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IL PRELIEVO EMATICO
Università degli Studi di FoggiaFacoltà di Medicina e Chirurgia
C.d.L. in Infermieristica
• Morcaldi Elsa• Paciletti Michele• Palladino Graziella
Presentato da:
Anno Accademico 2011/2012
Introduzione
Questo lavoro vuole offrire un percorso di conoscenze sulle principali strumentologie e metodologie per comprendere al meglio il perché e il come viene effettuato un prelievo ematico.
Introduzione
Il prelievo ematico è una procedura invasiva indispensabile per la diagnostica in vitro.
E’ descritta fin dai tempi di Ippocrate.
Introduzione
La tecnica più comune si basava sulla flebotomia.
Solo all’ inizio del XX secolo vennero introdotti aghi e siringhe.
Introduzione
Un ulteriore innovazione si ebbe negli anni ‘50 in cui la Becton Dickinson introdusse i sistemi a vuoto «Vacutainer».
Capitolo Primo
«La figura del prelevatore»
La figura del prelevatore
In Italia la figura del prelevatore non esiste, a differenza dei paesi anglosassoni in cui va sempre più affermandosi la figura professionale del «Phlebotomist».
La figura del prelevatore
Allora quali sono in Italia le figure professionali a cui compete questa procedura?
• Medico-Chirurgo
• Infermiere (anche in assenza del medico)
Capitolo Secondo
«Dispositivi per il prelievo ematico»
Dispositivi per il prelievo ematico
Per un corretto prelievo ematico è necessario integrare i seguenti dispositivi:
• Aghi monouso
• Holder
• Provette sottovuoto «Vacuum»
• Siringhe (in particolari situazioni di emergenza e/o clinico-anatomiche, EGA)
Dispositivi per il prelievo ematico
• Aghi «Butterfly»
• Aghi-cannula
Per la sicurezza del paziente e dell’ operatore, dopo l’ utilizzo dei seguenti dispositivi, non rincappucciarli e smaltirli in appositi contenitori rigidi per oggetti taglienti.
Dispositivi per il prelievo ematico
Quale calibro utilizzare nei prelievi?
Evidenze scientifiche dimostrano che aghi con calibro
inferiore ai 23 Gauge (G) possono provocare emolisi, si
consiglia di utilizzare aghi con calibro di 20-21 (G),
riservando aghi di piccolo per prelievi su vene piccole o
fragili.
Capitolo Terzo
«Norme per il prelievo»
Norme per il prelievo
In genere ogni prelevatore tende a
stabilire una prassi consona e
famigliare. La buona riuscita di
un prelievo ematico dipende dal
luogo, dall’ anatomia del
paziente, dai dispositivi e dalla
competenza dell’ operatore.
Norme per il prelievo
In linea generale bisognerebbe procedere come segue:
•Controllare la prescrizione e tipi di esame;
•Accertare l’ identità del paziente (pz);
•Etichettare le provette in base alla tipologia d’esame;
•Accertare le condizioni fisiche del pz;
•Entrare in stanza con tutto il materiale necessario al
prelievo per un solo pz;
Norme per il prelievo
• Scegliere il punto di prelievo:
Norme per il prelievo
Evitare prelievi da cicatrici a seguito di ustioni o di
natura chirurgica, di ematomi trombi o edemi.
•Applicare il laccio emostatico;
•Detergere la cute con alcol isopropilico al 70%;
•Indossare i guanti;
•Mettere il pollice a circa 2 cm dal punto di ingresso e
tirare la pelle verso il basso;
•Inserire l’ ago con un inclinazione tra i 25-45°
Norme per il prelievo
• dopo l’ingresso in vena diminuire l’ angolazione
dell’ago e introdurlo per circa 1 cm;
• Riempire le provette secondo un
ordine ben preciso, in modo tale da
evitare alterazioni quantitative e
qualitative nella fase diagnostica di
laboratorio;
Norme per il prelievo
Ogni provetta è destinata ad una specifica tipologia di
esami di laboratorio, tra i principali esami costituiscono
la routine:
•Emocromo;
•Ematocrito;
•V.E.S
•Glicemia.
Norme per il prelievo
• Togliere il laccio prima della rimozione dell’ ago;
• Rimuovere l’ago e esercitare pressione, sul sito di
estrazione, con ovatta o garza;
• Smaltire l’ago senza rincappucciarlo in appositi
contenitori;
• Togliere i guanti ed effettuare un lavaggio sociale
delle mani
• Controllare che il paziente stia bene e documentare
l’attività svolta.
Bibliografia
• Di Giacomo, P., & Montalti, M. (2011). L’infermiere.
Manuale teorico-pratico di
infermieristica: Maggioli Editore.
• Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia
Molecolare Clinica. (2008). Raccomandazioni per il
prelievo di sangue venoso.
• Timby, B. (2009, aprile). Fondamenti di assistenza
infermieristica, concetti e abilità cliniche di base: Mc
Graw Hill.
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