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Wild_design strategico

Mar 30, 2016

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Alysia Reds

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venditi il collegaVittoria Di Natale

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ritratto cinesese fossi ...

una formauna stagione

un luogoun gustouna cittàun mese

un automobileun film

un emozioneun peccato

cerchioestate

parcodolce

Santa Marina Salinaagosto

Jeep Wrangler"into the Wild"

amorelussuria

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una bevandauna paroladelle scarpeun animaleuna canzoneun elemento naturaleun gioielloun oggetto tecnologicoun materialeun colore

Franciacortamarepiedi nudi

cavallo"Cornamusa", Hevia

acquaanello con rubino / bracciale africano

macchina fotograficalegno naturale

verde

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intervistaabout her

" ...Amo Salina perché simboleggia esattamente quello che voglio dalla vita: la libertà di vivere senza aver bisogno

di nulla. Salina o la ami, o la odi. Ma in realtà è lei che ti sceglie o ti respinge.

Se l'isola non ti vuole te lo fa capire."

Salina la storia

L’isola di Salina si estende per una superfi-cie di 26,8Kmq , ed è seconda solo a Lipari. Anch’essa di natura vulcanica, è costituita dalle vette dei due monti più alti delle Eolie “Fossa delle Felci” e “Fossa dei Porri”, vul-cani ormai spenti da tempo; da qui il suo antico nome Didyme, che significa Gemelli.

La formazione dell’isola di Salina ha avuto una storia assai complessa, che si è svolta attraverso due periodi ben distinti di atti-vità vulcanica, separati fra loro da un lun-ghissimo periodo di quiescienza. Il primo periodo è iniziato circa 500.000 anni fa, durante le fasi avanzate della glaciazione di Mindel, quando cioè il livello del mare era molto più basso di quello attuale. Si sono formate allora due isole distinte, separate fra di loro. Una ad Ovest, costituita dal Vul-cano del Corvo, l’altra più ad Est, costituita da due vulcani congiunti fra loro: il Vulcano del Capo, che costituisce l’estremità Nord Est dell’isola attuale, e il Vulcano del Monte Rivi a Sud Ovest di esso. I loro crateri sono oggi difficilmente riconoscibili. In un secon-do momento sul finire della glaciazione di Mindel, a Sud del Monte Rivi si è formato

il Vulcano della Fossa delle Felci, che ha raggiunto la quota di quasi mille metri. Esso forma il quarto Sud Est dell’Isola di Salina, incombendo sugli abitati di Santa Marina e di Lingua. Santa Marina Salina è una sor-ta di museo a cielo aperto. Resti romani ed ellenistici sono stati ritrovati ovunque nel territorio comunale. A Nord dell’Isola è stat rinvenuta una necropoli di fondazione romana. Ritrovate anche monete e tavole scrittore.

Le Eolie sono per noi le isole più belle del mondo, e Salina è, senza dubbio alcuno, l’sola più bella delle Eolie. Salina innamora per ciò che offre. Già nell’antichità, Salina era il giardino delle Eolie, cosi come la Sicilia era il giardino d’Italia.

L’isola ha mantenuto nel tempo questa pe-culiarità riuscendo ad offrire sempre i suoi prodotti anche nel periodo magro, quello successivo alle due guerre mondiali, in cui le abbaglianti prospettive di vita dell’Ame-rica e dell’Australia spinsero molti salina-ri ad intraprendere la malinconica strada dell’emigrazione. Oggi Salina riassume, nel contesto eoliano, l’immagine di un’isola che appare ed è viva sempre, sia quando tra-bocca di turisti ma anche quando i turisti se

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" ...Amo la natura perché è la nostra origine, la nostra radice più profonda che riesce a fornirci tutto ciò di cui abbiamo realmente bisogno."

ne vanno lasciandoci soli. Salina si presen-ta con un insieme di colori, odori, profumi, gusti che le conferiscono un fascino unico, un fascino che si incide nel cuore e nell’a-nima. In poche parole a Salina si alternano un mare cristallino, fondali pescosi, aurore sorgenti dal mare, tramonti infuocati che nel mare sembrano spegnersi, due monta-gne verdi uguali eppure diverse, una vege-tazione rigogliosa e lussureggiante, vigne-ti di malvasia, distese di capperi fioriti, gli agrumi sempre carichi di arance e limoni, gli orti ben mantenuti, i giardini in fiore in ogni stagione, i voli del falco e della poiana, gli occhi chiari del barbagianni nella notte, le salsicciate in piazza, i falò dei ragazzi in riva al mare, le feste religiose con le processioni ed i fuochi.

Da ogni villaggio parte almeno un sentiero pedonale che consente di raggiungere, tra incredibili scoperte panoramiche e floreali, Monte Fossa delle Felci (m.996) la cima più alta delle Eolie. Più difficoltosi sono i sen-tieri per raggiungere la cima di Monte dei Porri (m.860). In riferimento alle due mon-tagne di altezza quasi uguale, si da sem-brare “gemelle”, anticamente l’isola veniva chiamata “Didyme” che vuol dire appunto gemelle. Successivamente Salina prende

questo nome perché fino a qualche tempo fa nel piccolo ma attivo villaggio di Lingua era funzionante una salina. La salina fu per lungo tempo l’attività predominante per le maestranze ed i lavoratori locali.

E poi il turchese, l’ocra, il salmone, il bianco delle case…

E la bontà delle pietanze preparate ancora secondo i riti antichi. Tutto un insieme che conferisce a Salina la dimensione giusta per trascorrerci una rilassante vacanza o per vi-verci una vita tranquilla.

(tratto da www.lasalinahotel.com)

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" ...il lusso ed il benessere rappresentano il mondo in cui sono nata e che è parte integrante del mio essere e della mia quotidianeità, in forte contrasto con il mio legame

profondo con la natura e l'essenzialità.."

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" ...l'amore e la dolcezza fanno profondamente parte di me. L'amore è la mia vita, non riuscirei mai a vivere senza."

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scelta del prodottocosa e perché

ra una sottile lingua di terra che verrà rico-struita come base per un laghetto di acqua salata.

Il suo lato dolce e romantico trapelerà inve-ce nello speciale servizio che riserverà alle coppie dei trattamenti esclusivi.

La scelta dell’isola di Medjumbe è nata dalla ricerca di un posto raro, esclusivo ed incontaminato dal punto di vista naturale: Medjumbe è, infatti, una perla rara, ancora poco conosciuta dal turismo internazionale.

Ho scelto di racchiudere la personalità di Vit-toria, così profonda e contrastante, in un im-menso Resort collocato su una meravigliosa isola privata di Medjumbe, situata all’interno di un parco nazionale nell’arcipelago delle Quirimbas sulla costa del Mozambico.

Darebbe vita al suo legame così profondo con il mare e all’essenzialità della natura attraverso le attività che più legano l’o-ceano all’uomo (apnea subacquea, pesca subacquea, kitesurfing, vela, esplorazione dei fondali, canoa, corsi di sub, snorkeling, pesca, birdwatching, gite in barca) e che più lo immergono nella natura stessa, come le attività di trekking e di escursione a cavallo (per incarnare il suo amore verso la razza equina) che avverranno nella parte interna dell’isola.

Per rappresentare in modo completo la dualità del suo carattere, il suo legame con il benessere ed il lusso che è in forte con-trasto con il desiderio di essenzialità, verrà incarnato nella Spa, che sarà presente in ugual importanza nel resort e che offrirà ogni tipo di servizio all’insegna del benes-sere e della cura di mente e corpo.

Inoltre ci sarà un bellissimo Art Hotel, che rappresenta il suo interesse per l’arte, che offrirà un accoglienza ricercata ed unica at-traverso la cultura e l’arte africana.

Il suo forte amore per l’isola di Salina verrà portato all’interno del resort attraverso la riproduzione fedele della nota Lingua, un piccolo specchio d’acqua separato dal mare

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Medjumbeprivate island

Raggiungibile in circa 40 minuti con un pic-colo aereo da Pemba, sulla costa del Mo-zambico, l’isola di Medjumbe è una piccola isola privata all’interno di un parco nazio-nale nell’arcipelago delle Quirimbas. Lunga solo un kilometro e larga 350 metri (con la bassa marea), è il luogo ideale per chi de-sidera trascorrere una vacanza esclusiva in un fantastico paradiso tropicale.

Attualmente l’isola ospita solamente 13 beach chalet disposti direttamente sulla spiaggia e non sono ammessi bambini sotto i 12 anni, a meno che non si prenoti l’inte-ra isola. Questo minuscolo atollo corallino offre una incredibile barriera corallina, una delle più famose del mondo, ed è uno dei luoghi più belli per chi ama praticare im-mersioni. Chi è amante del bel mare e delle spiagge paradisiache non ne resterà deluso. E’ caratterizzata da piccole baie, calette e spiagge bianche puntellate di mangrovie. Naturalmente, qui la tranquillità e il relax sono un must. Coloro che scelgono questa destinazione per le loro vacanze sono spes-so coppie in viaggio di nozze o persone alla ricerca della quiete più totale.

Le attività da svolgere a Medjumbe non sono tantissime, ma tutte legate al mare e alla natura: snorkeling, pesca, birdwatching (si può avvistare l’airone nero, una specie molto rara) e passeggiate lungo la spiaggia, specialmente all’ora del tramonto. Si può anche fare una gita i barca al largo per avvi-stare balene e delfini.

Non mancano comunque i comfort. Gli cha-let sono dotati di ogni comodità e, incredi-bilmente, nonostante il mare cristallino, c’è persino una piscina. Se poi proprio vi anno-iate e non potete stare qualche giorno sen-za vedere un po’ di civiltà, potete sempre fare un’escursione in barca nella vicina Ibo, una cittadina che ancora conserva edifici in stile portoghese.

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Mozambicofocus

Il Mozambico (in portoghese “Moçambi-que”) è uno Stato dell’Africa Orientale. Ha una popolazione di circa 21 milioni di abi-tanti ed una superficie di 801.590 kmq. La capitale è Maputo. Il Mozambico è un’ex-colonia portoghese, indipendente dal 1975.Confina al nord con la Tanzania, il Malawi e lo Zambia, a est con il Canale di Mozambico (che lo divide dal Madagascar) a sud con il Sudafrica e a ovest con lo Zimbabwe e lo Swaziland. Il Mozambico è un paese in via di sviluppo e circa la metà della popolazione vive in povertà assoluta.

StoriaI primi abitanti del Mozambico furono pro-babilmente i San (boscimani), soppiantati fra il I e il IV secolo da popolazioni Bantu provenienti da nord. Gli Arabi fondarono sulle coste e sulle isole del Mozambico di-versi sultanati, convertendo gran parte del-la popolazione locale all’Islam. I portoghesi giunsero sulle coste del Mozambico alla fine del XV secolo, e nel secolo successivo co-struirono numerosi insediamenti come basi di scalo e rifornimento per le navi sulla rotta delle Indie Orientali. L’amministrazione por-toghese, comunque, mantenne un controllo piuttosto blando sul territorio, la cui ammi-nistrazione fu in gran parte affidata a pri-vati di diverse nazionalità. Dopo la seconda guerra mondiale, nel periodo della deco-lonizzazione, i gruppi indipendentisti del Mozambico si coalizzarono nel movimento armato FRELIMO (Fronte di Liberazione del Mozambico), che dopo dieci anni di guer-riglia con il potere coloniale portò il paese all’indipendenza nel 1975. Sotto la presiden-

za di Samora Machel, leader del FRELIMO, il paese si allineò politicamente all’Unione Sovietica, dando luogo a un’economia so-cialista e appoggiando politicamente gli altri movimenti indipendentisti dell’area, come l’African National Congress sudafricano. La collocazione politica del Mozambico co-stò al paese l’ostilità dei governi bianchi di Sudafrica e Rhodesia e persino degli Stati Uniti. Questi paesi furono fra i principali fi-nanziatori del RENAMO, un movimento ar-mato anti-comunista che negli anni ottanta trascinò il Mozambico in una guerra civile che ebbe conseguenze umane ed economi-che disastrose.

Storia recente, politica e attualitàNel 1990 venne aperto a Roma un tavolo di trattative di pace con la mediazione della Comunità di Sant’Egidio e del governo ita-liano. Nel 1992 FRELIMO e RENAMO firma-rono gli accordi di pace di Roma, definendo congiuntamente una nuova costituzione di stampo democratico. Nelle elezioni libere tenute negli anni successivi, il FRELIMO si confermò sempre primo partito dal Mozam-bico. Passata l’epoca della Guerra fredda, tuttavia, il FRELIMO ha ribaltato comple-tamente la propria linea politica in senso decisamente liberale. In politica estera ha intessuto solide alleanze con Stati Uniti, Gran Bretagna e Portogallo. Nel 1995 il pa-ese ha spontaneamente deciso di entrare nel Commonwealth. Il Mozambico è il primo paese non facente parte dell’Impero Britan-nico che accede a questa organizzazione. Nelle elezioni del 1994 Joaquim Chissano, al potere dal 1986, fu confermato Presidente

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longitudinalmente dalla Rift Valley; qui vi si trovano anche massicci isolati, come il Mon-te Namuli (2419 m s.l.m.). La parte centrale e meridionale del paese è in maggioranza pianeggiante e solcata da numerosi fiumi, tra cui lo Zambesi. La costa, estesa per oltre 2400 km, è in gran parte costituita da pia-nure alluvionali, che in alcuni punti volgono a palude procedendo verso l’interno.

IdrografiaNella parte settentrionale del paese, al con-fine con il Malawi, si trova il lago Niassa che confluisce nel fiume Shire, un affluente del-lo Zambesi. I fiumi del Mozambico hanno un andamento da occidente, dove si trovano gli altipiani, ad oriente, verso l’oceano India-no ed il canale di Mozambico. Il più lungo è lo Zambesi che scorre al centro del paese, il Limpopo, non distante dal confine con il Sud Africa, il Rovuma che invece corre lungo il confine con la Tanzania e il Save.

ClimaLe condizioni climatiche del mozambico sono legate all’influenza di tre fattori: la calda corrente del mobambico che attenua le escursioni annue della temperatura e i contrasti termici tra oceano e terre emerse; l’altimetria, che sui rilievi determina invece una certa continentalità del clima; infine l’a-zione decisiva degli Alisei di Sud-Est e del monsone estivo che con l’umidità che ap-portano sono la principale causa delle pre-cipitazioni. Il clima del Mozambico pertanto è di tipo tropicale. Le maggiori temperature si hanno in gennaio, quando la media regi-strata va dai 27 °C della costa ai 21 °C delle

con il 53% dei voti. Per l’assemblea costi-tuente il Frelimo conquistò 129 deputati, la Renamo 112, e 9 rappresentati di tre partiti minori riuniti nell’Unione Democratica. Dalla formazione l’assemblea è riuscita a guada-gnare maggiore indipendenza dall’esecuti-vo, raggiungendo nel 1999 il 53% della pro-duzione legislativa. Nel 1996 il Mozambico ha contribuito a fondare a Lisbona la Co-munità dei Paesi di Lingua Portoghese, in-staurando così un legame sempre più saldo con la propria Madrepatria. Dopo il ritiro del Presidente Chissano, avvenuto nel 2005, il nuovo Presidente Guebuza ha proseguito la politica del predecessore, opponendosi tra l’altro in modo netto alla politica razzistica del vicino Zimbabwe di Mugabe. I profughi bianchi fuggiti dallo Zimbabwe sono infatti stati per la maggior parte accolti in Mozam-bico. Guebuza ha concesso loro non solo la cittadinanza mozambicana, ma anche le tenute agricole da tempo abbandonate che sono situate nel sud del paese. Gli agricol-tori bianchi rhodesiani sono diventati così cittadini mozambicani, mettendo a dispo-sizione della loro nuova patria la propria esperienza professionale in campo agricolo e creando buone prospettive per una ripre-sa dell’economia rurale, che tuttora risente degli effetti della guerra civile. Alla fine del 2009 il presidente Armando Emilio Guebuza è stato rieletto con il 76,5% di consenso, su-perando due partiti di opposizione.

MorfologiaIl Paese è diviso in due macro aree morfolo-gicamente distinte: a Nord la regione degli altopiani, alti in media 600 metri, tagliati

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zone interne più alte. La stagione che regi-stra le minori precipitazioni va da aprile ad ottobre.

Aree ProtetteDalla seconda metà degli anni novanta, il Mozambico si è attivato per istituire zone protette, creando parchi nazionali e riserve naturali. La regione è infatti ricca di specie animali di cui però ben una ottantina sono in pericolo di estinzione in quanto la pressione umana si fa sempre più alta e il territorio ha avuto il duplice problema di mine rimaste dalla guerra civile e di una superficie agrico-la in continua espansione. I parchi nazionali più importanti sono : Il Banine, Il Gorongoza, Lo Zinave. Nel 1991 la città di Mozambico è stata dichiarata patrimonio dell’Umanità . Situata sull’isoletta omonima collegata alla terra ferma da un lungo ponte di tre Km, la città era capitale della Colonia Portoghese dell’Africa Orientale ed è caratterizzata da un importante architettura rimasta invariata dal XVI secolo nei materiali, (prietre Omacu-ti), negli elementi decorativi e nelle moda-lità costruttive.

DemografiaIl territorio del Mozambico fu occupato dall’uomo in epoche relativamente tarde sia a causa del clima insalubre che spinse le comunità umane sugli altipiani interni, sia per il disordine idrologico che nei pempi passati interessò le basse pianure costiere. La popolazione del Mozambico ha superato nel 2007 i 20 milioni di abitanti, attestandosi intorno ai 21 milioni. Nel 2005 oltre il 60% di questi vivevano nelle zone rurali, mentre

il restante 40% si era ormai urbanizzato. Il tasso di crescita della popolazione si attesta intorno all’1,8% annuo, mentre la speranza di vita media è di 41 anni tra la popolazione maschile e di 40 anni tra quella femminile.

LingueLa lingua ufficiale del paese è il portoghese, che ha rappresentato la lingua franca di un paese dove nessun ceppo linguistico aveva il sopravvento sugli altri. Molto diffuse sono comunque le lingue bantu e lo swahili.

EtnieGruppi Neri 99.5% (Shangaan, Chokwe, Manyika, Sena, Makua, e altre), la maggior parte dei quali appartengono a etnie dei Bantu meridionali (97%) che sostituirono in epoche remote popolazioni di Boscima-ni. Alcuni tratti somatici arabi sono dovuti a frequenti contatti commerciali con mer-canti che frequentarono l’area prima della conquista europea. Bianchi 0.2% (perlopiù portoghesi, in crescita coll’afflusso di mi-granti dal Portogallo, Zimbabwe, Sudafrica, e Brasile); Mulatti 0.2%; Indiani 0.1%

Ordinamento dello Stato e IstituzioniIl Mozambico è una democrazia pluripar-titica dall’emanazione della nuova costitu-zione del 1990, che ha sostituito quella del 1975 che prevedeva l’esistenza di un unico partito, il FRELIMO. L’esecutivo consta di presidente, primo ministro e consiglio dei ministri. Dal 1994 esiste un’ Assemblea Na-zionale, composta di 250 deputati. Il suffra-gio è universale dai 18 anni di età. Il potere giudiziario è articolato in una Corte Suprema

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assume grandi proporzioni. Foreste assai fitte si creano invece lungo i fiumi.La pianta erbacea caratteristica e largamen-te diffusa è l’erba elefante, che cresce ri-gogliosa durante la stagione delle piogge e subito dopo si dissecca e viene raccolta da-gli indigeni che la usano come combustibile. Tra le piante arboree sono assai frequenti: il baobab, il mogano, l’ebano, il bambù, il ta-marindo, varie e numerose specie di acacie. Nel suo complesso però la flora del Mozam-bico rientra, per le caratteristiche generali, nel gran quadro della flora che si estende su tutta la regione costiera dell’Africa orientale tropicale.

FaunaLa fauna è particolarmente ricca, tanto da attirare numerosi cacciatori. Esistono però grandi parchi nazionali, tra i quali primeggia quello di Gorongosa, che si estende nella parte centrale del Mozambico, ai piedi del monte omonimo. I primati sono rappresen-tati da vari cercopitecidi e alcuni lemuridi, tra i quali notevole è il Galago crassicauda-tus. Tra i carnivori sono presenti il leone, il leopardo, lo sciacallo, il licaone e il protele.Abbondanti sono gli ungulati: elefanti, rino-ceronti, zebre, bufali, antilopi di varie spe-cie, lo gnu striato (Connochætes gnu), la giraffa, che tocca in questa regione il suo limite meridionale di estensione, vari iraci, l’ippopotamo e il facocero. L’avifauna rientra in quella dell’Africa meridionale.

MusicaLa musica del Mozambico é una delle più importanti manifestazioni della cultura di

e tribunali provinciali, distrettuali e munici-pali. Lo Stato rimane comunque organizzato secondo un modello presidenziale.

TurismoIl Mozambico non appartiene alle mete tu-ristiche tradizionali africane in quanto pur avendo grosse potenzialità di sviluppo del settore, le stesse sono ostacolate dalla ca-renza di adeguate infrastrutte. Oggi sta su-scitando un interesse crescente soprattutto presso gli operatori legati all’ecoturismo, a causa della natura incontaminata di mol-te aree dell’entroterra e dei gruppi di isole nell’Oceano Indiano, come gli arcipelaghi di Bazaruto e di Quirimbas. Le strutture turisti-che sono in generale piuttosto scarse e, nelle aree più selvagge, piuttosto esclusive.

FloraLa regione litoranea è in molte zone ab-bondantemente ricoperta di vegetazione dalle caratteristiche chiaramente tropicali, specie in corrispondenza degli sbocchi dei maggiori corsi d’acqua nell’Oceano Indiano. Non mancano però, principalmente nel-la parte meridionale, lunghi tratti sabbiosi privi di vegetazione. Largamente diffusa sulla costa settentrionale la formazione a mangrovie. Nelle pianure dell’interno, le savane si alternano con zone a boscaglia più o meno rigogliosa e fitta e con territori stepposi. Questi ultimi si estendono special-mente nella zona meridionale. La foresta tropicale è scarsamente rappresentata nel Mozambico settentrionale e non raggiunge mai sviluppi eccessivi. Si trova di frequente nelle regioni montuose, ma anche qui non

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questo paese. La musica tradizionale ha caratteristiche bantu accanto ad influen-ze arabe riscontrate principalmente nella zona nord e, in quanto tale, è normalmente suonata come musica di accompagnamen-to delle cerimonie sociali, principalmen-te come una forma di danza. La musica commerciale affonda le proprie radici nella musica tradizionale, ma si discosta da que-sta a causa dell’utilizzo di rimi e tecnologie importate da culture differenti. Un tipo di musica commerciale molto conosciuto è la marrabenta, originaria del sud del paese che non si limita ad essere una musica bal-labile ma, frequentemente, è caratteriazata da testi con contenuto di grande attualità sociale. La musica giovanile del Mozam-bico è caratterizzata dalla presenza di nu-merosi generi musicali, fra cui i principali sono Marrabenta, Hip-Hop, Passada, R&B e Dzukuta. Fra gli artisti sono da segnalare Azagaia, Mc Roger, Neyma, Dama do Bling, Ziqo, Denny OG, Yara, Doppaz, The Dream, DRP, 360 Graus, Valdemiro José, Estaka Zero, Gpro, Mahel, Young Sixties, Karim Djabar, Mr.Ripper, Lizha James, M-Eighteen, Trio Fam, ELEX (Lyrical Explosion), EDR (Esqua-drão do Rap), Marlene e New Squad.

LetteraturaQuesta sezione sugli argomenti letteratura e Africa è solo un abbozzo. Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wiki-pedia. La letteratura mozambicana si fa da sempre portavoce di alcune tematiche im-portanti quali la rivendicazione culturale, il patriottismo e la protesta sociale. Letteratu-ra e nazionalismo sono strettamente legati

per dar voce ad una nuova consapevolezza nazionale. Uno degli scrittori più importanti del paese, conosciuto anche al di fuori dei confini nazionali, è Mia Couto. Nato da una famiglia portoghese, grazie alla sua produ-zione letteraria ha saputo ben rappresen-tare il riscatto della sua terra permettendo ai lettori di conoscere numerosi aspetti del Mozambico. Paulina Chiziane è la prima donna mozambicana ad aver pubblicato un libro come autrice (1990).

TradizioniLe tradizioni presentano una base tipica-mente bantu, fusasi nel corso dei secoli con i costumi portoghesi.

CuriositàIl cantautore statunitense Bob Dylan ha de-dicato un brano al Mozambico. Il brano, inti-tolato appunto “Mozambique”, è contenuto nell’album “Desire”.

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Arte africanafocus

L’arte africana è l’arte prodotta nel conti-nente africano, dalla nascita dell’uomo all’e-tà contemporanea. Benché molto variegata, l’arte dell’Africa è accomunata da un forte senso religioso, legato allo spiritualismo delle differenti fedi locali. I colori maggior-mente impiegati sono il rosso, simbolo della fecondità e della vita, il bianco ed il nero, rappresentando la vita eterna e l’oscurità. Agli inizi del XX secolo molti artisti euro-pei d’avanguardia cominciarono a riunire maschere e statue africane: generalmente tralasciarono i tratti simbolici espressivi il mito religioso e l’ideologia ed interpretaro-no soltanto il loro aspetto esteriore, l’este-tica dei piani e dei volumi. Generalmente la rappresentazione del mito non è consistita in un’immagine fantasiosa della divinità, ma piuttosto in figure reali, che comprendono quelle ancestrali, oppure nelle maschere, usate nei riti protettivi dalle difficoltà della vita e nelle funzioni civili.Gli esponenti del movimento fauvista come André Derain, Henri Matisse e Maurice de Vlaminck furo-no i primi ammiratori dell’arte africana. Da allora l’influenza di questa arte determinerà in maniera definitiva qualsiasi tentativo di rinnovamento plastico.

Dalla Preistoria all’arte NokLe pitture rupestri del Neolitico si concen-trano agli estremi del continente: nel Saha-ra appaiono verso la prima metà del VI mil-lennio a.C. i giacimenti di Tassili: le pitture e le incisioni rappresentano quasi esclusiva-mente animali e si possono suddividere in due culture artistiche, la prima definita arte dei cacciatori e la seconda, più recente, arte

dei pastori; in Sudafrica vennero ritrovate delle pitture più moderne (III millennio) rea-lizzate dai Boscimani e raffiguranti scene di caccia, danze, combattimenti e riti magici, tra le quali la celebre “’Scena del pascolo di bovini”: in questa rappresentazione si mo-stra un intenso movimento di cacciatori che appaiano rimpiccioliti di fronte agli enormi animali, simboli di prosperità nel villaggio boscimano; c’è uno studio dettagliato del modello naturale, in cui viene creata la sen-sazione del volume tramite l’uso di colori diversi.

Le sculture africane più antiche, dopo quelle egiziane, sono alcune opere nigeriane del villaggio di Nok, dove venivano già realiz-zate opere interessanti come i busti. Qui si osserva la tendenza alla semplificazione che caratterizza gran parte della scultura negro-africana: vengono messi in risalto gli occhi espressivi, le ciglie arcuate e le forme morbide e rotondeggianti. L’arte scultorea ha i suoi inizi intorno al 500 a.C., e sembra concludersi nove secoli più tardi; ciò no-nostante, la sua influenza risorge ad Ife, la capitale più antica della etnia Yoruba, che raggiunge una forma d’arte incredibilmente naturalistica, manifestata in diversi busti di produzione locale; queste figure, utilizzate durante le cerimonie funerarie, con ogni probabilità erano costituite da una testa conficcata su di un palo che poi veniva rico-perto di vestiti. Quando nel 1910 arrivarono nel mondo occidentale i primi esemplari di queste sculture, si pensò subito si trattasse di opere di qualche lontana colonia greca, forse di artisti romani oppure egiziani.

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estendono soprattutto in Liberia, in Guinea e nell’est della Costa d’Avorio: più che nelle statue, essi si sono specializzati nella fabbri-cazione di ricche maschere. I Senufo vivono nella savana umida della zona interna della Costa d’Avorio; non formano una sola unità politica ma riescono a mantenere la loro or-ganizzazione in un insieme di tribù indipen-denti. Gli artisti locali vengono iniziati alla creazione dell’arte e sono molto rispettati dalla popolazione, poiché considerati come gli intermediari delle divinità: vivono in case circolari dalla struttura di legno, con muri di fango e pietra, e con il tetto di paglia. Si re-alizzano tre grandi tipi di statue: deblè (per i riti di fecondità), degelè (più schematiche, impiegate nelle cerimonie funerarie), e san-dongo (con profili più angolosi). Producono invece pochissime maschere delle denomi-nate ponyungo, quando si tratta di rappre-sentazioni zoomorfe, e gpelye, per le figure umane. Agli inizi del XVIII secolo la regina dei Baulé con tutto il suo popolo abbandona la Confederazione Ashanti, e si trasferisce nella Costa d’Avorio. Sono degli eccellenti orefici, come gli Ashanti, ma non posseggo-no l’abilità nell’intaglio del legno, mestiere che impareranno dai Gurò: la loro arte sor-prende per la raffinatezza e la delicatezza e particolarmente per la rifinitura molto ac-curata, caratteristiche per le quali vengono apprezzate nel mondo occidentale. Tende alla forma geometrica, con un volto ovoi-dale, una pettinatura triangolare e con una forte predominanza della curva degli occhi e delle sopracciglia. L’artista scolpisce le fi-gure degli antenati, da essere poi venerate come rappresentazione dei loro defunti;

Africa occidentaleIn tutto il settore occidentale del continente, ad esclusione del Senegal, viene mantenuto ancora un modello tribale, dovuto in mag-gior parte alla forte resistenza opposta alla penetrazione dell’islam: questo isolamento ha favorito lo sviluppo di un’arte più per-sonale ed individualistica. All’infuori della Guinea-Bissau vivono i Bidyogo, artefici di un’arte molto simile ai loro vicini, i Baga: realizzano infatti grandi maschere, a metà strada fra il naturalismo e l’astrazione. I Nalu, originari dall’alto Niger, sono domina-ti una casta sacerdotale che ne controlla la vita sociale e religiosa: la loro opera più im-portante è la maschera Banda, che raggiun-ge anche dimensioni superiori ai due metri. È decorata con motivi zoomorfi differenti, ad esempio delle fauci di coccodrillo; create per seminare il terrore fra i non iniziati, rap-presentano lo spirito delle acque, chiamato con lo stesso nome. La maschera viene soli-tamente indossata orizzontalmente sulla te-sta; l’artista comincia ispirandosi ad un volto umano che poi va allungando, stilizzandone la forma, e si decora con motivi geometri-ci e con colori vivaci. I Mendi, nella parte meridionale della Sierra Leone, si distinguo-no per le maschere Bundu utilizzate nei riti d’iniziazione per le donne: impiegata nelle cerimonie rituali della pubertà femminile, cioè al passaggio all’età fertile, sorprende per il suo aspetto caricaturale con un’enor-me testa, una fronte ampia ed una vistosa capigliatura, con una grande abbondanza di elementi decorativi. Esiste un gruppo di et-nie con caratteristiche molto simili compre-se nella denominazione Dan-Ngere, che si

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quando la figura umana viene ritratta, essa ne conserva la solenne bellezza, così come appare nella maschera di un uomo e di una donna. Per sfortuna, l’arte attuale dei baulé si è fatta assai monotona e si limita a ripe-tere i modelli del passato.

Sahel occidentaleA differenza delle altre regioni africane, qui si formano i grandi imperi, quasi tutti convertiti all’islamismo: fra tutti spiccano i Bambara ed i Dogon, etnie stanziate nel Mali. Entrambi praticano una religione ani-mista ortodossa, in cui la vita culmina nel tyiwara, la tappa che mette in contatto l’uo-mo con la natura. Questi realizzano molte maschere, denominate anche tyiwara, che ne evocano la comunione spirituale: que-ste maschere hanno le sembianze di una antilope e sono elaborate quasi in due di-mensioni. I Dogon si stabiliscono nel loro attuale insediamento verso il XIV secolo; allo stesso modo dei Bambara, rifiutano in un primo momento l’imperialismo religioso dell’islam. Oggi tuttavia abbondano le mo-schee, come quella di Djenné, uno dei pochi esempi dell’ architettura monumentale in Africa. La moschea, la cui facciata principale presenta tre torri, mostra numerosi pilastri che rompono la monotonia del muro con effetti di dinamismo e di chiaroscuro; per-fino nelle travi conficcate si cerca di man-tenere la distanza e la proporzione. La loro arte è condizionata dal fatto che lo scultore ed il fabbro sono la stessa persona, quin-di si applica un’indubbia rigidità di piani ed un’accentuata astrazione. Assieme ad una grande varietà di maschere è frequente in-

contrare opere che ricordano i nommos, o spiriti degli antenati.

Golfo di Guinea e NigeriaÈ il territorio che ha avuto maggior contat-to con l’esterno: verso la fine del XV secolo giungono in Ghana i primi marinai porto-ghesi: comincia così un intenso commercio d’oro e di schiavi che perdura fino all’Otto-cento. In Ghana salgono al potere gli Ashan-ti: nel XVIII secolo Osei Tutu (1695-1731) fonda la Confederazione Ashanti, con capi-tale Kumasi, che rimase in vita fino alla fine del secolo. Qui si esercita l’arte cortigiana che impiega l’oro per i gioielli e le armi, spe-cialmente negli elmi. Fra i creatori popolari, laboriosi lavoratori del legno, abbondano le akwa’ba, le bambole portatrici della fertilità: appare come un interessante lavoro di dise-gno del tronco e delle braccia, che hanno forma conica, con la testa che mostra delle dimensioni enormi, con un grande cerchio decorato con segni geometrici e degli occhi molto espressivi. In questa cultura sorpren-de la totale assenza di maschere. In Nigeria gli Yoruba, originari del lago Ciad, creano un forte centro di potere, che alterna anch’es-so l’arte cortigiana a quella popolare; la loro arte eredita i tratti del Benin ed è nelle nu-merose immagini femminili dove meglio si esprime, come si può notare nella famosa “Donna che porta suo figlio”, che simboleg-gia l’importanza della donna come protet-trice della società tribale esemplificata dal bambino. È molto tipica degli Yoruba l’ado-razione dei gemelli - chiamati ibeji - a tal punto che se uno dei due muore, la madre ne fa realizzare una statua che lo rappresenti

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femminili - dette bieri - come dei manici di una cassa, nel cui interno vengono conser-vati i crani degli antenati più insigni. I bieri, spiriti guardiani della cassa, vengono ispirati ai modelli più grezzi, fino alla rappresenta-zione del corpo intero. Le maschere fang sono molto semplici ed astratte, e posso-no raggruppare varie immagini in una sola, come è il caso della rifinitura quadrifacciale: la testa è sproporzionata, perché è il luogo di incontro fra l’intelligenza e lo spirito, per-ciò se ne sottolineano i dettagli della fronte ampia e la capigliatura, realizzata con forme triangolari.

Africa centraleI regni più potenti di quest’area furono quelli del Congo e Loango alle foci dello Zaire, e i Kuba, Luba e Lunda-Tchokne a sudest: in questi luoghi sono molto caratteristiche le case rettangolari con il tetto piramidale. Nel passato si formarono nella regione degli stati feudali, composti da diversi regni: i Kuba, at-tivi dal XVII secolo, sono autori di molte ope-re che esaltano la figura dei propri ndop, re locali che - pur dotati di attributi sacri - erano eletti da un’assemblea che poteva destitu-irli. I re venivano rappresentati in attitudine solenne e con una spada cerimoniale quasi distrutta, impugnata con la mano sinistra, come attributo di potere. Ai confini orientali dei Kuba si estendeva il regno Luba, collo-cato al nord del lago Tanganica: fra le opere principali di questo popolo risaltano i pog-giatesta, anche oggi molto comuni; un sen-so estetico comune animava gli artisti, per cui è difficile distinguere fra arte cortigiana e popolare. Uno dei primi regni che entrò in

e che lei possa proteggere tanto come l’altro figlio vivo. In stretta collaborazione con gli Yoruba, venne ritrovato l’importante regno del Benin, che vede le sue origini già nel XIII secolo. Spicca di nuovo un’interessante arte cortigiana, in cui domina la fusione del bron-zo; in un’epoca così precoce, intorno al 1400, entrano in contatto con i portoghesi, che descrivono la capitale come un recinto cir-condato da una muraglia alta tre metri e con edifici lussuosi al suo interno. A quest’epoca corrispondono i bassorilievi che presentano individui in abiti europei e le enormi placche bronzee decoranti il palazzo reale. L’epoca di splendore artistico trascorre fra il XIV ed il XV secolo, il cui frutto sono le magnifiche teste di Ora. Molto vicine al naturalismo dell’arte ife, queste immagini vengono usate durante le feste annuali, creando un netto contrasto fra la soavità del volto e la decorazione del-la capigliatura. Al sud della Nigeria, lungo il corso del fiume Niger vivono una serie di popolazioni, quali gli Igbo, gli Ibibio e gli Ekoi. Gli Igbo sono pescatori che vivono sul delta del Niger; in questa etnia il colore bianco è simbolo della morte, rappresentando infatti la nuova vita spirituale dell’aldilà; quindi, le maschere e le figure degli antenati appaiono solitamente con i volti imbiancati. Gli Ibibio al contrario si dedicano principalmente all’agri-coltura, appartenendo ad una società molto gerarchica. Vicino alla frontiera con il Came-run vivono gli Ekoi, creatori di un particolare realismo che li porta perfino a ricoprire le statue con pelle di antilope, come per esem-pio, nell’opera le teste umane. Nella selva equatoriale spiccano i Fang: questi, nel culto degli antenati, impiegano le figure maschili o

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contatto con le altre civiltà fu quello dei Ba-kongo che, fin dal XV secolo, stabilì relazioni con i navigatori portoghesi; l’intenzione ini-ziale fu quella di dominare il Congo, ma alla fine furono respinti in Angola, paese ancora oggi molto legato alla storia del Portogallo. I Bakongo realizzano delle sculture femminili straordinarie; tuttavia scarseggiano le ma-schere rituali, molto probabilmente a causa dell’influenza del Cristianesimo. Nella regio-ne del Kwango-Kasai spiccano i Basuku, le cui opere più conosciute sono le maschere Hemba: venivano utilizzate nelle danze che concludevano i riti d’iniziazione, con tratti anatomici molto dettagliati e voluminosi. La duratura presenza dei portoghesi nello Zaire ha potuto influire in moltissime opere, il cui realismo ricorda tratti dell’arte medievale.

Africa orientale e australeAlla frontiera fra Mozambico e Tanzania vi-vono i Makonde, volontariamente isolati dal mondo esterno, per cui sono riusciti a re-alizzare un’arte molto personale. Vivono in una società fortemente matriarcale, che ar-riva anche a convertire la donna in un mito: di fatto, secondo la mitologia makonde, per prima nacque la donna e da lei uscì qual-cosa di simile, ossia l’uomo. Gli artisti locali lavorano con una certa preferenza l’ebano, in cui spicca il modello denominato ujiamaa, una colonna con molte figure in posizioni diverse, rappresentative della genealogia della tribù; la forma del tronco dell’albero, normalmente storta, facilita queste strane composizioni: è un albero che rappresen-ta la genealogia della tribù; tutte le figure nascono e si appoggiano su una coppia di

antenati. Nell’isola di Madagascar, dove si mescolano etnie indonesiane, arabe e afri-cane, risaltano le strutture funerarie come i cippi commemorativi, realizzate con im-pressionante naturalismo.

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ecoturismofocus

Ecoturismo è la contrazione delle parole turi-smo ecologico. È una forma di turismo incen-trato sull’impegno ambientalista e sociale. La paternità del termine “ecoturismo” è gene-ralmente attribuita all’architetto messicano Hector Ceballos-Lascurain, autore di nume-rose pubblicazioni sul tema. Nel 1988 egli coniò la seguente definizione di ecoturismo:

«Viaggiare in aree naturali relativamente in-disturbate o incontaminate con lo specifico obiettivo di studiare, ammirare e apprezzare lo scenario, le suee piante e animali selvag-gi, così come ogni manifestazione culturale esistente (passata e presente) delle aree di destinazione»

La definizione poi rielaborata e rivista dai principi dettati nella Dichiarazione di Quebec del 2002, dichiarato dalle Nazioni Unite anno internazionale dell’ecoturismo. In questa oc-casione l’UNEP (Programma Ambiente del-le Nazioni Unite), l’UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo) e l’International Eco-tourism Society hanno organizzato il summit mondiale dell’ecoturismo a Quebec (in Cana-da) al quale hanno partecipato 1.169 delegati da 132 diverse nazioni che hanno contribuito alla stesura della Quebec Declaration on Eco-tourism. Il 2002 è stato l’anno in cui è stata coniata una definizione condivisa sul signifi-cato del termine ecoturismo che ha superato il concetto di turismo ecologico per incorpo-rare anche gli aspetti legati al rispetto della comunità locale (sociale) ed il suo sviluppo economico oltre la soddisfazione del turista. Il summit ha espresso un ampio scacchiere di interessi per una tematica di crescente

importanza non solo come settore di note-vole potenzialità per lo sviluppo economico, ma anche come potente strumento per la conservazione dell’ambiente naturale a con-dizione che esso venga adeguatamente ge-stito. Tali concetti, in sintonia con la filosofia delle Nazioni Unite e della sua agenzia spe-cializzata, la World Tourism Organization, de-vono cercare di conciliare la domanda dei tu-risti di fruizione delle risorse naturali, sociali, etiche e culturali, con l’esigenza di garantirne nel contempo l’integrità accrescendone anzi le potenzialità per il futuro. L’ecoturismo in questa prospettiva è caratterizzato da alcuni aspetti peculiari: è mirato alla promozione di uno sviluppo sostenibile del settore turisti-co, non determina il degrado o l’esaurimen-to delle risorse ovvero minimizza l’impatto, concentra l’attenzione sul valore intrinseco delle risorse naturali rispondendo ad una fi-losofia più biocentrica che antropocentrica, richiede all’ecoturista di accettare l’ambiente nella sua realtà senza pretendere di modifi-carlo o adattarlo a sua convenienza, si fonda sull’incontro diretto con l’ambiente e si ispira ad una dimensione cognitiva diretta.

Una delle definizioni di ecoturismo maggior-mente condivise è quella dell’International Ecotourism Society che recita:

«l’ecoturismo è un modo responsabile di viaggiare in aree naturali, conservando l’am-biente e sostenendo il benessere delle po-polazioni locali»

Secondo questa definizione, l’ecoturismo ha una forte componente programmatica e

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descrive non solo un determinato segmen-to della domanda, ma anche un insieme di risultati auspicabili, che possono essere rias-sunti come segue:

• compatibilità ambientale e socio-cul-turale come condizione fondamentale.

• apporto di benefici per i progetti di pro-tezione dell’ambiente e per la popola-zione locale (partecipazione, creazione e ampia distribuzione di reddito).

• accrescimento della consapevolezza ambientale e maggiore accettazione della conservazione della natura come uso del territorio proficuo e adeguato (sia tra i turisti che tra gli altri soggetti interessati allo sviluppo locale).

In base a questa definizione l’Associazione Ecoturismo Italia, fondata a Brescia da nel dicembre del 2002 da 11 organizzazioni, re-ferente italiano dell’International Ecotourism Society, propone una sua definizione:

«un modo di viaggiare responsabile in aree naturali, conservando l’ambiente in cui la co-munità locale ospitante è direttamente coin-volta nel suo sviluppo e nella sua gestione, ed in cui la maggior parte dei benefici resta-no alla comunità stessa»

Un importante punto di criticità dell’ecotu-rismo come del turismo in genere è quello dell’elevato costo ambientale dei viaggi aerei verso molte delle destinazioni in altri conti-nenti (Asia, Africa, America Latina). Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia, il tra-sporto aereo produce l’1,4% delle emissioni

mondiali di CO2 ed è destinato a crescere. Secondo l’associazione internazionale dei trasporti aerei, un aereo emette 360 tonnel-late di CO2 in 600 minuti sulla tratta Roma-New York, o 42 tonnellate di CO2 nei 70 minuti di un semplice Roma-Venezia. Il costo medio per la neutralizzazione di emissioni di gas serra, secondo le stime di AzzeroCo2, è di circa 25 euro per tonnellata di anidride carbonica.

Il turismo responsabile è un approccio al tu-rismo nato alla fine degli anni ottanta e ca-ratterizzato da una duplice preoccupazione: da un lato, quella di porre al centro dell’espe-rienza turistica la comunità ospitante, dall’al-tro, quello di incentivare l’uso delle risorse generate dal turismo stesso per lo sviluppo complessivo (umano, culturale, sociale ed economico) del territorio interessato dal fe-nomeno turistico.

«Il turismo responsabile è il turismo attuato secondo principio di giustizia sociale ed eco-nomica e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture. Il turismo responsabile riconosce la centralità della comunità locale ospitante e il suo diritto ad essere protagonista nello svilup-po turistico sostenibile e socialmente respon-sabile del proprio territorio. Opera favorendo la positiva interazione tra industria del turismo, comunità locali e viaggiatori.»

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storia del prodottoresort

Un Resort è una struttura polivalente com-prendente più servizi offerti al cliente, in questa il cliente può rilassarsi e usufruire dei vari servizi compresi nella struttura stessa. Normalmente l’edificio destinato a diventa-re un resort veniva edificato direttamente in una zona di grande attrattiva turistica, ma negli ultimi decenni è diventato comune fare l’inverso, ovvero realizzare la struttura in un luogo in sostanza privo di attrattive turisti-che e costruire l’edificio in modo tematico, prendendo un tema portante e realizzandovi sopra l’intero resort riferendo tutte le attività e le attrazioni a quel tema.

All’interno di un Resort generalmente si tro-vano alberghi,bar, ristoranti, piscine enei Resort più grandi si possono trovare an-che night club, stazioni termali, casinò, cen-tri per congressi, arene per eventi sportivi, teatro, cinema e luna park.

Negli ultimi anni si sono diffusi (in particola-re nei grandi centri turistici) dei Megaresort caratterizzati dalla grandiosità strutturale e e dall’enorme capacità alberghiera, in parti-colare la città di Las Vegas, in Nevada è la più ricca al mondo di queste strutture; pri-mo tra tutte è lo Stratosphere Las Vegas, un enorme hotel casinò situato sulla Las Vegas Strip, dotato di 2.444 stanze d’albergo, più di 7.000 mq di superficie ed una torre alta circa 350 metri.

Abbiamo poi il Mandalay Bay Resort and Casino, famosissimo hotel casinò situato sulla famosa Las Vegas Strip dotato di 3.309 stanze per ospitare i clienti ed è dotato di

un casinò che si estende su una superficie di 13.000 mq. Accanto a questa struttura si può trovare il Mandalay Bay Convention Center, una struttura di 93.000 mq che ospi-ta spesso convention, esposizioni, concerti e avvenimenti sportivi come incontri di pu-gliato, lotta libera e arti marziali. Ha ospitato anche il celebre spettacolo Mamma Mia!. Il tema portante di questa struttura (molti resort di Las Vegas hanno una tematica che fa da sfondo alle decorazioni) è il sud-est asiatico.

Il Luxor Hotel è un resort, ossia una struttu-ra polivalente che funge da albergo, casinò e luogo di intrattenimento, che conta una capacità di 4.407 tra stanze e suite e il suo tema portante è indubbiamente l’antico Egit-to: infatti la forma a piramide lo rende uno dei più riconoscibili hotel-casinò della città. E’ stato inoltre uno dei primi alberghi ad essere costruito con un tema portante. La costruzione iniziò nel 1991 parallelamente alla costruzione di altri grandi resort tema-tici come il Treasure Island e il restauro dell’ MGM Grand, ed aprì i battenti il 15 ottobre di due anni dopo. Il Luxor Hotel situato al numero 3900 della Las Vegas Blvd, nel sud di Las Vegas, la via è particolarmente nota anche con il nome di Las Vegas Strip, il Luxor è situato all’estremità sud della famosa via, davanti al McCarran International Airport, ed è incastonato tra l’Excalibur e il Mandalay Bay, le tre strutture sono collegate tra loro da una ferrovia interna.

Senza dubbio da citare è lo Wynn Las Vegas Resort and Country Club è un hotel e casinò

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5 stelle a tema di Las Vegas. Si trova sul-la Strip, la via dei più famosi Casinò di Las Vegas, possiede 2.715 stanze, un casino di 10.200 mq ed una cascata d’acqua che fi-nisce in un lago artificiale di 12.000 mq, sui quali vengono proiettate delle immagini, creando lo show denominato “Lake of Dre-ams”. Il Wynn di Las Vegas, a differenza dei precedenti hotel creati sulla Strip da Steve Wynn come il Bellagio o il Mirage, è stato concepito con una filosofia differente: non presenta infatti nessuna attrazione visibile all’esterno dell’hotel per attirare i passanti, ma occorre entrare nell’albergo per godersi lo spettacolo. Wynn ha motivato la scelta dicendo che non sono fonte di guadagno gli osservatori di passaggio, ma solo gli ospiti.Il Wynn è anche il primo casino a include-re un rivenditore di auto di lusso, Ferrari e Maserati.

Ugualmente importante è il The Mirage, un enorme e spettacolare hotel casinò di Las Vegas è dotato di 3.044 stanze e costrui-to con il tema portante della Polinesia e dell’arte polinesiana: all’esterno della strut-tura, infatti, si trova un parco caratteristico per le sue 1200 palme e la riproduzione di un vero e proprio vulcano alto più di 16 me-tri dalle cui pendici si riversano a cascata 119.000 galloni d’acqua al minuto. Tutte le sere dopo il tramonto ogni 15 minuti il vul-cano simula un’eruzione con tanto di lava e vere fiamme. Questo spettacolare evento è presente sin dall’apertura del resort per-tanto vanta di essere il primo show gratu-ito della Strip. Sull’onda di questo successo nacquero in seguito le battaglie dei pirati al

Treasure Island e le fontane del Bella-gio. La notte del 3 febbraio 2008 lo sto-rico vulcano del Mirage ha dato sfogo alle sue fiamme per l’ultima volta. At-tualmente infatti è in fase di smantella-mento per far posto ad una sua replica di dimensioni nettamente più grandi del quale però non si hanno altre informa-zioni. L’inaugurazione è prevista per la fine del 2008.All’interno dell’edificio sono presenti anche diversi ristoranti che cucinano cibi secondo le ricette di diverse cuci-ne internazionali, i più conosciuti sono: Japonais, STACK, Fin, Kokomo’s, Onda Ristorante & Wine Lounge, Samba Bra-zilian Steakhouse.Altre attrazioni sono le Tigri bianche cu-stodite al suo interno e i frequenti spet-tacoli di artisti internazionali.

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storia del prodottohotel

Un albergo, o hotel, è un’impresa ricettiva che fornisce un alloggio previo pagamento, utilizzato solitamente per soggiorni di bre-ve durata e specialmente dai turisti. Molto spesso, gli alberghi forniscono anche un alto numero di servizi per gli ospiti, come un ristorante, una piscina, nonché servizi di vario genere per bambini. Alcuni alberghi presentano al loro interno anche una sala per le conferenze, al fine di incoraggiare gruppi di persone ad organizzare convegni e Incontro|incontri nel proprio stabile. Gli al-berghi si differenziano dai Motel in quanto questi ultimi, normalmente situati lungo le arterie di comunicazione, permettono il par-cheggio del veicolo all’interno della struttura e offrono servizi di assistenza tecnica agli automobilisti.

Cenni storiciNell’antichità gli alberghi di cui si hanno notizie precise furono situati ad Olimpia ed Epidauro, dove in diversi periodi dell’anno, un numero considerevole di persone si riu-niva per assistere a manifestazioni sportive, celebrazioni religiose o a grandi allestimen-ti commerciali. Se i viaggiatori più poveri si dovevano accontentare di tendopoli o barac-che, quelli più facoltosi trovavano rifugio in strutture costruite appositamente e formate da camere separate, collocate intorno ad un cortile con colonnato. Nell’antica Roma, lun-go le strade apparivano i cartelli indicanti i vari hospitia e deversoria, talvolta descritti come luoghi promiscui e pittoreschi. Nel Me-dioevo, per volere degli ecclesiastici, sorsero xenodochi ed ospizi non molto diversi dalle moderne pensioni-convitto, aventi lo scopo

di permettere ai pellegrini un riposo ed un soggiorno tranquillo. Dopo il Mille si iniziò a delineare la figura professionale dell’alberga-tore moderno e proprio in quel periodo gli osti e i locandieri costituirono una loro corpo-razione con tanto di regolamento.Se il periodo rinascimentale contribuì ad in-culcare il gusto per la buona tavola e per le maniere cortesi ed eleganti, ancora sino al Settecento i ceti altolocati preferivano l’ospi-talità privata, ma l’intensificarsi dei traffici, dei commerci finì, inevitabilmente, per dare vita ad una industria alberghiera pronta ad accogliere una clientela eterogenea. Nell’e-poca moderna le nuove tecnologie hanno contribuito a far evolvere gli alberghi verso centri pensati anche per il lavoro, in parti-colare per realizzare conferenze e convegni sfruttando ambientazioni anche di grande impatto quali quelle che si trovano in molti art hotel.

Servizi ed infrastruttureLa hall | La hall consente agli ospiti di acce-dere direttamente alle principali aree dell’al-bergo. Tra l’esterno e la hall c’è uno spazio intermedio che funziona da atrio d’ingresso e protegge la hall dalle escursioni termiche esterne. Per favorire l’ingresso le due porte dell’atrio devono essere automatiche e si de-vono aprire compiendo spostamenti laterali. Una soluzione alternativa all’atrio è l’uso del-la porta girevole.Ricevimento | La Reception o front office è il banco posizionato in un punto ben visibi-le della zona hall dove avvengono i contatti tra il personale dell’albergo e i clienti. Questo bancone è un vero e proprio settore che si

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occupa dell’accoglienza e delle procedure d’ingresso, di soggiorno e d’uscita dei clienti dell’albergo. Questa area è spesso collegata, attraverso un’apertura, con il back office che è accessibile solo al personale e viene usato come sede dell’amministrazione alberghiera e di direzione delle imprese turistiche. Il per-sonale, soprattutto negli alberghi di lusso, è tenuto a entrare nella struttura alberghiera attraverso un ingresso riservato e transitare lungo un’area dove spesso sono situatispo-gliatoi, bagni e stoccaggio.Aree comuni | Le aree comuni interne sono pianificate per lo sviluppo delle attività ricre-ative (soggiorno, lettura, TV, relax, intratteni-menti, giochi, sport, ecc.), socioculturali (con-vegni, seminari, proiezioni, ecc.), lavorative (riunioni, mostre, esposizioni, fiere).Le aree comuni esterne possono include-re piscina (ordinarie, terapeutiche, termali, ecc.), i campi da gioco (tennis, golf, calcio, ecc.), le zone per attività ginniche e ricreative (solarium, parchi per bambini, ecc.) gli spazi per spettacoli (piste da ballo, anfiteatri, ecc.), ristoranti, bar e aree di soggiorno.Zona bar | La zona bar include un banco per la distribuzione dei prodotti, le sedie (o pol-trone) e i tavolini per il soggiorno dei clienti.Sala ristorante | La sala ristorante è colle-gata direttamente con la hall e si posiziona vicino alle aree congressuali, di soggiorno o bar. Spesso, se l’albergo è situato in una zona urbana, la sala ristorante non c’è, mentre per luoghi lontani dai centri urbani la presenza della sala ristorante potrebbe risultare vitale per la vendita delle camere.Grande cucina | La grande cucina è dedita alla produzione degli alimenti ed è formata

da quattro aree operative: conservazione, preparazione, cottura e lavaggio. L’entrata delle materie prime deve avvenire assolu-tamente attraverso un ingresso apposito come previsto dalle norme HACCP. Tra l’area operativa e la sala ristorante ci deve essere un’area intermedia di solito usata per custo-dire tovaglie e dotazioni della sala ristorante. Questo spazio serve per proteggere la sala ristorante dai rumori e dagli eventuali incendi della grande cucina.Zona a parcheggio | Le zone a parcheggio ven-gono pianificate sia all’interno (di solito piani interrati) che all’esterno. Una zona parcheggio autonoma migliora la qualità del servizio e, in altro caso, l’albergo dovrà fornire una navetta specializzata per il trasporto dei clienti o un ser-vizio di presa e riconsegna dell’auto.Aree tecniche e di servizio | Le aree tecni-che e di servizio includono le centrali degli impianti, la lavanderia (che spesso non c’è perché vengono usate imprese esterne, di modo da avere costi di lavaggio solo quan-do vengono vendute le camere), le zone di stoccaggio, il guardaroba centrale e le zone per il personale (amministrazione, zone di soccorso, spogliatoi, ecc.).Piani camere | I piani camere sono program-mati per stare ai piani superiori. I piani ca-mere vengono collegati con scale, ascensori e uscite d’emergenza. Le scale e gli ascen-sori del personale devono essere distinte da quelle destinate al pubblico. Il piano camere può essere di vari tipi: rettangolare, a torre quadrata, a torre circolare o ad atrio. In cia-scun caso cambia il fattore perimetro, ossia il rapporto tra il perimetro totale e la somma delle larghezze di tutte le camere. Un fattore

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perimetro più piccolo è indice di un servizio di migliore qualità. Il fattore perimetro più elevato è quello del piano rettangolare (1,7), mentre quello più basso è del piano a torre circolare (prossimo a 1).Camere | La camera è costituita dai seguen-ti elementi: l’area d’ingresso, il guardaroba (immediato all’ingresso) dotato di un mobile per depositare i vestiti e le valige, la cellula bagno che contiene il vaso (wc), il bidet (che non viene inserito in alcune tipologie alber-ghiere internazionali), il lavabo e la cabina doccia (se c’è forte afflusso di clienti asiati-ci, è preferibile optare per la vasca), la zona letto, l’area scrittoio/toletta che include un tavolo con sedia, specchio (in grado di riflet-tere l’intera figura del cliente), la televisione e il frigobar contenente antipasti e bevande (pagate al termine del soggiorno), e tutto l’occorrente per la preparazione di un tè o un caffè (tazze, cucchiaini, un bollitore elet-trico, nonché bustine di caffè istantaneo, tè, zucchero, latte e limone). l’area di soggiorno posta in fondo alla camera è che può variare di dimensioni, da una poltroncina fino a due o più poltroncine e tavolino con fiori, cesto di frutta o bottiglie, il cavedio degli impianti che si pone tra i bagni di due camere, dove sono installati gli impianti idraulici. Il cavedio ha anche un’apertura in prossimità del corridoio (lungo i piani camere), di solito ricoperto con tende o quadri.Un’eccezione è rappresentata dal sistema alberghiero giapponese, in cui gli spazi sono ristretti il più possibile, e gli ospiti alloggiano in capsule provviste di poco più che un letto.Servizi generali | I clienti pongono molta at-tenzione alla stanza da bagno. In particola-

re: funzionalità dei servizi igienici, purezza dell’aria e pulizia dell’ambiente. Per dare questo senso di salubrità, spesso l’ammini-strazione mette un mazzo di fiori freschi.Secondo la fonte Italian Hotel Monitor in un’indagine del 2003 i servizi più desiderati dai clienti sono una buona insonorizzazione, letto largo e confortevole, aria condizionata regolabile. I meno richiesti risultano invece essere videoregistratore, fax in camera, PC e radio. Tra quelli di media richiesta compaiono televisore a 21 pollici, minibar, telefono diret-to e cassaforte.Zona letti | In merito ai letti, le dimensioni medie si attestano tra i 190 e 210 centimetri. Tuttavia possiamo meglio definire le dimen-sioni nel seguente modo tra 80 e 120 centi-metri per un letto singolo; tra 80 e 100 centi-metri per letti singoli aggregabili tra loro;160 centimetri (tipo “Queen”) per letti doppi da inserire anche nelle camere matrimonia-li (nelle catene alberghiere internazionali la dimensione del letto doppio si attesta a 137 centimetri); 180 centimetri per letti matri-moniali del tipo “California King” e 200 centi-metri per il tipo “King”. I letti dunque devono essere confortevoli e le stanza d’albergo de-vono avere i sommier, ossia delle strutture in legno appoggiate su quattro piedi e che contengono uno strato di molle e di elementi isolanti e di rivestimento. I materassi devono avere a loro volta, all’interno, uno strato di molle che garantiscono flessibilità ed evita-no l’insorgere di avvallamenti. I letti devo-no essere elevati dal pavimento di almeno 25 centimetri per garantire una pulizia effi-ciente. Per ogni letto, se aggregabile, deve essere inserito un comodino largo 40 – 45

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cm, profondo 35 – 40 cm ed elevato dal pa-vimento di 55 – 65 cm. Il letto singolo, invece, deve essere affiancato da due comodini, cia-scuno su un fianco. Il copriletto deve coprire tutto il letto sino a 5 – 10 cm dal pavimento. I colori del copriletto devono essere in sinto-nia con i colori della camera. La biancheria dei letti (e soprattutto i lenzuoli) devono es-sere puliti e dare senso di morbidezza e fre-schezza. Ogni letto deve avere due cuscini: uno sul letto, l’altro a disposizione del cliente nel guardaroba.

Art Hotel

Art hotel è un termine che identifica hotel caratterizzati da una personalizzazione degli spazi legata a cromatismi o inserimenti di complementi di arredo ispirati da opere di ar-tisti o loro vere e proprie creazioni. In questi hotel gli spazi comuni acquisiscono un forte potere comunicativo, fino a diventare un va-lido strumento di comunicazione strategico aiutando a sviluppare consapevolezza, iden-tificazione del cliente con il concept proposto dall’hotel. Caratteristica degli art hotel è l’at-tenzione al potere comunicativo rispetto ai tradizionali hotel, ovvero a quegli hotel che non presentano una forte caratterizzazione degli ambienti in quanto propongono una forma di ospitalità diversa perché diverso è il tipo di pubblico a cui vogliono rivolgersi e l’im-portanza degli strumenti di comunicazione che supportano la visibilità dei Concept Hotel.

Hotel des Académies et des Arts | ParisIl primo art hotel costruito si trova a due passi dai Giardini del Lussemburgo e da Montpar-

nasse, ed é interamente dedicato alla crea-zione artistica. Prima di tutto, perché questo boutique hotel ha scelto per domicilio la medesima via del quartiere di Montparnas-se nella quale Modigliani aveva il suo atelier. Inoltre, perché si trova proprio di fronte alla celebre Académie de la Grande Chaumière, all’interno della quale si sono succeduti arti-sti del calibro di Gauguin e Giacometti. Infine perché i proprietari, Charlotte e Laurent In-chauspé, hanno lasciato carta bianca al pit-tore Jérôme Mesnager per dipingere i suoi famosi “corpi bianchi”. Quanto a Sophie de Watrigant, le sue sculture ornano in parti-colare il vano delle scale dell’edificio. Nella sala di video-arte dell’hotel, inoltre, vengono proiettati differenti filmati di artisti.

Hotel design e chic che associa charme e creazione artistica.

Nelle camere, inoltre, si fondono forme clas-siche e materiali moderni, toni prugna o tal-pa o rosso teatrale, comfort e lusso discreto.Il tutto é arricchito da opere d’arte e da det-tagli raffinati, per un hotel arte e design, per un hotel chic e pieno di fascino. Ogni sala da bagno possiede una finestra ed é luminosa.Alcune camere sono dotate di una terrazza nella quale troneggiano delle copie delle sedie che troverete disposte lungo i viali dei Giardini del Lussemburgo. Il sorprendente corpo bianco gigante, firmato Jérôme Me-snager, invece, é visibile da tutte le camere che danno sul cortile.

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storia del prodottospa

Le terme (anche stabilimenti termali o Spa) sono edifici, pubblici o privati, situati in cor-rispondenza di sorgenti termali e dotati di impianti per la somministrazione di terapie mediche sia accademiche che alternative, centri estetici, centri benessere. Una stazio-ne termale può indicare anche l’intera citta-dina caratterizzata da sorgenti termali.

Origine del termine “Spa”Recentemente il termine “spa” si è diffuso per indicare le stazioni termali o in generale aziende che forniscono cure idroterapiche o in generale servizi di benessere e cura del corpo. Il termine deriva dalla cittadina belga Spa, nota fin dall’antichità per le sue acque minerali. Spa cominciò a svilupparsi nel XVI secolo, quando la reputazione delle sue ac-que favorì il commercio nella città. Grazie all’afflusso di turisti inglesi che frequenta-vano Spa sin da quel secolo, il nome della città è divenuto un termine generico per il termalismo, dapprima in inglese e poi anche in altre lingue. Diverse fonti indicano una etimologia fantasiosa del termine, come ad esempio il falso acronimo salus per aquam, oppure la contrazione di “espa” (fontana in lingua vallone) e altre numerose varianti paretimologiche.È da attribuire agli antichi romani la passio-ne per le terme, usate da tutta la popolazio-ne romana come centro di riposo, socializ-zazione e benessere ed esportate in tutte le zone da loro colonizzate.

Oggi le aziende spa offrono non solo tratta-menti termali, balneoterapici e idroterapici, ma anche altri servizi (ad esempio mas-

saggi, sauna, bagni turchi eccetera) per la salute e l’armonia del corpo e della mente.

Le terme nell’antica RomaLe terme romane erano edifici pubblici con impianti che oggi chiameremmo igienico-sanitari. Questi edifici sono i precursori degli impianti odierni e rappresentavano uno dei principali luoghi di ritrovo durante l’antica Roma. Esistevano due classi di terme, una povera destinata alla popolazione minuta e una destinata ai ricchi, che erano dei veri e propri monumenti e piccole città all’interno della città.

Le prime terme nacquero in luoghi dove era possibile sfruttare le sorgenti naturali di acque calde o dotate di particolari doti cu-rative. Col tempo, soprattutto durante l’età imperiale, si diffusero anche dentro le città, grazie allo sviluppo di tecniche sempre più evolute di riscaldamento delle acquee. Le terme romane erano degli edifici pubblici con degli impianti che oggi chiameremmo igienico-sanitari. Sono i precursori degli im-pianti odierni e rappresentavano uno dei principali luoghi di ritrovo durante l’antica Roma, a partire dal II secolo a.C.

Le terme erano un luogo di socializzazione, di sviluppo di attività vive per uomini e don-ne che facevano il bagno completamente nudi. Le prime terme nacquero in luoghi dove era possibile sfruttare le sorgenti na-turali di acque calde o dotate di particolari doti curative. Col tempo, soprattutto in età imperiale, si diffusero anche dentro le città, grazie allo sviluppo di tecniche di riscalda-

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mento delle acque sempre più evolute. Al riscaldamento dell’ acqua provvedevano i focolari che diffondevano aria calda dagli ipocausti, gli spazi sottostanti alle pavi-mentazioni sospese (suspensùra) dei vani da riscaldare. Veri e propri monumenti o addirittura piccole città all’interno della città stessa, esistevano due classi di terme, una più povera destinata alla plebe, e una più fastosa destinata ai patrizi.

Lo sviluppo interno tipico era quello di una successione di stanze, con all’interno una vasca di acqua fredda, la sala del frigida-rio, solitamente circolare e con copertura a cupola e acqua a temperatura bassa, se-guita all’esterno dal calidario, generalmente rivolto a mezzogiorno, con bacini di acqua calda. Tra il frigidario e il calidario vi era probabilmente una stanza mantenuta a temperatura moderata, il tepidario. Stanza adiacente al calidaro in cui veniva creato un raffreddamento artificiale. Assieme al cali-dario veniva usata per quella che ai nostri giorni viene chiamata la sauna finlandese, ovvero il passaggio repentino dal caldo al freddo e viceversa. Attorno a questi spazi principali, si sviluppavano gli spazi accesso-ri: l’apodyterium (uno spazio non riscaldato adibito a spogliatoio), la sauna, la sala di pulizia, la palestra. All’interno delle terme più sontuose (come le Terme di Caracalla)si poteva trovare spazio anche per piccoli teatri, biblioteche, sale di studio e addirittu-ra negozi. Una delle abitudini legate all’uso delle terme era quella di gettare nell’acqua profumi e vini speziati (similmente agli an-tichi Egizi che mescolavano nell’acqua varie

sostanze). Per lavarsi, i romani, usavano la pietra pomice e la cenere di faggio (so-stanze che portavano all’inaridimento della pelle). Dopo il lavaggio, i fruitori delle ter-me erano soliti spostarsi nelle sale adibite ai massaggi, che effettuavano con oli pro-fumati e unguenti speciali (importati per lo più dall’Oriente e dall’Egitto, come la mirra e l’olio di mandorle).

Le terme attualiOggi le terme si suddividono in: terme calde e terme fredde, con o senza acqua solfurea. In molti casi il ricovero in uno stabilimento termale richiede un permesso del medico di base, anche se molte terme hanno una sala medica. Le acque termali sono considera-te terapeutiche per l’apparato respiratorio, i fanghi per le dermatiti. Alcuni stabilimenti sono dotati di piscine di acque termali per la cura dei reumatismi e dolori di origine oste-oarticolare.

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focusprivate islands

ISLA DE SA FERRADURA - SPAGNAL’Isla de sa Ferradura è situata nella baia di San Miguel poco più a nord di Ibiza. Questo piccolo paradiso di soli 14 acri è completa-mente attrezzato: cucina, bar, piscina, cam-pi da coltivare e anche una cantina dove si produce vino. Con 300 giorni all’anno di sole e una splendida vista sul mar Mediterraneo, potete affittare questo splendido resort per soli 230.000 dollari alla settimana. E’ in ven-dita a 39.700.000 dollari.

CABBAGE CAY - BAHAMASCabbage Cay, isolotto privato di 35 acri è si-tuato fra le Bahamas, all’interno della baia di Nord Eleuthera. Tre spiagge con sabbia, ve-getazione lussureggiante e un abbondante popolazione selvatica esotica sono solo al-cune delle meravigliose rarità del luogo. Tar-tarughe, pesci e uccelli in abbondanza. Tutto questo alla modica cifra di 2.500.000 dollari.

CERRALVO ISLAND - MESSICOCerralvo Island è un’isola incontaminata di circa 96 chilometri quadrati. E’ situata nel ca-nale di Cerralvo e le acque che la circondano, quelle della baia del Messico, sono note per le loro gare di pesca. Questa splendida isola gode di un ottimo e soleggiato clima e offre molta privacy, a soli 50 chilometri dalla terra-ferma. Prezzo: 35 milioni di dollari.

SINGER CASTLE, DARK ISLAND - CANADAL’isola si trova nel fiume di St. Lawrence, fra Ontario (Canada) e New York (Stati Uniti). La Dark Island non è nota per la sua giun-gla tropicale o per le sue spiaggie dalla fine sabbia bianca. La vera peculiarità dell’isola

è il suo centenario castello. Fu costruito nel 1905 come casino di caccia per Fredrick Bou-rne (presidente della Singer Sewing Machine Company, da cui il castello prende il nome di Singer Castle). Con torri e passaggi segreti in ogni dove, sarà quindi facile fuggire dallo stress cittadino e dalla noia della solita vita mondana. L’isola non è in vendita ma si può affittare. Prezzo da contrattare.

NECKER ISLAND - ISOLE VERGINIUno dei primi a comprare un’isola fu un pezzo grosso della Virgin Record, Richard Branson, che nel 1970 acquistò la Necker Island. Branson vi costruì un lussuosissimo resort che adesso ospita i suoi clienti per non meno di 329.000 dollari a settimana. L’isola è situata nei Caraibi e circondata da una stupenda barriera corallina. Spiagge in-contaminate e una folta vegetazione sono lo sfondo di questo paradiso che ha ospitato feste hollywodiane, star da tutto il mondo e recentemente anche i fondatori di Google. Le camere dell’hotel, a strapiombo sul mare vi regaleranno il più spettacolare tramonto che avrete mai occasione di vedere. Prezzo: 47.000 dollari al giorno.

MUSHA CAY - BAHAMASMusha Cay è un complesso di quattro picco-le isole private di proprietà del celebre mago David Copperfield. L’arcipelago dista 135 chilo-etri da Nassau e offre ai suoi visitatori diverse attività, dalla pesca subacqua, alle escursioni, dal windsurf, alla più semplice palestra. Se siete amanti del relax potrete godervi pace e tranquillità su una delle cinque spiaggie private a disposizione. Copperfield ha inol-

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tre fatto costruire sull’isola la “Fontana della giovinezza”...e si sa, rimanere belli e giovani non ha prezzo. Se volete però solo godervi il soggiorno a Musha Cay vi serviranno appena 32.250 dollari al giorno.

TETIAROA - POLINESIA FRANCESETetiaroa è situata a circa 64 chilometri a nord di Tahiti, ed è un attolo che comprende 12 piccole isole. L’isola deve la sua fama a Marlon Brando, precisamente a suo figlio Teihotu, suo unico residente e agli uccelli di specie rara che la po-polano e che ne fanno una meta imperbibile per tutti gli appassionati di bird watching. Non vi sono alloggi per i turisti fatta eccezion per il nuovo hotel, “The Brando” ancora in costruzio-ne. Prezzo: Non pervenuto.

CIFTLIK ISLAND - TURCHIAA soli 250 metri dalla costa turca, nel mar Egeo, si trova una meravigliosa residenza compresa di depandance per gli ospiti e ca-mere per la servitù. Una delle poche isole turche fornita di energia, luce, acqua e te-lefono. Spiagge, sole, temperatura tropicale, vicinanza con la terraferma (Turchia e Rodi) e la bellissima magione, fanno di quest’isola sicuramente uno dei migliori investimenti del mondo. Prezzo: 25 milioni di dollari, trattabili.

PIEDADE ISLAND - BRASILEPiedade è a sole 2 ore e mezza di distanza da Rio de Janeiro in Brasile ed è una delle 365 isole dell’arcipelago Angra dos Reis. L’i-sola vanta un resort con uno staff a servizio del ciente 24 ore su 24 e quattro spiaggie private. Quello che rende l’isola di Piedade unica è la sua collocazione: è una delle rare

isole private dei Caraibi, la meta ideale per chi ha deciso di concedersi una bella vacanza tranquilla. Noleggio su richiesta.

NYGARD CAY - BAHAMASLa particolarità di quest’isola è la sua resi-denza stile Maya, un perfetto resort per i turisti più curiosi. Le Nygard Cay si trovano all’estremità delle Lyford Cay vicino Nassau nelle Bahamas. Con scivoli acquatici, pisci-ne, campi da tennis e yatch da 25 metri le Naygard Cay sono un vero e proprio parco divertimenti nella foresta pluviale. Prezzo: 42.000 dollari al giorno.

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Il target di riferimento fa sicuramente parte di una fascia esclusiva e d’elite, ovvero da tutti coloro (di media dai 30 ai 50 anni) che hanno una tranquillità economica tale da poter investire cifre significative per trascor-rere l’esclusività di una vacanza da sogno, senza escludere tuttavia una sottile fascia d “risparmiatori” che decidono di investire al-meno una volta nella loro vita la stessa cifra significativa per trascorrere dei giorni di va-canza in un posto indimenticabile.

Lo spirito ed il desiderio che li accomuna è senza dubbio il voler trascorrere una va-canza su un isola esclusiva e paradisiaca, a stretto contatto con il mare e la natura in-contaminata e allo stesso tempo con i mi-gliori servizi all’insegna del benessere.

Possiamo quindi definire due diversi profili tipo: il primo riguarda tutti coloro che ama-no la natura nel suo profondo, che amano “staccare la spina” dalla loro quotidianeità nelle metropolis per immergersi in un ango-lo di natura sana, pulita e lontana da tutto quello che ricorda la “civiltà cittadina”. Ama-no l’avventura ed amano cimentarsi nelle attività “estreme” che li legano al mare (ap-nea subacquea, suf, pesca sub, kitesurfing, vela, canoa, escursioni in barca e nei fondali ecc.) e alla terra (escursioni a cavallo ed in bicicletta, trekking ecc.). Praticano sport a livello agonistico e non, acquistano abbi-gliamento ed accessori tecnici nei migliori negozi specializzati, leggono riviste di set-tore (sport, vacanze, attualità, costume e società, nuovi media), amano tenersi in for-ma anche fuori dalle palestre, da loro con-

sederate troppo “cittadine”, facebdo jogging e trekking nei parchi e dove possibile. Ama-no viaggiare e rivolgersi alla loro agenzia di viaggi di fiducia, dove hanno la sicurezza di essere seguiti e guidati nella scelta delle loro mete, che amano “sperimentare” sulla propria pelle. Amano le mete incontaminate dove è possibile immergersi nella loro pas-sione più profonda, il luogo che li fa sentire a casa, l’unico rimedio contro i problemi e lo stess: la natura.

L’altro, invece, riguarda tutti coloro che ama-no prendersi cura del benessere di corpo e mente, concedendosi appena possono i migliori trattamenti nella Spa a loro più vi-cina. Amano tenersi in formafrequentando regolarmente la palestra e mantenedo un alimentazione equilibrata e sana. Amano concedersi lusso ed esclusività in ogni loro scelta, amano viaggiare e scelgono accu-ratamente le loro mete in posti esclusivi e ricercati, dove possono concedersi benesse-re, relax e sano riposo. Leggono riviste alla ricerca degli ultimi trattamenti per il loro be-nessere e degli ultimi esercizi per il loro fit-ness. Amano la cultura in tutti i suoi aspetti, e scoprono di volta in volta la loro passione per l’arte ad ogni nuova mostra nel museo più esclusivo della città.

target e megatrendmind styles

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Valtur rappresenta oggi una delle aziende le-ader nel settore vacanze ed è stato il primo tour operator italiano a progettare e gestire direttamente la formula del Villaggio Vacan-za caratterizzato dall’italian style. La conti-nua ed innovativa ricerca di Valtur, volta ad anticipare le tendenze di mercato, porta oggi a presentare un’offerta sempre più diffe-renziata, perseguendo un’attualizzazione di prodotto per una domanda più specifica ed esigente. La distinzione delle nostre strutture in segmenti, permette di indirizzare i clienti verso il prodotto più adatto a loro.

La storiaValtur Nasce nel 1964, in pieno boom econo-mico, come società per la valorizzazione tu-ristica, per iniziativa della Italconsult (società internazionale di engineering) e con la par-tecipazione di importanti gruppi industriali quali Fiat, Alitalia, Sara, Aci, Cit, Banque Lam-bert. Valtur intraprende, alla fine degli anni ’60, la gestione diretta delle prime strutture ricettive italiane di proprietà e di terzi, apren-do i Villaggi di Ostuni (Puglia) e Capo Rizzuto (Calabria). La crescita di Valtur viene seguita con particolare interesse da Club Méditer-ranée, negli anni ’70 il maggior operatore a livello mondiale del settore vacanze, che nel 1976 entra nella società come azionista di minoranza; con questa partecipazione il Club Méditerranée dispone del modello turistico italiano della formula villaggio, con una col-laborazione che durerà fino al 1997.Questo processo di forte caratterizzazione attira anche l’attenzione del mondo finanzia-rio e bancario; il Gruppo bancario San Paolo di Torino acquisisce il 54,5% del pacchetto

azionario della società nel 1991, permetten-dole di attuare il proprio piano di sviluppo; nel 1997 San Paolo, attraverso la società Sotim s.r.l., rafforza ulteriormente la propria quota azionaria acquisendo il 23% di proprie-tà del Club Méditerranée. A partire dal 1998 cambiano gli scenari. È l’anno dell’entrata in Valtur del gruppo Patti, che acquista dal Gruppo San Paolo il 77% di Valtur S.p.a. L’o-perazione, condotta da Maria Concetta Patti, viene realizzata attraverso la Fin.Cab., la hol-ding finanziaria di famiglia, che controlla già il 100% del gruppo industriale Cablelettra, operante fin dal 1964 nel settore automo-tive. La decisione di acquisto della famiglia Patti rientra in una precisa strategia di di-versificazione delle proprie attività in campi che implicano direttamente lo sviluppo del mezzogiorno. La famiglia Patti delinea una strategia di sviluppo imprenditoriale della so-cietà per rilanciarne l’immagine sul mercato nazionale ed internazionale, avviando anche significativi investimenti per la creazione di nuovi complessi turistici e raccordando le nuove politiche aziendali con quelle della compagine azionaria pubblica.La famiglia Patti costituisce inoltre la Medi-terraneo Villages S.p.a., società mista priva-to-pubblico per la gestione di grandi progetti di sviluppo turistico nel mezzogiorno. Nel Di-cembre 2001 la famiglia Patti rileva la quota di Valtur detenuta da Sviluppo Italia S.p.a., ottenendo il controllo totale della società.Dal 2001 a oggi Valtur consegue importanti traguardi: il fatturato raggiunge i 200 milioni di Euro, ottenendo buoni risultati economici; strategicamente vengono definite le nuove segmentazioni di prodotto per coprire le

competitorsValtur

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Non sarebbe meglio per gli uomini otteneretutto ciò che vogliono?tt

Visitare terre lontane e conversarecon genti diverse rende saggi gli uomini.rse rende sagg

esigenze dei diversi target di clientela; vie-ne avviata una attività di ricerca che punta all’innovazione di prodotto per anticipare i trend di mercato; vengono pianificati signi-ficativi investimenti per la creazione di nuovi villaggi turistici, lanciando il Piano di Sviluppo del Mezzogiorno in Italia e focalizzando an-che l’attenzione su tutti gli altri paesi a forte propensione turistica che si affacciano sul bacino del Mediterraneo, il quale presenta ottime opportunità di crescita ed è consi-derato una delle aree di maggiore interesse turistico culturale del mondo. Questi progetti, voluti e coordinati da Maria Concetta Patti, prevedono da un lato di rafforzare l’attuale presenza di Valtur nel paesi del Mediterra-neo e dall’altro di contribuire allo sviluppo del mercato turistico dell’intero bacino, nel pieno rispetto delle tradizioni locali, delle religioni e delle culture. Oggi Valtur rappresenta uno dei maggiori operatori italiani nel settore tu-ristico, grazie ad una continua crescita in ter-mini di esperienza e di prestigio sviluppatasi nel corso della sua storia.

Le chiavi del nostro successoPer ogni impresa l’obiettivo primario è uno: acquisire e fidelizzare i Clienti. Valtur, durante i suoi quarant’anni si esperienza, ha sempre posto il Cliente al centro della propria atten-zione con l’obiettivo di essere vicino ai suoi bisogni e andare oltre nella soddisfazione delle sue aspettative, puntando su elementi fondamentali quali:

COMPETENZACapacità di gestire e accrescere le conoscen-ze e le capacità dei collaboratori che operano

all’interno dell’organizzazione, al fine di mi-gliorare i servizi offerti.

EFFICIENZA DINAMICACapacità di adattamento sapendosi adegua-re con rapidità alle situazioni.

FLESSIBILITÀCollaborazione e polivalenza, adattabilità ed elasticità: essere sempre attenti alla diverse circostanze in cui ci si trova, sapendo adat-tare il modo di presentarsi e di essere vicino al Cliente.

VALORIZZAZIONE DELLE DIVERSITÀAccettare le diversità che caratterizzano ognuno dei membri e soprattutto saperle sfruttare a vantaggio del lavoro del grup-po, imparare a comunicare in modo chiaro e costruttivo, ascoltare l’altro e condividere gli scopi.

Vision “Siamo leader del segmento villaggi saremo leader del turismo italiano”La Visione mette in evidenza ciò che una azienda vuole essere: si concentra sul doma-ni, fornisce dei chiari criteri di decision ma-king, rappresenta la proiezione di uno scena-rio futuro, il quale rispecchia gli ideali, i valori e le aspirazioni del vertice aziendale, che delinea gli obiettivi e incentiva all’azione e al raggiungimento dei risultati tutti coloro che operano e agiscono all’interno dell’azienda.

Valtur, oggi Tour Operator leader italiano del segmento Villaggi e Village Resort, ha l’obiettivo di allargare il suo mercato di ri-ferimento e di consolidare il proprio ruolo di

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guida all’interno del settore turismo, il quale ricopre sia un ruolo fondamentale per l’eco-nomia, la crescita produttiva e culturale del nostro Paese, ma allo stesso tempo un vei-colo per esportare l’italianità all’estero.Mission: “Realizzare vacanze da sogno at-traverso emozioni uniche ed indimenticabili”

La Missione mette in luce ciò che l’azienda è oggi: rappresenta la ragione d’essere dell’a-zienda, descrive quello che l’azienda vuole si-gnificare per il mercato in cui opera, chiarisce in cosa essa si distingue rispetto ai concor-renti, tratteggia la guida strategica dell’agire dell’intera organizzazione. Valtur oggi ha l’o-biettivo di soddisfare le esigenze e i bisogni dei propri clienti, facendo vivere loro vacanze esclusive ed indimenticabili, in cui sono loro gli unici e veri protagonisti, attraverso emo-zioni che arrivano al cuore.Valori: “La nostra passione è l’emozione che ci fa credere in ciò che facciamo e la fonte dell’energia che alimenta le nostre azioni”

Mi auguro che tu possa presto scoprire che la nostra passione è l’emozione che ci fa crede-re in ciò che facciamo e la fonte dell’energia che alimenta le nostre azioni.La nostra for-za è sentirci una squadra che condivide gli obiettivi, perché crediamo che l’unione sia alla base del successo, e il sentirsi parte in-tegrante di un progetto comune moltiplichi l’entusiasmo. Il Cliente è sempre al centro delle nostre attenzioni, perché desideriamo regalare l’emozione di una vacanza da por-tare nel cuore.

(tratto dal sito www.valtur.it)

A partire dal 1964, anno di fondazione, la Valtur ha aggiunto ai due villaggi turistici originali di Ostuni e Capo Rizzuto vari altri centri analoghi. Attualmente dispone di una ventina di strutture alberghiere, di cui una metà circa è dislocata sul territorio nazionale (con una capienza media di circa 850 posti letto per villaggio), mentre un’altra metà in varie località estere (con una capienza me-dia di circa 450 posti letto per villaggio). La clientela va dai giovani alle persone di mezza età, e dalle coppie in viaggio di nozze alle famiglie. Ciascun villaggio tende a fornire una tipologia di servizi in relazione al target di riferimento.

GIOIA resortsGioia nasce da un concetto semplice e an-tichissimo, ma ancora oggi attuale nel suo significato. Fin dalle origini, il simbolo della spirale ha rappresentato la gioia più autenti-ca; secondo gli antichi popoli, questo segno emblematico, allontanava le energie negati-ve e portava felicità.

Nelle sue molteplici accezioni, la spirale sa-cra raffigurava anche il sole, l’universo, l’in-finito e, più importante ancora, era la strada da seguire alla ricerca di se stessi. A questa filosofia millenaria si ispira Gioia.

Il Resort, immerso in una natura inconta-minata, è un luogo d’incanto dove godere del massimo comfort. Gioia è servizio d’ec-cellenza, è cucina ricercata e raffinata, è il benessere ritrovato nella SPA, dedicata alla

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cura del corpo e alla più profonda ricerca dell’equilibrio interiore. Gioia non è solo uno stile di vita: è il più bel sogno che ci si possa concedere.

Kihaad MaldiveSulla rigogliosa isola di Kihaadhufaru, situa-to nell’atollo di Baa e avvolto dalle limpide acque dell’Oceano Indiano, sorge il Resort: completamente rinnovato per rispecchiare nel modo più autentico la filosofia di Gioia. Un’oasi di bellezza dove colori, profumi e suoni regalano emozioni indimenticabili.

All SensesA volte il fascino di un sogno si trasformain una poesia tutta da vivere. Questo accade in un modo così naturale che immancabil-mente stupisce. Esistono luoghi di rara bel-lezza, dove ci si può piacevolmente perdere e dove il passare del tempo diventa imper-cettibile. Ogni attimo si trasforma cosìin puro piacere dei sensi. Vivere questa real-tà non è poi così difficile, basta volerlo.

Live The BeautyLo stile ricercato si unisce a comfort ed ele-ganza per accogliervi nelle Water Suite, Fa-mily Suite, Villas e Water Villas affacciate sullo spettacolo infinito dell’Oceano Indiano.Di giorno, il fascino della natura incontamina-ta vi conquisterà al primo sguardo, mentre di notte, il dolce suono del mare e il fruscio delle palme accarezzate dalla brezza, culleranno i vostri sogni fino all’alba. Anche se i sogni alle Maldive non si realizzano solo ad occhi chiusi.

Taste The ExcellenceAssaporare il gusto di una terra, significa immergersi nei profumi e nei sapori che la rendono unica. Location paradisiache faran-no da cornice a ricette senza tempo, da as-saporare nei ristoranti del Resort, affacciati su suggestivi tramonti. La vostra immagina-zione potrà spaziare all’infinito tra le mille sfumature del mare e del cielo, sorseggiando dissetanti cocktail nei bar o nell’intimità della vostra camera.

Restaurants By The SeaAtmosfera, suggestione, magia. Luci soffuse, fiaccole nella sabbia, candele e musica chil-lout in sottofondo, accompagneranno le vo-stre cene in riva al mare o affacciati su un pa-norama mozzafiato, sotto le stelle del cielo maldiviano. Al Frangipani e al Sunset Beach Restaurant, potrete vivere sensazioni uniche gustando raffinate prelibatezze a buffet o pregiate selezioni à la carte, preparate con passione dagli chef. Nel Time Restaurant, scoprirete ricette Vegandi antica tradizione orientale, per purificare e rigenerare corpo e mente.

Cocktail Of EmotionsDivani, chaise longue, letti a baldacchino, candele, lanterne e musica selezionata, vi accoglieranno nei bar del Resort, per re-galarvi il più dolce relax. Il Chiringuito dove innamorarsi dell’orizzonte accade inesora-bilmente. Il Time Bar, con bevande salutiste,per assaporare la natura in ogni istante.

Dedicated To YouAlle Maldive lasciarsi viziare è naturale. Il

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La bellezza salverà il mondo.za sa

Room Service è sempre a disposizione di chi vuole concedersi il lusso di una colazionein camera o di una cena sulla propria terraz-za. Intimità e privacy saranno garantite per regalarvi indimenticabilie magnifiche sensa-zioni; il tutto curato in ogni minimo dettaglio.

Something To RememberLa magia si unisce al romanticismo per rega-larvi splendide sensazioni. Per chi desidera un’esperienza a due unica, il pic-nic sull’isola deserta è la scelta ideale. Mentre chi è alla ricerca di emozioni romantiche, potrà sor-seggiare champagne al chiarore delle stelle, a bordo di un tipico Dhoni maldiviano, oppu-re, assaporare una raffinata cena sulla spiag-gia, tra il suono delle onde e la luce soffusa delle candele.

Pleasure For The SensesLa mente vi porterà lontani, anche restando immobili. Vi rilasserete con oli ed essenze nell’intimità della vostra camera o nella SPA,una splendida pagoda sull’acqua, regno di pace e silenzio. Potrete sperimentare mas-saggi di antica tradizione e i più moderni trattamenti estetici, in un vero percorso dei sensi, dedicato alla cura del corpo, all’equili-brio interiore e alla più alta forma di benes-sere. Basta chiudere gli occhi per riscoprire l’armonia.

Yoga & PilatesEsercizi rigeneranti per il vostro benessere.Nello Yoga Pavillon si svolgeranno lezioni

individuali e collettive di yoga e pilates; avrete la possibilità di sottoporvi a tratta-menti personalizzati con esperti professioni-sti che vi seguiranno con cura ed attenzione,per una perfetta remise en forme.

Fitness For WellnessMovimento è sinonimo di flessibilità e leg-gerezza per raggiungere il massimo benes-sere fisico e mentale. Nel Resort è presente una palestra attrezzata con pesi e macchine cardiotoniche Technogym® ; chi lo desidera, potrà essere affiancato nel proprio percorso di fitness da un personal trainer, per esercizi personalizzati di ginnastica dolce, aerobica e stretching.

Sport & FunNon c’è modo più dolce di passare il tempo se non in completo relax o in costante mo-vimento. Praticare sport nella natura incon-taminata delle Maldive, vi regalerà sempre grandi emozioni. Tennis e beach volley per chi ama gli sport di terra. Catamarano e ca-noa per chi sceglie di esplorare l’oceano in un modo sempre nuovo.

Deep BlueLo spettacolo dell’esotico è da scoprire in pro-fondità. Il blu più infinito nasconde un mondo tutto da esplorare: coralli, pesci coloratissimi, tartarughe, mante, sono solo alcune delle specie animali endemiche che potrete am-mirare facendo snorkeling e diving. I fondali maldiviani sapranno affascinarvi a ogni im-mersione e, per chi lo desidera, saranno or-ganizzati corsi di sub a tutti i livelli, con rilascio del brevetto internazionale PADI.

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La bellezza salverà il mondo.za sa

Live The AtmosphereLo spettacolo non è solo tutto intorno. Musica lounge, chillout e performance live creeranno atmosfere senza tempo ed accompagneran-no le vostre serate più belle.

Kids’ ClubAnche per i più piccoli, le Maldive sono un paradiso tutto da esplorare. Il Kids’ Club è dedicato ai bambini dai 2 ai 12 anni che, a contatto con la natura, potranno scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo, sperimentan-do esperienze multisensoriali. Con l’aiuto di uno staff specializzato, saranno coinvolti inattività educative e divertenti, per soddisfarela loro curiosità e voglia di imparare. Kids’ Club regalerà sorrisi ai bambini, e relax ai genitori, che potranno trascorrere piacevoli momenti in assoluta serenità.

Exclusive Experience Gioia è sinonimo di desiderio esaudito. Per questo sarà sempre garantita la possibilità di personalizzare la vostra vacanza.Sono dispo-nibili voli di linea dall’Italia; potrete scegliere di viaggiare in Business Class, alla vostra par-tenza e al vostro arrivo all’aeroporto di Malè, avrete a disposizione una lounge riservata. Il trasferimento al Resort potrà essere organiz-zato con idrovolante privato.

L’OFFERTAHoney Privilege - La magia di momenti ro-mantici Esistono attimi che condivisi nell’in-timità della coppia, si trasformano in ricordi indimenticabili, come la Beauty Night con il massaggio di coppia e la cena sulla spiag-gia. Concedersi il lusso di vivere questi mo-

menti, acquistando Honey Privilege, è il più bel regalo che si possa fare a se stessi e alla persona amata. Atmosfere e suggestioni di-venteranno silenziosi spettatori della vostra felicità. More than Beauty - Una SPA dedicata a voi Bellezza e benessere vi accompagneranno in tutto il vostro percorso rigenerante. Lasciarsi inebriare dagli oli e dalle essenze della SPA, renderà ancora più piacevole il vostro relax, affidato alle mani di esperti professionisti. Bagni di vapore, vasche di contrasto con idromassaggio, antichi massaggi e nuovi trattamenti, accarezzeranno ogni giorno il vostro corpo, allietando allo stesso tempo la vostra anima.

All Around You - Il lusso di non rinunciare a nulla Per voi tutto diventa accessibile, acqui-stando All Around You. Ogni vostro deside-rio sarà esaudito, per vivere momenti unici, dedicati alla vostra persona e alla vostra fe-licità.

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competitors

1950. Due precursori inventano un concetto inedito di vacanze Tutto Compreso con il so-gno di offrire ai propri ospiti una cornice idil-liaca per rigenerarsi, praticare sport, scoprire il mondo a contatto con la natura e gli altri. E se fosse questo il lusso? Il suo nome? Club Méditerranée.

La Fondazione Club Méditerranée, creata nel 1978, sostiene l’infanzia, l’azione sociale, la lotta contro le malattie, l’educazione oltre alla reintegrazione grazie allo sport intorno ai propri Villaggi e in prossimità dei propri Uffici, in tutto il mondo. Con l’impegno del suo presidente Henri Giscard d’Estaing, sono 3.000 i G.O / G.E. volontari che operano oggi sotto l’egida della Fondation Club Méditer-ranée coinvolti in associazioni o in cause di solidarietà vicine ai loro luoghi di lavoro.

Progresso costante e impegno storicoUn aspetto essenziale della vocazione di Club Med è sempre stato quello di aiutarvi ad apprezzare la natura, inclusa quella del Mediterraneo! Preservare l’ambiente fa par-te della nostra identità.

VALORIPaesaggi armoniosiI primi Villaggi Club Med sono stati dei villag-gi di tende, quindi smontabili, poi di case, con un impatto ambientale molto debole. Per il resto, l’integrazione col paesaggio, l’utilizzo di materiali e di principi architettonici locali, la preservazione degli spazi, sono dei principi che sono sempre stati seguiti per la costru-zione dei Villaggi.Risparmio di acqua e di energia

L’efficacia energetica e l’economia dell’acqua sono sempre state soggette ad una vigilanza particolare. In effetti, a causa delle sue posi-zioni nascoste, Club Med ha dovuto spesso produrre autonomamente la sua acqua e la sua energia: da qui le abitudini ben ancorate di questo tipo di economia, come l’utilizzo di di ventilazioni naturali, la riutilizzazione di ac-que depurate...

Energie rinnovabiliDover produrre la propria energia in luoghi isolatie senza infrastrutture ha portato Club Med a interessarsi di energia alternativa… E’ infatti presso il Club Med Les Boucaniers, in Martinica, che è situato dal 1978 il più grande campo di pannelli solari d’Europa.

Trattamento e riciclaggio di acquaClub Med è anche un maestro anziano di te-niche di depurazione dell’acqua:ha costruito le sue stazioni di depurazione per non sprecare l’acqua naturale: e nella maggior parte dei casi, ha riciclato quest’acqua depurata e l’ha utilizza-ta per l’irrigazione degli spazi verdi.

Migliaia di GO uniti nella solidarietàNel 1978 nasce la Fondazione Club Médi-terranée, una delle prime di questo genere. Da più di 30 anni, essa opera per cercare di favorire l’impiego dei salari di Club Med in azioni di solidarietà in prossimità dei Villaggi e degli uffici: come spingere al riciclo di ma-teriali forniti da Club Med vero associazioni. Oggi è un punto di riferimento nelle fonda-zioni industriali.“Convivialità” è il nostro savoir-fairClienti, ospiti,, impiegati… intorno ad una cer-

Club Med

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to ideale di tolleranza e alla curiosità verso l’altro si è sviluppata intorno a Club Mediter-ranée una convivialità tra persona di origine, religione, nazionalità e usanze molto diverse, che contribuiscono a rendere Club Med più di un semplice tour operator, bensì un feno-meno sociale..

Contribuire allo sviluppo localeLo sviluppo di Club Mediterranée si appog-gia su una volontà affermata di contribuire allo sviluppo locale, che si traduce in relazio-ni durature con le comunità e con i paesi di accoglienza. Un’immagine: nel febbraio 1960 un terremoto ha devastato la città di Agadir, in Marocco, e ha provocato 15.000 vittime. Il Re Mohamed V ha voluto far rinascere la città, molto velocemente. Il Club ha risposto positivamente costruendo in questa città distrutta il suo primo Villaggio “in mattoni” contribuendo quindi al lancio turistico della città e alla sua rinascita economica.

Qualità è sempre parte del nostro servizio“Vi ha fatto piacere?” Club Med è stata una delle prime aziende a porre questa doman-da, già negli anni ‘50, in maniera sistematica a tutti i clienti al termine della loro vacanza. Pionieri delle indagini di customer satisfac-tion, il Club Med e i suoi GO hanno sin dalle origini il “piacere di far piacere” come fonda-mento della loro cultura di qualità.

Più argomenti al microscopioSviluppare l’impatto positivo del turismo implica prima di tutto identificare obietti-vamente questi impatti. Al Club Med, ecco quello che è stato fatto prima dell’elabora-

zione della politica di sviluppo sostenibile: ci si è appoggiati sull’esperienza interna ma an-che sul numero di lavori portati avanti dagli esperti (nel turismo, economia, geografia..), è stata fatta una sintesi, formulata una lista il più completa possibile sulle “esternalità”, sia positive sia negative, del settore turistico, sia sul piano economico, sociale, o ambientale.

Selezione rigorosa di prioritàSu questi temi complessi, dove la percezione individuale e la pressione mediativa possono influenzare le scelte, è importante effettuare una scelta di priorità basandosi su delle rigo-rise analisi. E’ per questo che Club Med ha effettuato 4 studi in parallelo, con l’obiettivo di incrociare i punti di vista: del grande pub-bllico (studi realizzati da Ipsos)istituzionali (note extra-finanziarie da BMJ Ratings) interni (autodiagnostica ambienta-le) scientifici, infine (il primo ACV Analisi dei Cicli di Vita) di un Villaggio vacanze, effettua-ta da Bio IS, con il sostegno di ADEME).Le nostre priorità di aizoneDei passi in avanti sono stati lanciati su 10 punti fondamentali così identificati:Ambiente- Costruzione di Alta Qualità ambientale- Management ambientale dei Villaggi- Gestione dei rifiuti- Acquisti eco-responsabili- Società/Comunità di accoglienza- Lotta contro il turismo sessuale infantile- Acquisti locali- Contributo allo sviluppo locale e supporto- Apertura dei Villaggi nei paesi di accoglienza- Accessibilità dei disabili- Prevenzione delle discriminazioni

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Azione concretaLe azioni messe in opera per raggiungere questi obiettivi sono concrete. In effetti, se il “DD” risponde a delle partecipazioni globali, la sua riuscita è basata su una somma di pra-tiche quotidiane. Trattare le acque utilizzare, riciclare i rifiuti, favorire l’impiego locale,...: è l’insieme di queste abitudini che permettono di andare verso un modello di impresa du-revole.Al Club Med, la vocazione della DDD non è privilegiata da azioni dalla forte visibilità, ma bisogna lavorare in profondità responsabi-lizzando ogni attore sulle azioni che fanno parte del suo mestiere.

Progresso in benchmarkingLa direzione dello sviluppo sostenibile ha la-vorato fin dalla nascita alla creazione di un sistema di copertura ambientale performan-te, ricoprendo le attività mondiali del grup-po, e permettendo di pilotare al più presto in consumi e di collezionare uniformemete le donazioni. Questo strumento, battezzato “Tech Care” è diventato una delle chiavi di gestione durevole dei Villaggi.

Progresso confermato in ratingDal 2005 il Club Méditerranée ha raggiunto l’obiettivo di 3 punteggi extra-finanziari pres-so agenzie VIGEO. L’ultima tra queste, nell’ot-tobre 2008, conferma una creascita continua in 3 anni e mezzo, e colloca l’azienda tra le più performanti nel suo settore in materia di responsabilità sociale e ambientale.Sviluppare a sostenibilità significa sviluppare il massimo rispetto per le due maggiori sfi-de della nostra era: pressione sul pianeta, e

tensione tra i suoi abitanti. Club Med fa la sua parte lottando per fare in modo che la sua attività impatti il meno possibile in queste due aree vitali.

IL NOSTRO IMPEGNO DALL’INIZIO, RINNO-VATO QUOTIDIANAMENTE la storia di Club Med dal 1950 ha permesso di costruire una convinzione forte: i momenti di benessere che propone ai suoi GM non permettono di vivere lontani dagli altri e dalla natura. Il suo sviluppo, nei paesi con valori culturali, socio-economici e ambientali diversi, è sempre stato condotto verso uno spirito di rispetto e responsabilità. Questo modo di essere e di lavorare è più che mai attuale.

CONTRIBUTO ALLO SVILUPPO LOCALE I Villaggi Club Med, la cui vocazione è la ricerca di un benessere collettivo, non potrebbero più es-sere accettati né si integrerebbero in maniera così armoniosa e duratura nei paesi con culture così diverse, se non possedessero un profondo senso di rispetto e di responsabilità verso i pa-esi che li ospitano.

PROTEGGERE L’AMBIENTE Per limitare il suo impatto ambientale, Club Med ha intensificato le sue azioni ambientali a seguito dell’Analisi dei Cicli di Vita realizzata nel 2006.

IMPEGNO LOCALE Il Club adotta una politica di acquisti selettivi rispettosa dei GM, dell’e-conomia dei Paesi ospitanti, e dei progetti di sviluppo sostenibile, sia per quanto riguarda i processi di selezione dei fornitori sia per la scelta dei suoi prodotti.

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RISORSE UMANE: DIVERSITÀ È LA NOSTRA FORZA Promotore di talenti senza frontie-re, fin dalla sua creazione il Club Méditer-ranée si è impegnato a eliminare le barrie-re socioculturali che limitano le capacità di espressione... Questa volontà trova piena realizzazione nel primo dei suoi valori, la multiculturalità.SVILUPPARE UNA RELAZIONE DI FIDUCIA CON I GM Il Club Méditerranée tiene parti-colarmente al rapporto con i propri clienti, “Gentili Membri” (GM), e da sempre cerca di stabilire con essi una relazione duratura di fiducia reciproca che va al di là del mero legame “commerciale”.

Resort eco naturaIn un luogo magnifico, concedetevi un’indi-menticabile vacanza che vi porterà nel cuore della natura. Scoprirete i segreti della flora locale e della fauna nei Villaggi certificati Eco Natura di Club Med.

UN AMBIENTE NATURALE PROTETTO CON UN ECOLABEL Posizionati in splendidi siti i Villaggi Eco Nature by Club Med propongono un’esperienza unica. Durante il soggiorno la varietà di attività sportive, di scoperta e di relax offre un vero e proprio contatto con la flora e la fauna.

ARCHITETTURA IN ARMONIA CON LA NATU-RA Perfettamente integrati con l’ecosistema, i Villaggi Eco Nature by Club Med si fondono in armonia con l’ambiente circostante. Potre-te così trascorrere delle vacanze indimen-

ticabili nel cuore di una natura rigogliosa, approfittando di un confort di alta gamma.

I NOSTRI RESORT CON I CLUB PER BAMBINI ISPIRATI DALLA NATURA Al Club Med, anche i più piccoli possono approfittare delle va-canze per fare il pieno di scoperte nei Club per bambini ispirati alla flora e alla fauna, ai paesaggi e al patrimonio locali.

IL NOSTRO PRIMO RESORT ECO-NATURA BY CLUB MED: CHERATING BEACH, MALESIA Scoprite il nostro primo Villaggio Eco Nature by Club Med: Cherating Beach in Malaisia. Durante il soggiorno vivrete un’esperienza autentica e straordinaria in un’esclusiva cor-nice di alta gamma, nel cuore di un sito na-turale preservato.

IL LUSSOClub Med ha inventato un nuovo lusso da vivere in maniera conviviale in uno spirito caldo ed elegante: destinazioni eccezionali, personalizzate, servizi esclusivi, attività origi-nali, interni disegnati da nomi internazionali nello spirito dal cuore caldo di Club Med. Sco-prite una nuova esperienza di lusso eccezio-nale: i nostri Resort 5T e gli Spazi Lusso 5T: il lusso di Club Med. Le Ville di lusso Club Med propongono splendide case vacanza dove condividere l’eccezionale: Soggiorno Lusso Tutto Compreso, Ville private con piscina, Maggiordomo, Free Golf illimitato, Servizi fa-miglia su misura, Accesso ai servizi Villaggio 5T. Trascorrete in tutta tranquillità momenti raffinati e conviviali nelle destinazioni da so-gno dei nostri Villaggi 5T, arredati e attrezzati dai più grandi nomi del design. Un’esperienza

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di lusso unica. Vivete il privilegio di un’espe-rienza di lusso by Club Med approfittando, all’interno di un Villaggio 4T, degli spazi esclu-sivi che uniscono intimità, confort di gamma e servizi di qualità e del libero accesso alle attività e al ristorante del Villaggio. Al Club Med, il design è un elemento essen-ziale per trasformare i Villaggi nella cornice da sogno delle vostre vacanze. Nell’ambito del design, dell’arredamento, dell’architet-tura d’interni e della creazione, il Club Med si associa con artisti di fama o con giovani talenti come quelli dell’Ecole Boulle, per as-sicurare al vostro soggiorno ogni tipo di con-fort e bellezza. Trascorrete magici momenti con le Atmosfere effimere e gli Eventi di prestigio, esperienze artistiche uniche create esclusivamente per il Club Med.

IL BENESSEREBellezza, relax o fitness: concedetevi mo-menti di assoluto benessere durante le vo-stre vacanze. In ambienti eleganti e tra mani esperte, scoprite le nostre Spa e i nostri Spazi Massaggi, creati in collaborazione con i brand più importanti del settore. Prolunga-te questi sublimi momenti di relax con yoga, stretching o Club Med fitness.

Il Club Med ospita i marchi Spa spiù presti-giosi e vi offre i migliori trattamenti e mas-saggi**, alcuni dei quali creati appositamen-te per voi. Vivete un’esperienza sensoriale fatta di piante rare e oli essenziali... e una moltitudine di altri benefici in spazi dedicati al benessere. Avete bisogno di una pausa rilassante? Al Club Med Spa e allo Spazio

Massaggi, trattamenti e massaggi si adat-tano ai vostri desideri. Rigenerate il vostro corpo praticando attività fisiche apposita-mente studiate per darvi benessere: Yoga, Club Med fitness e Stretching.

LO SPORTUna vacanza Club Med significa anche poter sceglere tra 60 diversi sport! Con GO specia-lizzati nell’insegnamento delle discipline e le migliori marche di attrezzature di alta qualità, le lezioni sono inclusi nel pacchetto. Godete-vi una vacanza super sportiva con Club Med.

Per scoprire un nuovo sport, perfezionarsi, o per semplice piacere, il Club Med offre un’as-sistenza esclusiva, al vostro servizio, per va-canze sportive al vostro ritmo.

Praticate l’immersione e gli sport nautici al Club Med! Dalla passeggiata agli sport terre-stri, passando per l’equitazione o il trapezio volante, il Club Med propone un gran nume-ro di attività sportive per tutti i livelli, le età e secondo i vostri desideri. Con attrezzature, infrastrutture e un metodo di insegnamento personalizzato, giocate con i G.O. specializ-zati… approfittate del vostro soggiorno come un giocatore di tennis professionista. Amanti del cavallo, oltrepassate le porte dei nostri centri di equitazione. Il Club Med propone stage sia per i cavalieri principianti sia per i patiti dell’ostacolo. Approfittate delle vacanze per prendervi cura del vostro corpo. Gli spazi fitness, per-fettamente attrezzati, vi aspettano tutti i giorni per corsi di fitness o sedute di pesi e di cardio-training, secondo il Villaggio. Alcuni

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Villaggi propongono sale pesi e di cardio-training a marchio Club Med Gym.Golfisti, venite a perfezionare il vostro swing sulle più belle piste del mondo. Con attrezza-ture di alto livello e metodi di insegnamento esclusivi, potete praticare Golf anche in va-canza.

CLUB MED BUSINESSClub Med Business vi invita ad organizzare i vostri eventi in scenari unici in tutto il mondo. Approfittate subito della nostra professiona-lità e dell’eccellente qualità dei nostri servizi.

Vi proponiamo circa 70 Villaggi in tutto il mondo ed una veliero per soddisfare tutte le vostre esigenze nell’ambito dei viaggi incen-tive. In oltre 30 Villaggi sono presenti centri conferenze e/o sale riunioni per seminari, convention o semplici meeting di lavoro. In tutti i Villaggi apprezzerete la qualità degli alloggi, del servizio di ristorazione e delle at-tività sportive accessibili a tutti.

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Da 28 anni in giro per il mondoEden Viaggi nasce nel 1983 dall’intuito im-prenditoriale e dall’esperienza alberghiera di NARDO FILIPPETTI. Eden Viaggi ha realiz-zato una crescita costante e calibrata che l’ha portata con successo nel settore della villaggistica divenendo, per fatturato e per passeggeri, uno dei principali Tour Operator italiani. Eden Viaggi è oggi un Tour Operator che offre soluzioni per qualsiasi esigenza di viaggio, dai viaggi individuali ai viaggi di gruppo, dalle proposte outgoing, al reparto incoming, in grado di offrire qualsiasi solu-zione di viaggio in Italia per clientela prove-niente dall’estero.

Esperti in emozioniLo spirito che anima Eden Viaggi in tutto il suo lavoro, dalla selezione delle strutture ricettive, ai rapporti con la rete distributi-va, fino al servizio al cliente finale, è per-fettamente espresso dal pay-off “Esperti in Emozioni”. Questo pay-off ha il preciso scopo di spiegare il “viaggio secondo Eden”: una vacanza divertente, confortevole, fuori dallo stress e dalle consuetudini; un’oppor-tunità per soddisfare curiosità e interessi sotto le più diverse prospettive, alla scoper-ta di luoghi, abitudini e usanze; una vacanza che, indipendentemente dal valore di acqui-sto, offre emozioni a chi la sceglie.

Uno staff competente e professionaleIl valore delle risorse umane in Eden Viaggi è assoluto. I collaboratori, dipendenti o fre-elance, sono professionisti della massima affidabilità. Lo staff è dislocato fra la sede

centrale di Pesaro, gli uffici periferici italiani di Milano e Roma, quelli esteri, i villaggi e gli hotel situati nelle principali destinazioni di vacanza del mondo. Un ottimo team che fa funzionare tutto alla perfezione.

Numeri: risultati, clienti, agenziePassi da gigante: Nel 2010 hanno viaggiato con Eden Viaggi più di 500.000 persone.Ri-sultato importantissimo, non solo legato al numero, ma all’alto grado di soddisfazione dei passeggeri ed al numero crescente di persone che riconfermano Eden Viaggi nella scelta delle loro vacanze.

Con noi 9.000 Agenzie di viaggioLa rete distributiva di Eden Viaggi è costitui-ta da oltre 9.000 agenzie che commercializ-zano i prodotti. 2.500 sono le agenzie “TOP” con le quali Eden Viaggi ha instaurato una partnership commerciale e di co-marketing sui territori di riferimento. Performance ottenute grazie al supporto tecnologico di teleprenotazione CRS e Internet (con colle-gamenti in rete Pesaro / Roma / Milano) in grado di personalizzare itinerari e soluzioni ricettive per le esigenze più particolari.

La vacanza è una cosa seriaCrediamo che le vacanze siano un diritto, e sui diritti non scherziamo. Il nostro “mestie-re” va oltre il progettare e distribuire cata-loghi pieni di belle foto: creare un prodotto vacanza rappresenta una grande responsa-bilità. Ci prendiamo cura del vostro tempo libero. Crediamo di dover agire ogni giorno secondo responsabilità, serietà e trasparen-za. La reputazione è il nostro capitale.

competitorsEden Viaggi

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Crediamo che l’acquisto di una vacanza debba essere supportato da un approccio consulenziale e professionale: per questo mettiamo a vostra disposizione 28 anni di esperienza, 300 professionisti e una rete di-stributiva di 9000 agenzie di viaggio in tut-ta Italia. Crediamo che la soddisfazione del cliente sia il primo obiettivo e crediamo di poterlo raggiungere solo attraverso il con-trollo della qualità. Per questo misuriamo e valutiamo costantemente il gradimento dei nostri ospiti, partendo dai sorrisi che riceviamo fino ai risultati delle analisi di cu-stomer satisfaction che facciamo certificare da società specializzate esterne. Crediamo che i nostri prodotti debbano essere dav-vero validi e rispondenti alle esigenze di chi li sceglie. Non esiste una vacanza perfetta per tutti: esiste la vacanza più giusta per ognuno di noi. Crediamo che attraverso la qualità la nostra azienda si possa garantire una crescita sostenibile e un giusto profitto, oltre ad assicurare un futuro sereno a tutti i dipendenti del nostro Gruppo turistico.

Il vostro sorriso è il nostro mestiere. La vacanza è una cosa seria.

Cataloghi e destinazioneAll’interno dei cataloghi Eden Viaggi sono presentate oltre 3000 strutture ricettive. Sono tre i punti cardine di Eden Viaggi: attenzione alle esigenze della clientela, costantemente monitorate dall’Ufficio Mar-keting; innovazioni sulle offerte, personaliz-zate per il cliente; qualità e affidabilità dei servizi prestati. La selezione dei prodotti (hotel, residence, appartamenti) avviene

dopo attente analisi e valutazioni di tutti questi elementi.

Eden Made è la linea di prodotto Eden Viaggi dedicata ai viaggiatori più esigenti. È stata pensata su misura per coloro che non si accontentano di prodotti di serie e desi-derano che il loro viaggio calzi a pennello sulla loro voglia di partire, esplorare, vivere ed emozionarsi in ogni parte del Mondo. Per questi viaggiatori in Eden Viaggi esiste una divisione pronta a rispondere ad ogni tipo di richiesta: professionisti speciali per viag-gi speciali. Persone che progettano viaggi come articoli di alto artigianato. Ogni pro-dotto artigianale è unico perché si adatta al gusto o alle necessità di ciascuno, così come ogni viaggio. L’artigiano sceglie i ma-teriali e gli strumenti migliori per realizzare, ogni volta, un piccolo capolavoro, così come gli esperti di Eden Viaggi trovano sempre gli ingredienti ideali per confezionare un viag-gio di assoluta qualità. L’Oriente, l’America, gli Emirati, l’Africa profonda e il cuore del Mediterraneo: la linea Eden Made non co-nosce confini, orizzonti e limiti.

Eden Made LOVE è dedicato ai viaggi d’a-more: quello di una vita, un nuovo amore, l’amore per i vostri cari, l’amore passionale. Il comune denominatore di ognuna delle nostre proposte sono le emozioni: per non dimenticarle, bisogna condividerle; per ce-lebrare un sentimento forte, bisogna essere in due. Tra le pagine del catalogo, si inse-guono idee e spunti per viaggiare in tutto il mondo, su qualsiasi mezzo, senza limiti di tempo. Per modellare sulla base dei vostri

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desideri ogni proposta, il vostro agente di viaggio di fiducia sarà affiancato dai profes-sionisti della linea Eden Made, gli artigiani del viaggio firmato Eden Viaggi.

In vacanza con MargòIl significato di Margò è tutto racchiuso nell’acronimo My Alternative Real Globe-trotter Operator: l’operatore alternativo dedicato ai viaggiatori liberi, che amano viaggiare senza fronzoli. Margò non si ri-volge a un cliente qualsiasi e in particolare non si rivolge al classico cliente del villaggio vacanza in stile italiano. Il suo obiettivo è quello di interpretare i gusti e le aspettative di chi non si sente un “turista”, ma piuttosto ama definirsi “un viaggiatore”. Vuole par-lare a chi ancora considera il viaggio come un’occasione unica per conoscere luoghi e culture nuove e diverse. Ogni struttura e ogni servizio sono stati selezionati e pensati in funzione delle esigenze di un cliente che deve sentirsi libero di costruirsi una vacan-za su misura per sé. Durante l’estate Margò viaggia specialmente attraverso il Mediter-raneo, l’Egitto e l’Africa. Durante la stagione invernale, si spinge fino ad esplorare tutta l’area caraibica.

White Selection un marchio di qualitàWhite Selection è sinonimo di atmosfera unica. Un marchio riservato ai resort Eden Viaggi che offrono una miscela sorprenden-te tra bellezza delle location e raffinatezza degli ambienti. In un White Selection ogni elemento della vacanza esprime fascino e armonia: l’equilibrio degli spazi, il comfort dei servizi, la discrezione dello staff. È l’i-

deale per chi è alla ricerca di una vacanza da dedicare esclusivamente a sé. White Se-lection non è un marchio legato al tipo di ospitalità, né al trattamento offerto. Sem-plicemente, White Selection è la promessa di un’emozione nuova.

Tre fantastici modi di fare vacanzaIl mercato richiede maggior differenziazione nelle opportunità di acquisto? Eden Viaggi viene incontro a queste esigenze offren-do tre modalità di scelta diversa, con un elemento in comune: la Qualità. Gli Eden Village sono villaggi-club situati in posizio-ni privilegiate nelle mete più attraenti del mondo. A garantire la totale serenità del-le vostre vacanze, l’eccellente qualità dei servizi Eden: ambienti accoglienti, tratta-mento all inclusive, attività di animazione, attrezzature sportive o per il benessere, ristorazione italiana, Mini Club e Junior Club per bambini e ragazzi con personale serio e affidabile. Scegliere un Eden Village per la propria vacanza significa scegliere di vivere un’esperienza Eden a 360°.Gli Eden Gold sono villaggi-club presenti in tutto il mondo nelle destinazioni di vacanza più ambite. Li scegliamo per la loro posizio-ne e per la qualità dei loro servizi: sono i villaggi più amati dalla clientela internazio-nale. In ogni Eden Gold troverete sempre i nostri assistenti italiani e i nostri animatori italia-ni che collaborano con team di animazio-ne internazionali. Gli Eden Special possono essere hotel, resort, appartamenti o villag-gi-club: la tipologia di prodotto è sempre indicata nel logo. Selezioniamo ognuno di

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questi prodotti e ve li proponiamo, prestan-do sempre particolare attenzione al rappor-to qualità-prezzo, alla location e all’affidabi-lità dei servizi.Eden Viaggi rappresenta oggi una delle principali realtà nel panorama del turismo online italiano, grazie ad una precisa stra-tegia di crescita supportata da importanti investimenti in termini di risorse umane ed economiche. Da anni monitoriamo con attenzione le possibilità offerte da internet e dalle nuove tecnologie, con particolare ri-ferimento al web 2.0, al fine di offrire un servizio sempre migliore ai nostri clienti.

- più di 8.000.000 di visite- oltre 50.000.000 di pagine viste- più di 100.000 persone registrate al sito- oltre 10.000 agenzie di viaggio proposte

Eden Hotels & Resorts, il lusso di sentirsi a casa E’ una società di gestione alberghiera nata dall’esperienza del Presidente Nardo Filippetti. Facendo riferimento a Eden Viag-gi e condividendone la stessa filosofia, gli Eden Hotels & Resorts sono il risultato del grande impegno dedicato all’ottenimento di un servizio sempre migliore tramite l’in-vestimento in risorse umane e innovazioni tecnologiche, nella direzione dei più recenti sviluppi in ambito turistico. Comprendo-no ottime strutture appartenenti a diverse categorie e sono pensati per incontrare e soddisfare ogni tipo di esigenza, dal turismo balneare, al business, al turismo sportivo, in particolare il cicloturismo. Per la posizione esclusiva, il comfort degli ambienti e l’alto livello di servizi, gli Eden Hotels & Resorts

garantiscono a tutti gli ospiti un soggiorno in perfetto benessere, circondati da profes-sionalità, attenzione e cordialità.Informazione e cultura “EDENLIFE.IT” di Eden Viaggi, un progetto che cerca di soste-nere un turismo più consapevole ed infor-mato, offrendo ai nostri clienti la possibilità di ampliare il concetto di viaggio ben oltre le poche righe del tradizionale catalogo car-taceo. E’ prima di tutto un sito web, dove ogni mese viene presentata una nuova meta alle migliaia di utenti che lo visitano giornalmente, attraverso informazioni di ca-rattere culturale, geografico, sanitario, folk-loristico… utili sia per pianificare meglio la prossima vacanza, sia per partire più infor-mati sul paese che si visiterà. È poi diven-tato una rivista cartacea distribuita a tutti i nostri clienti in partenza, un giornale delle vacanze che viene distribuito in alcuni locali pubblici selezionati ed infine una innovati-va televisione online, “EDENLIFE.TV”, dove vengono presentati tutti i nostri villaggi e dove largo spazio è dedicato anche ai video dei nostri ospiti.

Eden Incoming & DMC: per una perfetta vacanza in stile italiano In sinergia con gli altri settori aziendali, dal 1996 Eden Viaggi si è riproposta, sul mercato estero, con pro-dotti rivolti ad una clientela internazionale, individuale, di gruppo ed anche ai viaggi in-centive. Il prodotto è composto da vacanze balneari e città d’arte. Per ampliare il proprio mercato, Eden Incoming, attraverso accordi con i principali tour operator esteri, propone la commercializzazione di strutture selezio-nate. L’attività dell’ufficio è supportata da

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un’attenta e costante analisi della domanda turistica dei paesi stranieri e da uno staff con elevata professionalità ed esperienza pluriennale.

Viaggi di gruppoI viaggi di gruppo, che da sempre fanno parte della storia di Eden Viaggi, rappre-sentano il punto di incontro fra esperienza e innovazione. Ogni viaggio, su qualsiasi catalogo Eden, è disponibile anche in of-ferta per gruppi. Oggi Eden Viaggi guarda al mondo senza limiti, e organizza viaggi di gruppo per tutte le destinazioni e per tutte le esigenze. Per qualsiasi meta, Zero Limiti è sempre a vostra disposizione per creare un pacchetto su misura, per ogni tipologia e per ogni budget di spesa. Con un’offerta che spazia dalle più belle città d’Europa e d’A-merica alla natura selvaggia dell’Africa, fino alle civiltà misteriose del Medio Oriente, Zero Limiti saprà proporvi la soluzione più adatta alle vostre esigenze, con competen-za, flessibilità e un ottimo rapporto qualità/prezzo. In ogni itinerario potrete trovare il giusto equilibrio tra passione per la scoper-ta, conoscenza e organizzazione perfetta grazie all’impegno e all’assistenza costante garantita Eden Viaggi.

Eden IncentiveA completamento del poliedrico panorama di attività, Eden Viaggi ha creato la divisione Incentive, che attinge all’ampia program-mazione ed esperienza del Tour Operator Eden Viaggi ed alle sinergie in atto con ca-tene alberghiere affermate. Questa versati-lità consente ad Eden Incentive di spaziare,

offrendo una gamma completa di proposte adattabili, dalle più piccole alle più grandi convention aziendali. La qualità dei servi-zi offerti, abbinata ad un’efficace politica commerciale, ha portato l’ufficio Incentive a distinguersi per l’ottimale rapporto quali-tà/prezzo.Oltre a ciò, la determinazione nel perseguire il proprio obiettivo di proporre viaggi emozionanti e di massima soddi-sfazione per il cliente, hanno determinato un’espansione costante nel tempo consen-tendo di raggiungere un’alta penetrazione di mercato.

Un leader tra leaderLa professionalità di Eden Viaggi è stata scelta da molte delle primarie aziende ita-liane, per realizzare partnership in merito ad importanti iniziative di comunicazione ed incentive che hanno ottenuto visibilità sui principali media. La comprovata professio-nalità gestionale e l’ottimale qualità delle strutture e dei servizi hanno ricevuto un ul-teriore riconoscimento nel successo di ogni collaborazione portata a termine ed hanno consentito la creazione di legami duraturi con la maggior parte delle aziende. Alcune aziende con cui abbiamo collaborato: Acqua Panna, Allianz, Arena, Arexons, Aurora, Au-togrill, Banca Intesa, Banca lombarda e Pie-montese, Banca Mediolanum, Banca Sara, Beghelli, Bosch, Bridgestone, Campari, City, Danone, De Agostini, Dixan, Helvetia Vita, Intesa San Paolo, Kraft, Le Coq Sportif, Lot-tomatica, Max Meyer, Mediolanum, Mon-dadori, Nestlè - Motta, Pirelli, Radio Capital, Radio 105, Radio Dee Jay, Radio Montecarlo, RAS, RCS, Rex, Riello, Samsung, Shell, Sky.

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“Fare naming significa dare un nome ma so-prattutto raccontare una storia, far immagi-nare una forma, rievocare un sapore, apprez-zare una prerformance; il nome è l’elemento trainante di ogni identità.”

Definizione dei criteri di rispondenza del nomeIl nome dovrà essere associato al prodotto, evocandone la tipologia e l’essenza più pro-fonda. Dovrà richiamare la natura inconta-minata, il mare o il benessere. Dovrà lasciar trapelare l’eleganza e l’esclusività. L’associa-zione immediata alla natura è fondamentale.

Definizione delle caratteristiche che il nome dovrà avere in funzione degli obiet-tivi di mktg e del piano di comunicazioneDovrà essere breve, incisivo, evocativo, faci-le da pronunciare, da leggere e da ricordare.

CompetitorsGioia resortValturEdenClub medVeraturSwan tourAlpitourMSCCosta crociere

ProveExperienceSensationsVictory WildExclusive WildWild

Parole chiavenatura selvaggiabenessererelaxsportavventuraacquaapneasabbiacuraessenzaesclusivobiancoapnealussoterrasilenzioimmensitàricordotrasparenzaequilibriolucesogno

ricerca del nomenaming

Natura selvaggia, benessere, lontano, relax, sport, avventu-ra, acqua, apnea, sabbia, ecologia, cura, sole, essenzialitàesclusivo, bianco, salute, apnea, lusso, terra, silenzio, immensità, ricordo, serenità, trasparenza, equilibrio...

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W I L D art hotelCostruito in stile locale e con materiali esclu-sivamente ecosostenibili, si inserisce perfet-tamente nell’ambiente naturale che lo cir-conda, tra vegetazione e spiaggia.Si estende su circa 1 ettaro di terreno ed è composto da una struttura centrale che ospita la reception e la ristorazione e da 15 beach chalet dispo-sti direttamente sulla spiaggia. La scelta di utilizzare esclusivamente materiali ecososte-nibili e completamente naturali si rispecchia nell’architettura delle strutture, che si mostra lineare ed essenziale. L’unica “tecnologia” presente all’interno della struttura centrale e nei beach chalet è la corrente elettrica. L’essenzialità della natura comporterà quindi il completo isolamento da tutto quello che riguarda internet, cellulari e palmari, TV sa-tellitare e quant’altro.

Vivere il mare e le spiagge di Medjumbe sa-ranno le uniche priorità di cui preoccuparsi.

Per quanto riguarda l’arredamento interno del complesso, i colori, i materiali e lo sti-le di ogni singolo elemento ricorderanno e rispetteranno in ogni aspetto l’arte e la cul-tura del posto. Saranno infatti presenti pezzi unici di Artisti del posto che arricchiranno e valorizzeranno la percezione dell’intera struttura.

La “Lingua”La riproduzione fedele della nota Lingua dell’isola Eoliana di Salina, un piccolo spec-chio d’acqua separato dal mare ra una sotti-

le lingua di terra che verrà ricostruita come base per un laghetto di acqua salata.

L’intrattenimentoL’ambiente intimo e rilassante di Wild lasce-rà spazio ad un sobrio ed esclusivo intratte-nimento di folklore locale.

La ristorazioneL’unico ristoranate “panorama” presente all’esterno della struttura principale dell’art hotel offrirà nella formula del servizio a buffet, esclusivamente piatti tipici del Mo-zambico. Per vivere l’esperienza di totale essenzialità si rispecchia così anche nella ristorazione. Assaporare il gusto di una ter-ra, significa immergersi nei profumi e nei sapori che la rendono unica.

La spiaggiaLa lunga e ampia spiaggia dorata è soggetta al fenomeno delle maree che lascia intra-vedere, durante l’arco della giornata, ampie distese di arenile, dove passeggiare piace-volmente fino a raggiungere il mare.

La posizioneCircondato da 5.000 km di splendide coste, spiagge bianchissime bagnate da acque cri-stalline, lunghi tratti di barriera corallina e fondali popolosi di milioni di specie di pesci, il Mozambico è il paradiso degli amanti del mare e della natura.

Con le sue circa 50 aree protette tra riserve e parchi naturali, è stato dichiarato dal WWF uno dei Paesi con il più ricco patrimonio ecologico del mondo.

scheda tecnicaWild resort

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Raggiungibile in circa 40 minuti con un pic-colo aereo da Pemba, sulla costa del Mo-zambico, l’isola di Medjumbe si presenta come una una piccola isola privata all’in-terno di un parco nazionale nell’arcipelago delle Quirimbas, lunga solo un kilometro e larga 350 metri con la bassa marea.

Privilegiata da un clima tropicale che oscilla tra i 20 ed i 30 gradi tutto l’anno ed immersa da una natura rigogliosa ed incontaminata, ren-derà ogni momento indimenticabile grazie ai mervigliosi profumi che la pervadono: Ylang Ylang, vaniglia, cannella, pepe, frangipane...

Un’oasi di bellezza dove colori, profumie suoni regalano emozioni indimenticabili.

Love NightEsistono attimi che condivisi nell’intimità della coppia, si trasformano in ricordi in-dimenticabili, come la “Love Night” con il massaggio di coppia e la cena sulla spiag-gia. Concedersi il lusso di vivere questi mo-menti è il più bel regalo che si possa fare a se stessi e alla persona amata. Atmosfere e suggestioni diventeranno silenziosi spetta-tori della vostra felicità.

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W I L D adventureSport di mareApneaL’apnea è stata la prima forma d’immersio-ne praticata dall’uomo e rappresenta ancor oggi il modo più istintivo di andare sott’ac-qua. La possibilità di immergersi in apnea si fonda sull’adattamento fisiologico chiamato “riflesso d’immersione” che accomuna tut-ti i mammiferi, dal delfino al bradipo, dalla foca al cane, anche se in gradi diversi. Il ri-flesso d’immersione è sorprendentemente sviluppato nell’uomo, sebbene non sia un animale prevalentemente acquatico. Le origini delle esplorazione dei fondali ma-rini, effettuate con questa tecnica per vari scopi, si perdono nella notte dei tempi e coinvolgono la cultura di molti paesi. I pri-mi apneisti si spingevano sott’acqua per effettuare la pesca in apnea e raccogliere conchiglie, oggetti preziosi o utili quali il co-rallo, le perle o le spugne. Sfortunatamente le origini dell’apnea sono macchiate anche dal suo sfruttamento bellico: i Romani fu-rono fra i primi a utilizzare gli urinatores per operazioni di sabotaggio delle navi ne-miche. Nell’attività agonistica legata all’ap-nea si distinguono tre tipologie: Discipline di piscina (apnea statica e apnea dinamica con e senza attrezzature immersioni lineari con pinne, monopinna o a rana subacquea) e Discipline in acque libere nel mare o nel lago (apnea profonda con e senza attrezza-tura ed immersione libera). Si possono uti-lizzare solo le proprie forze, raggiungendo senza zavorra e solo con le pinne la quota e

risalendo poi lungo il cavo guida senza però toccarlo. Per l’altra tecnica, invece, si scende usando una slitta zavorrata e si risale poi pinneggiando o aiutandosi con il cavo gui-da (il record assoluto appartiene a Gianlu-ca Genoni). Per l’apnea in assetto variabile assoluto si scende zavorrati senza limiti di peso e si risale utilizzando un pallone o altri sistemi analoghi di riemersione.L’attività agonistica è relativamente recen-te, l’organizzazione del primo campionato mondiale (vinto dalla squadra italiana) risa-le al 1996 grazie ad una rivista del settore.

Pesca subacquea in apneaLa pesca subacquea in apnea, detta anche caccia subacquea, è una attività di pesca praticata con la tecnica dell’immersione senza l’ausilio di attrezzature autonome di respirazione, quindi con il trattenimento del respiro (apnea), generalmente con uso di maschera subacquea, boccaglio, pinne e fu-cile subacqueo o fiocina con asta, e per la protezione dal freddo spesso con l’ausilio di muta e relativa zavorra per la compen-sazione d’assetto, è una delle varie attività di pesca sportiva ma è anche inquadrata e praticata per le attività di pesca subacquea professionale. La pesca subacquea in apnea è stata praticata dall’uomo inizialmente in forme primitive per procurarsi sia il cibo che per raccogliere specie essenziali per svolge-re le sue attività come conchiglie per colo-rare i tessuti, spugne per la pulizia e perle per scambi commerciali quindi per ottenere generi utili generalmente per la cosmesi o per il commercio. Fino agli anni ‘40 è stata quasi sempre praticata a corpo libero senza

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e con strumenti, anche rudimentali, quali occhialini, coltello, lunghe aste, soprattutto dai pescatori di ostriche nell’Oceano Pacifico e di spugne nel Mediterraneo. L’evoluzione nella sua forma moderna è avvenuta però soprattutto nell’ultimo secolo, grazie alle in-novazioni nelle tecniche e nelle attrezzature subacquee. Verso gli anni ‘50 ha quindi avuto un costante e notevole sviluppo tanto che la FIPS, (poi FIPSAS) allora federazione di sola pesca sportiva dalla superficie, dette inizio ad una lunga serie di competizioni di pesca subacquea, e per forza di cose si occupò an-che dello sviluppo delle attività subacquee in generale. Ad oggi viene ancora praticata prevalentemente per sport e attività ricrea-tiva, ma anche come attività professionale, con il rilascio di licenze di pesca subacquea specifiche da parte delle regioni. Storica-mente denominata “pesca subacquea”, oggi il termine più in uso è pesca in apnea per sottolinearne il valore sportivo e la radicale differenza rispetto a quella effettuata in pas-sato con l’ausilio di autorespiratori ed oggi vietata tranne che per i professionisti ma solo per corallo ed echinodermidi.L’attrezzatura è costituita da: fucile subac-queo, muta, pinne, maschera e aeratore, zavorra, boa segnasub. Nella pesca in apnea esistono diverse tecniche, ciascuna adatta a diverse situazioni di pesca e per cattura-re diversi tipi di prede. Le tecniche di base sono tre: Pesca all’agguato, Pesca all’aspetto e Pesca in tana.

KitesurfingIl kitesurfing, kitesurf, kiteboarding è uno sport nato all’incirca nel 1999 nelle calde e

ventose acque delle isole Hawaii. È lo sport d’acqua che si sta diffondendo più veloce-mente in assoluto. Si pratica con un’apposita tavola e un aquilone (kite o ala) manovrato mediante una barra di controllo collegata ad esso da due, quattro, o più line (cavi) lunghi e sottili in dyneema o spectra. Le condizioni di vento ideali per i principianti del kitesurf sono comprese tra i 12 e i 24 nodi L’esperto riuscirà, con l’opportuna attrezzatura, ad usa-re venti compresi tra gli 8 ed oltre i 40 Kts. A differenza, per esempio, del windsurf, il ki-tesurf si può praticare con venti ritenuti “de-boli” permettendo trick, velocità ed accele-razioni di tutto rilievo. Il Kitesurf è da ottobre 2008, ufficializzato da ISAF, il natante mosso dal vento più veloce del pianeta,il kitesurf è stato anche il mezzo più veloce in ogni anda-tura dal lasco alla bolina. E questo, nonostan-te la sua giovane età. È parere di tanti che c’è ancora molto da evolvere in ambito tecnico e che questo porterà ad ulteriormente allar-gare la forbice di performances tra le attività concorrenti. In condizioni di vento debole si usano aquiloni di dimensioni più grandi di quelli usati con vento forte. Con le condizioni ideali è possibile praticare lo sport in maniera sicura, planando semplicemente (freeriding), compiendo svariate evoluzioni o tricks (free-style). È possibile usare il kite sia sulle onde (wavestyle) che su acqua piatta (wakestyle). Una caratteristica, oltre all’indiscussa prati-cità dell’attrezzatura, è la velocità con cui si può imparare a planare e in seguito a com-piere evoluzioni. Un buon corso di media-mente 15/16 ore fornisce le basi per un inizio della pratica sicura ed autonoma. Seguire un corso non è obbligatorio ma assolutamente

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consigliato. Il kitesurf infatti è uno sport de-finito estremo e benché i moderni materiali abbiano esteso la sicurezza, le insidie sono numerose, anche e soprattutto per gli altri.

VelaQuando si parla di sport della vela ci si ri-ferisce usualmente alla pratica sportiva della navigazione a vela, benché la propulsione a vela accomuni molti sport, anche molto differenti fra loro. Lo sport della vela si di-stingue dagli altri sport velici perché richiede l’uso di imbarcazioni (che possono essere di dimensioni estremamente ridotte, come nel caso delle tavole a vela, o estremamente grandi, come nel caso delle competizioni fra maxi yacht o multiscafi). Tali imbarcazioni devono ricevere la loro propulsione esclusi-vamente da una o più vele, e devono essere manovrate manualmente da equipaggi com-posti da una o più persone. La navigazione a vela risale agli albori della civiltà umana, e già lo storico greco Pausianas narra di una competizione velica, contornata da musica e gare di nuoto, organizzata nel II secolo a.C. in onore di Dionysus Melanaigidos, presso il Tempio di Afrodite ad Ermioni. Lo sport della vela si svolge soprattutto in regate, compe-tizioni fra barche a vela in cui generalmente vince l’imbarcazione che riesce a percorrere il percorso di regata in minor tempo. Nelle competizioni veliche è consentito sfruttare soltanto le capacità marinare dell’imbar-cazione e la forza propulsiva del vento per navigare e la forza dell’acqua sullo scafo. Questo significa che qualsiasi altro sistema di propulsione è vietato, incluso l’effettuare certi movimenti del corpo che potrebbero

aumentare la velocità dell’imbarcazione. Lo sport della vela è centrato sull’interazione fra due elementi chiave: la tecnica e la tattica.La tattica consiste nella capacità dei concor-renti di interpretare contemporaneamente le condizioni ambientali il proprio posiziona-mento sul campo di regata in relazione agli altri concorrenti, nonché l’applicabilità delle diverse regole alle condizioni specifiche in cui si trovano, e valutare l’interazione reci-proca fra tutti questi fattori per decidere il comportamento più opportuno da tenere al fine di ottenere il miglior risultato possibile nella competizione. La vela è uno sport in cui bisogna utilizzare l’intelligenza; è impor-tantissimo percepire ogni cambiamento di vento. Infatti, il vento non è mai statico ma può cambiare direzione anche solo di pochi gradi; questo cambiamento di vento anche se di pochi gradi può determinare molto all’interno della regata. La tecnica invece si riferisce al mezzo usato per competere, l’im-barcazione, unitamente ai suoi componenti essenziali, scafo (o scafi), albero (o alberi) e vele. Poiché gli aspetti tecnici rivestono un ruolo così essenziale nelle competizioni veliche, in genere si cerca di ridurre la loro influenza al fine di esaltare le doti velistiche dei concorrenti. I metodi per raggiungere tale obiettivo sono essenzialmente due: la definizione di classi veliche e l’applicazione di compensi (o handicap).

CanoaCon il termine canoa/kayak vengono usual-mente indicati vari tipi di imbarcazioni spor-tive che hanno in comune il fatto di essere spinte e manovrate con pagaie e adopera-

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te da diverse popolazioni mondiali: la ca-noa ed il kayak. Si distinguono due tipi di imbarcazione:i l kayak prevede la posizione seduta ed una pagaia a doppia pala con cui pagaiare su entrambi i lati e la canoa cana-dese prevede una posizione in ginocchio ed una pagaia a pala singola con cui pagaiare su un solo lato. Il Kayak e canoa acque piat-te, conosciuto anche come kayak velocità o kayak olimpico, in quanto presente ai Giochi olimpici dall’edizione del 1936, è una delle discipline più conosciute della canoa. Le im-barcazioni utilizzate per questo sport sono lunghe e strette, con pesi variabili a seconda della distanza di gara. Questo sport è in con-tinua evoluzione. Negli ultimi anni sono state apportate sostanziali modifiche per quanto riguarda il materiale e la costruzione di paga-ie e canoe. Precedentemente, le regole ICF prevedevano una larghezza minima dell’im-barcazione (nel k1 era 52cm), ma dal 2001 è stata abolita e successivamente le barche hanno subito una consistente evoluzione. Non è raro che alcune tra le più famose case produttrici si avvalgano delle migliori consu-lenze ingegneristiche navali, per assicurare scafi sempre migliori. Per quanto riguarda i materiali, fino a qualche anno fa il più co-mune era la vetroresina, diretta sostitutri-ce del legno, ma oggi è ormai soppiantata (per quanto riguarda imbarcazioni da gara) dal carbon/kevlar o fibra di carbonio pura. A seconda della competizione, viene scelto il materiale più adatto.

Esplorazione dei fondaliLa ricerca oceanografica si basa su un in-sieme di mezzi speciali di esplorazione, tra

cui navi oceanografiche, batiscafi e labora-tori sommersi, ai quali si sono aggiunti più recentemente i satelliti artificiali. Le profon-dità oceaniche vengono studiate soprattutto per mezzo di dragaggi, perforazioni e l’im-piego di strumenti quali magnetometri (che misurano l’intensità del campo magnetico terrestre) ed ecoscandagli (che, inviando segnali acustici verso i fondali, consentono di valutarne la profondità in base al tempo impiegato dal segnale a compiere il tragitto di andata e ritorno). I risultati delle numero-se spedizioni oceanografiche condotte negli anni ‘60 hanno permesso di descrivere in modo dettagliato i fondali, la cui morfologia risulta alquanto varia e movimentata; inol-tre, si è potuta rilevare la presenza di lunghe fratture, le dorsali oceaniche, interessate da un elevato flusso di calore endogeno e si sono potuti valutare il debole spessore e l’e-tà relativamente giovane dei sedimenti ma-rini; una circostanza che, tuttavia, si rivelò di fondamentale importanza fu la scoperta del paleomagnetismo e delle inversioni periodi-che del campo magnetico terrestre, registrati nelle rocce dei fondali oceanici.

SnorkelingCon il termine snorkeling si intende il nuo-tare in superficie utilizzando il boccaglio o aeratore (in inglese: Snorkel). Quest’ultimo è un tubo ricurvo, generalmente di materiale plastico, utilizzato nell’attività subacquea che ha una delle due estremità modellata in ma-niera ergonomica e di silicone in maniera da poter essere inserita in bocca in maniera più confortevole. Si usa assieme alla maschera da sub e serve a respirare senza alzare la

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testa dall’acqua consentendo di continuare a guardare il fondale. Nato per l’utilizzo nella pesca in apnea, oramai oggetto indispensa-bile ogniqualvolta si usano maschera e pinne anche per uso “turistico”.

Sport di terraLe escursioniL’escursionismo è una forma di attività mo-toria basata sul camminare nel territorio, sia lungo percorsi (strade, sentieri, ecc.), anche variamente attrezzati, che liberamente, al di fuori di percorsi fissi. Complementari all’e-scursionismo, in quanto svolte in ambiente similare ma con altri mezzi di trasporto, sono le escursioni a cavallo, in mountain bike, in canoa, lo sci di fondo e lo scialpinismo. L’e-scursionismo è inoltre preliminare ad attività quali l’arrampicata e l’alpinismo. Spesso, de-rivando il termine dalla lingua inglese, viene indicato anche con trekking o hiking. Il primo termine deriva dal verbo inglese to trek, che significa camminare lentamente o anche fare un lungo viaggio. Il secondo deriva dal verbo inglese to hike, che significa cammi-nare. Normalmente l’escursionismo si svolge in montagna o comunque in un ambiente naturale, e può essere accompagnata da at-tività naturalistiche quali il birdwatching, l’os-servazione di specie botaniche o anche la vi-sita di monumenti o fenomeni naturali posti lungo il percorso. L’escursionista seriamente motivato deve avere rispetto dell’ambiente che attraversa, evitare di fare rumore, rispet-tare i sentieri, non manomettere la segnale-tica, non lasciare rifiuti (che potranno essere compattati e trasportati fino ad un cestino, o meglio ancora a valle), non cogliere specie

botaniche protette o molestare animali sel-vatici, accendere fuochi solamente in luogo adatto e con adeguata competenza, spe-gnerlo accuratamente prima della partenza, non gettare mozziconi di sigaretta accesi (e neanche spenti possibilmente).

La Wild adventure organizzerà escursioni a piedi, a cavallo, in bike, sui quoad ed in barca.

BirdwatchingIl birdwatching (in italiano, osservazione degli uccelli) è un hobby inerente all’osservazione e allo studio degli uccelli in natura. È sinoni-mo del termine birding, usato negli Stati Uniti d’America, che comprende, oltre all’osser-vazione, anche l’ascolto e il riconoscimento dei canti. Colui che pratica il birdwatching viene chiamato birdwatcher (o birder). Il bir-dwatching è un’attività che può essere svolta tutto l’arco dell’anno. Per praticare quest’hob-by sono essenziali un binocolo e una guida di riconoscimento. Le specie di uccelli osservabili in Italia sono oltre 500: ciascuna con piumag-gi, canti e comportamenti differenti e tipici. Il birdwatching racchiude in sè molte conoscen-ze: distinguere il canto, il verso, riconoscere la sagoma dell’uccello in volo o da posato, avere nozioni sul suo comportamento e sulla sua biologia.

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W I L D spaI migliori trattamenti per il benessere di cor-po e mente verranno offerti nella Spa, una grande struttura situata all’interno dell’iso-la, accanto a quella centrale del Wild Art ho-tel. La struttura, oltre ad offrire trattamenti di bellezza, cura del corpo e relax, massaggi e terapie di vario genere, con lo scopo do-nare relax e benessere, si caratterizza per le sue terme sensoriali.

L’architettura del Wild Spa è di forte contra-sto con il Resort stesso: è caratterizzata da un design moderno in netto contrasto con la natura incontaminata dell’isola di Medjumbe.

Le Terme Sensoriali sono un vero e proprio tempio termale che offre, integrando archi-tettura, tecnologia e le tradizioni più anti-che del benessere, 20 diverse esperienze articolate in 4 percorsi specifici: Depurativo, Rilassante, Energizzante, Riequilibrante. Un esperienza unica per ritrovare l’armonia dei propri sensi: piscine con idromassaggi, sau-ne, bagno turco, fanghi estetici, cromotera-pia, aromaterapia e molto altro. Ideato dalla società di gestione di Terme di Chianciano, il Centro Benessere all’interno della nuova struttura è specializzato in trattamenti ba-sati sui criteri della Naturopatia che fanno dei cinque elementi - acqua, fuoco, terra, aria, etere - i protagonisti del soggiorno. I

percorsi previsti sono studiati per risponde-re alle diverse esigenze. Quello depurativo è indicato per disintossicare il corpo e la mente dalle tossine accumulate a causa di cattive abitudini alimentari, scorretti stili di vita, prolungato uso di farmaci disbiosi in-testinale.Il percorso riequilibrante è formulato per ri-portare in armonia corpo, mente e spirito.Il percorso energizzante è rivolto a tutti i problemi di calo energetico, abbassamen-to delle difese immunitarie, stati d’ansia, insicurezza, insonnia, stati di deperimento psico-fisico, attacchi di panico o agitazione.Per finire, il percorso rilassante è invece stu-dianto per chi soffre di stati di agitazione e ansia, emicrania muscolo tensiva e vaso-motoria, stati di stress.

TrattamentiAROMATERAPIA ENERGIZZANTEAromaterapia con olii essenziali energizzan-ti; benefici: la stimolazione olfattiva con olii essenziali energizzanti facilita il recupero psico-fisico negli stati di stanchezza men-tale e fisica e nei cali energetici.Durata consigliata: 20 minuti

AROMATERAPIA RILASSANTEAromaterapia con olii essenziali rilassanti; benefici: la stimolazione olfattiva con olii essenziali rilassanti facilita il recupero psi-co-fisico negli stati di stress, insonnia, stan-chezza mentale e fisica.

BAGNO TURCO Sauna umida; benefici: stimolazione cellulare organica e metabolica, innalzamento delle

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difese immunitarie, rinnovamento cellulare cutaneo e cura dei problemi cutanei secchi.

CALIDARIUMAmbiente caldo vaporoso; benefici: la su-dorazione libera il corpo dalle tossine, l’ef-fetto del caldo e del fango rinvigorisce la muscolatura e la pelle. CAMMINATA SUL FIUME Getti alternati di acqua calda-fredda con massaggio plantare su letto di pietre di fiu-me; benefici: stimolazione dei punti organici riflessi sulla pianta del piede con apporto di equilibrio a tutto il corpo, trattamento dei problemi vascolari. CROMOTERAPIAPer il riequilibrio psico-fisico ed energetico; benefici: riequilibrio dei 7 chakra e cura del benessere di corpo, mente e spirito.

MUSICOTERAPIAPer il riequilibrio psico-fisico ed energetico; benefici: riequilibrio dei 7 chakra e cura del benessere di corpo, mente e spirito.

DOCCE DI CONTRASTODocce a stimolazione dolce e fredda, a 15°-20°-30°C; benefici: 15°-20°: stimolazione or-ganica ed innalzamento difese immunitarie; 30°: raffreddamento dolce del corpo dopo una terapia ad alto calore nei casi in cui non è possibile utilizzare l’impatto freddo.

DOCCE SENSORIALIGetti d’acqua aromatizzata con olii essen-ziali; benefici: docce rivitalizzanti in cui la

combinazione tra aromi ed effetti di colori trasportano in una dimensione dove corpo e spirito s’incontrano, allentando la tensione e preparando ai vari bagni ed applicazioni.

ICE CRASHCascata di ghiaccio; benefici: le frizioni di ghiaccio sono l’ideale per stimolare la riva-scolarizzazione e per una piacevole sensa-zione di freschezza dopo una sauna od un bagno caldo.

MELMARIUMGrotta delle argille verdi depurative con olii essenziali; benefici: rimineralizzazione e depurazione della pelle.

NEBBIE FREDDEAcqua nebulizzata con discesa a pioggia, aromatizzata alla menta; benefici: leggero effetto di vasodilatazione e vasocostrizione utile per la stimolazione vascolare.

PIRAMIDE ENERGETICAAccumulatore energetico secondo i criteri della Piramide di Cheope; benefici: riequi-librio energetico, stasi di insonnia e stan-chezza psico-fisica.

SAUNA ETRUSCA Sauna dolce secca con olii essenziali ed erbe curative disciolte nel vapore; benefici: stimolazione organica e metabolica, dimi-nuzione della tensione muscolare e cura dei dolori articolari diffusi e localizzati, cura dei problemi cutanei secchi ed umidi, ottimale contro raffreddori, bronchiti e catarro.

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SAUNA FINLANDESESauna secca; benefici: stimolazione orga-nica e metabolica, rimozione delle tossine, ricambio cellulare e cura dei problemi cuta-nei umidi, benefici a tutto il sistema neuro-vegetativo.

STANZA DEL SILENZIO INTERIORECamera del silenzio assoluto, per tornare all’esperienza del grembo materno; benefi-ci: riequilibrio energetico e fisico, cura degli stati di stress psico-fisico, insonnia, ansia. Favorisce l’introspezione personale.

VASCHE RELAX IDROMASSAGGIVasca con chaise-longue ad idromassaggio, panche e piastre insufflanti, docce cervicali; benefici: leggero effetto di vasodilatazione e vasocostrizione utile per la stimolazione organica.

VASCA SALINAVasca con chaise-longue ad idromassaggio, panche e piastre insufflanti, docce cervicali; benefici: depurazione e drenaggio fisico ed energetico.

VASCA SENSORIALEVasca con essenze fitoterapiche, cromotera-pia e musicoterapia in immersione; benefici: unisce i benefici del relax in acqua all’aroma-terapia, alla musicoterapia ed alla cromote-rapia: riequilibrio energetico e fisico.

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identity

FilosofiaWild si immerge in un mondo ancora incon-taminato, si mimetizza, con delicatezza, in-teragisce ma non prevarica.

Mare. Spazio, calore, sabbia bianca, blu. Silenzio. Niente caos, movimento, rumore.Resort. Viaggio, ricordo dilatato all’infinito.Arte. cultura, conoscenza, valore.

La nostra filosofia non ha bisogno di spiega-zioni complesse, è semplice come la natura in cui si immerge.

EcosostenibilitàSi traduce nel rispetto per la Natura, nella sensibilizzazione ambientale, nello sfrutta-mento sostenibile delle risorse, nella soste-nibilità economica, sociale ed ambientale, nel risparmio e riciclo delle risorse primarie. Rispettare l’Habitat naturale nel suo pro-fondo, vivendone solo l’estrema bellezza e rispettando la cultura del popolo che ci ospita, rappresentano da sempre il nostro valore più grande.• Valorizzazione dell’arte del posto;• Utilizzo esclusivo della cucina del posto;• Limitazione dell’utilizzo di reti satellita-

ri, web e telefoniche;

PassioneLa nostra passione sono i nostri Clienti.La nostra ossessione è ascoltarli, capire i loro desideri, dare soluzioni affidabili e con-crete, superare le loro aspettative, sempre.Il nostro modo di rivolgersi a loro è impron-tato all’entusiasmo, alla cordialità e allo spi-rito d’iniziativa fondati su un alto livello di motivazione e professionalità e con un’os-sessiva passione per i dettagli.

EsclusivitàNel progettare i nostri servizi consideriamo sempre prioritario ciò che è migliore ed esclusivo per i nostri Ospiti. La nostra mis-sione è quella di riservare ad ogni nostro Cliente l’esclusività del miglior trattamento in ogni nostra attività, diffondendo la cul-tura del benessere psicofisico più profondo ed offrendo semplicemente il lusso della più totale naturalità.• Wild memories

Valori

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il segnomarchio

La scelta del segnoLa scelta della medusa come segno distin-tivo di Wild, ricade sicuramente sulla natura di questo animale marino così particolare. Le meduse sono animali planctonici, in preva-lenza marini, appartenenti al phylum degli Cnidari, che assieme agli Ctenofori formava-no una volta quelli che erano i Celenterati.Generalmente rappresentano uno stadio del ciclo vitale che si conclude dopo la riprodu-zione sessuata, con la formazione di un po-lipo. I loro tentacoli ospitano delle particolari cellule, gli cnidociti, che contengono un liqui-do urticante. Esse si attivano quando ven-gono toccate, grazie a un meccanorecettore detto cnidociglio, si rivelano così molto peri-colose e talvolta mortali anche per l’uomo. Per questo incutono timore e talvolta fobie anche al solo pensiero. Questo animale, così elegante nella sua forma affusolata e sinuosa e così bello nel-

le trasparenze e nei suoi bellissimi colori rappresenta a pieno la bellezza del Resort, ma nasconde una natura selvaggia ed in-contaminata che l’uomo non può violare ed oltreggiare, dando così vita all’essenza della filosofia di Wild.

La costruzioneLa forma del segno è stata ricavata da un el-lisse, che è stata poi “allungata” e sottoposta a diversi strumenti nel progamma vettoriale di Illustrator per dare vita ad una forma che rispecchiasse il più possibile l’aspetto dell’a-nimale in natura.

La scelta di non utilizzare una griglia geome-trica per la costruzione, deriva dalle sembian-ze stesse della medusa, che nelle sue forme non puù essere “geometrizzata”.

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il segnomarchio

Riduzione minima3 cm

Positivo

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Negativo

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il segnomarchio

Colori

PANTONE COLOR BRIDGE 285 EC

C 90 %M 48 %Y 0 %K 0 %

R 0 %G 113 %B 185 %

H 203,35 %S 100 %B 72,55 %

PANTONE PASTEL COATED 9043 C

C 9,43 %M 8,27 %Y 12,09 %K 0 %

R 235 %G 231 %B 225 %

H 36 %S 4,26 %B 92,16 % opacizzato al 50%

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il segnologo

Affiancamento marchio e logo

Le font

Daxline Pro lightabcdefghijklmnopqrstwyuvzABCDEFGHIJKLMNOPQRSTWYUVZ1234567890 ( )[ ] ? ! ” *

FELIX TITLING abcdefghijklmnopqrstwyuvz1234567890 ( )[ ] ? ! ” *

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identitycromie

PANTONE COLOR BRIDGE 285 EC

C 90 %M 48 %Y 0 %K 0 %

R 0 %G 113 %B 185 %

H 203,35 %S 100 %B 72,55 %

PANTONE PASTEL COATED 9464 C

C 42,44 %M 0 %Y 8,72 %K 0 %

R 154 %G 218 %B 236 %

H 193,17 %S 13,99 %B 95,29 %

PANTONE PASTEL COATED 9140 C

C 6,48 %M 4,86 %Y 22,98 %K 0 %

R 243 %G 237 %B 209 %

H 49,41 %S 13,99 %B 95,29 %

PANTONE PASTEL COATED 9043 C

C 9,43 %M 8,27 %Y 12,09 %K 0 %

R 235 %G 231 %B 225 %

H 36 %S 4,26 %B 92,16 %

PANTONE PASTEL COATED 9443 C

C 31,75 %M 8,7 %Y 12,55 %K 0 %

R 186 %G 212%B 221 %

H 195,43 %S 15,84 %B 86,67 %

PANTONE PASTEL COATED 9544 C

C 10,9 %M 3,09 %Y 15,63 %K 0 %

R 233 %G 238 %B 223 %

H 80 %S 6,3 %B 93,33 %

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identitycaratteri

Daxline Pro lightabcdefghijklmnopqrstwyuvzABCDEFGHIJKLMNOPQRSTWYUVZ1234567890 / ( )[ ] ? ! ” *

Daxline Pro regularabcdefghijklmnopqrstwyuvzABCDEFGHIJKLMNOPQRSTWYUVZ1234567890 / ( )[ ] ? ! ” *

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identityforme e materiali

Le forme che richiameranno e ricorderanno Wild in ogni sua declinazione saranno le linee curve, sinuose ed affusolate che nascono dal marchio stesso e sono riconoscibili nelle onde del mare, nelle curve della sabbia, nel fluttuare delle alghe e degli animali marini nelle acque dell’oceano.

Avendo scelto un architettura ecosostenibile per l’intera struttura del Resort, i materiali che saranno utilizzati per tutto quello che riguarda Wild saranno senza dubbio ecologici, ecocompatibili ed il più possibile di minore impatto per l’ambiente, grazie ad un attento sfruttamento delle risorse naturali che la natura stessa dell’isola offre.

• Legno naturale ed i suoi derivati

• Carta riciclata

• Palma

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identitytipologia di immagine

Scenario fondamentale di ogni immagine che riguarderà Wild sarà esclusivamente l’isola di Medjumbe.

La lunga distesa di spiaggia bianca e fine, l’orizzonte dell’azzurro del cielo che si fonde all’oceano, l’acqua cristallina ed il fondale dai toni e colori più intensi, le mangrovie ed il verde della piccola macchia di foresta tro-picale. La Spa emergerà esclusivamente dai trattamenti ripresi direttamente sul corpo stesso degli ospiti.

La naturalità, la luce, la trasparenza, il chia-rore, la lucenza, dovranno emergere da ogni immagine che rappresenterà Wild.

I visual verranno ripresi ed inquadrati su scenari lunghi, ampi e lontani. Unici primi piani verranno utilizzati per i trattamenti per il corpo della Spa.

Di conseguenza la tipologia di persona che sarà presente nei visual sarà rappresenta-ta da giovani uomini e donne (dai 30 ai 40 anni) mediterranei dalla carnagione oliva-stra, dall’abbronzatura intensa e dai capelli scuri con uno stile estremamente naturale che comunichi semplicità, essenzialità e freschezza ma allo stesso tempo estrema cura per il dettaglio. I soggetti verranno cat-turati durante momenti felici e passionali di attività che il resort offre. Una donna che risale verso la superficie immersa nell’in-tensità dell’oceano, un uomo che ispeziona un bellissimo corallo trovato nel fondale

marino, un ragazzo che prova il kitesurfing per la prima volta, una donna che esplora la foresta tropicale in sella ad un purosangue. Verranno ripresi anche durante momenti di estremo relax e benessere. Una coppia che gioca sulla spiaggia, una donna che si con-cede un rilassante massaggio al viso.

Le luci predominanti saranno estremamen-te vive, splendenti ed intense in contra-sto con il chiarore della spiaggia bianca e dell’acqua cristallina.

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W I L D resortLo sguardo che spazia libero in orizzonti marini sconfinati, i colori infuocati dell’'alba e cristal-lini del giorno, la bellezza struggente del tra-monto, il profumo della spiaggia bianca e fine, l’'immensità del cielo.

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W I L D adventureWild è più di ogni altra cosa un viaggio emotivo, un respiro dell’anima, un’avventura che regala forti ed intense emozioni.

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W I L D spaEntusiasmo, stupore, quiete, euforia ed infine una prepotente nostalgia che si placa soltanto al pensiero di poter tornare di nuovo.

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W I L D art hotelArte, cultura, conoscenza, valore. La nostra filo-sofia non ha bisogno di spiegazioni complesse, è semplice come la natura in cui si immerge.

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advconcept

Il bianco è lusso.Il bianco è delicatezza.Il bianco è ordine e pulizia.Bianco è il sale.Bianca è la pelle di Vittoria.Bianca è l’anima di Wild.Il bianco è un coacervo di colori nascosti, che rischiano di esplodere da un momento all’al-tro e diventare natura selvaggia. Bianco è un non colore, ma in realtà contiene tutti i colori dello spettro magnetico.Bianco è essenzialità, come è essenziale la natura e la naturalità di Wild.Bianco è la luce del sole che risplende sull’oceano.Bianca è l’acqua cristallina.Bianca è la sabbia di Medjumbe.Bianca è la schiuma che bagna le sue coste.Bianco è il legno naturale delle palme.Bianche sono le nuvole che sorvolano l’isola.Bianco è Wild....Il bianco contrasta fortemente con la selvati-chezza e rende corpo l’anima di Wild.

Un’airone nero (specie rara avvistabile dall’i-sola) che sorvolando Wild si immerge nel suo bianco, mutando colore.

La sabbia che si innalza coprendo il verde delle mangrovie e della foresta tropicale ed immergendolo nel bianco più totale.

Una stella marina perfettamente bianca e po-rosa che respira nella schiuma del mare sulla spiaggia.

Un leggerissimo velo bianco in cui dormire protetti sotto ad una palma.

In Wild c’è una qualcosa di forte e selvatico ed elegante e poetico come un cavallo bianco.Un bellissimo ed elegante cavallo bianco, che nasconde un cuore forte e selvatico.

Lo spot si apre con un primo piano sull’a-vanzare e ritirarsi dell’oceano spumoso sulla spiaggia bianca e fine. Un immagine satura di luce, eleganza e purezza. In forte contrasto il suono prepotente degli zoccoli in corsa di un cavallo selvaggio. Cambio di scena nel fon-dale dell’oceano, dai colori intensi e profondi, con un bellissimo animale tropicale che flut-tua delicato tra il colore intenso dei coralli con il sottofondo contrastante dell’avanzare forte e prepotente dell’animale che cresce sem-pre di più. Ritorno in superficie con lo sfondo bianco dell’immensa distesa di spiaggia fine e purissima, su cui splende la luce bianca del sole spezzata dallo stesso rumore di fondo che cresce, quasi per “sfondare lo schermo” in fortissimo contrasto con il visual rilassante e paradisiaco. Entrata prepotente in scena degli zoccoli dell’animale, che allarga l’inquadratu-ra e che lo mostra interamente mentre corre libero sulla distesa di spiaggia bianca, in una scena di perfetto equilibrio tra “lusso” e “sel-vatichezza” incarnata nell’animale. Nell’ascol-tare si fondono il rumore intenso degli zoccoli a quello delicato dell’oceano sull’isola.Chiusura del video con il segno di Wild che emerge dal centro del fondo bianco latte e...Selvaticamente poesia.

Per la stampa, che verrà posizionata nelle rivi-ste di settore (viaggi, sport, salute e benessere, moda) verrà esplicato meglio cos’è Wild attra-verso degli scorci accompagnati dal suo segno.

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merchandisingWild memories

Oltre che nelle classiche t-shirt, polo e panta-loncini è sempre di fronte agli occhi del turista il marchio del tour operator su qualsiasi og-getto e gadget più comune con cui quest’ulti-mo viene a contatto durante la sua vacanza.

Attraverso l’utilizzo “spietato” del merchandi-sing, il tour operator tenta così di creare an-che una sorta di fidelizzazione del cliente, che indossando o utilizzando quell’oggetto avrà sempre un ricordo felice di quella vacanza e, al momento di prenotarne un altra, sicu-ramente valuterà per prima l’opzione di quel tour operator.

L’incisività del merchandising è sempre stata importantissima soprattutto per la psicologia che nell suo ruolo fondamentale può colle-gare un semplice oggetto ad un esperienza particolarmente felice, di svago e relax che può sicuramente rispecchiarsi in una vacanza.

Wild, nella sua filosifa di pura essenzialità e naturalità, va oltre e si distacca completamen-te dall’esperienza di tutti i suoi competitors.

Punterà invece sulla semplicità di un classico album diario vecchio stile, realizzato comple-tamente con materiali ecosostenibili e che conterrà per sempre il ricordo di Wild “inci-so” personalmente da chi l’ha vissuto sulla propria pelle.

Sarà un vero e proprio album e diario di viaggi personale, che verrà dato in agenzia al momento della prenotazione e che dovrà essere portato con sé in ogni momento.

Nelle pagine interne si dovranno raccontare ogni giorno tutti i momenti trascorsi nel re-sort e sarà possibile inserire le foto scattate e stampate istantaneamente da una macchina fotografica modello Polaroid che verrà forni-ta all’arrivo nell’isola.

Inoltre sarà possibile conservare in una picco-la ampollina di vetro una piccola quantità della sabbia bianca dell’isola che dovrà essere rac-colta personalmente da ogni ospite e che ri-marrà nel cuore e nelle case di ognuno di loro.

Wild memories avrà il formato pocket di un quadrato dal lato di 15cm e sarà facilmen-te trasportabile durante ogni momento del soggiorno nell’isola di Medjumbe.

La copertina sarà realizzata in legno naturale molto chiaro, mentre le pagine interne avran-no una rilegatura classica con un filo di fibre naturali e saranno completamente di carta ricilabile.

L’ampollina di vetro, verrà legata con un filo in fibre naturali direttamente sulla parte frontale della copertina e potrà contenere una piccola quantità della sabbia dell’isola che ogni ospite dovrà raccogliere personalmente.

Il segno di Wild sarà presente solamente in una piccola incisione sul legno della parte frontale della copertina, proprio per lasciare ampio respiro all’ intima personalità dell’e-sperienza di ogni ospite.

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