RELAZIONE ILLUSTRATIVA SUI MATERIALI D'IMPIEGO PER … · b. CALCESTRUZZO Tutti i materiali devono rispondere alle norme UNI-EN 206-1:2006, UNI-EN 13670-1:2001, UNI 11104:2004. Secondo
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RELAZIONE ILLUSTRATIVA SUI MATERIALI D'IMPIEGO PER OPERE IN
CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO NORMALE, PRECOMPRESSO E IN
ACCIAIO
(ai sensi dell'art.4, Legge n. 1086 del 5.11.71)
a. PREMESSA
Il progetto “Salerno Porta Ovest” prevede la realizzazione di diverse strutture e
infrastrutture nell’ambito del riassetto viario ed urbanistico della città di Salerno. Il primo
stralcio - primo lotto, del suddetto progetto, riguarda alcune delle opere infrastrutturali da
realizzarsi in localià Cernicchiara.
In particolare nella presente relazione si riportano le caratteristiche e le prescrizioni
relative ai materiali impiegati nel progetto in oggetto.
Le strutture del primo lotto a realizzarsi comprendono il ponte ad arco ribassato da
realizzare nei pressi del vallone Cernicchiara, per l’attraversamento del torrente Rafastia, le
opere d’arte minori (opere di sostegno), il locale impianti a tergo della spalla del ponte.
Si evidenzia che i materiali impiegati devono ottemperare, oltre alle indicazioni indicate
nella presente relazione, a tutte le norme richiamate dalle allegate Relazioni di Calcolo ed
alle indicazioni riportate nelle tavole grafiche esecutive.
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b. CALCESTRUZZO
Tutti i materiali devono rispondere alle norme UNI-EN 206-1:2006, UNI-EN 13670-
1:2001, UNI 11104:2004.
Secondo quanto riportato nelle Relazioni di Calcolo e negli elaborati grafici, le classi
di resistenza da adottare per le parti di struttura realizzate in conglomerato cementizio
gettato in opera, dovranno rispettare i seguenti requisiti di resistenza:
Ponte:
Classe di
resistenza
Resistenza Cubica
• per magro di fondazione (cls n.1) C12/15 Rck ≥ 15 MPa
• per strutture di fondazione: platea e spalle
(cls n.2)
C28/35 Rck ≥ 35 MPa
• per baggioli in c.a. (cls n.3) C45/55 Rck ≥ 55 MPa
• per solette di impalcato e cordoli (cls n.4) C45/55 Rck ≥ 55 MPa
• per spalle (cls n.5) C45/55 Rck ≥ 55 MPa
• per predalles autoportanti (cls n.6) C28/35 Rck ≥ 35 MPa
Opere di contenimento:
Classe di
resistenza
Resistenza Cubica
• per magro di fondazione C12/15 Rck ≥ 15 MPa
• per micropali e tiranti (spalla S1) C25/30 Rck ≥ 30 MPa
• per muri di contenimento in c.a. (via
Sichelgaita)
C28/35 Rck ≥ 35 MPa
• per muri di contenimento in c.a. (via
Risorgimento)
C25/30 Rck ≥ 30 MPa
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Locale impianti:
Classe di
resistenza
Resistenza Cubica
• per magro di fondazione C12/15 Rck ≥ 15 MPa
• per platea di fondazione, muri in
elevazione e soletta di copertura in c.a.
C28/35 Rck ≥ 35 MPa
Per tutti i calcestruzzi le caratteristiche e le composizioni dell’impasto dovranno
essere le seguenti:
Cementi
Tipologia e dosaggio dei Cementi
Ponte:
Cemento tipo Dosaggio minimo
per m³ di impasto
• per magro di fondazione (cls n.1) CEM I 32.5N 200 kg/m³
• per strutture di fondazione: platea e spalle
(cls n.2)
CEM III 42.5N-LH 350 kg/m³
• per baggioli in c.a. (cls n.3) CEM I 52.5N 400 kg/m³
• per solette di impalcato e cordoli (cls n.4) CEM I 52.5N 400 kg/m³
• per spalle (cls n.5) CEM III 52.5N-LH 400 kg/m³
• per predalles autoportanti (cls n.6) CEM I 42.5N 350 kg/m³
Opere di contenimento:
Cemento tipo Dosaggio minimo
per m³ di impasto
• per magro di fondazione CEM I 32.5N 200 kg/m³
• per micropali e tiranti (spalla S1) CEM I 32.5N 600 kg/m³ di sabbia
• per muri di contenimento in c.a. (via
Sichelgaita)
CEM I 42.5N 350 kg/m³
• per muri di contenimento in c.a. (via
Risorgimento)
CEM I 42.5N 350 kg/m³
Locale impianti:
Cemento tipo Dosaggio minimo
per m³ di impasto
• per magro di fondazione CEM I 32.5N 200 kg/m³
• per platea di fondazione, muri in
elevazione e soletta di copertura in c.a.
CEM I 42.5N 350 kg/m³
Rapporto Acqua/Cemento e lavorabilità:
Ponte:
A/Cmax Slump
• per magro di fondazione (cls n.1) 0.60 S3
• per strutture di fondazione: platea e spalle
(cls n.2)
0.45 S3
• per baggioli in c.a. (cls n.3) 0.45 S4
• per solette di impalcato e cordoli (cls n.4) 0.45 S4
• per spalle (cls n.5) 0.45 S4
Opere di contenimento:
A/Cmax Slump
• per magro di fondazione 0.6 S3
• per micropali (spalla S1) 0.5 S5
• per tiranti (spalla S1) 1 S5
• per muri di contenimento in c.a. (via
Sichelgaita)
0.45 S4
• per muri di contenimento in c.a. (via
Risorgimento)
0.45 S4
Locale impianti:
A/Cmax Slump
• per magro di fondazione 0.6 S3
• per platea di fondazione, muri in
elevazione e soletta di copertura in c.a.
0.45 S4
Per migliorare la lavorabilità degli impasti (cls con A/C<0.55) si utilizzeranno additivi
superfluidificanti con dosaggio pari a:
Additivo superfluidificante 4.5 kg/m³
Per ridurre la segregazione dei calcestruzzi di fondazione con aggregati di Dmax superiori a
20 mm (platea di fondazione) si utilizzeranno additivi viscosizzanti:
Additivo viscosizzante 3.0 kg/m³
I calcestruzzi delle spalle del ponte con cementi a basso calore di idratazione (CEM
III 42.5N-LH, CEM III 52.5N-LH) saranno caratterizzato da un calore di idratazione
unitario a tre giorni (q3) ≤ 150 kj/kg per evitare eccessivi sviluppi del calore di idratazione e
rischi di fessurazione indotta da gradienti termici tra nucleo e periferia del getto.
Per i calcestruzzi del ponte a basso calore di idratazione di classe C45/55 potrà essere
utilizzato un rapporto massimo A/C=0.45 ed un dosaggio minimo di cemento pari a
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400kg/m3 (valore limite per non avere un eccessivo calore di idratazione) purchè si utilizzi
nell’impasto il seguente dosaggio di cenere volante e fumo di silice:
Cenere volante 90.0 kg/m³
Fumo di silice 30.0 kg/m³
la cui azione pozzolanica riduce il rapporto acqua/cemento al valore di A/C=0.35 per
ottenere la resistenza richiesta.
Per quanto riguarda i calcestruzzi delle sole solette di impalcato, le miscele devono essere
confezionate con opportuni additivi antiritiro con dosaggio pari ad almeno:
Additivo antiritiro 1.5 Lt/m³
Gli impasti devono essere preparati e trasportati in modo da escludere pericoli di
segregazione dei componenti o di prematuro inizio della presa al momento del getto. Il getto
deve essere convenientemente vibrato e compattato; la superficie dei getti deve essere
mantenuta umida per almeno tre giorni.
La massa volumica di tutti i calcestruzzi non deve superare il valore di:
Massa volumica ≤ 2400 kg/m³.
Deve essere impiegato esclusivamente cemento rispondente a quanto stabilito dalla UNI
EN 197:2007 e la rispondenza sarà comprovata da certificati ufficiali. Il cemento dovrà
essere conservato esclusivamente in locali coperti, asciutti.
Relativamente ai requisiti fisici il cemento dovrà soddisfare i requisiti riportati nel
prospetto II della UNI EN 197/1:2007.
Aggregato fine (sabbia) Sia di origine naturale che di frantumazione, devono essere costituiti da elementi
non gelivi e non friabili, privi di sostanze organiche, limose ed argillose in proporzioni nocive
all’indurimento del conglomerato o alla conservazione delle armature. La sabbia dovrà
essere prelevata esclusivamente da fiumi e da fossi; dovrà essere costituita da elementi
prevalentemente silicei, di forma angolosa e di grossezza assortita; dovrà essere aspra al
tatto e senza lasciare traccia di sporco; dovrà essere esente da cloruri e scevra di materie
terrose, argillose, limacciose e polverulenti; non dovrà contenere fibre organiche, oltre a
quanto stabilito dalla UNI EN 197:2007.
Tutti i calcestruzzi faccia vista con superfici esterne effetto bocciardato previsti in
progetto dovranno avere colore grigio chiaro. Tale requisito sarà ottenuto impiegando inerti
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fini provenienti dalla frantumazione di rocce calcaree bianche (tipo bianco Zandobbio o
equivalente).
Il diametro massimo da utilizzare sarà pari a 3mm.
Aggregato grosso (ghiaia e pietrisco) La ghiaia dovrà essere formata da materiali resistenti, inalterabili all'aria, all'acqua
ed al gelo, gli elementi dovranno essere puliti ed esenti da cloruri e da materiali polverulenti;
dovranno essere tondeggianti e dovranno essere esclusi elementi a forma di ago e di
piastrelle. Dovranno rispondere ai requisiti richiesti dalla UNI EN 197:2007.
Ad ogni modo la dimensione massima della ghiaia sarà commisurata per
l'assestamento del getto, ai vuoti tra le armature e tra i casseri tenendo presente che il
diametro massimo dell'inerte non deve superare 0,6-0,7 volte la distanza minima tra due
ferri contigui e dovrà essere inferiore ad 1/4 della dimensione minima della struttura.
Il pietrisco e la graniglia dovranno provenire dalla spezzatura di rocce silicee,
basaltiche, porfiree, granitiche o calcaree, rispondenti in genere ai requisiti prescritti per
pietre naturali nonché a quelli prescritti per la ghiaia al precedente punto. Dovrà essere
escluso il pietrisco proveniente dalla frantumazione di scaglie di residui di cave.
I diametri massimi da utilizzare nel confezionamento saranno:
Ponte:
Classe di
resistenza
Dmax (mm)
• per magro di fondazione (cls n.1) C12/15 25
• per strutture di fondazione: platea e spalle
(cls n.2)
C28/35 25
• per baggioli in c.a. (cls n.3) C45/55 16
• per solette di impalcato e cordoli (cls n.4) C45/55 16
• per spalle (cls n.5) C45/55 16
• per predalles autoportanti (cls n.6) C28/35 20
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Opere di contenimento:
Classe di
resistenza
Dmax (mm)
• per magro di fondazione C12/15 25
• per muri di contenimento in c.a. (via
Sichelgaita)
C28/35 20
• per muri di contenimento in c.a. (via
Risorgimento)
C25/30 20
Locale impianti:
Classe di
resistenza
Dmax (mm)
• per magro di fondazione C12/15 25
• per platea di fondazione, muri in
elevazione e soletta di copertura in c.a.
C28/35 20
Acqua di impasto L’acqua per gli impasti deve essere limpida e priva di sali.
L'acqua dovrà essere dolce, limpida non aggressiva e priva di terre. Non dovranno
essere impiegate acque eccessivamente dure, ricche di solfati o di cloruri; acque di rifiuto,
anche se limpide, se provenienti da fabbriche di qualsiasi genere; acque contenenti argilla,
humus, limo; acque contenenti residui grassi, oleosi o zuccherini; acque piovane.
Fermo restando quanto disposto dalla UNI EN 197:2007 e dalla UNI EN 1008:2003,
e ritenuto che l'eccesso di acqua costituisce causa fondamentale della riduzione di
resistenza del conglomerato, nella determinazione della qualità dell'acqua, per l'impasto si
dovrà tenere conto anche di quella contenuta negli inerti.
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Classe di esposizione La classe di esposizione rappresenta un parametro essenziale nella valutazione
delle condizioni di ambientali cui il conglomerato è esposto nella sua vita utile. In base alle
indicazioni contenute nelle linee guida sul calcestruzzo strutturale e dalla UNI EN 206:2006,
ed in riferimento alla specificità del manufatto, avremo le seguenti classi in funzione delle
diverse parti tipologiche della struttura:
Ponte:
Classe di
resistenza
Classe di esposizione
• per magro di fondazione (cls n.1) C12/15 X0
• per strutture di fondazione: platea e spalle
(cls n.2)
C28/35 XC2
• per baggioli in c.a. (cls n.3) C45/55 XC3
• per solette di impalcato e cordoli (cls n.4) C45/55 XC4-XD1
• per spalle (cls n.5) C45/55 XC4-XD1
• per predalles autoportanti (cls n.6) C28/35 XC3
Opere di contenimento:
Classe di
resistenza
Classe di esposizione
• per magro di fondazione C12/15 X0
• per micropali e tiranti (spalla S1) C25/30 XC2
• per muri di contenimento in c.a. (via
Sichelgaita)
C28/35 XC2
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• per muri di contenimento in c.a. (via
Risorgimento)
C25/30 XC2
Locale impianti:
Classe di
resistenza
Classe di esposizione
• per magro di fondazione C12/15 X0
• per platea di fondazione, muri in
elevazione e soletta di copertura in c.a.
C28/35 XC2-XD1
Copriferri minimi
Nel progetto redatto, si adottano i valori minimi riportati nella pagina seguente.
CMin
• per strutture di fondazione 40mm
• per strutture f.v. effetto bocciardato 40mm
• per strutture in elevazione 30mm
c. ACCIAIO IN BARRE AD ADERENZA MIGLIORATA PER C.A.
Non si devono porre in opera armature ossidate, con corrosioni che ne menomino la
resistenza o ricoperte da sostanze che possano ridurne sensibilmente l’aderenza al
conglomerato ed in ogni caso dovranno rispondere a tutti i requisiti riportati nella circolare
del Ministero dei LL.PP. n.37406 del 24/06/1993 e nella UNI EN 10080:2005 relativamente
agli acciai ad aderenza migliorata. Devono essere utilizzati acciai B450C.
Le barre piegate devono presentare nelle piegature un raccordo circolare di raggio
non inferiore a 6 volte il diametro. Tutti gli ancoraggi di staffe e tirantini devono essere
risvoltati verso l’interno dell’elemento strutturale di 135° con lunghezza pari a 10Φ.
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Per la piegatura si raccomanda l’uso dei seguenti mandrini, in funzione della
tipologia di acciaio ed in base al diametro delle barre:
Acciaio ad aderenza migliorata B450C
barre Φ≤12mm diametro del mandrino Φ*≤4Φ
barre 12≤Φ≤16mm diametro del mandrino Φ *≤5 Φ
barre 16≤ Φ ≤24mm diametro del mandrino Φ *≤8 Φ
barre 24≤ Φ ≤40mm diametro del mandrino Φ *≤10 Φ
Acciaio ad aderenza migliorata B450C (saldabile)
Tensione caratteristica di snervamento fyk ≥ 430 N/mm²
Tensione caratteristica di rottura ftk ≥ 540 N/mm²
Allungamento Agt,k ≥ 7.5%
Diametro massimo utilizzato Φmax ≤ 26 mm
Modulo elastico medio Ea = 205.000 N/mm²
Giunzioni Le giunzioni delle barre devono avvenire di preferenza in zona non tesa, ovvero in
regioni in cui si riscontrino minori sollecitazioni.
Le giunzioni possono avvenire secondo le seguenti modalità:
- mediante saldature, in accordo a quanto previsto per gli acciai al punto
11.3.2.7 del D.M. ‘08, previa certificazione della saldabilità delle barre
adottate, verifica delle compatibilità fra metalli e del supporto adottato;
- mediante manicotti filettati o giunzioni meccaniche, preventivamente validate
da prove sperimentali o coperte da brevetto;
- a mezzo di sovrapposizione delle barre per una lunghezza in retto non
inferiore a 60 volte il diametro della barra in oggetto.
Nel caso in cui si adottino barre di diametro Φ≥32mm occorrerà adottare particolari
cautele negli ancoraggi e nelle sovrapposizioni.
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d. ACCIAIO DA CARPENTERIA METALLICA
Tutti i materiali devono rispondere alle norme UNI-EN ISO 15630-1:2004, UNI-EN
10025, UNI-EN 10210, UNI-EN 10219-1, UNI-EN ISO 15630-3:2004.
I profili a caldo e le lamiere in acciaio sono realizzati con i seguenti tipi di acciai da
carpenteria metallica:
S355J0 - Tensione di rottura a trazione fyk ≥ 510.00 MPa
- Tensione di snervamento fyk ≥ 355.00 MPa
- Resilienza KV ≥ 27J
- Modulo di elasticità normale Es = 206000 MPa
- Modulo di elasticità tangenziale Gs = 78400 MPa
I profili devono essere posti in opera privi di tracce di ruggine e trattati con
idrosabbiatura prima della operazioni di zincatura. Come protezione alla corrosione si
prevede una fase di zincatura a caldo ottenuta per bagno di infusione oppure una zincatura
a freddo ove non possibile a caldo.
Le caratteristiche dei materiali dovranno corrispondere a quelle indicate nel D.M. 14
gennaio 2008 – Capitolo 11.3.4.
I materiali da impiegarsi per la realizzazione delle unioni di membrature semplici
dovranno essere:
- Viti 8.8 secondo UNI EN 14399-3-4:2005
- Dadi classe 8 secondo UNI EN 14399-3-4:2005 e UNI EN 20898-2:1994
- Rosette C50 HRC32-40 secondo UNI 7845 (UNI 5714)
- Elettrodi E52 (UNI 5132-74)
Ogni partita di materiale ordinato dovrà essere corredata da certificati di ferriere
qualificate secondo D.M. 14.01.08.
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e. MALTA ESPANSIVA PER ANCORAGGI
Malta a base cementizia priva di ritiro e ad espansione controllata, ad altissima
adesione, da utilizzarsi per riempimento mediante semplice colatura o iniezione di cavità,
lesioni e porosità, in muratura, roccia, ecc., ovvero per ancoraggio di zanche, tirafondi,
bulloni e strutture metalliche per bloccaggio di basamenti, macchinari, fondazioni di pilastri,
ecc., ovvero per riempimento di giunti e collegamenti rigidi tra elementi di calcestruzzo.
L’impasto per il confezionamento di 1.00mc di miscela di malta espansiva sarà
composto in maniera indicativa da:
- Malta espansiva tipo “sika grout 212” o equivalente kg 2000
- Acqua kg 200-280
- Sabbia tonda 0-3mm kg 1000
Nel caso occorra l’utilizzo di tale malta per il riempimento di grandi volumi (V ≥ 20 l),
è necessario procedere al confezionare di tale malta aggiungendo inerte medio nella
misura:
- Ghiaietto tondo 3-8mm kg 400
per mc di miscela.
Caratteristiche di resistenza meccanica:
Resistenza a compressione a 28 gg Rck ≥ 50.0 MPa
Resistenza a flessione a 28 gg fck ≥ 8.0 MPa
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