Movimentazione Manuale dei Pazienti - Csv BellunoErgonomia— Movimentazione manuale Parte 1: Sollevamento e trasporto Parte 2: Spinta e traino Parte 3: Movimentazione di bassi carichi
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Movimentazione Manuale dei Pazienti
programma
RIFERIMENTI NORMATIVI
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.D.LGS 81/08
L’articolo 15 del D.Lgs. 81/08 prevede che il datore di lavoro adotti le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori che comprendono anche “il rispetto dei principi ergonomici nell'organizzazione del lavoro, nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e produzione, in particolare al fine di ridurre gli effetti sulla salute del lavoro monotono e di quello ripetitivo”.Titolo VI Movimentazione Manuale dei carichi Allegato XXXIII Movimentazione Manuale dei carichi
.NORME TECNICHE
ISO 11228 Ergonomia— Movimentazione manualeParte 1: Sollevamento e trasportoParte 2: Spinta e trainoParte 3: Movimentazione di bassi carichi ad alta frequenzaUNI EN 1005-2 Sicurezza del macchinario –Prestazione fisica umana –Movimentazione manuale di macchinario e di parti componenti il macchinario
Cenni di anatomia
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.Un po’ di anatomia
Colonna vertebrale
.Un po’ di anatomia
Curve Colonna vertebrale
Queste curve caratteristiche aiutano a mantenere una postura eretta ad assorbire le sollecitazioni lungo tutta la lunghezza della colonna vertebrale.
LORDOSI CERVICALE
LORDOSI LOMBARE
CIFOSI DORSALE
CIFOSI SACRALE
.Un po’ di anatomia
Vertebre e dischi intervertebrali
.Movimentazione Manuale dei carichi
.Biomeccanica
Secondo alcuni studi di biomeccanica:il massimo carico tollerabile lombosacrale è compreso tra i 275 e 400 kgil punto di rottura è compreso tra 450 e 600 kg.
Tipo di manovra Carico a livello L3-L4Sollevamento paziente di 70 kg Fino a 640 kg
Spostamento nel letto paz di 55 kg Circa 350 kg
Spostamento letto carrozzina paz di 65 kg
Fino 450 kg
Spostamento paziente di 95 kg Oltre 1000 kg
Patologie della colonna
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.Patologie della colonna
In letteratura è noto il rapporto tra attività di movimentazione manuale dei carichi ed incremento del rischio di patologie acute e croniche dell’apparato locomotore e in particolare del rachide lombare
.Il mal di schiena e il lavoro
Dati Europei:il 25% dei lavoratori dichiara di soffrire di mal di schienail 46% dichiara di lavorare in posizioni dolorose o stancantiil 35% dichiara trasportare o movimentare carichi pesanti.
(Fonte CRREO Aprile 2009)
.Il mal di schiena e il lavoro
Dati Italiani:In Italia ci sono 5 milioni di lavoratori esposti al rischio da MMCCirca il 50% dei pre-pensionamenti sono causati da patologie legate alla schienaIl 15% dei casi di inidoneità al lavoro è collegato con lesioni alla schiena
(Fonte CRREO Aprile 2009)
.Il mal di schiena
Il mal di schiena è il sintomo di alterazioni a carico di
1. vertebre2. dischi intervertebrali3. nervi
1Artrosi
2Ernia del disco
3Sciatalgia
.Disturbi degli arti superiori
La valutazione del rischio
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.La valutazione del rischio
Movimentazione Manuale dei carichi: le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, compresa le azioni del sollevare, deporre spingere, tirare, portare o spostare un carico.
Carico = oggetto peso maggiore di 3 Kg
.I massimi carichi consentiti
POPOLAZIONE LAVORATIVA MASSA DI RIFERIMENTO (KG.)Maschi (18 - 45 anni)
Femmine (18 - 45 anni)2520
Maschi giovani (fino 18 anni) ed anziani (oltre 45 anni)
20
Femmine giovani (fino 18 anni) ed anziane (oltre 45 anni)
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.Fattori di rischio
Caratteristiche del carico Sforzo fisico richiesto Caratteristiche dell’ambiente di lavoro Esigenze connesse all’attività Fattori individuali di rischio
Caratteristiche del carico
il carico è troppo pesante è ingombrante o difficile da afferrare è in equilibrio instabile o il suo
contenuto rischia di spostarsi deve essere tenuto o maneggiato ad
una certa distanza dal tronco o con una torsione o inclinazione del tronco può comportare lesioni al lavoratore, in
particolare in caso di urto
Sforzo fisico richiesto
è eccessivo può essere effettuato solo con un
movimento di torsione del tronco può comportare un movimento brusco del
carico è compiuto con il corpo in posizione
instabile
Caratteristiche dell’ambiente di lavoro
lo spazio libero, in particolare in verticale, èinsufficiente
il pavimento è ineguale con rischio di inciampo o di scivolamento
il posto non consente la movimentazione manuale di carichi ad un’altezza di sicurezza o in buona posizione
presenza di dislivelli il pavimento o il punto di appoggio sono instabili la temperatura, l’umidità o la circolazione
dell’aria sono inadeguate
Esigenze connesse all’attività
periodo di riposo/recupero insufficiente distanze troppo grandi di sollevamento,
abbassamento o trasporto ritmo imposto, senza possibilità di modulazione
da parte del lavoratore
Fattori individuali di rischio
inidoneità fisica a svolgere il compito Indumenti e calzature inadeguati insufficienza di conoscenze, formazione o
addestramento
Condizioni ideali di movimentazione
Ambiente termico moderato Operazioni svolte con due mani Postura eretta e movimenti non limitati Movimentazione da parte di un’unica persona Sollevamento graduale Buona interfaccia tra le mani e gli oggetti movimentati Buona interfaccia tra i piedi e il pavimento Le attività di movimentazione manuale diversa dal
sollevamento sono minime Gli oggetti da sollevare non sono freddi, caldi o contaminati Lo spostamento verticale del carico è minore o uguale a 0,25
m e non si verifica sotto le anche o sopra la spalla Il tronco è eretto e non ruotato Il carico è tenuto vicino al corpo
La movimentazione dei pazienti
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Il trasporto del caricoMovimentazione pazienti
Le metodiche di trasferimento possono variare in relazione all’entità/tipologia della disabilità del pazientePaziente non collaboranteIl paziente non può aiutare il movimento né con gli arti superiori né con gli arti inferiori (es. tetraparetico, anziano allettato…)Paziente parzialmente collaboranteIl paziente può sfruttare una residua capacità di movimento (es. emiplegico, paraplegico, paziente in fase di recupero funzionale…)
Il trasporto del caricoIl corretto comportamento
a) Evitare di flettere la schiena, utilizzando la flessione delle ginocchia
b) Ampliare la base di appoggio, e quindi le condizioni di equilibrio, allargando e flettendo le gambe, in senso longitudinale a seconda della direzione dello spostamento. Nel caso di trasferimenti o spostamenti al letto del paziente, appoggiare un ginocchio sul letto.
Il trasporto del caricoIl corretto comportamento
c) Avvicinarsi il più possibile al paziente da spostare
d) Garantire una buona presa del paziente (presa crociata, sottoscapolare, zona cavo popliteo), eventualmente con uso di ausili tipo cintura ergonomica
Gli strumenti
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Il trasporto del caricoLa carrozzina
a) Posizionare la carrozzina nel modo piùcongruo rispetto al movimento da fare
b) Controllare che sia ben frenata
c) Rimuovere gli elementi ingombrati (bracciolo – pedana poggiapiedi)
Il trasporto del caricoLa barella
Strumento fondamentale per il TRASPORTO DEI PAZIENTI. Le operazioni normalmente eseguite con la barella sono:•SCARICAMENTO della barella•AVVICINAMENTO al paziente•CARICAMENTO del paziente•RITORNO all’ambulanza•CARICAMENTO della barella sull’ambulanza
Il trasporto del caricoLa barella
Per adoperare la barella in condizioni di massima sicurezza sono richiesti ALMENO 2 SOCCORRITORI in buone condizioni fisiche:•Capacità di AFFERRARE SALDAMENTE con entrambe le mani•Forza nella schiena e nelle gambe•Buon EQUILIBRIO•Buoni RIFLESSI•COORDINAZIONE MUSCOLARE e tra operatori
Il trasporto del caricoBarella: scaricamento da ambulanza
E’ dotata di METODI di BLOCCAGGIO E SBLOCCAGGIO che possono differire nei modelli.ESISTE SEMPRE un FERMOche impedisce alla barella di muoversi durante il tragitto in ambulanza.
Il trasporto del carico
Un soccorritore ai piedi della barella SBLOCCA il fermo di sicurezza, CONTROLLA CHE LO SPAZIO necessario sia libero. Fare attenzione ai blocchi, perché le gambe delle barella devono aprirsi.
Un secondo soccorritore, a lato della barella, VERIFICA che nell’estrazione le gambe scendano regolarmente e si blocchino nella giusta posizione.
Barella: scaricamento da ambulanza
Il trasporto del caricoBarella: caricamento del paziente
Abbassare la barella o mantenerla alzata in base alle esigenze del paziente.Per abbassare la barella, i due soccorritori si posizionano uno alla testa ed uno ai piedi.Devono essere SGANCIATI I FERMI che bloccano le gambe
Il trasporto del caricoBarella: caricamento del paziente
POSIZIONARE il paziente sulla barellaCOPRIRLO e ASSICURARLO con le apposite cinghieALZARE I BRACCIOLILATERALI
Il trasporto del caricoBarella: caricamento del paziente
Il trasporto del carico
Il soccorritore alla testa della barella DIRIGE la barella sul piano e LA SOSTIENE, CONTROLLANDO che non esca dalla rotaia
Un secondo soccorritore INSERISCE la barella fino a poggiare le gambe frontali alla carrozzeria, le SBLOCCA, solleva la barella e la spinge fino a poggiare le gambe posteriori alla carrozzeria, le SBLOCCA e termina il caricamento
Barella: caricamento in ambulanza
Il trasporto del caricoLa sedia portantina
SEDIA PIEGHEVOLE, dotata di 2 manici a livello dello schienale e delle ruote anteriori
Il paziente può essere assicurato con 2 CINTURE DI SICUREZZA
Non è indicata per il trasporto del paziente durante il viaggio in ambulanza!
Il trasporto del caricoLa sedia portantina
Il trasporto del caricoSedia portantina: utilizzo
APRIRE LA SEDIA ed assicurarsi che la sicura sia inserita
POSIZIONARE il paziente sulla sedia, COPRIRLO e ASSICURARLO con le cinghie
Raccomandare al paziente di non eseguire movimenti e di non attaccarsi a nulla durante lo spostamento
Il trasporto del caricoSedia portantina: scendere le scale
Nel percorrere le scale i PIEDI del trasportato non sempre rivolti VERSO IL BASSO
Il trasporto del caricoMovimentazione con traversa o
lenzuola
Il trasporto del caricoMovimentazioni pazienti da sedia a
barella
Aiutare chi aiuta: il care-giver
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Cosa vuol dire care-giver?
In inglese, care-giver significa «persona che presta le cure»
Chi è il care-giver?
È una persona responsabile che, in ambito domestico, si prende cura di un soggetto non autonomo o disabile.
Talvolta è estraneo al contesto familiare; più spesso si tratta di un parente o una persona vicina
Cosa fa il care-giver?
Risponde al bisogno di sicurezza del soggetto non autonomoSi prende cura della persona occupandosi dell’igiene, dell’alimentazione, dei trasferimentie della mobilizzazioneSi occupa dell’ambiente e delle risorse necessarie a garantire la miglior qualità di vita possibile per il suo assistitoConsente alla persona malata di poter vivere nel proprio ambiente familiare
Il care-giver
Per poter svolgere al meglio il proprio compito, il care-giver deve essere adeguatamente istruito e informato dal personale sanitario che ha in cura il paziente in modo da poter affrontare l’assistenza quotidiana e riconoscere la comparsa di eventuali complicanze
La movimentazione degli assistiti
Nell’assistere una persona malata che ha difficoltà di movimento, il care-giver è soggetto a frequenti sforzi fisici e al sovraccarico di schiena e arti
Per ridurre il rischio di comparsa di disturbi a schiena e arti, bisogna conoscere le giuste posizioni, effettuare i movimenti corretti e sfruttare gli ausili a disposizione
movimentazione e trasferimento
Alcuni consigli…Ricordarsi di utilizzare sempre calzature chiuse e antiscivolo
Durante gli spostamenti non ci si deve mai sbilanciare e bisogna mantenere un corretto assetto della colonna vertebrale
movimentazione e trasferimento
Prima di qualsiasi spostamento, ricordarsi di bloccare con gli appositi freni il letto, la carrozzina o il sollevatore
movimentazione e trasferimento
Nel passare dalla posizione supina alla posizione seduta o in piedi, far indossare al paziente le protesi/ortesi previste (collari, busti…)
Negli spostamenti che prevedono l’appoggio del paziente a terra, bloccare i piedi del paziente con i propri piedi per evitare scivolamenti
movimentazione e trasferimento
Quando è possibile, cercare la collaborazione del paziente
Posizionarsi sempre correttamente nei confronti del paziente
movimentazione e trasferimento
Usare prese sicure
In generale
COSA FARE Meglio spingere che tirare Per spingere sfruttare
sempre il proprio peso Scegliere una posizione
stabile Bilanciare i pesi Sollevare un carico
partendo dalla posizione accovacciata
Tenere il carico vicino al corpo
Camminare, fare le scale e tenersi in movimento
COSA EVITARE x Sollevare carichi a
strattoni Torsione del busto nello
spostare un carico da un posto all’altro
Trasporto di carichi eccessivi
Sollevamento dei pesi con un braccio solo quando è possibile distribuire i carichi
Vita sedentaria
…grazie
....
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