Rassegna del 17/05/2018 - Confagricoltura Umbria · 2019-01-31 · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Rassegna del 17/05/2018 Pagina I Agricoltura Scenario Nazionale CENTRALIZZATE
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Rassegna del 17/05/2018
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Rassegna del 17/05/2018
Pagina I
Agricoltura Scenario Nazionale
CENTRALIZZATE LE AGENZIE AGRICOLE PIATTAFORMA WEBUNICA
Italia Oggi 17/05/2018 p. 1 CHIARELLOLUIGI
1
MICHELE XYLELLAPanorama 17/05/2018 p. 53 FONTANELLIGUIDO
2
Alimentare
L'OLIO (QUASI) ITALIANORepubblica 17/05/2018 p. I MATTACHEOANDREA
3
SE L'OLIO E' BUONO PERCHE' E' VARIORepubblica 17/05/2018 p. II 4
VERDURA DI STAGIONE PISELLI, FINALMENTE FRESCHIRepubblica 17/05/2018 p. IV 6
BREVI - EMILIA ROMAGNA E MARCHE: NELLE SCUOLE ILLATTE DI GRANAROLO
Resto Del Carlino 17/05/2018 p. 24 7
Innovazione e Ricerca
PERCHE' NELLE "BLUE ZONES" SI VIVE DI PIU'Panorama 17/05/2018 p. 28 8
Agricoltura Umbria
MARINI SUL BILANCIO UE: "NO AI TAGLI ALL'AGRICOLTURA "Corriere Umbria 17/05/2018 p. 5 9
Centralizzate leagenzie agricolePiattaforma web
unicaChiai•Pllo a pag. 33
Pagina
Foglio
11
Il Glill rurcr lu 1#i)1 -11 l(x cli Ageu. Sparisce
A poccorrtrul. Il 0;01'errtutor -C verrCto Zuic : atto di. för-Zu
Centralizzate le agenzie agricolePiattaforma informatica unica e medesime procedure
DI LUIGI CFHAR.ELLo
Stop ad Agecontrol spa.L'agenzia pubblica, poitrasformata in societàper azioni (controllata
al 1001/ da Agea), che per con-to del ministero delle politicheagricole efféttua controlli sulleerogazioni dei fondi europei esulla qualità dei prodotti or-tofrutticoli, verrà soppressa abreve. Cioè, non appena verràemanato il decreto di ricolloca-zione del suo personale assun-to a tempo indeterminato. Loprevede il dlgs che riforma lastessa Agenzia per le erogazio-ni in agricoltura (Agea); ente dacui transitano svariati miliardidi euro l'anno di pagamenti co-munitari all'agricoltura. Le fun-zioni ora svolte da Agecontrolverranno attribuite ad Agea,incluse le risorse finanziarie e ibeni strumentali, di cui disponela società in soppressione. Il de-creto legislativo è stato appro-vato ieri dal Consiglio dei mini-stri, dopo una lunga gestazione.Esso è in attuazione dell'art. 15della legge sulla semplificazio-ne, la razionalizzazione e la
competitività dei settori agri-colo e agroalimentare, n. 154del 2016. L'esecutivo, sempreieri e sempre in attuazione del-la medesima legge delega (art.5), ha emanato il Testo unico inmateria di coltivazione, raccol-ta e prima trasformazione dellepiante officinali (si veda articoloa lato). Ma vediamo quali sono ipunti qualificanti della rilbrmaAgea.
L'attività dell'agenzia vie-ne definita in base alle nuoveesigenze, emerse dalla Pac incorso dal 2014 e in vigore finoal 2020. In particolare, i corret-tivi puntano a:
- migliorare la qualità dei ser-vizi alle imprese agricole;
- contenere la spesa;- innalzare l'efficienza del si-
stema di pagamenti;- ottimizzare il modello di co-
ordinamento degli organismipagatori a livello regionale;
- rivedere l'attuale gestionedel Sian (Sistema informativoagricolo nazionale);
- ottimizzare l'accesso alleinformazioni, mediante realiz-zazione di una piattaforma in-formatica unica che permette
più forte integrazione tra arti-colazioni regionali e strutturacentrale. Più nello specifico, ildlgs rende obbligatoria l'omolo-gazione informatica tra sistemainformativo statale e sistemiinformativi regionali, obbli-gando di fatto tutte le regioni,e i relativi organismi pagatori,a uniformità di procedure e or-ganizzazioni.
Al decreto», spiega in unanota il Mipaaf, «mira anche adassicurare la separazione tra lefunzioni di organismo di coordi-namento e organismo pagatoreattribuite all'agenzia».
Ma il governatore veneto,Luca Zaia , protesta: «È unatto centralista di un governoal capolinea, che ha approvato atempo scaduto un provvedimen-to privo dell'intesa favorevoledella Conferenza delle regioni edi tutti i passaggi parlamentari.L'esecutivo poteva aspettare ilpronunciamento della Corte co-stituzionale sulla questione dilegittimità sollevata dal Venetosulla legge delega 154 in meritoalla cosiddetta razionalizzazio-ne ciel sistema informativo agri-colo. Invece, il Cdm ha preferitocompiere in extremis un atto diforza», ha detto Zaia.
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Agricoltura Scenario Nazionale Pagina 1
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Foglio i
Tempo persoli governatore dellaRegione Puglia, MicheleEmiliano, 58 anni.Nel 2015 bloccò il pianodi emergenza delgoverno contro la Xylella
MICHELEXYLELLA
decreto legge immediato che ci consentadi rispettare le direttive europee e il decre-to Martina, per accelerare le procedure diabbattimento degli alberi infetti». Peccatoche proprio Emiliano ha fatto di tutto perritardare gli abbattimenti, cavalcando le tesicomplottiste che vedevano dietro l'allarmeXylella le oscure manovre di qualche mul-tinazionale. Nel 2015, in seguito ai ricorsipresentati da vari movimenti pro-ulivi, laProcura di Lecce bloccò il piano di emer-genza del governo facendo perdere tempoprezioso nella lotta al batterio. Il presidentedella Regione gioiva così: «Il provvedimentodi sequestro della Procura di Lecce è arri-vato come una liberazione».
E annunciava che la Regione si sarebbecostituita parte civile nei confronti degliscienziati che hanno scoperto il batterio.Appena un anno fa Emiliano descriveva co-sì il taglio degli ulivi infetti: «È come quandonei campi di concentramento della Shoahsi uccidevano gli ultimi prigionieri mentrestavano arrivando gli Alleati».
Ancora peggio di Emiliano le uscitedei 5 Stelle. Nel 2015 il fronte pugliese delMovimento si schierava contro la strategiadel commissario per l'emergenza sotto-lineando che «il piano è impraticabile edannoso, oltre ad essere assolutamenteteorico». Sul suo blog il 14 febbraio 2016Beppe Grillo pubblicava un post intitolato«Xylella fastidiosa, una gigantesca truffa».Portabandiera delle tesi negazioniste è Cri-stian Casili, consigliere regionale per il MSsin Puglia, secondo il quale il vero problemadel disseccamento degli ulivi è l'agricoltu-ra industriale. Ora Casili, contestato dagliagricoltori che non gli credono più, cercadi recuperare credibilità scaricando tutte lecolpe su Emiliano.
E batte su un tasto di sicuro succes-so: date più soldi alle aziende colpite dallaXylella. Ma il batterio non era una truffa? n
C ï RIPRODUZIONE RISERVATA
Oggi il governatore della Puglia chiede a gran voceun decreto legge per abbattere gli ulivi colpitidal parassita . Peccato che tre anni fa (e con lui i grillini)facesse di tutto per impedire il taglio degli alberi infetti.di Guido Fontanelli
-61
igliaia di ulivi da abbat-tere, la produzione diolio pugliese a rischio eall'orizzonte un deferi-mento alla Corte di giu-stizia europea. Di chi è
meno di 100 metri, come prevede un decretourgente del governo e come richiede datempo l'Europa. La responsabilità di questastrage non è solo della Xylella, ma anche didue forze politiche a forte contenuto popu-lista: una che aspira alla guida del Pd, l'altrache è diventata il primo partito italiano edè a un passo da Palazzo Chigi.
Iniziamo con Michele Emiliano, ma-gistrato in aspettativa, presidente dellaRegione Puglia e acerrimo oppositore diMatteo Renzi all'intemo del Pd: oggi chiede«al presidente del Consiglio, Paolo Gentilo-ni, ministro dell'Agricoltura ad interim, un
la colpa di questo disastro che colpisce unaregione già alle prese con la crisi dell'Ilva?Della Xylella fastidiosa, è la risposta più ov-via. Un batterio che è riuscito a moltiplicarsiin tre province della Puglia infettando inmodo incurabile 3.277 alberi e obbligandocosì gli agricoltori ad abbattere non soloquesti ulivi ma anche quelli a distanza di
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Agricoltura Scenario Nazionale Pagina 2
iaxeputwuca Pagina
Foglio
I1
L ' OLIO ( QUASI ) ITALIANOPERCHÉ L'EXTRAVERGINE NON È SEMPRE E SOLO NOSTRO
di GIUSEPPE CALABRESE E LUCA MARTINELLI
GUSTO LETTERARIOdi Andrea Mattacheo
L'UOVOdi Wittgenstein
ate, la protagonista
K diL 'amantediWittgenstein (DavidMarkson, Clichy
2016), non si dà pace da quandoil mondo intorno a lei è svanito,e sono rimaste solo le parole. Daquando tutto ha iniziato asembrarle una mera questionedi semantica e la vita umana sulpianeta terra ha cessato diesistere. L'apocalisse èscoppiata nella sua testa ma si èdiffusa ovunque, lasciandointatti soltanto gli oggetti; lestrade sono deserte e le cose
impossibili da dire non sipossono più toccare. Nel suopassato c'è un trauma troppogrande, che non le permette piùdi credere che la realtà abbia unsenso al di là del linguaggio. Alleparole però non è mai concessodi abbracciare totalmente ilreale. E potendo soltantoleggere ciò che la circonda Katenon può più sperare diconoscerlo davvero. Non le restacosì che la possibilità diaccedere a un sapere di cuirinegozia di continuo i contornilinguistici; perché ogni
definizione col tempo le pareimprecisa. Si ripete che il mondoè tutto ciò che accade, eppure aldi fuori dei processi del suopensiero non accade più niente.Kate è impazzita e ci trascinainsieme a lei nel suo vagare in uninfinito nulla abitato soltanto dadubbi linguistici, in cui peròall'improvviso ha un momentodi lucidità. Una frazione disecondo durante la qualel'appetito e il desiderio hanno ilsopravvento sul deliriooltremodo razionale a cui lacostringe il dolore. Di fronte
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all'ennesimo pasto in scatola -gli unici sicuri, con gliingredienti scritti sullaconfezione che si possonoleggere dando l'illusione dellaconoscenza e del controllo -Kate rimpiange di non poter piùmangiare un uovo. Un uovo chesi capisce essere fresco senzadover guardare alcuna data discadenza. Un uovo di cui si puòsentire il calore senza doverpensare a null'altro che astringerlo tra le mani con lapaura di romperlo.
Alimentare Pagina 3
iaxeputwucaAl supermercato
Pagina II
Foglio 1 1 2
Se l ' olio è buono perché è varioNon produciamo abbastanza olive per un extravergine solo made in Italy
Viaggio in un'azienda che con le sue miscele soddisfa il gusto dei consumatore
di LUCA MARTINELLI , cartine di MA NUEL BORTOLETTI
uando acquistiamo una botti-glia di olio extravergine d'olivastiamo comprando una "misce-la". Non solo quando ci trovia-mo a scegliere sullo scaffale diun supermercato, tra etichette
che rispondono all'esigenza di un consumatoremedio che si aspetta sempre lo stesso olio. Spessoaccade anche con quelle etichettate come Dop eIgp, dato che i disciplinari (46, tante le varietà cer-tificate) ammettono più varietà d'olive, e in alcu-ni casi i territori di produzione sono ampi, e coin-cidono con i confini regionali. Così, è davanti aun tavolo su cui sono disposte quattro boccetted'olio extravergine di diversa provenienza cheprende corpo l'idea di uno dei prodotti di puntadel made in Italy.
La prima regola per approcciarle, suggerisceGiovanni Zucchi, è capire che «la vista nell'olionon serve». Per questo, a fianco di ogni contenito-re sta un bicchierino scuro, con la base arrotonda-ta: sta nell'incavo di una mano, e la forma aiuta ariscaldare e girare l'olio prima di degustarlo, rigo-rosamente a 27 gradi centrigradi.
Con un libro pubblicato nel 2014, L'olio non cre-sce sugli alberi, Zucchi - che è vicepresidentedell'oleificio di famiglia, un'azienda nata nel 1810che oggi ha sede e stabilimento nella zona indu-striale di Cremona - ha coniato un termine e da-to dignità a un mestiere: oggi non si parla più dimiscele, ma di blend, e lui è un blendmaster. «Ilmio è un lavoro creativo di tipo artigianale - rac-conta - , che nasce dall'assaggio di centinaia dioli extravergine d'oliva. In questo lavoro contamoltissimo la bocca, che aiuta a creare una map-pa sensoriale e ad immaginare come potrebbe le-garsi ad altre cultivar, mappate in precedenza».
Torniamo alle quattro boccette, marchiatesemplicemente A, B, C e D: «Che tipo di fruttatoprevale nell'olio che hai degustato? E una spremi-tura di olive verdi o mature?» chiede FrancescaTiberto, blendmaster all'Oleificio Zucchi. La per-cezione del "fruttato", insieme a quelle dell' "ama-ro" e del "piccante" sono le tre caratteristicheche guidano la creazione di un olio extravergined'oliva. E ogni cultivar, solo in Italia ce ne sono cir-ca cinquecento, ha determinate proprietà. «Daogni "miscela" emergono nuovi gusti in bocca enel naso, che non sono semplicemente la sommadelle materie prime utilizzate ma dipende da co-me cambia la percezione dei composti volatilipresenti nell'olio».
È solo alla fine della piccola lezione di blen-ding, che Tiberto e Zucchi rivelano che i quattrooli base che abbiamo usato non sono tutti italia-ni. A e D sono spagnoli, B greco; solo C, che è frut-
to della spremitura della cultivar coratina, la piùdiffusa in Puglia, è italiano. È una provocazione:come spiega il professor Alberto Grandi nel libroDenominazione di origine inventata. Le bugie delmarketingsuiprodotti tipici italiani (Mondadori,2018), non può esistere una questione "naziona-le" per un olio extravergine d'oliva italiano, o al-meno la ricerca dell'italianità a tutti i costi è malposta, e sono i numeri a dirlo. «Nel nostro Paese siproducono, a seconda dell'annata, tra le 180miiae le 380mila tonnellate d'olio extravergine, men-tre il consumo è di almeno 550mila tonnellate. Aquesto va aggiungo l'export, per almeno 400milatonnellate» spiega Zucchi, che per un triennio haguidato Assitol, l'associazione italiana dell'indu-stria olearia. Le elaborazione Ismea su dati Istat ri-feriti ai primi nove mesi del 2017 confermano que-sta tendenza: l'import supera l'export del 63%. Ac-quistiamo da Spagna, Grecia, Tunisia, Portogalloe Turchia; esportiamo negli Stati Uniti, in Germa-nia, in Giappone, in Francia e in Canada. La metàdi tutta la produzione certificata Dop e Igp del2016, meno di lOmila tonnellate in totale, vienevenduta all'estero, spiega il "Rapporto 2017Ismea-Qualivita sulle produzioni agroalimentarie vitivinicole italiane Dop, Igp e Stg". Le bottigliecertificate valgono in termini di volumi meno del2 per cento del mercato (e il 4,4% in valore).
Secondo Zucchi, la «compresenza di due "pola-rità" non è una contraddizione: l'industria olea-ria ha sviluppato dai primi del Novecento la capa-cità di creare blend il cui profilo di gusto è quelloricercato dai consumatori; l'olivicoltura tradizio-nale, quella da 170 piante per ettaro, disegna ilpaesaggio, e regala un prodotto che è anche ter-roir». Per questo, secondo il vicepresidente diZucchi Spa, sarebbe opportuno anche nel nostroPaese allargare l'olivicoltura con modalità media-mente intensive.
Il modello di coltivazione estensivo, infatti,non potrà mai coprire la produzione nazionale,anche perché nel caso di Dop e Igp i disciplinaridi produzione pongono un limite al raccolto. Perl'olio extravergine di oliva "Brisighella", prodottoin cinque Comuni a cavallo tra le province di Ra-venna e Forlì, è fissato in cinquanta quintali perettaro. Il prezzo medio a cui è scambiato nel 2017l'olio di Brisighella (cultivar prevalente, al 90%, laNostrana di Brisighella) è pari a circa 22 euro al li-tro.
«Il consumatore medio dichiara di voler acqui-stare l'olio extravergine a 5 euro a litro, ma nespenderebbe volentieri quattro» sottolinea Gio-vanni Zucchi. Una corsa al ribasso che apre le por-te a frodi, che sono endemiche. Ecco perché Zuc-chi Spa, 200 milioni di fatturato nel 2017, un'a-
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Alimentare Pagina 4
iaxeputwucazienda che non ha mai posseduto una pianta d'oli-vo, ha messo a punto una certificazione (volonta-ria) con Csqa e Ambiente Italia. Dal 2017 è in com-mercio un prodotto 100% italiano sostenibile, gra-zie ad accordi di filiera che coinvolgono un centi-naio di aziende agricole e frantoi. Un'etichettatrasparente permette di tracciare la provenienza
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Foglio 2 1 2
dell'oliva. E la sostenibilità è ambientale (agricol-tura a produzione integrata o biologica, impattoambientale, biodiversità), sociale (rispetto dei la-voratori e della comunità, lotta al caporalato, for-mazione), economica (prezzo equo, distribuzio-ne della ricchezza, redditività, efficienza) e nutri-zionale, con un claim legato a proprietà salutisti-che, approvato dall'Efsa.
ABBINAMENTI
Pane e pastaL'olio extravergine
a crudo è apprezzatosul pane per preparare
bruschettee se aromatizzato
perle friselle,ma anche come toccofinale sui primi piatti
VerdureOttimo perla
preparazione delleverdure sott'olio o per
il condimento da crude.Quello dolce fruttato èspesso utilizzato perinsaporire le insalate
Le immaginiRaccolta delle olive ed estrazione
nelle zone di Prato e Spoleto
Carne e PesceGeneralmente si abbina
per "similitudine disapore", ad esempio gli
oli con sentori dolcisono adatti a carni
bianche, pesci alla grigliae crostacei bolliti
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Alimentare Pagina 5
la Kepunnlica Pagina IVFoglio i
Verdura di stagione Ormai diffusissimi tutto l'anno surgelati,Piselli, finalmente freschi i piselli (Pisum sativum) possono essere
acquistati freschi a partire da maggio.Sono legumi molto proteici e hanno un ricco contenuto di vitamine,fosforo, potassio, sodio, magnesio e ferro. Nella nostra cucina siconsumano stufati - come contorno - oppure insieme a pasta oriso, come nella tradizionale ricetta veneta Risi e bisi
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Alimentare Pagina 6
il Resto dei Carlino
Emilia Romagna eMarche : nelle scuoleil latte di GranaroloGranarolo, azienda attiva nelsettore alimentare, ha vintoil bando per la distribuzionedi latte, yogurt e formaggionelle scuole primarie diEmilia Romagna e Marche.Sono coinvolti 36.000studenti, per un totale di80.000 litri di latte, 408.000vasetti di yogurt e 143.000cubetti di parmigiano.
Pagina 24Foglio i
ml STORIE DI AZIENDE
Conserve Italia firma l'accordo«Ai lavoratori 200 erro in più»
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Alimentare Pagina 7
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FRONTIERE
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Perché nelle (i llue Z OHS )) si vive di pluSi chiamano così cinque località del mondo dove le persone sono superlongeve . Come fanno ? Così.
Pagina 28Foglio i
71
Gli abitanti del mondo vivono , in media , 71,4 anni . Quel numero significa che in alcuni parti del pianetasi campa assai a lungo, in altre molto meno. In particolare, cinque luoghi godono di un'aspettativa di vitainvidiabile (tra cui anche l'Italia). Vengono definiti «le Zone blu», come spiega Time, perché nelle indaginidegli scienziati sulla longevità, vengono sempre segnate con un cerchio azzurro.
Tra chi le ha studiate, cercando di capirne i segreti di lunga vita, ci sono l'americano Dan Buettner, autoredel saggio The Blue zones, e il ricercatore italiano Valter Luongo, nel libro La dieta della longevità (Vallardi).Se poi volete saperne di più, il sito www.bluezones.com offre in abbondanza informazioni e suggerimentisu come vivere di più, restando in salute. n
SARDEGNA(Italia)
OKINAWA(Giappone)
NICOYA(Costa Rica)
L'isola vanta una delle In questo piccolo Nella penisola dipiù alte concentrazioni insieme di isole, la Nicoya l'alta presenzadi centenari al mondo, durata media della vita di persone che hannoil triplo circa di quella è 81,2 anni, raggiunta superato il secolodei Paesi occidentali in eccellenti condizioni sorprende i ricercatori.
(soprattutto tra psico-fisiche. E i Probabilmente, frai maschi, mentre centenari, di entrambi le cause, c'è anche
in genere a essere i sessi, sono numerosi il modo di alimentarsi:più longeve sono quasi come in gli abitanti nonle donne). Merito Sardegna. È anche una consumano cibi
di un ottimo kit di geni, delle popolazioni più industriali e ricavano lasenza dubbio, gentili e accoglienti maggior parte del loro
in particolare sembra al mondo, dove l'enfasi fabbisogno calorico daimportante è posta sui legami ortaggi , legumi, mais
una variante genetica familiari e sulla e frutti tropicali.chiama M26; comunità. Fattori Questa dieta ricca di
ma hanno un ruolo importanti per ridurre alimenti sani di originenon secondario al minimo lo stress e vegetale, oltre chel'alimentazione favorire una vita lunga il molto tempo libero
naturale e l'attività e sana. Non a caso è trascorso all'aperto,fisica all'aperto. bassa l'incidenza fa di questi abitanti
I pastori, per esempio, di malattie come individui forti e bensi fanno come minimo diabete, ictus , cancro, nutriti. E mentalmente
una decina di Alzheimer e obesità. in forma anchechilometri al giorno. dopo i 90 anni.
LOMA LINDA(California)
Qui la Zona blu siconcentra nel gruppo
religioso degli«Avventisti dei settimogiorno» (protestanti),i cui membri sono trai più longevi di tuttoil Nord America, dal
momento che vivonocirca dieci anni in più.Gli avventisti di Loma
Linda condividonoun insieme di principi
religiosi e di vitache favoriscono
comportamenti sani(comprese lunghe
camminate) e hannoun elevato senso
della comunità e delsupporto reciproco.
La loro alimentazione?Evitano carne
e mangiano cerealiintegrali , legumi
e pesce.
IKARIA(Grecia)
Nonostante la crisi el'austerity, gli abitantidi questa isola greca
dell'Egeo se la passanobene, da sempre: unikariano su tre supera
i 90 anni, spesso senzaincappare in demenzia
o malattiecroniche legate
all'invecchiamento.Anch'essi (un classico
nelle Blue zone)investono molto nei
legami della comunità;il che, insieme a 10 ore
di sonno notturno(e pennichelle
pomeridiane) e a unastretta aderenza alladieta mediterranea,
con tutti i suoi beneficiaccertati, li rende
sani e longevi.
28 Panorama 1 17 maggio 2018
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Innovazione e Ricerca Pagina 8
CORRIERE M MBRIA Pagina
Foglio
51
L'interventoLa governatrice dell'Umbria ha parlato a Bruxelles come presidente dei gruppo dei Pse
Marini sul bilancio Ue: "No ai tagli all'agricoltura "PERUGIA
M "Come Regioni chiediamoprima di tutto che nel prossimobilancio settennale dell'Ue ri-mangano centrali la politica dicoesione e la politica agricola,che sono il simbolo della vicinan-za e della solidarietà dell'Europa
verso i territori e i cittadini. I taglidovuti alla Brexit non possonoricadere esclusivamente su que-ste due politiche: ci batteremoper il loro adeguato finanziamen-to". È quanto ha sottolineato lapresidente della Regione Um-bria, Catiuscia Marini, interve-nendo come presidente del grup-
Critica La presidente Marini critica con l'Ue
po Pse alla plenaria del Comitatoeuropeo delle Regioni ieri a Bru-xelles durante il dibattito sullaproposta di bilancio 2021-2027con il commissario europeo peril Bilancio Gunther Oettinger."Noi pensiamo che l'ambizionedell'Europa - ha detto la Marini-deve essere dimostrata anche at-
traverso un aumento delle risor-se dirette proprie, anche chie-dendo ai Paesi membri di dareun contributo al bilanciodell'Unione europea in manierapiù consistente. La proposta dibilancio "risente della diminuzio-ne delle risorse dovute all'uscitadella Gran Bretagna, con un pic-colo incremento delle quote chegli Stati membri versano all'Unio-ne che è modesto rispetto allesfide che l'Ue ha di fronte".
VA
r sveltire i pagamentisu tre, restano i ritardi
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Agricoltura Umbria Pagina 9
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