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SIEMENS Contenuto
Panoramica
STEP 5 in un impiego pratico - Esempio applicativo -
Istruzioni per I'utente
STEP 5 Versione 6.6 Inteifaccia operatore grafica
Manuale
C79000-G8572-C820-01
Oggetto
Editor
Test
Gestione
Documentazione
Cambio
Help
File S5 / Gestione dati S5
Appendici, lndice analitico
Correzioni / Appunti
Awertenze tecniche 11 presente manuale contiene avvertenze tecniche relative alla sicurezza delle persone e di sicurezza alla prevenzione dei danni materiali che vanno assolutamente osservate. Lamancataos-
s e ~ a n z a p u b causare lesioni alle persone o danni matenali. Le awertenze sono contras- segnate da un triangolo e, a seconda del grado di pericolo, rappresentate nel modo se- guente:
Avvertenza
e una informazione importante su1 prodotto, sull'uso dello stesso o su quelle parti della documentazione a cui si deve prestare una particolare attenzione.
Personale qualificato Lamessainservizioedilfunzionamentodeldispositivovannoeffettuatiesclusivamente da personale qualificato. Personale qualificato ai sensi delle avvertenze di sicurezza contenute nellapresente documentazione 2 quelloche dispone della qualifica adinserire, mettere a terraecontrassegnare, secondogli standarddella tecnica di sicurezza, apparec- chi, sistemi e circuiti elettrici.
Uso conforme alle Osservare quanto segue: disposizioni
Precauzione 11 dispositivo deve essere impiegato solo per l'uso previsto nel catalogo e nella descrizione tecnica e solo in connessione con apparecchiature e componenti esterni raccomandati od omologati dalla Siemens. Per garantire un funzionamento ineccepibile e sicuro del prodotto 2 assolutamente necessario un trasporto, immagazzinaiento, una installazjone ed un montaggio con- formi alle regole nonché un uso accurato ed una manutenzione appropnata.
Marchio di prodotto SIMATIC@ e SINECB sono marchi di prodotto registrati della SIEMENS AG.
Copyright O Siernens AG 1996All Rights Resewed
La duplicazione e la cessione della presente documentazione cono vietate: come pure I'uso improprio del suo contenuto, se non dietro autorizzazione scritta. Le trasgressioni sono passibili di risarcimento dei danni. Tutti i diritti sono riseivati, in particolare quelli relativi ai breveni e ai marchi registrati.
Siernens A G Divisione Automazione Sistemi per I'automazione industriale Posffach 4848,90327 Nürnberg Siernens Akiengesellschait
Esclusione deiia responsabiiita
Abbiamo controllato che il contenuto della presente documentazione cor- risponda all'hardware e al software descritti. Non potendo tuttavia escludere eventuali differenze, non garantiamo una concordanza totale. II contenuto della presente documentazione viene verificato regolarmente, e le correzioni e modifiche eventualmente necessarie sono contenute nelle edizioni successive. Saremo lieti di ricevere qualunque tipo di proposta di miglioramento.
O Siemens AG 1996 Ci riserviamo eventuali modifiche tecniche. C79000-G8572-C820
Questo manuale STEP 5 introduce all'uso del software STEP 5 e serve come riferimento per tutte le funzioni di generazione, gesti- one, test e documentazione di programmi utente STEP 5.
Le seguenti domande e risposte aiutano ad orientarsi nell'uso del manuale in funzione delle proprie necesita.
7 Siete gih esperti nell'ambito STEP 5. . Nell'appendice si trovano brevi istruzioni d'uso, che illustrano il modo di operare senza spiegazioni particolareggiate delle singole funzioni.
7 Cosi vi potrete orientare nelle "Istruzioni per l'u- tente"(cap.3):
In questo capitolo, testi evidenziati e guide grafiche saranno di aiuto per la consultazione:
1. Nella riga di intestazione, sulla sinistra della pagina, si trova sempre l'indicazione del menu (p.es. "Oggetto") dalla lista del menu principale. Questa 6 contemporaneamente il titolo del capitolo della funzione STEP 5 descritta.
2. Sulla testa della pagina, nella riga di intestazione, si trova il nome della funzione descritta (p.es. Progetto).
3. Nella colonna di margine (su1 bordo sinistro) 6 indicato in caselle di menu, quali opzioni si devono selezionare per atti- vare la funzione descritta.
Guida attraverso il manuale
Esempio: Impostazioni per l'esecuzione di un progetto
Progetto
Irnpostazioni > e 4. (+ Progetto, Zmpostazioni ). Queste indicazioni dicono che
nel capitolo indicato in questo modo si trovano ulteriori e approfondite informazioni. 1 termini che seguono la "-" sono sempre citati nell'indice o nell'indice analitico.
5. Le sigle dei tasti, p. es. ESC, Tasto di introduzione o Con- ferma, sono sempre scritte in corsivo/grassetto.
7 Volete far girare il software STEP 5 su un PG (PC):
In questo caso bisogna distinguere i due casi seguenti:
a) Se avete aquistato il software STEP 5 assieme ad un nouvo PG, esso 6 gia installato su1 PG stesso. Vi bastano poche indi- cazioni operative per la sua attivazione (- Brevi istruzioni
PG)
b) Se avete aqcuistato il software STEP 5 come pacchetto d'ag- giornamento o come pacchetto PC, dovete installarlo su1 PG (PC) con l'aiuto delle "Informazioni di prodotto" ed avviarlo.
In entrambi casi, dopo lo start, compaiono maschere d'avviamento, da compilare con l'aiuto delle informazioni di prodotto. Dopo di che si presenta il menu principale del software STEP 5.
Guida attraverso il manuale
7 Generate per la prima volta con il software S T E P S :
Nel capitolo 2 siete guidati passo dopo passo nell'esecuzione di un progetto semplificato (impianto di lavaggio auto). Potrete cosi ver- ificare i risultati della vostra programmazione con il programma AWL fornito.
7 Decidete per quanto concerne la gestione dati per il vostro programma utente:
Se utilizzate il sistema operativo SS-DOSIMT potrete scegliere tra due gestioni dati (SS-DOS e BTRIEVE). 11 capitolo 4 vi offre un supporto per questa decisione. Decidete prima di iniziare a gene- rare il vostro programma utente.
7 Volete una panoramica sugli elementi operativi con cui muoversi all'interno del software S T E P 5:
Nel capitolo 3.1 sono illustrate le relative informazioni necessarie. Si consiglia di leggere questo capitolo per iniziare il lavoro con lo STEP 5.
Guida attraverso il manuale
7 Dovete generare, testare, gestire o documentare un programma utente STEP 5 oppure avete domande relative ad una funzione o all'esecuzione:
Utilizzate dapprima le funzioni ausiliarie del software STEP 5. Nel caso non troviate risposte alle vostre domande consultate nel ma- nuale (+ capitolo 3.2 fino a 3.8 ) le corrispondenti funzioni di menii che troverete indicate come titolo o nelle colonne a margine.
7 Volete ulteriormente elaborare in SS-DOSIST con la presente versione STEP 5 i vostri programmi utente generati fino ad ora sotto SS-DOS (PCPIM):
Convertite questi programmi con l'ausilio della funzione di copia nel menii "Oggetto", "Copia file PCPIM (+ Capitolo 3.2.4). Dopo di ci6 6 possibile eseguire tutte le altre elaborazioni.
Varianti rispetto a precedenti versioni
1.2 Panoramica su1 prodotto
Base di 11 software STEP 5, dalla versione 3.0, pu6 essere utilizzato sui PG funzionamento 7xx con i sistemi operativi:
SS-DOSIST (ST = Single Tasking sotto MS-DOS),
ed anche su PC AT-compatibili con uno speciale pacchetto di fun- zionamento ("Pacchetto di programmazione STEP 5 per PC").
Le informazioni relative all'installazione ed alle funzioni del si- stema operativo si trovano nei corrispondenti manuali.
1.2.1 Varianti rispetto a precedenti versioni
Dalla versione 6.0 il pacchetto STEP 5 si differenzia notevolmente rispetto alle versioni precedenti. Esso possiede inoltre modifiche ed espansioni funzionali, illustrate in seguito, che sono:
Gestione datflile Manca la funzionaliti sotto SS-DOS (PCIM). Pertanto programmi gii eseguiti devono essere convertiti nel sistema operativo prescelto. (+ Progetto, PCPIM). Esiste ora sotto STEP 5 la possibiliti di muoversi nel sistema file DOS senza dover passare al livello utente MS-DOS (+ Oggetto, File DOS).
1 file *DR.INI e *AP.INI sono gestiti centralmente nella direc- tory di sistema di STEP 5 (+ Progetto).
Interfaccia operatore Con l'interfaccia operatore vengono selezionate le funzioni elementari tramite menu (+ Interfaccia grafica utente).
Le funzioni si parametrizzano in "box di comando" (+ Inter- faccia grafica utente). Le righe di comando mancheranno in molti casi. Per molte funzioni esiste una operativiti tramite mouse (+ Interfaccia grafica utente). 11 tasto di introduzione corrisponde al tasto di conferma (bot- tone COK> nella finestra di dialogo).
Panoramica su1 prodotto
Preparazione alla programmazione
Documentazione
m
Editazione
Connettore
m
Funzioni complesse
1 cosiddetti "tasti veloci" provvedono ad una rapida scelta delle funzioni piii importanti (+ Interfaccia grafica utente).
Esistono assegnazioni di tasti (hot keys), con cui selezionare direttamente una funzione. Nei nomi dei menii questi "hot keys" sono indicati tramite una lettera rossalreverse (+ Inter- faccia grafica utente).
Con SHIFT F8, in molti casi, si ottengono testi di help.
Tutte le predisposizioni relative ai file ed ai parametri di un progetto sono riassunte in due principali "box d'impostazione" (+ Progetto, Impostazioni).
Tutte le predisposizioni sono memorizzate in un file, che pu6 essere ricaricato e pertanto non 2 necessario ripetere le pre- disposizioni (+ Progetto).
Le stesse predisposizioni di una seduta di programmazione ven- gono acquisite successivamente, se lo STEP 5 6 stato concluso.
11 pacchetto KOMDOK, fino ad ora opzionale, 2 parte inte- grante dello STEP 5 (+ Emissione confortevole).
Le destinazioni delle emissioni di stampa sono selezionabili per ciascuna funzione (+ Interfaccia grafica utente, Box di co- mando).
In seguito sono indicate tutte le varianti relative all'editazione, secondo le diverse funzionalita:
Oltre al connettore gia esistente 6 stato realizzato un "connet- tore negato" con le medesime caratteristiche d'utilizzazione (+ Editor, Editazione di schema a contattiJschema logico).
Connettori e connettori negati possono essere utilizzati imme- diamente prima di uscite FUP.
Per i nuovi elementi del linguaggio ci sono corrispondenti rappresentazioni come "Funzioni complesse" (FC) (+ Editor, Editazione di schema a contattiJschema logico).
Tutte le funzioni complesse possono essere combinate in un segmento FUP.
Le funzioni complesse aritmetiche possiedono ingressi "estrai- bili" (FC con due ingressi).
Varianti rispetto a precedenti versioni
Rappresentazione cursore
Richiami blocchi
Nuove uscite in FUP
Facilitazione per il posizionamento
lnserimenti
Editazione
FB
La rappresentazione su video in "Stato" per funzioni complesse 6 stata ampliata (+ Test, SlATO Blocco).
Per rendere piu visibile in modo "Editazione" la posizione del cursore, 6 stato introdotto un "cursore allungato", la cui larghezza corrisponde a quella del campo di introduzione at- tuale (+Editor).
In segmenti vuoti 6 possibile introdurre un richiamo diretta- mente tramite i tasti funzionali. In segmenti gii esistenti 6 pos- sibile aggiungere i richiami conlsenza inserimento automatico.
Sono possibili inserimenti o aggiunte implicite di nuove uscite (+ Editol; Editazione schema logico).
Sono previste nuove funzioni di tasti per il posizionamento del cursore nelle finestre di editazione (+AppendiceA.4, As- segnazione tastiera).
Questi facilitazioni per il posizionamento sono attivabili anche tramite i tasti funzionali ("Extra") (+ Editol; Editazione schema a contattilschema logico).
Se si deve eseguire un inserimento, ci6 viene sempre ricono- sciuto ed eseguito automaticamente (+ Editol; Editazione schema a contattilschema logico).
Manca la "Correzione". Ci sono ancora i modi "Editazione " e "Emissione".
Ci sono ulteriori possibiliti per l'editazione di FB: - La programmazione 6 possibile anche in KOP e FUP. Ad
eccezione del primo segmento, sono utilizzabili all'interno di un segmento tutti i nuovi elementi del linguaggio in forma grafica. (+ Editor, KOPIFUP).
- Gli operandi formali definiti nel primo segmento non si possono utilizzare in un segmento KOP o FUP.
- 1 nomi dei FB sono visualizzati nella funzione "Indice" (+ Oggetto, Blocchi).
E possibile selezionare il Nr. Bib. tramite tasti funzionali.
Panoramica su1 prodotto
Segmenti nei blocchi
Tasti funzionali e
Editazione lista di e
attribuzione
Vie bus
EPROM
Online
Le funzioni segmento sono selezionabili tramite tasti funzionali (+ Editor, Editazione lista di attribuzione): - Copia (all'interno di un blocco e da un buffer). - Cancellazione, inserimento, aggiunta, sfogliamento. - Possibili segmenti vuoti in KOP e FUP.
Esistono tasti funzionali con doppia occupazione. Ci6 riduce i hard key.
Nell'editor simbolico 6 stata messa un'assegnazione stringhe di caratteri tramite i tasti funzionali da Fl a F4 (fino ad ora F1 a F8) (+ Edito?; Editazione lista di attribuzione).
Le vie bus possono essere ridenominate.
Le vie bus sono ridotte a possibili vie prioritarie , che sono ga- rantite. Per vie che si discostano da quelle viene emessa una segnalazione (+ Gestione, Vie bus).
E possibile la selezione del numero di programmazione del modulo EPROM tramite un box di scelta (- EPROM).
Per tutte le informazioni online viene comunicato il tipo del controllore programmabile ed il numero di CPU.
STEP 5 in un impiego pratico - Esempio applicativo -
lntroduzione all'esempio (de finizione de¡ compiti)
lntroduzione all'esempio (definizione dei compiti)
Per facilitare la conoscenza dello STEP 5 ed il lavoro con questo pacchetto di software, 6 illustrato qui di seguito un esempio ap- plicativo. Oltre alla definizione dei compiti "Comando di un im- pianto di lavaggio auto", 6 indicato passo dopo passo come edi- tare, testare, documentare e archivare il relativo programma utente.
Con questa introduzione all'uso dello STEP 5, con l'aiuto di un esempio si vuole:
- realizzare un veloce accesso alle funzioni di sistema e di editazione piii importanti su1 dispositivo di programma- zione e
- definire una guida per l'elaborazione di un progetto e la manipolazione degli strumenti STEP 5 necessari .
Lo sviluppo del relativo programma STEP 5, che comanda il pro- cesso nel modo richiesto, non fa parte dell'esempio. Nell'appen- dice A si trovano comunque i relativi chiarimenti, nel caso si voglia generare il programma per conto proprio. 11 programma approntato 6 costituito dalle seguenti parti:
- una lista di attribuzione (operandi assoluti, operandi sim- bolici),
- un blocco funzionale con 15 segmenti in rappresentazione "Lista istruzoni" (AWL).
- un blocco dati - i blocchi organizzativi per l'awiamento ed il funziona-
mento ciclico dell'impianto.
Si consiglia di eseguire personalmente su1 PG i seguenti passi descritti (cap. 2.2), per la generazione del programma. Per questo 6 sufficiente editare soltanto alcuni segmenti. 11 blocco funzionale si trova nella directory \SS-DATEN\DEFAULT cosi come tutte le rimanenti parti del programma di esempio.
Breve descrizione La seguente figura mostra in modo dettagliato un impianto di de¡ compiti di lavaggio auto, in una struttura tipica per molte stazioni di servizio comando e che deve essere automatizzato mediante un programma STEP 5.
Figura 2-1 Impianto di lavaggio auto
Dalla struttura dell'impianto di lavaggio e dalle richieste del pro- cedimento di lavaggio deriva il seguente ciclo di processo:
- L'impianto deve assumere la sua posizione di partenza - L'auto 2 portata nella posizione di lavaggio - La porta dell'impianto viene chiusa e si avvia il ciclo di
lavaggio - Segue il procedimento con spruzzatura di schiuma, lavag-
giolrisciaquo, applicazione di cera e asciugatura della vet- tura.
- Alla fine viene aperta autmaticamente la porta e l'auto pu6 essere portata fuori.
Alcune grandezze come "Tempo di asciugatura" o "Tempo di diffusione cera" possono essere modificate da1 personale di servi- zio. 11 sistema tiene anche conto del numero dei cicli di lavaggio eseguiti.
lntroduzione all'esempio (de finizione de¡ compiti)
Premesse per I'esecuzione dell'esempio
Dallo schema dettagliato dell'impianto relativo al procedimento di lavaggio sopra schizzato 2 possibile ricavare le "interfacce con il processo", cio2 gli ingrssi/uscite (EIA) per la realizzazione del comando Cfig. KEIN MERKER). Con le sigle dei segnali E / A (lista segnali, tabella A-1), sulla base di una descrizione verbale dello svolgimento del processo, viene quindi sviluppato il programma di comando del procedimento di lavaggio (Appendice A.l).
lngressi Uscite
Commut.princ. E3 .O Avanzam. strutt.
Emergenza E32.1 .1 Ritorno struttura
Aw. impianto E3 .2 Apertura porta
Auto in posizione E3 .3 Chiusura porta Strutt. avanti E3 .6 Rotaz. spazzoloni
Strutt. indietro ~3 .7 Spruzzatori deterg.
Portaaperta E3 .O Spruzzatori acqua
Porta chiusa E3 .1 Diffusori cera
.2 Asciugatura
.4 ENTRATA AUTO
.5 USCITA AUTO
Figura 2-2 Apparecchiatura di comando con interfacce verso il processo
La figura seguente mostra i componenti hardware e software ne- cessari per l'esecuzione dell'esempio. 11 S5-95 ed il simulatore sono necessari soltanto per il test del programma di comando.
Controllore programmabile Simulatoredell'impianto S5-90195 lavaggio auto
(Nr. ord. 6ES5788-8MKll)
I I - Funzioni online
Dispositivo di programmazione
PG
Figura 2-3 Configurazione dell'esempio "Impianto di lavaggio auto"
Generazione con STEP 5 del programma per I'impianto di lavaggio
2.2 Generazione con STEP 5 del programma per I'impianto di lavaggio
Concordemente al modo di utilizzare le sigle dello STEP 5 viene dato al nostro impianto di lavaggio il nome del progetto "IM- PLAV". La generazione del programma utente su1 PG si suddi- vide nelle fasi:
- creazione e apertura del progetto "IMPLAV" - generazione del contenuto del progetto "IMPLAV" (edita-
zione e strutturazione del programma), - gestione e cura del progetto7'IMPLAV".
2.2.1 Creazione del progetto "IMPLAV"
Poichk la base del sistema operativo e l'avviamento del disposi- tivo di programmazione dipendono da1 tipo di PG utilizzato, ven- gono descritti il procedimento di impostazione e le modaliti ope- rative a partire dalla lista di menu STEP 5.
Partendo da1 punto di menu "Oggetto", si seleziona il sottomeni "Progetto" per predisporre tutte le impostazioni e parametrizza- zioni necessarie alla programmazione.
1. Selezionare pertanto per un nuovo progetto in primo luogo "Progetto, Impostazioni, Pagina 1". Una successiva selezione del progetto gii creato awiene tramite "Caricamento".
Appare la pagina 1 con i campi d'introduzione per i diversi nomi dei file. Questi campi sono preimpostati e denominati con "NONAME.
Specificare il programma da generare per l'impianto di la- vaggio, sovrascrivendo quanto gii indicato con le seguenti denominazioni:
Le parti dei nomi stampate in grassetto sono indicate in modo fisso e non possono essere modificate.
Creazione del progetto
Scelta del tipo di funzionamento
Scelta della rappresentazione degli operandi
Definizione del f le stampante
Scelta della rappresentazione
lmpostazione della lunghezza di simbo- lico/commento
3. 1 campi d'introduzione diventano accessibili se si porta il cursore sull'indicazione del file e poi si preme il tasto F3 = Scelta.
4. Per l'impostazione della directory di lavoro - dopo aver premuto 2 volte F3, selezionare nel box di
scelta, sotto "Drive C:" la sottodirectory "EXAMPLE. - dopo aver premuto 2 volte OK, 2 impostata la directory di
lavoro C:\S5-DATEN\EXAMPLE.
5. Con F4 ci si porta alla pagina 2 delle "Impostazioni".
Nota:
Nel caso si abbiano problemi per la selezione delle directory o dei file nei box di scelta e di definizione, leggere il paragrafo introduttivo 3.1 del capitolo "Istruzioni per l'utente".
Fin tanto che non si collega nessun controllore programmabile, come tipo di funzionamento 2 possibile soltanto "offiine" e quindi risulta impostato da STEP 5.
6. 11 parametro "Simbolico" viene impostato su "Si", premendo il tasto F3; stesso procedimento per il parametro "Commenti".
La "visualizzazione" del parametro 2 ora "Sim".
7. Sovrascrivere il nome del file stampante . . . DR.IN1, con il nome del nostro programma "IMPLAV.
11 nome viene acquisito automaticamente nella sigla del file di documentazione ... LS.IN1.
Poich2 si vuole programmare in "Lista istruzioni",
8. impostare questo parametro su AWL, premendo in questo caso 2 volte F3.
Per una migliore manipolazione, conviene lasciare la massima lunghezza del simbolico a 8 caratteri. Con ci6 2 tuttavia possibile formulare testi di chiarimento dettagliati,
9. modificando la lunghezza del commento a 40 caratteri. Que- ste introduzioni devono essere concluse con il tasto di in- troduzione.
Generazione con STEP 5 del programma per I'impianto di lavaggio
Salvataggio 10. Tramite F8 si ritorna nel menil. impostazioni 11. Dopo la selezione di "Progetto salva come ..."
compare il box di scelta file, in cui indicare come nome di file "IMPLAV".
Dopo aver premuto OK ed acquistato la segnalazione "File de- stin. gia su FD, sovrascrivere?", lo STEP 5 crea i file progetto IMPLAVPJ.IN1, in cui sono contenuti i file programma e le im- postazioni eseguite.
2.2.2 Generazione del programma
Generazione del Dopo aver specificato il progetto mediante denominazione e defi- programma nizione dei parametri, si vuole, in questo paragrafo, editare un
blocco funzionale con le istruzioni e un blocco dati con i valori di tempo e conteggio.
Una volta raggiunto lo scopo introduttivo dell'esempio e le ope- razioni d'introduzione si ripetono, si potra interrompere il lavoro di editazione. 11 programma completo si pu6 copiare sotto la sigla SSDEMOPJ.IN1, dalla directory C:\S5-DATEN\DEFAULT nella propria directory di lavoro.
Per una migliore comprensione del programma, si opera con "operandi simbolici" nella stesura delle istruzioni. Ci6 richiede che prima dell'editazione in AWL si debba approntare una "lista di attribuzione".
La generazione del programma per l'impianto di lavaggio ri- chiede quindi le seguenti attivita di editazione:
- generazione di una lista con le attribuzioni simboliche dei segnali di processo assoluti,
- generazione del blocco dati per la raccolta dei valori di set per il processo ed il conteggio dei cicli di lavaggio,
- generazione di una lista di istruzioni in un blocco funzio- nale per la gestione dello svolgimento del processo.
L'esecuzione di questi compiti offre l'opportunita di conoscere le caratteristiche dei tre importanti editor dello STEP 5.
Creazione del progetto
Editazione della li- Gli operandi simbolici sono le sigle (p. es. "PORTA-AP") degli sta di attribuzione operandi assoluti (p.es. E 32.6, A 32.2, M 10.0) elaborati da1
controllore programmablie. Affinche il dispositivo di programmazione possa "capire" gli operandi simbolici selezionati, 6 necessaria una lista di attribuzione (ZULI), che in questo caso 6 stata editata nel file simbolico con il nome C:IMPLAVZO.SEQ.
Come modello per la generazione di questa lista si pu6 prendere la lista dei segnali d'impianto (tabella A-1), dove le attribuzioni sono gia collocate rispetto alla colonna degli operandi. Prima della conferma della lista di attribuzione (ZULI) bisogna accor- ciare gli operandi a 8 caratteri, secondo il formato di editazione impostato. In questo modo e utilizzando lettere maiuscole si avra una rappresentazione piu chiara del programma. 7 1 1. Richiamare l'editor STEP 5 "Lista attribuzione" nel menu
"Editor", (opp. premere il tasto funzionale F7). 1 Lista attribuzione F7 1 Sotto una riga d'intestazione con l'indicazione del file IMPLAV-
ZO.SEQ si presenta un formulario vuoto con le colonne "Ope- rando", "Simbolo" e "Commento". Le lunghezze dei campi per gli operandi simbolici ed i commenti sono state definite nelle impostazioni di progetto.
2. Introdurre ora la prima riga della lista di attribuzione:
Operando Simbolo Commento E 32.0 PRINC-ON Commut. principale a chiave
"Impianto O N
3. Introdurre quindi (in Inserimento) la sequenza di caratteri: E 32.0 e premere SHIET cursore verso destra o TAB.
4. Introdurre PRINC-ON. (Se il campo 6 completato, il cursore salta automaticamente avanti).
5. Introdurre "Commut. principale a chiave "Impianto ON" e premere il tasto di introduzione o TAB.
Un pezzo della lista di attribuzione 6 mostrato nella fig. KEIN MERKER. Prendere questa lista senza modificarla come file simbolico. Concludere l'editazione tramite:
Generazione con STEP 5 del programma per I'impianto di lavaggio
6. Conferma o F7 = OK . con cui si memorizza i file e si avvia il procedimento di tra- duzione. 11 PG genera quindi i file simbolici del tipo . . . Z*.INI necessari allo STEP 5.
File: C: IMPLAV.SEQ
Operando Simbolo Commento
E 32.0 PRINC-ON Commut. princ. a chiave "lmpianto ONU E 32.1 EMERGENZ Pulsante "Emergenza" E 32.3 IN-POSIZ Segnale di risposta "Auto in posizione" E 32.5 STRU-IND Finecorsa "Struttura indietro" E 32.6 PORTA-AP Finecorsa "Porta aperta"
A 32.1 RIT-STRU Comando "Ritorno struttura" A 32.2 AP-PORTA Comando "Apertura porta"
A 32.4 ENT-AUTO Messaggio: ENTRATA AUTO A 32.5 USC-AUTO Messaggio: USClTA AUTO
M 10.0 FRONTE-S Merker fronte di salita "Imp. ON/Awi.""
M 10.7 AWIAM. Ricon. awiamento da OB 20121122
Z 2 PASSl Contatore passi di processo
Figura 2-4 Lista di attribuzione (pezzo da editare)
Dopo il procedimento di traduzione, STEP 5 segnala:
"n righe elaborate, nessun errore trovato" oppure
"Errore alla riga n" p.es. "Chiave giA esistente" oppure "n righe elaborate, x errori trovati".
Nel caso non vengono trovati errori, l'editazione della lista di attribuzione 6 conclusa correttamente. Se 6 stato trovato un er- rore, la riga errata 6 visualizzata in alto.
Creazione del progetto
Con un'indicazione di x errori si deve consultare o stampare la lista errori. Procedere quindi come indicato in seguito:
1. Premere OK e Prosec. Gestione Si arriva al menu.
2. Selezionare sotto "Gestione", il sottomenu "Lista attribu- zione" e "Emissione lista errori".
1 Emissione lista errori 1 Consultare direttamente su1 video la lista errori o emetterla su stampante.
4. Apportare le correzioni necessarie in editor della lista di attri- buzione e awiare nuovarnente il procedimento di traduzione.
Editazione DB 1. Richiamare l'editor per la generazione di blocchi dati nel menu sotto "Editor" e "Blocchi dati nel file programma ..." . -
(opp. premere il tasto funzionale F2).
Prendere la fig. KEIN MERKER dall'appendice come modello per il contenuto del blocco dati.
Nel file programma F2
Definizione Di3 2. Nel box di comando, introdurre il tipo ed il numero del blocco dati da generare, in questo caso: DB5. Premere quindi OK.
Controllo della riga Nella riga di testata del campo d'introduzione vuoto compare ora di testata la sigla del blocco DB5 e il file di programma C:IM-
PLAVST.SSD. L'editor predispone gli indirizzi delle parole dati partendo da O.
lntroduzione formato 3. Introdurre dapprima il formato per la corrispondente parola dati (KH).
Se il formato 6 "valido", il cursore salta al campo successivo. Introduzioni non consentite sono rifiutate e segnalate con "Opera- zione non consentita".
Generazione con STEP 5 del programma per I'impianto di lavaggio
lntroduzione di un 4. Ora si deve introdurre il valore numerico nel formato prece- valore dentemente indicato rispettando il relativo campo di valori
ammessi.
Valori non consentiti non vengono accettati. 11 cursore non salta al campo successivo anche se si preme il tasto di in- troduzione.
lntroduzione di altre La successiva introduzione di parole dati (riga seguente) 2 propo- parole dati sta con lo stesso formato. Volendo un altro formato,
5. tornare indietro con + e introdurre il formato desiderato.
6. Introdurre le altre parole dati, come indicato nella figura KEIN MERKER.
Correzioni nel campo dati
Cancellaz. carattere: - Posizionare il cursore su1 carattere e premere DEL.
Inserimento carattere: - Posizionare il cursore su1 carattere prima del quale si desi- dera eseguire l'inserimento epremere Ins. Oriz., piu volte a seconda dei casi.
Cancellazione riga: - Posizionare il cursore nel campo del formato della riga da cancellare e premere DEL
Inserimento riga: - Posizionare il cursore nel campo del formato della riga prima della quale si deve inserire una nuova riga e premere Ins. Vert.
lntroduzione E possibile introdurre o sovrascrivere i commenti relativi a parole commenti relativi a dati, lunghi al max. 32 caratteri , maiuscoli o minuscoli. parole dati 7. Posizionare il cursore nel campo di commento mediante
SHIET + cursore a destra. Saltare nella riga successiva premendo cursore in basso. Inserimento /cancellazione di caratteri come nel campo dati (vedi sopra). Inserimentolcan- cellazione di righe di commento tramite i tasti funzionali F1 = 1nser.-DK e F2 = Canc.- DK.
Creazione del progetto
lntroduzione titolo blocco
Scrittura del commento blocco
Correzione del commento blocco
Conclusione del commento
lntroduzione Nr. Bib.
Conclusione del la- voro di editazione
11 titolo ancora mancante "Impianto lavaggio: tempilconteggi":
8. Introdurrlo dopo aver premuto SHIET F6 oppure COM. 9. Ritorno nel campo di editazione DW con il tasto di intro-
duzione.
Si entra nell'editor del commento blocco tramite: SHIFT F7 = Commento oppure due volte COM.
10. Prendere il testo dalla figura KEIN MERKER, e concludere ogni riga con il tasto di introduzione.
Per verificare le funzioni "Inserimento/Cancellazione in questo editor posizionare il cursore nella seconda riga sulla "C" di con- trollore e premere F1= Inserim.
L'editor si trova in "Inserimento". La sigla del tasto funzionale cambia in Fl = Sovrascr., cio6 il modo di volta in volta selezio- nabile 6 indicato nella sigla del tasto funzionale.
Introdurre "Simatic". Si ritorna in "Sovrascrittura" premendo F1 = Sovrascr..
Posizionare ora il cursore sulla " S di Simatic e premere F2 = Cancell., spostare il cursore sulla "C" di controllore e premere ancora F2 = Cancell.
L'inserimento 6 cancellato.
Concludere il commento premendo F8 = Ritorno e Conferma oppure due volte Conferma.
Come ultimo passo dell'editazione si introduce un nr. di biblio- teca per l'identificazione del blocco (p.es. versione DB).
11. Con SHIFT F2 = Nr. Bib. il cursore salta nel campo BIB, introdurre il numero di biblioteca, in questo caso "2". Ab- bandonare il campo con Conferma oppure il tasto di intro- duzione.
Se il video ha il contenuto indicato:
12. Concludere il lavoro di editazione del DB tramite Con- ferma. Se 6 il caso, confermare con "Si" la segnalazione: "DB gia nel file, sovrascrivere?".
Generazione con STEP 5 del programma per I'impianto di lavaggio
Editazione del blocco funzionale
Ora le istruzioni e10 le modifiche sono acquisite e memorizzate (in questo caso 2 volte la conferma).
Vuoto Contatore lavaggi (KH) Contatore lavaggi (KZ) Vuoto Setpoint tempo diffus. cera TDC Valore ist. tempo TDC (KH) Valore ist. tempo TDC (KF) Vuoto Setpoint tempo asciugat. auto TAA Valore ist. tempo TAA (KH) Valore ist. tempo TAA (KF) Vuoto
1. Richiamare l'editor per la generazione dei blocchi STEP 5 nel menu "Editor" sotto "Blocchi STEP 5, nel file programma ...". Appare quindi di nuovo il box di comando.
2. Introdurre nel box di comando il tipo ed il numero del nel file-programma F1 blocco da generare.
Denominare il Nel box di scelta sono indicati i possibili tipi di blocco, che, nel blocco caso esistano, possono essere emessi in questo modo:
3. Premere F3 = Scelta.
4. Introdurre nel campo blocco del box di scelta il tipo ed un numero di blocco da generare non ancora utilizzato, in que- sto caso FB 5, e concludere questa introduzione con OK. Lo STEP 5 acquisisce queste indicazioni nel box di comando.
5. Selezionare, con la crocetta su "Si", le opzioni - "Sovrascrittura con conferma" e - "Aggiornamento File-Sorg. Seq."
e concludere con OK.
Creazione del progetto
lntroduzione del nome del blocco
lntroduzione istru- zioni del SEGM. 1
lntroduzione del titolo segmento
lntroduzione istru- zioni del SEGM. 2
Si apre cosi il campo d'introduzione dell'editore.
Nella riga di testata si trovano la sigla del blocco (FB 5), il file programma (C:IMPLAVST.SSD) e la lunghezza del blocco com- presa la testata (LUN=O). 11 cursore si trova nel campo "Nome" con 8 caratteri per la denominazione del blocco funzionale.
6. Introdurre: CAR-WASH e premere il tasto di introduzione. 11 cursore salta nel campo "Sigla:...", che ha significato sol- tanto per blocchi funzionali parametrizzabili.
7. Abbandonare pertanto questo campo premendo nuovamente il tasto di introduzione.
11 cursore si trova ora nel campo d'introduzione della prima istru- zione. Fare ora riferimento alla stesura del programma nell'ap- pendice A.l (passo 5).
8. Introdurre nel segmento 1 l'istruzione: A DB 5 e premere quindi SHIET + cursore a destra oppure TAB cursore a destra. 11 cursore si trova ora nel campo di commento istruzione.
9. Scrivere il testo "Richiamo DB 5 tempilconteggi" e quindi con il tasto di introduzione.
Nel segmento 1 non sono contenute altre istruzioni. Manca sol- tanto il titolo segmento.
10. Premere pertanto COM e SHIFT F6 = Titolo e scrivere: "Predisposiz. ciclo programma". Si abbandona il campo con il tasto di introduzione o Conferma.
Ora si vuole editare il segmento 2.
11. Premere Fine segmento (* * *) 11 cursore si trova ora nel campo della prima istruzione del SEGM. 2.
12. Introdurre, come indicato nell'appendice A (passo 5), le istruzioni ed i commenti istruzione. Scrivere, come gih spe- cificato, gli operandi con i nomi simbolici definiti nella lista di attribuzione; nel campo istruzione preceduti da una li- neetta!
Generazione con STEP 5 del programma per I'impianto di lavaggio
Correzione file simbolico
Nella parte istruzione si possono eseguire introduzioni senza blank. Bisogna scrivere in maiuscolo i simboli definiti con carat- teri maiuscoli.
Nelle righe di istruzione 4 e 6 si verificherh che dopo aver scritto -IMPULSO il cursore ritorna sulla lineetta e non abbandona il campo. In questo caso manca una attribuzione simbolica (segna- lazione: manca attribuzione, simbolo non definito), che sarh edi- tata successivamente.
13. Introdurre a questo punto dapprima l'operando formale M1O.l, per poter continuare l'editazione. Concludere con Conferma (* * *). Segnalazione: Assumere segmento modificato confermare con "Si". Quindi avviene il passaggio nel modo "Emissione".
14. Nel modo "Emissione" portare il cursore di nuovo sulla 4a istruzione e richiamare l'editor simbolico con F1= Vis. Simb.
Da1 file simbolico ...* ZO.INI sono ora visualizzate nella sequenza delle istruzioni le attribuzioni simboliche con il cursore sull'ope- rando formale M 10.1. Completare questa riga con il simbolo "IMPULSO" ed il relativo commento "Merker impulsivo (solo 1 ciclo)", quindi
15. F2 = Edit. Sim, e dopo l'introduzione di simbolo e com- mento premere F2 = Inserim. Concludere la correzione con FS = Ritorno.
Creazione del progetto
Dopo il ritorno nell'editor blocchi, il segmento 2 deve ora avere il seguente contenuto:
Segmento 2 0007 "Definiz. stato di esercio" Emissione
Commutat. princ. "lmpianto ON" Riconosc. awiam. da OB 20121122 Merker per fronte di salita Merker impulsivo (solo 1 ciclo) Reset riconosc. awiamento
Impostaz. merker fronte di salita Mancanza comando "lmpianto ON" Mancanza riconosc. awiamento Reset merker fronte di salita
Correzione istruzioni La correzione nei campi istruzione e commento avviene nello stesso modo descritto nell'editazione del blocco dati. C'6 pero una differenza: le funzioni di cancellazione e inserimento riga si riferiscono all'intera riga. Per la cancellazione di una riga il cur- sore deve stare su1 "due punti" dell'istruzione stessa.
Scrittura del com- Si entra nell'editor del commento segmento: mento segmento 16. premendo SHIET F6 = Comm-Segm e SHIFT F7 = Com-
mento oppure due volte COM.
Sotto il carattere $ con il numero di segmento 6 possibile ora scri- vere il testo del commento (modello: stampa del programma alla fine dell'appendice A).
17. Scrivere i testi per il SEGM. 1 e il SEGM. 2, concludere ciascuna riga con il tasto tasto di introduzione. Ritorno all'editor del blocco con F8 = Ritorno.
Generazione con STEP 5 del programma per I'impianto di lavaggio
lstruzioni del Dopo aver premuto Fine segmento, il cursore si trova sulla prima SEGM.4 e SEGM. 5 riga istruzione del segmento 3. Introdurre qui le istruzioni ed i
commenti dei segmenti 4 e 5.11 segmento 3 saltato sara inserito successivamente.
Una particolarita nel segmento 4 6 una diramazione del pro- gramma costituita da1 salto condizionato all'istruzione 2. L'eti- chetta di salto "PROS" deve essere posta per contrassegnare la destinazione del salto prima del "due punti" dell'istruzione di arrivo.
18. Premere due volte il tasto cursore a sinistra e scrivere l'eti- chetta di salto.
lnserimento SEGM.3
111 19. Portarsi nel segmento 3 mediante i tasti = scorrimento
ttt avanti o = scorrimento indietro e premere il tasto F5 = Funz. Segm. e ancora F5 =Inserim.
Dopo Fl = Nuovo, il cursore si trova sulla prima riga istruzione del nuovo segmento inserito, ancora vuoto.
20. Editare il segmento e concludere il lavoro tramite Conferma e confermare anche le successive richieste del sistema.
Documentazione del programma
2.2.3 Documentazione del programma
Documentazione del Ora si vuole generare un protocollo di stampa sia del programma programma in FB 5 che del blocco dati e della lista di attribuzione. Come
nome del file stampante 6 preimpostato nelle "Impostazioni, pa- gina 2" NONAMEDR.IN1, che ora si pu6 sovrascrivere con IMPLAVDR.IN1.
Pertanto portarsi nel menii principale "Documentazione" e sele- zionare l'emissione standard di blocchi STEP 5.
Tra le possibiliti di scelta nel box di comando, sono offerte emis- sioni STEP 5 per blocchi selezionabili ed anche per segmenti.
1. Introdurre nel box di comando il blocco "FB 5"del nostro file programma.
2. Come opzioni, contrassegnare con la crocetta la rappresen- tazione indirizzi "A Word" e tipo protocollo "Standard.
3. Premere OK per avviare ora il procedimento di stampa.
11 protocollo di stampa contiene per ciascun segmento: - il titolo ed il commento di segmento, - le istruzioni con i relativi commenti, - le sigle degli operandi della lista di attribuzione.
La stampa del programma 1MPLAVST.SSD deve coincidere con lo stralcio del programma nell'appendice A l (paragrafo 5), fino alle sigle del simbolico.
Allo stesso modo si genera la stampa del blocco dati "DB 5" e della lista di attribuzione "IMPLAVZO.INI", selezionando i rela- tivi punti dei sottomenii.
Una stampa degli altri blocchi esistenti 6 eseguita tramite F3 = Scelta e box di scelta.
E possibile anche emettere la documentazione su un file.
In questo caso, nel box di comando, contrassegnare con la crocetta il campo "Emissione su file" ed indicare il nome del file "1MPLAVLS.INI".
Questo nome di file 6 aquisito automaticamente nelle "Imposta- zioni, pagina 2" come "Documentazione su file".
Trasferimento di file, blocchi e segmenti
2.3 Trasferimento di file, blocchi e segmenti
L'editazione del programma "Impianto di lavaggio" 6 stata interrotta al segmento 5 e ora si vuole completare la parte mancante con il programma fornito. In questo modo si irnpara a conoscere le fun- zioni di indice, trasferimento, copia e cancellazione dello STEP 5.
Oggetto 11 programma completo si trova sotto il nome SSDEMO ... nella directory \SS-DATENDEFAULT. Per il trasferimento del pro-
File DOS > gramma portarsi pertanto nelle funzioni file DOS.
lndice ... €! Appare 1. Selezionare ora il box "File-DOS" di comando e "Copia "Copia" File-DOS", nel menu in "Oggetto". cui si defini-
scono directory sorgente e destinazione del trasferimento. Nel caso non si voglia trasferire tutti i file sorgente indicati nella fi- nestra centrale, si possono copiare in modo "copiatura singola" uno dopo l'altro i file appartenenti al programma.
2. Verificare dapprima che le directory siano impostate corret- tamente. Drive sorgente: C:\S5-DATENDEFAULT Drive destinazione: C:\S5-DATENEXAMPLE
Si devono trasferire tutti i file SSDEMO*.", pertanto
3. nella finestra "Copiatura", contrassegnare "tot.", nella fines- tra "Sovrascrittura con conferma", contrassegnare "Si".
4. Avviare il procedimento di trasferimento premendo Trasfe- rimento o il tasto di introduzione.
Se 6 stato selezionato "Sovrascrittura con conferma", lo STEP 5 per ogni copia segnala "File gii esistente, sovrascrivere?" . 5. Rispondere con "Si" e dopo il trasferimento abbandonare il
box di comando con ESC = Interruzione.
Oggetto Verificare nel menu "Indice File-DOS" se tutti i file SSDEMO ... sono stati copiati, pertanto
File DOS > impostare sotto "Indice/DRníEm la directory C:\S5-DA-
lndice ... €! Oltre TEMEXAMPLEI ai file del programma . IMPLAV. .. qui devono ora essere re-
gistrati anche i file di SSDEMO ... .
Documentazione del programma
Ora che entrambi i programmi si trovano nella directory di la- voro, si pu6 completare il nostro programma,
1. trasferendo i segmenti ancora mancanti,
2. sostituendo il blocco FB5 incompleto con FBlO con il pro- gramma di lavaggio completo e quindi ridenominandolo FB5,
3. trasferendo i blocchi organizzaativi ancora mancanti (i bloc- chi dati sono identici).
l . Trasferimento Si possono trasferire segmenti soltanto tra blocchi nello stesso segmenti programma. Bisogna pertanto provvedere che il blocco funzio-
nale FBlO sia trasferito da1 programma S5DEMOST.SSD nel nostro programma IMPLAV. .. . Per il trasferimento di un blocco, lo STEP 5, dopo la selezione di
Oggetto "Blocchi-Trasferimento" e "File-File", presenta un box di scelta file, in cui
1. indicare come sorgente C:\DEMOST.SSD\ SS-DATENEXAMPLE\ e come destinazione C:\IMPLAVST.SSD\ S5 - DATENEXAMPLE.
Premendo F3, lo STEP 5 mostra quali file si trovano nella direc- tory di lavoro.
2. Nel box di comando "TRASFERIM. blocco: File-File" con- trassegnare con la crocetta il campo "Lista blocchi" e intro- durre FB10.
Dopo Trasferimento o dopo aver premuto il tasto di introdu- zione, lo STEP 5 risponde con una domanda intermedia "Scrivere intestazione su FD?".
3. a cui rispondere con "Si ". Quindi segue la segnalazione "Trasferire anche i commenti?"
4. Confermare la segnalazione con "Si"
Avvertenza
Le segnalazioni "FClO gia nel file, sovrascrivere?" e "#FBD0.010 gia nel file, sovrascrivere?" non appaiono al primo trasferimento.
Trasferimento di file, blocchi e segmenti
Blocchi >
Blocchi STEP 5 >
5. Dopo il procedimento di copia confermare la segnalazione "Trasferimento blocchi" con OK e abbandona il box di co- mando con ESC = Interruzione.
Controllare questo trasferimento nell'indice blocchi del file pro- gramma.
1. Selezionare nel menu "Oggetto" "Blocchi-Indice-nel file programma" oppure piu velocemente con F3 il box di scelta (Indice file: Impostazioni).
Nella selezione cliccare su "tutti blocchi" (se non preimpostato), in modo che
2. premendo Emissione o Conferma (oppure il tasto di intro- duzione)
appare subito su1 video l'elenco dei blocchi del file programma IMPLAV. .. Questa lista si pu6 anche far emettere su stampante o su file, contrassegnando opportunamente con la crocetta il campo "Emissione su".
Per il trasferimento dei segmenti
3. portarsi nell'editor blocchi STEP 5 e selezionare nel box di comando il FB10.
4. Mediante il tasto J J J = scorrimento avanti o il tasto + posi- zionare il cursore nel segmento 6.
5. Premere F5 = Funz. Segm e F4 = Annotare.
6. Con F8 = Ritorno e ESC = Interruzione si abbandona il FB10.
Una copia del segmento 6 si trova ora nel buffer del sistema. Per trasferirlo in FB5
7. selezionare nell'editor blocchi il FB5 e posizionare il cur- sore nel segmento 5 alla fine del programma.
8. Premere quindi F5 = Funz. Segm e F6 = Aggiunta. Dopo aver premuto F2 = Buffer il segmento 6 6 aggiunto al nostro programma IMPLAV.. .
9. Concludere l'operazione con F8 = Ritorno e F7 = Con- ferma. Rispondere alle segnalazioni STEP 5 con "Si".
Documentazione del programma
2. Trasferimento e ridenominazione di blocchi
1 Oggetto I
Cancell. >
1 nel File-Prograrnma 1
L'editor 6 abbandonato. Ripetere il procedimento di trasferimento per il segmento 7. Si pu6 constatare che nei segmenti aggiunti non tutti gli operandi sono rappresentati in simbolico. Ci6 6 do- vuto alla lista di attribuzione incompleta nel programma editato fino ad ora. Per ottenere anche qui una rappresentazione corretta
portarsi nella pagina 1 delle impostazioni progetto e intro- durre come file simbolico S5DEMOZO.INZ. Salvare con F6.
Poiche l'editor dei blocchi pu6 accedere alla lista di attribuzione completa del programma fornito, anche nei segmenti 6 e 7 gli operandi sono rappresentati correttamente in simbolico.
Controllare ci6 con un nuovo richiamo del FB5 nell'editor blocchi.
Questo procedimento, consente l'inserimento o l'aggiunta di seg- menti da altri blocchi del file di programma. Per il trasferimento e il completamento di grosse parti di programma ci6 6 tuttavia troppo complicato.
Per sostituire nel programma IMPLAV. .. il FB5 completamente con il FB 10, si vuole
- cancellare il FB5 compresi i commenti - quindi ridenominare il FBlO in FB 5.
1. Per cancellare FB5, selezionare "Blocchi-Cancell." e intro- durre "FB5" nel box di comando.
2. Dopo l'avvio di Cancellazione lo STEP 5 chiede "Cancel- lare anche i commenti?". Confermare con "Si". Dopo con- fermare la segnalazione "Cancellati blocchi" con OK.
Una verifica dell'indice blocchi conferma la cancellazione di FB5. FK5 e #FBDO.OOS.
Trasferimento di file, blocchi e segmenti
Blocchi >
Trasferim. >
1. Per ridenominare il FB10, selezionare nel menu "Oggetto": "Blocchi - Trasferimento" e introdurre e contrassegnare nel box di comando
- "Dest." C:IMPLAVST.S5D e - "Ridenominaz. blocco" (X), [FBlO] in [FB5]
2. Dopo l'avvio di Trasferimento, confermare le contro-do- mande dello STEP 5 con "Si".
Un controllo dell'indice blocchi mostra oltre ad FB5IFK5 anche l'esistenza di un nuovo FBlOFK10.
Verificare nell'editor la completezza del nuovo FB5 con 15 segmenti, operandi simbolici e operandi simbolici e tutti i commenti.
3. Trasferirnento Per il completamento del nostro programma, costituito per ora da dei blocchi FB5 e DB5, bisogna ancora trasferire i blocchi organizzativi organizzativi mancanti.
Blocchi >
Trasferim. >
1. Per il trasferimento degli OB, selezionare nel menu "Og- getto": "Blocchi- Trasferimento" e introdurre nel box di comando il file sorgente S5DEMO ... ed il file destinazione IMPLAV. .. .
2. Contrassegnare ora "Tutti O B e "Trasferim. con com- menti". Dopo l'avvio del Trasferimento, il sistema emette la segnalazione conclusiva "Tutti gli OB trasferiti" da con- fermare con Si.
Dopo aver modificato in OB 1 il salto assoluto in SPA FB 5 ed anche in FB 5 il richiamo del blocco dati A DB 10 in A DB 5, il programma IMPLAV. .. contiene ora tutti i blocchi necessari per la gestione dell'impianto.
Documentazione del programma
2.4 Controllo e modifiche del programma
Oltre alle funzioni di editazione lo STEP 5 offre una serie di sup- porti per la verifica e la documentazione del programma utente, come per esempio la ridenominazione degli operandi. Saranno utilizzate alcune di queste funzioni per il nostro programma dell'impianto di lavaggio.
Riferimenti Lo STEP 5 memorizza nel file LI *XR.INI i riferimenti relativi alle istruzioni, cio2 dove sono utilizzati gli stessi operandi, anche in altri blocchi. Questo file 2 generato
avviando "Generaz. XREF" nel menu "Gestione". Nella pagina 1 delle "Impostazioni" 2 introdotto anche il file LI. Nell'editor blocchi 2 possibile ora visualizzare i riferimenti per ciascun operando.
1. Richiamare nell'editor blocchi il FB 5 e posizionare il cur- sore nel segmento 2 sull'istruzione ":O -AVVIAM.".
2. Dopo aver premuto F2 = Riferim ed ancora F2 = Vis. XREF il cursore lampeggia sotto M 10.7, l'operando per il quale si devono visualizzare i riferimenti.
3. Confermare con il tasto di introduzione. Viene ora emessa una tabella con i riferimenti relativi all'ope- rando selezionato (fig. 2-5). Questa tabella contiene tutti i "punti", in cui l'operando in questione 6 "richiamato". 11 cursore si trova su1 primo riferimento al blocco "OB 20 :l/UN".
4. Premere F2 = Salto.
Viene visualizzato il blocco organizzativo OB 20. Se necessario, 2 possibile passare in "Editazione" e modificare. Si ritorna nella tabella
5. premendo due volte F2 e il tasto di introduzione. Da OB 20 si ritorna direttamente in FB5 tramite
6. F2 = Riferim. e successivamente F5 = B1. Orig.
Controllo e modifiche del programma
Si ripete il salto in un blocco referenziato,
posizionando nella fig. 2-5 il cursore su FB10:2/UN e premendo F2 = Salto.
Viene visualizzato il SEGM. 2 di FB 10.
Segmento 2 0007 "Definiz. stato di esercizio" Output
Figura 2-5 Rifenmenti in IMPLAV relativi all'operando - AVVIAM.
R i f e r i m e n t i
Nel menii "Documentazione" lo STEP 5 mette a disposizione una serie di elenchi, con i quali 6 possibile scegliere l'esecuzione dei riferimenti sia per singoli operandi (qui M 10.7) che per gruppi di operandi (p.es. E, A, M, contatori). 1 riferimenti possono essere
Docurnentazione ] limitati ad un determinato blocco oppure estesi a tutti blocchi del
M 10.7
programma.
La fig. KEIN MERKER mostra una stampa dei riferimenti rela- tivi al1 "Uscite" in FB5 e ai "Contatori" e ai merker di avvia-
da ~ i l ~ - ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ,,, mento (M 10.7) in tutti i blocchi. L'asterisco vicino al numero di segmento segnala che l'operando 6 utilizzato in una istruzione di assegnazione del risultato logico. La selezione nell'elenco si ese- gue nel box di comando, contrassegnando con la crocetta "Visual. lista incrociata".
OB 20:1/UN OB 20:1/S OB21:1/UN OB 21:1/S 0 8 22:1/UN 0 8 2211s FB 5:2/UN FB 5210 FB 5:2/R FB 10:2/UN FB 10:2/0 FB 10:2/R
AWlAM Riconosc. awiam. da 0 B 20/21/2:!
Documentazione del programma
FE 5 C: IMPLAVSTS5D 818=2 LUN=166 Lista incrociata: Uscite
A 32.0 -AV-STRUT SEG. : 7*, 8*, 9*, 1 O*, 15* A 32.1 -RIT-STRUT SEG. : 4*, 8*, 9*, 1 O*, l l * , 15* A 32.2 -AP-PORTA SEG. : 4*, 12*, 15* A 32.3 -CH-PORTA SEG. : 6*, 7*, 15* A 32.4 -ENT-AUTO SEG. : 5*, 6* A 32.5 -USC-AUTO SEG. : 4*, 5*, 13*, 14* A 32.6 -ROT-SPAZ SEG. : 7*, 9* A 32.7 -DETERG. SEG. : 7*, 8* A 33.0 -RIASCIACQ. SEG. : a*, 9* A 33.1 -CERA SEG. : 9*, l o * A 33.2 -ASCIUGAT. SEG. : 12*
A8 32 - SEG. : 3*, 4* A8 32 - SEG. : 3*, 4*
Lista incrociata: CONTATORI FE 5 : Elaborato FE 10 : Elaborato
Figura 2-6 Lista incrociata dei nfenmenti del programma "Impianto di lavaggio"
Ricerca Durante l'editazione 2 possibile emettere riferimenti anche in Ricerca.
1. Nell'editor blocchi, richiamare il FB5 e premere F3 = Ricerca.
2. Introdurre come criterio di ricerca (CRIT.RICERCA) un operando, qui E 32.4 o -STRUT-AV. Poi F2 = Da1 1. Seg.
Viene visualizzata la prima comparsa di questo operando nel SEGM. 8, riga istruzione 4.
3. Premendo di nuovo F3 = Ricerca e ancora F3 = Prosec.
Viene visualizzata SEGM. 10 con il cursore sull'istruzione 4, ecc.
Controllo e modifiche del programma
lnterconnessione Si vuole ora attribuire ad un operando un nuovo indirizzo all'interno del programma. Con l'ausilio della funzione "Interconnessione" 6 possibile ridenominare gli operandi, cio6
Interconness. > associarli ad altri indirizzi della periferia. Per mostrare le modalita di questa funzione, viene ridenominato un operando di
Manuale ... uscita in FB10.
1. Verificare i nomi dei file: file di programma C:IMPLAVST:SSD dopo file di programma C:IMPLAVST:SSD
2. Introdurre nel box di comando FB10. Poi premere OK. Appare una tabella in cui introdurre a destra gli operandi validi fino ad ora (in assoluto) e a sinistra i nuovi operandi.
3. Introdurre, vecchio operando: A 33.2, nuovo operando: A 1.7.
4. Concludere l'introduzione con Conferma e confermare con "Si" le successive segnalazioni di sistema.
Controllare l'esecuzione della modifica
5. - richiamando nell'editor il blocco FBlO e premendo F3 = Ricerca,
- introdurre CRIT. RICERCA: A 1.7 e premere F2 = Da1 1. Seg.
Nel segmento 12 6 stato introdotto tre volte al posto di -ASCIUGM l'operando A 1.7, cio6 il segnale per l'apertura e la chiusura dell'e- lettrovalvola dell'aria per l'asciugatura viene emesso tramite A 1.7.
Confronto di Lo STEP 5 comprende una funzione di confronto con cui 6 possi- blocchi bile confrontare tra di loro blocchi dello stesso tipo e numero nel
controllore programmabile e PG. Se non 6 collegato nessun con- trollore programmabile, si possono confrontare tra di loro blocchi in diversi programmi. Questo 6 quanto si vuole fare con il nostro FB10, modificato tramite "Interconnessione" in IMPLAV. .., ed il blocco FB originario in S5DEMO ... .
Blocchi 1. Richiamare nel menu "Oggetto" la funzione "Blocchi",
Confronto > Confronto, File-File".
2. Introdurre nel box di comando sotto "Confronto con File- Programma" C:SSDEMOST.SSD e sotto "Lista blocchi" FB10. Premere poi OK.
Documentazione del programma
Si ottiene ora per FB 10 un riassunto delle differenze nel SEGM. 12. Le operazioni STEP 5 sono indicate in codice MC5.
3. Ripetere il confronto blocchi, contrassegnando questa volta nel box di comando "Tutti blocchi".
Lo STEP 5 presenta la funzione di confronto come rappresentato L
nella figura 2-7. Blocchi non esistenti sono indicati con la segna- lazione 020D, piu avanti si pu6 osservare che in OB1 sono richia- mate FB diverse.
DB 5 Segnal. Nr. 020D DB 10 Segnalaz. Nr. 020D FB 5 Segnal. Nr. 020D FB 10
12 0084 D781 D2A1 0089 C781 C2A1
06 1 0088 F781 F2A1
1 Confronto senza errori 1
Figura 2-7 Confronto dei blocchi tra IMPLAV e SSDEMO
Caricamento e test del programma
2.5 Caricamento e test del programma
Per il test del programma "Impianto di lavaggio" si deve ora col- legare un controllore programmabile S5-90195 al dispositivo di programmazione. Eseguire un collegamento stabile tra PG e co- trollore programmabile (AG), e modificare nella pagina 2 delle "Impostazioni" il funzionamento in "Online [ciclo]", premendo F3 = Scelta e F6 = Salva.
2.5.1 Caricamento del programma
File - AG F5
Oggetto
Blocchi >
lndice >
all'interno di AG SHlFT F3 t
11 caricamento del programma 2 eseguito con l'ausilio della fun- zione "Trasferimento blocchi" nel menu "Oggetto".
1. Selezionare "Blocchi, Trasferimento" nel menh "Oggetto".
2. Introdurre nel box di comando come sorgente (nel caso non sia gi2 preimpostata) C:IMPLAVST.SSD e contrassegnare con la crocetta sotto scelta "FB5", poi "DB5" ed infine "Tutti OB".
3. Premendo Trasferimento vengono copiati in AG i blocchi sopracitati, da confermare con OK.
4. Controllare il procedimento di caricamento, facendo emet- tere l'indice del blocchi presenti in AG.
5. Contrassegnare pertanto nel box di comando "Tutti bloc- chi".
Viene emesso un elenco dei blocchi caricati in AG, che contiene soltanto le parti di programma necessarie. 1 commenti e le inte- stazioni dei blocchi non sono stati trasferiti.
Avvertenza Vengono emessi anche i blocchi di sistema del controllore.
Test del programma
2.5.2 Test del programma
11 programma utente, in pratica il blocco funzionale FB5, pu6 ora essere testato in funzionamento "Online", segmento per segmento e istruzione per istruzione, verificando un corretto svolgimento. La tabella decisionale (pagina A-10) mostra per determinate com- binazioni dei segnali d'ingresso le relative reazioni dell'AG sulle uscite.
Per l'impostazione o la variazione dei segnali d'ingresso sono a disposizione su1 simulatore "SIMATIC INPUT" (Nr.Ord. 6ES5788-8MKll) otto interruttori OnIOff (E 32.0 ... E 32.7) e due pulsanti (E 33.OlE 33.1). A seconda del tipo di rappresenta- zione dello stato dei segnali desiderato su1 PG, si seleziona per il test la funzione "Stato Blocco" o "Stato Variabili".
2.5.3 Stato del blocco
1. Predisporre su1 simulatore tutti gli interruttori su Off e sul17AG il commutatore di funzionamento su "STOP".
2. Selezionare nel menii "TEST" "Stato blocco".
3. Introdurre nel box di comando FB5, contrassegnare le rela- tive opzioni con "Si" e premere OK.
Appare il segmento 1 in rappresentazione "AWL". Sotto la riga di testata, accanto all'istruzione sono visualizzati il risultato logico combinatorio RLC e lo stato del17ACCU 1 e del17ACCU 2. Le indicazioni contenute nelle colonne "Stato" (visualizzazione ri- sultato) e "IND" (contatore indirizzi) non interessano per il test dell'esempio.
Mettere ora 1'AG in "RUN".
Viene di volta in volta visualizzato il RLC e a destra in basso compare la segnalazione "Elaboraz. stato in corso".
1. Mettere in funzionamento l'impianto di lavaggio, portando su "On" E 32.0 e E 32.1.
2. Spostare al segmento 3 il punto di alt per l'elaborazione di
stato, premendo due volte +++.
Caricamento e test del programma
3. Premendo 3 volte il tasto cursore in basso portare il cursore sulla riga dopo il comando di salto.
Le visualizzazioni spariscono e si pu6 constatare che questa istru- zione (dopo la diramazione) non viene elaborata (segnalazione in basso a destra). Nel segmento 4 si verifica un fatto analogo. An- che qui l'elaborazione termina nel punto di diramazione.
4. Spostare ora il punto di alt nel segmento 5, in cui inizia il ver0 e proprio procedimento di lavaggio, secondo la figura KEIN MERKER.
RLC=l nella riga 1 indica che tutte le premesse, come posizione iniziale impianto e impostazione del contatore passi, sono soddis- fatte e il procedimento di lavaggio pu6 iniziare. Nella colonna 5 della tabella A-2, si pu6 leggere quali ingressi sono da impostare.
5. Portare su "On" anche gli interruttori E 32.5 e E 32.6.
11 contatore passi e I'ACCU 1 hanno ora un valore = 1, gli in- gressi impostati lo stato 1. Sull'AG si accende l'uscita A 32.4, cioe 2 acceso il visualizzatore ENTRATA AUTO.
6. Spostare il punto di alt nel segmento 6 e portare su "On" l'interruttore E 32.3 per "Auto in posizione". Premendo il pulsante E 33.0 (Start) inizia il ciclo di lavaggio.
11 visualizzatore si spegne (A 32.4 = O) e la porta si chiude (A 32.3 accesa). 11 contatore passi si porta su 2.
7. Spostare il punto di alt nel segmento 7 e simulare la chiu- sura della porta con E 32.6 = Off e E 32.7 = On.
Sono awiate le operazioni di "Spruzzatura schiuma", "Rotazione spazzoloni" e "Struttura avanti" (variabili = 1). 11 contatore passi si porta su 3.
8. Simulare gli altri procedimenti del lavaggio, variando a se- conda dei punti di alt gli ingressi come da tabella A-2.
Nel segmento 11 si pu6 vedere, dopo che E 32.5 = 1, come il va- lore di set di diffusione cera indicato nel DB 5, sia decrementato ogni secondo fino a O sia generato automaticamente, con il conta- tore passi (= 7), la condizione di start per l'asciugatura.
9. Spostare il punto di alt nel segmento 12.
Stato Blocco
AG - File SHlFT F5
Si pu6 constatare lo scorrimento del tempo di asciugatura ( T ' = 45 S). L'ulteriore andamento nei passi 8 e 9 si simula nei modi gi2 descritti.
Nel segmento 14 il contatore passi ritorna ad 1, che contraddistin- gue lo stato di partenza dell'impianto di lavaggio. 11 programma esemplificativo 6 pertanto funzionante per quanto era stato speci- ficato. In caso di errori bisogna apportare delle modifiche sulla base delle informazioni ricevute tramite il RLC, il contenuto degli accumulatori e lo stato dei segnali.
1. Commutare pertanto con F6 in "Editazione". Spostando il cursore posizionarsi sull'istruzione che si vuole modificare, cancellare o inserire.
2. Dopo aver premuto Conferma, rispondere alla domanda "Conferma del segmento modificato?" ed alle successive segnalazioni con "Si".
In questo modo viene modificato il programma in AG. Se si desi- dera avere il blocco modificato nel PG, p.es. per archivazione,
3. selezionare nel menu "Oggetto": "Blocchi, Trasferimento, AG - File" e introdurre nel box di comando FB5.
Stato Variabile SHlFT F7
Stato delle variabili 1. Predisporre su1 simulatore tutti gli interruttori su Off e sull'AG il commutatore di funzionamento su "STOP".
2. Selezionare nel menu "Test" "Stato variabile".
Appare una tabella vuota con le colonne "Operandi:" e "For- mati:".
3. Introdurre dalla lista dei segnali tutti gli operandi di uscita in assoluto o simbolico e concludere ciascuna riga premendo il tasto di introduzione.
Lo STEP 5 completa le introduzioni con il formato. Se la lista degli operandi ha il contenuto indicato nella figura 2-8,
4. premere F2 = Memorizz. e introdurre la sigla del blocco immagine (qui BB 5).
Caricamento e test del programma
Operandi: l BB5
AG in CICLO Stato segnali:
-AV-STRUT A32.0 KM= 1 -RIT-STRUT A32.1 KM= O -AP- PO RTA A32.2 KM= O -CH-PORTA A32.3 KM= O
-ASCIUGAT A33.2 KM=O
-TDC T 20 KT= fermo -TAA T 22 KT= fermo
-PASSI Z 2 KZ= 3 -NR.CICLI Z 20 KZ= 1
Figura 2-8 Rappresentazione degli operandi di uscita nel blocco immagine BB 5
5. Concludere questa predisposizione con Conferma oppure F6 = Attivo.
Per il test del blocco funzionale con l'ausilio della funzione "Stato Variabile"
6. mettere 1'AG in " R U N e portare gli interruttori E 32.0 e E 32.1 su "On".
La colonna "Stato segnali" visualizza ora i valori attuali degli operandi (dapprima tutti 0) e sono inoltre visualizzate le segnala- zioni "AG in CICLO" e "Elaboraz. stato in corso". Controllando la tabella decisionale 2 ora nuovamente possibile verificare le reazioni del controllore programmabile a determinate configura- zioni degli ingressi.
7. Portare E 32.5 e E 32.6 su "On".
L'impianto si porta nello stato di predisposizione alla partenza c o n A 3 2 . 4 = 1 e Z 2 = 1 .
8. Simulare ora l'ingresso di un'auto con E 32.3 = On ed av- viare l'impianto premendo E 33.0.
Stato Blocco
La porta si chiude (A 32.3 = l), il contatore passi va a 2 ed il ciclo stesso viene conteggiato in Z 20 = 1.
9. Simulare lo stato "Porta chiusa" con E 32.6 = Off ed E 32.7 = On.
11 PG mostra ora lo stato dei segnali indicato della figura 2-7. La struttura si sposta in avanti con gli spazzoloni in rotazione e l'e- lettrovalvola della schiuma aperta.
10. Gli stati di "Struttura avanti" e "Struttura indietro" sono simulati dai corrispondenti interruttori E 32.4 e E 32.5.
Ogni qual volta il controllore arriva ad un certo punto della se- quenza, sono emesse le indicazioni di scorrimento dei tempi TDC e TAA, conclusi da110 stato contatore passi = 8.
Nel passo 9 (E 32.7 = Off, E 32.6 = On) si accende USCITA AUTO e nell'ultimo passo (E 32.3 = Off) si reimposta la predis- posizione alla partenza con la visualizzazione ENTRATA AUTO ed il contatore passi = 1.
11. Interrompendo la funzione "STATO" con ESC = Interru- zione si ritorna con FS nel menil.
Lo STEP 5 visualizza la stato dei segnali nel punto di alt impo- stato. Con ESC = Interruzione 6 possibile interrompere l'elabora- zione di stato ed aggiungere operandi nella lista. Premendo an- cora Conferma l'elaborazione di stato prosegue.
Forzamento delle Con questa funzione 6 possibile modificare le variabili (p.es. E/ variabili AIM) a byte nell'immagine di processo. E anche possibile pero,
con AG in RUN, visualizzare gli stati attuali dei segnali. Si pre- dispone questa funzione, preparando una lista di operandi.
Caricamento e test del programma
Forzam. Variabili
Nel menu "Test" selezionare "Forzamento variabili" ed in- trodurre nella tabella vuota "Operandi-Formati" gli ingressi e uscite come operandi a byte (EB e m ) . Concludere ogni riga con il tasto di introduzione e sovrascrivere il formato proposto con " K M . Completare la lista con Z 212 20 e T 201T 22 e premere quindi F6 = Attivo.
Sotto si pu6 vedere come dovrebbe essere all'incirca il video dopo le introduzioni fatte. Mediante successive e opportune ope- razioni sugli interruttori del simulatore, 6 possibile visualizzare i valori delle uscite e dei contatori, allo stesso modo delle funzioni di stato.
Premere il tasto ESC = Interruzione, portare E 32.OlE 32.1 su "On" e 17AG da "STOP a "RUN.
Ora il PG visualizza la colonna "Forzamento immagine". E possi- bile ora, tramite tastiera, forzare direttamente le uscite in AB 321Al3 33 e verificare pertanto la funzionalith degli attuatori. Per controllare ci6,
introdurre in Al3 32 la configurazione a bit KM = 00110011 e premere Conferma.
In AG si devono eccitare i re16 di uscita 32.0132.1 e 32.4132.5 e su1 video compare la segnalazione "Forzamento eseguito" .
....................... AB 33 - PASSl Z 2 - TDC Z 20
- TAA T 22
AG in CICLO
Stato segnali:
KM= 000000001 KM= 000000000 KM= 000000000
KM= 000000000 KZ= 2 KZ = fermo
KT = fermo
Panoramica delle funzioni 3 In questo capitolo si trovano le descrizioni di tutte le possibili operazioni e funzioni, necessarie per lavorare con lo STEP 5. La sequenza ed il contenuto dei singoli paragrafi sono orientati ad una rappresentazione delle funzioni secondo il menu principale ed il sottomenu (panoramica pagine 3-213-3).
Istruzioni per l'utente (cap. 3)
Interfaccia operatore grafica (cap. 3.1)
3.3.1 I:unz. comuni in AWI., KOI: I:UI' 3.3.2 Editazionc dclla lista istruzioni 3.3.3 I(dita/. di schemi a contatti
13locchi SI'I<13 5 3.3.1 I(dita/. di schemi logici 3.3.5 Fdit;i7. di hlocchi d;iti
Blocchi dati 3.3.6 Editaz. di maschcre DB
Masch.-1113 3.3.7 Editaz. dclla lista di attribuzione
I Vie Bus I 3.5.6 Vic bus
Stato Blocco Stato Variabile 1:orzam. AG 1;orzam. Variabili 1;orzam. Uscite 1:miss. Info-AG Controllo lilabor. ON Controllo I<labor. 01;l;
Figura 3-1 Panoramica: Menii principale + Funzione STEP 5 += Istruzioni per l'utente
3.4.1 Stato blocco 3.4.2 Stato variabili 3.4.3 1:orzamento AG 3.4.4 1:orzamento variabili 3.4.5 1:orzamento uscite 3.4.6 limissione Info-AG 3.4.7 Controllo elabora/ione ON 3.4.8 Controllo elabora/ione 01:l:
3.6.2 Emissione confortevole 3.6.3 Istruzioni di comando
3.8.2 Info relative alla versione STEP 5 3.8.3 Versioni dei pacchetti S5
Figura 3-2 Panoramica: Menii principale + Funzione STEP 5 + Istruzioni per l'utente
Legenda Con sfondo grigio sono i menu su1 video, stampati in corsivo sono i titoli dei paragrafi.
Generazione di un Per la generazione di un programma utente, lo STEP 5 offre fun- programma zioni e servizi per
- editare, - transferire (copiare) e - documentare
blocchi e file in modo confortevole.
Funzioni online Per il test e la correzione dei programmi ed anche per l'operati- vita del controllore programmabile (AG), lo STEP 5 comprede funzioni
- per comandare e contollare 17AG (STOPIRUN, Info), - per emettere/visualizzare lo stato attuale delle variabili di
processo (nel blocco o in liste selezionabili), - per visualizzare l'immagine di processo delle periferie
E/A e per l'impostazione/modifica di valori E/A.
Memoria di Nel caso il PG disponga di un posto connettore per EPROM, lo programma STEP 5 consente la scrittura e la lettura di programmi su moduli EPROM/EEPROM EPROM/EEPROM.
Collegamento a bus Con il collegamento del PG ad un bus, lo STEP 5 offre strumenti e servizi per costruire (editazione) vie bus e per memorizzarelri- chiamare le informazioni generate (nomi delle vie, indirizzi, nodi, etc.).
Sistema operativo 1 programmi ed i file, generati sotto PCPIM-86, si possono riela- borare sotto SS-DOS.
3.1 lnterfaccia operatore grafica
Le funzioni STEP 5 vengono offerte tramite la sbarra di menu che contiene i menu principali ed i sottomenu. In questi menu si selezionano, per mezzo del mouse o della tastiera, gli strumenti ed i servizi che si rendono necessari durante il lavoro con il PG. Gli utenti che hanno gi2 lavorati con versioni precedenti di STEP 5 e che sono abituati di lavorare con i tasti funzionali possono adoperare i menu in modo conosciuto.
Riga del tasti funzionali
F F 2 DB 3
w n TAB altre assegnazioni di tasti
Ri a a I Le irnpostazioni di progettazione possono essere modificate. ingrmaz one
Figura 3-3 Interfaccia operatore grafica
Sbarra di menu con Quando si seleziona un titolo di menu sulla sbarra di menu clic- i menu candolo con il mouse oppure posizionando il cursore su1 titolo e
attivandolo quindi premendo il tasto di introduzione, il relativo menu si apre. In un menu sono elencati dei temi relativi al punto di menu e10 delle funzioni. 1 punti di menu contrassegnati a destra con una freccia ( > ), riferiscono ad un sottomenu.
lnterfaccia operatore grafica
Superficie di lavoro Sulla superficie di lavoro, cioe sull'interfaccia grafica, vengono visualizzati i box di scelta in cui si effettuano le impostazioni, nonche i box di informazione, di segnalazione e l'area di lavoro degli editor di programma.
Sigla S5 Qui viene visualizzato se si sta lavorando con STEP 5 oppure con con un altro pacchetto S5 (p. es. GRAPH 5).
Sbarra delle funzioni LA sbarra delle funzioni offre la possibilita di passare diretta- mente a certe box di scelta o editor, senza bisogno di eseguire estese sequenze operative. Per visualizzare la disposizione degli ulteriori tasti funzionali, premere il tasto di tabulazione TAB oppure cliccare il simbolo ">" che si trova a tutta destra. Per attivare le funzioni sulla sbarra delle funzioni si hanno le se- guenti possibilita:
- Cliccare con il mouse su1 campo che contiene la designa- zione breve della funzione.
- Le funzioni che si trovano nella fila inferiore si possono attivare premendo il tasto funzionale indicata a sinistra (da Fl a FIO). Le funzioni con sfondo grigio nella fila superiore vengono attivate tenendo premuto il tasto SHIFT mentre si preme allo stesso tempo il tasto funzionale indicata a sinistra (da SHIFT Fl a SHIFT F9).
Riga di informazione LA riga di informazione fornisce informazioni su1 titolo di menu o il punto di menu (titolo del sottomenu o funzione di menu) che 6 stato selezionato ma non ancora attivato.
Help Assegnazione: Una descrizione dettagliata delle funzioni che si possono attivare tramite i tasti funzionali si ottiene attivando nel menu "Help" la funzione "Lista asseg. tasti ..." . Per informazioni sull'assegnazione dei tasti funzionali indicati nei box di scelta premere la combinazione di tasti SHIFTF8. Se nel testo di help relativo all'assegnazione dei tasti funzionali appare l'interroga- zione Proseguire? SilNo, introducendo Si si pu6 visualizzare dettagliate informazioni sulle singole funzioni.
Scelta funzioni
3-6
11 richiamo di una funzione o di un editor si esegue in due passi
Passo 1
successivi:
1. Scelta della funzione nel menu principale o in un sottomenu.
2. SpeciJicazione della jiumone mediante l'introduzione di para- metri nel box di comando e confemuz di questa introduzione.
La funzione viene avviataleseguita o l'editor viene richiamato.
passo 2 Sovrascriiiura con conferma Tipo di blocco ( )Si (X) no
PK Blocchi commento
ggiornam. File-Sorg. Seq. FB Blocchi funzionah FK Blocchi commento FX Blocchi funzionali FKX Blocchi commento
La funzione viene eseguita op. I'editor viene selezionato
Figura 3-4 Scelta funzioni dei menii principali e dei sottomenii
lnterfaccia operatore grafica
3.1.1 Scelta funzioni
Mouse
Tasti cursore
Hotkey
Tasti funzionali (scelta veloce)
Esempio:
Mouse
Tasti cursore
Partendo da1 menii pricipale selezionare una funzione o un editor tramite i relativi sottomenii. In funzione dello stato di funziona- mento del PG, p. es. se non esiste collegamento con un AG, de- terminate funzioni non sono attivabili e non si possono richia- mare nel menii. Sono possibili 4 metodi per la scelta delle funzioni:
1. Eseguire un click con il mouse sulla funzione desiderata.
2. Spostarsi nella lista di menii principale con i tasti cursore a destra e a sinistra e nei sottomenii con cursore in alto e in basso. Con il tasto di introduzione si possono visualizzare ulteriori livelli di sottomenii oppure richiamare le funzioni selezionate. 1 sottomenii visualizzati scompaiono premendo piu volte, a seconda dei casi, il tasto ESC = Interruz..
3. Premere la lettera contrassegnata in rosso nella sigla della funzione (per video monocromatici, su sfondo nero), par- tendo di volta in volta dalla lista del menu principale.
4. Premendo un tasto funzionale, si esegue direttamente la scelta di una funzione usatalnecessaria frequentemente (+ Interfaccia operatore grafica, Tastifunzionali).
Richiamo dell'editor blocchi.
Con il mouse eseguire dei click successivamente:
1. su1 menu principale "Editor"
2. su1 sottomenu Blocchi "Blocchi STEP 5",
3. su1 seguente sottomenu "nel File-Programma "
E ora visualizzato il box di comando "Editazione blocchi STEP 5".
Con i tasti cursore
1. selezionare con i tasti cursore a destralsinistra "Editor " nel menu pricipale e premere il tasto di introduzione. E ora visualizzato il sottomenii "Editor".
Scelta funzioni
- Hotkey
2. Premere il tasto di introduzione. Viene visualizzato il sottomenu "Blocchi STEP 5.
3. Selezionare con cursore in altolbasso la funzione "nel File- Programma " e premere il tasto di introduzione. E ora visualizzato il box di comando "Editazione blocchi STEP 5".
Premere sulla tastiera alfanumerica (a piacere maiuscolo o minu- scolo) partendo da1 menu principale:
1. E per "Editor" 2. B per "Blocchi STEP 5" 3. Nper "nel File-Programma "
E ora visualizzato il box di comando "Editazione blocchi STEP 5".
- Tasti funzionali Premere Fl sulla tastiera nella parte relativa ai tasti funzionali.
E ora visualizzato il box di comando "Editazione blocchi STEP 5".
Legenda relativa ai menu operativi Le sigle delle funzioni nei menu sono corredate di caratteri e con- trassegni con il seguente significato:
Lettera rossa o su sfondo = la funzione 6 attivabile (tra- nero mite questa lettera)
Conclusione con ">" = segue un altro sottomenu
Conclusione con ". . ." = segue un box di comando
Conclusione senza caratteri = la scelta di questo menu porta direttamente al ri- chiamolstart della funzione;
F"nn o SHIET F"nn = segnala la possibiliti della scelta veloce della funzione tramite il tasto funzionale in- dicato.
lnterfaccia operatore grafica
Box di comando/ Se la funzione selezionata necessita di ulteriori specificazioni scelta (contrassegnato nel menu con "..."), lo STEP 5 presenta un box di
comando @gura KEINMERKER). Questo box 2 di volta in volta adattato alle singole funzioni ed ha pertanto piu o meno campi d'introduzione. In questi campi si introducono i nomi o i parametri per specificare i compiti o i comandi. Gli oggetti e le opzioni offerti sono selezionati, apponendo una crocetta.
Nella compilazione dei campi tramite sigle, 6 possibile mediante il corrispondente box di scelta (selezionabile con F3), ottenere informazioni sui blocchi esistenti o possibili (tipi di blocco) op- pure sui file ed inserirli poi nel box.
Logicamente le parametrizzazioni incompatibili non sono accet- tate da1 sistema, visualizzando nel box di comando una segnala- zione rossa o su sfondo nero che si chiarisce da se.
Ci sono diversi box, ciascuno per determinati compiti: - Box di comando, come mostrato in figura
KEIN MERKER. Solo da questi sono attivate le relative funzioni.
- Box di scelta blocchi, come indicato in figura KEIN MERKER.
- Box di scelta file, come indicato in figura KEIN MERKER.
- Box di comando di contenuti diversi, con ulteriori possibi- lita d'introduzione, che si adattano alle necessita delle varie funzioni.
Generalmente per tutti i box di comando, di scelta blocchi e file valgono le stesse modalita d'introduzione e di posizionamento.
Avvertenza Campi d'introduzione e particolarita, che hanno significato sol- tanto per determinate funzioni, non sono trattati qui, ma nelle spiegazioni delle relative funzioni.
Scelta funzioni
Box di comando
File-Programma (1)
Scelta degli oggetti (2)
Emissione degli oggetti
Tipo di protocollo
Opzioni di emissione
Scelta dei campi d'introduzione
Questo tipo di box @gura KEIN MERKER) 2. sempre visualizzato, quando si vuole attivare una funzione da un menil.
Per tutte le funzioni relative al programma, qui 6 visualizzato da110 STEP 5 il nome del file programma registrato nelle "Impo- stazioni" (+ Progetto). A seconda delle necessita delle singole funzioni questo campo 6 inibito oppure 6 possibile un'introdu- zione.
Si definisce la scelta contrassegnando (X) le possibilita offerte oppure scrivendo tra le parentesi quadre:
- un blocco (nome) - una lista di blocchi (blocchi singoli separati da una virgola) - un nome file - un criterio di ricerca - un numero, in funzione del campo d'introduzione @.es. da
[ l a [ ] )
A seconda delle singole funzioni 2. possibile emettere gli oggetti definiti nel box:
- su una stampante - su1 video - su un file. 11 nome del file 6 preso dalle "Impostazioni"; 6
tuttavia possibile modificarlo qui.
A seconda delle singole funzioni 6 possibile impostare il layout della stampa o del file LS.IN1.
A seconda delle singole funzioni 2. possibile selezionare: - blocchi e la relativa testata, - FB con nomi
Campi nel box di comando e funzioni dei tasti (+ Appendice A.4, Assegnazione dei tasti), che sono rilevanti per lo sposta- mento del cursore nel box di comando @gura KEIN MERKER).
(2) Campo di scelta
Box di scelta per blocchi o file sono visualizzabili, pre- mendo il tasto F3. Questi campi sono rappresentati a colori o in reverse.
lnterfaccia operatore grafica
(3) Campi racchiusi in una cornice Questi campi comprendono possibilita di scelta specifiche della funzione, opzioni e destinazioni di emissione. Ci6 6 reso riconoscibile da una cornice. Se non 6 disponibile il mouse, questi campi sono raggiungibili con il tasto TAB. Fare attenzione che in "Emissione su" questo tasto si entra nel campo "Nomen.
(4) Campi d'introduzione
AU'interno del campo incorniciato, 6 possibile raggiungere i campi d'introduzione con i tasti cursore. Dove si trova il cur- sore si pu6 introdurre un nome o la crocetta.
(5) Comandi
OK= 1 parametri impostati sono acquisiti, tasto di introduz. la funzione 6 attivata.
ESC = Interruz. Interruz. senza acquisizione parametri. SHIFT-F8 = Help Testo di help per il campo in cui si
trova il cursore. F3 = Scelta Richiamo del box di scelta per bloc-
chi o file (F3). (1) (2) (3)
( Stampa blocchi STEP5 /:
( )E ( ) FB ( ) FX ( ) 0 B ( )SB ( )tulti i blocchi ' 1 ( )PK ( )FK ( )FKX( )OK ( )SK 1 1 I
Numero segmento: da [ 1 ] a [ 255 ] Emissione Ti o di protucoitu
( x ) ~ t a n d a r 8 ,- ( ) Scritt. ristretta con bordo ( ) Scritt. superstretta; DIN A4 ,'
Figura 3-5 Esempio di un box di comando
3-1 2
Scelta funzioni
Box di scelta Se il cursore si trova in un campo in cui introdurre una sigla blocchi, box di (nome) @gura KEIN MERKER) e si preme il tasto F3, viene scelta file visualizzato un box di scelta blocchi o file. In questi box @gura
KEIN MERKER/figura KEIN MERKER) si sceglie direttamente un oggetto per l'elaborazione.
In questo campo sono elencati i blocchilfile esistenti nel file programma impostato. Se il cursore si trova su uno di questi oggetti e si conferma con il tasto di introduzione, questo 2 acquisito nel campo "Blocco" o "Nome-File" e pertanto 2 sele- zionato per l'elaborazione prevista. Se si desidera selezionare piii blocchi per una determinata elaborazione, bisogna intro- durrli singolarmente nel campo "Blocchi". Attivando il tasto di introduzwne si chiude il box di scelta e si vede che la sigla dell'oggetto selezionato ora registrata nel campo di scelta del box di comando.
m Qui si pub cambiare: Tipo di Selezione di un tipo tramite i tasti cursore con blocco tasto di introduzione o mouse e doppio click.
Visualizzazione di tutti i blocchi di questo tipo nel campo (1).
Dnve Selezione con il tasto di introduzione o doppio click del mouse. Sono visualizzati nel campo (2) le directory esistenti in questo drive.
Directory Selezione del contenuto di una directory con il tasto di inhduzwne o doppio click Sono visua- lizzati nel campo (1) i file esistenti nella directory.
(3) Con i tasti scrolling video (verso l'alto o il basso) o click del
(5) mouse si fa scorrere il contenuto della finestra corrispondente. 1 tasti cursore fanno scorrere la lista di una riga verso l'alto o il basso.
(4) 11 criterio introdotto qui consente la ricerca nella directory im- postata. Se esiste, il nome del file 2 introdotto nel campo (1).
Avvertenza Lo spostamento in drive e directory non 6 ammesso in tutti i box di scelta file. 1 file utente non si devono trovare in directory contenenti file di sistema (SS*.CMD e SS*.DAT).
Tipi di blocchi PB Blocchi di prograrnrna PK Blocchi di cornrnento FB Blocchi funzionali FK Blocchi di comrnento FX Blocchi funzionali FKX Blocchi di cornrnento OB Blocchi organizzativi
Figura 3-6 Esempio di un box di scelta blocchi
(1 (4) (2) ,-
x di ~cel ta file \ Norne di file: [BSP409ST.S5Dl Crit. ricerca : [?????? T.S5D 1 -z C:\STEPS-VI
GEO
(5)
Figura 3-7 Esempio di un box di scelta file
Scelta funzioni
Consiglio
Tasti funzionali
FI ... F10 SHlFT F1 ... F9 (hardkeys)
Se una parte del video 2 coperta da un box visualizzato oppure da una interrogazione, per esempio "Proseguire? Si/Non, questa parte diventa visualizzabile completamente introducendo un blank.
1 tasti funzionali (soft keys) sono tasti con funzione assegnata via software per l'attivazione di tasks tramite tastiera stessa oppure tramite simboli di tasti (caselle) su1 video.
Per l'operativita dello STEP 5 i tasti funzionali sono general- mente assegnati in modo ergonomico per quanto concerne il con- catenamento dei livelli dei richiami (fino a tre).
1. Tasti funzionali come "tasti veloci" per la scelta di funzioni STEP 5 da1 menii principale dell'interfaccia operatore grafica. L'assegnazione dei tasti funzionali nel menii princi- pale si pu6 visualizzare tramite la funzione "Lista asseg. tasti" nel menii "Help". Attivando un menii o un sottomenii, accanto alle funzioni di menii si trovano i relativi tasti fun- zionali assegnati. Negli editor e nei box di dialogo, l'assegnazione dei tasti funzionali 2 visualizzata tramite SHIFT F8.
04 ESC, Si, No 2. 1 box di scelta, informazione e segnalazione dello STEP 5 (operativita box) contengono nella parte inferiore una riga con tasti funzionali e
di comando, mediante i quali si confermano, si annullano o si attivano le operazioni.
FI ... F8 3. Negli editor lo STEP 5 visualizza alle righe 24/25, nella parte SHlFT FI ... F8 inferiore del video, una lista con 8 (oppure 16) tasti funzionali (tasti funzionali) per l'utilizzo delle relative funzioni.
Barra spaziatrice Azionando la barra spaziatrice 2 possibile visualizzare o eliminare maschere di conferma o segnalazioni. Ci6 rende possibile la visualizzazione della parte del video che 6 coperta da tale messaggi.
Tasto ESC 1 box di dialogo con un solo pulsante possono essere interrotti solo premendo il tasto ESC.
Progetto
3.2 Oggetto
In questo menil si selezionano le seguenti funzioni: - Progetto Tutte le impostazioni di un progetto con le relative prote- zioni si eseguono sotto questo menil. Se un progetto 6 gii memorizzato, lo si pu6 caricare sotto questo menil. - Blocchi Copia di blocchi e richiamo informazioni sui blocchi. - File DOS Copia di file e richiamo informazioni sui file. - File PCPIM Copia di file e richiamo informazioni sui file PCPIM. - Fine Uscita da110 STEP 5.
3.2.1 Progetto
Prima di iniziare a programmare con lo STEP 5, definire le se- guenti posizioni:
- una parte o anche tutti i nomi dei file necessari al pro- gramma utente,
- una directory in cui memorizzare tutti i file. - i parametri specifici, come tipo di rappresentazione o fun-
zionamento,
Queste impostazioni devono essere eseguite con lo STEP 5 sol- tanto una volta. Un'indicazione unica della directory, in cui me- morizzare i file costituenti il progetto, facilita l'organizzazione del lavoro di programmazione.
Lo STEP5 memorizza tutte queste impostazioni in un file pro- getto (*PJ.INI), copiabile e pertanto trasportabile. E quindi dispo- nibile un elenco di tutti i dati rilevanti di un progetto.
Queste impostazioni si possono modificare ed adattare a nuove condizioni in qualsiasi momento. Caricando un certo file pro- getto, sono subito disponibili questi dati e si pu6 quindi iniziare a programmare senza dover eseguire nuovamente le impostazioni. Naturalmente i file stessi devono essere memorizzati nella direc- tory (di lavoro), impostata nel file progetto.
La figura 3-8 mostra come sono organizzati il file progetto ed i relativi file di programma. 11 file progetto si trova nella stessa directory di lavoro dei file. A questi file fanno riferimento le im- postazioni nel file progetto. Fanno eccezione il file stampante ed i file via, che si trovano sempre nella directory in cui 6 caricato il pacchetto STEP 5.
Directory di lavoro:
C:\PLANTl\MOTORHA (impostato nel file programma) 4
\
File progetto (*~J.INI) I MOTOR PJ.INI MOTORlST.S5D
F i g u r a 3-8 F i g u r a di principio; organizzazione d e l f i l e proget to e
d e l corr ispondente f i l e p rog ramma
Le seguenti funzioni sono a disposizione nel menu "Progetto".
Impostazione di tutti i parametri (+ Impostazioni) per un progetto. Sono messi a disposizione box d'impostazione, con cui definire quanto segue: - file, appartenenti ad un progetto. Questi file sono impo-
stati di volta in volta nei box di scelta e comando e negli editor, in cui sono richiamati.
- parametri, come p.es. simbolico, rappresentazione (KOP, FUP, AWL) ecc.
Quando sono state eseguite le impostazioni per un progetto, biso- gna ancora fare quanto segue.
Caricamento delle impostazioni di un progetto (+ Carica- mento). Vengono caricate tutte le impostazioni per un pro- getto. Dopo questo caricamento, sono disponibili per l'elabo- razione solo i file appartenenti a questo progetto. Salvataggio delle impostazioni di progetto (+ Salva). Tutte le impostazioni sono salvate (memorizzate) nel file specifico. Salvataggio sotto un nuovo nome (+ Salva come). Tutte le impostazioni sono salvate in un nuovo file selezionabile.
lmpostazioni Prima di inizare la programmazione vera e propria si impostano per un progetto tutti i parametri necessari, nei box di scelta visualizzati, suddivisi in due pagine selezionabili. 1 parametri impostati (p. es. nomi dei file) sono successivamente automaticamente registrati nei box di comando e di scelta. Queste
lmpostazioni impostazioni sono riassunte in un file progetto.
Avvertenza Le impostazioni rimangono anche quando lo STEP 5 viene concluso. Alla successiva ripresa sono acquisite le ultime impo- stazioni valide.
Oggetto
Operativita
Queste impostazioni sono pertanto memorizzate in un file *PJ.INI, attivando corrispondentemente (+ Salva). Le imposta- zioni memorizzate possono essere nuovamente ricaricate (+ Ca- ricamento).
Generalmente i file di sistema hanno nel loro nome un campo fisso (p.es. *ZO.INI), che viene completato dall'utente con una parte lunga da 1 a 6 caratteri. Cosi per esempio, nel file simbolico BSP409ZO.INI la parte rappresentata in grassetto 6 stata comple- tata con l'indicazione "BSP409".
1 campi d'introduzione nel box d'impostazione (campi 1,2,3) si possono raggiungere sia con i tasti cursore o con il tasto TAB. Per le pagine 1 e 2 delle "Impostazioni" esistono dei tasti funzio- nali nella parte inferiore del box d'impostazione.
Tasto Funzione
F3 11 cursore deve trovarsi sulla sigla di un campo d'in- troduzione (campo 10 2, figura 3-9): 1. 11 parametro impostato pu6 essere commutato
con F3 (p.es. SI/NO oppure RWIPROT) 2. E attivata l'introduzione di caratteri. 11 cursore
lampeggia su1 campo d'introduzione (campo 2). Le introduzioni si acquisiscono col tasto di introduzione.
3. Premendo nuovamente F3,e visualizzato un box di scelta file, in cui ci si pu6 spostare e selezionare un file (+ Box di comando).
F4 Commutazione da una pagina all'altra.
F5 1 parametri impostati sono salvati in un file *PJ.INI. Nel box di scelta file aperto si pu6 introdurre un nuovo nome PJ.IN1 oppure selezionare uno gia esi- stente.
F6 1 parametri impostati sono salvati nel file *PJ.INI, indicato nel campo 4.
Shift F6 Nel box di scelta file aperto si pu6 selezionare con questa combinazione di tasti un file PJ.IN1 gia esi- stente.
Progetto
Tasto Funzione
F7 Viene visualizzato un testo di informazione, relativo al campo in cui si trova il cursore.
F8 Ritorno al livello richiamante. Le impostazioni modi- ficate sono acquisite nel file *PJ.INI.
Pagina 1 E visualizzato il box "Impostazioni, pagina l", in cui sono im- postati i file specifici di progetto.
Esempio
'. FwHA WHA WHA WHA WHA WHA WHm 1 2 3 Scelta 4 Pagina Z 6 Salva 7 lnfo 8 Ritorno
Figura 3-9 Esempio della pagina 1 del box "Impostazioni"
Campo Chiarimento d'introduzione
Directory lavoro La directory di lavoro 6 costituita sempre da1 drive ed un elenco (p. es. C:\EXAMP\STEP 5-ST6). Le precedenti indicazioni co- &ituiscono il percorso ("Path") comp¡eto, sotto cui sono memo- rizzati i file introdotti o visualizzati. Questo percorso deve es- sere gii stato creato sotto MS DOS. Se le varie directory di la- voro siano locate su drive diversi, 6 possibile creare una direc- tory di lavoro per ogni file specificato nel box d'impostazioni (ad eccezione dei file stampante e di percorso). Siccome i file utente non dovrebbero trovarsi nella stessa directory dei file di sistema, all'impostazione di una directory di lavoro in cui si trovano anche file di sistema (S5*.CMD e S5*.DAT), viene emesso un corrispondente avviso.
File- Programma
Si devono introdurre il drive ed un nome lungo al max. 6 carat- teri. 11 nome del file viene automaticamente associato alla direc- tory di lavoro ed in essa memorizzato. Se si introduce il nome di un file programma che esiste gii, e a questo file non esiste ancora l'attuale lista incrociata (file XREF), appare un box in cui si pu6 generare immediatamente una lista incrociata attuale. 1 drive possono essere denominati con le lettere A fino J. 1. Se non si introduce nessun nome, 6 registrato
automaticamente il nome registrato per ultimo. 2. Se si introducono meno di 6 caratteri, il nome viene
completato con caratteri @.
Attributi file impostabili (campo 3, figura 3-9): RW: possibile lettura e scrittura PROT: ci si riserva l'esclusivo diritto di accesso al file.
Accessi di altri sistemi S5 non sono piu possibili. Attributi file impostati da STEP 5. GESP: il file 6 occupato in scrittura. Un altro sistema S5
accede a questo file. Quando questo accesso 6 concluso, sparisce l'indicazione.
RO: possibile solo lettura
Campo Chiarimento d'introduzione
File-LI
File -Simbolice
File-Sequenziale
File-Piedinatura
File-Via
File Istr. Comando
11 nome del file (*XR.INI), che contiene la lista incrociata, qui 2 soltanto visualizzato e non pu6 essere modificato. Consultare (+ Gestione, Generaz. XREF) per vedere come viene memoriz- zato.
Nome del file simbolico (*ZO.INI). Se si imposta questo file, si pu6 lavorare con operandi simbolici (negli editor e in emissione documentazione), se 2 impostato "Impostazioni/Pagina 2/Sim- bolico". Non appena questo file viene impostato, avviene auto- maticamente anche un'impostazione del file sequenziale. 11 tipo di file simbolico 2 impostabile (vedere sotto "File-Pro- gramma").
11 file sorgente (*ZO.SEQ), che contiene la lista di attribuzione, viene impostato non appena 6 stato denominato il file simbolico. 11 tipo di file 6 impostabile (vedere sotto "File-Simbolico").
Nome del file piedinatura. Questa piedinatura 6 emessa automa- ticamente nella + Documentazione. In funzione di quanto indi- cato nel parametro piedinatura (Impostazioni/pagina 2), si ha F1.INI per una piedinatura larga 80 caratteri F2.INI per una piedinatura larga 132 caratteri.
Contiene l'identificazione di sistema. Questa 6 necesaria per la scrittura di EPROM e per l'editazione di una via bus. 11 file 2 generato con altri sistemi S5. Si consiglia di caricare questo file nella directory di lavoro impostata. E possibile indicare anche successivamente il nome file nel corrispondente box di dialogo.
Nel file via (*AP.INI) sono memorizzate le vie bus sotto un nome via. Queste possono essere anche indicate successiva- mente nei corrispondenti box di dialogo per l'editazione di una via. 11 file via 6 generalmente memorizzato nella directory di sistema.
Nome del file in cui si devono memorizzare le istruzioni di co- mando.
Oggetto
Esempio di imposta- La creazione della directory di lavoro da110 STEP 5. L'utilizzo di zione della directoty questi mezzi per il procedimento necessario 2 descritto con preci- di lavoro sione.
Punto di partenza Deve essere visualizzato il box "Impostazioni, pagina 1".
1. Portare il cursore su1 campo "Directory lavoro" epremere F3.
Figura 3-10 Esempio di un box con registrazione di directory
E visualizzato un box con la directory di lavoro, impostata nelle "Impostazioni, pagina 1".
2. Portare il cursore su1 drive (qui C: 1) epremere F3 = Scelta.
Viene visualizzato il box di scelta file (figura 3-11), in cui 2 registrata nel campo 1 la directory selezionata C:\.
3. con il tasto TAB spostare il cursore su1 campo "Indicel Drive" e quindi selezionare con i tasti cursore la directory desiderata (qui STEP-TI).
4. Concludere il procedimento col tasto di introduzione. Nel campo 1 6 ora registrata la directory desiderata. Nel campo "File" sono visualizzati solo per informazione tutti i file esistenti in questa directory. Essi non sono selezionabili.
5. Premere ancora il tasto di introduzwne. Appare il box con la visualizzazione della directory (figura 3-10). L'impostazione della directory precedentemente vi- sualizzata nel campo (1) (figura 3-11) 2 stata acquisita.
6. Premere il tasto di introduzwne (OK). 11 box "Impostazioni, pagina 1" 6 nuovamente visualizzato, con la directory di lavoro registrata.
Box Scelta-File I 1 1 Norne-File: [????????.??a Crit. ricerca :[????????.??a 1 1
Figura 3-11 Visualizzazione di directory e file esistenti nel drive C:\
Oggetto
Pagina 2 Viene visualizzato il box "Impostazioni, pagina 2", in cui impo- stare i dati specifici di progetto. Ci si sposta con il cursore in modo analogo alla "Pagina 1".
Figura 3-12 Esempio della pagina 2 del box "Impostazioni"
Operativita Nella seguente panoramica si trovano le possibili introduzioni ed i parametri da impostare nella pagina 2, per un progetto.
Progetto
Campo di Chiarimento introduzione
Funzionamento
Offiine Nessun collegamento impostato con AG.
Online
Dinamico
Creazione di un collegamento stabile con AG. 11 test e l'elabora- zione del programma utente (blocchi) in AG 2 possibile tramite un collegamento fisico e logico:
se 2 impostato nessun nome via, il collegamento awiene tramite via bus; se non 6 impostato nessun nome via, il collegamento av-
viene direttamente.
L'attivazione del collegamento viene verificata. Per esito nega- tivo, compare la segnalazione "Superam. tempo AG". Se il col- legamento PG-AG viene interrotto, si pu6 riprendere ad operare con il PG solo dopo il timeout.
Questo modo 6 impostabile solo se il collegamento avviene tra- mite via bus. 11 collegamento con AG esiste soltanto durante 17accesso, altrimenti 2 disattivato. E impostabile la modalita di modifica per modifica per programmi in AG. In questo caso bisogna portare il cursore nel campo dopo "Funzionamento" e premere F3. Viene visualizzato un box con i possibili tipi di modifica di modifica, in cui 6 impostabile quanto segue:
Senza modifiche: un programma in AG non pu6 essere modificato. Modifiche in Stop: un programma in AG pu6 essere modificato solo con AG in Stop. Modifiche in ciclo: E possibile modificare un programma in AG anche durante l'e- laborazione ciclica.
Rappresentazione Si seleziona per l'editazione dei blocchi del programma uno dei tipi di rappresentazione KOP, FUP, AWL.
Tipo AG Quando 6 istituito un collegamento all'AG, qui viene specificato il tipo del17AG.
Campo di Chiarimento introduzione
Interfaccia Dopo aver premuto F3,2 visualiqzata una scelta di interfacce, di cui 2 possibile selezionarne una. E preimpostata l'interfaccia AS 511. Per le interfacce AS 511 e AS 511 (soeciale 11 ... AS 511
\ I I *
(speciale n) non si necessitano delle vie bus. Per queste inter- facce 6 possibile la scelta diretta del tipo di funzionamento. Se si seleziona un'altra interfaccia, bisogna editare una via bus, prima di poter scegliere il tipo di funzionamento.
Somma di controllo
Nel trasferimento in AG viene generata la somma di controllo, aggiunta al blocco e trasferita in AG. In lettura la somma di controllo viene verificata.
No Nessuna generazione della somma di controllo.
Nome -Via Nome sotto il quale viene memorizzata una via editata (+ Ke bus). Indicando questo nome via e un file via, alla commuta- zione del tipo di funzionamento, si ha una attivazione o disatti- vazione della connessione memorizzata sotto questa via. Una connessione avvenuta correttamente 2 segnalata con VIA AT- TIVA. Se la connessione non si stabilisce, dopo un tentativo di attivazione del collegamento, 2 segnalato "Superam. tempo AG".
File-Via Nome del file, in cui i singoli nomi via sono memorizzati. Que- sto file viene memorizzato nella directory, in cui 6 installato lo STEP 5 (directory di sistema).
Opzione via
No 1 file associati ad una via bus non vengono acquisiti.
Con conferma Nel caso siano stati associati dei file alla via bus, questi, al mo- mento dell'impostazione della via, vengono solo introdotti nelle impostazioni globali dopo una conferma.
Senza conferma Nel caso siano stati associati dei file alla via bus, questi, al mo- mento dell'impostazione della via, vengono introdotti nelle im- postazioni globali senza richiesta di conferma.
Progetto
Campo di Chiarimento introduzione
simbolico
No
Lunghezza simbolico
Display
Sim
Ass
Lunghezza commento
Commenti
Si
Consente o inibisce la programmazione con operandi simbolici nei tre tipi di rappresentazione.
E possibile 17introduzione e l'emissione di operandi simbolici con commenti operando KOP, FUP, AWL. Si pu6 scegliere tra scrittura simbolica o assoluta nella rappresentazione per video e stampante.
Non 2 possibile l'introduzione e l'emissione di operandi simbo- lici compresi i commenti agli operandi.
Selezionabile liberamente (8-24 caratteri) prima della prima editazione. La lunghezza pu6 essere anche successivamente au- mentata. Un accorciamento 6 possibile solo alla effettiva mas- sima lunghezza di un simbolo. Cancellare dapprima i file *Zx.INI.
Gli operandi sono visualizzati in simbolico. Se hanno piu di 18 caratteri, vengono troncati (solo in KOPFUP). 1 nomi simbolici degli operandi, pertanto, dovrebbero differenziarsi nei primi otto caratteri.
Gli operandi sono visualizzati in assoluto.
Commento al simbolico. Alla prima esecuzione la lunghezza 6 selezionabile liberamente (max. 40 caratteri). La lughezza commento pu6 essere aumen- tata successivamente. Un accorciamento 6 possibile soltanto fino alla massima lunghezza effettiva esistente. Cancellare dap- prima i file *Z*.INI.
Tutti i commenti sono visualizzati. 1 commenti operando non riguardono quanto appena detto.
1 commenti riga (DB), i titoli e i commenti segmento ed anche i commenti blocco (DBDO) non sono visualizzati.
Oggetto
Campo di Chiarimento introduzione
Documentazione
Su stampante L'emissione awiene sulla stampante collegata. Deve essere im- postato per questa stampante lo specifico file stampante.
Su file Emissione su un file selezionabile (*LS.INI). In questo file ASCII si possono memorizzare anche hardcopy del contenuto del video (con il tasto PRINT).
Nome Nome del file *LS.INI.
File-Stampante Qui sono memorizzati i parametri stampante, impostati nel menu "Documentazione" (+ Parametri stampante). Da una lista si seleziona il tipo di stampante e i file stampante di tipo *DR.INI con i parametri per la stampante collegata.
Set di caratteri Valido solo per emissione confortevole. Selezionabili: ASCII La documentazione avviene solo con i
caratteri da1 set caratteri ASCII p.es. I - - - - - - - - - - id ( )----! SEMI RAFICA La documentazione avviene solo con i
caratteri da1 set caratteri IBM p. es. l ] [- ( 1 l E possibile scegliere l'emissione di stampa senza o con una delle possibili piedinature (80 o 132 caratteri). In questo ultimo caso deve essere impostato il "file piedinatura". Questo file viene editato nel menii "Documentazione" (+ Editorpiedina- tura). Nell'emissione confortevole occorre impostare la piedi- natura di 132 caratteri.
Piedinatura
Diagnosi
Preimpostata, se non 6 caricato il software per CP 522. E possi- bile editare o emettere i dati di set diagnosi quando 2 caricato CP 522.
No E disattivato l'utilizzo dei dati di set diagnosi.
Progetto
Caricamento
Operativita
Salvataggio
1 Oggetto I 1 Progetto I
Salva come
1 oggetto I 1 Progetto I 1 Salva come I
Con questa funzione si caricano le impostazioni eseguite sotto - Progetto, Impostazioni e salvate in un file *PJ.INI. Tutte le attuali impostazioni sono sovrascritte da questo caricamento. Da questo momento valgono le impostazioni esistenti nel file *PJ.INI. Queste si possono tuttavia modificare liberamente. Con ci6 i parametri impostati (p.es. nomi dei file) sono registrati automaticamente nei box di comando e di scelta, nei quali sono necessari.
E visualizzato il " ~ O X di scelta file". Selezionare in esso un file *PJ.INI (- Interfaccia operatore grafica). Dopo 1' OK sono cari- cate da *PJ.INI tutte le impostazioni.
Qui si memorizzano le impostazioni attuali, eseguite sotto - Progetto, Impostazioni. 11 salvataggio awiene nel file *PJ.INI attualmente impostato. E visualizzato un box di segnalazione, in cui si pu6 decidere se memorizzare opure no.
Qui si memorizzano le impostazioni attuali, eseguite sotto +
Progetto, Impostazioni. 11 salvataggio avviene in un file *PJ.INI selezionabile.
E visualizzato il " ~ O X di scelta file", in cui ci si pu6 spostare e selezionare un file *PJ.INI oppure memorizzare uno nuovo (+ Interfaccia operatore grafica).
Oggetto
3.2.2 Blocchi
Con le funzioni di questo sottomenii si gestiscono i blocchi e i file di documentazione del file programma nella directory di la- voro.
Con queste funzioni si esegue quanto segue: - emissione indice del contenuto, (DIR) - trasferimento di blocchi e file documentazione - confronto di blocchi - cancellazione di blocchi e file documentazione - cancellazione della memoria utente in AG (cancellazione
iniziale)
Emissione indice E possibile emettere i seguenti indici: del contenuto Da1 file programma impostato, la lista
- di tutti i blocchi registrati nell'elenco blocchi - di tutti i blocchi - di tutti i blocchi di un tipo - di tutti i file documentazione
Da1 controllore programmabile, la lista - di blocchi registrati nell'elenco blocchi - di tutti i blocchi - di tutti i blocchi di un tipo, corrispondentemente al tipoAG
Oggetto
Blocchi
lndice
nel File-Programma E! Per ciascun blocco sono emessi:
- tipo di blocco, lunghezza blocco, Nr.BIB, nome FB (op- zione)
Per ciascun blocco sono emessi: - tipo di blocco, lunghezza blocco, Nr.BIB, nome FB
(opzione)
Blocchi
Operativita
Esempio
E visualizzato il box di comando "Blocchi-Indice-File pro- gramma: Impostazioni", dove ci si pu6 spostare e selezionare (- Interfaccia operatore grafica). Si ha la possibiliti di emettere:
- intestazioni come gruppo o assegnati ai relativi blocchi, - FB con o senza nome.
Non appena confermato il box di comando, appare l'emissione su1 dispositivo selezionato.
Sotto "Blocchi" sono rappresentati il nome del blocco, la lunghezza del blocco, ilnumero di biblioteca e il relativo nome - FB. 11 carattere # 6 aggiunto solo per blocchi di documentazione.
Trasferimento Con questa funzione si trasferiscono: blocchi - singoli blocchi
Oggetto
Blocchi
Trasferim.
File - File File - AG AG - File t
- un gnippo di blocchi di un tipo - tutti i blocchi di un tipo - un gruppo di blocchi mediante una lista - tutti i blocchi di un file programma - uno o tutti i file di documentazione, detti brevemente File-
DOK - il file programma completo - da1 file programma impostato in un drive selezionabile
con file programma anch'esso selezionabile (file - file) - da un drive selezionabile con file programma selezionabile
nel controllore programmabile (file - AG) - da1 controllore programmabile ad un drive selezionabile
con file programma selezionabile (AG - file).
Oggetto
Trasferimento di Le intestazioni di questi blocchi contengono informazioni di for- blocchi funzionali e mato o di etichette di salto, che sono utilizzate solo da1 PG. Per- blocchi dati tanto non sono trasferite in AG.
Nel trasferimento di un blocco, a cui nel PG k associata un'inte- stazione (FB/FV, FX/FVX, DB/DV, DX/DVX), k possibile can- cellare l'intestazione del blocco da AG al drive a seguito di una richiesta. Poichk il PG prima della cancellazione chiede: "Sovra- scivere?", k esclusa una perdita di dati involontaria.
A seguito di una modifica di un blocco dati (DB e DX) in edita- zione online in AG e ritrasferimento al file programma nel PG, 2 possibile distruggere la correlazione tra DB (DX) e DV (DVX). Risulta in questo caso sensato sovrascrivere l'intestazione del blocco dati. 1 dati di questo blocco sono quindi tutti visualizzati nel formato, che era stato precedentemente impostato.
Per i blocchi funzionali (FB e FX), in caso di ritrasferimento, i nomi delle etichette di salto possono essere persi. In questo caso sono sostituiti da110 STEP 5 con nomi ausiliari, p. es. M002.
Trasferimento E visualizzato il box di comando "TRASFERIM. blocchi file - blocchi file":
Oggetto Nella seguente panoramica sono illustrate le introduzioni, che si possono eseguire nel box di comando, e che non erano ancora
Blocchi state trattate nella relativa descrizione. Trasferim. (+ Interfaccia operatore grafica, Box di comando):
File - File F
Blocchi
Campo d'introduzione
Chiarimento
Sorg.
Scelta
tutti File-Dok
File completo
Gmppo blocchi
Copia
In questo campo 6 visualizzato il file programma preimpostato. Questo nome pu6 essere editato o sostituito, tramite F3 = Scelta, con un nome file gis esistente nel box di scelta file.
In questo campo 6 visualizzato il file programma C:@@@@@@ST.SSD. Questo nome pu6 essere editato o sostituito, tramite F3 = Scelta, con un nome file gis esistente nel box di scelta file.
Apponendo la crocetta su1 parametro, sono selezionati tutti i file DOK che sono contrassegnati da1 carattere # e memorizzabili. Blocchi di documentazione non si possono memorizzare in AG.
Apponendo la crocetta su1 campo viene selezionato il file pro- gramma completo, compresi i file DOK.
Se si vogliono trasferire piil blocchi consecutivi dello stesso tipo, bisogna contrassegnare la riga relativa, nel campo "da" introdurre la sigla del primo blocco (p. es. PB7) e nel campo "a" la sigla dell'ultimo blocco (p.es. PB22).
Se si vuole trasferire un blocco singolo e memorizzarlo con un altra sigla di blocco, bisogna contrassegnare la riga relativa, introdurre nel campo "blocco" il blocco sorgente (p.es. DB6) e nel campo "in" la nuova sigla del blocco (p.es. DB 54). Durante la copiaturanon 6 possibile modificare il tipo di blocco.
Trasferimento 11 PG trasferisce i blocchi selezionati. Nel caso subentrino er- (OK) rori, vengono presentate in box di scelta alternative da selezio-
nare a seconda dei casi.
Oggetto
Operativita E visualizzato il box di comando "TRASFERIM. blocco file - AG", in cui si pu6 spostare ed eseguire le selezioni (+ Interfac- cia operatore grafica).
Al trasferimento all'AG considerare che solo i tipi di blocchi se- lezionabili nel box di comando sono trasferibili. Selezionando un blocco errato viene rifiutato il trasferimento.
AG - File
La descrizione dei parametri specifici si trovano nei chiarimenti sotto "File - File".
E visualizzato il box di comando "TRASFERIM. blocco AG - file", in cui ci si pu6 spostare ed eseguire le selezioni (+ Inter- faccia operatore grafica).
Avvertenza
Non tutti i blocchi che vengono visualizzati possono essere trasferiti, ci6 2 dipendente da1 tipo di AG usato. 11 trasferimento di blocchi 2 ammesso fino a max. 4 Kw (8 Kb) solo.
Blocchi
Oggetto
Blocchi
Trasferim.
File - File File - AG AG - File t
Confronto di La funzione consente i confronti: blocchi tra un blocco, tra un gmppo di singoli blocchi o tra tutti i
blocchi del primo file programma con quelli del secondo file programma.
Le operazioni di confronto avvengono tra il file programma preimpostato in AG e un qualsiasi altro file programma o blocchi del programma utente in AG. Viceversa 2 anche possibile il con- fronto del programma in AG con un file programma seleziona- bile.
Avvertenza La lunghezza massima dei blocchi dati da confrontare 2 di 2 KW.
AG - File
Operativita Sono di volta in volta visualizzati i box di comando "CON-
Oggetto
Blocchi
Confronto
AG - File E! AG - File
FRONTO Blocchi: .....", in cui ci si pu6 spostare ed eseguire le selezioni. (+ Interfaccia operatore grafica, Box di comando). Confrontando dei blocchi in AG, considerare che solo i tipi di blocchi selezionabili nel box di comando sono ammessi.
In questo caso 6 visualizzata nel box di comando l'informazione relativa al tipo di AG e di CPU. E visualizzato il box di comando "CONFRONTO Blocchi: .....", in cui si pu6 spostare ed eseguire le selezioni. (+ Interfaccia operatore grafica, Box di comando).
Oggetto
Cancellazione Con questa funzione si cancellano:
nel File - Programma in AG
- singoli blocchi - un gruppo di blocchi di un tipo - tutti i blocchi di un tipo - tutti i blocchi (cancellazione iniziale AG ) - uno o piu file documentazione (solo in PG) - il file programma completo (solo in PG)
Operativita E visualizzato il box di comando "CANCELLAZ. Blocchi: .....", in cui ci si pu6 spostare ed eseguire le selezioni. (+ Interfaccia operatore grafica)
Se si cancellano tutti i blocchi in AG, ci6 equivale alla funzione di CANCELLAZIONE INIZIALE (solo in STOP). Sono definite nella memoria AG (RAM) determinate condizioni iniziali (vedere le istruzioni di programmazione relative a ciascun AG).
File DOS
Con le funzioni in questo sottomenii si possono gestire i file senza ritornare al livello sistema operativo. Singolarmente sono: - emissione dei singoli file o di gruppi di file dalla directory
attuale su video. - copia di singoli file o di gruppi di file (nome file sorg. # nome
file dest.). - cancellazione di singoli file o gruppi di file nella directory
attuale.
Significato dei caratteri jolly
? un "punto di domanda" pu6 sostituire qualsiasi carattere nel nome di un file.
* un "asterisco" pu6 essere l'ultimo o l'unico carattere nel nome o nell'estensione di un file. 11 sistema operativo sosti- tuisce 1"'asterisco" con uno o piii "punti di domanda" fino alla fine del nome o dell'estensione di un file.
lndice La funzione elenca i seguenti indici - un file - piii file.
E visualizzato il box di comando "Indice File-DOS", in cui ci si pu6 spostare ed eseguire le selezioni. (+ Interfaccia operatore grajica, Box di comando).
Campo d'introduz. Chiarimenti
Nome-File Viene qui visualizzato il nome del file contrassegnato da1 cur- sore nel campo con i file elencati. In questo campo non 6 possi- bile l'introduzione.
Crit. ricerca Quando si desidera ricercare un certo file o un gruppo di file, qui si pu6 introdurre il nome. L'uso dei caratteri jolly 6 am- messo, per esempio ??????.INI. Se esistono dei file soddisfa- centi questo criterio di ricerca, i loro nomi vengono visualizzati nel campo "Nome-File".
Qui 6 possibile selezionare un drive sorgente ed una directory esistente. Non appena ci6 viene fatto, appare nel campo "Nome- File" il suo contenuto.
Copia di file LA funzione esegue la copia di uno o piu file tra diversi drive (directory). LA copiatura avviene
- mantenendo il nome del file, oppure - utilizzando un altro nome di file.
E visualizzato il seguente box di comando, in cui ci si pu6 spo- stare ed eseguire le selezioni. (+ Interfaccia operatore grafica, Box di comando). Nell'esempio rappresentato devono essere copiati tutti i file di tipo *ST.S5D dalla directory C:\S5-DATENDEFAULT nella directory C:\S5-DATEN\EXAMPLE.
Copiatura Sovrascrittura con conferma (X) tot. ( ) singola (X) Si ( no
i Trasferimento > i ESC=lnterruz. >
File DOS
Campo Chiarimento d'introduzione
Sorgente Nome del file da trasferire.
Crit. ricerca Quando si desidera ricercare un certo file o un gruppo di file, qui si pu6 introdurre il nome. L'uso dei caratteri jolly 2 am- messo, per esempio ??????.INI. Se esistono dei file soddisfa- centi questo criterio di ricerca, i loro nomi vengono visualizzati nel campo "Nome-File".
Drive sorg. Visualizzazione del drive e directory impostati sotto "IndIDrive- Sorg." da cui devono essere trasferiti dei file.
Dest. Nome del file in cui si vuole trasferire.
Drive dest. Visualizzazione del drive e directory impostati sotto "IndlDrive- Dest." in cui deve essere trasferito.
IndPrive-Sorg. Qui si pu6 scegliere un drive ed una directory sorgente, che ven- gono poi visualizzati nel campo "Drive sorg.".
File-Sorgente Sono visualizzati i file esistenti nel drive sorgente. E possibile la scelta con il cursore o con il mouse. Sono quindi visualizzati tutti i file solo nel campo "Crit. ricerca" se sono introdotti "punti di domanda" (opp. *.*).
IndPrive-Dest. Qui si pu6 scegliere un drive di destinazione, che viene poi vi- sualizzato nel campo "Drive dest.".
Copiatura
tot. Vengono copiati tutti i file visualizzati nel campo "File-Sor- gente"
singola Veine copiato un file selezionato con il cursore nel campo "File- Sorgente" o "Sorgente".
Trasferimento La funzione viene eseguita.
Oggetto
Procedimento 1. Scegliere nel campo "IndlDrive-Sorg. " il drive e la direc- tory da cui si vuole trasferire (copiare) uno o piu file.
2. Scegliere nel campo "IndlDrive-Sorg. " il drive e la direc- tory da cui si vuole trasferire i file.
3. E possibile il trasferimento o di singoli file oppure di tutti i file elencati nel campo "File-Sorgente". Singoli file: O introdurre il nome del file nel campo "Sor- gente" (non sono ammessi i caratteri jolly), oppure selezio- nare il file nel campo "File-Sorgente" cliccando con il mouse o cliccando su "singola" nel campo "Copiatura ". Gruppi di-file: Cliccare su "tot. " nel campo "Copiatura" e specificare nel campo "Crit. ricerca" se devono essere tras- feriti tutti i file esistenti nella directory sorgente o se devono essere trasferiti solo singoli file: con ??????. ??? oppure con *. * vengono visualizzati e trasferiti tutti i file. Se, per esem- pio, si vuole trasferire solo file di programma STEP 5, intro- durre come criterio di ricerca *STS5D.
4. Se il file di destinazione deve essere memorizzato con un altro nome, introdurre il nuovo nome oppure una specifica- zione cumulativa. Se, per esempio, come criterio di ricerca per file di testo da trasferire 2 stata introdotta I'estensione *.DOC, nel campo "Dest. " pu6 essere scelto il tipo di file *.Tm.
5. Cliccare "Trasferimento" per awiare la copiatura.
Cancellazione file La funzione esegue una cancellazione di file (uno o tutti) dalla directory preimpostata.
E visualizzato il box di comando "Cancellaz. File-DOS", in cui ci si pu6 spostare ed eseguire le selezioni.
1 cancell. 1 (+ Interfaccia operatore grafica, Box di comando).
File PCPM
3.2.4 File PCPM
Oggetto
File-PCPM
lndice Copia Cancell. E
Sono a disposizione le seguenti possibilita:
Conversione di file PCPM in file SS-DOS STIMT. Sotto quest'ul- timo sistema operativo 6 pertanto possibile rielaborare i file PCPM.
Conversione di file STEP 5, generati con SS-DOSIST o SS-DOSIMT, in file PCPM. 1 file convertiti possono essere riela- borati sotto il sistema operativo SS-DOS.
Per questo scopo sono disponibili funzioni per l'elaborazione di supporti PCPM, che sono FD (Floppy Disk) formattati sotto SS-DOS (PCPIM).
Sono disponibili le seguenti funzioni:
+ Indice di file emesso da USER selezionabili
+ Copia (conversione) da o su supporti PCPIM di: - file PCPM in file DOS - file DOS in file PCPM
+ Cancellazione di file PCPM
lndice Viene emesso un indice di file di un USER selezionabile da un -, supporto PCPM (p.es. dischetto). Oggetto
E visualizzato il box di comando "Indice File-PCPM, in cui ci si vu6 svostare ed esenuire le selezioni.
I I 1 " lndice 1 (+ Interfaccia operatore grafica, Box di comando). A seconda . . . .. . - - - .
delle introduzioni vine visualizzato in una finestra un indice del contenuto secondo le note modalita PCPM:
Nome-File file STEPS (p.es. *Fl.INI)
Byte Numero di byte del file
Rec. Numero dei record
Attrib. Modo di accesso al file
Oggetto
Campo d'introduzione
Chiarimento
Nome-File E qui visualizzato il nome del file contrassegnato da1 cursore nell'indice, ma non 6 modificabile.
Drive
User
Nome-File
Drive
User
Crit. ricerca Quando si desidera ricercare un certo file o un gruppo di file, si pu6 introdurre il nome. r u s o dei caratteri jolly 6 ammesso, per esempio ??????.INI. Se esistono dei file soddisfacenti questo criterio di ricerca, i loro nomi vengono visualizzati nel campo "Nome-File".
Drive in cui si trovano i file. Questo campo serve per informa- zione. Non 6 possibile l'introduzione.
USER in cui si trova la sorgente. Questo campo serve per infor- mazione. Non 6 possibile l'introduzione.
Visualizzazione dei file esistenti nel drive e user impostati. Non 6 possibile l'introduzione.
Sono elencati tutti i drive PCPM esistenti, di cui se ne pu6 sele- zionare uno.
Elenco di tutti gli user, di cui se ne pu6 selezionare uno.
File PCPM
Copia Con questa funzione si convertono: File PCPM in file SS-DOS
Oggetto File S5-DOS in file PCPM 1 File PCPM I 1 Copia
AG - File
E visualizzato il seguente box di comando, in cui ci si pu6 spo- stare ed eseguire le selezioni. (+ Interfaccia operatore grajica, Box di comando).
Figura 3-14 Copia di file PCPM in DOS
/
\
\
1
Copia File-PCPM in DOS
Sorgente : [????????.???] Crit. ricerca : [????????.???] Brive sorg.: A User area: O Dest. :[????????.???] Brive des?.: C:; Drive File-Sorgente IndIDrive-Dest.
User- USER = O USER = 1 USER = 2 USER = 3 USER = 4
Copiatura Sovrascrittura con conferma ( ) tot. (X) singola ( X ) si ( ) No
< Trasferimento > < ESC=lnterruz. >
Oggetto
Spiegazioni relative al box di comando:
Campo Chiarimento d'introduzione
Sorg. Nome del file da trasferire.
Crit. ricerca Quando si desidera ricercare un certo file o un gruppo di file, qui si pu6 introdurre il nome. r u s o dei caratteri jolly 6 am- rnesso, per esempio ??????.INI. Se esistono dei file soddisfa- centi questo criterio di ricerca, i loro nomi vengono visualizzati nel campo "Nome-File".
Drive da cui trasferire. Drive sorg.
User
Dest.
Drive dest.
Drive
User
File-Sorgente
Copiatura
tot.
singola
Trasferimento
User in cui si trova la sorgente. Questo campo serve per infor- mazioni. Non 2 possibile l'introduzione.
Nome del file in cui si vuole trasferire.
Drive in cui trasferire. Questo campo serve per informazioni. Non 6 possibile l'introduzione.
Qui si pu6 scegliere un drive sorgente, che viene poi visualiz- zato nel campo "Drive sorg.".
Qui si pu6 scegliere uno User, che viene poi visualizzato nel campo "User".
Sono visualizzati i file esistenti nel drive sorgente. E possibile la scelta con il cursore o con il mouse. Sono quindi visualizzati tutti i file solo se nel campo "Crit. ricerca" sono introdotti "punti di domanda" (opp. *.*).
Qui si pu6 scegliere un drive di destinazione o una directory di destinazione.
tutti i file esistenti nello "User"
Un file visualizzato nel campo "Sorgente".
La funzione viene awiata.
File PCPM
Copia
File DOS -> File PCPM
E visualizzato il seguente box di comando, in cui ci si pu6 spo- stare ed eseguire le selezioni. (+ Interfaccia operatore grafica, Box di comando). 1 chiarimenti dei campi d'introduzione a pagina 3-46 valgono anche per queste funzioni. E differente soltanto la posizione dei campi nel box di comando. A sinistra la sorgente (IndJDrive-Dest.) a destra la destinazione (Drive, User).
Figura 3-15 Copia di File-DOS in PCPM
f
'.
\ Copia File-DOS in PCPM
Sorgente : [????????.???] Crit. ricerca : [????????.???] Drive sorg.: 6.i Dest : [????????.???] Drive desf.: A hiser area: O
Copiatura Sovrascrittura con conferma ( ) tot. (X ) singola (X) Si ( No
< Trasferimento > < ESC=lnterruz. >
Oggetto
Cancellazione
File PCPM 1
Vengono cancellati i file PCPM su un supporto PCPM. Si pu6 cancellare un singolo file o tutti i file esistenti in uno user.
E visualizzato il box di comando "Cancellaz. File-PCPM, in cui ci si pu6 spostare ed eseguire le selezioni. (+ Interfaccia operatore grafica, Box di comando). Significato dei campi d'introduzione come descritto su pagina 3-46.
Avvertenza Sono visualizzati tutti i file di uno user solo se nel campo "Crit. ricerca" sono introdotti "punti di domanda".
3.2.5 Fine
Con questa funzione si conclude lo STEP 5. Viene emessa una richiesta di conferma che evita un abbandono involontario dello STEP 5.
- Confermare con "Uscire" se si vuole veramente uscire da110 STEP 5.
- Confermare con "ESC = Interr." se il programma deve ritornare al livello interfaccia operatore.
Funzioni comuni in A WL, KOe FUP
3.3 Editor
3 Istruzioni per l'utente
3.1 Interfaccia operatore grafica
3.3.1 Funz. comuni in AWL, KOP, FUP 3.3.2 Editazione della lista istruzioni 3.3.3 Editaz. di schemi a contatti 3.3.4 Editaz. di schemi logici 3.3.5 Editaz. di blocchi dati 3.3.6 Editaz. di maschere DB 3.3.7 Editaz. della lista di attribuzione
Figura 3-16 Editor STEP 5
Con il linguaggio di programmazione STEP 5 i problemi di auto- mazione vengono tradotti in programmi utente ed eseguiti nei controllori programmabili SIMATIC S5. L'editor dello STEP 5 permette l'editazione completa di un programma utente e ciok: - blocchi nelle rappresentazioni AWL, KOP, FUP con titoli
segmento, commenti alle istruzioni ed all'impianto, - blocchi dati con titoli dei blocchi, commenti ai blocchi ed alle
parole dati, - maschere DB per gli S5-135U e S5-155U,
- operandi simbolici con commenti operando nella lista di attri- buzione. Questa, dopo l'editazione, viene tradotta in un file simbolico.
Lo STEP 5 converte i blocchi OB, PB, SB, EB, EX, DB, DX nel codice macchina MC 5 e li memorizza su1 disco fisso, dischetto o nell'AG.
Editor
Blocchi STEP 5 ed editor
Funzione di editazione
Blocchi STEP 5, Blocchi STEP 5
Blocchi STEP 5
Blocchi STEP 5
Blocchi dati, DB con ricerca
Blocchi dati
Blocchi dati
Maschere DB
commento operandi in ZO.SEQ (viene tradotto in *ZO.INI durante lame- monzzazione)
Oggetto da editare
..nel file programma
OB, PB, SB, FB, FX nei rispettivi blocchi : titolo segmento, com- mento segmento, ope- randi simbolici e com- mento operandi
DB, DX nel blocco: ti- tolo blocco, commento, DB, DX
DK, DKX
DBDO, DXDO, com- mento impianto
DB1, DXO
..nei19AG
OB, PB, SB, FB, FX
-
-
DB, DX
-
-
DB1, DXO
Funzioni comuni in A WL, KOe FUP
3.3.1 Funzioni comuni in AWL, KOP, FUP
In questo paragrafo sono rappresentate tutte le funzioni che si possono utilizzare, nelle rappresentazioni, durante l'editazione. A queste appartengono:
- Scelta dell'editor - Scelta dell'editor con ricerca - Associazione dei tasti funzionali in emissione - Introduzione del numero di biblioteca - Cambio della rappresentazione - Editazione dei commenti - Visualizzazione dei commenti operandi - Elaborazione segmenti - Visualizzazione della lista incrociata, cambio blocco - Ricerca secondo operandi - Editazione degli oberandi simbolici nel blocco
Scelta editor Editazione dei blocchi STEP 5 nella rappresentazione KOP, FUP
nel File-Programma
o AWL e dei blocchi di commento, blocchi di documentazione e commento dell'impianto. La rappresentazione dipende dalla "Impostazione" (+ Progetto), ma pu6 essere modificata anche durante l'editazione in emissione tramite tasti funzionali.
(1) Per editare un blocco introdurrlo in assoluto o simbolico. Non 2 necessario introdurre un criterio di ricerca (2).
Se si vuole eseguire una ricerca in uno o piu blocchi se- condo un certo criterio, introdurre nella lista dei blocchi il o i blocchi (max. 6) in assoluto o un blocco in simbolico. 11 criterio di ricerca, p. es. E 1.1 deve essere introdotto in (2). Se il primo blocco introdotto non esiste, dopo la con- ferma dei parametri e delle opzioni, viene visualizzato il primo segmento (vuoto) di questo blocco in "Editazione".
Editor
Editazione blocchi STE " Sovrascrittura con conferma Aggiornamento XREF
(3) f (X)Si ( ) N O
( 5 ) 4 Aggiornamento File-Sorg. Seq. 1
- (1
(:
File-Programma : C: XXXXXXST.S5D
Scelta
Figura 3-17 Editazione blocchi STEP 5
Blocco : [ PB1
Crit. ricerca : [
Una lista delle possibili introduzioni viene emessa da110 STEP 5, quando si preme SHIFT F8 = Help. Se si vuole editare un blocco gih esistente, questo pu6 essere richiamato con F3 = Scelta tra- mite + Box di scelta blocco.
A!
SceltdCrit. ricerca (2) Qui si introduce un criterio di ricerca in assoluto o simbo- lico. 1 criteri di ricerca si ottengono premendo SHIFT F8 = Help. Si abbandona il campo con il tasto d'introduzione o selezionando un altro campo col mouse. Viene eseguita la ricerca in tutti i blocchi introdotti, secondo il criterio indi- cato. Appare in "Emissione" il segmento individuato tramite la ricerca. Ricerca di altri punti tramite il criterio di ricerca:
- nei successivi segmenti mediante F3 = Ricerca, - nei successivi blocchi mediante C o n f e m e quindi il tasto
d'introduzione.
Funzioni comuni in A WL, KOe FUP
Sovrascrittura con (3) Si Le modifiche vengono accettate solo dopo la conferma conferma della memorizzazione. 1 blocchi interessati vengono ri-
chiesti singolarmente: blocco di programma, blocco di commento, blocco di documentazione, file di documentazione.
No 1 blocchi modificati vengono sovrascritti senza confer- mare. Per i blocchi programma OB, PB, SB, FBIFX viene richiesta sempre la conferma..
Aggiornamento (4) Si La lista incrociata (file *XR.INI) viene aggiornata o XREF generata nel caso non dovesse esistere.
No La lista incrociata non viene aggionata. In un secondo tempo questa si puo generare o aggiornare con la fun- zione + Generazione XREF.
Aggiornamento File (5) Si (se 6 impostata simbolico: Si -> Impostazioni) Sorg. Seq. Se si vogliono editare operandi simbolici, cioe modifi-
care il file simbolico *ZO.INI, durante la memorizza- zione viene aggiornato il file sorgente *ZO.SEQ.
No In un secondo tempo questo puo essere generato o ag- giornato con la funzione INI > SEQ.
Ricerca nel File-Programma
Scelta editor con 1 blocchi di commento, i blocchi di documentazione ed i file di ricerca documentazione vengono rifiutati pero si possono introdurre,
poiche una ricerca in questi file non 2 possibile.
Editazione di blocchi STEP 5 nella rappresentazione KOP, FUP o AWL con ricerca. Una ricerca secondo un certo criterio viene automaticamente eseguita in tutti i blocchi introdotti.
La rappresentazione dipende dall'impostazione (+ Progetto), ma puo essere modificata durante l'editazione in emissione (+ Cam- bio della rappresentazione).
, r Sovrascrittura con conferma 1 r Aggiornamento XREFl
(X) Si
r Aggiornamento File-Sorg. S-
(x) Si ( No
Figura 3-18 Editazione blocchi STEP 5 con ricerca
Avvertenza
Se un editor viene selezionato con ricerca e se viene modificato il blocco, occorre memorizzare il blocco modificato prima di proseguire con la ricerca.
1. Azionare in modo "Editazione" il tasto F7 = Confenna e confermare con "SS' il messaggio "Acquisire segmento mo- dificato?".
2. L'editor passa nel modo "Emissione". Azionare nuovamente il tasto F7 = Conferma e confermare con "Si" il messaggio "Acquisire segmento modificato?". Confermando ancora connSi" il messaggio "Proseg.?", viene continuata la ricerca, confermando con "No" si ritorna al menu principale.
Funzioni comuni in A WL, KOe FUP
Scelta/Lista blocchi
SceltaKrit. ricerca
Sovrascrittura con conferma Aggiornamento XREF Aggiornamento File- Sorg. Seq.
(1) Nella lista dei blocchi si introducono uno o piu blocchi (max. 6), separati da una virgola, in assoluto o un blocco in simbolico. 11 criterio di ricerca, p.es. E 1.1 si deve introdurre in (2).
Se il primo blocco introdotto non esiste, dopo la conferma dei parametri e delle opzioni, viene visualizzato il primo segmento (vuoto) di questo blocco in modo "Editazione". Abbandonando il blocco viene eseguita la ricerca negli altri blocchi introdotti. Se 6 stato introdotto, dopo il primo, un blocco non esistente, questo viene saltato durante la ricerca.
Una lista delle possibili introduzioni viene emessa da110 STEP 5, quando si preme SHIFT F8 = Help. Se si vuole editare un blocco gih esistente, questo pu6 essere richiamato con F3 = Scelta tramite + Box di scelta blocco.
( ) PB ... ( ) SB ( ) tutti blocchi Qui si pu6 selezionare un tipo di blocco o anche tutti i blocchi invece dell'introduzione di una lista di blocchi.
(2) Qui si introduce un criterio di ricerca in assoluto o simbo- lico. 1 criteri di ricerca si ottengono premendo SHIFT F8 = Help. Si abbandona il campo con il tasto d'introduzione o selezionando un altro campo col mouse. Viene eseguita la ricerca in tutti i blocchi introdotti, secondo il criterio indi- cato. 11 segmento individuato mediante il criterio appare in modo "Emissione".
Ricerca di altri punti tramite il criterio di ricerca: - nei successivi segmenti mediante F3 = Ricerca, - nei successivi blocchi mediante Confemul e quindi il tusto
d'introduzione.
(3) - Box di comando: "Editazione blocchi STEP 5''
(4) - Box di comando: "Editazione blocchi STEP 5''
(5) - Box di comando: "Editazione blocchi STEP 5''
Editor
Assegnazione de¡ tasti funzionali in "Emissione"
In questo paragrafo si trovano le funzioni che possono essere uti- lizzate, indipendentemente dalla rappresentazione. A queste ap- partengono le funzioni in "Emissione" e l'editazione dei com- menti. Come appendice alla seguente descrizione dei tasti si trova una panoramica degli strumenti e delle funzioni che servono per l'editazione.
Tasti funzionali
lndiriui Nr. Bib. Sirnb. SIM Senza cornrn.
1 Vis. Simb.. 2 Riferim. 3 Ricerca 4 Diagnosi
F F-> KOP F Comrn.8egrn.F Saiva F Help
5 Funz. segm. 6 Edit 7 Conferma 8 lnterruz
Fl Editazione degli operandi simbolici diretta- = Vis. Simb. mente nel blocco.
F6 Cambio in "Editazione", possibile anche con = Editaz. il tasto CORR.
F7 Memorizzazione del blocco, se questo 2 stato = Conferma modificato o ritorno al menii principale.
F8 Ritorno al menii principale. = Interruz.
Funzioni comuni in A WL, KOe FUP
SHIFT Fl = Indirizzi
SHIFT F2 = Nr. Bib.
SHIFT F3 = Simb. SIMJ ABSIA US
SHIFT F4 = Senza CommlRiga
SHIFT FS = - KOP
SHIFT F6 = Comm-Segm
Visualizzazione, a byte o a word, degli indi- rizzi relativi delle istruzioni; solo in AWL (- Editazione lista istruzioni; visualizzazione in- dirizzi)
Introduzione del numero di biblioteca
Attivazioneldisattivazione simbolico
Attivazioneldisattivazione di commenti di riga e di simbolico
Commutazione nella rappresentazione visua- lizzata KOP, FUP o AWL.
Editazione del titolo segmento o del com- mento segmento.
SHIFT F7 Salva il blocco senza conferma. L'editor non = Salva viene abbandonato.
SHIFT F8 Chiarimento dei tasti funzionali. = Help
lntroduzione del 11 numero di biblioteca 2 un numero di 5 cifre (da O a 99999) per nr. di biblioteca l'identificazione dei blocchi.
Premessa E aperto il blocco, in cui deve essere introdotto il numero di bi- blioteca. Lo STEP 5 si trova in modo "Emissione".
Procedimento 1. Premere SHIFT F2 = Nr. Bib. 11 cursore si trova nel campo "BIB" visualizzato.
2. Introdurre il Nr. BIB. desiderato o modificare que110 indi- cato.
3. Abbandonare il campo BIB: premere il tasto di introdu- zione.
Se vengono introdotte tutte le 5 cifre del numero di biblioteca, il cursore abbandona automaticamente il campo. Se non si desidera introdurre nessun numero, bisogna abbandonare il campo con ESC o il tasto di introduzione.
Editor
Cambio della Con questa funzione si cambia la rappresentazione, senza dover rappresentazione passare dalle Impostazioni (+ Progetto).
Premessa Lo STEP 5 si trova in modo "Emissione". 11 segmento visualiz- zato deve essere traducibile nella rappresentazione desiderata.
Procedimento Premere SHIFT F5 = + KOP o eseguire un click col mouse.
Su1 video viene visualizzato il segmento come schema a contatti. Se il segmento non 2 rappresentabile in KOP o FUP, lo STEP 5 segnala: "KOP/FUP non traducibile".
La visualizzazione del tasto funzionale 6 ora "+ FUP".
Premendo ulteriormente SHIFT F5, il segmento viene rappresen- tato come schema logico e la visualizzazione del tasto funzionale 6 "+ AWL".
Editazione commenti
Per i blocchi STEP 5, OB, PB, SB, FB e FX, si possono prevedere diversi commenti:
- commenti impianto - commenti istruzione (+ Editazione lista istruzioni) - commenti segmento - titolo segmento - commenti operando (+ Editazione lista di attribuzione)
1 commenti relativi ai blocchi dati DB e DX si trovano nel para- grafo + Editazione blocchi dati.
Tipi di commento 1 Dove possono essere editati? 1 Dove viene memorizzato? 1 Commento impianto 1 File di documentazione 1 # File di documentazione 1 Commento istruzione AWL : OB/PB/SB/FB/FX
Blocco di documentazione: OWPWSWFWFKX
OK, PK, SK, FK, FKX
Commento segmento
Titolo segmento
AWL, KOP, F W : OB/PB/SB/FB/FX File di documentazione: #OB- DO.nnn/#PBDO.nnn/#SBDO.nnn/# FBDO.nnn/#FXDO.nnn
AWL, KOP, FW: OB/PB/SB/FB/FX Blocco di documentazione: OWPWSWFWFKX
OK, PK, SK, FK, FKX
Commento operando AWL, KOP FW: OB/PB/SB/FB/FX *ZO.INI Lista di attribuzione 1 *ZO.SEQ
Funzioni comuni in A WL, KOe FUP
Commento Un commento impianto k un file di testo (file di documentazione) impianto e non k legato, contrariamente al commento segmento, ad un
blocco. Per l'organizzazione dei dati del17S5-DOS, il numero dei caratteri di tutti i commenti impianto in un file-programma non
Blocco STEP 5 deve superare i 16 caratteri peiblocco; il numero dei possibili file di documentazione, in un file programma, non deve superare i 255 blocchi per file.
Un commento impianto viene memorizzato su1 dischetto o su1 disco fisso e non trasferito nell'AG o EPROM/EEPROM. Editando il commento impianto si possono richiamare i comandi e gli help di editor per l'elaborazione dei tasti.
Denominazione 11 nome inizia sempre col carattere #, dopo si possono introdurre fino ad un massimo di 8 caratteri, p.es. #ESEMPIO. Prima di in- trodurre un commento impianto, bisogna tener presente che il secondo carattere del nome del file non pu6 essere un "due punti". In caso contrario, lo STEP 5 non memorizza il file appena introdotto poichk la lettera prima del "due punti" viene identifi- cata come drive.
Operativita con I'editor
1. Nel menu dell'editor selezionure blocco STEP 5 o blocco dati. 2. Introdurre e confermare (+ Box di comando) il nome del
blocco documentazione iniziando col carattere "# ". Introdurre il testo coi tasti alfanumerici. L'editor dei test contiene le funzioni:
Fl Commutazion~ nel modo "Inserimento" o "So- = Inserim. vrascrittura". E visualizzato il modo seleziona-
bile.
F2 Cancellazione stringa di caratteri nel testo. = Cancell.
F3 Commandi per accelerare l'elaborazione del te- = Com- sto. mando
F5 Inserimento di una riga nella posizione del cur- = Ins. Riga sore.
F6 Cancellazione di una riga nella posizione del cur- = Canc. sore. Riga
lnserimento testo Si pu6 inserire in un testo dei caratteri ASCII.
Cancellazione testo In un testo si possono cancellare stringhe di caratteri con qual- siasi lunghezza e parti di testo.
1. Posizionare il cursore sulprirno carattere da cancellare.
2. Premere F2 = Cancellazione.
Lo STEP 5 emette il marchio iniziale @ nella posizione del cursore.
3. Posizionare il cursore sull'ultirno carattere da cancellare.
4. Premere F2 = Cancell.
La parte di testo delimitata 2 cancellata. Le successive parti di testo vengono compattate automaticamente.
Comandi L'editor dei testi comprende otto comandi per velocizzare l'ela- borazione del testo.
Avvertenza
1 comandi devono essere scritti in lettere maiuscole. 11 carattere di comando della stampante $EJECT genera un cambio pagina in un commento segmento, blocco o impianto. Bisogna scrivere $EJECT in ogni caso in lettere maiuscole, al- trimenti lo STEP 5 non riconosce il comando. Se si 2 scritto solo il carattere "dollaro", da questo punto in avanti il commento seg- mento non viene stampato.
Funzioni comuni in A WL, KOe FUP
Operativita
Effetto degli 8 comandi
1 comandi si richiamano con F3 = Comando. Come si utilizzano tutti comandi:
1. Posizionare il cursore nel testo.
2. Premere F3 = Comando.
3. Introdurre uno degli otto possibili comandi.
4. Attivare il tasto di introduzione epremere Conferma. 11 PG esegue il comando.
1. JTT (jump to the top = salta all'inizio). Da una qualsiasi posizione, il cursore salta all'inizio del
commento.
2. JTE (jump to the end = salta alla fine). Da una qualsiasi posizione, il cursore salta alla fine del commento.
3. ST1, ST2, ST3, ST4 (set label 1 = impostare il marchio 1). In un testo si possono impostare al massimo 4 marchi.
4. JT1, JT2, JT3, JT4 (jump to label 1 = salta al marchio 1). - - Da una qualsiasi posizione del testo, il cursore salta su1 mar- chio desiderato.
5. Flxyzrstl (find = trovare). 11 cursore salta alla parte di testo desiderata xyzrst, altri- menti lo STEP 5 segnala: "Non trovato".
6. CTm, Tn (copy = dove m ed n possono assumere i valori 1, 2,3 o 4). Copia il testo da1 marchio Tm (compreso) al marchio Tn. L'attuale posizione del cursore non pu6 trovarsi tra i marchi, altrimenti lo STEP 5 segnala: "Vietato tra due marchi". 1 marchi vengono "spostati", durante la copia, insieme alla parte di un testo.
7. MTm, Tn (move = spostare, dove m ed n possono assumere i valori 1, 2 , 3 or 4). L'attuale posizione del cursore non pu6 trovarsi tra i marchi, altrimenti lo STEP 5 segnala: "Vietato tra due marchi".
8. DT1, DT2, DT3, DT4 (delete = cancellare). 1 marchi si possono cancellare in qualsiasi sequenza.
Editor
Esempio Copia di un testo: La riga vuota (7) ed il titolo nella riga (8) si devono copiare nella riga (2).
Comando stampante i (2) 7
Copia di testi i Spostamento di testi i lmpostazioni di marchi 7 Cancellazione di marchi i
(7) 7 ( 8 ) ELABORAZIONE DI TESTI: i
Ceditor permette la scrittura di
Prima di tutto si deve selezionare il testo da copiare, questo av- viene impostando il marchio di inizio e di fine:
Definizione dell'inizio 1. Posizionare il cursore sulla freccia nella riga (7) e attivare F3 = Comando. 11 cursore salta nell'angolo in alto a sinistra del video.
2. Digitare la stringa di caratteri "STI " e premere il tasto di introduzwne, premere quindi Confenna. 11 cursore ritorna nel testo.
Definizione della fine 3. Posizionare il cursore nella posizione dopo l'ultimo carat- tere (qui freccia) nella riga (8) ed premere F3. 11 cursore salta di nuovo nell'angolo sinistro del video.
4. Digitare la stringa di caratteri "ST2" epremere il tasto di introduzwne, premere quindi Confenna. 11 cursore ritorna nel testo.
Funzioni comuni in A WL, KOe FUP
Copia del ~IOCCO di 5. Posizionare il cursore sulla freccia nella riga (2) e premere testo F3.
6. Digitare la stringa di caratteri "CTl,T2" epremere il tasto di introduzione, premere quindi Conferma. La parte di testo scelta, compresa la riga vuota, viene inse- rita nella riga (2) come si pu6 rilevare nella figura seguente. 1 marchi si trovano all'inizio e alla fine del testo copiato.
- ~
Comando stampante 1 (2)
Scrittura di testi : 1 Copia di testi 1 Spostamento di testi 1 Impostazione di marchi 1
( 7 ) Cancellazione di marchi 1 ( 8 ) 1
ELABORAZIONE DI TESTI: 1 L'editor permette la scrittura di ...
Spostamento di un testo Un blocco di testo marcato viene spostato, chiudendo automatica- mente gli spazi rimasti vuoti nel testo. 11 testo marcato per la co- piatura viene spostato nell'attuale posizione del cursore introdu- cendo il comando "MTl,T2" ed infine premendo il tasto di introduzione e Conferma.
Editor
Commento 1 commenti segmento sono dei testi con cui si possono segmento commentare segmenti o blocchi. Per l'organizzazione dei dati
del17S5-DOS, il numero dei caratteri di tutti i commenti segmento Editor in un file programma non deve superare 16 k caratteri per blocco;
Blocchi STEP 5 il numero dei possibili blocchi di documentazione in un file programma non deve superare i 255 blocchi per file.
riel File-PrOgramma 1 commenti segmento si editano direttamente nei blocchi, non nel €! blocco di documentazione. Se si vuole editare direttamente nei
blocchi di documentazione, procedere come descritto nel paragrafo + Commenti, Commento impianto.
- 11 blocco ed i file di documentazione vengono memoriz- zati nel file programma.
- 1 file di documentazione non possono essere trasferiti nell'AG o nel modulo EPROM/EEPROM.
- 11 numero del blocco ed il numero del file di documenta- zione sono in relazione tra loro, p. es. al PB 13 6 abbinato #PBD0.013 .
- Ad ogni tipo di blocco 6 associato un corrispondente file di documentazione che 6 identificato tramite il carattere " # posto all'inizio dello stesso: OBn + #OBDO.nnn PBn - #PBDO.nnn SBn + #SBDO.nnn FBn + #FBDO.nnn FXn + #FXDO.nnn
Avvertenza Un cambio pagina viene generato col comando della stampante $EJECT. Questa stringa di caratteri va scritta in ogni caso in lettere maiuscole altrimenti lo STEP 5 non riconosce il comando. Se si 6 scritto solo il carattere "dollaro", da questo punto il com- mento segmento non viene piu stampato.
Funzioni comuni in A WL, KOe FUP
Premessa
Operativita con I'editor
Nelle Impostazioni 2. stato scelto "Commenti: Si (+ Progetto) oppure 2. impostato nell'editor con SHIFT F4.
F Senza cornrn. F -> KOP F Comm. Seg. F Salva F Help
1. Premere SHIFT F6 = Comm. Seg. e SHIFT F7 = Com mento o premere due volte il tasto COM.
Lo STEP 5 apre un campo di editazione vuoto per il com- mento segmento o con il testo gia introdotto. In questo modo il commneto viene associato al segmento; lo STEP 5 crea una sequenza di caratteri (7 caratteri) "$1 @ " col numero del relativo segmento, che non pu6 essere cancellato. In caso contrario andrebbe persa l'associazione tra segmento e commento. Confermare l'inserimento.
2. Editare il testo con la tastiera alfanumerica.
3. Concludere ogni riga con il tasto di introduzione. La fine della riga 6 marcata con una freccia verticale.
All'introduzione di testi "a piu righe", alla fine di ogni riga viene automaticamente settata un'interlinea.
Editor
lnserimento caratteri
1 Titolo
1. Posizionare il cursore su1 carattere del testo, da dove biso- gna inserire i caratteri.
2. Premere FI = Inserim. 3. Inserire il testo. 4. Concludere l'inserimento: premere F8 = Fine.
1. Posizionare il cursore sulprimo carattere da cancellare.
2. Premere F2 = Cancell.
3. Posizionare il cursore dopo l'ultimo carattere da cancellare.
4. Premere F2 = Cancell.
lnserimento riga
1 Inserim. 2 Cancell. 5 Ins. Rlga 6 Canc. Riga
1. Posizionare il cursore nella riga davanti a cui deve essere inserita una riga vuota.
2. Premere F5 o cliccare il campo "Ins. Riga".
Cancellazione riga
1 Inserim. 2 Cancell. 5 Ins. Riga 6 Canc. Riga
1. Posizionare il cursore nella riga che deve essere cancellata. 2. Premere F6 o cliccare il campo"Canc. Riga".
Conclus. del C O ~ - Premere F8 = Ritorno. mento segmento Lo STEP 5 emette su1 video il corrispondente segmento. 11 testo
fino ad ora introdotto viene mantenuto. Se si memorizza il seg- mento, lo STEP 5 memorizza anche il commento segmento.
Funzioni comuni in A WL, KOe FUP
Memorizz. del com- Premere Conferma. mento segmento Titolo segmento Col titolo segmento si contrassegna un segmento. Un titolo
segmento k lungo massimo 32 caratteri. Esso si pu6 introdurre direttamente nel blocco o separatamente nel corrispondente blocco commento. Si consiglia il primo metodo, poichk
Blocchi STEP 5 modificando e memorizzando, le associazioni vengono
nel File-Programma n aggiornate. Lo STEP 5 deposita il titolo segmento nel blocco commento.
- 11 blocco commento viene memorizzato nel file pro- gramma.
- 1 blocchi commento non possono essere trasferiti nel17AG o in un modulo EPROMIEEPROM.
- 11 numero del blocco ed il numero del blocco commento sono in relazione tra di loro, p.es. al PB 13 k associato PK 13.
- 11 nome del blocco commento viene attribuito automatica- mente da110 STEP 5 : OBn - OKn PBn + PKn SBn + SKn FBn - FKn FXn - FKXn
Premessa Nelle Impostazioni si 6 scelto "Commenti: Si (+ Progetto). In caso contrario si pu6 commutare con SHIFT F4 = Comrn. Riga. E aperto il segmento in cui bisogna scrivere un titolo. Lo STEP 5 si trova in emissione o editazione.
F Senza cwnrn. F -> KOP F Comrn. Seg. F Saiva F Heip
1. Premere SHIFT F 6 = Comm. Seg. e SHIFT F 6 = Titolo oppure COM e SHIFT F 6 = Titolo.
2. 11 cursore salta nel campo d'introduzione del titolo seg- mento.
3. Introdurre il testo o correggere un testo gia esistente.
4. Premere il tasto di introduzione. 11 titolo viene memorizzato temporaneamente, la memorizzazione definitiva avviene pero soltanto alla memorizzazione del blocco generato nel file programma.
Nel segmento attuale (aperto) si possono visualizzare in ogni momento i commenti agli operandi simbolici.
Nelle "Impostazioni" 6 stato introdotto il file simbolico e si 6 scelto "Simbolico: Si" e "Visualizzazione : Sim.". Se no, si pu6 commutare con SHIFT F 3 = Simb SIM.
Posizionare il cursore nel segmento, su un operando simbolico.
L'operando simbolico col commento all'operando viene visualiz- zato nella terza riga del video.
Indipendentemente dall'impostazione di progetto "Commenti: SilNo" 6 possibile commutare il video tra commento operando e commento istruzione con SHIFT F4:
3. Premere ancora F5 = Inserim. se si vuole inserire prima dall'attuale segmento, opremere F6 = Aggiunta se si vuole aggiungere dopo il segmento attuale.
4. Premere Fl = Nuovo.
Lo STEP 5 emette un nuovo segmento.
Editor
Copia di un segmento
Premessa
Si pu6 copiare un segmento nello stesso blocco o in un altro blocco dello stesso file programma. 11 titolo ed il commento segmento vengono in ogni caso copiati. Dopo la copia si consiglia di aggiornare la lista incrociata se nel box di comando non 6 stato gii scelto "Aggiornamento XREF".
11 blocco in cui si vuole copiare il segmento si trova nel file pro- gramma. La copia avviene in emissione.
Copia del segmento nello stesso blocco
Avvertenza
Segmenti all'interno di un blocco funzionale che contengono delle funzionaliti specifiche di FB, per esempio l'identificatore, non si possono copiare in un'altra posizione all'interno del blocco. Al copiare un segmento, le marche di salto con nomi definiti in modo simbolico (p.es. MARK) possono essere rappresentate solo in forma assoluta (p.es. M0001).
1. Aprire il segmento precedente o successivo a que110 che si deve inserire copiato.
2. Premere F5 = Funz. Segm.
1 Nuovo 2 Buffer 3 dasegm.
3. Premere ancora F5 = Inserim., se si vuole copiareprima dell'attuale segmento, opremere F6 = Aggiunta se si vuole copiare dopo il segmento attuale.
4. Premere F3 = da Segm. Lo STEP 5 emette la riga di segnalazione "Nr. Segm.".
5. Introdurre il numero del segmento da copiare @.es. 2) e pre- mere il tasto di introduzione. 11 segmento viene copiato.
Funzioni comuni in A WL, KOe FUP
Copia del segmento in un altro blocco
1. Emettere il segmento da copiare tramite pagina avantilin- dietro.
2. Premere F5 = Funz. Segm.
Memorizzazione 3. Premere F4 = Annotare. intermedia di un 11 segmento viene memorizzato temporaneamente. segmento 4. Premere F8 = Ritorno.
Ritorno nell'editor del blocco in modo "Emissione".
5. Abbandonare il blocco se non si 2 eseguita nessuna modi- fica: premere ESC = Interruz., altrimenti premere Con- ferma.
Copia segmento 6. Aprire il blocco col segmento, prima o dopo del quale si deve inserire il segmento da copiare.
7. Premere F5 = Funz. Segm.
8. Premere ancora F5 = Inserim., se si vuole copiareprima dell'attuale segmento, opremere F6 = Aggiunta se si vuole copiare dopo il segmento attuale.
9. PremereF2=BuJ'Seer.
Viene copiato il segmento memorizzato temporaneamente.
10. Premere F8 = Ritorno.
Ritorno nell'editor del blocco in modo "Emissione".
Cancellazione di Si possono cancellare i segmenti singolarmente. In questo caso il un segmento titolo ed il commento segmento vengono cancellati. Dopo la
cancellazione si deve aggiornare la lista incrociata (XREF).
Premessa E aperto il segmento da cancellare. Lo STEP 5 si trova in modo "Emissione".
Esecuzione Cancellazione di un segmento nel blocco 1. Aprire il segmento da cancellare.
2. Premere F5 = Funz. Segm.
3. Premere SHIFT F4 = Cancell. e confermare con Si se si vuole veramente cancellare.
11 segmento, unitamente al titolo ed al commento, viene can- cellato, ma non da1 file programma. Questo avviene alla fine di editazione, alla memorizzazione.
4. Premere F8 = Ritorno.
Ritorno nell'editor del blocco in modo "Emissione".
Avvertenza Si pu6 cancellare un segmento anche con SHIFT e Cancella- zione segmento nella parte numerica della tastiera.
Trasferimentol Si pu6 trasferire un segmento nello stesso blocco o in un altro spostamento di un blocco dello stesso file programma. Questa funzione 6 composta segmento da + Copia segmento e + Cancellazione segmento. Dopo il
trasferimento si deve aggiornare la lista incrociata (+ Generaz.
=F>. Esecuzione La procedura per il trasferimento 6 la stessa di quella per la copia
segmento (+ Copiatura di un segmento in un altro blocco) con l'unica differenza, che dopo l'annotazione (memorizzazione in- termedia) si deve cancellare con F4 il segmento esistente nella precedente posizione.
Premere SHIFT F4 = Cancellazione e confermare con Si.
Funzioni comuni in A WL, KOe FUP
Generazione e vi- LA lista incrociata di tutti i blocchi di un file programma viene sualizzazione lista memorizzata in un file programma speciale *XR.INI. A questi incrociata, cambio dati si pu6 accedere tramite la funzione ~ IOCCO F2 = Riferim. Con questa funzione si pu6:
- Generare la lista incrociata tramite Fl = Generaz. XREE - Visualizzare la lista incrociata di un operando su1 video tra-
mite F2 = Es. XREF. - Attivare il cambio blocco, selezionando, col cursore, nella
lista incrociata, un determinato riferimento ed attivare il salto col tasto F2 = Salto,
- Eseguire il cambio tramite l'indicazione del blocco e del seg- mento con il tasto F4 =Bloc. Dest. e
nel caso sia stato eseguito un cambio blocco, ritornare nel blocco originario col tasto ~5 = Bl. Orig.
In una lista incrociata si possono visualizzare i seguenti operandi:
- Ingressi/uscite - ~erkerlmerker estesi - Temporizzatori/contatori - Richiami blocco - Periferie - Dati e simboli.
Premessa Lo STEP 5 si trova in modo "Emissione". 11 file XR.IN1 esiste ed 6 aggiornato. Adesso si accede: - impostando nel box di comando "Editazione blocchi STEP 5"
+Aggiornamento XREF, in questo modo XR.IN1 viene ag- giornato durante la memorizzazione del blocco,
- o con la funzione di gestione + Generaz. XREF.
Operativita con la Con questa funzione si genera la lista incrociata (riferimenti) re- funzione "Generaz. lativa al file di programma impostato con il nome *XR.INI: XREF" Dopo l'attivazione della funzione la procedura di esecuzione si
esegue automaticamente.
LA lista incrociata generata si necesita nell'editor blocco durante la documentazione in formato KOMDOK ed in GRAPH 5 per l'elaborazione delle funzioni F2 = Riferim.
Editor
Limitazioni della fun- Per la generazione XREF all'interno dell'editor, lo spazio di me- zione "Generaz. moria a disposizione 2 minore di que110 nel caso di una genera- XREF" zione XREF che viene direttamente avviata da1 menil. Per questo
motivo il trasferimento di dati ai file temporanei, nel caso di file di programma estesi, deve awenire in un momento anticipato. Ci6 rende piil lenta la generazione XREF.
Operativita con la 1. Posizionare il cursore sull'istruzione con l'operando, di cui funzione "Visualizza- si deve visualizzare la lista incrociata, o, se l'operando non zione XREF" si trova nell'attuale segmento, proseguire con il passo 2.
Lo STEP 5 segnala: "Visualizz. XREF dell'operando: p.es. E 32.0.
4. Confermare o sovrascrivere l'operando e premere C o n f e m o il tasto di introduzione. Kene visualizzata la lista incro- ciata dell'operando, per esempio:
[ FBlO C:PROEXAST.S5D BIB=2 ,UN=, 75)
R i f e r i m e n t i
Salto a: PB 10
2 Salto 3 4 Sing. 5 SenzaDopp. 6 7 8 Ritorno
1 2 Salto 3 4Sovrapp. 5 ConDopp. 6 7 8 Ritorno
Funzioni comuni in A WL, KOe FUP
5. F4 = Sovrapp/Singolo: "Sovrapp": la lista incrociata contiene anche quegli indi- rizzi di byte, parola o doppia parola dai quali l'indirizzo bit o byte dell'operando visualizzato 2 sovrapposto. "Singolo": solo dati di riferenza dell'operando indicato. Con ci6 la sovrapposizione pu6 essere disabilitata quando si elaborano liste incrociate estese o quando lo spazio in me- moria non 2 suficiente.
6 . F5 = ConDopplSenzaDopp: "ConDopp": Se un operando 2 presente piu volte con lo stesso operatore in un segmento di un blocco, questo viene anche visualizzato piu volte. "SenzaDopp ": L'operando con lo stesso operatore presente piu volte nel segmento viene visualizzato solo una volta: consigliabile per liste incrociate estese o quando lo spazio in memoria non 2 suficiente.
7. Ritorno al livello precedente con F8 =Ritorno opp. pre- mendo ESC. Se si vuole saltare ad un altro blocco, prose- guire premendo F2 = Salto.
Quando ci si trova nel menu Help (SHIFT F8) e si conferma l'in- terrogazione "ProseguireT7con Si, si ottiene delle informazioni dettagliate sulle funzioni.
Salto ad un blocco 1. Selezionare col cursore, nella lista dei riferimenti, il blocco al quale si deve saltare.
2. Premere F2 = Salto.
Visualizzazione del blocco selezionato.
3. Ritorno al segmento originario:
F8 = Ritorno F5 = BLOrig.
Cambio blocco 1. Premere F2 = Riferim.
2. Premere F4 = BLDest.
Lo STEP 5 segnala "Salto al blocco: segmento: 1"
3. Introdurre il blocco o eventualmente sovrascrivere il numero del blocco.
4. Premere Confenna. Ksualizzazione del blocco selezionato.
Editor
Ricerca di operandi
Premessa
Esecuzione
Con la funzione "Ricerca", si possono trovare velocemente nel blocco aperto determinati elementi, p.es. operandi. La ricerca viene effettuata dalla posizione del cursore in avanti oppure da1 primo segmento in avanti. Se lo STEP 5 ha trovato l'elemento, questo viene visualizzato nel corrispondente segmento.
Cosa si pub cercare ? - Operandi assoluti E, M, S, A, T, Z - Richiami diblocchi OBn,PBn, SBn, FBn, FXn, D
Bn, DXn - Bytelword di periferie PYn, PWn - Dati DRn, DLn, DWn, DDn, Dn.m - Operandi simbolici p. es. -1NGRESSO - Attribuzioni di operandi assoluti o simbolici
p.es. * A1.0," -EINGANG
Lo STEP 5 si trova in "Emissione".
Ricerca nel blocco 1. Premere F3 = Ricerca. 2. Introdurre nella maschera il criterio di ricerca in assoluto o
in simbolico, p.es. E 1.1 . 3. Awiare la ricerca:
da1 1" segmento - premere F2 = da Segml o dalla successiva riga d'istruzione - premere F3 = Prosec.
Altre ricerche Premere F3 = Ricerca, vedere sopra.
Editazione di ope- Gli operandi simbolici si possono editare direttamente nel blocco randi sim bolici nel mediante una lista. Questa lista 2 un estratto del file simbolico blocco *ZQ.INi. Vengono visualizzati tutti gh operandi del segmento aperto.
Dopo una modifica si deve aggiornare il file sorgente sequenziale *ZO.SEQ:
- tramite l'impostazione nel box di comando"B1occhi STEP 5"- Aggiornamento file sorgente seq., memorizzando il blocco, viene aggiornato *ZO.SEQ,
- oppure si genera il file sorgente sequenziale da1 file sim- bolico (- Gestione, Liste di attribuzione, Conversione INI > SEQ).
Funzioni comuni in A WL, KOe FUP
Premesse Nelle "Impostazioni" (- Progetto) 2 selezionato "Simbolico: Si". Se no, commutare con SHIFT F3.
Lo STEP 5 si trova in "Emissione".
Procedimento di 1. Premere F l = Vis. Simb. editazione Su1 video viene visualizzata la lista con gli operandi.
11 cursore dei caratteri si trova nella colonna del simbolo.
FILE-SIMBOLICO: C:ALPHAIZO.INI 1 OPERANDO SIMBOLO
COMMENTO l E 3.1 ING S 1 INGRESSO 3.1
E 4.3 ING 4-3
I
M 2.5 MERK. 25 MERKER 25
4. Introdurre i nomi simbolici con lettere maiuscole e minu- scole.
5. Posizionare il cursore, con SHIFT e cursore a destra op- pure premendo il tasto di introduzione.
6. Introdurre il commento con lettere minuscole e maiuscole. 7. Concludere la riga editata: premere F2 = Inserim.. 8. Concludere I'editazione: premere F8 = Ritorno e C o n f e m .
Avvertenza 1 nomi simbolici dovrebbero iniziare senza una lineetta davanti al nome. Non 6 possibile l'uso delle metafonie (a, ü, o).
3.3.2 Editazione della lista istruzioni
Premessa
lntroduzione istruzioni
L'istruzione STEP 5 6 la piu piccola uniti di un programma. Essa rappresenta, per il processore, un comando operativo. Nella rap- presentazione in "Lista istruzioni" (AWL) per ogni riga viene introdotta un'istruzione, scritta in modo assoluto o simbolico (possibili blocchi: OB, PB, SB, FB/FX). Un'istruzione 6 costi- tuita da una parte operazione e da una parte operando:
Operazione Operando
Istruzione assoluta UN E 1.1
Istruzione simbolica UN -1ngresso
Per ogni segmento si possono editare 255 istruzioni.
Avvertenza Un esempio dettagliato relativo all'editazione di liste istruzioni si trova nel capitolo 2.
Per utilizzare operandi simbolici deve esistere un file simbolico e nelle "Impostazioni" (pagina 1) deve essere indicato il nome del file simbolico e sulla pagina 2 "Simbolico: Si". Se no, si pu6 commutare in modo "Emissione" con SHIFT F3. Le istruzioni vengono introdotte sempre in "Emissione". Richia- mando un nuovo blocco lo STEP 5 si trova in "Editazione", ri- chiamando un blocco gii esistente ci si trova in modo "Emis- sione". In questo caso commutare il modo con F6 = Editazione.
L'introduzione dell'istruzione 6 senza formato, cio6 lo STEP 5 introduce automaticamente i blank dopo la conferma della riga. Ogni riga si conclude con il tasto di introduzione. 11 cursore si trova sulla prima riga.
Introdurre la prima istruzione o posizionare il cursore sulla riga desiderata ed introdurre I'istruzione, p.es. UN I 1 .l o UN-INGRESSO e premere il tasto di introduzione.
C0rre~i0ne istr~zioni Posizionare il cursore sull'istruzione e sovrascrivere. Si possono cancellare i singoli caratteri con DEL .
Editazione della lista istruzioni
Memorizzazione Premere C o n f e m . blocco Lo STEP 5 commuta in modo "Emissione"
Premere nuovamente Conferma.
Visualizzazione Con questa funzione si possono visualizzare gli indirizzi relativi indirizzi delle istruzioni a byte o a word durante l'editazione in AWL.
Durante la visualizzazione degli indirizzi non si pu6 editare nessuna istruzione ed introdurre nessun numero di biblioteca.
Premessa Lo STEP 5 si trova in modo "Editazione".
Procedimento 1. Premere SHIFT F l = Indirizzi. Lo STEP 5 emette gli indirizzi relativi a word.
2. Premere di nuovo SHIFT F l = Indirizzi. Lo STEP 5 emette gli indirizzi relativi a byte.
3. Premere SHIFT F l = Indirizzi. Lo STEP 5 ritorna nella lista istruzioni senza indirizzi.
Commento istruzioni
Avvertenza Con emissione online da AG, lo STEP 5 mostra gli indirizzi a byte o a word a secondo del tipo di AG. In questo caso, con la seconda attivazione di SHIFT F l = Indirizzi, l'indicazione degli indirizzi sparisce.
1 commenti alle istruzioni vengono memorizzati come i "- Titoli segmento" nei blocchi di commento. Durante l'introduzione dei titoli segmento, che 2 indipendente dalla rappresentazione, si pu6 associare solo in editor AWL un commento (di riga) ad una singola istruzione. Ogni commento istruzione pu6 essere lungo al max. 32 caratteri (larghezza campo).
Si pu6 introdurre un commento istruzione direttamente durante la programmazione della lista istruzioni; il relativo blocco di com- mento non 2 necessario che sia aperto nel file programma. In que- sto caso esso viene creato memorizzando il blocco STEP 5.
Editor
Premessa
Esecuzione
1 commenti alle istruzioni si possono anche scrivere separata- mente nel blocco commento. Si consiglia il primo metodo, poichk cosi le associazioni, durante le modifiche e la relativa memoriz- zazione, vengono aggiornate automaticamente. 1 nomi dei blocchi commenti vengono associati automaticamente da110 STEP 5:
OKn ad OBn, PKn a PBn, SKn a SBn, FKn a FBn, FKXn a FXn.
Nelle "Impostazioni" (+ Progetto) k selezionato "Commento: Si". Se no, si puó commutare con SHIFT F4. Lo STEP 5 si trova in modo "Editazione".
1. Posizionare il cursore sull'istruzione desiderata.
2. Posizionare il cursore verso destra nel campo commento (TAB e cursore a destra).
3. Editare il testo con massimo 32 caratteri o correggere un testo gia esistente.
Dopo il32" carattere, il cursore salta all'inizio del campo di com- mento.
4. Premere il tasto di introduzione.
Memorizzazione del Memorizzando per la prima volta il blocco con i commenti, viene commento creato automaticamente il blocco commento (OK, PK, SK, FK/
FKX).
Se il blocco commenti esiste gis, lo STEP 5 segnala: "Conferma del blocco modificato?". Con C o n f e m si memorizza il commento, con ESC = Interruz. viene perduto.
Editazione della lista istruzioni
Blocchi funzionali Un blocco funzionale (FB, FX) 6 un blocco di programma STEP 5, simile al170B, PB, SB. Mentre questi possono contenere solo le operazioni fondamentali, nel blocco funzionale si possono programmare tutte le operazioni STEP 5:
Ogni blocco funzionale pu6 trovarsi solo una volta nella memoria di programma del controllore programmabile. Durante la pro- grammazione si definisce la funzione del blocco, in cui gli ope- randi introdotti possono essere i cosiddetti operandi formali, che esercitano la funzione di posto fittizio. Con i richiami (+ Ri- chiamo del blocco funzionale) di un blocco di livello superiore, gli operandi formali vengono sostituiti dagli operandi attuali.
Costituzione del FB Un blocco funzionale 6 costituito da: - un'intestazione del blocco (FV, FXV), - una testata del blocco (come tutti i blocchi), - un corpo del blocco (come tutti i blocchi).
lntestazione blocco Contiene le sigle delle etichette dei salti che sono state introdotte nel blocco. L'intestazione del blocco viene
- creata automaticamente da STEP 5 traducendo il blocco, - memorizzata come FV e FXV nel file programma preim-
postato, - non trasferita n6 in AG e n6 su EPROMIEEPROM, - cancellata assieme al FB o FX.
Se trasferendo un blocco funzionale dalla memoria AG nel file programma preimpostato l'intestazione del blocco non esiste, lo STEP 5 segnala: "Intestazione blocco non esistente".
Testata del blocco La testata del blocco contiene: - il tipo ed il numero del blocco, - il numero di biblioteca, - la lunghezza del blocco.
Editor
Corpo del blocco 11 corpo del blocco contiene il programma STEP 5 ed una lista con i parametri del blocco di tutti i segmenti del blocco funzio- nale. Questa lista di parametri contiene tutte le indicazioni per
- rappresentare graficamente il blocco (p.es. parametro d'in- gresso e di uscita),
- poter controllare l'introduzione corretta del tipo di para- metro durante l'introduzione degli operandi attuali (para- metrizzazione).
Editazione di Un blocco funzionale pu6 contenere, oltre alle istruzioni STEP 5, blocchi funzionali un nome del blocco ed una lista di parametri degli operandi
formali. In un segmento si possono programmare salti. - La programmazione 2 anche possibile in KOP e FUP. Ad
eccezione del primo segmento si possono utilizzare all'in- terno di un segmento tutti i nuovi elementi di linguaggio in modo grafico (+Editor, KOPIFUP)
- Gli operandi formali definiti nel primo segmento non pos- sono essere utilizzati nei segmenti di KOP e di FUP.
- 11 nome di FB viene visualizzato nella funzione "Indice" (+ Oggetto, Blocchi)
11 nome (del blocco) pu6 essere lungo 8 caratteri e deve iniziare con una lettera.
Lista dei parametri La lista parametri contiene la sigla, la specie ed il tipo degli ope- - - .
randi formali. In un blocco funzionale si possono introdurre al massimo 40 operandi formali.
"Sigla" Sigla di operandi formali, lunga al massimo 4 caratteri, di cui il primo carattere deve essere una lettera.
"E/A/D/B/l/Z" Specie di operandi formali:
E parametro d'ingresso A parametro d'uscita D dato (costante) B richiamo blocco (A DBn/DXn, SPA OBn, PBn, SBn,
FBn/FXn) T temporizzatore Z contatore
Tipo di operandi formali:
BI operando con indirizzo a bit BY operando con indirizzo a byte W operando con indirizzo a word D operando con indirizzo a doppia word
Editazione nuovi blocchi funzionali Premessa
Procedimento
Per utilizzare gli operandi simbolici deve esistere un ñle simbolico e nelle impostazioni deve essere selezionato "Simbolice: Si". Lo STEP 5 si trova in "Editazione" (AWL). E aperto il segmento 1.
1. Introdurre un nome con massimo 8 caratteri, p.es. ESEMPZO Se il nome 6 lungo 8 caratteri, il cursore salta nel campo commento (+ Commento istruzione).
2. Premere il tasto di introduzwne. Viene aperta la lista dei parametri degli operandi formali e viene visualizzato "Sigla".
/' FB 200 \
C:BUCH@@ST.S5D LUN=O
Segmento 1
Nome : ESEMPIO
Sigla :
3. Introdurre una stringa di caratteri con massimo 4 caratteri per il primo operando formule. Dopo 4 caratteri il cursore salta nel successivo campo d'in- troduzione. Con meno di 4 caratteri bisogna premere il tasto di introduzione.
4. Introdurre la specie dell'operando formule, p.es. E. 11 cursore salta nel successivo campo d'introduzione.
5. Introdurre il tipo dell'operando formule, p.es. BZ Se vengono introdotti meno di 2 caratteri, premere il tasto di introduzwne. 11 cursore salta nella successiva riga della lista dei parametri.
Editazione della lista istruzioni
6. Introdurre altri parametri.
7. Concludere la lista dei parametri: premere il tasto di intro- duzione.
11 cursore salta nella prima riga del corpo del blocco. Lo STEP 5 attende l'introduzione della prima istruzione.
Avvertenza
Un inserimento successivo tra righe di parametri gia esistenti 6 possibile solo se i parametri gia introdotti non stati utilizzati nel corpo del blocco.
Richiamo di Richiamando il blocco funzionale, agli operandi formali vengono blocchi funzionali associati gli operandi attuali.
Premessa Lo STEP 5 si trova in modo "Editazione". 11 blocco funzionale richiamato deve esistere nel file programma.
Procedimento 1. Introdurre il richiamo blocco: SPA FB per il richiamo assoluto di un FB SPB FB per il richiamo condizionato di un FB BA FX per il richiamo assoluto di un blocco funz. suppl. BAB FXper il richiamo condizionato di un blocco funzionale suppl.
2. Premere il tasto di introduzione. Lo STEP 5 emette il nome del FB.
3. Premere il tasto di introduzione. Lo STEP 5 emette nella riga successiva il primo operando formale ed attende l'introduzione del primo operando at- tuale.
4. Introdurre l'operando attuale assoluto o simbolico epre- mere il tasto di introduzione.
Avvertenza Con BI, T, C gli operandi attuali assoluti devono essere introdotti con un blank, per esempio E 1.0.
5. Introdurre tutti gli altri operandi e di volta in volta conclu- dere con il tasto di introduzione.
Si pu6 fare emettere la specie ed il tipo del parametro come stabi- lito nella lista dei parametri.
1. Premere il tasto di introduzione nella riga dell'operando formale oposizionare il cursore a destra. Lo STEP 5 presenta il parametro come definito nella lista dei parametri.
2. Confermare l'assegnazione o sovrascrivere. 3. Premere il tasto di introduzione.
Editazione di schemi a contatti
3.3.3 Editazione di schemi a contatti
Nuove funzioni
Nella rappresentazione a contatti KOP i compiti di comando sono descritti con i simboli circuitali elettromeccanici. Simulando la simbologia a contatti dei comandi a rele, le operazioni del blocco vengono rappresentate su1 video, in questa caso, con contatti (in apertura, in chiusura) bobine di uscita e simboli funzionali per contatori, temporizzatori ed operazioni di calcolo.
La programmazione nella rappresentazione con schema a contatti 6 possibile nei seguenti blocchi STEP 5:
- Blocchi organizzativi OB - Blocchi di programma PB - Blocchi sequenziali SB - Blocchi funzionali FB - Blocchi funzionali supplementari FX.
1 corrispondenti commenti segmento vengono depositati nei bloc- chi OBDO.nnn, PBDO.nnn ecc.; i titoli segmento vengono me- morizzati nei blocchi commento OK, PK ecc.
Si consiglia di creare e di correggere i commenti di un blocco durante l'editazione e non di elaborarli nei cosiddetti blocchi di documentazione e di commento.
Contrariamente alla precedente versione STEP 5, questa mette a disposizione, durante l'editazione in KOP, ulteriori funzioni:
1. La lista dei tasti funzionali 6 stata estesa da 8 a 16 tasti fun- zionali che possono essere attivati col mouse.
2. Si possono creare blocchi funzionali (FB, FX), pero il primo segmento solo in AWL.
3. 11 primo segmento deve essere creato in AWL. 4. Non 6 possibile usare operandi formali. 5. Ampliamento delle funzioni richiamabili tramite tasti funz.:
- Richiamo assoluto e condizionato di blocchi per OB, PB, SB, DB, DX, FB, FX
- Operazioni di caricamento e trasferimento - Connettore negato - Operazioni di SHIFT e rotazione (solo nelle FB, FX) - Operazioni di conversione (solo nelle FB, FX) - Operazioni logiche digitali (solo nelle FB, FX)
Operativita con Impostazioni relative all'editazione - Oggetto, Impostazioni, I'editor KOP Pagina 1 e 2, davanti a
File-Pro- Nome del file programma attuale. gramma:
File simbolico: Se si vuole lavorare con gli operandi simbo- lici, si deve introdurre il file simbolico, e nella seconda pagina bisogna selezionare "Simbolico: Si" e la lunghezza del simbolo.
Funziona- "Online" se 6 collegato un AG e se si vuole mento: editare direttamente in AG.
Rappresentaz.: "KOP"
Commenti: "Si" e la lunghezza del commento (max. 40 caratteri), se si vuole editare i titoli ed i com- menti dei segmenti.
Durante l'editazione dei blocchi esistenti si pu6 scegliere la rap- presentazione con SHIFT FS = KOE: indipendentemente da quella impostata.
Richiamo dell'editor Dopo la scelta della funzione dell'editor "Blocchi STEP 5 nel file programma" o "...in A G viene visualizzato il box di comando. Dopo aver denominato il blocco, si consiglia l'opzione "Aggior- namento XREF" e, se si utilizzano operandi simbolici, selezio- nare anche "Aggiornamento File-Sorg. Seq.".
Confermando questo comando con OK, viene richiamato l'editor dello schema a contatti. Su1 video appare un campo operativo (figura 3-8) ed i tasti funzionali con i simboli per l'introduzione dei contatti e l'elaborazione dei segmenti KOP. Introdurre nei campi di editazione, suddiviso in righe e colonne, montanti elet- trici, diramazioni, contatti, uscite ed elementi funzionali, medi- ante soft key o mouse. Nella costruzione del segmento si 6 molto aiutati dallo STEP 5.1 collegamenti ed i simboli, con tutti i con- trassegni, vengono creati automaticamente (p.es. i segnali di in- gresso/uscita per i contatori o funzioni di calcolo). 1 campi di in- troduzione per i nomi e le parametrizzazioni sono preassegnati e raggiungibili automaticamente col cursore. Le configurazioni non ammesse non sono accettate dallo STEP 5.
Editazione di schemi a contatti
Suddivisione del video
11 video 6 suddiviso in 48 campi (8 colonne, 6 sezioni orizzon- tali), una sezione 6 alta 3 righe. Le combinazioni vengono editate nelle prime 7 colonne, l'ottava colonna 6 riservata alle uscite.
La sigla dell'operando ed il relativo contatto sono di volta in volta associati in uno dei 48 campi. 11 contenuto del video si pu6 far scorrere verso l'alto o verso il basso secondo un multiplo massimo di 2,5.
Figura 3-20 Segmento nella rappresentazione a contatti (esempio)
Editor
Tabella 3-1 Contenuto delle righe del video (figura 3-8)
Sigle degli operandi Dopo l'introduzione di un simbolo KOP, il cursore salta nel campo del nome (mass. 8 caratteri) dell'operando. Se nelle "Irnpostazioni" sono stati indicati piil di 8 caratteri per il nome di un operando sim- bolico, lo STEP 5 emette solo i prirni otto caratteri. Fare attenzione che anche i piil lungh nomi simbolici di operando si differenziano bene nei primi otto caratteri per poter essere assegnati univoca- mente. Esempio: Si ha la seguente assegnazione:
Riga
(1)
(2)
(3)
(4). P2)
(23)
(24) (25)
M 100.1 Merker 100 M 1.1 Merker 1.1 M 1.7 Merker 1.7
Tipo e numero di blocco Sigla simbolica del blocco Drive e file programma Numero di biblioteca Lunghezza del blocco in word
Numero del segmento
Testo con massimo 32 caratteri Modo di elaborazione dello STEP 5
Attribuzione "Operando assoluto" +
"Operando simbolico" + Commento operando, se il cursore si trova su una sigla di un operando.
Campo d'introduzione per le combi- nazioni, i richiami e gli operandi
Segnalazioni o richieste STEP 5 (rosso o verde)
L'assegnazione dei tasti viene definita in relazione alle funzioni
Editazione di schemi a contatti
1 nomi simbolici di operando vengono visualizzati o stampati in modo seguente:
Sono possibili due metodi per la denominazione di un operando:
1. Introduzione immediata dopo l'editazione di un simbolo (posizionamento automatico del cursore), oppure, se si ha abbandonato il campo del nome [?????], e ritorno con il tasto di introduzione.
2. Introduzione delle sigle degli operandi nei campi di nomi del segmento terminato, in questo si 6 aiutati da1 cursore allungato.
Avvertenza
Si pu6 abbandonare un segmento o un blocco solo se tutti i nomi ed i parametri sono stati introdotti correttamente.
Prima esecuzione di Una nuova emissione di un segmento editato in una forma non un segmento ottimale (p.es. con inserimenti ripetuti), si ottiene premendo F7 =
Extra e F2 = Nuova Em., anche se il segmento non 2 stato fornito di tutti i parametri. 11 video viene in questo caso nuovamente ri- costruito e la rappresentazione viene messa in ordine in modo "ottimale".
Editazione degli In modo "Emissione" lo STEP 5 emette, premendo Fl = Es. operandi simbolici Simb., una lista degli operandi scritti in modo assoluto e simbo-
lico per il segmento aperto. In questa lista si pu6 editare. Fare attenzione che i nomi simbolici di operando si differenziano nei primi otto caratteri, cio2 che 2 possibile assegnare questi univoca- mente anche quando si utilizzano dei nomi piu lunghi. Su1 video e durante la stampa sotto KOP e FUP i nomi simbolici degli ope- randi son o troncati dopo i primi otto caratteri.
Dopo le modifiche si consiglia di aggiornare il file sorgente se- quenziale, se questa funzione funzione non 6 stata selezionata nel box di comando.
Operazioni combinatorie
Dopo aver scelto "KOP" nella seconda pagina "Impostazioni" e la funzione "Editazione blocchi STEP 5, in ...", lo STEP 5 apre il blocco, definito nel box di comando, da1 primo segmento. Questo 6, con la nuova editazione, vuoto fino alla barra conduttrice si- tuata al margine sinistro. Con i tasti funzionali introdurre ora contatti, uscite ed elementi funzionali (tabelle 3-1 e 3-2). Nella colonna sinistra di queste tabelle 6 indicata l'operazione per l'elaborazione delldei con- tatto(i), che vengono chiamati in modo "Editazione" con la se- quenza dei tasti indicata.
Tabella 3-2 Operazioni combinatorie in KOP (schema a contatti)
Editazione dei mon- L'introduzione di un primo contatto nella posizione assegnata del tanti elettrici in serie cursore allungato nel segmento vuoto, crea un montante elettrico e parallelo ininterrotto incluso il simbolo d'uscita. Nel montante elettrico si
possono inserire fino a 7 contatti, posizionando il cursore sull'ele- mento vuoto desiderato e introducendo la funzione voluta (tab. 3-2).
Altri montanti, disposti in parallelo, vengono connessi con questo montante elettrico ininterrotto. La costruzione di un circuito di corrente in parallelo va proseguita fino al punto di congiunzione, eventualmente introducendo degli elementi vuoti; solo dopo di ci6 6 possibile introdurre le sigle e le correzioni.
Editazione di schemi a contatti
lnserimento di contatti
- in serie
- in parallelo
Un montante elettrico in parallelo si pu6 sempre collegare alla barra conduttrice. Le diramazioni si possono creare dopo aver posizionato il cursore allungato sotto un contatto. 11 punto di dira- mazione viene generato automaticamente prima di questo con- tatto. 11 punto di congiunzione si determina, eventualmente, con elementi vuoti tramite il tasto F3 = Congiunzione. Sotto un elemento vuoto le diramazioni richieste vengono re- spinte con la segnalazione "Connessione parallela non ammessa".
L'inserimento di un elemento vuoto 2 sempre possibile. L'inseri- mento in un montante elettrico richiede un inserimento orizzon- tale con SHIFT F7 = Extra, F6 = Ins. Oriz. oppure il tasto di inserimento orizzontale.
Posizionare il cursore allungato su1 contatto dopo il punto d'inse- rimento e premere SHIFT F7 = Extra e F6 = Zns. Oriz.
Tutte le righe del segmento vengono spostate di una colonna verso destra.
Posizionare ora il cursore allungato sull'elemento libero inserito ed introdurre il contatto tramite Fl o F2 o il con- nettore tramite F5 = Op. Bin. + F4 = # o F5 = /.
Con memorizzazione (Conferma) o nuova costruzione (Meta Video) vengono tolti gli elementi vuoti eccedenti.
1 montanti elettrici in parallelo si creano all'interno di un seg- mento come descritto sopra, posizionando il cursore allungato sotto il contatto prima del quale si vuole connettere il montante in parallelo.
1. Editare quindi con Fl ... F4 il contatto desiderato.
Lo STEP 5 inserisce ora il segmento senza attivare SHIFT F7 = Extra, F7 = Ins. Vert. o il tasto di inserimento verticale e crea il posto per un nuovo montante elettrico parallelo.
Esempio di edita- Posizione di partenza dopo aver premuto una volta Fl = Contatto zione di combina- in chiusura, introdotto la sigla dell'operando E 10.0, premuto il zioni tasto di introduzione e per 17uscitaA 10.0 e premere il tasto di
introduzione.
Punto di partenza:
Contatto in serie e in 1. Contatto in serie: posizionare il cursore sulla colonna 2 ed parallelo attivare F2 = Contatto in apertura, introdurre E 10.2 epre-
mere il tasto di introduzione.
2. Contatto in parallelo: posizionare il cursore sotto il contatto E 10.0 e premere Fl = Contatto in chiusura. 11 ramo in par- allelo viene concluso tramite la sequenza dei tasti (+ cur- sore a destra) ed F3 = Congiunzione, introdurre la sigla E 10.2 e premere il tasto di introduzione.
lnserimento implicito 3. Inserimento di un contatto in chiusura in un ulteriore ramo in parallelo: posizionare il cursore allungato sotto il con- tatto E 10.0 ed attivare Fl = Contatto in chiusura e F3 = Congiunz.
Sostituzione di un 4. 11 contatto E 10.3 viene generato posizionando il cursore elemento vuoto tra- sull'elemento vuoto ed attivando F2 = Contatto in apertura. mite un contatto
E1O.O E1O.l
Editazione di schemi a contatti
Pon ticella tura La seguente ponticellatura si ottiene:
1. Nel montante elettrico superiore: cursore sulla colonna 2 e premere F2 = Contatto in apertura, poi cursore sulla co- lonna 3 e premere Fl = Contatto in chiusura.
2. Editazione del ramo in parallelo: posizionare il cursore sotto il contatto E 10.0, con F2 = Contatto in apertura ed F3 = Congiunzione e cosiposizionare il cursore sulla co- lonna 2 del ramo parallelo e premere Fl = Contatto in chiu- sura ed F3 = Congiunzione.
Connessione dopo Come connettere un montante in parallelo dopo il primo contatto un contatto viene mostrato nel seguente segmento.
1. Nel montante elettrico superiore: cursore sulla colonna 2 e premere F2 = Contatto in apertura per E 10.1.
2. Editazione del ramo in parallelo: posizionare il cursore sotto il contatto E 10.0, con F2 = Contatto in apertura, Fl = Contatto in chiusura e F3 = Congiunzione.
Assegnazione Aggiunta di un'uscita o di un'assegnazione:
Posizionare il cursore allungato sotto l'uscita A 10.0 e pre- mere F4 = Uscita.
Editor
Editazione di connettori
Connettori e connettori negati (tabella 3-2) sono dei merker di appoggio in combinazioni binarie. Si memorizza il RLC generato fino a que1 punto. 11 connettore viene introdotto in KOP come un contatto. Se esso si trova dopo l'ultimo contatto del montante elettrico, viene rappresentato, dopo la conferma e la memorizza- zione, come un'uscita.
Immediatamente dopo la connessione del ramo in parallelo il risultato provvisorio deve essere memorizzato nel merker M 10.7.
Poiche in questo punto non 6 possibile eseguire un'inserimento, bisogna prima di tutto cancellare il contatto E 10.4 e reinserirlo dopo il connettore:
1. Posizionare il cursore su1 contatto sotto E 10.4 e premere DEL.
2. Posizionare il cursore sull'elemento vuoto e premendo F5 = Op. Bin. e F4 = Connettore viene generato un connettore che verra siglato con M 10.7. Injine inserire di nuovo il contatto E 10.4.
Editazione di schemi a contatti
Funzioni complesse
Per la rappresentazione delle operazioni non elementari in KOP, riassunte nella tabella 3-3 vale quanto segue:
1. Tutte le operazioni da (1) a (10) nella tabella vengono rap- presentate con caselle in cui a sinistra si trova l'operando prima dell'elaborazione ed a destra il risultato. Nelle caselle stesse STEP 5 introduce l'operazione selezionata col tasto funzionale.
2. E possibile solo una funzione complessa per segmento, ciok durante l'editazione si deve aprire sempre un nuovo seg- mento.
3. Alcuni elementi funzionali sono "allungabili", ciok il nu- mero di ingressi pu6 essere aumentato, fino a quando l'ope- razione lo permette. Posizionando il cursore su1 "bordo su- periore" della casella ed attivare l'inserimento verticale per allungare la casella stessa.
4. La funzione "shift/rotazionen (4) richiede nella casella l'in- troduzione del parametro di spostamento "n", ciok il numero delle posizioni di bit, di cui il contenuto dell'accumulatore deve essere spostato verso destra o verso sinistra. 11 massimo spostamento possibile dipende da1 formato dell'operando ed k di 16 o 32 posizioni.
5. Le funzioni "Aritmetiche" e "Confronto" permettono l'in- troduzione di un altro tipo di operando nella casella. E sem- pre preimpostato il tipo "Numero a virgola fissa = F".
Avvertenza 11 tipo pu6 essere modificato solo una volta direttamente in se- guito al richiamo della casella.
In modo "Editazione", con SHIFT e tasti funzionali oppure F5: = Opel: Bin. sono richiarnabili le seguenti funzioni:
(1) Operazioni aritmetiche (2) Richiami di blocchi (3) Operazioni di caricamento e trasferimento (4) Shift e rotazione degli operandi a wordldoppia word (5) Operazioni di memorizzazione, binaria (6) Operazioni di conversione (7) Operazioni di confronto tra due operandi (8) Operazioni combinatorie (9110) Operazioni di tempo e conteggio
Tabella 3-3 Funzioni complesse in KOP
Operanone
Aritmet. ADD, SUB MULT, DIV
(per FBJFX) AND OR XOR
Blocchi SPA FB, SPB FB BA FX, BAB FX SPA ..., SPB ... A DB, AX DX
(3) Operazioni di trasferimento e di cari- camento Trasfenmento e cancamento dell'operando
(4) Operazioni di SHIFT e rotazione SHIFT verso sinistra wordldoppia word SHIFT verso destra della word SHIFT verso destra wordldoppia word con segno Rotazione sinistra, destra
(6) Operazioni di conversione BCD->DUAL, gener. del compl. ad 1, a 16 bit DUAL>BCD, gener. del compl. a 2, a 16 bit BCD->DUAL, gener. del compl. a 2, a 32 bit DUAL->BCD, a 32 bit Virg. fissa -> Virg. mob., Virg. mob. -> Virg. fissa, a 32 bit
(7) Operazioni di comparazione (tra due operandi): Comparazione su "uguale", "diverso" Comparazione su "maggiore o uguale", "minore o uguale" Comparazione su "maggiore", "minore"
(9) Operazioni di conteggio: II valore di conteggio incrementato , decre- mentato di 1
(10) Operazioni di tempo (temporizz.): Start di un tempo con impulso, i. prolung. Start di un tempo come ritardo all'eccita- zioneldiseccitazione Start di un tempo con ritardo all'eccitazione memorizzata
(5) Operazioni di memorizz., binaria: Reset prioritario della memoria Set prioritario della memoria
(1) nella tabella 3-3 Le operazioni ADD, SUB, MULT, DIV combinano di volta a volta due operandi negli accumulatori 1 e 2 e generano un risultato nell'accumulatore 1. La funzione corrisponde alle instruzioni (AWL):
Editazione di una operazione di somma di due numeri a virgola fissa:
1. Premere *** o F6 = Fine Segm. e quindi attivare SHIFT FI = Aritmet,
2. Scegliere l'operazione desiderata, qui FI = ADD.
Lo STEP 5 emette la casella con gli ingressiluscite non definiti ed il formato dell'operando preimpostato "P.
1. Confermare il formato operando premendo il tasto di intro- duzione.
2. Introdurre ilprimo operando, qui KF + 12345, e premere il tasto di introduzione.
3. Introdurre il secondo operando, qui DW 12 e premere il ta- sto di introduzione.
4. Definire l'operando (DW14), in cui deve essere trasferito il risultato, e concludere con il tasto di introduzione.
11 segmento assume ora la forma rappresentata sulla parte destra del video.
Editazione di schemi a contatti
Richiami di blocchi
(2) nella tabella 3-3 Con l'aiuto dei richiami di blocchi nello STEP 5, che rendono possibile, da un qualsiasi blocco, il richiamo di ulteriori blocchi nel programma utente, 6 semplice realizzare un programma strutturato. Un richiamo di blocco viene rappresentato in KOP o come uscita (assegnazione) o come richiamo di blocco funzionale (FBFX) rappresentato come casella. In un segmento vuoto introdurre un richiamo direttamente tramite i tasti funzionali. Nei segmenti esistenti i richiami si possono in- serire o aggiungere conlsenza inserimento implicito.
Esempio 1
Esempio 2
Esempio 3
C79000-G8572-(2820-01
Avvertenza Un segmento in KOP contiene solo un richiamo assoluto del blocco o una combinazione col richiamo condizionato del blocco. Per questo, attivando il tasto F4 = Uscita, viene assunta un'assegnazione di default: "SPA oppure " = " (assegnazione).
Richiamo condizionato di un blocco di programma
1. Posizionare il cursore sotto il simbolo di uscita e premere SHIFT F2 = Blocchi e SHIFT F4 = SPB ....
2. Introdurre il blocco destinazione, qui PB 24, nel campo d'introduzione tramite il simbolo di richiamo e concludere con il tasto di introduzione.
K S P F '
Richiamo condizionato di un blocco di programma Premere SHIFT F2 = Blocchi e F4 = SPA ....
Richiamo assoluto di un FB in un segmento vuoto
1. Premere SHIFT F2 = Blocchi e F l = SPA FB.
Editor
L'editor emette la "parte superiore" del blocco col cursore nel campo della sigla.
2. Introdurre il nome del blocco richiamato, qui FB 10. 11 blocco funzionale viene visualizzato con i suoi operandi nella forma rappresentata sulla sinistra.
3. Posizionare il cursore su1 campo d'introduzione del primo operando attuale. Introdurre la sigla in assoluto o in simbo- lico. Premendo il tasto d'introduzione si salta nei campi successivi.
FB 10 FB 10
?????????
NUM
Operazioni di (3) nella tabella 3-3 caricamento e La funzione viene rappresentata con una casella, in cui a sinistra trasferimento si trova l'operando ed a destra il risultato. La funzione SHIFT F3
Dopo la creazione della casella (vedere sopra) si devono intro- durre soltanto i due operandi preimpostati tramite [?????l.
Operazioni di shift (4) nella tabella 3-3 e rotazione Le operazioni di shift e di rotazione appartengono alle operazioni
complementari (solo FBIFX). Un'operazione di shiftlrotazione viene rappresentata in un segmento vuoto con una casella, in cui a sinistra si trova l'operando nell'ACCU 1 prima della operazione di shift ed a destra il risultato.
Premendo il tasto funzionale SHIFT F3 = Spostam ed attivando la funzione desiderata nel secondo livello dei tasti, lo STEP 5 crea la casella "non dehita" in cui 6 introdotta la funzione scelta.
Editazione di schemi a contatti
Esempio
11 cursore dei caratteri lampeggia sotto il parametro "n". Qui introdurre il numero di posizioni di bit di cui deve essere shiftato il contenuto dell'operando. Alla funzione corrispondono le istruzioni (AWL):
- caricamento dell'operando - shift/rotazione dell'operando di "n" posizioni di bit - trasferimento del risultato dell'operando (ACCU 1).
Spostare l'operando EW 12 di 7 posizioni a destra e trasferirlo nella DW 12.
1. Premere *** oppure F6 = Fine Segm. e quindi attivare SHIFT F3 = Spostam.
2. Scegliere l'operazione desiderata, qui Fl = SRW Lo STEP 5 emette la casella ( a sinistra).
3. Posizionare il cursore su1 parametro "n " nella casella, qui O, e digitare la cifra "7".
4. Introdurre la sigla dell'operando di ingressoluscita.
Avvertenza
Successive modifiche del parametro "n" non sono possibili.
Operazioni di (5) nella tabella 3-3 memorizzazione Con la funzione di memorizzazione il RLC viene memorizzato. 11
comportamento della funzione di memorizzazione si definisce durante il richiamo, scegliendo, dopo aver premuto F5 = Opel: Bin., "Set prioritario" con F6 o "Reset prioritario" con F7 = Scelta nel secondo livello di tasti. Lo STEP 5 introduce l'oper- ando prioritario in alto nella casella.
La funzione di memorizzazione viene rappresentata come una casella con due ingressi ed una uscita, S 6 l'ingresso di set, R 6 l'ingresso di reset e Q 2 l'uscita. In un segmento pu6 essere inser- ita solo una funzione di memorizzazione.
Editor
Esempio
La funzione di memorizzazione corrisponde alle seguenti istru- zioni (AWL):
U(N) primo operando d'ingresso S m operando U(N) secondo operando d'ingresso R (S) operando U operando - - operando (assegnazione)
Tipi di operando: M m.n, A m.n, D m.n ... La funzione di memorizzazione reagisce nel seguente modo alle variazioni dei segnali d'ingresso, corrispondentemente alla scelta della funzione:
Dopo aver premuto F5 = Oper. Bin. e la funzione desiderata nel secondo livello di tasti, lo STEP 5 crea, nella posizione del cur- sore allungato in un segmento in KOP, la casella "non definita".
Editazione di una funzione di memorizzazione con Reset priorita- rio.
Uscita binaria Q
Ii vecchio stato rimane memorkzato o 1
O per SIR 1 per R/S
Stato all'ingresso
1. Posizionare il cursore su un elemento vuoto o su1 contatto per l'ingresso di setlreset epremere F5 = Oper. Bin. e F7 = S.
Lo STEP 5 emette la casella o la inserisce nel segmento.
S
O o 1 1
R
O 1 o 1
Editazione di schemi a contatti
Operazione di conversione
2. Introdurre la sigla dell'operando della cella di memoria, qui M 1 .O e premere il tasto di introduzione.
3. Se gli operandi d'ingresso non esistono, introdurre il con- tatto di chiusura E 2.1 ed E 2.2. Abbandonare il campo di introduzione corrispondente con il tasto di introduzione.
4. Introdurre l'uscita (Q) per l'interrogazione dello stato del segnale binario, qui A 14.0 e premere il tasto di introduzione e poi Conferma. Si pu6 anche introdurre F4 = - 0 , A 14.0 e poi premere il tasto di introduzione.
(6) nella tabella 3-3 Le operazioni di conversione (DUAL BCD, complemento ad 1 ed a 2) appartengono alle operazioni complementari (solo FB, FX). Una operazione di conversione viene rappresentata con una casella in un segmento vuoto, in cui a sinistra si trova l'operando nell'ACCU 1 prima della conversione ed a destra il risultato. Dopo aver premuto il tasto funzionale SHZFTF4 = Convers. e la funzione desiderata nel secondo livello di tasti, lo STEP 5 crea la casella in cui 6 introdotta l'operazione scelta.
Operazioni di comparazione
Alla funzione corrispondono le istruzioni (AWL): - caricamento dell'operando - conversione dell'operando - trasferimento del risultato nell'operando (ACCU 1)
Tipi di operando: DW, DD, EW. .. Dopo la creazione della casella (vedere sopra) si devono intro- durre solo i due operandi preimpostati con [?????l. (7) nella tabella 3-3 Le operazioni di comparazione combinano due operandi digitali negli ACCU 1 e ACCU 2 in un risultato binario nel17ACCU 1. Alla funzione corrispondono le istruzioni (AWL):
Una operazione di comparazione viene rappresentata in un seg- mento vuoto con una casella, in cui a sinistra si trovano gli ope- randi nel17ACCU 1 e 2 ed a destra il risultato logico.
Dopo aver premuto SHIFT F5 = Confronto e la funzione deside- rata nel secondo livello di tasti, lo STEP 5 crea la casella "non definita", in cui 6 introdotta la funzione desiderata.
Nella casella si trova a sinistra l'operazione di comparazione scelta (! =, ><, >=, >, <=, <) ed a destra il formato degli ope- randi:
F = numero in virgola fissa (16 bit) D = doppia word (32 bit) G = numero in virgola mobile (32 bit)
Avvertenza
11 tipo pu6 essere modificato solo una volta direttamente in se- guito al richiamo della casella.
Editazione di schemi a contatti
Esempio Editazione di un'operazione di comparazione tra due numeri in virgola fissa.
1. *** o F6 = Fine Segm., e quindi premere SHIFT F5 = Confronto.
2. Scegliere l'operazione desiderata, qui F2 = > < Compara- zione su "diverso".
Lo STEP 5 emette la casella con ingressi/uscite "non definiti" ed il formato dell'operando preimpostato " F .
3. Confermare il formato dell'operando premendo il tasto di introduzione.
4. Introdurre il primo operando, qui KF + 100, e premere il tasto di introduzione.
5. Introdurre il secondo operando, qui D W 34, e premere il tasto di introduzione.
6. Con il cursore sull'uscita: premere F4 (-o-). 7. Denominare l'operando a cui deve essere attribuito il risul-
tato, qui M 12.1 e concludere con il tasto di introduzione. 11 segmento ha ora la forma rappresentata sotto.
Operazioni combi- (8) nella tabella 3-3 natorie, digitali Le operazioni combinatorie digitali appartengono alle operazioni
complementari (solo EB, EX). Le operazioni AND, OR, XOR combinano, di volta in volta, due operandi digitali negli ACCU 1 e 2 in un risultato nel17ACCU 1. Le funzioni corrispondono alle istruzioni:
Editor
Esempio
Operazioni di conteggio
- caricamento dell'operando 1 (DW, EW, MW. ..), - caricamento dell'operando 2 (DW, EW, MW. ..), - combinazione degli operandi a word (UW, OW, XOW), - trasferimento del nsultato nell'operando (DW, EW, MW. ..).
Combinazione AND a word di due operandi.
1. *** o F 6 = Fine Segm. e quindi attivare SHIFT Fl = Arit- met.
2. Scegliere la funzione desiderata, qui F5 = AND.
Lo STEP 5 emette la casella con gli ingressiluscite "non definiti" ed il formato preimpostato "UW.
3. Confermare il formato dell'operando premendo il tasto di introduzione.
4. Introdurre il primo operando, qui E W 124, e premere il tasto di introduzione.
5. Introdurre il secondo operando, qui MW 10 e premere il tasto di introduzione.
6. Denominare l'operando in cui bisogna trasferire il risultato, qui D W 1 6 e premere il tasto di introduzione.
11 segmento ha ora la forma rappresentata sulla destra.
(9) nella tabella 3-3 Un'operazione di conteggio viene rappresentata come una casella in un segmento vuoto. L'operando del contatore si trova sopra la casella. A seconda della scelta nel secondo livello di tasti, Fl = "conteggio "Indietro", F 2 = "conteggio "Avanti"", il primo degli ingressi del contatore 6 per il conteggio indietro ZR o per il conteggio in avanti ZV ed il secondo ingresso 6 di volta in volta complementare. Questo 6 condizionato dall'esigenza che il primo ingresso di un contatore deve essere, nella rappresentazione, sempre connesso.
Editazione di schemi a contatti
Esempio
Dopo aver premuto F5 = Oper. Bin. e la funzione desiderata nel secondo livello di tasti, lo STEP 5 crea una casella "non definita" con i seguenti ingressiluscite:
ZR Decrementa di 1 il valore del contatore quando il RLC, a questo ingresso, cambia da O ad 1 (fronte di salita).
ZV Incrementa di 1 il valore del contatore quando il RLC, a questo ingresso, cambia da O ad 1.
S 11 valore di conteggio acquisice il valore all'ingresso ZW quando a questo ingresso di "set" si presenta un fronte positivo (O - 1).
ZW Valore da impostare nel contatore, codificato in decimale PCD) O ... 999, tipi di operando: KZ, EW, MW, AW, DW.
R 11 contatore viene resettato al valore O, quando a questo ingresso 2 presente una stato. L'uscita Q viene impostata a " 0 .
DU Contenuto attuale del contatore, codifica duale.
DE Contenuto attuale del contatore, codifica BCD.
Q L'uscita visualizza, con uno stato di segnale binario, se il contenuto del contatore 2 zero = "O" oppure > zero: = "1".
Operando di conteggio: Campo di conteggio:
Editazione di una funzione di "conteggio in avanti".
1. *** o F6 = Fine Segm. e quindipremere F5 = OpexBin. e F2 = ZV
Editor
Lo STEP 5 emette una casella con ingressi/uscite non definiti. ?????????
2. Introdurre l'operando (21 O) e premere il tasto di introdu- zione.
3. Introdurre l'operazione per Zv quipremere F l = Contatto in chiusura ed introdurre la sigla E 32.0. Concludere con il tasto di introduzione.
4. Tramite DEL saltare l'operazione per ZR.
5. Introdurre l'operazione per impostare il contatore, qui pre- mere F l = Contatto in chiusura, introdurre la sigla M 2.0. Concludere con il tasto di introduzione.
6. Introdurre il valore di conteggio, qui KZ 255, e premere il tasto di introduzione.
7. Introdurre l'ingresso di reset e l'operando E 32.1, epremere il tasto di introduzione.
8. Introdurre il trasferimento del valore di conteggio negli ope- randi D W 64 e DW 66 e premere il tasto di introdzuione.
9. All'uscita Q: F4 = -O-, introdurre M 12.1 e premere il ta- sto di introduzione.
Editazione di schemi a contatti
Operazioni di (10) nella tabella 3-3 temporizzazione Con le operazioni dei temporizzatori vengono realizzate e
controllate tramite programma le sequenze temporali. L'andamento della funzione del temporizzatore viene definita tramite il richiamo, scegliendo, dopo aver premuto F5, la funzione desiderata nel secondo livello di tasti con FI ... F5. Lo STEP 5 introduce questo andamento simbolico all'ingresso di start nella casella. L'operando del temporizzatore si trova sopra la casella.
Una funzione di tempo viene avviata se il RLC all'ingresso di start cambia. Con un ritardo alla diseccitazione (SA) il RLC deve cambiare da 1 a O, in tutti gli altri casi da O ad 1.1 parametri all'ingresso di start hanno il seguente significato (vedere anche SHIFT F8 = Help):
Dopo aver premuto F5 = Oper. Bin. e la funzione desiderata nel secondo livello di tasti, lo STEP 5 crea una casella "non definita" con i seguenti ingressi Iuscite: "Simbolo" Operando per l'avviamento della funzione di
tempo (il simbolo corrispondente alla funzione si desume dalla soprastante tabella).
TW Ingresso per l'introduzione della durata del tempo Tipo di operando: KT, EW, DW ... La durata del tempo 2 composta da un valore di tempo e da una base tempi. Il valore di tempo rap- presenta il numero di periodi di tempo, in cui la fun- zione dura. La base tempi indica con quale cadenza temporale il valore di tempo viene modificato. p.es. KT = n.i; n = valore di tempo: O ... 999; i = base tempi : O = 0.01s, 1 = O.ls, 2 = Is, 3 = 10s.
Simbolo 1 - - -
1 - - V
T ! - !O T ! - !S O ! - !T
Tasto
SHIFT Fl = SI SHIFT F2 = SV SHIFT F3 = SE SHIFT F4 = SS SHIFT F5 = SA
Significato
Start come impulso Start come impulso prolungato Start come ritardo all'eccitazione Start come rit. all'eccit. memor. Start come ritardo alla diseccitaz.
Editor
Esempio
R Ingresso di reset della funzione di tempo: quando l'operando assume il valore, il tempo e Q = 0.
DU Valore di tempo attuale, codifica duale. DE Valore di tempo attuale, codifica BCD. Q L'uscita indica con uno stato di segnale binario se
il tempo scorre (Q = 1) o non scorre, cioe tra- scorso, (Q = 0). Numero del temporizzatore: T O ... T 255
Editazione di una funzione di tempo con ritardo alla diseccitazione.
1. *** o F6 = Fine Segm. e quindi premere F5 = Oper. Bin. e SHIFT F5 = SA.
Lo STEP 5 emette la casella.
2. Introdurre il numero del temporizzatore, qui T 20 e premere il tasto di introduzione.
3. Introdurre l'operando per attivare la cella del temporizza- tore, quipremere F l =Contatto in chiusura ed introdurre la sigla E 20.0 epremere il tasto di introduzione.
4. Introdurre la durata di tempo KT 100.1 (1 Os) e premere il tasto di introduzione.
5. Introdurre l'ingresso di reset F l = Contatto in chiusura ed E 20.3, e premere il tasto di introduzione.
6. Introdurre il trasferimento del valore del temporizzatore negli operandi DW 20 e DW 22 di volta in volta concludere con il tasto di introduzione.
7. All'uscita Q: F4 = - 0 , introdurre M 22.1 e confermare.
Editazione di schemi logici
3.3.4 Editazione di schemi logici
Nella rappresentazione a schema logico FUP i compiti di co- mando sono descritti tramite il collegamento dei simboli delle funzioni. Simulando i simboli grafici secondo DIN 40700, le fun- zioni sono rappresentate su1 video con i simboli delle operazioni (DIN 40719, DIN 19339). La programmazione nella rappresenta- zione con schema logico 2. possibile nei seguenti blocchi STEP 5:
- Blocchi organizzativi OB - Blocchi di programma PB - Blocchi sequenziali SB - Blocchi funzionali FB - Blocchi funzionali supplementari FX.
1 corrispondenti commenti segmento vengono depositati nei bloc- chi OBDO.nnn, PBDO.nnn ecc. 1 titoli segmento vengono memo- rizzati nei blocchi commento OK, PK ecc.
Si consiglia di creare e di correggere i commenti di un blocco durante l'editazione e non di elaborarli nei cosiddetti blocchi di documentazione o di commento.
Nuove funzioni Contrariamente alla precedente versione STEP 5, questa mette a disposizione, durante l'editazione in FUP, ulteriori funzioni:
1. La lista di tasti funzionali 2. stata estesa da 8 a 16 tasti fun- zionali che possono essere attivati col mouse.
2. Si possono creare blocchi funzionali (FB, FX), pero con le seguenti limitazioni:
3. Ampliamento delle funzioni richiamabili tramite tasti fun- zionali:
- il primo segmento deve essere editato in AWL - non si possono utilizzare degli operandi formali. - Richiamo assoluto e condizionato di blocchi per OB, PB,
SB, DB, DX, FB, FX - Operazioni di caricamento e trasferimento - Connettore negato - Operazioni di shift e di rotazione (solo nelle FB, FX) - Operazioni di conversione (solo nei FB, FX) - Operazioni logiche digitali (solo nei FB, FX)
Editor
Operativita con Impostazioni relative all'editazione - Oggetto, Impostazioni, I'editor FUP Pagina 1 e 2, davanti a
File-Programma: Nome del file programma attuale.
File-Simbolico: Se si vuole lavorare con gli operandi simbo- lici, si deve introdurre il file simbolico, e nella seconda pagina bisogna selezionare "Simbolico: Si" e la lunghezza del simbolo.
Funzionamento: "Online" se 2 collegato un AG e si vuole edi- tare direttamente in AG.
Rappresentaz.: "FUP"
Commenti: "Si" e la lunghezza del commento (massimo 40 caratteri), se si vuole editare i titoli ed i commenti dei segmenti.
Durante l'editazione di blocchi esistenti si sceghe la rappresenta- zione con SHTFT FS = FUe indipendente da quella impostata.
Richiamo del/' editor Dopo la scelta della funzione dell'editor "Blocchi STEP 5 nel File-Programma" o "in A G viene visualizzato il box di co- mando. Dopo aver denominato il blocco, si consiglia l'opzione "Aggiornamento XREF" e "Aggiornamento File-Sorg. Seq." . Confermando questo comando con OK, viene richiamato l'editor dello schema logico. Su1 video appare un campo operativo Cfi- gura 3-22) ed i tasti funzionali con i simboli per l'introduzione delle funzioni e l'elaborazione dei segmenti FUP.
Introdurre nel campo di editazione, suddiviso in righe e colonne, i simboli dello schema logico delle funzioni desiderate, mediante tasti funzionali o mouse. Un simbolo da solo occupa la larghezza di una colonna. Le sigle degh ingressi/uscite necessitano, in piu, prima e dopo, ciascuna una larghezza della colonna. Nella costruzione del segmento si 2 molto supporiati dallo STEP 5.1 collegamenti ed i simboli , con tutti i contrassegni, vengono creati automaticamente (p.es. i segnali di ingresso/uscita per i contatori o funzioni di cal- colo). 1 carnpi di introduzione per i norni e le pararnetrizzazioni sono preassegnati e raggiungibili automaticamente col cursore. Le configurazioni non arnmesse non sono accettate dallo STEP 5.
Editazione di schemi logici
Suddivisione del video
11 video 2 suddiviso in 48 campi ( 8 colonne , 6 sezioni orizzon- tali), una sezione 2 alta 3 righe. 1 simboli dello schema logico vengono editati nelle colonne da 2 a 7.11 contenuto del video si pu6 fare scorrere verso l'alto o verso il basso secondo un multiplo massimo di 2,5. Tramite il tasto SHIFT F8 = HeZp si ottiene chiarimenti relativi ai singloi tasti funzionali.
Figura 3-21 Segmento rappresentato in schema logico (Esempio)
Editor
Tabella 3-4 Contenuto delle nghe del video
Sigle di operandi Dopo l'introduzione di un simbolo FUP il cursore dei caratteri salta nel campo del nome (max. 8 caratteri) per il primo ope- rando. Se nelle "Impostazioni" sono stati impostati piu di 8 carat- teri per la denominazione di un operando simbolico, lo STEP 5 emette solo i primi 8 caratteri. Fare attenzione che anche i piii lunghi nomi simbolici di operando si differenziano bene nei primi otto caratteri per poter essere assegnati univocamente.
M 100.1 Merker 100 M 1.1 Merker 1.1 M 1.7 Merker 1.7
Chiarimento
Tipo e numero del blocco Sigla simbolica del blocco Dnve e file programma Numero di biblioteca Lunghezza del blocco in word
Numero del segmento Testo con max 32 caratten Modo di elaborazione dello STEP 5
Attribuzione "Operando assoluto" + "Operando simbolico" + com- mento operando, se il cursore si trova su una sigla di un oprando
Campo d'introduzione per le com- binazioni, i nchiami e gli operandi
Segnalazioni o richieste STEP 5 (rosso O reverse)
L'assegnazione dei tasti viene defi- nita in relazione alle funzioni
Editazione di schemi logici
1 nomi simbolici di operando selezionati vengono visualizzati e stampati in FUP tutti come "Merker 1".
Per la denominazione dell'operando sono possibili due metodi:
1. Introduzione immediata dopo l'editazione di un simbolo (posizionamento automatico del cursore), oppure, se si ha abbandonato il campo del nome [?????] ritornare premendo il tasto di introduzione.
2. Introduzione delle sigle degli operandi nei campi dei nomi del segmento terminato, in questo si 6 aiutati da1 cursore allungato.
Avvertenza Si pu6 abbandonare un segmento o un blocco se tutti i nomi ed i parametri sono stati introdotti correttamente (attenzione ai for- mati).
Prima esecuzione di Una nuova emissione di un segmento editato in una forma non un segmento ottimale (p.es. con inserimenti ripetuti), si ottiene premendo F7 =
Extra e F2 = Nuova Em. , anche se il segmento non 6 stato for- nito di tutti i parametri. 11 video viene in questo caso nuovamente ricostruito e la rappresentazione viene messa in ordine in modo "ottimale".
Editazione degli In modo "Emissione" lo STEP 5 emette, premendo FI = Es. operandi simbolici Simb., una lista degli operandi scritti in modo assoluto e simbo-
lico per il segmento aperto. In questa lista si pu6 editare. Fare attenzione che i nomi simbolici di operando si differenziano nei primi otto caratteri, ciok che k possibile assegnare questi univoca- mente anche quando si utilizzano dei nomi piu lunghi. Su1 video e durante la stampa sotto KOP e FUP i nomi simbolici degli ope- randi sono tagliati dopo i primi otto caratteri.
Dopo le modifiche si consiglia di aggiornare il file sorgente se- quenziale, se questa funzione non k stata selezionata nel box di comando.
Operazioni combinatorie
Dopo aver scelto "FUP" nella seconda pagina delle "Imposíazioni" e la funzione "editazione blocchi STEP 5, h..", lo STEP 5 apre il blocco, dehito nel box di comando, da1 primo segmento. Questo 6 inizialmente vuoto per una nuova editazione. Con i tasti hnzionali introdurre ora i simboli di base dello schema logico per le combinazioni ANDIOR degh operandi binari (tabella 3-5). Nella colonna sinistra di questa tabella 6 indicata l'operazione per l'elaborazione delldegli operandoli, che vengono chiamati in modo "Ediíazione" con la sequenza dei tasti indicata.
Tabella 3-5 Operazioni combinatorie in FUP (Schema logico)
Editazione, modi- L'introduzione di un primo operatore nella posizione assegnata del fica, cancellazione cursore allungato nel segmento vuoto crea un blocco hnzionale con delle funzioni due operandi d'ingresso ed uno d'uscita. Una catena hnzionale se-
riale pu6 comprendere al massimo 6 operatori ANDIOR.
Modifica del 11 numero degli operandi di ingresso pu6 essere aumentato (ve- segmento dere l'esempio):
- tramite l'aggiunta, posizionando il cursore allungato- sull'ingresso piu basso della casella.
- tramite inserimento e posizionamento in un blocco funzio- nale (limite = 2 112 x altezza del video)
La conversione di un ingresso in un blocco funzionale 6 possibile: - posizionando il cursore sulla sigla dell'operando e pre-
mendo FI = & o F2 = >=l.
Editazione di schemi logici
Cancellazione
Un ingreso si inverte posizionando il cursore sulla sigla dell'ope- rando e premendo F4 = Ingresso o F5 = Ingresso negato. L'attuale ingresso 2 il complementare del precendente. Una funzione editata si modifica posizionando il cursore sulla sigla dell'operando nella casella e sovrascrivendola con l'operazione desiderata.
Per la cancellazione (tasto DEL) di operandi e funzioni nel seg- mento valgono le seguenti regole:
1. Un ingresso, che si trova sotto il cursore allungato, viene cancellato. L'elemento funzionale stesso viene accoriciato dell'ingresso cancellato ciok di una riga (A).
2. L'attivazione della funzione di cancellazione su un ingresso connesso provoca la rimozione dell'elemento funzionale o della catena funzionale prima di questo ingresso. Lo stesso ingresso viene per questo rappresentato "non definito" (B).
3. Un elemento funzionale con due operandi d'ingresso viene rimosso. Di volta in volta l'operando rimanente occupa l'in- gresso del blocco successivo che si libera (C).
4. Un elemento funzionale con due ingressi, di cui uno k con- nesso, viene rimosso dal segmento dopo aver cancellato l'o- perando. Gli elementi funzionali connessi in serie all'altro ingresso operano direttamente su1 blocco successivo.
Editor
Cursore allungato + DEL
Figura 3-22 Cancellazione di operandi e funzioni (Esempio)
Se si vuole contrassegnare un operando d'ingresso come "non definito", 6 sufficiente digitare nel primo carattere del campo d'introduzione un punto interrogativo.
Editazione di schemi logici
Aggiunta di operandi Posizionare il cursore allungato sotto il bordo inferiore dell'ele- mento funzionale e premere F3. Viene aggiunto, sotto nel blocco, un operando non definito (A).
Aggiunta di un ele- Posizionare il cursore allungato sull'operando d'ingresso, che si mento funzionale vuole sostituire con un elemento funzionale e premere F1 oppure
m. Lo STEP 5 aggiunge l'elemento funzionale scelto con due in- gressi, eventualmente con l'inserimento orizzontale implicito, prima dell'ingresso. La sigla dell'operando viene trasferita all'in- gresso superiore del nuovo elemento (B).
Inserimento orizzontale e verticale, significa che, in questo caso, lo spostamento del segmento verso destra e verso il basso avviene implicitamente.
Cursore allungato + F1
E 20.0 ????????
lnserimento di 1. Posizionare il cursore allungato sull'ingresso dell'elemento operandi funzionale, in cui si vuole inserire l'operando d'ingresso.
2. Premere SHIFT F7 = Extra, F7 = Ins. Vert. e quindi pre- mere F3 = Ingresso.
Nel blocco viene inserito un operando non definito. Dopo la de- norninazione di un operando si pu6 invertire l'ingresso tramite F4.
Cur. all. + F6 (Ins. orizz,)) E 10.0 t + F3 (lngr,))
E l o 10.1 E 20.0
E l 0 -1 ??????? .
E 20.0
lnserimento di un 1. Posizionare il cursore allungato sull'ingresso dell'elemento elemento funzionale , prima de2 quale si
vuole inserire una funzione.
2. Premere SHIFT F7 = Extra, F6 = Ins. Oriz. e scegliere la funzione desiderata, qui Fl = &.
E 10.0- &
E 10.1 E 10.1- - &
E 20.0 ???????'t -5 1
E 20.0- Cur. all. + F7 (lns. ver.t,)+ F1 ( & )
Lo STEP 5 aggiunge l'elemento funzionale scelto, in modo tale che l'ingresso superiore risulti collegato. L'operando all'ingresso inferiore 2 non definito.
Editazione di schemi logici
Editazione di connettori
lnserimento
Accumulo di connettori
1 connettori ed i connettori negati (tabella 3-5) sono merker di appoggio in combinazioni binarie. Un connettore viene introdotto in FUP come un elemento funzionale. Se esso si trova dopo l'ul- timo blocco di un segmento, viene gestito e rappresentato come un'uscita.
All'uscita dell'elemento AND, il risultato intermedio deve essere acquisito da1 merker M 20.1:
1. Posizionare il cursore sull'ingresso dell'elemento succes- sivo epremere SHIFT F7 = Extra, F6 = Ins. Oriz. e F5 = Opel: Bin. e F4 = # .
2. Siglare il connettore, p. es. con M 20.1 (A) e premere il tasto di introduzione.
Un accumulo di connettori si ottiene quando
si posiziona il cursore su1 connettore e si preme nuovamente F5 = Oper. Bin. e F4 = # o F5 = / e si introduce la sigla del merkel; qui M 30.1.
Con l'inserimento implicito, il connettore introdotto prima, viene spostato di volta in volta di una riga verso il basso.
Connettore prima L'introduzione del connettore M 20.1 prima dell'uscita porta alla del1 'uscita rappresentazione (B).
E 10.0 Cursore all. + F6 (lns. orizz,)
E 10.1 17 J7f, , =+F5 , (OmBin,) + í 4 (#)
E 20.0 A1O.l
E 10.0
E 10.1 IrL ,M 30.1 # M 20.1
/ E 20.0 A1O.l
(A) M20.1 (B)
Un connettore viene cancellato posizionando il cursore e pre- mendo DEL.
Editor
Funzioni complesse
Per la rappresentazione delle operazioni non elementari in FUP, riassunte nella tabella 3-6:
1. Tutte le operazioni da (1) a (10) nella tabella 3-5 vengono rappresentate con caselle in cui a sinistra si trova l'operando prima dell'elaborazione ed a destra il risultato. Nelle caselle stesse STEP 5 introduce l'operazione selezionata col tasto funzionale.
2. Piu funzioni complesse possono essere combinate in un seg- mento. Per questo si deve prestare attenzione all'omogeneita del tipo di dati. Una combinazione di elementi funzionali complessi con elementi funzionali binari 2 possibile solo con l'elemento funzionale complesso "Confronto". Diramazioni in paralello non sono ammesse.
3. Alcuni elementi funzionali sono "allungabili", ci6 vuol dire che il numero degli ingressi pu6 essere aumentato, fino a quando l'operazione lo permette.
4. La funzione "shift/rotazione" (4) richiede nella casella l'in- troduzione del parametro di shift "n", ciok il numero di po- sizioni di bit, di cui il contenuto dell'operando deve essere shiftato verso destra o verso sinistra. Lo spostamento mas- simo possibile dipende da1 formato dell'operando, 16 o 32 posizioni.
5. Le funzioni "Aritmetica" e "Confronto" permettono di intro- durre, nella casella un altro tipo di operando. Preimpostato k sempre il tipo "numero in virgola fissa = F".
Avvertenza 11 tipo pu6 essere modificato solo una volta direttamente in se- guito al richiamo della casella.
Editazione di schemi logici
In "Editazione" con SHIFT e tasti funzionali oppure F5: = Oper. Bin. sono richiamabili le seguenti funzioni:
(1) Operazioni aritmetiche (2) Richiami di blocchi (3) Operazioni di caricamento e trasferimento (4) Shift e rotazione degli operandi a wordldoppia word (5) Operazioni di memorizzazione, binarie (6) Operazioni di conversione (7) Operazioni di confronto tra due operandi (8) Operazioni combinatorie (9110) Operazioni di tempo e conteggio
Tabella 3-6 Funzioni complesse in FUP
Operazione
Aritmet. ADD, SUB MULT, DIV
@er FBIFX) AND OR XOR
Blocchi SPA FB, SPB FB BA FX, BAB FX SPA ..., SPB ... A DB, AX DX
(8) Operazioni combinatorie, digitali: Combinazione AND, a word Combinazione OR, a word Combinazione OR esclusivo, a word
(2) Richiami di blocchi, e ciok FB assoluto, FB condizionato FX assoluto, FX condizionato OB, PB, SB assoluto, ... condizionato DB, DX
(3) Operazioni di trasferimento e di carica- mento Trasferimento e caricamento dell'operando
(4) Operazioni di SHIFT e rotazione SHIFT verso sinistra wordldoppia word SHIFT verso destra della word SHIFT verso des- tra wordldoppia word con segno Rotazione verso sinistra, destra
Convers (per FB/FX) DEF, KEW DUE KZW DED, KZD DUD FDG, GFD
Comparaz. ! = > < > = < = > <
Oper. Bin. ZR, ZV
Oper. Bin. SI, SV SE, SA SS
S R
Chiarimento
(6) Operazioni di conversione BCD->DUAL, gener. del compl. ad 1, a 16 bit DUAL->BCD, gener. del compl. a 2, a 16 bit BCD->DUAL, gener. del compl. a 2, a 32 bit DUAL->BCD, a 32 bit Virg. fissa -> Virg. mob., Virg. mob. -> Virg. fissa, a 32 bit
(7) Operazioni di comparazione (tra due ope- randi): Comparazione su "uguale", "diverso" Comparazione su "maggiore o uguale", "minore o uguale" Comparazione su "maggiore", "minore"
(9) Operazioni di conteggio(contatori): ll valore di conteggio incrementato , decrementato di 1
(10) Operazioni di tempo (temporizzatori): Start di un tempo con impulso, i. prolungato Start di un tempo come ritardo all7eccitazione/di- seccitazione Start di un tempo con ritardo all'eccitazione me- morkzata
(5) Operazioni di memorizzazione, binarie: Reset prioritario della memoria Set prioritario della memoria
Tasti
SHIFT F4 e
SHIFT F5 e
F5 e
F5 e
F5 e
(funzionali)
F1, SHIFT F1 F2, SHIFT F2 F3, SHIFT F3 F4 F5, F6
F1, F2 F3, F5 F4, F6
F1, F2
SHIiT Fl/F2 SHIFT F3/F5
SHIFT F4
SHIFT F6 SHIiT F7
Editazione di schemi logici
Operazioni aritmetiche
Esempio
(1) nella tabella 3-6 Le operazioni ADD, SUB, MULT, DIV combinano di volta a volta due operandi negli accumulatori 1 e 2 e generano un risultato nell'accumulatore 1. Le operazioni aritmetiche si possono mettere in cascata con altre funzioni complesse:
All'ingresso piu alto: - Operazioni aritmetiche - Operazioni di shift - Operazioni di conversione - Operazioni combinatorie, digitali
All'uscita: - Operazioni aritmetiche - Operazioni di spostamento - Operazioni di conversione - Operazioni di confronto - Operazioni combinatorie, binarie
La funzione aritmetica corrisponde alle istruzioni (AWL): - caricamento operando 1 - caricamento operando 2 - esecuzione dell'operazione scelta; - trasferimento del risultato nell'operando (ACCU 1)
Tipi di operandi : DW, EW. ..
Editazione di una operazione di somma di due numeri a virgola fissa:
1. Premere *** o F6 = Fine Segm. e quindi attivare SHIFT F l = Aritmet,
2. Scegliere l'operazione desiderata, qui F1 = ADD.
Lo STEP 5 emette la casella con gli ingressiluscite non definiti ed il formato dell'operando preimpostato " F .
????????? u????????? DW 12 ~ D W 14
Editor
3. Confemuzre il fomuzto operando con il tasto di i ~ u z i o n e . 4. Introdurre ilprimo operando, qui KF + 12345, e premere il
tasto di introduzione. 5. Introdurre il secondo operando, qui DW 12 e premere il ta-
sto di introduzione. 6. Denominare l'operando (DW 14), in cui deve essere trasfe-
rito il risultato, e concludere con il tasto di introduzione. 11 segmento ha ora la forma rappresentata a destra.
lnserimento di un Posizionare il cursore allungato tra i due ingressi, premere F3 = ingresso Ingresso e scrivere l'ingresso.
Cursore all. + F3 (lngr.) 1
DW 1 0 m / DWlO m
Aggiunta di un ingresso
Posizionare il cursore allungato sotto il bordo inferiore dell'ele- mento funzionale, premere F3 = Ingresso e scrivere l'ingresso.
""lo DW 12 QDWl4
/ ????????? DW 14 P
~ u r s . dÍ + F3 (Ingr.)
lnserimento di fun- Posizionare il cursore allungato su1 primo operando d'ingresso, zione complessa scegliere la funzione complessa, qui SHIFT F l = Aritmet. ed F l al1 'ingresso = ADD e scrivere il campo.
Cursore all. + Shifi F1 (Aritrnet.) Y + F1 ( ADD)
BY?& fl DWlO fl
Editazione di schemi logici
lnserimento di una Posizionare il cursore allungato sull'operando d'uscita, scegliere funzione complessa la funzione complessa, qui SHIFT Fl = Aritmet. ed Fl = ADD e all'uscita scrivere il campo.
Richiami di blocchi
Esempio 1
(2) nella tabella 3-6 Con l'ausilio dei richiarni di blocchi nello STEP 5, che rendono possibile, da un qualsiasi blocco, il richiamo di ulteriori blocchi nel programma utente, 2 semplice realizzare un programma strutturato. Un richiamo di blocco viene rappresentato in FUP con una casella. Per ogni segmento 6 possibile richiamare un solo blocco.
In un segmento vuoto introdurre un richiamo direttamente tramite softkey.
Richiamo condizionato di un blocco di programma
1. In un segmento vuoto premere SHIFT F2 = Blocchi e SHIFT F4 = SPB ....
2. Introdurre gli operandi d'ingresso, qui E 10.1 ed E 10.2. Introdurre il blocco di destinazione a destra e concludere con il tasto di introduzione. ???????m
Editor
Esempio 2
Esempio 3
Operazioni di caricamento e trasferimento
Richiamo assoluto di un blocco di programma
1. In un segmento vuoto premere SHIFT F2 = Blocchi e SHIFT F4 = SPB ....
2. Introdurre il blocco di destinazione a destra e concludere con il tasto di introduzione.
Richiamo assoluto di un FB in un segmento vuoto
1. Premere SHIFT F2 = Blocchi e F l = SPA FB.
L'editor emette il "bordo superiore" del blocco col cursore nel campo della sigla.
2. Introdurre il nome del blocco richiamato, qui FB 10. 11 blocco funzionale viene visualizzato nella forma rappresentata a sinistra con i suoi operandi formali.
3. Premendo il tasto di introduzione si salta nei campi succes- sivi.
FB 10 FB 10
?????????
NUM
11 segmento assume la forma rappresentata a destra.
(3) nella tabella 3-6 La funzione viene rappresentata con una casella , in cui a sinistra si trova l'operando ed a destra il risultato. La funzione SHIFT F3 = Spostam. e F7 = LIT corrisponde alle istruzioni (AWL):
Dopo la creazione della casella (vedere sopra) si devono intro- durre soltanto i due operandi preimpostati tramite [?????l.
Editazione di schemi logici
Operazioni di shift (4) nella tabella 3-6 e rotazione Le operazioni di shift e di rotazione appartengono alle operazioni
complementari (solo FBIFX). Un'operazione di shift/rotazione viene rappresentata in un segmento vuoto con una casella, in cui a sinistra si trova l'operando nell'ACCU 1 prima della operazione di shift ed a destra il risultato.
Esempio
Dopo aver premuto il tasto SHIFT F3 = Spostam., ed attivato la funzione desiderata nel secondo livello di tasti, lo STEP 5 crea la casella "non definita" in cui 6 registrata la funzione scelta. 11 cursore dei caratteri lampeggia sotto il parametro "n". Introdurre qui il numero di posizioni di bit di cui deve essere shif- tato il contenuto dell'operando. Alla funzione corrispondono le istruzioni (AWL):
- caricamento dell'operando - shiftlrotazione dell'operando di "n" posizioni di bit - trasferimento del risultato dell'operando (ACCU 1).
Shiftare l'operando d'ingresso EW 12 di 7 posizioni a destra e trasferirlo nella DW 12.
1. Premere *** oppure F6 = Fine Segm. e quindi attivare SHIFT F3 = Spostam.
2. Scegliere l'operazione desiderata, qui Fl = SRW Lo STEP 5 emette la casella ( a sinistra).
3. Posizionare il cursore sulparametro "n " nella casella, qui O, ed introdurre la cifra "7".
4. Introdurre la sigla dell'operando di ingressoluscita.
Avvertenza Una successiva modifica del parametro "n" non 6 possibile.
Editor
Operazioni di (5) nella tabella 3-6 memorizzazione Con la funzione di memorizzazione il RLC viene memorizzato in
modo statico all'esterno del processore. 11 comportamento della funzione di memorizzazione viene fissato col richiamo, scegliendo, dopo aver premuto F5 = Oper. Bin., nel secondo livello di tasti, F6 = "Set prioritario" ed F7 = "Reset prioritario". Lo STEP 5 introduce di volta in volta in lato nella casella l'operando con effetto prioritario. La funzione di memorizzazione viene rappresentata come una casella con due ingressi ed una uscita, S 6 l'ingresso di set, R 6 l'ingresso di reset e Q 2 l'uscita. In un segmento pu6 essere inserita, di volta in volta, solo una funzione di rnemorizzazione.
Alla funzione di memorizzazione corrispondono le seguenti istru- zioni (AWL):
- U (N) 1. operando d'ingresso - S (R) operando - U 2. operando d'ingresso - R (S) operando - U (N) operando
- - - operando (assegnazione)
Tipi di operando: M m.n, A m.n, D m.n ... La funzione di memorhazione reagisce in modo seguente alle va- riazioni dei segnali d'ingresso, a seconda della scelta della funzione:
Dopo aver premuto F5 = Oper. Bin. e, nel secondo livello di tasti, la funzione desiderata, lo STEP 5 crea, nella posizione del cur- sore allungato in un segmento in FUP, una casella "non definita".
Stato all'uscita Q
Il vecchio stato rimane memorhato
o 1
1 per set prioritario
O per reset prioritario
Stato all'ingresso
S
O
o 1
1
R
O
1
o 1
Editazione di schemi logici
Esempio Editazione di una funzione di memorizzazione con set prioritario.
1. *** o F6 = Fine Segm., e quindi premere F5 = Oper. Bin. ed F7 = S.
?????????
Operazioni di conversione
2. Introdurre la sigla dell'operando della cella di memoria, qui M 1.0 e premere il tasto di introduzione.
3. Introdurre gli operandi d'ingresso, qui rispettivamente E 2.1 ed E 2.2. Abbandonare il campo di introduzione corrispon- dente con il tasto di introduzione.
4. Introdurre l'uscita (Q) per l'interrogazione dello stato del segnale binario, qui A 14.0 e premere il tasto di introduzione e poi Conferma.
(6) nella tabella 3-6
Le operazioni di conversione (DUAL - BCD, complemento ad 1 ed a 2) appartengono alle operazioni complementari (solo FB, FX). Un'operazione di conversione viene rappresentata con una casella, in cui si trova l'operando nel17ACCU 1 prima della conversione ed a destra il risulíato. Esse si possono mettere in cascata all'ingresso ed all'uscita con altre funzioni complesse. Dopo aver premuto il tasto funzionale SHIFT F4 = Convers. e la funzione desiderata nel sec- ondo livello di íasti, lo STEP 5 crea la casella in cui 2 registraía l'operazione scelía. AUa funzione corrispondono le istruzioni:
Tipi di operando: DW, DD, IW. .. Dopo la creazione della casella (vedere sopra) si devono intro- durre solo i due operandi preimpostati con [?????l.
Editor
Operazioni di comparazione
(7) nella tabella 3-6 Le operazioni di comparazione combinano due operandi digitali negli ACCU 1 e ACCU 2 in un risultato binario nel17ACCU 1. Esse si possono mettere in cascata all'ingresso ed all'uscita con altre funzioni complesse. Alla funzione corrispondono le istruzioni (AWL):
Un'operazione di comparazione viene rappresentata in un seg- mento vuoto con una casella, in cui a sinistra si trovano gli ope- randi nell'ACCU 1 e 2 ed a destra il risultato logico.
Dopo aver premuto SHIFT FS = Confronto e la funzione deside- rata nel secondo livello di tasti, lo STEP 5 crea la casella "non definita", in cui 6 introdotta la funzione desiderata.
Nella casella si trova a sinistra l'operazione di comparazione scelta (! =, ><, >=, >, <=, <) ed a destra il formato degli ope- randi:
F = numero in virgola fissa (16 bit) D = doppia word (32 bit) G = numero in virgola mobile (32 bit)
Esempio
Avvertenza 11 tipo pu6 essere modificato solo una volta direttamente in se- guito al richiamo della casella.
Editazione di un'operazione di comparazione tra due numeri in virgola fissa.
1. *** o F6 = Fine Segm., e quindi attivare SHIFT FS = Con- fronto.
2. Scegliere l'operazione desiderata, qui F2 = > < Compara- zione su "diverso ".
Editazione di schemi logici
Lo STEP 5 emette la casella con ingressi/uscite "non definiti" ed il formato dell'operando preimpostato "F".
3. Confermare il formato dell'operando premendo il tasto di introduzione.
4. Introdurre il primo operando, qui KF + 100, e premere il tasto di introduzione.
5. Introdurre il secondo operando, qui D W 34, e premere il tasto di introduzione.
6. Spostare il cursore verso derstra e denominare l'operando a cui deve essere attribuito il risultato, qui M 12.1 e conclu- dere con il tasto di introduzione.
11 segmento ha ora la forma rappresentata sotto.
Operazioni combi- (8) nella tabella 3-6 natorie digitali Le operazioni combinatorie digitali appartengono alle operazioni
complementari (solo FB, FX). Esse si possono mettere in cascata all'ingresso ed all'uscita con altre funzioni complesse. Gli operatori AND, OR, XOR combinano, di volta in volta, due operandi digitali negli ACCU 1 e ACCU 2 in un risultato nel17ACCU 1. Le funzioni corrispondono alle istruzioni:
- caricamento dell'operando 1 (DW, EW, FW. ..), - caricamento dell'operando 2 (DW, EW, FW. ..), - combinazione degli operandi a word (UW, OW, XOW), - trasferimento del risultato nell'operando (DW, EW, FW. ..).
Editor
Esempio Combinazione AND a word di due operandi.
1. *** o F6 = Fine Segm. e quindi attivare SHIFT Fl = Arit- met.
2. Scegliere la funzione desiderata, qui F5 = AND.
Lo STEP 5 emette la casella con gli ingressiluscite "non definiti" ed il formato preimpostato "UW".
3. Introdurre il primo operando, qui E W 124, e premere il tasto di introduzione.
4. Introdurre il secondo operando, qui MW 10 e premere il tasto di introduzione.
5. Denominare l'operando in cui bisogna trasferire il risultato, qui D W 16 e premere il tasto di introduzione.
11 segmento ha ora la forma rappresentata sulla destra.
Editazione di schemi logici
Operazioni di conteggio
(9) nella tabella 3-6 Un'operazione di conteggio viene rappresentata come una casella. L'operando del contatore si trova sopra la casella. A seconda della scelta nel secondo livello di tasti, Fl = contatore "Indietro", F2 = contatore "Avanti"", il primo degli ingressi del contatore 6 per il conteggio indietro ZR o per il conteggio in avanti ZV ed il secondo ingresso 2 di volta in volta complementare. Questo 6 condizionato dall'esigenza che il primo ingresso di un contatore deve essere, nella rappresentazione, sempre connesso.
Dopo aver premuto F5 = Oper. Bin. e la funzione desiderata nel secondo livello di tasti, lo STEP 5 crea una casella "non definita" con i seguenti ingressiluscite:
ZR Decrementa di 1 il valore del contatore quando il RLC, a questo ingresso, cambia da O ad 1 (fronte di salita).
ZV Incrementa di 1 il valore del contatore quando il RLC, a questo ingresso, cambia da O ad 1.
S 11 valore di conteggio acquisice il valore all'ingresso ZW quando a questo ingresso di "set" 2 presente un fronte positivo (O + 1).
ZW Valore da impostare nel contatore, codificato in decimale (BCD) O ... 999, tipi operandi: KZ, EW, MW, AW, DW.
R 11 contatore viene resettato a O, quando a questo ingresso 6 presente una stato. L'uscita Q viene impostata a " 0 .
DU Contenuto attuale del contatore, codifica duale.
DE Contenuto attuale del contatore, codifica BCD.
Q L'uscita visualizza, con uno stato di segnale binario, se il contenuto del contatore 2 zero = "O" opp. > zero: = "1".
Operando contatore: Campo di conteggio:
Editor
Esempio Editazione di una funzione di "conteggio in avanti".
1. *** o F6 = Fine Segm. e quindipremere F5 = OpezBin. e F2 = ZV
Lo STEP 5 emette una casella con ingressi/uscite non definiti.
2. Introdurre l'operando (Zl O) e premere il tasto di introdu- zione.
3. Introdurre l'operando per ZV qui E 32.0, premere il tasto di introduzione.
4. Tramite DEL saltare l'operando per ZR.
5. Introdurre l'operazione per impostare il contatore, qui M 2.0 epremere il tasto di introduzione.
6. Introdurre il valore di conteggio, qui KZ 255, e premere il tasto di introduzione.
7. Ingresso di reset, qui introdurre operando E 32.1, e premere il tasto di introduzione.
8. Introdurre il trasferimento del valore di conteggio negli ope- randi D W 64 e DW 66 e premere il tasto di introduzione.
9. All'uscita Q: F4 = -0- , introdurre M 12.1 e premere il ta- sto di introduzione.
Editazione di schemi logici
Operazioni di (10) nella tabella 3-6 temporizzazione Con le operazioni di tempo vengono eseguite e controllate tramite
programma le sequenze temporali. L'andamento della funzione temporale viene fissato col richiamo, scegliendo, dopo aver premuto F5, la funzione desiderata nel secondo livello di tasti con SHIFT Fl ... F5. STEP 5 introduce questo andamento, in modo sirnbolico all'ingresso di start nella mella. L'operando del temporizzatore si trova sopra la mella. Una funzione temporale viene awiata se il RLC all'ingresso di start cambia. Con un ritardo alla diseccitazione (SA) il RLC deve carnbiare da 1 a O, in tutti gh alhi m i da O ad 1. 1 parametri all'ingresso di start hanno il seguente sigmficato:
1 Simbolo 1 Tasto 1 Simificato
1 1 - - - 1 SHZFT F l (SI) 1 Start come impulso I
1 O ! - !T 1 SHZFT FS (SA) 1 Start come ritardo alla diseccitazione 1
1 - - V
l ! - ! O
11-!S
Dopo aver premuto F5 = Oper. Bin. e la funzione desiderata nel secondo livello di tasti, lo STEP 5 crea una casella "non definita" con i seguenti ingressi Iuscite:
SHZFT F2 (SV)
SHZFT F3 (SE)
SHZFT F4 (SS)
"Simbolo" Operando per l'avviamento della funzione di tempo (il sim- bolo corrispondente alla funzione di tempo si desume dalla soprastante tabella)
Start come impulso prolungato
Start come ritardo all'eccitazione
Start come ntardo all'eccitaz. mem.
TW Ingresso per l'introduzione della durata del tempo Tipo di operando: KT, EW, DW ... La durata del tempo 2 composta da un valore di tempo e da una base tempi. Ii valore di tempo rappresenta il numero di periodi di tempo, in cui la funzione dura. La base tempi indica con quale cadenza temporale il valore di tempo viene modificato. p.es. KT = n i ; n = valore di tempo: O ... 999; i = base tempi : O = 0.01s, 1 = O.ls, 2 = ls , 3 = 10s.
Ingresso di reset della funzione di tempo: quando l'operando assume il valore 1, il tempo e Q = 0.
Editor
Esempio
DU Valore di tempo attuale, codifica duale.
DE Valore di tempo attuale, codifica BCD.
Q L'uscita indica con uno stato di segnale binario se il tempo scorre (Q = 1) o non scorre, ciok trascorso, (Q = O). Numero del temporizzatore: T O ... T 255
Editiazione di una funzione tempo con ritardo alla diseccitazione.
1. Premere *** o F6 = Fine Segm. e quindi F5 = Oper. Bin. e SHIFT F5 = SA.
2. Introdurre il numero del temporizzatore, qui T 20 epremere il tasto di introduzwne.
3. Introdurre l'operando per attivare la cella del temporizza- tore, qui introdurre E 20.0 e premere il tasto di introdu- zione.
4. Introdurre la durata di tempo KT 100.1 (1 Os) e premere il tasto di introduzione.
5. Ingresso di reset, qui introdurre E 20.3, epremere il tasto di introduzione.
6. Introdurre il trasferimento del valore del temporizzatore negli operandi DW 20 e DW 22, concludere ogni volta con il tasto di introduzwne.
7. All'uscita introdurre M 22.1 e confermare.
Editazione di blocchi dati
3.3.5 Editazione di blocchi dati
1 blocchi dati contengono dati fissi o variabili, i quali opera il programma utente.
11 titolo del blocco ed i commenti alle righe vengono memorizzati nel relativo blocco commento DKDKX. Un commento del blocco viene memorizzato dallo STEP 5 nel blocco di documen- tazione DBDO.nnn/DXDO.nnn.
Entrambi i tipi di blocco di commento sono creati automatica- mente con la "conferma" del D B P X editato. Essi non vengono trasferiti in AG o su EPROM/EEPROM. Sebbene l'editazione sia possibile anche direttamente in questi blocchi di commento, si consiglia di effettuare l'introduzione dei titoli e dei testi di com- mento nella DBIDX, poiche qui sono riconoscibili tutte le asso- ciazioni.
Dopo l'introduzione durante l'editazione di un blocco dati, le singole funzioni dell'editor sono descritte in ordine alfabetico.
Scelta editor 1. E visualizzato il box di comando, nel quale ci si muove e si seleziona @gura 3-23). Se si vuole editare o elaborare un blocco dati, bisogna introdurrlo in modo
assoluto (p.es. DB 15) o col suo nome simbolico.
Se si vuole ricercare in uno o piil blocchi dati una determi- nata parola dati, introdurre nella lista blocchi il blocco o i
nel File-Programma in AG blocchi (max.6) in assoluto o un blocco simbolico, in cui si
deve eseguire la ricerca. 11 numero della parola dati cercata, p.es. 123, va introdotto in (2).
Una lista delle possibili introduzioni 6 data dallo STEP 5, premendo SHIFT F8 = Help. Se si vuole editare un blocco dati gii esistente, bisogna sceglierlo tramite ;. Box di scelta blocco. 11 box di scelta blocco si richiama col tasto F3 = Scelta.
Editor
Emissione dalla 2. Qui si pu6 introdurre un numero di parola dati. 11 campo si parola dati (D W ) abbandona col tasto di introduzione o selezionando un altro
campo col mouse.
11 numero della parola dati viene ricercato in tutti i blocchi dati indicati.
Editazione blocchi dati STEP 5
Figura 3-23 Editazione di blocchi dati STEP 5
Selection
Blocco : [ 1
Emissione da DW : [ o 1
Ricerca nel File-Programma
(1)
(2)
Scelta editor con 1. E visualizzato il box di comando, nel quale ci si muove e si ricerca seleziona @gura 3-24). Se si vuole editare o elaborare un
blocco dati, bisogna introdurrlo in modo assoluto (p.es. DB 15) o col suo nome simbolico.
Se si vuole ricercare in uno o piij blocchi dati una determi- nata parola dati, introdurre nella lista blocchi il blocco o i blocchi (max.6) in assoluto o un blocco simbolico, in cui si deve eseguire la ricerca. Una lista delle possibili introduzioni 2. data da110 STEP 5, premendo SHIFT F8 = He@.
1 blocchi dati si possono selezionare tramite il + Box di scelta blocco. 11 box di scelta blocco si richiama col tasto F3 = Scelta.
Editazione di blocchi dati
2. Qui si pu6 selezionare un tipo di blocco dati o tutti i blocchi dati, evitando cosi l'introduzione della lista dei blocchi.
Emissione dalla (3) Qui si pu6 introdurre il numero della parola dati da cercare. parola dati (DW) 11 campo si abbandona col tasto di introduzione o selezio-
nando un altro campo col mouse.
11 numero della parola dati viene ricercato in tutti i blocchi dati indicati.
Editazione blocchi dati STEP 5 con Ricerc
1 File-Programma : C: XXXXXXST.SSD l
Figura 3-25 Editazione blocchi dati STEP 5 con ricerca
Scelta /---
(X) Lista blocchi : [ op. tutti:
1 1
( ) DB ( ) DX ( ) Tutti blocchi
Emissione da DW : [ 0 1
Campi d'introduzione dell'editor DB
(1)
(2)
(3)
(1) Campo DB Visualizza il numero del DB (qui: DB2), indicato compilando il box di comando.
(2) File-Pro- Campo con l'indicazione del drive e del nome del file programma gramma (qui: C: con file programma DATI@ @ST.SSD).
(3) Campo BIB In questo campo si pu6 indicare un numero di biblioteca del DB con un massimo di 5 cifre (da O a 99999).
(4) Campo LUN Emissione della lunghezza del blocco in word, compresa la testata. Dopo la barra si trova la lunghezza della intestazione del DB. Dopo ogni introduzione completa di una riga, la lunghezza viene aggior- nata. La figura 3-26 mostra il campo di editazione dell'editor DB con i tasti funzionali del menii principale e l'emissione di un blocco dati.
Editor
La figura 3-25 mostra il campo di editazione dell'editor DB con i soft key del menu principale e l'emissione di un blocco dati.
(1) (2) (5) (3) (4)
\ \ \ / /
KF = - 32768; KF = +32767; KG = - 1469368 - 38; KG = +1701412+39;
KY = 000,001; KY = 255,255; o indirizzo di un DB KM = 00000000 00000000;
Figura 3-27 Campi d'introduzione dell'editor DB
(5) Campo titolo Qui si pu6 introdurre un titolo per il blocco dati della lunghezza mas- sima di 32 caratteri.
(6) Campo del nu- Emissione del numero della parola dati (DW) da elaborare. Per i for- mero D W mati che comprendono piu parole dati, viene emesso il numero della
DW piu bassa. Si pu6 saltare all'ultima parola dati del blocco dati se si introduce il numero dell'ultima parola dati o un numero pagine.
(7) Campo ": " In questo punto, come nel campo formato, si possono inserire o can- cellare righe tramite i tasti funzionali. Non appena si abbandona, col cursore, la riga interessata, vengono aggiornati tutti i numeri delle DW successive.
Editazione di blocchi dati
(8) Fattore di Con l'ausilio del fattore di ripetizione, si pu6 duplicare un blocco con ripetizione un massimo di 12 parole dati dello stesso formato. 11 fattore di ripeti-
zione indica quante volte le parole dati marcate devono essere ripe- tute nel DB. 11 fattore di ripetizione piu alto 6 255. Per la duplica- zione sono comprese tutte le parole dati, partendo da1 fattore di ripe- tizione fino alla posizione del cursore, incluso. Lo STEP 5 aggiorna automaticamente i numeri delle DW successive. 1 commenti delle parole dati non vengono duplicati, essi rimangono nella posizione originaria. Prima dell'esecuzione, l'editor DB controlla se le parole dati da du- plicare, piu le parole dati gia esistenti, superano il numero massimo di 2043 parole dati (senza la testata del DB). Se cosi 6, lo STEP 5 emette la segnalazione: "Memoria o buffer interno pieno". Pertanto la funzione non viene eseguita.
(9) Campo del for- In questo campo si introduce il formato di parole dati desiderato. Se mato un formato 6 gia introdotto, questo si pu6 sovrascrivere. Se un for-
mato non 2 rappresentabile, appare l'identificazione "F" nel campo di errore del formato. Per la conversione di un formato che necessita di piu parole dati (KG), la successiva parola dati viene anch'essa convertita. Se si possono rappresentare insieme piu parole dati (C, KC), viene modificata solo una parola dati.
(10) Campo di Introdurre qui i dati nel formato attuale. Se durante la modifica del editazione formato si incontrano dati non interpretabili nel campo di errore
viene segnalato " F .
(11) Campo di er- Una "F" in questo campo identifica un errore nel formato indicato, rore di formato durante l'interpretazione della parola dati.
(12) Campo di vi- Per i formati dei dati che necessitano di piu parole dati, (KC, C, KG), sualizzazione un commento che 2 associato a parole dati successive, non pu6 essere commento emesso su1 video. Una "K" in questo campo identifica il commento"
soppresso".
(13) Campo del Introdurre qui, se si desidera, per ogni parola dati un testo della lung- commento hezza massima di 32 caratteri. Dopo il trentaduesimo carattere, il
cursore salta indietro all'inizio di questa riga di commento. La riga di commento si abbandona con il tasto di introduzione. Lo STEP 5 emette il commento "soppresso" solo dopo la modifica del formato dei dati.
Editor
Tasti funzionali nel menu principale
F Riga lnd. F Titolo F Commento F Help
F7 = Conferma
F8 = Interruz.
SHZFT F2 = Nr. Bib.
6 7 Conferma 8 Interruz.
Inserimento del commento di una parola dati, ci6 vuol dire spostare tutto il campo dei com- menti di una riga verso il basso.
Cancellazione del commento di una parola dati, viene spostato tutto il campo dei com- menti di una riga verso l'alto.
Inserimento di un formato, ci6 vuol dire spo- stare tutto il campo dei formati di una riga verso il basso.
Cancellazione di un formato, viene quindi spostato tutto il campo dei formati di una riga verso l'alto. Nell'ultima riga di un DB con formato "KG, questa funzione viene eseguita solo se si esegue precedentemente una conver- sione KM.
Test del numero in virgola mobile: il numero in virgola mobile che si trova nel campo dati viene emesso in esadecimale nella forma: "es- ponente (1 byte) e mantissa (3 byte)". Si ab- bandona con Conferma.
11 blocco dati viene memorizzato nel file pro- gramma preimpostato.
Conclusione dell'editazione senza memoriz- zazione.
Introduzione del numero di biblioteca.
Editazione di blocchi dati
SHIFT F4 Shift di una riga verso il basso. = Riga Av.
SHIFT F5 Shift di una riga verso l'alto. = Riga Ind.
SHIFT F6 Titolo del blocco. = Tito10
SHIFT F7 Commento del blocco. = Commento
SHIFT F8 Visualizazzione dei chiarimenti relativi ai tasti = Help funzionali.
Costituzione di un Un blocco dati creato con l'editor viene memorizzato nel file blocco dati programma preimpostato (- Progetto) ed 2 costituito dalle
seguenti parti:
1. Intestazione del blocco
2. Testata del blocco
3. Corpo del blocco ed eventuali
4. Commenti
Di questi solo la testata del blocco (2) ed il corpo del blocco (3) sono trasferiti nella memoria AG, durante il caricamento del pro- gramma STEP 5.
lntestazione del L'intestazione del blocco contiene i formati dei dati delle parole blocco dati indicate nel corpo del blocco. La lunghezza dell'intestazione
dipende da1 numero e da1 cambio di formati nel DB. Per un DBn lo STEp 5 crea un DVn, per un DXn un DVXn. Cancellando un DB o DX viene cancellata automaticamente la corrispondente intestazione del blocco.
Se durante il trasferimento di un blocco dati dalla memoria AG o da un modulo EPROMIEEPROM nel file programma preimpo- stato, l'intestazione del blocco non esiste, su1 video appare la se- gnalazione: "Intestazione blocco non esistente" ed una riga con i formati da scegliere. Si pu6 cosi impostare il formato dei dati desiderato.
Intestaz.
File programma Memoria AG
Testata del blocco La testata del blocco ha sempre una lunghezza di 5 parole dati, in cui il dispositivo di programmazione memorizza:
- l'identificazione di inizio blocco - il tipo di blocco (DB, DX) - il numero del blocco (numero tra O e 255) - l'identificazione del dispositivo di programmazione - il numero di biblioteca (numero tra O e 99999) - la lunghezza del blocco (incl. lungh. testata del blocco)
ldentificazione blocco
1 d i b i b l i o t e c a 1 1 5Paroledati Lung. blocco con test. (num. parole)
4 1 5 5
) Corpo del blocco max. 2043 parole dati
Editazione di blocchi dati
Corpo del blocco 11 corpo del blocco contiene, in ordine crescente, le parole dati, iniziando con la parola dati O. Ogni parola dati occupa una word (16 bit) nella memoria. Con queste parole dati pu6 operare il pro- gramma utente.
Un DB editato comprende fino a 2043 parole dati. Al contrario, un blocco dati creato nel programma utente, pu6 contenere al massimo 4091 parole dati. La possibile lunghezza di un blocco dati dipende anche dalla capacita della memoria dell'AG.
Editazione del commento del blocco
1 commenti del blocco sono testi con cui si possono commentare i blocchi dati. 11 numero di caratteri di tutti i commenti blocco 6 massimo 16 k. 1 commenti blocco vengono memorizzati in un file di documentazione (File-Dok):
- il blocco ed il file di documentazione vengono memoriz- zati nel file programma preimpostato. Si possono memo- rizzare al massimo 255 file di documentazione, in un file programma sotto SS-DOS.
- i file di documentazione non vengono trasferiti in AG o su modulo EPROMIEEPROM.
- il numero del blocco ed il numero del file di documenta- zione sono legati tra loro, p. es. al DB 15 appartiene il DBDO.015.
- ai blocchi sono associati i file di documentazione e con- trassegnati col carattere " # all'inizio del nome del file: DBn + #DBDO.nnn DXn + #DXDO.nnn
Avvertenza Un cambio pagina si genera col carattere di comando della stam- pante $EJECT. Questa stringa di caratteri deve essere scritta in lettere maiuscole, altrimenti lo STEP 5 non riconosce il co- mando. Se si 2 scritto solo il carattere "dollaro", da questo punto in poi il commento del segmento non viene piii stampato.
Editor
Premessa
Procedimento
lnserimento caratteri
Cancellazione caratteri
Nelle "Impostazioni" 2 stato scelto "Commenti: Si" (+ Progetto). E emesso su1 video il menu principale dell'editor DB. 11 DB deve contenere come minimo una parola dati (DW).
1. Attivare SHZFT F7 = Commento o premere due volte il ta- sto COM Lo STEP 5 apre il campo di editazione vuoto per il com- mento del blocco o con un testo gii esistente. Con ci6 l'edi- tor esegue un'associazione del testo al blocco, creando auto- maticamente una stringa di 7 caratteri "$1 @". Questa stringa di caratteri non deve essere cancellata o mo- dificata, altrimenti lo STEP 5 non pu6 piii associare il com- mento del blocco al rispettivo blocco dati.
2. Editare il testo con la tastiera alfanumerica.
3. Concludere ogni riga con il tasto di introduzione. La fine della riga viene marcata con una freccia verticale. Quando si fanno introduzioni di testo "a piu righe", alla fine di ogni riga viene automaticamente settato il ritorno a capo.
Con FI = Inserim.lSovrascr. si cambia il modo di scrittura. Viene visualizzato sempre il modo selezionabile.
1. Posizionare il cursore nel punto del testo, in cui si deve ese- guire l'inserimento.
2. Premere FI = Inserim. ed inserire il testo.
3. Concludere l'inserimento: F8 = Ritorno opremere Con- ferma.
-S
FWm#H4 1 Sovrascr.
1. Posizionare il cursore sulprimo carattere da cancellare.
2. Premere il tasto F2 = Cancell.
3. Posizionare il cursore dopo l'ultimo carattere da cancellare.
4. Attivare F2 = Cancell.
Editazione di blocchi dati
Conclusione commento blocco
Memorizzazione commento blocco lntroduzione del titolo del blocco
Premessa
lntroduzione del ti- tolo del Di3
Influenza sulla lunghezza dell'in- testazione del blocco
Premere F8 = Ritorno. Lo STEP 5 emette su1 video il blocco dati da editare. 11 testo in- trodotto fino a questo punto viene mantenuto. Memorizzando il blocco dati, lo STEP 5 memorizza alla fine anche il commento del blocco.
Premere Conferma.
Con il titolo del blocco si pu6 identificare il blocco stesso. Un titolo del blocco pu6 essere lungo al massimo 32 caratteri. Si possono utilizzare lettere minuscole e maiuscole, senza accenti.
11 titolo viene memorizzato nel blocco di commento per il rela- tivo DB, ed il suo nome viene associato automaticamente da110 STEP 5: DKn a DBn. 11 numero del blocco di commento corris- ponde p. es. al DB 123 corrisponde DK 123.
Nelle "Impostazioni" 6 stato scelto "Commenti : Si" (+Pro- getto). E emesso su1 video il menu principale dell'editor DB. Nel DB deve essere introdotta come minimo una parola dati (DW).
1. Premere SHIFT F6 = Titolo o premere il tasto COM. 11 cursore salta automaticamente nel campo del titolo del blocco.
2. Introdurre il testo o correggere un testo gih esistente.
3. Premere il tasto di introduzione. 11 titolo viene temporaneamente mantenuto, ma viene me- morizzato nel file programma solo memorizzando il blocco nel relativo blocco di commento.
La lunghezza dell'intestazione del blocco dipende da1 numero e dai cambi di formato dei dati. Se le parole dati (DW) con lo stesso formato vengono introdotte nel DB possibilmente una dopo l'altra e si evita di cambiare spesso il formato, l'intestazione del blocco risulta piu corta.
Editor
Esempio Punto di partenza: Cambi del formato dei dati: DWO/l=KH, DW2/3=KF, DW4=KH e DW5=KF. L'intestazione del blocco ha una lunghezza di 10 parole dati.
Per emettere i blocchi dati da AG deve esistere, nel file pro- gramma, la corrispondente intestazione del blocco, altrimenti lo STEP 5 emette la segnalazione: "Intestazione blocco non esi- stente". In questo caso si deve scegliere uno dei formati proposti (KM, KH, KY. ..).
lntroduzione del 11 numero di biblioteca 2 un numero di 5 cifre (da O a 99999) e nr. di biblioteca serve ad identificare il blocco STEP 5.
Premessa E aperto il blocco, in cui deve essere inserito il numero di biblio- teca. 11 corpo del DB deve contenere come minimo una parola dati.
Procedimento 1 Sremere SHZFT F2 = Nr. Bib. 11 cursore si trova ora nel campo BIB.
Editazione di blocchi dati
2. Introdurre il numero di biblioteca desiderato o modificare que110 indicato.
3. Abbandono del campo BIB: F7 = Conferma o Conferma. Se non si vuole introdurre nessun numero, abbandonare il campo con F8 = Interruz. o con ESC.
Modifica del 1 formati dei dati si possono modificare, posizionando il cursore formato de¡ dati su1 corrispondente campo del formato e sovrascrivendo.
Esempio 11 formato nella DW 1 deve essere modificato in una rappresenta- zione a bit.
1: KH = FFFF;
1. Posizionare il cursore su1 campo del formato.
2. Introdurre i caratteri KM.
Risultato:
1: KM = 11111111 11111111;
lntroduzione di Se nel file programma non esiste ancora nessun DB col numero parole dati (DW) del DB introdotto, lo STEP 5 segnala: "Elemento dati non
esistente". Lo STEP 5 attende l'introduzione delle parole dati (DW). Se il DB esiste, viene visualizzato a partire dalla DW O.
In un blocco dati (corpo) si possono introdurre al massimo 2043 parole dati (DW). Per i formati che comprendono piu parole dati, lo STEP 5 emette la parola dati piu bassa.
Editor
Premessa
Procedimento
Esempio 1
Valore limite Sigla formato
Inferiore Superiore
La seguente tabella mostra il numero di parole dati (DW) che vengono occupate dai cosiddetti formati.
Formato DW occupate
KH, KF, KT, KC, KY, KM
KC, C da 1 a 12
*) Con alcune numeri in virgola mobile possono subentrare errori di arrotondamento.
Menu principale dell'editor DB.
1. Introdurre il formato dati desiderato nel relativo campo. Lo STEP 5 aggiunge automaticamente il segno di "uguale".
2. Dopo il carattere di "uguale" introdurre i dati secondo il formato indicato.
Lo STEP 5 aggiunge automaticamente un "punto e virgola" ed emette la successiva riga di editazione, in cui 2 ripetuto il formato dati scelto.
L'introduzione di formato dati diversi viene spiegato nei seguenti esempi.
Numeri esadecimali: In DW O si deve introdurre KH = 0000 e in DW 1 KH = FFFE 1. Introdurre i caratteri KH.
Lo STEP 5 aggiunge automaticamente il segno di "uguale".
2. Introdurre i caratteri esadecimali 0000. Lo STEP 5 conclude la riga ed emette la successiva con il formato " K H .
3. Introdurre i caratteri esadecimali FFFF. 11 cursore si trova ora sulla DW 2.
Editazione di blocchi dati
Esempio 2
Esempio 3
Numeri in virgola mobile: Nella DW 2 si deve introdurre il numero in virgola mobile -0,1469368*10-~~ e nella DW 4 il numero t 0,1701412*10~~. 11 cursore si trova sulla DW 2.
o: KH = 0000; 1: KH = FFFF; 2: K H = I
1. Posizionare il cursore su1 campo del formato. 2. Introdurre i caratteri KG. 3. Introdurre i valori -1469368 -38 e +1701412 t39
Risultato:
1: KH = FFFF; 2: KG = -146936&38; 4: KG = +1701412+39; 6: K G = I
Caratteri ASCII Dalla DW 6 si devono introdurre i caratteri Riga di testo con 25 car con formato KC e C nella DW 18 Fine. 11 cursore si trova sulla DW 6.
4: KG = t1701412t39; 6: K G = I
1. Posizionare il cursore su1 campo del formato. ( 6: 1 ) 2. Introdurre i caratteri KS. 3. Introdurre Riga di testo con 24 car; il cursore salta alla riga
successiva sulla D W 18. 4. Sovrascrivere il formato dati KC con C. Introdurre i carat-
teri FINE. 1 caratteri "FINE" sono caratteri ASCII e non significano fine blocco.
Risultato:
4: KG = t1701412+39; 6: KS = 'Riga testo con 24 car'; 18: -S = 'FINE' ;
Editor
Memorizzazione del Premere F7 o il tasto di Confenna. blocco 11 blocco dati viene memorizzato nel file programma preimpo-
stato.
lntroduzione dei commenti alle parole dati
Premessa
Procedimento
1 commenti delle parole dati sono testi, che si possono introdurre in ogni riga di un formato dati. Un commento della parola dati 6 lungo al massimo 32 caratteri. Si possono utilizzare lettere maiuscole e minuscole (senza accenti). 1 commenti delle parole dati vengono memorizzati nel blocco commenti per il relativo blocco. 11 nome del blocco commenti 2 associati automaticamente da110 STEP 5: DKn a DBn. 11 numero del blocco commenti corrisponde al numero del blocc, p. es. al DB 123 corrisponde il DK 123.
Nelle "Impostazioni" si 2 scelto "Commenti: Si" (+ Progetto). Su1 video viene visualizzato il menu principale dell'editor DB. 11 DB contiene come minimo una parola dati (DW).
1. Posizionare il cursore con SHZFT e cursore a destra nel campo del commento.
2. Introdurre un testo con un massimo di 32 caratteri o correg- gere il testo gia esistente.
Dopo l'introduzione di 32 caratteri il cursore salta automatica- mente all'inizio del campo commento.
3. Premere il tasto di introduzione.
Memorizzazione del Memorizzando per la prima volta il blocco dati con i commenti, commento viene creato automaticamente il blocco commenti.
Se il blocco commenti esiste gii, lo STEP 5 segnala: "DKn gii nel file destinazione, sovrascrivere?"
Con il tasto Conferma si memorizza il commento.
Editazione di blocchi dati
Duplicazione di Con questa funzione si pu6 duplicare un blocco di parole dati (da 1 parole dati (DW) a 12 parole dati di un (!) formato). Jl fattore di ripetizione "n" indica
quante volte le parole dati marcate devono essere ripetute nel DB. Come fattore di ripetizione si pu6 indicare un numero da 2 a 255. Per la duplicazione di un blocco di parole dati si deve prestare attenzione alla lunghezza massima di un DB (2043 parole).
Se le parole dati non stanno nel DB, lo STEP 5 segnala: "Memo- ria o buffer interno pieno". La funzione non viene allora eseguita.
Nella duplicazione si considera il blocco di parole dati originario, ci6 vuol dire che il blocco di parole dati da duplicare esistera n volte. 1 numeri delle parole dati successive vengono aggiornati. 1 commenti delle parole dati non vengono duplicati.
Quando si introduce un fattore di ripetizione ad una o due cifre, questo numero deve essere completato con dei blank o con il ca- rattere " e " o abbandonare il campo col tasto cursore a destra. Posizionare quindi il cursore sull'ultima parola dati che si deve riprodurre. Premendo il tasto di introduzione, la funzione viene eseguita.
Esempio Le parole dati (DW) 1 e 2 devono trovarsi due volte nel DB. Su1 video 6 emesso il menu principale dell'editor.
KH = 4BBB; KH = 4BBB;
KH = 001,255 KY = 8F1A KH = 4BBB;
1. Posizionare il cursore con SHIFT e cursore a sUtW.tm: dopo 1:. 2. Introdurre la cifra 2. 3. Posizionare il cursore a destra nel campo di editazione su1
numero 8, introducendo il carattere " e " e premendo due volte cursore a destra, oppure quattro volte cursore a destra oppure due volte blank e due volte cursore a destra.
Editor
4. Posizionare il cursore verso il basso su1 numero 4 nella DW2.
5. Duplicazione delle parole dati (DW): premere il tasto di introduzione.
lnterruzione della Premere ESC. funzione Se si interrompe la sequenza prevista tramite un'altra operazione,
il PG segnala: "Prima concludere il fattore di ripetizione!" La funzione, a questo punto, non pu6 essere eseguita, poich?. l'editor 6 nel modo "Ripetizione"; bisogna pertanto prima di tutto conclu- dere questa funzione.
Test di numeri in 1 numeri in virgola mobile sono numeri non interi positivi o virgola mobile negativi, che sono rappresentati come numeri esponenziali. Nel
PG si introduce come formato dati KG. Nella memoria AG essi occupano sempre due parole (32 bit). La mantissa occupa 3 byte, l'esponente 1 byte. Con la funzione F5 = Test-KG i numeri in virgola mobile si possono rappresentare e modificare nel formato esadecimale.
Premessa
Esempio
E emesso su1 video il menu principale de117editor DB. 11 DB con- tiene come minimo una parola dati (DW).
Test del numero in virgola mobile 0,1234567 +12 in formato esa- decimale. Nella parola dati (DW) 1 si trova il numero in virgola mobile.
1: KG = t1234567 +12
1. Posizionare il cursore su1 + della mantissa.
2. Premere F5 = Test-KG.
Accanto al numero in virgola mobile 6 ora visualizzato il suo va- lore in esadecimale: 1: KG = + 1234567t 12 25 72FA5F
Esponente Mantissa.
3. Conclusione della visualizzazione: premere ESC o Con- ferma.
Si possono modificare l'esponente e la mantissa in formato esa- decimale.
4. Conferma delle modijiche: premere Conferma. 5. Abbandono e perdita delle modifiche: premere ESC.
Editazione di blocchi dati
lnserimento righe Si ha la possibiliti tramite tasti di inserire o cancellare, nel DB, righe di DW e di commento:
Editor
Cancellazione righe
lato, i formati dei dati successivi ven-
Sfondo grigio = funzione possibile in questa posizione del cur- sore.
Avvertenza
Con F3 = Inser.-DF o F4 = Canc.-DF il contenuto di blocchi dati pu6 essere cambiato a causa di errori di arrotondamento se il formato KG 6 usato.
Editazione di maschere DB
3.3.6 Editazione di maschere DB
Editor Le maschere DB sono blocchi dati speciali per i controllori S5-135U e S5-155U. 1 parametri da introdurre dipendono dalla
Masch. DB CPU del controllore programmabile (AG). Queste maschere DB
File-Programma sono legate al ripettivo AG e non contengono commenti. in AG E DB 1 Essa contiene una lista degli ingressi e
Suddivisione peri- delle uscite digitali (periferie con relativi feria indirizzi dei byte da O a 127), i merker di
accoppiamento d'ingresso e uscita per S5-135U e la lunghezza del blocco tempo.
DX O Irnpostazioni di terminate funzioni del pro- per S5-135U gramma di sistema per S5-135U, p. es. per
l'elaborazione dell'awiamento dell'AG nel hnzionamento multiprocessore.
DX O Impostazioni di determinate funzioni del per S5-155U programma di sistema per S5-155U, p.es.
- -
nuovo avviamento, riavviamento, in&rrupt di processo etc.
Box di comando
Blocco : [DB 1
Figura 3-28 Maschere DB: editazione di blocchi
C79000-G8572-C820-01
Editor
Blocco
Suddivisione periferia DBI per il S5-135U
Impostazioni
(1) Qui si introduce il blocco dati in assoluto o in simbolico. 11 PG emette una lista delle possibili introduzioni se si preme SHIFT ed F8 = Help. 1 blocchi esistenti si possono richia- mare tramite il box di scelta blocco col tasto F3 = Scelta.
(2) Qui si sceglie a quale AG associare la maschera.
Nel funzionamento multiprocessore, ad ogni unita centrale bisogna associare gli ingressi ed uscite digitali, i merker di accoppiamento e la lunghezza del blocco temporizzatori. 11 PG emette pertanto su1 video una tabella in cui si possono introdurre le associazioni come numeri decimali. 1 valori numerici sono memorizzati nel DB senza spazi tra di loro.
Impostazioni per l'editazione: File-Programma: nome del file programma attuale. Funzionamento: "Online", se 2 collegato un AG o se si desidera editare direttamente in AG.
Informazioni relative alle "Impostazioni" : + Progetto.
Scelta dell'editor l. Selezionare il menu Editor.
2. Nel menu Editor selezionare "Maschere DB".
3. Dejinire se il blocco deve essere editato nel file programma o nell'AG.
4. Introdurre il blocco, per esempio DB l.
5. Selezionare il box di scelta "DB 1, Suddivisione periferia" ed introdurre come blocco DB l.
6. Confermare i valori.
11 PG emette la maschera di suddivisione periferia: ,- Y
1 valori contatori ammessi risultano da1 tipo di controllore pro- grammabile. Questo si pu6 ottenere dalla lettura del manuale del controllore programmabile. 11 cursore si trova nel primo campo di introduzione della ma- schera DB.
lntroduzione dei l. Posizionare il cursore nel campo in cui si deve introdurre un dati nuovo valore o sovrascrivere.
2. Introdurre il numero decimale con la tastiera. Dopo tre cifre, il cursore salta automaticamente nel succes- sivo campo. 11 tasto di introduzione comanda il salto alle successive righe.
lnserimento riga Posizionare il cursore sulla riga, prima della quale se ne deve inserire un 'ultra e premere l'inserimento verticale.
Cancellazione riga Posizionare il cursore sulla riga che deve essere cancellata epre- mere il tasto di cancellazione segmento.
Cancellazione Premere DEL o sovrascrivere con dei blank. caratteri Conferma Premere Conferma. maschera Esempio di compilazione di una maschera DB per S5-135U:
Figura 3-30 Esempio di compilazione di una maschera DB
Editor
DX O per S5-135U
Impostazioni
11 DX O contiene i dati di sistema S5-135U ed 2 associato in modo fisso al17AG come maschera DB. La parametrizzazione delle maschera si trova descritta nelle istmzioni di programmazione AG.
Impostazioni per l'editazione: File-Programma: nome del file programma attuale. Funzionamento: "Online", se 6 collegato un AG o se si desidera editare direttamente in AG.
Informazioni relative alle "Impostazioni": +- Progetto.
Scelta dell'editor l. Selezionare il menu Editor. 2. Selezionare "Maschere DB" nel menu Editor. 3. Scegliere se il blocco deve essere editato nel file programma
o in AG. 4. Introdurre il blocco, per esempio DX O. 5. Selezionare il box di scelta "DX O per S5-135Um . 6. Confermare i valori introdotti con OK o il tasto di introduz. 11 PG emette la maschera DXO:
/ Pararnetrizzazione DXO (AG S5 135U: CPU928B, CPU 928, CPU 922) DX O
Tipo di awiamento: 1 ( 1 = W con "Rete ON" (N = Nuovo Awiarnento, W = Riawiamento) 2 = N con "Rete ON"
2 = N con REM, Sincronizz. awiam. rnultiprocessore SI solo per CPU 928B)
Trasfer. blocco merker accoppiam. NO
Controllo errore indirizz. SI
Controllo tempo ciclo (X 10 MS) 15 (R-PROC.: 1 - 400
CPU 928: 1 - 600)
Numero celle ternpo 256 (R-PROC.: 0 - 128
CPU 928, -B: O - 256)
Precisione aritrnetica in virg. mobile 16-BIT-Mantissa , -B: 0 - 256) #Mantissa 24-Bit solo per CPU928#
F3 Selezionare, nella posizione del cursore, i possi- = Scelta bili parametri oppure
F3 Introduzione del parametro, nella posizione del = Inmduz. cursore, tramite tastiera.
F6 Passaggio alla pagina successiva o precedente. = Prosec.
F7 Acquisizione e memorizzazione delle introdu- = Conferma zioni.
F8 Ritorno al menii precedente. = Interruz.
1 valori dei contatori ammessi risultano da1 tipo di controllore programmabile. Questo si pu6 ottenere dalla lettura del manuale del controllore programmabile.
Nella maschera, i valori diversi dalla impostazione di base sono registrati in rosso, od in reverse. 11 cursore si trova nel primo campo di introduzione della maschera DB O.
DXO for S5- 135U pagina 2
Pararnetrizzazione DXO. (AG S5 135U: CPU 928B, CPU928, CPU922) DX O
Stop sistema su evento e 0 B di errore non esistente: Errore indirizz. (08 25) SI Errore ciclo (08 26) SI Errore conferrna (OB 23,24) NO Err. clock. (OB 33) SI Errore codice corn. (OB 27,29,30) SI Err. regolat. (OB 34) SI Err. temp.elab. (OB 19, 31, 32) SI
Elabor. allarrne processo LIVELLO come starl
Interrompibilita del programma utente su allarme: MODO 1 1 : Allarmi ai lirniti del blocco 2: Allarmi ai limiti istruzioni 3: Solo allarmi proc. ai lirniti istruz. 4: Solo allarmi proc. e regol. ai limiti istruz. X: (X=10, . . . 17) All. clock da OBlO - OBX e allarme regol-/proc.
ai lirniti istruzione #possibile solo per CPU 928, -B#
lntroduzione dei dati 1. Posizionare il cursore nel campo, in cui si vuole modificare un valore.
2. Selezionare iparametri con F3 = Scelta o, se nella riga dei tasti funzionali 2 visualizzato F3 = Introduz., introdurre i parametri con la tastiera.
3. Richiamo della seconda pagina della maschera DB: premere il tasto F6 = Prosec., ed introdurre iparametri come nella prima pagina.
4. Conferma DX 1: premere C o n f e m o abbandonare l'intro- duzione premendo il tasto di introduzione.
DX O per S5-155U
Impostazioni
11 DX O contiene i dati di sistema S5-155U ed 6 associato in modo fisso all'AG come maschera DB. La parametrizzazione delle maschera si trova descritta nelle istruzioni di programmazione AG.
Impostazioni per l'editazione: File-Programma: nome del file programma attuale. Funzionamento: "Online", se é collegato un AG o si desidera editare direttamente in AG.
Informazioni relative alle "Impostazioni" si trovano sotto + Pro- getto.
Scelta dell'editor l. Selezionare il menu Editor.
2. Selezionare la maschera DB nel menu "Editor".
3. Scegliere se il blocco deve essere editato nel file programma o nell'AG.
4. Introdurre il blocco, p. es. DX O
5. Selezionare il box di scelta "DX O per S5-155U".
6. Confermare i valori introdotti.
Editazione di maschere DB
11 PG emette la maschera DX O:
Funzionam.:
Awiam. con "RETE ON: 1 ( 1 = Riawiamento
2 = Nuovo Aw. 3 = Start manuale)
Comportamento riawiamento: 1 = Riawiamento 2 = Nuovo Aw. con memoria)
Numero celle tempo:
Controllo tempo ciclo ( x 10 ms ) :
Sincronizz. awiam. multiprocessore:
Trasferim. blocco merker accoppiam.: NO
Figura 3-31 Maschera DXO per S5-155 U, pagina 1
F3 Selezionare, nella posizione del cursore, i possi- = Scelta bili parametri oppure
F3 Introduzione del parametro, nella posizione del = Introduz. cursore, tramite tastiera.
F6 Passaggio alla pagina successiva o precedente. = Prosec.
F7 Acquisizione e memorizzazione delle introdu- = Confer?na zioni.
F8 Ritorno al menu precedente. = Interruz.
Nella maschera, i valori diversi dalla impostazione di base sono registrati in rosso, od in reverse. 1 valori dei contatori ammessi risultano da1 tipo di controllore programmabile.
Editor
DXO for S5- 155U pagina 2 /
Parametrizzazione DXO (S5 155U CPU 946 / 947) DX O
All. clock: l Elaboraz. all: clock : SI Priorita: 1
lntroduzione dei dati 1. Posizionare il cursore nel campo, in cui si vuole modificare un valore, p.es. Funzionamento SS-155U o SS-150U.
2. Selezionare iparametri con F3 = Scelta o, se nella riga dei tasti funzionali 2 visualizzato F3 = Introduz., introdurre i parametri con la tastiera.
3. Richiamo della seconda pagina della maschera DB: premere il tasto F6 = Prosec., ed introdurre iparametri come nella prima pagina.
4. Conferma DX O: premere C o n f e m o abbandonare l'intro- duzione premendo ESC = Interruz..
Software di parametrizzazione COM DBI
3.3.7 Software di parametrizzazione COM DBI
lntroduzione 11 software di parametrizzazione COM DB1 consente una para- metrizzazione confortevole ed esente da errori delle CPU di bassa e media potenzialita. 11 tempo necessario per una corretta para- metrizzazione della CPU 6 minimo.
Finora era possibile parametrizzare le CPU tramite il DB1 solo in "testo in chiaro". L'editazione del DB1 in testo in chiaro avve- niva con l'editor dei DB del pacchetto STEP 5.
Vantaggi della para- metriuazione del 11 COM DB1 pu6 interpretare e modificare ogni DB1 con dati DBI con il COM di parametrizzazione cosi come pu6 assegnare commenti. DBI Non 2 piu necessario tener conto delle regole illustrate nei
manuali dei controllori per la parametrizzazione del DB1, poiché queste regole sono gestite da1 COM DB1. All'utilizza- tore vengono presentati su video i parametri specifici della CPU. Gli argomenti ed i campi dei valori degli argomenti pos- sono essere selezionati in speciali finestre.
11 COM DB1 6 in grado di riconoscere errori di introduzione in DB1 e di segnalarli in "testo in chiaro". Errori nel DB1 vengono riconosciuti al piu tardi al momento del trasferi- mento nel17AG o su file di programma. Una parametrizza- zione errata con il COM DB1 risulta cosi da escludere. Con il COM DB1 possono essere generati altri blocchi dati, necessari alla parametrizzazione (p. es. le caselle di trasmis- sione e di ricezione). 11 COM DB1 pu6 funzionare in modo online, cio2 un DB1 creato precedentemente pu6 essere caricato in una CPU in modo online. Inoltre 6 possibile caricare un DB1 in modo on- line dalla CPU in un PG.
In ogni momento della pararnetrizzazione 6 possibile richia- mare un testo di supporto (help) relativo all'introduzione in corso su1 video.
Editor
Componenti del 11 pacchetto software COM DB1 fa parte della fornitura di STEP pacchetto software 5/ST, V6.6. Esso si trova nella directory \STEP5\SS_COM. COM DBI File contenuti nel pacchetto COM DB1:
3.3.8 Funzioni del COM DBI
Nome del file s5pxcdbx.cmd s5pdcdbx.dat s5pecdbx.dat s5pfcdbx.dat
s5picdbx.dat s5pscdbx.dat
In questo capitolo si pu6 apprendere: quali funzioni sono rese disponibili da1 COM DB1 e di quali limitazioni si deve tener conto,
quali CPU si possono parametrizzare con il COM DB1.
Contenuto COM DB1 (Command-File) Testi in tedesco Testi in inglese Testi in francese
Testi in italiano Testi in spagnolo
Quali funzioni offre il 11 software di parametrizzazione COM DB1 6 un mezzo conforte- COM DBI? vole per la parametrizzazione delle CPU di bassa e media poten-
zialitii.
11 COM DB1 rende disponibili le funzioni descritte nel seguito. Alcune funzioni possono essere eseguite solo nello stato "Online" della CPU e vengono opportunamente evidenziate nel testo. Tutte le altre funzioni possono essere utilizzate sia in stato di "Online" che in stato di "Offline". L'esercizio "Online" risp. "Offline" viene selezionato nella maschera delle preimpostazioni del COM DB1.
Creazione di un nuovo DB1
Si ha generato un DB1 con il pacchetto COM DB1 e lo si vuole annullare: nella maschera "Tabella panoramica" premere il tasto <F1> "nuovo DB1". 11 DB1 appena creato viene cancellato e nella tabella panoramica compaiono le parametrizzazioni del DB1 di default.
Funzioni del COM DB 1
Caricamento ed eventuale modfica di un DB1 gih esistente in AG
Si possono modificare i pararnetri di un DB1 $a esistente nell'AG, se si seleziona il "Funzionamento onhe", si carica il DB1 dall'AG e si sovrascrivono i parametri che si vogliono modificare.
Caricamento ed eventuale modfica di un DB1 gih esistente in un file di programma STEP 5
Si possono modificare i parametri di un DB1 gii esistente in un file di programma STEP 5. Caricare il file di programma STEP 5 o dalla maschera di preimpostazione o nella maschera "Carica- mento di DB1". Caricare poi il DB1 da1 file di programma STEP 5 e sovrascrivere i parametri che si vogliono modificare.
Creazione di blocchi dati vuoti che servono per la parame- trizzazione
(p. es. il DB della casella di trasmissione nella parametrizzazione SINEC L1) Se in un blocco parametri viene indicato un DB, il COM DB1 verifica se questo DB esiste gii nel17AG (possibile solo in "Fun- zionamento online") oppure in un file di programma STEP 5. Se il DB non esiste, il DB viene generato. Se il DB esiste, ma la sua lunghezza non 6 sufficiente per la parametrizzazione, viene ese- guita la correzione.
Introduzione di commenti al DB1 oppure al blocco para- metri attuale
Si pu6 introdurre un commento a tutto il DB1 ed ai singoli para- metri. Un commento pu6 essere lungo max. 80 caratteri (spazi compresi).
Trasferimento di un DB1 nell'AG Si pu6 trasferire un DB1 nel17AG se precedentemente si 2 scelto il "Funzionamento online". Se nel17AG esiste gii un DB1, viene posta la domanda se esso debba essere sovrascritto o no.
Trasferimento di un DB1 in un file di programma STEP 5 Si pu6 trasferire un DB1 in un file di programma STEP 5. Indi- care il file di programma STEP 5 nella maschera "Preimposta- zione" oppure nella maschera "Trasferimento di DBl".
Emissione di un DBl su stampante Si pu6 trasferire la parametrizzazione di DB1 su una stampante. Possono essere stampate tutte le maschere di parametrizzazione e quella "Panoramica". Se per la stampa si vuole utilizzare un file di stampa e10 un file di piedinatura, si presuppone che i file di stampa e di piedinatura esistano gia, cioe siano stati generati con il pacchetto STEP 5. Indicare il file di stampa e di piedinatura nella maschera "Preimpostazione".
Emissione di un DB1 in un file Si pu6 emettere un DB1 in un file. Questo 6 necessario quando si vuole stampare un DB1 tramite una stampante che al momento non 6 collegata al PG. Indicare il file di stampa nella maschera "Preimpostazione". Se si vuole utilizzare un file di stampa e/o un file di piedinatura, allore valgono le stesse condizioni che per la stampa diretta del DB1 su una stampante. Su1 file vengono stam- pati gli stessi contenuti che possono essere stampati sulla stam- pante (+ "Emissione di un DB1 su una stampante").
Cancellazione di un blocco parametri
Se non si vogliono utilizzare blocchi parametri, questi possono essere cancellati nella maschera panoramica del COM DB1.
Esecuzione delle seguenti funzioni AG, se si 6 scelto prece- dentemente "Funzionamento online": - compressione della memoria AG - commutazione del17AG da STOP a RUN; i parametri di
DB1 nella CPU vengono aggiornati - commutazione dell'AG da RUN a STOP
11 COM DB1 offre poi una serie di funzioni ausiliarie che facili- t a n ~ la parametrizzazione.
Una parametrizzazione errata si pu6 escludere, poiché il COM DB1: - riconosce errori nell'introduzione di parametri, - verifica, nell'ambito di un DB1, tutte le interdipendenze
tra i parametri, - verifica che gli argomenti si trovino entro i campi dei va-
ion, - emette una segnalazione in caso di errore e costringe alla
correzione dell'errore (un DB1 errato non pub essere me- morizzato).
Funzioni del COM DB 1
Particolarita del 11 COM DB1 pu6 elaborare solo un DB1 alla volta. COM DBI 11 COM DB1 non pu6 verificare l'interdipendenza dei para-
metri tra diversi controllori (p. es., se in una rete SINEC L2 il baudrate 6 stato impostato in modo uguale in tutti i parteci- panti). La parametrizzazione diretta nei dati di sistema non 6 possi- bile.
Si possono parametrizzare con il COM DB1 solo quelle fun- zioni che finora erano parametrizzabili nel DB1. Se un blocco parametri nella tabella panoramica del COM DB1 non contiene alcuna parametrizzazione, il sistema opera- tivo dell'AG scrive automaticamente nei dati di sistema i pa- rametri di default presenti.
1 parametri di default che sono racchiusi tra caratteri di com- mento (#) (+ Figura del DB1 di default nel manuale del17AG corrispondente) non vengono riconosciuti da1 COM DB1 e vanno persi. (Se i parametri di default che sono racchiusi tra caratteri di commento (#) si trovano direttamente prima del codice finale "END" del DB1, questi parametri vengono in- terpretati come commento a tutto il DB1.)
Con il COM DB1 si possono parametrizzare i controllori elen- cati nel capitolo 3.3.9. Per apparecchi che siano stati ulterior- mente sviluppati, cioe stessa CPUIstesso AG con una nuova versione, vale la regola seguente:
11 COM DB1 fa riferimento all'ultima versione dell'apparecchio ad esso nota. Questo significa che per un apparecchio che ha sub- ito uno sviluppo, vengono parametrizzate le funzioni che erano parametrizzabili nell'ultima versione. Nuovi parametri/blocchi parametri disponibili e/o campo di valori variati non sono noti al COM DB1.
L'impiego delle singole funzioni del COM DB1 2 descritto in modo preciso in un esempio di una parametrizzazione completa di un DB1, alla fine di questo capitolo.
Editor
3.3.9 Quali controllori si possono parametrizzare con il COM DBI ?
Con il COM DB1 si possono parametrizzare tutti i controllori/CPU che sono elencati nella tabella seguente:
Controllore programmabile / CPU
Controllore programmabile S5-90U
Controllore programmabile S5-95U: + Apparecchio base + con interfaccia SINEC L2 + con due interfacce seriali + con interfaccia SINEC L2-DP
Controllore programmabile S5-100U: + CPU 103
Controllore programmabile S5-115U: + CPU 941 + CPU 942 + CPU 943 con una interfaccia seriale + CPU 943 con due interfacce seriali * + CPU 944 con una interfaccia seriale
e modulo del sistema operativo + CPU 944 con due interfacce seriali *e modulo del sistema operativo
+ CPU 945 con memoria da 256 kByte e modulo del sistema operativo + CPU 945 con memoria da 384 kByte e modulo del sistema operativo
Quali controllori si possono parametrizzare con il COM DB I ?
Awio del COM DB1 A partire da STEP 5, Versione 6.6 il COM DB1 si avvia come descritto in seguito:
1. Avviare il sistema operativo SS-DOS/ST (livello VI).
2. Arrivare alla finestra di avvio "Altri programmi SIMATIC S5" e premere:
[Cambio] [altri ... ] < J > 3. Rendere attuale la directory in cui 6 stato memorizzato il
pacchetto COM DB1 (LW:\STEP5\S5_COM).
4. Selezionare nella finestra "Altri programmi SIMATIC S5" il programma "COM DB1".
5. Avviare il caricamento del COM DB1 con "<OK>" o con il tasto di conferma <INSERT>.
Su1 monitor del PG comDare la maschera di avvio del COM DB1, la maschera "Scelta lingua".
3.3.1 0Come operare con il COM DBI
In questo capitolo si apprende
come si procede nella parametrizzazione con il COM DB1 (concetti generali), come sono strutturate le maschere del COM DB1 su1 video del PG, come si eseguono le introduzioni nelle maschere del COM DB1 e quali regole occorre rispettare e quali aiuti e segnalazioni di errore sono resi disponibili da1 COM DB1.
Gerarchia operativa L'impiego del COM DB1 avviene tramite maschere che sono del COM DB1 ordinate in diversi livelli operativi. Per tutti i livelli operativi
vale: premendo i tasti da <F1> a <F7> si avvia una funzione del COM DB1 e si arriva in una maschera sottordinata. ogni maschera del COM DB1 pu6 essere abbandonata con il tasto <F8> "Ritorno" con il quale si torna alla maschera so- vraordinata.
Editor
Nella seguente organizzazione gerarchica delle maschere viene chiarito il concetto opera- tivo nella parametrizzazione con il COM DB1.
Maschera di awio: Scelta ligua
1. livello operativo
COM DB1 r l ' : Per tutte le ma- schere e attivo con <F8> il ri- torno alla ma- schera sovraordi-
Preimpostazione nata
2. livello operativo
3. livello
I I
L - - J
L - - - - - J
- - - - - - f Blocco parametri SlNEC L2 r--------- I I
4. livello opera- I t ivo I
Figura 3-33 Struttura gerarchica del COM DB1
Come operare con il COM DB1
Concetto operativo generale nella pa- rametrizzazione di DBI con il COM DBI 1. livello operativo: Preimpostazione
2. livello operativo: Tabella panoramica
Dopo l'avvio, compare la prima maschera del COM DB1, la ma- schera "Scelta lingua". Premendo un tasto funzionale si sceglie il COM DB1 nella lingua desiderata.
Dopo la scelta della lingua, si arriva nella maschera di preimpo- stazione. In questa maschera si definiscono le preimpostazioni necessarie al COM DB1.
Nella maschera di preimpostazione si devono definire: - il tipo di funzionamento del COM DB1 con la CPU (fun-
zionamento online/offline), - il numero di ordinazione della CPU (MLFB) e - la versione dell'AG.
Le introduzioni negli altri campi della maschera di preimposta- zione dipendono dalle funzioni che si vogliono eseguire nelle maschere successive. (Se ad esempio si vuole memorizzare un DB1 in un file di programma, allora nella maschera di preimpo- stazione si pu6 introdurre il nome del file (file destinazione) nel campo "File programma" previsto).
Dopo la conferma delle preimpostazioni, si arriva nella maschera "Tabella panoramica", nella quale sono presentati tutti i blocchi parametri possibili per il tipo di CPU definito nella maschera delle preimpostazioni. Accanto ai blocchi parametri compare l'indicazione dello "stato di parametrizzazione" di ogni singolo blocco parametri (p. es. "non parametrizzato", "parametrizzato (default)", ecc.).
Nella maschera "Tabella panoramica" si pu6 decidere: - se si vuole caricare, trasferire o stampare un DB1 gii pre-
sente nel17AG o in un file di programma (funzioni di servi- zio di DBl),
- se si vogliono modificare o cancellare i blocchi parametri di un DB1 caricato,
- se si vuole generare un nuovo DB1 oppure - se si vuole operare in una funzione AG.
Editor
3. livello operativo: Funzioni di setvizio di DB 1/Blocco para- metri . . ./Funzioni AG
CASO PARTICOLARE
4. livello operativo: Blocco parametri SINEC L2
Struttura a video delle maschere del COM DBI
Al primo passaggio dalla maschera delle preimpostazioni alla maschera "Tabella panoramica", nella riga di segnalazione viene comunicato se un DB1 si trova nel file di programma e10 nel17AG. Nel caricamento di un DB1 gia presente, la tabella pa- noramica viene aggiornata.
Se nel2. livello operativo si 6 scelta una funzione di servizio DB1 (p. es: "Caricamento DB1") oppure una funzione AG, nel3. livello operativo compare la maschera conispondente per poter eseguire la funzione. Se nel2. livello operativo si 2 scelto un blocco parametri, nel3. livello operativo si aniva nella maschera di parametrizza- zione. Tale maschera di parametrizzazione esiste per ogni dei bloc- chi parametri. Una maschera di parametrizzazione contiene una lista di tutti i parametri relativi al blocco parametri. Dati di parametrizza- zione gia presenti (p. es. dopo il caricamento di un DBl), vengono presentati nei campi di introduzione della maschera di parametrizza- zione. Nei campi di introduzione senza parametrizzazione si trovano i valori di default.
3. livello operativo: Tabella panoramica SINEC L2 Per il blocco parametri "SINEC LY non 6 sufficiente una pagina video per l'elencazione di tutti i parametri. In questo caso, il blocco parametri 6 suddiviso in sotto-gruppi di parametri logicamente cor- relati tra di loro. Dopo la scelta di questo blocco parametri nella maschera "Tabella panoramica", si arriva nella maschera "Tabella panoramica SINEC L2" che contiene i sotto-gruppi.
11 quarto livello operativo esiste solo se nel3. livello operativo del COM DB1 compare la maschera "Tabella panoramica SINEC L2" con i sotto-gruppi di parametri. Per ogni sotto-gruppo esiste una propria maschera di parametrizzazione. Nel4. livello opera- tivo "Blocco parametri SINEC L2" valgono le stesse possibilita di introduzione del 3. livello operativo "Blocco parametri ...".
Tutte le funzioni del COM DB1 possono essere eseguite con le introduzioni nelle maschere. Le maschere del COM DB1 hanno, in linea di principio, la stessa struttura. Esse sono suddivise in 5 campi. Nell'esempio della maschera di parametrizzazione "Para- metrizzazione orologio (CLP)", viene illustrata la suddivisione delle maschere del COM DB1.
Come operare con il COM DBI
Fattore correz.: Aggiornamento orologio in Stop: m Salvataggio ora: m
Weckzeit: Modo orologio: Wochentag: @. Data (gg mm): @ m @. Ora (hh mm SS): @ m @.
Campo di ingressol uscita
1 lmpostare contatore (hhhhhh mm SS): w//A m m l
Datalora: Modo orologio: -A GiornSett.: @. Data (gg mm aa): @ m @. Ora (hh mm SS): @ m @.
1 Abilitare contatore: I _ _ _ _ . . J
Riga di segnalazione - . .--.
Riga di menu 3 Scelta 4
Figura 3-34 Maschera del COM DB1 "Parametrizzazione orologio (CLP)"; suddivisione in campi parziali delle maschere a video del COM DB1
Riga di intestazione La riga di intestazione di tutte le maschere del COM DB1 2 costi- tuita da una sola riga e separata da1 resto della maschera da una linea. Essa contraddistingue il contenuto della maschera del COM DB1. La riga di intestazione nelle singole maschere non pu6 es- sere modificata.
Riga di commento Nella riga di commento 2 possibile introdurre un commento ad un blocco parametri (nelle singole maschere di parametrizzazione) o a tutto il DB1 (nella maschera "Tabella panoramica". La riga di commento 6 una sola e pu6 contenere al massimo 80 caratteri.
Area di ingresso L'ampia parte centrale 6 la vera area di ingresso delle maschere risp. di uscita COM DB1. In quest'area, in funzione del livello operativo, ven-
gono presentati testi statici e campi di introduzione nei quali si pu6 effettuare la parametrizzazione. Tramite la tastiera si scri- vono in questi campi di introduzione i dati di parametrizzazione rilevanti e ammessi per la funzione selezionata e che successiva- mente possono essere trasferiti nel file di programma o nel17AG.
Nella stessa area si possono visualizzare a video i dati di parame- trizzazione di un DB1 presente in un file di programma o nell'AG (area di uscita). In quest'area il COM DB1 presenta anche fi- nestre di selezione, finestre di help e avvertimenti a supporto dell'impiego del COM DB1.
Riga di segnalazione
Riga di menu
Nella riga di segnalazione, il COM DB1 fornisce informazioni sull'andamento attuale della funzione, su errori di impiego o ano- malie. Nel primo passaggio dalla maschera delle preimpostazioni alla maschera "Tabella panoramica" il COM DB1 comunica nella riga di segnalazione se il DB1 si trova in un file di programma e10 nel17AG.
La riga di menu (tasti funzionali <F1> ... <F8>) su1 bordo infer- iore del video indica quali funzioni si possono eseguire con i tasti funzionali della tastiera. Funzioni del COM DB1 non possibili in offline (p. es. "Carica da AG") non vengono avviate, in modo offline, da110 stesso tasto funzionale.
Possibilita e regole In questo capitolo viene spiegato: nell'introduzione - come avvengono le introduzioni nei campi d'introduzione, nelle maschere del - come si introducono i commenti e COM DB1 - dove occorre porre l'attenzione in editazione.
Come operare con il COM DBI
Tutte le introduzioni nelle maschere del COM DB1 vengono sup- portate da1 cursore.
Le introduzioni nei Sono possibili due modi per introdurre i valori dei parametri con campi d'introduzione l'aiuto del cursore:
11 testo viene introdotto a caratteri tramite la tastiera.
11 testo viene selezionato nella finestra di scelta (se esi- ste) relativa al campo di introduzione (con <F3> "Scelta").
Avvertenza Con il tasto <F6> "Enter" vengono poi trasferiti in DB1 i para- metri modificati. 11 trasferimento avviene solo quando tutti i dati di parametrizzazione del blocco sono esenti da errori. Dopo l'e- secuzione del trasferimento, il COM DB1 commuta automatica- mente nella maschera "Tabella panoramica".
Esempio relativo a : Introduzione a caratteri del fattore di correzione
1. Posizionare il cursore su1 campo "Fattore di correzione:".
2. Introdurre tramite la tastiera il parametro desiderato (p. es.: "9").
3. Concludere l'introduzione con < J > oppure <INSERT>. (Con < E S O il testo viene annullato.)
Editor
Esempio relativo a : Introduzione del giorno della settimana tramite la finestra di scelta
1. Posizionare il cursore su1 campo "Giorno della settimana:"
2. Aprire la finestra relativa al campo di introduzione. Per que- sto premere <F3> "Scelta".
3. Posizionare il cursore sulla riga di testo interessata nella finestra di scelta.
4. Trasferire il giorno della settimana scelto nel campo di in- troduzione. Per questo premere < > oppure <INSERT>. Nel campo di introduzione compare allora il testo selezio- nato. (Con < E S O viene interrotto il trasferimento.+ Figura 3-35)
( Parametrizzazione orologio (CLP)
Posizione della parola di stato: Posizione dei dati dell'orologio:
Datalora: Modo orologio: GiorSett.: Data (gg mm aa):
Sveglia: Modo orologio: GiornSett.: Data (gg mm):
lmpostare contatore (hhhhhh mm SS):
Abilitare contatore:
11 2 3 Scelta 4 5 6 Enter 7 lnfo 8 Ritorno 1
Figura 3-35 Maschera del COM DB1 "Parametrizzazione orologio (CLP)"; scelta del giorno della settimana
Come operare con il COM DBI
lntroduzione dei Nel COM DB1 2 possibile introdurre: commenti O un commento a tutto il DB1 nella maschera
"Tabella panoramica" ed
un commento ad ogni blocco parametri nella rispettiva maschera di parametrizzazione
11 commento viene introdotto nell'apposita riga di commento nella parte alta dello schermo della maschera COM DB1.11 com- mento pu6 essere lungo max. 80 caratteri (spazi inclusi).
Esempio relativo a : Introduzione del commento al blocco parametri "Parametrizzazione orologio (CLP)"
1. Premere nella maschera "Parametrizzazione orologio (CLP)" il tasto di commento <COM>. 11 cursore salta allora nella riga di commento.
2. Introdurre il commento tramite la tastiera (p. es.: "Impostare il tempo di sveglia del complesso di manutenzione 1").
3. Concludere l'introduzione con < > oppure <INSERT>. (Con < E S O si abbandona la riga di commento senza varia- zioni del contenuto originario.)
Avvertenza Un commento ad un blocco parametri viene trasferito in DB1 insieme al blocco parametri (con <F6> "Enter").
Particolarita e regole Nel riquadro seguente sono state raccolte alcune particolarita e delle introduzioni regole nella parametrizzazione di DB1 con il COM DB1: nelle maschere del COM DBI
Avvertenza Se nella maschera delle preimpostazioni non si indica la versione della
CPU, allora il COM DB1 accede al set di parametn (blocchi parametn, campi dei valon) della versione piii elevata ad esso nota. 11 COM DB1
presenta la versione attuale nel corrispondente campo di introduzione della maschera delle preimpostazioni. Perla CPU 944 con due interfacce seriali si deve inoltre introdurre, nella maschera delle impostazioni, il numero di ordinazione e la ver- sione del modulo di sistema operativo. Nel caricamento di un DB1 creato con lo STEP 5 possono andare perduti i commenti, se: - il commento 2 piii lungo di 80 caratten,
- il commento al DB1 non si trova immediatamente pnma del carat- tere finale " E N D oppure
- il commento ad un blocco parametn non si trova immediatamente dopo il codice di blocco. Blocchi parametn che nel DB1 di default
sono racchiusi tra i caratteri di commento (#), vanno in ogni caso perduti.
Se, prima della conferma del blocco parametri, si cancella un parame- tro al quale 2 attribuito un valore di default, allora il valore di default resta valido nell'AG. Dopo una nuova selezione della maschera di parametnzzazione, il valore di default viene presentato nel campo di introduzione del parametro.
La guida online e le Nella programmazione del DB1, il COM DB1 rende disponibile segnalazioni di er- un'ampia guida e molte segnalazioni di errore. In questo capitolo rore del COM DB1 viene fornito una panoramica:
su tutte le informazioni di help che sono offerte da1 COM DB1 durante la parametrizzazione di tutte le segnalazioni di errore che il COM DB1 emette du- rante la parametrizzazione di DB1.
Guida online La guida online del COM DB1 6 molto orientata a quella dello STEP 5.
In dipendenza della maschera del COM DB1 scelta e della posi- zione attuale del cursore, si possono richiedere su1 video testi di help. 11 COM DB1 offre tre tipi di aiuto:
Come operare con il COM DBI
Fil Riga di segnalazione: Avvertenze e segnalazioni di errore nella riga di segnalazione delle maschere del COM DB1
Maschere di help: Testi di aiuto con chiarimenti relativi alla maschera attuale del COM DB1 e l'assegnazione dei tasti funzionali.
Finestre di informazione: Testi di aiuto con informazioni relative ai campi di introduzione.
Riga di segnalazione: Avvertenze e segnalazioni di errore nella riga di segnalazione delle maschere del COM DB1
Nella riga di segnalazione delle maschere del COM DB1 (+ Fi- gura 3-34) il COM DB1 fornisce informazioni relative a:
gli errori nell'impiego del COM DB1 (p. es. "Introduzione non valida")
gli errori di parametrizzazione l'andamento attuale del funzionamento del COM DB1 (p. es. "11 DB1 viene caricato. Attendere ...") la presenza di un DB1 come file di programma e/o nell'AG nel passaggio dalla maschera delle preimpostazioni alla ma- schera "Tabella panoramica"
Maschere di help: Testi di aiuto con chiarimenti relativi alla maschera attuale del COM DBl e l'assegnazione dei tasti funzionali
Se in una maschera del COM DB1 si preme il tasto <HELP>, su1 video viene presentata una maschera di help con un breve chiari- mento relativo alla maschera selezionata ed all'assegnazione attu- ale dei tasti funzionali.
11 vecchio contenuto del video viene cancellato e viene presentato il corrispondente testo di help.
Se una pagina del video non sia sufficiente per la rappresenta- zione, si arriva alla pagina video successiva premendo il tasto <INSERT> oppure < >. Con il tasto <ESC> si esce dalla maschera di help. Viene ripristi- nato il vecchio contenuto del video.
Editor
Esempio: Maschera di help: Chiarimenti relativi alla maschera attuale del COM DB1 "Parametrizzazione orologio (CLP)" ed all'assegnazione dei tasti funzionali
/ Parametrizzazione orologio (CLP)
Blocco parametri per I'orologio (CLP): l Si puo parametrizzare I'orologio incorporato per: - ora e funzioni di calendario (p. es. per creare un comando dipendente dall'orario - funzioni di sveglia e di allarme (p. es. per il controllo della durata di un processo) - Contatore di esercizio (p. es. per il controllo di intewalli di ispezione) L'impiego di memoria e determinato dalle funzioni orologio utilizzate. Se si utilizzano DB, il COM DB1, dopo il trasferimento, verifica se questi sono dimensionati correttamente e li deposita, dopo una specifica richiesta, nell'AG risp. in un file. L'AG funziona anche senza di loro! <F3> Finestra di scelta delle introduzioni ammissibili <F7> lnformazione su1 campo di introduzione su cui e posizionato il cursore <F6> Le modifiche vengono acquisite <ESC> opp. <F8> Le modifiche vengono annullate <COM> opp. <-:-> Editazione di un commento per tutto il blocco parametri <ESC> Chiusura di una finestra
Figura 3-36 Maschera di help: Chiarimenti relativi alla maschera attuale del COM DB1 "Parametriz- zazione orologio" ed all'assegnazione dei tasti funzionali
Finestre di informazione: Testi di aiuto con informazioni relative ai campi di introduzione
Con il tasto funzionale <F7> "Info" (se selezionabile) si pu6 ri- chiedere un aiuto relativo ai campi di introduzione del COM DB1. In funzione della posizione del cursore nel campo di introduzione, vengono brevemente descritte, in una finestra di informazione, tutte le introduzioni possibili e ammesse. Contrariamente a quanto descritto precedentemente per le ma- schere di help per la descrizione dei tasti funzionali, la singola finestra di informazione si sovrappone solo ad una parte del con- tenuto attuale del video. 11 campo di introduzione resta visibile.
Si pu6 aprire una sola finestra di informazione alla volta.
Come operare con il COM DBI
Prima di compilare il campo di introduzione risp. prima di posi- zionare il cursore nel campo di introduzione successivo, la fi- nestra di informazione deve essere chiusa con il tasto <ESO.
Esempio: Finestra di informazione relativa al campo di introduzione "Giorno della settimana" della maschera del COM DB1 "Parame- trizzazione orologio (CLP)"
lndicare il codice per il giorno della settirnana: LU - Lunidi, MA - Martedi, ME - Mercoledi, GI - Giovedi, VE - Venerdi, SA - Sa- bato, DO - Dornenica
Con I'introduzione di XX, I'orologio continua con il giorno della settirnana attuale.
<ES&: Chiusura di una finestra
GiornSett.: Data (gg rnm aa Ora (hh mrn SS):
Sveglia: GiornSett.: Ora (hh mrn SS):
lmpostare contatore (hhhhhh rnrn SS):
Abilitare contatore:
Figura 3-37 Finestra di informazione relativa al campo di introduzione "Giorno della settimana" della maschera del COM DB1 "Parametrizzazione orologio (CLP)"
Segnalazioni di Le segnalazioni di errore sono ampiamente derivate da quelle errore dello STEP 5.11 COM DB1 pu6 riconoscere errori e comunicarli
all'utente nella riga di segnalazione del video.
11 COM DB1 reagisce ai seguenti errori:
Errori che possono essere riconosciuti durante il caricamento o il trasferimento del DB1.
Errori nella parametrizzazione del DB1 (errori operativi)
11 COM DB1 reagisce ad uno degli errori sopracitati: o con una segnalazione di errore. Le segnalazioni di errore vengono emesse su1 video, come per lo STEP 5, in forma ab- breviata nella riga di segnalazione (p. es.: "Campo dei valori non valido"). o con un avvertimento (domanda di sicurezza). Gli avverti- menti vengono sempre emessi in una finestra con cornice, posizionata nel centro del video (p. es. "Buttare via le para- metrizzazioni?"). Domande di sicurezza devono essere sempre confermate con < E S O oppure, in funzione della domanda, si risponde con < E S O "No risp. interruzione" oppure < J > "Si".
Errori che possono essere riconosciuti durante il caricamento risp. durante il trasferimento del DB1
Durante il caricamento del DB1 da un file di programma risp. dal17AG e durante il trasferimento del DB1 in un file di pro- gramma risp. nel17AG ha luogo un controllo di tutti i parametri:
- su1 rispetto dei campi dei valori ammissibili - sulla interdipendenza dei parametri nell'ambito di un
blocco parametri - sulla interdipendenza dei parametri tra i blocch
Se il COM DB1 riconosce un errore (p. es. "Area di ingresso o di uscita con vuoti o assegnata piii volte"), allora viene richiamata automaticamente la maschera "Tabella panoramica" nella quale vengono contrassegnati come errati i blocchi parametri interes- sati:
Nel blocco "errato", i "ver?' errori di parametrizzazione sono contrassegnati con un "!" davanti al campo di ingresso.
In caso di dati "non interpretabili" in alcun modo per i para- metri nel blocco "errato" (errore che pu6 aversi solo in un DB1 parametrizzato con l'editor per DB del pacchetto STEP 5), i campi di ingresso vengono riempiti con "*".
Come operare con il COM DBI
Avvertenza Se nella maschera di parametrizzazione si posiziona il cursore su un parametro errato ("!"), nella riga di segnalazione compare la segnalazione corrispondente.
Esempio: Evidenziazione dei parametri errati nel blocco "Para- metrizzazione orologio (CLP)" dopo il caricamento di DB1.11 DB1 6 stato creato con l'editor per DB del pacchetto STEP 5. 1. Errore: per la posizione della parola di stato 6 stato indicato
" N B invece di " M B (errore di battitura, non interpretabile da1 COM DB1)
2. Errore: per il modo orologio 6 stato indicato " A M invece di " P M (campo dei valori errato).
Posizione della parola di stato: Posizione dei dati dell'orologio:
M Nr.: MW Nr.:
Fattore correz.: Aggiornamento orologio in STOP: Salvataggio ora:
Datalora:
Sveglia:
GiornSett.: VE D 93 Ora (hh mm SS): ! 14 o o
GiornSett.: LU Ora (hh mm SS): 9 IO o
lmpostare contatore (hhhhhh mm SS): Abilitare contatore:
lndicazione per datalora errata
11 2 3 Scelta 4 5 6 Enter 7 lnfo 8 Ritorno 1
Errore: interdi-
ependenza tra para- metri non rispettata
t Segnalaz. del COM DB1
Figura 3-38 Visualizzazione dei parametri errati nella maschera di parametrizzazione
Errori nella parametrizzazione del DB1 (errori operativi)
Introduzioni non ammesse da parte dell'utilizzatore sono bloccate da1 COM DB1 durante la parametrizzazione:
1 testi di introduzione sono controllati da parte del COM DB1 dopo la conclusione dell'introduzione con < >: Errori di sintassi o il superamento dei campi dei valori sono evidenziati con una segnalazione di errore (p. es. "Campo dei valori non valido"). Parametrizzazioni errate sono con- traddistinte con un "!" posto prima del campo di introduzione. Alla conferma dei dati di parametrizzazione nel DB1 con <F6> "Enter", viene poi controllata l'interdipendenza tra i parametri nell'ambito del blocco: Interdipendenze "non soddisfatte" vengono evidenziate con l'avvertimento "Le parametrizzazioni non possono essere memorizzate, poiché vi sono ancora errori presenti". Dopo la conferma con <ESC>, le parametrizzazioni riconosciute er- rate sono evidenziate con un "!" posto prima del campo di introduzione.
Avvertenza Se, nella maschera di parametrizzazione, si posiziona il cursore su un parametro errato ("!"), allora nella riga di segnalazione compare la segnalazione corrispondente.
Avvertenza Solo dopo una introduzione corretta di tutti i parametri 6 possi- bile memorizzare il blocco parametri con <F6> "Enter".
Esempio di una parametrizzazione di DB1 con il COM DB 1
1.3.11 Esempio di una parametrizzazione di DBI con il COM DBI
In questo capitolo si apprende, sulla base di un esempio concreto, come si deve procedere nella parametrizzazione con il COM DB1. Contenuto di questo capitolo 6 l'utilizzo del COM DB1 e non le funzioni da parametrizzare in DB1.
Le funzioni ed i loro parametri si trovano nel manuale dell'AG corrispondente. E' opportuno leggere l'esempio che segue per poi trasferirlo nella propria applicazione. In questo modo si pu6 ap- prendere molto rapidamente il modo di impiego del COM DB1.
Nella tabella che segue sono elencate: - tutte le azioni necessarie per parametrizzare un AG; - tutte le maschere nelle quali devono aver luogo le azioni
(particolare per il nostro esempio: S5-95U con interfaccia SINEC L2 incorporata).
Le azioni sono poi riportate come titoli delle varie sezioni di que- sto capitolo.
Tabella 3-7 Procedimento perla parametrizzazione di un controllore con il COM DB1 (panoramica)
Azioni da eseguire in successione per ... 1. Installare il COM DB1
2. Avviare il COM DB1
3. Scegliere la lingua
4. Definire le preimpostazioni
5. Portare 1'AG da RUN a STOP
6. Caricare il DB1 di default; introdurre un commento al DB1; scegliere un blocco pa- rametri
7. Introdurre un commento al blocco para- metri
e le maschere che servono
Maschera "Scelta lingua"
Maschera "Preimpostazione"
Maschera "Funzioni A G
Maschera "Caricamento di DBl"
Maschera "Tabella panoramica SINEC L2"
Tabella 3-7 Procedimento perla parametrizzazione di un controllore con il COM DB1 (panoramica)
Azioni da eseguire in successione per ... 8. Editare i parametri
9. Stampare il DB1
10. Trasferire il DB1 nell'AG
11. Memorizzare il DB1 in un file di pro- gramma STEP 5
12. Portare 1'AG da STOP a RUN
e le maschere che servono
Maschera "Parametri di base"
Maschera "Collegamento standard
Maschera "Stampa di DB1"
Maschera "Trasferimento di DB1"
Maschera "Trasferimento di DBl"
Maschera "Funzioni A G
Esempio di una parametrizzazione di DBI con il COM DB 1
1 compiti da svolgere nell'esempio:
Un S5-95U con interfaccia SINEC L2 incorporata deve essere parametrizzato. L'S5-95U deve comunicare con un altro control- lore tramite il tipo di collegamento "Collegamento standard ". 11 collegamento standard viene parametrizzato con il COM DB1 come descritto nel seguito.
(1 parametri ed i loro argomenti provengono dall'esempio di para- metrizzazione di DB1 per il collegamento standard contenuto nel manuale "Interfaccia SINEC L2 del controllore S5-95U").
Presupposti per l'esempio: a disponibiliti di un S5-95U con interfaccia SINEC L2 (Nr. di ord. 6ES5 095-8MB12, versione 01).
un PG 710 11 innestato sull'interfaccia PG dell'S5-95U. la spina per il collegamento al bus non innestata sull'interfac- cia SINEC L2. 17S5-95U si trova in "RUN".
con il pacchetto STEP 5 6 stato generato un file di programma "AG95L2ST.S5D7'. con il pacchetto STEP 5 non 6 stata creato un file di stampa o di piedinatura.
Scelta della lingua Dopo l'avvio, il COM DB1 si presenta con la maschera "Scelta lingua". Con i tasti <F1> ... <F5> si pu6 scegliere la lingua che deve essere impiegata con il COM DB1.
Editor
Premere <F5> "italiano". (Con il tasto <F8> "Ritorno" oppure con il tasto <ESC> si abbandona il COM DB1.)
COM DB1
Versione x.y
Figura 3-39 Maschera del COM DB1 "Scelta lingua"; selezionare una lingua
Definizione delle Le preimpostazioni per la parametrizzazione con il COM DB1 impostazioni vengono fissate nella maschera "Preimpostazione" nel modo des-
critto nel seguito.
Definizione del funzionamento del COM DB1 con la CPU: Dopo la scelta della maschera di preimpostazione, il cursore si trova su1 campo di ingresso "Online/Offline:".
1. Aprire la finestra di selezione relativa al campo di ingresso "Online/Offline" premendo il tasto <F3> "Scelta".
2. Trasferire "Online" nel campo di ingresso con < J > op- pure <INSERT>. Nel campo di ingresso compare "Online".
3. Posizionare il cursore su1 campo di ingresso successivo pre- mendo < > oppure <INSERT> .
Esempio di una parametrizzazione di DB1 con il COM DB 1
Definizione del numero di listino: 1. Per la definizione del numero di listino procedere esattamente
come per la "Dehizione del funzionamento del COM DB1 con la CPU". (Con il cursore ci si pu6 posizionare sulla riga "095-8MB52" oppure "095-8MB02" della finestra).
Definizione della versione dell'AG: 2. Introdurre la versione del17AG "01" tramite la tastiera e
concludere l'introduzione con < > oppure <INSERT>. Con < E S O 6 possibile interrompere il trasferimento e di conseguenza il campo di ingresso si presenta nuovamente vuoto).
Introdotte tutte le preimpostazioni, compare la maschera seguente:
/ Preimpostarione SIMATIC S5ICOM DB1
OnlineIOffline:
MLFB: 95-8MB12
Versione CPU:
Drive: File programma: @@@@@@ST.S5D
Drive: File stampante: @@@@@@DR.INI
Drive: File piedinatura: @@@@@@Fl .INI
Drive: File uscita: @@@@@@LS.INI
I W ~ F M A W ~ W M A ~ ~ W ~ ~ W ~ F ~ I 1 2 3 Scelta 4 5 6 Enter 7 lnfo 8 Ritorno
Figura 3-40 Maschera del COM DB1 "Preimpostazione"; introduzione delle preimpo- stazioni
3. Confermare le introduzioni con <F6> "Enter". Compare allora su1 video la maschera "Tabella panoramica".
Portare il controllore Per il controllore introdotto nella maschera "Preimpostazione", il da RUN a STOP COM DB1 conosce i blocchi parametri possibili e le parametriz-
zazioni nel DB1 di default.
11 COM DB1 presenta per l'S5-95U la maschera seguente:
Elaborazione a tempo (TFB) Pararnetrizzazione orologio (CLP) Caratteristiche di sistema (SDP) SlNEC L2 (sL2) Blocco errori (ERT)
Figura 3-41 Maschera del COM DB1 "Tabella panoramica"; scelta della funzione AG
Pararnetrizzazione
parametrizzato (default) parametrizzato (default)
parametrizzato (default) non pararnetrizzato
parametrizzato (default) non pararnetrizzato parametrizzato (default) non pararnetrizzato non pararnetrizzato
Esempio di una parametrizzazione di DB1 con il COM DB 1
11 tipo di funzionamento del controllore pu6 essere modificato nella maschera "Funzioni AG":
1. premere per questo il tasto <F7> "Funzione A G .
2. Premendo il tasto <F2> "Run + Stop" si cambia il modo di funzionamento. 11 controllore 6 ora in STOP.
( Compress. Stop c un j
Figura 3-42 Maschera del COM DB1 "Funzioni A G ; portare il controllore da RUN a STOP
3. Con il tasto <F8> "Ritorno", si va nella maschera "Tabella panoramica".
Editor
Caricamento del 11 DB1 presente nel controllore deve essere caricato nel COM Di31 di default da1 DBl e modificato.
hJtrodu- Ca,care il DB1 da1 controllore: ='One commento 1. Premere il tasto <F2> "DBl Caricamento" nella maschera al DBI; scelta del "Tabella panoramica" (+ Figura 3-41). Compare seguente blocco parametri la maschera "Caricamento di DB1":
Figura 3-43 Maschera del COM DB1 "Tabella panoramica"; scelta del "Cancamento da A G
2. Premere il tasto <F2> "caricamento da A G . Alla fine del caricamento, nella tabella panoramica vengono visualizzate le parametrizzazioni del DB1 presente in AG. Poiché non 2 stata eseguita finora alcuna parametrizzazione in DB1, viene visualizzato il DB1 di default (+ Figura 3-44).
Esempio di una parametrizzazione di DB1 con il COM DB 1
Introduzione del commento al DB1: 1. Se si vuole introdurre un commento, occorre premere il ta-
sto <COM>. 11 cursore si trova ora nella riga di commento della maschera "Tabella panoramica".
2. Introdurre ora il commento, costituito da max. 80 caratteri; per il nostro esempio: "Parametrizzazione dell'interfaccia seriale (solo collegamento standard)" (+ Figura 3-44).
3. Premere < J > oppure <INSERT>. 11 cursore compare nella prima riga delle "Parametrizzazioni ammesse".
Scelta del blocco parametri:
1. Per la scelta del blocco parametri, posizionare il cursore su1 blocco parametri "SINEC L2".
\ Tabella panoramica SIMATIC S5/COM DB1
Parametrizzazione dell'interfaccia seriale SINEC L2 (colo collegamento standard)
TIA FIA TIA FIA FEaIA FIA Fwm FIA 1 nuovo 2 DBl 3 DB1 4 DB1 5 Blocco 6 Blocco 7 AG 8 Ritorno \ DB1 Caricam. Trasferim. Stampa Cancell. Scelta Funzione /
Figura 3-44 Maschera del COM DB1 "Tabella panoramica"; scelta del blocco parametri
Parametrizzazioni ammesse
lnterrupt onboard (OBI) Contatori onboard (OBC)
lngressi analogici onboard (OBA) SlNEC L1 (sL1)
Elaborazione a tempo (TFB) Parametrizzazione orologio (CLP) Caratteristiche di sistema (SDP) SlNEC L2 Blocco errori (ERT)
parametrizzato (default) non parametrizzato parametrizzato (default) non parametrizzato non parametrizzato
Editor
lntroduzione del Nella maschera "Tabella panoramica SINEC L2" 6 possibile in- commento al trodurre un commento al blocco parametri SINEC L2. ~ IOCCO parametri 1. Premere il tasto <COM>. 11 cursore si trova ora nella riga di
commento.
2. Introdurre il commento, costituito da max. 80 caratteri; per il nostro esempio "Parametrizzazione del collegamento stan- dard da1 partecipante 2 al partecipante 1".
3. Premere <A > oppure <INSERT>. 11 cursore compare nella riga "Parametri di base".
Tabella panorarnica SlNEC L2 SIMATIC S5/COM DBl
Parametrizzazione dei collegmento standard dai partecipante 2 al partecipante 1
Parametrizzazioni amrnesse Parametrizzazione
Parametri di base non pararnetrizzato Collegamento standard non pararnetrizzato
Collegarnento AG-AG non pararnetrizzato Master della periferia ciclica non pararnetrizzato
Slave della periferia ciclica non pararnetrizzato Servizi FMA non pararnetrizzato Servizi di livello 2 non pararnetrizzato
Cancell. Scelta j
Figura 3-45 Maschera del COM DB1 "Tabella panoramica SINEC L2"; scelta della funzione SINEC L2
Esempio di una parametrizzazione di DBI con il COM DB 1
Editazione dei parametri
Nella maschera "Tabella panoramica SINEC L2" si possono sce- gliere le funzioni che si vogliono parametrizzare.
Avvertenza Come primo passo, si devono sempre definire i parametri di base, poiché essi valgono per tutte le funzioni SINEC L2. Solo dopo si possono definire i parametri per le funzioni speciali SI- NEC L2.
Editazione dei parametri di base
"Scelta dei "parametri di base": 1. dopo la scelta della maschera "Tabella panoramica", il cur-
sore si trova nella riga "Parametri di base".
2. Premere <F6> "Enter", < J > oppure <INSERT>. La maschera "Parametri di base" compare su1 video (+ Figura 3-46).
Definizione del numero di partecipante: Dopo la scelta della maschera "Parametri di base", il cursore si trova nel campo di ingresso "Numero di partecipante:"
1. Introdurre "2" tramite la tastiera.
2. Confermare l'introduzione premendo < J > oppure <INSERT>. 11 cursore si trova su1 campo di ingresso succes- sivo. (Con < E S O si pu6 interrompere il trasferimento, cioe il campo di ingresso diventa nuovamente vuoto).
Definizione dello stato stazione:
1. Aprire la finestra di selezione relativa al campo di ingresso "Stato stazione", premendo <F3> "Scelta".
2. 11 cursore si trova nella riga " A ~ I V O " della finestra.
3. Confermare "AlTIVO" nel campo di ingresso premendo < J > oppure <INSERT>.
4. Posizionare il cursore su1 campo di ingresso successivo, premendo < J > oppure <INSERT>.
Editor
5. Introdurre tutti gli altri argomenti dei parametri di base, come precedentemente descritto:
- o direttamente tramite la tastiera (tramite <F7> "Info" vengono visualizzati i campi dei valori degli argomenti)
- o tramite le finestre di scelta.
Gli argomenti dei parametri si trovano nella maschera di figura 3-46.
Dopo aver introdotto tutti gli argomenti, la maschera appare come la seguente:
Parametri di base SlNEC L2 SIMATIC S5lCOM DBl
Proprio numero di partecipante:
Proprio stato stazione:
Baudrate:
Nr. partecipante piu alto delle stazioni attive:
Target-Rotation-Time:
Setup - Time:
Slot - Time:
Minimo Station-Delay-Time:
Max. Station-Delay-Time:
Figura 3-46 Maschera del COM DB1 "Parametri di base SINEC L2"; editazione dei parametri di base
6. Premere <F6> "Enter". 11 parametri di base vengono trasfer- iti in DB1 e su1 video compare la maschera "Tabella pan- oramica SINEC L2" (+ Figura 3-45). Nella riga "Parametri di base" su1 video compare "parametrizzato".
Esempio di una parametrizzazione di DBI con il COM DB 1
(Con < E S O oppure <F8> "Ritorno" si pu6 interrompere il trasferimento. Su1 video compare la maschera "Tabella pa- noramica SINEC L2" nel suo aspetto originale.)
Editazione de¡ para- Scegliere "Collegamento standard": metri per i1 collega- 11 cursore si trova nella riga "Collegamento standard" della ma- mento standard schera "Tabella panoramica SINEC L2" (+ Figura 3-45).
1. Premere <F6> "Enter", < J > oppure <INSERT>. Su1 video compare la maschera "Collegamento standard SINEC L2".
2. Introdurre tutti gli argomenti cosi come descritto per i para- metri di base: direttamente tramite la tastiera oppure tramite le finestre di scelta.
Gli argomenti dei parametri si trovano nella maschera di figura 3-45.
Quando tutti gli argomenti sono stati introdotti, compare la ma- schera avente il seguente aspetto:
r 3 Collegamento standard SlNEC L2 SIMATIC S5lCOM DB1
Proprio nr. partecipante 2 / Stato stazione attiva
Posizione della casella di ricezione: Nr. : DW-N
Posizione byte di coordinamento ricezione: MB Nr.:
Posizione casella di trasmissione: Nr. : DW-N
Posiz. byte di coordinamento trasmissione: Nr. :
FwEA FwEA VEA FwEA VEA VEA Fwm VEA 1 2 3 Scelta 4 5 6 Enter 7 lnfo 8 Ritorno
Figura 3-47 Maschera del COM DB1 "Collegamento standard"; editazione dei parametri per il collegamento standard
Editor
3. Premere <F6> "Enter". 1 parametri vengono trasferiti in DB1 e su1 video compare la maschera "Tabella panoramica SINEC L2" (+ Figura 3-45). Nella riga "Collegamento standard" su1 video compare "pararnetrizzato".
(Con < E S O oppure <F8> "Ritorno" si pu6 interrompere il trasferimento. Su1 video compare la maschera "Tabella pa- noramica SINEC L2" nel suo aspetto originale).
11 DB1 di esempio 6 completamente parametrizzato.
Emissione del DBI 11 DB1 cosi creato deve essere stampato. su stampante 1. Tornare nella maschera "Tabella panoramica" premendo 2
volte <F8> "Ritorno".
La maschera "Tabella panoramica" 6 cambiata; il blocco parame- tri SINEC L2 6 presentato come parametrizzato:
/ Tabella panoramica SIMATIC S5,COM DBl)
Parametrizzazione dell'interfaccia seriale SINEC L2 (solo collegamento standard)
Elaborazione a tempo (TFB) parametrizzato (default) Parametrizzazione orologio (CLP) non parametrizzato Caratteristiche di sistema (SDP) parametrizzato (default) SlNEC L2 (sL2) parametrizzato Blocco errori (ERT) non parametrizzato
( DB1 Caricam. Trasferim. Stampa Cancell. Scelta Funzione j
Figura 3-48 Maschera del COM DB1 "Tabella panoramica"; scelta di "Stampa di DB1"
2. Premere <F4> "DB1 Stampa ".
Esempio di una parametrizzazione di DB1 con il COM DB 1
La maschera "Stampa di DBl" ha l'aspetto seguente:
Figura 3-49 Maschera del COM DB1 "Stampa di DB1"; scelta della stampa su stampnate
3. Premere il tasto <F1> "Stampa Stampante". Vengono allora stampate la maschera "Tabella panoramica", la maschera "Tabella panoramica SINEC L2" e tutte le ma- schere di parametrizzazione del blocco SINEC L2. Nella riga di segnalazione compare l'indicazione di quante pagine sono in corso di stampa.
Quando la stampa 6 terminata, compare automaticamente su1 vi- deo la maschera "Tabella panoramica".
(Se DB1 non 6 stato stampato, compare la corrispondente segna- lazione).
Editor
Trasferimento di 11 DB1 cosi creato deve essere trasferito nel controllore. DBI nel con- 1. Premere il tasto <F3> "DB1 Trasfer." nella maschera "Ta- trollore bella panoramica" (+ Figura 3-48).
Compare la maschera "Trasferimento di DB1" avente il seguente aspetto:
f \ Trasferimento di DB 1 SIMATIC S5/COM DB1
su FD in AG J
Figura 3-50 Maschera del COM DB1 "Trasferimento di DB1"; scelta di "Trasferimento in A G
2. Premere il tasto <F2> "Trasfer. in AG". Nella riga di segna- lazione compare ora l'informazione che il DB1 viene tras- ferito. 11 DB1 presente nel17AG viene contemporaneamente sovrascritto.
Quando il trasferimento di DB1 6 terminato, compare automati- camente su1 video la maschera "Tabella panoramica7'.(Se il DB1 6 affetto da errori, compare la segnalazione corrispondente ed il DB1 non viene trasferito. 11 blocco parametri con errori viene corrispondentemente evidenziato nella maschera panoramica).
Esempio di una parametrizzazione di DBI con il COM DB 1
Memoriuazione 11 DB1 cosi trasferito nel controllore deve essere memorizzato/ar- del DBI in un file chiviato in un file di programma STEP 5 (o su un dischetto). Per di programma questo occorre, nella maschera "Trasferimento di DBl", indicare STEP 5 il file di programma STEP 5 nel quale si deve memorizzare il
DB1. Per il nostro esempio, si 6 supposto che il file di pro- gramma STEP 5 "AG95L2ST.S5Dn sia gii stato creato con il pacchetto STEP 5.
1. Premere il tasto <F3> "DBl Trasfer." nella maschera "Ta- bella panoramica" (+ Figura 3-48). Compare la maschera "Trasferimento di DB1".
2. Indicare il file di programma STEP 5 ed il drive (+ Figura 3-51).
Figura 3-51 Maschera del COM DB1 "Trasferim. di DB1"; scelta di "Trasfenm. su F D
3. Premere il tasto <F1> "Trasfer. su FD". Nella riga di segnala- zione compare ora la segnalazione che ii DB1 viene trasferito.
Quando il trasferimento del DB1 6 terminato, compare automati- camente su1 video la maschera "Tabella panoramica". (Se il DB1 6 affetto da errori, compare la segnalazione corrispondente ed il DB1 non viene trasferito. 11 blocco parametri con errori viene corrispondentemente evidenziato nella maschera panoramica).
Editor
Commutazione del 11 tipo di funzionamento del controllore pu6 essere modificato controllore da nella maschera "Funzioni A G . STOP a RUN 1. Premere, nella maschera "Tabella panoramica", il tasto
<F7> "AG-Funzione" (+ Figura 3-48). Su1 video compare la maschera "Funzioni A G .
2. Cambiare il tipo di funzionamento premendo i tasto <F3> "Stop + Run". Viene richiesto se le parametrizzazioni nel controllore debbano essere aggiornate.
3. Per la conferma, premere < J > oppure <INSERT>. Le para- metrizzazioni vengono trasferite nel sistema operativo del controllore. (Con < E S O oppure <F8> "Ritorno" si pu6 interrompere l'aggiornamento).
Le parametrizzazioni nel controllore sono aggiornate ed il con- trollore 6 in RUN.
1 Funzioni AG SIMATIC S51COM DBl )
VHHHA THHHA VHHA THHHA VHHA WHHA FwHA WHHA 1 AG 2 Run -> 3 Stop-> 4 5 6 7 8 Ritorno Cornpress. Stop Run
Figura 3-52 Maschera del COM DB1 "Funzioni A G ; commutaz. controllore da STOP a RUN
4. Abbandonare il COM DB1 premendo 4 volte il tasto <F8> "Ritorno".
Editazione della lista di attribuzione
3.3.12 Editazione della lista di attribuzione
La programmazione simbolica permette di introdurre al posto di Editor un operando assoluto, p.es. E 1.1, una qualsiasi stringa di carat-
teri, p. es. TASTO ON. Prima di programmare con gli operandi simbolici, si deve creare una lista di attribuzione tra operandi assoluti e operandi simbolici, con l'aiuto dell'editor simbolico dello STEP 5. Contemporanenamente in questa lista di attribu- zione ad ogni operando pu6 essere associato un commento dell'o- perando.
Le lunghezze dell'operando simbolico e del commento operando sono impostabili (+ Progetto, Impostazionz]: - Operando simbolico: da 8 a 24 caratteri (preimpostato 8), - Commento: max. 40 caratteri (preimpostato 40).
Le impostazioni valgono per tutta la lista di attribuzione. Un suc- cessivo aumento della lunghezza 6 possibile, mentre una diminu- zione 6 possibile solo fino alla piii grande lunghezza di com- mento veramente esistente nel file. (Cancellare prima ?????Z?.INI).
Le introduzioni e le modifiche delle attribuzioni avvengono nel file sorgente sequenziale. Dopo l'editazione, questo file viene tradotto in fase di memorizzazione, nel file simbolico finale (*ZO.INI).
Nelle impostazioni deve essere introdotto il nome del file simbo- lico. Questo nome viene acquisito automaticamente per il file sorgente sequenziale.
Se si sceglie il sottomenii "Lista attribuzione", viene richiamato direttamente l'editor per il file sorgente sequenziale (*ZO.SEQ).
Lo STEP 5 emette una lista di attribuzione (vuota), in cui - se- condo colonne separate - si introducono:
- operandi assoluti, - operandi simbolici, - commenti degli operandi e - + commenti aggiuntivi, che iniziano con un "punto e vir-
gola".
Editor
La creazione della lista di attribuzione richiede il seguente proce- dimento:
1. Si edita la lista di attribuzione come file sorgente sequen- ziale (terminazione del nome *ZO.SEQ).
2. 11 file sorgente sequenziale viene tradotto durante la memo- rizzazione e trasferito nel file simbolico (tre nomi con termi- nazione Zx.INI, x = 0, 1, 2). Se durante la traduzione si ver- ifican~ errori, lo STEP 5 li registra in file errori (terminazione del nome *ZF.INI). Questo file si pu6 visua- lizzare o emettere sotto (+ Gestione, Lista attribuzione, Emissione lista errori).
Se durante l'editazione della lista di attribuzione sono stati asse- gnati dei testi ai tasti funzionali (+ Tastifunzionaliprogramma- bili), viene memorizzato il file aggiuntivo *ZT.SEQ.
File sorgente sequenziale File simbolice
NOME@@ZO.SEQ Traduzione
NOME@@Zl .INI 1
I GOM E@@ZT.SEGI! Errore dur. r - - - 1 L - NOME@@ZF.INI , L _ - - 1 l a t raduz ione l - - - J File per tasti File errori funzionali programmati
3. 11 file simbolico memorizzato 6 utilizzato per la traduzione del programma utente in codice eseguibile e per l'emis- sione.
Editazione della lista di attribuzione
Tipi di operandi consentiti
Nella seguente tabella si trovano elencati tutti i tipi di operando, a cui si pu6 attribuire una sigla simbolica nella lista di attribuzione.
Tabella 3-8 Panoramica dei tipi di operandi consentiti
Avvertenza
Anche ai blocchi immagine (BB) possono essere attribuite delle sigle simboliche.
Configurazione del Le righe e le zone del campo di editazione hanno il seguente video significato:
File seq. (1) Drive e nome del file sorgente sequenziale (lista di attribu- zione). 11 nome 6 assegnato tramite il nome del file simbo- lico nelle "Impostazioni".
Riga (2) Numero della riga in cui si trova il cursore.
Modo elaborazione (3) Visualizzazione del modo, con SHIFT F5 =Modo, commu- tabile tra "Inserimento" e "Sovrascrittura".
I i Annota 2 Copia 3 Cancell. 4 Ricerca 5 Sostituz. 6 Salva 7 Conferma 8 Interruz. 1
Figura 3-53 Configurazione del video con righe e zone del campo di editazione
Editazione della lista di attribuzione
Zona di editazione (5) Questa zona 2 suddivisa in tre colonne: - Operando;
Colonna per l'introduzione degli operandi assoluti, la larg- hezza della colonna non 6 modificabile.
- Simbolo; Colonna per l'introduzione degli operandi simbolici, la larghezza della colonna dipende dall'impostazione ef- fettuata sotto Oggetto/Impostazioni/pagina 2.
- Commento; Colonna per l'introduzione del cornrnento dell'operando. La larghezza della colonna dipende dall'impostazione (pag. 2).
Tasti funzionali (6) Tasti funzionali per richiamare le funzioni di editazione (i tasti contrassegnati con "*" richiamano altri livelli di tasti). 1 tasti hanno il seguente effetto:
FI * = Annota
F2* = Copia
F3 * = Cancell.
~ 4 * = Ricerca
FS* = Sostituz.
F7 = Conferrna
Memorizzazione di un testo selezionato (riga, blocco di testo o testo digitato) nella memoria buffer, da dove que- sto pub essere copiato in qualsiasi punto della lista di attribuzione tramite F2* = Copia. Memorizzazione dei testi digitati, che possono essere richiamati tramite i tasti funzion. da SHIFT FI = Testo 1 a SHIFT F4 = Testo 4.
Richiamo di un testo annotato tramite FI * = Annota dalla memoria buffer e copiato nella posizione del cursore.
Cancellazione della nga in cui si trova il cursore, o can- cellazione di un testo selezionato. 11 testo cancellato viene acquisito nella memoria buffer e consente il trasferimento di parti di testo tramite F2* = Copia.
Ricerca di operandi, righe, testi o stringhe, eventualmente anche inizio e fine nella lista di attribuzione. L'introdu- zione del criterio di ricerca deve esattamente coincidere, per quanto riguarda le lettere maiuscole o minuscole, con la stringa di testo cercata.
Sostituzione di una qualsiasi stringa di caratteri (max. 20 caratteri incluso i blank) con un'altra.
Conclusione dell'editazione e memorizzazione del file sorgente sequenziale. L'avvio della traduzione con la creazione del file simbolico viene attivata automatica- mente.
F6 = Salva
F8 = Interruz.
SHIFT F1 = Testo 1
SHIFT F2 = Testo 2
SHIFI F3 = Testo 3
SHIFT F4 = Testo 4
SHIFI F5 = Modo
SHIFT F6 = Pag. Av.
SHIFT F7 = Pag. Znd.
SHIFT F8 = Help
Salvataggio del file sorgente senza traduzione, p. es. in caso di interruzione dell'editazione. La lista di attnbu- zione editata pub essere ulteriormente elaborata.
Interruzione dell'editazione senza memorizzazione del file sorgente sequenziale.
Emissione del testo 1 tramite un tasto funzionale.
Emissione del testo 2 tramite un tasto funzionale.
Emissione del testo 3 tramite un tasto funzionale.
Emissione del testo 4 tramite un tasto funzionale.
Selezione del modo di editazione: insenmento o sovras- crittura.
Una pagina avanti.
Una pagina indietro.
Visualizzazione dell'assegnazione dei tasti funzionali.
Editazione della lista di attribuzione
Generazione lista 1. Introdurre la stringa di caratteri dell'operando assoluto, p. es. di attribuzione E 1.1.
2. Posizionare il cursore, con il mouse o con T U , nella co- lonna del simbolo.
3. Introdurre la stringa di caratteri del simbolo senza lineetta, p. es. Segnale l.
Nella lista di attribuzione non si deve introdurre la lineetta prima dell'operando simbolico. La larghezza della colonna corrisponde alla lunghezza del simbolo preimpostato sotto OggettolImposta- zionilpagina 1. Mancando l'introduzione del simbolo (il campo simbolo 6 vuoto), durante la traduzione viene chiesto: "Acquisi- zione operando assoluto come simbolo?".
Si La stringa di caratteri dell'operando assoluto 2 tradotta come oierando simbolico ni1 file simbolico. Nel file sor- gente sequenziale il campo rimane vuoto. Solo dopo la tra- duzione (+ Gestione, + INI > SEQ) l'operando simbolico viene introdotto nel file sorgente sequenziale.
No L'operando assoluto non viene registrato come operando simbolico, il campo rimane vuoto.
Commento operando
Se si vuole aggiungere un testo di chiarimento all'operando sim- bolico, 6 a disposizione una colonna di commento con una larg- hezza massima di 40 caratteri. 11 commento operando pu6 essere introdotto anche se nelle "Impostazioni" (+ Progetto) si 2 intro- dotto il parametro "Commenti: NO". 11 commento operando (let- tere maiuscole e minuscole) non 2 memorizzato separatamente, ma 6 memorizzato anch'esso nel file simbolico.
1. Posizionare il cursore, con il mouse o con T U , nella co- lonna del commento.
2. Introdurre la stringa di caratteri del commento operando, p. es. Commento di esempio.
3. Abbandonare la riga con il mouse opremere il tasto di in- troduzione.
Cambio pagina
Conclusione dell'editazione
Se la lista di attribuzione occupa piu pagine, si pu6 eseguire, tra- mite l'introduzione di un carattere di comando, una suddivisione in pagine, pertanto
introdurre nel campo "Operando", iniziando dalla prima colonna dei caratteri, la stringa di caratteri "PA".
In questa riga non 6 ammessa nessun'altra introduzione. 11 carat- tere di comando esegue un cambio pagina durante la stampa. 11 carattere di comando non viene acquisito nel file simbolico (*ZO.INI).
1. Premere F6 = Conferma. 11 file sorgente sequenaziale viene memoriazzato e tradotto nel file simbolico. Se la traduzione 6 senza errori, lo STEP 5 segnala: "n righe elaborato, nessun errore trovato" (n = numero di righe).
2. Eseguire un click su OK o premere il tasto di introduzione. Lo STEP 5 abbandona l'editor e ritorna nel menil.
Errori in editazione Se durante la traduzione si verifica un errore, lo STEP 5 segnala: "trovato un errore nella riga n. 11 parametro assoluto non con- forme a SGOP. (SGOP = sigla operando). L'editor rimane attivo, la riga errata viene rappresentata nella parte piu alta del video. Dopo l'eliminazione dell'errore nel file sorgente sequenziale, tramite la memorizzazione, si attiva una nuova riga traduzione.
Se si verificano piu errori, lo STEP 5 segnala: "n righe elaborate, n errori trovati", "visualizzare lista errori?":
Si: la lista errori viene visualizzato No: l'editor viene abbandonato
Lo STEP 5 ha registrato gli errori nel file *ZF.INI. Questa lista errori pu6 essere emessa, richiamando la funzione di gestione + Lista attribuzione, Emissione lista errori.
Editazione della lista di attribuzione
f File seq.: C:ESEMPlZO.SEQ Riga: 12 - Inserimento - 139kB
l Operando Simbolo Commento l
E 1.0 Segnale Cornmento di esernpio
EW 124 IWORDI 24 Word d'ingresso 124
A 1.0 USC. 1 .O Uscita 1 .O
AB 122 ABYTE122 Byte d'uscita 122
AD 100 AD-100 Doppia word d'uscita 100
M 1.0 MERK. 10 Merker 10
S4095.7 S-MERK Nuovo merker 4095.7
; Un commento aggiuntivo inizia con un "punto e virgola".
; Lunghezza del commento = somma delle colonne:
; Operando t simbolo t commento t colonne di separazione
SW 64 S-F 64 Nuovo merker, parola di merker 64
Z 6 Contat. 6 Contatore 6
Figura 3-54 Esempio per una lista di attnbuzione nel file sorgente sequenziale
Ausili per Lo STEP 5 agevola la creazione della lista di attribuzione tramite I'editazione le funzioni di editazione, che si richiamano e si utilizzano tramite
tasti funzionali.
FI = Annota
F F F F F F Pag. Av. 1 Riga 2 Testo 3 Iniz. BI. 4Fine BI. 5 File 6 Tast. Funz.
Editor
Si memorizzano le righe selezionate, qualsiasi stringa di caratteri (digitata) e blocchi di righe, in una memoria buffer (Annota) da dove questi possono essere successivamente trasferiti (Copia). 1 blocchi di testo sono trasferibili anche in un altro file sorgente sequenziale.
F1 Annota la nga in cui si trova il cursore per copiarla in un = Riga altro punto.
F2 Annota un testo digitato (max. 40 caratteri) per copiarlo. = Testo
F3 Viene contrassegnato l'inizio di un blocco di caratten = Zniz. Bl. (inclusa la riga in cui si trova il cursore).
Avvertenza su1 fattore di ripetizione Come carattere iniziale di blocco viene settato @ fintantoche il blocco 6 marcato.
F4 Viene contrassegnata la fine di un blocco di caratten (inc- = Fine Bl. lusa la nga in cui si trova il cursore).
11 blocco 2 trasfenbile anche in un altro file sorgente se- quenziale, += F5 = File
F5 Si memorizza il blocco annotato in un altro file sorg. se- = File quenz. Non 2 necessario che questo file attualmente esista.
F6 Quattro tasti funzionali possono essere associati a qual- = Tast. siasi testo digitato (massimo 40 caratteri), in questo modo Funz. si possono richiamare, durante l'editazione, caratteri ripe-
titivi (+ Tastifunzionaliprograrnrnabili).
F2 = Copia
F Testo 1 F Testo2 F Testo3 F Testo4 F Modo 1 Annota 2 Copia 3 Cancell. 4 Ricerca 5 Sostituz.
wmmm wmmm WmmmA F wmmm F wmmm 1 Riga 2 Testo 3 Blocco 4 5 File
Editazione della lista di attribuzione
Si inserisce una riga, qualsiasi stringa di caratteri (digitata) e blocchi di righe prima della riga in cui si trova il cursore, ciok si la copia dalla memoria buffer. 11 numero di copie k introdotto in cifre come "fattore di ripetizione". Si pu6 anche introdurre un'ul- teriore file sorgente sequenziale nella lista di attribuzione attuale.
Avvertenza su1 fattore di ripetizione Non 6 possibile posizionare il cursore su1 campo di introduzione del fattore di ripetizione, questo salta nella riga "Fattore di ripetizione" solo dopo l'introduzione di un valore.
FI = Riga
F2 = Testo
F3 = Blocco
F5 = File
La riga annotata o una riga precedentemente memorizzata nel buffer tramite cancellazione, viene inserita prima della riga in cui si trova il cursore.
11 testo digitato ed annotato viene inserito prima della riga in cui si trova il cursore.
11 blocco di righe annotato o un blocco di righe preceden- temente memorizzato nel buffer tramite cancellazione, viene inserito prima della riga in cui si trova il cursore.
11 blocco di righe annotato viene trasferito (copiato) in un altro file sorgente sequenziale, di cui si deve introdurre il nome. II file deve essere precedentemente aperto; un con- tenuto gi i esistente viene sovrascritto.
Avvertenza Se incautamente si 6 sovrascritto il file, si puo rigenerare il file sor- gente sequenziale originario, creando il file sorgente sequenziale da1 file simbolice + Gestione, Traduzione IM > SEQ. Pero, alla tradu- zione non vengono acquisiti caratteri di comando e di cornmento.
F3 = Cancell.
Editor
Con questa funzione si cancella una riga o un blocco. La riga o il blocco cancellato viene registrato nel buffer. Un blocco annotato precedentemente va perso. 11 contenuto del buffer si pu6 copiare in un altro punto + F2 = Copia.
FI Cancella la riga nella posizione del cursore. La riga viene = Riga memorizzata nel buffer.
F3 Contrassegna l'inizio di un blocco. = Znizi. B1.
Avvertenza su1 fattore di ripetizione Come carattere iniziale di blocco viene settato @ fintantoche il blocco 6 marcato.
F4 Contrassegna la fine di un blocco. Appena questo tasto = Fine Bl. viene premuto o si esegue un "click" con il mouse, il
blocco viene cancellato e memorizzato nel buffer.
F4 = Ricerca
6 lnizio 7 Fine
11 cursore viene posizionato in una determinata riga o all'iniziol fine di un testo. E possibile la ricerca secondo operandi o qual- siasi stringa di caratteri.
FI Ricerca secondo una stringa di caratteri nei commenti = Testo + operando o nel commento aggiuntivo a partire dalla posi-
zione del cursore (dopo ";").
F2 Ricerca secondo una stringa di caratteri nei commenti = Testo - operando o nel commento aggiuntivo prima della posi-
zione del cursore (dopo ";").
Editazione della lista di attribuzione
Avvertenza
L'introduzione della stringa di caratteri da ricercare deve coinci- dere esattamente, per quanto riguarda le lettere maiuscole e mi- nuscole, con quanto ricercato.
F3 Ricerca di un operando assoluto a partire dalla posi- = Operando + zione del cursore.
F4 = Operan. - Ricerca di un op. assol. prima della pos. del cursore.
F5 = Riga Salto alla riga con il numero di riga indicato.
F6 = Znizio Posiziona il cursore all'inizio del file.
F7 = Fine Posiziona il cursore alla fine della lista di attribuzione.
F5 = Sostituz. F
1
F
1 Con Conf. 2 Senz. Conf. 3 4 Totale 5
Una stringa di caratteri (massimo 20 caratteri) viene sostituita con o senza conferma da un'altra stringa di caratteri.
F1 La stringa di caratten viene cercata e sostituita n volte (n = = Con Con$ fattore di npetizione) nella lista di attnbuzione, a partire
dalla posizione del cursore, tramite una nuova stnnga di caratteri introdotta. Prima di ogni sostituzione viene ri- chiesta una conferma: Si Sostituzione dei caratten. No 1 caratteri non vengono sostituiti, il
cursore salta sulla successiva stringa di caratteri (se n > 1 se viene di nuovo richiesta la conferma.
Interruzione: La funzione viene interrotta.
Editor
F2 La stringa di caratten viene cercata e sostituita n volte (n = = Senz. fattore di ripetizione) nella lista di attribuzione, a partire Con$ dalla posizione del cursore, tramite una nuova stringa di
caratteri introdotta, senza la richiesta di conferma.
F4 La stringa di caratten cercata viene sostituita in tutti i = Totale punti nella lista di attnbuzione tramite la nuova stringa di
caratteri introdotta.
Tasti funzionali Quattro tasti funzionali si possono associare a qualsiasi stringa di programmabili caratteri (di volta in volta max. 40 caratteri), cosi si possono
inserire stringhe di caratteri ripetitive in qualsiasi punto della lista di attribuzione. L'assegnazione dei tasti viene memorizzata nel file *ZT.SEQ.
Programmazione Nelle "Impostazioni" (- Progetto) 6 stato scelto "Simbolico: Si".
1. Premere FI = Annota.
Lo STEP 5 emette il successivo livello di tasti.
2. Premere F6 = Tast. Funz.
Viene visualizzato l'editor dei tasti funzionali. 11 cursore lampeggia nella prima riga.
3. Digitare la stringa di caratteri ed abbandonare con il tasto di introduzione.
4. Muovere il cursore da riga a riga con il tasto di introdu- zione o con i tasti cursore in altolbasso.
11 mouse non pu6 essere utilizzato, tranne che per attivare la Con- ferma tramite F7 = Conferma.
- 1
Tasto : Testo :
Shifl F1 : Esempio
Shifl F2 : Commento operando
Shifl F3 : Segnalazione:
Shifl F4 : lmpianto in funz,
2 3 4 5 6 Salva 7 Conferma
Editazione della lista di attribuzione
5. Cancellazione caratteri con DEL, nella posizione del cur- sore, a sinistra del cursore, con backspace.
Si conclude l'editazione
6. premendo C o n f e m o interrompendo con ESC.
Modifica della lista Se si desidera modificare una lista di attribuzione creata o di attribuzione tradotta, viene offerto per l'editazione il file sorgente sequenziale,
nel caso esista. Se manca il file sorgente sequenziale, questo viene automaticamente creato da1 file simbolico ed emesso.
Si deve osservare, durante l'editazione, di non superare la lunghezza preimpostata dei commenti operando e degli operandi simbolici. Se tuttavia si vuole utilizzare, in una lista di attribu- zione creata, simboli di operandi e testi di commento piii lunghi, si deve aprire un nuovo file sorgente sequenziale (+ Progetto, Impostazioni), copiare e memorizzare la lista di attribuzione esi- stente in questo nuovo file tramite le funzioni di editazione F2 = Copia e F5 = File.
Procedimento di 1. Nelle "Impostazioni" (pagina 1) introdurre "Drive" e modifica delle "Nome" del nuovo file simbolico da creare, nella pagina 2 "lunghezze dei "Lunghezza simbolico e commento". Queste lunghezze de- campi" vono essere uguali o maggiori di quelle esistenti.
2. Richiamare l'editor della lista di attribuzione (+ Editol; Lista di attribuzione)
Lo STEP 5 emette una nuova lista di attribuzione vuota.
3. Copiare il file da modificare in que110 attuale, attivando F2 = Copia e F5 = File.
Lo STEP 5 segnala: "Nome file Z0.SEQ7'
4. Introdurre qui "Drive" e "Nome file" della lista di attribu- zione esistente e concludere con il tasto di introduzione.
Dopo la copia del file si giunge tramite F8 = Ritorno nel modo "Editazione" (Inserim.). Editare come al solito. Se si vuole so- vrascrivere, commutare in "Sovrascrittura" col tasto F8 = Modo.
lnserimento righe Si possono inserire righe in un qualsiasi punto. In "Inserimento", il tasto di introduzione crea una riga vuota sotto la riga con il cursore. L'inserimento verticale inserisce una riga vuota sopra la riga con il cursore. In "Sovrascrittura", con il tasto di introdu- zione si posiziona il cursore all'inizio della riga successiva.
Sovrascrittura di file Memorizzando la lista di attribuzione modificata, il file simbo- lico ed il file sorgente sequenziale esistenti vengono sovrascritti con lo stesso nome senza la richiesta di conferma.
Commenti Nel caso lo spazio per il commento non sia sufficiente, si pu6 aggiuntivi introdurre un commento aggiuntivo. In questo caso, digitare nel
campo "Operando", nella prima colonna, il carattere ";" che contrassegna l'opzione di "commento aggiuntivo" della riga. 11 carattere ";" sempre deve trovarsi nella prima colonna del campo "Operando". L'introduzione dei commenti aggiuntivi 2 possibile in qualsiasi riga.
11 numero di colonne che sono a disposizione per l'introduzione di un commento aggiuntivo corrisponde alla somma della lunghezza degli operandi (10 caratteri), della lunghezza com- mento e simbolico e delle colonne di separazione. A seconda dell'impostazione, sono possibili lunghezze di commento aggiun- tivo tra 19 e 76 colonne (= caratteri).
11 carattere speciale ";" @gura 3-54) non pu6 essere cancellato dall'editor. Se si vuole cancellare questo carattere, bisogna can- cellare tutta la riga (+ F3 = CancelL, F l = Riga ).
Avvertenza
1 commenti aggiuntivi ed i caratteri di comando della stampante si trovano solo nel file sorgente sequenziale. Se si crea un file sorgente sequenziale da1 file simbolico con la funzione + Gesti- one, Traduzione INI > SEQ, i commenti aggiuntivi e i caratteri di comando della stampante (.PA) vanno persi.
3.4 Test
In questo sottomenu si trovano le funzioni per il test, l'informa- zione e la messa in servizio, che si possono eseguire in funziona- mento "Online" del PG.
Premessa per l'esecuzione delle funzioni online 6 un collega- mento fisico e logico tra PG e AG. Oltre ad un cavo di collega- mento, bisogna prowedere ad una corretta via bus (SINEC H1, SINEC L2 o anche AS511) ed impostare su1 PG il modo di fun- zionamento.
Le seguenti funzioni di test: - visualizzazione stato degli operandi (+ Stato variabili) - forzamento di segnali di uscita (+ Forzam. uscite) e - Forzamento variabili di processo (+ Forzam. variabili)
richiedono un elenco di variabili di processo, che si pu6 memo- rizzare dopo l'editazione in un blocco immagine (VBnn (1 <= nn <= 255)). In questo modo non 2 piu necessaria l'introduzione degli operandi ad ogni richiamo di una funzione di test. 1 blocchi immagine sono memorizzati nel file programma.
Funzioni online PG - AG
F'unzione online
Stato blocco
Stato variabilil
Start AG
Stop AG
Compressione memoria
Forzamento variabilil
Stato AG
RUN
RUN
STOP > RUN
RUN > STOP
RUN, STOP
RUN
Elaborazione in AG
Punto di controllo utente
Punto di controllo di sistema
Stari ciclo
Stop ciclo
Area RAM
Punto di controllo di sistema
Chiarimento
Test di una sequenza di istruzioni nel programma
Emissione stato di variabili (E, -4, M, S, T, Z, D) Come per manovra manuale
Come per manovra manuale
Compressione memoria
Modifica di variabili di pro- cesso (E, A, M, S, T, Z, D)
Stato Blocco B
F'unzione online Forzamento uscitel
REG.INT. / REG.BL.
Emissione contenuto me- moria
Configurazione memoria
Parametri sistema
Controllo elaboraz. ON
Controllo elaboraz. OFF
3.4.1 Stato Blocco Con questa funzione si possono testare e correggere i blocchi ca- ricati in AG (memoria utente). Lo STEP 5 emette lo stato attuale delle seguenti variabili:
- ingressi (E), temporizzatori (T) e contatori (Z) - uscite (A) (tipo parametro A delle sigle di un EB (EX)) - merker (M, S) - dati (D) (i dati sono in funzione del DB richiamato nel
momento dell'emissione).
Per l'elaborazione di stato sussistono le seguenti limitazioni: - L'emissione dello stato dei parametri attuali di blocchi
funzionali 6 possibile solo per S5-135U, S5-155U e S5-115U.
Gli elenchi degli operandi sono memorizzabili in blocchi immagine.
Stato AG STOP
STOP
RUN STOP
RUN STOP
RUN STOP
CONTR.EL
CONTR.EL > STOP
Elaborazione in AG Punto di controllo di sistema periferia Memoria AG, area di sistema RAMIEPROM, bus S5, periferia
RAM-AG, EPROM
Versione SW AG, CPU
Punto di controllo utente
Punto di controllo utente
Chiarimento Impostazione uscite su stati definiti (AB, AW, AD) Emissione registro interruz. / registro blocchi Emissione in esadecimale di indirizzi di memoria e periferia Dati relativi alla memoria utente in AG (RAMI EPROM) Info relative a configura- zione interna AG e versioni sw (CPU) Test di singoli passi di pro- gramma: PB, FB, FX, OB, SB, ricerca Fine controllo elaborazione; eseguito direttamente
Stato Blocco
- Per i parametri formali e le istruzioni LIR in EB o EX non 6 visualizzato lo stato dei segnali.
- Le istruzioni BDW/BMW sono elaborate assieme all'istru- zione successiva come un'unica istruzione. Viene pertanto emesso lo stato relativo all'istruzione successiva.
- Alcune istruzioni concludono l'elaborazione di stato, po- ichk la loro esecuzione conduce al sistema operativo o in altri blocchi, come p. es. LIR, BEB ed anche tutti i salti ed i richiami blocchi.
- Un'hardcopy k possibile dopo l'interruzione dell'elabora- zione di stato.
- Durante l'elaborazione di stato in corso, non 6 possibile USO del mouse.
Dopo la scelta funzioni nel menu "Test" appare il box di scelta "STATO blocco", in cui specificare il blocco da testare (+ Inter- faccia operatore grafica, Box di comando).
Campo d'introdu- zione
Chiarimento
Blocco senza concatenamento: introdurre il tipo ed il numero di blocco oppure il nome simbolico del blocco. con concatenamento: nella prima posizione il blocco da testare e quindi la catena dei blocchi (max. 5) concatenati nel programma, attrav. i quali si deve visualizzare lo stato per il test.
Crit. ricerca Qui si pub introdurre il criterio di ricerca all'istru- zione da testare. Lo STEP 5 ricerca automatica- mente questa istruzione ed emette su1 video la parte di blocco relativa. Nel box di help sono elen- cati tutti i possibili criteri.
Sovrascnttura In questa finestra si introduce se dopo una modi- fica si vuole la sovrascnttura diretta del vecchio blocco o solo dopo conferma.
File sorgente seq. Contrassegnare qui se si mole l'aggiornamento del file ZO.SEQ oppure no.
Esempio di un Si deve visualizzare lo stato di FB21, richiamato da PB2. In que- concatenamento sto caso introdurre nella scelta blocchi:
FB 21, PB 2, OB 1
Concatenamento dei blocchi: Lista blocchi:
BLOCCO 1: FB 21
BLOCCO 2: PB 2
1 1 BLOCCO 3: OB 1
SPA PBl
1 SPA PB3 1 PB3 PB5
PB1 PB4 FB21
SPB PB2
Rappresentazione AWL: Gli stati dei segnali sono emessi come elenco di dello stato dei informazioni di stato. segnali su video KOPIFUP: Nello schema a contatti e nello schema logico
l'emissione dello stato dei segnali avviene me- diante una diversa rappresentazione delle linee di collegamento.
- - - - - - - - - Stato segnale non rappresentabile (p.es. al di
fuori delle 20 istruzioni rappresentabili; il nu- mero delle istruzioni dipende dall'AG.)
Stato Blocco
Dopo 170K, il PG inizia l'elaborazione di stato ed emette in FUP, p. es. la seguente immagine:
/PB I 2
Segmento 1 O000 Esempio 1
Figura 3-55 Elaborazione di stato
L'immagine non 6 aggiornata ad ogni elaborazione ciclica. Tutte le funzioni richiamabili tramite tasti funzionali (+ Edito?; Blocchi STEP 5) sono eseguibili durante l'elaborazione di stato.
Avvertenza Non 2 possibile visualizzare gli indirizzi.
In AWL, lo STEP 5 emette la seguente rappresentazione della maschera (esempio):
Segmento 1 Stato AWL RLC St/ACCUI - A C C U 2 S t a t o IND :U E 32.0 O O 00000000 DO54 :U E 32.1 O 1 00000000 DO56 := A 32.0 O O 00000001 DO58 - .- M 1.1 O O 00000001 D05A
.m
Figura 3-56 Rappresentazione della maschera
Test
PB 1 Segmento 1
;SPA PB ;UN T :L KT ;SV T :L T ;T Kr :SPB FB
Nome :TEST INGRI ; M USCI ; MW lNGR2 : MW
N ;BE
IND.-DB= LUN=20 Stato AWL RLC St./ACCUI -ACCU2- Commento riga
start temporizz.
L'immagine non 6 aggiornata ad ogni ciclo di elaborazione.
Abbreviazioni: RLC Risultato logico combinatorio STATO Operandei a bit
DBY Blocco dati attuale ACCU 1 Contenuto ACCU 1 ACCU 2 Contenuto ACCU 2 STATO Visualizzazione risultato IND Contatore indirizzi Step Codici relativi all'emissione di stato: L Tempo che scorre A Bit negato su interrog., ciok per interrog.
UT (timer AND) il risultato 6 0. V Ingresso di conteggio avanti R Ingresso di conteggio indietro S Ingresso di set o di start F Ingresso di abilitazione
Tutte le funzioni richiamabili tramite tasti funzionali (-z Editol; Blocchi STEP 5) sono eseguibili durante l'elaborazione di stato con eccezione della funzione di visualizzazione indirizzi.
Stato Blocco
Elaborazione stato blocco
Segnalazioni
Azione
Spostamento punto di alt
Interruz. elaboraz.
Prosec. elaboraz.
Correzione programma
Conferma correzione
Interruzionel conclusione elabo- razione
Possibili segnalazioni: Cause:
"Istruzione non elabo- Blocco non richiamato rata" Istruzione saltata
Blocco della catena non esistente AG in STOP
Operativita
Mediante i tasti cursore o "Ricerca" posizionare il cursoreprima dell'ope- rando desiderato. Richiamare altri seg- menti su1 video con i tasti cursore o con "+ "In-".
1. Premere INSERT = Conferma. 2. Confermare con Si. 3. confermare con S;, riel caso si vo-
glia "Sovrascrittura".
1. Premere due volte ESC = znterruz. 2. Confermare con Si.
"Blocco non esistente in Blocco da testare non esistente A G 11 blocco da testare richiama un altro
blocco, che non esiste in AG.
Segnalazioni/Chiarimenti
Lo STEP 5 prosegue con l'elabora- zione di stato. Segnalazione: "Elaboraz. stato in corso".
La segnalazione: "Elaboraz. stato in corso" scompare.
Segnalazione: "Elaboraz. stato in corso".
Elaborazione stato interrotta ed entrata in modo "Editor".
Richiesta: "Conferma segmento modi- ficato?" "...Gih in AG, sovrascrivere?'. Ii blocco corretto si trova in AG e l'ela- borazione viene proseguita.
Richiesta: "Abbandono stato?"
3.4.2 Stato Variabili
Stato Variabili o Con l'ausilio di questa funzione si pu6 emettere sotto forma di lista lo stato attuale dei segnali di operandi selezionati, come si trovano durante l'elaborazione nel punto di controllo di sistema (+ Appendice, Glossario). Gli operandi da controllare (variabili di processo) si introducono in una lista, emessa vuota da110 STEP 5 dopo il richiamo della funzione di test "Stato variabili". Con F6 = Attivo o con il tasto Conferma viene visualizzato lo stato at- tuale di segnale degli operandi elencati. Durante l'elaborazione gli operandi elencati sono richiamati ed il loro stato viene emesso, prima che siano modificati da1 programma utente.
f
Operandi: L
Formati:
\
Figura 3-57 Tabella vuota per l'editazione della lista operandi
Nel sottomenii relativo a questa tabella sono utilizzabili: Tasto: Funzione F1 = Prelievo
F2 = Memorizz.
F3 = Canc.
F4 = Blocco
F6 = Attivo
F7 = Ritorno
F8 = Ritorno
SHIFT F8 = Help
Richiamo di un blocco immagine.
Memorizz. della lista operandi come blocco imm.
Cancellazione della riga attuale.
Emissione di variabili a blocchi, tramite i tasti + o - si pU0 prelevare il blocco di variabili prec. o succ.
Attivazione elaboraz. stato (= Conferma). Solo ese- guibile se .? stato registrato almeno un operando.
Salvataggio della lista operandi nel blocco imma- gine attuale (solo eseguibile se .? stato registrato almeno un operando).
Ritorno alla scelta menu.
Inforrnazioni su certe procedure
Stato Variabili
Domanda di sicurezza
Se, durante l'introduzione della lista operandi sono state eseguite delle modifiche che non sono memorizzate in un blocco imma- gine, allora compare una domanda di sicurezza, da confermare con <sÍ> opp. <No>.
- Interruz. (ESC) - E8 = Ritorno - E1 = Prelievo
11 testo della domanda di sicurezza dipende da1 fatto se 2 selezio- nato un blocco immagine o no.
Editazione della li- Nella lista operandi si possono introdurre i seguenti operandi: Sta degli operandi
Tasto Eunzione Operando Formato dati consentito M/A/E/S KM MB/AB/EB/SY KH (KM, KY, KC, KF) MW/AW/EW/SW KH (KM, KY, KC, KF) T KT (KM, KH) z (KM, KH) DW/DL/DR KH (KM, KY, KC, KF) DB -
MD/AD/ED/DD/SD KH (KG, KY KC)
Azione
Interruz. F8 ~i~~~~~
F1 Prelievo
Reazione in caso di <Si>
Modifiche vengono annullate; STEP 5 emette il menu di funzioni.
Modifiche vengono annullate; Dopo la compiazione della riga di co- mando viene indicato il blocco im- magine BBnn.
Reazione in caso di <No>
Continuazione dell'editazione delia lista ope- randi; le modifiche possono essere memoriz- zate in un blocco imrnagine. Nota: La memorizzazione delie modiñche deve essere eseguita come sequenza operativa @2 Salva come opp. M Memorizz.). Continuazione dell'editazione della lista operandi; le modifiche possono essere me- morizzate in un blocco immagine. Nota: La memorizzazione delle modifiche deve essere eseguita come sequenza opera- tiva (F2 Salva-come opp. F7 Memorizz.). Richiamo di un nuovo blocco immagine con F1 = Prelievo.
Dopo l'introduzione di un operando il PG emette il relativo for- mato, che nella tabella riportata sopra non si trova tra parentesi. Questo pu6 essere sovrascritto. Nella lista, agli operandi DD, DW, DB, DL, DR, bisogna ante- porre il relativo blocco dati. In caso contrario il PG segnala "Nes- sun DB selezionato".
La sequenza d'introduzione caratteri (sintassi) di un operando va rispettata, altrimenti il cursore resta nel campo d'introduzione.
La lista degli operandi pu6 essere memorizzata in un blocco im- magine (BB). Un blocco immagine esistente pu6 essere richia- mato con la funzione Fl =Prelievo.
Avvertenza
11 blocco immagine (BB) memorizzato per ultimo viene caricato automaticamente al richiamo di "stato variabili".
Operazioni di editazione Funzione Introduzione operandi
Correzione
Inserimento operandi
Anteposizione di operandi
Operazione 1. Dopo l'introduzione operando
premere frecck larga a des&a 2. ~ ~ d i f i ~ ~ ~ ~ o lasciare inalterato il
formato 3. Concludere la riga con il tasto
d'iníroduzione
Sovrascrivere l'introduzione errata
1. Posizionare il cursore con gli appo- siti tasti (sulgiU)
Segnalazioni/Chiarimenti Lo STEP 5 propone di volta in volta il formato dati. 11 cursore si trova su1 for- mato. 11 cursore salta all'inizio della nuova riga.
11 cursore non abbandona il campo d'introduzione fin tanto che la sintassi non 6 corretta.
Si possono aggiungere operandi alla lista, quando il cursore 2 posto sotto l'ultima 'ga.
Stato Variabili
La lista operandi pu6 comprendere al massimo 20 operandi (10 a word, 5 a doppia word).
Funzione Cancellazione operandi
Cancellazione riga
Prelievo lista operandi
Memonzza- zione lista ope- randi
Prelievo a bloc- chi lista ope- randi
Nella parte inferiore del video compare la percentuale di occupa- zione della lista operandi.
zwne carattere 1. Portare il cursore sulla prima riga
da cancellare 2. Premere F3 = Canc.
1. Premere FI = Prelievo 2. Compilare la riga di comando
Emiss. blocco immagine BBnn
1. Premere F2 = Memorizz. 2. compilare la ,.iga di comando
Memorizz. blcco immagine BBnn
1. Premere F4 = Blocco 2. compilare la ,.iga di comando
Emissione blocco da variabile: Al3 26 Formato: KH
Segnalazioni/Chiarimenti
La nga attuale viene cancellata, operando e formato inclusi ed le successive righe occupano il posto diventato libero.
Lo STEP 5 preleva la lista operandi da1 blocco immagine BBnn.
Lo STEP 5 memonzza la lista operandi da1 blocco immagine BBnn.
Lo STEP 5 genera su1 video una lista operandi con 20 byte consecutivi a partire da Al3 26.
Emissione stato degli operandi (va- riabili di processo)
Gli stati attuali delle variabili nella lista operandi vengono emessi prima che il programma utente li modifichi (nel punto di controllo di sistema). Se una lista operandi 2 stata editata su1 video o 2 stata prelevata,
premere F6 = Attivo o Conferma. 11 PG emette lo stato delle variabili elencate e la segnalazione "Elaboraz. stato in corso".
L ( BB 5 C:PROBSPST.S5D AG in ciclo
Operandi: Stato segnali: 1 -COMMUT.PRINC. E 32.0 KM=1 -EMERGENZA E 32.1 KM=O -E32.2 E 32.2 KM=1 -AUTO IN POSIZ. E 32.3 KM=O -STRUTT. AVANTI E 32.4 KM=O -STRUTT. IND. E 32.5 KM=O
1 START E 33.0 KM=1
AVANZ. STRUTT. A 32.0 KM=O RITORNO STR. A 32.1 KM=O CHIUSURA PORTAA 32.2 KH=OO
11 84: Elaboraz. stato in corso n,
Figura 3-58 Lista operandi con ingressiluscite binari ed un merker
Stato Variabili
Operazioni durante l'elaborazione di stato Azioni 1 Operativith 1 Segnalazioni/Chiarimenti
Interruzione elabo- razione stato
Prosecuzione elabo- razione stato
Premere Interruzione
Premere F6 = Attivo
ruz. elaborazione stato
Conclusione/inter-
II cursore salta sulla prima nga della lista operandi.
Lo STEP 5 emette nuovamente lo stato delle singole variabili.
ancora memonzzate in un blocco im- magine, compare una domanda di sicu- rezza: ("Annullare le modifiche?" op- pure "Annullare blocco modificato?". Se non sono state eseguite modifiche oppure la domanda di sicurezza viene confermata con <Si>, lo STEP 5 emette il menii funzioni.
I I - 1 firrnere 2 ivolte Znterruzione 1 Se sono nresenti delle modifiche non
Possibili segnala- zioni e operazioni errate Segnalazioni
"Nessun DB richiamato"
"m= * elemento dati mancante"
"KT = fermo"
"KH = * DB mancante"
"* non consentito"
Cause
Ad un operando manca l'indicazione del blocco dati relativo.
11 blocco dati relativo all'operando indicato (DD, DW, DB, DL, DR) non 2 in memoria AG oppure il numero di parole dati 2 troppo piccolo.
11 temporizzatore selezionato non 2 stato atti- vato (avviato).
11 blocco dati non esiste nel file programma selezionato.
Operando in AG non consentito
3.4.3 Forzamento AG
Stop AG
Start AG
In questo sottomenu si trovano le funzioni di start e stop di un AG collegato in modo online ed anche la compressione della me- moria utente in AG.
La funzione "Start A G esegue un nuovo avviamento o un riavviamento del controllore programmabile. Vedere il corrispondente lmanuale AGI. Dopo la selezione della funzione, prima che 1'AG sia avviato, appare la relativa richiesta:
confermare la segnalazione con Si: L'AG si porta nello stato selezionato, oppure
confermare la segnalazione con No: 11 procedimento di start non avviene.
Stop AG La funzione di "Stop A G mette il controllore programmabile nello stato di stop. Vedere il corrispondente lmanuale AGI. 11
Test 1 processore interrompe l'elaborazione delle istruzioni del programma.
Forzam. AG In funzionamento multiprocessore (S5-135U) sono messi in stop
Stop AG E tutti Dopo i processori. la selezione della funzione, prima che 1'AG sia messo in
stop, appare la relativa richiesta:
confermare la segnalazione con Si: L'AG si porta nello stato di stop, oppure
confermare la segnalazione con No: 11 procedimento di stop non avviene.
Forzamento AG
Compress. memoria
Compressione Quando si cancellano i blocchi in AG, essi vengono dichiarati memoria AG "non validi" nella RAM AG, ma non effettivamente cancellati.
Analogamente la correzione di un blocco lascia un blocco non valido (vecchio) e genera in aggiunta il blocco corretto nella RAM. Pertanto 6 possibile che la memoria AG si riempia completamente. La funzione di "Compressione memoria" elimina i blocchi non validi e compatta uno accanto all'altro quelli validi, in modo che si formi nuovo spazio in memoria per altri blocchi.
La funzione "Compressione memoria" riconosce i seguenti errori: - lunghezza blocco errata, - codice "7070 errato nella testata del blocco, - tipo di blocco non valido (per OB: numero di blocco non
valido). Se lo STEP 5 rileva una di questi tipi di errore, la funzione viene interrotta e viene emessa una segnalazione.
3.4.4 Forzamento variabili
Forzam. variabili B Questa funzione online consente la modifica delle variabili e l'ac- cesso diretto al processo. Bisogna pertanto considerare, prima del forzamento (modifica) delle variabili, le possibili reazioni del processo!
- Si possono modificare le variabili E, A, M, S, T, Z, D. 11 PG pu6 agire sulle variabili E, A e M solo a byte o a word nell'immagine di processo. Per le variabili T e Z nel formato KM e KH bisogna fare attenzione al comando del fronte di salita.
- La funzione 6 eseguibile con il controllore programmabile in STOP e in RUN.
- La visualizzazione dello stato di segnale k interrotta, nel caso di introduzione di un operando o di un formato er- rato. Lo STEP 5 segnala: "Forzamento non possibile".
- Poichk lo STEP 5 esegue le modifiche a byte, le variabili non sono modificabili a blocchi.
Procedimento
Operativita
Per lavorare con la funzione "Forzamento variabili", si consiglia il seguento procedimento:
1. Richiamare "Forzamento variabili". Lo STEP 5 propone una tabella vuota per la scrittura della lista operandi quando non sono inserite delle variabili. Altrimenti viene emesso il blocco immagine memorizzato per ultimo.
2. Editare la lista operandi e concludere con C o n f e m . Viene visualizzato lo stato delle variabili.
3. Interrompere la visualizzazione dello stato con ESC. Viene visualizzata la lista operandi con i valori attuali.
4. Modificare i valori attuali e concludere ilprocedimento con C o n f e m .
Si pu6 ripetere il procedimento da1 punto 2.
Dopo la selezione della funzione "Forzamento variabili", lo STEP 5 emette la tabella vuota per l'editazione della lista ope- randi @gura 3-58), oppure il blocco immagine selezionato per ultimo in "Forzamento variabili".
Editazione lista Nella lista operandi 2 possibile introdurre i segmenti operandi: operandi Operando Formati consentiti
MB/AB/EB/SY KH (KM, KY, KC, KF)
MW/AW/EW/SW KH (KM, KY, KC, KF)
Z KZ1) (KM, KY, KC, KF)
D w/DL')/DR') KH (KM, KY, KC, KF)
MD/AD/ED/DD/SD KH (KG, KY, KC)
Simbolo dipendente da1 tipo di operando
1) Questi operandi e formati possono essere solo visualizzati (non forzati).
Forzamento variabili
Dopo l'introduzione di un operando a byte o a word, il PG emette il relativo formato, che nella tabella riportata sopra non si trova tra parentesi. Questo pu6 essere direttamente sovrascritto con un'introduzione. Per gli operandi DD, DW, DB, DL, DR, bisogna introdurre il re- lativo blocco dati nella lista operandi. In caso contrario il PG se- gnala "Nessun DB selezionato".
La sequenza d'introduzione caratteri (sintassi) di un operando va rispettata, altrimenti il cursore resta nel campo d'introduzione.
La lista degli operandi pu6 essere memorizzata in un blocco im- magine (BB). Un blocco immagine esistente pu6 essere richia- mato con la funzione FI = Prelievo.
La lista pu6 comprendere al massimo 20 operandi (10 a word, 5 a doppia word). Nella parte inferiore del video appare di volta in volta la percentuale di occupazione della lista operandi.
Le possibili operazioni di editazione sono uguali a quelle della funzione "Stato variabili".
Avvertenza 11 blocco immagine (BB) memorizzato per ultimo viene caricato automaticamente al richiamo di "Forzamento variabili".
Emissione stato Gli stati attuali delle variabili nella lista operandi possono essere degli operandi (va- emessi. Se una lista operandi 6 stata editata su1 video o 6 stata riabili di processo) prelevata,
premere F6 = Attivo o Conferma. 11 PG emette lo stato delle variabili elencate e la segnalazione "Elaboraz. stato in corso".
Se si vuole interrompere l'elaborazione di stato,
premere ESC = Interruz.
11 cursore salta sulla prima riga della lista degli operandi.
lmpostazione delle E emesso su1 video lo stato attuale delle variabili elencate. 1 variabili con il PG valori delle variabili visualizzate possono essere ora modificati
in AG (forzamento variabili).
Modifica dei valori 11 PG emette la lista degli operandi con la colonna "Stato segnali" delle variabili in cui sono visualizzati gli stati momentanei dei segnali. Sono
inoltre visualizzati la segnalazione "Elaboraz. stato in corso" e il funzionamento dell'AG.
1. Premere ora una volta ESC = Interruz. 11 PG ridefinisce ora la colonna "Stato segnali" con "For- zam. immag. processo" ed attende l'introduzione dei valori di comando. 11 cursore salta sulla prima riga.
2. Introdurre per ciascuna riga i valori desiderati e concludere ogni introduzione con il tasto di introduzione.
L'introduzione dei valori delle variabili viene terminata
3. premendo Conferma. Lo STEP 5 emette la segnalazione "Forzamento eseguito" e trasferisce le variabili modificate in AG.
4. premendo Conferma. 11 PG ridenomina la colonna "Forzamento" in "Stato se- gnale". Gli stati di segnale modificati possono essere visua- lizzati.
Se si vuole interrompere il forzamento delle variabili,
5. premere 2 volte ESC = Interruz. Lo STEP 5 ritorna nel menu di base delle funzioni.
Se sono presenti delle modifiche non ancora memorizzate in un blocco immagine, compare una domanda di sicurezza: ("Annullare le modifiche?" oppure "Annullare blocco mo- dificato?". Se non sono state eseguite modifiche oppure la domanda di sicurezza viene confermata con <Si>, lo STEP 5 emette il menu funzioni. Leggere al riguardo il capitolo "3.4.2 Stato Variabile".
Forzamento uscite
3.4.5 Forzamento uscite
Con questa funzione 2 possibile impostare direttamente le uscite sullo stato desiderato. La funzione non ha nessun effetto sull'im- magine di processo o sull'elaborazione, poichk il controllore pro- grammabile deve essere in STOP. Le uscite di un controllore programmabile (AG) sono comanda- bili singolarmente. E pertanto possibile verificare la loro corretta assegnazione agli attuatori (p.es. elettrovalvole, motori di un im- pianto). In questo modo si riconoscono unita di uscita guaste o non inserite e anche errori di cablaggio.
Non sono consentiti formati a bit singoli, ma soltanto a byte, a word o doppia word.
Procedimento La funzione "Forzamento uscite" viene eseguita come segue:
1. Mettere I'AG in "STOP" 2. Richiamare "Forzamento uscite".
Lo STEP 5 emette una tabella vuota ver la scrittura della lista degli operandi. Altrimenti viene emesso il blocco im- magine memorizzato per ultimo.
3. Editare la lista operandi e concludere con Confenna. 4. Introdurre o modificare i valori desiderati e concludere il
procedimento con Conferma. 11 PG trasferisce i valori sulle uscite del17AG.
11 procedimento pu6 essere ripetuto da1 punto 3.
Dopo la selezione della funzione "Forzamento uscite", lo STEP 5 emette la tabella vuota per l'editazione della lista operandi (fi- gura 3-58) opp. l'ultimo blocco immagine selezionato con "For- zamento uscite".
Editazione lista Nella lista 2 possibile introdurre i seguenti operandi: operandi
Operando Formati consentiti
lntroduzione operandi
AW KH (KM, KY, KC, KF)
AW KH (KM, KY, KC, KF)
AD KH (KG, KY, KC)
Simbolo dipendente da1 tipo di operando
Dopo l'introduzione di un operando, lo STEP 5 emette il relativo formato, che nella tabella riportata sopra non si trova tra paren- tesi. Questo pu6 essere direttamente sovrascritto con un'introdu- zione. La sequenza d'introduzione caratteri (sintassi) di un operando va rispettata, altrimenti il cursore resta nel campo d'introduzione.
La lista degli operandi pu6 essere memorizzata in un blocco im- magine (BB). Un blocco immagine esistente pu6 essere richia- mato con la funzione FI = Prelievo.
La lista pu6 comprendere al massimo 20 operandi (10 a word, 5 a doppia word). Nella parte inferiore del video appare di volta in volta la percentuale di occupazione della lista operandi.
1 formati degli operandi dipendono da1 tipo di AG:
Le possibili operazioni di editazione sono riassunte alla pagina 3-232.
Forzamento uscite
lmpostazione delle Lo STEP 5 emette su1 video una lista vuota in cui introdurre variabili di uscita segnali e stati. con il PG Modifica dei valori di Lo STEP 5 emette la lista degli operandi con le colonne "Ope- uscita randi" e "Forzam. segnali".
1. Introdurre per ciascuna riga i valori desiderati e premere il tasto di introduzione dopo ogni introduzione.
Lo STEP 5 emette una X dopo ciascun valore acquisito. Se la lunghezza dei caratteri introdotti 2 minore della possibile lunghezza, i posti relativi ai valori piu alti sono automaticamente riempiti con zeri.
L'introduzione dei valori delle uscite viene terminata
2. premendo Confenna 11 PG emette la segnalazione "Forzamento eseguito" e trasferiste i valori delle uscite modificati in AG.
Se si vuole interrompere il forzamento delle uscite,
3. premere ESC = Interruz.
Se sono presenti delle modifiche non ancora memorizzate in un blocco immagine, compare una domanda di sicurezza: ("Annul- lare le modifiche?" oppure "Annullare blocco modificato?". Se non sono state eseguite modifiche oppure la domanda di sicu- rezza viene confermata con <Si>, lo STEP 5 emette il menu fun- zioni. Leggere al riguardo il capitolo "3.4.2 Stato Variabile".
Correzioni Se l'introduzione non 6 scritta correttamente, il cursore non ab- bandona il campo d'introduzione stesso.
3.4.6 Emissione lnfo-AG
Emiss. Info-AG
REG. INT. REG. BL. Em. contenuto mem. Config. memoria Param. Sistema t
Le funzioni online, selezionabili in questo sottomenii, forniscono informazioni relative al17AG collegato.
- registro d'interruzione (REG.INT.) - registro blocchi (REG.BL.) - indirizzi esadecimali di memoria e periferia (emissione
contenuto memoria) - informazioni sulla memoria utente dell'AG (configura-
zione memoria) - informationi sulla struttura interna del17AG e sulla ver-
sione software della CPU (parametri sistema)
REG.INT. Dopo il richiamo del REG.INT. appare su1 video dapprima una Registro interru- tabella dei bit di controllo con le relative attuali assegnazioni. 11 zione di AG significato delle abbreviazioni 6 chiarito in una finestra nella
parte inferiore del video. La visualizzazione di questi chiarimenti si seleziona posizionando il cursore sulla sigla di abbreviazione.
1 chiarimenti relativi ai bit di controllo si trovano anche nei ma-
REG. INT. nuali degli AG. Per l'emissione della maschera dei bit di con- trollo I'AG non deve necessariamente essere nello stato di STOP.
BIT - CONTR.
>>STP<< S T P 4 FE-STP BARBEND PG-STP STP-SCH STP-BEF MP-STP X X
>>ANL<< A N L 4 NEUSTA M W A A W A ANL-2 NEUZU MWA-ZUL
X X >>RUN<< RUN-6 EINPROZ BARB OBIGEL FBOGEL OBPROZA OBWECKA
X X 32KWRAM I6KWRAM 8KWRAM EPROM KM-AUS KMEIN DIG-EIN DIG-AUS
X X X URGELOE URL-IA STP-VER ANL-ABB UA-PG UA-SYS UA-PRFE UA-SCH
1 DXCFE FE-22 MOBFE RAMFE DBO-FE DBl-FE DB2-FE KOR-FE l l P E U B A U STUE-FE Z Y K Q V Z A D F WECK-FE l l B C F F E 4 FE-5 FE-4 F E 3 L Z F REGFE DOPP-FE l
>>STP<<: Processore in STOP
Figura 3-59 Tabella dei bit di controllo (p.es. CPU 928 B)
Se 6 visualizzata la tabella dei bit di controllo, richiamare il REG.INT. portando I'AG in STOP e
premendo Confenna. Nella parte inferiore del video, una finestra richiamabile
premendo HELP chiarisce le relative funzioni emesse.
REGISTROINTERRUZIONE Livello: 01
REG-COM: 0000 IND: O000
STP-BLC: 0000 -NR.:
IND-REL:
LIVEL: OOOC UAMK: 0100
ACCUI : 0000 0000 ACCUP: 0000 0000
VISUAL.RISULT: CCI AN ZO
STATO RLC
CAUSA ANOMALIA: N AU PEU
ADF STP X
STUEB STUEU
IND-DB: 0000 IND-BA:
DENR.: -NR.:
DBL-REG: 0000
UALW: O000
- OVFL OVFLS OR ERAB
BAU MPSTP ZYK QVZ
BCF S-6 LZF REG
WECK DOPP
STP : Causa STOP comando STP
Figura 3-60 Rappresentazione del registro interruzione
Avvertenza
Ci possono essere ancora ulteriori pagine di video.
Emissione Info-AG
REG.BL. Ad ogni richiamo di blocco 1'AG introduce nel registro blocchi Registro blocchi l'indirizzo iniziale del blocco di volta in volta valido ed anche dell'AG l'indirizzo assoluto e relativo da1 salto di ritorno, che 2
l'indirizzo di memoria da cui si deve proseguire il programma dopo l'elaborazione del blocco richiamato. Queste informazioni sono richiamabili con la funzione
REG. BL. "REG.BL.", con AG in STOP.
REGISTRO BLOCCHI \
Nr. Blocco. Ind.Blocco Ind.Salto-Rit. Ind.Rel. Nr.DB. Ind.DB
Possibile segnalazione:
1. "Funzionamento errato in AG " L'AG non 6 in STOP.
2. Registro vuoto o incompleto.
Emissione del Questa funzione emette gli indirizzi assoluti di memoria ed il loro contenuto della contenuto, su video, stampante o file stampa. memoria L'emissione degli indirizzi 2 vossibile solo in funzionamento -
Test 1 "Online".
Erniss. Info-AG Avvertenza Em. contenuto rnem. Manipolando I'AG, questo pu6 portarsi in stati non definiti. Con- + - siderare bene le consequenze.
Operativita E emesso il box di comando "INFO-AG: Emissione contenuto memoria".
1. Sotto "Emiss. da indir.: '> introdurre in esadecimale l'indi- rizzo del primo byte da emettere (p.es. ADAC; per S5 155 U (indirizzo a 20 bit): p.es. FADAC).
2. Premere C o n f e m Lo STEP 5 emette gli indirizzi ed il loro contenuto su 4 co- lonne, facendoli scorrere su1 video.
L'emissione degli indirizzi inizia sempre con un indirizzo pari. Aree di memoria non equipaggiate sono contrassegnate con XX. Sono emessi al massimo 1024 indirizzi assoluti. Per sospenderelinterrompere l'emissione degli indirizzi
3. premere ESC = Interruz. Proseguire confermando la segnalazione oppure premendo C o n f e m .
Nel caso si voglia apportare una correzione:
4. Eseguire un click su correzione e posizionare il cursore con SHIFT + cursore a destralsinistra su1 relativo valore.
5. Introdurre il valore e concludere ilprocedimento con Con- ferma.
Rispondere alla segnalazione "Conferma indirizzi modificati in AG?"
6. eseguendo un click su Si o No. Per interrompere e abbandonare l'emissione
7. premere 2 volte ESC = Interruz.
senza premendo una volta ESC = Interruz. e confer- correzione mando la segnalazione con "No".
dopo indirizzi modificati vengono emessi; confer- correzione mare la segnalazione
Configurazione Questa funzione fornisce informazioni sull'equipaggiamento ed il della memoria AG grado di riempimento della memoria. Gli indirizzi sono rappre-
sentati in esadecimale. L'occupazione di memoria e le possibiliti di equipaggiamento sono contenute nelle rispettive istruzioni di
Emiss. Info-AG programmazione dei vari AG. Su1 video compare la dimensione della memoria di lavoro dell'AG e la sua occupazione, in forma
Config. memoria 6 grafica ciascun o AG. alfanumerica. La rappresentazione e specifica per
Memoria utente: Tipo-AG S5 100 U Identif.-CPU. CPU 90 1 Ind. final DFFFr - - 1 r 1 memoria libera
l memoria occupata
D O F ~ - Ind. iniziale. DO00
Figura 3-61 Dimens. ed occup. della memoria utente di un S5-100U
/' C o n f i g u r a z i o n e m e m o r i a
Configurazione memoria
Ind. finali in AG-RAM (esa)l
AG-RAM fino a:
Mem. AG occupata fino a:
Segnalazione
1 Prosec.? 1
Figura 3-62 Dimensione ed occupazione della memoria utente in forma di testo
Parametri di Questa funzione emette su1 video i seguenti parametri di sistema sistema dell'AG del17AG:
- versione del software AG - identificazione CPU - tipo CPU - numero CPU - suddivisione memoria - lunghezza liste blocchi
Operativita Lo STEP 5 emette su1 video i parametri di sistema dell'AG: l'e- lenco 6 suddiviso in due pagine video. La seguente figura mostra un esempio per la pagina 1. Proseguire e concludere con "Pro- sec." + Si.
Parametri sistema
Indicaz. numero esadecim.
Versione software AG Z O1
Identif.-CPU S5 1 O0 U CPU 90
Versione software PGAS Z O0
Format. segnali ingresso O
Format. segnali uscita O
lmmagine degli ingressi EFOO
lmmagine delle uscite EF80
Memoria merker EEOO
Memoria tempi ECO0
Memoria contat. EDOO
Area memoria-BS EA00
3.4.7 Controllo elaborazione ON
Controllo elaborazione F I Questa funzione fa in modo che 17AG elabori un blocco a passi. Con il richiamo del controllo elaborazione, il programma viene arrestato nella posizione indicata da1 punto di alt (istruzione in cui si trova il cursore) e i comandi di uscita sono bloccati (tutte le uscite disattivate). Ci6 significa che il programma viene elaborato fino all'istruzione selezionata e sono emessi gli stati attuali dei segnali e il RLC. Sull'AG 2 acceso il diodo (LED) BASP (Be- fehlsAusgabeSPerren = comandi di uscita bloccati).
Controllo elaborazione ON
Avvertenza 11 controllo elaborazione non 6 sostenuto da ogni AG +
Manuale AG.
Durante il controllo elaborazione - il ciclo di elaborazione 6 interrotto, - nessun ingresso o uscita 2 piu elaborato, solo l'immagine
di processo pu6 essere modificata, - il programma pu6 essere proseguito istruzione per istru-
zione, spostando il punto di alt.
Durante il controllo elaborazione 17AG si trova sull'ultimo punto di alt selezionato. Le seguenti funzioni di test (eventualmente con possibilita di correzione) si possono selezionare in parallelo al controllo elaborazione:
- stato variabili - forzamento variabili - forzamento uscite - informazioni tramite registro interruzione - informazioni tramite registro blocchi.
Particolarita del controllo elaborazione per i diversi controllori programmabili sono descritte nelle istruzioni di servizio dei ma- nuali AG:
Dopo il richiamo della funzione "Controllo Elaborazione O N introdurre nel box di scelta, sotto "Scelta":
1. il blocco (in simbolico o assoluto) o la lista (concatena- mento) di blocchi di cui si vuole controllare l'elaborazione.
2. Come "Crit. ricerca:", un operando che si vuole osservare nel blocco definito.
3. Dopo OK lo STEP 5 emette in AWL il blocco selezionato. La rappresentazione su1 video 2 identica a quella della fun- zione "Stato blocco" (pagina 4-8). Al posto della scritta "Stato" appare qui "Contr. Elaboraz."
4. Premere il tasto cursore in basso. E selezionato il punto di alt. Lo STEP 5 emette le informazioni relative all'istruzione appena eseguita. 11 cursore si trova sulla riga dell'istruzione successiva. 11 processore dell'AG k fermo, ciok non viene eseguita nessuna operazione del programma utente, che non sia esplicitamente comandata.
5. Premere il tasto cursore in basso. E selezionato il successivo punto di alt. L'AG esegue l'istruzione successiva e il processore inter- rompe nuovamente l'elaborazione. Nel caso durante il controllo elaborazione si scoprano errori e siano necessarie modifiche,
6. premere due volte ESC = Interruz., per abbandonare il con- trollo elaborazione e richiamare quindi un editor. Poichk il controllo elaborazione k ancora attivo, il proces- sore del17AG 2 fermo.
Si ritorna nel modo "Controllo Elaborazione",
7. richiamando nuovamente la funzione "Controllo Elabora- zione ON". Ora 2 possibile testare le correzioni del programma editate.
Avvertenza Non sono attivi tutti i tasti funzionali.
Controllo elaborazione F I Controllo elabora- Con questa funzione il controllo elaborazione viene di nuovo di- zione OFF sattivato.
Richiamare pertanto "Contr. Elaborazione OFF".
L'AG va in STOP e deve essere nuovamente avviato (tramite "Forzam. A G - "Start A G oppure con la manovra STOP-RUN del commutatore sulla CPU).
Generazione XREF
3.5 Gestione
In questo menu principale sono riassunte una serie di funzioni di servizio, che si possono richiamare, durante le operazioni di edi- tazione e test, per la soluzione di diversi compiti.
3.5.1 Generazione XREF
Gestione
EPROM E Con questa funzione si genera una lista di riferimenti (lista incro- ciata), relativa al file programma impostato, in un file S5 con il nome *XR.INI. Questa 6 la sorgente per i riferimenti nei seg- menti KOP, FUP, AWL, nella tabella di occupazione, nella strut- tura del programma, nelle liste di controllo e per la stampa della lista dei riferimenti stessa. Dopo una correzione nel programma STEP 5, si deve generare nuovamente la lista dei riferimenti.
Dopo la selezione della funzione nel menu principale, il procedi- mento di elaborazione parte automaticamente.
La lista dei riferimenti generata 6 necesaria nell'editor blocchi per la documentazione in formato KOMDOK e nel GRAPH 5 per l'elaborazione della funzione F2 = Riferim.
1 file XREF (liste incrociate) si possono generare anche all'in- terno dell'editor blocchi e prima dell'emissione KOMDOK.
3.5.2 EPROM
Gestione
EPROM E Con questa funzione si tasferiscono blocchi STEP 5 da un file programma su moduli EPROMEEPROM. Questa operazione viene anche comunemente detta "Scrittura".
Questi moduli EPROM devono essere inseriti in un'interfaccia apposita su1 PG. Dopo che i blocchi sono stati trasferiti, il modulo dovrebbe essere inserito nel posto connettore del controllore pro- grammabile (AG). Ci sono degli aiuti per la scelta dei parametri corretti per i diversi tipi di moduli.
Gestione
Sono a disposizione le seguenti funzioni: - caricamento blocchi nei moduli EPROMEEPROM - lettura blocchi da moduli EPROMEEPROM e trasferi-
mento nel file programma preimpostato - cancellazione moduli EEPROM - visualizzazione informazioni su EPROMIEEPROM - trasferimento parametri SISID
Avvertenza
Su1 modulo non si scrivono blocchi di commento o di documen- tazione o di immagine.
/ \ P r e d i s p o s i z i o n e SIMATIC S5 / PDS04
FUNZIONAMENTO . WORD FILE-PROGRAMMA C:PROEXAST.S5mWI
FILE-SISID C:NONAMESD.INI
PlEDlNATURA : NO FILE-PIED. : C:PROEXAFl .INI
FlLE STAMPANTE C:NONAMEDR.INI
SOMMACONTR. . NO
1 2 3 Scelta 4 5 6Conferma 7 lnfo 8
\ ,)
Operativita Non appena si seleziona questa funzione, appare la figura sopra indicata.
Predisposizione Sulla destra nella figura sono visualizzati i file preimpostati sotto + Progetto. Le introduzioni sono acquisite con F6 = Conferma. Con ci6 viene attivata la scelta funzioni.
Sono possibili le seguenti introduzioni:
EPROM
Campo d'intro- Chiarimento duzione
Funzionamento Scritturallettura a word (dipende da1 tipo di WORD modulo)
BYTE Scritturallettura a byte (dipende da1 tipo di modulo)
WORDI Obbligatorio per CPU 9461947 (unita di me- BLOCK moria 335). Per il S5-135U il primo carattere
del contenuto di un blocco si trova all'inizio di un paragrafo di memoria (multiplo 16 byte).
Somma Contr. Nessuna generazione di somma di controllo NO del blocco trasferito.
SI Viene generata la somma di controllo del blocco trasferito nel modulo, aggiunta e tras- ferita assieme al blocco.
Scelta funzioni Dopo la conferma delle "Predisposizioni" con F6,e visualizzato il box di scelta funzioni. Le impostazioni restano visibili, ma non possono essere modificate. Servono unicamente per informa- zione. Tramite i tasti funzionali si attivano le singole funzioni.
Parametrizzazione L'operativita e la parametrizzazione della funzione "Scrittura" funzione sono rappresentative anche per le rimanenti funzioni (qui: "Let-
tura", "Cancellazione" e "Duplicazione")
Premere Fl = Scrittura.
Nella parte inferiore del video viene richiesto il procedimento di trasferimento con la seguente riga d'introduzione:
SCRITTURA EPROM BLOCCO : STA:
Di seguito sono chiarite le possibili introduzioni:
Gestione
Introduzioni Chiarimenti
Blocco Questa introduzione va confermata con il tasto di introduzione.
PBn Nome di un singolo blocco. (p.es.)
PB (p.es.) Tutti i blocchi di un tipo. * Viene visualizzata una lista, in cui si possono
introdurre max. 6 blocchi.
B Tutti i blocchi del file programma preimpo- stato (+ Progetto)
Sta Questa introduzione va confermata con il ta- sto di confenna.
Vuoto Emissione solo su video. * Stampa standard.
1 Stampa normale.
2 Stampa ristretta.
Numero di Dopo la conferma delle introduzioni, viene visualizzata una ulte- programmazione riore riga d'introduzione:
NUM.PROGR:
Scelta NUM. PROGR.
Qui si deve introdurre il numero di programmazione, che identi- fica il modulo EPROMIEEPROM desiderato.
Ci sono due possibilita per introdurre questo numero:
1. introduzione diretta del numero
2. introduzione del numero tramite il tasto di HELP. Vengono visualizzati gli abbinamenti in una lista, contenuta nello STEP 5. Con il tasto di HELP si pu6 visualizzare e sfogliare que- sta lista. Dopo aver posizionato il cursore nella lista su un deter- minato modulo ed aver confermato con il tasto di introduzione, il relativo numero di programmazione 2 inserito nel campo "NUM. PROGR.".
EPROM
Chiarimenti relativi alla lista dei moduli EPROMEEPROM:
Terminologia Chiarimenti
MLFB Numero di ordinazione di un modulo.
Num. Progr. 11 dispositivo di programmazione identifica il modulo EPROM/EEPROM tramite questo numero di programmazione.
Capacita Capacita di memoria del modulo EPROMIEE- PROM.
Avvertenza 11 "Num. Progr." 500 6 riservato per le Memory Cards SIMATIC. La scrittura e la verifica sono identiche ai procedimenti descritti in questo capitolo.
lnformazioni modulo Dopo aver introdotto il NUM. PROGR. e premuto il tasto di Con- .ferma, sono visualizzate le informazioni modulo, da confermare ancora con l'apposito tasto (Conferma).
Avvertenza Se si introduce un numero di programma incorretto, i moduli EPROMEEPROM possono essere distrutti.
Gestione
Se, per esempio, per il modulo 6ES5 372-1AA61 si introduce solo "57" al posto del numero di programma completo 475, il modulo sara distrutto.
f INFORMAZIONI-MODULO 'l
NUMERO ORDlNAZlONE 6ES5 373-OAA81 NUMERO PROGRAMMAZ. : 163 RICONSC. HARDWARE : - - -MODULO SENZA RICONOSC. HW
EQUIPAGGIAMENTO POST0 1 : *27256 POST0 2 : *27256
POSTO 3 : *27256 POSTO 4 : Y7256
TIPO FUNZIONAMENTO : WORD-WORDIBLOCK, IN ALTERN. BYTE
CAPACITA 64 KWORD OR 128 KBYTES
NUM. PROGR. ? SE MODULO ESATTO, SOLO CONFERMA
SCRITTURA EPROM BLOCCO. : PB44 PTR :
Figura 3-63 Esempio di informazioni modulo EPROMJEEPROM
Attivazione funzioni Di seguito sono chiarite le singoli funzioni EPROM, attivabili tramite i tasti funzionali (E1 - E8):
Scrittura: Trasferimento in un modulo EPROMEEPROM. II trasferimento si conclude con la segnalazione: Funnone principaie Indirizzo finaie nnnnnnnn Indirizzo: Gli indinzzi visualizzati sono gli indinzzi fisici della EPROMEEPROM. Znterruzione del procedimento di trasferimento con ESC: 11 blocco in trasfenmento viene trasfento completamente e poi il procedimento si conclude.
Lettura: Trasfenmento da un modulo EPROM/EEPROM nel file programma preimpostato (+ Progetto). 11 trasferimento si conclude con la segnalazione: Verifica EPROM Limite libero nnnnnnnn
Canceii.: 11 procedimento di cancellazione (solo per EPROM + Memory Cards) si conclude con la segnalazione: Funnone principaie Indirizzo finaie nnnnnnnn Cancellazione di EPROM con l'uniti di cancellazione.
Duplic.: solo per pacchetto PC. Duplicazione di moduli EPROMJEEPROM con un'uniti di programmazione "PROMMER. Se manca il "PROMMER, compare una segnalazione relativa.
Info-E: Emissione informazioni relative al modulo EPROM inserito nell'interfaccia. Cam- bio nel successivo livello di tasti funzionali.
Livello
1
Fl
F2
F3
F4
F5
tasti
2
Gestione
Effetto dei tasti funzionali
Indice: Emissione su video o su stampante dell'indice dei blocchi del modulo EPROMI EEPROM. La lista dei blocchi 2 emessa su1 video, se viene trovato un blocco o la testata di un blocco. A seconda dell'impostazione, l'emissione conclusa con la seguente segnalazione: per un blocco o per un gruppo di blocchi: Blocco trovato per indirizzo finale testata nnnnnnnn Per tutti i blocchi: Verifica EPROM Limite libero nnnnnnnn 11 "Limite libero" 2 l'in- dirizzo fisico dell'ultimo blocco nel modulo EPROWEPROM.
Confr.: Confronto dei blocchi S5 memonzzati nella EPROMIEEPROM con quelli del file programma preimpostato. II risultato del confronto 2 emesso su video o su stam- pante. Durante il confronto sono emesse segnalazioni. Le seguenti segnalazioni concludono il procedimento di confronto: Confronto di tutti i blocchi: Verifica EPROM Limite libero nnnnnnnn Ii ''Limite libem" 2 l'indirizzo fisico dell'ultimo blocco nel mod. EPROM/EWROM. Confronto di un blocco o di un gruppo di singoli blocchi: Funzione principale Indirizzo finale nnnnnnnn
Per differenze rilevate durante il confronto sono emesse le seguenti segnalazioni:
Indirizzo indirizzo relativo nel modulo. Set (valore di) set = contenuto della locazione di memoria all'indinzzo re-
lativo del blocco nel file programma. 1st valore attuale = contenuto della locazione di memoria all'indirizzo
relativo del blocco nel modulo EPROWEPROM.
Parametri: Emissione su video dei parametri EPROMIEEPROM e confronto con i valon dei parametri del modulo inserito nell'interfaccia EPROM. In caso di uguaglianza viene emesso il risultato (vedere figura 3-65).
Livello 1
tasti 2
Fl
F2
F3
EPROM
Livello 1
F6
F7
F8
tasti 2
F5
F6
F8
Effetto dei tasti funzionali
Int-SISID: Trasferimento nel modulo EPROMIEEPROM dei dati contenuti nel File-SISID. Se il modulo EPROWEPROM non 2 completamente vuoto, compare la segnala- zione: Scrittura SISID vietata 11 trasfenmento 2 concluso con la segnalazione: Funzione principale Indirizzo finaie nnnnnnnn
Em-SISID: Trasfenmento dei dati SISID contenuti nel modulo EPROWEPROM nel file SISID preimpostato e visualizzazione su video. Ii file SISID preimpostato pub pertanto essere sovrascritto. Ii trasferimento 2 concluso con la segnalazione: Funzione principaie Indirizzo finaie nnnnnnnn
Ritorno Ritorno al livello di tasti 1
Presdisp.: Ritorno alla predisposizione delle funzioni EPROM.
Ausil. Qui sono richiamabili funzioni corrispndenti alla filosofia operativa precedente alla versione 6.0 dello STEP 5. Queste funzioni sono tuttavia descntte in + Appendice A6, Accoppiarnento PG
Ritorno Ritorno alla scelta funzioni.
Gestione
3.5.3 lnterconnessione
Con la funzione "Interconnessione" 6 possibile ridenominare Gestione
degli operandi: lnterconnessione - automatica, tramite la lista di attribuzione oppure
Autornatica - manuale, tramite la generazione di una lista di modifiche. Manuale 6 E possibile assegnare ad uno o piii operandi altri (nuovi ) indirizzi
all'interno della periferia. La funzione di "interconnessione" ese- gue le ridenominazioni degli operandi nel programma utente completo, in funzione di una lista dove l'attribuzione per ciascun operando 6 introdotta soltanto una volta. Gli operandi E, A, M, T o Z possono essere nomianti in assoluto o in simbolico. 1 merker "S" non sono tenuti in considerazione. E possibile modificare solo gli indirizzi, ma non il simbolo di un operando.
1 blocchi, in cui nessun operando 2 stato modificato, sono memo- rizzati da110 STEP 5 inalterati anche nel nuovo file programma, in modo che la struttura del programma utente resta invariata.
Per trasferire il programma utente con struttura invariata occorre trasferire separatamente i blocchi dati nel nuovo file.
Esempio Nel blocco sono stati introdotti i seguenti operandi: E 1.0 (con simbolo -MOTORE) e E 1.5 (con simbolo -PULSANTE). All'ingresso E 1.5 deve essere assegnato il nuovo indirizzo E 1.0. Lo STEP 5 acquisice l'interconnessione (modi- fica dell'indirizzo). Nel blocco desiderato o in tutto il programma utente, lo STEP 5 sostituisce l'operando E 1.0 con E 1.5. Nel caso gli operandi dei "nuovi" blocchi siano nominati in simbo- lico, al posto del simbolo -MOTORE 2 visualizzato il simbolo -PULSANTE.
Avvertenza Alla sostituzione di E1.O + E20.0, EB o EWM non diventa EBEW20!
lnterconnessione
lnterconnessione Questa funzione consente la ridenominazione automatica di automatica tramite operandi mediante una lista di attribuzione nuova o modificata. lista attribuzione Si copia la lista di attribuzione appartenente al programma utente
(file simbolico) e qui si modificano gli indirizzi degli operandi modificati.
Questa "nuova" lista di attribuzione 6 utilizzata da1 PG come lista di riferimenti, per rilevare automaticamente nel "vecchio" pro- gramma utente completo (o nei singoli blocchi) gli operandi mo- dificati e per memorizzare gli operandi ridenominati nel secondo file programma come "nuovo programma utente". 11 "vecchio" programma utente rimane inalterato. 11 numero di operandi modificabili 2 a piacere.
Procedimento
Errori?
lnterruzione anticipa ta ?
Approntare una copia della lista di attribuzione e modificare gli operandi da interconnettere. Dopo aver scelto la funzione "Interconnessione automatica" lo STEP 5 visualizza il relativo box di comando (+ Interfaccia ope- ratore grajica, Box di comando).
Sotto "File-Programma:" 2 visualizzato il nome del programma utente, in cui si vuole ridenominare gli operandi. Introdurre i nomi dei "nuovi" file generati tramite queste modifiche, sotto "a File-Programma:" e "con nuovo File-Simbolico:" introdurre il nome del file della copia della lista di attribuzione.
Se la ridenominazione deve avvenire solo in determinati blocchi, eseguire la scelta corrispondente, altrimenti contrassegnare con la crocetta "tutti blocchi". Dopo OK lo STEP 5 emette un protocollo con i file coinvolti nella ridenominazione su video, stampante o file, a seconda della preselezione.
Se durante l'interconnessione subentra un errore, il blocco che si trova in elaborazione non viene trasferito nel nuovo file pro- gramma. Appare una corrispondente segnalazione.
Premere ESC = Interruz. 11 PG non memorizza il blocco che si trova in elaborazione.
Gestione
lnterconnessione La funzione consente la ridenominazione di operandi tramite una manuale tramite lista definita su1 video. lista di modifiche Oltre ai nuovi indirizzi di operandi si deve anche definire un
nome per il "nuovo" programma utente.
Dopo la scelta della funzione "Interconnessione manuale", il PG Interconnessione visualizza il relativo box di comando (+ Interfaccia operatore
Manuale M grafica, Box di comando). - Sotto "File-Programma:" 2 visualizzato il nome del programma utente, in cui si vogliono ridenominare gli operandi. Introdurre i nomi dei "nuovi" file generati tramite queste modifiche, sotto "a File-Programma:".
Dopo OK, STEP 5 emette su1 video la tabella vuota "Interconnes- sione manuale" per l'introduzione degli operandi nel vecchio file programma. Questa lista pu6 comprendere ogni volta fino a 16 operandi con vecchio e nuovo indirizzo in assoluto (figura 3-64).
Concludere ogni introduzione con il tasto di introduzione. f \
INTERCONNESSIONE manuale SIMATIC S5 / PDSO3
Vecchio File-Progr. C:B2VI @@ST.S5D Nuovo File-Progr. : C:B2V2@@ST.S5D
Vecchio oper.: E 1.1 Nuovooper.: E 1.3
Vecchio oper.: A 7.5 Nuovo oper.: A 3.5
Vecchio oper.: M 3.4 Nuovo oper.: M 6.6
\ J
Figura 3-64 Lista operandi per interconnessione manuale (esemp.)
Dopo l'editazione degli indirizzi degli operandi modificati, si conclude l'introduzione premendo Conferma.
Lo STEP 5 esegue ora la ridenominazione ed emette il nome del blocco elaborato nel protocollo "Interconnessione manuale" (figura 3-65).
lnterconnessione
Lo STEP 5 verifica per ciascuna introduzione operando il campo d'introduzione compilato e per eventuali errori di sintassi ed emette la segnalazione "Sintassi errata".
Protocollo di stampa Se 6 stato selezionato nel box di scelta "Emissione su stampante", lo STEP 5 emette, dopo la conferma, un protocollo della rideno- minazione. Questo visualizza oltre agli indirizzi indicati "vecchi e nuovi", il numero delle ridenominazioni eseguite nei blocchi con le loro lunghezze dalla testata di blocco. Le segnalazioni di errore contengono l'indicazione relativa all'o- perando in cui 6 stato riscontrato un errore. Dopo un errore si interrompe l'interconnessione.
Vecchio File-Progr.: C:B2V1 @@ST.S5D Nuovo File-Progr.: C:B2V2@@ST.S5D Vecchio oper.: A 1.2 Nuovo oper.: A 1.1 Vecchio oper.: E 6.3 Nuovo oper.: E 7.5
P B1 LUNGH. = 29 Numero di interconnessioni: O PB2 LUNGH. = 8 Numero di interconnessioni: 1 PB7 LUNGH. = 11 Numero di interconnessioni: 3 0 8 1 LUNGH.= 34 OB1 Blocco gia esistente ! sovrascrivere? Numero di interconnessioni: O
Figura 3-65 Protocollo di stampa di una interconnessione manuale (esempio)
lnterruzione Premere ESC = Interruz. anticipa ta 11 PG non memorizza il blocco che si trova in elaborazione.
Errore? Se durante l'interconnessione subentra un errore, il blocco che si trova in elaborazione non viene trasferito nel nuovo file pro- gramma. Appare una corrispondente segnalazione.
Gestione
3.5.4 Lista di attribuzione
Lista Attribuz.
Convers. SEQ -> INI Convers. INI -> SEQ Correzione INI Convers. Liv. Vx.x Cancell. SEQ Cancell. INI Emiss. Lista-Errori
Con questa funzione si elabora la lista di attribuzione, necessaria per l'indirizzamento simbolico degli operandi nel programma utente.
Sono disponibili le seguenti funzioni: - traduzione di un file sorgente sequenziale in un file simbo-
lico (*ZO.SEQ - *ZO.INI). - traduzione di un file simbolico in un file sorgente sequen-
ziale ordinato secondo operandi assoluti o simbolici (*ZO.INI - *ZO.SEQ) o senza ordinamento degli ope- randi.
- correzione veloce della lista di attribuzione, direttamente nel file simbolico tradotto (*ZO.INI).
- traduzione di un vecchio file simbolico in un file sorgente sequenziale (conversione da livello V1.x V2.x).
- cancellazione di un file sorgente sequenziale con il rela- tivo file errori.
- cancellazione di un file simbolico. - emissione della lista degli errori di traduzione (file errori).
In AG sono elaborati soltanto operandi con indirizzamento asso- luto. Successivamente 6 necessaria una lista di attribuzione e quindi un file simbolico (*ZO.INI) per l'attribuzione di un "indi- rizzo simbolico'' ad un "indirizzo assoluto" (p.es. tasto 1 +
E 1.1).
Editazione lista L'editazione della lista di attribuzione 6 descritta nel paragrafo attribuzione 3.3.7.
11 file sorgente (*ZO.SEQ) generato con l'editazione, viene con- vertito tramite un procedimento di traduzione in tre file simbolici assegnati (*ZO.INI, *Z1 .INI, "Z2.INI).
Generazione file 1 file simbolici vengono generati automaticamente da110 STEP 5, simbolico dopo il richiamo della funzione "Conversione SEQ - INI" op-
pure editando la lista attribuzione.
Ulteriore elabora- Per una corretta traduzione del programma utente, al caricamento zione in AG sono necessari solo i file simbolici.
Lista di attribuzione
Conversione Con questa funzione si traduce il file sorgente sequenziale nel file SEQ - INI simbolico assegnato.
Dopo la selezione di "Conversione SEQ + INI", lo STEP 5 -1 emette un box di comando, in cui introdurre il nome del file sor- Lista Attribuz. gente da tradurre.
Emiss. Lista-Error¡ Se nel file sorgente sequenziale gli operandi assoluti sono stati H - introdotti senza i corrispondenti simbolici, viene emessa la segna- lazione "Acquisire operandi assoluti come simboli?". Confermare con si o no questa segnalazione.
Per una elaborazione corretta, compare la segnalazione "n righe elaborate, nessun errore trovato", da confermare con OK.
Se durante la traduzione sono subentrati errori, viene segnalato "n righe elaborate, x errori trovati". Confermare ugualmente con OK questa segnalazione.
Avvertenza Se 6 stata generata una lista di attribuzione con sigle degli ope- randi assoluti in lingua inglese (ZO.SEQ), nell'emissione in te- desco del file gli operandi saranno ancora emessi in inglese. Per emettere gli operandi in tedesco, bisogna cancellare il file se- quenziale in inglese e ritradurre il file simbolico nel file sorgente (INI -> SEQ)
Conversione Con questa funzione il file simbolico viene tradotto nel file INI + SEQ sorgente sequenziale assegnato, dove 6 possibile scegliere
l'ordinamento secondo operandi assoluti e simbolici.
Dopo la selezione di "Conversione INI + SEQ", lo STEP 5 emette un box di comando, in cui definire il nome del file simbo- lico da tradurre e l'ordinamento del file sorgente.
Dopo aver dato 170K, il file viene tradotto.
La traduzione si conclude con la segnalazione "n righe elaborate, nessun errore trovato", da confermare con OK.
Gestione
Correzione INI di Questa funzione consente la correzione di singole attribuzioni singole attribu- nelle liste di attribuzione lunghe (risparmio di lunghi tempi di zioni nel file simb. traduzione per tutte le attribuzioni).
Dovo la selezione della funzione "Correzione INI". lo STEP 5
Gestione 1 emette un box di comando, in cui definire, nel caso non sia gii correttamente preimpostato, il nome del file simbolico da correg-
Lista Attribuz. gere.
Cancell. SEQ Dopo aver dato 170K, viene proposto il seguente box:
I File-Simbolico: C:PROEXAZO.INI
Operando Simbolo Commento
Attribuzione a operando:
Attribuzione a simbolo:
F F F F F
1 lnserim. 2Visual. 3Canc. ASS 4CAnc. Simb. 5 Opz. ZULl 6 l lntroduzione riga di La riga si trova sotto all'intestazione "Operando - Simbolo - attribuzione Commento". Introdure qui una nuova attribuzione nel file simbo-
lico.
11 cursore 6 posizionato all'inizio della riga d'introduzione. La riga di introduzione viene editata in "Sovrascrittura".
- 11 tasto DEL = Cancell. cancella il carattere sotto il cur- sore.
- 11 tasto Inserimento orizzontale inserisce uno spazio nella posizione del cursore.
- Con i tasti di scom'mento (verso l'alto e verso basso) 2 possibile scambiare alternativamente il contenuto delle righe di introduzione e visualizzazione.
- 11 tasto di introduzione sposta, come il tasto TAB, il cur- sore nel successivo campo verso destra.
Lista di attribuzione
Per l'editazione delle attribuzioni nel file simbolico, lo STEP 5 mette a disposizione le seguenti funzioni, richiamabili tramite tasti funzionali.
Funzione FZ = Inserim.
F2 = Visual.
F3 = Canc. ASS
F4 = Canc. Simb.
F5 = Opz. ZULi
F8 = Ritorno
Chiarimento L'attribuzione nella riga d'introduzione viene ac- quisita, se l'indirizzo dell'operando non 2 ancora occupato. In caso contrario, segnalazione d'errore: "Chiave gi i esistente". Viene visualizzata l'attribuzione relativa al parame- tro assoluto o simbolico, se questa 2 contenuta nel file sirnbolico. La visualizzazione rirnane fino alla successiva pressione di F2. Viene cancellata nel file simbolico l'attribuzione relativa al parametro assoluto (operando) nella riga d'introduzione. Se l'attribuzione introdotta non 2 definita, appare una segnalazione di errore. Viene cancellata nel file sirnbolico l'attnbuzione
I relativa al parametro simbolico (simbolo) nella riga d'introduzione. Se l'attribuzione introdotta non 2 definita, appare una segnalazione di errore.
La lista di attribuzione viene ottimizzata.
Dopo le modiñche nel ñle simbolico, lo STEP 5 chiede se deve essere generato il ñle sorgente (ZQ.SEQ). In caso affermativo, premere Confem, altrirnenti tomare indietro introducendo NO.
1. Se si vuole inserire un nuovo operando nel file simbolico, introdurre un indirizzo assoluto e simbolico non ancora oc- cupato ed anche un commento operando, e premere Fl = Inserim.
2. Se si vuole ridenominare l'indirizzo assoluto di un operando gia esistente, introdurre l'operando in questione e cancellare il suo indi- rizzo assoluto tramite F3 = Canc. ASS. Sovrascrivere ora l'operando con il suo nuovo indirizzo e premere Fl .
Gestione
Conversione li- vello V I .x V2.x
Lista Attribuz.
Cancell. SEQ
Cancellazione SEQ
1 Gestione 1 Lista Attribuz.
Cancell. SEQ H
3. Se si vuole ridenominare l'indirizzo simbolico di un ope- rando gii esistente, seguire lo stesso procedimento del punto 2), ma cancellare con F4 = Canc. Simb.
L'indirizzo di byte di un parametro assoluto nelle "vecchie" liste attribuzioni del software SS-DOS V1.x e V2.x sotto PCPIM 2 lungo 3 byte. Nello STEP 5 sotto SS-DOS/ST/MT, 6 lungo 4 byte. Ci6 dipende dall'introduzione dei nuovi merker (S) e richiede una conversione del "vecchio" file simbolico in uno "nuovo" file sorgente, prima della sua elaborazione.
Le liste di attribuzione generate con V3.x non devono essere con- vertite.
Introdurre nel box di comando visualizzato il nome del file sor- gente sequenziale da convertire. Dopo aver dato I'OK, il file viene tradotto.
Se nel file sorgente sequenziale sono stati introdotti parametri assoluti senza i corrispondenti simbolici, appare la segnalazione: Confermare questa segnalazione secondo quanto si desidera fare.
Con questa funzione si cancella un file sorgente sequenziale. Ci6 vale anche per i relativi file errori ed i file di assegnazione tasti.
Dopo l'avvio della funzione "Cancellazione SEQ", lo STEP 5 emette un box di comando, in cui introdurre, nel caso non sia preimpostato correttamente, il nome del file sorgente da cancel- lare.
Dopo aver dato 170K, sono cancellati i file sequenziali. Dopo l'esecuzione della funzione, i file cancellati sono elencati.
Lista di attribuzione
Cancellazione INI Con questa funzione si cancellano i file simbolici (*ZO.INI, *Zl.INI e "Z2.INI).
Dopo l'awio della fumione "Cancellazione INI", lo STEP 5 emette un box di comando, in cui introdurre, nel caso non sia preimpostato correttamente, il nome del file simbolice da cancellare.
Dopo aver dato l'OK, sono cancellati i file simbolici. Dopo l'ese- cuzione della funzione, i file cancellati sono elencati.
Gestione
Lista Attribuz.
Emiss. Lista-Errori E Emissione lista Nella lista errori lo STEP 5 riassume le segnalazioni d'errore, errori subentrate per uno dei seguenti procedimenti di traduzione.
- Traduzione del file sequenziale *ZO.SEQ nei file simbolici (*ZO.INI, *Zl.INI, *Z2.INI)
- Ritraduzione dei file simbolici nel file sequenziale (INI +
SEQ). Dopo il richiamo della funzione "Emissione lista errori", appare un box di comando, in cui introdurre il nome del file errori da emettere ("ZESEQ), nonchi? il supporto (video, stampante o file) su1 quale deve awenire l'emissione.
Esempio Dopo aver dato l'OK, lo STEP 5 emette il file errori. \
M1.71 m Errore in riga 6: parametro assoluto non conforme a SGOP m
susi m Errore in riga 7: sigla operando errata m
m 8 righe elaborate, 2 errori trovati m
\ J
Figura 3-66 Lista errori dopo l'editazione del file sorgente (esempio)
Una segnalazione di errore riporta l'operando assegnato in modo errato e indica la posizione ed il tipo dell'errore. Ad ogni nuova traduzione dello stesso file sorgente sequenziale, il PG sovras- crive automaticamente la lista errori precedentemente generata. 11 file viene generato anche nel caso che non si 2 presentato alcun errore.
Gestione
3.5.5 Selezione drive
Con questa funzione si definiscono i drive, in cui il PG deve ri- Gestione cercare i file con i componenti di sistema S5.11 drive impostato
Vie bus o (contrassegno *), in cui attualmente lavora lo STEP 5, risulta cosi indicato, ma non 2 modificabile.
E visualizzato il box di scelta drive. 11 cursore lampeggia su1 drive indicato. Con i tasti cursore a sinistra o cursore a destra 2 possibile spostare il cursore. Quando si 2 scelto un drive con F3, si deve memorizzare l'impostazione con F6.
3.5.6 Vie bus 11 collegamento online tra dispositivi di programmazione e AG
Gestione non 6 realizzato soltanto direttamente mediante un cavo di colle-
Vie bus u gamento (collegamento punto a punto), ma anche tramite i si- stemi di bus SINEC H1, SINEC L1, ed anche con bus AG (per S5-155U).
Questa connessione si genera, si memorizza e si attiva con la fun- zione "Vie bus". Durante l'editazione si 2 supportati in forma grafica.
- Le "vie" si editano e si attivano con questa funzione. Le vie sono connessioni stabili tra un PG ed un determinato partner. Tramite queste vie si possono eseguire tutte le fun- zioni di programmazione, secondo un protocollo, come con un collegemento diretto punto a punto.
Una via 2 costituita da: - nodo di start, che 2 il punto iniziale della connessione
(p.es. PG/AS511, PG/CP-H1. PG/CP-L2), - bus (1 o piii) - nodi (p.es. CP), - nodo finale (p.es. CPU) - Gli indirizzi dei partner si editano e si memorizzano in
offline. - Sotto un nome via (Predisposizione + Progetto) viene
memorizzata una via editata e pu6 essere attivata in qual- siasi momento, se esiste fisicamente.
- In un file via (Predisposizione + Progetto) si possono memorizzare piii vie, ciascuna con il proprio nome via, e quindi attivarle con il loro nome.
Vie bus
lmpostazioni
- Questa funzione consente 17Attivazione di una via. Ci6 pu6 avvenire pero soltanto in online.
- Questa funzione consente anche la Disattivazione di una via.
Ad ogni via si possono associare 4 file: File di programma ... ST.S5D
Questi nomi di file vengono memorizzati nel file via, assieme al nome di via. L'associazione non influisce sui file esistenti. Si pos- sono associare anche file che ancora non esistono e che devono essere creati. Con l'associazione di file ad una via non risulta di consequenza alcuna modifica nelle impostazioni del progetto. Per impostare questi file nel progetto attuale occorre selezionare la relativa via nelle impostazioni di progetto (con impostazione di Opzione via = senza o con conferma).
Figura 3-67 Esempio di una via editata
PGlAS51 Nome -Via: ESEMPl
KORIMUX
11 CP-Hl Indirizzo: 0
Deve essere preimpostata l'interfaccia AS511. Informazioni relative alle impostazioni si trovano sotto + Pro- getto.
Dopo la selezione della funzione "Vie bus", 6 visualizzato il box di scelta "funzioni/predisposizioni", in cui definire, se non 6 stato ancora fatto (+ Progetto):
- file via - nome via
Dopo la selezione della funzione "File" vengono visualizzate le quattro registrazioni file per la via attuale. Queste possono essere editate e nuovamente memorizzate. Si possono indicare nomi di file liberamente definibili.
Con una nuova via oppure dopo la cancellazione delle registra- zioni file vengono visualizzati solo i nomi file.
Livello di tasti 1 2 F3
Shift F3
F4
Chiarimenti
Scelta Viene visualizzato il box "Scelta file". Qui sono elencati i file esistenti del relativo tipo file (+ posizione cursore). Sceglieme uno e confermare con OK. Cursore su1 campo "Nome via" Viene visualizzato un box in cui sono elencate tutte le vie esistenti nel file via impostato. La via su cui posizionato il cursore pub essere acquisita premendo il tasto OK.
Cancell. Le 4 registrazioni file per questa via vengono cancellate. Cib non provoca una modifica dei file esistenti, bensi l'associazione tra questa via ed i file viene annullata.
F l o F2 Se il cursore si trova nella nga di introduzione per il file di piedinatura, si pub commutare tra i file di piedinatura ... F1.INI (con 80 caratteri di larg- hezza) e ... F2.INI (con 132 caratteri di larghezza). Richiamando la funzione i73 = Scelta, si ottiene un elenco dei file di piedinatura corrispondenti all'impostazione attuale.
Vie bus
Impostazioni vie Come e cosa introdurre nel box di scelta funzioni/predisposizioni bus (esempio pag. 3-281).
Livello di tasti 1 2 F7
F8
Chiarimenti
Conferma Memorizzazione intermedia delle registrazioni file finora editate e ritorno al menii nchiamato. Queste registrazioni file vengono memonzzate nel file via solo dopo la memorizzazione della via stessa.
Interruz. Interruzione dell'editazione e ritorno al menii richiamante. Tutte le modifi- che apportate nelle registrazioni file vengono annullate.
Chiarimenti
Editazione: L'editor vie avviato. Editare ora nell'ora visualizzata la via bus. Ai tasti fun- zionali sono assegnate nuove funzionalith. Per la estesa funzionalith dell'editor bus si ottengono informazioni dettagliate al nguardo dalla pagina XXX.
Stampa Si accede alle funzionalith relative alla "Documentazione".
Indice Stampa dell'indice (vie) del file via indicato.
Tutte vie Stampa di tutti i nomi via del file via indicato.
Via att. Stampa il contenuto del nome file impostato del file via indicato.
Ritorno Ritorno al livello precedente (scelta funzione).
Scelta Cursore nel campo d'introdunone "File-Via" E visualizzato il box di scelta file, in cui sono rappresentati tutti i file via. Tra questi 2 possibile eseguire una scelta e confermare con OK. Cursore nel campo d'introduzione "Nome-Via". E visu?lizzato un box, in cui sono elencate tutte le vie esistenti nel file via impo- stato. E possibile confermare con OK la via su cui si trova il cursore.
Livello di tasti 1 Fl
F2
F3
2
F3
F4
F5
F8
Gestione
Editazione Fl (vie bus) Si inizia l'editazione di una via bus. Ci sono due possibilita:
1. Nome via esistente. La via viene quindi rappresentata completamente nella rela- tiva area operativa. 1 singoli nodi si possono cancellare con F6, cominciando con l'ultimo nodo. Inserire nuovi nodi con i relativi tasti funzionali.
2. Nuova definizione via. Si pu6 generare una via combinando in sequenza i nodi sele- zionabili. Configurazioni di vie non consigliabili sono ac- compagnate dalla segnalazione: "Via non prioritaria".
Livello di tasti 1 2 F4
F5
F6
F8
Chiarimenti
Attivazione Con questa funzione viene presentata su1 video la via impostata. L'attivazione fino al punto finale pub essere eseguita a passi con la funzione F3 = "Nodo succ. ", oppure in un colpo solo (F5 = "Tutt. Nodi"). 1 nodi selezionati sono contrassegnati con "*". Per le CP H1, L2 e L1 si pub leggere l'identificazione di sistema con F1 = SIS1D.N.
Disattivazione Viene diattivata la connessione attivata con F4.11 percorso 2 indicato tramite la via impostata.
Cancellazione Viene cancellata la via definita da1 proprio nome file via preimpostato.
Ritorno Ritorno all'ultimo menii. Si abbandona la funzione "Vie bus".
Avvertenza
Selezione nodi
Nodo di start
Le vie segnalate con "Via non prioritaria" vengono ugualmente memorizzate. Siemens tuttavia non da garanzie per queste vie.
Premendo i tasti funzionali ora indicati, viene rappresentato grafi- camente il nodo associato al relativo tasto. Successivamente 2 visualizzato un nuovo livello di tasti funzionali, in cui selezionare un altro nodo o bus. In questi successivi livelli di tasti funzionali sono indicati solo i nodi o i bus selezionabili per la configura- zione scelta.
Indirizzi dei nodi: Ad ogni nodo 2 assegnato un indinzzo tramite ponticelli, selettori o parametrizzazione software. L'editor riconosce due indirizzi di nodi:
Indirizzo (KORIMUX, SINEC L1 e SINEC L2). In edita- zione bisogna introdurre l'indirizzo decimale nel campo "In- dirizzo". - Indirizzo KOR/MUX da 1 a 30. - Indirizzo SINEC L1 da 1 a 30. - Indirizzo SINEC L2 da O a 32.
Indirizzo Ethernet. Questo riguarda solo il sistema di bus SINEC H1. Gli indirizzi devono essere introdotti come nu- meri esadecimali.
Nel livello superiore del campo di editazione si possono selezio- nare i seguenti nodi di start:
F2 PG/AS511
F3 PGICP-H1 In questa diramazione di editazione 2 sele- zionabile BUS-AG e nodo finale PGICP-H1.
F4 PGICP-L2
In "Editazione" questi nodi di start sono indipendenti da1 tipo di interfaccia selezionata. In funzione del nodo di start scelto, i tasti funzionali sono associati in parte a diversi nodi.
Gestione
Tasti funzionali In modo "Editazione" (F l ) i tasti funzionali sono associati per tutti i livelli di funzioni come segue:
F'unzione Chiarimento
F 1 = PUNTO FIN.
F2 = KOR-MUX
F3 = CP-Hl
F3 = BUS-AG
F3 = PGICP-L2
F4 = CP-L2
F4 = PGICP-Hl
F5 = CP-L1
F6 = Canc. elem
F7 = (Conferrna)
SHIFT F7 = File
F8 = Interruz.
SHIFT F8 = He&
aggiunta di un nodo finale.
aggiunta bus del tipo AS511.
aggiunta di un nodo del tipo CP-H1.
aggiunta bus del tipo Bus-AG (bus posteriore). Consentito solo per S5-155U.
nodo finale del tipo PGICP-L2.
aggiunta di nodo del tipo CP-L2.
nodo finale del tipo PGICP-H1.
aggiunta di nodo del tipo CP-L1.
Viene canellato dalla via l'ultimo nodo e10 bus.
La via editata viene memorizzata. Visualizza- zione del box di scelta "Via salva come". 1. Introdurre qui un file via ed un nome via. (premere F6) Selezionare qui un file via. 2. Con F3 ed il cursore su1 campo d'introdu- zione "File-Via" viene visualizzato il box di scelta file in cui sono elencati i file via contenuti. 3. Con F3 ed il cursore su1 campo d'introdu- zione "Nome-Via", viene visualizzato un box di scelta in cui sono elencate tutte le vie esistenti nel file via preimpostato.
Editazione di file associati a questa via.
Per vie generate con lo STEP 5-livello 5. Intro- duzioni nel "Info-Funzione" visualizzato non hanno effetto.
Informazioni relative al significato dei tasti fun- zionali attualmente visualizzati.
Vie bus
Esempio di editazione
Premessa
Operativita
Editazione di una via. Si deve editare la seguente via: i-fEtFH~l Ethernet: 08000601 0001
KORIMUX con indir. O
E preimpostata l'interfaccia AS511. Deve essere selezionata la funzione "Gestione-Vie bus".
E visualizzato il box di scelta funzioni/predisposizioni.
1. Introdurre il file via.
2. Introdurre un nuovo nome via.
3. Premere Fl = Editaz. Viene visualizzata una zona operativa vuota e i tasti funzio- nali assegnati come segue: F2 = PG/AS511 F3 = PGICP-H1 F4 = PGICP-L2
4. Premere F2 = PGIAS.511. Viene aggiunto il bus KORIMUX.
PG/AS511
< Nom* Via : ESEMP
Y wmmm wmmm wmmm wmmm wmmm
2 KOWMUX3 CP-HI 4 CP-L2 5 CP-LI 6-
Gestione
5. Attivare F2 = KORJMUX Viene aggiunto il bus KORIMUX.
6. Attivare F3 = CP-HI. Viene aggiunto il nodo CP-H1 con il bus SINEC H1.
7. Attivare F3 = CP-HI. %ene aggiunto il nodo CP-H1.
8. Successivamente si possono introdurre l'indirizzo MUX, l'indirizzo Ethernet e, se 2 il caso, la password. Spostare pertanto il cursore su questi campi con il tasto cursore in basso.
9. Attivare FI =PUNTO FIN. Viene aggiunto il punto finale, l'arrivo del collegamento bus. Come conlusione del procedimento di editazione 6 vi- sualizzata la seguente figura.
3 /- m PGlAS511 Norne-Via : ESEMPl
KORIMUX CP-Hl lndirizzo : O
Indirizzo- CP-Hl Ethernet-
PUNTO FIN. P~!!k%?aoo0
J
La via bus 6 editata completamente. Deve essere memorizzata.
10. Attivare F6 = Conferma. Con un nuovo nome di file appare un box in cui 6 possibile modificare il nome
11. Attivare F7 = Conferma. In questo modo la via 6 memorizzata nel file via ed 6 possi- bile attivarla in qualsiasi momento.
3.6 Documentazione
11 menu "Documentazione" mette a disposizione una serie di fun- zioni che permette di emettere su stampante (DIN A3, DIN A4) o su file parti di programmi come, per esempio:
- blocchi di programma, blocchi dati, liste, strutture - file di testo (file ASCII)
Inoltre esiste la possibiliti di analizzare alcuni dati secondo di- versi criteri, per esempio: - emissione di liste incrociate riferite ad operandi selezionati
- ordinamento di liste di attribuzione secondo operandi sirnbolici
Con visualizzazioni a piu pagine una parte della visualizzazione 6 coperta da1 box contenente l'interrogazione "Prosec.? SiINo". Questo box pu6 essere eliminato azionando il tasto di spazio.
Tutte le stampe possono essere prowiste di una piedinatura sele- zionabile ed editabile. L'emissione awiene su una stampante, oppure tramite memorizzazione in un file.
L'hardcopy del contenuto dello schermo 6 sempre possibile. Questo pu6 essere effettuata su stampante oppure, a piacere, tra- mite memorizzazione in un file.
In particolare possono essere selezionate le seguenti funzioni:
Predisposizione emissione (impostazioni) Definizione dei parametri della stampante e della piedinatura.
Emissione standard Le parti di programma vengono emesse cosi come sono state editate con la piedinatura desiderata. L'emissione pu6 essere fatta da un file programma oppure da AG. Emissione confortevole Le parti di programma vengono emesse con gli elementi gra- fici accessori (linee, cornici ecc.) e con la piedinatura. In que- sto caso l'emissione pu6 essere fatta solo da un file pro- gramma (non direttamente dall'AG).
Documentazione
Apprendimento facile e veloce
Istruzione di comando Tutte le funzioni di un'emissione confortevole possono essere eseguite anche tramite istruzioni di comando che possono essere editate e memorizzate in un file. Con queste istruzioni 6 possibile eseguire serie ripetute di comandi senza alcuna fatica da parte dell'operatore. Tramite alcune istruzioni di comando, 6 possibile combinare i singoli file di istruzioni di comando in modo da ottenere una struttura sequenziale. Essa 6 poi graficamente rappresentabile tramite la funzione "Edita- zione struttura".
11 capitolo 6 suddiviso in modo che per ogni funzione vengano spiegate le possibiliti di introduzione, mentre il significato dei tasti funzionali viene illustrato in un paragrafo a parte (- Inter- faccia operatore grafica, Box di comando).
Per rendere facile e veloce l'apprendimento delle funzioni opera- tive relative alla documentazione, si consiglia di procedere come descritto: 1. Prendere confidenza con le singole funzioni dei tasti in - Interfaccia operatore grafica. 2. Nel capitolo "Documentazione", sotto il nome delle singole
funzioni, vengono descritte le introduzioni necessarie. Co- noscendo le funzioni dei tasti diventa quindi molto semplice attivare queste funzioni.
3.6.1 Emissione standard
Con questa funzione si emettono parti di programma nella loro forma base (come editati) su carta (formato DIN A3, DIN A4), in
Docurnentazione
Emiss.-Standard
Struttura Progr. Blocchi STEP 5 Blocchi dati Masch.-DB Lista Attribuz. Liste incrociate Tabella Occup. Ordine globale -
file o sullo schermo. Nel far ci6 si decide anche se l'emissione avviene da un file programma o dal17AG. Possono essere emesse le seguenti parti di programma: - struttura di programma - Blocchi STEP5 - Blocchi dati - Maschere DB Possono essere emesse le seguenti liste: - Lista di attribuzione
-Lista incrociata - Tabella occupazione - Ordine globale
Emissione standard
Avvertenza
Esempio stampa
Per l'emissione standard non 6 necesaria una lista incrociata (file *XR.INI).
Tutte le emissioni possono essere prelevate sia da un file pro- gramma sia dall'AG. In questo caso nel box di scelta vengono aggiunti:
tipo di AG
identificazione CPU
11 seguente esempio nella rappresentazione KOP (PB 1, SEG- MENTO 1) contiene un blocco STEP 5 nella forme base, cio6 il blocco viene stampato cosi come 6 stato editato. La piedinatura esistente non viene rappresentata.
Operativita Selezionando le funzioni per l'emissione di parti di programma e liste, viene visualizzato il box di comando la cui struttura si adatta ai compiti di emissione standard (+ Interfaccia operatore grafica, Box di comando).
f \ Stampa blocchi STEP5
File-Programma : C:BSP409ST.S5D Scelta
b tutti:
( ) PB ( ) FB ( ) FX ( ) OB ( ) SB ( ) tutti blocchi
( ) P K ( ) F K ( ) F W ( ) O K ( ) S K
Numero segmento: da [ 1 ] a [ 255 ] Emissionesu , Tipo di protocollo
( X ) stampante ( X ) Standard ( ) Scritt. ristretta con bordo
N ~ ~ ~ : [E: NONAME=S,INII ( ) Scritt. superstretta; DIN A4
m OK ~3=scelta > < ShiftF8=Help > < ESC=lnterruz. >
\ ,' Figura 3-68 Esempio di un box di comando
Struttura del Con questa funzione vengono emesse le relazioni di richiamo programma (panoramica su1 programma) dei singoli blocchi di un programma
utente. La panoramica su1 programma pu6 essere emessa da1 file programma oppure dall'AG. L'emissione si suddivide in 3 parti:
1. Elenco di tutti i blocchi, eventualmente con i nomi simbolici, inclusa la lunghezza (numero di word) dei singoli blocchi.
Emissione standard
lmpostazioni
Operativita
2. Elenco di tutti i tipi di blocco del file programma, inclusa la lunghezza dei blocchi di un tipo.
3. Panoramica dei programmi nella quale viene dato il concatena- mento dei richiami (profond. max. di annid. pari a 8 richiami di blocco) dei singoli blocchi a partire da1 tipo di blocco OB. Inoltre, per ogni blocco, viene emesso un simbolo:
- Blocco richiamato in modo assoluto. - - Blocco richiamato in modo condizionato.
# Richiamo di blocco dopo un comando B DW oppure B MW (indirizzamento indiretto)
? Richiamo di blocco come operando formale.
??????? 11 blocco richiamato non 6 presente nel file pro- gramma.
!F113! Sono presenti altri richiami di blocco che non pos- sono pero essere rappresentati (profondita di annida- mento troppo elevata).
!F114! Richiamo di blocco ricorsivo, per esempio richimao di un OB in un PB.
4. L'emissione puo awenire su video, su stampante o su file.
Deve essere impostato quanto segue: - file programma - file simbolico (solo se selezionato "SIMBOLICO: Si") - file piedinatura (solo se selezionato "Piedinatura: Si") - funzionamento (ONLINE per emissione da AG) - file stampante (predisposizione valida per PT88)
Informazioni circa le relative predisposizioni si trovano sotto +
Progetto.
Viene visualizzato il box di comando "Visualizzazione struttura programma". (+ Interfaccia operatore grafica).
Documentazione
Esempio Emissione standard di una struttura di programma con blocchi.
S t r u t t u r a p r o g r a m m a c o n D B Pagina 1 PB 1 : Lunghezza : 9 PB 2 : Lunghezza : 21 PB 3 : Lunghezza : 9 PB 12 : Lunghezza : 25 FB 10 : Lunghezza : 50 0 8 1 : Lunghezza : 13 DB 10 : Lunghezza : 28 Lunghezza : PB 64 Lunghezza : SB O Lunghezza : FB 50 Lunghezza : FX O Lunghezza : OB 13 Lunghezza : DB 28 Lunghezza : DX O Lunghezza : 155
S t r u t t u r a p r o g r a m m a con D B Pagina 2
+-O8 1-+=PB 1-+DB 1& I I I +=PB 3-tFB 10 I I ! !
Figura 3-69 Struttura programma con DB
Blocchi STEP 5 Con questa funzione 6 possibile emettere i blocchi di un file programma nei tipi di rappresentazione KOP, FUP o AWL. L'emissione pu6 avvenire in un file o su stampante.
lmpostazioni Deve essere impostato quanto segue: - file programma - file simbolico (solo se selezionato "SIMBOLICO: Si") - file piedinatura (solo se selezionato "Piedinatura: Si") - funzionamento (ONLINE per emissione da AG) - file stampante (predisposizione valida per PT88)
Informazioni circa le relative predisposizioni si trovano sotto +
Progetto.
Operativita Viene visualizzato il box di comando "Stampa blocchi STEP 5". Spostarsi al suo interno e selezionare quanto desiderato (+ Inter- faccia operatore grafica).
Emissione standard
Di seguito vengono illustrati solo i campi di introduzione speci- fici, in cui appaiono queste alternative:
Campo d'introduzione
Chiarimenti
Numero segmento Vengono emessi i segmenti di un blocco di pro- da a gramma con i numeri dala
Rappresentazione Solo se selezionata la rappresentazione AWL: Indirizzo AWL Scelta del tipo di indirizzamento
nessuna Nessun indinzzo nel protocollo.
a byte Emissione a byte degli indirizzi delle istruzioni.
a word Emissione a word degli indirizzi delle istruzioni.
Blocchi dati Con questa funzione 6 possibile emettere i blocchi dati di un programma, a piacere, singolarmente oppure tutti insieme.
Esempio di emissione
Nelle "Impostazioni" 2 stato selezionato "Con commenti".
DB 1 O C:BSPXXXST.S5D LUN=25 11 6 Pagina 1
0: KH = 0000; Figura 1 : KC = 'DB 10 per AG 90 '; Blocco per AG90 1 O: KT=010.1; Attuatore 11: KT = 020.1 ; 12: KZ=OlO; 13: KZ = 020; 14: KM = 00000000 00000000 Rappres. a bit 1 15: KM = 00000000 00000000 Rappres. a bit 2 16: KF = +O001 0; 17: KF = +00020; 18: KH = 000; 19: KH = 000;
Figura 3-70 Esempio di emissione di blocchi dati
Documentazione
lmpostazioni
Operativita
Deve essere impostato quanto segue: - file programma - commenti - file piedinatura (solo se selezionato "Piedinatura:Si") - funzionamento (ONLINE per emissione da AG) - file stampante (predisposizione valida per PT88)
Informazioni circa le relative predisposizioni si trovano sotto +
Progetto.
Viene visualizzato il box di comando "Stampa blocchi STEP 5". Spostarsi al suo interno e selezionare quanto desiderato (+ Inter- faccia operatore grafica).
Vengono illustrati solo i campi di introduzione specifici:
Maschere DB Con questa funzione 6 possibile emettere su stampante o in file i blocchi dati che contengono maschere.
Deve essere impostato quanto segue: - file programma - file piedinatura (solo se selezionato "Piedinatura: Si") - funzionamento (ONLINE per emissione da AG) - file stampante (predisposizione valida per PT88)
Informazioni circa le relative predisposizioni si trovano sotto +
Progetto.
Operativita Viene visualizzato il box di comando "MASCH.-DB: stampa blocchi". (+ Interfaccia operatore grafica, Box di comando).
Emissione standard
Lista di attribuzione
Con questa funzione 2 possibile emettere su stampante o in file una lista di attribuzione.
1 Lista Attribuz. 1 Esempio di emissione
File C:WXA409ZO.SEQ
Operando Simbolo Commento
E 1.1 ING 1 lngresso 1.1 E 1.2 ING 2 lngresso 1.2 E 1.3 ING 3 lngresso 1.3 E 2.1 S 2-1 lngresso 2.1
Figura 3-71 Esempio: Emissione di una lista di attribuzione
lmpostazioni
Operativita
Deve essere impostato quanto segue: - file piedinatura (solo se selezionato "Piedinatura: Si") - file stampante (predisposizione valida per PT88)
Informazioni circa le relative predisposizioni si trovano sotto +
Progetto.
Viene visualizzato il box di comando "SIMBOLICO: stampa file SEQ". Spostarsi al suo interno e selezionare quanto desiderato (+ Interfaccia operatore grajica, Box di comando).
Lista incrociata Con questa funzione 6 possibile generare una lista incrociata da un file programma presente o dalla memoria del17AG.
In particolare 6 possibile richiedere: - Riferimenti alla sigla operando, per esempio E, A, M, T,
Z. 1 merker S non possono essere emessi in una lista incrociata. Riferimenti a dati Riferimenti alla periferia Riferimenti a richiami di blocco
- Riferimenti ai singoli operandi simbolici o assoluti (p.es. -MOTORE, E1.O) Non 2 possibile selezionare un singolo operando per un singolo blocco.
Nella lista incrociata vengono elencati - i blocchi elaborati - i riferimenti ordinati secondo operando, nome sirnbolico,
blocco (-chi) con i segmenti ed una sigla (vedere tabella).
sirnbolico ~ locco Nr. segmento Operando come interrogazione
Emissione standard
lmpostazioni
Operativita
Significato dei "simboli" contenuti nella lista incrociata:
Simbolo Chiarimento
"Blank" Operando utilizzato in interrogazione (p.es.: -U E 1.0)
* Operando utilizzato in assegnazione (p.es.: A 1.1).
? Operando come parametro di richiamo di FB. E possibile emettere un'operando attuale come co- stante o codice macchina MC 5.
# Operando segue comando B DW o B MW (indi- rizzamento indiretto).
S Operando utilizzato in un FB standard.
! Operando utilizzato in un FB standard ed in un blocco utente.
A Significata continuazione dei riferimenti degli operandi.
Deve essere impostato quanto segue: - file programma - file simbolico (solo se impostato "Simbolico: Si") - file piedinatura (solo se selezionato "Piedinatura: Si") - funzionamento (ONLINE per emissione da AG) - file stampante (predisposizione valida per PT88)
Dopo il richiamo della funzione "Lista incrociata" appare il box di comando "Visualizzazione lista incrociata". In questo box ci si pu6 spostare per selezionare quanto desiderato (+ Interfaccia operatore grafica, Box di comando). Nell'elenco di seguito ripor- tato vengono illustrate solo le illustrazioni specifiche.
Campo d'introduzione Chiarimenti
Lista incrociata
tutti elementi Tutti gli elementi (operandi) di seguito riportati vengono emessi nell'ordine E, A, M, T, Z, B, P, D una pagina per tipo.
Merker, blocchi dati, Viene emessa la lista incrociata ingressi, temporizzatori, solo per quanto selezionato. periferie, uscite, contatori, richiami di blocchi
Operando singolo Definizione della presenza di un operando in tutti i blocchi. Se 2 indicato solo un blocco viene emessa una segnalazione. F3 = Scelta non 2. qui possibile.
Tabella Con questa funzione 2. possibile emettere su video, stampante o occupazione file una tabella di occupazione. Essa fornisce una panoramica di
quali bit sono utilizzati nei vari byte dei campi di operandi E, A, M. Per ogni 2 byte di un campo di operandi 2 prevista una riga nella quale vengono contrassegnati gli 8 bit possibili.
- un byte (B) - una word (W) - una doppia word (D)
editato (vedere figura 3-72).
Emissione standard
Significato dei simboli contenuti in una tabella di occupazione:
Simbolo Chiarimento
"Blank" Operando utilizzato in istruzione a byte, word o doppia word, e non come istruzione a bit.
- Operando non utilizzato.
X Sull'operando viene eseguita un'istruzione a bit.
# Operando dopo un'istruzione B MW oppure B DW.
S Operando utilizzato in un FB standard.
? Operando come parametro di richiamo di FB.
! Operando utilizzato in un FB standard ed in un FB utente.
! 7 6 5 4 3 2 1 0 B W D ! 7 6 5 4 3 2 1 0 B W D 6 -!-! -!-!
Byte OL - - - - - - - ! - - - ! Byte 1L - - - - - - - ! - - - ! Byte 2L- - - - XX-!- - - ! Byte 3C---- - - - ! - - - ! Byte 4L - - - - - X-!- - - ! Byte 5C- - - - - - - ! - - - ! gy te6L - - - - - - - ! - - - ! B y t e 7 L - - - - - - - ! - - - ! g y t e & - - - - - - - ! - - - ! B y t e g l - - - - - - - ! - - - ! ~y te10L - - - - - - - ! - - - ! By te11L - - - - - - - ! - - - !
m! D!
Figura 3-72 Esempio : Tabella occupazione standard
Documentazione
lmpostazioni Deve essere impostato quanto segue: - file programma - file piedinatura (solo se selezionato "Piedinatura: Si") - funzionamento (ONLINE per emissione da AG) - file stampante (predisposizione valida per PT88)
Informazioni circa le relative predisposizioni si trovano sotto +
Progetto.
Operativita Appare il box di comando "Visualizzazione tabella occupazione". Spostarsi in questo box e selezionare quanto desiderato (+ Inter- faccia operatore grajica, Box di comando).
Ordine globale Con questa funzione si attiva un ordine globale grazie al quale 6 possibile emettere senza interruzioni, su video, su stampante o in un file:
- panoramica programmi - tabella occupazione - lista incrociata
lmpostazioni Deve essere impostato quanto segue: - file programma - file simbolico (solo se impostato "Simbolico: Si") - file piedinatura (solo se selezionato "Piedinatura: Si") - funzionamento (ONLINE per emissione da AG) - file stampante (predisposizione valida per PT88)
Operativita
Informazioni circa le relative predisposizioni si trovano sotto +
Progetto.
Appare il box di comando "Esecuzione ordine globale". Spostarsi in questo box e selezionare quanto desiderato (+ Interfaccia ope- ratore grajica, Box di comando).
Avvertenza
Per l'emissione standard non si necessita di una lista incrociata (file *XR.INI).
Emissione confortevole
3.6.2 Emissione confortevole
Docurnentazione La funzione "Emissione confortevole", conosciuta finora anche come KOMDOK, permette di documentare in modo completo e
Emiss.-COnforievOle quasi automaticamente (tramite istruzioni di comando) pro-
Parti di programma grammi STEP 5 e GRAPH 5, Al contrario dell'emissione stan- Dati di riferimento dard qui si pu6, per esempio, catalogare o analizzare i dati di pro- File di testo lstruzioni di comando E! gramma rappresentazione che inoltre grafica. vengono Un'ulteriore anche preparati particolarita per la rispetto all'
"Emissione standard 6 la possibilita di emettere i programmi con linee di separazione (vedere al riguardo le figure 3-73 e 3-74). L'emissione 6 possibile in formato A4 oppure A3.1 programmi da emettere si devono trovare su dischetto o hard disk. Se i pro- grammi si trovano solo nella memoria del17AG, bisogna provve- dere innanzitutto al trasferimento da AG a dischetto o hard disk
L'emissione confortevole si contraddistingue da1 fatto che defi- nendo le cosiddette + Istruzioni di comando diventa possibile automatizzare la sequenza di emissione senza inerenti operativi. Per tutte le funzioni dell'emissione confortevole esistono le rela- tive istruzioni. Le istruzioni di comando vengono memorizzate in un file a scelta.
Si possono generare o emettere: Blocchi STEP 5 e GRAPH 5 con commenti e simboli in: - schema a contatti (KOP), - schema logico (FUP) - lista istruzioni (AWL) - blocchi dati con commenti - blocchi di documentazione.
Come opzione, per ogni segmento vengono anche emessi: - lista incrociata, - dati di set diagnosi.
+Lista di blocchi +Lista di attribuzione pu6 essere emessa ordinata secondo diversi criteri
Documentazione
Scelta funzioni con fortevoli
- Dati di nferimento come struttura programma, lista incro- ciata, tabella di occupazione o lista di controllo, da prelevare e da emettere da un file programma. - File di testo (file ASCII) - Istmzwni di comando, da editare per ogni funzione e da memorizzare in un file. Tramite richiami speciali, questi file possono chiamarsi reciprocamente e quindi diventa possibile realizzare una struttura di richiami delle istruzioni di co- mando. La struttura di richiami realizzata pu6 essere grafica- mente rappresentata con l'aiuto di un'apposita funzione.
La parametrizzazione della stampante pu6 essere definita in - Impostazioni, Parametri stampante prima di iniziare la stampa stessa.
Dopo la scelta della funzione "Emissione confortevole" viene visualizzato un menii nel quale si possono selezionare le seguenti possibilita di emissione:
Parti di programma - liste di blocchi, blocchi, liste di attri- buzione Dati di riferimento - struttura programma, liste incrociate, tabella di occupazione, lista di controllo.
File di testo Istruzioni di comando
Emissione confortevole
Esempio di stampa Con l'aiuto di una stampa generata da un'emissione standard e di una generata da un'emissione confortevole, viene di seguito evi- denziata la differenza tra le due emissioni.
Tigura 3-73 Stampa confortevole di uno schema funzionale
C79000-G8572-C820-01
Schema logico Blocco: PB 1 Simbolo: Garage Commento: Comando porta garage tramite tasti Nr. Bib.: Lungh: 25
Segmento 1 0000 APERTURA PORTA da interno o esterno
Esterno: premere tasto APRE e commutatore a chiave Interno: premere tasto APRE. La porta si apre fino al finecorsa superiore a all'attivazione del tasto ALT-EMERGENZA
APRE est APRE int FIN.sup. ALT-EMER CHIAVE AP.PORTA
Commento operando
Tacto APRE dall'esterno Tasto APRE dall'interno finecorsa superiore Tacto ALT o emergenza Commutatore a chiave esterno Apertura porta tramite motore
PB 1 -Garage A: GARAGEST.S5D Bib No.: Lungh: 25
Segmento 1 O000 APERTURA PORTA da interno o esterno.
Esterno: prernere su tasto APRE e chiave Interno: prernere su tasto APRE La porta si apre fino al finecorsa superiore o all'attivazione del tasto ALT
-APRE est dD1 -CHiAVE 3 - f=y
-APREint - -PORap A&-J&l
-FINcup - 1 1 -ALT-EMER - EL J-+-E 1
E 1.2 = APREest Tasto APRE dall'esterno E 1.5 = APREint Tasto APRE dall'interno E 1.0 = FIN.sup Finecorsa superiore E 0.0 = ALT-EMER Tasto ALT o ernergenza E 1.4 = CHIAVE Cornmutatore a chiave esterno A 1.0 = AP-PORTA Apertura porta tramite motore
~ATT - 8 z 9 q TECTCOLGU- ---- KO MTOÜIST~SIEME NCTTECTNEMUEOREPCPIK TPF~ NTFK - - r - 1 1 ELAB: XYZ 1 VERSIONE: V4.0 (7.9.94 l
(V2.1,8/92) PER NR.PR.: IZG: M S - D O S ( V 5 . 0 ) I------IBLNRI TEST SYSTEM:
1 PG 770 L - - - - - - - L A ~ E ~ 6 ~ ~ I ~ & & ~ L - B ~ ~ - s & , d 1 1 1 con DR211N PIEDINATURA: KODOEMF2.INI SIMATICSS A:GARAGESTS5D PB 1 1 I----L-------A----L--------L-----LA
Figura 3-74 Stampa semplice di uno schema funzionale
Emissione confortevole
Parti di Viene visualizzata una scelta di menu con la quale 6 possibile programma attivare l'emissione dei seguenti dati:
+ Blocchi + Maschere DB 1 + Liste di blocchi + Liste di attribuzione
Blocchi Masch.-DB1 Lista Blocchi Lista Attribuz.
Blocchi Questa funzione permette di emettere in formato DIN A3 o DIN A4 blocchi nei tipi di rappresentazione KOP, FUP o AWL, con o senza liste incrociate (riferimenti), con o senza dati di set diagnosi. L'emissione pu6 anche avvenire in un file (*LS.INI).
lmpostazioni Deve essere impostato quanto segue: - file programma - file piedinatura ( A3) - file simbolico (solo se impostato "Simbolico: Si")
Informazioni circa le relative predisposizioni si trovano sotto +
Progetto.
E visualizzato il box di comando "Documentazione blocco". Spo- starsi al suo interno e selezionare quanto desiderato (+ Interfac- cia operatore grajica, Box di comando).
Documentazione
Di seguito vengono spiegate le introduzioni specifiche:
Introduzione Chiarimento
Opzione Nessuna Nessuna
Con riferimenti Riferimenti diretti: se nel segmento stampato gli operandi sono oggetto diretti e indiretti di operazioni di assegnazione, sono stampate le parti di programma nelle
quali avvengono le relative interrogazioni. Riferimenti indiretti: se nel segmento stampato sono interrogate uscite o merker, sono stampate le parti di programma nelle quali avvengono le relative assegnazioni.
Ad ogni stampa vengono stampati tanti riferimenti per istruzione quanti permessi da1 layout di una riga. Ulterion riferimenti nel programma sono contrassegnati con la sequenza ">>>" alla fine della riga.
Con dati di set diagnosi
Layout
Standard Con SHIFT F8 viene visualizazto un esempio di formato standard.
Opzionale Altro tipo di rappresentazione in formato DIN A3 per l'emissone di FUP e le liste di blocchi dati. Come "Emissione standard" in formato DIN A4 (parte sinistra della pagina: schema logico, parte destra della pagina: rife- rimenti).
Maschere DBI Questa funzione emette il blocco dati con l'assegnazione periferia in formato DIN A3 o DIN A4. E anche possibile emettere in un file (*LS.INI)
Deve essere impostato quanto segue: - file programma - file piedinatura ( A3) - file stampante
Informazioni circa le relative predisposizioni si trovano sotto +
Progetto.
Operativita E visualizzato il box di comando "Documentazione blocco". Spo- starsi al suo interno e selezionare quanto desiderato (+ Interfac- cia operatore grafica, Box di comando).
Emissione confortevole
Lista di blocchi Con questa funzione 6 possibile emettere in formato DIN A3 o
lmpostazioni
Operativita
DIN A4 una lista di blocchi su stampante o in un file (*LS.INI). Nella lista sono riportati tutti i blocchi di programma ed i blocchi dati del file programma impostato.
Per i blocchi interessati, nella lista si ottengono informazioni circa:
- tipo di blocco - numero di blocco - nome simbolico (se impostato"Simbo1ico: Si") - commenti di operandi - lunghezza del blocco - numero biblioteca (BIB) - file di documentazione con indicazione delle lunghezze - piedinatura
Deve essere impostato quanto segue: - file programma - file simbolico (solo se impostato "Simbolico: Si") - file piedinatura (DIN A3) - file stampante (predisposizione valida per PT88)
Informazioni circa le relative predisposizioni si trovano sotto +
Progetto.
Secondo le impostazioni viene emessa una lista di blocchi su carta o su1 file predisposto. Durante la generazione della lista di blocchi appare la segnalazione
Stampa lista di blocchi
Quando questa segnalazione scompare e non appare alcuna se- gnalazione di errore, la lista blocchi 6 emessa e la funzione 6 completata.
Documentazione
Lista di Una lista di attribuzione pu6 essere emessa: attribuzione - in forma sequenziale, come editato
- ordinata secondo operandi assoluti - ordinata secondo operandi simbolici
Deve essere impostato quanto segue: - file simbolico - file piedinatura (A3) - file stampante (predisposizione valida per PT88)
Per informazioni circa le relative predisposizioni vedere + Progetto.
Operativita E visualizzato il box di comando "Documentazione lista di attri- buzione". Spostarsi al suo interno e selezionare quanto desiderato (+ Interfaccia operatore grafica, Box di comando).
La lista di attribuzione pu6 essere emessa nei seguenti modi:
Introduzione Chiarimento
Opzione
Emissione standard del Emissione non ordinata. Predisposizione "Sim- file sequenziale bolico" non nlevante.
File sequenziale ordinato Emissione ordinata secondo gli operandi asso- secondo operandi asso- luti. Per questi operandi vale la sequenza E, A, luti M, S, T, Z, B, P, D, e per ogni tipo viene iniziata
una nuova pagina. Deve essere predispo- sto"Simbo1ico: Si".
File sequenziale ordinato Emissione ordinata secondo gli operandi sim- secondo operandi simbo- bolici. Per questi operandi vale la sequenza E, lici A, M, S, T, Z, B, P, D, e per ogni tipo viene in-
iziata una nuova pagina. Deve essere predispo- sto"Simbo1ico: Si".
Layout Standard
Con SHIFT F8 o con il tasto Help viene visua- lizzato un esempio di formato standard.
Opzionale Rilevante solo in formato DIN A3. Operativita come sopra.
Dopo aver lasciato il box di comando con OK, appare il messaggio:
"Stampa lista di attribuzione" Quando questa segnalazione scompare, la funzione 6 completata e, se non 2 apparso alcun errore, la lista di attribuzione 2 stata emessa.
Emissione confortevole
Dati di riferimento Viene visualizzato un menu di selezione tramite il quale pu6 essere attivata l'emissione delle seguenti liste e dati: Documentazione
+ struttura delprogramma Emiss.-Confortevole
+ lista incrociata Dati di riferimento + tabella occupazione
Struttura Programma + lista di control10 Liste incrociate Tabella Occup. Tabella Occup.
Merker S
Struttura del Con questa funzione 6 possibile emettere le relazioni di richiamo programma dei blocchi di un file programma in formato DIN A3 o DIN A4 su
Lista Controllo
carta o in un file (*LS.INI). Per l'emissione vale quanto segue: - 11 tipo di richiamo 6 definito prima di ogni blocco. 11 nome del
blocco viene definito in modo
assoluto e simbolico, ma solo se 6 stato selezionato "SIMBOLICO: Si" (+ Progetto).
- La profondith di annidamento protocollabile 6 al massimo 9.
- 11 protocollo pu6 avvenire con o senza blocchi dati.
Possono essere protocollati i seguenti tipi di richiamo:
SPA richiamo assoluto di un blocco BA richiamo assoluto di un blocco funzionale (FX) SPB richiamo condizionato di un blocco BAB richiamo condizionato di un blocco funzionale (FX) A richiamo di un blocco dati AX richiamo di un blocco dati (DX) E generazione di un blocco dati EX generazione di un blocco dati (DX) A1 blocco come parametro (richiamo operando formale) # richiamo di un blocco *REK* richiamo ricorsivo di un blocco
Documentazione
Esempio di emissione
¿? Struttura del programma senza blocchi dati
PROG 1
?
Figura 3-75 Emissione di struttura del programma senza DB
Livello 1
lmpostazioni Deve essere impostato quanto segue: - file programma - file simbolico (solo se impostato "Simbolico: Si") - file LI (+ Gestione, Generazione XREF) - file piedinatura ( A3) - file stampante (predisposizione valida per PT 89)
Informazioni circa le relative predisposizioni si trovano sotto - Progetto.
Sz Livello 2
Operativita E visualizzato il box di comando "Documentazione struttura pro- gramma". Spostarsi al suo interno e selezionare quanto desiderato (- Interfaccia operatore grajica, Box di comando).
Livello 3 Livello 4 Livello 5
Emissione confortevole
Introduzione Chiarimenti
File-Programma Qui non selezionabile. Deve essere predisposto (+ Progetto)
Struttura programma La struttura del programma viene emessa a par- del blocco tire da1 blocco definito.
senza richiami DB 1 blocchi dati non vengono considerati nella struttura.
con richiami DB 1 blocchi dati vengono considerati nella struttura.
Emissione Come in tutti i box di comando.
Dopo aver lasciato il box di comando con OK, appare la segnala- zione:
"Stampa struttura programma"
Quando questa segnalazione scompare, la funzione 6 completata e, se non 6 apparsa alcuna segnalazione di errore, la struttura del programma 6 stata emessa e la funzione 6 completata.
Lista incrociata Con questa funzione 2 possibile emettere da una lista incrociata (*XR.INI), secondo criteri predefiniti, i riferimenti all'interno del
Docurnentazione file programma.
E~~ss.-Confortevole In particolare 6 possibile ottenere:
Dati di riferimento - Liste incrociate secondo sigla operando, p. es. E, A, M ... - Liste incrociate secondo singoli operandi simbolici o asso-
Lista Controllo @ luti (per esempio E 1.0, MOTORE) del file impostato.
Avvertenza
Al riguardo bisogna fare attenzione che sia sempre presente una lista incrociata (file LI) del file programma valido per l'emis- sione dei riferimenti (+ Gestione, Generazione XREF).
Se il programma viene modificato, deve essere generata una nuova lista incrociata.
Documentazione
lmpostazioni
Operativita
Deve essere impostato quanto segue: - file programma - file simbolico (solo se selezionato "Simbolico: Si") - file LI - file piedinatura (A3) - file stampante (predisposizione valida per PT 89)
E visualizzato il box di comando "Stampa lista incrociata". Spo- starsi al suo interno e selezionare quanto desiderato (+ Interfac- cia operatore grajica, Box di comando).
Campo d'introduzione Chiarimento Scelta
tutti gli elementi Tutti gli elementi vengono emessi secondo la sequenza E, A, M, S, T, Z, B, P, D, una pagina per ogni tipo.
Merker, merker S, Questi operandi vengono singolarmente blocchi dati, ingressi, selezionati e solo per que110 selezionato temporizzatori, viene emessa la lista incrociata. periferie, uscite, contatori, richiami di blocchi, operandi singoli Operando singolo L'indicazione di un singolo operando (as-
soluto o simbolico). F3 = Scelta non 2 qui possibile. SHIFT F8 fornisce chiarimenti su1 campo d'introduzione.
Layout Standard Con SHIFT F8 o il tasto Help, viene vi-
sualizzato un esempio di formato standard. Opzionale Rilevante solo in formato DIN A3. Opera-
tivith come sopra. Standard in forma compatta Compatta significa: se un operando viene
utilizzato n volte nello stesso segmento e con la stessa operazione, il segmento non viene riportato n volte ma una sola.
Dopo aver lasciato il box di comando con OK, appare il messaggio:
"Stampa lista incrociata" Quando questa segnalazione scompare, la funzione 6 completata e, se non 2 apparsa alcuna segnalazione di errore, la lista incro- ciata 6 stata emessa.
Emissione confortevole
Tabella di Con questa funzione 6 possibile emettere una tabella di occupazione occupazione. Essa fornisce una panoramica di quali bit sono
utilizzati nei vari byte dei campi operandi M, E, A. Per ogni byte di un campo di operandi 6 prevista una riga nella quale vengono rappresentati gli 8 bit. Viene inoltre evidenziato se l'istruzione
File di testo ' 1 elabora: - un byte (B) - una word (w) - una doppia word (D)
Significato dei simboli contenuti in una tabella di occupazione:
Simbolo Chiarimento
"Blank" Operando utilizzato in un'istruzione a byte, word o dop- pia word, e non in un'istruzione a bit.
- Operando non utilizzato.
X Con l'operando viene realizzato un'istruzione a bit.
# Operando dopo un'istruzione B MW oppure B DW.
S Operando utilizzato in un FB standard.
? Operando come parametro di nchiamo di FB.
! Operando utilizzato in un FB standard ed in un FB utente.
Esempio
2 Tabella Occupazione lngressi
2 ! 7 6 5 4 3 2 1 0 ! B W D ! ! 7 6 5 4 3 2 1 0 ! B W D ! !- -!-! !- -!-!
Deve essere impostato quanto segue: - file programma - file LI (- Gestione, Generazione XREF) - file piedinatura ( A3) - file stampante (predisposizione valida per PT 89)
Informazioni circa le relative predisposizioni si trovano sotto - Progetto.
Una tabella di occupazione viene emessa senza ulteriori richieste da parte dello STEP 5 su carta o su1 file predisposto. Durante l'e- missione della tabella occupazione appare la segnalazione:
"Stampa tabella occupazione"
Quando questa segnalazione scompare, la funzione 2 completata e, se non 2 apparsa alcuna segnalazione di errore, la tabella occu- pazione 2 stata emessa e la funzione 2 completata.
Avvertenza Deve essere sempre presente una lista incrociata attuale (file LI) del corrente file programma per l'emissione di riferimenti (- Gestione - Generazione XREF).
Tabella occupa- Con questa funzione 6 possibile emettere la tabella di zione Merker S occupazione dei merker S (vedere la figura 3-76 "Tabella di
occupazione"). Docurnentazione
Emiss.-Confortevole
Dati di riferimento
Tabella Occup. Merker S
Emissione confortevole
Lista di controllo Questa funzione analizza il file programma. Secondo l'opzione viene emesso:
Oggetto Chiarimento
Operandi liberi Sono operandi presenti nella lista di attribu- zione ma non nei blocchi di programma. Se- quenza E, A, M, S, T, Z, B, P, D.
Sigla mancante Sono quegli operandi nei blocchi programma ai quali non associato alcun simbolo nella lista di attribuzione. Tra gli operandi viene emessa una sequenza crescente.
Dati di rif. mancanti Sono presenti nel set dati di diagnosi ma Operandi E/A/M senza avere dati di rif. associati.
lmpostazioni Deve essere impostato quanto segue: - file programma - file simbolico (solo se selezionato "Simbolico: Si") - file LI (+ Gestione, Generazione XREF) - file piedinatura (A3) - file stampante (predisposizione valida per PT 89)
Informazioni circa le relative predisposizioni si trovano sotto +
Progetto.
Operativita E visualizzato il box di comando "Documentazione lista di con- trollo" (+ Interfaccia operatore grafica, Box di comando).
File di testo Con questa funzione 2 possibile emettere file LS oppure altri file ASCII su stampante o in un file LS.IN1. Esiste la possibilith di emettere i file di testo con una piedinatura, anche se questa non fa parte del file di testo. E dunque possibile inserire a posteriori una piedinatura.
lmpostazioni Deve essere impostato quanto segue: - file piedinatura (se desiderato) - file stampante (predisposizione valida per PT 89)
Per inforrnazioni circa le relative predisposizioni vedere + Progetto.
Operativita E visualizzato il box di comando "Stampa file ASCII". Spostarsi al suo interno e selezionare quanto desiderato (+ Interfaccia operatore grafica, Box di comando).
Documentazione
3.6.3 Istruzioni di comando
+ Esecuzione istruzioni di comando
Tutte le funzioni di un'emissione confortevole possono essere Docurnentazione
realizzate anche tramite istruzioni di comando. Tali istruzioni vengono disposte come un programma, memorizzate in un file
lstruzioni di comando (file Submit) e quindi eseguite tramite un richiamo di questo file. Conformemente all'editazione di tali istruzioni viene effettuata un'emissione confortevole.
+ Emissione istruzioni di comando su carta o in un file
Verifica Emiss. Lista-Errori Esecuzione Stampa Editazione struttura Stampa struttura
+ Emissione lista errori Gli errori in fase di test possono essere emessi.
Per l'elaborazione delle istruzioni di comando sono disponibili le seguenti funzioni:
+ Editazione istruzioni di comando + Verifica istruzioni di comando
Una sequenza di istruzioni di comando 2 costituita da istruzioni di comando per
Per far ci6 viene attivata una procedura di test che ver- ifica se tutte le istruzioni sono eseguibili. Qualora siano rilevati degli errori, questi sono memorizzati in una lista di errori.
Struttura delle istru- 1 singoli file di istruzioni di comando possono essere richiamati zioni di comando da un comando contenuto in una sequenza di istruzioni di co-
mando (figura 3-79). Subito dopo vengono eseguite le istruzioni di comando contenute nel file richiamato. Quando la sequenza di istruzioni del file 6 eseguita, viene proseguita la sequenza di is- truzioni di comando richiamante.
lstruzioni di comando
Con questi comandi 2 possibile generare sequenze di istruzioni (strutture) a piacere. Per rendere comprensibile una sequenza di istruzioni anche molto complessa vengono messe a disposizione due funzioni:
+ Editazione struttura.
La combinazione dei singoli file di istruzioni di co- mando viene rappresentata in forma grafica.
+ Emissione struttura.
Rappresentazione grafica.
Esempio
Figura 3-77 Strutture di istruzioni di comando (Esempio)
$KOP, $FUP, $AWL Rappresentazione: secondo schema a contatti (KOP), schema logico (FUP) o lista istruzioni (AWL).
$PROG:X:NNNNNN File-Programma: selezione nel dnve X con il nome NNNNNNST.SSD.
$SIMB:X:NNNNNN File simbolico: selezione nel drive X con il nome NNNNNNZO.IN1.
$SIMB:NO Operandi simbolici: non vengono emessi.
$PIED:X:NNNNNN File piedinatura: selezione nel dnve X con il nome NNNNNNF2.INI.
$STAMPA:X:NNNNNN File stampante: selezione nel dnve X con il nome NNNNNNDR.IN1.
$VIA:X:NNNNNN (Nome file)
$PAGINA:nnnn Numero pagina: si inizia il conteggio pagine da1 numero nnnn.
$DLST:X:NNNNNN Emissione su fde: tutte le emissioni ven- gono memorizzate su1 drive X con il nome NNNNNNLS.IN1
$DLST:NO Emissione nuovamente su stampante.
$CARATT:ASCII Layout: utilizzo del set di caratteri ASCII.
$CARATT:SEMI-GRAFICA Layout: utilizzo del set di caratten IBM.
Istruzioni di comando
Comandi
Istruzioni di comando Chiarimento
$CONTENUTO Indice: da questa istruzione di comando viene generato un indice del contenuto. Questa predisposizione non pub essere resettata nel Submit corrente.
$PAUSA:COMMENTO Interruzionedell'elaborazione dell'istru- zione di comando; il commento viene visualizzato nell'ultima nga dello schermo; premendo un tasto termina l'in- terruzione.
Blocchi
Istruzione di comando Chiarimento
-BLOCCO:B Tutti i blocchi
-BLOCCO:OB Tutti i blocchi organizzativi
-BLOCCO:PB Tutti i blocchi di programma
-BLOCCO:FB Tutti i blocchi funzionali
-BLOCCO:FX Tutti i blocchi funzionali estesi
-BLOCCO:SB Tutti i blocchi sequenziali
-BLOCCO:DB Tutti i blocchi dati
-BLOCCO:DX Tutti i blocchi dati estesi
-BLOCCO: Una lista di blocchi (p.es. PB1, PB2-PBn)
-BLOCCO:PBx, 1,3-5 Una lista di singoli segmenti di un blocco.
S e i blocchi devono essere emessi con riferimenti o con i dati di set diagnosi, ci6 deve essere indicato tramite opzione.
Documentazione
Blocchi Istruzione di comando Chiarimento
-BLOCCO(R):A Tutti i blocchi con riferimenti
-BLOCCO):PBx PBx in layout opzionale (rilevante solo in FUP in formato M ) .
-BLOCCO(RO):PBx PBx con riferimenti in layout op- zionale (rilevante solo in FUP in formato M ) .
-BLOCCO(D):PBx PBx nel tipo di rappresentazione preimpostato (KOP, FUP, AWL) con dati di set diagnosi.
-BLOCCO:#NNNNNN Blocco di documentazione con nome NNNNNN (max. 8 caratten).
-BLOCCO:PBSO.n Dati di set di PBn.
Lista di blocchi Istruzione di comando Chiarimento
-BLIST Emissione della lista di blocchi del file programma preimpostato.
Tabella occupazione Istruzione di comando Chiarimento
-BLOCCO(R):PB Tutti i blocchi di programma con riferimenti.
lstruzione di co- Da una sequenza di istruzioni di comando 2 possibile richiamare mando con annida- altre sequenze di istruzioni di comando. La massima profonditi mento di annidamento 2 pari a 6. La ricorsiviti non 2 permessa e non
viene accettata in fase di test o di attivazione di un file di istru- zioni di comando (+- Editazione struttura).
Istruzione di comando Chiarimento
-1STRUZ-C0M:x:nnnnnn 11 file di istruzioni di comando nnnnnnSU.IN1 viene richiamato ed elaborato.
lstruzioni di comando
lndice del contenuto Viene emesso l'indice di tutte le emissioni effettuate qualora pre- cedentemente si stata attivata l'impostazione "$CONTENUTO".
Istruzione di comando Chiarimento
XONTENUTO L'indice viene emesso con la piedi- natura corrente. 11 numero di pagina inizia automaticamente da 1 e viene ripristinato alla fine dell'indice.
-CONTENUTO:n La numerazione di pagina dell'in- dice inizia d a n (n= 1, 2...)
Lista di controllo Istruzione di comando Chiarimento
-LISTA CONTFUFO Vengono elencati gli operandi pre- senti nella lista di attribuzione ma non utilizzati nei blocchi.
-LISTA CONTFUFB Vengono elencati gli operandi utiliz- zati nei blocchi ma non hanno un corrispondente simbolo nella lista di attribuzione.
-LISTA CONTFUFS Tramite la lista di controllo dei dati di set 2 possibile elencare operandi El AA4 definiti "assegnati" ma senza dati di set associati.
Struttura del programma Istruzione di comando Chiarimento
-XREF:programma, (OBn) Emissione della struttura del pro- gramma da OBn (n=0-255), senza blocchi dati.
-XREF(D):programma, (PBn) Emissione della struttura del pro- gramma da1 PBn (n=O-255), con blocchi dati.
Lista incrociata Istruzione di comando Chiarimento
-XREF:GENERAZIONE Da1 file programma impostato viene generata la lista di riferimenti (*XR.INI).
-XREF:STAMPA, (E) Emissione degli operandi di in- gresso.
-XREF:STAMPA, (A) Emissione degli operandi di uscita.
-XREF:STAMPA, (M) Emissione dei merker.
-XREF:STAMPA, (S) Emissione di tutti i merker S.
-XREF:STAMPA, (T) Emissione di tutti i temporizzatori.
-XREF:STAMPA, (Z) Emissione di tutti i contatori.
-XREF:STAMPA, (B) Emissione di tutti i blocchi.
-XREF:STAMPA, (P) Emissione di tutte le periferie.
-XREF:STAMPA, (D) Emissione di tutti i dati.
-XREF:STAMPA, (X) Ordine globale per tutti gli elementi emettibili.
-XREF:STAMPA, (El .n) Emissione della lista incrociata di un operando assoluto (n = O - 7).
-XREF:STAMPA, (SIMB) Emissione della lista incrociata di un operando simbolico.
-XREF(C):STAMPA, (E) Emissione della lista incrociata di un operando di ingresso in forma compatta. In caso l'ingresso ven- gono utilizzato n volte in un seg- mento, il segmento viene rappre- sentato una sola volta.
-XREF(O):STAMPA, (A) Emissione della lista incrociata in forma opzionale. Diversamente da110 standard, i riferimenti non sono ordinati secondo i blocchi, ma secondo (nell'ordine) operazioni, blocchi e segmenti.
lstruzioni di comando
Tabella occupazione
Istruzione di co- Chiarimento mando
-XREF:OCCUPA- Emissione della tabella di occupazione. La lista ZIONE incrociata deve essere definita. (+ Gestione, Ge-
nerazione XREF)
-XREF:OCCUPA- Emissione della tabella di occupazione dei mer- ZIONE ker S. MERKER S
Lista di attribuzione
Istruzione di co- Chiarimento mando
-ZULI:SEQ Emissione non ordinata del file sorgente (sequen- ziale).
-ZULI:SIM Emissione ordinata secondo operandi simbolici.
-ZULI: ASS Emissione ordinata secondo operandi assoluti.
-ZULI(O):SEQ Emissione non ordinata ad una colonna (nle- vante solo in formato A3).
Documentazione
Editazione istru- Per l'editazione di istruzioni di comando sono messe a zioni di comando disposizione delle funzioni di aiuto attivabili tramite i tasti
funzionali. Le istruzioni generate vengono memorizzate in un file Submit (*SU.INI).
Oltre a questa assegnazione dei tasti funzionali, 6 possibile asso- ciare ad essi testi e comandi che vengono poi richiamati pre- mendo SHIFT F l ... SHIFT F7.
Operativita Viene visualizzato un box di comando nel quale si deve selezio- nare un file Submit (+ Interfaccia operatore grafica, Box di co- mando). 11 nuovo nome del file viene introdotto nel box di impo- stazione (+ Progetto, Impostazioni, Pagina 1). Non appena appare su1 video la rappresentazione (vedere sotto), il cursore si posiziona nella prima riga. E ora possibile editare.
Esempio Rappresentazione su1 video
Figura 3-78 Editor File-Submit
3-320
f \
J \
Editor File-Submit File : C:ESEMPI SU.INI
001 ;DOCUMENTAZIONE TOTALE DEL FILE-PROGRAMMA SU DIN A3 002 $PROG:A:STDRAN
Assegnazione dei Nelle sequenze di tasti funzionali di seguito riportate viene spie- tasti funzionali gato, con l'aiuto della tabella, come determinare l'operativita di
un tasto funzionale.
Fl (livello 1) Introduzione del primo limite di blocco. Passaggio al secondo livello di tasti.
F3 (livello 2) Scelta del nome per la memorizzazione del blocco. Passaggio al terzo livello dei tasti.
F6 (livello 3) Memorizzazione del blocco con il nome del file scelto.
Di seguito viene illustrato l'effetto dei tasti funzionali e quali combinazioni di tasti sono possibili.
Effetto del tasto funzionale
Memorizzazione dell'introduzione con il tasto di Conferma (Znsert). Tasti cursore + Appendice A4, Assegnazione della tastiera.
Blocco 11 primo limite di blocco viene contrassegnato nella riga corrente da <B>. 11 secondo limite di blocco pub essere posizionato in altre righe agendo sui tasti cursore.
Blocco 11 blocco evidenziato viene memonzzato per la sessione corrente.
File 11 blocco viene memonzzato con un nome di file a scelta e nmane in memona.
Conferma 11 blocco viene memorizzato nel file scelto.
Ritorno Riporta al livello precedente senza ulteriori azioni.
Liveilo
FI
dei
1 2 3
FI
F3
tasti
F6
F8
Livello dei tasti Effetto del tasto funzionale
ne del file, oppure ad un numero
a al livello precedente senza ulteriori
lstruzioni di comando
Tabella 3-9 File Submit presente
Effetto del tasto funzionale
i un file Submit scelto da un drive sele-
file viene prelevato senza assegnazione dei tast
Da1 file viene prelevata solo l'assegnazione dei iasti funzionali che diventa isianianeamente attiva.
orta al livello precedente senza ulteriori
Tabella 3-10 Prelievo rigal Ricerca testo
Livello dei tasti Effetto del tasto funzionale
l I 2 l 3 Prelievo riga Viene ripresa una nga precedentemente cancel- lata con + Assegnazione tasti.
Ricerca Ricerca di una stringa di 30 caratteri al massirno. Fattore di ripetizione impostabile.
F5
F6
F7
F8
Ripetizione dell'ultima ricerca.
RicercaIAvanti Ricerca del testo verso la £he del ñle.
RicercaIIndietro Ricerca del testo verso l'inizio del file.
Ritorno Riporta al livello prec. senza ulterion azioni.
Tabella 3-11 Sostituzione stringa caratteri
Effetto del tasto funzionale
lstruzioni di comando
Tabella 3-12 Esecuzione di salti
Tabella 3-13 Editazione tasti funzionali
Effetto del tasto funzionale
Salto Salto al17inizio/fine del file, oppure ad un numero di riga definibile.
Inizio Salto all'inizio del file.
Riga Salto alla nga scelta.
Fine Salto alla fine del file.
Livello dei tasti
F7
1 2 3
F6
F7
F8
Effetto del tasto funzionale
Tasti funzionali Tramite i tasti SHIFT Fl-F7, ai tasti funzionali pos- sono essere associati testi di 30 caratten al massimo. Premendo il relativo tasto in "Editazione" (SHIFTFI - F8), tale stringa viene inserita nella riga nella quale si trova il cursore. Per esempio: SHIFT+FI: I$PROG:C:FILEI SHIFT+F2: I$SZMB:C:SYMDATI
Prelievo riga Viene prelevata una riga precedentemente cancellata con il tasto di cancellazione (- Assegnazione tasti).
Conferma L'assegnazione del tasto funzionale viene memonz- zata.
Ritorno Riporta al livello precedente senza ulteriori azioni.
Livello dei tasti
F8
1 2 3
F4
F6
F8
Documentazione
Verifica istruzioni Viene controllato se le istruzioni di comando contenute in un file di comando selezionabile sono eseguibili. Se nel far ci6 si presentano degli
errori, le cause di tali errori vengono memorizzate in un file "SEINI file.
Esempio di segnala- La figura di seguito riportata illustra come vengano visualizzate zione di errore su1 video le segnalazioni di errore.
Operativita Viene visualizzato il box di comando "Verifica file istruzioni di comando". Introdurre in questo il nome del file da controllare. Non appena si conferma OK, la verifica viene attivata e successi- vamente emesso il risultato.
Avvertenza Se non 2 rilevato alcun errore, non si predispone alcun file per gli errori.
Istruzioni di comando
Emissione lista Gli errori che sono rilevati elaborando la funzione "Verifica errori istruzioni di comando" oppure "Esecuzione istruzioni di
comando" sono memorizzati in un file di errore. Questi possono essere emessi con questa funzione.
Deve essere impostato quanto segue: - file stampante (predisposizione valida per PT 89)
Informazioni circa le relative predisposizioni si trovano sotto - Progetto.
Operativita E visualizzato il box di comando "Emissione lista error?'. Spo- starsi al suo interno e selezionare quanto desiderato (- Interfac- cia operatore grafica, Box di comando). Qui 2 predisposto il nome del file errori generato.
Destinazione Chiarimento
File protocollo Nome del file erron. E predisposto il nome del file erron generato. Con F3 2 comunque definibile un'altro nome.
Su video Emissione diretta su video.
Su stampante Emissione diretta su stampante, relativamente ai parametri definiti sotto + Definizione pa- ramehi stampante.
Su file Emissione su un file a scelta.
Esecuzione istru- Con questa funzione viene attivata l'esecuzione delle istruzioni di zioni di comando comando contenute nel file scelto.
Le impostazioni correnti sono valide fino a quando sono sostituite da "Istruzioni di impostazione" ($PROG: ... $FUP, ecc.) eventual- mente presenti. Tali "Istruzioni di impostazione" valgono pero soltanto per la durata dell'esecuzione di queste istruzioni di co- mando.
Documentazione
Operativita E visualizzato il box di comando "Start File-1struz.-Comando". Introdurre nel campo "Nome file:" il nome del file le cui istru- zioni di comando devono essere eseguite. Una selezione del file pu6 essere effettuata con l'aiuto del tasto F3 (+ Interfaccia ope- ratore grafica, Box di comando). Non appena il box di comando "Start File-1struz.-Comando" viene confermato con OK, le istru- zioni di comando in esso contenute vengono eseguite.
Avvertenza Quando si presentano degli errori 2 possibile la diramazione ad una lista di errori.
Stampa istruzioni Con questa funzione 2 possibile stampare il contenuto di un file di comando di istruzioni di comando.
Operativita E visualizzato il box di comando "Documentazione file istruzioni di comando". Introdurre nel campo "Nome file:" il nome del file cche deve essere stampato. Una selezione del file pu6 essere ef- fettuata con l'aiuto del tasto F3 (+ Interfaccia operatore grafica, Box di comando). Non appena il box di comando "Documenta- zione file istruzioni di comando" viene confermato con OK, le istruzioni di comando in esso contenute vengono stampate.
lstruzioni di comando
Editazione Nelle istruzioni di comando possono essere inserite istruzioni (- struttura Istruzioni di struttura) che richiamano altri file di istruzioni di
comando e li attivano. Questa funzione illustra come sono -1 combinati i vari file di istruzioni di comando tramite aueste lmpostazioni istruzioni di struttura.
Param. Stampante Esiste pertanto la possibilita, tramite questa funzione, di attivare H l'editor delle istruzioni di comando e di modificare le istruzioni di comando del file corrente.
Esempio La figura illustra come viene rappresentata dall'editor struttura la combinazione dei singoli file di istruzioni di comando. La combi- nazione viene generata tramite istruzioni di struttura.
Operativita
L
C:ESEMPlSU.INI lnterfaccia operatore grafica Z
Figura 3-79 Combinazione dei singoli file di istruzioni di co- mando
E visualizzato il box di comando "Editazione strutt. 1struz.-Co- mando". Introdurre in questo box il nome del file di istruzioni di comando oppure selezionarlo con l'aiuto di F3. Viene quindi vi- sualizzata la combinazione dei file di istruzioni di comando a partire da1 file selezionato. Non appena il box di comando viene confermato con OK, 6 visualizzata la struttura delle istruzioni di comando. Viene contrassegnato il file di istruzioni di comando da1 quale 6 stato richiamato l'editor di struttura.
Documentazione
Spostamento del 11 contrassegno che evidenzia i singoli file di istruzioni di co- contrassegno mando pu6 essere spostato all'interno della struttura tramite i
tasti cursore (+ AppendiceA4, Assegnazione della tastiera).
Assegnazione tasti Nelle sequenze di tasti funzionali, riportate nella seguente tabella, funzionali viene spiegato come determinare Yoperativiti di un tasto funzionale.
F6 (livello 1) Ricerca di un file di istruzioni di comando nel file di struttura. Passaggio al secondo livello di tasti.
Fl (livello 2) Viene contrassegnato il primo file di istru- zioni di comando.
Di seguito viene illustrato l'effetto dei tasti funzionali e quali combinazioni di tasti sono possibili.
Liveiio di tasti
1 2
FI
F2
F3
F4
F5
Effetto del tasto funzionale
Editazione Viene nchiamato l'editor delle istruzioni di comando e visua- lizzato il contenuto del file istruzioni di comando attuale (con sfondo gngio). Queste istruzioni di comando possono essere modificate (+ Editazione istruzioni di comando).
Test Viene testato il file di istruzioni di comando contrassegnato nella struttura (con sfondo gngio). II nsultato viene visualiz- zato immediamente su1 video. In caso di erron, questi ven- gono memonzzati in un apposito file.
Start Viene attivato il file di istruzioni di comando contrassegnato nella struttura. Gli errori che si verificano durante l'esecu- zione vengono memorizzati in un file e visualizzati su1 video.
Lista errori La lista errori contrassegnata nella struttura viene visualizzata su1 video e, a scelta, anche stampata.
Stampa Emissione del file di istruzioni di comando contrassegnato nella struttura. L'emissione avviene su stampante o su file a seconda della predisposizione.
lstruzioni di comando
Effetto del tasto funzionale
Ricerca Passaggio al livello di ncerca.
Inizio Ii primo file di istruzioni di comando viene contrasse- gnato e quindi diventa "corrente".
Fine L'ultimo file di istruzioni di comando viene contrasse- gnato e quindi diventa "corrente".
Richiamo Viene contrassegnato il file di istruzioni di comando da1 quale 2 stata chiamata la struttura e diventa pertanto "cor- rente".
Errore Viene contrassegnato il pnmo file di istruzioni di co- mando contenente errori a partire dal corrente, e diventa "corrente".
RicercaIAvanti Viene effettuata la ricerca di un file di istruzioni di co- mando a scelta verso la fine del file. Se esso 2 presente, viene contrassegnato e diventa "corrente".
RicercaIIndietro Viene effettuata la ricerca di un file di istruzioni di co- mando a scelta verso l'inizio del file. Se esso 2 presente, viene contrassegnato e diventa "corrente".
Ritorno Ritorno al livello nchiamante.
Aiuto
Liveiio di tasti
1
F6
F8
SHIFT F8
2
F1
F2
F3
F4
F6
F7
Documentazione
Stampa struttura La struttura del file di istruzioni di comando tra di loro combinati viene emessa in formato A3 o A4, su stampante o su file (*LS.INI).
lmpostazioni Deve essere impostato quanto segue: - file stampante (predisposizioni valida per PT89) - file piedinatura
Informazioni circa le relative impostazioni si trovano sotto +
Progetto.
Operativita E visualizzato il box di comando "Emissione struttura file istru- zioni di comando". Spostarsi al suo interno e selezionare quanto desiderato (+ Interfaccia operatore grafica, Box di comando).
Campo Chiarimenti d'introduzione
File Submit Nome del file di istruzioni di comando del quale si mole avere la struttura. A partire da questo file viene visualizzata la combinazione tra i file di is- truzioni di comando.
Struttura Qui 2 visualizzata solo la struttura.
Struttura con istru- Qui 2 stampato, su pagine separate, anche il conte- zioni di comando nuto dei file di istruzioni di comando interessati.
lmpostazioni
3.6.4 lmpostazioni
Prima di stampare i vari file o prima di emetterli in un file pronto per la stampa, si deve:
- Impostare i parametri per la stampante utilizzata (+Para- metri stampante). Al dispositivo di programmazione possono essere collegati vari tipi di stampante e perci6 6 richiesta una parametriz- zazione specifica per ogni stampante. Le impostazioni vengono memorizzate in un file stampante (*DR.INI nella directory di sistema). Per i diversi tipi di stampante sono disponibili file stam- pante gia predisposti. In essi sono contenuti le imposta- zioni specifiche per la stampante ed il tipo di emissione (formato vertivale, trasversale). Cliccando su "File stam- pante" nel box "Impostazioni, pagina 2" si ottiene i file stampante (*DR.INI) disponibili nella directory di sistema. (Quando si preme il tasto F3 viene visualizzato un box di scelta per stampante).
- Selezionare la piedinatura ed introdurre i testi (+ Piedina- tura).
Impostazione para- Viene definito un set di caratteri di comando specifica per la metri stampante stampante, memorizzato in un file stampante di tipo *DR.INI.
Esso comanda fondamentalmente l'emissione diretta sulla stampante. Con l'aiuto di un box di scelta 2 possibile inserire i parametri in questo file.
Param. Stampante
lmpostazioni Nel box "Impostazioni, pagina 2" scegliere il file stampante *DR.INI. Vasterisco (*) sta per nome del file stampante a sei caratteri.
Informazioni circa le relative impostazioni si trovano sotto +
Progetto.
Operativita E visualizzato il box di comando "Parametrizzazione stampante" (vedere esempio riportato sotto). Nel box "Impostazioni, pagina 2" 6 stato selezionato il file stampante C:HP3Q@ @DR.INI per la stampante HPIII (C).
Tasti funzionali Di seguito vengono illustrati le funzioni relative al box di para- metrizzazione della stampante che possono essere attivate con tasti funzionali.
Tasto Funzione
F5 = S a l v a come
F6 = Salva
F7 = Info
F8 = Ritomo
1. (Scelta) Quando il cursore si trova su un campo nel quale possono essere impostati parametri diversi, viene visualizzato il tasto funzionale "Scelta". Con F3 si seleziona un parametro.
2. (Editazione) Se il cursore si trova su un campo nel quale possono essere introdotti caratteri, viene visualizzato il tasto funzionale "Editazione". Con F3 il cursore si porta su1 campo di caratteri.
3. (Editazione funzione caratten comando) Anche quando il cursore si trova su1 campo di "Funzione caratteri comando", viene visualizzato il tasto funzionale "Editazione". Con F3 si apre una finestra di editazione nella quale possono essere introdotti caratteri di comando specifici della stampante. Le introduzioni devono essere confermate con il tasto INSERT.
11 FILE-STAMPANTE viene memonzzato con un nome a scelta. Dopo aver pre- muto questo tasto, il cursore si porta su1 campo del nome del file che pub ora essere modificato. Premendo il tasto di introduzione, i parametri impostati vengono me- morizzati sotto questo nome.
Memorizzazione dei parametri impostati nel FILE-STAMPANTE corrente.
Emissione di un testo INFO relativo al campo su1 quale si trova il cursore. Questi testi vengono abbandonati con i tasti cursore (+ Appendice A4, Assegnazione della tastiera) o con Znterruz.
Ritomo al livello richiamante.
Documentazione
Parametri del box di dialogo
Campo d'introduzione
FILE-STAMPANTE
FORMATO PAGINA
RIGHEPAGINA
BUSY
NO
SI
TEMPO ATT.
CR
LF
INTERFACCIA
FUNZ. CARATT. COMANDO
Sequenza iniziale
Sequenza finale
Di seguito vengono illustrati i parametri al box di parametrizza- zione della stampante.
Chiarimento
Qui vengono memonzzate le impostazioni per la stampante. 11 nome pub essere definito sotto + Progetto oppure con "F5 = Salva-come.
Numero di nghe per pagina.
Per il cambio di pagina viene emesso il carattere di comando FF (form feed). Corrispondentemente all'impostazione RIGHEIPAGINE, quando non vi sono piu nghe con contenuto, il resto della pagina viene emesso con nghe vuote.
Non rilevante per PT88PT89PTlO. Solo stampanti di vecchio tipo ne fanno uso. Dopo ogni carattere trasferito alla stampante, si attende una ris- posta prima di inviare un nuovo carattere. Questo vale per un certo TEMPO DI ATlTSA.
Non si attende una risposta.
Si attende una risposta.
Viene impostato il tempo di attesa della risposta (in millisecondi).
per cambio riga
per cambio pagina
Si pub scegliere tramite quale interfaccia - LPT1, LPT2 o LPT3 - l'informa- zione viene trasferita alla stampante. L'interfaccia scelta viene contrasse- gnata. DEFAULT 2 assegnato a LPT1.I file stampante sono preimpostati a LPTl (X). Quando il PG e fomito, LPTl (SSLPTl) e assegnato all'interfac- cia parallela. Non ci sono assegnate ulterion interfacce a LPT2 e LPT3 per il collegamento alla stampante.
Avvertenza Se l'assegnazione delle interfacce a LPTl x viene modificata (stampanti senali), si deve fare attenzione che i PG 7xx sono assegnati alle interfacce COMl (AG) e COM2 (mouse) quando sono fomiti.
E possibile editare una sequenza di caratteri di comando specifici per la stampante. Una sequenza di caratteri pub essere composta al massimo da 127 byte. Sono permessi solo caratten esadecimali.
Prima di ogni ordine di stampa viene trasmessa alla stampante una sequenza iniziale.
Dopo ogni ordine di stampa viene trasmessa alla stampante una sequenza finale.
Impostazioni
Campo d'introduzione Chiarimento
Passo scnttura Qui viene impostata la densita di scrittura della stampante.
(10 carPollice) NORMALE
(17 carPollice) SUPERSTRETTA
Tabulatore orizzontale Esso permette alla testina della stampante di posizionarsi sulla colonna in- iziale. II codice per l'introduzione dinamica di questa posizione calcolata 2 "00". Viene calcolata la posizione successiva con una carattere stampabile a partire dalla posizione instantanea della testina della stampante ed il numero di spazi successivi. Questa posizione viene insenta nella sequneza di carat- ten di comando.
Indice colonna sinistra Qui viene calcolato il codice per il tabulatore orizzontale. Esso l'indice della colonna di sinistra della pagina della stampante e definisce se inizia con O oppure 1.
Chiarimenti sui nomi di stampanti dei file stampante forniti nella directory di sistema:
Nome Significato
Emul.
A3, A4
Emulazione
Formato carta: A3, A4
Norm. Tipo di scrittura: normale
Comp. Tipo di scrittura: compatto
Righelpagina
contrassegna stampanti di altri costruttori per il loro funzionamento impec- cabile la Siemens non assume alcuna garanzia.
Piedinatura Prograrnmi applicativi S5 o parti di prograrnrni che vengono emessi su starnpante o su fle per la starnpa, possono essere corredati su ogni pagina da un numero fisso di righe di piedinatura generate au- tomaticamente. Nel box "Impostazioni, pagina 2" si pu6 scegliere per "Piedinatura" una larghezza di 80 o 132 caratteri.
Ogni piedinatura 6 memorizzata in un proprio file e viene gene- rata tramite un editor di piedinatura. 1 file *Fl.INI sono per piedi- nature con 80 caratteri ed i file "F2.INI sono per piedinature con 132 caratteri. E possibile scegliere combinazioni a piacere di file S5 e piedinature.
Documentazione
Editazione Con questa funzione 6 possibile generare un nuovo file di piedinatura piedinatura o modificarne uno gia presente. In relazione al
numero di caratteri della piedinatura, viene visualizzata una diversa finestra di editazione nella quale 2 possibile definire liberamente i testi di piedinatura. 11 campo in cui 2 possibile effettuare introduzioni 2 visualizzato in modo evidenziato. Campi contrassegnati con ## non possono essere sovrascritti in quanto contengono testi inseriti automaticamente quali, per esempio
- SIMATIC S5 - file-programma - blocco - segmento - numero pagina
Esempio 11 video visualizza la finestra di editazione per la piedinatura di 132 caratteri. Nella finestra per 80 caratteri la piedinatura dispone solo di 4 campi. In alto a sinistra viene visualizzato il nome del file. In alto a destra se il file viene generato o modificato.
I
FlLE PIED.: C:NONAMEF2.1NI Modifica 1
Data: l. C a m ~ o d'introduzione 1
Piedinatura
FW//A FHHA FW//A F//A F///A F//A FW//A 1 lntr. Text 2 Fine text 3 4 -> 80 car. 5 Salv. come6 Conferma 7 8 Ritorno
Figura 3-80 Finestre di editazione per piedinature di 132 caratten
lmpostazioni Devono essere impostati i seguenti file e parametri: - file piedinatura - numero di caratteri della piedinatura (80 o 132)
Per informa~i sulle relative impostazioni vedere sotto + Progetto.
lmpostazioni
Operativita Dopo aver attivato la funzione di piedinatura viene visualizzata una finestra di editazione. Essa 2 relativa al numero di caratteri della piedinatura preimpostato. 11 campo superiore costituisce il campo d'introduzione e solo qui possono essere definiti i testi. 11 campo inferiore costituisce invece la piedinatura che "registra" i testi introdotti. 1 testi possono essere inseriti nei campi eviden- ziati della piedinatura, quando il campo d'introduzione 6 attivo. In questo caso il cursore lampeggia su1 campo d'introduzione. Nel paragrafo + Piedinatura-Operativita tasti vengono descritte le funzioni necessarie per generare e modificare la piedinatura.
Avvertenza
Campo d'introduzione "Data": Se qui non 2 inserita alcuna data viene automaticamente intro- dotta la data di sistema. Alla stampa tramite "Emissione confor- tevole" (KOMDOK) questo campo viene sempre sovrascritto con la data di sistema attuale.
Piedinatura- Ope- Con questi testi 6 possibile muoversi nella finestra di editazione rativita dei tasti ed introdurre i testi.
Tasto Funzione del tasto
FI Attivazione introduzione testi. 11 c a m ~ o d'introduzione viene attivato, ed riconoscibile tramite il cursore lam- peggiante.
F2 Disattivazione introduzione testi. Nel campo d'introdu- zione non pub essere fatta alcuna introduzione.
F4 Commutazione tra piedinatura di 80 caratteri e piedina- tura di 132 caratteri.
F5 Modifica del nome del file piedinatura. La modifica pub essere memorizzata con F8 = Ritorno e Si.
F6 La piedinatura editata viene memonzzata.
F8 Ritorno al livello richiamante.
SHIFT F8 Ritorno al livello richiamante.
Cursore sulla piedinatura: (SHIFT + un tasto cursore)
(4) Posiziona il cursore su1 campo adiacente della piedinatura verso sinistra.
(6) Posiziona il cursore su1 campo adiacente della piedinatura verso destra.
(2) Posiziona il cursore su1 campo adiacente della piedinatura verso il basso (anche senza SHIFT).
(8) Posiziona il cursore su1 campo adiacente della piedinatura verso l'alto (anche senza SHIFT).
Cursore su1 campo d'introduzione
(4) Posiziona il cursore su1 carattere precedente.
(6) Posiziona il cursore su1 carattere successivo.
(2) Posiziona il cursore sulla riga successiva. Se nel far ci6 il cursore esce da1 campo d'introduzione, l'introduzione del testo viene conclusa.
(8) Posiziona il cursore sulla riga precedente. Se nel far ci6 il cursore esce da1 campo d'introduzione, l'introduzione del testo viene conclusa.
Cancellazione carattere
11 carattere su1 quale si trova il cursore viene cancellato ed i ca- ratteri successivi vengono spostati.
3.7 Cambio
Con questa funzione 6 possibile commutare su altri programmi S5. Tali programmi, se non sono gii caricati, devono essere in- stallati in un qualunque drive e directory. Con la funzione "Cam- bio" si esce da1 paccetto STEP 5.
Altri pacchetti Vengono visualizzati tutti i programmi S5 che sono presenti nel drive e directory scelti e sui quali 6 possibile commutare.
Con la funzione "Cambio" si abbandona il pacchetto STEP 5. Viene visualizzata l'interfaccia operatore del pacchetto S5 sele- zionato con cui, da questo momento, 6 possibile lavorare.
11 ritorno al pacchetto STEP 5 6 possibile da ogni pacchetto S5 selezionato. Le impostazioni del pacchetto STEP 5 sono conser- vate. Dopo il ritorno nel pacchetto STEP 5 6 dunque possibile riprendere a lavorare senza dover impostare alcunché.
Accoppiamento PG Assieme al pacchetto STEP 5 viene fornito anche il pacchetto S5 "Accoppiamento P G che 6 installato nella directory C:\STEP YS5-ST\PG-PG. 11 programma "Accoppiamento P G 6 aperto e avviato se le vie erano impostate corrispondentemente nel box di scelta.
Operativita Viene visualizzato il box di comando "Altri pacchetti S5" in cui si selezionano il drive e la directory (+ Interfaccia operatore grafica, Box di comando). Vengono visualizzati uno o piii pro- grammi S5 presenti nella directory. E possibile avviare un pro- gramma. Confermando con OK, viene visualizzata l'interfaccia operatore del pacchetto S5 scelto.
Lista assegnazioni tasti
3.8 Help
Lista asseg. tasti lnfo versione STEP 5
Grazie alle funzioni presenti sotto questo menu, 2 possibile otte- nere le seguenti informazioni relative al pacchetto STEP 5 av- viato: - una lista di tutti i tasti funzionali veloci (FI - FIO e SHIFT
Fl - SHIFT F9). Con questi tasti 2 possibile selezionare le funzioni STEP 5 direttamente da1 menii principale,
- informazioni sulla versione di STEP 5 con cui si sta operando, - una lista di tutte le parti di programma dello STEP 5 attivato.
3.9 Lista assegnazione tasti
Versione pacchetti S5 P La lista visualizzata fornisce informazioni circa i tasti funzionali che possono essere attivati direttamente all'interno dell'interfac- cia operatore. Tali tasti permettono la selezione diretta di certe funzioni senza dover utilizzare i singoli menii.
Operativita Non appena selezionata la funzione, viene visualizzata una lista nella quale viene illustrata la funzione dei singoli tasti. Tale lista pu6 essere sfogliata.
3.9.1 lnformazioni relative alla versione STEP 5
Versione pacchetti S5 P E visualizzato un box nel quale sono contenute informazioni rela- tive alla versione del software STEP 5 attivato.
3.9.2 Versione pacchetti S5
Versione pacchetti S5 P Con questa funzione viene visualizzata una lista delle singole parti di programma del software STEP 5 attivato. 11 drive e la directory sui quali le parti di programma vanno ricercati sono impostabili.
L'emissione avviene su video, stampante o in un file. L'emissione su stampante ed in un file avviene secondo il layout definito in Emissione standard.
Directory: C:\STEP5\SSPST Pagina 1
Versione del supporto dati:
Nome Sigla Data Nr. seriale PG Denominazione C:SSDXBPX6.VER S792xxxxx 090395 7994-0102-654321 665 PC BASIS V6.6
Versione dei interpretatori di comando 55:
Nome Sigla Data Nr. seriale PG Denominazione C:SSKXSOlX.CMD V 6.6 44 010995 7994-0102-654321 7XX SS-KOMI C:SSKDSOlX.DAT V 6.6 44 010995 7994-0102-654321 7XX SS-KOMI C:SSKXS03X.CMD V 6.6 44 010995 7994-0102-654321 7XX SS-MENU-MANAGER C:SSKDS03X.DAT V 6.6 44 010995 7994-0102-654321 7XX SS-MENU-MANAGER C:SSKXSOIX.CMD V 6.6 44 050995 7994-0102-654321 7XX SS-KOMI-UP'S C:SSKDSOIX.DAT V 6.6 44 050995 7994-0102-654321 7XX SS-KOMI-UP'S C:SSKXSO4X.CMD V 6.6 44 050995 7994-0102-654321 7XX DIALOGMANAGER C:SSKDSOQX.DAT V 6.6 44 050995 7994-0102-654321 7XX DIALOGMANAGER
Versione dei pacchetti:
Nome Sigla Data Nr. seriale PG Denominazione C:SSPXSO3X.CMD V 6.6 44 010995 7994-0102-654321 7XX QL,VERGL,UMV C:SSPDSO3X.DAT V 6.6 44 010995 7994-0102-654321 7XX QL,VERGL,UMV
Figura 3-81 Esempio per la visualizzazione della versione dei pacchetti S5
lmpostazioni
Operativita
Directory
Deve essere impostato quanto segue: - file piedinatura (solo se selezionato "Piedinatura: Si") - file stampante (in caso di emissione su stampantelfile, la pre-
impostazione vale per PT 88)
Per inforrnazioni circa le relative irnpostazioni vedere " Progetto".
E visualizzato il box di comando "Versione dei pacchetti S5". Spostarsi al suo interno e selezionare quanto desiderato (-Inter- faccia operatore grajica, box di comando).
L'emissione della versione awiene dalla directory qui visualiz- zata. L'impostazione standard, al richiamo della funzione, 6 sem- pre la directory di sistema. Nel campo "Directory" non 6 possi- bile l'editazione, il campo stesso 2 pero selezionabile tramite cursore o mouse. Se 2 selezionato il campo "Directory", si puo impostare la directory desiderata con F3 = Scelta o doppio click del mouse.
Descrizioni di directory e file
File S5
4.1 File S5
Questo paragrafo fornisce una panoramica sulle directory e sui file che costituiscono gli strumenti indispensabili dello STEP 5. Informazioni dettagliate su directory e file disponibili nel PG vengono riportate nelle relative descrizioni.
Sotto SS-DOS/ST
C:\DOS Directory di sistema MSDOS. Contiene il sistema operativo MS-DOS.
C:\STEP 5\S5-ST Directory di sistema STEP 5 con pacchetto base STEP 5 ed emulatore CP/M, cioe e il file S5.BAT con il quale 2 possibile avviare il pacchetto base STEP 5 S5, ed i P-Tools. Altri file: SSY.CMD, i relativi file SSY.DAT, i file stampante ??????DR.INI, i file di percorso ??????AP.INI ed i file di parame- trizzazione interfacce AS511SO?.DAT.
C:\S5-DATEN\DEFAULT Contiene un programma di esempio che dopo l'elaborazione viene memorizzato in C:\S5-DATWEXAMPLE.
C:\S5-DATEN\EXAMPLE In questa directory viene memorizzato, dopo la sua elaborazione, il programma di esempio con i relativi blocchi di programma e lista di attribuzione.
C:\STEP S\S5_SVINSTALL Contiene i file di salvataggio di singole parti del programma.
C:\STEP 5\SS-ST\PG-PG Accopp. di due PG per lo scarnbio di blocchi STEP 5 e di file.
C:\STEP 5\S5-SVSS-COM Directory di default per i pacch. opz. (COM, PROM, COM DB1).
4.1.1 Funzioni di alcuni file STEP 5 Di seguito vengono riportati i file nei quali STEP 5 memorizza le proprie impostazioni ed i propri dati. La maggior parte dei file vengono memorizzati nella directory di lavoro per STEP 5.1 punti interrogativi contenuti nei nomi dei file rappresentano ca- ratteri che l'operatore pu6 scegliere a proprio piacere.
Funzioni di alcuni file STEP 5
Impostazioni vie
S5 MEMORYDAT
STEP 5 CEINI
??????PJ.INI
Programmi
??????ST.SSD
Lista di attribuzione
??????ZO.SEQ
??????ZO.INI
??????Z#.INI
Emissione stampante
??????.DR.INI
??????Fl .INI
??????F2.INI
??????LS.INI
File specifici
??????XR.INI
??????SU.INI
??????SF.INI
??????TP.INI
Selezione Bus
??????AP.INI
Memona per i val. ultimamente introdotti nei box di comando e di scelta.
(STEP 5 Configuration File) Qui sono definiti la via ed il nome del file ??????PJ.INI utilizzato per ultimo. Archivio: directory di sistema STEP 5.
Dati definiti nella maschera "Impostazioni".
File programma STEP 5 come base dati SS-DOS
Lista di attribuzione sequenziale, non tradotta @ase dati SS-DOS). Sotto SS-DOSIMT 2 possibile generare e modificare questo file sia sotto STEP 5, sia sotto SIGNAL (strumento di HARDPRO).
Lista erron di attribuzione: elenco degli errori di traduzione del file ??????ZO.SEQ nel file ??????ZO.INI.
File simbolico @ase dati SS-DOS), lista di attribuzione tradotta.
Lista di attribuzione-File indice (# = 1 oppure 2).
Parametri stampante. Archivio: directory di sistema STEP 5 . File piedinatura (80 caratten)
File piedinatura (132 caratteri)
Protocollo di stampa in un file.
(Lista riferimenti) Lista incrociata (File LI)
Istruzioni di comando (submit)
Lista erron submit
Macrodefinizione dei tasti
File via. Qui vengono memorizzate le vie editate. Archivio: directory di sistema STEP 5.
File SYSID. Caratteristiche dell'identificazione di sistema, per esempio per CP.
Gestione dati SS-DOS
4.2 Gestione dati SS-DOS
Sotto il sistema operativo SS-DOSIST, per la gestione dei file, lo STEP 5 utilizza la "gestione dati SS-DOS.
La gestione dati SS-DOS 6 ottimizzata tramite la definizione di parametri in relazione alle esigenze dello STEP 5.
Caratteristiche: - La memorizzazione dei dati avviene molto velocemente. - 1 dati vengono memorizzati in forma compatta. Quando
viene cancellata una parte dei dati (ciok si formano piu di 10 "buchi"), i rimanenti dati vengono riorganizzati in modo che la base dati non sia inutilmente "gonfiata" da tali buchi o che i dati siano spezzettati. La gestione dati SS-DOS necessita quindi di poco spazio in memoria.
- 1 file programma sono del tipo ??????ST.SSD. - 11 numero di blocchi k limitato a 255 blocchi per ogni tipo.
Ci6 significa che non pu6 esserci un blocco di documenta- zione per ogni blocco.
- La lista di attribuzione (file del tipo ??????ZO.SEQ) per un AG ed una CPU pu6 essere generato ed editato sia con HARDPRO, strumento SIGNAL, sia con STEP 5. Essa pu6 essere tradotta sotto STEP 5 in un file simbolico del tipo ??????ZO.INI.
Rappresentazione riassuntiva:
Gestione dati SS-DOS:
file programma per AG1, CPU1: file simbolico per AGI, CPU1:
PRGl l @ST.S5D - PRG11 @ZO.SEQ (IDS, Operando, Commento)
file programma per AGI, CPU2: file simbolico per AGI, CPU2:
A.l Modello di programma per I'esempio applicativo
La generazione degli elementi di un programma STEP 5 (blocchi di programma, segmenti, blocchi dati, lista di attribuzione) par- tendo da un problema definito, richiede un certo processo di svi- luppo. Per far ci6 6 normalmente sufficiente avere il manuale di programmazione del controllore programmabile (AG) e cono- scenze di base circa il sistema SIMATIC S5.
Per il semplice esempio di un impianto di lavaggio per automo- bili, il processo di sviluppo si limita all'esecuzione delle seguenti fasi:
F1:
F2:
F3:
F4:
F5:
Rappresentazione schematica dell'impianto da control- lare con evidenziati gli elementi importanti per l'auto- mazione.
Stesura dell'elenco dei segnali di ingresso/uscita ed at- tribuzione dei relativi nomi simbolici.
Rappresentazione sotto forma di tabella decisionale della sequenza di comandi con le condizioni ed azioni relative alla descrizione del processo.
Predisposizione di un blocco dati.
Programmazione in AWL dei blocchi contenenti il pro- gramma (un segmento per ogni regola della tabella deci- sionale).
Fase 1 Schematizzazione dell'impianto da controllare Per la preparazione del programma, l'impianto di lavaggio deve essere schematizzato in modo che le periferie (sensorilattuatori) nonché le loro azioni siano riconscibili nella sequenza di controllo @gura A-1).
Per la combinazione logica nel controllore programmabile 6 an- che importante conoscere il tipo di funzionamento degli elementi di ingresso. In fase di programmazione si deve sapere se si tratta di contatti normalmente aperti (in chiusura) o normalmente chiusi (in apertura).
"sttuttura avanti" "Posizione" "~vanz. strutt." (A 32.0) "Strutt'indietro" (E 32.4) (E 32.3) "Ritorno strutt." (A 32.1) (E 32.5) Finecorsa Contatto di presenza Rele per comando motore Finecorsa
Figura A-1 Impianto di lavaggio con ingressiluscite di processo
Modello di programma per I'esempio applicativo
Lo schema dell'impianto contiene le informazioni necessarie per generare l'elenco degli ingressi e delle uscite che devono poi es- sere elaborate da1 controllore come operandi. Questa rappresenta- zione deve essere ampliata con i segnali degli elementi di servi- zio e di visualizzazione riportati in figura A-2.
Figura A-2 Struttura di controllo con ingressiluscite di servizio
(A 32.4) N N (A 32.5) 2 Visualizz. L - . - . . - . . A L - . . - - - - ,
r 1, Pan. di servizio
Come premessa per la generazione della lista degli operandi e per la descrizione delle sequenze dell'impianto, si assume ora che siano noti tutti i dati che vengono trasmessi dalla1 programma di comando.
l u @ @ 1
A Commut. Puls. di Emerg. princ. awiam. (E 32.1) (E 32.0) (E 33.0) norm.
chiuso!
, Segnalazioni
Segn. di 'Ornand0
(uscite) - Controllore
\ (AG) Imp. di lavaggio
Segn. di servizio
Segn. di processo (ingressi)
Fase 2
Fase 3
Riassunto delle grandezze di ingresso/uscita
Per la descrizione e programmazione 2 utile assegnare ad ogni ingresso/uscita un nome simbolico. Gli ingressi e le uscite di im- pianto e di servizio vengono raggruppati in una tabella. Tabella A-1 Elenco dei segnali d'impianto
Descrizione della sequenza di processo, rappresentazione delle funzioni di comando in una tabella decisionale.
Attuatore Attuatore Visualizz. Visualizz.
Un importante passo nello sviluppo del programma, definiti lo schema funzionale e la lista delle grandezze dell'impianto, 6 cos- tituito dalla definizione della sequenza di processo. Ci6 pu6 es- sere fatto sotto forma di schema di flusso.
Re16 di accoppiamento Re16 di accoppiamento Lampada o display Lampada o display
A 33.1 A 33.2 A 33.4 A 33.5
"Diffusione cera" "Asciugatura" ENTRATA AUTO
USCITA AUTO
Modello di programma per I'esempio applicativo
Sequenza di processo
Per motivi di chiarezza, viene qui data una descrizione verbale della sequenza di processo che sara poi tradotta in una tabella decisionale.
Tale tabella (tabella A-2) deve essere cosi interpretata: - Sopra la doppia riga sono riportate le condizioni che devono
essere analizzate come sequenza logica di regole; sotto le azioni da eseguire al soddisfacimento delle suddette regole.
- Una colonna corrisponde ad una regola di seguito verbal- mente descritta e quindi, nella fase 5 dello sviluppo del pro- gramma, verra tradotta in un segmento di programma.
1. Preparazione della sequenza di programma. 2. Definizione dello stato di funzionamento.
11 controllore definisce lo stato di awiamento dell'impianto quando viene attivato il commutatore principale (E 32.0 = 1) e I'AG 6 avviato (OB 20121122 = 1 eseguiti).
3. Disattivazione dell'impianto /"Stop7' della procedura di la- vaggio. Per l'interruzione del processo in un certo momento, per esempio per emergenza, 6 necessaria una procedura si- cura: in funzione dell'attivazione del pulsante di emergenza (E 32.1 = Imp.) o della disattivazione del commutatore a chiave (E 32.0 = O), il controllore resetta lo stato interno dell'AG e disattiva tutte le uscite.
4. Raggiungimento della condizione iniziale. In fase di avviamento del controllore viene fatto di che l'im- pianto di lavaggio raggiunga lo "stato iniziale", nel caso che questo stato non sia gia presente. Lo stato iniziale 6 raggi- unto quando la porta 6 aperta (E 32.6 = l) , la struttura con gli spazzoloni per il lavaggio 6 tutta indietro (E 32.5 = 1) e non vi 6 alcun veicolo nella posizione di lavaggio (E 32.3 = O). 11 controllore deve quindi verificare se tali condizioni sono verificate. In caso contrario bisogna prowedere alle conseguenti operazioni: "Ritorno struttura" (A 32.1 = 1) e10 "Apertura porta" (A 32.2 = 1) e, nel caso ci sia ancora una vettura nell'impianto, emettere anche la segnalazione USCITA AUTO (A 32.5 = 1).
5. Definizione della situazione iniziale per il lavaggio. Bisogna verificare lo "stato iniziale", ci& deve essere: "Porta
aperta" (E 32.6=1), struttura indietro (E 32.5 =1) e nessuna auto presente (E 32.3=0). Questo stato iniziale viene segnalato con la visualizzazione E W A AUTO (A 32.4=1). La vi- sualizzazione USCITA AUTO (A 32.5) viene cancellata.
6. Ingresso auto ed inizio lavaggio. L'auto da lavare viene portata nella posizione di lavaggio (E 32.3 = 1) e su1 panello di servizio all'estemo viene premuto il pulsante di awiamento del lavaggio (E 33.0 = Imp.). Dopo la verifica di "Auto in posizione" (E 32.3 = 1) e "Pulsante awia- mento premuto" il controllore chiude la porta (A 32.3 = 1) e cancella la visualizzaaone E W A AUTO (A 32.4 = 0).
La parte di processo che riguarda direttamente la procedura di lavaggio, compresa la riapertura della porta dopo il lavaggio, 6 completamente automatica.
7. Spruzzatura della schiuma. Dopo la verifica del segnale "Porta chiusa" (E 32.7 = l), la struttura si muove in avanti (A 32.0 = 1) con gh spazzoloni in rotazione (A 32.6 = 1) e con gli ugelli della schiuma aperti (A32.7 = 1). L'auto viene insaponata e lo sporco rimosso.
8. Lavaggio, risciacquo. Dopo la verifica del raggiungimento della posizione finale "Struttura avanti" (E 32.4 = l) , il controllore ferma il rela- tivo motore (A 32.0 = O) chiude gli ugelli della schiuma (A 32.7 = O), apre la valvola per l'acqua (A 33.0 = 1) e prov- vede al ritorno della struttura (A 32.1 = l), sempre con gli spazzoloni in rotazione (A 32.6 = 1). Con questa operazione la macchina viene pulita e risciacquata.
9. Diffusione della cera. Dopo la verifica del raggiungimento della posizione "Strut- tura indietro" (E 32.5 = 1) si ha: disattivazione del motore (A 32.1 = O), chiusura della valvola dell'acqua (A 33.0 = 0) e arresto degli spazzoloni (A 32.6 = 0). Adesso la struttura deve tornare in avanti (A 32.0 = 1) con gli ugelli della cera aperta (A 33.1 = 1).
Modello di programma per I'esempio applicativo
10. Diffusione dello strato di cera. Nella posizione in avanti (E 32.4 = 1) chiudere gli ugelli (A 33.1 = O) e riportare la struttura indietro (A 32.1 = 1).
11. Nella posizione indietro (E 32.5 = 1) arrestare il motore (A 32.1 = O). AUa cera spnizzata occorre ora un tempo TDC af- finche si realizzi una stesura uniforme sulla superficie del vei- colo, fino a formare un sottilissimo strato ("film") . Il cntrol- lore deve verificare il trascorrere del tempo TDC. Solo quando tale tempo 6 trascorso, pu6 essere affrontato il passo succ..
12. Asciugatura. 11 processo di asciugatura viene avviato con l'attivazione del tempo di asciugatura TAA e la contemporanea apertura della valvola dell'aria (A 33.2 = 1). Trascorso il tempo TAA, la valvola viene richiusa (A 33.2 = O) e la porta viene aperta (A 32.2 = 1).
13. Uscita auto. Dopo l'apertura della porta (E 32.6 = 1) si ha: arresto del motore della porta (A 32.2 = O) e visualizzazione della se- gnalazione USCITA AUTO (A 32.5 = 1).
14. Impianto vuoto. Se "Nessuna auto in posizione" (E 32.3 = O), il controllore spegne la segnalazione USCITA AUTO (A 32.5 = O) e re- setta il contatore interno di passi a O.
11 ciclo di lavaggio 6 cosi concluso. Quando l'auto 6 uscita, l'im- pianto si porta nello stato iniziale (vedere il punto 5) ed emette la segnalazione ENTRATA AUTO. 11 veicolo successivo pu6 entrare ed il processo di lavaggio pu6 ricominciare.
Nota: L'ottimizzazione verticale e orizzontale del percorso delle spazzole per l'adattamento al profilo della carozzeria non viene preso in considerazione nel presente esempio. Questo compito viene svolto da un altro sottoprogramma.
Una rappresentazione grafica dello svolgimento del processo viene riportata in figura A-3. Le cifre tra parentesi evidenziano la relazione con il passo descritto o contemporaneamente rappresen- tan0 il numero di regola o di segmento della tabella decisionale.
Per l'identificazione e la limitazione dei singoli passi di processo viene utilizzato un contatore interno. Dopo l'esecuzione di una
parte di operazioni, il controllore incrementa di 1 questo conta- tore in modo che il contenuto del contatore rappresenti sempre il passo da eseguire. Attribuzione ed eleborazione degli stati del contatore sono rappresentati nella parte sinistra della figura A-3.
[ START
1 Preparazione: seq. programma ] (1 1 Definizione: stato funzionam. 1 (2)
Contatore interno
passi
no I
Reset uscite e contatore passi
( FlNE J si
NUOVO AW.? I
Raggiun. stato iniziale Reset contatore passi
Stato iniziale Inizio: lavaggio
I Spruzzatura schiuma Lavaggio/risciacquo Diffusione cera Form. strato di cera Asciugatura Uscita auto
I lmpianto vuoto Controllo: segnalazione
FlNE
Figura A-3 Diagramma a blocchi del ciclo di lavaggio veicoli
Ciclo di lavaggio
(1) numero di regola nella tabella decisionale o numero di segmento nel programma di esempio
Reg
ole
(seg
men
ti)
STEP 5, bisogna definire la struttura stessa del programma. Solo un programma strutturato pu6 girare in modo soddisfacente in un controllore programmabile.
Anche questo semplice programma di esempio, per un ordinato funzionamento necessita almeno di un blocco organizzativo (OB 1) oltre ai blocchi di programma funzionali contenenti le istru- zioni del programma di lavaggio, ed al relativo blocco dati. L'OB 1 provvede all'elaborazione ciclica del programma nel control- lore. Inoltre sono neccessari dei blocchi di avviamento (OB 20121122) che garantiscono un avviarnento o riawiamento dell'impianto in ogni condizione.
Senza approfondire le funzioni di questi blocchi organizzativi, in figura A-4 viene illustrata la struttura del programma con l'iden- tificazione dei blocchi cosi come verrh poi utilizzata nell'esem- pio.
n:\Kn, F l Progr. "lmpianto di lavaggio"
Wl
Figura A-4 Struttura del programma "Impianto di lavaggio"
Modello di programma per I'esempio applicativo
Fase 4 Definizione dati blocchi Oltre a quanto fin qui detto, il controllore deve garantire anche le seguenti prestazioni: - 1 tempi di diffusione dello strato di cera TDC e di asciugatura
TAA devono poter essere modificati da1 personale di servizio. - Ogni lavaggio deve essere registrato ed il numero di cicli di
lavaggio deve poter essere emesso su richiesta. Queste funzioni possono essere realizzate al meglio tramite USO di un blocco dati Cfigura A-5). Nel blocco dati vengono inseriti i tempi di riferimento per TDC e TAA ed i valori instantanei di questi tempi nei formati KH e KF.
DB 5 "lmpianto lavaggio: tempi/conteggi"
Nel blocco dati il personale di se~ i z i o introduce i setpoint di tempo di diffusione cera TDC e di asciugatura della vettura T M . II controllore programmabile deposita qui i corrispondenti valori attuali di tempi nei formati KH e KF.
DW Predisposizioni Commento
O: KH = 0000; Vuoto 1 : KH = 0000; Contatore lavaggi (KH) 2: KZ = 000; Contatore lavaggi (KZ) 3: KH = 0000; Vuoto 4: KT - 030.2 Setpoint tempo diffus. cera TDC 5: KH - O000 Valore ist. tempo (KH) 6: KF = +O0000 Vaore ist. tempo (KF) 7: KH = 0000; Vuoto 8: KT = 045.2 Setpoint tempo asciugat. auto TAA 9: KH = 000; Valore att. tempo TAA (KH) 10: KF = 0000; Valore att. tempo TAA (KF) 11 : KH = 030.2 VUO~O 12:
Figura A-5 Definizione del blocco dati per l'impianto di lavaggio (stampa)
Fase 5 Programmazione (qui solo i primi 5 segmenti)
FB 5 C: IMPLAVST.S5D BIB=2 LUN=166
Segmento 1 0000 "Predisposizione ciclo programma"
Prima di poter elaborare il programma relativo all'impianto di lavaggio, memorizzato nel blocco funzionale FB 5, si deve richiamare il blocco dati DB 5 (istruzione: A DB5).
0005 :A DB5 Richiamo DB5 (tempi/conteggi) 0006 .m
Segmento 2 0007 "Definizione stato esercizio"
All'accensione o all'awiamento il programma imposta per un ciclo il merker impulsivo M 10.0 che vien rilevato nel segmento 4 ed in questo caso porta I'impianto nelle condizioni iniziali di partenza. II merker di fronte di salita M 10.0 rappresenta lo stato di esercizio relativo all'evento "Commutatore principale ON" o "Nuovo awiamento". Solo dopo il reset di M 10.0 tramite "Commutatore principale OFF" e possibile un riawiamento dell'impianto.
0007 :O E : 32.0 -PRINC-ON Commutat. princ. "lmpianto ON" 0008 :O M : 10.7 -AWIAM. Ricon. awiam. da OB 20121122 0009 :UN M : 10.0 -FRONTE-S. Merker per fronte di salita OOOA .- .- M : 10.1 -IMPULSO Merker impulsivo (solo 1 ciclo!) OOOB : R M : 10.7 -AWIAM. Reset riconosc. awiamento OOOC :U M : 10.1 -IMPULSO OOOE :S M : 10.0 -FRONTE-S. Impostaz. merker fronte di salita OOOF :UN E : 32.0 -PRINC-ON Mancanza comando "lmpianto ON" O01 O :UN M : 10.7 -AWIAM. Mancanza riconosc. awiamento O01 1 : R M : 10.0 -FRONTE-S. Reset merker fronte di salita
.m
Segmento 3 0012 "Spegnimento impianto"
Spegnendo I'impianto, con commutatore su OFF, o premendo I'emergenza vengono messe a zero le uscite e resettato il contatore passi ed il programma viene concluso.
O01 2 :U E : 32.0 -PRINC-ON Commutat. princ. "lmpianto ON" O01 3 :U E : 32.1 -EMERGENZA Puls. "Emergenza" non premuto O01 4 :SPB =WEIT (diramazione programma!) O01 5 : R Z 2 -PASSI Reset contatore passi O01 6 : L KB O O01 7 :T AW 32 Reset uscite in AB 32 O01 8 :T AB 33 7, 7, in AB 33 O01 9 :BEA Fine blocco OOlAWElT :m
?
Modello di programma per I'esempio applicativo
FB 5 C: 1MPLAVST.SSD BIB=2 LUN=166
Segmento 4 OOlB "Posizionamento di partenza"
L'impulso generato all'accensione o all'awiamento riporta in questo caso l'impianto nelle condizioni di partenza. La struttura di lavaggio si porta nella posizione su1 finecorsa indietro, la porta si apre e, con "Auto in posizione", viene emesso il messaggio USCiTA AUTO.
OOlB :UN M : 10.1 -IMPULSO Merker imp. "Impianto ONIAw." OOlC :SPB =WEiT OOlD :R Z 2 -PASSI Reset contatore passi OOlE :L KH O000 0020 :T AW 32 Reset delle uscite 0021 :T AB 33 0022 :UN E : 32.5 -STRU-IND Struttura non su finecorsa ind. 0023 :S A : 32.1 -RIT-STRU Marcia indietro struttura 0024 :UN E : 32.5 -PORTA-AP Portra non aperta 0025 :S A : 32.2 -AP-PORTA Apertura porta 0026 :U E : 32.3 -1N-POSIZ Auto in posizione 0027 :S A : 32.5 -USC-AUTO Messaggio: USCITA AUTO 0028WEiT :***
Segmento 5 0029 "Creazione situazione iniziale"
Viene verificata la posizione iniziale di partenza e se questa 6 soddisfatta, viene emesso il messaggio "ENTRNA AUTO. 0029 :L Z 2 -PASSI Stato cont. passi in ACCU 1 002A :L KZ O00 Richiesta verifica: passo O 002C :!=F 002D :UN E : 32.3 -1N-POSIZ "Auto non in posizione" 002E :U E : 32.5 -STRU-iND Strutt. su finecorsa indietro 002F :U E : 32.6 -PORTA-AP Portaaperta 0030 :S A : 32.4 -ENT-AUTO Messaggio: ENTRATA AUTO 0031 :R A : 32.5 -USC-AUTO Messaggio: USCITA AUTO 0032 :ZV Z 2 -PASSI Incremento di 1 cont. passi 0033 .***
11 programma completo compresi tutti i commenti e la lista di attribuzione si trova nella directory C:\S5-DATENDEFAULT sotto il nome PROEXAST.SSD.
A.2 Glossario
Accoppiamento PG
Blocchi funzionali standard
Blocco
Blocco dati DBIDX
Blocco di documentazione
Blocco di programma
Blocco funzionale FB
Collegamento diretto di due PG tramite cavo con connettori.
Blocchi funzionali gi2 programmati richiamabili per compiti defi- niti. Ad ogni blocco funzionale standard 6 associato un numero di serie. Essi contengono funzioni complete che vengono utilizzate sovente nei programmi applicativi.
Un blocco 6 una parte del programma applicativo limitata per mo- tivi funzionali, strutturali e di utilizzo. Nello STEP 5 si distingue tra blocchi contenenti istruzioni (OB, PB, SB, FB/FX) e blocchi contenenti dati (DBIDX) oppure blocchi contenenti immagini di configurazioni di dati (BB) che possono essere utilizzati nel pro- gramma, ma in cui sono memorizzate, per esempio, liste di varia- bili per funzioni di test.
Contiene i dati (per esempio configurazioni di bit, valori costanti) con i quali opera il programma applicativo. Dopo il suo richiamo, un blocco dati rimane "attivo" finché ne viene richiamato un altro.
Contiene i commenti segmento associati ai vari blocchi (#OB- DO.nnn, #PB ..., #SB ..., #FB ...) oppure, per i blocchi dati, un com- mento blocco (#DBDO.nnn).
+ Blocco
Contiene programmi o parti di programma (sottoprogrammi), in particolare funzioni che ricorrono spesso (+ Blocchi funzionali standard), in forma di istruzioni STEP 5 (operazioni fondamentali e supplementari). Un blocco funzionale pu6 essere utilizzato piu volte. Gli operandi attuali gli vengono passati al momento del ri- chiamo tramite la lista di parametri.
Glossario
Blocco immagine BB
Blocco organizza- tivo OB
Blocco (non rife- rito ai programmi)
Box di comando
Box di scelta
Buffer
Cambio
Campi di memoria
Un blocco immagine memorizza il contenuto del video (operandi, variabili di processo) che vengono introdotti durante la funzioni di test STATI VARAIBILI, FORZAMENTO, e FORZAMENTO VARIABILI, + Blocco.
Contiene comandi STEP 5 (operazioni fondamentali), principal- mente richiami di blocchi. Gli OB vengono richiamati da1 sistema operativo oppure dall'utente, per l'attivazione delle funzioni spe- ciali e per reazione del17AG. Gli OB sono parte del programma applicativo e rappresentano un'interfaccia verso il sistema opera- tivo.
Insieme di oggetti (caratterilrighe) contrassegnati (iniziolfine blocco) per un'elaborazione comune.
Finestra di dialogo per la definizione delle funzioni STEP 5 da eseguire. Oltre alla definizione dell'oggetto dell'elaborazione esiste la possibilita di selezionare opzioni circa l'elaborazione e l'emissione del relativo elemento del programma.
Finestra di dialogo, richiamabile nel box di comando, per la ricerca e selezione di oggetti @locchi/file) nei drive, directory e pro- grammi da elaborare con una funzione STEP 5.
Memoria tampone che in fase di editazione memorizza parti sele- zionate di programma o di testo per una successiva copia o trasferi- mento. La memoria viene sovrascritta da operazioni successive.
Menu STEP 5 che rende possibili richiami di altri pacchetti S5 (per esempio GRAPH 5). 11 passaggio ad uno dei pacchetti caricati o visualizzati nel box di scelta 6 sempre possibile cosiccome il ri- torno in STEP 5.
In ogni AG esistono tre campi di memoria: memoria utente, me- moria di sistema (REG. BL., REG. INT., liste di indirizzi, conta- tori, temporizzatori, merker, IPI, IPU) e memoria di periferia (indi- rizzi della periferia di processo).
Campo di Campo di operandi in KOP/FUP nel quale viene inserito l'oper- introduzione ando con relativo tipo e parametro, oppure in forma simbolica (con
lineetta). "Non definito" 6 un campo di introduzione riempito con 9 punti interrogativi. "Non connesso" 6 invece un campo di introduzione a cui non 6 stato associato alcun operando, ma che pub rimanere vuoto.
Cancellazione di tutti i blocchi caricati nel17AG. Cancellazione iniziale
Casella Commenti
+ Elemento funzionale
Lo STEP 5 offre molte possibilita di commenti che possono essere generati e memorizzati insieme al relativo programma. 1 commenti non vengono mai trasferiti nel17AG. Lo STEP 5 riconosce com- menti a livello di istruzione, di segmento e di impianto. Per quanto concerne i blocchi dati, non avendo segmenti, si pub generare sol- tanto un commento al blocco.
- 1 commenti istruzione, per DBIDX commenti riga (32 carat- teri al massimo) ed i titoli segmento (per DB titolo blocco) vengono memorizzati in un blocco di commento (OK, PK, SK, FK).
- 1 commenti segmento, per DBIDX commento blocco, con 16 k caratteri al massimo, vengono memorizzati in un blocco di documentazione (per esempio #PBDO.nnn). Que- sti sono associati ai blocchi contenenti il programma (PB, SB, FB ecc.) in modo fisso.
- 11 commento impianto (spiegazioni relative al programma applicativo) viene memorizzato in un file di documenta- zione S5 liberamente definibile (#FILE-DOK, nome = max. 8 caratteri).
Comento impianto File di testo per il commento del programma applicativo. Esso non 6 legato ai blocchi. 11 nome del file deve iniziare con il carattere #. Gli altri caratteri sono liberamente selezionabili.
Commento Spiega l'istruzione AWL e viene memorizzato nel blocco di com- istruzione mento (OK, PK, SK, FK/FXK) insieme al commento segmento.
Glossario
Commento operando
Compressione memoria
Configurazione della memoria
Connettore
Corpo del blocco
Cursore
Directory
Diritti di accesso
Documentazione
A-1 8
Pu6 essere introdotto nella lista di attribuzione per ogni operando simbolico. Introduzioni e modifiche sono anche possibili diretta- mente nell'editor del blocco.
La cancellazione di un blocco nel17AG comporta dapprima che tale blocco venga dichiarato "non valido" nella memoria utente. Anche la correzione di un blocco lascia indietro di sé il vecchio blocco non mo- diñcato. La funzione STEP 5 "Test, Forzum. AG, Compress. mem. " elimina nell'AG i blocchi non validi e compatta quelli validi.
Funzione STEP 5 che visualizza su110 schermo la composizione ed il grado di riempimento della memoria utente in AG.
Merker di appoggio che mantiene il RLC come memoria interme- dia, in modo da renderlo utilizzabile in altri punti ed evitare combi- nazioni ripetute.
Nel corpo del blocco vengono memorizzate le istruzioni/connes- sioni suddivise in segmenti oppure i dati (nei DB).
Gli editor STEP 5 utilizzano un cursore grande (allungato) ed uno piccolo. 11 cursore allungato visualizza la posizione attuale di edita- zione nel campo di editazione. La sua rappresentazione sotto forma di campo "reverse" corrisponde normalmente alla lunghezza del campo di introduzione attuale. 11 cursore piccolo si muove invece a livello di carattere e serve per l'editazione locale nell'ambito del campo di introduzione.
In KOP e FUP, il cursore allungato supporta la costruzione grañca del segmento tramite mouse. Ii cursore si muove nel reticolo del campo di editazione ad 8 colonne e 50 righe (= 2,5 volte l'altezza del video). Con "cursore piccolo" non 6 possibile l'utilizzo del mouse.
Indice nel quale sono contenuti i nomi e riferimenti ai file, nonché le sotto-directory (- Box di scelta).
Con lo STEP 5 2 possibile operare anche tramite accoppiamento bus del PG. 1 file vengono quindi dotati di attributi da1 system manager: protetti contro la scrittura, non protetti contro la scrittura oppure protetti contro la scrittura ed attuali. Questi diritti di accesso ai programmi ven- gono definiti prima dell'editazione nelle "Impostazioni".
Il menu STEP 5 "Donunentazione" permette l'ernissione di blocchi di programma e di elementi di programma su stampante o su file. Nella
Editor
"Emissione Standard", l'emissione awiene cosi come editato, nella "Emisswne confortevole " vengono aggiunti degh elementi grafici sup- plementari (cornici) ed una piedinatura editabile.
Strumento software per la generazione di - Blocchi, ognuno se- condo la parametrizzazione definita in + Impostazioni, in forma di lista istruzioni (AWL), schema a contatti (KOP) o schema logico (FUP). Per la generazione di - Blocchi dati o - Liste attribu- zione vengono utilizzati editor speciali, cosiccome per la scrittura dei commenti segmento e impianto.
11 menu STEP 5 "Editor" permette l'accesso agli strumenti centrali per la generazione di programmi con gli editor per blocchi che consentono la realizzazione di comandi e la memorizzazione di dati rilevanti a livello di processo o di comando. Ulteriori editor vengono automaticamente messi a disposizione durante l'utilizzo degli editor selezionati.
Editor per testi Strumento per la creazione ed elaborazione di commenti segmento e operandi nei - Blocchi di documentazione. Tali blocchi ven- gono richiamati tramite il box di comandolscelta negli editor dei blocchi STEP 5 e blocchi dati.
Elemento funzio- Celemento funzionale (in KOPIFUP) costituisce l'insieme in- nale gresso - elaborazione - uscita di un comando e viene rappresentato
simbolicamente da una casella con il flusso di segnali condizioni - funzione - comando.
Lo STEP 5 riconosce elementi funzionali digitali, per esempio "&, "= >", connettori, temporizzatorilcontatori ed elementi fun- zionali complessi con elaborazione a parole (funzioni digitali), per esempio funzioni aritmetiche, di scorrimento o di conversione. Gli elementi funzionali complessi sono anche denominati "casella". A causa dei molti tipi di operandi esistenti, una cascata di elementi funzionali digitali e complessi non 2 normalmente possibile.
Glossario
File di documentazione (FILE-DOK)
File di identifica- zione sistema SlSlD
File simbolico
File stampante
File via
Gestione
ldentificatore di segmento
Qui: programmi richiamabili sotto "Gestione" per scrivere e can- cellare i programmi applicativi su moduli EPROMEEPROM.
11 file di documentazione (#NOME) contiene un commento globale indipendente dai blocchi.
Nel file SISID (Impostazioni, Pagina 1) si trovano i dati di ricono- scimento e le caratteristiche di identificazione, per esempio per i processori di comunicazione (CP).
Lista di attribuzione degli operandi simbolici a quelli assoluti, me- morizzata in un file sorgente. 1 blocchi programmati con operandi simbolici, con l'aiuto del file simbolico vengono automaticamente trasformati in blocchi con indirizzamento assoluto in modo che possano essere utilizzati da1 processore.
Contiene i dati relativi all'apparecchiatura di emissione (formati, sequenze di controllo); nome in "Impostazioni, Pagina 2 ", *DR.INI; specificazione in "Documentazione, Impostazioni"; me- morizzazione in directory di sistema.
Memorizza una via bus selezionata (editata) con tutti i nomi di nodi ed indirizzi. Esso viene richiamato con il nome via desiderato del tipo *AP.INI. 11 PG provvede poi automaticamente a realizzare la connessione selezionata.
11 menu STEP 5 "Gestione" offre funzioni che supportano la man- ipolazione del programma applicativo (generazione di liste incroci- ate, interconnessione oppure ridenominazione di operandi, conver- sione di liste di attribuzione) e la scrittura di blocchi nei moduli EPROMEEPROM. Inoltre viene messo a disposizione un editor per la definizione di file via per accoppiamento PG. Per permettere all'editor di associare ad un segmento il relativo commento, esso genera automaticamente una sequenza di 7 carat- teri con il simbolo $ come identificatore di segmento (per esempio $11-@).
lmmagine di Se i campi di operandi E o A vengono utilizzati da istruzioni STEP processo 5, i bit non vengono interrogati o modificati direttamente sull'uniti
periferica, bensi in un campo particolare della memoria di sistema nell'AG che contiene la cosiddetta immagine di processo.
L'immagine di processo degli ingressi (IPI) e delle uscite (IPU) viene elaborata ed aggiornata ciclicamente della CPU. In fase di avviamento ed all'inizio di ogni ciclo, gli stati di segnale delle uniti di ingresso vengono trasferiti al171PI. Alla fine del ciclo di programma, la CPU trasferisce gli stati di segnale contenuti nell'IPI alle uniti di uscita.
lmpostazioni
lndice
Box di impostazione (2 pagine) nel menu "Oggetto" per definire un + Progetto per quanto riguarda i nomi dei relativi file di pro- gramma ed alla parametrizzazione dei modi di funzionamento e di rappresentazione su1 PGIPC. Tutte le operazioni nei vari editor STEP 5 fanno riferimento al nome ed ai parametri preimpostati.
Con la funzione STEP 5 "Indice, nel File-Programma " o "in AG" 6 possibile emettere su stampante o su video l'indice di directory e file oppure la lista blocchi di un file programma. Per ogni blocco viene evidenziato il tipo, il numero e la lunghezza del blocco co- siccome il numero di biblioteca (non per AG).
lndirizzo assoluto Indica direttamente l'indirizzo fisico dell'allocazione di memoria di un operando tramite il quale si pu6 accedere a quest'ultimo.
lndirizzo iniziale Gli indirizzi iniziali di tutti i blocchi del programma applicativo sono memorizzati nella lista inidirizzi DB O.
lnterconnessione Attribuzione di altri indirizzi (anche nuovi) agli operandi del pro- gramma applicativo. La funzione "Gestione, Interconnessione" prov- vede alla sostituzione dell'operando in tutto ii programma. L'attribu- zione deve essere fatta una sola volta per ogni operando nella lista. Viene modificato solo l'indirizzo e non il simbolo dell'operando.
lntestazione del Per i blocchi dati e quelli funzionali (DBIDX, FBIFX), lo STEP 5 blocco genera un blocco di intestazione supplementare con i formati dei
dati utilizzati (DVPVX) oppure con i nomi delle etichette di salto (FVIFVX). L'intestazione non viene trasferita né in AG, né su1 modulo EPROMIEEPROM.
Glossario
lstruzione
Lista di attribuzione
Merker
Nodi
La piu piccola uniti di programma. Essa rappresenta un compito per il processore. Una istruzione 6 composta da una parte opera- zione e da una parte operando la quale, a sua volta, 6 composta da una sigla del tipo (per esempio E,A, M, DW) e da un parametro (per esempio 10.5,25).
Lista generata dall'utente nella quale agli operandi assoluti ven- gono associati dei simboli significativi ed esplicativi, nonché dei commenti che possono poi essere utilizzati in fase di editazione dei programmi.
La lista viene editata come file sorgente sequenziale (*ZO.SEQ) e, nel momento di memorizzazione in fase di traduzione, genera il file simbolico (*Zn.INI, n = 0, 1,2).
Lista incrociata Viene generata da110 STEP 5 da1 file programma preimpostato dopo la scelta (box di comando) nel menu STEP 5 "Documenta- zione, Emissione standard". La lista fornisce per ogni operando (campo degli operandi) il nome simbolico ed i punti in cui esso 6 presente, contraddistinti da numero di blocco e di segmento.
1 merker sono celle interne di memoria che possono essere interro- gate a bit o a byte (codice: M). Nei merker vengono memorizzati i risultati intermedi.
1 nodi sono partecipanti (AG, PG, server) collegati ad una rete. Essi vengono contraddistinti da un nome univoco. Una "via" conduce da1 nodo iniziale (per esempio PGIAS 511), tramite uno o piu nodi (per esempio CP), al nodo ñnale (per esempio CPU in S5-135U). Ad ogni nodo 6 associato un indinzzo di rete (numero di nodo).
Numero di Numero a 5 cifre per l'identificazione del blocco. biblioteca Numero di Serve per l'identificazione del tipo di modulo EPROMIEEPROM programmazione utilizzato. Esso 6 associato univocamente al numero di ordinazione
del modulo stesso. Nel richiamo di una funzione di elaborazione (per esempio, scrittura), lo STEP 5 richiede il numero di program- mazione e visualizza quindi i parametri del modulo. Ci6 permette, per esempio, di individuare errori nel cambio di moduli.
Nuova emissione In fase di editazione in KOPIFUP, questa funzione (tasto: meta-vi- deo) provoca una riorganizzazione del video con rappresentazione
Oggetto
ottimizzata del segmento elaborato, anche se non tutti gli operandi necessari sono stati definiti.
Argomento di una funzione di elaborazione selezionabile nel menu STEP 5 "Oggetto". Secondo questa definizione un oggetto pu6 essere:
- un + Progetto, cioe la configurazione elaborativa per un programma applicativo,
- un blocco, cioe un modulo di programma STEP 5 editato e richiamabile,
- un file PCPM, che pu6 essere cancellato o convertito in un file SS-DOS/ST/MT.
Operando Variabile di processo che pu6 essere interrogata (indirizzata) in modo assoluto (per esempio E 32.0) oppure simbolico @er esem- pio VALVOLAI).
Operando attuale Gli operandi attuali (lista di parametri nel blocco richiamante) in fase di richiamo di un FB/FX sostituiscono gli + Operandi formali vi definiti.
Operando formale Operando parametrizzabile associato ad un'operazione di sostitu- zione. Nei blocchi FB/FX l'operazione da eseguire 2 definita es- clusivamente con operandi formali ai quali, tramite i riferimenti della + Lista parametri, vengono associati i relativi + Operandi attuali nel blocco richiamante.
Parametri di sistema
Periferia di processo
Piedinatura
Sono dati che riguardano la configurazione interna e le versioni del software contenuto in AG. Informazioni al riguardo si possono ottenere con la funzione "Test, Emissione Info-AG".
Tutti i datori di segnali che costituiscono l'ingresso del processo (finecorsa, pulsanti ecc.) e gli attuatori e visualizzatori (rele, val- vole ecc.) che costituiscono le uscite verso il processo.
Campo di scrittura che in fase di emissione su stampante viene inserita alla fine di ogni pagina. La piedinatura pu6 essere larga 80 o 132 caratteri e viene predisposta in "Impostazioni, Pagina 2".
Glossario
Progetto Con il termine "Progetto" (menh STEP 5) si intende l'insieme di tutti i file STEP 5 generati per un programma STEP 5 e raggrup- pati in un file di progetto (*PJ.INI). In questo file di progetto, che pu6 essere caricato e memorizzato, sono contenute tutte le infor- mazioni necessarie per una comoda elabnrazione e cura del pro- gramma applicativo, per esempio impostazioni di parametri ed identificazioni di directory e file.
Protezione di -z Diritti di accesso accesso
Punti di alt Per il test di sequenze di istruzioni nei blocchi pu6 essere im- postato un punto di arresto, ciok un punto nel programma nel quale deve essere osservato il RLC (+ Test, Stato bloccolStato varia- bili). L'elaborazione del programma viene interrotta in questo punto e viene emesso lo stato di segnale degli operandi attuali.
Punto di controllo 11 punto di controllo di sistema costituisce un'interfaccia tra il di sistema sistema operativo dell'AG ed il programma applicativo. In questo
punto viene richiamato I'OB 1. In ogni ciclo, il sistema operativo dell'AG passa da1 punto di controllo di sistema. In que1 momento le variabili di processo rappresentano l'immagine di processo attu- ale.
Nel punto di controllo di sistema (vedere la figura) con il PG 6 possibile controllare e modificare gli stati delle variabili di pro- cesso ed eventualmente forzare lo stato di un segnale su un'uniti di uscita.
Ciclo del programma di sistema Ciclo del programma applicativo
Glossario
Punto di controllo Durante l'elaborazione del programma le variabili di processo ven- utente gono variate in modo dinamico, e solo dopo la conclusione di un
ciclo vengono trasmesse dal17AG alla periferia. Per poter seguire l'evoluzione delle variabili durante l'elaborazione del programma, gli stati dei segnali delle variabili possono essere emessi in certi punti del programma stesso.
S=punto di controllo di sistema A= punto di controllo utente (libero)
Or anizz. def'elabo- razlone dei blocchi
Registro interru- Per ogni livello di elaborazione ed in caso di errore, il programma zione (O REG. INT.) di sistema dell'AG introduce nel registro di interruzione dei dati
che permettono di tornare al livello di elaborazione del programma interrotto non appena l'interruzione (interrupt) 6 stata elaborata. L'introduzione pu6 essere emessa (Test, Emissione Info-AG) e con- tiene l'indirizzo del punto di interruzione con i contenuti dei visu- alizzatori ed accumulatori validi in que1 momento, nonché la causa dell'errore. Funzione che permette di trovare rapidamente operandi, segmenti o indirizzi all'interno di un file programma. Prima di attivare tale funzione, si deve definire in modo esatto, con lettere maiuscole e
Ricerca
minuscole, l'oggetto da ricercare.
Riferimento
Risultato logico combinatorio RLC
Schema a contatti KOP
Schema logico FU P
Scrittura
Srolling
Segmento
La funzione "Gestione, Generazione XREF" fa si che lo STEP 5 predisponga in un file di programma *XR.INI i riferimenti per altre possibilita d'utilizzo di ogni operando. 1 dati vi memorizzati possono essere interrogati dall'editor dei blocchi (tramite F2 = Riferim.), anche oltre i limiti di blocco.
Stato nel processore in un certo punto del programma che viene utilizzato per ulteriori elaborazioni di segnali digitali. 11 RLC 6 il risultato di combinazioni logiche oppure di operazioni di compara- zione. Esso pu6 essere, per esempio, combinato con lo stato di ope- randi oppure vengono eseguite operazioni (per esempio salti condi- zionati) in dipendenza del RLC attuale. 11 RLC si trova nel bit 1 del byte di visualizzazione.
Linguaggio grafico di editazione per blocchi STEP 5 derivato da110 schema elettrico (DIN 19 239).
Rappresentazione delle combinazioni logiche di un compito di comando tramite simboli funzionali secondo DIN 49719, parte 6.
Trasferimento di blocco STEP 5 in un modulo EPROMIEEPROM.
Scorrimento del contenuto di una finestra nel box di comando1 scelta, tramite il tratto scorrevole laterale, eseguibile con il mouse nella posizione della finestra desiderata; contrassegno del tratto scorrevole: "*". Un segmento 6 una parte di blocco nella quale 6 contenuta una sequenza di combinazioni (almeno una) che realizza una parte del compito ottenendo un risultato intermedio rilevante per la succes- siva elaborazione del programma o per l'andamento del processo. Un segmento pu6 essere composto genericamente da un numero qualsiasi di istruzioni. In KOP/FUP il numero delle combinazioni 6 limitato a 6 o 7 a causa del reticolo dello schermo del campo di editazione. Un segmento viene sempre chiuso da "***".
Glossario
Selezione bus
SlNEC H1
SlNEC L1
SlNEC L2
Stato
Struttura del programma
Tabella di occupazione
Con il pacchetto "Selezione bus" (Gestione, Ee bus) 2. possibile editare ed attivare collegamenti tra il PG ed un altro partecipante a piacere. Tramite una tale "via bus" sono eseguibili tutte le funzioni STEP 5 valide per un collegamento punto a punto.
Sistema di comunicazione (rete) per l'utilizzo in ambiente in- dustriale secondo IEEE 802.3 (ETHERNET). Possono essere col- legati PG, PC ed AG. Un segmento di bus pu6 avere fino a 100 partecipanti e pu6 essere lungo al massimo 500m. 1 segmenti ven- gono collegati tra di loro tramite repeater. Tra due partecipanti pos- sono esserci al massimo due repeater.
Sistema di comunicazione (rete) per la creazione in modo semplice di piccoli sistemi di automazione locali decentralizzati. Possono essere collegati solo AG. Un AG dichiarato "master" organizza il traffico dati sulla rete. Gli altri AG vengono gestiti come "slave".
Sistema di comunicazione basato sulle normative PROFIBUS (DIN 19245). Esistono partecipanti attivi e passivi. 1 partecipanti attivi possono accedere al bus solo quando sono in possesso del diritto di trasmissione ("token"). 11 passaggio del "token" avviene secondo un "anello logico" in base agli indirizzi crescenti dei par- tecipanti. Tramite repeater 6 possibile collegare tra di loro fino a 8 segmenti, ognuno dei quali ha una lunghezza, dipendente dalla velocita di trasmissione, compresa tra 0,2 e 1,2 km.
Visualizzazione dello stato di segnale dei vari operandi (bit 2 nel byte di visualizzazione). La funzione di stato 2. una funzione "on- line" e viene selezionata nel menu "Test"
Panoramica del programma nella quale viene visualizzato il conca- tenamento dei singoli blocchi a partire dall'OB (Documentazione, Emissione standard).
Fornisce informazioni circa l'occupazione o meno di ogni bit di ogni byte (W, DW) nei campi di operandi ingressi (E), merker (M) ed uscite (A) (Documentazione, Emissione standard, Tabella occu- pazione).
Tasti funzionali Possono avere un'assegnazione fissa (per esempio il tasto di can- cellazione o di intermzione) oppure essere associati a funzioni va- riabili ammessi da1 software e definite tramite editor (softkey atti- vabili tramite i tasti da FI a F8 oppure tramite il mouse in relazione ai simboli evidenziati su1 margine inferiore del video.
Tempo di ciclo Tempo necessario per un'esecuzione completa del programma nell'elaborazione ciclica del programma. Esso determina il tempo di reazione di un AG ad un segnale esterno.
A.3 Terminologia S5
A
A, AB, AW, AD ACCU ADF AG ARCNET
ASS ASS AS 511
AWL
B B BB BCD BE BIB
L'elenco di seguito riportato 2. una raccolta dei termini che ven- gono usati piii comunemente per il SIMATIC S5.
Uscita, byte, parola, doppia parola
Accumulatore
Errore di indirizzamento
Controllore programmabile
Attached Resource Computer NETwork: rete per uffico
Indirizzamento assoluto, p.es. E 1.0
Impostazioni: visualizzazione operando assoluto
Interfaccia 511 per AG
Lista di istruzioni: tipo di rappresentazione STEP 5 come se- quenza di abbreviazioni di comandi AG (corrisponde a DIN 19239)
Blocco
Blocco di immagine
Numero decimale codificato in binario
Fine blocco
Numero di biblioteca
C COM n Software PG per i processori di comunicazione
CP n Processore di comunicazione con n = numero di CP
CPU Central Processing Unit: processore centrale
Dato (1 bit)
Terminoloaia S5
DB
DBA DBDO.nnn
DD
DK
DKX DL
DR DS
DV
DVS DVX
DW
DX DXDO.nnn
E E, EB, EW, ED
EEPROM EPROM
ERA B
Blocco dati
Indirizzo iniziale di un blocco dati (nel registro 6)
Blocco di documentazione relativo ad un DB
Doppia parola dati (32 bit); pe rfloppy disk: double density: dop- pia densita di scrittura
Blocco di commento relativa ad un blocco dati DB
Blocco di commento relativo ad un blocco dati DX
Byte sinistro di un dato (8 bit)
Byte destro di un dato (8 bit)
Double sides: su due facciate
Intestazione del blocco relativo ad un DB
Sistema di gestione dati per le liste di attribuzione
Intestazione del blocco relativo ad un DX
Parola dati (16 bit)
Blocco dati supplementare
Blocco di documentazione relativo ad un DX
Ingresso, byte, parola, doppia parola
Memoria in lettura e scrittura cancellabile e programmabile
Memoria a sola lettura e scrittura cancellabile e programmabile (Erasable Programmable Read Only Mernory)
Prima interrogazione (bit di visualizzazione)
Blocco funzionale
Blocco di documentazione relativo ad un FB
File programma preimpostato nel quale si lavora. Questa abbre- viazione era usata prevalentemente nel software STEP 5 preced- nete sotto PCP-M
Blocco di commento relativo ad un FB
FKX FILE-DOK
FlexOS FT
FUP
FV FVX FXDO.nnn
FX
G GRAPH 5
GESP
1 INDICE INT
IP IPI IPU
Blocco di commento relativo ad un FX
File di documentazione, p. es. per commenti di impianto
Sistema operativo
File transfer: trasferimento di dati
Schema logico: rappresentazione grafica del problema di automa- zione con simboli secondo DIN 40700PIN 40719
Intestazione blocco relativo ad un FB
Intestazione blocco relativo ad un FX
Blocco di documentazione relativo ad un FX
Blocco funzionale supplementare
Pacchetto software per la progettazione e programmazione di catene sequenziali in rappresentazione grafica (Pacchetto opzio- nale)
Inibito
Indice di hard disk, floppy disk, AG, EPROM e file
Interconnessioni, ridenominazione di ingressi ed uscite nel pro- gramma applicativo
Unita intelligente di periferia
Immagine di processo degli ingressi
Immagine di processo delle uscite
Terminoloaia S5
K
KOP
KOR
L
LI LUN
M M, MB, MW, MD
N NAU
P Partizione PB PBDO.nnn
PC PCP/M-86 PG PG-NET PK
Schema a contatti: rappresentazione grafica del problema di auto- mazione con simboli dello schema elettrico secondo DIN 19239
Coordinatore
Lista incrociata (pacchetto LI, CONFR, INT)
Lunghezza del blocco
Bit, byte, parola, doppia parola
Mancanza di tensione di rete
Blocco organizzativo
Blocco di documentazione relativo ad un OB
Blocco di commento relativo ad un OB
Settore dell'hard disk
Blocco di programma
Blocco documentazione relativo ad un PB
Personal Computer
Sistema operativo Personal CPlM-86
Dispositivo di programmazione
Pacchetto software per il collegamento in rete di PG (opzione)
Blocco di commento relativo ad un PB
PROT PW PY
Q QB, QW Q VL
Q VZ
R RAM REG. BL REC;.INT RLC RO RW
S S SAZ SB SBDO.nnn SlNEC H 1
SlNEC L2 SK STAT STEP 5
SIM SIM SlSlD
Protected: Protetto
Parola di periferia
Byte di periferia
Byte, parola nel campo di "Periferia ampliatan
Lista incrociata (file *XR.INI)
Ritardo alla conferma
Random Access Memory: memoria a libero accesso
Registro blocchi
Registro interruzione
Risultato logico combinatorio (bit di visualizzazione)
Accesso a sola lettura (read only)
Accesso a lettura e scrittura (read and write)
Merker S, campo di merker supplementareo
Contatore indirizzi STEP
Blocco sequenziale
Blocco di documentazione, relativo ad un SB
Sistema di comunicazione, rete per ambiente industriale
Sistema di comunicazione basato su norme PROFIBUS
Blocco di commento relativo ad un SB
Stato (bit di visualizzazione)
Linguaggio per la programmazione dei controllori programmabili SIMATIC S
Indirizzamento simbolico, p.es. -1NGRESSO
Impostazioni: visualizzazione operando simbolico
Blocco per l'identificazione di sistema
Terminologia S5
SS-DOS/MT
SU; SW, SD
U USTACK
X XREF
z z ZBG
ZL (ZULI)
ZYK
Sistema operativo S5 sotto FlexOS
Merker esteso, byte, parola, doppia parola
Timer: temporizzazione
Registro di interruzione
Lista incrociata (file *XR.INI), e come funzione: generazione della lista incrociata
Contatore
Unita centrale
Lista di attribuzione
Errore del tempo di ciclo
A.4 Assegnazione tastiera
La tastiera di un Personal Computer 6 assegnabile in modo varia- bile, ciok i tasti corrispondono di volta in volta alle funzioni asso- ciate al software attivato. Questo vale anche per il software STEP 5: non appena viene caricato il paccetto STEP 5, i tasti assumono particolari significati. Si pu6 disinguere tra due tipi di tasti:
tasti assegnati dinamicamente (tasti funzionali), e
tasti assegnati in modo fisso
Tasti assegnati in 1 tasti da F1 a F8 sono i cosiddetti "tasti funzionali". In funzione modo dinamico del livello software in cui si trova, a questi tasti vengono asse- (tasti funzionali) gnate le funzioni possibili e neccessarie in que1 punto. 1 tasti fun-
zionali vengono evidenziate nei menu nella parte inferiore del video. A volte questi tasti hanno una doppia assegnazione: tasti funzionali da Fl a F8 e da SHIFT Fl a SHIFT F8.
Tasti assegnati in A tali tasti sono associate sempre le stesse funzioni, per esempio modo fisso le funzioni help o il comando cursore nel pacchetto STEP 5. Essi
possono essere utilizzati anche insieme ai tasti SHIFT, ALT e CTRL.
Assegnazione tastiera KOPIFUP
Tasti di comando funzione
Funzione del tasto
HELP
Hardcopy
Tasto Emissione
Visualizzazione su1 video di un testo di aiuto
Emissione su stam- pante o su file del contenuto del video
Editazione
Visualizzazione di informazioni di aiuto
Emissione su stam- pante o su file del contenuto del video
Note
Anche con+ SHIFT F8
Assegnazione tastiera
Funzione del tasto
Meta video
Zoom
Editazione
Commento segmento
Inserimento segmento
Cancellazione segmento
Tasto
CTRL
m SHIFT
Emissione
Inibito
Inibito
Passaggio in edita- zione (CORRE- ZIONE)
Passaggio in intro- duzione commenti e quindi definizione del titolo o com- mento segmento.
Pnma del segmento attuale viene insento un altro segmento. Nel far cid viene vi- sualizzata una pa- gina mota e si passa in "Editazione".
Cancellazione del segmento. Nel far cid il segmento non viene "annotato".
Editazione
Nuova emissione del contenuto dello schermo con otti- mizzazione
Passaggio in "corre- zione simbolica"
Inibito
Come "Emissione"
Inibito
Inibito
Note
In "Editazione" an- che sotto "Extra" (SHIFT F7) e F2 "Nuova emissione"
In "Emissione" solo presente sotto F l . In "Editazione" anche sotto "Extra" (SHIFT F7) e F2 "Simb. vis."
In "Emissione" an- che sotto F6.
In "Emissione" e "Editazione" anche sotto SHIFT F6.
In "Emissione" an- che in "Funzioni segmento" sotto F5 = Insenm. In "Fun- zioni segmento" il segmento viene "an- notato" nel file di buffer.
In "Emissione" an- che in "Funzioni segmento" sotto SHIFT F4. In "Fun- zioni segmento" il segmento viene "an- notato" nel file di buffer.
Tasti di chiusura
o non definiti, il cur-
una pagina vuota e si
zione".
Assegnazione tastiera
Tasti di comando
Funz. del tasto
Scorrimento in- dietro (Page UP)
Scornmento avanti (Page down)
Scorrimento in- dietro di una pa- gina
Scornmento avanti di una pagina
Segmento successivo
Segmento precedente
Fine segmento
Inizio segmento
Tasto
m SHIFT
Emissione
Scorrimento del seg- mento visualizzato di una nga verso i7a1to.
Scorrimento del seg- mento visualizzato di una nga verso il basso.
Scorrimento del seg- mento visualizzato
Editazione
Come "Emissione"
Come "Emissione"
Come "Emissione"
di una pagina verso
Note
Nei box di scelta sempre scorrimento di una pagina.
Nei box di scelta sempre scornmento di una pagina.
Come "Emissione"
Salto alla fine della riga attualmente ela- borata.
Salto all'inizio della riga attualmente ela- borata.
Salto alla fine del segmento visualiz- zato.
Salto all'inizio del segmento visualiz-
SHIFT
m SHIFT
SHIFT
In "Emissione" an- che in "Funzioni segmento" con F2.
In "Emissione" an- che in "Funzioni segmento" con F2.
Scorrimento del seg- mento visualizzato di una pagina verso 17alto.
Viene visualizzato il segmento succes- sivo.
Viene visualizzato il segmento prece- dente.
Inibito
Inibito
Funz. del tasto
Inizio campo in- troduzione
Inserimento orizzontale
Inserimento verticale
Cancellazione carattere sotto cursore
Cancellazione campo parziale
Cancellazione carattere
Tasto
SHIFT
673 Emissione
Inibito
Inibito
Editazione
Salto all'inizio del campo d'introdu- zione su1 quale si trova il cursore.
Ampliamento del segmento di una co- lonna dalla posi- zione del cursore.
rG,
Note
Non permesso su1 margine sinistro di un segmento KOP. In "Editazione" an- che sotto SHIFT F7 = Extra, come F6 = Ins. 0ni.Z.
Ampliamento del segmento di una co- lonna dalla posi- zione del cursore.
Cancellazione del carattere su1 quale 2 posizionato il cur- sore.
Cancellazione di un intero campo par- ziale.
Cancellazione di un singolo carattere a sinistra del cursore.
Inibito
Inibito
Inibito
Non permesso nelle prime due righe di un segmento KOP.
Assegnazione tastiera
Funz. del tasto
Cursore a destra
Cursore a sinistra
Cursore verso l'alto
Cursore verso il basso
Cambio nel campo di introduzione
Cambio nel campo di introduzione successivo
Tasto
m
m m SHIFT m
SHIFT
Emissione
Posizionamento su1 campo di introduzione alla destra dell'attuale. Alla fine di una nga si salta alla prima posi- zione della riga stessa.
Posizionamento su1 campo di introduzione alla sinistra dell'at- tuale. Alla fine di una riga si salta alla prima posizione della riga stessa.
Posizionamento su1 campo di intr. al di so- pra del cursore allun- gato.
Posizionamento su1 campo di intr. al di sotto del cursore allungato
Come "cursore a destra"
Come " cursore a sinistra"
Editazione
Come "Emissione". Inoltre all'interno del campo d'introduzione 2 possible selezionare la posizione a destra del cursore corto.
Come "Emissione". Inoltre all'interno del campo d'introduzione 2 possible selezionare la posizione a sinistra del cursore corto.
Come "Emissione"
Come "Emissione"
Viene attivato l'edita- zione per la modifica del campo di introdu- zione. In questo cam- bio di modi, i campi d'introduzione non definiti vengono can- cellati. Questo tasto conclude il campo di introduzione e con- duce nel campo posi- zionato a destra.
Conclude il campo di introduzione e con- duce nel campo posi- zionato a sinistra.
Note
Tasti speciali
Assegnazione Di seguito vengono illustrate solo le assegnazioni della tastiera tastiera in AWL che hanno una diversa funzione rispetto alle assegnazioni in KOP
e FUP. Tutte le altre assegnazioni si trovano sotto + Assegna- zione tastiera KOPIFUP.
Funz. del tasto
Connettore = F9
Connettore negato = F9
Non definito "?"
Tasto
m SHIFT
Funz. del tasto
Interruzione (ESC)
Cambio segmento (Meta video)
Commento segmento
Emissione
Inibito
Inibito
Inibito
Tasto
Editazione
Introduzione di un connettore nella po- sizione attuale del cursore.
Introduzione di un connettore negato nella posizione at- tuale del cursore.
Premendo questo ta- sto per primo dopo la selezione di un campo di introdu- zione, quest'ultimo viene contrassegnato come non definito.
Emissione
Ritorno al nchiamante.
Cambio del modo di rappresentazione tra commenti di ope- randi e di istruzioni.
Passaggio in "Intro- duzione" del titolo segmento e, pre- mendo una seconda volta, al commento segmento/blocco.
Note
Anche F5 = Oper. Bin e F4 = #
Anche F5 = Oper. Bin. e F5 = 1.
Editazione
Cancellazione del segmento appena in- trodotto.
Come "Emissione"
Come "Emissione"
Note
Anche SHIFT F4
In "Emissione" an- che sotto SHZFT F6.
Asseqnazione tastiera
Tasti di comando
Funz. del tasto
Cursore a destra
Cursore a sinistra
Passaggio al campo di intro- duzione succes- sivo
Passaggio al campo di intro- duzione prece- dente
Tasto
m
SHIFT m
Emissione
Inibito
Inibito
Inibito
Inibito
Editazione
Spostamento a des- tra all'interno del campo di introdu- zione. Alla fine del campo si salta alla prima posizione del campo di introdu- zione successivo.
Spostamento a sinis- tra all'interno del campo di introdu- zione. Alla fine del campo si salta alla prima posizione del campo di introdu- zione successivo.
Spostamento al campo di introdu- zione AWL succes- sivo.
Spostamento al campo di introdu- zione AWL prece- dente.
Note
A.5 lstruzioni operative in breve
BOX di comando La maggior parte delle funzioni selezionabili, prima di essere attivate, devono essere parametrizzate. Per far ci6, dopo il ri- chiamo della funzione vengono visualizzati i cosiddetti box di comando e di scelta.
In questi box ci si pu6 spostare con il mouse oppure tramite i tasti cursore ed il tasto TAB. Su alcuni campi (evidenziati con "re- verse") tramite il tasto F3 = Scelta 2 possibile richiamare altri box di scelta.
Progetto
Questo menii mette a disposizione funzioni con le quali diventa possibile organizzare il programma ed i relativi file.
lhtte le impostazioni neccessarie per un programma devono es- sere qui definite e quindi memorizzate nel cosiddetto file di pro- getto (*PJ.INI). Devono, per esempio, essere impostati:
- luogo di memorizzazione dei vari file - file interessati - rappresentazione (KOP/FUP/AWL) - funzionamento - parametri di stampa ecc.
Impostazioni Nei box di impostazione visualizzati vanno inseriti i file ed i pa- Pagina 1 rametri richiesti. Questo box 2 suddiviso in due pagine. 1 parame- Pagina 2 tri impostati vengono prelevati dai box di comando e di scelta
interessati. In una seduta di lavoro, i file ed i parametri impostati valgono per tutta la progettazione. Nel box di impostazione ci si pu6 spostare con i tasti cursore oppure con il mouse. Premendo due volte il tasto del mouse in corrispondenza dei vari parametri, o si apre un box di scelta, o si modifica l'impostazione. Per raggi- ungere lo stesso risultato bisogna premere due volte il tasto F3.
lstruzioni operative in breve
Salva Memorizzazione nel file di progetto corrente (*PJ.INI) di tutte le impostazioni fatte nei box "Impostazioni".
Salva come Memorizzazione in un (nuovo) file di progettazione (*PJ.INI) selezionabile.
Caricamento Viene caricato un file di questo tipo. Facendo ci6 tutte le impo- stazioni contenute in questo file diventano valide. Le imposta- zioni presenti vengono sovrascritte.
Blocchi
Indice
Qui vengono gestiti i blocchi ed i file di documentazione che si trovano nel PG o in AG. Sono a disposizione le seguenti fun- zioni:
Emissione dell'indice (elenco del contenuto) su1 dispositivo di emissione (PG-AG) definito nella box di comando.
Trasferimento Trasferimento di blocchi e file di documentazione nelle dire- zioni: file-file, file-AG, AG-file, AG-AG. Nei box di comando visualizzati si selezionano le sorgenti e destinazioni desiderate.
Confronto Confronto tra singoli blocchi, tra singoli blocchi di un gruppo di bloqchi oppure tutti i blocchi di un file programma con un altro. E possibile confrontare: file-file, file-AG, AG-file.
Cancellazione Cancellazione di blocchi su PG e AG, e di file di documenta- zione solo su PG. Cancellazione iniziale del17AG.
File DOS
Indice
Con questa funzione 2 possibile gestire file senza dover passare al livello del sistema operativo. Nei box di comando visualiz- zati 6 possibile selezionare una directory a scelta. Sono a dispo- sizione le seguenti funzioni:
Emissione dell'indice (elenco del contenuto) di una directory.
Copia Copia di singoli file o di gruppi di file.
Cancellazione Cancellazione di singoli file o di gruppi di file.
File PCPM Con questa funzione 6 possibile elaborare i file PCPM.
Indice Nel box di comando "Indice file PCPM viene visualizzato in una finestra, secondo quanto definito, un indice PCPM.
Copia Conversione di file PCPM in file SS-DOS STIMT. Conversione di file STEP 5 generati con SS-DOS ST/MT in file PCPM.
Cancellazione 1 file PCPM su supporto di dati PCPM sono cancellati.
Tramite questo menu 6 possibile attivare i diversi editor.
Blocchi STEP 5 Qui viene caricato ed attivato l'editor KOPIFUP o AWL. Viene visualizzato il box di comando "Editazione blocchi STEP 5". In esso va selezionato un blocco. Subito dopo viene visualizzato l'editor selezionato in "Impostazioni".
Blocchi dati Qui viene caricato ed attivato l'editor per blocchi dati.
Maschere DB Qui viene caricato ed attivato l'editor per maschere DB.
Lista di attribuzione Subito dopo aver attivato questa funzione, viene richiamato l'editor per i file sorgente.
Tramite questo menu 6 possibile attivare funzioni di test, di informazione e di messa in servizio che possono essere eseguite in funzionamento online del PG. Condizione necessaria 6 un collegamento fisico e logico tra PG ed AG. Nei box "Imposta- zioni" tale collegamento pu6 essere predisposto tramite "Fun- zionamento".
Stato blocco Con questa funzione 6 possibile testare e modificare blocchi caricati in AG. Nel box di comando "STATO blocco" va specif- icato il blocco da testare.
Status variabili Con questa funzione 6 possibile visualizzare gli stati di segnale attuali degli operandi selezionati, cosi come si vengono a tro- vare durante l'elaborazione del programma nei vari punti di controllo di sistema. In una tabella vuota viene editata la lista degli operandi.
lstruzioni operative in breve
Forzamento AG Con questa funzione 6 possibile attivare e arrestare un AG col- legato in online, oppure comprimere la memoria utente in AG.
Start AG Questa funzione effettua un "nuovo avviamento" o un "riavvia- mento" del controllore programmabile.
Stop AG Questa funzione mette 1'AG in stato STOP.
Compressione Questa funzione elimina i blocchi non validi presenti nella me- memoria moria dell'AG e compatta quelli validi.
Forzamento variabili Questa funzione permette di modificare le variabili e di intera- gire con il processo. In una tabella vuota viene editata la lista degli operandi.
Forzamento uscite Questa funzione permette di modificare le uscite con lo stato di segnale desiderato. In una tabella vuota viene editata la lista degli operandi.
Emissione Info-AG Trasmette informazioni circa lo stato dell'AG collegato.
REG.INT. Su1 video viene visualizzata una tabella contenente i valori at- tuali dei bit di controllo. Con AG in STOP, il registro interru- zione viene emesso per un'analisi delle cause di errore.
REG.BL. Trasmette informazione circa l'indirizzo d'inizio del blocco valido e l'indirizzo di ritorno relativo e assoluto nel registro- blocco.
Emissione contenuto di Vengono emessi su1 supporto desiderato gli indirizzi assoluti memoria del17AG con il loro contenuto.
Configurazione Fornisce informazioni circa la capacita ed il grado di riempi- memoria mento della memoria utente.
Parametri di sistema Visualizza su1 video i parametri di sistema dell'AG.
Controllo elaborazione Questa funzione fa in modo che l'elaborazione di un blocco ON avvenga a passi. Nel box di comando "Controllo elaborazione
ON" bisogna definire il blocco che si vuole controllare e, con "Ricerca" l'operando che si vuole osservare.
Controllo elaborazione Disattiva il controllo elaborazione. OFF
Questo menii mette a disposizione una serie di funzioni che possono essere richiamate in fase di editazione e test per la so- luzione dei problemi che si vengono a creare. Le preimpostazioni delle singole funzioni devono essere state definite nei box "Impostazioni".
Generazione XREF Questa funzione genera la lista di riferimenti (lista incrociata) del file programma preimpostato. Dopo aver attivato questa ' funzione, la lista incrociata viene immediamente generata.
EPROM Questa funzione provvede a trasferire (scrivere) programmi STEP 5 da un file programma preimpostato in un modulo EPROMIEEPROM. Viene visualizzato il box "Predisposi- zione".
Interconnessione Permette di cambiare nome ad operandi oppure di assegnarli ad altre uscite.
Automatica Un cambiamento automatico dei nomi degli operandi avviene definendo una lista di attribuzione modificata o nuova. Viene visualizzato il box di comando "Interconnessione automatica". Qui pu6 essere definito il "nuovo file programma" ed il "nuovo file simbolico". La funzione viene eseguita senza ulteriori ri- chieste.
11 cambiamento dei nomi degli operandi viene eseguito in modo interattivo in una lista di operandi. Viene visualizzato il box di comando "Interconnessione manuale". Qui pu6 essere definito il "nuovo file programma". Quindi, in una tabella vuota, ven- gono introdotti interattivamente gli operandi.
Manuale
lstruzioni operative in breve
Lista di attribuzione
Conversione SEQ >INI
Conversione INI >SEQ
Correzione INI
Conversione livello V1.x v2.x
Cancellazione SEQ
Cancellazione INI
Emissione lista errori
Questa funzione elabora le liste di attribuzione neccessarie al programma applicativo per l'indirizzamento simbolico degli operandi.
Converte il file sequenziale nel file simbolico assegnato. Nel box di comando "Conversione SEQ > INI" bisogna introdurre il nome del file da convertire.
Converte il file simbolico nel file sequenziale assegnato con ordinamento a scelta secondo operandi assoluti o simbolici. Nel box di comando "Conversione INI > SEQ" bisogna introdurre il nome del file da convertire ed il criterio di ordinamento.
Permette la modifica del nome del file simbolico da correggere. Nel box di comando "Correzione INI" bisogna introdurre il nome del file simbolico da correggere. Quindi diventa possibile correggere interattivamente il file simbolico.
File simbolici generati con precedenti versioni (V1.0, V2.0) possono essere convertiti.
Permette la cancellazione di un file sorgente sequenziale.
Permette la cancellazione dei file simbolici (*ZO.INI, *Zl.INI, *Z2.INI).
Emette la lista di errori eventualmente generata in fase di con- versione.
Selezione drive Permette la selezione del drive su1 quale, per esempio, sono installati altri pacchetti S5.
Vie bus Questa funzione permette la generazione, la memorizzazione e l'attivazione dei collegamenti non definiti punto-punto. Nel box di comando "Scelta funzione/Predisposizione" bisogna attivare la generazione delle vie bus.
Documentazione
Emissione standard
Struttura programma
Blocchi STEP 5
Blocchi dati
Maschere DB
Lista di attribuzione
Questo menu mette a disposizione una serie di funzioni che permettono di emettere su stampante o su file parti di pro- gramma come blocchi, file e liste. Inoltre esiste la possibiliti di analizzare certi dati secondo diversi criteri. L'emissione pu6 avvenire cosi come editato ("Emissione stan- dard"), oppure in modo confortevole. La funzione "Emissione confortevole" ha le stesse caratteristiche offerte finora da KOMDOK. Secondo necessiti, con il box "Impostazioni" bisogna predis- porre i file piedinatura e dei parametri stampante.Nella fun- zione "Documentazione" vengono impostati anche i parametri stampante e la piedinatura. Come spostarsi nel box di comando per la parametrizzazione delle funzioni di emissione viene brevemente illustrato in que- sta appendice sotto + Box di comando. Vengono emesse su carta (DIN A3, DIN A4), su file o su video parti di programma nella loro forme di base (come editate). L'emissione pu6 avvenire da un file programma o da AG.
Emette i richiami dei singoli blocchi di un file programma. Nel box "Visualizz. struttura programma" bisogna selezionare i blocchi desiderati.
Emette i blocchi di un file programma in rappresentazione KOP, FUP e AWL, con o senza riferimenti, con o senza dati di set diagnosi. Quanto deve essere emesso va selezionato nel box di comando "Stampa blocchi STEP 5".
Emette singoli o tutti i blocchi dati di un programma.
Emette i blocchi dati compresi nelle maschere. Nel box di co- mando "MASCH-DB: stampa blocchi" bisogna selezionare i blocchi desiderati.
Emette una lista di attribuzione. Nel box di comando "SIMBO- LICO: stampa file SEQ" bisogna selezionare, se non gii impo- stato, il file sequenziale.
lstruzioni operative in breve
Lista incrociata
Tabella occupazione
Ordine globale
Emissione confortevole
Programma
Blocchi
Lista blocchi
Lista di attribuzione
Riferimenti
Struttura programma
Lista incrociata
Tabella occupazione
Genera una lista incrociata da un file programma esistente. Nel box di comando "Visualizz. lista incrociata" bisogna selezio- nare gli operandi desiderati. Non deve essere gi2 esistente un file lista incrociata.
Emette una tabella di occupazione. Nel box di comando "Vi- sualizz. tabella occupazione" bisogna selezionare i campi ope- rando desiderati.
Emette senza interruzione la struttura programma, la tabella di occupazione e la lista incrociata.
Questa funzione, nota finora con il nome KOMDOK, permette di documentare i programmi STEP 5 in modo piu completo e piu automatico (tramite le istruzioni di comando). L'emissione, diversamente dall' "Emissione standard, viene elaborata grafi- camente. Tramite le istruzioni di comando 6 possibile realizza una sequenza di emissioni.
In questo menu 6 possible attivare l'emissione dei seguenti file:
Emissione di blocchi di un file programma in rappresentazione KOP, FUP e AWL, con o senza riferimenti, con o senza dati di set diagnosi.
Emissione di una lista di tutti blocchi (di programma e dati) del file programma impostato.
Emissione di una lista di attribuzione in forma sequenziale (come editata) oppure ordinata secondo gli operandi assoluti o simbolici.
In questo menu 6 possibile attivare l'emissione delle seguenti liste o dati:
Emissione dei richiami dei singoli blocchi di un file pro- gramma.
Emissione secondo certi criteri dei riferimenti di una lista in- crociata presente.
Emissione della tabella di occupazione. Essa fornisce una pano- ramica in forma di tabella di quale bit 6 occupato nei byte dei campi di operandi M, E, A.
Lista di controllo
File di testo
Istruzioni di comando
Editazione
Verifica
Emissione lista errori
Elaborazione
Stampa
Editazione struttura
Stampare struttura
Questa funzione ricerca i dati di progettazione. Secondo le op- zioni vengono emessi: operandi liberi, nomi simbolici man- canti, dati di riferimento mancanti degli operandi EIAJM.
Emissione di file *LS.INI o di altri file ASCII a piacere.
Tutte le emissioni confortevoli possono essere realizzate tra- mite istruzioni di comando. Tali istruzioni vengono gestite come un programma, memorizzate in un file ed eseguite tra- mite il richiamo di tale file. 1 singoli file di istruzioni di comando possono essere richiamati anche da un'apposita istruzione contenuta in una sequenza di istruzioni di comando. Ci6 permette la realizzazione di se- quenze di istruzioni (strutture) a piacere.
Editazione di istruzioni di comando e loro memorizzazione in un file.
Verifica delle istruzioni di comando circa la loro funzionalitii. Nel caso vengano rilevati degli errori, le relative cause vengono memorizzate in un file di errore. Se invece non vengono rile- vati errori, non viene generato alcun file di errore.
Emissione degli errori rilevati nell'esecuzione delle funzioni "Verifica istruzioni di comando" e "Elaborazione di istruzioni di comando".
Elaborazione delle istruzioni di comando contenute in un file.
Emissione di un file di istruzioni di comando su stampante.
Questa funzione fornisce informaziqni circa le combinazioni tra i vari file di istruzioni di comando. E possibile editare i singoli file di istruzioni di comando.
Emissione grafica della struttura di istruzione di comando che sono collegate.
lstruzioni operative in breve
Impostazioni Prima di stampare i vari file bisogna predisporre i parametri stampante e la piedinatura.
Parametri Definizione di un set di caratteri di comando specifici di una stampante stampante che vengono memorizzati in un file stampante.
Editor Generazione di un nuovo file piedinatura o modifica di uno gi2 piedinatura esistente.
Altri
Passaggio ad altri pacchetti S5. Tali pacchetti devono essere installati su un drive ed in una directory a piacere. E possibile passare ad uno dei pacchetti S5 li visualizzati, abbandonando l'interfaccia operatore STEP 5. Da ogni pacchetto 6 pero possi- bile tornare all'interfaccia operatore STEP 5.
Nel box di comando "Altri" 6 possibile scegliere il pacchetto S5 al quale si vuole passare.
Passaggio ad altri pacchetti S5. Tali pacchetti devono essere installati su un drive ed in una directory a piacere. E possibile passare ad uno dei pacchetti S5 li visualizzati, abbandonando l'interfaccia operatore STEP 5. Da ogni pacchetto 6 pero possi- bile tornare all'interfaccia operatore STEP 5.
Lista di assegnazione Informazioni circa i cosiddetti "Tasti veloci". Essi sono tasti dei tasti funzionali che permettono il richiamo diretto di certe funzioni.
Info versione STEP 5 Informazioni sulla versione STEP 5 presente.
Versione pacchetti Visualizzazione di una lista delle singole parti di programma STEP 5 del software STEP 5.
A.6 Accoppiamento PG tra due PG
11 compito del pacchetto "Accoppiamento P G 6 lo scambio bloc- chi o file STEP 5 tra i diversi dispositivi di programmazione.
La compatibilita viene quindi garantita nonostante diversi formati di dischetti (40 or 80 traccce), diverse dimensioni (3 112" oppure 5 114") e diverse densita di scrittura.
Requisiti hardware Lo scambio dati con il PG partner necesita di un'interfaccia attiva l T Y (20 mA). Se l'interfaccia COMl 6 un'interfaccia V.24 oppure una TTY passiva, l'interfaccia S5 deve essere adattata. Per far ci6 6 possibile inserire, tra il PG ed il cavo verso l'altro PG, un convertitore che trasformi l'interfaccia V.24 del PG in un'interfaccia TTY attiva e quindi riproduca l'interfaccia S5 classica. 11 collegamento del PG con un altro PG pu6 dunque avvenire:
- tramite l'interfaccia COM 1 TTY attiva 11 PG viene collegato all'altro PG tramite due cavi con con- nettori. oppure
- tramite l'interfaccia COM 1 TTY passiva o V.24 Su1 PG con interfaccia TTY passiva o V.24, tale interfaccia passiva deve essere trasformata in un'interfaccia S5 tramite un convertitore (Koster box). 11 PG 6 collegato a questo convertitore tramite un cavo con connettori. 11 connettore 6 collegato a sua volta con il PG part- ner tramite un altro cavo con connettore.
1 cavi con connettori sono descritti nei manuali dei PG 7xx.
Accoppiamento PG tra due PG
Caricamento pac- Questo pacchetto viene caricato con la funzione STEP 5 chetto 'Hccoppia- "Cambio" mento PG" (- Cambio).
Attivando il pacchetto "Accoppiamento PG" esso viene attivato e da tale punto si lavora con l'interfaccia dell'accoppiamento PG.
Accoppiamento Con questo pacchetto possono essere realizzate le seguenti PG funzioni:
- Commutazione del PG a passivo. Per uno scambio di dati 6 necessario avere un PG attivo ed uno passivo.
- Trasmissione di dati da1 PG attivo a quello passivo.
- Prelievo di dati da1 PG passivo da parte di quello attivo.
Definizione Dopo aver attivato l'accoppiamento PG, viene visualizzato il box predisposizioni "Predisposizione". Qui va introdotto il file programma (a cui far
riferimento). Si accede questo campo tramite il tasto SHIFT cursore 1 campi "File-Via" e "Nome-File" sono irrelevanti. Nel box esi- stono le seguenti possibilita di introduzione:
Campo Chiarimenti d'introduzione
F3 = Scelta
F6 = Conferrna
F7 = Info
ESC = Tasto interruz.
Solo dopo aver premuto il tasto F3 il cursore salta nella posizione in cui 2 possibile eseguire l'introdu- zione.
1 parametri introdotti vengono accettati e viene ri- chiamata la "Scelta funzioni". 11 tasto Conferma ha lo stesso effetto.
Si ottengono informazioni relative al campo su cui si trova il cusore.
Riporta senza ulteriori azioni nello STEP 5.
Scelta funzioni Non appena vengono accettate le impostazioni (F6), viene visualizzato il box "Scelta funzioni". Sono disponibili le seguenti possibiliti:
Chiarimento
PASSIVO 11 dispositivo di programmazione commuta dallo stato ATTIVO a que110 PAS- SIVO. Ii PG che riceve deve sempre essere commutato PASSIVO. Per uscire dallo stato PASSIVO basta premere il tasto ESC.
TRASMISSIONE Passaggio al successivo livello di tasti nel quale pub essere attivato la scambio dati.
BLOCCO (trasmissione) Appare la riga di comando: BLOCCO: DA TRASM. AL PARTNER Nel campo "BLOCCO" possono essere fatte le seguenti introduzioni:
p.es. Chianmento PBx Singoli blocchi #DOK File di documentazione FB Blocchi di un certo tipo * Vari blocchi da una lista di blocchi B Tutti i blocchi del file programma preimpostato #Tutti i file di documentazione vuoto Tutti i blocchi e tutti i file di documentazione Chiudendo l'introduzione con il tasto conferma, si avvia automaticamente la trasmissione al PG partner.
FILE (trasmissione) Appare la nga di comando: FILE: DA TRASM. AL PARTNER DRIVE-DEST:
Qui va introdotto il nome del file da trasmettere: X:NNNNNNNN.EEE (8 caratten al massimo pnma del punto). p.es. C:PROGFILE.SSD DRIVE-DEST: qui va introdotto il nome del dnve di destinazione. Chiudendo l'introduzione con il tasto Confemza, si avvia automaticamente l'emissione su1 video di una lista di blocchi.
Livello
1
Fl
F3
di tasti
2
Fl
F2
Accoppiamento PG tra due PG
Chiarimento
INDICE-P Emissione dell'indice del PG partner. Appare la riga di comando: EMISS.INDICE DAL PARTNER BLOCCO: Introdurre i blocchi come indicato sotto FI. Una lista di blocchi (*) non 2 sele- zionabile. Chiudendo l'introduzione con il tasto Confemza, inizia automaticamente l'e- missione su1 video di una lista di blocchi.
FILPRG-P Impostazione del file programma del partner. Appare la riga di comando: FILE-PRG DAL PARTNER INDICARE NOME-FILE: ST.SSD Introdurre il nome di file desiderato. Chiudendo con il tasto Conferma, si impo- sta il nome del file nel partner.
PRELIEVO Questa funzione ha la stessa funzionalita di "TRASMISSIONE, pero trasferi- sce i file o i blocchi da1 PG passivo a que110 attivo.
PREDISP. Viene visualizzato il box "Predisposizione".
AUSIL Con questa funzione possibile gestire blocchi e file di documentazione e sele- zionare file programma. Possono essere eseguite le seguenti funzioni: - trasferimento blocchi e file di documentazione (FI TRASFER) - cancellazione di blocchi e di file di documentazione, cancellazione iniziale
AG (F2 CANCELL) - emissione indice del contenuto (F3 INDICE) - cambio file programma preimpostato (F6 FILE-PROG)
RITORNO Ritorno nello STEP 5
Livello di tasti
1
F4
F6
F7
F8
2
F5
F6
Macrodefinizione dei tasti
A.7 Macrodefinizione dei tasti
Con il programma Macrodefinizione dei tasti 2 possibile specifi- care nell'editor di blocchi delle sequenze di tasti che vengono memorizzate nel file S5 *TP.INI. Questo file si trova su1 drive su cui 6 stato installato lo STEP 5, cio6 nella directory che 6 impo- stata per questo drive in "Impostazioni, pagina 1 ".
Introduzione della ma- crodefinizione dei tasti
Macrodefinizione dei tasti ammessa in offline
1. Introdurre la combinazione dei tasti CTRL + A
2'
Conclusione dell'introduzione e memorizzazione
INTRODUZ. MACRODEE DEI TASTI
NOME MACRODEE: @@@@@@TP.INI
Introdurre la combinazione di tasti CTRL + E
Nota Annotazione del punto di partenza E assolutamente necessario annotare il punto di partenza e que110 finale dell'introduzione di tastieradella macro di ta- sti. 11 contenuto della macrodefinizione non pu6 essere com- mentato, e le introduzioni di tastiera non possono venire verificate in un successivo momento, neanche sulla scorta della macrodefinizione memorizzata.
3. Lunghezza del nome: max. 6 caratteri. Durante l'introduzione non va adoperato il mouse!
Nota Prosecuzione dopo una segnalazione Dopo che il PG ha emesso su1 video una segnalazione rela- tiva alla macrodefinizione dei tasti, il lavoro pu6 essere continuato solo dopo l'introduzione di un nome file.
Test ed esecuzione della macrodefinizione
1. Ritornare al punto di partenza annotato. 2. Introdurre la combinazione di tasti CTRL + D.
3' RIPETIZIONE DELLA SEQUENZA DI TASTI
NOME DELLA MACRODEF.: @@@@@@TP . INI 4. Introdurre la sequenza di caratteri del nome 5. Premere il tasto di introduzione.
Nota Prosecuzione dopo una segnalazione Dopo che il PG ha emesso su1 video una segnalazione rela- tiva alla macrodefinizione dei tasti, il lavoro pu6 essere continuato solo dopo l'introduzione di un nome file.
A.8 Regole di programmazione
In questo capitolo vengono descritte alcune regole di programma- zione per convertire da un tipo di rappresentazione all'altro (KOP, FUP, AWL). Non 6 infatti sempre possibile tradurre in KOP o FUP un blocco di programma scritto in AWL. Lo stesso vale anche per la conversione tra i due tipi di rappresentazione KOP e FUP.
AWL
Figura A-6 Tipi di rappresentazione del liguaggio di program- mazione STEP 5 e limitazioni
Avvertenza 1 programmi scritti in KOP e FUP, sono sempre traducibili in AWL.
Regole di programmazione
A.8.1 Blocchi disponibili e limiti di parametri Blocco 1 Limiti dei ~arametri 1 Annotazione
Sigla STEP5
Blocco organizzativo
Blocco di Droaramma
Blocco sequenziale
Blocco funzionale
- lungh.max.4096Kw per blocco
- 256 istruzioni per 0-255 seamento
1 Blocco di dati 1 0-255 1 0-255 1 - max. 2048 DW per bloc- 1 -
Blocco di dati esteso I DK
B. di commento su1 SB S K
B. di commento su1 FB FK
B. di commento sull' OB
B. di commento su1 PB
B. di commento su1 FX
B. di commento su1 DB
B. di commento su1 DX
Comm. di segm. sull'OB #OBDO
OK
PK
Commento di segm. su1 PB 1 #PBDO - I
Commento di segm. su1 SB 1 #SBDO
Commento di segm. su1 FB #FBDO
Comm. di segm. su1 FX #FXDO
Comm. di segm. su1 DB #DBDO
Comm. di segm. su1 DX #DXDO
Commento di impianto #Nome
Blocco di immagine 1 BB
co (senza intestazione) max. (6 256) + 40 /
blocchi perfile S5D
grandezza: max. 16 Kb
0-255
0-255 -
0-39 - - grandeza: max. 16 Kb
0-255 - 8 Kw
- max. 255 blocchi per 1 0-255 - file S5D
0-255 -
0-255 -
0-255 -
#emax. -
8 car. 10-255 - Funzione AG
- Grandezza massima del file S5D : 4 Mb
-- KOP + FUP: max. 400 elementi di immagine per blocco, max. 50 righe / 8 colonne
lntroduzione in KOFj emissione in FUP
A.8.2 lntroduzione grafica in KOP e FUP
lntroduzione in Un concatenamento eccessivo durante l'introduzione in KOP pu6 KOP, emissione in superare i limiti del video durante l'emissione in FUP. FU P
KO P
- INGR. 1 - INGR. 2 - INGR. 4- INGR. 6 - USCITA
Figura A-7 Esempio di un concatenamento durante l'introduzione in KOP
FUP
- INGR. 1-
- INGR. 2 W r L - INGR. 3
- INGR. 4
- INGR. 5
- USCITA
- INGR. 7
Figura A-8 Esempio del concatenamento sopra rappresentato durante l'introduzione in FUP
Regole di programmazione
lntroduzione in Un numero eccessivo di ingressi in una casella FUP provoca il FUP, emissione in superamento dei limiti del video (8 liveli) in KOP. KOP
FUP
- INGR. 1 -
- INGR. 5 - - INGR. 6 - - INGR. 7 - - - USCITA
Figura A-9 Esempio di un concatenamento durante l'introduzione in FUP
+IF+HF+F+F+F+W- Figura A-10 Esempio di un concatenamento durante l'emissione in KOP
Uscita di una fun- L'uscita di una funzione complessa (memoria, comparaore, zione complessa temporizzatore o contatore) non pu6 essere ulteriormente
combinata con un blocco OR.
- MERKER 1
- INGR. 2 4 R u
- INGR. 3+ USCITA
Figura A-11 Dopo una funzione complessa sono ammesse solo caselle AND
Connessioni
Connessioni Le connessioni sono memorie intermedie di appoggio che consentono di risparmiare la ripetizione di combinazioni. Per maggior chiarezza, le regole per le connessioni nel tipo di rappresentazione KOP vengono qui separate da quelle per FUP. Alla fine del paragrafo diamo un esempio di entrambi i tipi di rappresentazione.
Connessioni in KOP
KOP AWL
M . . . : U M . . . 4 : = M . . .
Figura A-12 Connessioni in KOP e AWL
Una connessione memorizza il risultato delle combinazioni delle operazioni, programmate a monte della connessione stessa. Per- ci6 valgono le seguenti regole:
Connessioni in serie
KOP
+HHU9=iF., AWL : U
: u ( : u : = M : U M : U
Figura A-13 Connessioni in serie
Una connessione 6 in serie con altre connessioni. In questo caso la connessione viene trattata come un normale contatto.
Regole di programmazione
Connessione in parallelo
KOP
AWL
Figura A-14 Connessione in parallelo
All'interno di un ramo parallelo la connessione viene trattata come un normale contatto. Inoltre l'interno ramo parallelo deve essere chiuso tra parentesi di tipo O (...). Una connessione non pu6 mai trovarsi come primo contatto di una catena, anche in un ramo in parallelo.
Connessione in FUP
FUP AWL
: = M . . - # M . . . -
: U M .
Figura A-15 Connessione in FUP
Una connessione annota, come memoria intermedia, il risultato combinato delle combinazioni binarie a monte della connessione stessa. Perci6 valgono le seguenti regole:
Connessioni
Connessione al primo ingresso di una casella AND o OR
FUP AWL
: = M . . . : U M . . . : u . . . : u . . .
Figura A-16 Connessione al primo ingresso
La connessione viene indicata senza parentesi.
Connessione non al primo ingresso di una casella OR
FUP AWL : O . . . a : O ( VORVKP : = M . . .
VORVKP #M : U M . . .
: )
Figura A-17 Connessione non al primo ingresso
La combinazione globale binaria prima dell'ingresso viene rac- chiusa tra parentesi del tipo O (...).
Regole di programmazione
Connessione non al primo ingresso di una casella AND
FU P AWL : U . . . a : U ( VORVKP : = M . . .
VORVKP #M : U M . . .
: )
Figura A-18 Connessione non al primo ingresso
La combinazione globale binaria prima dell'ingresso viene rac- chiusa tra parentesi del tipo U (...). Consentito solo in FUP, non rappresentabile graficamente in KOP ! (Nella figura: VORVKP=combinazione precedente)
Se si vuole convertire il programma in KOP o FUP, ci si deve attenere ad alcune regole di programmazione. Se tali regole non vengono rispettate e si effetua una correzione in KOP o FUP, du- rante la memorizzazione potrebbero sorgere degli errori che non vengono segnalati da1 PG.
Combinazione AND
AWL
- INGR. 2 .- .- . . .
Nella combinazione AND gli operandi sono collegati in serie, lo stato dei segnali delle operazioni U e UN viene interrogato e combinato secondo la funzione AND.
KOP +F
AWL U . . . .
KOP: contatto in serie
FUP: Ingresso in una casella AND
AWL: Istruzione A...
KOP FU P
- INGR. 1 - INGR. 2
4 M b . . . - INGR. 2
Combinazione AND
AWL KOP FUP
:O - INGR. 3 :O - INGR. 3
1 :U - INGR. 4 1 - INGR. 3 -
:U - INGR. 5 - INGR. 4 - INGR. 4 - INGR. 5
- INGR. 5
:U - INGR. 1 - :O :U - INGR. 4
I :U - INGR. 5 I
- INGR. 1 - INGR. 2
- INGR. 4 - INGR. 5
Figura A-21 Esempio di regola di combinazione AND
- INGR. 1 - INGR. 2
- INGR. 3 -
- INGR. 5
Regole di programmazione
Combinazione OR Interrogazione dello stato del segnale e combinazione secondo la funzione OR .
KOP: Solo un contatto in un ramo parallelo
FUP: Ingresso in una casella OR
AWL: Istruzione O...
FUP 7 AWL o . . . .
AWL KOP FUP
- INGR. 4 - INGR. 5
Figura A-22 Esempio di regola di combinazione OR
Combinazione AND prima di OR
Combinazione AND prima di un OR
AWL
Z q - INGR. 3 m - INGR. 5
1. ramo parallelo Success. ramo/¡ parallelo/¡
KOP FH? 4 ~ 4
u . . . . O . . . dwL U . . . . Piu contaitti in un ramo parallelo
FUP : Casella rima di una casella OR
AWL: Istruzioni O...
ramo parallelo U... u...
KOP FUP - INGR. 1 - INGR. 2
- INGR. 4- INGR. 5
Figura A-23 Esempio relativo alla regola AND prima di OR
- INGR.
- INGR.
- INGR.
- INGR.
Regole di programmazione
Parentesi Questa regola riguarda la chiusura in parentesi di combinazioni binarie complesse e di funzioni complesse precedute o seguite da combinazioni binarie.
u (
- COMBINAZIONE PREC. -
- - COMBINAZIONE SUCC:
Combinazioni binarie complesse A queste combinazioni appartengono le cornbinazioni OR prima di AND.
Combinazione OR prima di un AND
AWL u ( O . . .
O . . . .
O . . .
1 u . . .
AWL: u( Combinazione OR
KOP: Ulteriori collegamenti in serie di contatti in parallelo.
Parentesi
FUP: Casella OR prima di una casella AND.
Queste combinazioni rappresentano un sottoinsieme delle combi- nazioni binarie complesse. Due contatti in parallelo costituiscono la combinazione piu semplice.
Funzioni com- Per le funzioni complesse valgono le seguenti regole: plesse (memoria, - Nessuna combinazione successiva: nessuna parentesi temporizzazione, - Combinazione AND successiva: A (...). comparatore, con- - Combinazione OR successiva: O (...), solo per FUP.
tatore) - Una funzione complessa non pu6 avere combinaz. successive. KOP / FUP
u ( -
Figura A-24 Parentesi con funzioni complesse
Comparatori Un confronto di numeri in virgola mobile 6 solo possibile in AWL.
Regole di programmazione
Funzioni com- Ciascun ingresso ed uscita non utilizzato, deve essere definito in plesse, ingressi e AWL con NOP O. uscite non Per ogni segmento 2 consentita una sola funzione complessa. utilizate
AWL KOP FU P
: U -INGR. 2 : L D W I O :SV T 100
: NOP O : NOP O
. - . - - USCITA
: U -1NGR. 1 :ZV -CONTAT. : U -INGR. 2 : ZR -CONTAT. : U -INGR. 3 : L -CONTAT.
: NOP O : NOP O : U -CONTAT. - . - - USCITA
T 100 - INGR. 2
- USCITA
w+
- CONTATORE 1 - INGR. 1
CONTAT. D"
R Q - USCITA
+>
" G R . DW 10 2 3Ek - USCITA : BE
- CONTATORE
- INGR. 1 - - INGR. 2 - - INGR. 3 - - CONTAT. -
Figura A-25 Esempio di ingressi ed uscite non utilizzate in AWL, KOP e FUP
lndice analitico
Accoppiamento PG, 3-341 Accoppiamento PG tra due PG, A-55 Accumulo di connettori, FUP, 3-123 AG
funzioni complesse in FUP, 3-125 funzioni complesse in KOP, 3-98
Assegnazione tastiera, A-37 Attivazione, vie bus, 3-275 Ausili per l'editazione, lista di attribu- zione, 3-217
Blocchi, 3-32 Blocco, editazione, 3-49
Blocco cancellazione, 3-38 cancellazione di un segmento, 3-72 confronto, 3-37 copia di un segmento, 3-70 editazione, 3-51 emissione confortevole, 3-297 lista indirizzi, 3-32 memorizzazione, 3-79 trasferimento, 3-33
Blocco dati campo titolo, 3-144 corpo del blocco, 3-149 costituzione, 3-147 intestazione, 3-147 intestazione del blocco, 3-147 introduzione di parole dati, 3-153 testata del blocco, 3-148
Blocco funzionale, 3-81 corpo del blocco, 3-82 costituzione, 3-81 editazione, 3-83 operazioni complementari, 3-81 operazioni fondamentali, 3-81 operazioni simboliche, 3-81 testata del blocco, 3-81
Box di comando, 3-11 emissione standard, 3-286 lista blocchi, 3-55 maschere DB, 3-161
Box di commando, criterio di ricerca, 3-53 Box di scelta, numero della parola dati, 3-142
Cambio, 3-341 Cambio pagina
commento segmento, 3-64 lista di attribuzione, 3-216
Campo titolo, 3-144 Cancellazione, 3-38
blocco, 3-38 file documentazione, 3-38 file programma, 3-38 tipo di blocco, 3-38
Caricamento, progetto, 3-31 Casella "lunga"
FUP, 3-124 KOP, 3-97
Come operare con il COM DB1,3-175 Commenti, impostazioni, 3-29 Commenti aggiuntivi, lista di attribu- zione, 3-224 Commento
istruzioni, 3-79 lunghezza, 3-29
Commento blocchi, introduzione, 3-150 Commento blocco, memorizzare, 3-151 Commento di parola dati, 3-156 Commento impianto, 3-59 Commento operando, 3-209,3-215
numero dei caratteri, 3-209 Commento segmento, 3-64
cambio pagina, 3-64 conclusione, 3-66 memorizzazione, 3-67 numero dei caratteri, 3-64
Commutazione del controllore da STOP a RUN, 3-208 Configurazione del video, lista di attribuzione, 3-212 Configurazione della memoria, 3-251 Configurazione memoria, 3-246 Connettore
Elementi funzionali, 3-88 Emissione confortevole, 3-297, A-52
file di testo, 3-311 lista di attribuzione, 3-304 lista di blocchi, 3-303 lista di controllo, 3-311 lista incrociata, 3-307 parti di programma, 3-301 riferimento, 3-305 tabella di occupazione, 3-309
Emissione del DBI su stampante, 3-204 Emissione standard, 3-284, A-51
blocchi dati, 3-289 Blocchi STEP 5,3-288 Lista di attribuzione, 3-291 lista incrociata, 3-291 maschere DB, 3-290 struttura programma, 3-286 tabella occupazione, 3-294
Memorizzazione del DB1 in un file di programma STEP 5,3-207 Memory Cards SIMATIC, EPROM, 3-259 merker di accoppiamento, 3-162 Mouse, scelta funzioni, 3-8
Nodi, vie bus, 3-279 Nodo di start, vie bus, 3-279 Nome via, vie bus, 3-274 Nome-Via, impostazioni, 3-28 NUM. PROGR., EPROM, 3-258 Numeri in virgola mobile, test, 3-158 Numero di biblioteca, 3-57
blocco dati, 3-146 Numero di programmazione, 3-258 Numero in virgola mobile, 3-155
Operazione aritmetica, FUP, 3-127 Operazione complementaria, operazioni di shift e di rotazione, 3-131 operazione complementaria, operazioni di shift e di rotazione, 3-102 Operazione di rotazione
FUP, 3-131 KOP, 3-102
Operazione di shift FUP, 3-131 KOP, 3-102
Operazione di temporizzazione FUP, 3-139 KOP, 3-111
hot keys, 3-8 mouse, 3-8 tasti funzionali, 3-8,3-9
Schema a contatti connettore, negato, 3-96 connettori, 3-96 funzioni complesse, 3-97 inserimento di contatti, 3-93 operazioni aritmetiche, 3-100 operazioni di caricamento e trasferi-
mento, 3-102 operazioni di comparazione, 3-106 operazioni di conteggio, 3-108,
3-137 operazioni di conversione, 3-105 operazioni di memorizzazione,
3-103 operazioni di temporizzazione,
3-111
lndice analitico
richiami di blocchi, 3-101, 3-129 suddivisione del video, 3-89
Schemi a contatti, 3-87 Scrittura, EPROM, 3-255 Segmento, 3-67