01 ue in un click rachele maietta
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L’UE IN UN CLICK
L’UE: UNA SOCIETÀ DELLA
CONOSCENZA
L’espressione “Società della conoscenza” viene spesso utilizzata per
definire una delle principali caratteristiche del sistema economico e produttivo
contemporaneo, in quanto sempre di più il sapere,diventa una risorsa indispensabile per la
produzione e per lo sviluppo economico.
La diffusione dell’informazione e delle nuove tecnologie trasforma le
caratteristiche del lavoro e l’organizzazione della produzione.
Il ruolo del fattore umano assume più importanza e quindi sorge la necessità per tutti di
adattarsi non solo ai nuovi strumenti tecnici, ma anche alla trasformazione delle condizioni
di lavoro e in questo quadro si afferma la nozione di Capitale Umano. In un sistema
economico nel quale la conoscenza gioca un ruolo centrale, il capitale umano diventa la
risorsa fondamentale del sistema produttivo.
Ne consegue che per assicurare la crescita e la competitività del
sistema economico occorre sviluppare il capitale umano incentivando
e valorizzando l’apprendimento nelle sue diverse modalità, ed integrando la
formazione ed il lavoro.
A perseguire questi obiettivi è rivolta la strategia europea che si è sviluppata
negli ultimi 20 anni , ed in particolare nell’ultimo decennio.
Nell’anno 2000 l’Unione Europea ha approvato la strategia di Lisbona che
riconosce il ruolo determinante svolto dall’istruzione quale parte integrante delle
politiche economiche e sociali.
LA STRATEGIA DI LISBONA
Il 23 e 24 marzo del 2000, il Consiglio europeo tenne a Lisbona una
sessione straordinaria dedicata ai temi economici e sociali dell’Unione
Europea.
Il Consiglio di Lisbona partì dalla premessa che l’Unione si
trovava dinanzi a una svolta epocale risultante dalla globalizzazione
e dalle sfide presentate da una nuova economia basata sulla
conoscenza . Pertanto i Capi di Stato e di governo dell’Unione
convennero di realizzare in Europa,entro il 2010,
“l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica
del mondo, in grado di realizzare una crescita economica
sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore
coesione sociale ”.
LA STRATEGIA DI LISBONA PREVEDE UN
PROGRAMMA DI AZIONE AD HOC
Tre priorità che si concretizzano in dieci campi di azione:
1) Rendere l'Europa più capace di attrarre investimenti e lavoro
- ampliare e rafforzare il mercato interno;
- migliorare la normativa comunitaria e nazionale;
- garantire mercati aperti e competitivi all'interno e all'esterno dell'Unione
europea;
- ampliare e migliorare le infrastrutture europee.
2) Porre la conoscenza e l'innovazione al servizio della crescita
- aumentare e migliorare gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo;
- promuovere l'innovazione, l'adozione delle nuove tecnologie
dell'informazione e della comunicazione e l'uso sostenibile delle risorse;
- contribuire alla creazione di una solida base industriale europea.
3) Creare nuovi e migliori posti di lavoro
- attrarre un maggior numero di persone nel mondo
del lavoro e modernizzare i sistemi di protezione
sociale;
- accrescere la capacità di adeguamento dei
lavoratori e delle imprese e la flessibilità dei
mercati del lavoro;
- aumentare gli investimenti in capitale umano
migliorando l'istruzione e le qualifiche.
ALCUNI CHIARIMENTI
Cosa intende l’Unione Europea per “economia basata sulla conoscenza”?
L’UE parla del “triangolo della conoscenza”, ovvero rappresenta il
concetto di conoscenza come l’insieme di ricerca, innovazione e
istruzione.
In un economia avanzata come quella dell’Unione la conoscenza è una
forza propulsiva indispensabile per la crescita della produttività.
Essa costituisce un fattore critico con cui l'Europa può garantirsi la
competitività in un contesto globale in cui altri concorrenti, come i
paesi emergenti, possono invece contare su una manodopera a basso
costo o sulla presenza di risorse primarie.
Fattore cruciale per l’UE, in tale ambito, è il potenziamento degli
investimenti e dell’uso di nuove tecnologie, in particolare le TIC
(Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione), da parte sia
del settore pubblico che di quello privato.
Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione costituiscono il
fondamento dell'economia fondata sulla conoscenza e ad esse si deve
circa la metà della crescita produttiva ed occupazionale nelle economie
moderne.
Nel concetto di economia della conoscenza sono comprese anche le
sfide legate alle risorse e all’ambiente che, se non controllate,
costituiranno un freno per la futura crescita.
La Commissione sta intensificando la promozione di tecnologie
rispettose dell’ambiente ed ha adottato misure che promuovono lo
sviluppo di approcci e tecnologie che consentano all’UE di realizzare i
cambiamenti indispensabili per una sostenibilità a lungo termine, ad
esempio per quanto concerne l’uso di risorse sostenibili, il
cambiamento climatico e l’efficienza energetica.
Cosa intende l’UE per Innovazione?
Per definire in sintesi il concetto di innovazione utilizzato dall’UE, si
Può affermare che l’innovazione vuol dire “produrre, assimilare e
sfruttare con successo la novità nei settori economico e sociale”.
Essa può essere raggiunta attraverso il rinnovo e l’ampliamento della
gamma dei prodotti e dei servizi, nonché dei mercati ad essi associati o
attraverso l’attuazione di nuovi metodi di produzione,
d’approvvigionamento e di distribuzione.
Poiché sono le imprese a cogliere il beneficio economico dell’efficace
sfruttamento della novità, l’impresa è , per l’UE, al cuore del processo
di innovazione. Infatti la Ricerca fornisce un importante contributo
all’innovazione, ma senza iniziativa imprenditoriale non c’è creazione
di valore in settori quali il design e il marketing.
Oltre all’espressione innovazione tecnologica, che designa
l’innovazione derivata dalla ricerca, possono essere identificate altre
classificazioni. Ad esempio parlare di innovazione organizzativa
significa riconoscere che nuovi modi di organizzare il lavoro in settori
quali la gestione delle forze di lavoro, la distribuzione, il
finanziamento o la produzione possono avere un influsso positivo sulla
competitività.
Questo concetto può comprendere anche l’innovazione
relativa ai modelli commerciali.
L’espressione innovazione della presentazione è utilizzato come
concetto generale comprendente l’innovazione.
COSA INTENDE L’UNIONE EUROPEA PER
SOSTENIBILITÀ DELLA CRESCITA?
ECONOMICA
L’Unione punta su una crescita economica fondata su modelli
di produzione e consumo rispettosi dell’ambiente, per questo
la Strategia di Lisbona, promuove il concetto di “sviluppo
sostenibile” ovvero un sistema di sviluppo che risponda alle
esigenze del presente, senza compromettere la capacità delle
generazioni future di soddisfare i propri bisogni.
Tale tipo di sviluppo mira a migliorare le condizioni di vita delle
persone tutelando il loro ambiente a breve, a medio e soprattutto a
lungo termine.
Lo sviluppo sostenibile persegue un triplice obiettivo: uno
sviluppo economicamente efficace, socialmente equo e rispettoso
dell’ambiente.
VERSO EUROPA 2020
PERCHÉ EUROPA 2020 ?
La strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione è stata la risposta
comune dell’Europa per affrontare le sfide della globalizzazione, del
mutamento demografico e della società della conoscenza.
Essa è rivolta a creare un’Europa più dinamica e competitiva per
assicurare un futuro prospero, equo ed ambientalmente sostenibile per
tutti i cittadini.
Nonostante gli sforzi comuni questi obiettivi sono stati raggiunti solo in
parte e la dura crisi economica ha reso queste sfide ancora più pressanti.
Per emergere dalla crisi e preparare l’Europa al prossimo decennio la
Commissione europea ha proposto la “strategia 2020” .
EUROPA 2020
La strategia Europea 2020 succede a quella approvata a Lisbona,
condividendone alcuni aspetti,e propone un progetto per l’economia
sociale di mercato europea al prossimo decennio, sulla base di tre
obiettivi prioritari strettamente interconnessi che si rafforzano a vicenda :
● crescita intelligente, attraverso lo sviluppo di un’economia basata sulla
conoscenza e sull’innovazione;
● crescita sostenibile, attraverso la promozione di un’economia a base di
emissioni inquinanti, efficienti sotto il profilo dell’impiego delle risorse e
competitiva;
● crescita inclusiva, attraverso la promozione di un’economia con un
alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale.
I progressi verso la realizzazione di questi obiettivi saranno valutati sulla
base di cinque traguardi principali da raggiungere a livello di un Unione
Europea, che gli Stati membri dovranno tradurre in obiettivi
nazionali da definire in funzione delle rispettive situazioni di partenza:
GLI INDICATORI DELLA STRATEGIA
EUROPA 2020
● il 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni deve
avere un lavoro;
● innalzare al 3% del PIL i livelli d'investimento pubblico e
privato nella ricerca e lo sviluppo;
● ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 20% rispetto ai
livelli del 1990 e portare al 20% la quota delle fonti di energia
rinnovabili nel consumo finale di energia;
● il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 10% e
almeno il 40% dei giovani deve avere una laurea o un diploma;
● 20 milioni di persone in meno devono essere a rischio povertà.
L’istruzione, la formazione e l’apprendimento permanente giocano un
ruolo chiave per raggiungere questi obiettivi.
Vengono inoltre individuate "sette iniziative faro”, focalizzate sui temi
prioritari:
● L’Unione dell’innovazione,per migliorare l’accesso e l’utilizzo dei
finanziamenti per la ricerca e l’innovazione,facendo in modo che le idee
innovative si trasformino in nuovi prodotti e servizi tali da stimolare la
crescita e l’occupazione.
● Youth on the move, per migliorare l’efficienza dei sistemi di
insegnamento e agevolare l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro.
● Un’agenda europea digitale, per accelerare la diffusione di Internet ad
alta velocità e sfruttare i vantaggi di un mercato unico digitale per
famiglie e imprese.
● Un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse, per contribuire a
scindere la crescita economica dal consumo delle risorse,favorire il
passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio, incrementare
l’uso delle fonti di energia rinnovabile,modernizzare il nostro settore dei
trasporti e promuovere l’efficienza energetica.
● Una politica industriale per l’era della globalizzazione,per migliorare
il clima imprenditoriale,specialmente per le PMI, e favorire lo sviluppo
di una base industriale solida e sostenibile in grado di competere su scala
mondiale.
● Un’agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro, per
modernizzare i mercati di lavoro e consentire alle persone di migliorare
le proprie competenze in tutto l’arco della vita alfine di aumentare la
partecipazione al mercato del lavoro e di conciliare meglio l’offerta e la
domanda di manodopera,anche tramite la mobilità dei lavoratori.
DARE MASSIMA PRIORITÀ ALLE
INIZIATIVE ATTE A PROMUOVERE LA
CRESCITA
LIBRO VERDE (PROMUOVERE LA MOBILITÀ DEI GIOVANI PER L'APPRENDIMENTO)
LA MOBILITÀ PER L'APPRENDIMENTO
DIVENTA SEMPRE PIÙ IMPORTANTE La mobilità per l'apprendimento, ovvero la mobilità transnazionale volta
all'acquisizione di nuove competenze, è uno dei mezzi fondamentali
attraverso i quali una persona, soprattutto se giovane, può incrementare
le proprie possibilità di occupazione e potenziare il proprio sviluppo
personale.
La mobilità per l'apprendimento ha svolto un ruolo importante
nell'aprire ulteriormente i sistemi di istruzione e formazione,
rendendoli più europei e più internazionali, più accessibili e più
efficienti . La mobilità può anche rafforzare la competitività dell'Europa
contribuendo alla costruzione di una società ad alto contenuto di
conoscenza, e quindi al raggiungimento degli obiettivi della strategia
di Lisbona a favore della crescita e dell'occupazione
YOUTH ON THE MOVE
(GIOVENTÙ IN AZIONE)
PRIORITÀ DELL’INIZIATIVA.
"Youth on the move" (gioventù in movimento/azione) è
l'iniziativa principale dell'UE con la quale si intende
rispondere alle sfide che i giovani devono affrontare e aiutarli ad avere
successo nell'economia della conoscenza.
LLP(LIFELONG LEARNING PROGRAMME) ERASMUS;COMENIUS;LEONARDO;GRUNDTVIG;TRASVERSALE;
JEAN MONNET.
IL PROGRAMMA LLP È COMPOSTO DA :
• 4 Programmi settoriali: Comenius, Erasmus, Grundtvig e Leonardo da Vinci
• il Programma Trasversale teso ad assicurare il coordinamento tra i diversi settori
dell’istruzione e della formazione;
• il Programma Jean Monnet per sostenere l’insegnamento, la ricerca e la
riflessione nel campo dell’integrazione europea e le istituzioni europee chiave.
PERCHÉ ERASMUS FOR ALL ?
Vista la complessità della struttura dei programmi si è pensato di lasciar
posto ad un'architettura semplificata e ottimizzata, in grado di
migliorare l'equilibrio tra armonizzazione e flessibilità.
Erasmus per tutti:
• aumenterà la coerenza e rafforzerà l'approccio dell'apprendimento
permanente collegando il sostegno all'apprendimento formale e non
formale in tutto il settore dell'istruzione e della formazione;
• amplierà le possibilità di partenariati strutturati, sia tra i diversi settori
di istruzione sia con le imprese e altri attori pertinenti;
• fornirà flessibilità e incentivi affinché la ripartizione del bilancio
tra le attività, i beneficiari e i paesi rifletta meglio i risultati e l'impatto.
COSA FARE PER UN’EUROPA DEI “GIOVANI”?
Si dovrebbero applicare con molta più consequenzialità i principi di :
Apertura: assicurare un’informazione e una comunicazione
attiva nei confronti dei giovani, formulata nel loro linguaggio, per far sì
che comprendano il funzionamento dell’Europa e delle politiche che li
riguardano.
Partecipazione: assicurare la consultazione dei giovani e
promuovere la loro partecipazione alle decisioni che li riguardano e, in
linea generale, alla vita delle loro collettività.
Responsabilità: sviluppare una cooperazione nuova e strutturata tra gli
Stati membri e le istituzioni europee onde attuare, al livello di
responsabilità appropriato, soluzioni concrete in risposta alle aspirazioni
dei giovani.
Efficacia: valorizzare la risorsa costituita dalla gioventù perché possa
meglio rispondere alle sfide della società, contribuire al successo delle
diverse politiche che la riguardano e costruire l’Europa di domani.
Coerenza: sviluppare una visione integrata delle diverse
politiche che riguardano la gioventù e dei diversi livelli d’intervento
pertinenti.
Consulta il sito dell’Osservatorio Europalab
www.europalab.net
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