Sicurezza sui luoghi di lavoro ; D.Lgs. n° 81/2008
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Sicurezza sui luoghi di lavoro Informazione dei Lavoratori
Breve excursus sulla D.Lgs. n° 81/2008
Sicurezza sui luoghi di lavoro
StudioCasseseFormazione&Comunicazione
mercoledì 6 gennaio 2010
StudioCasseseFormazione&Comunicazione
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mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Cos’è la SicurezzaUna definizione
La sicurezza è un bisogno fondamentale dell’uomo assieme alla sopravvivenza e
precede ogni altra necessità sociale
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Parliamo di Bisogni 5
Fisiologici
Sicurezza
Appartenenza
Stima
Auto realizzazione La piramide di maslow
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Parliamo di Bisogni 5
La sicurezza è il primo bisogno dell’uomo dopo la sopravvivenza. Precede ogni altra necessità sociale e senza la soddisfazione di questo stadio è praticamente impossibile proseguire l’ascesa verso mete più ambiziose.
Fisiologici
Sicurezza
Appartenenza
Stima
Auto realizzazione La piramide di maslow
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Parliamo di Bisogni 5
La sicurezza è il primo bisogno dell’uomo dopo la sopravvivenza. Precede ogni altra necessità sociale e senza la soddisfazione di questo stadio è praticamente impossibile proseguire l’ascesa verso mete più ambiziose.
Fisiologici
Sicurezza
Appartenenza
Stima
Auto realizzazione La piramide di maslow
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
La conoscenza dei rischi
Conoscere i rischi presenti nel nostro lavoro significa eliminare o ridurre drasticamente la possibilità di incidenti ed i conseguenti danni a cose o persone
6
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Il Rischio
Il rischio non rappresenta l’evento dannoso, ma la possibilità che questo si verifichi
7
Situazione a Rischio
Incidente
Danni a cose
Danni a persone
mercoledì 6 gennaio 2010
0
350
700
1.050
1.400
1.2261.369
1.2871.305
1.137
1.124
2005
2004
2003
2002
2001
2000
+
Diamo i Numeri
Alcune statistiche in tema di Sicurezza sul Lavoro
8
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Infortuni sul Lavoro in ItaliaIndustria e Servizi
9
0
232.500
465.000
697.500
930.000 906.225 920.649 894.664 880.242 869.439844.969
20002001
20022003
2004 2005
Infortuni in Italia
0
350
700
1.050
1.4001.226
1.3691.287 1.305
1.1371.124
20052004
20032002
20012000
Infortuni Mortali in Italia
1226 365
= 3,6 al giorno
*Infortuni avvenuti in ciascun anno e denunciati all'INAIL
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Infortuni sul Lavoro in Campania Industria e Servizi
10
0
8.250
16.500
24.750
33.000 32.389 31.74028.738 29.196 28.742 27.984
20002001
20022003
20042005
Infortuni in Campania
0
22,5
45,0
67,5
90,078
69 7069
78 84
20052004
20032002
20012000
Infortuni Mortali in Campania
*Infortuni avvenuti in ciascun anno e denunciati all'INAIL
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Malattie Professionali denunciate ItaliaIndustria e Servizi
11
0
7.000
14.000
21.000
28.000
24.761
27.134 25.522 23.89825.098 24.944
20002001
20022003
20042005
Malattie professionali denunciate in Italia
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Indennizzi MalattieMalattie prof. manifestatesi in ciascun anno e definite con indennizzo al 31.dic. dell'anno successivo
12
0
150
300
450
600 553 515 476521 511
416
20002001
2002 2003 2004 2005
Temporanea
0
1.000
2.000
3.000
4.000
1.6591.7671.948 2.344 2.737 3.160
20052004
20032002
20012000
Permanente
0
32,5
65,0
97,5
130,0
8878
101116 114
125
2000 2001 2002 2003 2004 2005
Morte
mercoledì 6 gennaio 2010
0
350
700
1.050
1.400
1.2261.369
1.2871.305
1.137
1.124
2005
2004
2003
2002
2001
2000
+
Le Fonti
Le Fonti Normative sulla Sicurezza
13
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Il quadro normativo
Le fonti:
Costituzione artt. 32, 38 e 41;
Leggi, Decreti legge,
Decreti legislativi, D.P.R.
Codici
Decreti ministeriali
Circolari e Linee guida Coordinamento delle Regioni
14
Costituzione
della Repubblica
Italiana Circolari e Linee guida Coordinamento delle Regioni Circolari e Linee
guida Coordinamento delle Regioni Circolari e Linee guida
Coordinamento delle Regioni Circolari e Linee guida Coordinamento
delle Regioni Circolari e Linee guida Coordinamento delle Regioni
Circolari e Linee guida Coordinamento delle Regioni Circolari e Linee
guida Coordinamento delle Regioni Circolari e Linee guida
Coordinamento delle Regioni Circolari e Linee guida Coordinamento
delle Regioni Circolari e Linee guida Coordinamento delle Regioni
Circolari e Linee guida Coordinamento delle Regioni Circolari e Linee
guida Coordinamento delle Regioni Circolari e Linee guida
Coordinamento delle Regioni Circolari e Linee guida Circolari e Linee
guida Coordinamento delle Regioni Circolari e Linee guida
Coordinamento delle Regioni Circolari e Linee guida Coordinamento
delle Regioni Circolari e Linee guida Coordinamento delle Regioni
Coordinamento delle Regioni Circolari e Linee guida Coordinamento
delle Regioni Circolari e Linee guida Coordinamento delle Regioni
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Costituzione15
Costituzione della Repubblica Italiana
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti
32
I lavoratori hanno diritto che siano previsti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.
38
L’iniziativa economica privata è libera.Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
41
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Articolo 38 Cost.16
Tutela delle condizioni di lavoroL’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro
2087
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Normativa Speciale
Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro D.P.R. 547/55
Norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro integrative di quelle generali emanate con D.P.R. 547/55 D.P.R. 302/56
Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni D.P.R. 164/56
Norme generali per l'igiene del lavoro D.P.R. 303/56
17
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Campo di applicazione del D.P.R. 547/55 e del D.P.R. 303/56
Si applicano a tutte le attività, sia pubbliche che private, alle quali siano addetti lavoratori subordinati o ad essi equiparati, fatte salve alcune specifiche attività espressamente escluse in quanto disciplinate da altre normative (es. esercizio di miniere e cave, servizi e impianti gestiti dalle Ferrovie, esercizio di trasporti pubblici, ecc.).
18
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
D. Lgs. n° 277/1991
Protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro (piombo, amianto, rumore)
19
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
D.P.R. n° 459/1996
Regolamento per l’attuazione delle direttive 89/392/CEE, 91/368/CEE e 93/68/CEE concernenti il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle macchine
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mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
D.Lgs. n° 81/2008Il Testo unico
Integra la legislazione in materia di sicurezza e igiene del lavoro già esistente .
Introduce nuove figure istituzionali con compiti e funzioni specifiche per migliorare l’organizzazione aziendale per la gestione della sicurezza.
Definisce con maggiore precisione i compiti e le funzioni del datore di lavoro anche ai fini dell’informazione e formazione di tutti i dipendenti in merito all’attività da questi svolta ed in funzione dei rischi lavorativi ai quali sono esposti, con l’obbligo del rispetto delle norme di sicurezza e igiene del lavoro.
21
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Con l’introduzione del D. Lgs. 81/08
Con l’introduzione del D. Lgs. n° 81/2008 la disciplina comunitaria in materia di sicurezza sul lavoro è stata definitivamente acquisita.
attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE/89/655/CEE, 89/656/CEE, 89/269/CEE/ 89/270/CEE, 90/394/CEE e 90/679/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro
Non si è prodotta alcuna cesura alla disciplina precedente ma si sono ampliati e potenziati gli obblighi previsti con un diverso approccio alle tematiche della sicurezza e della prevenzione sul lavoro.
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mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Approfondimento-Direttive della CE recepite con il D.Lgs. 81/08
89/391 CEE: misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro.
89/654 CEE: prescrizioni minime nei luoghi di lavoro
89/655 CEE: requisiti minimi per l’uso delle attrezzature da lavoro.
89/656 CEE: attrezzature di protezione individuale durante il lavoro.
90/269 CEE: movimentazione manuale dei carichi.
90/270 CEE: videoterminali.
90/394 CEE: agenti cancerogeni.
90/679 CEE: agenti biologici.
95/63 CEE: requisiti minimi di sicurezza e salute per l’uso di attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori
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mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Con il D.Lgs legge 81/08
Con la d.gls 81/08 si definisce un sistema di gestione della SSLL che permette di controllare i rischi relativi alla salute e sicurezza dei lavoratori, di migliorare la performance del business e rendere l’ambiente di lavoro più sicuro:
identificando i pericoli e valutando i rischi per l'ambiente di lavoro
sviluppando metodi per eliminare pericoli e rischi
sviluppando misure per valutare le possibilità di miglioramento.
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mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Il testo unico e la sua sistematica
Titolo I: Disposizioni generali
Titolo II: Luoghi di lavoro
Titolo III: Attrezzature e DPI
Titolo IV: Cantieri temporanei e mobili
Titolo V: Segnaletica
Titolo VI: Movimentazione manuale dei carichi
Titolo VII: Videoterminali
Titolo VIII: Agenti fisici (rumore, ultrasuoni, infrasuoni, vibrazioni meccaniche, campi elettromagnetici, radiazioni ottiche, atmosfere iperbariche)
Titolo IX: sostanze pericolose (Agenti chimici, cancerogeni/mutageni e amianto)
Titolo X: Agenti Biologici
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mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
L’entrata in vigore del D.Lgs. n° 81/2008
30.4.2008 pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dello Stato
15.5.2008 entrata vigore
30.08.2008 proroga
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mercoledì 6 gennaio 2010
+
Le Figure Professionali
Le Figure Professionali Aziendali Aggiornate al Testo Unico
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mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Le principali figure aziendali 28
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Le principali figure aziendali 28
Datore di Lavoro1
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Le principali figure aziendali 28
R.S.P.P Resp. Serv. Prev. e protezione2Datore di Lavoro1
mercoledì 6 gennaio 2010
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Le principali figure aziendali 28
Medico Competente3R.S.P.P Resp. Serv.
Prev. e protezione2Datore di Lavoro1
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Le principali figure aziendali 28
Medico Competente3R.S.P.P Resp. Serv.
Prev. e protezione2Datore di Lavoro1
RLS Rapp. dei Lav. per la Sicurezza 4
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Le principali figure aziendali 28
Medico Competente3R.S.P.P Resp. Serv.
Prev. e protezione2Datore di Lavoro1
Preposto5RLS Rapp. dei Lav. per la Sicurezza 4
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Le principali figure aziendali 28
Medico Competente3R.S.P.P Resp. Serv.
Prev. e protezione2Datore di Lavoro1
Preposto5RLS Rapp. dei Lav. per la Sicurezza 4 Lavoratore6
mercoledì 6 gennaio 2010
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Il datore di lavoro
Il datore è il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita (non più: “è titolare de”) i poteri decisionali e di spesa.
Nelle imprese individuali è il Titolare
Nelle società è l’intero CDA in assenza di una valida delega
29
Datore di lavoro
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Il datore di lavoro
Nella impostazione dellʼattività aziendale deve predisporre
30
Risorse
Deve mettere a disposizione risorse adeguate
Linee guida
Deve predisporre la politica, le linee guida e le indicazioni di
carattere generale
Datore di lavoro
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Datore di Lavoro31
mercoledì 6 gennaio 2010
Documento della sicurezza
1
Valuta i rischi aziendali, redige il “documento della sicurezza”, programma le misure di prevenzione e protezione e individua i dispositivi di protezione individuale da assegnare al personale.
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Datore di Lavoro31
mercoledì 6 gennaio 2010
Documento della sicurezza
1
Valuta i rischi aziendali, redige il “documento della sicurezza”, programma le misure di prevenzione e protezione e individua i dispositivi di protezione individuale da assegnare al personale.
Nomine1
Nomina il responsabile e gli addetti del servizio di prevenzione e protezione e, nei casi previsti, il medico competente che provvede al controllo sanitario, preventivo e periodico dei lavoratori.
MEDICORSPP
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Datore di Lavoro31
mercoledì 6 gennaio 2010
Documento della sicurezza
1
Valuta i rischi aziendali, redige il “documento della sicurezza”, programma le misure di prevenzione e protezione e individua i dispositivi di protezione individuale da assegnare al personale.
Nomine1
Nomina il responsabile e gli addetti del servizio di prevenzione e protezione e, nei casi previsti, il medico competente che provvede al controllo sanitario, preventivo e periodico dei lavoratori.
MEDICORSPP
Formazione1
Provvede alla informazione e formazione dei lavoratori sui rischi e sulle misure di sicurezza da adottare e all’addestramento all’uso delle attrezzature e dei dispositivi di protezione individuali.
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Datore di Lavoro31
mercoledì 6 gennaio 2010
Documento della sicurezza
1
Valuta i rischi aziendali, redige il “documento della sicurezza”, programma le misure di prevenzione e protezione e individua i dispositivi di protezione individuale da assegnare al personale.
Nomine1
Nomina il responsabile e gli addetti del servizio di prevenzione e protezione e, nei casi previsti, il medico competente che provvede al controllo sanitario, preventivo e periodico dei lavoratori.
MEDICORSPP
Formazione1
Provvede alla informazione e formazione dei lavoratori sui rischi e sulle misure di sicurezza da adottare e all’addestramento all’uso delle attrezzature e dei dispositivi di protezione individuali.
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Datore di Lavoro31
Gestione delle emergenze
1
Nomina i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di gestione delle emergenze (lotta antincendio, evacua-zione, pronto soccorso)
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Il Dirigente32
Prima del Testo Unico non esisteva una definizione normativa«Il tratto caratterizzante della figura del dirigente è rappresentato dall’esercizio di un potere ampiamente discrezionale che incide sull’andamento dell’intera azienda o che attiene ad un autonomo settore produttivo della stessa»(Cass. Civ., sez. Lavoro, sent. n. 15489 dell’11.7.2007)
Normativa precedente
Persona che in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essaNon coincide necessariamente con il “Dirigente” secondo quanto stabilito dai CCNL
D.Lgs. 81/08 art. 2, lett. d
Il Dirigente, nella gestione della attività aziendale, deve attuarela politica, le linee guida e le indicazioni di carattere generale fornite dal datore di lavoro, anche organizzando l’attività lavorativa e vigilando sull’operato dei preposti.
Cosa fa ?
Novità
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
La delega di funzioni33
Nor
ma
Gen
eral
e Testo Unico
Il Testo Unico detta, per la prima volta, le condizioni di validità della delega di funzioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
In precedenza dottrina e giurisprudenza ne avevano individuato natura e caratteristiche.
Esclu
sione Testo
Unico In ogni caso, il datore di lavoro non può delegare i seguenti obblighi:
•Valutazione dei Rischi e redazione del relativo documento;
•Nomina del RSPP.
mercoledì 6 gennaio 2010
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Requisiti di validità della delega (art.16)34
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Requisiti di validità della delega (art.16)34
Del
egab
ilità
Req.
1
Delegabilità
La funzione deve essere delegabile
mercoledì 6 gennaio 2010
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Requisiti di validità della delega (art.16)34
Del
egab
ilità
Req.
1
Delegabilità
La funzione deve essere delegabile
Form
aRe
q. 2
Forma
La Delega deve essere conferita con atto scritto avente data certa
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
Requisiti di validità della delega (art.16)34
Del
egab
ilità
Req.
1
Delegabilità
La funzione deve essere delegabile
Form
aRe
q. 2
Forma
La Delega deve essere conferita con atto scritto avente data certa
Prof
essio
nalità
Req.
3 Professionalità
Il delegato deve possedere i requisiti di professionalità ed esperienza richiesti per la natura delle funzioni delegate
mercoledì 6 gennaio 2010
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Requisiti di validità della delega (art.16)34
Del
egab
ilità
Req.
1
Delegabilità
La funzione deve essere delegabile
Form
aRe
q. 2
Forma
La Delega deve essere conferita con atto scritto avente data certa
Prof
essio
nalità
Req.
3 Professionalità
Il delegato deve possedere i requisiti di professionalità ed esperienza richiesti per la natura delle funzioni delegate
Com
plet
ezza
Req.
4 Completezza
la delega deve trasferire tutti i poteri di organizza-zione, gestione e controllo richiesti dalla natura della funzione delegata
mercoledì 6 gennaio 2010
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Requisiti di validità della delega (art.16)34
Del
egab
ilità
Req.
1
Delegabilità
La funzione deve essere delegabile
Form
aRe
q. 2
Forma
La Delega deve essere conferita con atto scritto avente data certa
Prof
essio
nalità
Req.
3 Professionalità
Il delegato deve possedere i requisiti di professionalità ed esperienza richiesti per la natura delle funzioni delegate
Com
plet
ezza
Req.
4 Completezza
la delega deve trasferire tutti i poteri di organizza-zione, gestione e controllo richiesti dalla natura della funzione delegata
Aut
onom
ia F
in.
Req.
5Autonomia Finanziaria
al delegato deve essere attribuita l’autonomia di spesa necessaria per lo svolgimento delle funzioni delegate
mercoledì 6 gennaio 2010
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Requisiti di validità della delega (art.16)34
Del
egab
ilità
Req.
1
Delegabilità
La funzione deve essere delegabile
Form
aRe
q. 2
Forma
La Delega deve essere conferita con atto scritto avente data certa
Prof
essio
nalità
Req.
3 Professionalità
Il delegato deve possedere i requisiti di professionalità ed esperienza richiesti per la natura delle funzioni delegate
Com
plet
ezza
Req.
4 Completezza
la delega deve trasferire tutti i poteri di organizza-zione, gestione e controllo richiesti dalla natura della funzione delegata
Aut
onom
ia F
in.
Req.
5Autonomia Finanziaria
al delegato deve essere attribuita l’autonomia di spesa necessaria per lo svolgimento delle funzioni delegate
Acc
etta
zion
e Re
q. 6 Accettazione
la delega deve essere accettata per iscritto dal delegato
mercoledì 6 gennaio 2010
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Requisiti di validità della delega (art.16)34
Del
egab
ilità
Req.
1
Delegabilità
La funzione deve essere delegabile
Form
aRe
q. 2
Forma
La Delega deve essere conferita con atto scritto avente data certa
Prof
essio
nalità
Req.
3 Professionalità
Il delegato deve possedere i requisiti di professionalità ed esperienza richiesti per la natura delle funzioni delegate
Com
plet
ezza
Req.
4 Completezza
la delega deve trasferire tutti i poteri di organizza-zione, gestione e controllo richiesti dalla natura della funzione delegata
Aut
onom
ia F
in.
Req.
5Autonomia Finanziaria
al delegato deve essere attribuita l’autonomia di spesa necessaria per lo svolgimento delle funzioni delegate
Acc
etta
zion
e Re
q. 6 Accettazione
la delega deve essere accettata per iscritto dal delegato
Pubb
licità
Re
q. 7 Pubblicità
alla delega deve essere data adeguata e tempestiva pubblicità
mercoledì 6 gennaio 2010
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Requisiti di validità della delega (art.16)34
Del
egab
ilità
Req.
1
Delegabilità
La funzione deve essere delegabile
Form
aRe
q. 2
Forma
La Delega deve essere conferita con atto scritto avente data certa
Prof
essio
nalità
Req.
3 Professionalità
Il delegato deve possedere i requisiti di professionalità ed esperienza richiesti per la natura delle funzioni delegate
Com
plet
ezza
Req.
4 Completezza
la delega deve trasferire tutti i poteri di organizza-zione, gestione e controllo richiesti dalla natura della funzione delegata
Aut
onom
ia F
in.
Req.
5Autonomia Finanziaria
al delegato deve essere attribuita l’autonomia di spesa necessaria per lo svolgimento delle funzioni delegate
Acc
etta
zion
e Re
q. 6 Accettazione
la delega deve essere accettata per iscritto dal delegato
Pubb
licità
Re
q. 7 Pubblicità
alla delega deve essere data adeguata e tempestiva pubblicità
NO Attenzione
La delega di funzioni non esclude l’obbligo di vigilanza in capo al datore di lavoro in ordine al corretto espletamento da parte del delegato delle funzioni trasferite.
mercoledì 6 gennaio 2010
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RSPP Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
Si tratta del professionista esperto in Sicurezza (Safety) designato dai datori di lavoro per gestire tutti gli aspetti riguardanti il mantenimento ed miglioramento della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro.
Art. 2 lett. f. D.Lgs.81/2008 “Persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all’articolo 32 designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi”;
35
R.S.P.P Resp. Serv. Prev. e protezione
2
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
R.S.P.P Resp. Serv. Prev. e protezione36
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
R.S.P.P Resp. Serv. Prev. e protezione36
R.S.P.P 2
Risck
Individua i fattori di rischio, le misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente coordinando la stesura del documento di valutazione dei rischi;
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
R.S.P.P Resp. Serv. Prev. e protezione36
R.S.P.P 2
Risck
Individua i fattori di rischio, le misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente coordinando la stesura del documento di valutazione dei rischi;
R.S.P.P 2
Elabora, per quanto di sua competenza, le misure di prevenzione e di protezione e i sistemi di controllo di tali misure;
Elabora le procedure di sicurezza per le varie attività lavorative;
mercoledì 6 gennaio 2010
+StudioCasseseFormazione&Comunicazione
R.S.P.P Resp. Serv. Prev. e protezione36
R.S.P.P 2
Risck
Individua i fattori di rischio, le misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente coordinando la stesura del documento di valutazione dei rischi;
R.S.P.P 2
Elabora, per quanto di sua competenza, le misure di prevenzione e di protezione e i sistemi di controllo di tali misure;
Elabora le procedure di sicurezza per le varie attività lavorative;
R.S.P.P 2
partecipa a consultazioni, riunioni e sopralluoghi in materia di tutela della salute e di sicurezza riferite alla riunione periodica di prevenzione e protezione;
mercoledì 6 gennaio 2010
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R.S.P.P Resp. Serv. Prev. e protezione36
R.S.P.P 2
Risck
Individua i fattori di rischio, le misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente coordinando la stesura del documento di valutazione dei rischi;
R.S.P.P 2
Elabora, per quanto di sua competenza, le misure di prevenzione e di protezione e i sistemi di controllo di tali misure;
Elabora le procedure di sicurezza per le varie attività lavorative;
R.S.P.P 2
partecipa a consultazioni, riunioni e sopralluoghi in materia di tutela della salute e di sicurezza riferite alla riunione periodica di prevenzione e protezione;
R.S.P.P 2
propone programmi di informazione e formazione dei lavoratori;
fornisce ai lavoratori le informazioni relative ai rischi per la sicurezza e la salute comuni all’attività aziendale
mercoledì 6 gennaio 2010
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Il Medico Competente
Persona, incaricata dal datore di lavoro, in possesso di una particolare specializzazione (medicina del lavoro o spec. equipollente), libero professionista o dip. dell'azienda, che ha il compito di effettuare visite mediche preventive e periodiche ai lavoratori, nonché di visitare gli ambienti di lavoro almeno una volta all'anno.
Art. 2 lett. f. D.Lgs.81/2008 “medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali di cui all’articolo 38, collabora ai sensi(...omissis) , con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed è nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti di cui al presente decreto;”
37
Medico Competente3
mercoledì 6 gennaio 2010
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Medico Competente38
mercoledì 6 gennaio 2010
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Medico Competente38
Medico Competente
3
Effettua la sorveglianza sanitaria nei casi previsti dalla normativa vigente, collabora con il datore di lavoro e con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione;
mercoledì 6 gennaio 2010
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Medico Competente38
Medico Competente
3
Effettua la sorveglianza sanitaria nei casi previsti dalla normativa vigente, collabora con il datore di lavoro e con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione;
Medico Competente
3
Effettua gli accertamenti sanitari rivolti ai lavoratori ed esprime giudizi di idoneità alla mansione;
mercoledì 6 gennaio 2010
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Medico Competente38
Medico Competente
3
Effettua la sorveglianza sanitaria nei casi previsti dalla normativa vigente, collabora con il datore di lavoro e con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione;
Medico Competente
3
Effettua gli accertamenti sanitari rivolti ai lavoratori ed esprime giudizi di idoneità alla mansione;
Medico Competente
3
istruisce ed aggiorna la cartella sanitaria dei lavoratori;
fornisce informazioni ai lavoratori sul significato e sul risultato degli accertamenti sanitari;
mercoledì 6 gennaio 2010
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Medico Competente38
Medico Competente
3
Effettua la sorveglianza sanitaria nei casi previsti dalla normativa vigente, collabora con il datore di lavoro e con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione;
Medico Competente
3
Effettua gli accertamenti sanitari rivolti ai lavoratori ed esprime giudizi di idoneità alla mansione;
Medico Competente
3
istruisce ed aggiorna la cartella sanitaria dei lavoratori;
fornisce informazioni ai lavoratori sul significato e sul risultato degli accertamenti sanitari;
Medico Competente
3
Collabora alla preparazione ed alla gestione delle procedure di primo soccorso
mercoledì 6 gennaio 2010
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Medico Competente Rapporto di lavoro
Svolge la propria opera in qualità di: dipendente o collaboratore di una struttura
esterna pubblica o privata, convenzionata con l'imprenditore;
libero professionista;
dipendente del datore di lavoro.
Il dipendente di una struttura pubblica (asl ospedale, Univ., ect. ) , assegnato agli uffici che svolgono attività di vigilanza, non può prestare, ad alcun titolo e in alcuna parte del territorio nazionale, attività di medico competente.
39
Medico Competente3
mercoledì 6 gennaio 2010
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Medico Competente Condizioni di lavoro
Il datore di lavoro assicura al medico competente le condizioni necessarie per lo svolgimento di tutti i suoi compiti garantendone l'autonomia.
Il medico competente può avvalersi, per accertamenti diagnostici, della collaborazione di medici specialisti scelti in accordo con il datore di lavoro che ne sopporta gli oneri.
Nei casi di aziende con più unità produttive, nei casi di gruppi d'imprese nonché qualora la valutazione dei rischi ne evidenzi la necessità, il datore di lavoro può nominare più medici competenti individuando tra essi un medico con funzioni di coordinamento.
40
Medico Competente3
mercoledì 6 gennaio 2010
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La sorveglianza sanitaria41
mercoledì 6 gennaio 2010
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La sorveglianza sanitaria41
Visita medica preventiva
visita medica preventiva intesa a constatare l'as-senza di controindica-zioni al lavoro cui il lavo-ratore è destinato al fine di valutare la sua idoneità alla mansione specifica;
mercoledì 6 gennaio 2010
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La sorveglianza sanitaria41
Visita medica preventiva
visita medica preventiva intesa a constatare l'as-senza di controindica-zioni al lavoro cui il lavo-ratore è destinato al fine di valutare la sua idoneità alla mansione specifica;
Visita medica periodica
Visita medica periodica per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica.
mercoledì 6 gennaio 2010
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La sorveglianza sanitaria41
Visita medica preventiva
visita medica preventiva intesa a constatare l'as-senza di controindica-zioni al lavoro cui il lavo-ratore è destinato al fine di valutare la sua idoneità alla mansione specifica;
Visita medica periodica
Visita medica periodica per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica.
Visita medica su richiesta
Visita medica su richiesta del lavoratore, qualora sia ritenuta dal medico competente correlata ai rischi professionali o alle sue condizioni di salute, suscettibili di peggioramento a causa dell'attività lavorativa svolta, al fine di esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica;
mercoledì 6 gennaio 2010
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La sorveglianza sanitaria41
Visita medica preventiva
visita medica preventiva intesa a constatare l'as-senza di controindica-zioni al lavoro cui il lavo-ratore è destinato al fine di valutare la sua idoneità alla mansione specifica;
Visita medica periodica
Visita medica periodica per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica.
Visita medica su richiesta
Visita medica su richiesta del lavoratore, qualora sia ritenuta dal medico competente correlata ai rischi professionali o alle sue condizioni di salute, suscettibili di peggioramento a causa dell'attività lavorativa svolta, al fine di esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica;
Visita medica al cambio
Visita medica in occasione del cambio della mansione onde verificare l'idoneità alla mansione specifica;
Visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro nei casi previsti dalla normativa vigente.
mercoledì 6 gennaio 2010
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La sorveglianza sanitaria41
Visita medica preventiva
visita medica preventiva intesa a constatare l'as-senza di controindica-zioni al lavoro cui il lavo-ratore è destinato al fine di valutare la sua idoneità alla mansione specifica;
Visita medica periodica
Visita medica periodica per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica.
Visita medica su richiesta
Visita medica su richiesta del lavoratore, qualora sia ritenuta dal medico competente correlata ai rischi professionali o alle sue condizioni di salute, suscettibili di peggioramento a causa dell'attività lavorativa svolta, al fine di esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica;
Visita medica al cambio
Visita medica in occasione del cambio della mansione onde verificare l'idoneità alla mansione specifica;
Visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro nei casi previsti dalla normativa vigente.
Divieti
Le visite mediche di cui al comma 2 non posso-no essere effettuate
a) in fase preassuntiva;
b) per accertare stati di gravidanza;
c) negli altri casi vietati dalla normativa vigente.
mercoledì 6 gennaio 2010
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RLS Rapp. dei Lav. per la sicurezza
Persona, incaricata dal datore di lavoro, in possesso di una particolare specializzazione (medicina del lavoro o spec. equipollente), libero professionista o dip. dell'azienda, che ha il compito di effettuare visite mediche preventive e periodiche ai lavoratori, nonché di visitare gli ambienti di lavoro almeno una volta all'anno.
Art. 2 lett. i. D.Lgs.81/2008 “persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro;”
42
RLS Rapp. dei Lav. per la Sicurezza 4
mercoledì 6 gennaio 2010
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RLS Rapp. dei Lav. per la sicurezza43
mercoledì 6 gennaio 2010
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RLS Rapp. dei Lav. per la sicurezza43
RLS4
Il rappresentante dei lavora-tori per la sicurezza è il sog-getto designato ed eletto dai lavoratori per vigilare, parte-cipare e promuovere quanto è relativo alla sicurezza durante il lavoro;
mercoledì 6 gennaio 2010
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RLS Rapp. dei Lav. per la sicurezza43
RLS4
Il rappresentante dei lavora-tori per la sicurezza è il sog-getto designato ed eletto dai lavoratori per vigilare, parte-cipare e promuovere quanto è relativo alla sicurezza durante il lavoro;
RLS4
Ha libero accesso in tutti gli ambienti dove vengono svolte attività lavorative
mercoledì 6 gennaio 2010
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RLS Rapp. dei Lav. per la sicurezza43
RLS4
Il rappresentante dei lavora-tori per la sicurezza è il sog-getto designato ed eletto dai lavoratori per vigilare, parte-cipare e promuovere quanto è relativo alla sicurezza durante il lavoro;
RLS4
Ha libero accesso in tutti gli ambienti dove vengono svolte attività lavorative
RLS4
Consulta il documento di valutazione dei rischi ed il registro infortuni;
mercoledì 6 gennaio 2010
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RLS Rapp. dei Lav. per la sicurezza43
RLS4
Il rappresentante dei lavora-tori per la sicurezza è il sog-getto designato ed eletto dai lavoratori per vigilare, parte-cipare e promuovere quanto è relativo alla sicurezza durante il lavoro;
RLS4
Ha libero accesso in tutti gli ambienti dove vengono svolte attività lavorative
RLS4
Consulta il documento di valutazione dei rischi ed il registro infortuni;
RLS4
Partecipa alle riunioni periodiche di prevenzione e protezione dai rischi, ed ai sopralluoghi periodici e/o di controllo del medico competente. Propone azioni di miglioramento finalizzate alla salute e alla integrità fisica dei lavoratori;
mercoledì 6 gennaio 2010
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Il Preposto
Persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa
44
Preposto5
mercoledì 6 gennaio 2010
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Preposto45
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Preposto45
Preposto5
Predispone il lavoro controlla il buono stato delle attrezzature di lavoro e l’osservanza da parte dei lavoratori delle norme di sicurezza.
mercoledì 6 gennaio 2010
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Preposto45
Preposto5
Predispone il lavoro controlla il buono stato delle attrezzature di lavoro e l’osservanza da parte dei lavoratori delle norme di sicurezza.
Preposto5
Controlla il buono stato delle attrezzature di lavoro e l’osservanza da parte dei lavoratori delle norme di sicurezza; esige l’uso dei D.P.I. e dei dispositivi di sicurezza e provvede alla loro sostituzione quando necessario;
mercoledì 6 gennaio 2010
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Preposto45
Preposto5
Predispone il lavoro controlla il buono stato delle attrezzature di lavoro e l’osservanza da parte dei lavoratori delle norme di sicurezza.
Preposto5
Controlla il buono stato delle attrezzature di lavoro e l’osservanza da parte dei lavoratori delle norme di sicurezza; esige l’uso dei D.P.I. e dei dispositivi di sicurezza e provvede alla loro sostituzione quando necessario;
Preposto5
Si adopera, nei limiti della sua competenza, per ridurre le condizioni di pericolo di cui viene a conoscenza;
mercoledì 6 gennaio 2010
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Preposto45
Preposto5
Predispone il lavoro controlla il buono stato delle attrezzature di lavoro e l’osservanza da parte dei lavoratori delle norme di sicurezza.
Preposto5
Controlla il buono stato delle attrezzature di lavoro e l’osservanza da parte dei lavoratori delle norme di sicurezza; esige l’uso dei D.P.I. e dei dispositivi di sicurezza e provvede alla loro sostituzione quando necessario;
Preposto5
Si adopera, nei limiti della sua competenza, per ridurre le condizioni di pericolo di cui viene a conoscenza;
Preposto5
Si impegna a far rispettare l’ordine e la pulizia del settore di sua competenza; Coordina gli interventi sulla sicurezza col Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione.
mercoledì 6 gennaio 2010
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Attività del Preposto46
Persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa
D.Lgs. 81/08 art. 2, lett. e
Prima del Testo Unico non esisteva una definizione normativa
«Al preposto compete tutto quanto concerne la direzione e la sorveglianza degli operai che gli sono sottoposti, affinché dagli stessi non vengano eseguite operazioni o manovre avventate dalle quali possano scaturire condizioni di pericolo». Cass. Pen., sez. IV, sentenza del 30.4.1991
Normativa precedente
mercoledì 6 gennaio 2010
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Lavoratore
Per lavoratore subordinato si intende colui che fuori dal proprio domicilio presta il proprio lavoro alle dipendenze e sotto la direzione altrui, con o senza retribuzione, anche al solo scopo di apprendere un mestiere, un’arte o una professione.
47
mercoledì 6 gennaio 2010
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Secondo la più recente definizione
La definizione di lavoratore data dal Testo Unico differisce sostanzialmente dalla definizione offerta dall’art. 2 del D.Lgs. n.626/1994, per la quale il lavoratore e` la persona che presta il proprio lavoro alle dipendenze di un datore di lavoro, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari, con rapporto di lavoro subordinato anche speciale.
“Lavoratore è la persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività di lavoro nell’ambito dell’organizzazione di un datore pubblico e privato, con o senza retribuzione anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari ”
48
Stagista
ANCHE LUI
mercoledì 6 gennaio 2010
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Soggetti equiparati al lavoratore
Sono inclusi, diversamente da quanto previsto dal menzionato art. 2 del D.Lgs. n. 626/1994:
Il volontario (come definito dalla legge n. 266/1991, i volontari del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e della protezione civile, il volontario che presta servizio civile, il lavoratore di cui al D.Lgs. n. 468/1997 e successive modificazioni e integrazioni).
L’associato in partecipazione
49
Volontario
ANCHE LUI
associato in partecipazione
ANCHE LUI
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Lavoratore50
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Lavoratore50
Lavoratore6
Osserva le disposizioni e le istruzioni aziendali, impiega correttamente i macchinari, le attrezzature, gli utensili, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonché i dispositivi di sicurezza e utilizza in modo appropriato i dispositivi di protezione individuali (D.P.I.);
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Lavoratore50
Lavoratore6
Osserva le disposizioni e le istruzioni aziendali, impiega correttamente i macchinari, le attrezzature, gli utensili, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonché i dispositivi di sicurezza e utilizza in modo appropriato i dispositivi di protezione individuali (D.P.I.);
Lavoratore6
Non rimuove o modifica senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza, di segnalazione o di controllo;
VIETATO
Carichi Pericolo
Caduta
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Lavoratore50
Lavoratore6
Osserva le disposizioni e le istruzioni aziendali, impiega correttamente i macchinari, le attrezzature, gli utensili, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonché i dispositivi di sicurezza e utilizza in modo appropriato i dispositivi di protezione individuali (D.P.I.);
Lavoratore6
Non rimuove o modifica senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza, di segnalazione o di controllo;
VIETATO
Carichi Pericolo
Caduta
Lavoratore6
Non compie di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di sua competenza che possono compromettere la sua sicurezza e quella degli altri;
mercoledì 6 gennaio 2010
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Lavoratore6
Osserva le disposizioni e le istruzioni aziendali, impiega correttamente i macchinari, le attrezzature, gli utensili, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonché i dispositivi di sicurezza e utilizza in modo appropriato i dispositivi di protezione individuali (D.P.I.);
Lavoratore6
Non rimuove o modifica senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza, di segnalazione o di controllo;
VIETATO
Carichi Pericolo
Caduta
Lavoratore6
Non compie di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di sua competenza che possono compromettere la sua sicurezza e quella degli altri;
Lavoratore6
Segnala immediatamente al datore di lavoro o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di sicurezza, le condizioni di pericolo di cui viene a conoscenza e si adopera direttamente, in caso di urgenza, per eliminare o ridurre tali deficienze o pericoli;
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Lavoratore50
Lavoratore6
Osserva le disposizioni e le istruzioni aziendali, impiega correttamente i macchinari, le attrezzature, gli utensili, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonché i dispositivi di sicurezza e utilizza in modo appropriato i dispositivi di protezione individuali (D.P.I.);
Lavoratore6
Non rimuove o modifica senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza, di segnalazione o di controllo;
VIETATO
Carichi Pericolo
Caduta
Lavoratore6
Non compie di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di sua competenza che possono compromettere la sua sicurezza e quella degli altri;
Lavoratore6
Segnala immediatamente al datore di lavoro o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di sicurezza, le condizioni di pericolo di cui viene a conoscenza e si adopera direttamente, in caso di urgenza, per eliminare o ridurre tali deficienze o pericoli;
Lavoratore6
Si sottopone ai controlli sanitari previsti e contribuisce, agli adempimenti necessari per tutelare la sua sicurezza e salute e quella degli altri.
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Fine prima parte
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