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Bilancio d’esercizio2014
Bilan
cio d’esercizio 2
014
www.confapilombardafidi.it
Bilancio d’esercizio 2014
Confapi Lombarda Fidi
Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Via F. Lippi, 30 - 25134 Brescia
Tel. 030 23076411 - Fax 030 5106872
Sommario
Dati societariOrgani Sociali e Direzione Generalep. 5
Relazione sulla gestione dell’esercizio 2014p. 9
Schemi del bilancio dell’impresap. 35
Nota Integrativap. 43
Certificazionep. 111
Relazione del Collegio Sindacalep. 115
Dati societari
Organi Socialie Direzione Generale
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Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Sede Legale in Brescia, Via F. Lippi n. 30
C.F. 98100410178 - P.IVA 02385220989 - R.E.A. C.C.I.A.A. di BS n. 433149
Albo Società Cooperative n. A138579
Iscritta nell’Elenco Speciale di cui all’articolo 107 T.U.B. con il nr. 19526.3
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Composizione degli Organi Sociali e della Direzione Generale
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente Virginio Novali *
Vice Presidente Vicario Franco Colombo *
Vice Presidente Vittorio Bertasi *
Consiglieri Alberto Castelli
Alberto Lanzoni
Ambrogio Cason
Carlo Giuseppe Magani *
Mario Magazza *
Piero Dell’Oca
Stefania Temporiti
Vittorio Ballerio
*Membri del Comitato Esecutivo
COLLEGIO SINDACALE
Presidente Tullio Paderno
Sindaci effettivi Carmine Cozzolino - Giorgio Edoardo Luerti
Sindaci supplenti Manuele Zanardi - Eugenio Vitello
DIREZIONE GENERALE
Direttore Generale Fabio Cutrera
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Relazione sulla gestionedell’esercizio 2014
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Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
Signori Soci,
l’esercizio 2014 è stato caratterizzato ancora da un contesto economico complessivamente sfavorevole,
conseguentemente un credito in contrazione, nonché da una marcata disintermediazione derivante
dalla garanzia di Stato (del Fondo di Garanzia) per le PMI ammissibili in via diretta a tale forma di
mitigazione del rischio di credito (di fatto le effettive beneficiarie del nuovo credito concesso da parte
del sistema creditizio), con riflessi quindi sull’attività aziendale in termini operativi, di rischiosità ed
economici. In tale quadro il Confidi ha continuato, comunque, a svolgere il suo ruolo di assistenza delle
imprese socie con il principale obiettivo di facilitare l’accesso delle stesse al credito bancario, al fine
di soddisfare le relative esigenze finanziarie a sostegno dei propri processi produttivi. Dopo il risultato
d’esercizio registrato nel 2013, preso atto che anche l’esercizio 2014 non denotava alcuna inversione di
tendenza in termini di operatività, è stata attuata a fine anno una rivisitazione delle commissioni (spese)
di gestione, finalizzata a tendere all’equilibrio della gestione. Se nell’ultimo biennio si è riusciti ad attuare
una marcata mitigazione del rischio di credito a beneficio del conto economico (minori accantonamenti
per previsioni di perdita) contenendo il riprezzamento del costo della garanzia (posto in essere a fine
2013), la contratta operatività non ha consentito di non attuare una revisione del contributo delle
imprese alla gestione. Purtroppo, una strada obbligata, dovendo gli amministratori mirare all’equilibrio
della gestione. Ciò è stato accompagnato da una rivisitazione della struttura organizzativa, attuando nel
secondo semestre dell’esercizio una riorganizzazione delle unità locali sia in termini di organico che di
accordi distributivi in grado di contenere i costi (di cui se ne potrà avere evidenza nel nuovo esercizio).
Nel contempo, al fine di accrescere le possibilità di operare a supporto delle imprese e nel contempo
conseguire un’operatività in grado di tendere all’equilibrio della gestione, in linea con il piano strategico,
sono state attuate e pianificate nuove aperture di unità locali (in Calabria, a Cosenza, già avviata e in
Emilia Romagna, a Piacenza, in fase di avvio), che si aggiungono all’unità locale in Umbria (a Terni),
avviata nel 2013. E’ proseguito, come nei precedenti esercizi, il sostegno alle imprese già garantite,
avendo prorogato la scadenza delle garanzie in corso, concedendo sospensioni ed allungamenti
secondo gli accordi definiti dalle associazioni di categoria (banche ed imprese). Nel corso dell’esercizio
si è definito con Federfidi Lombarda la liquidazione di garanzie frutto di un accordo di copertura di fine
2012 (liquidazione perfezionatasi a Febbraio 2015), che ha consentito di rilevare interessi e plusvalenze
sulle somme garantite in grado di impattare positivamente nel conto economico e quindi sul risultato
dell’esercizio. In tema di patrimonializzazione, nel corso dell’esercizio è giunto a termine l’aumento di
capitale sociale avviato in via straordinaria nel 2009 e per la durata di cinque anni. L’apporto a capitale
dei Soci previsto statutariamente prosegue quindi in via ordinaria, ancorché nei fatti limitato a forme
tecniche a minore mitigazione del rischio di credito. Sempre con riguardo al patrimonio, con delibera del
18 Marzo 2015 la Regione Lombardia ha concesso al Confidi 1.082.169 euro da destinare ad aumento del
capitale sociale. Conseguentemente, come disposto dall’Avviso pubblico di Regione Lombardia, è stato
avviato l’aumento del capitale sociale da attribuire ai Soci con le provvidenze pubbliche, inizialmente per
un importo pari al 40% delle risorse assegnate (essendo subordinato l’aumento di capitale per l’importo
pari al 60% delle risorse assegnate, al perfezionamento del primo aumento di capitale e al ricorrere di
specifiche condizioni, tra cui il rilascio di garanzie per un multiplo di dieci rispetto a quanto già liquidato
per il primo aumento di capitale). Il risultato dell’esercizio positivo, ancorché favorevolmente sostenuto
da partite straordinarie, ed il supporto al patrimonio a fronte delle provvidenze della Regione Lombardia,
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Relazione sulla gestione dell’esercizio 2014
potranno contribuire al mantenimento del piano strategico impostato per la permanenza nell’alveo dei
Confidi sottoposti a vigilanza diretta da parte della Banca d’Italia.
Il progetto di bilancio dell’esercizio 2014 è redatto secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS in
un’ottica di continuità aziendale. Pur considerando infatti il persistere della crisi economica, il patrimonio
aziendale è in grado di assicurare la copertura dei requisiti patrimoniali di vigilanza sui rischi di credito
e operativo.
In tale contesto il Confidi, nel corso dell’esercizio 2014, ha intrattenuto rapporti economici nei confronti
dei Soci; in particolare l’attività di garanzia collettiva dei fidi ed i servizi ad essa connessi o strumentali
sono stati prestati esclusivamente a favore dei Soci in un’ottica di mutualità e cioè nel rispetto di
quanto al riguardo previsto dall’art. 2513, comma 1 del Codice Civile, come modificato per effetto delle
disposizioni di cui al D.Lgs. n. 6/2003.
1. Evoluzione del sistema economico - produttivo e del sistema bancario
Nel corso del 2014, la crescita mondiale è risultata moderata. E’ proseguita la ripresa negli Stati Uniti e nel
Regno Unito mentre si è contratta in Giappone, così come è risultata debole nei Paesi emergenti. Moderata
anche la crescita del commercio mondiale, inferiore a quella del PIL ed alla media storica. Nel complesso,
l’economia mondiale è attesa in lieve recupero rispetto al 2014, trainata da Stati Uniti, Regno Unito ed
India. Il Giappone dovrebbe anch’esso crescere, così come l’area euro ed il Brasile, mentre proseguirebbe il
rallentamento cinese (considerato strutturale). Nel complesso continuano però a permanere (e prevalere)
rischi al ribasso in termini di previsioni, derivanti da persistenti problemi strutturali di alcune economie
emergenti, nonché l’incertezza sui tempi e sull’intensità della ripresa nell’area euro.
Nell’area euro la crescita economica è risultata anch’essa modesta. Il prodotto interno lordo (PIL)
nel corso del 2014 è cresciuto in misura contenuta (dello 0,8%). Le prospettive nell’area sono incerte
e disomogenee. Con il terzo trimestre 2014 il PIL è tornato ad aumentare in Francia, lievemente in
Germania, mentre è diminuito in Italia. L’economia francese ha beneficiato in particolare della crescita
dei consumi pubblici e privati. In Germania un modesto sostegno all’attività è derivato dalla crescita
della spesa delle famiglie e delle Amministrazioni pubbliche. La produzione industriale non segna di fatto
variazioni significative.
In Italia, l’attività economica si è ulteriormente contratta nel 2014 (il PIL è diminuito dello 0,4%). Solo la
domanda estera ed i consumi delle famiglie hanno contenuto il calo del PIL (quindi, negativi la spesa
delle Amministrazioni pubbliche, gli investimenti e le scorte). Fattori positivi si rilevano in termini di
competitività delle imprese, in continuo miglioramento, beneficiando del deprezzamento dell’euro,
nonché in termini di consumi delle famiglie, in aumento ancorché in misura contenuta. Purtroppo le
esportazioni, in crescita nell’area extra UE, hanno ristagnato nell’Unione, portando ad una decelerazione
in termini di volumi complessivi. Le prospettive per il biennio in corso (2015 / 2016), basate sul presupposto
dell’accelerazione degli scambi internazionali, del deprezzamento del cambio, della flessione del prezzo
del petrolio e dalla politica monetaria espansiva, sono per un graduale ritorno alla crescita nel 2015 per
irrobustirsi nel 2016. Comunque, a fine 2016, il PIL è stimato ancora oltre sette punti percentuali sotto il
livello del 2007. Permangono inoltre rischi al ribasso in termini di crescita, in quanto potrebbero incidere
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Bilancio di esercizio 2014
il riacutizzarsi di tensioni sui mercati internazionali (situazioni politiche e crisi della Russia) oltre ad un
indebolimento delle economie emergenti.
In Lombardia (regione principale d’intervento del Confidi), nel 2014, sulla base dell’indagine congiunturale
di Banca d’Italia riferita ai primi 9 mesi dell’anno, se da una parte la produzione industriale è aumentata
seppur in termini contenuti, le esportazioni di beni hanno perso slancio, rallentando anche su mercati
esterni alla UE, risultando complessivamente invariate. In termini di produzione, sono cresciute meno le
imprese di più piccola dimensione (fino a 50 addetti). Le esportazioni nel primo semestre del 2014 risultano
invariate rispetto all’analogo periodo del 2013; si sono rafforzate verso l’Unione Europea (in particolare
verso il Regno Unito), mentre si sono indebolite extra UE. Con riferimento al mercato immobiliare, si
riscontra che le opere pubbliche avviate nella regione procedono con qualche ritardo e incertezza, legati
anche al reperimento dei finanziamenti. Sul versante residenziale, il mercato immobiliare è lievemente
cresciuto nel primo semestre 2014 rispetto all’analogo periodo del 2013 (dello 0,6%), permanendo però
a meno del 50% rispetto al 2006.
Sul versante del credito, il quadro resta complesso, in quanto continua la contrazione dei prestiti al
settore privato non finanziario (le imprese). Sulla base delle evidenze di Banca d’Italia, i prestiti in Italia
alle imprese si sono ridotti in 12 mesi terminati a novembre 2014 del 2,4% (dell’1,7% quelli alle famiglie
produttrici). Il calo dei prestiti è risultato pressoché identico tra imprese di diverse dimensioni, ancorché
per le imprese di maggiori dimensioni sia aumentato il ricorso a forme alternative al debito bancario
(principalmente obbligazioni). Hanno contribuito alla contrazione dei prestiti alle imprese oltre al calo
della domanda, la restrizione del credito, in particolare verso quei segmenti di clientela considerata più
rischiosa. Sulla base dell’indagine trimestrale condotta presso le principali banche dell’area dell’euro
(riferita al terzo trimestre 2014), il 14,5% delle piccole imprese intervistate ha dichiarato di non aver
ottenuto il finanziamento richiesto, contro un 6,5% di quelle grandi. Indubbio che il peso del credito
deteriorato, calato nel contesto economico, condiziona marcatamente la concessione del credito. I
prestiti alle imprese a settembre 2014 erano pari a 639 miliardi di Euro in termini di utilizzato (accordato
operativo pari a 915 miliardi di Euro); di questi, i deteriorati (sofferenze, incagli, scaduti, ristrutturati),
ammontavano a oltre 210 miliardi di Euro (quindi, calcolandoli sull’utilizzato, oltre il 33% e il 23%
sull’accordato, di cui 122 miliardi di Euro classificati a sofferenza).
Il credito in Lombardia, sulla base dell’indagine congiunturale di Banca d’Italia riferita nei 12 mesi terminati
a giugno 2014, ha subito come nel resto del Paese una contrazione. I prestiti alle imprese sono calati del
4,8%. La contrazione ha riguardato tutte le forme tecniche di finanziamento, quindi, le aperture di credito
in conto corrente (- 10,6%), i finanziamenti a medio/lungo termine (- 8,7%) e in misura minore gli anticipi
e altri crediti autoliquidanti (- 3%). La qualità del credito è ulteriormente peggiorata, con maggiori tassi
d’ingresso a sofferenza riferibili alle imprese. I Crediti deteriorati nei confronti delle imprese, in continua
crescita, hanno raggiunto a fine giugno 2014 il 26,5% del totale (erano il 21,9% nel 2013), con sofferenze
al 14,4% (erano all’11,5% nel 2013). Le attività manifatturiere registrano un deteriorato pari al 23,1% del
totale (20,9% nel 2013) con sofferenze al 15,9% (13,5% nel 2013), le costruzioni pari al 40,1% (32,7%
nel 2013) con sofferenze al 21,9% (17,3% nel 2013) e i servizi al 25,4% (21,4% nel 2013) con sofferenze
al 12,8% (10% nel 2013). Il deteriorato riferibile alle piccole imprese (imprese individuali e società di
persone fino a 20 addetti) è al 24,9% del totale (21,6% nel 2013) con sofferenze al 16,4% (14,1% nel 2013).
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Relazione sulla gestione dell’esercizio 2014
2. Esame della situazione tecnica aziendale
L’evoluzione dei contesti economici e produttivi innanzi riportati hanno avuto riflessi sulla situazione
tecnica del Confidi stesso sotto il profilo organizzativo, finanziario, di rischiosità, di redditività e
patrimoniale. La struttura e l’andamento degli stessi profili viene riportata nei successivi punti.
2.1 Profilo organizzativo
Le complessive soluzioni organizzative di tempo in tempo assunte dal Confidi hanno come obiettivo
quello di gestire i rischi ai quali lo stesso Confidi è esposto. In particolare, il Confidi è esposto innanzitutto
al rischio di non conformità alle norme e cioè al rischio che i suoi processi (insieme di attività omogenee
poste in sequenza logico-temporale) vengano svolti diversamente da quanto previsto dalle disposizioni
di legge e di Vigilanza relativamente ai processi stessi.
Pertanto, il Confidi ha definito le politiche di gestione del rischio di non conformità e cioè ha adottato
soluzioni organizzative che consentano di:
a) predisporre, nel continuo, secondo le disposizioni di legge e di Vigilanza (norme esterne) le proprie
disposizioni (norme interne) relativamente ai complessivi processi aziendali, ivi compresi quelli
di governo societario e dei controlli. Tali soluzioni assicurano, quindi, la conformità delle norme
interne che disciplinano i singoli processi alle norme esterne;
b) valutare periodicamente il rischio organizzativo di conformità rappresentato dallo scostamento
fra le norme interne dei processi e le relative norme esterne (cosiddetta conformità normativa),
nonché dallo scostamento fra attività effettivamente svolte nei processi e quelle previste dalle
norme esterne (cosiddetta conformità operativa);
c) informare periodicamente gli Organi aziendali in merito ai risultati delle verifiche svolte e cioè in
merito al rischio organizzativo di conformità normativa ed operativa dei processi.
2.1.1 Modello Organizzativo
La gestione dei rischi di non conformità ha, come innanzi detto, l’obiettivo di controllo della conformità
normativa ed operativa dei processi alle norme esterne.
Pertanto, il modello organizzativo aziendale è costituito dall’insieme dei processi aziendali e cioè
dall’oggetto dei controlli. Tale modello definisce, a sua volta, il modello dei processi e delle unità/funzioni
deputate allo svolgimento dei processi medesimi. In sintesi, il modello organizzativo aziendale:
1) è costituito dall’insieme dei processi, ivi compresi i processi di governo societario ed i processi
dei controlli, nonché dall’insieme delle unità o delle Funzioni (insieme di una o più unità) deputate
allo svolgimento dei processi;
2) i processi sono costituiti dall’insieme di attività omogenee poste in sequenza logico-temporale
e sono articolati in fasi. In particolare, per ogni fase del processo sono previsti i criteri da seguire
ovvero la sintesi delle disposizioni esterne che disciplinano la fase stessa o i suoi principali
aspetti e le attività da svolgere per la concreta applicazione dei medesimi criteri. I criteri e le
attività vengono deliberati, su proposta dell’Alta Direzione, dal Consiglio di Amministrazione,
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Bilancio di esercizio 2014
sentito il Collegio Sindacale e recepiti nelle disposizioni interne di primo livello (regolamenti dei
singoli processi) e diffusi alle unità organizzative. In sintesi, i processi sono definiti secondo le
disposizioni di legge e di Vigilanza che interessano i medesimi processi. Pertanto, viene definito
un solo processo con riferimento alle complessive disposizioni concernenti lo stesso processo e
non un processo per ogni disposizione;
3) gli aspetti strettamente operativi (descrizioni delle funzionalità delle procedure informatiche che
supportano lo svolgimento delle attività dei processi, l’utilizzo della modulistica, l’iter procedurale
di svolgimento delle attività fra le unità, ecc.) vengono approvati dall’Alta Direzione e recepiti in
apposite disposizioni interne di secondo livello (testi unici, norme operative, circolari) e diffuse
alle unità organizzative;
4) i ruoli e le responsabilità delle unità sono definite con riferimento ai processi di loro competenza
e sono disciplinate in un apposito regolamento interno (Regolamento dell’assetto organizzativo).
I criteri e le attività da svolgere per la definizione del modello organizzativo e per il controllo della
conformità normativa ed operativa dello stesso alle disposizioni di legge e di Vigilanza sono disciplinati
rispettivamente nel Regolamento del processo organizzativo di conformità e nel Regolamento del
processo di controllo di conformità sinteticamente di seguito descritti.
2.1.1.1 Processo organizzativo di conformità
Il processo organizzativo, come definito dalle disposizioni di Vigilanza in materia di conformità, descrive
le politiche di gestione del rischio di conformità assunte dal Confidi (modello organizzativo e modello
dei processi) e ripercorre le fasi del processo indicate dalle richiamate disposizioni da svolgere per la
definizione dei processi aziendali e delle relative procedure, al fine di assicurare la conformità delle
norme interne degli stessi processi a quelle esterne (conformità normativa).
Le fasi del processo organizzativo di conformità da svolgere per pervenire alla definizione dei processi
aziendali, secondo le norme esterne (disposizioni di legge e di Vigilanza) che disciplinano i medesimi
processi, sono indicate dalle disposizioni di Vigilanza in materia di conformità e riguardano:
• la definizione del modello organizzativo aziendale e del modello dei processi per recepire le
norme esterne che interessano i singoli processi nelle norme interne degli stessi processi;
• l’identificazione nel continuo delle norme esterne applicabili al Confidi;
• l’individuazione dei processi aziendali interessati dalle norme esterne;
• l’individuazione delle unità deputate allo svolgimento dei processi interessati dalle norme esterne;
• la predisposizione e/o modifica dei processi aziendali interessati secondo le predette norme
esterne;
• la verifica della coerenza/conformità dei processi predisposti o modificati con le norme esterne e
predisposizione della relazione di conformità;
• l’approvazione dei processi anche sulla base della relazione di conformità;
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Relazione sulla gestione dell’esercizio 2014
• il recepimento dei processi come innanzi approvati nelle norme interne di primo livello
(regolamenti dei processi);
• le attribuzioni dei processi alle unità organizzative competenti;
• la diffusione dei regolamenti alla struttura organizzativa ed in particolare ai responsabili dei
processi.
Lo svolgimento delle predette fasi è stato attribuito alle unità organizzative previste nell’organigramma
aziendale. In particolare:
a) l’unità di conformità individua le norme applicabili al Confidi (fonti informative esterne), predispone
il documento legislativo per avviare il procedimento di recepimento delle predette norme nelle
norme interne ed invia il medesimo documento all’unità organizzazione;
b) l’unità organizzazione definisce il processo o i processi interessati dalle norme esterne
(considerato che le norme esterne possono disciplinare uno o più processi aziendali) nelle sue
componenti (fasi ed aspetti delle fasi), individua le unità responsabili degli aspetti delle fasi del
processo o dei processi ed invia alle unità responsabili degli aspetti delle fasi del processo il
documento legislativo;
c) le unità responsabili degli aspetti del processo predispongono i criteri da seguire e le attività da
svolgere negli aspetti stessi e provvedono a trasmetterli all’unità organizzazione;
d) l’unità organizzazione definisce le fasi del processo (insieme di aspetti) ed il processo (insieme di
fasi) e provvede ad inviarlo all’unità di conformità;
e) l’unità di conformità provvede a verificare la conformità dei criteri e delle attività dei singoli aspetti
delle fasi del processo alle disposizioni esterne ovvero al documento legislativo predisposto
dalla stessa unità (cfr. precedente punto a)) e provvede a predisporre la relazione di conformità
normativa del processo. I predetti criteri e le relative attività, unitamente alla relazione di
conformità, sono trasmessi, tramite l’unità organizzazione, all’Alta Direzione;
f) l’Alta Direzione esamina la relazione di conformità e trasmette i criteri e le attività dei singoli
aspetti delle fasi del processo all’esame ed all’approvazione del Consiglio di Amministrazione;
g) il Consiglio di Amministrazione, sentito il Collegio Sindacale, tenuto conto della relazione
di conformità, approva i predetti criteri ed attività e dispone il loro recepimento nei relativi
regolamenti da diffondere alla struttura;
h) l’unità organizzazione provvede, quindi, a recepire nei regolamenti dei processi i criteri e le
attività relative agli stessi processi come deliberati dal Consiglio di Amministrazione, diffonde i
regolamenti alla struttura organizzativa ed in particolare ai responsabili dei singoli aspetti delle
fasi del processo che hanno predisposto i criteri e le attività.
In sintesi, i criteri da seguire e le attività da svolgere - al fine di recepire nel continuo le disposizioni
di legge e di Vigilanza nelle fonti normative interne di primo e di secondo livello - costituiscono nel
loro insieme il processo organizzativo di conformità. Tale processo è stato deliberato dal Consiglio di
Amministrazione, recepito nel relativo regolamento ed attribuito alle unità organizzative competenti
nonché diffuso alla struttura.
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Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
2.1.1.2 Processo di controllo di conformità
Le fasi del processo di controllo di conformità da svolgere per pervenire alla verifica della conformità
operativa dei processi aziendali sono indicate dalle disposizioni di Vigilanza in materia di conformità e
riguardano:
• la pianificazione dei controlli di conformità operativa dei processi in loco e a distanza;
• la determinazione degli scostamenti fra le attività dei processi svolte ed attività previste;
• la formulazione di un giudizio di rischio organizzativo di conformità operativa dei processi
sottoposti a verifica;
• la predisposizione della relazione di conformità operativa (risultati, giudizi e proposta interventi,
attuazione o meno interventi precedenti);
• la trasmissione della relazione di conformità operativa agli Organi.
Pertanto, il processo di controllo di conformità costituisce, insieme agli altri processi di controllo, il
sistema dei controlli interni. Lo svolgimento delle fasi del processo di controllo di conformità è stato
attribuito alle unità organizzative di controllo previste nell’organigramma aziendale. In particolare:
• i controlli di linea, ovvero i controlli di primo livello, sono svolti dalle stesse unità responsabili
dei processi (cosiddetto autocontrollo). Tali attività di controllo possono essere automatiche
(incorporate nelle procedure informatiche aziendali) ovvero da svolgere sistematicamente
nell’ambito dell’attività di back office;
• i controlli di conformità operativa dei processi - ovvero controlli di secondo livello, sono svolti
confrontando le attività svolte rispetto a quelle previste nei singoli processi. Sulla base, poi, degli
scostamenti rilevati e tenendo conto della significatività degli stessi viene formulato un giudizio
di rischio organizzativo di conformità operativa dei processi in termini di rischio organizzativo di
conformità. I risultati delle predette verifiche vengono inviati, unitamente alle proposte in ordine
agli eventuali interventi da assumere, agli Organi aziendali ed alla Revisione Interna;
• i controlli sulla gestione dei rischi (controlli di secondo livello) che riguardano i profili della gestione
stessa (politica dei rischi, assunzione dei rischi, misurazione dei rischi, controllo dei rischi). Tali
controlli vengono svolti dall’unità Controllo rischi che è deputata anche alla misurazione del
rischio organizzativo di conformità secondo predefiniti modelli interni. I risultati delle predette
verifiche vengono inviati, unitamente alle proposte in ordine agli eventuali interventi da assumere,
agli Organi aziendali ed alla Revisione Interna;
• l’attività di revisione interna ovvero i controlli di terzo livello ha come oggetto la verifica
dell’adeguatezza dei complessivi controlli (confronto attività svolte nei processi dei controlli
sia di primo che di secondo livello). Sulla base dei risultati della predetta verifica, la funzione
Revisione Interna formula un giudizio di adeguatezza complessivo del sistema dei controlli
interni. I risultati delle predette verifiche vengono inviati, unitamente alle proposte in ordine agli
eventuali interventi da assumere, agli Organi aziendali ed alle funzioni di controllo (Conformità e
Controllo rischi) nonché alla funzione Organizzazione.
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Relazione sulla gestione dell’esercizio 2014
In sintesi, i criteri da seguire e le attività da svolgere - al fine di svolgere i complessivi controlli sui processi
e gestire il rischio di non conformità alle norme - costituiscono nel loro insieme il processo controllo di
conformità. Tale processo, unitamente agli altri processi di controllo (controlli di linea, controllo sulla
gestione dei rischi, attività di revisione interna), è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione,
recepito nel relativo regolamento ed attribuito alle unità organizzative competenti nonché diffuso alla
struttura.
2.2 Profilo finanziario
La struttura finanziaria esaminata nel suo insieme evidenzia, rispetto all’esercizio precedente a quello
in esame, un aumento del totale attivo/passivo pari a Euro 1.270 mila. In particolare, come è riportato nel
prospetto che segue, le fonti rivenienti dalla riduzione delle attività finanziarie disponibili per la vendita
sono state trasferite nei crediti e da qui in parte utilizzate per liquidare garanzie deteriorate sia a titolo
provvisorio che definitivo. La riduzione delle attività finanziarie è la conseguenza della cessione dei titoli
in portafoglio e del rimborso di alcuni di essi in scadenza. Per quanto concerne gli utilizzi, gli stessi sono
aumentati in misura contenuta per via del flusso di cassa della gestione e dell’aumento del capitale
sociale conclusosi nell’esercizio e, in misura maggiore, a fronte dello stanziamento del credito verso
Ferderfidi Lombarda di 999 mila Euro, per interessi e plusvalenze maturati sul Fondo di garanzia oggetto
di liquidazione nel mese di Febbraio 2015.
(valori in migliaia di euro)
ATTIVO 31.12.2014 31.12.2013 VariazioniFlussi finanziari
Fonti Utilizzi
Cassa e disponibilità liquide 1 ()
Attività finanziarie disponibili per la vendita 1.166 4.727 (3.562) 3.562
Crediti 21.594 16.804 4.790 4.790
Partecipazioni
Attività materiali 46 50 (4) 4
Attività immateriali 34 28 6 6
Attività fiscali 113 110 3 3
Altre attività 300 263 37 37
Totale dell’attivo 23.253 21.982 1.270 3.566 4.836
PASSIVO 31.12.2014 31.12.2013 VariazioniFlussi finanziari
Fonti Utilizzi
Debiti 380 871 (491) 491
Passività fiscali 33 39 (5) 5
Altre passività 18.128 16.975 1.153 1.153
Trattamento di fine rapporto del personale 183 173 10 10
Patrimonio netto 4.529 3.925 604 604
Totale del passivo e del patrimonio netto 23.253 21.982 1.270 1.767 496
Dall’analisi del rendiconto finanziario, redatto con il metodo diretto, si evince che nell’esercizio 2014
è stata assorbita liquidità dall’attività operativa per Euro 521 mila (Euro 3.508 mila nell’esercizio
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Bilancio di esercizio 2014
precedente). L’attività d’investimento ha assorbito liquidità per Euro 16 mila (contro una generazione
di Euro 35 mila nell’esercizio precedente). L’attività di provvista ha generato Euro 537 mila (Euro 3.473
mila nell’esercizio precedente). In sintesi, la liquidità netta assorbita nell’esercizio è risultata pressoché
invariata.
Nei prospetti che seguono sono dettagliati i finanziamenti concessi dalle banche e garantiti dal Confidi
nel 2014 con relativo raffronto con l’esercizio precedente distinti per: destinazione (forma tecnica);
durata; importo del finanziamento; settore di attività economica.
I finanziamenti come innanzi distinti si riferiscono a quelli deliberati nell’anno, perfezionati o in via di
perfezionamento, che differiscono quindi da quelli erogati. A riguardo, necessario rilevare che a fronte
di 877 finanziamenti deliberati per oltre 79 milioni di Euro in termini di finanziato, ve ne sono altri 144 per
oltre 15 milioni di Euro che non hanno avuto un esito positivo, in quanto non concessi dalle banche, dal
Confidi o ritirati/decaduti per rinuncia o cambio banca.
Finanziamenti concessi e garantiti dal Confidi distinti per forma tecnica (valori in migliaia di euro)
DESTINAZIONE
2014 2013
Numero finanziamenti
Importo finanziamenti
Numero finanziamenti
Importo finanziamenti
Fidi d’esercizio annuali (max 12 mesi) 396 35.727 302 29.466
Finanziamenti a breve termine (max 18 mesi)
87 6.065 112 7.329
Finanziamenti a medio/lungo termine per liquidità/scorte
276 22.675 375 32.427
Finanziamenti a medio/lungo termine per patrimonializzazione
4 740 5 580
Finanziamenti a medio/lungo termine per investimenti
111 12.183 137 15.281
Leasing immobiliare 3 1.846 0 0
Leasing strumentale/targato 0 0 0 0
Totale 877 79.236 931 85.083
Finanziamenti concessi e garantiti dal Confidi distinti per durata(valori in migliaia di euro)
DURATA
2014 2013
Numero finanziamenti
Importo finanziamenti
Numero finanziamenti
Importo finanziamenti
Fino a 12 mesi 478 40.881 414 36.613
Da 13 a 24 mesi 23 1.774 17 1.549
Da 25 a 36 mesi 60 5.644 61 7.499
Da 37 a 48 mesi 75 6.665 64 6.200
Da 49 a 60 mesi 224 19.757 354 29.156
Oltre 60 mesi 17 4.517 21 4.067
Totale 877 79.236 931 85.083
18
Relazione sulla gestione dell’esercizio 2014
Finanziamenti concessi e garantiti dal Confidi distinti per importo del finanziamento (valori in migliaia di euro)
IMPORTO FINANZIAMENTO
2014 2013
Numero finanziamenti
Importo finanziamenti
Numero finanziamenti
Importo finanziamenti
Fino a 50 426 13.826 425 13.510
Oltre 50 e fino a 100 268 23.019 292 24.640
Oltre 100 e fino a 200 120 20.841 133 21.697
Oltre 200 e fino a 300 43 11.920 61 16.736
Oltre 300 e fino a 400 8 3.110 14 5.500
Oltre 400 e fino a 500 7 3.400 6 3.000
Oltre 500 5 3.120 0 0
Totale 877 79.236 931 85.083
Finanziamenti concessi e garantiti dal Confidi distinti per settori di attività economica (valori in migliaia di euro)
SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA
2014 2013
Numero finanziamenti
Importo finanziamenti
Numero finanziamenti
Importo finanziamenti
Attività manifatturiere 426 40.244 438 46.158
Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli
170 14.950 168 15.149
Costruzioni 81 7.551 94 7.705
Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
43 2.362 66 3.191
Attività professionali, scientifiche e tecniche
33 3.311 30 3.049
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese
31 2.669 37 2.884
Trasporto e Magazzinaggio 19 1.065 26 1.328
Servizi di informazione e comunicazione
15 1.420 22 1.167
Altre attività di servizi 14 1.515 19 1.189
Attività immobiliari 14 851 8 735
Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento
9 1.260 5 530
Sanità e assistenza sociale 7 832 4 580
Attività artistiche, sportive, di intrattenimento
7 675 4 535
Agricoltura, silvicoltura e pesca 5 280 5 445
Istruzione 1 100 3 88
Estrazione di minerali da cave e miniere 1 100 2 350
Attività finanziarie e assicurative 1 50 0 0
Totale 877 79.236 931 85.083
19
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
I dati evidenziano che il complesso dell’operatività si concentra per importi fino a 300.000 Euro (circa
il 90% del totale in termini d’importo). Con riferimento ai finanziamenti d’importo maggiore, il rischio
netto del Confidi è in ogni caso contenuto, sul patrimonio, in massimo 100.000 Euro. In termini di
durata, l’operatività prevalente è relativa ai finanziamenti fino a 12 mesi e con durata compresa tra i
49 e i 60 mesi. Rispetto al precedente esercizio, crescono gli affidamenti e calano i finanziamenti a
medio-lungo termine. A livello di settori rimane prevalente l’attività a favore di aziende operanti in
ambito manifatturiero. L’operatività nel complesso si è ridotta rispetto al 2013 e lontana dagli obiettivi,
nonché dall’operatività ante 2012 (circa 112 milioni di Euro nel 2011, già a sua volta inferiore a quella delle
precedenti annualità).
Riguardo ai crediti di firma, come evidenziato in nota integrativa, le esposizioni di rischio a fine esercizio
ammontano ad Euro 114.589 migliaia al lordo delle perdite attese, oltre ad Euro 9.779 migliaia per impegni
revocabili a rilasciare garanzie (già erogate nell’esercizio successivo o ancora in via di erogazione).
Nei prospetti seguenti sono dettagliati i finanziamenti garantiti in essere a fine esercizio, con indicazione
delle garanzie in essere rilasciate dalla Società e distinte per: tipologia e durata originaria; durata
residua; importo originario erogato; settori di attività.
Finanziamenti garantiti in essere per tipologia e durata originaria(valori in migliaia di euro)
TIPOLOGIA E DURATA ORIGINARIANumero finanziamenti
garantitiRischio residuo
al 31.12.2014
Fidi d’esercizio annuali (max 12 mesi) 615 26.387
Finanziamenti a breve termine (max 18 mesi) 85 1.974
Finanziamenti a medio termine/leasing (19 – 60 mesi) 2.711 72.448
Finanziamenti a lungo termine/leasing (oltre 60 mesi) 235 13.779
Totale 3.646 114.589
I dati evidenziano che la concentrazione dei rischi permane a medio termine (19 – 60 mesi). Per
quanto concerne i “Finanziamenti a breve termine” (fino a 18 mesi), gli stessi sono per la quasi totalità
rappresentati da finanziamenti di fine anno per le mensilità aggiuntive e l’acconto imposte, della durata
massima di 6/12 mesi.
Finanziamenti garantiti in essere per durata residua (valori in migliaia di euro)
DURATA RESIDUANumero finanziamenti
garantitiRischio residuo
al 31.12.2014
Fino a 12 mesi (revocati compresi) 2.050 56.482
Da 13 a 24 mesi 408 8.243
Da 25 a 36 mesi 383 12.942
Da 37 a 48 mesi 442 17.183
Da 49 a 60 mesi 243 10.881
Otre 60 mesi 120 8.858
Totale 3.646 114.589
20
Relazione sulla gestione dell’esercizio 2014
Finanziamenti garantiti in essere per importo originario erogato (valori in migliaia di euro)
IMPORTO ORIGINARIO EROGATO Numero finanziamenti
garantitiRischio residuo
al 31.12.2014
Fino a 50 1.357 15.744
Oltre 50 e fino a 100 1.042 26.942
Oltre 100 e fino a 200 718 29.967
Oltre 200 e fino a 300 281 19.591
Oltre 300 e fino a 400 82 6.426
Oltre 400 e fino a 500 102 9.406
Oltre 500 64 6.513
Totale 3.646 114.589
Finanziamenti garantiti in essere per settori di attività economica (valori in migliaia di euro)
SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICANumero finanziamenti
garantitiRischio residuo
al 31.12.2014
Attività manifatturiere 1.658 57.165
Commercio all’ingrosso e al dettaglio;riparazione di autoveicoli e motocicli
746 22.568
Costruzioni 424 12.040
Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 212 4.515
Attività professionali, scientifiche e tecniche 110 3.648
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 104 2.814
Trasporto e Magazzinaggio 92 1.954
Altre attività di servizi 78 1.518
Attività immobiliari 63 2.462
Servizi di informazione e comunicazione 62 1.703
Agricoltura, silvicoltura e pesca 26 755
Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 22 879
Fornitura di acqua; reti fognarie,attività di gestione dei rifiuti e risanamento
14 864
Sanità e assistenza sociale 12 652
Attività finanziarie e assicurative 10 133
Istruzione 7 179
Estrazione di minerali da cave e miniere 5 425
Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 1 314
Totale 3.646 114.589
Il prospetto per settori di attività economica evidenzia come le esposizioni di rischio siano di fatto
concentrate, sia per numero di finanziamenti sia per importo, nei confronti di imprese manifatturiere
(quasi il 50% in termini d’importo). Il settore del commercio segue a distanza il manifatturiero, con oltre
il 19% sul totale in termini di importo.
21
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
2.2.1 Investimenti finanziari: composizione ed evoluzione
Come evidenziato nei seguenti prospetti, i titoli, composti esclusivamente da attività finanziarie
disponibili per la vendita, hanno registrato una flessione rispetto all’esercizio precedente (3,6 milioni di
Euro).(valori in migliaia di euro)
TITOLI RIPARTITIPER PORTAFOGLIO CONTABILE
31.12.2014 31.12.2013Composizione %
Variazioni31.12.2014 31.12.2013
Attività finanziarie disponibili per la vendita 1.166 4.727 100,00% 100,00% (3.561)
Totale titoli 1.166 4.727 100,00% 100,00% (3.561)
In particolare, i titoli sono costituiti quasi completamente da titoli di debito rappresentati da titoli di
debito bancari. Nel corso dell’esercizio sono stati infatti venduti e rimborsati tutti i titoli di debito di Stato.
(Valori in migliaia di euro)
COMPOSIZIONE MERCEOLOGICA 31.12.2014 31.12.2013Composizione %
Variazioni
31.12.2014 31.12.2013
Titoli di debito 1.097 4.659 100,00% 100,00% (3.562)
Titoli di Stato 3.077 0,00% 66,04% (3.077)
Titoli di debito bancari 1.097 1.582 100,00% 33,96% (485)
Titoli di debito di imprese non finanziarie 0,00% 0,00%
Titoli di capitale e quote di OICR 69 69 100,00% 100,00%
Titoli di capitale di intermediari bancari e finanziari
69 69 100,00% 100,00%
Totale titoli 1.166 4.728 (3.562)
Le attività finanziarie verso banche diverse dai titoli sono rappresentate per il 76,84% da depositi e conti
correnti vincolati (75,81% nel 2013) e per il 23,16% da depositi e conti correnti liberi (24,19% nel 2013).
(Valori in migliaia di euro)
ATTIVITÀ FINANZIARIEVERSO BANCHE DIVERSE DAI TITOLI
31.12.2014 31.12.2013Composizione %
Variazioni31.12.2014 31.12.2013
Depositi e conti correnti liberi 4.655 3.962 23,16% 24,19% 693
Depositi e conti correnti vincolati 15.447 12.418 76,84% 75,81% 3.029
Totale attività finanziarie verso banche 20.102 16.381 100,00% 100,00% 3.722
2.3 Profilo di rischiosità dei crediti di firma
L’attività tipica svolta dal Confidi è quella di garanzia collettiva dei fidi, che consiste nell’utilizzazione
delle risorse provenienti in tutto o in parte dalle imprese socie per la prestazione mutualistica e
imprenditoriale di garanzie alle imprese stesse, onde favorirne il finanziamento da parte delle banche
e degli altri intermediari finanziari. I crediti di firma (garanzie) rilasciati dalla Società costituiscono
22
Relazione sulla gestione dell’esercizio 2014
pertanto il prodotto finanziario principale figurante nel suo bilancio. In particolare, il Confidi nell’esercizio
trascorso ha rilasciato 877 garanzie poi perfezionate o in via di perfezionamento (931 nel 2013) a favore
di 640 imprese per complessivi 43 milioni di Euro (45 milioni di Euro nel 2013) a fronte di finanziamenti
concessi dalle banche alle stesse imprese ammontanti complessivamente a 79 milioni di Euro (85
milioni nel 2013).
2.3.1 Crediti di firma (garanzie rilasciate): composizione ed evoluzione
Nel loro complesso i crediti di firma sono diminuiti rispetto all’esercizio precedente, così come
evidenziato nel seguente prospetto. Tale dinamica è stata la conseguenza:
• relativamente alle esposizioni “in bonis”, della flessione dei volumi (6,4 milioni di Euro) delle
garanzie rilasciate;
• riguardo alle esposizioni “deteriorate”, della crescita delle posizioni in sofferenza (2,2 milioni
di Euro) e della crescita degli scaduti deteriorati (1,3 milioni di Euro). I criteri assunti per la
classificazione dei crediti nelle categorie di rischio previste dalle disposizioni di Vigilanza sono
disciplinati da appositi regolamenti interni ed indicati sinteticamente nella parte A “politiche
contabili” (A.2 “parte relativa alle principali voci di bilancio”, paragrafo 2 “crediti”) della nota
integrativa.
L’effetto dei descritti andamenti si è riflesso in un generale peggioramento del profilo di qualità creditizia
del portafoglio dei crediti di firma, nel quale l’incidenza delle esposizioni deteriorate risulta aumentata
rispetto all’esercizio precedente (38,8 milioni di Euro, pari al 33,86% del portafoglio complessivo, contro
35,2 milioni di Euro del 2013, pari al 29,99%).
(Valori in migliaia di euro)
GARANZIE RILASCIATEPER CATEGORIE DI RISCHIO
31.12.2014 31.12.2013Composizione %
Variazioni
31.12.2014 31.12.2013
Garanzie “in bonis” lorde 75.793 82.212 66,14% 70,01% -6.419
Sofferenze 32.715 30.519 28,55% 25,99% 2.196
Incagli 4.485 4.412 3,91% 3,76% 73
Scaduto deteriorato 1.596 283 1,39% 0,24% 1.313
Garanzie “deteriorate” lorde 38.796 35.214 33,86% 29,99% 3.582
Totale garanzie lorde 114.589 117.426 100,00% 100,00% -2.837
2.3.2 Crediti di firma (garanzie rilasciate): rettifiche di valore ed evoluzione
L’incremento fatto registrare dalle esposizioni di firma deteriorate ha fatto aumentare anche l’importo
complessivo delle perdite attese su tali esposizioni e ha, quindi, comportato la crescita per 0,8 milioni
di Euro delle relative rettifiche di valore iscritte in bilancio (passate da 14,8 a 15,5 milioni di Euro). In
particolare, le rettifiche sulle posizioni in sofferenza sono aumentate di 0,6 milioni di Euro passando
da 14,7 a 15,3 milioni di Euro considerando la crescita fatta registrare dalle stesse esposizioni, inoltre
sono aumentate le rettifiche sugli incagli e sullo scaduto deteriorato, in totale di circa 0,2 milioni di Euro
23
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
rispetto al periodo precedente, stante l’impossibilità di accantonare interamente le previsioni di perdita
riferibili ai Fondi Monetari per raggiunta incapienza (e pertanto, le rettifiche si sono ragguagliate alla
consistenza degli stessi). Le rettifiche sulle esposizioni “in bonis” sono rimaste stabili (0,6 milioni di
Euro) sia per l’incapienza dei Fondi Monetari (relativamente ai rischi in bonis ancora gravanti su tali
fondi), che per via della mitigazione del rischio di credito attuata con il ricorso alla controgaranzia del
Fondo di Garanzia per i rischi a valere sul Patrimonio.
I criteri adottati per la quantificazione delle previsioni di perdita e delle conseguenti rettifiche di valore
sono disciplinati nei regolamenti interni ed illustrati nella parte A “politiche contabili” (A.2 “parte relativa
alle principali voci di bilancio”, paragrafo 2 “crediti”) della nota integrativa.
(Valori in migliaia di euro)
RETTIFICHE DI VALOREGARANZIE RILASCIATE
31.12.2014 31.12.2013Composizione %
Variazioni31.12.2014 31.12.2013
Rettifiche di valore garanzie “in bonis” 562 559 3,49% 3,64% 3
Rettifiche di valore sofferenze 15.341 14.742 95,26% 96,12% 599
Rettifiche di valore incagli 167 29 1,04% 0,19% 138
Rettifiche di scaduto deteriorato 35 7 0,22% 0,05% 28
Rettifiche di valore garanzie “deteriorate” 15.543 14.778 96,51% 96,36% 765
Totale rettifiche di valore garanzie 16.105 15.337 100,00% 100,00% 768
2.3.3 Crediti di firma (garanzie rilasciate): indicatori di copertura ed evoluzione
Il complessivo peggioramento della qualità creditizia del portafoglio dei crediti di firma della Società e
la richiamata maggiore necessità di rettifiche di valore, ha provocato un lieve incremento del tasso di
copertura generale passato dal 13,06% di fine 2013 al 14,05% di fine 2014. L’incremento è stato attenuato
dalla raggiunta incapienza dei Fondi Monetari, non più in grado quindi di assorbire completamente le
previsioni di perdita del relativo portafoglio.
La maggiore copertura ha interessato gli incagli (dallo 0,66% al 3,72%), mentre la copertura dello
scaduto deteriorato è leggermente diminuita (dal 2,47% al 2,19%), così come il grado di copertura delle
esposizioni a sofferenza anch’esso leggermente diminuito (dal 48,30% al 46,89%) a causa della sopra
citata incapienza dei Fondi Monetari.
(Valori in migliaia di euro)
GARANZIE RILASCIATE:INDICATORI DI COPERTURA
DELLE PREVISIONIDI PERDITA
Garanzie rilasciate lorde Rettifiche di valore Indicatori di copertura
31.12.2014 31.12.2013 Variazioni 31.12.2014 31.12.2013 Variazioni 31.12.2014 31.12.2013 Variazioni
Garanzie “in bonis” lorde 75.793 82.212 -6.419 562 559 3 0,74% 0,68% 0,06%
Sofferenze 32.715 30.519 2.196 15.341 14.742 599 46,89% 48,30% -1,41%
Incagli 4.485 4.412 73 167 29 138 3,72% 0,66% 3,07%
Scaduto deteriorato 1.596 283 1.313 35 7 28 2,19% 2,47% 2,19%
Garanzie “deteriorate” lorde 38.796 35.214 3.582 15.543 14.778 765 40,06% 41,97% -1,90%
Totale garanzie lorde 114.589 117.426 -2.837 16.105 15.337 768 14,05% 13,06% 0,99%
24
Relazione sulla gestione dell’esercizio 2014
2.4 Profilo di rischiosità dei crediti per cassa
I crediti per cassa verso clientela della Società sono rappresentati principalmente dai residui crediti “in
sofferenza” derivanti dalle escussioni e liquidazioni di crediti di firma rilasciati dal Confidi.
2.4.1 Crediti per cassa: composizione ed evoluzione
Come evidenziato nel seguente prospetto, i crediti per cassa verso clientela sono rappresentati da sole
posizioni deteriorate. In particolare, le sofferenze hanno registrato una crescita rispetto all’esercizio
precedente (0,7 milioni di Euro).
I criteri adottati per la classificazione dei crediti nelle categorie di rischio previste dalle disposizioni di
Vigilanza sono disciplinati in appositi regolamenti interni sinteticamente descritti nella parte A “politiche
contabili” (A.2 “parte relativa alle principali voci di bilancio”, paragrafo 2 “crediti”) della nota integrativa.
(Valori in migliaia di euro)
CREDITI CLENTELA PER CASSAPER CATEGORIE DI RISCHIO
31.12.2014 31.12.2013Composizione %
Variazioni31.12.2014 31.12.2013
Crediti clientela per cassa “in bonis” lordi
Sofferenze 4.226 3.558 99,58% 99,64% 668
Incagli 18 13 0,42% 0,36% 5
Crediti clientela per cassa “deteriorate” lorde 4.244 3.571 100,00% 100,00% 673
Totale crediti clientela per cassa 4.244 3.571 100,00% 100,00% 673
2.4.2 Crediti per cassa: rettifiche di valore ed evoluzione
Le rettifiche di valore iscritte in bilancio sui crediti deteriorati per cassa della Società sono aumentate
(0,6 milioni di Euro) rispetto al passato.
I criteri adottati per la quantificazione delle previsioni di perdita e delle conseguenti rettifiche di valore
sono disciplinati nei regolamenti interni e illustrati nella parte A “politiche contabili” (A.2 “parte relativa
alle principali voci di bilancio”, paragrafo 2 “crediti”) della nota integrativa.
(Valori in migliaia di euro)
RETTIFICHE DI VALORECREDITI CLENTELA PER CASSA
31.12.2014 31.12.2013Composizione %
Variazioni31.12.2014 31.12.2013
Rettifiche di valore crediti clientela per cassa “in bonis”
Rettifiche di valore sofferenze 3.734 3.136 99,54% 99,62% 598
Rettifiche di valore incagli 17 12 0,46% 0,38% 5
Rettifiche di valore crediti clientela per cassa “deteriorati” 3.751 3.148 100,00% 100,00% 603
Totale rettifiche di valore crediti clientela per cassa 3.751 3.148 100,00% 100,00% 603
25
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
2.4.3 Crediti per cassa: indicatori di copertura ed evoluzione
Il tasso percentuale di copertura dei crediti per cassa deteriorati è rimasto pressoché stabile rispetto
all’esercizio precedente e si è attestato all’88,38% (88,15% del 2013).(Valori in migliaia di euro)
CREDITI CLENTELA PER CASSA: INDICATORI DI COPERTURA
DELLE PREVISIONI DI PERDITA
Crediti clientela per cassa lordi Rettifiche di valore Indicatori di copertura
31.12.2014 31.12.2013 Variazioni 31.12.2014 31.12.2013 Variazioni 31.12.2014 31.12.2013 Variazioni
Crediti clientela per cassa“in bonis” lordi
Sofferenze 4.226 3.558 668 3.734 3.136 598 88,35% 88,14% 0,21%
Incagli 18 13 5 17 12 5 95,85% 92,31% 3,54%
Crediti clientela per cassa “deteriorate” lorde
4.244 3.571 673 3.751 3.148 603 88,38% 88,15% 0,23%
Totale crediti clientelaper cassa
4.244 3.571 673 3.751 3.148 603 88,38% 88,15% 0,23%
2.5 Profilo di redditività
Il conto economico del 2014, di seguito riportato, chiude con un risultato economico positivo a differenza
di quello dell’esercizio precedente. In particolare, rispetto all’esercizio precedente, si è registrato
un aumento sia del margine di interesse che del margine di intermediazione ed una diminuzione
delle rettifiche di valore effettuate. Questo ha determinato un notevole miglioramento del margine di
intermediazione totale. A riguardo, il margine di interesse ha beneficiato di 606 mila Euro per interessi
attivi di competenza dell’esercizio riferibili al Fondo monetario di garanzia di Federfidi oggetto di
liquidazione a Febbraio 2015. Risultano stabili le spese amministrative ed aumentati gli altri proventi ed
oneri di gestione, quest’ultimi, per 392 mila Euro dalla rilevazione contabile di interessi e plusvalenze
relativi agli esercizi ante 2014, riferibili alla liquidazione del Fondo monetario di garanzia di Federfidi
Lombarda sopra citato. Tutto ciò ha comportato un utile di esercizio pari a 14 mila Euro (contro una
perdita dell’esercizio 2013 di 3.242 mila Euro).(Valori in migliaia di euro)
PROCESSO ECONOMICO 31.12.2014 31.12.2013 Variazioni
Margine di interesse 878 421 457
Commissioni attive 1.297 1.404 (107)
Commissioni passive (259) (285) 26
Commissioni nette 1.038 1.119 (81)
Margine di intermediazione operatività caratteristica 1.916 1.540 376
Rettifiche di valore nette per deterioramento crediti e garanzie (1.027) (2.961) 1.934
Margine di intermediazione rettificato operatività caratteristica 889 (1.421) 2.310
Risultato netto operatività finanziaria 69 2 67
Margine di intermediazione totale 958 (1.419) 2.377
Spese amministrative (2.137) (2.134) (3)
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (30) (31) 1
Altri proventi ed oneri di gestione 1.257 380 877
Risultato della gestione operativa 48 (3.204) 3.252
Imposte sul reddito (33) (39) 6
Utile di esercizio 14 (3.242) 3.256
26
Relazione sulla gestione dell’esercizio 2014
2.6 Profilo patrimoniale
2.6.1 Patrimonio aziendale: composizione ed evoluzione
Il patrimonio netto risulta costituito dal capitale versato dai Soci, dalle riserve, nonché dall’utile
dell’esercizio 2014.
Il numero complessivo dei Soci alla fine dell’esercizio è pari a 6.683, di cui 7 Associazioni promotrici
della Cooperativa. In particolare, nel trascorso esercizio il Consiglio di Amministrazione ha esaminato
340 domande di ammissione a socio da parte di imprese in possesso dei requisiti di ammissione; le
stesse sono state totalmente accolte. Il Consiglio di Amministrazione, nell’ambito delle determinazioni
assunte con riguardo all’ammissione dei nuovi Soci, ha operato secondo criteri non discriminatori,
coerenti con lo scopo mutualistico e l’attività economica svolta dalla Cooperativa, previa verifica, da
un lato, dell’esistenza in capo all’aspirante Socio dei requisiti previsti dallo Statuto sociale e, dall’altro,
della concreta possibilità di instaurare un valido rapporto mutualistico, anche in relazione alle condizioni
soggettive del richiedente.
Si segnala che la base sociale si è ridotta nel corso dell’esercizio (i Soci erano 6.801 a fine 2013),
conseguentemente in particolare alle comunicazioni ed evidenze di procedure concorsuali e liquidatorie,
che hanno dato origine a procedimenti di esclusione nel rispetto delle previsioni dello Statuto.
La composizione e l’evoluzione del patrimonio netto è riportata nel prospetto che segue.
(Valori in migliaia di euro)
PATRIMONIO AZIENDALE 31.12.2014 31.12.2013Composizione %
Variazioni31.12.2014 31.12.2013
Capitale 4.433 6.183 97,88% 157,53% (1.750)
Sovrapprezzi di emissione 115 0,00% 2,93% (115)
Riserve 90 930 1,99% 23,69% (840)
Riserve da valutazione (9) (61) -0,19% -1,55% 52
Utile (Perdita) di esercizio 14 (3.242) 0,32% -82,60% 3.256
Totale Patrimonio 4.529 3.925 100,00% 100,00% 604
Si evidenzia come la crescita del patrimonio sia attribuibile in misura marginale al risultato economico
positivo (14 migliaia di Euro), così come al recupero della “Riserva da valutazione” (per 52 migliaia di Euro,
passando da un valore negativo per valorizzazione al “fair value” delle attività disponibili per la vendita,
da 61 a 9 migliaia di Euro), mentre, in misura più rilevante, all’aumento del capitale sociale avviato in via
straordinaria nel 2009 e conclusosi nel corso dell’esercizio (che ha contribuito nell’esercizio per Euro
399 migliaia), consentendo di recuperare in parte l’abbattimento del capitale attuato per la copertura
della perdita dell’esercizio 2013.
27
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
2.6.2 Rischi ed adeguatezza patrimoniale
Gli obiettivi e le politiche della Società in materia di assunzione, gestione e copertura dei rischi e di
valutazione dell’adeguatezza patrimoniale sono esposti in dettaglio, sia in termini qualitativi sia in
termini quantitativi, nella parte “D” della Nota integrativa.
La gestione dei rischi, la verifica dell’adeguatezza del patrimonio di coprire gli stessi rischi e l’informativa
da fornire al pubblico sono disciplinate dalle disposizioni di Vigilanza prudenziale per gli intermediari
finanziari iscritti nell’elenco speciale ex art. 107 TUB. Tale normativa è articolata in tre pilastri, che
riguardano:
a) i requisiti patrimoniali (primo pilastro), ossia i coefficienti patrimoniali obbligatori di vigilanza
che configurano la dotazione minima di capitale che ogni intermediario deve possedere per
fronteggiare i rischi tipici dell’attività finanziaria;
b) il processo di controllo prudenziale (secondo pilastro), ossia il sistema di controlli interni di cui
ciascun intermediario deve disporre per assicurare, in un contesto di adeguatezza organizzativa,
la misurazione di tutti i rischi rilevanti e la valutazione della relativa adeguatezza patrimoniale -
attuale, prospettica e di stress - a fronte dei rischi stessi (cosiddetto “Internal Capital Adequacy
Assessment Process” - ICAAP) nonché i controlli esterni che l’Autorità di Vigilanza esercita su
stabilità, efficienza, sana e prudente gestione degli intermediari, per verificare l’affidabilità e
la coerenza dei risultati (cosiddetto “Supervisory Review and Evaluation Process” - SREP) ed
adottare, ove la situazione lo richieda, le opportune misure correttive;
c) l’informativa al pubblico (terzo pilastro), ossia gli obblighi informativi pubblici che ogni
intermediario è chiamato ad assolvere (disciplina di mercato) in materia di adeguatezza
patrimoniale, esposizione ai rischi e relativi sistemi di identificazione, gestione e misurazione.
Nell’ambito del primo pilastro la Società adotta i metodi standard o di base consentiti dalle richiamate
normative ed in particolare:
a. il “metodo standardizzato” per il calcolo del requisito patrimoniale sul rischio di credito;
b. il “metodo del valore corrente” per il calcolo del requisito patrimoniale sul rischio di controparte;
c. il “metodo base” per il calcolo del requisito patrimoniale sul rischio operativo.
Nell’ambito del secondo pilastro la Società adotta i metodi semplificati indicati dalle predette disposizioni
oppure modelli interni.
Per la misurazione dei rischi di primo pilastro e per la misurazione dei complessivi rischi nonché per la
quantificazione del patrimonio, il Confidi ha adottato appositi regolamenti aziendali che disciplinano le
28
Relazione sulla gestione dell’esercizio 2014
complessive attività da porre in essere al riguardo. Dal confronto fra i complessivi rischi (capitale interno
complessivo) ed il patrimonio (capitale complessivo) si perviene alla valutazione dell’adeguatezza
ovvero della capacità del patrimonio di coprire i rischi.
Entro 30 giorni dall’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2014, il Confidi procederà attraverso il
sito internet aziendale agli adempimenti di informativa al pubblico previsti dalla normativa di Vigilanza
sul terzo pilastro.
Nel prospetto di seguito riportato sono indicati i rischi assunti dal Confidi, il Patrimonio, il Tier 1 ratio
(Patrimonio di Base su complessive attività di rischio ponderate) ed il Total capital ratio (Patrimonio di
Vigilanza su complessive attività di rischio ponderate). In sintesi, i requisiti patrimoniali concernenti i
rischi di primo pilastro ed ammontanti complessivamente ad Euro 1.855 mila sono coperti dal Patrimonio
di Vigilanza (Euro 4.496 mila). In conclusione, il Total capital ratio (14,54%) risulta superiore al coefficiente
patrimoniale complessivo minimo (6%).
(Valori in migliaia di euro)
ADEGUATEZZA PATRIMONIALE 31.12.2014 31.12.2013Composizione %
Variazioni31.12.2014 31.12.2013
Rischi di credito e di controparte 1.577 1.376 85,01% 83,24% 201
Rischio operativo 278 277 14,99% 16,76% 1
Totale requisiti patrimoniali 1.855 1.653 100,00% 100,00% 202
Patrimonio di base 4.496 3.898 100,00% 100,00% 598
Patrimonio supplementare 0 0 0 0%
Patrimonio di Vigilanza 4.496 3.898 100,00% 100,00% 598
Indice di adeguatezza patrimoniale (Patrimonio di Vigilanza/Totale requisiti patrimoniali)
2,42 2,36
0,06
Tier 1 ratio (Patrimonio di Base/(Totale requisiti patrimoniali / 6%))
14,54% 14,15% 0,39%
Coefficiente patrimoniale complessivo minimo 6,00% 6,00%
Total capital ratio (Patrimonio di Vigilanza/(To-tale requisiti patrimoniali / 6%))
14,54% 14,15% 0,39%
2.6.3 Fondi rischi monetari
I crediti di firma al 31.12.2014 trovano copertura in via prevalente nei due distinti fondi rischi monetari
(breve e medio termine), non più operativi. Il Confidi ha infatti dismesso l’operatività di tipo sussidiario con
copertura nei depositi monetari, avendo avviato una nuova e distinta operatività di rilascio di garanzie a
prima richiesta sul patrimonio. Nel prospetto seguente è riportata la consistenza di tali fondi monetari e
la stima della capienza degli stessi rispetto alle garanzie sottostanti, tenuto conto delle perdite attese.
29
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
(Valori in migliaia di euro)
CONSISTENZE E STIMEFondo rischi
MonetarioBreve Termine
Fondo rischi Monetario
Medio Termine
a - Stock garanzie a fine esercizio (al netto delle somme coperte con pegno)
7.134 45.110
b - Consistenza Fondi richiesta per il rispetto del rapporto moltiplicatore convenzionato (1/15)
476 3.007
c - Consistenza Fondi al 31.12.2014 3.523 8.294
d - Perdita attesa – garanzie deteriorate (1) (2) 3.523 8.294
e - Perdita attesa – garanzie in bonis (3) 0 0
f - Stima consistenza fondi al netto delle perdite attese (“c” – “d” –“e”) 0 0
(1) Le garanzie deteriorate lorde ammontano a 7.134 mila Euro per il Fondo Rischi Monetario Breve Termine e 27.725 mila Euro per il Fondo Rischi Monetario Medio Termine. Al netto delle controgaranzie gli importi si riducono rispettivamente a 6.365 mila Euro (Fondo Rischi Monetario Breve Termine) e 24.965 mila Euro (Fondo Rischi Monetario Medio Termine). Le previsioni di perdita sono determinate secondo i criteri illustrati nella parte A “politiche contabili” (A.2 “parte relativa alle principali voci di bilancio”, paragrafo 2 “crediti”) della nota integrativa.
(2) Relativamente al Fondo Rischi Monetario Breve Termine le rettifiche di valore complessive a copertura delle perdite attese a fronte delle garanzie deteriorate non sono risultate pari all’intera stima delle stesse, quantificate in 4.255 mila Euro, ma si sono ragguagliate all’ammontare corrispondente alla perdita massima sopportabile dal Fondo anzidetto pari a 3.523 mila Euro. Analogamente, relativamente al Fondo Rischi Monetario Medio Termine, le rettifiche di valore complessive a copertura delle perdite attese a fronte delle garanzie deteriorate non sono risultate pari all’intera stima delle stesse, quantificate in 16.269 mila Euro, ma si sono ragguagliate all’ammontare corrispondente alla perdita massima sopportabile dal Fondo anzidetto pari a 8.294 mila Euro.
(3) Relativamente al Fondo Rischi Monetario Breve Termine non vi sono posizioni in bonis. Riguardo invece al Fondo Rischi Monetario Medio Termine, le rettifiche di valore complessive a copertura delle perdite attese a fronte delle garanzie in bonis che avrebbero dovuto ammontare a 423 mila Euro, non sono state effettuate stante l’incapienza del relativo Fondo dopo l’accantonamento per le previsioni di perdita su posizioni deteriorate.
La tabella (e relative note) evidenzia chiaramente che i Fondi Rischi Monetari non sono più in grado
di assicurare la copertura delle perdite attese. L’incremento delle partite deteriorate ed il conseguente
incremento delle previsioni di perdita hanno eroso la consistenza attesa.
2.6.4 Contributi pubblici
Riguardo ai contributi pubblici, versati in via prevalente dalle Camere di Commercio, gli stessi risultano
complessivamente impegnati a copertura delle perdite attese sulle posizioni in sofferenza, ancorché
non liquidate/escusse come emerge dal prospetto di seguito riportato.
30
Relazione sulla gestione dell’esercizio 2014
(Valori in migliaia di euro)
PROVINCIA E ENTEConsistenza
iniziale (01.01.2014)
Contributo ricevuto
nell’anno 2014
Contributo utilizzato nell’anno
2014 per la liquidazione di
insolvenze
Consistenza finale per perdite
da liquidare (31.12.2014)
Alessandria (CCIAA di Alessandria) 46 27 73
Bergamo (CCIAA di Bergamo) 30 30
Brescia (CCIAA di Brescia) 37 104 (29) 112
Como (CCIAA di Como) 59 (59)
Cremona (CCIAA di Cremona) (1) 79 (29) 50
Cremona (Provincia di Cremona) (1) 13 (13)
Lecco (CCIAA di Lecco) 13 13
Mantova (CCIAA di Mantova) 28 (27) 1
Varese (CCIAA di Varese) 34 20 (50) 4
Totali 339 151 (207) 283
(1) I contributi della CCIAA e della Provincia di Cremona sono gestiti in un unico conto corrente bancario. L’imputazione delle insolvenze segue una logica di capienza al momento della liquidazione, con riferimento alle residue possibilità di utilizzo tenuto conto delle date di corresponsione dei contributi.
A seguire, si riporta un secondo prospetto che evidenzia gli utilizzi dei contributi pubblici nell’ultimo
triennio.
(Valori in migliaia di euro)
PROVINCIA E ENTEConsistenza
iniziale (01.01.2012)
Contributo ricevuto
nel periodo 2012/2014
Contributo utilizzato nel periodo 2012 / 2014 per la
liquidazione di insolvenze
Consistenza finale per perdite
da liquidare (31.12.2014)
Alessandria (CCIAA di Alessandria) 21 52 73
Bergamo (CCIAA di Bergamo) 8 22 30
Brescia (CCIAA di Brescia) 36 234 (158) 112
Como (CCIAA di Como) 18 57 (75)
Cremona (CCIAA di Cremona) (1) 89 1 (40) 50
Cremona (Provincia di Cremona) (1) 23 (23)
Lecco (CCIAA di Lecco) 13 13
Mantova (CCIAA di Mantova) 25 21 (45) 1
Varese (CCIAA di Varese) 7 81 (84) 4
Totali 227 481 (425) 283
(1) I contributi della CCIAA e della Provincia di Cremona sono gestiti in un unico conto corrente bancario. L’imputazione delle insolvenze segue una logica di capienza al momento della liquidazione, con riferimento alle residue possibilità di utilizzo tenuto conto delle date di corresponsione dei contributi.
31
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
3. Altre informazioni
3.1 Parti correlate(Valori in migliaia di euro)
COMPENSI AGLI AMMINISTRATORI E AI DIRIGENTI Totale 31/12/2014 Totale 31/12/2013
Amministratori 72 81
Sindaci 64 64
Dirigenti 75 81
Totale 211 226
3.2 Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio
In apertura di relazione si è fatto cenno a due fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio,
uno dei quali in grado di riflettersi significativamente sul risultato aziendale. Trattasi della liquidazione
attuata da Federfidi Lombarda in data 23 Febbraio 2015 della quota attribuita al Confidi a valere su un
Fondo di garanzia oggetto già a fine 2012 di suddivisione tra Confidi beneficiari delle garanzie, con
estinzione delle sottostanti garanzie. La liquidazione ha consentito di rilevare interessi e plusvalenze
maturati sulle somme spettanti, sia dell’esercizio che riferiti all’annualità precedente, già determinabili
nel loro ammontare (pari complessivamente a circa 999 migliaia di Euro) in quanto con la liquidazione
si sono completati gli elementi indispensabili per la rilevazione a conto economico. Per quanto attiene
l’importo liquidato riferibile alle garanzie oggetto di estinzione, per un ammontare pari a circa 2,6 milioni
di Euro, lo stesso rileverà nel 2015 e potrà a propria volta contribuire in misura significativa al conto
economico del nuovo esercizio. Il secondo fatto di rilievo riguarda l’avvenuta ammissione in data 18
Marzo 2015 al contributo di Regione Lombardia ai sensi dell’Avviso pubblico volto a favorire l’accesso al
credito per il tramite dei Confidi. Il contributo, pari a 1.082.169 euro, una volta completata la destinazione
a capitale sociale mediante attribuzione ai Soci, sarà in grado di accrescere la consistenza patrimoniale
del Confidi in misura significativa rispetto alla situazione rappresentata in bilancio.
3.3 Compensi alla Società di Revisione
I compensi annuali alla società incaricata della revisione legale dei conti ammontano complessivamente
ad Euro 13.500.
4. Evoluzione prevedibile della gestione
I primi mesi del 2015 evidenziano un’operatività, in termini di rilascio di garanzie a fronte dei finanziamenti
concessi dalle banche alle imprese socie del Confidi, in lieve incremento rispetto a quella registrata nel
medesimo periodo del trascorso esercizio. In particolare, nel primo bimestre dell’esercizio in corso sono
32
Relazione sulla gestione dell’esercizio 2014
state rilasciate 145 garanzie per un totale complessivo pari a 7,9 milioni di Euro (6,8 nel 2014), a fronte
di finanziamenti concessi dalle banche pari a 13,2 milioni di Euro (13,4 milioni nel 2014). Le richieste
hanno riguardato principalmente finanziamenti volti a sopperire alle necessità di liquidità delle imprese
richiedenti; le garanzie relative ai finanziamenti per investimenti rappresentano il 10% delle complessive
garanzie concesse nel primo bimestre dell’anno (15% nel 2014), in calo quindi rispetto ai primi mesi
dell’esercizio precedente. La ripresa preventivata per il 2014 e di fatto non registratasi (anzi, si è incorsi in
una contenuta contrazione), allo stato attuale non è sostanzialmente preventivabile neanche per il 2015.
In termini di garanzie si stima di riuscire a rilasciare 45 milioni di Euro (43 nell’esercizio 2014), stante le
maggiori percentuali di copertura dei finanziamenti sottostanti, attuando il ricorso alla controgaranzia
del Fondo di Garanzia. Ciò sarà possibile se la domanda e l’offerta di credito non subiranno un’ulteriore
contrazione in corso d’anno. A riguardo del Fondo di Garanzia, le Disposizioni operative revisionate a
Marzo 2014, se da una parte hanno consentito di incrementare la platea di imprese ammissibili alla
garanzia e controgaranzia di Stato, dall’altra mantengono l’interesse da parte delle banche a ricorrere
alla garanzia diretta. Ciò anche quest’anno, come l’anno scorso, potrebbe rappresentare una variabile
in grado di impattare negativamente sull’operatività, che certamente ne ha risentito nelle ultime
due annualità, tenuto conto che a fronte di un credito in contrazione, il flusso di nuovi finanziamenti
bancari oggetto di garanzia diretta del Fondo di Garanzia è cresciuto nel 2014 del 43,9% (53% in termini
d’importo garantito), contro una contrazione delle controgaranzie dell’8,7% (7,9% in termini d’importo
controgarantito). Nel solo 2014, le banche hanno ottenuto dallo Stato garanzie dirette per 6,2 miliardi di
Euro, contro, per dare la dimensione del fenomeno, meno di 2 miliardi di Euro nel 2012.
Il previsto sviluppo operativo del Confidi è quindi da riconnettere, oltre che all’atteso moderato
miglioramento del contesto economico ed alla valorizzazione dello status di Confidi accreditato dal Fondo
di Garanzia a certificare il merito di credito delle imprese per l’accesso alla garanzia di Stato, all’attività
di prevalutazione e accompagnamento delle imprese socie nell’ottenimento di nuovi finanziamenti
garantiti, nonché all’ampliamento dell’operatività in altre regioni, per via degli accordi sinergici possibili
con le associazioni di categoria del sistema confederale di riferimento. A riguardo, dopo l’avvio nel 2013
dell’unità locale in Umbria (a Terni), nel 2014 è stata avviata un’unità locale in Calabria (a Cosenza) e
impostato l’avvio in Emilia Romagna (a Piacenza). Parallelamente il Consiglio, sempre al fine di mirare
ad uno sviluppo operativo, ha previsto di dare corso a sinergie con altri Confidi su specifiche iniziative
e prodotti in grado di accrescere l’interesse per il ricorso alla garanzia Confidi, nonché, con il piano
strategico aggiornato a Dicembre 2014, impostando d’intesa con la Direzione lo sviluppo della struttura
commerciale in grado di meglio intercettare le necessità delle imprese e svolgere più proficuamente
un’attività proattiva. Tale investimento risulta possibile tenuto conto del contenimento dei costi
di struttura posto in essere nel secondo semestre dell’esercizio 2014, avendo accentrato funzioni
tipicamente di back office e quindi snellendo l’organizzazione degli Sportelli territoriali, privilegiando
accordi a costi variabili.
33
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
5. Destinazione dell’utile di esercizio
L’utile di esercizio 2014 ammonta a 14.409 Euro. Premesso che a norma dell’art. 2545 quater del C.C. deve
essere accantonato alla Riserva Legale almeno il trenta per cento dell’utile di esercizio, pari a Euro 4.323,
la differenza si propone di destinarla al Fondo di Riserva Indivisibile ex art. 12 della Legge 904/77.
5.1 Struttura patrimoniale
L’assetto patrimoniale, dopo la destinazione dell’utile dell’esercizio, risulterebbe così formato:(Valori in unità di euro)
ASSETTO PATRIMONIALE
Capitale 4.433.141
di cui capitale costituito da azioni ordinarie 3.190.682
di cui capitale costituito da ”Azioni attribuite a titolo gratuito D.G.R. Regione Lombardia X/217 del 31/05/2013”
1.242.459
Riserva legale 4.323
Riserva statutaria 100.204
Riserve da valutazione (8.574)
Totale 4.529.094
Conclusioni
Signori Soci,
il Confidi ha attuato le iniziative pianificate per contenere i rischi complessivi e, in particolare, quello
di credito, che è stato attenuato mediante cogaranzie e controgaranzie di altri intermediari e del
Fondo di Garanzia. La Società chiude con un contenuto risultato d’esercizio, certamente da cogliere
positivamente dopo le perdite registrate nelle annualità precedenti. Questo risultato deriva, come
indicato in precedenza, principalmente dal contributo di partite straordinarie, tenuto conto che gli effetti
del repricing attuato per tendere all’equilibrio economico della gestione, si registreranno a decorrere
dall’esercizio 2015.
In un contesto ancora incerto in termini di offerta di credito e di ricorso allo stesso nella forma della
controgaranzia (qualora condizionato all’accesso della garanzia di Stato), l’esercizio 2015 dovrebbe
sostanzialmente replicare il 2014 in termini di operatività. In termini economici, la gestione dovrebbe
volgere, al netto di partite straordinarie, al sostanziale pareggio, stante la crescita attesa della
remunerazione per l’attività di rilascio delle garanzie, l’esaurirsi dell’impatto del decadimento delle
garanzie che gravano sui Fondi Rischi Monetari ed il contenimento di quello gravante sulle garanzie
patrimoniali, nonché la consistente mitigazione del rischio di credito attuata sulle garanzie patrimoniali.
Gli Organi aziendali per quanto di loro competenza hanno operato in un’ottica di sana e prudente gestione
coordinandosi e collaborando con le Funzioni aziendali nel rispetto di quanto richiesto dall’Organo di
Vigilanza in sede di iscrizione nell’elenco speciale ex art. 107 TUB.
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
34
Schemi del bilanciodell’impresa
35
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
Schemi del bilancio dell’impresa
STATO PATRIMONIALE INTERMEDIARI FINANZIARI
Attivo
Voci dell’attivo 31/12/2014 31/12/2013
10. Cassa e disponibilità liquide 493 526
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 1.165.709 4.727.416
60. Crediti 21.593.995 16.803.524
90. Partecipazioni 100 100
100. Attività materiali 45.632 50.069
110. Attività immateriali 33.510 27.649
120. Attività fiscali 113.215 109.888
a) correnti 113.215 109.888
140. Altre Attività 300.098 263.162
TOTALE ATTIVO 23.252.752 21.982.334
Passivo
Voci del passivo e del patrimonio netto 31/12/2014 31/12/2013
10. Debiti 379.577 870.844
70. Passività fiscali 33.406 38.515
a) correnti 33.406 38.515
90. Altre passività 18.127.897 16.974.717
100. Trattamento di fine rapporto del personale 182.778 173.051
120. Capitale 4.433.141 6.182.922
150. Sovrapprezzi di emissione 115.297
160. Riserve 90.118 930.280
170. Riserve da valutazione (8.574) (60.995)
180. Utile (Perdita) d’esercizio 14.409 (3.242.298)
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 23.252.752 21.982.334
36
Schemi del Bilancio dell’impresa
CONTO ECONOMICO INTERMEDIARI FINANZIARI
Voci 31/12/2014 31/12/2013
10. Interessi attivi e proventi assimilati 877.957 420.894
MARGINE DI INTERESSE 877.957 420.894
30. Commissioni attive 1.296.973 1.404.394
40. Commissioni passive (258.570) (284.887)
COMMISSIONI NETTE 1.038.402 1.119.507
90. Utile/Perdita da cessione o riacquisto di: 68.841 1.861
a) attività finanziarie 68.841 1.861
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 1.985.200 1.542.262
100. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (1.027.454) (2.961.479)
a) attività finanziarie (135.789) (924.896)
b) altre operazioni finanziarie (891.665) (2.036.583)
110. Spese amministrative: (2.136.866) (2.133.662)
a) spese per il personale (1.371.792) (1.395.009)
b) altre spese amministrative (765.075) (738.653)
120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (15.770) (16.594)
130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (14.639) (14.731)
160. Altri proventi e oneri di gestione 1.257.344 380.422
RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA 47.815 (3.203.783)
UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITA’ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 47.815 (3.203.783)
190. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente (33.406) (38.515)
UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITA’ CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE 14.409 (3.242.298)
UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO 14.409 (3.242.298)
37
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA INTERMEDIARI FINANZIARI
Voci 31/12/2014 31/12/2013
10. Utile (Perdita) d’esercizio 14.409 (3.242.298)
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico
20. Attività materiali
30. Attività immateriali
40. Piani a benefici definiti
50. Attività non correnti in via di dismissione
60.Quota delle riserve di valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico
70. Coperture di investimenti esteri
80. Differenze di cambio
90. Copertura dei flussi finanziari
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita 52.421 253.547
110. Attività non correnti in via di dismissione
120.Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 52.421 253.547
140. Redditività complessiva (voce 10+130) 66.830 (2.988.751)
38
Schemi del Bilancio dell’impresa
PATRIMONIO NETTO INTERMEDIARI FINANZIARI 31/12/2014
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto intermediari finanziari
Esistenze al 3
1/12/2
013
Mod
ifica saldi apertu
ra
Esistenze al 0
1/01/2
014
Allocazione risultato esercizio
precedente
Variazioni dell’esercizio
Red
ditività com
plessiva esercizio al 31/12
/20
14
Patrim
onio n
etto al 31/12
/20
14
Riserve
Divid
end
i e altre destin
azioni
Variazion
i di riserve
Operazioni sul patrimonio netto
Emission
e nu
ove azioni
Acqu
isto azioni proprie
Distribu
zione straord
inaria
divid
end
i
Variazion
e strum
enti d
i capitale
Altre V
ariazioni
Capitale 6.182.922 6.182.922 (2.115.428) 797.182 (431.536) 4.433.141
Sovrapprezzo emissioni 115.297 115.297 (115.297)
Riserve: 930.280 930.280 (930.280) 90.118 90.118
a) di utili 930.280 930.280 (930.280) 90.118 90.118
b) altre
Riserve da valutazione (60.995) (60.995) 52.421 (8.574)
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile (Perdita) di esercizio (3.242.298) (3.242.298) (1.045.577) 14.409 14.409
Patrimonio netto 3.925.207 3.925.207 (1.045.577) (2.115.428) 797.182 (341.418) 66.830 4.529.094
39
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
PATRIMONIO NETTO INTERMEDIARI FINANZIARI 31/12/2013
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto intermediari finanziari
Esistenze al 3
1/12/2
012
Mod
ifica saldi apertu
ra
Esistenze al 0
1/01/2
013
Allocazione risultato esercizio
precedente
Variazioni dell’esercizio
Red
ditività com
plessiva esercizio al 31/12
/20
13
Patrim
onio n
etto al 31/12
/20
13
Riserve
Divid
end
i e altre destin
azioni
Variazion
i di riserve
Operazioni sul patrimonio netto
Emission
e nu
ove azioni
Acqu
isto azioni proprie
Distribu
zione straord
inaria
divid
end
i
Variazion
e strum
enti d
i capitale
Altre V
ariazioni
Capitale 2.714.950 2.714.950 3.721.122 (253.150) 6.182.922
Sovrapprezzo emissioni 1.658.239 1.658.239 (1.542.942) 115.297
Riserve: 1.727.234 1.727.234 (802.354) 5.400 930.280
a) di utili 1.727.234 1.727.234 (802.354) 5.400 930.280
b) altre
Riserve da valutazione (314.542) (314.542) 253.547 (60.995)
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile (Perdita) di esercizio (2.345.296) (2.345.296) (2.345.296) (3.242.298) (3.242.298)
Patrimonio netto 3.440.585 3.440.585 3.721.122 (247.750) (2.988.751) 3.925.207
40
Schemi del Bilancio dell’impresa
RENDICONTO FINANZIARIO INTERMEDIARI FINANZIARI
Metodo Diretto
Importo
31/12/2014 31/12/2013
A. ATTIVITÀ OPERATIVA
1. Gestione 1.048.224 (391.642)
- interessi attivi incassati (+) 877.957 420.894
- interessi passivi pagati (-)
- dividendi e proventi simili (+) 68.841 1.861
- commissioni nette (+/-) 973.402 930.219
- spese per il personale (-) (1.325.731) (1.347.829)
- altri costi (-) (769.053) (768.025)
- altri ricavi (+) 1.261.322 409.794
- imposte e tasse (-) (38.515) (38.556)
- costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione e al netto dell’effetto fiscale (+/-)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (1.366.723) 486.962
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie valutate al fair value
- attività finanziarie disponibili per la vendita 3.614.128 1.675.363
- crediti verso banche (3.721.544) (580.069)
- crediti verso enti finanziari (998.835)
- crediti verso clientela (205.881) (652.182)
- altre attività (54.591) 43.852
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (202.528) (3.603.520)
- debiti verso banche
- debiti verso enti finanziari (462.532) 44.891
- debiti verso clientela (28.735) (2.981.024)
- titoli in circolazione
- passività finanziarie di negoziazione
- passività finanziarie valutate al fair value
- altre passività 288.740 (667.386)
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa (521.026) (3.508.199)
B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 50.000
- vendite di partecipazioni 50.000
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite/rimborsi di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di rami d’azienda
2. Liquidità assorbita da (16.063) (15.307)
- acquisti di partecipazioni (100)
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- acquisti di attività materiali 4.437 (8.497)
- acquisti di attività immateriali (20.500) (6.710)
- acquisti di rami d’azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento (16.063) 34.693
C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie 537.057 3.473.372
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale
- distribuzione dividendi e altre finalità
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista 537.057 3.473.372
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL’ESERCIZIO (32) (133)
Legenda: (+) generata - (-) assorbita
41
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
RICONCILIAZIONE
Metodo Diretto
Voci di bilancioImporto
31/12/2014 31/12/2013
Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio 526 659
Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio (32) (133)
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio 493 526
42
Nota integrativa 43
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
Parte APolitiche contabili
A.1 - Parte generale
Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali
In conformità dell’articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 28 febbraio 2005, n. 38 le società finanziarie
iscritte nell’elenco speciale di cui all’articolo 107 TUB devono redigere il bilancio di esercizio in conformità
dei principi contabili internazionali IAS/IFRS.
Pertanto, la Società Confapi Lombarda Fidi in quanto società finanziaria iscritta nel suddetto elenco
speciale nel corso del 2010, ha redatto il presente bilancio d’esercizio secondo i principi IAS/IFRS
emanati dall’International Accounting Standard Board (IASB) e le relative interpretazioni dell’”IFRS
dell’International Financial Reporting Interpretations Committee” (IFRS IC), omologati dalla Commissione
Europea secondo la procedura prescritta dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19.7.2002, e in
conformità del Provvedimento della Banca d’Italia del 21 Gennaio 2014 “Istruzioni per la redazione dei
bilanci e dei rendiconti degli Intermediari finanziari ex art. 107 del TUB, degli Istituti di pagamento, degli
IMEL, delle SGR e delle SIM”.
Nel rispetto dell’articolo 5, comma 1, del decreto legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005, se in casi
eccezionali l’applicazione di una disposizione prevista dai principi contabili internazionali risulta
incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria
e del risultato economico della Società, la disposizione stessa non deve essere applicata. Nella nota
integrativa sono spiegati i motivi della deroga, ove presente, e la sua influenza sulla rappresentazione
della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico.
Tenuto conto delle previsioni statutarie, il Consiglio ha deliberato di utilizzare il maggior termine previsto
dallo Statuto per l’approvazione del bilancio, ricorrendo la convocazione di assemblee separate (rif. art. 23,
comma 3 e art. 28, comma 2 dello Statuto sociale) ed ai sensi dell’articolo 2364 comma 2 del codice civile.
Sezione 2 - Principi generali di redazione
Il bilancio è costituito:
(a) dallo stato patrimoniale;
(b) dal conto economico;
(c) dal prospetto della redditività complessiva;
(d) dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto;
(e) dal rendiconto finanziario;
(f) dalla nota integrativa.
44
Schemi del Bilancio dell’impresa
Il bilancio è altresì corredato di una relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione e sulla
situazione della Società.
Il bilancio è redatto in euro - i prospetti contabili di cui alle precedenti lettere da (a) ad (e) in unità di euro
e la nota integrativa di cui alla precedente lettera (f) in migliaia di euro - e si basa sui seguenti principi
generali di redazione stabiliti dallo IAS 1:
a. Continuità aziendale. Le valutazioni delle attività, delle passività e delle operazioni “fuori bilancio”
vengono effettuate nella prospettiva della continuità aziendale della Società. I presupposti alla
base della redazione del bilancio in continuità di funzionamento sono oggetto di illustrazione
nella premessa alla relazione sulla gestione.
b. Competenza economica. Salvo che nel rendiconto finanziario, la rilevazione dei costi e dei ricavi
avviene secondo i principi di maturazione economica e di correlazione.
c. Coerenza di presentazione. I criteri di presentazione e di classificazione delle voci del bilancio
vengono tenuti costanti da un periodo all’altro, salvo che il loro mutamento sia prescritto da
un principio contabile internazionale o da una interpretazione oppure si renda necessario
per accrescere la significatività e l’affidabilità della rappresentazione contabile. Nel caso di
cambiamento il nuovo criterio viene adottato - nei limiti del possibile - retroattivamente e sono
indicati la natura, la ragione e l’importo delle voci interessate dal mutamento. La presentazione e
la classificazione delle voci è conforme alle disposizioni impartite dalla Banca d’Italia sui bilanci
degli intermediari finanziari.
d. Rilevanza e aggregazione. Conformemente alle disposizioni impartite dalla Banca d’Italia sui
bilanci degli intermediari finanziari, gli elementi simili sono aggregati nella medesima classe e le
varie classi - tra loro differenti - sono presentate, se significative, in modo separato.
e. Divieto di compensazione. Eccetto quanto disposto o consentito da un principio contabile
internazionale o da una interpretazione oppure dalle disposizioni impartite dalla Banca d’Italia sui
bilanci degli intermediari finanziari, le attività e le passività nonché i costi e i ricavi non formano
oggetto di compensazione.
f. Informativa comparativa. Relativamente a tutte le informazioni del bilancio - anche di carattere
qualitativo quando utili per la comprensione della situazione della Società - vengono riportati
i corrispondenti dati dell’esercizio precedente, a meno che non sia diversamente stabilito o
permesso da un principio contabile internazionale o da una interpretazione.
Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
Come rappresentato nella relazione sulla gestione, successivamente alla chiusura dell’esercizio e fino al
2 Aprile 2015, data di approvazione del progetto di Bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione,
si sono verificati due eventi uno dei quali in grado di riflettersi significativamente sul risultato aziendale.
Trattasi della liquidazione attuata da Federfidi Lombarda in data 23 Febbraio 2015 della quota attribuita
al Confidi a valere su un Fondo di garanzia oggetto già a fine 2012 di suddivisione tra Confidi beneficiari
delle garanzie, con estinzione delle sottostanti garanzie. La liquidazione ha consentito di rilevare interessi
e plusvalenze maturati sulle somme spettanti, sia dell’esercizio che riferiti all’annualità precedente, già
45
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
determinabili nel loro ammontare (pari complessivamente a circa 999 migliaia di Euro) in quanto con
la liquidazione si sono completati gli elementi indispensabili per la rilevazione a conto economico. Per
quanto attiene l’importo liquidato riferibile alle garanzie oggetto di estinzione, per un ammontare pari a
circa 2,6 milioni di Euro, lo stesso rileverà nel 2015 e potrà a propria volta contribuire in misura significativa
al conto economico del nuovo esercizio. Il secondo fatto di rilievo riguarda l’avvenuta ammissione in data
18 Marzo 2015 al contributo di Regione Lombardia ai sensi dell’Avviso pubblico volto a favorire l’accesso al
credito per il tramite dei Confidi. Il contributo, pari a 1.082.169 euro, una volta completata la destinazione a
capitale sociale mediante attribuzione ai Soci, sarà in grado di accrescere la consistenza patrimoniale del
Confidi in misura significativa rispetto alla situazione rappresentata in bilancio.
Sezione 4 - Altri aspetti
Utilizzo di stime ed assunzioni nella predisposizione del bilancio
La redazione del bilancio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare
effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e negli altri prospetti contabili, nonché sulle informative
della nota integrativa. L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e
l’adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, ai fini della formulazione di
assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni
utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi
successivi gli attuali valori iscritti in bilancio possano variare anche in misura significativa a seguito del
mutamento delle valutazioni.
Le principali fattispecie per le quali è stato maggiormente richiesto l’impiego di valutazioni soggettive da
parte della Società, che si è avvalsa anche del supporto di consulenti esterni, sono in particolare:
• la determinazione della cosiddetta “quota rischio” dei flussi commissionali riscossi a fronte delle
garanzie rilasciate;
• l’utilizzo di modelli valutativi per la quantificazione delle rettifiche e delle riprese di valore delle
esposizioni di rischio (“deteriorate” e “in bonis”) rappresentate dai crediti per cassa e dalle garanzie
rilasciate nonché, più in generale, per la determinazione del valore delle varie tipologie di attività
finanziarie esposte in bilancio.
La presentazione delle politiche contabili applicate alle principali voci di bilancio illustra le più importanti
assunzioni e valutazioni soggettive formulate nella redazione del bilancio stesso. Per le ulteriori
informazioni di dettaglio relative alla composizione ed ai valori dei predetti aggregati si fa, invece, rinvio
alle successive sezioni della nota integrativa.
Revisione legale dei conti
Il bilancio è stato sottoposto, ai sensi dell’articolo 14 del Decreto Legislativo 27 Gennaio 2010 n. 39,
alla revisione legale della Società di revisione Mazars S.p.A. a seguito dell’incorporazione della società
Revisionitalia S.r.l. alla quale era stato conferito l’incarico da parte dell’Assemblea dei Soci del 23 maggio
2013 per il periodo 2013-2021. Il compenso annuo per il mandato conferito (compresa la revisione legale
semestrale) ammonta ad euro 13.500.
46
Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio
1 - Attività finanziarie disponibili per la vendita
1.1. Criteri di classificazione
Nel portafoglio delle attività finanziarie disponibili per la vendita sono allocati titoli di debito (ordinari e
subordinati) e titoli di capitale che configurano le seguenti tipologie di investimenti:
a) investimenti temporanei delle disponibilità aziendali, destinati generalmente a fungere da
riserve di liquidità per fronteggiare le eventuali insolvenze delle imprese socie che comportino
l’escussione delle garanzie rilasciate dalla Società a favore delle banche e degli intermediari
finanziari che hanno finanziato tali imprese;
b) titoli di capitale che configurano partecipazioni di minoranza nel capitale di altre società dirette a
realizzare legami durevoli con esse.
1.2. Criteri di iscrizione e di cancellazione
L’iscrizione iniziale dei titoli disponibili per la vendita avviene alla data del regolamento finanziario delle
relative operazioni di acquisto.
Eccetto quanto consentito dallo IAS 39, i titoli del portafoglio disponibile per la vendita non possono
formare oggetto di trasferimento in altri portafogli né titoli di altri portafogli sono trasferibili nel portafoglio
disponibile per la vendita.
Anche la cancellazione dei titoli disponibili per la vendita a seguito di operazioni di cessione avviene alla
data del regolamento finanziario di tali operazioni. I titoli venduti a terzi non possono essere cancellati
se sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici o il loro controllo effettivo (nella misura del “continuing
involvement”) restano in capo alla Società cedente. In questo caso nei confronti degli acquirenti viene
rilevata una passività corrispondente al prezzo incassato; sui titoli venduti e sulle collegate passività
sono registrati ricavi e costi rispettivi.
I titoli strutturati (combinazioni di titoli e di strumenti derivati) sono disaggregati nei loro elementi
costitutivi - che vengono registrati separatamente tra loro - se le componenti derivate incorporate
hanno natura economica e rischi differenti da quelli dei titoli sottostanti e se sono configurabili come
autonomi contratti derivati.
47
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
1.3. Criteri di valutazione
I titoli disponibili per la vendita sono iscritti inizialmente al “fair value” (costo di acquisto) rettificato,
ove rilevanti, degli eventuali costi e ricavi di transazione anticipati e attribuibili specificamente ai titoli
acquistati (valore di prima iscrizione). Successivamente:
a) il “fair value” degli strumenti quotati in mercati attivi (liquidi ed efficienti) è dato dalle relative
quotazioni di chiusura;
b) il “fair value” dei titoli di debito non quotati in mercati attivi è stimato sulla base delle quotazioni
di titoli simili o, in mancanza, attualizzando i relativi flussi di cassa futuri attesi e considerando i
relativi profili di rischio;
c) il “fair value” dei titoli di capitale non quotati in mercati attivi è stimato in base ai metodi
correntemente utilizzati per le valutazioni d’impresa, tenendo conto delle specificità aziendali.
Tali titoli sono tuttavia valutati al costo, quando il “fair value” non può essere stimato in maniera
affidabile;
d) ove si evidenzino sintomi di deterioramento della solvibilità degli emittenti, i titoli vengono
sottoposti all’”impairment test”. Le perdite da “impairment” si ragguagliano alla differenza
negativa tra il “fair value” corrente dei titoli deteriorati ed il loro valore contabile; se si verificano
successive riprese di valore, queste non possono superare il limite delle perdite da “impairment”
precedentemente contabilizzate, salvo che per i titoli di capitale non quotati sui quali non possono
essere rilevate riprese di valore.
1.4. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli interessi attivi dei titoli di debito sono computati, ove rilevante, in base al tasso interno di rendimento.
Questo è il tasso di interesse che, per ogni titolo disponibile per la vendita, pareggia il valore attuale
dei flussi di cassa attesi per capitale e interessi al suo valore di prima iscrizione (costo ammortizzato
iniziale), per gli strumenti a tasso fisso, o al suo valore contabile a ciascuna data di riprezzamento (costo
ammortizzato residuo), per gli strumenti a tasso indicizzato.
I dividendi dei titoli di capitale sono registrati quando sorge il diritto alla loro percezione.
Gli interessi attivi e i dividendi figurano, rispettivamente, nelle voci del conto economico “interessi attivi
e proventi assimilati” e “dividendi e proventi simili”.
Gli utili e le perdite da cessione vengono riportati nella voce del conto economico “utile/perdita da
cessione o riacquisto di: attività finanziarie”. Plusvalenze e minusvalenze conseguenti alla valutazione
basata sul “fair value” corrente sono imputate direttamente al patrimonio netto (“riserve da valutazione”)
e trasferite al conto economico al momento del realizzo per effetto di cessione oppure quando vengono
contabilizzate perdite da “impairment”.
48
Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
La voce del conto economico “rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: “attività
finanziarie”” riporta le eventuali perdite da “impairment” dei titoli nonché le successive riprese di valore
limitatamente però ai titoli di debito, in quanto le riprese di valore registrate sui titoli di capitale sono
attribuite direttamente al patrimonio netto (“riserve da valutazione”), salvo che per i titoli di capitale non
quotati sui quali non possono essere rilevate riprese di valore.
2 - Crediti
Sezione 2.1 - Crediti per cassa
2.1.1. Criteri di classificazione
Nel portafoglio crediti sono allocati tutti i crediti per cassa (ordinari o subordinati e qualunque sia la loro
forma contrattuale) verso banche, intermediari finanziari e clienti che la Società ha originato, acquistato
o che derivano dall’escussione e dalla liquidazione delle garanzie rilasciate dalla Società stessa, nonché
titoli di debito non quotati (ordinari e subordinati) con scadenza predeterminata che la Società non
intende vendere nell’immediato o a breve termine, ma neppure conservare necessariamente sino al loro
termine di scadenza. Vi rientrano anche i crediti di funzionamento connessi con la fornitura di servizi
finanziari come definiti nel Testo Unico Bancario e nel Testo Unico della Finanza.
2.1.2. Criteri di iscrizione e di cancellazione
I crediti sono iscritti al momento dell’erogazione, dell’acquisto o dell’escussione e liquidazione delle
garanzie rilasciate.
Eccetto quanto consentito dallo IAS 39, i crediti non possono formare oggetto di trasferimento in altri
portafogli né strumenti finanziari di altri portafogli sono trasferibili nel portafoglio crediti.
La cancellazione dei crediti a seguito di operazioni di cessione avviene alla data del regolamento
finanziario di tali operazioni. I crediti ceduti a terzi non possono essere cancellati se sostanzialmente
tutti i rischi ed i benefici o il loro controllo effettivo (nella misura del “continuing involvement”) restano
in capo alla Società cedente. In questo caso nei confronti degli acquirenti viene rilevata una passività
corrispondente al prezzo incassato; sui crediti ceduti e sulle collegate passività sono registrati ricavi e
costi rispettivi.
2.1.3. Criteri di valutazione
I crediti sono iscritti inizialmente al “fair value” (importo erogato, costo di acquisto, importo escusso
e liquidato delle garanzie rilasciate) rettificato degli eventuali costi e ricavi di transazione anticipati e
attribuibili specificamente ai crediti sottostanti, ove rilevante (valore di prima iscrizione).
49
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
Successivamente alla rilevazione iniziale i crediti vengono valutati al “costo ammortizzato” secondo il
pertinente tasso interno di rendimento (cfr. il successivo paragrafo 2.1.4.) e sottoposti all’”impairment
test” in funzione della solvibilità dei debitori.
L’”impairment test” si articola in due fasi:
a. la fase delle valutazioni individuali o specifiche, nella quale vengono selezionati i singoli crediti
deteriorati (“impaired”) e stimate le perdite relative;
b. la fase delle valutazioni collettive o di portafoglio, nella quale vengono stimate le perdite potenziali
latenti nei crediti “in bonis”.
Le varie categorie di crediti deteriorati che formano oggetto di valutazione individuale o specifica sono
in particolare, secondo le pertinenti disposizioni della Banca d’Italia, le seguenti:
1) sofferenze: crediti verso soggetti in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente
equiparabili;
2) esposizioni incagliate: crediti verso soggetti in temporanea situazione di obiettiva difficoltà che
sia prevedibile possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo;
3) esposizioni ristrutturate: crediti verso soggetti per i quali la Società, a causa del deterioramento
delle condizioni economico-finanziarie del debitore, acconsente a modifiche delle originarie
condizioni contrattuali (ad esempio, riscadenzamento dei termini, riduzione del debito e/o degli
interessi) che diano luogo a una perdita;
4) esposizioni scadute: crediti verso soggetti le cui esposizioni, diverse da quelle classificate a
sofferenza, incaglio o fra le esposizioni ristrutturate, risultano scadute da oltre 90 giorni.
Per la classificazione delle suddette esposizioni deteriorate la Società fa riferimento, oltre che alle
citate disposizioni della Banca d’Italia, anche a disposizioni interne che fissano criteri e regole sia per
l’attribuzione dei crediti alle varie categorie di rischio sia per il loro eventuale passaggio da una categoria
all’altra e che tengono conto anche delle relative classificazioni operate dalle banche e dagli intermediari
finanziari garantiti dalla Società.
I crediti deteriorati derivano generalmente dall’escussione e dalla conseguente liquidazione delle
garanzie rilasciate dalla Società. Di ciascuno di tali crediti vengono stimati la relativa perdita attesa ed il
corrispondente valore recuperabile, che è calcolato in forma attualizzata sulla scorta:
a) dei flussi di cassa che si presume di poter recuperare in base alla solvibilità dei debitori valutata
utilizzando tutte le informazioni disponibili sulla loro situazione patrimoniale, economica e
finanziaria e tenendo conto anche delle indicazioni fornite dalle banche e dagli intermediari
finanziatori garantiti dalla Società. Nella stima del valore di recupero vengono considerate anche
le eventuali garanzie reali e personali acquisite a presidio dei crediti deteriorati;
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Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
b) dei possibili tempi di recupero in base alle procedure in atto per i recuperi medesimi (procedure
giudiziali o extragiudiziali), tenendo anche conto delle indicazioni fornite dalle banche e dagli
intermediari finanziatori garantiti dalla Società;
c) dei tassi interni di rendimento, che per i crediti derivanti dall’escussione e liquidazione delle
garanzie rilasciate dalla Società possono essere costituti dai tassi di interesse dei sottostanti
finanziamenti garantiti, oppure da tassi di rendimento correnti per durate analoghe ai prevedibili
tempi di recupero delle posizioni stesse.
I crediti “in bonis” sono sottoposti, ove rilevante, a valutazioni collettive o di portafoglio dirette alla
percezione dell’eventuale stato di deterioramento della qualità creditizia di posizioni che presentano
profili omogenei di rischio. La valutazione avviene considerando i profili di rischiosità delle varie categorie
omogenee di crediti che compongono il portafoglio complessivo, le indicazioni desumibili da analisi
storiche nonché ogni altro elemento informativo osservabile alla data della valutazione medesima.
2.1.4. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli interessi attivi sono registrati nella voce del conto economico “interessi attivi e proventi assimilati”.
Eventuali utili e perdite da cessione vengono riportati nella voce del conto economico “utile/perdita da
cessione o riacquisto di: attività finanziarie”.
La voce del conto economico “rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: attività finanziarie”
riporta le perdite da “impairment” e le successive riprese di valore che si registrano quando vengono meno
i motivi che hanno comportato l’iscrizione delle precedenti rettifiche o si verificano recuperi superiori a
quelli originariamente stimati. Considerato il procedimento di valutazione dei crediti deteriorati basato
sull’attualizzazione dei relativi flussi di cassa recuperabili, il semplice decorso del tempo determina, con
il conseguente avvicinamento alle scadenze previste per il recupero, l’automatico incremento dei valori
attuali di tali crediti e la registrazione di corrispondenti riprese di valore.
Sezione 2.2 - Garanzie rilasciate
2.2.1. Criteri di classificazione
Nel portafoglio delle garanzie rilasciate sono allocate tutte le garanzie personali e reali rilasciate dalla
Società a fronte di obbligazioni di terzi, incluse le garanzie costituite su depositi di fondi presso terzi o su
titoli di proprietà della Società posti a copertura delle ragioni di credito di altri soggetti.
2.2.2. Criteri di iscrizione, di cancellazione e di valutazione
Il valore di prima iscrizione delle garanzie è pari al loro “fair value” iniziale, che corrisponde alle
commissioni riscosse in via anticipata dalla Società a fronte della loro prestazione o al valore attuale (da
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Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
computare in base ad appropriati tassi di interesse correnti) di quelle da riscuotere in via posticipata. Il
predetto “fair value” viene registrato nella voce “altre passività” dello stato patrimoniale.
Successivamente alla rilevazione iniziale le garanzie formano oggetto di valutazione secondo
procedimenti simili a quelli previsti per i crediti per cassa.
Le garanzie sono, in primo luogo, classificate in base alla qualità creditizia ed alle condizioni di solvibilità
dei relativi debitori in “esposizioni deteriorate” (sofferenze, incagli, ecc.) ed “esposizioni in bonis”. Per le
varie categorie di esposizioni si procede poi alla stima delle rispettive perdite attese:
• relativamente alle “esposizioni deteriorate”, sulla scorta di valutazioni specifiche relative
a ciascuna di tali esposizioni ove si disponga di informazioni che consentano di attuare la
specifica valutazione, ma senza impiegare procedimenti di attualizzazione. In alternativa, ove
tali informazioni manchino (per cause di norma imputabili ad informative carenti da parte delle
banche e degli altri intermediari finanziari garantiti circa le possibilità di recupero, le azioni avviate
nei confronti delle imprese e dei garanti, ecc.), la perdita attesa è stimata sulla base del tasso di
perdita storicamente registrato su esposizioni deteriorate similari (cosiddetta proxy-LGD);
• relativamente alle “esposizioni in bonis”, sulla scorta di valutazioni di portafoglio che fanno ricorso
ad appropriati parametri di rischio. Per ogni classe omogenea di garanzie viene determinato
su base storico-statistica il tasso medio di migrazione verso posizioni deteriorate (cosiddetta
proxy-PD) nonché la percentuale di perdita in caso di “default” (cosiddetta proxy-LGD) stimata
sulla base delle perdite storicamente registrate. L’ammontare complessivo della svalutazione per
ogni classe omogenea si ragguaglia al prodotto tra il suo valore nominale complessivo, la relativa
proxy-PD e la rispettiva proxy-LGD.
Si procede infine al confronto, per ogni garanzia deteriorata e per ogni classe omogenea di garanzie “in
bonis”, tra il valore delle relative perdite attese ed il valore residuo delle rispettive commissioni percepite
ma non ancora imputate al conto economico, che rappresenta, in sostanza, una sorta di “cuscinetto”
a copertura delle perdite attese. Se tale ultimo importo (il “cuscinetto”), incrementato di eventuali
rettifiche di valore rilevate in passato, risulta inferiore al primo (le perdite attese), il “cuscinetto” viene
integrato, contabilizzando una rettifica di valore pari alla differenza dei due importi; in caso contrario
non si rilevano rettifiche di valore o si registrano riprese di valore nel limite delle rettifiche effettuate in
precedenza e ancora contabilizzate.
Le rettifiche di valore complessive (relative alle garanzie deteriorate ed a quelle “in bonis”) registrate nel
tempo ed ancora in essere (fondi rettificativi delle garanzie) sono allocate nella voce “altre passività”
dello stato patrimoniale.
2.2.3. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Secondo il principio generale della competenza economica e della correlazione fra costi e ricavi:
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Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
a) le commissioni percepite sulle garanzie rilasciate, che fronteggiano il rischio di credito (rischio di
insolvenza delle imprese affidate) assunto con la prestazione di tali garanzie e al quale la Società
resta esposta lungo tutta la loro durata, che coprono le spese periodiche per la loro gestione e
che assicurano alla Società un margine di profitto sull’attività svolta, vengono attribuite al conto
economico, nella voce “commissioni attive”, in funzione del tempo (“pro-rata temporis”) e del
valore residuo delle garanzie lungo l’arco di vita delle stesse;
b) i proventi percepiti sulle garanzie rilasciate per il recupero dei costi operativi iniziali sostenuti
nell’esercizio di emissione delle garanzie stesse, vengono imputati al conto economico del
medesimo esercizio e allocati nella voce “altri proventi di gestione”.
Le perdite di valore da “impairment” e le eventuali successive riprese di valore sono rilevate nella voce del
conto economico “rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: altre operazioni finanziarie”.
3 - Partecipazioni
3.1. Criteri di classificazione
Nel portafoglio partecipazioni rientrano le partecipazioni nelle società delle quali la Società detiene il
controllo (esclusivo o congiunto) oppure almeno il 20% dei diritti di voto o comunque sottoposte ad
influenza significativa.
3.2. Criteri di iscrizione e di cancellazione
L’iscrizione iniziale delle partecipazioni avviene alla data in cui la Società acquisisce il controllo o
l’influenza significativa sulle società partecipate.
La cancellazione delle partecipazioni avviene a seguito di cessione delle stesse, se sostanzialmente
tutti i rischi e i benefici vengono trasferiti agli acquirenti. Anche le partecipazioni destinate a cessione
altamente probabile entro dodici mesi sono cancellate e allocate tra le attività non correnti in via di
dismissione.
3.3. Criteri di valutazione
Le partecipazioni sono iscritte inizialmente al costo di acquisto (valore di prima iscrizione). La differenza
tra il costo di acquisto e la rispettiva quota del patrimonio netto della partecipata rimane implicita nel
valore di prima iscrizione.
Successivamente alla rilevazione iniziale le partecipazioni vengono valutate, in quanto di importo
modesto e alla luce del principio di rilevanza, in base al costo. Gli eventuali dividendi sono quindi registrati
nel conto economico quando sorge il diritto alla loro percezione.
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Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
Se ricorrono evidenze sintomatiche dell’esistenza di perdite durevoli di valore determinate dal
deterioramento della situazione delle società partecipate, le partecipazioni sono sottoposte
all’”impairment test”. Perdite durature di valore si producono se il loro valore recuperabile - che
corrisponde al maggiore tra il valore d’uso (valore attuale dei flussi di cassa futuri attesi) ed il valore
di scambio (presumibile valore di cessione al netto dei costi di vendita) - scende al di sotto del valore
contabile delle predette partecipazioni.
3.4. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
I dividendi sono registrati nella voce del conto economico “dividendi e proventi simili”, mentre nella voce
“utili/perdite delle partecipazioni” sono allocate le perdite durature di valore e le successive riprese,
nonché gli eventuali profitti e perdite derivanti dalle operazioni di cessione.
4 - Attività materiali
4.1. Criteri di classificazione
Il portafoglio delle attività materiali include esclusivamente beni ad uso funzionale (impianti, macchinari,
arredi, autoveicoli, ecc.).
4.2. Criteri di iscrizione e di cancellazione
Le attività materiali sono iscritte al costo di acquisto comprensivo degli oneri accessori (valore di prima
iscrizione). Il valore di prima iscrizione è aumentato delle eventuali spese successive sostenute per
accrescerne le iniziali funzionalità economiche.
Le attività materiali vengono cancellate all’atto della loro cessione o quando hanno esaurito integralmente
le loro funzionalità economiche. Anche le attività materiali destinate a cessione altamente probabile
entro dodici mesi sono cancellate ed allocate tra le attività non correnti in via di dismissione.
4.3. Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale il valore di prima iscrizione delle attività materiali di durata
limitata, aumentato delle eventuali spese successive che ne accrescono le originarie funzionalità
economiche, viene rettificato degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate.
La sottoposizione ad ammortamento dei beni di durata limitata implica, lungo tutto l’arco della loro vita
utile, la sistematica imputazione al conto economico di quote dei costi determinate in relazione alla
residua durata economica di tali beni. In particolare:
1) la durata dei piani di ammortamento corrisponde all’arco di tempo compreso tra il momento in cui
i beni sono disponibili per l’uso e quello previsto per la cessazione del loro impiego;
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Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
2) il profilo temporale degli ammortamenti consiste nel piano di ripartizione, lungo la vita utile dei
cespiti, dei relativi valori da ammortizzare. La Società adotta, di regola, piani di ammortamento a
quote costanti;
3) le condizioni di utilizzo dei vari cespiti vengono riesaminate periodicamente, allo scopo di
accertare se siano intervenuti mutamenti sostanziali nelle condizioni originarie che impongano
di rivedere le iniziali stime di durata e di profilo temporale degli ammortamenti, e di procedere alla
conseguente modifica dei coefficienti da applicare.
Se ricorrono evidenze sintomatiche dell’esistenza di perdite durevoli di valore, le attività materiali -
incluse quelle di durata illimitata - sono sottoposte all’”impairment test”. Perdite durature di valore
si producono se il valore recuperabile di un determinato cespite - che corrisponde al maggiore tra
il suo valore d’uso (valore attuale delle funzionalità economiche del bene) e il suo valore di scambio
(presumibile valore di cessione al netto dei costi di vendita) - scende al di sotto del suo valore contabile
al netto degli ammortamenti effettuati sino a quel momento. Eventuali, successive riprese di valore non
possono superare il limite delle perdite precedentemente contabilizzate.
4.4. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
La voce del conto economico “rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali” rileva gli
ammortamenti periodici, le eventuali perdite durature di valore e le successive riprese, mentre quella
“utili/perdite da cessione di investimenti” registra gli eventuali profitti e perdite derivanti dalle operazioni
di cessione.
5 - Attività immateriali
5.1. Criteri di classificazione
Nel portafoglio delle attività immateriali sono allocati i fattori intangibili di produzione ad utilità pluriennale
sotto il controllo del soggetto detentore, il cui costo può essere misurato in modo affidabile e sempre
che si tratti di elementi identificabili, vale a dire protetti da riconoscimento legale oppure negoziabili
separatamente dagli altri beni aziendali.
Le suddette attività includono beni quali, ad esempio, brevetti, licenze, marchi, diritti di utilizzazione
delle opere dell’ingegno, software, avviamenti (se acquisiti a titolo oneroso). Non possono invece essere
allocati in tale categoria di attività, essendone quindi vietata la capitalizzazione, i costi di impianto e di
ampliamento, i costi di addestramento del personale, le spese di pubblicità.
5.2. Criteri di iscrizione e di cancellazione
Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto comprensivo degli oneri accessori (valore di
prima iscrizione). Il valore di prima iscrizione è aumentato delle eventuali spese successive sostenute
per accrescerne le iniziali funzionalità economiche.
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Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
Le attività immateriali vengono cancellate all’atto della loro cessione o quando hanno esaurito
integralmente le loro funzionalità economiche. Anche le attività immateriali destinate a cessione
altamente probabile entro dodici mesi sono cancellate ed allocate tra le attività non correnti in via di
dismissione.
5.3. Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale il valore di prima iscrizione delle attività immateriali di durata
limitata, aumentato delle eventuali spese successive che ne accrescono le originarie funzionalità
economiche, viene rettificato degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate.
La sottoposizione ad ammortamento dei beni di durata limitata implica, lungo tutto l’arco della loro vita
utile, la sistematica imputazione al conto economico di quote dei costi determinate in relazione alla
residua durata economica di tali beni. In particolare:
1) la durata dei piani di ammortamento corrisponde all’arco di tempo compreso tra il momento in cui
i beni sono disponibili per l’uso e quello previsto per la cessazione del loro impiego;
2) il profilo temporale degli ammortamenti consiste nel piano di ripartizione, lungo la vita utile dei
cespiti, dei relativi valori da ammortizzare. La Società adotta, di regola, piani di ammortamento a
quote costanti;
3) le condizioni di utilizzo dei vari beni vengono riesaminate periodicamente, allo scopo di accertare
se siano intervenuti mutamenti sostanziali nelle condizioni originarie, che impongano di
rivedere le iniziali stime di durata e di profilo temporale degli ammortamenti e di procedere alla
conseguente modifica dei coefficienti da applicare.
Se ricorrono evidenze sintomatiche dell’esistenza di perdite durevoli di valore (e, comunque, ad ogni
data di bilancio per l’avviamento e le attività immateriali di durata illimitata), le attività immateriali sono
sottoposte all’”impairment test”, registrando le eventuali perdite di valore. Eventuali, successive riprese
di valore (da rilevare salvo che nel caso dell’avviamento) non possono eccedere l’ammontare delle
perdite da “impairment” in precedenza registrate.
5.4. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
La voce del conto economico “rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali” rileva gli
ammortamenti periodici, le eventuali perdite durature di valore e le successive riprese di valore, mentre
quella “utili/perdite da cessione di investimenti” registra gli eventuali profitti e perdite derivanti dalle
operazioni di cessione.
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Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
6 - Fiscalità corrente e differita
6.1. Criteri di classificazione
In applicazione del “balance sheet liability method” le poste contabili della fiscalità corrente e differita
comprendono:
a) attività fiscali correnti, ossia eccedenze di pagamenti sulle obbligazioni fiscali da assolvere
secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito di impresa;
b) passività fiscali correnti, ossia debiti fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria
sul reddito di impresa;
c) attività fiscali differite, ossia risparmi di imposte sul reddito realizzabili in periodi futuri come
conseguenza di differenze temporanee deducibili (rappresentate principalmente da oneri
deducibili in futuro secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito di impresa);
d) passività fiscali differite, ossia debiti per imposte sul reddito da assolvere in periodi futuri come
conseguenza di differenze temporanee tassabili (rappresentate principalmente dal differimento
nella tassazione di ricavi o dall’anticipazione nella deduzione di oneri secondo la vigente disciplina
tributaria sul reddito di impresa).
Non è stata calcolata alcuna fiscalità differita attiva o passiva in virtù del sostanziale regime di esenzione
fiscale previsto per i Confidi ai sensi dell’articolo 13 del D.L. 269/2003 convertito in Legge 326/2003.
6.2. Criteri di iscrizione, di cancellazione e di valutazione
Le attività fiscali differite vengono contabilizzate soltanto nel caso in cui vi sia capienza di assorbimento
delle differenze temporanee deducibili da parte dei futuri redditi imponibili attesi. Le passività fiscali
differite sono di regola sempre contabilizzate.
Le attività e le passività della fiscalità corrente e quelle della fiscalità differita sono compensate tra loro
unicamente quando la Società ha diritto, in base al vigente ordinamento tributario, di compensarle e ha
deciso di utilizzare tale possibilità.
6.3. Criteri di rilevazione delle componenti economiche
La contropartita contabile delle attività e delle passività fiscali (sia correnti sia differite) è costituita di
regola dal conto economico (voce “imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”). Quando
invece la fiscalità (corrente o differita) da contabilizzare attiene ad operazioni i cui risultati devono essere
attribuiti direttamente al patrimonio netto, le conseguenti attività e passività fiscali sono imputate al
patrimonio netto.
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Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
7 - TFR
Il fondo trattamento di fine rapporto del personale (TFR) è determinato sulla base delle disposizioni del
Codice Civile, in luogo della metodologia prevista dal principio contabile internazionale IAS 19 (basata su
tecniche attuariali), tenuto conto dell’assoluta modestia del relativo importo.
8 - Commissioni attive su garanzie rilasciate
Le commissioni attive percepite dalla Società in unica soluzione ed in via anticipata a fronte del rilascio
delle garanzie a favore degli intermediari che finanziano le imprese socie sono dirette, in particolare, a:
a) recuperare i costi operativi iniziali sostenuti dalla Società nel processo di produzione delle
garanzie, quali tipicamente le spese per la valutazione del loro merito creditizio;
b) remunerare il rischio di credito (rischio di insolvenza delle imprese affidate) che viene assunto
con la prestazione delle garanzie ed al quale la Società resta esposta lungo tutta la durata dei
contratti di garanzia;
c) recuperare le spese periodiche che la Società sostiene per l’esame andamentale delle garanzie
rilasciate che costituiscono il suo portafoglio (cosiddetto “monitoraggio del credito”) e per il
recupero dei crediti derivanti dall’escussione e liquidazione delle garanzie rilasciate;
d) assicurare alla Società un margine di profitto sull’attività svolta.
Secondo lo IAS 18 (principio contabile internazionale che disciplina il procedimento di rilevazione dei
ricavi) i ricavi da servizi devono essere registrati in proporzione della “quantità erogata” dei servizi stessi,
misurandola eventualmente anche come percentuale del servizio complessivo oppure dei costi sostenuti
per la prestazione già eseguita di una determinata quota parte di servizio rispetto ai costi totali necessari
per la sua esecuzione complessiva. E’ necessario inoltre considerare anche il principio generale della
“competenza economica” ed il suo corollario del “matching” (correlazione) fra costi e ricavi.
Poiché gli anzidetti costi operativi iniziali (di cui al precedente punto a)) sono sostenuti negli esercizi nei
quali le garanzie vengono prestate, ciò comporta - sulla scorta del richiamato principio di correlazione
economica - che anche una parte corrispondente del flusso di commissioni attive percepite dalla
Società proprio per recuperare detti costi, vada simmetricamente attribuita alla competenza economica
dei medesimi esercizi in cui essi vengono sopportati.
Di conseguenza, viene sottoposta al meccanismo contabile di ripartizione temporale soltanto la quota
parte residua dei flussi commissionali riscossi riferibile idealmente alla copertura del rischio, al margine
di profitto e alla copertura delle spese periodiche. Tale quota parte, che nei contratti di garanzia stipulati
dalla Società forma oggetto di separata evidenza rispetto a quella destinata al recupero dei costi operativi
iniziali, viene quindi assoggettata al procedimento di distribuzione pro-rata temporis in funzione della
durata residua e del valore residuo dei contratti sottostanti.
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Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
9 - Contributi pubblici
I contributi pubblici in conto esercizio ricevuti dalla Società a copertura dei rischi e delle perdite delle
garanzie rilasciate, vengono imputati al conto economico nell’esercizio in cui sono registrati i costi che
i contributi stessi sono destinati a coprire.
Le altre tipologie di sostegno finanziario pubblico che alla fine dei relativi interventi comporterebbero la
restituzione agli enti eroganti degli importi residui (fondi Regione - Jeremie, Province, ecc.) sono rilevate
tra i debiti dello stato patrimoniale e vengono utilizzate a copertura delle perdite rivenienti dalle garanzie
sottostanti secondo le modalità disciplinate dalle specifiche normative di riferimento.
In ultimo, relativamente agli interventi pubblici destinati a consentire il rilascio di nuove garanzie, sono
attribuiti a conto economico nell’esercizio in cui risultano perfezionati i relativi impegni.
A.4 - Informativa sul fair value
A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati
Le attività detenute oggetto di valutazione al fair value di livello 3 sono costituite unicamente da azioni di
minoranza (partecipazioni), le cui quotazioni non sono rilevabili né sui mercati attivi né su altri mercati,
mantenute al costo in quanto il fair value non è stimabile in maniera attendibile.
A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni
Non sono attuati processi di valutazione in quanto le uniche attività al fair value di livello 3 sono
valorizzate al costo.
A.4.3 Gerarchia del fair value
Il “fair value” è il corrispettivo al quale una determinata attività potrebbe essere scambiata, o una
passività regolata, tra soggetti:
• pienamente informati (simmetria informativa);
• non obbligati alla transazione (transazione di mercato);
• indipendenti (assenza di rapporti di controllo).
Nella determinazione del “fair value” si assume pertanto che le transazioni avvengano in situazione di
continuità aziendale e di sostanziale simmetria informativa tra le parti.
Il “fair value” configura il prezzo (effettivo o virtuale) che realizza la piena equità di uno scambio,
rispecchiando le condizioni correnti di mercato. Esso riflette la qualità creditizia degli strumenti finanziari
oggetto di valutazione (rischio di credito) nonché gli altri eventuali rischi (di mercato, di liquidità, ecc.)
che insistono sugli stessi.
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Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
Quando uno strumento finanziario è quotato in un mercato attivo la “quotazione” rappresenta la migliore
evidenza del “fair value” (criterio del “mark to market”). Un mercato attivo configura un mercato nel quale
si formano prezzi pubblici disponibili prontamente e con regolarità e che esprimono transazioni che
avvengono con regolarità tra soggetti indipendenti.
Se manca un mercato attivo di un determinato strumento, il suo “fair value” viene misurato utilizzando
appositi modelli di valutazione in grado di stimarne il prezzo virtuale di mercato (criterio del “mark to
model”).
La classificazione degli strumenti finanziari oggetto di valutazione al “fair value” si basa sulla cosiddetta
“gerarchia del fair value”, ossia su una articolazione gerarchica in una pluralità di livelli che riflette la
significatività degli “input” informativi utilizzati in tali valutazioni e, quindi, il grado di maggiore o minore
oggettività delle stesse.
Si distinguono i seguenti livelli gerarchici:
• livello 1 (L1): quotazioni (senza aggiustamenti) rilevate in un mercato attivo per le attività e le
passività oggetto di valutazione;
• livello 2 (L2): “input” informativi diversi dai prezzi quotati in un mercato attivo, ma che sono
osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) in un mercato;
• livello 3 (L3): “input” informativi che non sono basati su dati di mercato osservabili, ma
principalmente su parametri interni alla Società.
La tabella che segue (e la relativa tabella di raffronto dell’anno precedente) rileva la ripartizione, in base
ai suddetti livelli, dei portafogli di attività e di passività finanziarie valutate al “fair value”.
A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli del fair
value
Attività/Passività finanziarie misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 1.097 69 1.166
4. Derivati di copertura
5. Attività materiali
6. Attività immateriali
Totale 1.097 69 1.166
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Passività finanziarie valutate al fair value
3. Derivati di copertura
Totale
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Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli del fair
value (2013)
Attività/Passività finanziarie misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 4.659 69 4.728
4. Derivati di copertura
5. Attività materiali
6. Attività immateriali
Totale 4.659 69 4.728
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Passività finanziarie valutate al fair value
3. Derivati di copertura
Totale
A.4.5.2 Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie valutate al fair value
Attività finanziarie disponibili
per la vendita
Derivati di copertura
Attività materiali
Attività immateriali
1. Esistenze iniziali 69
2. Aumenti
2.1 Acquisti
2.2 Profitti imputati a:
2.2.1 Conto economico
- di cui: Plusvalenze
2.2.2 Patrimonio netto
2.3 Trasferimenti da altri livelli
2.4 Altre variazioni in aumento
3. Diminuzioni
3.1 Vendite
3.2 Rimborsi
3.3 Perdite imputate a:
3.3.1 Conto economico
- di cui: Minusvalenze
3.3.2 Patrimonio netto
3.4 Trasferimenti ad altri livelli
3.5 Altre variazioni in diminuzione
4. Rimanenze finali 69
61
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
Parte BInformazioni sullo stato patrimoniale
Attivo
Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10
Composizione della voce 10 “Cassa e disponibilità liquide”
Composizione 31/12/2014 31/12/2013
Cassa 1
Assegni circolari
Carte prepagate
Totale 1
Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40
4.1 Composizione della voce 40 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”
Voci/Valori31/12/2014 31/12/2013
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello1 Livello2 Livello3
1. Titoli di debito 1.097 4.659
- titoli strutturati
- altri titoli di debito 1.097 4.659
2. Titoli di capitale e quote di OICR 69 69
3. Finanziamenti
Totale 1.097 69 4.659 69
Il livello 3 è composto da azioni di minoranza di Federfidi Lombarda non quotate nei mercati attivi per
cui il fair value non è disponibile. A seguito dell’esiguità della quota di partecipazione non si dispone di
informazioni necessarie per poter fare una stima del fair value. Si segnala che il Confidi non intende
attualmente dismettere tali partecipazioni.
4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti
Voci/ValoriTotale
31/12/2014 31/12/2013
Attività finanziarie
a) Governi e Banche Centrali 3.077
b) Altri enti pubblici
c) Banche 1.097 1.582
d) Enti finanziari 69 69
e) Altri emittenti
Totale 1.166 4.728
62
Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
Variazioni/tipologie Titoli di debito
Titoli di capitale
e quote di O.I.C.R.
Finanziamenti Totale
A. Esistenze iniziali 4.659 69 4.728
B. Aumenti 65 65
B1. Acquisti
B2. Variazioni positive di fair value 65 65
B3. Riprese di valore
- imputate al conto economico
- imputate al patrimonio netto
B4. Trasferimenti da altri portafogli
B5. Altre variazioni
C. Diminuzioni (3.626) (3.626)
C1. Vendite (3.379) (3.379)
C2. Rimborsi (247) (247)
C3. Variazioni negative di fair value
C4. Rettifiche di valore
C5. Trasferimenti ad altri portafogli
C6. Altre variazioni
D. Rimanenze finali 1.097 69 1.166
Sezione 6 - Crediti - Voce 60
6.1 “Crediti verso banche”
Composizione
Totale 31/12/2014 Totale 31/12/2013
Valore di
bilancio
Fair value Valore di
bilancio
Fair value
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Depositi e conti correnti 20.102 20.102 16.381 16.381
2. Finanziamenti
2.1 Pronti contro termine
2.2 Leasing finanziario
2.3 Factoring
- pro-solvendo
- pro-soluto
2.4 Altri finanziamenti
3. Titoli di debito
- titoli strutturati
- altri titoli di debito
4. Altre attività
Totale 20.102 20.102 16.381 16.381
Legenda: L1 = livello 1; L2 = livello 2; L3 = livello 3.
63
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
6.3 “Crediti verso clientela”
Composizione
31/12/2014 31/12/2013
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Bonis
Deteriorati
L1 L2 L3
Bonis
Deteriorati
L1 L2 L3
Acquistati
Altri
Acquistati
Altri
1. Finanziamenti 493 493 423 423
1.1 Leasing finanziario
di cui: senza opzione finale d’acquisto
1.2 Factoring
- pro-solvendo
- pro-soluto
1.3 Credito al consumo
1.4 Carte di credito
1.5 Finanziamenti concessi in relazione ai servizi di pagamento prestati
1.6 Altri finanziamenti 493 493 423 423
di cui: da escussione di garanzie e impegni
493 493 423 423
2. Titoli di debito
2.1 titoli strutturati
2.2 altri titoli di debito
3. Altre attività
Totale 493 493 423 423
Legenda: L1 = livello 1; L2 = livello 2; L3 = livello 3.
6.4 “Crediti”: attività garantite
Totale 31/12/2014 Totale 31/12/2013
Crediti verso
banche
Crediti verso enti
finanziari
Crediti verso
clientela
Crediti verso
banche
Crediti verso enti
finanziari
Crediti verso
clientela
VE VG VE VG VE VG VE VG VE VG VE VG
1. Attività in bonis garantite da:
- Beni in leasing finanziario
- Crediti per factoring
- Ipoteche
- Pegni
- Garanzie personali
- Derivati su crediti
2. Attività deteriorate garantite da: 56 56 60 60
- Beni in leasing finanziario
- Crediti per factoring
- Ipoteche
- Pegni
- Garanzie personali 56 56 60 60
- Derivati su crediti
Totale 56 56 60 60
Legenda: VE=valore di bilancio delle esposizioni; VG=fair value delle garanzie
64
Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
Sezione 9 - Partecipazioni - Voce 90
9.2 Variazioni annue delle partecipazioni
Partecipazioni di gruppo Partecipazioni non di gruppo
31/12/2014 31/12/2013 31/12/2014 31/12/2013
A. Esistenze iniziali 50 50
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Riprese di valore
B.3 Rivalutazioni
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni (50)
C.1 Vendite (50)
C.2 Rettifiche di valore
C.3 Altre variazioni
D. Rimanenze finali 0 50
Si segnala che il Confidi detiene un’unica partecipazione per Euro 100 nel Fondo Interconsortile Fincredit
- Confapi, presente sia nel 2014 che nel 2013, non evidenziata in tabella stante la rappresentazione in
migliaia di Euro.
Sezione 10 - Attività materiali - Voce 100
10.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo
Attività/Valori 31/12/2014 31/12/2013
1. Attività di proprietà 46 50
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili 21 26
d) impianti elettronici 24 24
e) altre
2. Attività acquisite in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
Totale 46 50
65
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
10.5 Attività materiali a uso funzionale: variazioni annue
Terreni Fabbricati MobiliImpianti
elettroniciAltre Totale
A. Esistenze iniziali lorde 26 24 50
A.1 Riduzioni di valore totali nette
A.2 Esistenze iniziali nette 26 24 50
B. Aumenti 1 12 13
B.1 Acquisti 1 12 13
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
B.5 Differenze positive di cambio
B.6Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento
B.7 Altre variazioni
C. Diminuzioni (6) (11) (17)
C.1 Vendite (8) (8)
C.2 Ammortamenti (6) (3) (9)
C.3Rettifiche di valore da deterioramento imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.5 Differenze negative di cambio
C.6 Trasferimenti a:
a) attività materiali detenute a scopo di investimento
b) attività in via di dismissione
C.7 Altre variazioni
D. Rimanenze finali nette 21 25 46
D.1 Riduzioni di valore totali nette
D.2 Rimanenze finali lorde 21 25 46
E. Valutazione al costo
La voce “E. Valutazione al costo” non è valorizzata in quanto la sua compilazioneè prevista solo per le attività materiali valutate in bilancio al fair value, non in possesso del Confidi.
66
Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
Sezione 11 - Attività immateriali - Voce 110
11.1 Composizione della voce 110 “Attività immateriali”
31/12/2014 31/12/2013
Attività valutate al
costo
Attività valutate al fair value
Attività valutate al
costo
Attività valutate al fair value
1. Avviamento
2. Altre Attività immateriali:
2.1 di proprietà 34 28
- generate internamente
- altre 34 28
2.2 acquisite in leasing finanziario
Totale 2 34 28
3. Attività riferibili al leasing finanziario:
3.1 beni inoptati
3.2 beni ritirati a seguito di risoluzione
3.3 altri beni
Totale 3
4. Attività concesse in leasing operativo
Totale (1+2+3+4) 34 28
Totale 34 28
11.2 Attività immateriali: variazioni annue
Totale
A. Esistenze iniziali 28
B. Aumenti 19
B.1 Acquisti 19
B.2 Riprese di valore
B.3 Variazioni positive di fair value
- a patrimonio netto
- conto economico
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni (13)
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti (13)
C.3 Rettifiche di valore
- patrimonio netto
- conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value
- a patrimonio netto
- conto economico
C.5 Altre variazioni
D. Rimanenze finali 34
67
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
Sezione 12 - Attività fiscali e passività fiscali
12.1 Composizione della voce 120 “Attività fiscali: correnti e anticipate”
31/12/2014 31/12/2013
Ritenute d’acconto 72 70
Acconto IRAP 41 40
Totale 113 110
12.2 Composizione della voce 70 “Passività fiscali: correnti e differite”
31/12/2014 31/12/2013
Fondo Imposte IRAP 26 30
Fondo Imposte IRES 7 8
Totale 33 39
Sezione 14 - Altre attività - Voce 140
14.1 Composizione della voce 140 “Altre attività”
31/12/2014 31/12/2013
Valori bollati 1
Credito verso API 40 40
Spese di miglioria su beni di terzi
Risconti attivi su commissioni passive 166 152
Anticipi a fornitori
Risconti e altri costi anticipati 72 17
Altre attività 21 53
Totale 300 263
68
Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
Passivo
Sezione 1 - Debiti - Voce 10
1.1 Debiti
Voci
31/12/2014 31/12/2013
verso banche
verso enti finanziari
verso clientela
verso banche
verso enti finanziari
verso clientela
1. Finanziamenti 2 2
1.1 Pronti contro termine
1.2 altri finanziamenti 2 2
2. Altri debiti 306 72 769 100
Totale 308 72 771 100
Fair value - livello 1
Fair value - livello 2
Fair value - livello 3 308 72 771 100
Totale Fair value 308 72 771 100
Sezione 9 - Altre passività - Voce 90
9.1 Composizione della voce 90 “Altre passività”
31/12/2014 31/12/2013
Fornitori 221 162
Fondi rischi garanzie in bonis
Fondi rischi garanzie deteriorate 15.462 14.753
Contributi pubblici 283 339
Risconto passivo su commissioni attive 1.389 1.071
Altri risconti passivi
Debiti verso dipendenti 171 163
Debiti verso FIL 19 21
Debiti verso erario 48 43
Altre passività 535 423
Totale 18.128 16.975
La voce “Altre passività” include le quote di capitale da restituire ai Soci dimessi e, soprattutto, le quote di
capitale di Soci esclusi con rischi in corso, per un totale di circa 420 mila euro (320 mila nel 2013). I Soci
esclusi con rischi in corso sono imprese sottoposte a fallimento o liquidazione coatta amministrativa,
piuttosto che cessate o in liquidazione, di conseguenza i debiti verso essi potranno essere liquidati solo
nel caso in cui il Confidi non sia escusso.
Riguardo la posta “Contributi pubblici”, pari a 283 migliaia di Euro, gli stessi sono stati corrisposti in
via prevalente dalle Camere di Commercio. Tali contributi risultano complessivamente impegnati a
copertura delle perdite attese sulle posizioni in sofferenza, ancorché non liquidate/escusse come
emerge dal prospetto di seguito riportato.
69
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
(valori in migliaia di euro)
PROVINCIA E ENTEConsistenza
iniziale (01.01.2014)
Contributo ricevuto
nell’anno 2014
Contributo utilizzato nell’anno
2014 per la liquidazione di
insolvenze
Consistenza finale per perdite da liquidare
(31.12.2014)
Alessandria (CCIAA di Alessandria) 46 27 73
Bergamo (CCIAA di Bergamo) 30 30
Brescia (CCIAA di Brescia) 37 104 (29) 112
Como (CCIAA di Como) 59 (59)
Cremona (CCIAA di Cremona) (1) 79 (29) 50
Cremona (Provincia di Cremona) (1) 13 (13)
Lecco (CCIAA di Lecco) 13 13
Mantova (CCIAA di Mantova) 28 (27) 1
Varese (CCIAA di Varese) 34 20 (50) 4
Totali 339 151 (207) 283
(1) I contributi della CCIAA e della Provincia di Cremona sono gestiti in un unico conto corrente bancario. L’imputazione delle insolvenze segue una logica di capienza al momento della liquidazione, con riferimento alle residue possibilità di utilizzo tenuto conto delle date di corresponsione dei contributi.
A seguire, si riporta un secondo prospetto che evidenzia gli utilizzi dei contributi pubblici nell’ultimo
triennio.
(valori in migliaia di euro)
PROVINCIA E ENTEConsistenza
iniziale (01.01.2012)
Contributo ricevuto
nel periodo 2012/2014
Contributo utilizzato nel periodo 2012 / 2014 per la
liquidazione di insolvenze
Consistenza finale per perdite da liquidare
(31.12.2014)
Alessandria (CCIAA di Alessandria) 21 52 73
Bergamo (CCIAA di Bergamo) 8 22 30
Brescia (CCIAA di Brescia) 36 234 (158) 112
Como (CCIAA di Como) 18 57 (75)
Cremona (CCIAA di Cremona) (1) 89 1 (40) 50
Cremona (Provincia di Cremona) (1) 23 (23)
Lecco (CCIAA di Lecco) 13 13
Mantova (CCIAA di Mantova) 25 21 (45) 1
Varese (CCIAA di Varese) 7 81 (84) 4
Totali 227 481 (425) 283
(1) I contributi della CCIAA e della Provincia di Cremona sono gestiti in un unico conto corrente bancario. L’imputazione delle insolvenze segue una logica di capienza al momento della liquidazione, con riferimento alle residue possibilità di utilizzo tenuto conto delle date di corresponsione dei contributi.
70
Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
Sezione 10 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 100
10.1 “Trattamento di fine rapporto del personale”: variazioni annue
31/12/2014 31/12/2013
A. Esistenze iniziali 173 127
B. Aumenti 46 47
B.1 Accantonamento dell’esercizio 46 47
B.2 Altre variazioni in aumento
C. Diminuzioni 36 2
C.1 Liquidazioni effettuate 36 2
C.2 Altre variazioni in diminuzione
D. Esistenze finali 183 173
Sezione 12 - Patrimonio - Voci 120, 130, 140 e 150
12.1 Composizione della voce 120 “Capitale”
Tipologie 31/12/2014 31/12/2013
1. Capitale 4.433 6.183
1.1 Azioni ordinarie 3.162 3.208
1.2 Azioni attribuite a titolo gratuito D.G.R. Regione Lombardia X/217 del 31/05/2013
1.271 2.975
12.4 Composizione della voce 150 “Sovrapprezzi di emissione”
Tipologie 31/12/2014 31/12/2013
Sovrapprezzo quota di iscrizione
Riserva da fusione 115
Totale 115
12.5 Altre informazioni
ImportoPossibilità di utilizzazione
Quota disponibile
%
Riepilogo delle utilizzazioni*
Per copertura perdite
Per altre ragioni
Capitale 4.433 B 100% 2.115
Riserve 90 A,B 100% 6.761
- riserva legale A,B 100% 925
- sovrapprezzi A,B 100% 115
- riserve statutarie 90 A,B 100% 2.932
- altre riserve A,B 100% 2.789
Totale 4.523 8.876
Quota non distribuibile 4.523
Residuo quota distribuibile
* Utilizzazioni negli esercizi 2011, 2012, 2013 e 2014 (a copertura perdite anni 2009 – 2013).Possibilità di utilizzazione - Legenda:
A: per aumento di capitale - B: per copertura perdite - C: per distribuzione soci
71
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
Parte CInformazioni sul conto economico
Sezione 1 - Interessi - Voce 10
1.1 Composizione della voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati”
Titoli di debito FinanziamentiAltre
operazioni31/12/2014 31/12/2013
1.Attività finanziariedetenute per la negoziazione
2.Attività finanziarievalutate al fair value
3.Attività finanziariedisponibili per la vendita
29 29 93
4.Attività finanziariedetenute sino alla scadenza
5. Crediti 849 849 328
5.1 Crediti verso banche 242 242 327
5.2 Crediti verso enti finanziari 606 606
5.3 Crediti verso clientela 1 1 1
6. Altre attività
7. Derivati di copertura
Totale 29 849 878 421
Sezione 2 - Commissioni - Voci 30 e 40
2.1 Composizione della voce 30 “Commissioni attive”
Dettaglio 31/12/2014 31/12/2013
1. operazioni di leasing finanziario
2. operazioni di factoring
3. credito al consumo
4. attività di merchant banking
5. garanzie rilasciate 1.297 1.404
6. servizi di:
- gestione fondi per conto terzi
- intermediazione in cambi
- distribuzione prodotti
- altri
7. servizi di incasso e pagamento
8. servicing in operazioni di cartolarizzazione
9. altre commissioni (da specificare)
Totale 1.297 1.404
72
Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
2.2 Composizione della voce 40 “Commissioni passive”
Dettagli/Settori 31/12/2014 31/12/2013
1. garanzie ricevute (173) (170)
2. distribuzione di servizi da terzi (5) (5)
3. servizi di incasso e pagamento (1) (2)
4. altre commissioni - bancarie (1) (1)
5. compensi a mediatori (78) (107)
Totale (259) (285)
Sezione 7 - Utile (Perdita) da cessione o riacquisto - Voce 90
7.1 Composizione della voce 90 “Utile (perdita) da cessione o riacquisto”
Voci/Componenti reddituali
Totale 31/12/2014 Totale 31/12/2013
Utili PerditeRisultato
nettoUtili Perdite
Risultato netto
1. Attività finanziarie
1.1 Crediti
1.2 Attività disponibili per la vendita 86 (17) 69 3 1 2
1.3 Attività detenute sino a scadenza
Totale (1) 86 (17) 69 3 1 2
2. Passività finanziarie
2.1 Debiti
2.2 Titoli in circolazione
Totale (2)
Totale (1+2) 86 (17) 69 3 1 2
73
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
Sezione 8 - Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 100
8.1 “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti”
Voci/Rettifiche
Rettifiche di valore Riprese di valoreTotale
31/12/2014Totale
31/12/2013specifichedi
portafogliospecifiche
di portafoglio
1. Crediti verso banche
- per leasing
- per factoring
- altri crediti
2. Crediti verso enti finanziari
Crediti deteriorati acquistati
- per leasing
- per factoring
- altri crediti
Altri crediti
- per leasing
- per factoring
- altri crediti
3. Crediti verso clientela 675 (540) 136 925
Crediti deteriorati acquistati
- per leasing
- per factoring
- per credito al consumo
- altri crediti
Altri crediti 675 (540) 136 925
- per leasing
- per factoring
- per credito al consumo
- altri crediti 675 (540) 136 925
Totale 675 (540) 136 925
Le rettifiche di valore connesse al passaggio del tempo sui crediti per cassa a sofferenza rivenienti dalle escussioni ammontano ad Euro 2.734.
74
Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
8.4 Composizione della sottovoce 100.b “Rettifiche/riprese di valore nette
per deterioramento di altre operazioni finanziarie”
Operazioni/Componenti reddituali
Rettifiche di valore Riprese di valoreTotale
31/12/2014Totale
31/12/2013specifichedi
portafogliospecifiche
di portafoglio
1. Garanzie rilasciate (1.991) 1.065 34 (892) (2.037)
2. Derivati su crediti
3. Impegni ad erogare fondi
4. Altre operazioni
Totale (1.991) 1.065 34 (892) (2.037)
Sezione 9 - Spese Amministrative - Voce 110
9.1 Composizione della voce 110.a “Spese per il personale”
Voci/Settori 31/12/2014 31/12/2013
1. Personale dipendente (1.118) (1.128)
a) salari e stipendi (767) (773)
b) oneri sociali (245) (242)
c) indennità di fine rapporto (1) (1)
d) spese previdenziali
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (46) (47)
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (7) (5)
- a contribuzione definita (7) (5)
- a benefici definiti
h) altre spese (52) (59)
2. Altro personale in attività (67) (67)
3. Amministratori e sindaci (187) (200)
4. Personale collocato a riposo
5. Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende
6. Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società
Totale (1.372) (1.395)
75
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria
Totale
31/12/2014Totale
31/12/2013
Dirigenti 1 1
Quadri direttivi 1,75 1,75
Restante personale 22,23 21,51
Totale 24,98 24,26
9.3 Composizione della voce 110.b “Altre spese amministrative”
31/12/2014 31/12/2013
Consulenze legali, tecniche e professionali (116) (160)
- di cui dati in outsourcing (33) (44)
Pubblicità, rappresentanza e relazioni pubbliche (19) (17)
Premi assicurativi (23) (34)
Spese postali, telefoniche e trasmissione dati (26) (35)
Manutenzioni e riparazioni (4) (2)
Cancelleria e materiali di consumo (18) (22)
Canoni e noleggi (22) (17)
Servizi di assistenza (102) (109)
- di cui dati in outsourcing (86) (88)
Spese carburante (12) (8)
Informazioni commerciali e finanziarie (61) (35)
Diritti e contributi (40) (42)
Spese legali (10) (2)
Costo di gestione sportelli (216) (199)
Spese per personale distaccato (83) (40)
Altre spese generali (13) (15)
Totale (765) (739)
76
Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
Sezione 10 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 120
10.1 Composizione della voce 120 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”
Voci/Rettifiche e riprese di valoreAmmortamento
(a)
Rettifiche di valore per
deterioramento (b)
Riprese di valore
(c)
Risultato netto (a+b-c)
1. Attività ad uso funzionale
1.1 di proprietà (16) (16)
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili (6) (6)
d) strumentali (10) (10)
e) altri
1.2 acquisite in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) strumentali
e) altri
2. Attività detenute a scopo di investimento
Totale (16) (16)
Sezione 11 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 130
11.1 Composizione della voce 130 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali”
Voci/Rettifiche e riprese di valoreAmmortamento
(a)
Rettifiche di valore per
deterioramento (b)
Riprese di valore
(c)
Risultato netto (a+b-c)
1. Avviamento
2. Altre Attività immateriali (15) (15)
2.1 di proprietà (15) (15)
2.2 acquisite in leasing finanziario
3. Attività riferibili al leasing finanziario
4. Attività concesse in leasing operativo
Totale (15) (15)
77
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
Sezione 14 - Altri proventi e oneri di gestione - Voce 160
14.1 Composizione della voce 160 “Altri proventi di gestione”
Voci 31/12/2014 31/12/2013
Recupero spese di gestione commissioni attive 592 404
Contributi di terzi 277
Sopravvenienze attive 393 6
Totale 1.261 410
La voce “Contributi di terzi” è composta esclusivamente dal contributo erogato dalla Regione Piemonte
finalizzato al rilascio di nuove garanzie alle imprese del territorio, concesso a fine 2013 ed incassato
in data 12/03/2014. Stante il raggiungimento degli obiettivi in termini di nuove garanzie rilasciate, il
contributo è stato considerato acquisito nell’esercizio.
La voce “Sopravvenienze attive” è composta quasi completamente da interessi attivi e plusvalenze
maturati prima del 2014 sulle somme assegnate da Federfidi Lombarda al Confidi a Dicembre 2012,
riferibili al Fondo monetario di garanzia oggetto di liquidazione a Febbraio 2015. La liquidazione ha
consentito lo stanziamento del relativo importo maturato.
14.2 Composizione della voce 160 “oneri di gestione”
Voci 31/12/2014 31/12/2013
Sopravvenienze passive (3) (29)
Riduzione di valore tranched cover
Oneri pluriennali spesati nell’esercizio
Altri oneri (1) ()
Totale (4) (29)
Sezione 17 - Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente - Voce 190
17.1 Composizione della voce 190 “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”
31/12/2014 31/12/2013
1. Imposte correnti (33) (39)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi
3. Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio
4.3.bis Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio per crediti d’imposta di cui alla legge n. 214/2011 Variazione delle imposte anticipate
5. Variazione delle imposte differite
Imposte di competenza dell’esercizio (33) (39)
L’imposta IRAP viene calcolata in base al comma 47 dell’art. 13 del D.L. 269/2003 convertito in Legge
326/2003, ossia sul totale imponibile ai fini previdenziali delle retribuzioni spettanti nell’esercizio al
personale dipendente ed assimilato.
Relativamente all’imposta IRES si precisa che l’art. 13 comma 46 della Legge citata prevede, per i Confidi
costituiti sotto forma di società cooperativa a mutualità prevalente, la concorrenza al reddito d’impresa
78
Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
degli avanzi di gestione accantonati nelle riserve e nei fondi costituenti il patrimonio netto, unicamente
nell’esercizio in cui gli stessi vengono utilizzati per scopi diversi dalla copertura di perdite di esercizio
o dall’aumento di capitale sociale. Pertanto il risultato di esercizio non è imponibile IRES, tuttavia
l’indeducibilità dell’imposta IRAP dall’IRES fa sì che la stessa sia assoggettata all’aliquota IRES del 27,5%.
17.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
Totale
31/12/2014Totale
31/12/2013
UTILE (PERDITA) DELL’OPERATIVITA’ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 14 (3.242)
Tasso teorico applicabile 27,50% 27,50%
Imposte teoriche 4 (892)
Dedotta fiscalità differita attiva non computabile 3 (883)
IRAP (26) (30)
Imposte sul reddito registrate in conto economico (voce 190) (33) (39)
Sezione 19 - Conto economico: altre informazioni
19.1 Composizione analitica degli interessi attivi e delle commissioni attive
Voci/Controparte
Interessi attivi Commissioni attive
Totale 31/12/2014
Totale 31/12/2013
Ban
che
Enti fin
anziari
Clien
tela
Ban
che
Enti fin
anziari
Clien
tela
1. Leasing finanziario
- beni immobili
- beni mobili
- beni strumentali
- beni immateriali
2. Factoring
- su crediti correnti
- su crediti futuri
- su crediti acquistati a titolo definitivo
- su crediti acquistati al di sotto del
valore originario
- per altri finanziamenti
3. Credito al consumo
- prestiti personali
- prestiti finalizzati
- cessione del quinto
4. Garanzie e impegni 1.297 1.297 1.404
- di natura commerciale
- di natura finanziaria 1.297 1.297 1.404
Totale 1.297 1.297 1.404
79
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
Parte DAltre informazioni
Sezione 1 - Riferimenti specifici sull’operatività svolta
D. GARANZIE RILASCIATE E IMPEGNI
D.1 - Valore delle garanzie rilasciate e degli impegni
OperazioniImporto
31/12/2014Importo
31/12/2013
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria a prima richiesta 61.218 48.159
a) Banche
b) Enti finanziari
c) Clientela 61.218 48.159
2) Altre garanzie rilasciate di natura finanziaria 1.127 1.469
a) Banche
b) Enti finanziari
c) Clientela 1.127 1.469
3) Garanzie rilasciate di natura commerciale
a) Banche
b) Enti finanziari
c) Clientela
4) Impegni irrevocabili ad erogare fondi
a) Banche
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
b) Enti finanziari
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
c) Clientela
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
5) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione
6) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi 11.817 12.327
7) Altri impegni irrevocabili
a) a rilasciare garanzie
b) altri
Totale 74.162 61.955
Le attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi pari a 11.817 mila euro costituiscono “fondi
monetari” della Società a copertura delle “prime perdite” sulle garanzie rilasciate, le quali ammontano a
52.244 mila euro al lordo delle perdite attese e ad euro 40.427 migliaia al netto delle perdite attese.
80
Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
D.2 - Finanziamenti iscritti in bilancio per intervenuta escussione
Voce
Totale 31/12/2014 Totale 31/12/2013
Valore lordo
Rettifiche di valore
Valore netto
Valore lordo
Rettifiche di valore
Valore netto
1. Attività in bonis
- da garanzie
- di natura commerciale
- di natura finanziaria
2. Attività deteriorate 4.244 3.751 493 3.571 3.148 423
- da garanzie
- di natura commerciale
- di natura finanziaria 4.244 3.751 493 3.571 3.148 423
Totale 4.244 3.751 493 3.571 3.148 423
D.3 – Garanzie rilasciate: rango di rischio assunto e qualità
Tipologia di rischio assunto
Garanzie rilasciate non deteriorate
Garanzie rilasciate deteriorate: sofferenze
Altre Garanzie deteriorate
Contro garantite
AltreContro
garantiteAltre
Contro garantite
Altre
Valore lord
o
Rettifich
e di valore
complessive
Valore lord
o
Rettifich
e di valore
complessive
Valore lord
o
Rettifich
e di valore
complessive
Valore lord
o
Rettifich
e di valore
complessive
Valore lord
o
Rettifich
e di valore
complessive
Valore lord
o
Rettifich
e di valore
complessive
Garanzie rilasciate con assunzione di rischio di prima perdita
4.354 4.354 7.463 7.463
- garanzie finanziarie a prima richiesta
- altre garanzie finanziarie 4.354 4.354 7.463 7.463
- garanzie di natura commerciale
Garanzie rilasciate con assunzione di rischio di tipo mezzanine
- garanzie finanziarie a prima richiesta
- altre garanzie finanziarie
- garanzie di natura commerciale
Garanzie rilasciate pro quota 55.822 500 2.674 62 4.229 2.074 1.886 1.450 1.771 167 207 35
- garanzie finanziarie a prima richiesta 54.980 489 2.560 60 1.909 394 49 24 1.587 157 134 28
- altre garanzie finanziarie 841 10 114 2 2.320 1.680 1.837 1.426 183 9 74 7
- garanzie di natura commerciale
Totale 55.822 500 2.674 62 8.583 6.428 9.349 8.913 1.771 167 207 35
81
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
D.4 – Garanzie rilasciate con assunzione di rischio sulle prime perdite: importo delle
attività sottostanti
Importo delle attività sottostanti alle garanzie
rilasciate
Garanzie rilasciate non deteriorate
Garanzie rilasciate deteriorate: sofferenze
Altre Garanzie deteriorate
Contro garantite
AltreContro
garantiteAltre
Contro garantite
Altre
Crediti per cassa 9.881 7.417 11.810 14.790 1.852 2.251
Garanzie
Totale 9.881 7.417 11.810 14.790 1.852 2.251
D.5 – Garanzie rilasciate in corso di escussione: dati di stock
Tipo di garanzia Valore nominale Valore di bilancio
Garanzie finanziarie a prima richiesta 326 71
Altre garanzie finanziarie 5.241 3.606
Garanzie di natura commerciale
Totale 5.567 3.676
D.7 – Variazioni delle garanzie rilasciate deteriorate: in sofferenza
Ammontare delle variazioni
Garanzie di natura finanziaria a prima
richiesta
Altre garanzie di natura finanziaria
Garanzie di natura commerciale
Contro garantite
AltreContro
garantiteAltre
Contro garantite
Altre
(A) Valore lordo iniziale 873 34 13.668 15.943
(B) Variazioni in aumento 1.489 1 2.135 1.831
- (b1) trasferimenti da garanzie in bonis 835 1.106 578
- (b2) trasferimenti da altre garanzie deteriorate 38 1 244 229
- (b3) altre variazioni in aumento 616 785 1.024
(C) Variazioni in diminuzione (424) (15) (1.318) (1.500)
- (c1) uscite verso garanzie in bonis (123) (75)
- (c2) uscite verso altre garanzie deteriorate (25)
- (c3) escussioni (267) (557) (677)
- (c4) altre variazioni in diminuzione (157) (15) (638) (723)
(D) Valore lordo finale 1.938 20 14.485 16.273
82
Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
D.8 – Variazioni delle garanzie rilasciate deteriorate: altre
Ammontare delle variazioni
Garanzie di natura finanziaria a prima
richiesta
Altre garanzie di natura finanziaria
Garanzie di natura commerciale
Contro garantite
AltreContro
garantiteAltre
Contro garantite
Altre
(A) Valore lordo iniziale 253 1.945 2.498
(B) Variazioni in aumento 2.104 134 1.628 842
- (b1) trasferimenti da garanzie in bonis 2.097 134 1.592 783
- (b2) trasferimenti da altre garanzie deteriorate 7 35 34
- (b3) altre variazioni in aumento 25
(C) Variazioni in diminuzione (770) (1.130) (1.425)
- (c1) uscite verso garanzie in bonis (16) (7)
- (c2) uscite verso altre garanzie deteriorate (616) (785) (1.024)
- (c3) escussioni
- (c4) altre variazioni in diminuzione (154) (329) (394)
(D) Valore lordo finale 1.587 134 2.443 1.916
D.9 – Variazioni delle garanzie rilasciate non deteriorate
Ammontare delle variazioni
Garanzie di natura finanziaria a prima
richiesta
Altre garanzie di natura finanziaria
Garanzie di natura commerciale
Contro garantite
AltreContro
garantiteAltre
Contro garantite
Altre
(A) Valore lordo iniziale 44.401 2.598 20.700 14.513
(B) Variazioni in aumento 34.791 3.282 612 431
- (b1) garanzie rilasciate 34.787 3.282 437 291
- (b2) altre variazioni in aumento 4 175 140
(C) Variazioni in diminuzione (24.197) (3.335) (10.547) (7.456)
- (c1) garanzie non escusse (12.040) (3.044) (3.233) (1.320)
- (c2) trasferimenti a garanzie deteriorate (2.931) (134) (2.698) (1.361)
- (c3) altre variazioni in diminuzione (9.226) (157) (4.615) (4.775)
(D) Valore lordo finale 54.995 2.545 10.766 7.487
83
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
D.10 – Attività costituite a garanzie di proprie passività e impegni
PortafogliImporto
31/12/2014Importo
31/12/2013
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 702 3.888
4. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
5. Crediti verso banche 11.114 8.439
6. Crediti verso enti finanziari
7. Crediti verso clientela
8. Attività materiali
84
Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
H. OPERATIVITÀ CON FONDI DI TERZI
H.1 - Natura dei fondi e forme di impiego
Voci/Fondi
Totale 31/12/2014 Totale 31/12/2013
Fondi pubblici
Fondi pubblici
di cui: a rischio proprio
di cui: a rischio proprio
1. Attività in bonis 505 429 847 720
- leasing finanziario
- factoring
- altri finanziamenti
di cui: per escussione di garanzie e impegni
- partecipazioni
di cui: per merchant banking
- garanzie e impegni 505 429 847 720
2. Attività deteriorate
2.1 Sofferenze
- leasing finanziario
- factoring
- altri finanziamenti
di cui: per escussione di garanzie e impegni
- garanzie e impegni
2.2 Incagli 49 42 59 51
- leasing finanziario
- factoring
- altri finanziamenti
di cui: per escussione di garanzie e impegni
- garanzie e impegni 49 42 59 51
2.3 Esposizioni ristrutturate
- leasing finanziario
- factoring
- altri finanziamenti
di cui: per escussione di garanzie e impegni
- garanzie e impegni
2.4 Esposizioni scadute
- leasing finanziario
- factoring
- altri finanziamenti
di cui: per escussione di garanzie e impegni
- garanzie e impegni
Totale 554 471 906 771
Trattasi delle garanzie rilasciate per l’iniziativa “Jeremie FESR” (descritta nel successivo punto H.3.1).
Le garanzie gravano sia sui fondi assegnati in amministrazione (come prima perdita, pari al 7,5% di
ogni finanziamento) che sul Fondo Rischi Monetario Medio Termine (nella misura pari al 42,5% di ogni
finanziamento).
85
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
H.2 - Valori lordi e netti delle attività a rischio proprio
Voce
Totale 2014
Valore lordo
Rettifiche di valore
Valore netto
1. Attività in bonis 429 429
- leasing finanziario
- factoring
- altri finanziamenti
di cui: per escussione di garanzie e impegni
- garanzie e impegni 429 429
- partecipazioni
di cui: per merchant banking
2. Attività deteriorate
2.1 Sofferenze
- leasing finanziario
- factoring
- altri finanziamenti
di cui: per escussione di garanzie e impegni
- garanzie e impegni
2.2 Incagli 42 42
- leasing finanziario
- factoring
- altri finanziamenti
di cui: per escussione di garanzie e impegni
- garanzie e impegni 42 42
2.3 Esposizioni ristrutturate
- leasing finanziario
- factoring
- altri finanziamenti
di cui: per escussione di garanzie e impegni
- garanzie e impegni
2.4 Esposizione scadute
- leasing finanziario
- factoring
- altri finanziamenti
di cui: per escussione di garanzie e impegni
- garanzie e impegni
Totale 471 471
Trattasi delle garanzie rilasciate per l’iniziativa “Jeremie FESR” (descritta nel successivo punto H.3.1).
Le garanzie gravano sia sui fondi assegnati in amministrazione (come prima perdita, pari al 7,5% di
ogni finanziamento) che sul Fondo Rischi Monetario Medio Termine (nella misura pari al 42,5% di ogni
finanziamento).
86
Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
H.3 - Altre informazioni
H.3.1 - Attività a valere su fondi di terzi
L’operatività con fondi di terzi ebbe origine da un lotto finanziario di 3 milioni di Euro del quale il Confidi è
risultato assegnatario a seguito di richiesta di partecipazione al “Bando per la selezione di intermediari
finanziari finalizzato all’impiego delle risorse finanziarie del Fondo Jeremie FESR” indetto da Finlombarda
Spa nell’aprile del 2009.
Tale fondo, istituito dalla Regione Lombardia nell’ambito del Programma Operativo Regionale (POR)
Competitività 2007 - 2013, finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), era finalizzato
a migliorare le condizioni di accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese operanti in
Lombardia al fine di sostenere investimenti ad elevato contenuto innovativo. Il fondo venne quindi
assegnato al Confidi, per il tramite di Finlombarda, per l’emissione, unitamente a risorse dallo stesso
stanziato, di garanzie su portafogli di finanziamenti concessi dalle banche finanziatrici alle imprese (per
il finanziamento di investimenti ad alto contenuto innovativo) a copertura dei rischi di prima perdita
(tranched cover).
Confapi Lombarda Fidi s.c. al fine dell’impiego del fondo siglò una convenzione con Ubi Banca,
operativa sulle banche reti Banca Popolare di Bergamo, Banca Popolare Commercio e Industria e
Banco di Brescia le cui garanzie sono a valere sul “Fondo Jeremie” costituito con le risorse messe a
disposizione dalla Regione Lombardia e con risorse proprie del Confidi. Le garanzie a valere sul Fondo
Jeremie vennero rilasciate fino al 30 giugno 2011, data di chiusura della fase di collocamento. L’iniziativa
vide beneficiarie inizialmente n. 15 imprese per altrettanti finanziamenti per un importo complessivo
pari a Euro 3.487.650. Non essendosi raggiunto l’obiettivo minimo di collocamento concordato con il
Gruppo Bancario, i finanziamenti risultano quindi coperti come prima perdita, nella misura pari al 7,5%
di ogni finanziamento, dalla quota del lotto finanziario costituito a garanzia dei finanziamenti ammessi
unitamente alla quota del Confidi sempre destinata a copertura delle prime perdite, nonché, per il 42,5%,
dalla garanzia ordinaria del Confidi a valere sul Fondo Rischi Monetario Medio Termine. Il lotto finanziario
venne pertanto trattenuto per complessivi Euro 209.259 a garanzia delle prime perdite dei finanziamenti
ammessi e, quindi, restituito a Finlombarda Spa per la differenza pari ad Euro 2.835.444 (comprensivo
degli interessi maturati di competenza).
87
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
Sezione 3 - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
3.1 RISCHIO DI CREDITO
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1. Aspetti generali
L’attività principale svolta dalla Società è quella di garanzia collettiva dei fidi, che consiste nella
utilizzazione delle risorse provenienti in tutto o in parte dalle imprese socie per la prestazione
mutualistica ed imprenditoriale di garanzie alle imprese stesse per favorirne il finanziamento da parte
delle banche e degli altri intermediari finanziari.
Nell’esercizio dell’attività di garanzia collettiva dei fidi la Società può prestare garanzie personali e
reali, costituire in funzione di garanzia depositi indisponibili in denaro o in titoli presso le banche e gli
intermediari finanziatori delle imprese socie, nonché stipulare contratti volti al trasferimento del rischio.
I rischi di credito assunti dalla Società derivano dalla prestazione delle suddette garanzie personali e
reali e dalla costituzione dei richiamati depositi in garanzia.
2. Politiche di gestione del rischio di credito
2.1 Aspetti organizzativi
Il “processo creditizio” della Società, disciplinato dall’apposito regolamento approvato dal Consiglio di
Amministrazione, si articola nelle seguenti fasi operative:
1) pianificazione delle garanzie e dei relativi rischi, che ha come obiettivo l’attuazione degli indirizzi
strategici, di breve e di lungo periodo, definiti dagli Organi aziendali con riferimento all’attività
di rilascio delle garanzie alle imprese socie. Il dimensionamento dei volumi delle garanzie viene
effettuato tenendo presente la domanda di credito attuale e potenziale e quantificando il relativo
“capitale interno” ossia il capitale necessario per coprire i predetti rischi;
2) valutazione del merito creditizio dei richiedenti fido, che è diretta alla verifica dell’esistenza delle
capacità di rimborso dei richiedenti fido e, in particolare, a determinare il livello di rischio dei
crediti richiesti sia come rischio economico (probabilità di insolvenza dei richiedenti) sia come
rischio finanziario (mancato rimborso dei crediti alle scadenze convenute). Per la valutazione
di tali elementi vengono effettuate specifiche analisi sulla situazione economica, finanziaria e
patrimoniale dei richiedenti fido, al fine di giudicare il loro grado di affidabilità e decidere, quindi,
se accettare o rifiutare le domande di credito. I risultati di tali indagini sono sintetizzati in una
relazione di fido che riporta la valutazione del merito creditizio dei richiedenti e la compatibilità
fra le singole richieste di affidamento e la politica creditizia assunta dalla Società;
88
Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
3) concessione del credito, che è finalizzata ad assumere le decisioni di erogazione delle garanzie
sulla scorta dei poteri attribuiti alle unità competenti in base all’ammontare e al grado di rischio
dei fidi richiesti. In particolare, la decisione di affidamento è assunta sulla base della proposta
formulata nella predetta relazione di fido, previa verifica della sussistenza delle condizioni di
affidabilità per l’accoglimento delle richieste di fido;
4) controllo andamentale dei crediti, che ha come obiettivo il monitoraggio delle garanzie in corso
anche al fine della classificazione per qualità del credito del debitore;
5) gestione dei crediti deteriorati, che è diretta ad assumere le iniziative e gli interventi necessari
per ricondurre alla normalità i crediti deteriorati rappresentati dalle esposizioni incagliate,
ristrutturate o scadute oppure per il recupero delle esposizioni in sofferenza (si veda il successivo
punto 2.4 Attività finanziarie deteriorate).
2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo
La misurazione del rischio creditizio è finalizzata alla determinazione del rischio derivante
dall’affidamento delle varie controparti e dalle perdite specificamente ad esse ascrivibili nel caso di
crediti “deteriorati” o dalle perdite potenziali latenti nel complesso dei crediti “in bonis”.
Il procedimento di valutazione delle singole posizioni di rischio si applica alle seguenti categorie di
crediti deteriorati, in base ai criteri illustrati nella sezione 2, parte A.2 “Parte relativa alle principali voci di
bilancio” della presente nota integrativa:
1) sofferenze;
2) esposizioni incagliate;
3) esposizioni ristrutturate e scadute deteriorate.
Ai fini del computo dei requisiti patrimoniali sul rischio di credito e sul rischio di controparte la Società
nell’ambito del cosiddetto ICAAP (“Internal Capital Adequacy Assessment Process”), sistema interno
di autovalutazione dell’adeguatezza patrimoniale introdotto a seguito dell’emanazione da parte
della Banca d’Italia delle disposizioni di Vigilanza sul “processo di controllo prudenziale” (cosiddetto
“secondo pilastro”), ha adottato, in particolare, il “Regolamento del processo per la misurazione del
rischio di credito”, il “Regolamento del processo delle tecniche di mitigazione del rischio di credito” ed il
“Regolamento del processo per la misurazione del rischio di controparte”. Questi regolamenti articolano
i relativi processi in fasi, le quali disciplinano i criteri per la gestione dei rischi delle fasi stesse e le attività
da realizzare per la concreta applicazione dei medesimi criteri.
In base ai predetti regolamenti il requisito patrimoniale sul rischio di credito viene calcolato secondo la
“metodologia standardizzata” contemplata dalle pertinenti disposizioni di Vigilanza della Banca d’Italia.
89
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
Nell’ambito dell’ICAAP i rischi suddetti formano oggetto di misurazione non solo in “ottica attuale”
relativamente alla situazione in essere alla fine dell’esercizio di riferimento del presente bilancio ossia
al 31.12.2014, ma anche:
a) in “ottica prospettica”, relativamente alla situazione attesa per la fine dell’esercizio in corso, ossia
al 31.12.2015, situazione che viene stimata tenendo conto della prevedibile evoluzione dei rischi
e dell’operatività della Società;
b) in “ipotesi di stress”, per valutare la vulnerabilità della Società ad eventi eccezionali ma plausibili.
Le prove di stress consistono quindi nello stimare gli effetti che sui rischi della Società possono
essere prodotti da eventi specifici o da movimenti congiunti di un insieme di variabili economico-
finanziarie in ipotesi di scenari avversi.
2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito
I rischi di credito che derivano dalla prestazione di garanzie a favore delle imprese socie possono essere
coperti dalle garanzie reali o personali specificamente fornite da tali imprese, dalle garanzie che la
Società riceve da altri Confidi (di secondo grado) o dal Fondo di Garanzia delle PMI oppure ancora da
fondi pubblici di provenienza statale o regionale.
Come indicato nel precedente paragrafo 2.2 la Società, ai fini del computo del requisito patrimoniale
sul rischio di credito introdotto dalla Banca d’Italia, ha adottato, fra l’altro, il “Regolamento del processo
delle tecniche di mitigazione del rischio di credito” che si basa sulla “metodologia standardizzata”
contemplata dalle disposizioni di Vigilanza in materia.
2.4 Attività finanziarie deteriorate
La gestione dei crediti deteriorati è volta ad assumere le iniziative e gli interventi necessari per ricondurre
tali posizioni alla normalità oppure per procedere al loro recupero quando si è in presenza di situazioni
che impediscono la normale prosecuzione del rapporto. In particolare:
a. la gestione delle posizioni incagliate è diretta a ricercare i più opportuni interventi per il ripristino
delle condizioni di normalità dei rapporti, indispensabili per la prosecuzione degli stessi o, in
mancanza, a predisporre la documentazione giustificativa per il successivo passaggio delle
posizioni stesse fra le partite in sofferenza;
b. la gestione delle posizioni ristrutturate è finalizzata a verificare il rispetto delle condizioni che
avevano indotto a ristrutturare le posizioni stesse. Il mancato rispetto di tali condizioni determina
il passaggio delle posizioni tra gli incagli o fra le sofferenze;
90
Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
c. la gestione delle esposizioni in sofferenza è diretta per le garanzie escusse e liquidate dalla
Società a massimizzare i recuperi dei conseguenti crediti per cassa attraverso azioni legali o
la predisposizione di piani di rientro o la formulazione di proposte di transazione bonaria per
la chiusura definitiva dei rapporti di credito (direttamente o tramite mandato agli intermediari
finanziari garantiti).
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia
Portafogli/qualità Sofferenze IncagliEsposizioni
ristrutturate
Esposizioni scadute
deteriorate
Esposizioni scadute non deteriorate
Altre attività Totale
1.Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3.Attività finanziarie disponibili per la vendita
1.097 1.097
4.Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
5. Crediti verso banche 20.102 20.102
6. Crediti verso enti finanziari
7. Crediti verso clientela 492 1 493
8. Derivati di copertura
Totale 492 1 21.199 21.692
Totale 31-12-2013 422 1 21.040 21.463
91
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
2. Esposizioni creditizie
2.1 Esposizioni creditizie verso clientela: valori lordi e netti
Tipologie esposizioni/valoriEsposizione
lorda
Rettifiche di valore
specifiche
Rettifiche di valore di portafoglio
Esposizione netta
A. ATTIVITA’ DETERIORATE
ESPOSIZIONI PER CASSA: 4.244 3.751 493
- Sofferenze 4.226 3.734 492
- Incagli 18 17 1
- Esposizioni ristrutturate
- Esposizioni scadute deteriorate
ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO: 38.582 15.542 23.039
- Sofferenze 32.504 15.341 17.163
- Incagli 4.482 167 4.315
- Esposizioni ristrutturate
- Esposizioni scadute deteriorate 1.596 35 1.561
Totale A 42.826 19.293 23.533
B. ESPOSIZIONI IN BONIS
- Esposizioni scadute non deteriorate
- Altre esposizioni 75.682 562 75.120
Totale B 75.682 562 75.120
Totale A+B 118.508 19.855 98.653
2.1 Esposizioni creditizie verso clientela: valori lordi e netti (2013)
Tipologie esposizioni/valoriEsposizione
lorda
Rettifiche di valore
specifiche
Rettifiche di valore di portafoglio
Esposizione netta
A. ATTIVITA’ DETERIORATE
ESPOSIZIONI PER CASSA: 3.571 3.148 423
- Sofferenze 3.558 3.136 422
- Incagli 13 12 1
- Esposizioni ristrutturate
- Esposizioni scadute deteriorate
ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO: 35.214 14.778 20.436
- Sofferenze 30.519 14.742 15.777
- Incagli 4.412 29 4.383
- Esposizioni ristrutturate
- Esposizioni scadute deteriorate 283 7 276
Totale A 38.785 17.926 20.859
B. ESPOSIZIONI IN BONIS
- Esposizioni scadute non deteriorate
- Altre esposizioni 82.212 559 87.653
Totale B 82.212 559 87.653
Totale A+B 120.997 18.485 108.512
92
Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
2.2 Esposizioni creditizie verso banche ed enti finanziari: valori lordi e netti
Tipologie esposizioni/valoriEsposizione
lorda
Rettifiche di valore
specifiche
Rettifiche di valore di portafoglio
Esposizione netta
A. ATTIVITA’ DETERIORATE
ESPOSIZIONI PER CASSA:
- Sofferenze
- Incagli
- Esposizioni ristrutturate
- Esposizioni scadute deteriorate
ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO:
- Sofferenze
- Incagli
- Esposizioni ristrutturate
- Esposizioni scadute deteriorate
Totale A
B. ESPOSIZIONI IN BONIS
- Esposizioni scadute non deteriorate
- Altre esposizioni 24.770 24.770
Totale B 24.770 24.770
Totale A+B 24.770 24.770
2.2 Esposizioni creditizie verso banche ed enti finanziari: valori lordi e netti (2013)
Tipologie esposizioni/valoriEsposizione
lorda
Rettifiche di valore
specifiche
Rettifiche di valore di portafoglio
Esposizione netta
A. ATTIVITA’ DETERIORATE
ESPOSIZIONI PER CASSA:
- Sofferenze
- Incagli
- Esposizioni ristrutturate
- Esposizioni scadute deteriorate
ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO:
- Sofferenze
- Incagli
- Esposizioni ristrutturate
- Esposizioni scadute deteriorate
Totale A
B. ESPOSIZIONI IN BONIS
- Esposizioni scadute non deteriorate
- Altre esposizioni 17.962 17.962
Totale B 17.962 17.962
Totale A+B 17.962 17.962
93
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
2.3 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni ed interni
2.3.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating esterni
Tipologie esposizioniClassi di rating esterni Senza
ratingTotale
Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 Classe 6
A. Esposizioni per cassa 20.595 20.595
B. Derivati
B.1 Derivati finanziari
B.2 Derivati su crediti
C. Garanzie rilasciate 39.032 22.186 61.218
D. Impegni a erogare fondi
E. Altre
Totale 39.032 42.781 81.813
Nell’ambito del computo del requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito secondo la metodologia
standardizzata, la Società fa ricorso alle valutazioni del merito creditizio rilasciate da Moody’s Investor
Service con riferimento al portafoglio regolamentare delle Esposizioni Verso Amministrazioni Centrali e
Banche Centrali.
Classe di merito di credito
Coefficienti di ponderazione ECAI
Amministrazioni centralie banche centrali
Moody’s Investor Service
1 0% da Aaa a Aa3
2 20% da A1 a A3
3 50% da Baa1 a Baa3
4 100% da Ba1 a Ba3
5 100% da B1 a B3
6 150% Caa1 e inferiori
94
Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
3. Concentrazione del credito
3.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per settore di
attività economica della controparte
AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
SOCIETÀ FINANZIARIE
SOCIETA’ NON FINANZIARIE
FAMIGLIE ALTRI SOGGETTI
Esposizione Lorda
Rettifiche di valore complessive
Esposizone netta
Esposizione Lorda
Rettifiche di valore complessive
Esposizione netta
Esposizione Lorda
Rettifiche di valore complessive
Esposizione netta
Esposizione Lorda
Rettifiche di valore complessive
Esposizione netta
Esposizione Lorda
Rettifiche di valore complessive
Esposizione netta
A. Esposizione deteriorate
1. Leasing finanziario
2. Factoring
3. Credito al consumo
4. Carte di credito
5. Altri finanziamenti 4.244 3.751 493
di cui: da escussione di garanzie e impegni
4.244 3.751 493
Totale esposizioni deteriorate 4.244 3.751 493
B. Esposizioni in bonis
1. Leasing finanziario
2. Factoring
3. Credito al consumo
4. Carte di credito
5. Altri finanziamenti
di cui: da escussione di garanzie e impegni
Totale esposizioni in bonis
Totale finanziamentiverso la clientela (A+B)
4.244 3.751 493
3.2 Distribuzione clientela delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per
area geografica della controparte
L’informativa in oggetto non viene fornita in quanto la distribuzione per aree geografiche dell’operatività
della Società non è rilevante (concentrandosi di fatto nella Regione Lombardia).
3.3 Grandi rischi
Alla data del bilancio la Società non risulta esposta a grandi rischi ai sensi della normativa prudenziale.
95
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
3.2 RISCHIO DI MERCATO
3.2.1 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1. Aspetti generali
Nell’ambito del cosiddetto ICAAP (“Internal Capital Adequacy Assessment Process”) la Società ha
adottato il “Regolamento del processo per la misurazione del rischio strutturale di tasso di interesse”,
articolato in fasi, le quali disciplinano i criteri per la gestione dei rischi delle fasi stesse e le attività da
realizzare per la concreta applicazione dei medesimi criteri.
Il rischio strutturale di tasso di interesse si configura come il rischio di incorrere in perdite dovute alle
avverse fluttuazioni dei tassi di interesse di mercato. Esso si riferisce agli elementi dell’attivo e del
passivo sensibili alle variazioni dei tassi di interesse. Il processo di misurazione del rischio strutturale di
tasso di interesse si basa sulla “metodologia semplificata” prevista dalle vigenti disposizioni di Vigilanza
in materia, così come approvato dal Consiglio di Amministrazione.
Per gestire i rischi relativi alla selezione delle attività e delle passività sensibili, in virtù di quanto stabilito
dalle istruzioni di Vigilanza, il sistema informativo aziendale rileva una serie di elementi che permettono di:
• individuare gli strumenti finanziari sensibili alle variazioni dei tassi di interesse, rappresentati
principalmente dai titoli acquisiti dalla Società ed allocati nel portafoglio delle attività finanziarie
disponibili per la vendita nonché dai crediti per cassa in sofferenza derivanti dalle garanzie
escusse e liquidate;
• quantificare il rispettivo valore e la relativa durata residua in funzione della loro scadenza (per gli
strumenti a tasso fisso) o della prima data di revisione del rendimento (per gli strumenti a tasso
variabile) oppure ancora dei tempi stimati di recupero dei crediti in sofferenza;
• raggruppare i suddetti strumenti in un sistema di fasce temporali secondo la loro durata residua.
L’indice di rischiosità al fattore di tasso di interesse viene fatto pari al rapporto percentuale, al cui
numeratore è indicata l’esposizione a rischio dell’intero bilancio, stimata in funzione della “durata
finanziaria modificata” media di ogni fascia temporale in cui sono classificate le attività e le passività
finanziarie sensibili di una variazione ipotetica dei tassi di interesse di mercato, ed al denominatore il
patrimonio di vigilanza della Società.
Nell’ambito dell’ICAAP il rischio in questione forma oggetto di misurazione non solo in “ottica attuale” (al
31.12.2014), ma anche in ottica prospettica (al 31.12.2015) ed in ipotesi di stress.
96
Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie (Euro)
Voci/durata residua A vista Fino a 3 mesiDa oltre3 mesi
fino a 6 mesi
Da oltre6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre1 anno
fino a 5 anni
Da oltre5 anni
fino a 10 anniOltre 10 anni
Durata indeterminata
1. Attività 5.927 204 1386 15.736
1.1 Titoli di debito 204 893
1.2 Crediti 5.927 493 15.174
1.3 Altre attività 562
2. Passività 629 219 22.405
2.1 Debiti 629 219
2.2 Titoli di debito
2.3 Altre passività 22.405
3. Derivati finanziari
Opzioni
3.1 Posizioni lunghe
3.2 Posizioni corte
Altri derivati
3.3 Posizioni lunghe
3.4 Posizioni corte
1. Distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie (Euro) (2013)
Voci/durata residua A vista Fino a 3 mesiDa oltre3 mesi
fino a 6 mesi
Da oltre6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre1 anno
fino a 5 anni
Daoltre 5 anni
fino a 10 anniOltre 10 anni
Durata indeterminata
1. Attività 4.233 740 3.120 885 337 12.667
1.1 Titoli di debito 740 3.120 462 337
1.2 Crediti 4.233 423 12.148
1.3 Altre attività 519
2. Passività 631 217 21.134
2.1 Debiti 631 217
2.2 Titoli di debito
2.3 Altre passività 21.134
3. Derivati finanziari
Opzioni
3.1 Posizioni lunghe
3.2 Posizioni corte
Altri derivati
3.3 Posizioni lunghe
3.4 Posizioni corte
97
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
3.3 RISCHI OPERATIVI
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1. Aspetti generali
La Società ha previsto l’applicazione di un modello organizzativo per fronteggiare i rischi operativi ed i
rischi reputazionali.
Il rispetto, da parte delle unità organizzative, dei criteri per la gestione dei rischi operativi ed il concreto
esercizio delle attività previste per la corretta applicazione di tali criteri consentono di gestire i rischi
operativi relativi a frodi ed a disfunzioni di procedure e di processi nonché i rischi operativi relativi a
sanzioni amministrative (da parte delle Autorità competenti) che, a loro volta, possono essere fonti di
altri rischi ed, in particolare, dei cosiddetti rischi reputazionali.
2. Processi di gestione e metodi di misurazione dei rischi operativi
Il sistema organizzativo viene adeguato nel continuo all’evoluzione della normativa esterna ed alle
esigenze operative e gestionali interne della Società secondo un apposito procedimento operativo
disciplinato nel “Regolamento del processo organizzativo di conformità” (esame delle normative
esterne, individuazione dei processi interessati dalle normative, predisposizione dei criteri per la
gestione dei rischi e delle relative attività, predisposizione del regolamento dei processi, approvazione
dei regolamenti, diffusione dei regolamenti).
La verifica della “compliance normativa”, ossia della conformità dei regolamenti dei processi (regole
interne) alle disposizioni esterne, nonché la verifica della “compliance operativa”, ossia della conformità
delle attività concretamente esercitate alle disposizioni esterne, si realizzano con l’applicazione delle
varie tipologie di controlli (controlli di conformità, controlli di linea, controlli sulla gestione dei rischi,
attività di revisione interna), che nel loro insieme compongono il sistema dei controlli disciplinato dai
regolamenti dei processi concernenti i predetti controlli.
Per il computo del requisito patrimoniale sul rischio operativo la Società, in applicazione delle
disposizioni di Vigilanza introdotte dalla Banca d’Italia, ha adottato il “Regolamento del processo per la
misurazione del rischio operativo”, articolato in fasi che disciplinano i criteri per la gestione dei rischi
delle fasi stesse e le attività da porre in essere per la concreta applicazione dei medesimi criteri. In base
a tale regolamento il requisito patrimoniale sul rischio operativo viene calcolato secondo il “metodo
base” contemplato dalle richiamate disposizioni della Banca d’Italia.
98
Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
3.4 RISCHIO DI LIQUIDITÀ
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità
Il rischio di liquidità si configura come il rischio che la Società possa non essere in grado di far fronte ai
propri impegni di pagamento a causa del differente profilo temporale delle entrate e delle uscite di cassa
determinate dal disallineamento delle scadenze delle attività e delle passività finanziarie in portafoglio
e dalle escussioni delle garanzie rilasciate. Il rischio di liquidità viene considerato sotto due differenti
ma collegate prospettive, che riguardano il reperimento di fondi (“funding liquidity risk”) e la presenza di
vincoli o di limiti allo smobilizzo di attività finanziarie detenute (“market liquidity risk”).
Eventuali tensioni di liquidità possono essere coperte dallo smobilizzo delle “attività prontamente
liquidabili”, rappresentate tipicamente dai depositi e dai conti correnti liberi presso banche e dai titoli
liberamente disponibili in portafoglio.
Le principali fonti di rischio di liquidità sono rappresentate pertanto dagli sbilanci tra i flussi finanziari in
entrata e in uscita prodotti dalle operazioni aziendali per cassa e di firma. Nella gestione di tale rischio
la Società persegue l’equilibrio tra fonti ed utilizzi di risorse finanziarie, anche per non incorrere in costi
inattesi connessi con il reperimento di fondi finanziari aggiuntivi o nella necessità di smobilizzare attivi
aziendali con riflessi economici negativi.
Nell’ambito dell’ICAAP la Società ha adottato il “Regolamento del processo per la misurazione del rischio
di liquidità” articolato in fasi, le quali disciplinano i criteri per la gestione dei rischi delle fasi stesse e le
attività da realizzare per la concreta applicazione dei medesimi criteri.
Il rischio in questione forma oggetto di misurazione non solo in ottica attuale (al 31.12.2014), ma anche in
ottica prospettica (al 31.12.2015) ed in ipotesi di stress.
99
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - (Euro)
Voci/Scaglioni temporali
A vista
Da oltre 1 giorno a 7 giorni
Da oltre 7 giorni a 15 giorni
Da oltre 15 giorni a 1 mese
Da oltre 1 mese e fino a 3 m
esi
Da oltre 3 mesi e fino a 6 m
esi
Da oltre 6 mesi a 1 anno
Da oltre 1 anno fino a 3 anni
Da oltre 3 anni fino a 5 anni
Oltre 5 anni
Durata indeterminata (*)
Attività per cassa 4.655 3.571 400 16.216
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito 400 700
A.3 Finanziamenti 4.655 15.447
A.4 Altre attività 3.571 69
Passività per cassa 136 2 5 12 214 219
B.1 Debiti verso: 136 12 219
- Banche
- Enti finanziari 64 12 219
- Clientela 72
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività 2 5 12 202
Operazioni “fuori bilancio” 1.924 1.405 4.964
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale
- differenziali positivi
- differenziali negativi
C.3 Finanziamenti da ricevere
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
1.924 2.887
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
1.405 2.077
(*) Nella compilazione della presente tavola non si è tenuto conto dell’operatività della Società inquadrata nel meccanismo del fondo monetario in quanto le relative escussioni, essendo già liquidate attraverso la costituzione di appositi fondi vincolati, non determinano un’esposizione al rischio di liquidità. Pertanto le attività vincolate nei predetti fondi (rappresentate da conti correnti, libretti pegno e titoli di debito) sono state ricondotte nello scaglione temporale “Durata indeterminata”, così come non si è proceduto al computo delle connesse garanzie in essere al 31/12/2014 ai fini della stima delle presunte escussioni.
100
Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - (Euro) (2013)
Voci/Scaglioni temporali
A vista
Da oltre 1 giorno a 7 giorni
Da oltre 7 giorni a 15 giorni
Da oltre 15 giorni a 1 mese
Da oltre 1 mese e fino a 3 m
esi
Da oltre 3 mesi e fino a 6 m
esi
Da oltre 6 mesi a 1 anno
Da oltre 1 anno fino a 3 anni
Da oltre 3 anni fino a 5 anni
Oltre 5 anni
Durata indeterminata (*)
Attività per cassa 3.964 49 400 400 16.596
A.1 Titoli di Stato 400 2.710
A.2 Altri titoli di debito 400 1.400
A.3 Finanziamenti 3.964 12.417
A.4 Altre attività 49 69
Passività per cassa 654 42 217
B.1 Debiti verso: 654 42 217
- Banche
- Enti finanziari 554 217
- Clientela 100
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività 42
Operazioni “fuori bilancio” 887 633 3.061
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale
- differenziali positivi
- differenziali negativi
C.3 Finanziamenti da ricevere
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
887 1.843
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
633 1.218
(*) Nella compilazione della presente tavola non si è tenuto conto dell’operatività della Società inquadrata nel meccanismo del fondo monetario in quanto le relative escussioni, essendo già liquidate attraverso la costituzione di appositi fondi vincolati, non determinano un’esposizione al rischio di liquidità. Pertanto le attività vincolate nei predetti fondi (rappresentate da conti correnti, libretti pegno e titoli di debito) sono state ricondotte nello scaglione temporale “Durata indeterminata”, così come non si è proceduto al computo delle connesse garanzie in essere al 31/12/2013 ai fini della stima delle presunte escussioni.
101
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
Sezione 4 - Informazioni sul patrimonio
4.1 IL PATRIMONIO DELL’IMPRESA
4.1.1 Informazioni di natura qualitativa
Il patrimonio della Società è costituito dal capitale sociale, dalle riserve (legale e statutaria) alimentate
con utili d’esercizio e da riserve da valutazione che includono le riserve a fronte delle attività finanziarie
disponibili per la vendita (titoli).
Il patrimonio della Società viene adeguato di tempo in tempo, al fine di fronteggiare sia le esigenze
operative e di espansione dei volumi delle garanzie prestate alle imprese socie sia per coprire i rischi
di “primo pilastro” e di “secondo pilastro” ed i collegati requisiti patrimoniali previsti dalle disposizioni
di Vigilanza prudenziale in materia (cfr. la precedente sezione 3 della nota integrativa) tanto in ottica
attuale e prospettica quanto in ipotesi di stress.
4.1.2 Informazioni di natura quantitativa
4.1.2.1 Patrimonio dell’impresa: composizione
Voci/ValoriImporto
31/12/2014Importo
31/12/2013
1. Capitale 4.433 6.183
2. Sovrapprezzi di emissione 115
3. Riserve 90 930
- di utili 90 930
a) legale 925
b) statutaria 90 5
c) azioni proprie
d) altre
- altre
4. (Azioni proprie)
5. Riserve da valutazione (9) (61)
- Attività finanziarie disponibili per la vendita (9) (61)
- Attività materiali
- Attività immateriali
- Copertura di investimenti esteri
- Copertura dei flussi finanziari
- Differenze di cambio
- Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
- Leggi speciali di rivalutazione
- Utili/perdite attuariali relativi ai piani previdenziali a benefici definiti
- Quota delle riserve da valutazione relative a partecipazioni valutate al patrimonio netto
6. Strumenti di capitale
7. Utile (perdita) d’esercizio 14 (3.242)
Totale 4.529 3.925
102
Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
4.1.2.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
Attività/Valori
Totale 31/12/2014 Totale 31/12/2013
Riserva positiva
Riserva negativa
Riserva positiva
Riserva negativa
1. Titoli di debito 9 10 71
2. Titoli di capitale
3. Quote O.I.C.R.
4. Finanziamenti
Totale 9 10 71
4.1.2.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote O.I.C.R
Finanziamenti
1. Esistenze iniziali (61)
2. Variazioni positive 102
2.1 Incrementi di fair value 66
2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative 36
da deterioramento
da realizzo
2.3 Altre variazioni
3. Variazioni negative (50)
3.1 Riduzioni di fair value
3.2 Rettifiche da deterioramento
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo
(50)
3.4 Altre variazioni
4. Rimanenze finali (9)
103
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
4.2 IL PATRIMONIO E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA
4.2.1 Patrimonio di vigilanza
4.2.1.1 Informazioni di natura qualitativa
Il patrimonio è costituito esclusivamente dal capitale, composto per Euro 3.190.682 da azioni rimborsabili
ai Soci ed Euro 1.242.459 da azioni gratuite non rimborsabili, dalle riserve statutarie per complessivi
Euro 90.118 e dalla Riserva da rivalutazione per Euro (8.574). Le azioni gratuite non attribuiscono alcun
diritto patrimoniale o amministrativo al Socio e non sono rimborsabili in caso di recesso e/o esclusione.
4.2.1.2 Informazioni di natura quantitativa
Totale
31/12/2014Totale
31/12/2013
A. Patrimonio di base prima dell’applicazione dei filtri prudenziali 4.504 3.959
B. Filtri prudenziali del patrimonio di base: (9) (61)
B.1Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)
B.2Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) (9) (61)
C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B) 4.496 3.898
D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base
E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C - D) 4.496 3.898
F. Patrimonio supplementare prima dell’applicazione dei filtri prudenziali
G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare
G.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)
G.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS nagativi (-)
H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F + G)
I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare
L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H - I)
M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare
N. Patrimonio di vigilanza (E + L - M) 4.496 3.898
O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3)
P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N + O) 4.496 3.898
104
Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
4.2.1.3 Prospetto delle variazioni del patrimonio di vigilanza
Totale 2014 Totale 2013
A. Patrimonio di base al lordo delle deduzioni: importo iniziale 3.898 3.405
I. Variazioni elementi positivi del patrimonio di base 551 3.473
a) variazioni del capitale sociale(1) 447 3.468
b) attribuzione utili a riserve 14
c) attribuzione a riserve ex art. 36 D.L. 179/2012
d) altre variazioni degli elementi positivi del patrimonio di base 90 5
II. Variazioni elementi negativi del patrimonio di base 47 (2.980)
a) variazioni attività immateriali (6) 8
b) perdita dell’esercizio (3.242)
c) variazioni filtri prudenziali negativi: 52 254
- di cui: riserve negative sui titoli disponibili per la vendita 52 254
- di cui: altri filtri prudenziali negativi
d) altre variazioni degli elementi negativi del patrimonio di base
B. Patrimonio di base al lordo delle deduzioni: importo finale 4.496 3.898
C. Patrimonio supplementare al lordo delle deduzioni: importo iniziale 1.703
I. Variazioni elementi positivi del patrimonio supplementare (1.703)
a) variazioni passività subordinate
- di cui: variazioni in aumento (+)
- di cui: variazioni in diminuzione (-) (1.703)
b) altre variazioni degli elementi positivi del patrimonio supplementare
II. Variazioni elementi negativi del patrimonio supplementare
a) variazioni filtri prudenziali negativi
b) altre variazioni degli elementi negativi del patrimonio supplementare
D. Patrimonio supplementare al lordo delle deduzioni: importo finale
E. Elementi da dedurre dal patrimonio di vigilanza: importo iniziale 50
a) variazioni interessenze azionarie in enti creditizi e finanziari superiori al 10% del capitale dell’ente partecipato
(50)
b) variazioni interessenze azionarie in enti creditizi e finanziari inferiori al 10% del capitale dell’ente partecipato
c) variazioni deduzioni derivanti dalla cartolarizzazione
d) altre variazioni degli elementi da dedurre dal patrimonio di vigilanza
E. Elementi da dedurre dal patrimonio di vigilanza: importo finale
F. Patrimonio di vigilanza: importo finale 4.496 3.898
(1) Include anche la copertura della perdita dell’esercizio precedente riferita alle quote dei soci esclusi e recessi nel corso dell’esercizio 2013.
105
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
4.2.2 Adeguatezza patrimoniale
4.2.2.1 Informazioni di natura qualitativa
Per valutare la capacità del patrimonio di vigilanza (capitale complessivo) della Società di fronteggiare
adeguatamente l’insieme dei rischi di “primo pilastro” e di “secondo pilastro” quantificabili (capitale
interno complessivo) sia in ottica attuale e prospettica sia in ipotesi di stress, la Società utilizza le
metodologie di seguito indicate.
Ai fini della misurazione dei rischi di “primo pilastro” la Società adotta i metodi standard o di base
consentiti dalle diposizioni di Vigilanza prudenziale vigenti in materia ed in particolare:
• il “metodo standardizzato” per il calcolo del requisito patrimoniale sul rischio di credito;
• il “metodo del valore corrente” per il calcolo del requisito patrimoniale sul rischio di controparte;
• il “metodo base” per il calcolo del requisito patrimoniale sul rischio operativo.
Riguardo ai rischi di “secondo pilastro”, i rischi di interesse e di concentrazione vengono misurati sulla
scorta dei “metodi semplificati” contemplati dalle disposizioni di Vigilanza prudenziale:
• la stima del capitale interno sul rischio di tasso di interesse si basa sul calcolo dell’esposizione
al rischio dell’insieme delle attività e delle passività finanziarie (per cassa e “fuori bilancio”) della
Società, suddivise per scaglioni temporali secondo le rispettive durate residue per tempi di
riprezzamento e ponderate con i fattori di ponderazione previsti dalle pertinenti disposizioni di
Vigilanza;
• la stima del capitale interno sul rischio di concentrazione avviene attraverso il calcolo del
cosiddetto “indice di Herfindal” che esprime il grado di frazionamento del complessivo portafoglio
di esposizioni creditizie per cassa e di firma e la relativa “costante di proporzionalità” in funzione
del tasso di decadimento qualitativo (“Probability of Default” - PD) di tali esposizioni;
• la misurazione del rischio di liquidità e del rischio residuo utilizza invece apposite metodologie
sviluppate internamente dalla Società: la stima del capitale interno sul rischio di liquidità si
fonda sul computo delle “attività prontamente liquidabili” (APL), sulla suddivisione delle attività
e delle passività finanziarie (per cassa e “fuori bilancio”) per durata residua, sul calcolo di indici
di equilibrio e di copertura finanziaria a 3 e a 12 mesi e sulla stima del “costo” da sostenere per
reperire la liquidità necessaria a fronteggiare gli eventuali squilibri finanziari entro un orizzonte
temporale annuale attraverso lo smobilizzo di APL e/o il ricorso al mercato;
• il rischio residuo (sulle garanzie reali e personali acquisite dalla Società) viene stimato
computando l’eventuale eccedenza della “perdita inattesa” sulle esposizioni garantite ed il
requisito patrimoniale sui rischi di credito e di controparte delle medesime esposizioni calcolati
secondo la metodologia standardizzata.
106
Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
4.2.2.2 Informazioni di natura quantitativa
Categorie/Valori
Importi non ponderati
Importi ponderati/requisiti
31/12/2014 31/12/2013 31/12/2014 31/12/2013
A. ATTIVITA’ DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte 73.147 59.036 26.282 22.933
1. Metodologia standardizzata 73.147 59.036 26.282 22.933
2. Metodologia basata sui rating interni
2.1 Base
2.2 Avanzata
3. Cartolarizzazioni
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di controparte 1.577 1.376
B.2 Rischi di mercato
1. Metodologia standard
2. Modelli interni
3. Rischio di concentrazione
B.3 Rischio operativo 278 277
1. Metodo base 278 277
2. Metodo standardizzato
3. Metodo avanzato
B.4 Altri requisiti prudenziali
B.5 Altri elementi di calcolo
B.6 Totale requisiti prudenziali 1.855 1.653
C. ATTIVITA’ DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate 26.282 22.933
C.2Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio)
14,54% 14,15%
C.3Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio)
14,54% 14,15%
107
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
Sezione 5 - Prospetto analitico della redditività complessiva
VociImporto
lordo
Imposta sul
reddito
Importo netto
10. Utile (Perdita) d’esercizio 14
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
20. Attività materiali
30. Attività immateriali
40. Piani a benefici definiti
50. Attività non correnti in via di dismissione
60.Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico
70. Copertura di investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
80. Differenze di cambio:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
90. Copertura dei flussi finanziari:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita: 52 52
a) variazioni di fair value 52 52
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
110. Attività non correnti in via di dismissione
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
120.Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
130. Totale altre componenti reddituali 52 52
140. Redditività complessiva (Voce 10 + 130) 52 67
108
Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31.12.2014
Sezione 6 - Operazioni con parti correlate
6.1 Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica
Totale
31/12/2014Totale
31/12/2013
Amministratori 72 81
Sindaci 64 64
Dirigenti 75 81
Totale 211 226
6.2 Crediti e garanzie rilasciate a favore di amministratori e sindaci
Totale
31/12/2014Totale
31/12/2013
Amministratori(1) 511 579
Sindaci
Dirigenti
Totale 511 579
(1) In quanto Soci e/o amministratori delle imprese ordinanti le garanzie rilasciate dalla Società.
6.3 Informazioni sulle transazioni con parti correlate
Non sussistono transazioni con parti correlate.
109
Certificazione 111
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
112
Certificazione
113
Relazionedel Collegio Sindacale
115
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
Relazione del Collegio Sindacaleai sensi dell’art. 2429 del codice civile
Signori Soci,
il Consiglio di Amministrazione ha messo a nostra disposizione il bilancio d’esercizio chiuso al 31
dicembre 2014 unitamente alla relazione sulla gestione nei termini di legge.
Il progetto di bilancio 2014, redatto in applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS
attualmente in vigore, è composto da sei distinti documenti: lo Stato patrimoniale, il Conto economico,
il prospetto delle variazioni di patrimonio netto, il prospetto della redditività complessiva, il rendiconto
finanziario e la nota integrativa, è stato sottoposto alla revisione contabile della società Mazars S.p.A. e
può essere riassunto nelle seguenti risultanze:
STATO PATRIMONIALE
Attivo 23.252.752
Passivo 18.723.658
Patrimonio netto (escluso risultato d’esercizio) 4.514.685
Utile dell’esercizio 14.409
CONTO ECONOMICO
Utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte 47.815
Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente (33.406)
Utile dell’esercizio 14.409
La Nota Integrativa contiene, oltre alle indicazioni dei criteri di valutazione, informazioni dettagliate sulle
voci di Stato Patrimoniale e di Conto Economico e le altre informazioni richieste al fine di esporre in
modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico ed i flussi di
cassa della società; inoltre, contiene indicazioni e notizie in ordine alle operazioni con parti correlate.
La Relazione sulla Gestione predisposta dal Consiglio di Amministrazione contiene un’analisi fedele,
equilibrata ed esauriente della situazione della Società e dell’andamento e del risultato dell’attività; è
complessivamente redatta nel rispetto di quanto disposto dall’art. 2428 del cod. civ..
Sul bilancio, nel suo complesso, è stato rilasciato un giudizio senza rilievi dalla Società di revisione
legale dei conti che ha emesso, ai sensi dell’art. 14 del D.Lgs. n. 39/2010, una relazione in data 16/04/2015
per la funzione di revisione legale dei conti.
116
Relazione del Collegio Sindacale
Nel corso delle verifiche eseguite, il Collegio sindacale ha proceduto ad incontri periodici con la Società
incaricata della revisione legale dei conti, allo scopo di un reciproco scambio di opinioni e un confronto
sui dati e informazioni rilevanti. Per quanto concerne le voci del bilancio presentato alla Vostra attenzione
il Collegio sindacale ha effettuato i controlli necessari per poter formulare le conseguenti osservazioni,
così come richiesto anche dai principi di comportamento del Collegio sindacale raccomandati dal
Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.
Tali controlli hanno interessato, in particolare, i principi di redazione e i criteri di valutazione, con
attenzione specifica al tema degli accantonamenti e l’osservanza del principio di prudenza.
Il Collegio ha altresì accertato che il bilancio di esercizio al 31.12.2014 contiene informazioni in merito
alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, sui rischi finanziari e sulla “gerarchia del
fair value”.
Nel corso dell’esercizio 2014 abbiamo partecipato alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e del
Comitato Esecutivo. In tali interventi abbiamo potuto verificare come l’attività dei suddetti Organi sia
improntata al rispetto della corretta amministrazione e di tutela del patrimonio del Confidi.
Nei riscontri e nelle verifiche sindacali ci siamo avvalsi, ove necessario, della collaborazione delle
funzioni di controllo e della funzione amministrazione e finanza della Società.
Durante le attività di verifica non sono emerse disfunzioni, inefficienze, irregolarità di rilievo o fatti
significativi tali da richiederne specifica menzione in questa relazione o comunicazione agli Organi di
vigilanza.
Il Collegio è stato tenuto informato circa le attività svolte dall’Organismo di Vigilanza, istituito ai sensi
del D.Lgs. 231/2001. Al riguardo, nessuna segnalazione di fatti rilevanti ai sensi del citato decreto è
pervenuta all’Organismo di Vigilanza della Società da parte delle funzioni di controllo della stessa, né da
parte di altri soggetti.
In ossequio all’art. 2403 del codice civile e alla regolamentazione secondaria cui la Vostra Società è
soggetta, il Collegio:
1) ha ottenuto dagli Amministratori le informazioni sul generale andamento della gestione e sulla
sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico finanziario e
patrimoniale;
2) in base alle informazioni ottenute, ha potuto verificare che le azioni deliberate e poste in essere
sono conformi alla Legge e allo Statuto Sociale e che non appaiono manifestamente imprudenti,
azzardate, in potenziale conflitto di interessi o in contrasto con le deliberazioni assunte
dall’Assemblea o tali da compromettere l’integrità del patrimonio;
3) ha vigilato sull’osservanza della Legge e dello Statuto, nonché sul rispetto dei principi di corretta
amministrazione;
117
Confapi Lombarda Fidi - Società cooperativa di garanzia collettiva dei fidi
Bilancio di esercizio 2014
4) ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di sua competenza, sull’adeguatezza dell’assetto
organizzativo della Società. A tal fine il Collegio ha operato, sia tramite la raccolta di informazioni
dai responsabili delle diverse funzioni, sia con incontri con i responsabili stessi, che con riscontri
diretti in merito agli adempimenti ripetitivi. A tal riguardo, non ha osservazioni particolari da
riferire;
5) ha esaminato e valutato il sistema di controllo interno al fine di verificarne l’indipendenza,
l’autonomia e la separazione da altre funzioni, e ciò anche in relazione allo sviluppo e alle
dimensioni dell’attività sociale nonché ai particolari obblighi e vincoli ai quali il Vostro Confidi
è soggetto; in proposito è stata posta attenzione all’attività di analisi sulle diverse tipologie di
rischio e sulle modalità per il loro governo, con specifica attenzione al processo interno di
determinazione dell’adeguatezza patrimoniale (ICAAP). E’ stata inoltre verificata la separatezza
della funzione di Compliance;
6) ha vigilato sull’osservanza agli obblighi previsti dalla legge n. 231/2007 e delle relative disposizioni
di vigilanza in materia antiriciclaggio e sul continuo e costante processo di adeguatezza alla
normativa stessa, in ottemperanza alle specifiche direttive emanate dalla Banca d’Italia;
7) ha vigilato sull’indipendenza della società di revisione Mazars S.p.A. anche con particolare
riguardo alla prestazione di servizi non di revisione svolta nei confronti della Società.
Con riferimento al disposto dell’art. 2408 del codice civile, si comunica infine che nel corso dell’esercizio
2014 non abbiamo ricevuto, da parte di soci, segnalazioni o denunce per irregolarità nella gestione della
Società né per altri fatti censurabili.
Il Collegio Sindacale, in ottemperanza alle disposizioni di cui all’art. 2 Legge n. 59/1992 e dell’art. 2545
cod. civ., comunica di condividere i criteri seguiti dal Consiglio di Amministrazione nella gestione sociale
per il conseguimento degli scopi mutualistici in conformità col carattere cooperativo della Società e
dettagliati nella relazione sulla gestione presentata dagli stessi Amministratori.
In considerazione di quanto sopra, il Collegio esprime parere favorevole all’approvazione del bilancio
dell’esercizio 2014 e concorda con la proposta di destinazione dell’utile di esercizio formulata dal
Consiglio di Amministrazione.
Brescia, 17 aprile 2015
Il Presidente Il Collegio Sindacale
(Rag. Tullio Paderno) I Sindaci effettivi
(Dott. Giorgio Edoardo Luerti)
(Dott. Carmine Cozzolino)
118
120
SPORTELLI LOCALI
LOMBARDIA
Brescia, Cremona, Lecco, Mantova, Milano, Varese
PIEMONTE
Alessandria, Novara
UMBRIA
Terni
CALABRIA
Cosenza
SEDE
Via F. Lippi, 30 - 25134 Brescia
Tel. 030 23076411
e-mail: info@confapilombardafidi.it
Bilancio d’esercizio2014
Bilan
cio d’esercizio 2
014
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