DOMENICA 8 MAGGIO 2016 [email protected]Anno XXI - N. 1076 FOGLIO di COLLEGAMENTO della PARROCCHIA “MADONNA STELLA MARIS” - CHIESA SAN GIORGIO Via Sulki 1A - 08048 ARBATAX di TORTOLI’ - Parroco: Don Piergiorgio Pisu / Email: [email protected]Tel. Uff.: 0782/667651 - Abitazione 0782/667233 - Telefono Cell.: 345/8514405 www.parrocchiastellamaris.it La festa in onore del nostro compatrono San Giorgio, Vescovo di Suelli, quest’anno coincide con la solennità della ascensione al cielo del Signore Gesù. Come tutte le solennità di questo anno giubilare della misericordia, anche la solennità dell'Ascensione al cielo di nostro Signore Gesù Cristo, che celebriamo in questa seconda domenica di maggio, nella festa della mamma, nel ricordo annuale della Madonna di Pompei, ci impegna a riflettere su quell'ascendere di Cristo alla gloria del cielo, da dove era venuto, per portare al mondo la pace e la riconciliazione e perché noi fossimo partecipi della sua vita divina. "Ed essi, gli Apostoli - dice il Vangelo - dopo averlo adorato, ritornarono a Gerusalemme con grande gioia". Non si fa festa per una partenza, non si gioisce per un distacco, né si è contenti per una separazione. Allora la festa della Ascensione ha altre connotazioni e prerogative. Quella che parve una partenza fu invece il compimento e il culmine della gloria. La NOSTRA SIGNORA DI FATIMA prega per noi e per il mondo intero chiamiamo Ascensione al cielo per indicare proprio la gloria e non la lontananza. Come quando diciamo Padre nostro che sei nei cieli, non preghiamo un Dio irraggiungibile e inaccessibile, ma ci affidiamo ad un Padre che sa tutto, può tutto e ama tutti. L'Ascensione è, per così dire, la conferma e il collaudo della risurrezione, rende manifesto chi è veramente Colui che risuscitò, e perché e per chi. E' Cristo, Dio fatto Uomo, venuto nel mondo per recuperare tutti gli uomini e donne di tutti i tempi alla dignità di figli di Dio. "Sono uscito dal padre e sono venuto nel mondo, ora lascio il mondo e ritorno al Padre e vado a prepararvi un posto, poi ritornerò, vi prenderò con me, perché siate anche In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto». Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.
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· Allora la festa della Ascensione ha altre connotazioni e ... visto in una vetrina della città. Non se la poteva più togliere dalla mente. ... Andrea conosceva le difficoltà
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FOGLIO di COLLEGAMENTO della PARROCCHIA “MADONNA STELLA MARIS” - CHIESA SAN GIORGIO Via Sulki 1A - 08048 ARBATAX di TORTOLI’ - Parroco: Don Piergiorgio Pisu / Email: [email protected]
La festa in onore del nostro compatrono San Giorgio, Vescovo di Suelli, quest’anno coincide con la solennità della ascensione al cielo del
Signore Gesù.
Come tutte le solennità di
questo anno giubilare della
misericordia, anche la solennità
dell'Ascensione al cielo di nostro
Signore Gesù Cristo, che
celebriamo in questa seconda
domenica di maggio, nella festa
della mamma, nel ricordo annuale
della Madonna di Pompei, ci
impegna a riflettere su
quell'ascendere di Cristo alla gloria
del cielo, da dove era venuto, per
portare al mondo la pace e la
riconciliazione e perché noi fossimo
partecipi della sua vita divina.
"Ed essi, gli Apostoli - dice il Vangelo - dopo averlo adorato, ritornarono a Gerusalemme con grande gioia". Non si fa festa per una partenza, non si gioisce per un distacco, né si è contenti per una separazione. Allora la festa della Ascensione ha altre connotazioni e prerogative. Quella che parve una partenza fu invece il compimento e il culmine della gloria. La
NOSTRA SIGNORA DI FATIMA
prega per noi e per il mondo intero
chiamiamo Ascensione al cielo per indicare proprio la gloria e non la lontananza. Come quando diciamo Padre nostro che sei nei cieli, non preghiamo un Dio irraggiungibile e inaccessibile, ma ci affidiamo ad un Padre che sa tutto, può tutto e ama tutti. L'Ascensione è, per così dire, la
conferma e il collaudo della
risurrezione, rende manifesto chi è
veramente Colui che risuscitò, e
perché e per chi. E' Cristo, Dio fatto
Uomo, venuto nel mondo per
recuperare tutti gli uomini e donne
di tutti i tempi alla dignità di figli di
Dio. "Sono uscito dal padre e sono
venuto nel mondo, ora lascio il
mondo e ritorno al Padre e vado a
prepararvi un posto, poi ritornerò, vi
prenderò con me, perché siate anche
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto». Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.
Pagina 2 ANNO XXI - N° 1076 - 08/05/2016
PREGHIERA La tua ascensione al cielo, Gesù,
non segna un distacco dalla terra,
ma piuttosto un compimento,
una situazione tanto attesa.
Perché solo ora gli apostoli
cominciano la loro missione?
Perché proprio in questo frangente
li spedisci in un‘avventura folle:
portare dovunque il tuo Vangelo,
offrire il perdono di Dio,
trasformare l’esistenza di chi crede?
Adesso, salendo al cielo,
tu sei veramente vicino a tutti,
senza alcuna barriera,
senza limiti di tempo e di luogo.
Adesso tu accompagni
i tuoi discepoli
con la forza del tuo Spirito.
Non si sentiranno mai soli,
abbandonati a se stessi,
in balìa delle forze avverse
che pur dovranno affrontare.
Tu sei con loro, tu sei con noi, oggi.
Anche se non ti vediamo,
tu sei presente
ed agisci attraverso la tua parola,
attraverso i santi sacramenti.
Tu continui a visitarci
nei poveri che incontriamo.
E’ questa la sorgente
della nostra gioia,
questa la certezza
che non ci abbandona:
qualunque cosa accada,
tu ci sei vicino.
Santa Maria,
compagna di viaggio
Santa Maria, Madre tenera e forte, nostra compagna di viaggio sulle strade della vita, ogni volta che contempliamo le grandi cose che l'Onnipotente ha fatto in te, proviamo una così viva malinconia per le nostre lentezze, che sentiamo il bisogno di allungare il passo per camminarti vicino. Asseconda, pertanto, il nostro desiderio di prenderti per mano,
e accelera le nostre cadenze di camminatori un po' stanchi. Divenuti anche noi pellegrini nella fede, non solo cercheremo il volto del Signore, ma, contemplandoti quale icona della sollecitudine umana verso coloro che si trovano nel bisogno, raggiungeremo in fretta "la città" recandole gli stessi frutti di gioia che tu portasti un giorno a Elisabetta lontana.