari ed escursioni, in base alla valutazione dell'accompagnatore e/o della guida, alla percorribilità delle strade, degli orari di apertura dei siti e per qualsiasi altra necessità.

INFO ADEGUAMENTO CAMBIO. A causa della fluttuazione valutaria (dollaro/euro) la quota di partecipazione potrebbe essere soggetta ad aumenti per adeguamento delle valute. HOTEL CHE SI PREVEDONO DI UTILIZZARE O SIMILARI Kathmandu: Hotel Himalayan Thimpu: Hotel Migmar / Kisa hotel / Hotel Pedling / Dorji Elements o similare Paro: Hotel Olathang / Tashi Namgey resort / Kyichu Resort / Hotel Drukchen o similare Punakha: Damchen resort / Zangtho Pelri / Mari Phunsum

CAPITALE: Thimphu (Punakha è la capitale invernale) SUPERFICIE: 46.500 Kmq POPOLAZIONE: 758.000 FORMA DI GOVERNO: monarchia costituzionale MONETA: Ngultrum e Rupia indiana RELIGIONE: buddhismo Mahayana 75%, indusimo 25% FUSO ORARIO: +5h rispetto, +4h quando in Italia vige l'ora legale LINGUA: dzongkha, 19 dialetti, tre gruppi etnici principali (Sharchop, Ngalop, Lotshampa). Al di fuori di Thimphu l’inglese è quasi sconosciuto. DOCUMENTI: passaporto con validità residua di sei mesi. La procedura per il rilascio del visto è curata dalla nostra organizzazione. Il governo del Buthan chiede di dimostrare una spesa minima giornaliera da 200 a 290 USD al giorno. L’emissione del visto costa 40 €. CARATTERISTICHE DEL VIAGGIO è richiesto spirito di adattamento ed elasticità per i seguenti fattori: possibili variazioni del programma, effettivi tempi di spostamento, alle condizioni climatiche ed ambientali. Nel paese si vive ancora in una realtà in cui orari, puntualità, ritmi non sempre coincidono con le nostre abitudini. Ricordiamo che alcuni dzong sono sedi anche amministrative con le conseguenti limitazioni circa ingressi ed orari. CLIMA. Sono individuabili tre grandi zone climatiche: tropicale, con giungla, fino a 1700 m; temperata, con larghe valli coltivate a terrazza, tra i 1500 e i 3500 m; le montagne himalayane, tra i 3500 e i 5200 metri. Le temperature oscillano tra i -6°C e i 17°C di gennaio e i 13°-30° C di luglio. La

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primavera è il momento migliore per visitare il paese. Il freddo che caratterizza i mesi invernali inizia a mitigarsi con i primi di marzo, in coincidenza con il losar, il capodanno bhutanese. La stagione estiva (giugno-settembre) è il periodo del monsone (che causa tra il 60 e 90% delle precipitazioni annue), con fitte piogge notturne e lunghi periodi asciutti di giorno. Nelle regioni settentrionali ciò comporta la possibilità di frequenti valanghe. Più riparate sono invece le regioni centrali, mentre la zona meridionale è coperta da piogge torrenziali tipiche di tutto il subcontinente indiano. Al termine del monsone ha inizio l’autunno, anch’esso un buon periodo per visitare il paese, grazie al clima tiepido e al cielo quasi sempre sgombro da nuvole. E’ possibile visitare le vette dell’Himalaya nel periodo che va da ottobre a marzo. Con ottobre e novembre i giorni si fanno sempre più corti e le serate più fresche. Alla fine di novembre il clima è già invernale: i giorni sono ancora soleggiati, ma di notte la temperatura si abbassa. Durante l’inverno il clima è freddo e nevica nelle regioni più alte, con conseguente chiusura di alcune strade. Nelle pianure meridionali però, soprattutto in quelle a ridosso della frontiera indiana, il clima si mantiene decisamente più temperato e meno rigido. PREACAUZIONI SANITARIE. Nessuna vaccinazione è obbligatorie; è consigliata la copertura contro il tifo, epatiteA , epatite B; è opportuno anche un richiamo antipolio in quanto la poliomielite è ancora presente nel Paese. La profilassi antimalarica è consigliata per la visita delle zone di Chhukha, Samchi, Samdrup, Jonkhar, Geylegphug e Shemgang. ELETTRICITÀ: 230 volt; oltre l’adattatore è utile portarsi dietro una torcia, date le frequenti interruzioni dell’elettricità nella zona orientale e centrale del Paese. TELEFONO: è possibile telefonare da tutti i maggiori hotel, pochi però hanno il telefono in camera. Le tariffe sono particolarmente elevate. La telefonia mobile è di recente introduzione, ma al momento non esiste copertura in roaming. ACQUISTI: in Bhutan l’usanza della contrattazione non è molto diffusa, ma è tollerata. Evitare l’acquisto di oggetti antichi a meno che non si sia disposti a richiedere le autorizzazioni all’esportazione. Nel dubbio, chiedere sempre all’accompagnatore. I possibili acquisti, specie a Kathmandu, sono tanti: trombe rituali, marionette, tappeti, maschere in cartapesta, stuoie, carta-riso, pashmina, ruote-preghiera, tè, spezie, incensi, gioielli d’argento corallo e turchese, sculture in legno, vasellame anche in bronzo. In genere molti degli oggetti reperibili in Bhutan sono di produzione nepalese. IN VALIGIA: creme solari, occhiali da sole, cappellino, un impermeabile, e qualche indumento pesante per le zone più elevate. Medicinali d’uso personale. Abbigliamento rispondente alle caratteristiche dei luoghi visitati, specie quelli sacri. Scarpe comode adatte anche a camminate in luoghi non asfaltati, calzini di ricambio da utilizzarsi dopo le visite nei templi in cui fosse necessario accedere senza scarpe.