Transcript
Evento organizzato da Istituto Italiano di Project Management®
R.M. & Trappole cognitive
Roberto Meli
roberto.meli@dpo.it
Roberto Meli – PMExpo2016
Da dove partiamo ?
N. 2
Il rischio è un compagno di viaggio che abbiamo
dalla culla alla tomba. Eppure lo conosciamo
pochissimo. C’è chi lo ama e chi lo odia, chi si
lancia a capofitto in imprese temerarie e chi si
costruisce intorno corazze di routine
impenetrabili alle novità.
Non c’è scelta importante che non comporti
rischi di qualche tipo: semplicemente
non si può non rischiare !
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 6
Cosa fare ?
Identificazione
dei rischi
Quantificazione
dei rischi
Progettazione
interventi
Valutazione
efficacia interventi
Valutazione e
scelta interventi
Esecuzione
interventi
Roberto Meli – PMExpo2016
Ma sappiamo come fare ?
Siamo geneticamente dotati di strumenti di
gestione dei rischi
L’istinto, però, non sempre ci porta sulla strada
giusta
Aumentare la consapevolezza sul tema e
conoscere trappole cognitive e strumenti di
lavoro può aiutarci a migliorare
N. 7
Roberto Meli – PMExpo2016
La situazione guida la scelta
N. 8
Urgenza Tempo disponibile Importanza esito
Esperienza Strumenti
Istinto
Metodo
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 9
Attitudini personali
Molto diverse nella popolazione: il livello di
rischio con cui si è in grado di convivere
senza troppi stress dipende da persona a
persona.
Esse influenzano il giudizio sui fatti e le
motivazioni ad agire per fronteggiare i rischi
stessi.
Genere, età, cultura, situazione influenzano
l’attitudine a percepire e rispondere ai
rischi.
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 10
Abilità cognitive
Anch’esse sono variabili da individuo ad individuo ma possono essere apprese maggiormente delle attitudini.
La scienza cognitiva può aiutare a migliorare le capacità percettive mentre il risk management a migliorare le capacità d’azione.
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 11
Influenze culturali
Il fattore culturale influenza notevolmente la maggiore o
minore predisposizione al rischio degli individui.
Possiamo schematizzare il condizionamento culturale su
almeno questi tre livelli:
Cultura sociale
Cultura di gruppo
Cultura individuale
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 13
Un illusione ottica è una qualsiasi illusione che inganna l'apparato visivo umano, facendogli percepire qualcosa che non è presente o facendogli percepire in modo scorretto qualcosa che è presente. (Wikipedia)
Illusioni ottiche
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 15
Per convincerci….
Ora che lo sappiamo siamo vaccinati no ?
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 18
L’illusione cognitiva
una situazione nella quale una mente umana, in
piena facoltà di intendere e di volere, effettua
una valutazione o prende una decisione sbagliata
nella convinzione di aver fatto la migliore scelta
possibile in relazione alla propria esplicita o
implicita funzione di valore.
Illusioni cognitive
Trappole mentali
Tunnel della ragione
Bias cognitivi
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 20
Perché ?
Falsi positivi
Occuparsi di un rischio insignificante pensando che
non lo sia significa sprecare risorse per la sua
prevenzione e per la sua sorveglianza.
Falsi negativi
Non occuparsi di un rischio significativo pensando
che sia irrilevante significa, invece, risparmiare
costi di prevenzione e sorveglianza ma esporsi a
ingenti perdite inaspettate.
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 21
Cosa fare ?
Identificazione
dei rischi
Quantificazione
dei rischi
Progettazione
interventi
Valutazione
efficacia interventi
Valutazione e
scelta interventi
Esecuzione
interventi
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 22
rischio incertezza
eventi/effetti ignoti
eventi/effetti noti ma non prevedibili
complessità
Rischio e Incertezza
Roberto Meli – PMExpo2016
Che relazione c’è ?
N. 24
rischio incertezza
0% 100% 50%
minaccia
opportunità
falsa minaccia
falsa opportunità
probabilità
Roberto Meli – PMExpo2016
Facciamo un esempio
Avete una buona media e siete ad una verifica
intermedia dell’anno scolastico, il professore è in classe
e legge il registro di classe
Come prima ma il professore è in piedi e scruta
continuamente in giro
State partecipando ad un test di ammissione alla scuola
dei vostri sogni e l’aula è sorvegliata da tutor che
leggono il giornale e ogni tanto a intervalli non regolari
scrutano attentamente l’aula. Se vi scoprono la vostra
prova è finita, annullata e perdete un anno di studi.
N. 25
State facendo un test collettivo e vi mancano delle
informazioni puntuali ma importanti che sicuramente ha una
persona che conoscete e che si trova lateralmente a due file
di distanza. State valutando il rischio del chiedergli/le aiuto.
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 26
La minaccia aumenta…
…all’aumentare della probabilità di
manifestazione dell’evento
…all’aumentare dell’intensità del danno
potenziale
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 28
Vulnerabilità
Il grado di predisposizione di un soggetto a
subire le conseguenze negative di una
minaccia. Si può legare alla probabilità che, a
seguito del manifestarsi di una minaccia si
manifesti il danno.
Ad es. terremoto crollo della casa
Attacco di virus al cellulare perdita dati
Roberto Meli – PMExpo2016
Il nesso causa-effetto
Per capire bene i rischi occorre padroneggiare
bene il rapporto causa-effetto ovvero la
correlazione causale. Non siamo sempre ben
attrezzati a percepirla. Spesso confondiamo la
contemporaneità con la causalità. Ad esempio…
N. 30
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 32
Valutazione che si manifesta pria che noi abbiamo, o
riusciamo ad avere a nostra disposizione tutte le
conoscenze necessarie per formulare una opinione ben
fondata.
Ha una funzione di semplificazione della realtà,
aiutandoci a prendere rapidamente delle decisioni.
Può condurre ad accettare o rifiutare la verità di una
dichiarazione non in base alla forza degli argomenti a
supporto della dichiarazione stessa, ma in base alla
corrispondenza alle proprie idee preconcette.
Il pre-giudizio
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 33
Il “vissuto personale”
E’ legato alle esperienze precedenti ed ai sentimenti
correlati agli eventi ed alle nostre azioni.
Aspetto positivo:
Consente di risolvere rapidamente situazioni analoghe a
quelle vissute.
Aspetto negativo:
Tende a ricondurre artificiosamente l’ignoto al noto ed a
far applicare soluzioni inadeguate a nuove problematiche.
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 34
Effetto del pregiudizio
Mettere in atto comportamenti che
impediscono l’identificazione e la valutazione
corretta di un rischio.
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 35
Cosa fare ?
Identificazione
dei rischi
Quantificazione
dei rischi
Progettazione
interventi
Valutazione
efficacia interventi
Valutazione e
scelta interventi
Esecuzione
interventi
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 36
Valutazione soggettiva probabilità
Level Probability of Occurrence
1 (10%) You would be surprised if this happened.
2 (25%) Less likely to happen than not.
3 (50%) Just as likely to happen as not.
4 (75%) More likely to happen than not.
5 (90%) You would be surprised if this did not happen.
Roberto Meli – PMExpo2016
Percezione distorta degli estremi
N. 39
Un evento ha un impatto psicologico molto
maggiore quando trasforma qualcosa da
impossibile in possibile (da 0 ad є) o quando
trasforma qualcosa da possibile in certo (da
1-є a 1), piuttosto che quando trasforma
qualcosa da meno probabile a più probabile.
Roberto Meli – PMExpo2016
Estrazione vincente
N. 40
Avete davanti due urne, l’urna A e l’urna B.
Nell’urna A vi sono 100 palline bianche e 10
rosse mentre nell’urna B vi sono 9 palline
bianche e 1 rossa. Dovete bendarvi gli occhi e
scegliere di estrarre una pallina da una delle
due urne. Se riuscite a prendere una pallina
rossa ricevete un premio. In quale urna
preferite pescare ?
Roberto Meli – PMExpo2016
Estrazione vincente
N. 41
Avete davanti due urne, l’urna A e l’urna B.
Nell’urna A vi sono 100 palline bianche e 10
rosse mentre nell’urna B vi sono 9 palline
bianche e 1 rossa. Dovete bendarvi gli occhi e
scegliere di estrarre una pallina da una delle
due urne. Se riuscite a prendere una pallina
rossa ricevete un premio. In quale urna
preferite pescare ?
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 42
Testa o croce ?
Si lanciano insieme due
monetine, ne guardiamo una
sola, poniamo che sia testa e
chiediamoci: che probabilità ha
l’altra di essere testa?
•1: <50% •2: =50% •3: >50%
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 43
Testa o croce ?
Si lanciano insieme due
monetine, ne guardiamo una
sola, poniamo che sia testa e
chiediamoci: che probabilità ha
l’altra di essere testa?
•1: <50% •2: =50% •3: >50%
TT
TC
CC
CT
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 44
Illusione probabilistica
?
http://www.shodor.org/interactivate/activities/monty3/index.html
1 2 3 1 2 3
2 3 2 3
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 45
La profezia che si autorealizza
"Le generalizzazioni o aspettative di un individuo ne filtrano o deformano l'esperienza per renderla conforme alle aspettative stesse. Ma dato che non fa esperienze non conformi alle sue generalizzazioni, le aspettative ne risultano rafforzate e il ciclo continua. In questo modo la gente mantiene i propri modelli impoveriti del mondo" (Bandler & Grinder La struttura della magia).
Avete presente una stanza molto affollata? Provatevi a dire: entro 5 minuti, qui dentro accadrà una catastrofe. E’ molto probabile che la catastrofe accada davvero.
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 46
Profezie tipiche nel lavoro di gruppo
Di quella persona non ci si può proprio fidare… Sono sicuro che commetterà un sacco di errori.. Dobbiamo fargli sentire la nostra presenza sul collo !
Delegarle un lavoro è impossibile, non mostra alcun grado di autonomia e devo dirle sempre tutto, quando fa da sola sbaglia e mi tocca rifare tutto da me… preferisco cavarmela da solo !
E’ un attaccabrighe, sono sicuro che vorrà accusare noi alla riunione.. Meglio partire all’attacco prima che lo faccia lui..
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 47
Effetto delle profezie
Mettere in atto comportamenti che aumentano
oggettivamente la probabilità stimata
inizialmente di un rischio temuto.
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 48
Errore subdolo, legato alla profonda conoscenza
di un sistema;
Tende a colpire gli esperti in un campo;
Conduce a sopravvalutare la correttezza delle
proprie valutazioni;
Spesso è legata ad una forte posizione
personale, politica o di mercato.
Overconfidence
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 50
Pigrizia rappresentativa
Ipersemplificazione
Estrapolazione di analogie fuori contesto
Scarsa raccolta di informazioni
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 51
Cosa fare ?
Identificazione
dei rischi
Quantificazione
dei rischi
Progettazione
interventi
Valutazione
efficacia interventi
Valutazione e
scelta interventi
Esecuzione
interventi
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 52
Conformismo del gruppo
Condizionamento che può verificarsi in ambito di gruppi
intellettualmente omogenei, acritici e chiusi verso input
esterni.
L’influenza delle persone intorno a noi può indurci a fare
valutazioni che contrastano con la nostra percezione.
La maggioranza del gruppo può influenzare
massicciamente i comportamenti e le valutazioni di una
minoranza, determinando una forte tendenza al
conformismo di gruppo (groupthink).
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 54
Illusione di invulnerabilità del gruppo (con
conseguente ottimismo esagerato e overconfidence
Autocensura dei membri (per non entrare in
conflitto con l’opinione della maggioranza)
Una fede indiscussa nella moralità del gruppo
Sforzi collettivi di minimizzare segnali discordanti
Assenza di critiche (generata dall’autocensura) che
rafforza nei membri critici l’impressione di essere
soli e probabilmente nell’errore
Pressione psicologica del gruppo su membri che
esprimono opinioni diverse da quelle della
maggioranza
Visioni stereotipate rispetto a persone esterne al
gruppo
I segnali di “pericolo”
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 55
Per non cadere nel group thinking (conformismo acritico
che si instaura in un gruppo):
Nominare un “avvocato del diavolo”;
I membri più importanti gerarchicamente (o più
esperti) dovrebbero esprimersi per ultimi;
Adottare uno stile di conduzione democratico ed
aperto;
Creare gruppi eterogenei
Gestire bene le valutazioni di gruppo
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 56
Dissonanza cognitiva
Quando si è presa una decisione o si ha una certa convinzione, qualunque esse siano, il cervello cercherà di evitare o di sminuire l’importanza di dati che siano in conflitto con esse (dissonanza) e cercherà sostegno per la loro conferma. Ad esempio, una volta che una persona ha scelto e acquistato un oggetto particolare, eviterà accuratamente le pubblicità dei modelli concorrenti e cercherà le pubblicità del modello acquistato, filtrando irrazionalmente le informazioni che giungono in suo possesso.
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 57
Da cosa dipende ?
avversione al rimpianto
importanza della decisione (quanto più percepisco importante la scelta, tanto più tenderò ad avvalorarla in futuro),
attrattiva esercitata dalle diverse opzioni (quanto più le opzioni sono attraenti, tanto più si attiverà la dissonanza),
quantità e differenziazione delle alternative (quanto più le alternative sono simili, tanto più avrò difficoltà a scegliere e si attiverà la dissonanza).
La dissonanza colpisce prevalentemente le persone più sicure di sé o comunque tutti quelli che si definiscono esperti in un determinato campo o settore e che, basandosi su modelli di analisi collaudati, si fidano ciecamente delle indicazioni di questi ultimi, ignorando le informazioni che provengono dal mondo esterno.
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 58
Prima situazione
Avete delle quote nel fondo comune A. Nel corso dell'anno prendete in considerazione più volte l'idea di passare al fondo comune B, ma in realtà non fate mai la transazione. Alla fine dell'anno scoprite che avreste guadagnato di più se vi foste spostati sul fondo B, perché questo ha avuto performance migliori del fondo A.
Seconda situazione
Siete più sicuri delle vostre scelte: eravate nel fondo comune B, e all'inizio dell'anno, avete spostato tutti i vostri averi nel fondo A. Alla fine dell'anno scoprite che il fondo precedente ha avuto performance migliori del fondo A.
In quale delle due situazioni avreste più rimpianto?
Mettiamoci alla prova..
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 59
Cosa dice la ricerca…
Sebbene in entrambi i casi alla fine dell'anno si
sarebbe ottenuto lo stesso rendimento, con il fondo A,
la ricerca ha dimostrato che l'investitore che cambia
fondo proverà un maggiore senso di rimpianto rispetto
all'investitore che rimane fermo. È per questo motivo
che la gente ha una tendenza a rifiutare l'azione più
che l'inerzia. L'avversione al rimpianto porta gli
investitori a mantenere lo status quo e a evitare di
fare dei passi, sebbene positivi, per porre rimedio a
una particolare situazione.
Del resto: “Chi lascia la via vecchia per la nuova….
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 60
L’avversione al rimpianto
La tendenza a sentirsi afflitti una volta fatto un
errore, in maniera esagerata rispetto alla reale
consistenza dell'errore, viene definita dagli psicologi
come "paura del rimpianto": il rimpianto potenziale
che deriva da un errore ha un'influenza sul nostro
processo decisionale del tutto sproporzionata rispetto
al danno reale che potremmo subire se l'errore si
manifestasse veramente
Il problema con questo tipo di comportamento è che
rafforza l'inerzia quando invece l'azione sarebbe nei
propri interessi.
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 61
L’ancoraggio
Una funzione che il nostro cervello usa
per risolvere problemi complessi,
scegliendo un punto di riferimento
iniziale e adattando lentamente la
risposta corretta con approssimazioni
successive, quando riceve una nuova
informazione.
Le trattative commerciali sono un buon esempio di come funziona l'ancoraggio. Un buon venditore di auto negozia con i potenziali clienti cominciando da un prezzo alto e riducendo lentamente il prezzo nel corso della trattativa. Il suo scopo è "legare" (anchor) il cliente al prezzo alto (a prescindere dal reale valore dell'auto) e fare intendere al cliente che sta facendo un buon affare perché sta spuntando un prezzo più basso.
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 62
Il framing
Quanto è importante in una decisione il modo in cui
viene posta una scelta?
Moltissimo, perché il modo in cui viene formulata una
domanda può influenzare, nella direzione voluta, la
risposta.
Molti errori nascono quando non siamo consapevoli di
inserire ogni nostra decisione in una specifica frame. Una
volta “piazzata” la decisione in un binario mentale è molto
difficile uscirne e considerare altri punti di vista.
Il frame (cornice) è determinato fondamentalmente da
due aspetti: la formulazione del problema e le
caratteristiche del decisore (personalità,esperienze,
abitudini, modo di pensare..)
Roberto Meli – PMExpo2016
Successo di un’operazione
N. 63
Signora, deve sapere che il 90% dei pazienti
sopravvivono all’operazione !
Signora deve sapere che il 10% dei pazienti non
sopravvive all’operazione !
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 64
Mettiamoci alla prova…
Ogni giorno e per un mese di seguito, avete la possibilità di ritirare un premio sicuro di 800€ oppure un'opportunità in cui avete l'85% di possibilità di vincere 1000€ ma anche un 15% di possibilità di non vincere nulla. La decisione è una sola per tutti i giorni. Cosa scegliete ?
•1: premio sicuro •2: premio incerto
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 65
Mettiamoci alla prova…
Per lo stesso periodo, ora, avete la possibilità di scegliere tra una perdita sicura di 800€ e una situazione in cui avete l’85% di possibilità di perdere 1000€ e il 15% di possibilità di non perdere nulla.Cosa scegliete ?
•1: perdita sicura •2: perdita incerta
Roberto Meli – PMExpo2016 N. 66
Asimmetria guadagni / perdite
quando il quadro di riferimento cambia e si trasforma in una situazione in perdita, l'attitudine della gente nei confronti del rischio si sposta di 180 gradi e diventa improvvisamente propensa al rischio.
Roberto Meli – PMExpo2016
Vedere le cose da un altro POV
N. 69
Roberto Meli – PMExpo2016
Bibliografia
N. 72
Jaffrey S. Rosenthal, “Le Regole del Caso – Istruzioni per l’Uso”, Longanesi
Gerd Gigerenzer, "Quando i Numeri Ingannano – Imparare e vivere con l’incertezza", Raffaello Cortina Editore
Alberto Gandolfi, “La Foresta delle Decisioni" Edizioni Casagrande, 2004.
Massimo Piattelli Palmarini, "L' illusione di sapere", Mondadori, 1995.
Massimo Piattelli Palmarini, “Psicologia ed economia delle scelte”, Codice Edizioni Torino, 2005
Massimo Piattelli Palmarini, “L’arte di persuadere”, Oscar Saggi Mondadori, 1995
Matteo Motterlini, "Economia emotiva", Rizzoli, 1996
Matteo Motterlini, "Trappole mentali", Rizzoli, 2008
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