. ROMA Comune di Roma
Municipio IV Roma Montesacro Prot. n. 46082109
ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO DEL
MUNICIPIO
(Seduta del 3 luglio 2009)
L'anno duemilanove, il giorno di venerd tre del mese di luglio,
alle ore 10,48 nei locali del Municipio IV Roma Montesacro siti in
Via Monte Rocchetta 14, si riunito in seduta ordinaria pubblica il
Consiglio del Municipio, in I convocazione.
Presidente: Valter Scognamiglio.
Eseguito l'appello nominale alle ore 10.48 i l Presidente
dichiara che sono presenti i seguenti Consiglieri:
ARISTA Alfredo DE NAPOLI Jessica Palmira PETRELLA Giordana BONO
Emiliano DIONISI Fabio RAMPINI Federica CLAVENZANI Fabrizio FIOCCHI
Franco SCOGNAMIGLIO Valter CORBUCCI Riccardo IURESCIA Romeo
TANCIONI Lina D'ANTLMI Alfredo LIMARDI Giorgio DE ANGELIS Fabio
PACE Michela
Assolve le funzioni di Segretario: Dott.ssa Paola Celsi.
Risulta presente il Consigliere Aggiunto Rahman Md
Mostafizur.
Risultano assenti i Consiglieri: Bentivoglio Marco, Bonelli
Cristiano, Borgheresi Roberto, Cardente Alessandro, Marchionne
Paolo Emilio. Riggio Cristiano. Ripanucci Stefano, Sorrenti
Giuseppe, Vaccaro Francesco.
Alle ore 10,52 entra in Aula il Consigliere Riggio.
Alle ore 1 1,15 entra in Aula il Consigliere ~acca ro
( O M I S S I S )
DELIBERAZIONE N. 14
Approvazione del Protocollo di Adesione e dello Statuto del
Comitato Locale n. 2 per l'Educazione Permanente degli Adulti
relativo ai Municipi Roma IV, Roma V e Roma VI. Progetto
"Individuazione degli ambiti territoriali e costituzione del
Comitato Locale per I'EDA nei Municipi Roma IV, Roma V e Roma VI
(D.G.R. n. 85412007)".
Premesso che con l'art. 139, conima 2, del Decreto Legislativo
n. 11211998 sono state conferite all'Amministrazione Comunale
attribuzioni nel campo dell'Educazione degli adulti (EDA);
Che gli indirizzi in materia sono stati dettati dalllUnione
Europea nel Memorandum sull'istruzione e la formazione permanente
dell'anno 2000 e nel documento "Realizzare uno spazio europeo
dell'apprendimento permanente" del novembre 200 1 ;
Che in attuazione di tali indirizzi la Conferenza Unificata
Stato - Regioni - Autonomie Locali, nella seduta del 2 marzo 2000,
ha convenuto di realizzare gli obiettivi del documento sulla
riorganizzazione e il potenziamento dell'Educazione Permanente
degli Adulti, recepito con Direttiva della Presidenza del Consiglio
dei Ministri n. 22 del 6 febbraio 200 1 ;
Che il predetto documento, nel precisare le funzioni svolte dai
Comuni, prevede, in particolare, che gli stessi istituiscano i
Comitati Locali quali sedi privilegiate della programmazione
concertata locale per l'offerta formativa integrata destinata agli
adulti;
Che, in adesione al bando approvato dalla Regione Lazio con
D.G.R. n. 3012002 per il finanziamento di azioni di sistema
relative all'Educazione Permanente degli Adulti, a valere sul
FSE-POR 200012006, con deliberazione di Giunta Comunale n. 20312002
stata approvata l'attivazione da parte del Comune di Roma di
progetti per la sperimentazione di modelli di Comitato Locale;
Che tali progetti sono stati attuati con il coinvolgimento di
sette Municipi ed hanno previsto la realizzazione di cinque
Comitati Locali sperimentali, costituendo un primo nucleo di
interventi sinergici finalizzati alla costruzione del sistema
cittadino per l'Educazione Permanente degli Adulti, nel quale far
confluire, a regime, tutte le attivit educative e formative rivolte
alla popolazione adulta, anche al fine di verificare la rispondenza
dell'offerta alla domanda nonch di consentire I'emersione di
bisogni inespressi e favorirne la soddisfazione;
Che il Municipio Roma V il 9 aprile del 2002 ed il Municipio
Roma VI il 12 ottobre 2002, nella sigla dei Patti Formativi
Territoriali, hanno individuato nelle Politiche EDA una delle linee
di azioni portanti dei patti stessi;
Che il Municipio Roma V ha istituito, a seguito della
sperimentazione avviata sul Bando della Regione Lazio (BUR Lazio n.
5 20 febbraio 2002) su FSE, il Comitato Locale congiunto dei
Municipi Roma V e Roma VI con deliberazione n. 22 del 28 marzo 2006
prot. n. 1 885512006;
Che il Municipio Roma VI ha istituito, a seguito della
sperimentazione avviata su Bando della Regione Lazio (BUR Lazio n.
5 20 febbraio 2002) su FSE, il Comitato Locale congiunto dei
Municipi Roma V e Roma VI con deliberazione del 28 marzo 2006 prot.
n. 1478812006;
Che con D.G.R. Lazio n. 761 del 12 ottobre 2007 stata approvata
l'istituzione del "Comitato Regionale per la pianificazione e la
programmazione dell'offerta formativa integrata rivolta agli
adulti";
Che con D.G.R. 3 1 ottobre 2007 n. 845, la Regione Lazio ha
proceduto, quindi, alla "Definizione delle linee di indirizzo per
l'apprendimento permanente degli adulti su tutto il territorio
regionale", individuando gli obiettivi generali e prioritari nonch
gli impegni regionali, anche a breve termine; per la creazione del
sistema dell'apprendimento permanente degli adulti;
Che, con deliberazione n. 854 del 3 1 ottobre 2007, la Giunta
Regionale ha, altres, approvato i "Criteri per la individuazione
degli ambiti territoriali dei Comitati Locali di cui al documento
conferenza unificata marzo 2000", prevedendo l'assegnazione al
Comune di Roma, a seguito dell'approvazione di uno specifico
progetto, di u n finanziamento di Euro 1.380.895,25 per
l'istituzione e l'avvio dei medesimi Comitati Locali su tutto i l
territorio comunale;
Che con deliberazione di Giunta Comunale n. 36 del 13 febbraio
2008 stato approvato il "Progetto per I'individuazione degli ambiti
territoriali e costituzione dei
Comitati Locali per l'Educazione Permanente degli Adulti",
localizzando, in particolare, gli ambiti territoriali sui quali
operare per la costituzione dei comitati locali per l'educazione
degli adulti, secondo la seguente aggregazione:
Comitato 1 - Municipio I, 11, I11 e XVII; Comitato 2 - Municipio
IV, V e VI; Comitato 3 - Municipio VI1 e VIII; Comitato 4 -
Municipio IX e X; Comitato 5 - Municipio XI e XII; Comitato 6 -
Municipio XIII; Comitato 7 - Municipio XV e XVI; Comitato 8 -
Municipio XVIII, XIX e XX;
Che, il "Quadro finanziario" allegato al Progetto prevede una
prima macroripartizione delle risorse, destinando il 30% del
finanziamento, pari ad Euro 414.268,58, all'attivit di
coordinamento ed alla pianificazione, programmazione e
realizzazione di iniziative "trasversali" alle attivit degli 8
Comitati Locali operanti sul territorio (Sistema Cittadino) ed il
70%, pari ad Euro 966.626,67, alle linee di azione dei singoli
Comitati Locali, ripartiti, ulteriormente, in base ai sub criteri
distributivi ivi specificati;
Che, in particolare, per la costituzione e per lo svolgimento
dei compiti attribuiti al Comitato Locale (N 2) attribuita la somma
complessiva di Euro 16 1.064,24;
Che l'organismo di coordinamento e supporto a livello cittadino
dei Comitati Locali previsto dal Progetto fa capo attualmente, in
base alle coiiipetenze attribuite con deliberazione di Giunta
Comunale n. 300 del 24 settembre 2008, al Dipartimento XIV -
Politiche del Lavoro e dei Piani di Formazione Permanente per
Adulti;
Che - come chiarito anche dall'ente finanziatore con la nota
informativa su aspetti amministrativi e di gestione prot. n. 17593
del 12 febbraio 2009 - gli atti formali conseguenti
all'applicazione della D.G.R. n. 854 del 31 ottobre 2007,
successivi alla deliberazione di Giunta Comunale sopra citata, sono
identificati nella sottoscrizione di un Protocollo d'Intesa tra i
Municipi appartenenti allo stesso aiiibito territoriale (come sopra
aggregati), con individuazione delle funzioni di coordinamento e
della rete dei soggetti coinvolti nel Comitato Locale EDA, nella
formalizzazione del Comitato Locale EDA attraverso l'adozione dello
Statuto e nell'elaborazione di un Progetto, articolato per azioni,
che il Comitato Locale si impegna a realizzare utilizzando i fondi
regionali;
Considerato la necessit di realizzare i l sistema EDA nei
territori dei Municipi Roma IV, Roma V e Roma VI, attraverso
l'attivazione e l'integrazione di servizi e interventi di soggetti
pubblici, privati e del privato sociale, per prornuovere
l'esercizio del diritto individuale delle donne e degli uomini al1
'apprendimento lungo tutto il corso della vita, finalizzato
all'occupazione, alla cittadinanza attiva e, pi i n generale, al
raggiungimento di un soddisfacente livello di qualit della vita in
relazione al Memorandum della Commissione Europea su istruzione e
formazione permanente (Lisbona 2000);
Che, secondo quanto previsto dal Progetto finanziato, i Comitati
Locali sono composti dai rappresentanti dei Municipi e dai
rappresentanti dei seguenti organismi e istituzioni:
- istituzioni scolastiche e enti operanti nel sistema
dell'istruzione degli adulti: CTP, Istituti superiori con corsi
serali (dal 1 O settembre 2009 queste istituzioni scolasticlie
saranno comprese nelle istituende istituzioni scolastiche autonome
previste dal comma 632 dell'art. 1 della legge n. 29612007
(Finanziaria 2007), C.P.I.A. (Centro
Provinciale per l'Istruzione degli Adulti) come contenuto nella
deliberazione della Giunta Regione Lazio n. 950 del 30 novembre
2008);
- in generale istituzioni scolastiche interessate e coinvolte
nella diffusione della formazione per tutto il corso della
vita;
- istituzioni formative accreditate alla regione operanti nel
sistema della Formazione professionale;
- servizi per l'orientamento e l'impiego; - servizi culturali
(Biblioteche, Associazioni Culturali, etc.); - servizi sociali e
sanitari (ASL, Cooperative Sociali, Parrocchie, etc.); - organismi
e associazioni no profit del Terzo settore impegnati in attivit
di
formazione, anche non formale, e10 orientamento; - universit; -
universit popolari e della terza et; - organizzazioni sindacali; -
organizzazioni datoriali;
Che per la costituzione del Comitato Locale stato sottoscritto
un Protocollo d'Intesa tra i Municipi partecipanti in data 23 marzo
2009 al fine di individuare le funzioni di coordinamento (Gruppo di
Coordinamento Intermunicipale) e della rete dei soggetti coinvolti
nel Comitato Locale EDA;
Che per l'acquisizione delle adesioni da parte degli enti e
degli organismi titolati alla partecipazione al Comitato Locale
stato predisposto un Protocollo di Adesione, allegato alla presente
deliberazione, configurato come "documento aperto", con la
possibilit, anche dopo la sua sottoscrizione, di vedere ampliata la
partecipazione alla rete territoriale di altri Soggetti Pubblici e
Privati nelle forme e con le modalit previste dalle leggi nazionali
e regionali;
Preso atto della deliberazione di Giunta Municipale n. 3 del 3 1
marzo 2009 di istituzione del Comitato Locale EDA n. 2;
Del Protocollo d'Intesa intermunicipale per la promozione
dell'EDA nel territorio dei Municipi Roma IV, Roma V e Roma VI;
Del parere favorevole espresso dalle Commissioni IV e V del
Municipio Roma IV rispettivamente riunitesi in data 28 maggio 2009
e in data 25 giugno 2009;
Che in data 18 giugno 2009 il Direttore del Municipio Roma IV,
ha espresso i l ' parere che di seguito integralmente si riporta:
"Ai sensi e per gli effetti dell'art. 49 del Decreto Legislativo 18
agosto 2000, n. 267, si esprime parere favorevole in ordine alla
regolarit tecnica della proposta di deliberazione indicata in
oggetto.
Il Direttore F.to: Dott. M. D'Amanzo";
Visto il T.U.E.L. approvato con Decreto Legislativo 18 agosto
2000, n. 267 e successive modifiche ed integrazioni;
Lo Statuto del Comune di Roma approvato con deliberazione
Consiglio Comunale n. 122 del 17 luglio 2000 e successive modifiche
ed integrazioni;
Il Regolamento del Decentramento Amministrativo approvato con
deliberazione di Consiglio Comunale n. I O de11'8 febbraio 1999 e
successive modifiche ed integrazioni;
Ritenuto che la presente proposta di deliberazione non comporta
impegno di spesa o diminuzione di entrata ai sensi dell'art. 49 del
Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267:
IL CONSIGLIO DEL MUNICIPIO IV ROMA MONTESACRO
per i motivi di cui in premessa:
DELIBERA
l. di approvare lo Statuto del Comitato Locale per I'EDA n. 2
dei Municipi Roma IV, Roma V e Roma VI, istituito con deliberazione
di Giunta Municipale n. 3 del 31 marzo 2009, parte integrante della
presente deliberazione (All. A);
2. di approvare il Protocollo di Adesione con relativa Lettera
di Adesione (All. B e All. C) parte integrante della presente
deliberazione.
Allegato "A"
Comune di Roma Municipio Roma 4 - Municipio Roma 5 - Municipio
Roma 6
Comitato Locale Educazione Degli Adulti (EDA)
STATUTO
Art 1. Finalit
Mettere le persone nella condizione di esercitare con
consapevolezza ed effettivamente il proprio diritto soggettivo
all'apprendimento lungo tutto il corso della vita, favorendo la
fiuibiiit dell'intero sistema EDA.
Sviluppare azioni e condizioni perch ogni persona, ogni
cittadino possa accedere e rinnovare via, via una formazione
efficace ai fini di un inserimento attivo nella societ della
conoscenza, quindi con riferimento sia alle condizioni di
occupabilit sia d'esercizio attivo deiia cittadinanza, garantendo
un accesso a "nuove competenze di base per tutti".
Suscitare, promuovere azioni e condizioni di motivazione,
rimotivazione, orientamento, accompagnamento, anche individuale,
verso il rientro in formazione delle persone, dei cittadini, dei
lavoratori per "ripensare 1 'orientamento ".
Orientare l'offerta di formazione EDA sulla domanda e sui
bisogni.
Ricercare, comprendere, mettere a fuoco e diffondere tra i
soggetti che realizzano le offerta EDA, gli elementi realmente
utili, necessari per un inserimento attivo nella societ (competenze
di base, trasversali, specifiche, relazionali, integrative,
.....).
Promuovere la messa in atto di offerte formative adeguate a
bisogni soggettivamente o individualmente non percepiti, non
esplicitati e di concerto azioni di incontro, accompagnamento dei
soggetti con tali bisogni.
Sviluppare e qualificare l'offerta, del pubblico, del privato e
del privato sociale, promuovendo la dislocazione territoriale
deii'offerta formativa proposta per "I 'apprendimento sempre pi
vicino a casa "
"Sviluppare conoscenza dei diversi sistemi per favorirne
cooperazione, integrazione nel realizzare presa in carico,
accompagnamento, informazione per il singolo cittadino per
garantire a tutti unfacile accesso a formazione di qualit adeguata
d e s i t k ion j dei singoli"
Art. 2 Ambito territonale
Si definisce l'ambito del presente Comitato Locale Eda il
territorio costituito dai Municipi Roma 4, Roma 5 e Roma 6
Art. 3 Obiettivi
lndividuazione a livello territoriale dei bisogni e dei
fabbisogni formativi dei cittadini
Individuazione, promozione, consolidamento della rete degli
attori EDA come gangli di un sistema unitario con particolare
attenzione all'orientarnento e all'accompagnamento interno alla
rete da parte dei vari soggetti.
Promozione e stabilizzazione di una struttura territoriale
sull'EDA con specifica definizione delle funzioni a livello dei tre
municipi e, in base alle effettive possibili& delle strutture
aderenti.
Garantire la funzione inclusiva del sistema dell'Educazione
degli Adulti attraverso la definizione dei criteri per la
attribuzione locale di un Marchio EDA, con un protocollo di
accreditamento per agenzie locali EDA
Esprimere specifiche comrnittenze, richieste ai soggetti stessi
aderenti al CL di realizzare attivia di istruzione e formazione con
determinate caratteristiche (tipologia utenti, orai, azioni di
accompagnamento etc.), garantendo necessario supporto organizzativo
e di monitoraggio
Elaborare un Piano Temtoriale per l'apprendimento diffuso e
permanente attraverso l'individuazione di attivit priontarie da
realizzare sui territori municipali, in relazione d'analisi dei
fabbisogni e bisogni formativi e professionali, in armonia con il
quadro dei Piani regolaton sociali dei Municipi interessati, con
l'obiettivo di ampliare le attivit formative destinate agli adulti;
renderle maggiormente adeguate ai bisogni reali in relazione
all'occupabilit e all'esercizio attivo dei diritti di cittadinanza;
diffonderle capillannente su tutto il territorio dei municipi
coinvolti.
Formulare proposte per un uso delle risorse disponibili,
funzionale agli obiettivi del Piano Territoriale promuovendo
iniziative per individuare e reperire risorse, favorendone la
gestione in forma integrata
Promozione, informazione e motivazione del sistema EDA (inteso
come sistema che va dal momento dall'intercenazione, della
individuazione di bisogni espressi, dal far prendere consapevolezza
ai singoli individui di bisogni fonnativi e di reale possibilit di
accedere ad oferfe formative efficaci e adeguate alle esigenze
reali delle persone fino alla efettiva realizzazione di attivit
formative flessibili ed integrate relativamente all'occupabilit,
all'esercizio attivo della ciitadimnza, alla qualit di vita
soggettiva e colleniva)
Contribuire alla definizione e alla sperimentazione di modelli
per il sistema EDA a livello cittadino, provinciale, regionale e
nazionale.
Art. 4 Organi
I1 Comitato Locale EDA no 2 costituto dagli organi collegiali: a
Assemblea Generale (AG) a Cabina di Regia (CR) a Gruppo di
Coordinamento Intemunicipale (GC)
I1 Comitato Locale EDA no 2 e coordinato da un esperto designato
dai Presidenti dei Municipi con atto congiunto.
Art. 5 Assemblea Generale (AG)
la sede della concertazione tra tutti i soggetti aderenti al
Comitato Locale e ad essa partecipano i referenti di enti ed
istituzioni che hanno sottoscritto il relativo Protocollo di
Adesione.
Gli enti firmami si impegnano ad individuare almeno un proprio
rappresentante che possa seguire con continuit i lavori del
Comitato Locale.
L'AG definisce le linee di indirizzo attuative degli obiettivi
istitutivi del Comitato Locale. Si articola in tavoli di lavoro,
funzionali o tematici, a cui i singoli soggetti aderiscono in
relazione
alla loro specificiti. Ciascuno dei tavoli coordinato da un
componente della Cabina di regia; ove non fosse possibile, da un
referente individuato all'interno dell'Assemblea stessa; il
referente coordinatore del tavolo di lavoro cos individuato potr
partecipare alla Cabina di regia.
L'AG pu proporre l'integrazione eventuale dei soggetti facenti
parte della Cabina di Regia.
L'Assemblea presieduta a t m o dal Presidente di uno dei
Municipio o da un suo delegato. f-.'~ssemblea convocata dai
Coordinatore, sentiti i Presidenti dei Municipi o loro delegati,
con
almeno l O giorni di anticipo rispetto la data della
riunione.
ArL 6 Cabina di Regia (CR)
Svolge un ruolo di progettazione delle attivit del Comitato
Locale, sulla base degli indirizzi espressi dall' Assemblea
Generale.
Ha funzioni propositive e cura l'attuazione delle linee di
indirizzo dell'hsemblea Generale. Si pu strutturare ai proprio
interno sia fnzionalmente che per aree tematiche. La Cabina di
regia costituita dal Gruppo di Coordinamento InterMunicipale che
individua gli altri
componenti tra i rappresentanti degli organismi, aderenti al
Comitato Locale, che costituiscono un punto di forza sul territorio
nelle attivit connesse con I'EDA, tenendo conto della volont di
partecipazione, della loro rappresentativi& significativit
delle attivit svolte in relazione all'eda, con la preferenza a
forme aggregate e reti di soggetti, tra:
CTP' IISS sede di scuole serali' Scuole del temtorio e10 delle
Reti di Scuole presenti Fpterritoriali ASL temitoriali COL
territoriali Centro Impiego territoriali Strutture per la
promozione delie politiche giovanili nei territori (informagiovani,
etc.) Parti sociali Organismi e associazioni no profit del Terzo
settore impegnati in attivitti di formazione e/o orientamento;
Universit Universit popolari e della terza et; Altri soggetti che
operano a livello locale svolgendo azioni di partecipazione
(Parrocchie, Comitati di quartiere, etc.)
La CR pu essere integrata da: Esperti Eda designati dai Municipi
Referenti dei tavoli in cui si articola l'assemblea generale Altri
soggetti indicati dall'AG.
La CR dovr garantire la partecipazione dei soggetti
istituzionali. La CR convocata e presieduta dal Coordinatore, in
accordo con il GC, con almeno 5 giorni di
anticipo rispetto la data della riunione.
Art. 7 Gruppo di Coordinamento Intemunicipale (GC)
Svolge funzioni di coordinamento delle attivit intemunicipali e
di programmazione attuativa delle attivit del Comitato Locale.
Individua i soggetti afferenti la CR tra gli enti che nel
tenitorio costituiscono un punto di forza nelle attivit connesse
con I'EDA come indicato nell'art. 6.
E composto dai Coordinatore del Comitato Locale, dai Presidenti
dei Municipi o loro delegati e dalle strutture di supporto dei
Municipi.
Pu invitare alle proprie riunioni altri soggetti particolarmente
significativi per la programmazione delle attivit del Comitato
Locale
' Funzioni che dal 1/9/2009 saranno assunte dai Centri
Provinciali per l'Istruzione degli Adulti (C.P.I.A.), istituzioni
scolastiche autonome previste dalllArt. 1, comma 632, della legge
296107, come contenuto nella Delibera della Giunta Regione Lazio
n0950 del 3011 312008.
E convocata dal Coordinatore, sentiti i Presidenti dei Municipi
o loro delegati (anche per le vie brevi, accertandosi della
ricezione della convocazione), anche su proposta di almeno due
componenti il GC.
I1 Gruppo di Coordinamento Intemunicipale pu invitare alle
proprie riunioni altri soggetti particolarmente significativi per
la programmazione delle attivit del Comitato Locale.
Art. 8 Coordinatore
Le attivit del Comitato locale EDA n.2 sono coordinate
dall'esperto designato dai Presidenti dei Municipi Roma 4, Roma 5 e
Roma 6.
I1 coordinatore svolge ruolo di facilitazione, supporto,
orientamento delle attivit connesse con lo sviluppo del17EDA
territoriale (dalla progettazione alla realizzazione) al fine di
garantire nei territori e rispetto al centro coerenza,
integrazione, diffusione temtoriale di pratiche e di
iniziative.
Art. 9 Regolamento
Le convocazioni vengono inoltrate di norma per e-mail
all'indirizzo fornito dalle diverse strutture o soggetti al
coordinatore.
Di ogni seduta di lavoro degli organi del comitato locale, verr
redatto un verbale di documentazione delle attivit svolte,
sottoscritto dal coordinatore e dal verbalizzante.
Le riunioni dell'AG e della CR sono valide se vi partecipano
almeno 1 rappresentante di almeno il 50% dei soggetti convocati
(sono ammesse deleghe scritte ad altri componenti o al
coordinatore; ogni soggetto che assume deleghe non pu assumere pi
di 3 deleghe).
Le riunioni del GC sono valide con la presenza di almeno un
rappresentante per municipio, in aggiunta al coordinatore o di un
suo delegato del GC.
Comune di Roma Municipio Roma 4 - Municipio Roma 5 - Municipio
Roma 6
Comitato Locale Educazione Degli Adulti (EDA)
Progetto "Individuazione degli ambiti territoriali e
costituzione del Comitato Locale per I'EDA nei Municipi Roma 4,
Roma 5 e Roma 6 (DGR 854107)
PROTOCOLLO D1 ADESIONE PER LA PROMOZIONE DELL'EDA NEL
TERRITORIO
DEI MUNICIPI ROMA 4, ROMA 5 e ROMA 6
PREMESSO
Che con DGR Lazio n. 761 del 12 ottobre 2007 stata approvata
l'Istituzione del "Comitato Regionale per la pianificazione e la
programmazione dell'offerta formativa integrata rivolta agli
adulti";
Che con DGR 31 ottobre 2007 n. 845, la Regione Lazio ha
proceduto, quindi, aila "Definizione delle linee di indirko per
l'apprendimento permanente degli adulti su tutto il territorio
regionale", individuando gli obiettivi generali e priontari nonch
gli impegni regionali, anche a breve termine, per la creazione del
sistema dell'apprendimento permanente degli adulti;
Che, con deliberazione n. 854 del 31 ottobre 2007, la Giunta
Regionale ha, aitresi, approvato i "Criteri per la individuaione
degli ambiti territoriali dei Comitati locali di cui al documento
conferenza unificata mano 2000", prevedendo l'assegnazione al
Comune di Roma, a seguito dell'approvazione di uno specifico
progetto, di un finanziamento di Euro 1.380.895,25 per
l'istituzione e l'avvio dei medesimi Comitati Locali su tutto il
territorio comunaie;
Che con Deliberazione di Giunta Comunale n. 36 del 13/02/08
stato approvato il "Progetto per I'individuazione degli ambiti
territoriali e costituzione dei Comitati Locali per l'Educazione
permanente degli adulti", localizzando, in particolare, gli ambiti
territoriali sui quali operare per la costituzione dei Comitati
locali per l'Educazione degli adulti;
Che l'ambito territoriale del Comitato locale per I'EDA n. 2
comprende i Municipi ROMA 4, ROMA 5 e ROMA 6
Che per la disciplina dell'azione congiunta di Municipi Roma 4,
Roma 5 e Roma 6 in data 23 marzo 2009 stato sottoscritto un
Protocollo di Intesa intemunicipale per la promozione del17EDA nei
Municipi ROMA 4, ROMA 5 e ROMA 6
Che per realizzare i Comitati locali per I'EDA fondamentale
l'attivit di promozione e costruzione di reti
CONSIDERATO
Che, come indicato dall'ente finanziatore con la nota
informativa su aspetti amministrativi e di gestione prot. n. 17593
del 12/02/09, occorre procedere all'individuazione della rete dei
soggetti coinvolti nel Comitato Locale EDA;
Che alla luce delle linee guida, delle Leggi e degli Accordi a
livello europeo, nazionale e territoriale e nell'ambito di una
finalit pi ampia di sviluppo locale, il Comitato Locale 2 (CL) dei
Municipi ROMA 4, ROMA 5 e ROMA 6 intende promuovere azioni concrete
per lo sviluppo di politiche della formazione pennanente rivolte
agli adulti e ail'attuazione di un sistema integrato della
formazione continua, dell'orientamento, dell'istruzione e della
formazione professionale.
Che il presente Protocollo di Adesione 6 finalizzato alla
costruzione delle reti locali per la realizzazione del "Progetto
per l'individuazione degli ambiti temtoriali e costituzione dei
Comitati Locali per l'Educazione permanente degli adulti" previsto
dalla DGR 85412007 e si definisce "documento aperto" in previsione,
anche dopo la sua sottoscrizione, di ampliarsi con l'adesione di
altri soggetti pubblici e privati.
Che il Protocollo di adesione, oltre che essere una
dichiarazione di intenti tra le Parti propone alcune idee
progettuali sulle quali il Comitato Locale intende produrre
risultati per l'implementazione del sistema complessivo EDA -
Educazione degli Adulti.
Che, in particolare, una deile finalit sostenere un lavoro
congiunto di confronto, di conoscenza reciproca, che privilegia il
superamento dell'autoreferenzialita, indispensabile nel
perseguimento di un sistema formativo integrato e comunque in nome
di una prospettiva secondo la quale sono le esigenze e le attese
del cittadino che guidano le azioni politiche e gestionali delle
istituzioni sul territorio.
Che un ulteriore obiettivo la condivisione, la partecipazione e
la motivazione delle Parti a comprendere l'ampio respiro delle
tematiche e delle finalit che la costituzione del Comitato Locale
EDA sottende.
CONSIDERATO INOLTRE I SEGUENTI ATTI E DOCUMENTI
51 Documento di lavoro Memorandum sull'istruzione e la
formazione permanente (ottobre 2000) diffuso per awiare un
confronto a livello europeo su una serie di aspetti inerenti il
sistema di lfelong learning: dai maggiori investimenti in risorse
umane, all'onentamento, ail'accesso paritario e geografico aila
formazione, anche attraverso le tecnologie dell'informazione e
della comunicazione (ICT) a favore dell'apprendimento on line;
La Comunicazione "Realizzare uno spazio europeo
dell'apprendimento permanente" (novembre 2001) che, a conclusione
del processo di consultazione realizzato in tutti i Paesi membri
sul "Memorandwn", stabilisce gli assi portanti per
l'implementazione del lifelong learning: - il lavoro in
partenariato; - la creazione di una cultura dell'apprendiento; - la
qualit come aspirazione all'eccellenza; - la conoscenza della
domanda; - la definizione delle risorse adeguate a facilitare
l'accesso alla formazione;
La Risoluzione del Consiglio sull'apprendimento permanente
(giugno 2002) che traccia le priorit di azione per il sistema di
Ifelong learning: - l'accesso ad opportunit di apprendimento per
tutti; - l'acquisizione di competenze di base in cultura
tecnologica e lingue straniere, competenze sociali e
imprenditorialit; - la formazione e l'aggiornamento dei docenti e
dei formatori; - il riconoscimento di qualifiche formali, non
formali e informali;
- l'orientamento professionale e formativo; - la partecipazione
attiva nell'apprendimento includendo i giovani.
La Comunicazione "Purame~i di rijrimcnio europei per
l'isiruzione e la formazione: seguilo al Consiglio europeo di
Lisbona" che definisce gli indicatori di qualit per i sistemi di
istruzione e formazione con i quali misu~are e monitorare il
livello medio dei risultati raggiunti dai quindici Paesi rispetto
ai seguenti ambiti: a) investimenti per istruzione e formazione; b)
abbandono scolastico; C ) laureati in matematica, scienze e
tecnologia; d) conseguimento dell'istruzione secondaria superiore
dalla popolazione ventiduenne; e) competenze fondamentali; f )
apprendimento lungo tutto il cono della vita.
I1 Decreto Legislativo n. 11211998 concernente il "Conferimento
di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e
agli Enti Locali, in attuazione del capo I della Legge n. 5911
997;
L'Accordo sancito in Conferenza Unificata il 2 marzo 2000
"Accordo tra Governo, Regioni, Province, Comuni e Comunit montane
per riorganizzare e potenziare l'educazione permanente degli
adulti" affinch si sviluppi un processo di integrazione tra le
diverse istituzioni, i diversi ambiti di intervento, le risorse
umane, materiali ejmnziarie disponibili;
Le Leggi delega nazionali n. 30 e n. 5312003 riguardanti
rispettivamente l'occupazione e il mercato del lavoro e la riforma
del sistema educativo di istruzione e formazione professionale;
La Legge quadro in materia di formazione professionale n.
84511978;
11 D.P.R. n. 27511 999 recante norme in materia di autonomia
deile istituzioni scolastiche;
I1 cornrna 632 deilYArt 1 della Legge n. 296107 (finanziaria
2007), che individua la istituzione dei C.P.I.A. (Centro
Provinciale per l'Istruzione degli Adulti)
Il Decreto del MPI del 24 ottobre 2007 che da I'awio
d'attuazione dei CPIA
La Delibera della Giunta Regione Lazio n0950 del 3011 112008)
che nell'ambito del piano di dimensionamento della Istituzioni
Scolastiche per I'as 2009110 istituisce 16 CPIA nel Lazio a partire
dal O 1 IO912009
La Legge n. 14411999, con particolare riferimento agli articoli
68 concernente l'obbligo di frequenza ad attivit formative e 69 con
il quale si istituisce la Formazione Tecnica Superiore;
La Legge n. 5312000 relativa ai congedi parentali e di
formazione;
La Legge n. 19611997 "Norme in materia di promozione
dell'occupazione", con riferimento all'art. 18 riguardante i
tirocini formativi e di orientamento;
Le Leggi n. 6811999 recante le "Norme per il diritto al lavoro
dei disabili" e n. 10411 992 riguardante la Legge quadro per
l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone
handicappate";
I1 Decreto Legislativo n. 27612003 che concretiua l'istituzione
del Libretio formatii>o del citiadino ai sensi dell'Accordo
Stato Regioni del 18 febbraio 2000;
L'Accordo sancito in Conferenza Unificata il 15 gennaio 2004 per
la definizione degli standard formativi minimi relativi alle
competenze di base nell'ambito dei percorsi sperimentali di
istruzione e formazione professionale;
L'Accordo sancito in Conferenza Unificata il 28 ottobre 2004, in
materia di certificazione delle competenze e di dispositivi per il
riconoscimento e la validaione tra i sistemi di istruzione e
formazione professionale;
La Legge Regionale Lazio n. 2311 992 recante l'"Ordinamento
della formazione professionale" e successive modifiche ed
integrazioni;
La Legge Regionale LaWo 30 marzo 1992, n. 29 (Norme per
l'attuazione ai diritto allo studio) e successive modifiche;
La Legge Regionale Lazio n. 3811 998, con riferimento all'art.
22 sulla delega ai Comuni delle funzioni amministrative
dell'orientamento ai lavoro;
La legge regionale 6 agosto 1999, n. 14 (Organizzazione delle
funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del
decentramento amministrativo) e successive modifiche: in
particolare il Capo TV (Istruzione scolastica articoli 152-156) ed
il Capo V (formazione professionale articoli 157- 159).
La L.R. 1411 999 di recepimento del decreto legislativo 3 1
marzo 1998, n. 1 12 (Conferimento di funzioni e compiti
amministrativi dello Stato alle regioni e agli enti locali, in
attuazione del capo I della 1. 15 marzo 1997, n. 59) ed, in
particolare, ha attribuito o delegato, tenendo conto
rispettivamente della 1.r. 2311992 e della 1.r. 2911992, le
funzioni e i compiti amministrativi alle province, ai comuni ed
alle comunit montane.
La Deliberazione del Consiglio Comunale n. 122t2000, e
successive modifiche ed integrazioni recante lo Siatuto del Comune
di Roma;
La Deliberazione del Consiglio Comunale n. 1011999, integrata
dalla Deliberazione C.C. n. 3012001, recante il Regolamento del
Decentramento Amministrativo;
TENUTO CONTO
Che le Istituzioni e gli Enti concorrono all'attuazione del
presente accordo all'interno ed in conformita con i propri
ordinamenti in materia, come definiti dalle normative nazionali e
regionali, nonch dagli atti di programmazione che vigono
attualmente o che interverranno nel periodo di validit dell'accordo
stesso;
Che il Comitato Locale comsponde ai tenitori dei Municipi Roma
4, Roma 5 e Roma 6
SI CONVIENE QUANTO SEGUE
Articolo l PREMESSE
Le Premesse fanno parte integrante e sostanziale del presente
Protocollo;
Articolo 2 FINALITA'
I1 Comitato Locale dei Municipi Roma 4, Roma 5 e Roma 6 assume
come elementi portanti dell'elaborazione del proprio Progetto e del
piano di azioni che intende implementare e realizzare
nell'interesse dei cittadini, la partecipazione sociale e la parii
di opportunit di accesso ai servizi presenti nel territorio.
I Componenti del Comitato Locale relativo al territorio dei
Municipi Roma 4, Roma 5 e Roma 6, nel rispetto dei ruoli
istituzionali, si impegnano a perseguire una strategia comune
finalizzata a costruire il sistema integrato di educazione degli
adulti a livello municipale, in coordinamento con il Iivello
cittadino, e a rendere effettiva la rete dei soggetti che
progettano e realizzano attivit di educazione formale e non
formale, orientamento e formazione, rivolte agli adulti nell'ambito
dei temtori di appartenenza e in funzione dello sviluppo locale,
ricercando e sostenendo, anche, il diretto coinvolgimento di ogni
soggetto, ente, istituzione che nel territono viene a contatto e
pub quindi "intercettare", orientare, motivare, sostenere persone
con bisogni formativi specifici peculiari, reIativi anche
all'esercizio attivo della cittadinanza e alla partecipazione
sociale, sia individuali sia di gruppo (per esempio come genitori,
consumatori, utenti di servizi,etc.)
in particolare: a. una pi produttiva utihmione delle rispettive
risorse finanziare, strumentali e professionali,
proprie di ogni aderente al comitato locale, al fine di
realizzare un'offerta formativa, e di servizi alla formazione di
qualit, coerente e collegata con le altre forme di politica attiva
del lavoro e di sviluppo territoriale e locale;
b. una pi efficace azione di prevenzione, di contrasto e di
recupero dei fenomeni di dispersione e abbandono deli'istrwione e
delia formazione professionale, anche attraverso l'integrazione
delie attivii di orientamento scolastico, formativo e
professionale;
C. una pi efficace azione di sostegno d a formazione e
d'inserimento professionale dei soggetti a vario titolo
svantaggiati o appartenenti a fasce deboli del mercato del
lavoro;
d. una offerta di opportunit, pi ampia, flessibile, integrabile,
componibile, di recupero di conoscenze di base e competenze
professionali da parte di soggetti adulti con inadeguato livello di
istruzione;
e. una formazione dei giovani complessivamente pi rispondente
alle esigenze del mercato del lavoro ed idonea ad accelerare e
favorire il loro utile inserimento professionale;
f. una prima costituzione comune - in accordo con le recenti
normative sull'identificazione degli standard minimiformativi e
l'istituzione del Libretto del cittadino - per l'assunzione di
modelli e strumenti omogenei e condivisi tra i sistemi per il
riconoscimento di crediti formativi e la certificazione delle
competenze negli ambiti non formali, anche maturate in esperienze
personali o lavorative e che renda possibile il rientro in percorsi
curriculari di istnizione;
g. la promozione e la realizzazione di azioni di informazione e
comunicazione rivolti all'utenza: produzione di strumenti
informativi cartacei e on line; incontri di sensibilizzazione al
tema dell'EDA da realizzare nei diversi luoghi di aggregazione e
del tempo libero, presso le strutture che erogano i servizi di
orientamento e di formazione; attivazione di sportelli informativi
in luoghi strategici del territorio per mettere a conoscenza gli
utenti deile opportunit formative presenti per un pi semplice
accesso ai servizi;
h. la promozione di collaborazioni, sottoscrizione di accordi,
protocolli e convenzioni con i soggetti territoriali coinvolti per
ottimizzare l'offerta, per favorire la progettazione integrata di
azioni formative mirate agli alfabeti di lo livello, ai percorsi di
orientamento, ai diritti di cittadinanza attiva
Articolo 3 RUOLO E COMPITI
I1 comitato Locale per I'EDA assume il molo di sede della
programmazione concertata e della sua attuazione attraverso
l'attivit di promozione e costruzione di reti.
h particolare, in ottemperanza all'Accordo del marzo 2000 e come
previsto dalla DGR 854/07 della Regione Lazio e dal Progetto
approvato, il Comitato Locale svolge i seguenti compiti:
a. definisce le linee di indirizzo, secondo criteri regionali,
nel rispetto della programmazione provinciale, delle attivit di
educazione degli adulti nel territorio, partendo dail'anaiisi dei
fabbisogni professionali e formativi locali e curando che l'offerta
sia coerente con la domanda esplicita ed implicita;
b. elabora progetti d'area utilizzando in modo condiviso le
risorse disponibili destinate ai sistema integrato di educazione
degli adulti;
C. formula proposte sulle nuove istituzioni destinate agli
adulti (Centri provinciali per l'istruzione degli adulti, previsti
dalla L. Finanziaria 2007, istituzioni scolastiche che organizzano
attivit formative per gli adulti, Centri di Formazione
Professionale, enti/istituzioni, universit della tena et che
organizzano a qualsiasi titolo attivit formative non formali ) e
rappresenta le esigenze della popolazione riguardo al calendario
delie attivit di formazione;
d. cura l'informazione e la diffusione per facilitare l'accesso
alla formazione da parte dei cittadini, con particolare attenzione
alla popolazione adulta priva di titoli di studio;
e. si attiva per acquisire le conoscenze e competenze utili alla
elaborazione di progetti rivolti alla popolazione pi emarginata
&che la formazione sia veicolo per l'inclusione sociale e la
cittadinanui attiva;
f. attiva la rete e gli accordi di rete per la gestione
concertata e condivisa di servizi al cittadino (accoglienza,
orientamento, riconoscimento di crediti, accompagnamento,
formazione);
g. realizza il raccordo con le politiche occupazionali e i
servizi per l'impiego e con le politiche sociali programmate nei
piani sociali di zona.
Articolo 4 FORME DI INTERVENTO
Per realizzare le finalit sopra indicate i Componenti del
Comitato Locale si impegnano a collaborare alle seguenti
attiviik
a. analisi dei fabbisogni di formazione e di competenze che
coinvolga soggetti dei sistemi di istruzione, di formazione
professionale e delle imprese, espressione della rete territoriale
di relazionj culturali e produttive, ma anche strettamente
intercomessa con le reti nazionali ed europee;
b. localizzazione delle sedi formative e programmazione degli
interventi che tenga conto delle strutture e delle offerte
formative presenti a livello territoriale;
C. reciproca messa a disposizione di sedi e attrezzature,
servizi e competenze professionali; d. programmazione di interventi
di formazione dei fomto r i comuni finalizzati allo scambio di
esperienze tra i sistemi e all'acquisizione di competenze utili
all'integrazione; e. programmazione congiunta di progetti che
facilitino il rientro nei percorsi scolastici e
formativi per il conseguimento di titoli di studio e di
qualifiche professionali; f. sperimentazione di procedure idonee al
reciproco riconoscimento di crediti formativi; g. valutazione
congiunta degli interventi formativi integrati e dell'impatto
dell'offerta formativa
territoriale; h. sperimentazione di attivit e interventi di
orientamento scolastico, formativo e professionale in
raccordo con servizi di orientamento temtoriali; i. raccordo
delle reali associative e di volontariato territoriali nell'ambito
del non formale.
Articolo 5 STRUMENTI E MODALITA' DI A'ITUAZIONE
Le modalit di collaborazione saranno improntate ad incentivare
la partecipazione dei vari soggetti presenti nel territorio: le
rappresentanze dei lavoratori, delle imprese e degli altri soggetti
portatori di interessi sociali, in particolare riferiti a categorie
svantaggiate ed a fasce deboli della popolazione.
A tale scopo si attiveranno tavoli di lavoro -tecnici e politici
al fine di sensibilizzare e condividere con altri soggeti le
finalit di implementazione e di promozione del sistema dellfEDA nel
territorio.
Per la realizzazione di attivit integrate di istruzione e
formazione professionale potranno stilarsi Accordi o Protocolli di
intesa tra i soggetti pi direttamente interessati, rinviando la
fomaliuazione ai differenti livelli di responsabilit per
competenza.
Articolo 6 MODIFICHE
Qualsiasi modifica al presente Protocollo deve essere concordata
per iscritto; esso pu essere modificato in corso di validit
d'intesa tra le Parti eccetto che per le finalit stabilite con
l'art. 2.
Articolo 7 VALIDITA*
I1 presente Protocollo ha durata annuale, con decorrenza dalla
data di sottoscrizione e si intender, poi, automaticamente e
tacitamente rinnovato, salvo esplicita comunicazione di recesso e
risoluzione.
Allegato "C" Da rbrodurre su carta intestata
dell'Enl~stitutione/Assoc~zione
Progetto "Individuazione degli ambiti territoriali e
costituzione del Comitato Locale per I'EDA nei Municipi Roma 4,
Roma 5 e Roma 6 (DGR 854/07)
Lettera di adesione ai Comitato Locale no 2
11 sottoscritto rappresentante legale
dell'Ente/Istituzione/Associazione
DICHIARA 1. di aver preso visione del documento denominato
"Protocollo di Adesione" e di condividerne
le premesse, le strategie ed i risultati attesi; 2. di essere a
conoscenza della missione svolta dalla educazione degli adulti per
lo sviluppo
deli'apprendimento permanente per tutto il corso della vita; 3.
di condividere l'esigenza di assicurare, specie alle fasce sociali
pi vulnerabili, l'accesso ad
azioni di orientamento e di formazione lungo tutto l'arco della
vita (lifelong learning) sia per potenziare la loro posizione sul
mercato del lavoro, sia per sviluppare la cultura della
cittadinanza attiva;
4. di aderire al comitato locale dei Municipi Roma 4, Roma 5 e
Roma 6
Nell'aderire al Comitato locale SI IMPEGNA
1. a partecipare attivamente alle attivit del Comitato locale
con il fine di valorizzare al massimo i servizi territoriali
formativi, di orientamento e per l'inserimento ed il re-inserimento
lavorativo all'interno del sistema cittadino di educazione degli
adulti;
2. ad operare al proprio interno per una pi produttiva
utilizzazione delle proprie risorse Gnanziare, stnunentali e
professionali, per ogni tipo di azioni che possano sostenere,
facilitare, promuovere la diffusione, la qualificazione
dell'educazione per tutto il corso della vita;
3. ad operare per lo sviluppo ed il consolidamento della rete
degli organismi territoriali che agiscono sia nel campo della
domanda che nel campo del1 'offerta formativa;
4. a collaborare per la costruzione delle condizioni necessarie
all'integrazione dell'offerta formativa, da sviluppare localmente,
in sinergia con gli altri organismi territoriali ed in coerenza con
le istanze sistemiche e di governante cittadina;
5. a collaborare alla promozione delle iniziative EDA e di
apprendimento permanente (formale, non formale ed informale);
6. a costruire le condizioni necessarie a stipulare intese
bilaterali ed accordi multilaterali per far fronte a domande di
orientamento, di formazione e di inserimento lavorativo sempre pi
complesse le cui risposte richiedono integrazione
interorganizzativa e cooperazione interistituzionale
DATA Firma per adesione
Legale Rappresentante
I1 Presidente invita il Consiglio a votare per appello nominale
la presente proposta di deliberazione, con l'assistenza dei
Consiglieri Arista e Iurescia, in qualit di Segretari, e ne
proclama l'esito che il seguente:
Hanno risposto Si alla I Chiama n. 8 Consiglieri: Arista, Bono,
De Napoli, Limardi, Petrella, Scognamiglio, Tancioni, Vaccaro.
Hanno risposto No alla I Chiama n. / Consigliere.
Astenuti n. / Consiglieri.
Hanno risposto Si alla I1 Chiama n. 5 Consiglieri: Corbucci, De
Angelis, Dionisi, Pace, Rampini.
Hanno risposto No alla I1 Chiama n. / Consiglieri.
Astenuti n. 1 Consigliere Iurescia.
Presenti: 14
Astenuti: 1
Votanti: 13
Maggioranza: 7
Voti Favorevoli: 13
Voti Contrari: /
Astenuti: 1 (Iurescia).
Al momento della votazione risultano assenti i Consiglieri:
Clavenzani. D' Antirni, Fiocchi, Riggio.
La presente deliberazione risulta approvata all'unanimit dei
votanti, con l'astensione del Consigliera Iurescia.
La presente deliberazione assume il n. 14.
I1 Presidente VALTER SCOGNAMIGLIO
I1 Segretario Dott.ssa PAOLA CELSI
La presente deliberazione stata pubblicata all'Albo del
Municipio Roma N ed all'Albo Pretorio da11'8 luglio 2009 al 22
luglio 2009 e non sono state prodotte opposizioni.
Esecutiva a norma e per gli effetti dell'art. 134, 3" comma,
del
Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267
dal 18 luglio 2009
La presente deliberazione stata approvata dal Consiglio del
Municipio Roma IV nella seduta del 3 luglio 2009.
, " .( : I , Roma, l . . !t: . :: . . . . . . . . . .
ROMA Comune di Roma
Municipio IV Roma Montesacro Prot. n. 46082109
ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO DEL
MUNICIPIO
(Seduta del 3 luglio 2009)
L'anno duemilanove, il giorno di venerd tre del mese di luglio,
alle ore 10.48 nei locali del Municipio TV Roma Montesacro siti in
Via Monte Rocchetta 14, si riunito in seduta ordinaria pubblica il
Consiglio del Municipio, i n I convocazione.
Presidente: Valter Scognamiglio.
Eseguito l'appello nominale alle ore 10,48 i l Presidente
dichiara che sono presenti i seguenti Consiglieri:
ARISTA Alfredo DE NAPOLI Jessica Palmira PETRELLA Giordana BONO
Emiliano DIONISI Fabio RAMPINI Federica CLAVENZANI Fabrizio FIOCCHI
Franco SCOGNAMIGLIO Valter CORBUCCI Riccardo IURESCIA Romeo
TANCIONI Lina D'ANTIMI Alfredo LIMARDI Giorgio DE ANGELIS Fabio
PACE Michela
Assolve le funzioni di Segretario: Dott.ssa Paola Celsi.
Risulta presente il Consigliere Aggiunto Rahman Md
Mostafiziir.
Risultano assenti i Consiglieri: Bentivoglio Marco, Bonelli
Cristiano, Borgheresi Roberto, Cardente Alessandro, Marchionne
Paolo Emilio. Riggio Cristiano. Ripanucci Stefano, Sorrenti
Giuseppe, Vaccaro Francesco.
Alle ore 10,52 entra in Aula il Consigliere Riggio.
Alle ore 1 1,15 entra in Aula il Consigliere Vaccaro.
( O M I S S I S )
DELIBERAZIONE N. 14
Approvazione del Protocollo di Adesione e dello Statuto del
Comitato Locale n. 2 per l'Educazione Permanente degli Adulti
relativo ai Municipi Roma IV, Roma V e Roma VI. Progetto
"Individuazione degli ambiti territoriali e costituzione del
Comitato Locale per I'EDA nei Municipi Roma IV, Roma V e Roma VI
(D.G.R. n. 85412007)".
Premesso che con l'art. 139, conima 2, del Decreto Legislativo
n. 11211998 sono state conferite all'Amministrazione Comunale
attribuzioni nel campo dell'Educazione degli adulti (EDA);
Che gli indirizzi in materia sono stati dettati dall'unione
Europea nel Memorandum sull'istruzione e la formazione permanente
dell'anno 2000 e nel documento "Realizzare uno spazio europeo
dell'apprendimento permanente" del novembre 2001 ;
Che in attuazione di tali indirizzi la Conferenza Unificata
Stato - Regioni - Autonomie Locali, nella seduta del 2 marzo 2000,
ha convenuto di realizzare gli obiettivi del documento sulla
riorganizzazione e il potenziamento dell'Educazione Permanente
degli Adulti, recepito con Direttiva della Presidenza del Consiglio
dei Ministri n. 22 del 6 febbraio 200 1 ;
Che il predetto documento, nel precisare le funzioni svolte dai
Comuni, prevede, in particolare, che gli stessi istituiscano i
Comitati Locali quali sedi privilegiate della programmazione
concertata locale per l'offerta formativa integrata destinata agli
adulti;
Che, in adesione al bando approvato dalla Regione Lazio con
D.G.R. n. 3012002 per il finanziamento di azioni di sistema
relative all'Educazione Permanente degli Adulti, a valere sul
FSE-POR 200012006, con deliberazione di Giunta Comunale n. 20312002
stata approvata l'attivazione da parte del Comune di Roma di
progetti per la sperimentazione di modelli di Comitato Locale;
Che tali progetti sono stati attuati con il coinvolgimento di
sette Municipi ed hanno previsto la realizzazione di cinque
Comitati Locali sperimentali, costituendo un primo nucleo di
interventi sinergici finalizzati alla costruzione del sistema
cittadino per l'Educazione Permanente degli Adulti, nel quale far
confluire, a regime, tutte le attivit educative e formative rivolte
alla popolazione adulta, anche al fine di verificare la rispondenza
dell'offerta alla domanda nonch di consentire l'emersione di
bisogni inespressi e favorirne la soddisfazione;
Che il Municipio Roma V il 9 aprile del 2002 ed il Municipio
Roma VI il 12 ottobre 2002, nella sigla dei Patti Formativi
Territoriali, hanno individuato nelle Politiche EDA una delle linee
di azioni portanti dei patti stessi;
Che il Municipio Roma V ha istituito, a seguito della
sperimentazione avviata sul Bando della Regione Lazio (BUR Lazio n.
5 20 febbraio 2002) su FSE, il Comitato Locale congiunto dei
Municipi Roma V e Roma VI con deliberazione n. 22 del 28 marzo 2006
prot. n. 1885512006;
Che il Municipio Roma VI ha istituito, a seguito della
sperimentazione avviata su Bando della Regione Lazio (BUR Lazio n.
5 20 febbraio 2002) su FSE, il Comitato Locale congiunto dei
Municipi Roma V e Roma VI con deliberazione del 28 marzo 2006 prot.
n. 1478812006;
Che con D.G.R. Lazio n. 761 del 12 ottobre 2007 stata approvata
l'istituzione del "Comitato Regionale per la pianificazione e la
programmazione dell'offerta formativa integrata rivolta agli
adulti";
Che con D.G.R. 3 1 ottobre 2007 n. 845, la Regione Lazio ha
proceduto, quindi, alla "Definizione delle linee di indirizzo per
l'apprendimento permanente degli adulti su tutto il territorio
regionale", individuando gli obiettivi generali e prioritari nonch
gli impegni regionali, anche a breve termine; per la creazione del
sistema dell'apprendimento permanente degli adulti;
Che, con deliberazione n. 854 del 3 1 ottobre 2007, la Giunta
Regionale ha, altres, approvato i "Criteri per la individuazione
degli ambiti territoriali dei Comitati Locali di cui al documento
conferenza unificata marzo 200OW, prevedendo l'assegnazione al
Comune di Roma, a seguito dell'approvazione di uno specifico
progetto, di un finanziamento di Euro 1.380.895,25 per
l'istituzione e l'avvio dei medesimi Comitati Locali su tutto il
territorio comunale;
Che con deliberazione di Giunta Comunale n. 36 del 13 febbraio
2008 stato approvato il "Progetto per I'individuazione degli ambiti
territoriali e costituzione dei
Comitati Locali per l'Educazione Permanente degli Adulti",
localizzando, in particolare, gli ambiti territoriali sui quali
operare per la costituzione dei comitati locali per l'educazione
degli adulti, secondo la seguente aggregazione:
Comitato l - Municipio I, 11, I11 e XVII; Comitato 2 - Municipio
IV, V e VI; Comitato 3 - Municipio VI1 e VIII; Comitato 4 -
Municipio IX e X; Comitato 5 - Municipio XI e XII; Comitato 6 -
Municipio XIII; Comitato 7 - Municipio XV e XVI; Comitato 8 -
Municipio XVIII, XIX e XX;
Che, il "Quadro finanziario" allegato al Progetto prevede una
prima macroripartizione delle risorse, destinando i l 30% del
finanziamento, pari ad Euro 414.268,58, all'attivit di
coordinamento ed alla pianificazione, programmazione e
realizzazione di iniziative "trasversali" alle attivit degli 8
Comitati Locali operanti sul territorio (Sistema Cittadino) ed il
70%' pari ad Euro 966.626,67, alle linee di azione dei singoli
Comitati Locali, ripartiti, ulteriormente, in base ai sub criteri
distributivi ivi specificati;
Che, in particolare, per la costituzione e per lo svolgiiiiento
dei compiti attribuiti al Comitato Locale (N 2) attribuita la somma
complessiva di Euro 16 1.064,24;
Che l'organismo di coordinamento e supporto a livello cittadino
dei Comitati Locali previsto dal Progetto fa capo attualmente, in
base alle competenze attribuite con deliberazione di Giunta
Comunale n. 300 del 24 settembre 3008, al Dipartimento XIV -
Politiche del Lavoro e dei Piani di Formazione Permanente per
Adulti;
Che - come chiarito anche dall'ente finanziatore con la nota
informativa su aspetti amministrativi e di gestione prot. n. 17593
del 12 febbraio 2009 - gli atti formali conseguenti
all'applicazione della D.G.R. n. 854 del 3 1 ottobre 2007,
successivi alla deliberazione di Giunta Comunale sopra citata, sono
identificati nella sottoscrizione di un Protocollo d'Intesa tra i
Municipi appartenenti allo stesso ambito territoriale (come sopra
aggregati), con individuazione delle funzioni di coordinamento e
della rete dei soggetti coinvolti nel Comitato Locale EDA, nella
formalizzazione del Comitato Locale EDAattraverso l'adozione dello
Statuto e nell'elaborazione di un Progetto, articolato per azioni,
che il Comitato Locale si impegna a realizzare utilizzando i
fondi
- regionali; Considerato la necessit di realizzare i l sistema
EDA nei territori dei Municipi
Roma IV, Roma V e Roma VI, attraverso l'attivazione e
l'integrazione di servizi e interventi di soggetti pubblici,
privati e del privato sociale, per promuovere l'esercizio del
diritto individuale delle donne e degli uomini all'apprendiniento
lungo tutto i l corso della vita, finalizzato all'occupazione, alla
cittadinanza attiva e, pi in generale, al raggiungimento di un
soddisfacente livello di qualit della vita in relazione al
Memorandum della Commissione Europea su istruzione e formazione
permanente (Lisbona 2000);
Che, secondo quanto previsto dal Progetto finanziato, i Comitati
Locali sono composti dai rappresentanti dei Municipi e dai
rappresentanti dei seguenti organismi e istituzioni:
- istituzioni scolastiche e enti operanti nel sistema
dell'istruzione degli adulti: CTP, Istituti superiori con corsi
serali (dal I O settembre 2009 queste istituzioni scolasticlie
saranno comprese nelle istituende istituzioni scolastiche autonome
previste dal comma 632 dell'art. 1 della legge n. 29612007
(Finanziaria 2007), C.P.I.A. (Centro
Provinciale per l'Istruzione degli Adulti) come contenuto nella
deliberazione della Giunta Regione Lazio n. 950 del 30 novembre
2008);
- in generale istituzioni scolastiche interessate e coinvolte
nella diffusione della formazione per tutto il corso della
vita;
- istituzioni formative accreditate alla regione operanti nel
sistema della Formazione professionale;
- servizi per l'orientamento e l'impiego; - servizi culturali
(Biblioteche, Associazioni Culturali, etc.); - servizi sociali e
sanitari (ASL, Cooperative Sociali, Parrocchie, etc.); - organismi
e associazioni no profit del Terzo settore impegnati in attivit
di
formazione, anche non formale, e10 orientamento; - universit; -
universit popolari e della terza et; - organizzazioni sindacali; -
organizzazioni datoriali;
Che per la costituzione del Comitato Locale stato sottoscritto
un Protocollo d'Intesa tra i Municipi partecipanti in data 23 marzo
2009 al fine di individuare le funzioni di coordinamento (Gruppo di
Coordinamento Intermunicipale) e della rete dei soggetti coinvolti
nel Comitato Locale EDA;
Che per I'acquisizione delle adesioni da parte degli enti e
degli organismi titolati alla partecipazione al Comitato Locale
stato predisposto un Protocollo di Adesione, allegato alla presente
deliberazione, configurato come "documento aperto", con la
possibilit, anche dopo la sua sottoscrizione, di vedere ampliata la
partecipazione alla rete territoriale di altri Soggetti Pubblici e
Privati nelle forme e con le modalit previste dalle leggi nazionali
e regionali;
Preso atto della deliberazione di Giunta Municipale n. 3 del 31
marzo 2009 di istituzione del Comitato Locale EDA n. 2;
Del Protocollo d'Intesa intermunicipale per la promozione
del17EDA nel territorio dei Municipi Roma IV, Roma V e Roma VI;
Del parere favorevole espresso dalle Commissioni IV e V del
Municipio Roma IV rispettivamente riunitesi in data 28 maggio 2009
e in data 25 giugno 2009;
Che in data 18 giugno 2009 il Direttore del Municipio Roma IV,
ha espresso il - parere che di seguito integralmente si riporta:
"Ai sensi e per gli effetti de117art. 49 del
Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, si esprime parere
favorevole in ordine alla regolarit tecnica della proposta di
deliberazione indicata in oggetto.
Il Direttore F.to: Dott. M. D7Amanzo";
Visto i l T.U.E.L. approvato con Decreto Legislativo 18 agosto
2000, n. 267 e successive modifiche ed integrazioni;
Lo Statuto del Comune di Roma approvato con deliberazione
Consiglio Comunale n. 122 del 17 luglio 2000 e successive modifiche
ed integrazioni;
I1 Regolamento del Decentramento Amministrativo approvato con
deliberazione di Consiglio Comunale n. 10 de11'8 febbraio 1999 e
successive modifiche ed integrazioni;
Ritenuto che la presente proposta di deliberazione non comporta
impegno di spesa o diminuzione di entrata ai sensi dell'art. 49 del
Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
IL CONSIGLIO DEL MUNICIPIO IV ROMA MONTESACRO
per i motivi di cui in premessa:
DELIBERA
1. di approvare lo Statuto del Comitato Locale per 1'EDA n. 2
dei Municipi Roma IV, Roma V e Roma VI, istituito con deliberazione
di Giunta Municipale n. 3 del 3 1 marzo 2009, parte integrante
della presente deliberazione (All. A);
2. di approvare il Protocollo di Adesione con relativa Lettera
di Adesione (All. B e All. C) parte integrante della presente
deliberazione.
Allegato "A"
Comune di Roma Municipio Roma 4 - Municipio Roma 5 - Municipio
Roma 6
Comitato Locale Educazione Degli Adulti (EDA)
STATUTO
Art 1. Finalith
Mettere le persone nella condizione di esercitare con
consapevolezza ed effettivamente il proprio diritto soggettivo
all'apprendimento lungo tutto il corso delia vita, favorendo la
fi-uibilit dell'intero sistema EDA.
Sviluppare azioni e condizioni perch ogni persona, ogni
cittadino possa accedere e rinnovare via, via una formazione
efficace ai fini di un inserimento attivo nella societ della
conoscenza, quindi con riferimento sia alle condizioni di
occupabilit sia all'esercizio aitivo delia cittadinanza, garantendo
un accesso a "nuove competenze di base per tutti".
Suscitare, promuovere azioni e condizioni di motivazione,
rimotivazione, orientamento, accompagnamento, anche individuale,
vaso il rientro in formazione &lie persone, dei cittadini, dei
lavoratori per "ripensare I'orientamento ".
Orientare l'offerta di formazione EDA sulla domanda e sui
bisogni.
Ricercare, comprendere, mettere a fuoco e diffondere tra i
soggetti che realizzano le offerta EDA, gli elementi realmente
utili, necessari per un inserimento attivo nella societ (competenze
di base, trasversali, specifiche, relazionali, integrative,
.....).
Promuovere la messa in atto di offerte formative adeguate a
bisogni soggettivamente o individualmente non percepiti, non
esplicitati e di concerto azioni di incontro, accompagnamento dei
soggetti con tali bisogni.
Sviluppare e qualificare l'offerta, de1 pubblico, del privato e
del privato sociale, promuovendo la dislocazione territoriale
dell'offerta formativa proposta per "l'apprendimento sempre pi
vicino a casa "
"Sviluppare conoscenza dei diversi sistemi per favorirne
cooperazione, integrazione nel realizzare presa in carico,
accompagnamento, informazione per il singolo cittadino per
garantire a tutti un facile accesso a formazione di qualit adeguata
alle situazioni dei singoli"
Art. 2 Ambito territoriale
Si definisce l'ambito del presente Comitato Locale Eda il
territorio costituito dai Municipi Roma 4, Roma 5 e Roma 6
Art. 3 Obiettivi
Individuazione a livello territoriale dei bisogni e dei
fabbisogni formativi dei cittadini
Individuazione, promozione, consolidamento della rete degli
attori EDA come gangli di un sistema unitario con particolare
attenzione all'orientamento e all'accompagnamento interno alla rete
da parte dei vari soggetti.
Promozione e stabilizzazione di una struttura territoriale
sul17EDA con specifica definizione delle funzioni a livello dei tre
municipi e, in base alle effettive possibilit, delle strutture
aderenti.
Garantire la funzione inclusiva del sistema dell'Educazione
degli Adulti attraverso la definizione dei criteri per la
attribuzione locale di un Marchio EDA, con un protocollo di
accreditamento per agenzie locali EDA
Esprimere specifiche comrnittenze, richieste ai soggetti stessi
aderenti al CL di realizzare attivit di istruzione e formazione con
determinate caratteristiche (tipologia utenti, orai, azioni di
accompagnamento etc.), garantendo necessario supporto organizzativo
e di monitoraggio
Elaborare un Piano Temtoriale per l'apprendimento diffuso e
permanente attraverso l'individuazione di attivit pnoritarie da
realizzare sui territori municipali, in relazione all'analisi dei
fabbisogni e bisogni formativi e professionali, in armonia con il
quadro dei Piani regolatori sociali dei Municipi interessati, con
l'obiettivo di ampliare le atiivit fomt ive destinate agli adulti;
renderle maggiormente adeguate ai bisogni reali in relazione
all'occupabiiit e all'esercizio attivo dei diritti di cittadinanza;
diffonderle capillarmente su tutto il temtorio dei municipi
coinvolti.
Formulare proposte per un uso delle risorse disponibili,
funzionale agii obiettivi del Piano Territoriale promuovendo
iniziative per individuare e reperire risorse, favorendone la
gestione in f o m integrata
Promozione, informazione e motivazione del sistema EDA (inteso
come sistema che va dal momento &ll'intercettazione, della
individuazione di bisogni espressi, dal far prendere consapevolezza
ai singoli individui di bisogni formativi e di reale possibilit di
accedere ad oferle formative efficaci e adeguate alle esigenze
reali delle persone jno alla efettiva realizzazione di attivit
formative flessibili ed integrate relativamente all'occupabilit,
all'esercizio attivo della cittadinanza, alla qualit di vita
soggettiva e collettiva)
Contribuire alla deiinizione e alla sperimentazione di modelli
per il sistema EDA a livello cittadino, provinciale, regionale e
nazionale.
Art. 4 Organi
I1 Comitato Locale EDA no 2 costituto dagli organi collegiali: a
Assemblea Generale (AG) a Cabina di Regia (CR) a Gruppo di
Coordinamento Intemunicipale (GC)
I1 Comitato Locale EDA no 2 coordinato da un esperto designato
dai Presidenti dei Municipi . con atto congiunto.
Art. 5 Assemblea Generale (AG)
la sede della concertazione tra tutti i soggetti aderenti al
Comitato Locale e ad essa partecipano i referenti di enti ed
istituzioni che hanno sottoscritto il relativo Protocollo di
Adesione.
Gli enti firmatari si impegnano ad individuare almeno un proprio
rappresentante che possa seguire con continuit i lavori del
Comitato Locale.
L'AG definisce le linee di indirizzo attuative degli obiettivi
istitutivi del Comitato Locale. Si articola in tavoli di lavoro,
funzionali o tematici, a cui i singoli soggetti aderiscono in
relazione
alla loro specificita. Ciascuno dei tavoli coordinato da un
componente della Cabina di regia; ove non fosse possibile, da un
referente individuato all'intemo dell'Assemblea stessa; il
referente coordinatore del tavolo di lavoro cos individuato potr
partecipare alla Cabina di regia.
L'AG pu proporre l'integrazione eventuale dei soggetti facenti
parte della Cabina di Regia.
L'Assemblea presieduta a turno dal Presidente di uno dei
Municipio o da un suo delegato. L'~ssemb1ea convocata dal
Coordinatore, sentiti i Presidenti dei Municipi o loro delegati,
con
almeno1 0 giorni di anticipo rispetto la data della
riunione.
Art. 6 Cabina di Regia (CR)
Svolge un ruolo di progettazione delle attivit del Comitato
Locale, sulla base degli indirizzi espressi dall' Assemblea
Generale.
Ha funzioni propositive e cura l'attuazione delle linee di
indirizzo dell'Assemblea Generale. Si pu strutturare al proprio
interno sia funzionalmente che per aree tematiche. La Cabina di
regia costituita dal Gnippo di Coordinamento InterMunicipale che
individua gli altri
componenti tra i rappresentanti degli organismi, aderenti al
Comitato Locale, che costituiscono un punto di forza sul territorio
nelle attivit connesse con I'EDA, tenendo conto della volont di
partecipazione, della loro rappresentativit, significati* delle
attivit svolte in relazione all'eda, con la preferenza a forme
aggregate e reti di soggetti, tra:
CTP' LiSS sede di scuole serali'
m Scuole del temtorio e10 delle Reti di Scuole presenti F'P
temtoriali ASL territoriali COL temtoriali
m Centro impiego territoriali Strutture per la promozione deiie
politiche giovanili nei territori (Informagiovani, etc.) Parti
sociali Organismi e associazioni no profit del Terzo settore
impegnati in attivit di formazione e10 orientamento; Universith
Universit popolari e della tena et;
m Altri soggetti che operano a livello locale svolgendo azioni
di partecipazione (Parrocchie, Comitati di quartiere, etc.)
La CR pu essere integrata da: m Esperti Eda designati dai
Municipi
Referenti dei tavoli in cui si articola l'assemblea generale
Altri soggetti indicati dalllAG.
La CR dovr garantire la partecipazione dei soggetti
istituzionali. La CR convocata e presieduta dal Coordinatore, in
accordo con il GC, con almeno 5 giorni di
anticipo rispetto la data della riunione.
Art. 7 Gruppo di Coordinamento Intemunicipale (GC)
Svolge funzioni di coordinamento delle attivit intemunicipali e
di programmazione attuativa delle attivit del Comitato Locale.
Individua i soggetti afferenti la CR tra gli enti che nel
territorio costituiscono un punto di forza nelle attivit connesse
con I'EDA come indicato nell'art. 6 .
composto dal Coordinatore del Comitato Locale, dai Presidenti
dei Municipi o loro delegati e dalle strutture di supporto dei
Municipi.
Pu invitare alle proprie riunioni altri soggetti particolarmente
significativi per la programmazione deiie attivit del Comitato
Locale
' Funzioni che dal 1/9/2009 saranno assunte dai Centri
Provinciali per l'Istruzione degli Adulti (C.P.I.A.), istituzioni
scolastiche autonome previste dall'Art. 1, comma 632, della legge
296107, come contenuto nella Delibera della Giunta Regione Lazio
n0950 del 3011 112008.
E convocata dal Coordinatore, sentiti i Presidenti dei Municipi
O loro delegati (anche per le vie brevi, accertandosi della
ricezione della convocazione), anche su proposta di almeno due
componenti il GC.
I1 Gruppo di Coordinamento Intemunicipale pu invitare alle
proprie riunioni altri soggetti particolarmente significativi per
la programmazione delle attivit del Comitato Locale.
Art. 8 Coordinatore
Le attivit del Comitato locale EDA n.2 sono coordinate
dall'esperto designato dai Presidenti dei Municipi Roma 4, Roma 5 e
Roma 6.
Il coordinatore svolge ruolo di facilitazione, supporto,
orientamento delle attivit connesse con lo sviluppo dell'EDA
temtoriale (dalla progettazione alla realizzazione) al fine di
garantire nei temtoi e rispetto al centro coerenza, integrazione,
diffusione temtoriale di pratiche e di iniziative.
Art. 9 Regolamento
Le convocazioni vengono inoltrate di norma per e-mai1
all'indirim fornito dalle diverse stnitture o soggetti al
coordinatore.
Di ogni seduta di lavoro degIi organi del comitato locale, vena
redatto un verbale di documentazione delle attivit svolte,
sottoscritto dal coordinatore e dai verbalipante.
Le riunioni dell'AG e della CR sono valide se vi partecipano
almeno 1 rappresentante di almeno il 50% dei soggetti convocati
(sono ammesse deleghe scritte ad altri componenti o al
coordinatore; ogni soggetto che assume deleghe non pu assumere pi
di 3 deleghe).
Le riunioni del GC sono valide con la prese= di almeno un
rappresentante per municipio, in aggiunta al coordinatore o di un
suo delegato del GC.