DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE - polovalboite.gov.it · (Marco Porcio Catone il Censore, Disticha Catonis, III,1) Indice PARTE PRIMA: INFORMAZIONI GENERALI 3 Presentazione dell'Istituto
Post on 18-Feb-2019
218 Views
Preview:
Transcript
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
(ai sensi dell’art. 5, legge n. 425 del 10. 12.1997)
Classe V^ sez. unica ISTITUTO TECNICO ECONOMICO
Indirizzo: Amministrazione, Finanza e Marketing
Anno scolastico 2016/2017
Instrue praeceptis animum, nec discere cesses; Nam sine doctrina vita est quasi mortis imago.
Educa il tuo spirito e non smettere mai di imparare: la vita senza cultura è un'immagine della morte.
(Marco Porcio Catone il Censore, Disticha Catonis, III,1)
Indice
PARTE PRIMA: INFORMAZIONI GENERALI 3
Presentazione dell'Istituto 3
Composizione del Consiglio di Classe 4
Profilo della classe 5
Situazione d'ingresso della classe 6
PARTE SECONDA: ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO DI CLASSE 7
Obiettivi 7
Competenze e metodologia 8
Attività formative e di preparazione all'Esame di Stato 9
Attività e iniziative integrative 9
PARTE TERZA: RELAZIONI E PROGRAMMI FINALI 11
Italiano 11
Storia 14
Tedesco 17
Inglese 20
Matematica 24
Diritto / Economia aziendale 28
Educazione fisica 38
Religione 40
PARTE QUARTA: ALLEGATI 42
Griglie di valutazione della Prima Prova Scritta 43
Griglia di valutazione della Seconda Prova Scritta 46
Griglia di valutazione della Terza Prova Scritta 47
Griglia di valutazione del Colloquio 48
Testi delle due simulazioni di Prima Prova 49
Testi della simulazione di Seconda Prova 66
Testi delle due simulazioni di Terza Prova 68
PARTE PRIMA: INFORMAZIONI GENERALI
PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
L’Istituto Tecnico Economico nasce come istituto tecnico commerciale nei primi anni ’70 con sede a San Vito di Cadore, nei pressi dell’Istituto Dolomiti Pio X. Per alcuni anni sezione staccata di Belluno, verso la fine degli anni ’70 ottiene l’autonomia diventando sede di Presidenza con annessa la sezione staccata di Santo Stefano di Cadore. Dal 1996 il Ministero modifica il corso di studi attivando in tutta Italia l’indirizzo IGEA ( indirizzo giuridico economico aziendale ). Nel 1999 la riorganizzazione degli istituti superiori della Provincia di Belluno destina la scuola all’istituendo Polo Val Boite, (oggi Istituto Omnicomprensivo della Valboite) di cui diventa una delle cinque scuole superiori che lo costituiscono. Dall’anno scolastico 2004 – 2005, per questioni di razionalizzazione degli spazi e della gestione economica che fa capo alla Provincia di Belluno, l’ITC cambia sede spostandosi a Cortina d’Ampezzo, negli spazi che sono occupati anche dal Liceo Scientifico e dalla Scuola secondaria di primo grado Rinaldo Zardini, con accesso da Via dei Campi. Dall’a.s. 2010/1011 prende avvio la Riforma della Scuola Secondaria Superiore: nella classe prima, all’indirizzo IGEA, si sostituisce il nuovo indirizzo “Amministrazione Finanza e Marketing”e l'Istituto diventa Tecnico Economico.
LE STRUTTURE DELL’ISTITUTO
• Laboratorio Di Informatica
• Laboratorio Chimica
• Laboratorio Di Fisica
• Aula Video
• Palestra/Campo Di Basket
• Biblioteca
• Aule Lim
• Postazione Multimediale In Aula
• Postazione Multimediale Per Gli Studenti
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
VARIAZIONI NELLA COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
* dal 17/01/2017 ** dal 21/12/2016
Italiano Dalpiaz Marino
Storia Dalpiaz Marino
Tedesco Giacin Tiziana
Inglese Manaigo Giuditta
Matematica Mazzone Consiglia
Diritto Tuscano Bruna
Economia Politica Tuscano Bruna
Economia Aziendale Dal Ben Bruna
Informatica ---------------------------------
Educazione Fisica Barattin Fabio
Religione Rech Don Giannino
Coordinatore Dalpiaz Marino
Dirigente Scolastica De Lotto Mara
Classe III 2014/2015 Classe IV 2015/2016 Classe V 2016/2017
Italiano Sidro Fulvia Mutschlechner Gabriella Mutschlechner Gabriella/Dalpiaz Marino (*)
Storia Sidro Fulvia Mutschlechner Gabriella Mutschlechner Gabriella/Dalpiaz Marino (*)
Tedesco Manaigo Giuditta Giacin Tiziana Giacin Tiziana
Inglese Corso Silvana Pennisi Rita Giuseppina Manaigo Giuditta
Matematica Mazzone Consiglia Munno Caterina/Oddo Giuseppe Cristian
Mazzone Consiglia
Diritto Giganti Maria Cosimo Errico/Simeone Giovanni
Spadavecchia Alessia/Tuscano Bruna (**)
Economia Politica Giganti Maria Cosimo Errico/Simeone Giovanni
Spadavecchia Alessia/Tuscano Bruna (**)
Economia Aziendale Dal Ben Bruna Roni Mauro Dal Ben Bruna
Informatica Smaniotto Giuseppe Sonego Dario ---------------------------------
Educazione Fisica De Pol Sersen/Gesummaria Antonio
Barattin Fabio Barattin Fabio
Religione Rech Don Giannino Rech Don Giannino Rech Don Giannino
PROFILO DELLA CLASSE V I.T.E.
COMPOSIZIONE
La classe V^ dell’ITE , fin dall’inizio dell’anno scolastico, risulta formata da 19 studenti, 9 ragazze e 10 ragazzi, tutti frequentanti il quinto anno per la prima volta. Il gruppo classe formatosi inizialmente si è sostanzialmente modificato dalla terza alla quarta perché cinque ragazzi non hanno superato l'anno: sempre all'inizio del quarto anno si è aggregato uno studente ripetente proveniente dallo stesso Istituto. Gli alunni provengono da un bacino d’utenza che va dalla Valle del Boite a Cortina d’Ampezzo. Due studenti svolgono attività sportiva a livello agonistico, mentre un'altra frequenta il corso per diventare Maestra di Sci. Entrambi, pur con numerose assenze nel corso dell'anno, si sono attenuti alle disposizioni ratificate dal Collegio Docenti del 30-9-15, secondo le quali la scuola attua una didattica attenta e mirata nei confronti degli atleti-studenti, anche se il rapporto non è più formalizzato da un contratto.
ANDAMENTO DIDATTICO DISCIPLINARE
La classe si è dimostrata sostanzialmente corretta nel corso dell'intero anno scolastico, sia durante le lezioni, sia durante le uscite e il viaggio d'istruzione. Gli studenti, inoltre, hanno dimostrato un discreto grado di ricezione delle tematiche storico-politiche con cui sono venuti a contatto. Il livello di attenzione e di impegno è stato nel complesso buono, con picchi molto buoni da parte di alcuni. Da parte del corpo docente è stato notato un atteggiamento responsabile e corretto nei confronti delle consegne e delle scadenze assegnate, nonché un generale impegno da parte di quasi tutti gli studenti. Molti studenti, avendo acquisito un metodo di studio adeguato e solido, hanno avuto un generale miglioramento, spronati dalla prospettiva dell'Esame di Stato: permangono, tuttavia, sporadiche situazioni più deboli, sia per il minor impegno profuso da questi studenti sia per la mancata acquisizione di un metodo di studio efficace. Nel corso di quest'anno non si è avuta continuità didattica negli insegnamenti di Italiano, Storia, Diritto ed Economia Politica, dove i docenti titolari sono stati sostituiti da due supplenti: inoltre, nel corso del triennio, la classe ha avuto cinque diversi docenti di Diritto ed Economia Politica, tre di Inglese, Italiano e Storia nonché due di Tedesco.
Nella classe è presente un alunno che ha avuto un inserimento scolastico tardivo. Nella Relazione finale sullo studente, allegata al presente documento, sono descritte nel dettaglio le motivazioni.
Gli incontri e le comunicazioni con i genitori si sono svolti soprattutto nell'ambito dei colloqui scuola-famiglia.
FLUSSO STUDENTI DAL TERZO AL QUINTO ANNO
Classe Iscritti Promossi a giugno
Promossi a settembre
Non promossi Ritirati
Terza 23 17 1 5 /
Quarta 19 19 / / /
SITUAZIONE D’INGRESSO DELLA CLASSE
La situazione di partenza della classe è risultata nel complesso discreta, con la necessità per alcuni di consolidare le strategie di apprendimento. Si riportano di seguito i risultati dello scrutinio finale della classe IV.
Quinta 19
Materia Promossi con 6
Promossi con 7
Promossi con 8
Promossi con 9
Promossi con 10
Promossi a settembre
Italiano 2 8 4 3 1 0
Storia 1 8 5 3 1 0
Tedesco 4 9 4 1 0 0
Inglese 1 7 6 4 0 0
Matematica 7 9 2 0 0 0
Diritto 4 3 8 3 0 0
Economia Politica 4 3 3 6 2 0
Economia Aziendale 3 2 9 4 0 0
Informatica 4 5 4 4 1 0
Educazione Fisica 0 2 9 6 1 0
PARTE SECONDA: ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO DI CLASSE
ATTIVITA’ PROGRAMMATE E REALIZZATE DAL CONSIGLIO DI CLASSE
ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ COLLEGIALE
Sono state organizzate riunioni a livello del Consiglio di classe, di Collegio docenti di sede e di Dipartimento per la definizione degli obiettivi formativi, didattici ed educativi, della programmazione, dei criteri di valutazione e dei testi da adottare.
OBIETTIVI GENERALI COGNITIVI E FORMATIVI
Per quanto attiene al conseguimento degli obiettivi trasversali, l’attività di ciascun insegnante, in ambito cognitivo ed espressivo, si è svolta in modo da consentire agli studenti il conseguimento delle seguenti competenze:
• Saper analizzare testi di vario tipo, coglierne in sintesi i caratteri essenziali e rielaborarli criticamente.
• Identificare chiaramente l’oggetto di studio, i metodi, i procedimenti e il linguaggio della disciplina.
• Sapersi esprimere in modo chiaro e pertinente con attenzione al linguaggio specifico delle discipline.
• Sviluppare la capacità di documentazione, di elaborazione e di valutazione necessaria per operare scelte responsabili.
• Acquisire un metodo di studio non nozionistico che consenta di analizzare i problemi, operare confronti, individuare soluzioni.
• Essere in grado di cogliere i nuclei tematici fondamentali e tradurli in sintesi o schemi con capacità di rielaborazione personale e critica.
• Potenziare le capacità di collegamento interdisciplinare. • Distinguere le componenti di una struttura, le connessioni interne e/o le interazioni. • Saper impostare ricerche secondo l’iter del metodo scientifico, utilizzare fonti e testi pertinenti ai
contenuti proposti per approfondimenti disciplinari ed interdisciplinari.
Congiuntamente ai precedenti obiettivi, il Consiglio di Classe ha ritenuto fondamentale educare al rispetto degli ambienti e delle persone con cui gli alunni operano ed interagiscono.
OBIETTIVI TRASVERSALI:
Il CdC ha individuato alcuni obiettivi trasversali da perseguire nel corso dell’anno scolastico.
COMPETENZE DISCIPLINARI
• Conoscenza accurata del regolamento dell’istituto, e applicazione per un’efficace comportamento • Conoscenza delle principali tecniche di studio (prendere appunti, usare il testo, schematizzare),
corretta applicazione per una rielaborazione efficace.
• Conoscenza delle tecniche di comunicazione scritta e orale; saperle usare per uno scambio efficace.
• Conoscenza delle principali tecniche della produzione scritta (riassunto, sintesi, relazioni). • Conoscenza degli spazi di studio, saperli utilizzare adeguatamente al fine di una valorizzazione
del bene comune. • Conoscenza e utilizzazione di modelli e schemi di riferimento per lavorare a ricerche, progetti,
approfondimenti. • Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze
comunicative nei vari contesti. • Conoscere le linee essenziali della storia delle idee. • Stabilire collegamenti tra culture diverse. • Riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali ed
ambientali e la loro dimensione locale/globale. • Padroneggiare due lingue comunitarie. • Padroneggiare il linguaggio formale e i procedimenti dimostrativi della matematica. • Orientarsi nella normativa pubblicistica, civilistica e fiscale. • Padroneggiare i sistemi contabili e gestionali d’ impresa. • Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale.
COMPETENZE RELAZIONALI
• Conoscenza e applicazione del rispetto verso il compagno e l’adulto al fine di ottenere una serena vita in comune.
• Conoscenza e valorizzazione delle diversità al fine di considerarle un arricchimento e non una negatività.
• Conoscenza delle principali regole di comportamento in classe, saperle applicare al fine di limitare i momenti di incomprensione.
• Conoscenza del valore della puntualità e del rispetto delle consegne, saperlo applicare per un più agevole rapporto con i compagni e con l’adulto in generale .
• Conoscenza di sé, saper impiegare opportunamente le proprie capacità per il raggiungimento di un corretto livello di autostima.
• Conoscenza dell’importanza delle attività scolastiche ed extra-scolastiche partecipandovi per arricchire la propria esperienza formativa.
METODOLOGIA
Il CdC ha individuato alcune metodologie comuni, ripresi poi nella programmazione individuale del singolo docente:
• Metodologie comuni. • Attenzione allo sviluppo delle abilità di studio. • Operatività in ogni momento dell’attività didattica. • Promozione dell’apprendimento cooperativo. • Valorizzazione dei momenti di confronto e dialogo. • Utilizzo consapevole delle nuove tecnologie. • Rielaborazione dei saperi.
• Sviluppo delle capacità di pensiero autonomo, originale e personale. • Coinvolgimento degli allievi nell’autovalutazione. • Sviluppo delle capacità critiche.
TIPOLOGIA DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE
Tutte le discipline hanno adottato la tipologia della lezione frontale integrata, nella maggior parte dei casi, dall’uso di mezzi audio-visivi e multimediali. E’ presente in aula una postazione multimediale con LIM che è stata utilizzata da tutti gli insegnanti. Con riferimento alle metodologie adottate, sono stati usati supporti e materiali tradizionali ed in alcuni casi attività laboratoriali. Sono state proposte esercitazioni di simulazioni di prima, seconda e terza prova scritta e del colloquio orale e sono state fornite indicazioni sulla normativa concernente gli esami di Stato, nonché le indicazioni necessarie per l’elaborazione delle tesine. Per tutte le materie sono stati effettuati interventi di recupero ed approfondimento in itinere.
ATTIVITÀ DI PREPARAZIONE ALL'ESAME DI STATO
Prima prova scritta: sono state effettuate due simulazioni della prima prova, ciascuna della durata di cinque ore. Sono state assegnate tracce uscite negli esami precedenti (in allegato i testi delle due simulazioni). La prima si è svolta il 9/3, mentre la seconda il 20/4.
Seconda prova scritta: sono state effettuate due simulazioni della seconda prova scritta (in allegato i testi delle due simulazioni), ciascuna della durata di cinque ore. La prima si è svolta il 25/3, la seconda il 13/5.
Terza prova scritta: sono state effettuate due simulazioni della terza prova scritta (in allegato i testi delle tre prove). Il Consiglio di Classe ha individuato come più efficace ai fini della valutazione la tipologia B: tre domande aperte con un numero massimo di righe.
Prima simulazione (24 febbraio 2016): • Materie interessate: Diritto, Inglese, Matematica e Tedesco. • Durata della prova: 180 minuti.
Seconda simulazione (8 maggio 2016): • Materie interessate: Diritto, Economia Politica, Inglese e Tedesco. • Durata della prova: 180 minuti.
ATTIVITÀ ED INIZIATIVE INTEGRATIVE
• 18-19 ottobre: corso primo soccorso
• 24 novembre: Job&Orienta Verona
• 2 febbraio: incontro con Marta Talpelli (antropologa): "Il genocidio degli Armeni e gli eccidi del
900"
• 3 febbraio: incontro per l'orientamento: Test universitari
• 8 febbraio: giornata di sport: Weissensee-Austria
• 10 febbraio: incontro con la Guardia di Finanza: "Educazione alla legalità economica"
• 2 marzo: giornata dello Sport: Rifugio Dibona
• 17 marzo: teatro a Belluno: "Pert-il resistente"
• Marzo/Aprile: lezioni con lettrice madrelingua inglese per 5 ore
• 22-26 aprile: viaggio di istruzione Budapest-Vienna
• 27 aprile: incontro con Francesco Jori (giornalista) "I muri"
• 28 aprile: incontro per l'orientamento con l'Università di Bolzano
• 6 maggio: spettacolo teatrale in inglese: "Hamlet the musical"
PARTE TERZA: RELAZIONI E PROGRAMMI FINALI DEI DOCENTI
IN ALLEGATO IL PROGRAMMA FINALE SOTTOSCRITTO DAGLI ALLIEVI RAPPRESENTANTI.
Il Docente
Cortina d’Ampezzo, 12 maggio 2017 ______________________________
DOCENTE : Marino Dalpiaz DISCIPLINA: Italiano
ISTITUTO: I.T.E. - Istituto Tecnico Economico CLASSE: 5^
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: LETTERATURA + (Sambugar, Salà - RCS Libri)
VALUTAZIONE SULL’ATTIVITA’ SVOLTA (obiettivi disciplinari e relazionali raggiunti, risultati attesi, coinvolgimento studenti, attività recupero, ecc )
Premetto che conosco la classe solo da metà gennaio, data in cui ho preso servizio. Sin da subito i ragazzi hanno dimostrato un atteggiamento positivo nei miei confronti e un buon impegno nell'assimilare i miei metodi didattici e di valutazione. Buona parte degli alunni ha raggiunto un buon livello di analisi dei maggiori testi della letteratura italiana del Novecento e una buona capacità espositiva. Le abilità di scrittura, pur non essendo particolarmente spiccate in nessuno degli studenti, hanno subito un deciso miglioramento nella maggior parte dei casi. Il cambio di docente a metà anno ha, purtroppo, obbligato ad un taglio del programma previsto dalla collega ad inizio anno: sono comunque stati approfonditi in modo piuttosto approfondito i maggiori autori italiani ed i loro testi più importanti.
VERIFICHE SVOLTE (tipologia, tempi assegnati, frequenza)
La valutazione dello studio è stata effettuata con delle interrogazioni tradizionali non programmate all'inizio di ogni lezione. Queste sì sono concentrate nella loro prima parte sull'argomento svolto nella lezione precedente (vita, opere dei vari autori, lettura di testi) per poi spaziare su tutto il programma, in particolare quello svolto da gennaio in poi. Si sono svolte inoltre due simulazioni di prima prova (cfr. la sezione Allegati) su tracce assegnate negli scorsi Esami di Stato.
STRUMENTI IMPIEGATI (attrezzature, laboratorio, testi, dispense, sussidi ecc.)
Lezioni frontali alla lavagna, filmati sul web visti sulla LIM.
DOCENTE: Marino Dalpiaz DISCIPLINA: Italiano
ISTITUTO: I.T.E.- Istituto Tecnico Economico CLASSE: 5^
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: LETTERATURA + (Sambugar, Salà - RCS Libri)
MODULO 1: L'età del Positivismo: Naturalismo e Verismo
Il Positivismo: Darwin e Comte; De Goncourt, "Questo romanzo è un romanzo vero" Emile Zola: biografia, opere e pensiero L'Assommoir, lettura di "Gervasia all'Assommoir" Giovanni Verga: biografia, opere e pensiero Lettura di "Vita nei campi", "Novelle rusticane" e "La roba" "I Malavoglia": trama, struttura e tecniche narrative
MODULO 2: Simbolismo, estetismo e decadentismo
Charles Baudelaire: biografia, opere e pensiero Oscar Wilde: biografia, opere e pensiero Giovanni Pascoli: biografia, opere e pensiero
Lettura de "Il Fanciullino"
MODULO 3: Giuseppe Ungaretti
Giuseppe Ungaretti: biografia, opere e pensiero Lettura e commento di "Veglia", "I Fiumi", "Fratelli" e "San Martino del Carso"
MODULO 4: Gabriele D'Annunzio
Gabriele D'Annunzio: biografia, opere e pensiero Presentazione de "Le Laudi", in particolare del terzo libro, "Alcyone" Lettura e commento de "La Pioggia nel pineto", e "La sera fiesolana" Presentazione de "Il Piacere", trama e strutture narrative
MODULO 5: Luigi Pirandello
Luigi Pirandello: biografia, opere e pensiero Presentazione de "Il fu Mattia Pascal", lettura di alcuni brani Presentazione di " Uno, Nessuno e Centomila", lettura di alcuni brani
MODULO 5: Italo Svevo
Italo Svevo: biografia, opere e pensiero Presentzione de "La coscienza di Zeno", trama, struttura e tecniche narrative
MODULO 5: Eugenio Montale
Eugenio Montale: biografia, opere e pensiero Presentazione di "Ossi di Seppia" Lettura e commento di "Meriggiare pallido e assorto", "I limoni" Lettura e commento di "Ho sceso dandoti il braccio" e "Ti libero la fronte dai ghiaccioli"
(*) argomento spiegato dopo il 15 maggio
Il docente _______________________________
Gli allievi rappresentanti di classe _______________________________
_______________________________
Cortina d’Ampezzo, 12 maggio 2017
MODULO 6: La letteratura della seconda parte del Novecento: Primo Levi e Italo Calvino (*)
Primo Levi: biografia, opere e pensiero Lettura da "Se questo è un uomo" Italo Calvino: biografia, opere e pensiero
MODULO 7: Dante Alighieri, Il Paradiso (svolto durante l'anno contemporaneamente agli altri moduli)
Introduzione al Paradiso: struttura del Paradiso, significato della Cantica e numerologia Canto I: lettura, commento e parafrasi Canto VI: lettura, commento e parafrasi Canti XI e XII: chiasmo di cortesia e struttura dei due canti Canto XXXIII: lettura, commento e parafrasi dei versi 1-39, 115-120, 139-145.
IN ALLEGATO IL PROGRAMMA FINALE SOTTOSCRITTO DAGLI ALLIEVI RAPPRESENTANTI.
Il Docente
Cortina d’Ampezzo, 12 maggio 2017 ______________________________
DOCENTE : Marino Dalpiaz DISCIPLINA: Storia
ISTITUTO: I.T.E. - Istituto Tecnico Economico CLASSE: 5^
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: Capire la Storia (AA.VV. - B. Mondadori)
VALUTAZIONE SULL’ATTIVITA’ SVOLTA (obiettivi disciplinari e relazionali raggiunti, risultati attesi, coinvolgimento studenti, attività recupero, ecc )
Premetto che conosco la classe solo da metà gennaio, data in cui ho preso servizio. Sin da subito i ragazzi hanno dimostrato un atteggiamento positivo nei miei confronti e un buon impegno nell'assimilare i miei metodi didattici e di valutazione. Buona parte degli alunni ha raggiunto un buon livello di analisi dei maggiori fatti della storia del Novecento e una buona capacità espositiva. Le abilità di scrittura, pur non essendo particolarmente spiccate in nessuno degli studenti, hanno subito un deciso miglioramento nella maggior parte dei casi. Il cambio di docente a metà anno ha, purtroppo, obbligato ad un taglio del programma previsto dalla collega ad inizio anno: sono comunque stati approfonditi in modo piuttosto approfondito i maggiori autori italiani ed i loro testi più importanti.
VERIFICHE SVOLTE (tipologia, tempi assegnati, frequenza)
La valutazione dello studio è stata effettuata con delle interrogazioni tradizionali non programmate all'inizio di ogni lezione. Queste sì sono concentrate nella loro prima parte sull'argomento svolto nella lezione precedente (vita, opere dei vari autori, lettura di testi) per poi spaziare su tutto il programma, in particolare quello svolto da gennaio in poi. Si sono svolte inoltre due simulazioni di prima prova (cfr. la sezione Allegati) su tracce assegnate negli scorsi Esami di Stato.
STRUMENTI IMPIEGATI (attrezzature, laboratorio, testi, dispense, sussidi ecc.)
Lezioni frontali alla lavagna, filmati sul web visti sulla LIM.
DOCENTE: Marino Dalpiaz DISCIPLINA: Storia
ISTITUTO: I.T.E.- Istituto Tecnico Economico CLASSE: 5^
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: Capire la Storia (AA.VV. - B. Mondadori)
MODULO 1: L'INIZIO DEL SECOLO E LA GRANDE GUERRA
L'età giolittiana La Prima Guerra Mondiale Antefatti Le forze in campo Le battaglie di Verdun e della Somme La svolta del '17 e l'entrata in guerra degli Stati Uniti Le battaglie di Caporetto e Vittorio Veneto La fine della Guerra
MODULO 2: LE EREDITÀ DEL CONFLITTO E IL NUOVO ASSETTO DEL MONDO
Il trattato di Versailles La dissoluzione dei quattro Imperi La Repubblica di Weimar Le condizioni di Francia e Inghilterra nel primo dopoguerra La Rivoluzione Russa Il Comunismo di Guerra La Nep
MODULO 3: I TOTALITARISMI
Il Fascismo La nascita dei Fasci di Combattimento Il Fascismo Agrario Il PNF e la Marcia su Roma Il delitto Matteotti e la dittatura a viso aperto Il Nazismo Il Putsch della birreria Le elezioni tedesche del 1932 e del 1933 L'avvento al potere di Hitler La notte dei lunghi coltelli Le discriminazioni degli ebrei e la notte dei cristalli Il Comunismo L'avvento al potere di Stalin La fine della NEP e la collettivizzazione dei terreni Il primo Piano Quinquennale Lo stachanovismo
(*) argomento spiegato dopo il 15 maggio
Il docente _______________________________
Gli allievi rappresentanti di classe _______________________________
_______________________________
Cortina d’Ampezzo, 12 maggio 2017
MODULO 4: LA SECONDA GUERRA MONDIALE
La Seconda Guerra Mondiale Antefatti: le aggressioni naziste alla Renania e ai Sudeti L'Anschluss L'invasione della Polonia L'invasione della Francia e la Repubblica di Vichy La battaglia d'Inghilterra La guerra degli italiani in Africa L'invasione dell'Unione sovietica L'Operazione Barbarossa La Battaglia di Stalingrado Pearl Harbour e la guerra del Pacifico Battaglia delle isole Midway L'8 settembre 1943 e la resistenza Il D-Day L'orrore della Shoah (*) La fine della guerra e la conferenza di Yalta (*)
IN ALLEGATO IL PROGRAMMA FINALE SOTTOSCRITTO DAGLI ALLIEVI RAPPRESENTANTI.
La Docente
Cortina d’Ampezzo, 12 maggio 2017 ______________________________
DOCENTE : Giacin Tiziana DISCIPLINA: Tedesco
ISTITUTO: I.T.E. - Istituto Tecnico Economico CLASSE: 5^
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: PUNKT.DE AKTUELL Handelsdeutsch leicht gemacht (Grützner – Poseidonia Scuola)
VALUTAZIONE SULL’ATTIVITA’ SVOLTA (obiettivi disciplinari e relazionali raggiunti, risultati attesi, coinvolgimento studenti, attività recupero, ecc )
La classe ha partecipato in modo abbastanza omogeneo alle attività didattiche proposte dimostrando generalmente una buona motivazione e ottimi rapporti interpersonali. La maggior parte degli alunni ha raggiunto un livello soddisfacente e alcuni anche un livello molto buono evidenziando una progressiva competenza grammaticale, capacità espressiva, sia scritta che orale, e anche padronanza lessicale. Pur evidenziando incertezze, la comunicazione risulta valida ed efficace. Alcuni alunni hanno raggiunto un livello inferiore alle potenzialità riscontrate. Il metodo di studio è risultato poco efficiente. L’irregolarità e la superficialità nel lavoro domestico, la limitata attenzione in classe e le frequenti assenze, anche mirate, non hanno consentito il raggiungimento di una competenza maggiore. La capacità espressiva è limitata ed evidenzia lacune e incertezze lessicali e grammaticali. L’attività di recupero si è svolta in itinere puntando in particolar modo al ripasso delle strutture grammaticali. Il debito del primo periodo (trimestre) è stato recuperato. Il programma previsto a inizio anno è stato completato (vedi programma allegato e sottoscritto dagli allievi rappresentanti). Alcuni argomenti del programma di microlingua sono stati affrontati soltanto in modo essenziale, poiché è stato dedicato più tempo al consolidamento delle strutture grammaticali.
VERIFICHE SVOLTE (tipologia, tempi assegnati, frequenza)
La valutazione orale è stata effettuata su una verifica costante della partecipazione attiva durante le lezioni, della capacità espressiva, dell'impegno e relativo approfondimento personale e della preparazione a casa. Sono state fatte inoltre delle interrogazioni di tipo tradizionale su argomenti trattati precedentemente verificando la capacità comprensiva ed espressiva. Le verifiche scritte sono state effettuate con compiti in classe basati su esercizi di grammatica, corretto uso del lessico, traduzioni, brevi composizioni su traccia (lettere commerciali), comprensioni di testi con domande aperte, prove di ascolto e due simulazioni di terza prova di tipologia B. Sono state valutate le abilità ricettive (comprensione di un testo orale o scritto), le abilità produttive orali (pronuncia, lessico, correttezza grammaticale) e scritte (ortografia, lessico, correttezza grammaticale).
STRUMENTI IMPIEGATI (attrezzature, laboratorio, testi, dispense, sussidi ecc.)
Libro di testo (Punkt.de Aktuell); LIM, materiale audio-visivo, materiale autentico: riviste e quotidiani in lingua, fotocopie fornite dall’insegnante. Attività a gruppi, in copia e individuale. Attività di recupero in itinere.
DOCENTE: Giacin Tiziana DISCIPLINA: Tedesco
ISTITUTO: I.T.E.- Istituto Tecnico Economico CLASSE: 5^
LIBRO DI TESTO: J.Grützner, PUNKT.DE AKTUELL, Poseidonia Scuola
MODULO 1: Ripasso generale degli argomenti trattati durante l’anno scolastico precedente
Funzioni, strutture grammaticali, lessico del libro di testo Punkt.de Aktuell (Sektion I und II). Livello di competenza A2/B1 del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue straniere.
MODULO 2: Vom Versand bis zum Empfang der Ware
CONTENUTI
1) Der Versand • Die Versandanzeige • Nachricht über Versand der Ware • Die Verabredung • Versandbehälter • Orientierung in der Stadt/Wegbeschreibungen • Eine Stadtführung durch Bremen
Strutture grammaticali Uhrzeit, temporale Adverbien, Ortsangaben, koordinierende Konjunktionen (und, oder, aber), subordinierende Konjunktionen (dass, weil, sobald); temporale Konjunktionen (als, wenn), Konjunktionen wenn (konditional) und ob (hypothetisch)
2) Die Lieferverzögerung • telefonische Mahnung • Werbung / Werbeslogan • Auf dem FlughafenA
Strutture grammaticali Deklination der Adjektive, Partizipien als Adjektive
3) Empfang der Ware und Reklamation • Rachs Restaurantschule • Reklamation • Wettervorhersage
Strutture grammaticali Relativsatz
MODULO 3: Zahlung und Auslandsvertretung
CONTENUTI
1) Die Zahlung • Der Zahlungsverzug • Die Rechnung • Auf der Bank Strutture grammaticali trennbare, untrennbare Verben und relativer Satzbau; Passiv
La docente _______________________________
Gli allievi rappresentanti di classe _______________________________
_______________________________
Cortina d’Ampezzo, 12 maggio 2017
2) Die Auftragsbestätigung • Bewerbung und Auslandsvertretung • Antwort auf Bewerbung um Auslandsvertretung • Made in Germany Strutture grammaticali Futur, Konjunktiv II
3) Handelsbriefe Anfrage, Angebot, Gegenangebot, Bestellung, Auftragsbestätigung, Versandanzeige, Reklamation, Zahlungsverzug, Bewerbung um Auslandsvertretung
MODULO 4: Das 20. Jahrhundert – Deutschland und seine Geschichte
CONTENUTI
• i punti salienti della storia dalla seconda guerra mondiale alla riunificazione • die Deutschlandhymne • Artikel 1 aus dem Grundgesetz
MODULO 5: Civiltà
CONTENUTI
• I paesi di lingua tedesca: Deutschland, Österreich • Tradizioni e festività tipiche: Weihnachten (Text: Advent, Advent), Karneval /Weiberfastnacht;
Kaffeehaustradition in Österreich (UNESCO: immaterielles Kulturerbe); Tag des Gedenkens; Tag der deutschen Einheit
• Film / Video: Eingemauert.Die innerdeutsche Grenze; Die Stunde Null (spiegel-tv Nr.18); Il muro di Berlino (Documentario di History Channel); Swing Kids, Das Leben der Anderen
• Brani letterari: alcuni esempi dalla raccolta “Konkrete Poesie”; ein Märchen “Die Bremer Stadtmusikanten”, Brecht
IN ALLEGATO IL PROGRAMMA FINALE SOTTOSCRITTO DAGLI ALLIEVI RAPPRESENTANTI.
Il Docente
Cortina d’Ampezzo, 12 maggio 2017 ______________________________
DOCENTE: Giuditta Manaigo DISCIPLINA: Inglese
ISTITUTO: I.T.E.- Istituto Tecnico Economico CLASSE: 5^
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: Next generation, di Cumino e Bowen, ed. Petrini
SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA
Il programma è stato svolto in modo completo, secondo le aspettative. Quest’ultimo è stato modificato leggermente lungo il corso dell’anno per venire incontro maggiormente alle esigenze e agli interessi degli studenti e per accogliere in pieno gli argomenti proposti dalla lettrice madrelingua, di origine africana, per questo motivo si è dato largo spazio allo studio del Sud Africa e delle tematiche ad esso connesse. L’insegnante, nella scelta delle tematiche proposte, ha inoltre cercato di offrire ai discenti la possibilità di riflettere su alcune tematiche sempre attuali, come i diritti dell’uomo, la lotta per un mondo più giusto, anche attraverso imprese sostenibili e sensibili a bisogni non solamente autoreferenziali. Sono state consegnate molte fotocopie, poiché il libro di testo “Next Generation”, risultava per alcuni aspetti, un po’ datato. Le verifiche scritte sono state svolte senza ausilio del dizionario (con lo scopo di memorizzare i vocaboli), tranne nella seconda parte dell’anno, per preparare gli studenti all’esame di stato e ad un uso consapevole del dizionario bilingue.
VALUTAZIONE SULL’ATTIVITA’ SVOLTA (obiettivi e risultati attesi, coinvolgimento studenti, attività recupero, ecc ):
In generale la classe ha accolto bene e con entusiasmo il cambio di insegnante e si è predisposta fin dall’inizio ad uno studio regolare e puntuale. A metà anno si è però osservato un calo generale di impegno e attenzione, sommati alle molte assenze, fattori che hanno rallentato lo svolgimento del programma e il lavoro in classe e a casa. Sono state osservate in generale da tutti i docenti, da parte di alcuni studenti, molte assenze programmate, che hanno dimostrato un certa immaturità e mancanza di organizzazione. La classe risulta abbastanza omogenea nel profitto, con alcune eccellenze (3-4), un buon numero che presenta un livello buono/discreto e alcune sufficienze, dovute più alla mancanza di studio e di basi approfondite, che a mancanza di capacità. Gli obiettivi sono stati in generale raggiunti, anche se si auspicava di dare spazio ad un lavoro più specifico sullo sviluppo della capacità comunicativa, soprattutto orale, spazio che è stato limitato alla parte finale dell’anno, a causa della mancanza di tempo, dovuto alle assenze, agli incontri per i ragazzi fuori sede, ai viaggi d’istruzione. Le attività di recupero sono state svolte in itinere, e con studio autonomo da parte dei discenti.
DOCENTE: Giuditta Manaigo DISCIPLINA: Inglese
ISTITUTO: I.T.E.- Istituto Tecnico Economico CLASSE: 5^
MODULO 1: Industrialization and slavery
Industrialization The Industrial Revolution in Britain (p. 186 Next Generation) America’s Industrial Revolution (p.187 Next Generation) Child labour in the past and nowadays (fotocopia) Charles Dickens “Oliver Twist” (fotocopia) Main themes in “Oliver Twist”(fotocopia) MOVIE: Oliver Twist (ne è stata richiesta la sinossi e il commento personale)
Slavery Powerpoint introduttivo (A History of slavery) The slave trade and Slave life (p. 188-189 Next Generation) Spirituals and gospel music (Powerpoint) Martin Luther King (p.292-293) Rosa Parks (gli studenti hanno effettuato una ricerca personale dopo la visione di un breve video) MOVIE: Amazing Grace (ne è stata richiesta la sinossi e il commento personale)
MODULO 2: The Great Depression and a brief history of the US
The Great Depression The New Deal The Wall Street crash (p. 190-191 Next Generation) The 1920s: the roaring twenties (fotocopie per tutti gli argomenti sottostanti) The 1940s: the age of war The 1950s: Happy days From the Marshall plan to the Vietnam war The 1970s: the technological age The 1980s:Reaganism The 1990s: the electronic age The early 2000s: the age of terrorism and war President Obama (in questo modulo i ragazzi hanno svolto delle ricerche per approfondire uno degli argomenti che li interessava maggiormente. Le tematiche prescelte sono state: J.F. Kennedy, the 2008 economic crisis, The president Obama, The University of Harvard, Mc Donalds, the Apple inc., Nelson Mandela, Women in the US, the president Roosvelt, the president Donald Trump, the Twin Towers) LITERATURE Steinbeck “The migrant camps”, from “The Grapes of Wrath”
MODULO 3 South Africa and Apartheid
South Africa (p. 136-137-138 and 376 in Next Generation) The introduction of an apartheid system (p. 192 Next Generation e presentazione Powerpoint) Nelson Mandela (life and accomplishments) (fotocopie) South African economy (fotocopie) Gandhi (life and accomplishments) (fotocopie) MOVIE: A long walk to freedom (ne è stata richiesta la sinopsi e il commento personale)
MODULO 4 BUSINESS THEORY
• Marketing basics • What is market • Market research • The marketing mix. The four Ps • Online marketing
BUSINESS COMMUNICATION (accenni) • Analysing adverts • Writing adverts • Consumer panels • Asking for and giving an opinion • Agreeing and disagreeing
BUILD YOUR COMPETENCE Business skills (discussing products, analysing adverts (accenni), writing a text about tourism in the town where students live)
MODULO 5 THE US ECONOMIC PERFORMANCE
Us economics (What is US economics like) (Powerpoint presentation) Natural resources (fotocopie)
• Farming • Cattle farming • Forestry • Fishing
Mining and energy resources Manufacturing, science and technology The service industry International trade
MODULO 6 INSTITUTIONS, POLITICAL SYSTEMS
A parliamentary system: the UK (pp. 286-287 Next Generation) A presidential system: the USA (p. 288-289 Next Generation) The elections, Donald Trump (solo alcuni accenni, con la lettrice) Brexit (solo accenni, con la lettrice, non avendo io la competenza per parlarne in modo approfondito)
MODULO 7 GREEN ECONOMY
Sustainable business (fotocopie) Fair trade Microfinance Ethical banking
La docente _______________________________
Gli allievi rappresentanti di classe _______________________________
_______________________________
Cortina d’Ampezzo, 12 maggio 2017
DOCENTE : Consiglia Mazzone DISCIPLINA: Matematica applicata
ISTITUTO: I.T.E.- Istituto Tecnico Economico CLASSE: 5^
LIBRO DI TESTO ADOTTATO : M. Re Fraschini, G. Grazzi, C. Spezia: MATEMATICA APPLICAZIONI ECONOMICHE per la classe 5
1 VALUTAZIONE SULL’ATTIVITA’ SVOLTA (obiettivi disciplinari e relazionali raggiunti, risultati attesi, coinvolgimento studenti, attività recupero, ecc )
Gli alunni di questa classe sono umanamente tutti disponibili al dialogo ma eterogenei per ciò che riguarda la frequenza, l’attenzione e l’impegno, sia in classe che a casa . Alcuni studenti si sono distinti per un impegno assiduo e particolarmente responsabile che ha consentito loro di ottenere buoni risultati, altri hanno svolto un lavoro non sempre adeguato dovuto sia a disattenzione durante le lezioni, sia a uno studio domestico spesso superficiale e discontinuo legato ai momenti valutativi per cui la preparazione conseguita si attesta su livelli di sufficienza o prossima ad essa. L’approccio agli argomenti da parte della maggior parte degli allievi è stato per lo più di tipo computistico e le difficoltà principali si sono avute nella esposizione formale e teorica. Infatti alcuni studenti trovano una certa difficoltà a proporsi in un colloquio, ad usare un linguaggio appropriato, a formalizzare un procedimento, per cui si trovano più a loro agio a risolvere problemi specifici piuttosto che ad esporre argomenti generali. Il livello raggiunto complessivamente dalla classe può essere considerato adeguato agli obiettivi.
Non sono stati effettuati corsi di recupero e sportelli didattici ma interventi di recupero in itinere. Alla fine del primo trimestre gli alunni con debito hanno recuperato in modo sufficiente le lacune pregresse.
2 VERIFICHE SVOLTE (tipologia, tempi assegnati, frequenza)
Le verifiche hanno avuto lo scopo di accertare il conseguimento degli obiettivi, l’acquisizione di capacità di ragionamento e la consapevolezza delle conoscenze e sono state svolte con regolarità prediligendo la modalità scritta. Per le verifiche scritte è stato assegnato sempre il tempo di un’ora e hanno avuto come oggetto il calcolo e in minima parte l’aspetto teorico inoltre la tipologia e le difficoltà hanno rispecchiato quelle delle esercitazioni svolte in classe ed assegnate per il lavoro domestico. Le verifiche orali sono state effettuate con interrogazioni alla lavagna e hanno avuto lo scopo di valutare la conoscenza e la comprensione dei contenuti, la capacità di applicazione e di espressione chiara, corretta e rigorosa. Sono stati valutati anche gli interventi emersi durante il dialogo educativo (domande, osservazioni, …) e interrogazioni orali informali (domande dal posto, correzione del lavoro domestico, esercizi alla lavagna).
3 STRUMENTI IMPIEGATI (lim, testi, dispense, ecc)
Lezioni frontali alla lavagna. Si è utilizzata qualche volta la LIM . Sono stati adottati gli strumenti programmati: libro di testo, dispense, calcolatrice scientifica.
IN ALLEGATO IL PROGRAMMA FINALE SOTTOSCRITTO DAGLI ALLIEVI RAPPRESENTANTI.
Il Docente
Cortina d’Ampezzo, 12 maggio 2017 ______________________________
DOCENTE : Consiglia Mazzone DISCIPLINA: Matematica applicata
ISTITUTO: I.T.E.- Istituto Tecnico Economico CLASSE: 5^
MODULO 1: Ripasso
Contenuti: Ripasso dello studio del grafico di una funzione di una variabile: Funzioni Limiti, forme indeterminate, calcolo dei limiti Principali regole di derivazione Ricerca dei punti di massimo e minimo relativi Concavità e punti di flesso Grafico di funzioni (in particolare polinomiali intere e fratte) Ripasso della retta, della circonferenza, della parabola con asse di simmetria parallelo all’asse y .
MODULO 2: Le disequazioni in due variabili
Contenuti: Il metodo grafico di risoluzione di disequazioni lineari e non lineari, intere e frazionarie Il metodo grafico di risoluzione di sistemi di equazioni lineari e non lineari
MODULO 3: Le funzioni in due variabili
Contenuti: Definizione di funzione in due variabili Il sistema di riferimento nello spazio La rappresentazione di un punto nello spazio L’equazione di un piano e le sue caratteristiche grafiche Le linee di livello di funzioni di due variabili (definizione e rappresentazione grafica con linee di livello riconducibili a rette, parabole, circonferenze) Il dominio e sua rappresentazione grafica Calcolo delle derivate parziali Condizioni necessarie/sufficienti per la determinazione dei massimi e minimi liberi Ricerca di massimi o minimi liberi tramite le derivate parziali prime e seconde (cenno al teorema di Schwarz) e tramite le linee di livello Ricerca di massimi e minimi vincolati con vincolo espresso da un equazione mediante il metodo di sostituzione e dei moltiplicatori di Lagrange Applicazioni all’economia: massimo profitto in regime di monopolio e in regime di concorrenza perfetta, massimo profitto per una impresa che produce un solo bene ma con due processi produttivi diversi.
La docente _______________________________
Gli allievi rappresentanti di classe _______________________________
_______________________________
Cortina d’Ampezzo, 12 maggio 2017
MODULO 4: Problemi di scelta
Contenuti: La funzione della ricerca operativa Le varie fasi attraverso cui si svolge la R.O. La procedura di risoluzione di tipici problemi di R.O in condizioni di certezza con effetti immediati Problemi di minimizzazione dei costi e di massimizzazione dei profitti, i metodi di risoluzione grafica e algebrica di tali problemi Problemi di scelta tra più alternative Il modello delle scorte(*)
(*) Argomento svolto dopo il 15 maggio: cenni sulla teoria delle decisioni con effetti differiti per investimenti finanziari e industriali.
DOCENTE : Bruna Tuscano DISCIPLINA: Diritto/Economia Politica
ISTITUTO: I.T.E.- Istituto Tecnico Economico CLASSE: 5^
LIBRI DI TESTO ADOTTATI: DIRITTO: La norma e la pratica 3 di M. Capiluppi, Ed. Tramontana ECONOMIA POLITICA: Economia e finanza pubblica di Vinci Orlando, Ed. Tramontana
VALUTAZIONE SULL’ATTIVITA’ SVOLTA (obiettivi e risultati attesi, coinvolgimento studenti, attività recupero, ecc )
Conosco la classe solo dal secondo periodo dell’anno scolastico con precisione dal 21 dicembre 2016. In precedenza la classe è stata seguita da una collega che ha iniziato un percorso didattico solo a partire dei primi giorni del mese di novembre, in quanto nel periodo antecedente i ragazzi ne erano completamente sprovvisti. Questo altalenarsi di docenti non ha giovato allo svolgimento continuo del programma prestabilito, infatti dal mio subentro, a seguito di valutazioni con esito scarso relative al programma effettuato sino a quel momento, nonché alle richieste dei ragazzi i quali esigevano maggiori delucidazioni, sono stata costretta a riprendere gli argomenti trattati ex novo e a rallentare il percorso. Nonostante ciò, sono stati affrontati i maggiori temi programmati in entrambe le materie, come si specifica meglio nel programma allegato, con altalenante interesse da parte della classe. Gli stessi al termine del corso sanno: - Conoscere i principali temi affrontati dal diritto pubblico interno facendo riferimento a quello europeo e internazionale; - Affrontare e comprendere con capacità di collegamento gli argomenti di finanza pubblica, eccetto il sistema tributario che è stato affrontato solo in generale. Dal punto di vista didattico la classe nel complesso ha prodotto bene, anche se nell’ultimo periodo si è assistito ad un loro graduale rallentamento sia nella partecipazione assidua sia nello studio costante. Tuttavia si possono evidenziare risultati soddisfacenti per la maggioranza dei ragazzi in entrambe le materie, per alcuni anche ottimo e solo per pochi al limite della sufficienza. Per quanto riguarda l’attività di recupero, nessuno al termine del primo periodo scolastico ha riportato il debito nelle discipline da me trattate, ma nel corso del pentamestre le insufficienze sono state recuperate grazie a ripassi e a verifiche orali riparatrici.
VERIFICHE SVOLTE (tipologie, tempi assegnati, frequenza)
Durante l’intero anno scolastico si sono svolte alcune prove scritte e numerose valutazioni orali. Relativamente al primo periodo l’insegnante che ha lavorato con la classe, da novembre a fine dicembre, ha effettuato una prova scritta e una orale per entrambe le materie di insegnamento. Dal secondo periodo fino alla fine del percorso scolastico i ragazzi sono stati sottoposti a due simulazioni della terza prova, rispettivamente la prima con i quesiti di diritto e la seconda con quelli di economia politica; una prova scritta di economia politica e numerose valutazioni orali volte a verificare le conoscenze e le abilità acquisite, nonché la capacità di collegamento tra i diversi temi affrontati.
IN ALLEGATO IL PROGRAMMA FINALE SOTTOSCRITTO DAGLI ALLIEVI RAPPRESENTANTI.
Il Docente
Cortina d’Ampezzo, 12 maggio 2017 ______________________________
STRUMENTI IMPIEGATI (attrezzature, testi, dispense, ecc.)
I corsi di diritto ed economia politica hanno seguito i percorsi logici e didattici proposti nei rispettivi testi, approfondendo alcuni temi attraverso il ricorso di schede e mappe concettuali, soprattutto per economia politica, preparate dall'insegnante. Inoltre le lezioni sono state integrate dall'utilizzo del testo costituzionale e della lavagna multimediale spesso adoperata per portare articoli di giornale in classe in formato elettronico. Le lezioni tenute sono state quasi sempre frontali a carattere partecipativo.
DOCENTE : Bruna Tuscano DISCIPLINA: Economia Politica
ISTITUTO: I.T.E. - Istituto Tecnico Economico CLASSE 5^
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: Economia e finanza pubblica di Vinci Orlando, Ed. Tramontana
MODULO 1: STRUMENTI E FUNZIONI DELLA POLITICA ECONOMICA
Contenuti: 1. Economia pubblica e politica economica: lo studio dell’economia pubblica e i suoi caratteri; l’intervento pubblico nell’economia; evoluzione storica dell’intervento dello Stato; le ragioni dell’intervento pubblico. 2. Gli strumenti della politica economica: le diverse modalità di intervento pubblico; la politica fiscale; la politica monetaria; la regolazione; le imprese pubbliche; il demanio e il patrimonio. 3. Le funzioni della politica economica: le allocazioni di risorse; i beni pubblici puri; le esternalità; i beni di merito; le situazioni di monopolio; l’insufficiente informazione; la redistribuzione; la stabilizzazione; limiti e rischi della politica fiscale per la stabilizzazione; lo sviluppo. 4. Politica economica e integrazione europea: le competenze dell’Unione Europea e le politiche nazionali; l’area della moneta unica e la politica monetaria europea.
MODULO 2: LE ENTRATE E LE SPESE PUBBLICHE
Contenuti: 1. La struttura della spesa pubblica: concetto di spesa e sua classificazione; il volume della spesa pubblica e le relative modifiche; gli effetti economici dell’incremento della spesa pubblica; le politiche di contenimento; la struttura della spesa pubblica in Italia. 2. Le entrate pubbliche: definizione e funzioni delle entrate pubbliche; criteri di distinzione con relativa classificazione; i prezzi; i tributi; la pressione tributaria e le relative teorie economiche, curva di Laffer; struttura delle entrate pubbliche in Italia.
MODULO 3: IL BILANCIO DELLO STATO
Contenuti: 1. Funzioni e struttura del bilancio: le funzioni del bilancio sotto il profilo amministrativo, politico e giuridico; la normativa sul bilancio (art. 81 COST. c. 1,2,3,4,5, e legislazione ordinaria n. 196 del 2009); caratteri del bilancio; i principi del bilancio, la struttura del bilancio sotto l’aspetto delle entrate e delle spese; i risultati differenziali. 2. L’equilibrio dei conti pubblici: il problema del pareggio e le teorie sulla politica di bilancio; l’indebitamento pubblico e il reddito nazionale; il debito pubblico. 3. La formazione, approvazione e gestione del bilancio statale: l’impostazione del bilancio; il semestre europeo; il Documento di economia e finanza; la nota di aggiornamento al DEF; il disegno di legge del bilancio dello Stato modificato a seguito della riforma attuata con la legge n. 163 del 2016; l’esercizio provvisorio; il controllo della Corte dei Conti, il Rendiconto generale dello Stato.
La docente _______________________________
Gli allievi rappresentanti di classe _______________________________
_______________________________
Cortina d’Ampezzo, 12 maggio 2017
MODULO 4: LE IMPOSTE E IL SISTEMA TRIBUTARIO
Contenuti: 1. L’imposta: concetti generali sull’imposta; definizione di capacità contributiva e relativo riferimento costituzionale; definizione dei soggetti, dell’oggetto e del presupposto d’imposta; concetto di base imponibile e fonte dell’imposta; le diverse tipologie di imposta (dirette e indirette; reali e personali; generali e speciali; proporzionali, progressive e regressive); tecniche e attuazione della progressività; principi fondamentali del sistema tributario. 2. La certezza e semplicità dell’imposizione: gestione amministrativa delle imposte; l’accertamento dell’imposta (metodo analitico e induttivo; accertamento d’ufficio e dichiarazione verificata); la riscossione (ritenuta diretta e con obbligo di rivalsa, riscossione per ruoli); confronto tra i diversi tipi di imposta. 3. Gli effetti economici dell’imposizione: le modalità e gli effetti dell’evasione e dell’elusione.
DOCENTE : Bruna Tuscano DISCIPLINA: Diritto
ISTITUTO: I.T.E. - Istituto Tecnico Economico CLASSE 5^
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: La norma e la pratica 3 di M. Capiluppi, Ed. Tramontana
MODULO 1: LO STATO E LA COSTITUZIONE
Contenuti: 1. Lo Stato in generale: lo Stato come organizzazione politica, la sua attività giuridica e sociale. 2. Gli elementi costitutivi dello Stato: popolo, territorio e sovranità; i modi di acquisto della cittadinanza italiana; lo status di cittadino, straniero e apolide; differenze tra popolo, popolazione e nazione; le funzioni dello Stato: le classificazioni degli organi statali. 3. La Costituzione: concetto e caratteri
MODULO 2: L’ORGANIZZAZIONE COSTITUZIONALE DELLO STATO
Contenuti: 1. Il Parlamento: la composizione e i poteri; l’organizzazione e il funzionamento; la condizione giuridica dei membri del Parlamento; le funzioni; l’iter legislativo e di riforma costituzionale (ART: 138 COST.). 2. Il Presidente della Repubblica: poteri e caratteri generali; l’elezione e il potere di supplenza; le prerogative; gli atti. 3. Il Governo: la composizione e i poteri; la formazione e la crisi; la responsabilità dei ministri. 4. La Corte Costituzionale: la composizione e il ruolo, il giudizio di legittimità costituzionale attraverso procedimento diretto e indiretto; il giudizio sui conflitti di attribuzione; il giudizio d’accusa nei confronti del Presidente della Repubblica. 5. La Magistratura: caratteristiche generali con riferimenti costituzionali; poteri e funzioni; distinzione della giurisdizione secondo la natura della controversia e il grado del tribunale giudicante; classificazione in giudici onorari e di carriera, individuali e collegiali, ordinari e speciali; Consiglio superiore della magistratura.
MODULO 3: LO STATO E L’UNIONE EUROPEA
Contenuti: 1. Le origini e gli sviluppi dell’integrazione europea: Organizzazione europea di cooperazione economica; CECA, CEEA e CEE; allargamento delle Comunità; processo di integrazione europea; SME; Atto unico europeo; Convenzione di Schengen; Trattato di Maastricht; Unione economica e monetaria; introduzione dell’euro; Trattato di Nizza; Trattato sulla Costituzione europea, Trattato di Lisbona. 2. Le Istituzioni comunitarie: Parlamento europeo (composizione, elezione diretta, gruppi politici; funzioni, diritto di petizione); Consiglio europeo (composizione e funzioni); Consiglio dei ministri dell’UE (composizione e funzioni); Commissione (composizione, organizzazione, funzioni); Corte di giustizia e Tribunale (composizione e relative funzioni). 3. Le fonti comunitarie: regolamenti, direttive, decisioni e pareri (definizione e caratteristiche).
MODULO 4: LO STATO E LA COMUNITA’ INTERNAZIONALE
Contenuti: 1. L’ordinamento internazionale e le sue fonti: natura e soggetti dell’ordinamento giuridico internazionale; caratteri dell’ordinamento e il suo recepimento; le fonti del diritto internazionale (consuetudini, trattati e relativa procedura di formazione e ratifica); art. 10 e 11 della Costituzione 2. L’ Organizzazione delle Nazioni Unite: storia, fini e misure; gli organi (Assemblea generale, Consiglio di sicurezza, Segretario generale), le agenzie dell’ONU.
La Docente _______________________________
Gli allievi rappresentanti di classe _______________________________
_______________________________
Cortina d’Ampezzo, 12 maggio 2017
MODULO 5: L'ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA DIRETTA E INDIRETTA
Contenuti: 1. L'attività amministrativa: nozione e caratteri distintivi; principi e tipi dell'attività amministrativa; organizzazione della pubblica amministrazione (concetti di amministrazione diretta e indiretta, centrale e periferica, decentramento).
AMMINISTRAZIONE DIRETTA: 2. Gli organi attivi: Consiglio dei ministri (compiti); Presidente del Consiglio dei ministri (compiti); Ministri (compiti, organizzazione, dipartimenti e direzioni, ufficio centrale del bilancio); Prefetto e Sindaco. 3. Gli organi consultivi: concetto e tipi di parere, Consiglio di Stato (composizione, funzione e pareri); Avvocatura di Stato (funzione e pareri) 4. Gli organi di controllo: tipi di controllo; Corte dei Conti (composizione, potere di controllo di legittimità, finanziario e sul rendiconto generale dello Stato); Ragioneria di Stato (poteri e funzioni).
AMMINISTRAZIONE INDIRETTA: 5. Amministrazione indiretta: enti istituzionali; enti nazionali e locali; enti territoriali e relativi caratteri; legge costituzionale n.3 del 2001. 6. Le Regioni: regioni e statuto ordinario e speciale; Consiglio regionale (elezione e funzioni, status giuridico dei consiglieri e scioglimento anticipato); Giunta regionale (nomina e funzioni); Presidente della Giunta (elezioni, funzioni, difensore civico; potestà legislativa, regolamentare, amministrativa e autonomia finanziaria. 7. I Comuni, le Province e Città metropolitane: organi e relativi poteri, funzioni aggiornate alla riforma Delrio 2014. 8. L'attività della pubblica amministrazione: fatti e atti amministrativi (definizione e caratteri); i provvedimenti amministrativi a carattere generale (definizione, elementi e caratteri).
DOCENTE: Bruna Dal Ben DISCIPLINA: Economia aziendale
ISTITUTO: I.T.E. - Istituto Tecnico Economico CLASSE 5^
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: Nuovo domani in azienda 3 Autori: Astolfi, Barale, Ricci. Ed. Tramontana
1 VALUTAZIONE SULL’ATTIVITA’ SVOLTA (obiettivi disciplinari e relazionali raggiunti, risultati attesi, coinvolgimento studenti, attività recupero, ecc )
Conosco la classe da più anni, pertanto nella valutazione finale della stessa ho potuto tener conto del processo di apprendimento, della partecipazione al lavoro, dell’impegno e della frequenza, nonché del metodo di studio che gli allievi hanno sviluppato nel loro percorso scolastico.
La classe fin dall'inizio si è dimostrata interessata alle tematiche proposte e collaborativa nelle attività. La partecipazione per tutti è stata adeguata e l'impegno solo per taluni altalenante.
Gli obiettivi generali disciplinari programmati sono stati raggiunti da tutti gli alunni; nella maggior parte dei casi con risultati costantemente positivi, frutto di impegno regolare, seria partecipazione e naturale attitudine all'approfondimento delle tematiche e con una presenza ricca di spunti ed interventi durante le lezioni. Permane comunque un esiguo numero di allievi che per motivi diversi sono stati più incostanti e meno presenti, per loro gli obiettivi si intendono raggiunti, ma a livello di sufficienza.
Alla fine del corso tutti gli alunni possiedono gli strumenti per comprendere le funzioni aziendali, i processi gestionali ed amministrativi e per sviluppare capacità di analisi e di valutazione tenendo presenti le nuove normative, gli adempimenti fiscali e le nuove metodologie.
Al termine del corso gli alunni sanno: − Riconoscere i fondamenti dell’attività economica e gli elementi gestionali e contabili del sistema azienda. − Effettuare l’analisi del sottosistema amministrativo, avendo acquisito specifiche abilità intorno all’analisi
finanziaria, patrimoniale ed economica dell’impresa.
La maggior parte di loro ha acquisito un buon livello, in qualche caso anche ottimo, di conoscenza degli strumenti di gestione aziendale tale da consentire loro di risolvere negli scritti i problemi di natura applicativa sapendo scegliere le tecniche adeguate ed esprimendo giudizi autonomi sulla realtà aziendale prospettata. Nell'esposizione orale un consistente gruppo si avvale di buone capacità argomentative.
Le attività di recupero si sono svolte in itinere, con modalità e tempi diversi, durante tutto l’anno scolastico, dove al termine di ogni prova sommativa sono state individuate le carenze, definite le modalità di recupero (attività di supporto e tutoraggio) e realizzate le attività di recupero (lezione dialogata, correzione di lavori individuali). Alla fine del primo trimestre gli alunni con debito hanno tutti recuperato le lacune pregresse.
2 VERIFICHE SVOLTE (tipologia, tempi assegnati, frequenza)
Sono stati svolti due compiti scritti nel primo trimestre e tre nel secondo pentamestre, di cui due simulazioni della seconda prova d’esame di Stato. Diverse esercitazioni scritte sono state effettuate in classe a verifica immediata dell’argomento e in preparazione all’esame. Sono stati assegnati con regolarità esercizi domestici di consolidamento delle competenze, prove semistrutturate di fine U.D, verifiche formative di fine modulo ed elaborazioni scritte in linea alle tracce assegnate agli esami di stato degli anni precedenti. Le verifiche orali, volte ad accertare le capacità espressive e di collegamento, si sono effettuate con cadenza mensile.
3 STRUMENTI IMPIEGATI (attrezzature, laboratori, testi, dispense, sussidi, ecc)
Uso del libro di testo, del codice civile, della lavagna multimediale in classe e di altro materiale fornito dall'insegnante. Lezione frontale e partecipata; discussione guidata; problem solving; cooperative learning.
IN ALLEGATO IL PROGRAMMA FINALE SOTTOSCRITTO DAGLI ALLIEVI RAPPRESENTANTI.
La Docente
Cortina d’Ampezzo, 12 maggio 2017 _________________________________
DOCENTE: Bruna Dal Ben DISCIPLINA: Economia aziendale
ISTITUTO: I.T.E. - Istituto Tecnico Economico CLASSE 5^
MODULO 1: LA CONTABILITA’, I BILANCI E LA FISCALITA’ DELLE IMPRESE INDUSTRIALI
Contenuti: 1. La contabilità generale: la contabilità generale, le immobilizzazioni e i beni strumentali, il leasing, il personale dipendente, acquisti e vendite, outsourcing e subfornitura, regolamento delle compravendita, lo smobilizzo dei crediti, il sostegno pubblico alle imprese, le scritture di assestamento, completamento, integrazione, rettifica e ammortamento, la situazione contabile finale, scritture di epilogo e chiusura.
2. Il sistema informativo di bilancio: il sistema informativo di bilancio, i principi contabili, la revisione legale, la relazione di revisione, l’interpretazione di bilancio.
3. L’analisi di bilancio: lo SP riclassificato, il CE riclassificato, i margini di struttura patrimoniale, le finalità delle analisi di bilancio, l’analisi per indici, la redditività, la produttività, l’analisi patrimoniale, finanziaria e economica, l’analisi per flussi, flussi finanziari ed economici, il flusso delle risorse finanziarie della gestione reddituale, le fonti e gli impieghi, le variazioni di PCN, il rendiconto finanziario di PCN e le sue informazioni, rendiconto finanziario della disponibilità monetaria netta.
4. L’analisi di bilanci socio-ambientali: la comunicazione socio-ambientale, il bilancio socio-ambientale, il riparto del valore aggiunto tra gli stakeholders, l’analisi dei bilanci socio-ambientali.
5. Il reddito fiscale d’impresa e le imposte dirette: il reddito fiscale d’impresa, la determinazione del reddito fiscale, le norme generali sui componenti del reddito fiscale, norme fiscali relative ai beni strumentali, svalutazione fiscale dei crediti, tassazione delle plusvalenze, valutazione fiscale delle rimanenze, la determinazione dell’IRES, l’IRAP.
MODULO 2: LA LOGISTICA
Contenuti: 1. La logistica e la gestione del magazzino: la logistica integrata, l’organizzazione aziendale e il servizio ai clienti, la logistica sostenibile, il magazzino, le scorte, la gestione delle scorte e il just in time, i costi di magazzinaggio.
2. La contabilità di magazzino e le scorte: la valorizzazione dei carichi e scarichi di magazzino, Lifo fifo, lifo a scatti e costo medio ponderato, la contabilità fiscale di magazzino, le registrazioni contabili delle rimanenze, la valutazione civilistica delle rimanenze, le rimanenze nel bilancio d’esercizio.
MODULO 3: LA CONTABILITA’ GESTIONALE
Contenuti − I costi aziendali: gli obiettivi della contabilità gestionale, i costi nella contabilità gestionale, la
classificazione dei costi. − Le metodologie della determinazione dei costi: il direct costing, il full costing, l’activity based costing, i
costi diretti e i costi indiretti, l’imputazione su base unica o base multipla, la localizzazione dei costi, i costi standard.
− L’analisi dei costi a supporto delle decisioni aziendali: l’utilizzo dei costi per la valutazione delle rimanenze di magazzino, per la determinazione del break even point e per l’analisi differenziale.
La Docente _______________________________
Gli allievi rappresentanti di classe _______________________________
_______________________________
Cortina d’Ampezzo, 12 maggio 2017
MODULO 4: LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA E LA PROGRAMMAZIONE AZIENDALE
Contenuti: 1. Le strategie aziendali: vision, mission e qualità totale, le strategie di corporate: integrazione e espansione, swot analysis, la previsione aziendale, la pianificazione aziendale. 2. Il budget e il reporting aziendale: la programmazione aziendale e il controllo di gestione, il budget: budget settoriali, budget economico e il budget finanziario, l’analisi degli scostamenti, reporting aziendale, report economici e report finanziari. 3. Il businnes plan e marketing plan: I documenti della pianificazione, individuazione degli obiettivi, definizione della strategia e degli strumenti, valutazione degli aspetti economico-finanziari, esecuzione e controllo.
MODULO 5: I PRODOTTI BANCARI PER LE IMPRESE
Contenuti: 1. I finanziamenti a breve termine alle imprese: le banche nel sistema finanziario, il rapporto banca-impresa, l’istruttoria di fido, le diverse forme tecniche di finanziamento, l’apertura di credito in c/c, lo smobilizzo dei crediti commerciali, il factoring. 2. Le operazioni di impiego delle banche: le operazioni di finanziamento a m/lungo termine, i crediti non monetari, il leasing, la cartolarizzazione. 3. Il bilancio delle banche(*): schema di stato patrimoniale e di conto economico, contenuti e risultati intermedi e finali.
(*) Argomenti svolti dopo il 15 maggio: il bilancio della banca
IN ALLEGATO IL PROGRAMMA FINALE SOTTOSCRITTO DAGLI ALLIEVI RAPPRESENTANTI.
La Docente
Cortina d’Ampezzo, 12 maggio 2017 _________________________________
DOCENTE: Fabio Barattin DISCIPLINA: Educazione Fisica
ISTITUTO: I.T.E. - Istituto Tecnico Economico CLASSE 5^
1 VALUTAZIONE SULL’ATTIVITÀ SVOLTA
Durante l’anno scolastico, per meglio incrociare le aspettative di tutti, ho proposto attività di squadra con i classici giochi della pallavolo, pallacanestro, calcetto, ultimate, ed esercitazioni più individuali come il curling, il pattinaggio su ghiaccio e la mountainbike. La classe, mediamente, ha dimostrato interesse e partecipazione per le esercitazioni. Il clima diddattico durante le lezioni è stato sempre buono e costruttivo nonostante la componente maschile si sia dimostrata in più occasioni esuberante e rumorosa. Più partecipi e coinvolti i maschi nelle attività di gruppo mentre le ragazze che hanno preferito le esercitazioni individuali. Nel complesso il profitto raggiunto dal gruppo è buono e più con alcuni elementi dalle capacità ottime e altri invece discrete. Il programma didattico preventivato non è stato svolto per intero ma ha necessitato di qualche variazione in itinere nell’intento di perseguire al meglio tutti gli obiettivi, specifici della materia ma anche educativi, individuati ad inizio anno.
2 VERIFICHE SVOLTE
L’apprendimento dei singoli è stato verificato attraverso l’osservazione continua e sistematica dei gesti motori richiesti in ogni momento ma anche oralmente durante la lezione. L’alunno è stato quindi valutato in base ai risultati acquisiti cioè alle abilità motorie e al grado di maturazione psicomotorio raggiunto tenendo come punto di riferimento la situazione personale ed il livello di partenza. Considerata la caratteristica pratica di questa materia, la valutazione finale terrà in grande considerazione l’assiduità nella frequenza, la continuità nell’impegno, la partecipazione attiva e collaborativa a tutte le proposte didattiche. Sul piano sociale e comportamentale si è tenuto conto del rapporto con i compagni, con l’insegnante e il grado di autonomia e autogestione raggiunto.
3 STRUMENTI IMPIEGATI
La palestra con grandi e piccoli attrezzi, lo stadio del ghiaccio, mountainbike.
Il Docente _______________________________
Gli allievi rappresentanti di classe _______________________________
_______________________________
Cortina d’Ampezzo, 12 maggio 2017
DOCENTE: Fabio Barattin DISCIPLINA: Educazione Fisica
ISTITUTO: I.T.E. - Istituto Tecnico Economico CLASSE 5^
MODULO 1: “Attivazione generale”
- Stretching, mobilità articolare, tonificazione muscolare. - Esercizi di preatletismo.
MODULO 2: “Giochi di squadra”
- Aspetti tecnici, tattici e regolamenti dei seguenti giochi: • Pallacanestro • Pallavolo • Calcetto • Ultimate • Curling • Scopone
MODULO 3: “Attività in ambiente naturale”
- Aspetti tecnici: • Pattinaggio su ghiaccio • Mountainbike
MODULO 3: “Teoria”
- Nozioni di anatomia e fisiologia. - Traumatologia sportiva.
IN ALLEGATO IL PROGRAMMA FINALE SOTTOSCRITTO DAGLI ALLIEVI RAPPRESENTANTI.
Il Docente
Cortina d’Ampezzo, 12 maggio 2017 _________________________________
DOCENTE: Giannino Don Rech DISCIPLINA: INS. RELIGIONE CATTOLICA IRC
ISTITUTO: I.T.E. - Istituto Tecnico Economico CLASSE 5^
LIBRO DI TESTO (consigliato): aa.vv: Alternativa, ed. Queriniana Bologna 1998.
1 VALUTAZIONE SULL’ATTIVITA’ SVOLTA (obiettivi disciplinari e relazionali raggiunti, risultati attesi, coinvolgimento studenti, attività recupero, ecc )
In riferimento agli studenti avvalentisi IRC, l’andamento scol. è stato molto positivo sia per la regolarità della presenza che per la partecipazione al lavoro. Tutti gli allievi hanno dimostrato un’ampia preparazione e una valida duttilità nell’elaborare argomenti ed esporli con proprietà di linguaggio. La valutazione sintetica, per tutto il corso di studi che va a terminare, è certamente di ottimo livello, soprattutto in riferimento al quinto anno. Per tutto il cammino svolto, mi pare di vedere un itinerario positivo per la collaborazione reciproca ed il coinvolgimento realizzato anche in occasione di iniziative extrascolastiche.
2 VERIFICHE SVOLTE (tipologia, tempi assegnati, frequenza)
La valutazione ha potuto essere efficace grazie al grado di spontanea partecipazione al lavoro durante le lezioni, al positivo e serio comportamento, al confronto propositivo sui vari argomenti affrontati.
3 STRUMENTI IMPIEGATI (attrezzature, laboratori, testi, dispense, sussidi, ecc)
Sono state utilizzate schede di ricerca e di sintesi, tratte dal testo e da altri sussidi e predisposte dal docente. Diversi temi sono stati affrontati ed elaborati con la visione di filmati, utilizzando le attrezzature disposte dalla Scuola.
Il Docente _______________________________
Gli allievi rappresentanti di classe _______________________________
_______________________________
Cortina d’Ampezzo, 12 maggio 2017
DOCENTE: Giannino Don Rech DISCIPLINA: INS. RELIGIONE CATTOLICA IRC
ISTITUTO: I.T.E. - Istituto Tecnico Economico CLASSE 5^
MODULO 1: Legalità e morale
Contenuti: genesi storica del “decalogo” (video: I segni del male) esempi di leggi comuni a tutti i popoli osservanza legale e rettitudine: apporto del cristianesimo educare alla legalità: dibattito e incontri esterni, video la partecipazione alla vita civile: valori
MODULO 2: Ambito religioso e coscienza personale
Contenuti: panoramica di valori “universali” – frasi, letture e filmati (video: Inferno) temi in cima alla classifica del terzo millennio (pace, risorse e energia, popoli minori, armi…) tematiche più locali e importanti: i minori e la loro tutela, il tempo libero, la religiosità popolare, il fenomeno dei popoli migranti
MODULO 3: Studi biblici e memoria
Contenuti: i periodi del calendario secondo la fede cristiana (video: Risorto) la preghiera del “pater” nel vangelo di Matteo la spiritualità come vero legame tra i popoli i messaggi della Chiesa nei diversi periodi dell’anno
Esa
urie
nte
Inco
mp
leta
Qu
asi
nu
lla
An
alis
i
Co
rre
ttaIn
com
ple
taM
an
can
te
Ad
egu
ato
Ess
en
zia
leM
an
can
te
Org
an
ica
Art
ico
lata
Sch
em
atic
a
Fo
rma
/les
sic
o
Co
rre
tta
Pu
nte
gg
iT
ota
leV
oto
(q
uin
dic
es
imi)
Vo
to (
de
cim
i)
Gri
glie
per
la v
alu
tazi
on
e d
el T
ema
di I
talia
no
Tip
olo
gia
A:
An
alis
i del
tes
to
Pu
nte
gg
io
Cri
teri
OT
TIM
O1
5B
UO
NO
14
-13
DIS
CR
ET
O1
2-1
1S
UF
FIC
IEN
TE
10
INS
UF
FIC
IEN
TE
9-7
AS
SO
LU
TA
ME
NT
EIN
SU
FF
ICIE
NT
E6
-4
NU
LL
O3
-1
Co
mp
ren
sio
ne
D
el t
es
to
Ap
pro
fon
dita
eC
om
ple
taN
el c
om
ple
sso
Esa
urie
nte
Co
n a
lcu
ne
In
esa
ttezz
e e
/oS
up
erf
icia
lità
Gra
vem
en
teIn
com
ple
ta
Co
rre
tta e
A
mp
iaA
bb
ast
an
za
Co
rre
tta
Ta
lvo
ltaIm
pre
cisa
e/o
Su
pe
rfic
iale
Gra
vem
en
teIn
com
ple
ta
Inq
ua
dra
me
nto
Sto
ric
o-l
ett
era
rio
Art
ico
lato
eC
om
ple
to, c
on
Ap
po
rti p
ers
on
ali
Ab
ba
sta
nza
Pre
ciso
Sch
em
atic
o e
/o
Pa
rzia
leG
en
eric
o e
/oE
rra
to
Str
utt
ura
de
lD
isc
ors
o
Co
ere
nte
eO
rga
nic
aD
iso
rdin
ata
e
Fra
mm
en
taria
Co
nfu
sa e
/o
Co
ntr
ad
ditt
oria
De
l tu
tto
In
con
gru
a
Co
rre
ttaL
ess
ico
eff
ica
ceC
on
qu
alc
he
Imp
erf
ezi
one
Co
n q
ua
lch
e
Err
ore
e/o
Le
ssic
o p
ove
ro
Sco
rre
tta e
/oL
ess
ico
imp
rop
rioG
rave
me
nte
S
corr
ett
aN
on
ris
pe
tto
sa d
elle
fon
da
me
nta
li re
gole
d
i scr
ittu
ra
No
te p
er
la v
alu
tazi
on
e d
el
pu
nte
gg
io:
1)
I cr
iteri
son
o e
quip
olle
nti.
2)
Pe
r i d
esc
ritto
ri c
he
pre
ved
on
o u
na
ba
nd
a d
i osc
illa
zio
ne
pe
r l’a
sse
gna
zio
ne
de
l pu
nte
ggio
(e
s. in
suff
icie
nte
da
7 a
9 p
un
ti) v
a
ind
ica
to e
splic
itam
en
te l
’esa
tto v
alo
re n
um
eri
co a
ttrib
uito
. 3
) Il
pu
nte
ggio
fin
ale
è d
ato
da
lla s
om
ma
to
tale
de
i p
un
tegg
i ra
ggiu
nti
in c
iasc
un
cri
terio
va
luta
tivo
div
isa
pe
r ci
nqu
e (
nu
me
ro d
ei
crite
ri
ad
otta
ti). 4
) Il
pu
nte
ggio
fin
ale
ch
e n
on
ris
ulti
nu
me
ro in
tero
, vie
ne
ap
pro
ssim
ato
in e
cce
sso
al n
um
ero
inte
ro s
ucc
ess
ivo
da
0,5
in s
u (
es.
10
,5=
11
).
CO
NV
ER
SIO
NE
DE
L V
OT
O D
A Q
UIN
DIC
ES
IMI A
DE
CIM
I:
V1
5=
5/3
*V1
0
0 <
V1
0 <
6
V1
5=
1,2
5*V
10
+2
,5
6
,1 <
V1
0 <
10
CO
NV
ER
SIO
NE
DE
L V
OT
O D
A D
EC
IMI
A Q
UIN
DIC
ES
IMI:
V1
0=
3/5
*V1
5
0 <
V1
5 <
10
V1
0=
(V1
5 –
2,5
)/1
,25
1
0,1
< V
15
< 1
5
Bu
on
aS
od
dis
face
nte
So
sta
nzi
ale
Pa
rzia
leIn
esi
ste
nte
Pe
rtin
en
teA
ttin
en
teS
cars
aIn
esi
ste
nte
Co
nte
nu
toO
rdin
ato
Ess
en
zia
leP
oco
pe
rso
na
le
Org
an
ica
Art
ico
lata
Po
co s
ald
a
Fo
rma
/les
sic
oC
orr
etta
Pu
nte
gg
iT
ota
leV
oto
(q
uin
dic
es
imi)
Vo
to (
de
cim
i)
Gri
glie
per
la v
alu
tazi
on
e d
el T
ema
di I
talia
no
Tip
olo
gia
B:
Sag
gio
Bre
ve/A
rtic
olo
di G
iorn
ale
Pu
nte
gg
io
Cri
teri
OT
TIM
O1
5B
UO
NO
14
-13
DIS
CR
ET
O1
2-1
1S
UF
FIC
IEN
TE
10
INS
UF
FIC
IEN
TE
9-7
AS
SO
LU
TA
ME
NT
EIN
SU
FF
ICIE
NT
E6
-4
NU
LL
O3
-1
Ad
ere
nza
alla
Tip
olo
gia
te
stu
ale
Co
mp
leta
ed
E
ffic
ace
Gra
vem
en
te
Inco
mp
leta
Ge
sti
on
e d
ei
Do
cu
me
nti
Am
pia
eP
ert
ine
nte
Sch
em
atic
a
e/o
n
on
be
nA
pp
rofo
nd
ita
Da
ti n
on
util
izza
tiE
/o t
ravi
sati
Rig
oro
so e
d
Eff
ica
ceV
alid
o,
Co
ere
nte
ed
Arg
om
en
tato
Co
nfu
so e
/o
Co
ntr
ad
ditt
orio
Inco
ere
nte
De
l tu
tto
In
con
gru
o
Str
utt
ura
de
lD
isc
ors
o
Co
ere
nte
eC
oe
saD
iso
rdin
ata
e
Fra
mm
en
taria
Co
nfu
sa e
/o
Co
ntr
ad
ditt
oria
De
l tu
tto
In
con
gru
a
Co
rre
ttaL
ess
ico
eff
ica
ceC
on
qu
alc
he
Imp
erf
ezi
one
Co
n q
ua
lch
e
Err
ore
e/o
Le
ssic
o p
ove
ro
Sco
rre
tta e
/oL
ess
ico
imp
rop
rioG
rave
me
nte
S
corr
ett
aN
on
ris
pe
tto
sa d
elle
fon
da
me
nta
li re
gole
d
i scr
ittu
ra
No
te p
er
la v
alu
tazi
on
e d
el
pu
nte
gg
io:
1)
I cr
iteri
son
o e
quip
olle
nti.
2)
Pe
r i d
esc
ritto
ri c
he
pre
ved
on
o u
na
ba
nd
a d
i osc
illa
zio
ne
pe
r l’a
sse
gna
zio
ne
de
l pu
nte
ggio
(e
s. in
suff
icie
nte
da
7 a
9 p
un
ti) v
a
ind
ica
to e
splic
itam
en
te l
’esa
tto v
alo
re n
um
eri
co a
ttrib
uito
. 3
) Il
pu
nte
ggio
fin
ale
è d
ato
da
lla s
om
ma
to
tale
de
i p
un
tegg
i ra
ggiu
nti
in c
iasc
un
cri
terio
va
luta
tivo
div
isa
pe
r ci
nqu
e (
nu
me
ro d
ei
crite
ri
ad
otta
ti). 4
) Il
pu
nte
ggio
fin
ale
ch
e n
on
ris
ulti
nu
me
ro in
tero
, vie
ne
ap
pro
ssim
ato
in e
cce
sso
al n
um
ero
inte
ro s
ucc
ess
ivo
da
0,5
in s
u (
es.
10
,5=
11
).
CO
NV
ER
SIO
NE
DE
L V
OT
O D
A Q
UIN
DIC
ES
IMI A
DE
CIM
I:
V1
5=
5/3
*V1
0
0 <
V1
0 <
6
V1
5=
1,2
5*V
10
+2
,5
6
,1 <
V1
0 <
10
CO
NV
ER
SIO
NE
DE
L V
OT
O D
A D
EC
IMI
A Q
UIN
DIC
ES
IMI:
V1
0=
3/5
*V1
5
0 <
V1
5 <
10
V1
0=
(V1
5 –
2,5
)/1
,25
1
0,1
< V
15
< 1
5
Co
mp
leta
Ad
egu
ata
So
sta
nzi
ale
Nu
lla
Info
rma
zio
ne
Am
pia
Co
rre
ttaIn
esi
ste
nte
Ad
egu
ata
Ess
en
zia
leIn
con
sist
en
te
Org
an
ica
Art
ico
lata
Po
co s
ald
a
Fo
rma
/les
sic
oC
orr
etta
Pu
nte
gg
iT
ota
leV
oto
(q
uin
dic
es
imi)
Vo
to (
de
cim
i)
Gri
glie
per
la v
alu
tazi
on
e d
el T
ema
di I
talia
no
Tip
olo
gie
C e
D:
Tem
a st
ori
co o
Tem
a d
i ord
ine
gen
eral
e
Pu
nte
gg
io
Cri
teri
OT
TIM
O1
5B
UO
NO
14
-13
DIS
CR
ET
O1
2-1
1S
UF
FIC
IEN
TE
10
INS
UF
FIC
IEN
TE
9-7
AS
SO
LU
TA
ME
NT
EIN
SU
FF
ICIE
NT
E6
-4
NU
LL
O3
-1
Ad
ere
nza
alla
Tra
cci
a
Ad
ere
nte
alla
Tra
ccia
inM
od
o p
arz
iale
Su
pe
rfic
iale
Inco
mp
leta
Sca
rsa
Fu
ori
tem
a
Esa
urie
nte
Ap
po
rto
pe
rso
na
leQ
ua
lch
e
imp
reci
sio
ne
e/o
su
pe
rfic
iale
Mo
lto im
pre
cisa
eL
imita
taS
corr
ett
a e
Inco
nsi
ste
nte
Pre
se
nta
zio
ne
de
lC
on
ten
uto
Rig
oro
sa,
ap
pro
fon
dita
ep
ers
on
ale
Am
pia
e
co
ere
nte
Mo
de
sta
eIm
pre
cisa
Sca
de
nte
e/o
Co
nfu
sa
Str
utt
ura
de
lD
isc
ors
o
Co
ere
nte
eC
oe
saD
iso
rdin
ata
e
Fra
mm
en
taria
Co
nfu
sa e
/o
Co
ntr
ad
ditt
oria
De
l tu
tto
In
con
gru
a
Co
rre
ttaL
ess
ico
eff
ica
ceC
on
qu
alc
he
Imp
erf
ezi
one
Co
n q
ua
lch
e
Err
ore
e/o
Le
ssic
o p
ove
ro
Sco
rre
tta e
/oL
ess
ico
imp
rop
rioG
rave
me
nte
S
corr
ett
aN
on
ris
pe
tto
sa d
elle
fon
da
me
nta
li re
gole
d
i scr
ittu
ra
No
te p
er
la v
alu
tazi
on
e d
el
pu
nte
gg
io:
1)
I cr
iteri
son
o e
quip
olle
nti.
2)
Pe
r i d
esc
ritto
ri c
he
pre
ved
on
o u
na
ba
nd
a d
i osc
illa
zio
ne
pe
r l’a
sse
gna
zio
ne
de
l pu
nte
ggio
(e
s. in
suff
icie
nte
da
7 a
9 p
un
ti) v
a
ind
ica
to e
splic
itam
en
te l
’esa
tto v
alo
re n
um
eri
co a
ttrib
uito
. 3
) Il
pu
nte
ggio
fin
ale
è d
ato
da
lla s
om
ma
to
tale
de
i p
un
tegg
i ra
ggiu
nti
in c
iasc
un
cri
terio
va
luta
tivo
div
isa
pe
r ci
nqu
e (
nu
me
ro d
ei
crite
ri
ad
otta
ti). 4
) Il
pu
nte
ggio
fin
ale
ch
e n
on
ris
ulti
nu
me
ro in
tero
, vie
ne
ap
pro
ssim
ato
in e
cce
sso
al n
um
ero
inte
ro s
ucc
ess
ivo
da
0,5
in s
u (
es.
10
,5=
11
).
CO
NV
ER
SIO
NE
DE
L V
OT
O D
A Q
UIN
DIC
ES
IMI A
DE
CIM
I:
V1
5=
5/3
*V1
0
0 <
V1
0 <
6
V1
5=
1,2
5*V
10
+2
,5
6
,1 <
V1
0 <
10
CO
NV
ER
SIO
NE
DE
L V
OT
O D
A D
EC
IMI
A Q
UIN
DIC
ES
IMI:
V1
0=
3/5
*V1
5
0 <
V1
5 <
10
V1
0=
(V1
5 –
2,5
)/1
,25
1
0,1
< V
15
< 1
5
GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA: ECONOMIA AZIENDALE
INDICATORIPunti
DESCRITTORIPunti
previstiPunti
assegnati
Conoscenza deicontenuti e
pertinenza allatraccia
6
Trattazione lacunosa e priva di elementi minimi che attestino conoscenza e pertinenza all’argomento proposto
1-2
Conoscenze suffragate da argomentazioni frammentarie, o dilimitata consistenza e non pienamente coerenti con le indicazionidella traccia
3
Conoscenze sostanzialmente esaurienti sostenute daargomentazioni pertinenti anche se non complete, ma prive dierrori nei punti essenziali
4
Conoscenze congrue e suffragate da argomentazioni pertinenti,significative e senza errori di rilievo
5
Conoscenze ampie ed accompagnate da approfondimenti benstrutturati e privi di errori
6
Capacitàelaborative e
proprietà dilinguaggio
3
Esposizione confusa e utilizzo inadeguato della terminologia 1
Esposizione lineare, lessico sostanzialmente appropriato, assenza di errori significativi nell’impianto morfo-sintattico
2
Esposizione chiara e corretta, padronanza della terminologia 3
Svolgimentodell’esempio
pratico ecompletezza della
prova
6
Non sa applicare le tecniche e i procedimenti, commette gravi errori o non dà la risposta
1-2
Sa applicare solo in parte le tecniche fondamentali e commette errori di rilievo
3
Seleziona ed utilizza tecniche e procedimenti che combina con sufficiente fluidità nella rielaborazione
4
Dimostra buona padronanza delle tecniche e dei procedimenti cherisultano completi e coerenti con le premesse teoriche
5
Dimostra sicura padronanza delle tecniche e dei procedimenti cherisultano completi e coerenti con le premesse teoriche ed efficaci dal punto di vista comunicativo
6
PUNTEGGIO TOTALE /15
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTATIPOLOGIA B
INDICATORI DESCRITTORI PUNTI/15 Q1 Q2 Q3
Conoscenze specifiche degli argomenti e pertinenza alla traccia/alla consegna
Contenuti/conoscenze vaghi o scarsi e/o mancata aderenza alla consegna 0,5
Conoscenze superficiali e frammentarie e/o consegna poco rispettata 2
Conoscenze parziali e parzialmente coerenti con la consegna 3
Conoscenze essenziali, concise, semplici, di base 4
Conoscenze complete, approfondite e articolate 5
Conoscenze solide, molto dettagliate, ricche ed esaurienti 6
Competenze cognitive e di linguaggio
Esposizione confusa e dispersiva/disorganica; colloquiale, scorretto ed improprio il linguaggio 1,5
Esposizione parzialmente adeguata (ora disorganica, ora accettabilmente coordinata); linguaggio a tratti scorretto e a tratti accettabile
3
Esposizione semplice, accettabilmente lineare e sufficientemente coordinata; accettabilmente preciso e complessivamente coordinato il linguaggio
4
Esposizione abbastanza lineare e quasi sempre organica; linguaggio perlopiù corretto e appropriato
5
Esposizione ben lineare, molto attinente e molto organica; linguaggio efficace, ricco, molto appropriato, caratterizzato da padronanzae consapevolezza
6
Capacità di sintesi espressiva e riassuntiva; capacità di selezione e di giudizio
Disorganiche e superficiali 1
Sufficienti, anche se senza commenti e/o giudizi personali 2
Efficaci e con commenti e/o giudizi personali fondati e/o originali 3
Quesito non risposto
Risposta assente1
TOTALE
PUNTEGGIO /15
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
Indicatori Descrittori Punti
Conoscenzeacquisite
Conoscenze nulle 0Non conosce i temi proposti 1Conosce in modo frammentario 3Conosce superficialmente 4Conosce sufficientemente solo gli aspetti principali 5Conosce adeguatamente i temi proposti 6Conosce in modo approfondito e autonomo 7
Capacità dicollegamento
Non opera collegamenti 0Opera i collegamenti con difficoltà 2Opera i collegamenti se guidato 3Opera i collegamenti autonomamente 4Opera collegamenti con sicurezza, profondità e originalità 5
Capacità dianalisi e sintesi
Capacità di analisi e sintesi nulle 0Non individua i concetti chiave 1Individua in parte i concetti chiave 2Individua gli aspetti principali e opera sintesi elementari 3Opera analisi e sintesi efficaci autonomamente 5
Forma
Discorso disconnesso e linguaggio non appropriato 0Discorso molto disordinato e/o incoerente, linguaggio scorretto, stentato, sconnesso 1
Discorso incoerente, linguaggio impreciso e inorganico 2Discorso con qualche incongruenza, linguaggio non sempre appropriato 3
Discorso coerente e coeso, linguaggio corretto ed appropriato 4
Capacità criticaCapacità critiche nulle 0Non esprime valutazioni personali 1Esprime valutazioni senza saper motivare la propria scelta 2Esprime opinioni critiche fondate e ben argomentate 3
Argomentoproposto dal
candidato
Conoscenza nulla dell’argomento 0Scarsa conoscenza dell’argomento e difficoltà espositive 1Conoscenza buona e sufficiente sicurezza nell’esposizione 2Il candidato dimostra conoscenza, sicurezza, autonomia espositiva 3
Correzione delleprove scritte
Non individua gli errori 1Individua e corregge parzialmente gli errori 2Individua e corregge autonomamente gli errori 3
Punteggio totale: ___/30
ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO "VALBOITE" CORTINA D'AMPEZZO I.T.E. - CLASSE QUINTA
Simulazione della prima prova scritta dell'esame di Stato 9 marzo 2017
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A O ANALISI DI UN TESTO LETTERARIO 2012
Claudio Magris, dalla Prefazione di L’infinito viaggiare, Mondadori, Milano 2005. "Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psico-logiche, anche quelle invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle tortuose che nei nostri inferi sbarrano la strada a noi stessi. Oltrepassare frontiere; anche amarle – in quanto definiscono una realtà, un’individualità, le danno forma, salvandola così dall’indistinto – ma senza idolatrarle, senza farne idoli che esigono sacrifici di sangue. Saperle flessibili, provvisorie e periture, come un corpo umano, e perciò degne di essere amate; mortali, nel senso di soggette alla morte, come i viaggiatori, non occasione e causa di morte, come lo sono state e lo sono tante volte. Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre pure dall’altra parte. In Verde acqua Marisa Madieri, ripercorrendo la storia dell’esodo degli italiani da Fiume dopo la Seconda guerra mondiale, nel momento della riscossa slava che li costrin-ge ad andarsene, scopre le origini in parte anche slave della sua famiglia in quel momento vessata dagli slavi in quanto italiana, scopre cioè di appartenere anche a quel mondo da cui si sentiva mi-nacciata, che è, almeno parzialmente, pure il suo. Quando ero un bambino e andavo a passeggiare sul Carso, a Trieste, la frontiera che vedevo, vici-nissima, era invalicabile, – almeno sino alla rottura fra Tito e Stalin e alla normalizzazione dei rap-porti fra Italia e Jugoslavia – perché era la Cortina di Ferro, che divideva il mondo in due. Dietro quella frontiera c’erano insieme l’ignoto e il noto. L’ignoto, perché là cominciava l’inaccessibile, sconosciuto, minaccioso impero di Stalin, il mondo dell’Est, così spesso ignorato, temuto e disprez-zato. Il noto, perché quelle terre, annesse dalla Jugoslavia alla fine della guerra, avevano fatto par-te dell’Italia; ci ero stato più volte, erano un elemento della mia esistenza. Una stessa realtà era insieme misteriosa e familiare; quando ci sono tornato per la prima volta, è stato contemporanea-mente un viaggio nel noto e nell’ignoto. Ogni viaggio implica, più o meno, una consimile esperien-za: qualcuno o qualcosa che sembrava vicino e ben conosciuto si rivela straniero e indecifrabile, oppure un individuo, un paesaggio, una cultura che ritenevamo diversi e alieni si mostrano affini e parenti. Alle genti di una riva quelle della riva opposta sembrano spesso barbare, pericolose e piene di pre-giudizi nei confronti di chi vive sull’altra sponda. Ma se ci si mette a girare su e giù per un ponte, mescolandosi alle persone che vi transitano e andando da una riva all’altra fino a non sapere più bene da quale parte o in quale paese si sia, si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo."
Claudio Magris è nato a Trieste nel 1939. Saggista, studioso della cultura mitteleuropea e della let-teratura del “mito asburgico”, è anche autore di testi narrativi e teatrali.
1. Comprensione del testo Dopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto del testo. 2. Analisi del testo 2.1. Soffermati sugli aspetti formali (lingua, lessico, ecc.) del testo. 2.2. Soffermati sull’idea di frontiera espressa nel testo. 2.3. Soffermati sull’idea di viaggio espressa nel testo. 2.4. Spiega l’espressione “si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo”.2.5. Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
1
Proponi una interpretazione complessiva del testo proposto, facendo riferimento ad altri testi di Magris e/o di altri autori del Novecento. Puoi fare riferimento anche a tue esperienze personali. TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI UN "SAGGIO BREVE" O DI UN "ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e confrontando i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. Ambito artistico letterario: Argomento: Individuo e società di massa 2012
Documenti:
Lascia o raddoppia, "Calciatori" di Renato Gattuso e Marilyn Monroe di Andy Warhol.
«Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consu-mi. Il fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta. Le varie culture particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uni-formarsi ai loro antichi modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l’adesione ai modelli imposti dal Centro, è totale e incondizionata. I modelli cul-turali reali sono rinnegati. L’abiura è compiuta. Si può dunque affermare che la “tolleranza” della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, è la peggiore delle repressioni della storia umana. Come si è potuta esercitare tale repressione? Attraverso due rivoluzioni, interne all’organizzazione borghese: la rivoluzione delle infrastrutture e la rivoluzione del sistema d’informazioni. Le strade, la motorizzazione ecc. hanno ormai strettamente unito la periferia al Centro, abolendo ogni distan-za materiale. Ma la rivoluzione del sistema d’informazioni è stata ancora più radicale e decisiva. Per mezzo della televisione, il Centro ha assimilato a sé l’intero paese, che era così storicamente diffe-renziato e ricco di culture originali. Ha cominciato un’opera di omologazione distruttrice di ogni au-tenticità e concretezza. Ha imposto cioè – come dicevo – i suoi modelli: che sono i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non si accontenta più di un “uomo che consuma”, ma pre-tende che non siano concepibili altre ideologie che quella del consumo. Un edonismo neolaico, cie-camente dimentico di ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle scienze umane.»(Pier Paolo PASOLINI, 9 dicembre 1973. Acculturazione e acculturazione, in Scritti cor-sari, Garzanti, Milano 1975)
«La mattina del 15 luglio 1927 ero rimasto a casa, non ero andato come al solito all’Istituto di Chimica nella Währingerstrasse. Nel caffé di Ober-Sankt-Veit mi misi a leggere i giornali del matti-no. Sento ancora l’indignazione che mi travolse quando presi in mano la “Reichspost” e lessi un ti-tolo a caratteri cubitali: “Una giusta sentenza”. Nel Burgenland c’era stata una sparatoria, alcuni operai erano rimasti uccisi. Il tribunale aveva assolto gli assassini. L’organo di stampa del partito al governo dichiarava, o meglio strombazzava, che con quella assoluzione era stata emessa una “giu-
2
sta sentenza”. Più che l’assoluzione in quanto tale, fu proprio questo oltraggio a ogni sentimento di giustizia che esasperò enormemente gli operai viennesi. Da tutte le zone della città i lavoratori sfi-larono, in cortei compatti, fino al Palazzo di Giustizia, che già per il nome incarnava ai loro occhi l’ingiustizia in sé. La reazione fu assolutamente spontanea, me ne accorsi più che mai dai miei sen-timenti. Inforcai la bicicletta, volai in città e mi unii a uno di questi cortei. Gli operai di Vienna, che normalmente erano disciplinati, avevano fiducia nei loro capi del partito socialdemocratico e si di-chiaravano soddisfatti del modo esemplare in cui essi amministravano il Comune di Vienna, agirono in quel giorno senza consultare i loro capi. Quando appiccarono il fuoco al Palazzo di Giustizia, il borgomastro Seitz, su un automezzo dei pompieri, cercò di tagliar loro la strada alzando la mano destra. Fu un gesto assolutamente inefficace: il Palazzo di Giustizia andò in fiamme. La polizia ebbe l’ordine di sparare, i morti furono novanta. Sono passati cinquantatré anni, eppure sento ancora nelle ossa la febbre di quel giorno. È la cosa più vicina a una rivoluzione che io abbia mai vissuto sulla mia pelle. […] Quel giorno tremendo, di luce abbagliante, lasciò in me la vera immagine della massa, la massa che riempie il nostro secolo. […] Quel giorno era stato dominato dal tremendo fragore delle urla, urla di sdegno. Erano urla micidiali, alle urla rispondevano gli spari, e le urla di-ventavano più forti ogni volta che le persone colpite crollavano al suolo. […] Non molto tempo dopo, le urla si trasferirono nelle vicinanze della Hagenberggasse. A meno di un quarto d’ora di strada dalla mia camera, a Hütteldorf, dall’altra parte della valle, si trovava il campo sportivo del Rapid, sul quale si giocavano le partite di calcio. Nei giorni di festa vi accorreva una gran folla, che non si lasciava sfuggire una sola partita di quella celebre squadra. Io non ci avevo mai badato gran che; il calcio non mi interessava. Ma una delle domeniche dopo il 15 luglio, era un giorno altrettan-to afoso, mentre stavo aspettando visite e tenevo aperta la finestra, sentii, all’improvviso, le grida della massa. Pensai che fossero urla di sdegno; l’esperienza di quel giorno terribile era ancora a tal punto radicata in me che per un attimo rimasi sgomento e cercai con lo sguardo il fuoco da cui quell’esperienza era stata illuminata. Ma il fuoco non c’era, sotto il sole brillava la cupola dorata della chiesa dello Steinhof. Tornai in me e mi misi a riflettere: quelle urla dovevano venire dal campo sportivo. […] Le urla di trionfo erano state causate da un goal, e venivano dalla parte dei vincitori. Si sentì anche, e suonò ben diverso, un grido di delusione. Dalla mia finestra non potevo vedere nulla, me l’impedivano alberi e case, la distanza era troppa, ma sentivo la massa, essa sola, come se tutto si svolgesse a pochi passi da me. Non potevo sapere da quale parte venissero le grida. Non sapevo quali erano le squadre in campo, i loro nomi non li avevo notati e neanche cercai di appurarli. Evitai perfino di leggere la cronaca sportiva sul giornale e, nella settimana che seguì, non mi lasciai coinvolgere in discorsi sull’argomento. Ma durante i sei anni che trascorsi in quella stanza, non persi occasione di ascoltare quei suoni. Vedevo la folla affluire laggiù, alla sta-zione della ferrovia urbana. […] Non mi è facile descrivere la tensione con cui seguivo da lontano la partita invisibile. Non ero parte in causa perché le parti neanche le conoscevo. Erano due masse, questo era tutto ciò che sapevo, due masse ugualmente eccitabili, che parlavano la medesima lin-gua.»(Elias CANETTI, Il frutto del fuoco. Storia di una vita (1921-1931), Adelphi, Milano 2007 [ed. originale tedesca 1980])
«L’uso politico delle tecniche e dei media pone in discussione le tradizioni dell’umanesimo europeo con i suoi valori di dignità e libertà (ristretti, certo, finora, alle élite), minacciando di introdurre nuove forme di pianificato assoggettamento gregario. Esiste cioè il rischio di creare uomini e donne d’allevamento, procurando loro la soddisfazione, in termini soprattutto quantitativi, di bisogni pri-mari e secondari cui per millenni la maggior parte dell’umanità non aveva avuto pieno e garantito accesso (cibo, sesso, divertimento). L’acclimatazione a questo sistema di potere e di cultura si paga però con l’anestetizzazione e la banalizzazione dell’esperienza, anche a causa dell’inflazione dei desideri così scatenata e del corrispondente bisogno di gestire le inevitabili frustrazioni. Nello stesso tempo, se esercitato in forme non oligarchiche, lo stesso uso delle tecniche e dei media spa-lanca enormi potenzialità, consente a tutti di scaricare le fatiche più pesanti e ripetitive sulle mac-chine, di uscire dalla morsa dei condizionamenti sociali, di far fruttare l’eredità culturale delle gene-razioni precedenti (che cambia molto più rapidamente di quella biologica), di disancorarsi da ruoli fissi, di acquisire consapevolezza, cultura e informazione su scala mondiale e di conseguire una più duratura soddisfazione.» (Remo BODEI, Destini personali. L’età della colonizzazione delle coscienze, Feltrinelli, Milano 2002)
3
2. Ambito socio - economico: Argomento: Le nuove responsabilità
2014
Documenti:
«Tanto la storiografia quanto la climatologia hanno tratto un grande impulso dall'atterraggio sulla Luna del 1969. Fu allora, infatti, che la fragilità della terra divenne visibile. Da quel momento la protezione della natura e dell'ambiente ha acquistato un'importanza sempre maggiore, assumendo anzi il carattere di una vera e propria industria. Le associazioni e le istituzioni ambientaliste lavora-no sulla base di campagne di sensibilizzazione che, quanto a professionalità, non sono seconde a quelle delle multinazionali. In particolare, a partire dagli anni novanta il timore del Riscaldamento globale ha rimpiazzato i precedenti, come quello per la Moria dei boschi o quello per il Buco nell’o-zono. Ora, per la prima volta, alla sbarra non è più solo l'industria, ma ogni consumatore finale. In pratica ogni abitante della Terra è colpevole: il boscimano sudafricano, che incendia la savana per cacciare o per guadagnare terreno coltivabile, e il fazendero argentino, i cui manzi producono me-tano, il coltivatore di riso a Bali e il banchiere cinese, che fa i suoi affari in uno studio dotato di aria condizionata.» Wolfgang BEHRINGER, Storia culturale del clima, Bollati Boringhieri, Torino 2013 (prima ed. originale 2007)
«Crescita demografica e scelta coercitiva”. Anche se le paure maltusiane di lungo periodo per la produzione alimentare sono infondate, o al-meno premature, ci sono però buone ragioni per preoccuparsi, in generale, per il tasso di crescita della popolazione mondiale. Non si può dubitare che, nell'ultimo secolo, questo tasso abbia note-volmente accelerato: la popolazione mondiale ha impiegato milioni di anni per raggiungere il primo miliardo, poi in 123 è arrivata al secondo, al terzo in 33, al quarto in 14, al quinto in 13, e secondo le proiezioni delle Nazioni Unite il sesto promette di arrivare in altri 11. Il numero degli abitanti del pianeta è cresciuto di 923 milioni solo nel decennio 1980-90, e questo aumento corrisponde quasi alla popolazione complessiva di tutto il mondo all'epoca di Malthus. Quanto agli anni Novanta, al loro termine pare non abbiano registrato un'espansione molto inferiore. Se un simile andamento proseguisse, la terra, sicuramente, sarebbe sovraffollata in modo spaventoso prima ancora della fine del ventunesimo secolo. Molti segni indicano in modo chiaro, tuttavia, che il tasso di crescita della popolazione mondiale sta cominciando a rallentare, per cui dobbiamo chiederci: si rafforze-ranno le ragioni della frenata? E, in caso affermativo, a quale ritmo? E non meno importante è un'altra domanda: è necessario un intervento pubblico per agevolare il rallentamento?» Amartya SEN, Lo sviluppo è libertà. Perché non c’è crescita senza democrazia, Mondado-ri, Milano 2012 (ed. originale 1999)
«L'apprendistato della coesistenza con l'altro, l'escluso dalla costruzione della nostra tradizione, ci inizia a una coesistenza mondiale che corrisponde a una delle sfide della nostra epoca. Aprire uno spazio all'altro, a un mondo differente dal nostro, all'interno stesso della nostra propria tradizione, è il primo, e il più difficile, gesto multiculturale. Incontrare lo straniero fuori dalle nostre frontiere è relativamente facile, e soddisfa anche le nostre aspirazioni, finché possiamo rientrare da noi e ap-propriarci fra noi ciò che abbiamo così scoperto. Essere costretti a restringere e modificare questo «da noi», il nostro modo di essere «a casa», è molto più difficile, soprattutto senza che ciò provo-chi un'infedeltà a noi stessi. […] Finché l'altro non sarà riconosciuto e rispettato come ponte fra na-tura e cultura, com'è, prima, il caso per l'altro genere, ogni tentativo di mondializzazione democra-tica resterà un imperativo morale senza realizzazione concreta. Finché l'universale non sarà consi-derato essere due, e l'umanità un luogo di coesistenza culturalmente feconda fra due generi irridu-cibilmente differenti, sempre una cultura vorrà imporre il suo colore ed i suoi valori all'altro, anche mediante la sua morale e la sua religione.» Luce IRIGARAY, Condividere il mondo, Bollati Boringhieri, Torino 2009 (ed. originale 2008)
«Ogni essere umano deve disporre di una "cittadinanza mondiale". Nessuno deve essere più "apo-lide". Ciascuno deve sentirsi a casa propria sulla terra. Chiunque deve avere il diritto di lasciare il proprio paese d'origine e di essere accolto, almeno temporaneamente, in qualsiasi altro luogo. […] Reciprocamente, ogni essere umano ha dei doveri nei confronti degli altri essere umani, delle ge-nerazioni che verranno, delle altre specie viventi e del pianeta. L'umanità ha in particolare il dovere di mostrare empatia verso le generazioni future e verso le altre specie necessarie alla sua soprav-vivenza. Deve quindi considerare come suo dovere creare le condizioni perché le prossime genera-
4
zioni e le altre specie possano esercitare i loro diritti. Deve disporre di un accesso a tutte le sue risorse e, in particolare, alla ricchezza accumulata.» Jacques ATTALI, Domani, chi governerà il mondo?, Fazi Editore, Roma 2012 (ed. origina-le 2011)
3. Ambito storico - politico: Argomento: Violenza e non-violenza: due volti del Novecento.
2014
Documenti:
«Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell'Esperienza della Guerra aveva dato al conflitto una nuova dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il prolun-garsi degli atteggiamenti degli anni di guerra in tempo di pace incoraggiò una certa brutalizzazione della politica, un'accentuata indifferenza per la vita umana. Non erano soltanto la perdurante visi-bilità e lo status elevato dell'istituzione militare in paesi come la Germania a stimolare una certa spietatezza. Si trattava soprattutto di un atteggiamento mentale derivato dalla guerra, e dall'accet-tazione della guerra stessa. L'effetto del processo di brutalizzazione sviluppatosi nel periodo tra le due guerre fu di eccitare gli uomini, di spingerli all'azione contro il nemico politico, oppure di ottun-dere la sensibilità di uomini e donne di fronte allo spettacolo della crudeltà umana e alla morte. […] Dopo il 1918, nessuna nazione poté sfuggire completamente al processo di brutalizzazione; in buo-na parte dell'Europa, gli anni dell'immediato dopoguerra videro una crescita della criminalità e del-l'attivismo politico. Da un capo all'altro dell'Europa, parve a molti che la Grande Guerra non fosse mai finita, ma si fosse prolungata nel periodo tra il primo e il secondo conflitto mondiale. Il vocabo-lario della battaglia politica, il desiderio di distruggere totalmente il nemico politico, e il modo in cui questi avversari venivano dipinti: tutto sembrò continuare la prima guerra mondiale, anche se sta-volta perlopiù contro nemici diversi (e interni).» George L. MOSSE, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, trad. it., Roma-Bari 1990
«Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e possa es-sere tanto temuta da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso di ma-nifestarsi secondo l'attuale ordinamento giuridico. È questo il caso della lotta di classe nella forma del diritto di sciopero garantito ai lavoratori. I lavoratori organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui spetti un diritto alla violenza. Contro questo modo di vedere si può cer-tamente obiettare che l'omissione di azioni, un non-agire, come in fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto essere definita come violenza. Questa considerazione ha certamente facilitato al potere statale la concessione del diritto di sciopero, quando ormai non si poteva più evitare. Ma poiché non è incondizionata, essa non vale illimitatamente.» Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010
«Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell'aggressività nel regno animale, la violenza era esaltata come una manifestazione della forza della vita e segnata-mente della sua creatività. Sorel, ispirato dall'élan vital di Bergson, mirava a una filosofia della creatività destinata ai «produttori» e polemicamente rivolta contro la società dei consumi e i suoi intellettuali; tutti e due, a suo avviso, gruppi parassitari. […] Nel bene e nel male – e credo che non manchino ragioni per essere preoccupati come per nutrire speranze – la classe veramente nuova e potenzialmente rivoluzionaria della società sarà composta di intellettuali, e il loro potere virtuale, non ancora materializzato, è molto grande, forse troppo grande per il bene dell'umanità. Ma queste sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano. Comunque sia, in questo conte-sto ci interessa soprattutto lo strano revival delle filosofie vitalistiche di Bergson e di Nietzsche nel-la loro versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa combinazione di violenza, vita e creatività sia presente nell'inquieta situazione mentale della generazione odierna. Non c'è dubbio che l'accento posto sulla pura fattualità del vivere, e quindi sul fare l'amore inteso come la più glo-riosa manifestazione della vita, sia una reazione alla possibilità reale che venga costruita una mac-china infernale capace di mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in cui i nuovi glorificatori della vita riconoscono se stessi non sono nuove. Vedere la produttività della società nell'immagine della „creatività' della vita è cosa vecchia almeno quanto Marx, credere nella violenza come forza vitale è cosa vecchia almeno quanto Bergson.» Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969)
5
«Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non violenza non è fatta solo per i Rishi [saggi] e i santi. È fatta anche per la gente comune. La non violenza è la legge della nostra specie, come la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito resta dormiente nel bru-to, ed egli non conosce altra legge che quella della forza fisica. La dignità dell'uomo esige ubbidien-za a una legge più alta, alla forza dello spirito. […] Nella sua condizione dinamica, non violenza si-gnifica sofferenza consapevole. Non vuol dire sottomettersi docilmente alla volontà del malvagio, ma opporsi con tutta l'anima alla volontà del tiranno. Agendo secondo questa legge del nostro es-sere, è possibile al singolo individuo sfidare tutta la potenza di un impero ingiusto per salvare il proprio onore, la religione, l'anima, e porre le basi della caduta di questo impero o della sua rige-nerazione. E così non propugno che l'India pratichi la non violenza perché è debole. Voglio che pra-tichi la non violenza essendo consapevole della propria forza e del proprio potere. […] La mia mis-sione è di convertire ogni indiano, ogni inglese e infine il mondo alla non violenza nel regolare i re-ciproci rapporti, siano essi politici, economici, sociali o religiosi. Se mi si accusa di essere troppo ambizioso, mi confesserò colpevole. Se mi si dice che il mio sogno non potrà mai attuarsi, rispon-derò che "è possibile" e proseguirò per la mia strada.» Mohandas K. GANDHI, Antiche come le montagne, Edizioni di Comunità, Milano 1975
«Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del nostro paese. […] Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all'America l'urgenza appassionata dell'adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permet-tere che le cose si raffreddino o che si trangugi il tranquillante del gradualismo. Questo è il mo-mento di realizzare le promesse della democrazia; questo è il momento di levarsi dall'oscura e de-solata valle della segregazione al sentiero radioso della giustizia; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell'ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. […] Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino a quando ai negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I turbini della rivol-ta continueranno a scuotere le fondamenta della nostra nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia. Ma c'è qualcosa che debbo dire alla mia gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste. Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di li-bertà bevendo alla coppa dell'odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creati-va degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza dell'anima.» Martin Luther KING - http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin lu-ther-king-discorso-65443575/
4. Ambito tecnico - scientifico: Argomento: Le responsabilità della scienza e della tecnologia.
2013
Documenti:
«Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di un’au-tentica vita umana sulla terra.» Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Tori-no 1990 (ed. originale 1979)
«Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si insi-stesse a oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per il genere umano, o neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di conoscere il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco e di nero e la tua decisione può essere probabilistica e difficile: ma accetterai di stu-diare un nuovo medicamento, rifiuterai di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un cre-dente, che tu sia o no un "patriota", se ti è concessa una scelta non lasciarti sedurre dall’interesse materiale e intellettuale, ma scegli entro il campo che può rendere meno doloroso e meno pericolo-so l’itinerario dei tuoi compagni e dei tuoi posteri. Non nasconderti dietro l’ipocrisia della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall’uovo che stai covando sguscerà una co-lomba o un cobra o una chimera o magari nulla.»
6
Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997
«È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissio-ne (allora scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Po-teva benissimo averle prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto ro-mano non riuscivano a vedere. E tanto più che Segrè parla di «cecità». La ragione della nostra ce-cità non è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è forse disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero stati disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Na-gasaki.» Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975
«La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mattoni indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del valore da dare alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza riconosce il mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare immediatamente ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche nel campo della scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato al mercato. Lo ha dimostrato la recente vertenza tra le grandi multinazio-nali e il governo del Sud Africa sui farmaci anti-Aids […]. Il mercato non è in grado di distribuire gli "utili della conoscenza" all’80% della popolazione mondiale. Per costruire il futuro coi mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza altri valori: i valori dello sviluppo umano.» Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, "l’Unità", 7 luglio 2001
«La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pen-sa bene, da che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Do-vrebbe essere libera da vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue ap-plicazioni in funzione del benessere degli esseri viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e l’etica dello scienziato: la ricerca scientifica deve accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applicazioni della scienza devono portare progresso e non regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è anche vero che la ricerca va per tentativi e di conseguenza non ci si può subito rendere conto dell’eventuale portata negativa; in tal caso bisognerebbe saper rinunciare.» Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007
TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO
La situazione internazionale tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento: le posizioni politiche ed ideologiche, le differenze tra il grado di sviluppo dei diversi stati, le profonde contraddizioni che hanno condotto l'Europa e il mondo alla prima guerra mondiale.
T I P O L O G I A D – TEMA DI ORDINE GENERALE 2010
La musica — diceva Aristotele (filosofo greco del IV sec. a.C.) — non va praticata per un unico tipo di beneficio che da essa può derivare, ma per usi molteplici, poiché può servire per l’educazione, per procurare la catarsi e in terzo luogo per la ricreazione, il sollievo e il riposo dallo sforzo.Il candidato si soffermi sulla funzione, sugli scopi e sugli usi della musica nella società contempora-nea.Se lo ritiene opportuno, può fare riferimento anche a sue personali esperienze di pratica e/o di ascolto musicale.
__________________________ Durata massima della prova: 5 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
7
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
8
ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO "VALBOITE" CORTINA D'AMPEZZO I.T.E. - CLASSE QUINTA
Simulazione della prima prova scritta dell'esame di Stato 21 aprile 2017
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A ANALISI DI UN TESTO LETTERARIO
Primo Levi, dalla Prefazione di La ricerca delle radici. Antologia personale, Torino 1981
Poiché dispongo di input ibridi, ho accettato volentieri e con curiosità la proposta di comporre anch’io un’«antologia personale», non nel senso borgesiano di autoantologia, ma in quello di una raccolta, retrospettiva e in buona fede, che metta in luce le eventuali tracce di quanto è stato letto su quanto è stato scritto. L’ho accettata come un esperimento incruento, come ci si sottopone a una batteria di test; perché placet experiri e per vedere l’effetto che fa. Volentieri, dunque, ma con qualche riserva e con qualche tristezza. La riserva principale nasce appunto dal mio ibridismo: ho letto parecchio, ma non credo di stare inscritto nelle cose che ho letto; è probabile che il mio scrivere risenta più dell’aver io condotto per trent’anni un mestiere tecnico, che non dei libri ingeriti; perciò l’esperimento è un po’ pasticciato, e i suoi esiti dovranno essere interpretati con precauzione. Comunque, ho letto molto, soprattutto negli anni di apprendistato, che nel ricordo mi appaiono stranamente lunghi; come se il tempo, allora, fosse stirato come un elastico, fino a raddoppiarsi, a triplicarsi. Forse lo stesso avviene agli animali dalla vita breve e dal ricambio rapido, come i passeri e gli scoiattoli, e in genere a chi riesce, nell’unità di tempo, a fare e percepire più cose dell’uomo maturo medio: il tempo soggettivo diventa più lungo. Ho letto molto perché appartenevo a una famiglia in cui leggere era un vizio innocente e tradizionale, un’abitudine gratificante, una ginnastica mentale, un modo obbligatorio e compulsivo di riempire i vuoti di tempo, e una sorta di fata morgana nella direzione della sapienza. Mio padre aveva sempre in lettura tre libri contemporaneamente; leggeva «stando in casa, andando per via, coricandosi e alzandosi» (Deut. 6.7); si faceva cucire dal sarto giacche con tasche larghe e profonde, che potessero contenere un libro ciascuna. Aveva due fratelli altrettanto avidi di letture indiscriminate; i tre (un ingegnere, un medico, un agente di borsa) si volevano molto bene, ma si rubavano a vicenda i libri dalle rispettive librerie in tutte le occasioni possibili. I furti venivano recriminati pro forma, ma di fatto accettati sportivamente, come se ci fosse una regola non scritta secondo cui chi desidera veramente un libro è ipso facto degno di portarselo via e di possederlo. Perciò ho trascorso la giovinezza in un ambiente saturo di carta stampata, ed in cui i testi scolastici erano in minoranza: ho letto anch’io confusamente, senza metodo, secondo il costume di casa, e devo averne ricavato una certa (eccessiva) fiducia nella nobiltà e necessità della carta stampata, e, come sottoprodotto, un certo orecchio e un certo fiuto. Forse, leggendo, mi sono inconsapevolmente preparato a scrivere, così come il feto di otto mesi sta nell’acqua ma si prepara a respirare; forse le cose lette riaffiorano qua e là nelle pagine che poi ho scritto, ma il nocciolo del mio scrivere non è costituito da quanto ho letto. Mi sembra onesto dirlo chiaramente, in queste «istruzioni per l’uso» della presente antologia.
Primo Levi (Torino 1919-87) è l’autore di Se questo è un uomo (1947) e La tregua (1963), opere legate alla esperienza della deportazione, in quanto ebreo, nel campo di Buna-Monowitz presso Auschwitz, e del lungo e avventuroso viaggio di rimpatrio. Tornato in Italia, fu prima chimico di laboratorio e poi direttore di fabbrica. A partire dal 1975, dopo il
�1
pensionamento, si dedicò a tempo pieno all’attività letteraria. Scrisse romanzi, racconti, saggi, articoli e poesie. A proposito di La ricerca delle radici, Italo Calvino così scrisse in un articolo apparso su «la Repubblica» dell’11 giugno 1981: «L’anno scorso Giulio Bollati ebbe l’idea di chiedere ad alcuni scrittori italiani di comporre una loro «antologia personale»: nel senso d’una scelta non dei propri scritti ma delle proprie letture considerate fondamentali, cioè di tracciare attraverso una successione di pagine d’autori prediletti un paesaggio letterario, culturale e ideale. […] Tra gli autori che hanno accettato l’invito, l’unico che finora ha tenuto fede all’impegno è Primo Levi, il cui contributo era atteso come un test cruciale per questo tipo d’impresa, dato che in lui s’incontrano la formazione scientifica, la sensibilità letteraria sia nel rievocare il vissuto sia nell’immaginazione, e il forte senso della sostanza morale e civile d’ogni esperienza».
1. Comprensione del testo Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo.
2. Analisi del testo 2.1 Quali sono per Levi le conseguenze degli «input ibridi»(r.1) e dell’«ibridismo»(r.7)? 2.2 Spiega le considerazioni di Levi sul «tempo soggettivo» (r. 13). 2.3 Perché si leggeva molto nella famiglia di Levi? Spiega, in particolare, perché leggere era «una sorta di fata morgana nella direzione della sapienza» (r. 17). 2.4 Soffermati su ciò che Levi dichiara di avere ricavato dalle sue letture (rr. 24-29). In particolare, spiega l’atteggiamento di Levi nei confronti della «carta stampata» (r. 26). 2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al libro da cui il brano è tratto o ad altri testi di Primo Levi. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, proponi una tua «antologia personale» indicando le letture fatte che consideri fondamentali per la tua formazione.
TIPOLOGIA B REDAZIONE DI UN "SAGGIO BREVE" O DI UN "ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e confrontando i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
�2
1. Ambito artistico letterario: Argomento: La maternità nelle arti e nella letteratura del Novecento
Documenti:
E il cuore quando d'ultimo battito avrà fatto cadere il muro d'ombra per condurmi, Madre, sino al Signore, come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa, sarai una statua davanti all'eterno, come già ti vedeva quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia, come quando spirasti dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m'avrà perdonato, ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d'avermi atteso tanto, e avrai negli occhi un rapido sospiro.
Giuseppe UNGARETTI, La madre, da Il sentimento del tempo, 1933.
Eppure, o proprio per questo, essere donna é così affascinante. E un’avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non annoia mai. Avrai tante cose da intraprendere se nascerai donna. Per incominciare, avrai da batterti per sostenere che se Dio esistesse potrebbe anche essere una vecchia coi capelli bianchi o una bella ragazza. Poi avrai da batterti per spiegare che il peccato non nacque il giorno in cui Eva colse una mela: quel giorno nacque una splendida virtù chiamata disubbidienza. Infine avrai da batterti per dimostrare che dentro il tuo corpo liscio e rotondo c’è un’intelligenza che urla d’essere ascoltata. Essere mamma non é un mestiere. Non é nemmeno un dovere. E solo un diritto fra tanti diritti. Faticherai tanto ad urlarlo. E spesso, quasi sempre, perderai. Ma non dovrai scoraggiarti. Battersi é molto più bello che vincere, viaggiare é molto più divertente che
�3
GUSTAV KLIMT, Le tre età della donna, 1905. Galleria nazionale d'arte moderna, Roma.
UMBERTO BOCCIONI, Materia, 1912-1913. Collezione Peggy Guggenheim, Venezia.
PABLO PICASSO, Madre con bambino malato, 1903. Museu Picasso, Barcellona.
arrivare: quando sei arrivato o hai vinto, avverti un gran vuoto. E per superare quel vuoto devi metterti in viaggio di nuovo, crearti nuovi scopi. Sì, spero che tu sia una donna: non badare se ti chiamo bambino. E spero che tu non dica mai ciò che dice mia madre. Io non l’ho mai detto.
Oriana FALLACI, Lettera a un bambino mai nato, Rizzoli 1975.
Non scrivi più / e non ti sento più, /so quel che fai / e un po' ho paura, sai. / Son senza sole / le strade di Rosario, / fa male al cuore / avere un figlio straordinario: / a saperti là / sono orgogliosa e sola, /ma dimenticarti / è una parola. / Bambino mio, / chicco di sale, / sei sempre stato / un po' speciale, / col tuo pallone, / nero di lividi e di botte, / e quella tosse, amore, / che non passava mai la notte; / e scamiciato, davanti al fiume ore e ore, / chiudendo gli occhi, / appeso al cuore.
O madre, madre, / che infinito, immenso cielo / sarebbe il mondo / se assomigliasse a te! / Uomini e sogni / come le tue parole, / la terra e il grano / come i capelli tuoi.
Tu sei il mio canto, / la mia memoria, / non c'è nient'altro / nella mia storia; / a volte sai, / mi sembra di sentire / la tua moto poderosa / accesa nel cortile: / e guardo fuori:"Fuser, / Fuser è ritornato", / e guardo fuori, e c'è solo il prato.
O madre, madre, / se sapessi che dolore! / Non è quel mondo / che mi cantavi tu: / tu guarda fuori, / tu guarda fuori sempre, / e spera sempre / di non vedermi mai; / sarò quel figlio / che ami veramente, / soltanto e solo / finché non mi vedrai.
Roberto VECCHIONI, Celia de la Serna (dall’album El bandolero stanco, EMI 1997)
2. Ambito socio - economico: Argomento: La ricerca della felicità.
Documenti:
«Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.»
Articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana
«Noi riteniamo che sono per sé stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità.»
Dichiarazione di indipendenza dei Tredici Stati Uniti d’America, 4 luglio 1776
«La nostra vita è un’opera d’arte – che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige l’arte della vita dobbiamo – come ogni artista, quale che sia la sua arte – porci delle sfide difficili (almeno nel momento in cui ce le poniamo) da contrastare a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che siano (almeno nel momento in cui li scegliamo) ben oltre la nostra portata, e standard di eccellenza irritanti per il loro modo ostinato di stare (almeno per quanto si è visto fino allora) ben al di là di ciò che abbiamo saputo fare o che avremmo la capacità di fare. Dobbiamo tentare l’impossibile. E possiamo solo sperare – senza poterci basare su previsioni affidabili e tanto meno certe – di riuscire
�4
prima o poi, con uno sforzo lungo e lancinante, a eguagliare quegli standard e a raggiungere quegli obiettivi, dimostrandoci così all’altezza della sfida. L’incertezza è l’habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore delle attività umane. Sfuggire all’incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto, di qualsiasi immagine composita della felicità. È per questo che una felicità «autentica, adeguata e totale» sembra rimanere costantemente a una certa distanza da noi: come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si allontana ogni volta che cerchiamo di avvicinarci a esso.»
Zygmunt BAUMAN, L’arte della vita, trad. it., Bari 2009 (ed. originale 2008)
«Nonostante le molte oscillazioni, la soddisfazione media riportata dagli europei era, nel 1992, praticamente allo stesso livello di 20 anni prima, a fronte di un considerevole aumento del reddito pro capite nello stesso periodo. Risultati molto simili si ottengono anche per gli Stati Uniti. Questi dati sollevano naturalmente molti dubbi sulla loro qualità e tuttavia, senza entrare nel dettaglio, numerosi studi provenienti da altre discipline come la psicologia e la neurologia ne supportano l’attendibilità. Citiamo solo la critica che a noi pare più comune e che si potrebbe formulare come segue: in realtà ognuno si dichiara soddisfatto in relazione a ciò che può realisticamente ottenere, di conseguenza oggi siamo effettivamente più felici di 20 anni fa ma non ci riteniamo tali perché le nostre aspettative sono cambiate, migliorate, e desideriamo sempre di più. Esistono diverse risposte a questa critica. In primo luogo, se così fosse, almeno persone nate negli stessi anni dovrebbero mostrare una crescita nel tempo della felicità riportata soggettivamente. I dati mostrano invece che, anche suddividendo il campione per coorti di nascita, la felicità riportata non cresce significativamente nel tempo. Inoltre, misure meno soggettive del benessere, come la percentuale di persone affette da depressione o il numero di suicidi, seguono andamenti molto simili alle risposte soggettive sulla felicità e sulla soddisfazione. Ma allora cosa ci rende felici?»
Mauro MAGGIONI e Michele PELLIZZARI, Alti e bassi dell’economia della felicità, «La Stampa», 12 maggio 2003
«Il tradimento dell’individualismo sta tutto qui: nel far creder che per essere felici basti aumentare le utilità. Mentre sappiamo che si può essere dei perfetti massimizzatori di utilità anche in solitudine, per essere felici occorre essere almeno in due. La riduzione della categoria della felicità a quella della utilità è all’origine della credenza secondo cui l’avaro sarebbe, dopotutto, un soggetto razionale. Eppure un gran numero di interazioni sociali acquistano significato unicamente grazie all’assenza di strumentalità. Il senso di un’azione cortese o generosa verso un amico, un figlio, un collega sta proprio nel suo essere gratuita. Se venissimo a sapere che quell’azione scaturisce da una logica di tipo utilitaristico e manipolatorio, essa acquisterebbe un senso totalmente diverso, con il che verrebbero a mutare i modi di risposta da parte dei destinatari dell’azione. Il Chicago man – come Daniel McFadden ha recentemente chiamato la versione più aggiornata dell’homo œconomicus – è un isolato, un solitario e dunque un infelice, tanto più egli si preoccupa degli altri, dal momento che questa sollecitudine altro non è che un’idiosincrasia delle sue preferenze. [...] Adesso finalmente comprendiamo perché l’avaro non riesce ad essere felice: per- ché è tirchio prima di tutto con se stesso; perché nega a se stesso quel valore di legame che la messa in pratica del principio di reciprocità potrebbe assicuragli.»
Stefano ZAMAGNI, Avarizia. La passione dell’avere, Bologna 2009
�5
3. Ambito storico - politico: Argomento: Il ruolo dei giovani nella storia e nella politica. Parlano i leader.
Documenti:
«Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica, morale, storica di tutto quanto è avvenuto. (Vivissimi e reiterati applausi — Molte voci: Tutti con voi! Tutti con voi!) Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda; se il fascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore gioventù italiana, a me la colpa! (Applausi). Se il fascismo è stato un’associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere! (Vivissimi e prolungati applausi — Molte voci: Tutti con voi!)»
Benito MUSSOLINI, Discorso del 3 gennaio 1925 (da Atti Parlamentari – Camera dei Deputati – Legislatura XXVII – 1a sessione – Discussioni –
Tornata del 3 gennaio 1925 Dichiarazioni del Presidente del Consiglio)
«Diciamo le cose come stanno. I giovani che vengono al nostro partito devono essere stabilmente conquistati ai grandi ideali del socialismo e del comunismo, se non vogliamo che essi rimangano dei «pratici», o, peggio, dei politicanti. Essi devono acquistare la certezza – volevo dire la fede – che l’avvenire e la salvezza della società umana sta nella sua trasformazione socialista e comunista, e questa certezza deve sorreggerli, guidarli, illuminarli in tutto il lavoro pratico quotidiano. [...] Quanto alle grandi masse della gioventù, quello cui noi aspiriamo è di dare un potente contributo positivo per far loro superare la crisi profonda in cui si dibattono. Non desideriamo affatto staccare i giovani dai tradizionali ideali morali e anche religiosi. Prima di tutto, però, vogliamo aiutarli a comprendere come si svolgono le cose nel mondo, a comprendere il perché delle lotte politiche e sociali che si svolgono nel nostro paese e sulla scena mondiale, e quindi il perché delle sciagure della nostra patria e della triste sorte odierna della sua gioventù. Tutto questo non si capisce, però, se non si riesce ad afferrare che quello a cui noi assistiamo da due o tre decenni non è che la faticosa gestazione di un mondo nuovo, del mondo socialista, che si compie suscitando la resistenza accanita di un mondo di disordine, di sfruttamento, di violenza e di corruzione, il quale però è inesorabilmente condannato a sparire.» Palmiro TOGLIATTI, Discorso alla conferenza nazionale giovanile del PCI, Roma, 22-24 maggio 1947
(da P. TOGLIATTI, Discorsi ai giovani, Prefazione di E. Berlinguer, Roma 1971)
«Il potere si legittima davvero e solo per il continuo contatto con la sua radice umana, e si pone come un limite invalicabile le forze sociali che contano per se stesse, il crescere dei centri di decisione, il pluralismo che esprime la molteplicità irriducibile delle libere forme di vita comunitaria. I giovani e i lavoratori conducono questo movimento e sono primi a voler fermamente un mutamento delle strutture politiche ed un rispettoso distacco; i giovani chiedono un vero ordine nuovo, una vita sociale che non soffochi ma offra liberi spazi, una prospettiva politica non conservatrice o meramente stabilizzatrice, la lievitazione di valori umani. Una tale società non può essere creata senza l’attiva presenza, in una posizione veramente influente, di coloro per i quali il passato è passato e che sono completamente aperti verso l’avvenire. La richiesta di innovazione comporta naturalmente la richiesta di partecipazione. Essa è rivolta agli altri, ma anche e soprattutto a se stessi: non è solo una rivendicazione, ma anche un dovere e una assunzione di responsabilità. L’immissione della linfa vitale dell’entusiasmo, dell’impegno, del rifiuto dell’esistente, propri dei giovani, nella società, nei partiti, nello Stato, è una necessità vitale, condizione dell’equilibrio e della pace
�6
sociale nei termini nuovi ed aperti nei quali in una fase evolutiva essi possono essere concepiti.»
Aldo MORO, Discorso all’XI Congresso Nazionale della DC, 29 giugno 1969 (da A. MORO, Scritti e discorsi, Volume Quinto: 1969-1973, a c. di G. Rossini, Roma 1988)
«L’individuo oggi è spesso soffocato tra i due poli dello Stato e del mercato. Sembra, infatti, talvolta che egli esista soltanto come produttore e consumatore di merci, oppure come oggetto dell’amministrazione dello Stato, mentre si dimentica che la convivenza tra gli uomini non è finalizzata né al mercato né allo Stato, poiché possiede in se stessa un singolare valore che Stato e mercato devono servire. L’uomo è, prima di tutto, un essere che cerca la verità e si sforza di viverla e di approfondirla in un dialogo che coinvolge le generazioni passate e future. Da tale ricerca aperta della verità, che si rinnova a ogni generazione, si caratterizza la cultura della Nazione. In effetti, il patrimonio dei valori tramandati e acquisiti è sempre sottoposto dai giovani a contestazione. Contestare, peraltro, non vuol dire necessariamente distruggere o rifiutare in modo aprioristico, ma vuol significare soprattutto mettere alla prova nella propria vita e, con tale verifica esistenziale, rendere quei valori più vivi, attuali e personali, discernendo ciò che nella tradizione è valido da falsità ed errori o da forme invecchiate, che possono esser sostituite da altre più adeguate ai tempi.»
GIOVANNI PAOLO II, Lettera enciclica Centesimus annus nel centenario della Rerum novarum, 1° maggio 1991 (da Tutte le encicliche di Giovanni Paolo II, Milano 2005)
4. Ambito tecnico - scientifico: Argomento: Siamo soli?
Documenti:
«Alla fine del Novecento la ricerca dell’origine della vita sulla Terra era pronta a riprendere il cammino, ora pienamente integrata fra gli obiettivi dell’esobiologia [= Studio della comparsa e dell’evoluzione della vita fuori del nostro pianeta], con un piccolo gruppo di biologi che continuavano a perseguire entusiasticamente la ricerca dell’universalità e uno status di pari dignità con le scienze fisiche che una biologia universale avrebbe portato con sé. In questa ricerca, però, essi si sarebbero dovuti scontrare con i biologi evoluzionisti, molto pessimisti sulla morfologia, se non sulla stessa esistenza degli extraterrestri, che smorzavano, quindi, le aspirazioni di chi cercava di estendere i principi della biologia terrestre, con tanta fatica conquistati, all’universo nel suo complesso o di incorporare tali principi in una biologia più generale.»
Steven J. DICK, Vita nel cosmo. Esistono gli extraterrestri?, Milano 2002 (ed. originale 1998)
«Gli UFO: visitatori non invitati? In conseguenza delle pressioni dell’opinione pubblica, negli anni passati, furono condotte diverse indagini sugli UFO soprattutto da parte dell’aeronautica americana, per appurare la natura del fenomeno. [...] La percentuale, tra i presunti avvistamenti dei casi per i quali non è stato possibile addivenire a una spiegazione, allo stato attuale delle nostre conoscenze, è molto bassa, esattamente intorno al 1,5 - 2%. Questa piccola percentuale potrebbe essere attribuita in gran parte a suggestioni o visioni, che certamente esistono. [...] Sono numerose le ipotesi che possono spiegare la natura degli UFO. Si potrebbe, per esempio, pensare che all’origine di un certo numero di avvistamenti vi siano, in realtà, fenomeni geofisici ancora poco conosciuti, oppure velivoli sperimentali segreti, senza tuttavia escludere del tutto la natura extraterrestre. La verità è che noi non possiamo spiega- re tutto con la razionalità e le conoscenze. [...] A quanto sembra, logica e metodo scientifico non sembrano efficaci nello studio degli UFO per i quali qualsiasi spiegazione è insoddisfacente e/o troppo azzardata.»
Pippo BATTAGLIA - Walter FERRERI, C’è vita nell’Universo? La scienza e la ricerca di altre civiltà, Torino 2008
�7
«Se fosse possibile assodare la questione mediante una qualche esperienza, io sarei pronto a scommettere tutti i miei averi, che almeno in uno dei pianeti che noi vediamo vi siano degli abitanti. Secondo me, perciò, il fatto che anche in altri mondi vi siano abitanti non è semplicemente oggetto di opinione, bensì di una salda fede (sull’esattezza di tale credenza, io arrischierei infatti molti vantaggi della vita).»
Immanuel KANT, Critica della ragione pura, Riga 1787 (1a ed. 1781)
«Come si spiega dunque la mancanza di visitatori extraterrestri? È possibile che là, tra le stelle, vi sia una specie progredita che sa che esistiamo, ma ci lascia cuocere nel nostro brodo primitivo. Però è difficile che abbia tanti riguardi verso una forma di vita inferiore: forse che noi ci preoccupiamo di quanti insetti o lombrichi schiacciamo sotto i piedi? Una spiegazione più plausibile è che vi siano scarsissime probabilità che la vita si sviluppi su altri pianeti o che, sviluppatasi, diventi intelligente. Poiché ci definiamo intelligenti, anche se forse con motivi poco fondati, noi tentiamo di considerare l’intelligenza una conseguenza inevitabile dell’evoluzione, invece è discutibile che sia così. I batteri se la cavano benissimo senza e ci sopravviveranno se la nostra cosiddetta intelligenza ci indurrà ad autodistruggerci in una guerra nucleare. [...] Lo scenario futuro non somiglierà a quello consolante definito da STAR TRECK, di un universo popolato da molte specie di umanoidi, con una scienza ed una tecnologia avanzate ma fondamentalmente statiche. Credo che invece saremo soli e che incrementeremo molto, e molto in fretta, la complessità biologica ed elettronica.»
Stephen HAWKING, L’universo in un guscio di noce, Milano 2010 (ed. originale 2001)
«La coscienza, lungi dall’essere un incidente insignificante, è un tratto fondamentale dell’universo, un prodotto naturale del funzionamento delle leggi della natura, alle quali è collegata in modo profondo e ancora misterioso. Ci tengo a ripeterlo: non sto dicendo che l’Homo sapiens in quanto specie sia inscritto nelle leggi della natura; il mondo non è stato creato per noi, non siamo al centro del creato, né ne siamo la cosa più significativa. Ma questo non vuol dire neanche che siamo completamente privi di significato! Una delle cose più deprimenti degli ultimi tre secoli di scienza è il modo in cui si è cercato di emarginare, rendere insignificanti, gli esseri umani, e quindi alienarli dall’universo in cui vivono. Io sono convinto che abbiamo un posto nell’universo, non un posto centrale, ma comunque una posizione significativa. [...] Se questo modo di vedere le cose è giusto, se la coscienza è un fenomeno basilare che fa parte del funzionamento delle leggi dell’universo, possiamo supporre che sia emersa anche altrove. La ricerca di esseri alieni può dunque essere vista come un modo per mettere alla prova l’ipotesi che viviamo in un universo che non solo è in evoluzione, come di- mostra l’emergere della vita e della coscienza dal caos primordiale, ma in cui la mente svolge un ruolo fondamentale. A mio avviso la conseguenza più importante della scoperta di forme di vita extraterrestri sarebbe quella di restituire agli esseri umani un po’ di quella dignità di cui la scienza li ha derubati.» Paul C.W. DAVIES, Siamo soli? Implicazioni filosofiche della scoperta della vita extraterrestre, Roma-
Bari 1998 (1a ed. 1994)
�8
TIPOLOGIA C TEMA DI ARGOMENTO STORICO
La fine del colonialismo moderno e l’avvento del neocolonialismo tra le cause del fenomeno dell’immigrazione nei Paesi europei. Illustra le conseguenze della colonizzazione nel cosiddetto Terzo Mondo, soffermandoti sulle ragioni degli imponenti flussi di immigrati nell’odierna Europa e sui nuovi scenari che si aprono nei rapporti tra i popoli.
TIPOLOGIA D TEMA DI ORDINE GENERALE
«Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita» (Paul Nizan, Aden Arabia, 1931). Il candidato rifletta sulla dichiarazione di Nizan e discuta problemi, sfide e sogni delle nuove generazioni. __________________________ Durata massima della prova: 5 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
�9
SIMULAZIONE DI SECONDA PROVA D'ESAME
CLASSE V ITE – 25 marzo 2017 TEMA DI ECONOMIA AZIENDALE
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella secondaparte.
PRIMA PARTE Alla fine dell’esercizio 2016 l’impresa industriale Alfa spa, che produce e commercializza treprodotti, ha elaborato il seguente Rendiconto finanziario delle variazioni della disponibilità monetarianetta:
A) Indebitamento netto iniziale
B) Flusso monetario dell’attività operativa d’esercizio
Utile d’esercizio
Ammortamenti
Minusvalenze da alienazioni
Plusvalenze da alienazioni
Variazione netta Tfr
Variazioni delle rimanenze (incremento)
Variazioni nei crediti, ratei e risconti (incremento)
Variazioni nei debiti*, ratei e risconti (incremento)
C) Flusso monetario da attività di investimento
Acquisti di immobilizzazioni
Incrementi per lavori interni
Cessione di immobilizzazioni
D) Flusso monetario da attività di finanziamento
Accensione debiti vs banche a m/lungo termine
Conferimento dei soci a pagamento
Rimborso debiti vs banche a m/lungo termine
Rimborso prestito obbligazionario
E) Distribuzione di utili
F) Flusso monetario netto del periodo (B+C+D+E)
G) Indebitamento netto finale (A+F)
320 000
557 600
6 000
– 52 500
12 230
– 290 000
– 527
666 670
- 780 000
- 1 200 000
97 500
250 000
1 125 000
– 450 000
– 180 000
----
692 550
-
- 1 882 000
7
745 000
4
– 263 900
- 444 950
- 708 850
*esclusi ovviamente i c/c passivi
Il candidato, dopo aver analizzato il Rendiconto finanziario, tragga da questo i dati necessari per:
ricostruire lo Stato patrimoniale e il Conto economico di Alfa spa e presentare gli schemiconsiderando che dal bilancio e dalla sua rielaborazione al 31/12/2016 si evidenzia un nettomiglioramento della situazione economica e finanziaria rispetto l'anno precedente.
redigere il report sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica di Alfa spa supportata dagliopportuni margini e indici.
SECONDA PARTE
Il candidato scelga due dei seguenti quesiti e presenti per ognuno le linee operative, le motivazioni dellesoluzioni prospettate e la produzione dei relativi documenti, ove richiesto (dati mancanti a scelta).
1. Alfa spa, impresa industriale riceve, nell’esercizio 2014, la richiesta di una fornitura di 60.000 unità delprodotto GFDR65 a un prezzo ridotto rispetto all’attuale prezzo di vendita. La struttura produttivainterna, attualmente non interamente utilizzata, non consente la realizzazione dell’intera produzioneaggiuntiva. Analizzare la situazione aziendale e redigere il report dal quale emerga la soluzione ritenutaeconomicamente più conveniente per soddisfare la richiesta valutando la possibilità di:• esternalizzare interamente la produzione aggiuntiva• acquisire impianti e assumere personale per realizzare internamente la maggiore produzione • realizzare al proprio interno parte della produzione, sfruttando la capacità produttiva residua, ed
esternalizzare la produzione mancante.
2. Il bilancio comprende anche la Nota Integrativa, così come disposto dall'art. 2435 bis del c.c. Ilcandidato predisponga le tabelle contenute nella Nota integrativa limitatamente alle movimentazioniintervenute nelle immobilizzazioni materiali e nei crediti e debiti.
3. L’impresa fabbrica le seguenti tre varianti di uno stesso prodotto: variante OFF in n° 1.600 unità;variante CUM in n° 800 unità; variante PLUS in n° 600 unità; per ciascuna delle quali i costi direttiunitari ammontano rispettivamente a euro 125, 130 e 135. Si determini il costo complessivo unitariodelle singole varianti di prodotto e si commentino i risultati ottenuti.
a) con il metodo ABC, sapendo che i costi indiretti sono attribuiti alle produzioni in base a questi indicatori:
ACTIVITY DRIVERSCOSTO PER
TRANSAZIONE OFF CUM PLUS
TOTALE
N° ore macchinaN°attrezzaggi/trasferimentiN° ordini acquisto/vendita
Euro 2Euro 400Euro 80
1500185300
1400280200
1100390300
4000855800
b) con il procedimento “full costing” tradizionale, sapendo che i costi indiretti di fabbricazione sono imputatiin base ai costi diretti e quelli di amministrazione e vendita in base al costo industriale.
4. L'impresa in data 1/1/2015 ha,tra gli altri, in magazzino 8.000 unità di un certo prodotto, costo primo5 euro e costo industriale 9 euro. Le scorte in magazzino sono valutate con il metodo LIFO. Nel corso dell'anno vengono prodotte 80.000 unità dello stesso prodotto, sostenendo costi variabili di 5,4 euro e costi fissi di 344.000 euro. Il prezzo del prodotto è di 14 euro.Calcolare il risultato economico al 31/12/15 riferito al prodotto in caso di valutazione delle rimanenze a direct costing e a full costing nelle ipotesi che le vendite dell'anno siano risultate: a) 79.600 e b) 82.000.
______________
Durata della prova cinque ore.Sono consentiti la consultazione del Codice Civile non commentato e l’uso di calcolatrici tascabili non programmabili.
ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO DELLA VALBOITE
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO Cortina d’Ampezzo (BL)
Esami di stato 2016-2017
NOME:___________________COGNOME:_____________________Cortina d’Ampezzo, 24/02/2017
SIMULAZIONE TERZA PROVA – DIRITTO
Tratta i quesiti di seguito proposti utilizzando massimo 10 righe ciascuno.
1) Spiega cosa s’intende per giudizio di legittimità costituzionale soffermandoti sul procedimento
indiretto o in via incidentale.
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
2) Tratta l’elezione del Presidente della Repubblica indicando l’organo che ha il potere di supplirlo
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
3) Illustra il procedimento di formazione del Governo chiarendo la differenza tra crisi parlamentare
ed extraparlamentare.
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
MATEMATICA
Determina il dominio della seguente e rappresentalo graficamente.
Calcola le derivate parziali prime e seconde delle seguenti funzioni:
Determina i punti di massimo e minimo relativi e i punti di sella delle seguenti
funzioni:
I.T.E. Polovalboite SIMULAZIONE TERZA PROVA
INGLESE 1) What do you remember about the issue of slavery? When did it take pale? Where?
What is the triangular trade? Can you describe it? What form of art arose out of the slaves’ suffering?
____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
2) Industrialization and child labour: write a paragraph about child labour during the Industrial Revolution. Are there any English speaking writers who wrote about this issue? What was his position about it?
____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
3) What is the US economy like? Write a paragraph about the general aspects, and the natural resources of the USA . Add some information about the reason why the USA are considered to be the most technologically powerful economy in the world.
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________________________________________________
Istituto Tecnico Economico - Cortina d’Ampezzo (BL) SIMULAZIONE III PROVA – TEDESCO
Data: ……………………. Nome: ……………………….. È consentito l’uso di dizionari monolingue e bilingue.
Minimo tre righe / massimo 5 righe.
Florierender akademischer Austausch „Open Doors“-Bericht des Institute of International Education zeigt interessante Zahlen.
Eine neue Statistik, zwei neue Rekorde: Der aktuelle „Open Doors“-Bericht des Institute of International Education hat bemerkenswerte Zahlen für den deutsch-amerikanischen akademischen Austausch ermittelt. Für das akademische Jahr 2014/15 zählt der Bericht 10.193 Studierende aus Deutschland, die ein Auslandssemester, ein Praktikum, eine Sommerschule oder einen Sprachkurs in den USA absolviert haben. Der bisherige Höchstwert von 10.160 Studienaufenthalten aus dem Vorjahr wird somit schon wieder übertroffen. Für 2013/14, das akademische Jahr, zu dem der „Open Doors“-Bericht die aktuellsten Angaben für den Aufenthalt US-amerikanischer Studierender in Deutschland macht, wird ebenfalls ein Rekord festgestellt: Die Zahl der Amerikaner, die für ein Studium nach Deutschland gekommen sind, stieg im Vergleich zum Vorjahr um 9 Prozent auf 10.377.
(aus DEUTSCHLAND.de – Wissen – Bildung & Lernen)
1. Welche sind die zwei neuen Rekorde, die im Text beschrieben werden?
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
2. Ist das Erlernen von Fremdsprachen heute wichtig? Warum?
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
3. Was möchtest du nach dem Abitur machen?
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
Istituto Tecnico Economico Cortina d’Ampezzo (BL) SIMULAZIONE III PROVA – TEDESCO
Data: ……………………. Nome: ……………………….. È consentito l’uso di dizionari monolingue e bilingue.
Minimo tre righe / massimo 5 righe.
ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO DELLA VALBOITE
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO Cortina d’Ampezzo (BL)
Esami di stato 2016-2017
SIMULZIONE TERZA PROVA - DIRITTO
NOME:___________________COGNOME:_____________________ Cortina d’Ampezzo, 08/05/2017
Tratta i quesiti di seguito proposti utilizzando massimo 10 righe ciascuno.
1) Definisci l’ONU trattando poi nello specifico il Consiglio di sicurezza
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
2) Definisci il potere di controllo della Pubblica amministrazione, trattando nello specifico la Corte del conti
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
3) Definisci la composizione e i poteri del Governo
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO DELLA VALBOITE
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO Cortina d’Ampezzo (BL)
Esami di stato 2016-2017
SIMULZIONE TERZA PROVA – ECONOMIA POLITICA
NOME:___________________COGNOME:_____________________ Cortina d’Ampezzo, 08/05/2017
Tratta i quesiti di seguito proposti utilizzando massimo 10 righe ciascuno.
1) Esprimi il concetto di bilancio dello Stato delineando le varie teorie relative al suo pareggio
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
2) Definisci la spesa pubblica trattando gli effetti economici del suo incremento
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
3) Definisci l’imposta progressiva trattando nello specifico le tecniche di attuazione della progressività
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA INGLESE Nome e
cognome____________________________________Data_____________
1) William Wilberforce, M.L.King, Rosa Parks, Mahatma Gandhi, Nelson Mandela: what do they have in common? What did they fight for? Would you be ready to fight and engage yourself for a better world, as they did? What kind of person would you like to become? ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 2) Promotion is one of the four Ps in marketing: can you explain the concept of promotion and its main method, advertising? Why is it used? What are the advertising media? Why is it so important for companies? Do you think that the town where you live is sufficiently promoted? ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 3) Choose one or more topics from the American history during the 20th century and write about it outlining some connections with the European history and explaining the reason of your choice. ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Istituto Tecnico Economico - Cortina d’Ampezzo (BL) SIMULAZIONE III PROVA 2016-17 – TEDESCO
Data: ……………………. Nome: ……………………….. È consentito l’uso di dizionari monolingue e bilingue.
Minimo tre righe / massimo 5 righe.
Was München bietet
München ist nicht nur Bayerns Landeshauptstadt, sondern mit etwa 1,4 Millionen Einwohnern die drittgrößte Stadt in Deutschland. München ist eine junge Stadt. 40 Prozent der Münchner sind jünger als 30 Jahre. Rund 40.000 Studenten leben hier. Jedes Jahr ziehen viele tausend Menschen nach München, die hier ihren Arbeitsplatz gefunden haben. Neue Wohnviertel machen die Stadt immer größer und offener. Das Münchner Jahr hat seinen eigenen Kalender: Im Winter den fröhlichen Karneval, der sich hier Fasching nennt, im Frühling eine Zeit, in der es besonders starkes Bier zu trinken gibt, im Sommer Festspiele und Biergärten und im frühen Herbst das Oktoberfest. München ist reich an Museen und Kunstsammlungen. Im Stadtviertel „Schwabing“ findet man bis spät in den Abend Straßencafés für jeden Geschmack, Diskotheken, Restaurants und Bars. Außerdem gibt es eine große Auswahl an „Trödlerläden“, Antiquariaten und Boutiquen auch zu günstigen Preisen. Für jeden etwas.
1. Warum ist München eine junge Stadt?
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
2. Was kann man in München finden?
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
3. Was soll eine Stadt bieten und wo möchtest du gerne leben? Begründe deine Meinung.
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
Il presente documento è stato approvato, all’unanimità, dal Consiglio di classe nella seduta delgiorno 12 Maggio 2017.
IL CONSIGLIO DI CLASSE
MATERIA INSEGNANTE FIRMA
ItalianoStoria Marino Dalpiaz ___________________________________
Tedesco Tiziana Giacin ___________________________________
Inglese Giuditta Manaigo ___________________________________
Matematica Consiglia Mazzone ___________________________________
DirittoEconomia politica Bruna Tuscano ___________________________________
Economia aziendaleBruna Dal Ben
___________________________________
Educazione fisica Fabio Barattin ___________________________________
Religione Don Giannino Rech ___________________________________
Il Coordinatore di classe Il Dirigente scolasticoProf. Marino Dalpiaz Prof.ssa De Lotto Mara
top related