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Si Maigret

Nov 08, 2015

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Fiammuus

Si Menon
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  • METODI INVESTIGATIVI

    (1931 Maigret e il cane giallo) Ma si, naturalmente!... Solo che io, vede, non

    deduco mai... [] E Leroy, seduto sull'orlo del lettino di ferro diceva: Ancora non capisco bene il suo metodo,

    commissario, ma forse incomincio a indovinare

    ... Maigret lo guard, gli occhi sorridenti, sbuff nel sole una boccata di fumo. Lei

    fortunato, amico! Soprattutto per ci che riguarda questo affare, durante il quale il mio

    metodo consistito nel non averne ... Se vuole un buon consiglio, se ci tiene alla carriera, non

    prenda esempio da me, non cerchi di costruire delle teorie su ci che mi vede fare ...

    (1938 L'innamorato della signora Maigret)

    Cos, adesso mentre si dirigeva verso Place des Vosges, si preoccupava meno dei dettagli tecnici

    contenuti nei rapporti del mattino che di quello che avrebbe volentieri chiamato l'ambiente del

    delitto. (1940 Un'ombra su Maigret)

    E' scomparsa... Ne deduce? Allora Maigret, dimenticando la gerarchia e lasciandosi prendere

  • dal nervosismo: Dedurre! Dedurre! E' capace di dedurre qualcosa, lei?

    [] Nel corso di ogni indagine di una certa risonanza,

    o quasi, almeno un giornalista pubblicava un

    articolo che in certo qual modo era ormai tradizionale: "I metodi del commissario Maigret".

    Che andasse a vedere, il giornalista!... Maigret usciva dal cinema... Mangiava... Beveva birra...

    Aveva l'aria, seduto accanto alla vetrata appannata della "Coupole", di un grasso

    borghese di provincia sbalordito dal movimento di Parigi... Adire il vero, non pensava a nulla...

    [] Che cosa vuole? Studiare i suoi metodi... E il capo non pot far a meno di ridere nel vedere

    Maigret allontanarsi con la schiena curva, i pugni stretti, come per andare a fracassare il

    criminologo americano. [] Le chiedo se sta parlando dei criminali "prima" del loro delitto o "dopo"... Perch,

    evidentemente, "prima" non sono ancora dei

    criminali... Per trenta, quaranta, cinquant'anni, a volte anche di pi, sono persone come tutte le

    altre, non vero? (...) Perch vuole, signor Spencer, che la loro mentalit cambi da un

  • minuto all'altro solo perch anno ucciso un loro simile? Con ci vorrebbe affermare concluse

    l'americano che i criminali sono uomini come gli altri?... (...) Per quale motivo un uomo

    commette un delitto, signor Spencer? Per

    gelosia, per cupidigia, per odio, per invidia, pi di rado per bisogno... Insomma, spinta da una

    qualche passione umana... Ora, queste passioni noi le abbiamo tutte in noi, in misura pi o meno

    forte... Io, odio il mio vicino che, le sere d'estate, apre regolarmente la sua finestra per suonare il

    corno da caccia... E' probabile che non lo ucciderei... Tuttavia, non pi tardi di un mese fa,

    un vecchio coloniale, che le febbri avevano reso

    meno paziente di me, ha sparato un colpo di rivoltella al vicino del piano di sopra perch

    questi aveva una gamba di legno e tutte le notti, passeggiando nel suo appartamento, martellava

    il pavimento con il suo arto... Capisco... Ma la mentalit del criminale, "dopo"? Quella non mi

    riguarda... E' di competenza dei giurati e dei direttori delle carceri o dei penitenziari... Il mio

    compito di scoprire i colpevoli... Per riuscirci

    non ho da preoccupami che della loro mentalit "prima"... Sapere se il tale stato capace di

    commettere il tale delitto, quando e come l'ha commesso...

  • (1941 Maigret e l'affare Picpus) Nessuno pu immaginare la gioia trionfante di

    Maigret in quel momento. Cio s, un uomo, Lucas, che guarda il suo capo e giurerebbe che

    ha le lacrime agli occhi. Maigret ha scoperto

    tutto da solo, per cos dire senza indizi, o pi esattamente con indizi che gli altri hanno

    trascurato, soprattutto con la sua formidabile intuizione, con la sua stupefacente facolt di

    mettersi nella pelle dei suoi simili. (1942 La ragazza di Maigret)

    Un giorno che un criminalogista straniero lo interrogava sui metodi di Maigret, il direttore

    della Polizia Giudiziaria aveva risposto con un

    sorriso enigmatico: Maigret? Che vuole che le dica? Si installa in un'inchiesta come dentro un

    paio di pantofole [] Qualcosa di nuovo, capo?... S direbbe di si... [Lucas] Lo conosce cos bene! Maigret ha una

    maniera tutta sua di distendersi, di aprirsi, di respirare la vita da tutti i pori... Guarda intorno a

    s quell'ambiente che gli divenuto familiare al

    punto che, per una specie di mimetismo, prende gli atteggiamenti dei suoi abitanti.

    (1943 Maigret e la ragazza di provincia) Un Maigret che sembrava gonfiarsi oltre misura,

  • diventare ottuso e pesante, quasi insensibile, muto e cieco, un Maigret che il passate o un

    interlocutore non informato avrebbe potuto scambiare per un imbecille o un rimbambito.

    Insomma gli aveva detto un tale che

    pretendeva saperne di psicologia lei concentra i suoi pensieri? E Maigret aveva risposto, con

    comica sincerit: Io non penso mai. Era quasi vero. Infatti in quel momento, ritto nulla strada

    umida e fredda, non pensava. Non seguiva nessuna idea. Si potrebbe forse dire che era una

    spugna. (1946 Maigret a New York)

    Al Quai des Orfvres, solo un anno prima,

    dicevano di Maigret in quei momenti: Ci risiamo. Il capo in trance. (...) Chi era che

    pretendeva che in quei momenti lui diventasse pesante? Non era forse un ex direttore della

    Polizia Giudiziaria che lo aveva visto lavorare per degli anni? Era una battuta ma rendeva bene. Di

    colpo, Maigret appariva pi spesso, pi pesante. (...) Questo significava, in poche parole, che i

    personaggi del dramma avevano cessato di

    essere ai suoi occhi delle entit, o delle pedine, o delle marionette, per diventare degli uomini. E

    Maigret si metteva al posto di quegli uomini. Faceva di tutto per immedesimarsi in loro.

  • (1947 Le vacanze di Maigret) Maigret era abituato, entrando in qualche posto

    in cui lo riconoscevano, a sentirsi osservato con curiosit a causa della sua fama. Alcuni si

    credevano in dovere di fargli delle domande pi

    o meno stupide, pi o meno lusinghiere. Insomma, commissario, qual il suo sistema?

    I pi evoluti o i pi ricercati dichiaravano: A mio avviso, voi sareste piuttosto bergsonniano.

    [] Se ha lasciato delle orme disse l'ispettore di

    guardia a bassa voce (...) Aspettava l'approvazione di Maigret che non fiat. Si era

    mai occupato lui di impronte?

    (1949 Maigret e la casa del giudice) Da quanto tempo non aveva avuto pi occasioni

    di entrare in una casa, come era entrato l poco prima, di annusare, di andare e venire, pesante

    e paziente, fino a che l'anima delle persona e delle cose non avesse avuto pi segreti per lui?

    (1951 Maigret e i gangster) Maigret se ne stava seduto in macchina,

    infagottato nel suo cappotto, bene al caldo, a

    guardare sfilare le luci e a rimuginare. (1951 Maigret e la spilungona)

    Non c'era nessun motivo particolare per recarsi l; pi che altro cedeva alla sua mania di andare

  • a fiutare in casa della gente per meglio comprenderla.

    (1954 Maigret e la giovane morta) Si sarebbe potuto credere che fosse di cattivo

    umore, ma quelli che lo conoscevano sapevano

    che non era il caso. Soltanto, era contemporaneamente nell'appartamento della

    vedova di Rue de Clichy, dalla negoziante di abiti di Rue de Douai, sulla panchina di Place de la

    Trinit, e ora a Nizza, si immaginava una ragazzina da una pescivendola. Tutte queste

    immagini si mescolavano confuse, ma qualche cosa avrebbe pur finito per uscirne.

    [] Maigret non si volse a guardarlo. Visto cos da dietro, sembrava che non avesse altro da fare se

    non aspettare fumando la pipa e guardando il movimento della via.

    (1958 Maigret e i testimoni reticenti) In fondo - e sua moglie doveva sospettarlo da

    molto tempo - se Maigret, quando era preso da un'inchiesta tornava di rado a casa per

    mangiare, non era tanto per guadagnare tempo

    quanto per rimanere chiuso in se stesso, come chi dorme, al mattino si rigira nel letto, avvolto

    nelle coperte, per impregnarsi meglio del proprio odore. Era l'intimit degli altri, insomma, che

  • Maigret annusava e adesso, per esempio, per strada, con le mani nelle tasche del soprabito e

    la pioggia che gli bagnava il viso, rimaneva immerso nell'atmosfera stupefacente del quai de

    la Gare. Non era naturale che gli ripugnasse di

    tornare a casa sua, di ritrovare la sua casa, sua moglie, i suoi mobili, un ordine di cose definitivo

    che non aveva niente a che vedere con dei Lachaume pi o meno degenerati? Questo

    chiudersi in se stesso e altre manie, compreso il suo malumore leggendario in quei momenti, la

    schiena curva, l'aria burbera, facevano parte di una tecnica che incoscientemente aveva messo a

    punto con gli anni. Per esempio, se fin per

    entrare in una birreria alsaziana, dove sedette ad un tavolo vicino alla finestra, non fu per un puro

    caso. Quel giorno aveva bisogno di sentirsi i piedi solidamente per terra. Voleva essere

    pesante, impermeabile. Gli faceva piacere che la cameriera, col costume locale, fosse vigorosa e

    sana, ridente, con le fossette e i capelli biondi ricciuti, libera da ogni complicazione psicologica.

    Nello stesso ordine di idee, gli sembr naturale

    ordinare dei crauti che in quel locale venivano serviti con abbondanza e bene accompagnati da

    salsicce lucide e carne di maiale di un rosa innocente. Fatta l'ordinazione - compresa la birra

  • che si imponeva - and a telefonare a sua moglie la cui curiosit si espresse in tre brevi domande.

    (1962 Maigret e il cliente del sabato) Come poteva spiegare loro il suo bisogno di

    vedere, di annusare, di impregnarsi di una

    atmosfera? (1962 Maigret e l'affare strip-tease)

    Aveva gli occhi che sembravano non riflettere alcun pensiero, le spalle un po' incurvate,

    l'andatura pesante e pigra. In quei momenti, la gente e soprattutto i suoi collaboratori,

    ritenevano che egli si stesse concentrando. Niente di pi falso. Ci che faceva, in realt, era

    un po' ridicolo, anzi puerile. Prendeva un pezzo

    di idea, un pezzettino di frase, e se la ripeteva come uno scolaro che cerca di farsi entrare in

    testa la lezione. Gli capitava anche di muovere le labbra, di parlare sottovoce tra s, sul

    marciapiede, non importa dove. Le parole non avevano necessariamente un senso, potevano

    addirittura sembrare assurde. (1963 Maigret e il fantasma)

    Se avessero chiesto al commissario a cosa stesse

    pensando, avrebbe faticato a rispondere. Registrava. In disordine. A casaccio. Guardava

    ora fuori, ora nell'appartamento, sapendo che a un certo momento alcune immagini si sarebbero

  • connesse e avrebbero acquistato un senso. [] Ancora una volta, Maigret rimpiangeva di non aver potuto svolgere questo lavoro di persona.

    Gli sarebbe piaciuto incontrare il vecchio

    misantropo che si era ritirato dal mondo in piena Parigi, in piena Montmartre, e che passava il

    tempo a osservare la gente che abitava di fronte. [] Si erano conosciuti in Francia, in cui il degno signor Pike era venuto per informarsi sui metodi

    della locale Polizia Giudiziaria e su quelli di Maigret in particolare. E fu sorpreso di

    constatare che Maigret non aveva nessun

    metodo. (1966 Maigret e il ladro)

    Quello era un momento difficile. In quasi tutte le sue inchieste, Maigret attraversava un periodo di

    stasi pi o meno lungo, in cui, come sussurravano i suoi collaboratori, aveva l'aria di

    ruminare. Nella prima fase, quando cio si trovava improvvisamente di fronte a un

    ambiente nuovo, a gente di cui ignorava tutto,

    pareva assorbire meccanicamente, come una spugna, quella nuova vita che lo circondava.

    (1966 Maigret e il libanese) Non seguiva ancora un piano prestabilito.

  • Andava avanti a caso, sforzandosi soprattutto di non formarsi un'opinione. (...) Lei crede che sia

    stata la moglie?... Dimentichi che io non credo mai a nulla prima della fine di un'inchiesta.

    (1969 Maigret e il capellone imprudente)

    Si sarebbe detto che cercasse di identificarsi con quelli che tentava di arrestare e che soffrisse le

    loro stesse angosce. (1969 Maigret e il commerciante di vini)

    Era convinto che, dopo averlo conosciuto meglio, non gli sarebbe stato difficile scoprire il suo

    assassino.

    MEUNG-SUR-LOIRE

    (1933 Maigret e la chiusa n. 1)

    L'ha letto? "Siamo venuti a sapere che il commissario Maigret della polizia giudiziaria,

    bench ancora lontano dal limite di et, ha chiesto e ottenuto di essere messo a riposo.

    Lascer l'incarico la settimana prossima, probabilmente sostituito dal commissario

    Ledent." E con questo? disse stupito Maigret.

    Quanti giorni ha davanti ancora? Sei, non vero? (...) Mia moglie partita questa sera

    per sistemare i mobili nella nostra nuova casa. Dove? Tra Meung e Tours.

  • (1937 Il notaio di Chateauneuf [in La vecchia signora di Bayeux])

    Non c'era modo di essere pi lontani dall'avventura e da ogni possibilit d'imprevisto

    di quanto lo fosse Maigret, quel mattino di luglio,

    nel suo giardino circondato da muriccioli dietro i quali scorreva la Loira. (...) So che lasciando la

    Polizia Giudiziaria non ha creduto di esercitare la professione di detective privato. (...)

    (1938 La stella del Nord [in Due giorni per Maigret])

    La signora Maigret telefonava da Meung-sur-Loire dove la piccola casa rimessa a

    nuovo aspettava il commissario tra

    quarantott'ore. (1945 La collera di Maigret)

    Era la seconda estate che passavano nella loro casa di Meung-sur-Loire, da quando si era

    ritirato dal servizio. (1953 Maigret ha paura)

    Mi sarebbe piaciuto, a tre anni dalla pensione, (...) Anche tu, fra tre anni... S, anch'io. Hai

    progetti? Ho comperato una casetta in

    campagna, sulle rive della Loira. (1959 Maigret alle assise)

    Il commissario era tornato dalle vacanze solo da due giorni, in una Parigi battuta da una pioggia

  • che pareva non dovesse finire mai. Aveva raggiunto il boulevard Richard-Lenoir, e poi il suo

    ufficio, con una emozione che gli sarebbe stato difficile definire e nella quale si mescolavano

    certamente piacere e malinconia. Tra poco,

    allorch il presidente gli avrebbe chiesto la sua et, avrebbe risposto: "Cinquantatr anni." Ci

    significava che, secondo i regolamenti, sa-rebbe andato in pensione tra due anni. Ci aveva

    pensato spesso e spesso per rallegrarsene. Ma, questa volta, tornando dalle vacanze, la

    pensione non era pi una nozione vaga o lontana; era un termine logico, ineluttabile,

    quasi immediato.

    [] L'avvenire, durante le tre settimane passate

    nella Loire, aveva preso forma allorch i Maigret acquistavano finalmente la casa in cui avrebbero

    passato la vecchiaia. Ci era avvenuto quasi controvoglia. Erano scesi, come gli anni

    precedenti, in un hotel di Meung-sur-Loire dove erano di casa e dove i padroni, i Fayet, li

    consideravano quasi della famiglia. Dei

    manifesti, sui muri della piccola citt, annunciavano la messa all'asta di una casa ai

    margini della campagna. Erano andati a vederla, la signora Maigret e lui. Era un edificio assai

  • vecchio che, col suo giardino circondato da mura, grigie, faceva pensare quasi a una

    canonica. Erano stati sedotti dai corridoi con le piastrelle blu, dalla cucina con le grosse travi ch

    era tre gradini pi bassa del suolo e che aveva

    ancora la sua pompa in un angolo; la sala somigliava al parlatorio di un convento, e

    dovunque le finestre dai vetri a piccoli quadri traforavano misteriosamente i raggi del sole.

    [] Alla vendita all'asta, i Maigret, in piedi in fondo

    alla stanza, si erano pi di una volta guardati come interrogandosi ed erano rimasti sorpresi

    allorch il commissario aveva alzato la mano

    mentre dei contadini si voltavano ... Due volte? ... Tre volte? .. Aggiudicato! Per la prima volta

    nella loro vita erano proprietari e, gi il giorno dopo, avevano chiamato l'idraulico e il

    falegname. Negli ultimi giorni, si erano perfino recati dagli antiquari della regione. Tra l'altro

    avevano comprato una cassapanca con le armi di Francesco I, che avevano messo nel corridoio del

    piano terreno, vicino alla porta della sala, dove

    c'era un camino di pietra. Maigret non ne aveva parlato n a Janvier, n a Lucas, a nessuno,

    come se si vergognasse di prepararsi cosi l'avvenire, come se fosse stato un tradimento

  • verso il quai des Orfvres. Il giorno prima gli era sembrato che il suo ufficio non fosse pi lo

    stesso e, quel mattino, nella stanza dei testimoni, ascoltando le voci che provenivano

    dall'aula, cominciava a sentirsi un estraneo. Tra

    due anni, si sarebbe messo a pescare e, certamente, nei pomeriggi d'inverno, avrebbe

    giocato al biliardo con qualche frequentatore del caff.

    [] Seguitava a piovere quando attraversarono la

    place Dauphine, per recarsi nella birreria che era diventata una specie di succursale della polizia

    giudiziaria. (...) Guard il menu e lo porse a

    Janvier. Io prendo il vitello arrosto... (...) Il vapore emanava dai piatti, il fumo dalle

    sigarette, e il nome dei vini consigliati era dipinto in bianco sugli specchi che circondavano la

    stanza. C'era un vinello della Loire, proprio vicino a Meung e alla casa che somigliava a una

    canonica. (1965 La pazienza di Maigret)

    Non sei stanco? chiese la signora Maigret.

    Perch dovrei essere stanco? rispose lui, sorpreso, gustando il caff che gli sembrava

    particolarmente buono. Dopo tutto il lavoro che hai fatto ieri in giardino ... Da mesi, non prendi

  • in mano una zappa o un rastrello. Era il 7 luglio. Il sabato sera si erano recati in treno a

    Meung-sur-Loire, nella piccola casa che stavano restaurando da tempo, per il giorno in cui

    Maigret, in forza dei regolamenti, sarebbe

    dovuto andare in pensione. Tra due anni pochi mesi! A cinquantacinque anni, come se un uomo

    di cinquantacinque anni, che si poteva dire non fosse mai stato malato e che nessuna infermit

    indeboliva, dovesse diventare improvvisamente incapace di dirigere la brigata criminale.

    (1969 Maigret e il capellone imprudente) Bench avessero la macchina da un anno,

    Maigret non l'aveva mai guidata e la signora

    Maigret preferiva adoperarla il meno possibile a Parigi. La usavano soprattutto il sabato sera o la

    domenica mattina, per arrivare a Meung-sur-Loire dove ave-vano una casetta.

    Quando andr in pensione ... Talvolta si poteva credere che Maigret, ormai stanco,

    contasse i giorni. Altre volte, invece, si sentiva in lui un certo panico alla prospettiva di lasciare il

    quai des Orfvres. Fino a tre mesi prima, si

    andava in pensione a sessantacinque anni e lui ne aveva sessantatr. Un nuovo decreto aveva

    cambiato tutto portando il riposo a sessantott'anni ...

  • (1971 Maigret e l'uomo solo [1965]) Era il mese d'agosto. Lucas, Lapointe e buona

    parte degli ispettori si trovavano in vacanza. Janvier e Torrence avevano preso le ferie in

    luglio e Maigret contava di passarle in settembre,

    nella sua casa di Meung-sur-Loire.

    MOERS JOSEPH

    (1930 Maigret e il castellano) Maigret sospir, si strinse nelle spalle, usc dalla

    camera fresca in cui dal mattino un ragazzone magro, con capelli rossi e il viso tirato ma con la

    flemma di un nordico, era chino sul tavolo per

    dedicarsi a un lavoro che avrebbe fatto spazientire un monaco. Si chiamava Joseph

    Moers e il suo accento tradiva le origini fiamminghe. Dipendente dei laboratori del

    Casellario giudiziale, era venuto a Sancerre dietro richiesta di Maigret, si era sistemato nella

    camera del morto e qui aveva tirato fuori i suoi strumenti, tra cui uno stranissimo fornelletto a

    spirito. Dalle sette di quella mattina non alzava

    la testa se non quando il commissario entrava bruscamente nella camera o si sporgeva da

    fuori, con il busto, attraverso la finestra che si apriva sul sentiero delle ortiche. Niente? lo la

  • ... Cosa? Ho appena trovato io la. Anzi! La o non si vede, Aveva steso sul tavolo dei

    rettangoli di vetro molto sottile che di mano in mano spalmava con una colla fluida riscaldata

    sul fornelletto. Ogni tanto andava fino al

    caminetto, raccoglieva con delicatezza uno dei pezzetti di carta carbonizzata e lo posava su un

    vetrino. La carta era fragilissima, pronta a spezzarsi, a finire in briciole. Talvolta

    occorrevano cinque minuti per ammorbidirla avvolgendola di vapore acqueo. E allora si

    ritrovava incollata sul vetro. I pi piccoli non erano altro che polvere. Obolo ... prepara ... i ...

    la ... Questo era il risultato di due ore di lavoro,

    ma, al contrario di Maigret, Moers non era affatto impaziente e non batteva ciglio all'idea di aver

    esaminato soltanto la centesima parte, circa, del contenuto del caminetto.

    [] Per parecchio tempo un moscone violetto, dai

    riflessi metallici, gli ronz intorno alla testa e per tre volte gli si pos sulla fronte corrugata, senza

    che lui accennasse a un gesto per scacciarlo. Che

    non se ne fosse nemmeno accorto? (...) Perdiana! borbott Maigret, che per un attimo

    fiss lo sguardo nel vuoto, poi si gir verso Joseph Moers. Lei ne sa qualcosa di questioni

  • assicurative? Dipende... rispose con modestia il giovanotto, che portava occhiali a

    pince-nez cos stretti che tutta la faccia sembrava contrarsi. (...)

    [] Una volta chiusa la porta, and diritto verso il giovanotto del Casellario giudiziale. Provava

    qualche rimorso. Cos' successo, ragazzo? Lo vedeva bene, accidenti, che c'era del sangue!

    Del sangue dappertutto! Sulle mani di Moers, sulle spalle, sui rettangoli di vetro e per terra!

    Non una cosa grave, commissario... L'orecchio... vede ... Smise per un istante di

    stringersi il lobo dell'orecchio sinistro e subito ne.

    sprizz il sangue. Moers era pallidissimo. Tuttavia, tentava di sorridere e soprattutto di

    fermare il movimento convulso delle mascelle. La tenda avvolgibile era rimasta abbassata, velando

    il sole e dando una sfumatura arancione all'atmosfera. Non una ferita pericolosa, vero?

    ... Non c' niente che sanguini pi di un orecchio

    ... Calma!... Respiri a fondo ...

    Effettivamente il fiammingo poteva a malapena

    parlare, tanto gli battevano i denti. Non dovrei agitarmi cos. .. ma non ci ho fatto l'abitudine,

    io!. .. Mi ero appena alzato per prendere delle altre lastre ... Si tamponava l'orecchio ferito

  • con il fazzoletto tutto insanguinato, s'appoggiava con l'altra mano al tavolo. Guardi! Ero proprio

    qui... Ho sentito una detonazione ... ho sentito, giuro, lo spostamento d'aria di un proiettile che

    mi passato talmente vicino agli occhi che ho

    creduto mi avesse strappato via gli occhiali. [] Mi sono buttato all'indietro ... E nello stesso momento, insomma ... subito dopo il primo

    colpo, ce n' stato un secondo. Ho pensato di essere morto ... Avevo un rumore fortissimo in

    testa, come se il cervello si fosse messo a bollire ... Sorrise con minore tensione. Vede bene

    che non niente, commissario ... Mi ha portato

    via solo un pezzetto d'orecchio ... Avrei dovuto correre alla finestra, ma non sono riuscito a

    muovermi. Avevo l'impressione che avrebbero sparato ancora. Prima, non sapevo cosa fosse

    ricevere una pallottola ... Fu costretto a sedersi. A cose fatte, per una specie di trauma di

    ritorno, di paura retrospettiva, le gambe gli cedevano. Non si preoccupi di me,

    commissario. Cerchi quello ...

    Improvvisamente la fronte gli s'imperl di gocce di sudore, e Maigret cap che stava per svenire,

    corse alla porta: Padrone!' .. Pensi lei al giovanotto ... Il dottore? Non era in casa ...

  • Ma questo uno dei miei ospiti che infermiere all'ospedale ... (...) la stessa grafia che ha

    trovato sulle altre carte? La stessa. Il mio maestro, il professar Locard, le direbbe molto di

    pi ... Grafia calma, ordinata, che tuttavia ha

    tratti di tensione e di scoramento alla fine delle parole. Un grafologo dichiarerebbe senza

    esitazione che l'uomo che ha scritto queste lettere malato, e lo sa ... Caspita! Ma

    adesso basta, Moers! Lei deve riposare ... (1931 Maigret e una vita in gioco)

    In un angolo un giovanotto dal viso liscio, lungo e magro, con gli occhi miopi protetti da grosse

    lenti, l'osservava con commosso stupore. (...)

    Era Moers, specialista nell'analisi di carte, inchiostri e calligrafie.

    (1947 Ben tornato Maigret) Moers era un giovane alto e magro, col viso

    sempre serio, gli occhi timidi nascosti da spesse lenti.

    MORGUE

    (1954 Maigret e la giovane morta) Maigret cap che alludeva alla Morgue, chiamata

    ora Istituto di medicina legale. (1969 Maigret e il commerciante di vini)

  • Probabilmente in quel momento si stava preparando per recarsi all' Istituto di medicina

    legale (...) che una volta si chiamava obitorio. (1972 Maigret e il signor Charles)

    Anzitutto la "morgue" non esiste pi da molto

    tempo. Adesso si chiama Istituto medico-legale...

    MUTUA DELLA POLIZIA

    (1954 Maigret solo)

    Ho pranzato con il capo, Lucas e Janvier alla Brasserie Dauphine. Poi erano andati tutti e

    quattro all'assemblea della Mutua della polizia, di

    cui Maigret veniva eletto da tre anni vicepresidente, bench lui non ci tenesse molto.

    NEGOZI DI UCCELLI

    (1952 Le due pipe di Maigret)

    La porta d'ingresso dell'edificio del quai de la Mgisserie era incastrata tra due botteghe dove

    vendevano uccelli, e le gabbie occupavano una

    gran parte del marciapiede. (1959 Maigret alle assise)

    Tra i giurati un negoziante di uccelli del quai de la Mgisserie e

  • (1970 Maigret e la vecchia pazza) Nel pomeriggio, Lapointe and in quai de la

    Mgisserie dove in quasi tutti i negozi si vendevano uccelli e altri piccoli animali.

    NOMEN OMEN

    (1954 Maigret e la giovane morta) [Il personaggio Alice Feynerou pescivendola]

    [] [lErboristeria in Rue du Chemin-Vert] (1969 Maigret e il commerciante di vini) [Jean-Luc Caucasson editore libri d'arte con

    sede in Rue Saint-Andr-des-Arts]

    NOVENE ALCOOLICHE

    (1930 Maigret e il viaggiatore di terza classe)

    Non si tratta di quello che pensa... Per lui, era il vino!... E per di pi non continuamente... Erano

    crisi, delle novene, come dicevamo mia moglie e io... Per tre settimane stava tranquillo... Poi, per

    qualche giorno, beveva tanto da doversi gettare

    sul letto ubriaco fradicio... (1932 Maigret al Liberty Bar)

    Tornava spesso a casa ubriaco? Ogni volta, o quasi, che se ne andava di casa... Chiamavamo

  • le sue fughe, novene... (1933 Maigret e la chiusa n. 1)

    Sa che Gassin sempre ubriaco? Davvero sta facendo una novena! (...)

    (1950 Un Natale di Maigret)

    Quando l'ha visto l'ultima volta? Almeno un mese fa. Pi anzi. Dalle parti della Toussaint.

    Finiva una novena. Come ha detto?... (...) Beve. Beveva anche prima, ma non in modo

    eccessivo, non tanto da far delle sciocchezze... (...)

    NUMERI STANZE HOTEL

    (1929 Maigret e il Lettone) In fine arriv in rue du Roi de Sicile, irregolare,

    costeggiata da vicoli, stradette, cortili brulicanti, met quartiere ebreo, met colonia polacca, e

    dopo duecento metri spar nel corridoio di un albergo. Alcune lettere in maiolica

    annunciavano: Au Roi de Sicile. (...) Una scala. Al mezzanino una specie di gabbia a vetri in cui

    una famiglia ebrea mangiava. Il commissario

    buss e, invece di aprirgli la porta, un uomo sollev il vetro di uno sportello. Ne sfugg un

    odore di rancido. L'ebreo aveva una papalina nera in testa. La moglie, una donna grassa, non

  • smise di mangiare. Che c'? Polizia! Il nome dell'inquilino che entrato? (...) Che stanza?

    32... (1930 Maigret si commuove )

    La signora che appena entrata?... Camera

    numero 9... (...) (1938 La stella del Nord [in Due giorni per

    Maigret]) Si apr una porta, quella del 32, e un uomo

    vestito in fretta, senza colletto n cravatta e coi piedi nudi nelle pantofole domand: Il

    commissario di polizia? (1948 La prima inchiesta di Maigret [1913])

    Il conte in camera? chiese al portiere. (...)

    Vuole dirmi il numero della camera? (...) Trentadue...

    (1949 L'amica della signora Maigret) Da rue Bergre ti precipiterai in rue Douai,

    all'Hotel du Massif Central, dove Alfonsi occupa la stanza numero 33.

    (1957 Maigret viaggia) (...) Hotel George V... Appartamento 332 (...)

    1959 Maigret alle assise La donna occupa la

    camera 32 (1964 Maigret sotto inchiesta)

    Alle nove, arrivato nel suo ufficio, cominci col telefonare all'Hotel de Savoie dove gli risposero

  • che la cliente della stanza 32 se ne era andata dicendo che

    (1965 La pazienza di Maigret) Maigret non venne accolto da una cameriera, ma

    da un uomo (...) La camera 42? Mi segua.

    (1970 Maigret e la vecchia pazza) La targhetta di finto marmo sulla porta

    dell'albergo portava inciso: "Camere ammobiliate in affitto a giornata, a settimana, a mese. Tutte

    le comodit". (...) Che piano? Il secondo. La camera 23 (...)

    (1971 Maigret e l'informatore) Maigret riemp la scheda: Camera 233.

    NUOVE LEVE

    (1940 Un'ombra su Maigret) Verduret, uno dei nuovi, un simpatico ragazzo,

    terribilmente impressionato di fronte al capo, al punto che, palando con lui, balbettava.

    (1942 La ragazza di Maigret) Regna al Quai des Orfvres una febbre che lui

    conosce bene, in tutti gli angoli avvengono

    interrogatori, perfino nel suo ufficio, dove Rondonnet, uno nuovo, si seduto sulla poltrona

    stessa di Maigret, fumando una pipa che assomiglia alla sua. Ha spinto il mimetismo fino

  • a farsi portare su delle birre dalla Brasserie Dauphine. Sulla sedia sta uno dei camerieri del

    Plican. (1951 Maigret e i gangster)

    Era un agente delle nuove leve, pi

    rassomigliante a un campione olimpionico che alle guardie panciute e baffute che si vedevano

    un tempo all'angolo delle vie. (1954 Maigret e la giovane morta)

    ... e guarderai bene il cadavere. Il giovane Lapointe, da due anni soltanto in servizio, fece

    una smorfia. (...) Bravo Lapointe che, dopo due anni di polizia giudiziaria era ancora capace di

    arrossire.

    (1962 Maigret e il cliente del sabato) Pirouet si trovava lass sotto i tetti del Palazzo di

    Giustizia nel laboratorio della Polizia Scientifica. Era un acquisto assai recente del servizio, uno

    strano uomo, grasso e gioviale, che era stato guardato con una certa diffidenza quando era

    entrato come aiuto-chimico, perch aveva una certa aria da commesso viaggiatore. Ed era per

    ironia che gli altri avevano l'abitudine di

    chiamarlo M. Pirouet, sottolineando il Monsieur. Invece si era rivelato un collaboratore di

    prim'ordine, uno che faceva un po' di tutto, era pieno di idee e con le sue mani aveva gi

  • costruito diversi e ingegnosi apparecchi; inoltre avevano scoperto che si trattava di un grafologo

    straordinario.

    NUOVO CORSO

    (1961 Maigret e il ladro pigro)

    La Procura, il ministero degli Interni, tutti quei nuovi legiferatori usciti dalle universit che

    s'eran messi in testa di organizzare il mondo secondo le loro ideuzze. Per loro, la polizia era

    un ingranaggio inferiore e un po' vergognoso della Giustizia con la maiuscola. Bisognava

    diffidarne, sorvegliarla a vista, lasciarle solo

    funzioni subalterne. (...) L'inchiesta la conduceva il giudice dal suo ufficio, il procuratore dal suo

    gabinetto prestigioso. E loro davano gli ordini. (...) Non lo mettevano ancora in disparte.

    Portavano pazienza sapendo che gli mancavano solo due anni alla pensione.

    ODORE DI LETTO

    (1931 Maigret in Olanda) I suoi occhi erano pieni di sonno, i suoi capelli in

    disordine. Emanava dalla sua persona un odore di letto tiepido.

  • (1941 Maigret e l'affare Picpus) Accosta l'orecchio alla porta. Sente qualcosa

    come un sospiro, poi il rumore di un corpo che deve essere caldo e che si volta pesantemente

    nel letto. Bussa di nuovo. (...) Infine attraverso

    la porta socchiusa appare una ragazzotta in camicia, con gli occhi spaventati, i lineamenti

    ancora gonfi di sonno. Che cosa vuole? Il tutto odora di donna, di letto umido, un vago sentore

    di cipria e di acqua e sapone. (1950 Maigret al night-club)

    Rivedeva i suoi occhi inquieti, ricordava l'occhiata che quasi involontariamente aveva

    posato sul suo seno e ricordava soprattutto

    quell'odore di femmina, quasi di letto, che emanava da lei.

    (1952 La rivoltella di Maigret) Quando la ragazza aveva aperto la porta, il

    commissario aveva sentito un odore di letto da sotto le ascelle di lei.

    (1957 Gli scrupoli di Maigret) Jenny (...) Aveva grandi occhi scuri e dolci,

    timorosi, che ricordavano quelli degli animali

    della foresta, dei caprioli, per esempio, ed emanava da lei un caldo odore di letto.

    (1957 Maigret viaggia) L'infermiera dai capelli grigi, dalla faccia grigia,

  • con un corpo che odorava ancora di letto sotto il camice bianco,

    ODORI VARI

    (1929 Maigret e il Lettone) Fcamp! Un odore compatto di merluzzo e di

    aringa. [] Raggiunse il ghetto di Parigi, il cui nucleo costituito da rue des Rosiers, pass vicino a delle

    botteghe con iscrizioni in "yiddish", alle macellerie "caschr", alle vetrine che

    esponevano pane azzimo. (...) In fine arriv in

    rue du Roi de Sicile, irregolare, costeggiata da vicoli, stradette, cortili brulicanti, met quartiere

    ebreo, met colonia polacca, e dopo duecento metri spar nel corridoio di un albergo. Alcune

    lettere in maiolica annunciavano: Au Roi de Sicile. (...) Una scala. Al mezzanino una specie di

    gabbia a vetri in cui una famiglia ebrea mangiava. Il commissario buss e, invece di

    aprirgli la porta, un uomo sollev il vetro di uno

    sportello. Ne sfugg un odore di rancido. L'ebreo aveva una papalina nera in testa. La moglie, una

    donna grassa, non smise di mangiare. []

  • Ogni razza ha il proprio odore, detestato dalle altre razze. Il commissario Maigret aveva aperto

    la finestra, fumava senza tregua, ma un tanfo sordo continuava a dargli fastidio. Era l'Htel du

    Roi de Sicile a esserne impregnato? Oppure la

    strada? Si sentivano gi delle zaffate di quell'odore quando il gestore con la papalina

    nera schiudeva l'usciolo. L'odore si accresceva man mano che si salivano le scale. Nella camera

    di Anna Gorskine il tanfo era insopportabile. vero che del cibo giaceva disordinatamente un

    po' dappertutto. Le salsicce, di un rosa volgare, erano molli, ripiene d'aglio. C'erano su un piatto

    dei pesci fritti che nuotavano in una salsa

    piccante. Mozziconi di sigarette russe. T in fondo a una mezza dozzina di tazze. E le

    lenzuola, la biancheria, che sembravano ancora umide del calore umano, avevano l'odore acre di

    una camera da letto mai aerata. (1930 Maigret e il castellano)

    Di fronte al municipio, parecchi avventori erano seduti ai tavolini davanti a un caff e dall'ombra

    dei tendoni a strisce rosse e gialle si sprigionava

    come un sentore di birra fresca, di cubetti di ghiaccio tintinnanti dentro profumati aperitivi, di

    giornali appena arrivati da Parigi. (1930 Maigret e il viaggiatore di terza classe)

  • Allora il commissario si rivolse alla gendarmeria [di Liegi] e pass quasi un'ora in un ufficio che

    odorava di cuoio e sudore di cavallo. (1930 Maigret si commuove )

    Maigret (...) Era entrato al "Caf de la Marine"

    che era la sola costruzione del luogo, oltre la casa del guardiano. A sinistra, la sala, povera,

    con i tavoli coperti di tela cerata scura, le pareti tinte per met di marrone, per met di un giallo

    sporco. Ma vi regnava un odore caratteristico che bastava a sottolineare la differenza tra quel

    locale e un caff di campagna. Sapeva di scuderia, di finimenti, di catrame di drogheria e

    di petrolio.

    (1931 Maigret al "Convegno dei Terranova") (...) scaricando il merluzzo che passava di mano

    in mano (...) Nell' osteria penetrava un odore rancido, nauseante, che non si attenuava

    nemmeno allontanandosi, reso pi denso ancora dal caldo.

    [] Cammin lungo il ponte con aria indifferente,

    scorse della luce al boccaporto del castello di

    prua. Si chin e ricevette sul viso un'aria calda, un odore che richiamava la camerata, il

    refettorio, e la pescheria tutti insieme. (1931 Maigret e il cane giallo)

  • Quando si fu abituato all'oscurit, credette di vedere una massa opaca, tozza, simile a un

    enorme animale in agguato. Riconobbe l'odore della pipa.

    [] Un odore di agnello veniva dalla cucina. La cameriera dal grembiule bianco lo accompagn

    alla porta. (1931 Maigret in Olanda)

    Un carro da birraio s'era fermato davanti alla porta e durante tutta la conversazione che segu,

    due colossi non cessarono di rotolare barili sull'impiantito, sorvegliati dalla signora Van

    Hasselt in vestaglia. Mai l'odore di ginepro e di

    birra era stato cos forte. E mai Maigret aveva tanto sentito l'Olanda.

    (1932 Maigret al Liberty Bar) La vecchia, nonostante il trucco era orribile a

    vedersi. La figlia, con le forme piene, forse un po' troppo abbondanti, modellate dall'abito di

    seta scura, incarnava il tipo della falsa donna fatale. E l'odore! L'odore di muschio che

    emanavano e che unendosi a quello gi esistente

    nella stanza, saturava l'aria! (...) Ci scuser per il disordine! Altroch! D'altronde non si poteva

    neanche parlare di disordine: era qualcosa di sordido, che ricordava la tana in cui le bestie

  • vivono nel loro tanfo, fra i resti del cibo e degli escrementi, pur conservando le pretese di una

    casa borghese con le sue orgogliose ampollosit. (1932 Maigret e il caso Saint-Fiacre)

    Maigret dorm un sonno agitato e voluttuoso al

    tempo stesso, come si pu dormire solo in una camera fredda di campagna che sa di stalla, di

    mele ruggini e di fieno. (1932 Maigret nella casa dei Fiamminghi)

    C'era, sui vetri della porta, la pubblicit i certi prodotti per pulire l'ottone. Squill un

    campanello. Fin dalla soglia, si era avvolti dal calore, da un'atmosfera indefinibile, quieta,

    sciropposa, nella quale prevalevano gli odori. Ma

    quali? Una punta di cannella, una nota pi forte di caff macinato: anche un odore di petrolio,

    ma con un sottofondo di ginepro. (1941 Maigret e l'affare Picpus)

    agosto. Parigi odora di asfalto. (1942 La ragazza di Maigret )

    Per un attimo Maigret li invidia; pensa a sua moglie, che in quello stesso momento riceve sua

    sorella e suo cognato nell'appartamento del

    Boulevard Richard-Lenoir, pensa ai funghi che stanno cuocendo e spargono un buon odore

    d'aglio e di bosco umido. Adora i funghi... (1945 La collera di Maigret)

  • In casa faceva fresco, aleggiava un buon odore di cera, di fieno tagliato, di frutta che stava

    maturando, e di buona cucina. L'odore dell'infanzia, della casa dei genitori che Maigret

    aveva ritrovato dopo cinquant'anni.

    [] Dovette cercare per un po' nelle strade intorno

    all'officina del gas e fin per scorgere un alberghetto col pianterreno dipinto in scuro.

    Devo aspettarla? domand l'autista. S, penso che sia meglio. (...) Maigret entr nella

    sala da pranzo dove alcuni operai, quasi tutti stranieri, mangiavano su tavolini di marmo. Uno

    spesso odore di rag e di vino rosso pesante

    prendeva alla gola. (...) Sulla scala si sta meglio e si sentono meno gli odori. Qui c' una

    puzza di carne andata a male, non le pare? Come un odore di bende sporche.

    (1946 Maigret a New York) Annusava. Aspirava l'aria in cui si sentivano

    effluvi di nafta e di mediocrit. [] In inverno, il vecchio Angelino passava le sue

    giornate su quella sedia di vimini, accanto alla vetrina di cui pareva facesse parte, fumando dal

    mattino alla sera quei sigari italiani un po' storti, di tabacco nero, che emanavano un odore forte.

  • (1946 Un certo signor Berquin [in La vecchia signora di Bayeux])

    L'ambiente, mal rischiarato da lampadine troppo deboli, era impregnato di un odore misto di

    osteria e di stalla.

    (1947 Ben tornato Maigret) Proprio in quel momento, passavano davanti alle

    "Cantine del Beaujolais". Si vedeva, ancora immersa nell'ombra, la sala, dalla quale usciva

    un forte sentore di vinaccia. [] Aveva conservato l'abitudine, quando era ammalato, di sprofondarsi nella lettura di un

    romanzo di Dumas padre. Ne possedeva l'opera

    completa, in edizione popolare, e le vecchie pagine ingiallite e adorne di illustrazioni, dalle

    quali si sprigionava il caratteristico odore di libri vecchi, gli ricordavano tutte le piccole malattie

    della sua vita. [] Man mano che il crepuscolo si avvicinava, le vie si animavano sempre pi e la gente oziava sui

    marciapiedi e per le strade dalle case basse e

    scure. Gli abitanti di quel quartiere, quando incominciava la buona stagione, trascorrevano la

    loro giornata nelle strade. Le porte delle botteghe e le finestre delle case erano aperte e

  • da esse si spandeva nelle vie un acre odore di sporcizia e di miseria, che prendeva alla gola.

    [] Dal suo ufficio Maigret seguiva i loro movimenti.

    Per la seconda volta il cameriere della Birreria

    Dauphine port il vassoio carico di panini e di birra. L'ufficio era ingombro di bicchieri vuoti e di

    panini lasciati a mezzo. L'odore del tabacco prendeva alla gola.

    (1947 Le vacanze di Maigret) Se Mansuy non aveva l'aria di un vero

    commissario, il commissariato era ancor meno un vero commissariato. Gli uffici si trovavano in

    una casa privata, in una piccola piazza. (...)

    Tuttavia, c'era l un odore che Maigret fiut con piacere, quasi con un senso di sollievo, un buon

    odore pesante, cos denso da potersi tagliare col coltello, fatto di cuoio di cinturoni, di lana di

    uniformi, di scartoffie amministrative, di pipe spente e infine di poveri diavoli che avevano

    lucidato col loro sedere le due panche di legno della sala d'aspetto.

    [] Una porta a sinistra si apriva sulla bottega tutta di marmo, da cui veniva un dolce odore di pesce.

    [] Bevve un aperitivo, invece del solito vino bianco.

  • Poi, siccome Mansuy insisteva per offrire a sua volta, ne bevve un secondo. Questi andavano a

    raggiungere tutti i bicchieri di vino bianco della giornata. C'era della nebbia attorno a lui e

    l'odore di alcool era cos forte che si diffondeva a

    parecchi metri sul marciapiedi. [] La chiamano al telefono... Si era coricato senza pigiama e ora lo cercava dappertutto. Il

    guanciale era umido di un sudore aspro che odorava di alcool,

    (1948 La prima inchiesta di Maigret [1913]) Il cielo si and coprendo di nuvole leggere,

    soffici, di un bel grigio pallido e poco dopo la

    pioggia cadde a rovesci penetrando fin sotto il soprabito di Maigret che si sentiva addosso un

    odore di bestia bagnata. (1949 Il mio amico Maigret)

    Quell'odore, se ne era occupato fin dal principio quando ancora credeva di addormentarsi subito

    ... In realt, ce n'erano parecchi di odori. Pi marcato era quello della casa, che si sentiva

    appena oltrepassata la soglia del caff. Fin dal

    mattino aveva provato ad analizzarlo, perch era un odore che non aveva mai sentito. Lo colpiva

    ogni volta che entrava, e ogni volta dilatava le narici. C'era un fondo di vino, beninteso, con una

  • punta d'anice, e degli odori di cucina meridionale a base d'aglio e di peperoncino, d'olio e di

    zafferano, e questo era insolito per lui ... Ma perch occuparsi di problemi del genere? Voleva

    dormire. Era inutile cercare di ricordarsi tutti i

    ristoranti marsigliesi o provenzali dove gli era capitato di andare a pranzo, a Parigi o altrove.

    L'odore non era lo stesso. E va bene. Non aveva che da dormirci sopra. Aveva bevuto abbastanza

    da precipitare in un sonno di piombo. (...) In linea di massima, l'odore che veniva dal basso

    poteva essere paragonato all'odore di quel piccolo bar a Cannes, gestito da un donnone,

    dove qualche tempo prima aveva svolto

    un'inchiesta e trascorso parecchie ore sonnolente. Ma l'odore che c'era nella stanza non

    assomigliava a niente. Che cosa c'era dentro il materasso? Forse, come in Bretagna, li

    imbottivano di alghe che esalano il profumo iodato del mare? Altra gente doveva aver

    dormito su quel letto prima di lui, e credeva, a momenti, di riconoscere l'odore di quell'olio con

    cui le donne si ungono prima di andare a

    prendere i bagni di sole. (1949 L'amica della signora Maigret)

    Sulla sinistra Maigret riconobbe la trattoria a prezzo fisso dove aveva mangiato il taxista e, di

  • fronte, L'Hotel Beausjour, di cui non si vedeva che l'angusta entrata tra due botteghe, una

    salumeria e una drogheria. CAMERE AL MESE, ALLA SETTIMANA E PER LA GIORNATA. ACQUA

    CORRENTE. RISCALDAMENTO CENTRALE.

    PREZZI MODICI. (...) C' nessuno? chiam Maigret. L'odore gli ricord il periodo in cui, pi o

    meno all'et di Lapointe, lavorava nella squadra addetta al controllo delle camere in affitto e

    passava le giornate andando di pensione in pensione. Era un odore che sapeva di bucato e di

    sudore al tempo stesso, di letti sfatti, di secchi sporchi e di cibo riscaldato sui fornelli ad alcool.

    [] Janvier era al bar del Grand Turenne e (...) Stava parlando fittamente col calzolaio e due

    imbianchini con una tuta bianca; da lontano si riconosceva il colore latteo dei pernod. (...)

    Maigret usc con l'aroma del pernod nelle narici e il taxi lo deposit al Quai, dove trov Lucas

    intento a mangiarsi dei sandwich. C'erano due boccali di birra sulla scrivania e il commissario ne

    prese tranquillamente uno.

    (1949 Maigret dal giudice) Faceva molto caldo, malgrado l'apparecchio

    refrigerante. Ezechiele i era alzato per chiudere le tapparelle che frantumavano il sole in strisce

  • sottili. Maigret, seduto davanti alla negra col bimbo, sempre accompagnata da un'intera trib,

    respirava il loro odore. (1949 Maigret e la casa del giudice)

    Sospinse, poco dopo, la porta del suo ufficio

    dalle pareti ricoperte di ordinanze governative e arricci subito il naso per via della brillantina

    dell'ispettore Mjat, un odore scipito che dieci pipe non riuscivano a sommergere.

    [] Era stato Maigret a scegliere il municipio, in

    quanto la gendarmeria era realmente troppo buia, puzzava di cuoio rancido, di minestra di

    cavoli, di marmocchi mal lavati.

    (1950 Maigret al night-club) Erano settimane che si mostrava parco

    accontentandosi di un bicchiere di vino durante i pasti (...) Gli mancavano all'improvviso l'odore

    del bistrot di Place Dauphine, il gusto di anice degli aperitivi,

    (1951 Maigret e la spilungona) Si sarebbe detto che Boissier, che se ne stava

    buono buono sulla sua poltrona, stesse ancora

    gustando l'aroma d'anice del pernod rimastogli tra i baffi.

    (1953 Maigret ha paura) Un gallo cantava, non lontano, e si udiva

  • scorrere l'acqua della Vende. Quando una vecchia in cappello viola gli pass accanto,

    avrebbe giurato che i suoi vestiti sprigionavano odore d'incenso. Era proprio domenica.

    (1953 Maigret ha un dubbio)

    Trasse di tasca un fazzoletto di colore incerto, si asciug la fronte. Il fazzoletto doveva avere

    ancora odore di treno, come il suo sudore. [] L'odore di vino era cos forte nell'albergo di Louis, che uno si sarebbe potuto ubriacare al

    solo respirarlo. (1955 La trappola di Maigret)

    Un velo grigio s'era diffuso sulla citt, un vapore

    appiccicaticcio scendeva a poco a poco nelle strade, carico di polvere e d'odore di benzina che

    prendeva alla gola. (1955 Maigret e il corpo senza testa)

    A circa trecento metri trovarono un bar buio, col pavimento di mattonelle rosso scuro come nelle

    case di Marsiglia, e al quale si accedeva scendendo due gradini di pietra. (...) C'

    nessuno? chiam Maigret. Si udiva il tic tac

    affrettato di un orologio a pendolo. L'aria odorava di grappa, di vino bianco e di caff.

    (1957 Gli scrupoli di Maigret) Maigret cominciava a prendere coscienza della

  • nuova giornata solo quando gli arrivava l'odore del caff.

    (1958 Maigret e i testimoni reticenti) Aveva percorso appena cinquanta metri quando

    qualcuno gli fece segno dalla porta di un piccolo

    bar: "Aux Copains du Quai". Era Janvier. All'interno non c'era nessuno, tranne la padrona,

    una grossa donna spettinata che sorvegliava da lontano, attraverso la porta della cucina, un

    tegame che fumava sul fornello spandendo un forte odore di cipolle.

    [] In fondo - e sua moglie doveva sospettarlo da

    molto tempo - se Maigret, quando era preso da

    un'inchiesta tornava di rado a casa per mangiare, non era tanto per guadagnare tempo

    quanto per rimanere chiuso in se stesso, come chi dorme, al mattino si rigira nel letto, avvolto

    nelle coperte, per impregnarsi meglio del proprio odore. Era l'intimit degli altri, insomma, che

    Maigret annusava e adesso, per esempio, per strada, con le mani nelle tasche del soprabito e

    la pioggia che gli bagnava il viso, rimaneva

    immerso nell'atmosfera stupefacente del quai de la Gare.

    (1962 Maigret e il cliente del sabato) E vi trov un bel caldo, un odore familiare di vino

  • e di cucina. Le tavole, sette otto al massimo, erano coperte di tovaglie di carta e una piccola

    lavagna annunciava che c'era da mangiare del cotechino e pur di patate. Due muratori stavano

    mangiando in fondo al locale.

    [] C'era uno sformato alla Lorenese, per cena:

    Maigret lo indovin dall'odore che veniva dalla cucina.

    (1964 Maigret sotto inchiesta) E, salendo, cercava di definire l'odore che

    regnava nella casa, un odore che conosceva, che non era privo di fascino, che risaliva ai tempi

    lontani della sua infanzia: l'odore delle case

    vecchie, del legno umido, insieme a un tanfo di terriccio.

    (1966 Maigret e il ladro) Con la forza dell'abitudine, i suoi passi lo

    portarono alla brasserie Dauphine; salut distrattamente il padrone, e, fiutando quel caldo

    profumo di ristorante, si diresse al suo solito posto d'angolo.

    [] Rincasavano a braccetto, secondo una vecchia abitudine, e l'aria era ancora tiepida. Perfino

    l'odore di benzina, quella sera, non era sgradevole. Faceva parte della primavera che si

  • annunciava come l'odore di bitume fuso faceva parte dell'estate.

    (1969 Maigret e il capellone imprudente) (...) Maigret si diresse verso la luce che si

    scorgeva a cinquanta metri (...) Era un bar

    all'antica, col pavimento coperto di segatura e un forte odore di vino e di alcool.

    [] Appena arrivato sent un profumo di sgombri ai

    ferri. La signora Maigret li cucinava col vino bianco, a fuoco basso, con molta senape.

    (1971 Maigret e l'uomo solo [1965]) C'era un odore di polvere e di putredine, per di

    pi vi si aggiungeva il tanfo delle Halles.

    OMBRELLO VANDEANO

    (1949 Maigret e la casa del giudice)

    Una vecchietta in cuffia, dalla faccia raggrinzita, era seduta su una seggiola e teneva davanti a s

    un immenso ombrello vandeano che sgocciolava, come se un cane avesse fatto la pip.

    OROLOGIO A PENDOLO

    (1939 Maigret e il sergente maggiore) [fermo da vent'anni su mezzogiorno]

  • Non era sgradevole: ben sistemato davanti al suo tavolo, con la stufa che ronzava alle sue

    spalle, a sinistra la finestra che la nebbia del mattino copriva di uno strato spesso, davanti a

    s il camino Louis-Philippe, in marmo nero, le

    lancette dell'orologio a pendolo ferme da vent'anni su mezzogiorno; al muro in una

    cornice nero e oro, una fotografia in gruppo di signori in redingote e cilindro, con baffi

    inverosimili e barbe puntute: l'associazione dei segretari di commissariato, al tempo in cui

    Maigret era ben giovane! Quattro pipe sistemate in ordine di grandezza sul tavolo.

    (1951 Maigret e i gangster)

    [nessun commento] Sul caminetto l'orologio di marmo nero segnava

    le undici. (1952 La rivoltella di Maigret)

    [nessun commento] Quando, in futuro, Maigret avrebbe ripensato a

    quell'inchiesta, l'avrebbe paragonata a una di quelle malattie che non si manifestano

    chiaramente, ma cominciano con dei malesseri

    vaghi, dei doloretti, dei sintomi troppo lievi perch vi si presti attenzione. Non vi furono, da

    principio, n reclami alla polizia giudiziaria, n chiamate alla Volante, n denunce anonime; ma,

  • risalendo il pi lontano possibile, ci fu soltanto una banale telefonata della signora Maigret. La

    pendola di marmo nero, sul caminetto, segnava mezzogiorno meno venti, il commissario

    rivedeva nettamente l'angolo delle lancette sul

    quadrante. (1953 Maigret ha paura)

    [indietro 12'] Maigret, che non faceva niente per aiutare i due

    uomini, and a mettersi davanti al magro fuoco di legna del camino, sormontato dallo stesso

    orologio in marmo nero che si trovava anche nel suo ufficio al Quai des Orfvres.

    L'amministrazione doveva averli ordinati a

    centinaia, se non a migliaia. Tardavano tutti dodici minuti, come quello di Maigret?

    (1954 Maigret e la giovane morta) [nessun commento]

    L'orologio di marmo segnava le tre e qualche minuto

    [] [nessun commento]

    L'orologio sul camino, lo stesso orologio nero che

    c'era nell'ufficio di Maigret e in quelli di tutti i commissari, segnava mezzogiorno meno qualche

    minuto. (1957 Gli scrupoli di Maigret)

  • [avanti 10'] Nel momento in cui il telefono squill, Maigret

    guard l'ora all'orologio di marmo nero del caminetto, che andava sempre avanti di dieci

    minuti.

    (1962 Maigret e il cliente del sabato) [indietro pi di 12']

    Anzitutto il pendolo di marmo nero, dagli ornamenti di bronzo, sul quale il suo sguardo si

    era posato nel momento in cui segnava le sei e diciotto minuti, il che voleva dire che erano

    passate le sei e mezzo. In dieci altri uffici della Polizia Giudiziaria, nell'ufficio del direttore, come

    in quello degli altri funzionari, c'erano dei pendoli

    identici che da tempo immemorabile andavano indietro.

    OSTI ALVERNIESI

    (1951 Maigret e la spilungona)

    Invece di andare direttamente in ufficio, Maigret volle passare dalle parti del quai de Jemmapes.

    Riconobbe il bistrot verniciato di verde, vicino

    alla chiusa Saint.Martin, con la scritta "Tavola calda" e si appoggi al banco. Un bicchiere di

    bianco. Poi fece la domanda. L'oste - che era dell'alvernia - non ebbe incertezze.

  • (1951 Maigret e l'affittacamere) (...) Io per preferisco andare in quella piccola

    trattoria a due passi da qui. Vi andarono insieme. La tenda era tesa al di sopra di due

    tavolini sulla terrazza; all'interno, un muratore

    stava bevendo del vino bianco. Il padrone era un alverniese con dei folti mustacchi e i capelli

    attaccati bassi sulla fronte. (1965 La pazienza di Maigret)

    Quel mattino, uscendo di casa, Maigret non si aspettava di doversi ritrovare in rue des Acacias,

    dove, una settimana prima, aveva passato ore tanto piene d'ansia. Ancora meno, si sarebbe

    aspettato di sedere a tavola, verso l'una, insieme

    al giudice Ancelin, nel bistrot "Chez l'Auvergnat". Questo locale, situato davanti alla casa di

    Palmari, era un bar vecchio stile col suo banco tradizionale, le bottiglie di aperitivi che nessuno,

    tranne gli anziani, beveva pi, e il proprietario in grembiule blu, le maniche della camicia

    rimboccate e il viso ornato di baffi neri. Salami, polpette, formaggi a forma di zucca, prosciutti

    dalla cotenna grigia, come se fossero stati

    conservati sotto la cenere, pendevano dal soffitto, ed erano messe in mostra grosse forme

    piatte di pane, arrivate direttamente dal Massif Centrar. Oltre la porta a vetri della cucina, la

  • padrona, magra come un chiodo, era affaccendata ai fornelli. Volete pranzare? Un

    tavolo per due? Non c'erano tovaglie; sopra la tela cerata dei tavoli avevano steso della carta a

    quadrettini, che serviva al padrone per fare i

    conti. Su una lavagna, era scritto col gesso il men: "Salsicce del Morvan" "Roll di vitello con

    lenticchie" "Formaggio" "Pizza rustica".

    OSTI DSIR

    (1940 Un'ombra su Maigret) In una viuzza, Maigret aveva spinto l'uscio di un

    ristorante modestissimo, dal banco di zinco, i

    tavoli di marmo e il pavimento coperto di segatura. Un pezzo d'uomo rubicondo,

    bitorzoluto, in grembiule di tela blu, venne a stringere la mano al commissario. Era un pezzo

    che non la si vedeva!... Devo dirlo alla padrona... Mlanie!... che cos'hai di buono per il signor

    Maigret?... E Mlanie, col ventre in avanti, spuntava fuori dalla cucina asciugandosi le mani.

    Se solo mi avesse telefonato... Insomma!?...

    C' il "coq au vin" e stamattina mi hanno portato dei funghi piuttosto belli... Al suo amico

    piacciono i funghi? C'erano soltanto alcuni clienti fissi. I vetri erano appannati e non si

  • riusciva a vedere fuori. Sempre lo stesso "beaujolais", signor Maigret? (...) Ci dia

    ancora un po' di questo pollo, padrone... Come se fino a quel momento non avesse mangiato.

    Gli tornava l'appetito. Bevve un bicchiere colmo

    di "beaujolais" e si asciug col dorso della mano. I suoi occhi brillavano. Hanno ritrovato

    Grard! sospir infine. Poveraccio!... (...) Potevano ora centellinare in pace il caff di

    Mlanie e il vecchio armagnac di Dsir, che, nativo di Gers, aveva conservato molti amici tra i

    vignaioli. (...) Avevano caldo. L'armagnac profumava l'aria e i palati.

    (1947 Ben tornato Maigret)

    Il "Cadran" era un locale accogliente, di quelli che piacevano a Maigret, ancora vecchio stile,

    (...) Si respirava odore di birra e di crauti. (...) Infatti l'ex proprietario del "Cadran" si chiamava

    Loiseau, Dsir Loiseau. (1964 Maigret sotto inchiesta)

    (...) Rivedo nettamente le parole dipinte sopra la vetrina: "Chez Dsir!". Un bistr all'antica, col

    banco di stagno. (...)

    (1969 Maigret e il commerciante di vini) Suo padre, il vecchio Dsir. Ha settantadue

    anni, ma gestisce ancora la sua osteria del quai de la Tournelle. Si chiama Au Petit Sancerre.

  • (...) Arrivarono giusto nel momento in cui un uomo dai capelli grigi, con un grembiule di

    grossa tela blu intorno ai fianchi, stava abbassando la saracinesca. Dalla porta socchiusa

    si vedevano le sedie sui tavoli, la segatura sul

    pavimento, alcuni bicchieri sporchi sul banco di zinco. (...) Una grossa stufa, in un angolo del

    locale, emanava un piacevole calore. (...) Il vecchio pass dall'altra parte del banco e, senza

    parlare, si riemp un bicchierino di grappa che tracann d'un sorso. Ne volete? chiese.

    Maigret fece segno di si. Lapointe, che detestava la grappa, rifiut.

    PAESI & CITT

    Aigny Aiguillon

    Aix-en-Provence Alfortville

    Amiens Amiens

    Angouleme

    Anserval Antibes

    Apremont Arcachon

  • Arpajon Arpajou

    Aubervilliers Aubrais

    Auteuil

    Autun Avignone

    Avrainville Bandol

    Bayeux Belleville

    Benet Bergerac

    Beuzek-Conq

    Bziers Biarritz

    Bisseuil Bordeaux

    Bougival Boulogne

    Bourges Bourgival

    Bourg-la-Reine

    Brema Brest

    Brouges Caen

  • Calais Cannes

    Cap d'Antibes Cap d'Antibes

    Cap Ferrat

    Cap Ferrat Carcassonne

    Chalon Chantilly

    Charenton Chartres

    Chateaudun Chateauneuf-sur-Loire

    Chateauroux

    Chelles Cherbourg

    Choisy-le-Roi Citanguette

    Clermond-Ferrand Clermont-Ferrand

    Colmar Compigne

    Concarneau

    Cond Conflans

    Corbeil Corbeille

  • Coudray Courbevoi

    Courbevoie Courcelles

    Crguy

    Deauville Delfzijl

    Dieppe Digione

    Dinard Dizzy

    Dunkerque Elbeuf

    Enghien

    Epernay Epinal

    Etampes Etretat

    Evian Evreux

    Falaise Fcamp

    Fontainebleau

    Fontenay Fontenay-aux-Roses

    Fontenay-le-Comte Fontenay-le-Comte in Vende

  • Fontenay-sous-Bois Fourras

    Fresnes Frontevrault

    Gers

    Gien Giens

    Givet Goderville

    Gournay Grenelle

    Grenoble Honfleur

    Isly-les-Moulineaux

    Issy-les-Moulineaux Ivry

    Jeumont Joinville

    Jouy-en-Josas Juan-les-Pins

    Juvigny Juvisy

    La Baule

    La Boule La Braut

    La Chausse La Fert-Alais

  • La Fert-sous-Jouarre La Pecq

    La Rochelle La Roche-sur-Yon

    Lagny

    Le Havre Le Mans

    Lebourne Les Loges

    Les Sables d'Olonnes Levallois

    Liegi Lilla

    Lille

    Limoges Lione

    Lion-sur-Mer Lisieux

    Longchamp Longchamps

    Luon Luzancy

    Maon

    Maisons-Laffitte Malabry

    Mantes Mantes-la-Jolie

  • Marans Mareuil-sur-Ay

    Marillac Marsiglia

    Marsilly

    Matignon Mauberge

    Meaux Mchin

    Melun Mentone

    Mercy-le-Haut Mesnil-le-Mont

    Meulan

    Meung-sur-Loire Moissac

    Montargis Montlimar

    Montlhry Montluon

    Montmorency Montpellier

    Morsang

    Morsang-sur-Seine Moucher

    Mouffetard Moulins

  • Mugins Mulhouse

    Nancy Nantes

    Neuilly

    Nevers Niort

    Nizza Nogent-sur-Marne

    Omey Orange

    Orgeval Orlans

    Orsenne

    Ouistreham Paris

    Passy Perpignan

    Petit-Clamart Pogny

    Poissy Poitiers

    Pomponne

    Pont-du-Gran Pontfarcy

    Port-en-Bessin Pouilly

  • Pouilly-sur-Loire Puteaux

    Quimper Rambuillet

    Reims

    Rennes Roubaix

    Rouen Rubaix

    Rungis Sable-d'Olonne

    Sables Blancs Sables d'Olonne

    Saint-Amand-Mont-Rond

    Saint-Andr-du-Lavion Saint-Andr-sur-Mer

    Saint-Armand-Montrond Saint-Aubin

    Saint-Cloud Saint-Denis

    Sainte-Hermine Saint-Etienne

    Saint-Fargeau

    Saint-Fiacre Saint-Germain

    Saint-Gilles-les-Vaudreuves Saint-Jean-d'Angly

  • Saint-Jean-Luz Saint-Malo

    Saint-Martin Saint-Martin-des-Prs

    Saint-Mesmin

    Saint-Mesmin-le-Vieux Saint-Michel-en-l'Hermitage

    Saint-Quentin Saint-Raphael

    Saint-Sauver-en-Bourbonnais Saint-Sauveur

    Saint-Thibaut Saint-Tropez

    Sancerre

    Sarry Seineport

    Seinport Ste

    Svres Sully-sur-Loire

    Tessencourt Tolone

    Tolosa

    Tourcoing Tours-sur-Marne

    Triaize Triel

  • Trouville Vanves

    Versailles Vsigneul

    Vichy

    Villecomtois Villefranche

    Villeneuve-Saint-Georges Vincennes

    Vire Vitry-aux-Loges

    Vitry-le-Franois Vittel

    Vraux

    Yport Yvetot

    PANAMA ASSASSINI MALATICCI

    (1951 Maigret e l'affittacamere)

    Gli occhi tradivano un'estrema stanchezza. Ha vissuto in colonia? Da cosa lo suppone? Era

    difficile dirlo. Da qualcosa di indefinibile. Dal

    colore della carnagione, dallo sguardo, da quell'invecchiamento precoce (...) E' rimasto

    molto tempo a Panama? Diciotto anni! (...) (...) Poi mi ammalai. (...)

  • (1956 Uno scacco di Maigret) Un mattino di novembre, tra i passeggeri che

    sbarcavano da una nave da carico proveniente da Panama, la polizia del porto di Cherbourg

    not un passeggero di terza classe che aveva

    un'aria malaticcia e il cui passaporto era grossolanamente falsificato.

    PANINI/ SANDWICHES

    (1929 Maigret e il Lettone)

    Ordinami qualche bicchiere di birra e dei sandwiches. Niente mollica, eh? Apr una porta

    e chiam: Torrence!... E il brigadiere Torrence

    lo segu nel suo ufficio. (...) Il cameriere della birreria Dauphine entr, pos sul tavolo un

    vassoio con sei birre e quattro sandwiches ben ripieni. Baster? chiese constatando che

    Maigret non era solo. Va bene cos. Senza smettere di fumare, il commissario si mise a

    mangiare e a bere, non senza aver offerto una birra al brigadiere.

    (1931 Maigret e il cane giallo)

    Trovando Maigret seduto nel caff in compagnia del giovane agente, occupato a divorare panini, il

    primo magistrato della citt trem di indignazione.

  • [] Quando si fu abituato all'oscurit, credette di

    vedere una massa opaca, tozza, simile a un enorme animale in agguato. Riconobbe l'odore

    della pipa. Emise un leggero sibilo. Un momento

    dopo, era acquattato sul cornicione accanto a Maigret. (...) Ma ha mangiato commissario?...

    Mi sono portato pane e salame... Ha freddo? (1931 Maigret e la casa delle tre vedove)

    Maigret entr nella cucina dove la moglie dell'albergatore preparava il pasto della sera.

    Adocchi una terrina di pat, tagli una grossa fetta di pane e ordin: Mezzo litro di bianco,

    per favore... Non aspetta la cena? Maigret

    divor senza rispondere il suo mostruoso sandwich. (...) Maigret lo guardava

    tranquillamente, continuando a lavorare di mascelle.

    (1931 Maigret e una vita in gioco) Maigret cominci a passeggiare su e gi, mand

    il giovane d'ufficio a prendere caff e panini alla birreria Dauphine. (...) Maigret, la bocca piena,

    sembrava pi sereno.

    (1939 Il delitto di Bagatelle) L'uomo si accontent di uova sode che mangi in

    piedi davanti a un banco e che innaffi con un bicchiere di birra, mentre Maigret mangiava

  • panini. (1940 Un'ombra su Maigret)

    Maigret non aveva mangiato un boccone dal mattino. In compenso aveva bevuto tre

    bicchierini, che ora gli scavavano lo stomaco.

    (...) Doveva farsi portare come al solito un paio di sandwich dalla Brasserie Dauphine? Aveva

    bisogno d'aria. Fuori, continuava a piovigginare. Prefer il piccolo bar di fronte alla statua di Enrico

    IV, in mezzo al ponte Nuovo. Prosciutto... ordin.

    (1941 Maigret e l'affare Picpus) Le cinque meno tre minuti. Un disco bianco si

    illumina nell'immensa pianta di Parigi che copre

    tutta una parete. Un impiegato posa sul tavolo il suo sandwich, infila una spina in uno dei mille

    fori di un centralino telefonico. Pronto! Quattordicesimo? ... uscito il vostro autocarro?

    ... Maigret, che vorrebbe tanto avere un'aria indifferente, in piedi, al sole, e si asciuga il

    sudore. L'impiegato borbotta qualcosa, toglie la spina, riprende il suo sandwich e mormora,

    rivolto al commissario della Polizia Giudiziaria:

    Un ubriaco! agosto. Parigi odora di asfalto. Il rumore della citt penetra, attraverso le

    finestre spalancate, in quella stanza che come il cervello di Police-Secours. Si accende un altro

  • disco, questa volta nel XVIII arrondissement. Di nuovo il sandwich viene posato sul tavolo, la

    spina infilata. (...) Il telefonista fa in tempo a finire la sua salsiccia che sa di aglio, perch i

    dischi bianchi sulla pianta di Parigi restano

    spenti. (1947 Ben tornato Maigret)

    Dal suo ufficio Maigret seguiva i loro movimenti. Per la seconda volta il cameriere della Birreria

    Dauphine port il vassoio carico di panini e di birra. L'ufficio era ingombro di bicchieri vuoti e di

    panini lasciati a mezzo. Lodore del tabacco prendeva alla gola.

    (1954 Maigret e la giovane morta)

    Qui Maigret. Potete mandarmi qualche panino e della birra?... Per quanti?... Si ricord che

    Janvier non aveva ancora pranzato. Per due! Subito. Quattro mezzi, va bene.

    (1959 Maigret alle assise) Avvert sua moglie di non aspettarlo a colazione

    e, poich non voleva lasciare l'ufficio, ordin dei panini alla Brasserie Dauphine.

    (1962 Maigret e l'affare strip-tease)

    Quanto le devo? Il secondo giro l'offro io. Il giorno che mi ha interrogato per tre ore, il suo

    ispettore mi ha offerto un bicchiere di birra e un sandwich.

  • (1963 Maigret e il fantasma) Il cameriere del caff di sotto era ancora

    nell'ufficio di Maigret, dove aveva posato un vassoio pieno di bicchieri di birra e panini,

    quando squill il telefono.

    (1965 La pazienza di Maigret) Ci sono fatti che a poco a poco entrano nella

    leggenda. I funzionari si ricordavano l'un l'altro e raccontavano ai nuovi arrivati il pi lungo

    [falso] interrogatorio del commissario: un interrogatorio di ventisette ore, durante il quale

    il cameriere della birreria Dauphine non aveva quasi mai smesso di portare nel suo ufficio birre

    e panini.

    PANTOFOLE & BRETELLE

    (1929 Maigret e il Lettone)

    Aveva una ferita molto lunga, tumefatta, dalla parte destra del petto. Le bretelle gli

    penzolavano sulle gambe. (1931 Maigret e il cane giallo)

    I giornalisti, stanchi dell'andirivieni dei tre giorni

    passati, bevendo il caff, si raccontavano storielle; uno di essi era sceso in vestaglia, i

    piedi nudi nelle pantofole. (1934 Maigret e il nipote ingenuo)

  • Maigret scese per primo, coi piedi nudi nelle pantofole di feltro. Si era infilato in fretta un paio

    di pantaloni e, imboccando la scala, indossava la giacca. (...) Lo zio non apr bocca e, del resto

    non aveva nulla da dire. Le bretelle sulle cosce, i

    piedi nudi nelle pantofole, andava su e gi nel sole, alla ricerca della pipa, poi del tabacco e

    infine di una scatola di fiammiferi. (1938 La stella del Nord [in Due giorni per

    Maigret]) Si apr una porta, quella del 32, e un uomo

    vestito in fretta, senza colletto n cravatta e coi piedi nudi nelle pantofole domand: Il

    commissario di polizia?

    (1938 L'innamorato della signora Maigret) Quando Maigret, col viso impiastricciato di

    sapone per la barba, le bretelle penzoloni, (1941 Maigret e l'affare Picpus)

    Maigret, dopo aver riempito la pipa, si toglie la giacca e mette in mostra un paio di bretelle lilla

    che sua moglie gli ha comprato la settimana prima. Il commissario di polizia sorride alla vista

    di quelle bretelle, che oltre tutto sono di seta, e

    Maigret si acciglia. (1945 La collera di Maigret)

    Nel frattempo si era infilato i pantaloni e le bretelle gli sbattevano sulle cosce.

  • [] Si tolse la giacca, il colletto, la cravatta, slacci

    le bretelle lasciandole pendere sulle reni, e mescol nel bicchiere del dentifricio acqua e

    cognac.

    (1949 Il mio amico Maigret) Maigret si asciugava le guance. Esitava a

    indossare la giacca. L'ispettore di Scotland Yard era senza. Faceva gi caldo. Ma il commissario

    non poteva permettersi, come il suo snello collega, il lusso di andare senza bretelle. E un

    uomo in bretelle, ha sempre l'aria di un bottegaio in gita domenicale.

    [] Come il giorno precedente, si infil le pantofole e i pantaloni, indoss la giacca sopra la camicia da

    notte, col colletto ricamato in rosso, e scese da basso. Entrando in cucina ebbe una delusione.

    (1949 Maigret dal giudice) Non gli era mai capitato prima di allora di

    entrare in un tribunale senza giacca. Arrivato per in una localit dalle parti della Virginia, si

    era convinto che non era pi possibile continuare

    a portare giacca e colletto. Se non che, bisognava prima risolvere un problema. Infatti

    Maigret aveva sempre usato le bretelle, e i pantaloni, confezionati in Francia, gli arrivavano

  • quasi fin sotto le ascelle. (1951 Maigret e l'affittacamere)

    Erano buffi, effettivamente. Maigret era senza giacca. Le bretelle gli ricadevano sulle reni e i

    capelli erano tutti arruffati.

    [] Maigret aspettava la telefonata di sua moglie

    prima di andare a letto; discese in pantofole. 1953 Maigret ha un dubbio Scese coi piedi nudi

    dentro le pantofole, trov Thrse in cucina intenta a preparare il caff.

    PARDON DR.

    (1952 La rivoltella di Maigret) Nella vita di tutte le coppie di sposi ci sono

    periodi in cui essi frequentano assiduamente un'altra coppia che in seguito, senza una

    ragione, perdono di vista. Da circa un anno, ogni mese, i Maigret erano invitati al pranzo dei

    coniugi Pardon, o, come lo chiamavano, al "pranzo dei dottori". Era Jussieu, il direttore del

    laboratorio scientifico, che una sera aveva

    portato il commissario dal dottor Pardon, in boulevard Voltaire. (...) Pardon era piccolo,

    molto grasso, con la testa grossa e gli occhi sporgenti.

  • (1964 Maigret sotto inchiesta) In realt, c'era un piccolo particolare diverso

    dalle altre volte. Mentre Maigret riempiva e accendeva la pipa, Pardon era scomparso per un

    istante nel suo gabinetto e ne era tornato con

    una scatola di sigari. Non gliene offro, Maigret ... Grazie ... fuma il sigaro adesso? Aveva

    sempre visto il medico fumare sigarette. Dopo una breve occhiata alla moglie, Pardon aveva

    mormorato. Me lo ha chiesto lei. A causa degli articoli sul cancro dei polmoni? Ne

    rimasta molto impressionata. Ci crede? Pardon aveva alzato le spalle. Anche se ci

    credessi ... Aveva aggiunto a voce bassa:

    Fuori di casa confesso che ... Dunque, barava. In casa si imponeva di fumare il sigaro, ma fuori

    fumava sigarette, di nascosto, come un collegiale. Non era n alto n grasso. I suoi

    capelli bruni cominciavano a imbiancarsi e il suo viso recava molto visibili le tracce di una vita

    sfibrante. La sera finiva raramente senza la chiamata angosciosa di un malato e senza che il

    dottor Pardon si scusasse per dover lasciare i

    suoi ospiti. Mi dica, Maigret... Aveva detto questo con esitazione, con una certa timidezza.

    Dobbiamo avere pi o meno la stessa et ... Io ho 52 anni ... Il medico lo sapeva perch

  • aveva in cura il commissario e aveva dovuto compilare la sua scheda. Fra tre anni, andr in

    pensione. Nella polizia, a 55 anni, ci mandano a pescare ... Un po' di malinconia. I due uomini,

    seduti vicino alla finestra, ricevevano ogni tanto

    un soffio di aria fresca e scorgevano nel cielo un lampo non accompagnato da nessun tuono.

    Alcune finestre erano illuminate nelle case di fronte, delle figure passavano dietro le tende, un

    vecchio appoggiato al davanzale della finestra, in una stanza buia, sembrava guardarli fissamente.

    lo ne ho 49 ... Quando si studenti tre anni di differenza contano ... ma alla nostra et, no ...

    [] Maigret non prevedeva che i particolari di quella pigra conversazione gli sarebbero tornati un

    giorno alla memoria. Voleva bene a Pardon. Era uno di quei rari uomini con cui aveva piacere di

    passare la serata. Il medico continu, sempre cercando le parole: Lei ed io abbiamo un po' la

    stessa esperienza degli uomini... molti dei miei clienti potrebbero diventare suoi clienti ... Era

    vero nel quartiere popolatissimo, si incontrava

    gente di tutti i generi, di tutti i ceti, della migliore e della peggiore specie. Mi piacerebbe

    farle una domanda ... Il suo imbarazzo era visibile. Certamente erano amici, come erano

  • amiche le due signore, tuttavia provavano un certo pudore nell'affrontare alcuni argomenti. Per

    esempio non avevano mai parlato di politica o di religione. In lutta la sua carriera, continu

    Pardon ha mai incontrato un criminale

    veramente malvagio ... voglio dire ... Cercava ancora le parole, sforzandosi di preci-sare il suo

    pensiero. ... Un criminale cosciente, naturalmente, responsabile dei propri atti, che

    agisca per pura malvagit, per vizio, direbbero alcuni ... non parlo di coloro che seviziano i

    bambini, per esempio, i quali sono quasi tutti esseri rozzi la cui et mentale supera appena i

    10 anni e che, non riuscendo ad inserirsi in un

    mondo di adulti si danno al bere ... Parla del criminale puro, insomma? Puro o impuro ...

    diciamo il criminale totale ... Secondo il codice penale? No. Secondo lei ... Maigret

    con gli occhi socchiusi, osservava il suo amico attraverso il fumo della pipa. Fissava soprattutto

    il sigaro che Pardon teneva goffamente tra le dita e la cui cenere troppo lunga stava per

    cadere sul tappeto.

    [] Fin per sorridere e il dottore, imbarazzato, fiss

    a sua volta il sigaro. Si capirono. Era quella storia delle sigarette e dei sigari che aveva

  • preoccupato il medico e che l'aveva spinto, forse inconsciamente, a porre la sua domanda. Aveva

    49 anni, come aveva detto poco prima. Ogni giorno, da pi di 20 anni si chinava su decine di

    malati che lo guardavano come avrebbero

    guardato il Buon Dio e che aspettavano tutto da lui, la salute, la vita, un consiglio, la soluzione

    dei loro problemi. Aveva salvato degli uomini, delle donne, dei bambini. Ne aveva aiutati altri

    ad accettare il proprio destino. In pochi minuti, quotidianamente, era chiamato a prendere

    decisioni pi irrevocabili di quelle dei giudici di un tribunale. Dopo aver letto degli articoli nei

    giornali, la moglie gli aveva chiesto di rinunciare

    alle sigarette ed egli non aveva avuto il coraggio di darle una pena o una preoccupazione,

    rifiutando. In casa sua, perci, si sforzava di fumare goffamente il sigaro che, per lui, doveva

    avere un cattivo sapore. Ma appena fuori, al volante della macchina che lo portava al

    capezzale di un essere sofferente, accendeva una sigaretta con la mano tremante del

    colpevole. Maigret non rispose subito alla

    domanda che l'amico gli aveva posto. Era stato sul punto di replicare: E lei? Era troppo facile.

    Se, per disgrazia, fossi stato costretto a diventare magistrato, cominci con voce

  • esitante o se fossi stato designato come giurato in un processo di Assise, mi domando ...

    no! Sono sicuro che non avrei mai preso su di me la responsabilit di giudicare un uomo.

    Qualunque sia il delitto? Non il delitto che

    conta ... quello che succede o quello che successo nell'animo di colui che l'ha commesso

    ... [] Dunque non si mai trovato davanti a un caso per il quale avrebbe condannato senza esitare?

    Ci che ha chiamato malvagit?.. A prima vista si... ho avuto nel mio ufficio gente che non ho

    potuto fare a meno di schiaffeggiare ... poi, a

    mano a mano che andavo avanti nella mia investigazione ... La conversazione su questo

    argomento si era arrestata a queste parole perch si era avvicinata una delle due signore,

    Maigret non ricordava pi quale delle due. Un po' di armagnac? Fu la volta di Pardon di

    gettare una breve occhiata a Maigret. No ... grazie. Quando l'ho visitata l'ultima volta?

    Circa un anno fa ... Scoppi un tuono e il

    rombo sembr rotolare di tetto in tetto, ma la pioggia, attesa da tanti giorni, ancora non

    cadeva. . Vogliamo andare un momento nel mio studio? Il primogenito della figlia del

  • dottor Pardon dormiva con l'espressione serena in una culla. Non si preoccupi., Ha il sonno

    duro. Purtroppo soltanto fino alle cinque del mattino!... Controlliamo la pressione ...

    Maigret si trov in maniche di camicia, poi a

    torso nudo. Naturalmente Pardon aveva preso l'aria grave e un po' distaccata del medico.

    Respiri ... pi profondamente ... respiri dalla bocca ... bene ... si stenda e si slacci la cintura

    ... immagino che non si sia rassegnato a lavorare meno, con un ritmo pi lento, come le avevo

    consigliato? E lei? Lo so ... lo so ... la dieta? Maigret scosse negativamente la testa.

    Il vino, la birra, i liquori? Ne ha diminuito la

    quantit? Sono arrivato ad un unico risultato: a provare vergogna quando bevo un bicchiere di

    birra o di calvados. Tra un'inchiesta e l'altra sto giorni interi bevendo solo un po' di vino a tavola.

    Poi entro in un caff per sorvegliare la casa di fronte. Respiro l'odore acidulo dei bistr parigini

    e ... Come Pardon con le sigarette. Eppure, sia l'uno che l'altro erano degli uomini!

    PLICAN BOTE

    (1931 Maigret e una vita in gioco) Quei due clienti? Li ho portati al "Plican", in

  • rue des Ecoles. (...) Maigret entr al "Plican" con la sua aria pi ringhiosa, tratt male il

    guardaportone, poi il cameriere che voleva condurlo nel salone. Al bar, fra un brulichio di

    donnine e di bellimbusti, trov

    (1939 Maigret e il sergente maggiore) Rue Fontaine... Era l'una. La notte di

    Montmartre era al suo culmine. Un negro lo accolse sulla soglia del "Plican" e fu giocoforza

    abbandonare al guardaroba il cappello e il soprabito.

    (1940 Un'ombra su Maigret) La faccenda del "Plican"? Novit, Cassieux? Ho

    convocato il padrone (1942 La ragazza di Maigret) (...) Sono andato al Plican, la boite dove

    lavora. (...) [] Il Plican li a sinistra, con la sua insegna azzurra al neon e il suo inserviente negro.

    PENSIONE DI MAIGRET

    (1933 Maigret e la chiusa n. 1) L'ha letto? "Siamo venuti a sapere che il

    commissario Maigret della polizia giudiziaria, bench ancora lontano dal limite di et, ha

  • chiesto e ottenuto di essere messo a riposo. Lascer l'incarico la settimana prossima,

    probabilmente sostituito dal commissario Ledent." E con questo? disse stupito Maigret.

    Quanti giorni ha davanti ancora? Sei, non

    vero? (...) Il direttore della polizia giudiziaria alz le spalle e Maigret, che se ne avvide, si

    ferm sulla porta. Cosa voleva dire, capo? Che lei far come gli altri: prima di un anno

    avr ripreso servizio, ma stavolta per una banca o una compagnia di assicurazioni. Le assicuro

    che non lo far. (...) Mia moglie partita questa sera per sistemare i mobili nella nostra

    nuova casa. Dove? Tra Meung e Tours.

    (...) La moglie [di Ducrau], tornando dalla cucina, aveva gli occhi rossi, mentre lui, rivolto a

    Maigret, diceva: Va in pensione mercoled sera o mercoled mattina? Mercoled a

    mezzanotte. (1934 Maigret e il nipote ingenuo)

    [ gi in pensione] C'era nell'aria qualcosa di anormale, di

    minaccioso: Maigret, da quando era in pensione,

    aveva perso l'abitudine di alzarsi nel cuor della notte e quell'atmosfera gli ricordava, suo

    malgrado, certe notti passate presso un malato o un morto.

  • (1937 Il notaio di Chateauneuf [in La vecchia signora di Bayeux])

    [ gi in pensione] Non c'era modo di essere pi lontani

    dall'avventura e da ogni possibilit d'imprevisto

    di quanto lo fosse Maigret, quel mattino di luglio, nel suo giardino circondato da muriccioli dietro i

    quali scorreva la Loira. (...) So che lasciando la Polizia Giudiziaria non ha creduto di esercitare la

    professione di detective privato. (...) (1938 La stella del Nord [in Due giorni per

    Maigret]) [a 48 ore dalla pensione]

    Un brontolio indistinto, al telefono, fu la causa di

    tutto, e comunque della partecipazione di Maigret a quest'avventura sconcertante. Egli non

    apparteneva gi quasi pi alla Polizia Giudiziaria. Ancora due giorni e si sarebbe messo

    ufficialmente in pensione. Quei due giorni, contava di passarli, come i giorni precedenti, a

    mettere in ordine i suoi archivi e a toglierne le sue carte personali e le sue note. Erano

    trent'anni che viveva al Quai des Orfvres, dove

    gli angoli pi lontani gli erano pi familiari di quelli del suo appartamento. Non aveva mai

    pensato con impazienza alla pensione. E ora, a quarantotto ore dalla libert, si trovava l'anima

  • di un soldato di seconda classe, contava le ore, evocava incessantemente la casa sulla riva della

    Loira che lo aspettava e dove la signora Maigret preparava tutto per il suo arrivo.

    [1938 L'amico della signorina Berthe [in Due

    giorni per Maigret]) [ gi in pensione]

    Signor Commissario, mi rendo conto dell'audacia di turbare la sua quiete e tanto pi me ne rendo

    conto, in quanto ho sentito parlare della sua deliziosa casa sulle rive della Loira. Spero

    tuttavia che mi scuser quando sapr che si tratta per me di una questione di vita o di morte.

    lo a Parigi sono sola. La folla si agita intorno a

    me. Vado e vengo, come le altre ragazze e tuttavia da un momento all'altro pu succedere

    una tragedia, una pallottola, capitata Dio sa da dove, o forse una coltellata nella schiena ... La

    folla mi vedr cadere porteranno il mio corpo in una farmacia e poi all'obitorio. I giornali

    dedicheranno alla vicenda qualche riga, ammesso che si degnino di parlarne. E invece io

    voglio vivere, signor commissario, capisce? Sono

    giovane! Sono vigorosa! Sono assetata di tutte le gioie dell'esistenza! Sar senza dubbio stupito di

    ricevere questa lettera nel suo ritiro, del quale cosi difficile procurarsi l'indirizzo. Sappia

  • comunque che sono la nipote di un uomo che stato a lungo suo collaboratore alla Polizia

    Giudiziaria, un uomo che morto accanto a lei poco prima che andasse in pensione. La

    scongiuro, signor commissario, risponda al mio

    appello: mi sacrifichi (1938 Tempesta sulla Manica [in Due giorni per

    Maigret]) [ gi in pensione]

    Sembrava che un caso malizioso volesse approfittare del recente pensionamento di

    Maigret per dargli ironicamente una prova flagrante della fragilit delle testimonianze

    umane. E, questa volta, il famoso commissario,

    o piuttosto colui che portava questo titolo tre mesi prima, era dall'altra parte del tavolo, dalla

    parte dei clienti, se si pu dire casi, poich era a lui che veniva chiesto con sguardo insistente:

    sicuro che erano pi o meno le sei e mezzo, e che era accanto al caminetto?

    (1942 La ragazza di Maigret) [un giorno andr in pensione]

    Perch l'hanno ucciso? Maigret non pu fare a

    meno di pensare che un giorno anche lui sar in pensione, avr una piccola casa in campagna, un

    giardino, un grande cappello di paglia... (1945 La collera di Maigret)

  • [ gi in pensione da pi di 1 anno] Era la seconda estate che passavano nella loro

    casa di Meung-sur-Loire, da quando si era ritirato dal servizio.

    (1946 Maigret a New York)

    [ gi in pensione da 1 anno] Cos'era successo dopo? Questa era la sua prima

    traversata a cinquantasei anni, ed era sorpreso nel vedersi senza curiosit, nel restare

    insensibile al fascino. [] Non era forse un impiegato in pensione? Non stava forse godendo pienamente di questa

    pensione e della casa che aveva amorevolmente

    arredato? [] Commissario Maigret, della Polizia Giudiziaria... O per essere pi esatti, ex commissario Maigret,

    poich da un anno sono in pensione. (195