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Storia e Teoria dell Infermieristica Storia dellAssistenza Infermieristica.

May 01, 2015

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Faustino Vinci
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Page 1: Storia e Teoria dell Infermieristica Storia dellAssistenza Infermieristica.
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Storia e Teoriadell’ Infermieristica

Storia

dell’Assistenza Infermieristica

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Storia dell’Assistenza Infermieristica

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Storia dell’Assistenza Infermieristica

Assistenza

Medico

Medicamento

Società

La Donna

I luoghi di cura

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Storia dell’Assistenza Infermieristica

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Storia dell’Assistenza Infermieristica

Nei periodi in cui le DONNE, per convenienza sociale, erano relegate a casa e dedicavano le proprie energie unicamente alla famiglia, l’ASSISTENZA aveva l’aspetto di una ARTE DOMESTICA

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Storia dell’Assistenza Infermieristica L’Uomo da sempre ha provveduto ai propri malati.

La professione infermieristica affonda le radici in un tempo assai remoto, la pratica del nursing è antica quanto l’umanità stessa, e nasce con la donna, primo motore di tutte quelle forme e sfumature dell’assistenza, caratteristica e costante presenza in ogni società, cultura ed etnia.

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Storia dell’Assistenza Infermieristica

Non sempre nella storia dell’ASSISTENZA si parla esplicitamente di INFERMIERE e non è chiaro quando questo termine compare per la prima volta e chi viene definito con tale termine.

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Storia dell’Assistenza Infermieristica

Potremmo definire infermiere : Le medichesse della Scuola Salernitana

(studio dell’Igiene e delle infezioni durante in parto – Trotula)

Le streghe che curavano malattie e disagi con le erbe.

Le levatrici , le più antiche ostetriche (fin dagli Egizi e dai Fenici)

Le guaritrici di campagna.

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Storia dell’Assistenza Infermieristica

Tutte queste donne hanno spesso assolto i doveri che la professione infermieristica richiede:

Prevenzione Assistenza a malati e disabili Educazione sanitaria (per quanto empirica e

non scientifica)

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Storia dell’Assistenza Infermieristica Spesso c’era mescolanza di magia,

superstizione, conoscenze mediche (limitate), conoscenze empiriche.

Il problem solving utilizzato era prevalentemente intuitivo o per tentativi ed errori.

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Storia dell’Assistenza Infermieristica Da sempre l’Assistenza e coloro che

l’hanno agita hanno avuto stretto e diretto rapporto con il corpo e le fasi evolutive della Vita :

La nascita La malattia La vecchiaia La morte

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Storia dell’Assistenza Infermieristica La Medicina :

Med. istintiva

Med.Empirica

Med. Magica

Med. Sacerdotale

Med.Scientifica

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Storia dell’Assistenza Infermieristica

Perché la DONNA ? L’istinto materno forniva il forte impulso

necessario a prendersi cura di quelli che soffrivano ed erano indifesi.

Donna come Infermiera Nata, per istinto, per natura.

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Storia dell’Assistenza Infermieristica

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Storia dell’Assistenza Infermieristica

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Storia dell’Assistenza Infermieristica Esiste un’Assistenza “al maschile” ? Medici Coloro che assistevano i feriti soprattutto

durante dispute “sportive”, guerre e battaglie.

quindi

cura delle ferite, chirurgia, interventi su traumi, ecc…

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Storia dell’Assistenza Infermieristica

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Antichità

Egitto, Babilonia, Antica Palestina. Società : regole sociali – religiose –

igieniche. Presenza di documenti medici. Ruolo della donna. Luoghi di cura: templi – “ospedali”. Non definito esattamente CHI facesse

assistenza al di fuori della famiglia.

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Antica Grecia

Ippocrate di Cos : considerato il “primo vero medico”.

Templi – Ospedali : luoghi di cura e di aggregazione sociale.

Ruolo della donna: di sottomissione, scarsa libertà a livello sociale.

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Antica Roma

Numerosi testi medici. La donna è più libera rispetto alla donna

greca e spesso anche donne ricche e nobili svolgono “funzioni assistenziali” al di fuori della famiglia.

Assistenza “femminile” : prevalentemente all’interno della casa.

Assistenza “maschile” : ospedali militari. Presenza e utilizzo di schiavi.

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Cristianesimo

L’assistenza diventa VOCAZIONE SACRA. Approccio umanitario: umanizzare significa

letteralmente “rendere umano, civile, elevare a livello della civiltà di un popolo”.

…eppure il pensiero religioso ha in un certo modo anche ostacolato il progresso dell’Assistenza. Essa infetti venne strettamente identificata con la religione e gli ordini religiosi…

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Cristianesimo

L’identificazione dell’Assistenza come vocazione religiosa ebbe come conseguenza la nascita del concetto che :

… chi si impegnava nell’opera di assistenza veniva incoraggiato alla passività, alla docilità, all’umiltà e alla totale noncuranza di se stessi … alla cieca obbedienza ai superiori…

questa deformazione concettuale e pratica è durata a lungo negli anni.

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Medioevo

Alto medioevo: medico-monaco. L’assistenza si svolge all’interno dei monasteri.

1300: nascita delle Corporazioni delle Arti e dei Mestieri. Assistenza “corporativa”.

1400: laicizzazione della medicina. E l’assistenza? 1) religiosi. 2) persone provenienti da bassi strati sociali.

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1500-1600

S.Camillo de Lellis (1550-1614).

Grazie a lui la creazione del 1° mansionario infermieristico.

“…gli infermieri sono servi degli infermi e non di altri…”

-garantire assistenza continuativa

-necessità di una consegna giornaliera

-dare la consegna al medico

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Illuminismo

I DIRITTI DELL’UOMO. Nascita di ospedali come LUOGHI DI

CURA, svincolati dalla religione e da altre funzioni.

Regolamenti ospedalieri. 1790 : ad opera di un medico napoletano,

Baldini, nasce il primo testo rivolto alla formazione degli infermieri “L’infermiere istruito”.

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Dall’ ‘800 ai nostri giorni.

Assistenza : Baldini (medico napoletano) scrive nel 1790 “L’Infermiere Istruito”:

“…gli infermieri devono essere istruiti di principi medici, conoscere le malattie, essere attenti e vigilanti, dotati di dolcezza nelle parole e nei fatti.” l’empirismo può provocare danni…

Altri testi rivolti agli infermieri: “Manuale dell’Infermiere” (E.Rusca 1833), “Pedagogia dell’Infermiere” (Cattaneo 1846)

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Storia dell’assistenza

Istituzione della Scuola Medico Chirurgica e Chimico Farmaceutica per i giovani infermieri del Fatebenefratelli di Napoli nel 1853.

Cresce il sentimento che quella infermieristica sia un’arte che si apprende con lo studio.

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Storia dell’assistenza 1861 : Unità d’Italia La Chiesa continua ad avere ingerenza nella vita

ospedaliera. Si avverte sempre più il bisogno di infermieri

preparati perché “il servizio di Assistenza non è nel suo insieme molto ben compiuto, non per mancanza di volontà da parte degli infermieri, ma perché molti di essi non hanno la debita istruzione”

Nascono sul territorio nazionale diverse Scuole per Infermieri

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Storia dell’assistenza

Assistenza: “condizione indispensabile affinchè l’opera del medico negli ospedali sia resa veramente prolifica e sollecita è che essa sia coadiuvata da un personale di infermieri intelligente e colto” … “amorevolezza, prontezza, sapienza ed abilità”

In Inghilterra la Nightingale fonda la sua scuola per Infermiere.

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In ITALIAIn ITALIA………L’assistenza dipendeva dal medico………L’assistenza dipendeva dal medico

1901-1908 1901-1908 A. CelliA. Celli a Roma, sulla scia delle Nurses inglesi apre una a Roma, sulla scia delle Nurses inglesi apre una

Scuola per Infermiere (Scuola per Infermiere (19011901). Non riesce nel suo intento in quanto ). Non riesce nel suo intento in quanto

mancava da parte di molte candidate il requisito minimo della 5° mancava da parte di molte candidate il requisito minimo della 5°

elementare e perché le studentesse di “buona famiglia” per 2 anni, elementare e perché le studentesse di “buona famiglia” per 2 anni,

periodo di tirocinio in vari ospedaliperiodo di tirocinio in vari ospedali, dovevano sottostare al vecchio , dovevano sottostare al vecchio

personale “ignorante”personale “ignorante” (purtroppo tolte dalla supervisione della Celli)

I corsi terminati a Roma produssero infermiere preparateI corsi terminati a Roma produssero infermiere preparate (articolo. Celli

1908) ma mancarono i presupposti per continuarema mancarono i presupposti per continuare

Carenza di personale…Carenza di personale… per l’allontanamento del personale per l’allontanamento del personale

religioso e in religioso e in pochi si preoccuparono di prepararepochi si preoccuparono di preparare il il

personale laico …nel contempo l’aspetto morale e personale laico …nel contempo l’aspetto morale e

vocazionale era ancora presente e non favorì la laicizzazionevocazionale era ancora presente e non favorì la laicizzazione

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LE SCUOLA IN ITALIALE SCUOLA IN ITALIA L’assistenza dipendeva dal medicoL’assistenza dipendeva dal medico

18861886 Napoli Scuola Napoli Scuola modello Nightingale, modello Nightingale, considerata la considerata la prima prima Scuola in Italia aperta Scuola in Italia aperta da da Grace BaxterGrace Baxter caposala del J. Hopkins caposala del J. Hopkins di Baltimora col di Baltimora col contributo della Turton contributo della Turton introduce il concetto di introduce il concetto di Scuola convitto Scuola convitto biennalebiennale riservata alle riservata alle donne, disciplina donne, disciplina militare militare (paragona l’allieva (paragona l’allieva al soldato semplice, medico e al soldato semplice, medico e caposala ufficiali)caposala ufficiali)

19061906 Roma Roma Scuola voluta da Scuola voluta da PIO XPIO X modello tipo modello tipo

Croce Rossa Croce Rossa Francese, Francese,

Ambulatorio-ScuolaAmbulatorio-Scuola

Direzione ad un Direzione ad un medicomedico (mentre (mentre

nelle scuole nelle scuole Nightingale Nightingale NoNo direzione medica).direzione medica).

Le Le volontarievolontarie ammesse senza ammesse senza requisitirequisiti minimi, minimi,

l’istruzione l’istruzione impartita loro era impartita loro era di durata inferiore di durata inferiore

(rispetto modello (rispetto modello

Nightingale)Nightingale) e le e le allieve non erano allieve non erano

seguite da seguite da infermiereinfermiere

19101910 al Regina Elena al Regina Elena di Roma giunse di Roma giunse Doroty SnellDoroty Snell da da Londra istituì una Londra istituì una Scuola per Scuola per formare formare infermiere infermiere in grado in grado di dirigere altre di dirigere altre scuole ed insegnare.scuole ed insegnare. Soliti Soliti criteri: gerarchia, criteri: gerarchia, disciplina militare, disciplina militare, reclutamento in reclutamento in ambiente colto. ambiente colto.

Snell e Snell e MarainiMaraini (sua allieva):):

leaderschip leaderschip infermieristicainfermieristica

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Le Scuole professionali Le Scuole professionali (anche se poche) successivamente si diedero successivamente si diedero

un un regolamentoregolamento e nel 1918 la Commissione Ministero interni e nel 1918 la Commissione Ministero interni afferma: …… …… assistenza affidata a donne , classe sociale assistenza affidata a donne , classe sociale

elevata nubili o vedove formate in scuole convitto elevata nubili o vedove formate in scuole convitto

Questo movimento porto’ alla promulgazione del Questo movimento porto’ alla promulgazione del decreto decreto

legge legge 1832/1925/1925 sulla istituzione delle Scuole convitto .sulla istituzione delle Scuole convitto .

Decreti attuativi D.R.2330/29Decreti attuativi D.R.2330/29

Principio: poche scuole, alta selezione, elevata scolarità, poche Principio: poche scuole, alta selezione, elevata scolarità, poche

diplomatediplomate

ConseguenzaConseguenza……collateralmente corsi per Infermieri generici… la la

maggioranzamaggioranza

L’opposizione allo sviluppo delle scuole professionali L’opposizione allo sviluppo delle scuole professionali

in Italia fu legato al fatto in Italia fu legato al fatto che che per preparare infermiere ad per preparare infermiere ad

alto livello richiedeva un lungo tirocinioalto livello richiedeva un lungo tirocinio, quindi costi elevati , quindi costi elevati

mentre era mentre era sufficiente un corso più breve per sufficiente un corso più breve per

ottenere una preparazione a “misura” di ottenere una preparazione a “misura” di

medico.medico.

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R.D. 21 novembre 1929 n° 2330:R.D. 21 novembre 1929 n° 2330:

- Istituzione Scuole convittoIstituzione Scuole convitto per Infermiere prof.li, per Infermiere prof.li, Assistenti sanitarie e corsi per l’Abilitazione funzioni Assistenti sanitarie e corsi per l’Abilitazione funzioni direttivedirettive

SCOPOSCOPO: impartire alle allieve con indirizzo e metodo : impartire alle allieve con indirizzo e metodo scientifico le nozioni teoriche e pratiche necessarie per scientifico le nozioni teoriche e pratiche necessarie per esercitare e dirigere l’opera di assistenza agli infermi al esercitare e dirigere l’opera di assistenza agli infermi al fine di mutare e migliorare il livello assistenziale sia in fine di mutare e migliorare il livello assistenziale sia in ambito ospedaliero che extraambito ospedaliero che extra

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R.D. 21 novembre 1929 n° 2330R.D. 21 novembre 1929 n° 2330

ORGANIZZAZIONEORGANIZZAZIONE: - : -

-Direttrice con abilitazione a funzioni direttive per vigilare sul Direttrice con abilitazione a funzioni direttive per vigilare sul regolare svolgimento delle lezioni e della pratica da svolgersi regolare svolgimento delle lezioni e della pratica da svolgersi nell’ospedale a cui è annessa la Scuolanell’ospedale a cui è annessa la Scuola

-Età minima di accesso 18 anni e massima 35, diventa definitiva Età minima di accesso 18 anni e massima 35, diventa definitiva l’ammissione dopo 2 mesi di prova l’ammissione dopo 2 mesi di prova (viene valutata la moralità delle allieve)

-Titolo ammissione scuola media di 1° grado Titolo ammissione scuola media di 1° grado (con L.13/12/56 n° 1420 (con L.13/12/56 n° 1420 requisito obbligatorio),requisito obbligatorio), in mancanza di allieve… in mancanza di allieve… accettabile la 5° elementareaccettabile la 5° elementare..

-Durata biennale con esame di passaggio tra 1° e 2° anno. Durata biennale con esame di passaggio tra 1° e 2° anno.

--Ammissione esame di passaggio e finale… l-Ammissione esame di passaggio e finale… la valutazione in tutte le a valutazione in tutte le materia di almeno 6/10materia di almeno 6/10

-Esame di Stato finale con prova scritta, pratica ed orale che Esame di Stato finale con prova scritta, pratica ed orale che abilita anche all’esercizio della professione. abilita anche all’esercizio della professione.

Corsi per “ACorsi per “Assistente sanitaria e Caposalassistente sanitaria e Caposala” hanno la durata di un ” hanno la durata di un ulteriore annoulteriore anno (amm.ne 7/10 in tutte le materie)

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DPR 24 maggio 1965 n°775: DPR 24 maggio 1965 n°775: Scuola per dirigenti Scuola per dirigenti dell’assistenza infermieristica diretta a fini speciali dell’assistenza infermieristica diretta a fini speciali ((prima prima

Università di Roma e Milano poi anche altre città)Università di Roma e Milano poi anche altre città)

DurataDurata 2 anni 2 anni

RequisitiRequisiti: minimo 25 anni, titolo media superiore e : minimo 25 anni, titolo media superiore e diploma di infermiere prof.le e almeno 5 anni di anzianità diploma di infermiere prof.le e almeno 5 anni di anzianità professionaleprofessionale

Tre indirizzi formativiTre indirizzi formativi: 1) : 1) pedagogicopedagogico - - orientata aorientata a Direttori di Scuole e al personale Direttori di Scuole e al personale

insegnanteinsegnante

2) 2) amministrativoamministrativo - - orientata alorientata al personale personale

Dirigente dei servizi Dirigente dei servizi assistenzialiassistenziali

3) 3) amministrativo per servizi medico-amministrativo per servizi medico-socialisociali orientata al personaleorientata al personale Dirigente di sanità Dirigente di sanità pubblicapubblica

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Legge 25 febbraio 1971 n°124Legge 25 febbraio 1971 n°124

- Estensione personale maschileEstensione personale maschile

- - Abolizione del “Abolizione del “convittamentoconvittamento””

- Elevazione livello culturaleElevazione livello culturale a 5 anni post elementari e 17 a 5 anni post elementari e 17 anni di età anni di età (ridotto a 16 anni con legge 30 aprile 76)

- Riqualificazione infermieri genericiRiqualificazione infermieri generici: ammessi al 2° anno : ammessi al 2° anno del corso infermieri prof.li previo superamento esame e in del corso infermieri prof.li previo superamento esame e in possesso del diploma scuola media 1° grado e almeno 3 possesso del diploma scuola media 1° grado e almeno 3 anni di anzianitàanni di anzianità

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LeggeLegge 15 novembre 1973 15 novembre 1973 n°n° 795 795 Ratifica accordo Strasburgo del Ratifica accordo Strasburgo del 25 ott. 25 ott. 19671967

OBIETTIVIOBIETTIVI: 1) garantire : 1) garantire elevato grado di qualificazioneelevato grado di qualificazione tale da potersi stabilire nel territorio delle altre parti tale da potersi stabilire nel territorio delle altre parti contraenti l’accordo (Paesi) contraenti l’accordo (Paesi)

2) 2) armonizzare e omogeneizzazionearmonizzare e omogeneizzazione della della formazione attraverso l’adozione di criteri comuniformazione attraverso l’adozione di criteri comuni

3) 3) sviluppo del processo di formazionesviluppo del processo di formazione ed ha ed ha postulato il superamento della concezione ausiliaria del postulato il superamento della concezione ausiliaria del personale infermieristicopersonale infermieristico

FUNZIONI: FUNZIONI:

• sia negli ospedali, che domicilio, che luoghi di lavoro, che scuole sia negli ospedali, che domicilio, che luoghi di lavoro, che scuole assistenza sia nel campo fisico, sia affettivo che spiritualeassistenza sia nel campo fisico, sia affettivo che spirituale

• osservazione delle condizioni, degli stati fisici ed emotiviosservazione delle condizioni, degli stati fisici ed emotivi

• formazione personale ausiliarioformazione personale ausiliario

• valutare le cure infermieristichevalutare le cure infermieristiche

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Legge 15 novembre 1973 n° 795Legge 15 novembre 1973 n° 795

AmmissioneAmmissione: livello culturale di almeno 10 anni di scuola: livello culturale di almeno 10 anni di scuola

DurataDurata: 3 anni e numero di ore minime 4600 di cui : 3 anni e numero di ore minime 4600 di cui almeno la metà dedicato alla pratica ospedaliera. I corsi almeno la metà dedicato alla pratica ospedaliera. I corsi teorici non devono essere inferiori ad un terzo del totaleteorici non devono essere inferiori ad un terzo del totale

InsegnamentiInsegnamenti: : cure infermieristichecure infermieristiche, prevenzione malattie, , prevenzione malattie, istruzione sanitaria, uso medicinali, problemi dietetici, cure pronto istruzione sanitaria, uso medicinali, problemi dietetici, cure pronto soccorso e rianimazione e…… soccorso e rianimazione e…… introduzione delle scienze fondamentali scienze fondamentali (anatomia, chimica, fisica, microbiologia), delle scienze umane e la delle scienze umane e la legislazione socio sanitaria ed amministrativalegislazione socio sanitaria ed amministrativa

Insegnamenti praticiInsegnamenti pratici: : devono comprendere medicina, chirurgia, devono comprendere medicina, chirurgia, pediatria e puerpera e neonato, igiene mentale e psichiatria, assistenza pediatria e puerpera e neonato, igiene mentale e psichiatria, assistenza all’anzianoall’anziano

Pone accento sull’insegnamento clinico e sull’affiancamento dello Pone accento sull’insegnamento clinico e sull’affiancamento dello studente da parte di un infermiere diplomatostudente da parte di un infermiere diplomato

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Legge 15 novembre 1973 n° 795Legge 15 novembre 1973 n° 795

REGOLEREGOLE: : DirezioneDirezione affidata a un medico o infermiera affidata a un medico o infermiera ((le successive direttive CEE 1995 precisarono solo infermierale successive direttive CEE 1995 precisarono solo infermiera))

Insegnamenti affidati a medici e infermieri Insegnamenti affidati a medici e infermieri specialisti e almeno 1 infermiera che abbia seguito un specialisti e almeno 1 infermiera che abbia seguito un corso specifico per l’abilitazione all’insegnamento (IDD)corso specifico per l’abilitazione all’insegnamento (IDD)

Libretto di profittoLibretto di profitto

Esami passaggio e di Stato, Esami passaggio e di Stato, stesse regole R.Dstesse regole R.D..

In generale gli studenti non dovrebbero entrare in contatto coi In generale gli studenti non dovrebbero entrare in contatto coi malati prima del compimento del 17 annomalati prima del compimento del 17 anno

Il coordinamento e l’insegnamento teorico-pratico Il coordinamento e l’insegnamento teorico-pratico devono essere affidati a delle istruttrici devono essere affidati a delle istruttrici (monitori) e si e si consiglia una proporzione di 15 allieve/istruttriceconsiglia una proporzione di 15 allieve/istruttrice

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Legge 19/11/1990, n. 341 (“Riforma degli ordinamenti didattici universitari”)

. Titoli universitari. Le università rilasciano i seguenti titoli: a) diploma universitario (DU); b) diploma di laurea (DL); c) diploma di specializzazione (DS); d) dottorato di ricerca (DR).

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““L’essenza del Nursing, come ogni L’essenza del Nursing, come ogni altra delle belle arti,altra delle belle arti, non sta non sta nell’esecuzione meccanica dei dettagli e nell’esecuzione meccanica dei dettagli e neanche nell’abilità dell’esecutore,neanche nell’abilità dell’esecutore, ma ma nell’immaginazione creativa, nello spirito nell’immaginazione creativa, nello spirito sensibile e nella intelligenza che stanno sensibile e nella intelligenza che stanno dietro queste tecniche e abilità. Senza di dietro queste tecniche e abilità. Senza di essi, l’assistenza può diventare un essi, l’assistenza può diventare un mestiere altamente specializzato ma non mestiere altamente specializzato ma non può essere né una professione ne una può essere né una professione ne una bella arte. Tutti i riti e le cerimonie che il bella arte. Tutti i riti e le cerimonie che il culto moderno dell’efficienza può culto moderno dell’efficienza può escogitare e tutte le nostre elaborate escogitare e tutte le nostre elaborate apparecchiature scientifiche non ci apparecchiature scientifiche non ci possono salvare,possono salvare, se gli elementi se gli elementi intellettuali e spirituali della nostraintellettuali e spirituali della nostra artearte sono subordinati a quelli meccanici e se i sono subordinati a quelli meccanici e se i mezzi sono considerati più importanti dei mezzi sono considerati più importanti dei fini.”fini.”

Isabel Steward 1929