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SOCIOLOGIA DEI MEDIADenis McQuail
CAPITOLO 1
mass media: mezzi di comunicazioni diffusi e familiari. Confini
incerti. I cosiddetti nuovi media non comportano necessariamente il
loro declinio.MASS MEDIA E POLITICA Mass media elemento essenziale
della democrazia. Essi forniscono unarena di dibattito e diffondono
pluralit di
informazione e dopinione. Mass media mezzo per esercitare il
potere, poich politici e governanti possono accedere ad essi.MASS
MEDIA E CULTURA Mass media fonte importante per la trasmissione di
immagini della realt sociale. Espressione di una identit
comune Mass media principale elemento di intrattenimento e
savago Mass media sempre pi forti economicamente; industria mediale
sempre pi forte nel mercato I media dipendono dalla societ e
soprattutto dal potere politico ed economico I media creano,
diffondono e memorizzano il significato degli avvenimenti della
vita sociale pubblicaMASS MEDIA E SOCIETADue principali differenze
di prospettiva:1. Separazione tra approcci media-centrici e
approcci socio-centrici
1. Media centrici forte autonomia e influenza della
comunicazione. Attivit propria dei media2. Socio centrici media
come riflesso delle forze politiche ed economiche
2. Approccio culturalista e materialista1. Culturalista teorici
legati al mondo della cultura e delle idee2. Materialista teorici
legai a forze e fattori materiali
Quindi: 4 TIPI DI PROSPETTIVE NELLO STUDIO DEI MEDIA1.
PROSPETTIVA MEDIA-CULTURALISTA concentrare lattenzione sul
contenuto dei mesaggi dei
media2. PROSPETTIVA MEDIA-MATERIALISTA privilegiare gli aspetti
politico-economici e tecnologici
dei media3. PROSPETTIVA SOCIO-CULURALISTA influenza dei fattori
sociali su produzione e ricezione dei
media4. PROSPETTIVA SOCIO-MATERIALISTA media come riflusso delle
condizioni economiche della
societ4 TIPI DI TEORIE RELATIVE ALLA COMUNICAZIONE DI MASSA:1.
Teoria socio-scientifica. Serie di enunciati su natura e effetti
della comunicazione di massa. Teoria corposa, poco
organizzata, a tratti incoerente.2. Teoria normativa. Come i
media devono operare per salvaguardare determinati valori sociali.
Contribuisce a
legittimare e plasmare i media.3. Teoria operazionale. Riguarda
le idee pratiche del lavoro dei professionisti dei media. Serve a
organizzare
lesperienza quando si tratta di scegliere notizie, soddisfare il
pubblico, rispettare il lecito ecc. talvolta si sovrappone alla
teoria normativa.
4. Teoria del senso comune. Capire cpme un mezzo di
comunicazione si inserisce nella nostra vita quotidiana; come si
leggono i media, quali differenze ci sono tra i media. Pu
condizionare il dibattito pubblico sui media e le sue
conclusioni.
- Definizione Berger-Chafee della comunicazione di massa e suo
studio:a. TENTATIVO DI CAPIRE LA PRODUZIONE, IL CONSUMO E GLI
EFFETTI DEI SISTEMI DI
SIMBOLI E SEGNALI SULLA BASE DI TEORIE VERIFICABILI CONTENENTI
LEGITTIME GENERALIZZAZIONI CHE SPIEGHINO I FENOMENI LEGATI ALLA
PRODUZIONE, AL CONSUMO, AGLI EFFETTI.
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- Questa definizione orientata unicamente verso lo studio
quantitativo. Una sola definizione non pu abbracciare tutta la
ricerca
- La comunicazione pu verificarsi a livelli MICRO-SOCIALI o
MACRO-SOCIALI. Esiste quindi una GRANDE RETE PUBBLICA DI
COMUNICAZIONE.
Distribuzione piramidale della comunicazione:
RETE DI COMUNICAZIONE mezzo di offerta e scambio, flusso di
messaggi a cui tutti partecipano attivamente.1. Societ a livello
regionale. Struttura mediale parallela2. azienda o unit
produttiva3. istituzioni (scuola, governo) si richiede molta
comunicazione
- Tipi di rete ancora pi numerosi e vari:a. AMBIENTE
(es.quartiere)b. INTERESSE (es. musica)c. BISOGNO (es. cura dei
bambini)d. ATTIVITA (es. lo sport)Questioni chiave: ATTACCAMENTO,
IDENTITA, COLLABOAZIONE E FORMAZIONE DELLA NORMA
- Questo modello abbastanza nitido stato complicato dalla
GLOBALIZZAZIONE DELLA VITA SOCIALEa. Chi comunica a chi? Fonti e
riceventib. Perche? Funzioni e scopic. In che modo? Canali,
linguaggi, codicid. Su che cosa? Contenuto, tipi di informazionee.
Con quali effetti? Intenzionali, inintenzionaliQuesto lo SCHEMA DI
LASSWELL (per la ricerca sulla comunicazione) ADATTATO DA
McQUAIL
- Per la ricerca e lo studio della comunicazione, si individuano
3 principali approcci alternativi.a. APPROCCIO STRUTTURALE Il suo
punto di partenza socio-centrico. Attenzione rivolta ai sistemi
e
alle organizzazioni mediali e ai loro rapporti con la societb.
APPROCCIO COMPORTAMENTALE Muove dalla psicologia e dalla psiclogia
sociale. Oggetto
principale il comportamento umano individuale. Tende a
utilizzare metodi sperimentalic. APPROCCIO CULTURALE Muove da studi
umanistici, dallantropologia e dalla sociolinguistica.
Tende a eesere media-centrico. I suoi metodi privilegiano
lanalisi qualitativa.COMUNICAZIONE DI MASSA ( unidea pi che una
realt [ideal-tipo di Max Weber]) = INTERAZIONE SOCIALE TRAMITE
MESSAGGI (Gerbner, 1967)
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MASS MEDIA= insieme delle attivit e delle organizzazioni mediali
avente regole formali o informali di funzionamento, allinterno di
quadri giuridici e politici imposti dalla societ.Caratteristiche
dei media:- Collocati nella sfera pubblica (in teoria aperti a
tutti): trattano materie di interesse generale che formano una
OPINIONE PUBBLICA- Godono di un ampio grado di LIBERTA come
soggetti economici, politici e culturali.- Privi di potere , MA
possono influenzare e avere determinati EFFETTI- Partecipazione ai
media VOLONTARIA e SENZA VINCOLI SOCIALI
CAPITOLO 2
Nella storia dei mass media incontriamo 3 elementi princpali:
INSIEME DI SCOPI, BISOGNI O USI, come ad esempio informazione,
intrattenimento, espressione culturale. INSIEME DI TECNOLOGIE per
comunicare pubblicamente a distanza FORME DI ORGANIZZAZIONE SOCIALE
diffusione tecnologie neelampio contesto socialeMezzi di
comunicazione, storia. LIBRO nel medioevo ad uso religioso.
Venivano copiati a mano. In seguito il cambiamento di contenuti
port
alla trasformazione del mondo medievale. PRIMO GIORNALE il suo
precursore la lettera (circolazione notizie). Caratteristiche:
uscita regolare, base
commerciale, finalit multiple, carattere pubblico,
individualismo, orientamento realistico, nellutilit, laicit; il
giornale risponde cio agli interessi di una nuova classe in ascesa:
la BORGHESIA
STAMPA DOPPOSIZIONE contro il potere costituito. Battaglia per
la libert di stampa, in seguito a restrizioni legali e a controlli
raffinati.
STAMPA POLITICA una tipica forma di stampa era il FOGLIO DI
PARTITO; oggi lorgano di partito ha ceduto il passo alla stampa
commerciale.
STAMPA DI PRESTIGIO 1850-1900: fase altoborghese della storia
della stampa trionfo del liberalismo, fine censura diretta. Nuova
classe capitalistica e formazione di establishment
economico-professionale. Indipendenza formale dello Stato, cronaca
obiettiva degli avvenimenti.
STAMPA COMMERCIALE gestita da imprese monopolistiche per lucro,
dipende pesantemente dalla raccolta pubblicitaria (ATTUALE STATO
DELLA STAMPA)
CINEMA nasce alla fine dellottocento offrendo storie,
spettacoli, musica. Il cinema appagava gli interessi della classi
medio-basse e operaie. Nuova forma di SHOW BUSINESS. Inoltre si
distinguono 3 filoni nella storia del cinema: uso propagandistico,
scuola darte cinematografica, cinema sociale documentaristico.
Alcuni film contenevano PROPAGANDA IMPLICITA per un mix di forze:
tentativi dichiarati di controllo sociale, adozione di valori
populisti o conservatori, ricerca del successo a tutti i costi. 2
momenti importanti: nascita della TV e americanizzazione
dellindustria e della cultura cinematografica. Il cinema un
creatore di cultura.
RADIO E TELEVISIONE derivano da telefono, telegrafo, fotografia
Peculiarit storiche: diretta osservazione e registrazione degli
avvenimenti mentre accadono, alto controllo da parte dellautorit
pubblica, distribuzione dal centro alla periferia, legame tra TV e
vita politica. La televisione in grado di coltivare COINVOLGIMENTO
PERSONALE
NUOVI MEDIA due innovazioni principali: COMUNICAZIONE VIA
SATELLITE e COMPUTER (e PROCESSO DI DIGITALIZZAZIONE). Esistenza
anche dei quasi media, tipo videogiochi, realt virtuale ecc I nuovi
media sono perloppi INTERATTIVI. Installazione di sistemi via
cavo/via satellite. Internet e connesione di pi computer che
operano in base a protocolli prestabiliti.
- Oggi continuano a diminuire le differenze tra un mezzo di
comunicazione e laltro. Le differenze riguardano libert e controllo
e lo scopo del mezzo
- La questione LIBERTA/CONTROLLO centrale nella dimensione
politicaa. LIBRO quasi totale libert anche perche ha perso molto
del suo potenziale data la sua relativa
emarginazioneb. GIORNALE libert dazione, ma anche industria
importante e quindi libert di produrre una
condizione indispensabile al suo successoc. RADIO E TV libert
piuttosto limitata. Al servizio dellinteresse pubblico
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- Il controllo politico maggiore per i media pi seguiti, anche
se in teoria tutti i mezzi di comunicazione di massa hanno un
potenziale sovversivo
- TRE DIMENSIONI DELLA PERCEZIONE E FRUIZIONE DEI MEDIA1. in
casa o fuori2. esperienza individuale o comune3. pubblica o
privataTV collettivo, domestico, pubblicoGIORNALE pubblico, meno
domestico, individualeRADIO privata, non solo domestica,
individuale
CAPITOLO 3
Rapporti tra media e societ. Tre correnti di pensiero:POTERE dei
mediaINTEGRAZIONE socialeACCULTURAMENTO del pubblicoLa credenza nel
potere dei mass media si era rafforzata con la 1 guerra mondiale e
la forte opera di propaganda
- Condizioni per laffermarsi del POTERE DEI MEDIA:a. Industria
dei media nazionale capace di raggiungere la maggioranza della
popolazioneb. Un certo grado di controllo monopolistico o
autoritario al vertice o al centroc. Un pubblico affezionato ai
media e sensibile al loro fascino
- SOCIOLOGIA: fine ottocento, primi del novecento, problemi di
COESIONE SOCIALE I mass media potevano favorire un nuovo tipo di
coesione in grado di unire i singoli individui in una cimune
esperienza nazionale/locale
- I riformatori politici e sociali vedevano una possibilit nei
media al fine di EDUCAZIONE DELLE MASSE benefici educativi e
culturali
- I media sono stati utilizzati come CAPRO ESPIATORIO per le
varie forme di panico morale, protesta politica violenta,
terrorismo
- Concetto di MASSA: moltitutide, folla Ma con accezione
negativa. Viene utilizzato con accezione positiva nella tradizione
socialista (massa come coesione della classe operaia)
- Il processo di comunicazione unidirezionale e impersonale e
porta inevitabilmente a rapporti massificati fra emittenti e
riceventi. Il fruitore dei media stato spesso considerato
SPETTATORE PASSIVO
- Il messaggio fabbricato in modi standardizzati PRODUZIONE DI
MASSA non (mai) unico, mutevole o imprevedibile
- ASIMMETRIA: divario economico e sociale tra emittente (pi
potere, prestigio risorse, autorit) e ricevente- PUBBLICO DI MASSA:
il ricevente non ha contatti con i suoi simili e non ne conosce
lidentit Herbert BLUMER (sociologo) sue definizioni di GRUPPO,
FOLLA, PUBBLICO, MASSA
a. GRUPPO tutti i membri si conoscono, condividono le stesse
esperienze, gli stessi valori. Hanno rapporti stabili nel tempo
b. FOLLA ristretta entro confini osservabili. TEMPORANEA e
raramente si riforma nello stesso modo. Struttura sociale
disordinata
c. PUBBLICO tende a essere grande, disperso e stabile.
Caratteristico delle moderne democrazie liberalid. MASSA
disaggregata. Priva di autocoscienza e identit. Eterogenea
- Tentativo di controllo sulle masse da parte del potere
politico. Massa considerata in termini quantitativi, esponenti
visti solo come consumatori
- Contenuto dei media: storie, informazioni, immagini CULTURA DI
MASSA [cultura del popolo, non cultura per il popolo]
- Gli intellettuali vedevano nella massa una grave PERDITA
CULTURALE- Bauman: la cultura di massa non stata creata dai media,
sarebbe nata comunque; i media hanno contribuito a
plasmarla. Egli parla di CULTURA UNICERSALE O STANDARDIZZATA-
Bourdieu: le differenti concezioni di capitale culturale sono
legate alle differenze di classe sociale- Tradizione della ricerca;
2 paradigmi:
a. PARADIGMA DOMINANTE semplificazione di un complesso insieme
di idee
-
b. PARADIGMA ALTERNATIVO posizioni pi critiche verso i media e
la societ Il PARADIGMA DOMINANTE collega visione onnipotenza media
con studi delle scienze sociali.
Visione NORMATIVA della societ. Societ giusta la societ
liberale, democratica, pluralista, ordinata America anni 50.
Analisi funzionalista il primo fu Lasswell (1948), la comunicazione
favorisce lintegrazione, la normalit sociale, ma pu anche avere
effetti negativi. Approccio teorico ormai superato.Teoria
dellinformazione efficienza tecnica dei canali che portano
linformazione. Elaborata da Shannon e Weaver (1949).Comunicazione:
FONTE SEGNALE su un CANALE DI COMUNICAZIONE RICEVENTE -----
elaborazione per successiva destinazione.Modello considerato valido
per studiare gli effetti della comunicazione di massa: 1.
intenzionali 2. involontari (TEORIA DEL PROIETTILE MAGICO visione
unidirezionale della comunicazione)
Il PARADIGMA ALTERNATIVO contesta una serie di idee e pratiche
diverse. Rifiuto del modello democratico liberal-capitalista
ideologia alternativa; le radici di questo paradigma stanno nel
MARXISMO; primo impulso: Scuola di Francoforte: MEDIA COME
STRUMENTO DI MANIPOLAZIONE E DI OPPRESSIONE.Mills (1959) denuncia
dellinganno liberale del controllo pluralista.Ricerca pi
qualitativa sulla cultura.APPROCCIO ALTERNATIVO = ELEMENTI CRITICI
+ ELEMENTI INTERPRETATIVI E QUALITATIVI.Potter individua 3 metodi
di ricerca
1. SCIENZA SOCIALE2. INTERPRETATIVO3. ANALISI CRITICA
4 modelli (alternativi) di comunicazione:o MODELLO DELLA
TRASMISSIONE definizioni pi semplici della comunicazione: i
5 punti di Lasswell. La comunicazione di massa non esiste senza
la interpolazione di un nuovo ruolo di agente della comunicazione
tra la societ e il pubblico:EVENTI E VOCI NELLA SOCIETA
CANALE/COMUNICATORE MESSAGGIO RICEVENTE Cio, gli agenti della
comunicazione di massa (es. giornalisti) trasferiscono a un
pubblico potenziale il loro resoconto di quanto avviene NELLA
societ.
o MODELLO RITUALE O ESPRESSIVO il modello della trasmissione
semplicistico. Importante esponente: Carey. Questo modello pone
laccento sul gradimento intrinseco dellemittente. celebrativa
anzich utilitaristica. Ha conseguenza per la societ e per i
rapporti sociali. Il rituale serve a unire e a impegnare sentimento
e azione
o MODELLO DELLA PUBBLICITA lobiettivo primo e diretto dei media
quello economico, quello indiretto vendere lattenzione del pubblico
agli inserzionisti ATTENZIONE = CONSUMO = GUADAGNI. Il dato
dellattenzione conta pi della qualit di questultima.LOGICA DEI
MEDIA: la sostanza del messaggio subordinata alle tecniche di
presentazione. Quindi: competitivit, attualit/transitoriet,
obiettivit/distacco.Queste sono le principali caratteristiche dei
media commerciali.
o MODELLO DELLA RICEZIONE ha origine nella teoria critica e
nella semiologia. i messaggi mediali sono polisemici e sono
interpretati secondo la cultura del ricevente. Gli agenti della
comunicazione manipolano i messaggi a fini ideologici e
istituzionali. Il pubblico (riceventi) pu decodificare i messaggi e
annularne linfluenza ideologica.Modello della codifica e
decodifica, Hall (1980)
1. I vari modelli vengono applicati in modo vario e differente2.
linformazione, e pi in generale i media, sempre al centro di
dibattiti
soprattutto per la definizione di problemi quali lidentit
culturale, lineguaglianza, il razzismo, il degrado ambientale la
fame il caos sociale I
-
M E D I A H A N N O U N R U O L O S E M P R E P I U C E N T R A
L E NELLORGANIZZAZIONE DELLE SOCIETA
CAPITOLO 4
- Buona parte della teorie sui media fanno riferimento ai
rapporti cone la SOCIETA e con la CULTURAa. La sfera della societ
riguarda la base materiale, i rapporti sociale nelle diverse
collettivit e i ruoli sociali
e le attivit che sono regolate dalle strutture della vita
collettivab. La sfera della cultura concerne in particolare
significati e pratiche e anche abitudini personali
- Rosengren: la struttura sociale influenza la cultura e la
cultura influenza la struttura socialeSTRUTTURA SOCIALE CULTURA
- Rapporto tra mezzi di comunicazione e societ. 4 opzioni:a.
MATERIALISMO: mass media come aspetto della societ. Chiunque
controlli i media pu sccegliere
di regolarli a suo piacimentob. IDEALISMO: media considerati in
base al loro CONTENUTO. Le idee e i valori veicolati dai media
sono
considerati la causa principale di mutamento sociale,
indipendentemente da chi li controllic. INTERDIPENDENZA: mass media
e societ si influenzano reciprocamente. Lindustria culturale
favorisce un nuovo clima socio-culturale. Media e societ sono
concepibili separatamented. AUTONOMIA: non crede alla grande
potenza dei media soprattutto ad incoraggiare il conformismo.
Non
crede nemmeno, quindi, nel funzionamento dell imperialismo
culturale- I media sono visti come progressisti dal paradigma
dominante e come reazionari dal paradigma alternativo- Nel processo
macro-sociale, i media sono visti come produttori e distributori
del sapere. Inoltre i media sono una
fonte decisiva di canoni, modelli e norme.- I media si
frappongono fra noi e il mondo lontano dalla nostra osservazione
diretta. Siamo esposti a una
CULTURA MEDIALE- Concetto di mediazione: trasmissione di
versioni di avvenimenti e situazioni che non possiamo osservare
direttamente. Si riferisce anche al modo indiretto in cui ci
facciamo unidea su realt a noi estranee.I RAPPORTI MEDIATI tendono
a essere distanti, impersonali e deboli. Prime elaborazioni del
concetto di mediazione. Separazione tra:
Sfera pubblica visione comune della realt Sfera personale
comunicazione libera
- Thompson ha elaborato 3 tipi di interazione, anche in
realzione alle nuove tecnologiea. INTERAZIONE FACCIA-A-FACCIA b.
INTERAZIONE MEDIATA implica i mezzi tecnici per la comunicazione a
distanza. I due interlocutori
non condividono gli stessi sistemi spazio-temporali e devono
fornire informazioni aggiuntivec. QUASI-INTERAZIONE MEDIATA
realzioni stabilite dai mass media. I partecipanti non sono
orientati
verso interlocutori specifici. Le forme simboliche vengono
prodotte per una gamma indefinita di riceventi. Il flusso di
comunicazione UNIDIREZIONALE.
Per quanto riguarda il POTERE, sappiamo che i media hanno un
valore economico, e sono sempre legati alla struttura dominante di
potere economico e politico.I mass media sono considerati validi
strumenti di potere e di influenza
o Chi controlla i media e nellinteresse di chi?o Quale visione
del mondo viene offerta?o I media raggiungono gli obiettivi che si
prefiggono?o I media favoriscono luguaglianza sociale?
2 modelli: EGEMONIA e PLURALISMO1. Modello dell EGEMONIA i media
sono subalterni alle altre istituzioni che a loro volta sono
interrelate. I media sono controllati da un numero ristretto di
interessi forti e hanno finalit analoghe.Il pubblico costretto ad
accettare il modello proposto in modo acritico. Le voci alternative
non filtrano.
-
2. Modello del PLURALISMO ammette grande diversit e
imprevedibilit. Sostiene che non esiste unelite dominante e che il
controllo democratico dei media non impossibile
- Duplice prospettiva nei confronti di mass media e integrazione
sociale:a. Il processo della comunicazione di massa stato
etichettato come INDIVIDUALISTICO,
IMPERSONALE e ANOMICO. I media hanno portato lidea delle nuove
merci, hanno disegnato valori alternativi indebolendo quelli
tradizionali
b. I media sono capaci di unire in un unico grande uditorio gli
individui isolati. Tali processi possono servire a cementare una
societ differenziata
- Le varie teorie vanno classificate anche in termini di
ottimismo/pessimismo.TENDENZE CENTRIGUGHE = cambiamento, libert,
diversit, frammentazioneTENDENZE CENTRIPETE = ordine, controllo,
unit, coesione..Quindi: 4 posizioni teoriche
- Livelli di INTEGRAZIONE:- INTEGRAZIONE FUNZIONALE assenza di
conflitto, cooperazione- INTEGRAZIONE NORMATIVA comunanza di valori
e norme
- H.Hardt (1979): la stampa cementa le componenti della societ,
offre una guida al pubblico, favorisce lo scambio di idee.
- Scuola di Chicago (Park, Blumer): ruolo positivo dei mass
media nellassimilare, ad esempio, gli immigrati- I media possono
provocare integrazione o disgregazione sociale. Le varie teorie si
differenziano perch combinano
insieme diversamente tre elementi fondamentali:1. la tecnologia
di comunicazione e la forma e il contenuto dei media2. i
cambiamenti nella societ (struttura sociale3. la distribuzione in
una popolazione di opinioni, credenze valori e pratiche
questioni teoriche su POTERE, INTEGRAZIONE e CAMBIAMENTO1.
Mills: i mass media esercitano una forma di controllo
antidemocratico dallalto, con poche possibilit di
replicare2. Kornhauser: lassenza di unorganizzazione sociale
solida e il relativo isolamento degli individui spingono i
leader a mobilitare e manipolare le masseUSO CINICO E
MANIPOLATORIO DEI MEDIA DISINTERESSE VERSO LA POLITICA
- I nuovi media incoraggiano una nuova visione della societ in
netto contrasto con la societ di massa Pensiero marxista lindustria
dei media corrisponde al modello capitalistico, con rapporti di
produzione. I
media sono monopolizzati da una classe di capitalisti e sono
quindi al servizio della classe dominante SFRUTTAMENTO DEI
LAVORATORI, ACCESSO NEGATO A VOCI ALTERNATIVE ECONOMIA POLITICA
CRITICA
-
La TEORIA MARXISTA postula un legame diretto tra le propriet
economica e la diffusione di messaggi che affermano la legittimit e
il valore di una societ classista.
Althusser: i media hanno come effetti ideologici quelli di
legittimare la superiorit della classe dominante e la subalternit
della classe operaia.
1. APPARATI IDEOLOGICI DELLO STATO tutti i mezzi di
socializzazione (quindi anche i mass media)2. APPARATI REPRESSIVI
DELLO STATO esercitp, polizia.
Marcuse: i media vendono e impongono un intero sistema sociale
che , allo stesso tempo, desiderabile e repressivo SOCIETA
UNIDIMENSIONALELa soluzione marxista: creazione di una forma
collettiva di mezzi di comunicazione alternativi per
controbilanciare (e sovvertire) il potere della classe operaia
Secondo il PENSIERO FUNZIONALISTA i mezzi di comunicazione
avvantaggiano tutta la societ. Il funzionalismo non attribuisce
unideologia precisa ai media, ma li descrive come un MECCANISMO CHE
SI AUTOREGOLA affermazione conservatrice: i media lasciano la
societ cos com e non favoriscono mutamenti radicali
o Teoria funzionalista della dipendenza: la dipendenza del
pubblico verso i mass media misurabile QUANTO PIU IL PUBBLICO
DIPENDE DAI MEDIA, TANTO MAGGIORE SARA IL POTERE CHE I MEDIA
HANNO
- Principali funzioni della comunicazione secondo
Lasswell:Laswell 1948 1. controllo dellambiente 2. correlazione
della parti della societ nel reagire allambiente 3. trasmissione
del patrimonio culturale 4. intrattenimento (Wright 1960) 5.
mobilitazione (Mendelsohn 1966)
La teoria funzionalista serve unicamente a spiegare i fenomeni
relativi all integrazione sociale. I mass media sono solo una delle
istituzioni per il CONTROLLO e il CONSENSO, essi tendono a
riprodurre i valori della societ nel suo insieme. FUNZIONE DI
INTEGRAZIONE SELETTIVA ad esempio le riviste periodiche femminili
cementano una cultura basata sullimportanza della solidariet e
identit di genere.
I mezzi di comunicazione pi seguiti sono CONFORMISTI- Lanalisi
funzionalista sostiene che NEWS e informazione sono sempre
NORMATIVE: volont di rinsaldare
lattaccamento alla societ- TEORIA ECONOMICA-POLITICA CRITICA
orienta la ricerca verso lanalisi empirica della struttura
proprietaria e di controllo dei media e verso il modo di operare
del mercato dei media. Il prodotto mediale dipende soprattutto
dagli interessi del proprietario ricavare profitto (concetto del
valore di scambio). CONSEGUENZE: riduzione fonti indipendenti,
concentrazione dei mercati pi grandi, eliminazione rischi dimpresa,
margializzazione dellopposizione. Inoltre i media producono
pubblico: modellano il comportamento degli utenti in determinate
direzioni.
- Corrente di pensiero DETERMINISTICA ricerca dei legami tra la
tecnologia della comunicazione e i tratti essenziale della
societ.
o H.M.Innis fondatore della Scuola di Toronto diceva che le
tecniche dominanti della comunicazione generano civilt: la
comunicazione riflette la realt sociale. 2 principi ispiratori di
Innis:
1. i mezzi di comunicazione e distrubuzione del sapere tendono a
essere, prima o poi, monopolizzati da un gruppo o da una classe
2. le dimensioni pi importanti di un impero sono SPAZIO e TEMPOo
McLuhan: lestensione tipografica delluomo ha fatto nascere il
nazionalismo, lindustrialismo, i
mercati di massa e una cultura universale- A proposito delle
conseguenze delle tecniche di comunicazione, il sociologo Gouldner
(1976) giustifica cos il
declino dellIDEOLOGIA:da SIMBOLISMO CONCETTUALE a SIMBOLISMO
ICONICO scissione tra APPARATO CULTURALE (produce ideologia) e
INDUSTRIA DELLA COSCIENZA (controlla il pubblico di massa) DECLINO
DELLA IDEOLOGIAquindi:IL DETERMINISMO afferma che le rivoluzioni
nella comunicazione portano a rivoluzioni nella societ
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CAPITOLO 5
- Prospettiva CULTURALISTA, influsso di studi umanistici, si
diatacca un po dalle teorie socio-scientifiche. Questo approccio ha
a che fare con lidea di TESTO e con lassunzione di significato da
parte di questultimo. Lapproccio culturalista comprende tutti gli
aspetti della produzione, le forme, e la ricezione dei testi e i
discorsi intorno ad essi.
o Carey (1975) la comunicazione il processo simbolico grazie a
cui la realt prodotta, mantenuta, aggiustata e trasformata. Deve
avere quindi un ruolo pi centrale
- La cultura qualcosa di collettivo e comune, una forma di
espressione. Ha molto a che fare con la comunicazione. Per studiare
la cultura dobbiamo poterla cercare in tre luoghi:1. nella GENTE2.
nelle COSE (testi, manufatti..)3. nella PRASSI UMANA (modelli di
comportamento sociale)
- Le tematiche trattate dal paradigma culturalista sono:1.
carattere della nuova cultura di massa generata dai mass media2.
conseguenze delle nuove tecnologie3. aspetti economico-politici
della produzione organizzata della cultura4. mercificazione della
cultura5. internazionalizzazione della produzione4 e 5 sono
conseguenze del punto 3studio sulle CONSEGUENZE PER LIDENTITA
CULTURALE corrente di pensiero fortemente critica alcuni esponenti:
Hoggart, Williams, Hall parlano di SVILIMETNO CULTURALE e prendono
le difese dei lavoratori consumatori di cultura di massa. altra
scuola critica di ispirazione marxista: Scuola di Francoforte,
alcuni esponenti: Horkheimer, Adorno, Lowenthal, Marcuse, Benjamin.
Le ideologie della classe dominante avevano condizionato la base
economica, instillando una falsa coscienza nelle masse operaie e
favorendo la loro integrazione nella societ capitalistica. Il
capitale aveva raggiunto questo successo grazie alla produzione
massificata di merci
o Marcuse (1964) la societ comunista unidimensionaleOstilit con
cui la Scuola di Francoforte guardava alla cultura di massa era
anticapitalistica e antiamericana
o Marx e la mercificazione: gli oggetti, invece di avere
soltanto un valore intrinseco duso, si mercificano acquisendo un
valore di scambio. Anche i prodotti culturali si mercificano e
possono essere acquistati dai consumatori per gratificazione
personale ILLUSIONE sulla nostra collocazione nel mondo VIENE
NASCOSTA LA REALE STRUTTURA DELLA SOCIETA E LA NOSTRA SUBALTERNITA
AL SUO INTERNO Pi arte e cultura sono mercificate, pi perdono
potere critico.
- EGEMONIA = insieme di idee dominanti che permeano una societ,
ma in modo tale da far sembrare sensato, pacifico e naturale
lassetto vigente di potere. Legemonia tende a liquidare
lopposizione allo STATUS QUO come dissidenza e devianza. I rapporti
capitalistici sono legittimati dal consenso involontario delle
masse operaie.
- SCUOLA DI BIRMINGHAM (fondatore Stuart Hall) spinta
allassimilazione e subordinazione dei soggetti sociali
potenzialmente ostili o devianti.
o Si occupa dei messaggi, ma anche del PUBBLICO (approccio
socio-culturale) come, cio, i messaggi vengono letti dal
pubblico.Hall e il modello di codifica/decodifica; 3 codici
fondamentali
1. SIGNIFICATI DOMINANTI ASSOCIATI AL POTERE2. NEGOZIATO- MEDIA
COME VETTORI NEUTRALI DI INFORMAZIONI3. OPPOSITIVO - CHI SA LEGGERE
CRITICAMENTE E TRA LE RIGHE
modello di decodifica secondo cui lideologia emessa non equivale
a quella ricevutao Fiske difensore della CULTURA POPOLARE: lo
stesso prodotto culturale pu essere letto in modi
differenti. TESTO MEDIALE = RISULTATO DELLA SUA LETTURA
POLISEMIA DI UN TESTO.Tutti i testi possono essere letti al
contrario e la loro ideologia ribaltata. Cultura popolare DEL
POPOLO, dipende dal suo potere. Il potere del popolo, quindi,
essenzialmente semiotico. Per Fiske esistono 2 economie autonome:
quella CULTURALE e quella SOCIALE; egli respinge, cio, lidea che il
capitale culturale ricalchi quello economico
-
il problema della tesi del riscatto della cultura popolare hce
ignora totalmente la diseguaglianza semiotica ancora esistente che
fa si che una minoranza colta e ricca abbia accesso alla cultura
sia popolare sia impopolare
o La critica della cultura di massa comprende anche la critica
verso la COMMERCIALIZZAZIONE (concetto inconciliabile con lidea del
riscatto popolare poich la popolarit un requisito del successo
commerciale)
- Il termine COMMERCIALISMO si riferisce anche al contenuto
mediale in quanto prodotto in serie e venduto come merce sul
mercato. Contenuto commerciale incentrato sullo svago,
superficiale, conformista. Il profitto diviene lunica cosa che
conta veramente soffocamento di ogni possibilit di INNOVAZIONE e
CREATIVITA
o Blumer e Gurevitch (1995): nascita di un nuovo genere mediale
LINFOTAINMENT: confusione tra informazione e intrattenimento-
incoraggia lignoranza e il distacco dalla partecipazione
politica
- Marshall McLuhan studio dei differenti mezzi di comunicazione
di massa. I suoi studi:1. tutti i media sono prolungamenti
delluomo2. conseguenza del passaggio da comunicazione ORALE a
comunicazione SCRITTA3. non importante cio CHE sperimentiamo, ma
COME sperimentiamo4. tutti i media operano allunisono VILLAGGIO
GLOBALE : utopia di McLuhan in cui INFORMAZIONE
ed ESPERIENZA sarebbero state alla portata di tutti5. media
freddi privi di attrito meedia caldi impegnano un unico senso
McLuhan definisce le sue teorie SEMPLICI INTUIZIONI. Non mai stata
prodotta nessuna conferma o
smentita delle sue idee- Altheide e Snow (1979) concetto di
LOGICA DEI MEDIA: indica linfluenza dei media sugli avvenimenti
stessi
del mondo reale, oltre che sulla loro rappresentazione viene
spesso inscenato un evento mediale che spesso serve ai personaggi
pubblici per avere visibilit nei media e poter esercitare appieno
la loro influenza.
- Influenza della tecnologia sulla cultura concetto di
DISTORSIONE.Cinque tipi di distorosione:
1. distorsione dellesperienza sensoriale mondo come immagini (+
o visive)2. distorsione della forma e rappresentazione messaggi
fortemente codificati (es. stampa) o non codificati (es
fotografia)3. distorsione del contenuto del messaggio maggiore o
minore realismo o polisemia4. distorsione del contesto duso alcuni
media hanno una ricezione privata e individualizzata, mentre altri
sono
pi collettivi e condivisi5. distorsione del rapporto media a
senso unico e media interattivi
- Coltivazione e mediazione dellidentit: la nostra esperienza
mediata dalle parole e dalle immagini del mezzo di comunicazione
dominante del nostro tempo.Il pensiero di Gerbner: Importanza della
comunicazione di massa non tanto nella massificazione, ma nella
TRASFORMAZIONE
della societ PUBBLICAZIONE trasformazione dei sistemi di
conoscenza da privati a pubblici, che crea nuove basi di
PENSIERO COLLETTIVO La televisione responsabile di un grande
processo di COLTIVAZIONE e ACCULTURAMENTO le persone
sono esposte ad una visione selettiva della societ; vengono
plasmate le idee e i valori dei singoli individui- Meyrowitz (1985)
lesperienza umana stata sempre divisa fra sfera pubblica e sfera
privata. La televisione
appare mettere sulla scena pubblica tutti gli aspetti
dellesperienza sociale ne derivano NUOVE IDENTITA DI GRUPPO il
risultato una cultura senza un senso preciso dei confini sociali o
fisici esperienza mediata
- I costi pi bassi di trasmissione di SUONI e IMMAGINI ha
portato allINTERNAZIONALIZZAZIONE DELLA COMUNICAZIONE DI MASSA i
contenuti mediali vengono prodotti pensano che verrano trasmessi su
scala internazionale conseguenza: declassamento della specificit
culturale dei temi e degli ambienti e una predilezione per formati
e generi ritenuti pi universali. Il contenuto transnazionale spesso
identificato col modello mordamericano minaccia alle culture
originarie riceventi Condizione post-moderna come filosofia
socio-culturale, il postmodernismo mette in discussione lidea
tradizionale di una cultura fissa e gerarchica, privilegiando
forme di cultura caduche, effimere, superficiali, che mobilitano i
sensi pi che la ragione. Le vecchie idee di qualit artistica e
seriet dei messaggi sono considerate
-
inequivocabilmente borghesi. Lidea di postmodernit serve a
definire lo spirito e lethos dominanti della nostra epoca e certe
tendenze estetiche e culturali.Estetica culturale del postmoderno
rifiuto della tradizione, ricerca della novit, piacere effimero,
euforia, nostalgia, incoerenza.
o POSTMODERNISMO CONSERVATORE atteggiamento secondo cui tutto
permessoo POSTMODERNISMO CRITICO comprensione dei limiti e dei
fallimenti del progetto incompleto
della modernit (Habermas) CONCETTO DI SIMULACRO la differenza
tra immagine e realt ha perso importanza i mass media ci propongono
tantissime immagini che si sostituiscono allesperienza: difficolt a
scindere realt e finzione
Tuttavia il concetto di postmodernismo ha poca sostanza e manca
di un significato precis: per come viene usato sembra quasi una
caricatura di se stesso.
CAPITOLO 6
- Un mezzo non solo la tecnologia applicata per trasmettere un
contenuto simbolico, UN MEZZO INCARNA ANCHE UN INSIEME DI RELAZIONI
SOCIALI CHE INTERAGISCONO CON LE CARATTERISTICHE DELLA NUOVA
TECNOLOGIA.
o DIGITALIZZAZIONE tutti i testi possono essere tradotti in
codice binario; CONVERGENZA tra le diverse forme mediali esistenti
riguardo organizzazione, distribuzione, ricezione,
regolamentazione
- I NUOVI MEDIA non vanno visti sotto lottica della
sostituzione, ma in unottica di compresenzao INTERNET:
1. PRODUZIONE dei messaggi2. DISTRIBUZIONE dei messaggi3.
ELABORAZIONE dei messaggi4. SCAMBIO dei messaggi5. MEMORIZZAZIONE
dei messaggi
- Il funzionamento dei NUOVI MEDIA non organizzato nella maniera
professionale e burocratica tipica dei mass media
- Poster (1999) lessenza di internet la sua indeterminatezza-
Livingston (1999) la novit di internet sta nella combinazione tra
interattivit e le caratteristiche dei media
tradizionali (gamma illimitata do contenuti, portata di
pubblico, natura globale della comunicazione) RUOLI e RELAZIONI:
differenze tra vecchi e nuovi media
1. LAUTORE i nuovi media hanno aumentato le opportunit di
diventare autore. I riconoscimenti (la fama) si raggiungono con
limportanza della pubblicazione, ma anche con lattenzione pubblica.
difficile diventare famosi attraverso internet senza passare per i
media
2. LEDITORE fino ad ora il ruolo delleditore stato ricoperto da
imprese commerciali o istituzioni pubbliche. Con i uovi media ci
sono forme nuove di pubblicazione, che possono diventare una sfida
per leditore tradizionale
3. La PRODUZIONE e la DISTRIBUZIONE le nuove tecnologie hanno
contribuito a risolvere molti problemi, quali ad esempio quello
delle barriere spazio-temporali, hanno reso inutili alcune
strutture di produzione e distribuzione, che tuttavia non sono
scomparse
4. Il PUBBLICO il consumatore mediale non pi membro di una massa
indistinta; egli membro autonomo. Inoltre lattivit del pubblico non
pi semplice ricezione, ma ricerca, consultazione, interazione
COMUNICAZIONE DI MASSA1. NOTIZIE E INFORMAZIONE2. PUBBLICITA3.
FORMAZIONE DELLOPINIONE PUBBLICA4. ADVOCACY5. PROPAGANDA6.
INTRATTENIMENTO DI MASSA
-
Tutto questo una SOCIETA DELLINFORMAZIONESOCIETA
DELLINFORMAZIONE incremento esponenziale della produzine e del
flusso di ogni tipo di informazione.I mezzi di comunicazione sono
solo una delle forme di produzione di informazione, ma sono sempre
pi integrati in altri flussi tramite infrastrutture comuni. La
quintessenza dei nuovi media elettronici che sono tutti
collegati.
Van Dijk (1999) la societ sta diventando una NETWORK SOCIETY:
una forma di societ le cui relazioni si strutturano sempre pi
secondo reti mediali che si stanno gradualmente sostituendo o
affiancando alle reti sociali basate sulla comunicazione
faccia-a-faccia
- Lidea di INTERCONNETTIVITA si lega allalto grado di DIPENDENZA
dagli altri mezzi- diventato ormai estrmamente comune pensare
allinformazione come a una cosa: linformazione si misura
ma stata trascurata la dimensione culturale di tale fatto alcuni
teorici ipotizzano la nascita di una CULTURA DELLINFORMAZIONE
- Molti autori hanno preannunciato la morte dei mezzi di
comunicazione di massa proprio a causa della nascita delle nuove
tecnologie dellinformazione, che li renderebbero obsoleti. Everet
Rogers si definisce un determinista tecnologico blando; egli
individua 3 aspetti principali delle nuove
tecnologie1. interattivit2. natura individualizzata e
demassificata3. natura asincrona dei nuovi sistemi di
comunicazionenonostante le differenze, i nuovi media vengono
utilizzati allo stesso modo dei media tradizionali, cio per
vendere, fare pubblicit, persuadere..
- Alcune teorie dei vecchi media non risultano adattabili ai
nuovi media. 3 grandi questioni teoriche: potere e diseguaglianza,
integrazione e identit sociale, cambiamento sociale, nei nuovi
media molto difficile localizzare i nuovi media in relazione alla
detenzione e allesercizio del POTERE, poich il
lorob accesso non monopolizzato. Inoltre non possibile la
direzione dominante dellinfluenza dei flussi di informazione la
libert in aumento. I nuovi media non sono utilizzati per gli
interessi di una classe dominante, anche se non mancano le
disuguaglianze di classe in ordine allaccesso e alluso
Per quanto riguarda INTEGRAZIONE e IDENTITA il principale
interrogativo se i nuovi media siano una forza di frammentazione o
di coesione della societ. Le caratteristiche dei nuovi media
consentono la diffusione al di fuori dei confini geografici creando
cos basi alternative per la costruzione di processi di
identificazione e consentendo la formazione di reti sociali
CAMBIAMENTO SOCIALE comunicazione come agente di cambiamento.
Mentre i mass media possono essere sottoposti agli obiettivi di uno
sviluppo pianificato attraverso la persuasione e linformazione di
massa, i nuovi media hanno usi pi aperti e senza fini particolari
perdita di direzione e di controllo sul contenuto da parte
dellemittente
- Possiamo distinguere inoltre 4 categorie di nuovi media:1.
mezzi basati sulla COMUNICAZIONE INTERPERSONALE (telefono, posta
elettronica) contenuto
privato e deperibile2. mezzi basati sui VIDEOGIOCHI INTERATTIVI
(giochi per computer) alternativa funzionale a
determinati usi dei media3. mezzi basati sulla RICERCA DI
INFORMAZIONE (internet) interattivit come variabile
discriminante
pi utili4. mezzi basati sulla PARTECIPAZIONE COLLETTIVA
(video-conferenze) usi possono essere strumentali,
ma anche affettivi ed emotivi- Possiamo individuare alcune
variabili che ci permettono di differenziare i media vecchi da
quelli nuovi:
Il grado di INTERATTIVITA rapporto tra possibilit di risposta e
libert di iniziativa da parte dellutente e lofferta
dellemittente.
Il grado di PRESENZA SOCIALE senso di contatto sociale con altri
individui permesso dallutilizzo del mezzo. Ricchezza dei media:
capacit di coinvolgere il pi possibile tutti i sensi
Il grado di AUTONOMIA se e quanto lutente esercita un controllo
sul contenuto e sullutilizzo Il grado di LUDICITA usi finalizzati
allintrattenimento
-
Il grado di PRIVACY uso di un mezzo e/o suo contenuto peculiare-
Morris e Ogan (1996) internet va concettualizzato dal punto di
vista del pubblico, ma il problema che molto
frammentario come mezzo- Lindlof e Schatzer (1998) internet va
concettualizzato dalla prospettiva delletnografia del pubblico,
considerando
la vaariet delle sue forme. i nuovi media hanno un grado pi alto
di interattivit, maggiore presenza sociale, uso pi privato,
maggiore autonomia. Internet aiuta la socialit, ma in primo luogo
ci deve essere solitudine dellutente.
- 4 modelli di traffico informativo (Bordewijk, van Kaam
1986):1. ALLOCUZIONE linformazione distribuita simultaneamente dal
centro a molti riceventi periferici (es
conferenza, funzione religiosa, concerto). Comunicazione A SENSO
UNICO, possibilit abbastanza ridotta di FEEDBACK individuale
2. CONVERSAZIONE i soggetti interagiscono direttamente (anche
scambio epistolare, posta elettronica..). in questo modello lo
scambio PARITARIO
3. CONSULTAZIONE situazione in cui un individuo cerca
informazioni in un archivio o memoria centrale. In teoria il
modello applicabile anche alluso di un giornale (DALLA PERIFERIA AL
CENTRO)
4. REGISTRAZIONE un centro richiede e riceve infomrazioni da un
utento periferico (centralino telefonico, sistemi di allarme
elettronici, accertamento automatico dei consumi televisivi..)
- In questi 4 modelli sono riscontrabili 2 VARIABILI1. controllo
centrale o individuale delle informazioni2. controllo centrale o
individuale del tempo e scelta del contenuto
- Lidea di COMUNITA stata a lungo predominante nella teoria
sociale come strumento per valutare limpatto dela cambiamento
sociale e come contrappeso allidea di massa. Nel termine
originario, nel concetto di comunit entravano in gioco anche altre
componenti quali lo STATUS, i RAPPORTI GERARCHICI, lORGANIZZAZIONE
SOCIALE. MEZZI DI COMUNICAZIONE DI MASSA omogeneit di contenuti e
quindi ostacolo per INDIVIDUALISMO e DIVERSITA
- Anni 60-70, larrivo della tv via cavo:1. modo per superare i
limiti della TV tradizionale2. strumento positivo per la creazione
dim una COMUNITA CABLATA
MA problemi legati al finanziamento e allorgtanizzazione si
rivel solo un ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE DI MASSA
- Arrivo della COMUNITA MEDIATA DAL COMPUTER (CMC) idea di
COMUNITA VIRTUALE (numero illimitato di utenti attraverso
Internet). Le COMUNITA ON-LINE si basano su interessi comuni. la
CMC permette una comunicazione motivata e interattiva che n i mass
media n lambiente fisico sono in grado di offrire.Spesso le identit
on-line non sono esplicitate, ma esistono una sortra di personaggi
volti a mascherare identit e genere.
- Per quanto riguarda il RAPPORTO TRA MEDIA E DEMOCRAZIA va
detto che i prmi media erano inizialmente considerati utili per la
democrazia anche se in seguito sono stati riscontrati gli
EFFETTINEGATIVI quali la
-
PREVALENZA DI UN FLUSSO VERTICALE e lELEVATA COMMERCIALIZZAZIONE
DEL MERCATO MEDIALE. I NUOVI MEDIA sono unalternativa alle
democrazie di massa perch operano unilateralmente e organizzano la
militanza con il minimo di negoziazione elevato grado di feedback
tra leader e sostenitori. Inoltre: INFORMAZIONE ISTANTANEA,
ESPRESSIONE DIRETTA DI IDEE anche con i propri leader politici
DEMOCRAZIA ELETTRONICA. Inoltre per i governi non facile
controllare il contenuto di alcuni siti Internet, ma non nemmeno
impossibile
- Le nuove tecnologie sono globali nella loro stessa struttura e
nel loro funzionamento, promuovendo una notevole conformit quanto
alla lingua e alla modalit dutilizzo.Le telecomunicazioni e
linformatica non sono chiusi allinterno di frontiere nazionali
ANCHE SE il contenuto informatico reso disponibile dalle NUOVE
TECNOLOGIE favorisce ampiamente i paesi ricchi. I costi della
tecnologia continuano a favorire gli stessi beneficiari
privilegiati.
- Ithiele de Sola Pool (1983) internet libert. Questa
affermazione scaturiva prendendo in considerazione il semplice
accesso al Web. In realt le ragioni di espansione di internet sono
economiche, frutto dellinteresse de gestori delle
telecomunicazioni. Tuttavia internet rimane libera e senza
regolamentazione anche se non sono mancati i tentativi di porre
limiti a questa libert. Da una apparente ANARCHIA dei gestori dei
servizi on-line si sta passando a una situazione di mercato pi
strutturata (alcuni contenuti saranno presto a pagamento). Anche i
mezzi di comunicazione sono sottoposti al controllo di polizie
attente alla criminalit a la terrorismo. Secondo i pi pessimisti
stiamo andando verso il totale CONTROLLO SOCIALE (sia traffico
informatico che contatti interpersonali)
- Tutte le famiglie possono disporre delle nuove tecnologie
VIDEOTOPIA: laccesso universale al capitale culturale e informativo
assicurato a tutti ma lacquisto e lutilizzo di internet possibile
solo ai ricchi mentre i poveri dinformazione restano esclusi.
internet continuer a rimanere libera e gratuita solo nella misura
in cui ci potr assecondare gli interessi commerciali che vi stanno
dietro.
CAPITOLO 7
- Nella societ contemporanea i media svolgono alcune funzione
importanti se non fondamentali NECESSITA di un sistema mediale che
operi secondo i principi della societ:
o GIUSTIZIAo EQUITAo DEMOCRAZIA
Pi valori sociali e culturaliLobiettivo primo di tutti i mass
media quello di fare profitti.
i mezzi di comunicazione di massa sono stati ovunque soggetti al
controllo e alla regolamentazione con lidea di far fare loro ci che
la societ vuole che facciano o per evitare che facciano ci che la
societ non vuole- Ai media dovrebbe essere garantita una certa
indipendenza sufficiente per salvaguardare la libera espressione i
cittadini dovrebbero aver accesso ai mezzi di comunicazione che
riflettono le loro idee e che vengono incontro ai loro interessi e
alle loro necessit.
- Nei regimi autoritari il controllo viene esercitato muovendo
dal prestesto della SICUREZZA DELLO STATO. In democrazia, invece, i
pretesti che generano il controllo legittimo sono LINTERESSE
PUBBLICO e il SEGRETO DI STATO.
- I media si trovano spesso ad affrontare problemi quali la
PRIVACY, il COPYRIGHT e il DIRITTO ALLANONIMATO.
- Idea della LIBERTA DI STAMPA diritto di pubblicazione senza
censure. I POTERI NELLINGHILTERRA DEL XVIII SECOLO
1. I Lord2. La Chiesa3. I Comuni4. La stampa Quarto potere
-
John Milton meccanismo di autocorrezione la verit liberamente
espressa trionfer sullerrore una volta che entrambi vengano diffusi
senza limitazioni. La stampa, invece di portare i valori di libert
e democraiza, si trasform in uno strumento di propaganda per le
nuovi potenti classi capitaliste
- 1947, istituita una COMMISSIONE DINCHIESTA PRIVATA fu la prima
di molte inchieste per indagare sullincapacit dei mezzi di
comunicazione di venire incontro alle
esigenze della societ primo momento in cui veniva contemplata la
necessit dellintervento del governo nel sanare i mali della
stampa, e questo nel paese culla del capitalismo la commissione
fu un modello per altri paesi debolezza della stampa e accesso
limitato a chi non faceva parte di una ristretta cerchia di
privilegiati o potenti elaborazione del CONCETTO DI RESPONSABILITA
SOCIALE
1. resoconto completo per tutti2. opinioni e critiche3.
diffusione dei valori della societLa responsabilit sociale
prevedeva lautoregolamentazione. Secondo la responsabilit sociale
lattivit dei media una FORMA DI BENE PUBBLICO e non privato
- Nascita di una PROFESSIONALITA nel giornalismo codici
deontologici: Offerta di uninformazione attendibile Difesa
dellindipendenza dei giornalisti rispetto alle pressioni degli
editori Visione pi ampia del ruolo del giornalismo nella
societ.Laitila (1995) classifica le responsabilit in 6 tipi:
1. nei confronti del pubblico2. delle fonti e dei referenti3.
dello Stato4. dellacquirente5. per lintegrit professionale6. per la
salvaguardia dello STATUS della professione
Decalogo di Deontologia Giornalistica (1993) Idea di un diritto
allinformazione Rispetto dei valori universali e della diversit
delle culture Promozione dei diritti umani, della pace, del
rpogresso sociale e della democrazia
- Le accuse di Mancini al giornalismo i codici sono inadeguati.
In realt i giornalisti lavorano in simbiosi con governi, potenti
interessi economici, altre autorit.
- La stampa assume sempre le forme e le sfumature delle
strutture sociali e politiche entro cui opera. Soprattutto essa
riflette il sistema del controllo sociale 4 TEORIE DELLA STAMPA
(Siebert et al. 1956)1. TEORIA AUTORITARIA ogni societ deve
preservare la pace e lordine pubblico. La llimitazione
dellopinione GIUSTA POLITICAMENTE. Questa teoria e
fondamentalmente priva di contenuto teorico2. TEORIA SOVIETICA
lobiettivo dei media la diffusione e il rinforzo dellideale
marxista e il
raggiungimento di una societ senza classi. Forte richiamo ai
diritti della societ piuttosto che a quelli dellindividuo
3. TEORIA LIBERTARIA battaglia per la LIBERTA e la DEMOCRAZIA,
la verit alla fine trionfa sullerrore e porta al LIBERO MERCATO
delle IDEE
4. TEORIA DELLA RESPONSABILITA SOCIALE- Il libro fu al centro di
numerose polemiche e dibattiti. Debolezza teorica della teoria
liberatoria per 4 punti:
1. la teoria finisce con lidentificare la libert di stampa con i
diritti di propriet trascurando le barriere economiche e gli abusi
del potere monopolistico
2. la libert di stampa considerata come concetto negativo, cio
come libert DAL governo3. la teoria applicabile quasi
esclusivamente ai mezzi a stampa e alle funzioni del giornalismo4.
la teoria molto vaga riguardo a chi dovrebbe beneficiare del
diritto alla libert
- Servizio pubblico radiotelevisivo sistema regolato dalla legge
e finanziato da fondi pubblici, con unampia libert dazione
- Gli obiettivi comuni ai diversi sistemi sono:
-
COPERTURA COMPLETA DEL TERRITORIO DIVERSITA DELLOFFERTA OFFERTA
PER MINORANZE PARTICOLARI ATTENZIONE A CULTURA, IDENTITA E
LINGUAGGIO NAZIONALI ATTENZIONE A NECESSITA DEL SISTEMA POLITICO
IMPARZIALITA SU QUESTIONI CONTROVERSE ATTENZIONE ALL QUALITA
- Tali obiettivi costituiscono il cosiddetto INTERESSE PUBBLICO.
Nel sevizio pubblico c il problema della contraddizione e del
conflitto tra INDIPENDENZA e CONTROLLO e tra INTERESSE PUBBLICO e
CONSUMO DI MASSA
- Habernas nozione di SFERA PUBBLICA: si riferisce a uno spazio
metaforico che costituisce unarena pi o meno autonoma e pi o meno
aperta per il dibattito pubblico. Questo spazio si situa tra la
base e il vertice della societ (base= sfera privata; vertice=
istituzioni politiche). La prima versione storica della sfera
pubblica rappresentata dai CAFFE DEL XVIII SECOLO discussioni di
politica. Obiettivo primo era di mantenere CONTROLLO SUL GOVERNO
attraverso unopinione pubblica informata e influente. La prima
forma di spazio pubblico definita come una sfera pubblica borghese.
Secondo Habermas i media tendono a manipolare il loro pubblico
piuttosto che aiutarlo nella formazione di unopinione
razionale.
- Lidea di dfera pubblica si inserisce nellidea di SOCIETA
CIVILE diverse istituzioni intermediate costituiscono una zona
protetta per i cittadini nelle loro relazioni con lo Stato.
- Schulz (1997): SFERA PUBBLICA COSTRUITA DAI MEDIA i mezzi di
comunicazione di massa assumono un ruolo centrale nellattivit del
sistema politico. La notevole FIDUCIA nei media si accompagnata a
un aumento del cinismo e nel DISINCANTO nei confronti della
politica
- Carey (1999) senza le istituzioni o lo spirito della
democrazia i giornalisti si riducono a propagandisti o a
intrattenitori. Una soluzione proposta dai giornalisti americani
giornalismo civico o pubblico scopo: dovrebbe provare a migliorare
la qualit della vita civica.
- Vi un certo accordo su come i media debbano contribuire alla
vita di una societ democratica. Si pensa che i media debbano darsi
almeno 4 obiettivi:1. COSTANTE SORVEGLIANZA SUGLI EVENTI e
conseguente flusso informativo2. CRITICA radicale e indipendentre
DELLA SOCIETA3. MESSA A DISPOSIZIONE dei mezzi per lACCESSO,
LESPRESSIONE e la PARTECIPAZIONE4. contribuire alla COSTRUZIONE di
una COSCIENZA e di una IDENTITA socialmente condivise
- Nordenstreng (1997) ha elaborato una classificazione che
comprende 5 PARADIGMI TEORICI NORMATIVI: PARADIGMA
LIBERALE-PLURALISTA vede linteresse pubblico come ci che interessa
al pubblico PARADIGMA DELLA RESPONSABILITA SOCIALE il diritto alla
libert di stampa si accompagna a una
serie di obblighi nei confronti della societ che vanno aldil
dellinteresse privato PARADIGMA CRITICO la libert di espressione
vista come un asse con i poteri repressivi o egemonici da
una parte, e le masse oppresse dallaltra. I media sono un
potenziale per lemancipazione, ma solo in forme che sfuggono al
controllo istituzionale dominante
PARADIGMA AMMINISTRATIVO esalta lidea di un giornalismo
obiettivo fondato su fonti autorevoli e che fornisca una
informazione autorevole e affidabile su questioni importanti. Tende
a beneficiare le lite manageriali e politiche piuttosto che le
masse
PARADIGMA DELLA NEGOZIAZIONE CULTURALE rifiuta una razionalit
universale e gli ideali dellefficienza e delle competenza
burocratico-professionale. Incoraggia la comprensione
intersoggetiva e un senso reale di comunit
CAPITOLO 8
- Tema della struttura e prestazione dei media secondo 6
principi: LIBERTA, EGUAGLIANZA, DIVERSITA, QUALITA
DELLINFORMAZIONE, ORDINE SOCIALE E SOLIDARIETA, ORDINE CULTURALE.
LIBERTA diritto alla libera espressione e formazione delle
opinioni. Nellofferta culturale dei media
lindipendenza associata a creativit, originalit, diversit.
LIBERTA DEI MEDIA richiama i seguenti elementi: condizioni
strutturali, condizioni operative, possibilit per le diverse voci
nella societ di accedere
-
ai canali, benefici della qualit dellofferta per i fruitori
secondo criteri di pertinenza, pluralismo, affidabilit, interesse,
originalit
EGUAGLIANZA non vengono favoriti IN NESSUN MODO i detentori del
potere, laccesso ai media viene garantito anche agli avversari
politici e alle opinioni, posizioni e rivendicazioni opposte o
devianti. Eguaglianza implica ASSENZA DI DISCRIMINAZIONE E
PREGIUDIZIO
DIVERSITA rafforza i normali meccanismi di cambiamento nella
societ che le forme pluralistiche di democrazia dovrebbero
liberare. La DIVERSITA DELLOFFERTA si misura secondo una serie di
parametri: tipo di media, genere, dimensione del sistema mediale,
pubblico mirato o raggiunto, identit culturale, politica,
ideologia. Lofferta dovrebbe rispecchiare nella giusta proporzione
le diverse realt e linteresse del pubblico.
QUALITA DELLINFORMAZIONE i requisiti informativi hanno una
duplice origine 1. SOCIETA INFORMATA e FORZA-LAVORO QUALIFICATA 2.
ESISTENZA DI UNA CITTADINANZA CHE PARTECIPA DEMOCRATICAMENTE ALLA
DECISIONE POLITICA. Il concetto implica anche lOBIETTIVITA:
distacco e neutralit verso loggetto dellinformazione, imparzialit,
assenza di secondi fini o favoritismi. Legami di questo concetto
con i concetti di libert e eguaglianza. Separazione dei fatti dalle
opinioni.
ORDINE SOCIALE E SOLIDARIETA differenza di prospettive tra
autorit costituite e individui e gruppi minoritari. I media devono
essere contraddistinti dal pluralismo, ma non devono appoggiare
tendenze sovversive. I mass media hanno lobiettivo latente di
mantenere lordine sociale costituito.
ORDINE CULTURALE suddivisione in sfere culturali; divisione tra
una cultura dominante, ufficiale o organizzata, e un insieme di
possibili alternative o subculture
- Per quanto riguarda il concetto di RESPONSABILITA Feintuck
(1999) propone 2 definizioni:1. la responsabilit e lesigenza di
dare conto delle proprie azioni direttamente in pubblico o
attraverso autorit
pubbliche2. responsabilit : essere sanzionabili se ritenuti
autori di violazione di doveri o aspettative connessa
allesercizio
del potere- RESPONSABILITA DEI MEDIA = tutti quei processi
volontari o involontari attraverso i quali i media rispondono
direttamente o indirettamente alla societ di appartenenza in
merito alla qualit e/o alle conseguenze di quanto da essi diffuso,
con particolare riferimento alle questioni di bene pubblico. La
responsabilit dei media dovrebbe soddisfare 3 criteri: Rispettare
il diritto di libert di diffusione Prevenire o limitare i danni
agli individui derivanti dalla diffusione di particolari contenuti
Promuovere gli aspetti positivi della diffusione, limitandone gli
aspetti restrittiviI media per evitare sanzioni operano spesso
controllo autoregolamentato. Responsabilit significa rispondere a
qualcuno per qualcosa secondo un certo criterio e secondo diversi
gradi di obbligo da parte dei media.2 diversi modelli della
responsabilit:
1. modello dellobbligo pone lattenzione su danni e pericoli
potenziali che potrebbero derivare dalla diffusione di contenuti ad
opera dei media. Le SANZIONI sono MATERIALI (in base a leggi)
2. modello della garanzia non prevede lo scontro privilegiando
il ricorso al dibattito, alla negoziazione, alla volontariet. Le
SANZIONI sono VERBALI come pure gli strumenti di controllo
la responsabilit comporta una relazione tra i media e le altre
istituzioni 2 diversi livelli di responsabilit: INTERNO ed
ESTERNO
o serie di controlli a catena allINTERNO dellistituzione mediale
tale che la diffusione di determinati contenuti avviene sotto la
responsabilit dellorganizzazione mediale e dei suoi
proprietaritensione fra LIBERTA e RESPONSABILITA spesso genera una
STRETTA AUTOCENSURA
o relazioni ESTERNE tra i media e coloro che sono danneggiati
dalla diffusione di determinati contenuti o che hanno un interesse
in essa
- I media sono spesso ritenuti responsabili nei confronti di
ISTITUZIONI SOCIALI OPINIONE PUBBLICA GRUPPI DI INTERESSE E DI
PRESSIONE
-
- Esistono diverse CORNICI FONDAMENTALI DELLA RESPONSABILITA
dove ognuna caratterizzata dal proprio discorso, dalla propria
logicaLe 4 principali cornici del controllo sono: LEGGE E
REGOLAMENTAZIONE, FINANZA E MERCATO, RESPONSABILITA PUBBLICA,
RESPONSABILITA PROFESSIONALE.1CORNICE LEGGE E REGOLAMENTAZIONE
lobiettivo dovrebbe essere quello di creare e mantenere le
condizioni per una comunicazione libera allinterno della societ
MECCANISMI documenti regolativi riguardo a cosa i media devono e
non devono fare. Pi regole formali VANTAGGI esiste un certo margine
di potere che permette ai media di esigere i benefici rivendicati
dalla
societ SVANTAGGI paura delle sanzioni genera autocensura,
talvolta troppo stretta.2CORNICE FINANZA E MERCATO il mercato un
importante mezzo per equilibrare gli interessi delle organizzazioni
mediali e quelli dei loro pubblici MECCANISMI domanda e offerta di
libero mercato. Dovrebbe incoraggiare una buona prestazione.
Controllo tramite vendite VANTAGGI dovrebbe incoraggiare il
miglioramento tramite la concorrenza. Il sistema autocontrollato
e
autoregolato SVANTAGGI media troppo commercializzati. Libert e
benessere dei proprietari dei media non dei media
stessi3CORNICE RESPONSABILITA PUBBLICA le organizzazioni mediali
svolgono alcune importanti funzioni pubbliche. La societ ha delle
aspettative dei media. MECCANISMI attivit dei gruppi di pressione
attraverso cui essa si esprime VANTAGGI le necessit di una societ
ossono essere espresse in maniera diretta. Interazione continua
tra
media e societ: i pubblici possono replicare ai media SVANTAGGI
carattere di volontariet: alcuni media possono usare la propria
libert per sottrarsi al controllo.
Tendenze conservatrici4CORNICE RESPONSABILITA PROFESSIONALE
deriva dalle norme deontologiche dei professionisti che lavorano
nei media MECCANISMI insieme dei principi adottati dai
professionisti e serie di procedure contro particolari
comportamenti dei media VANTAGGIO non coercitivo e incoraggia
lautomiglioramento. I media funzionano nel loro stesso
interesse
-
SVANTAGGIO modello troppo ristretto, non organizza forti
presioni contro le organizzazioni potenti. Ha una applicazione
molto frammentaria
- Alcuni media accettano solo le responsabilit di mercato
CAPITOLO 9
- Bisogna anche considerare i media come INDUSTRIA essi fanno
parte anche del mondo degli affari- In una democrazia i media hanno
una funzione politica che implica un CARATTERE PUBBLICO. Le
informazioni
e le idee non devono essere monopolizzate dai privati- Esistono
diversi punti di vista per definire i media in base
alleconomia:
o PROSPETTIVA ECONOMICO-INDUSTRIALE si guarda alla peculiarit
dei media come imprese economiche
o PROSPETTIVA CRITICA ECONOMICA-POLITICA critica del
capitalismo, dei poteri della propriet, della
commericalizzazione
o INTERESSE PUBBLICO criteri normativi di condotta e
prestazioneo PROSPETTIVA PROFESSIONALE distinta dalla prospettiva
commerciale
- Media al centro di 3 forze: ECONOMIA, POLITICA, TECNOLOGIA
- I SISTEMI DEI MEDIA possono essere vari i media possono essere
PRIVATI, STATALI, MISTI, FACENTI CAPO A UN MINISTERO. Allinterno di
un sistema ci sno diversi tipi di media, chiamati anche SETTORI
- Linea fondamentale di demarcazione nellindustria dei media tra
MERCATO DEI CONSUMATORI e MERCATO PUBBLICITARIO:MERCATO MERCATO DEI
CONSUMATORI
o Mercato dei prodotti per il singolo individuoo Mercato per i
servizi mediali
MERCATO PUBBLICITARIO- Alcuni media si reggono soltanto sulla
pubblicit (es. giornali gratuiti). Pi i media dipendono da
risorse
pubblicitarie, meno indipendente il loro contenuto dagli
interessi degli inserzionisti. Inoltre i media che si reggono sulla
pubnblicit:
o FINANZIAMENTO: si ripagano priam ancora di essere prodottio
Sono valutati in base al numero e tipo di consumatorio Puntano a
pubblici omogenei
- la concorrenza per ununica fonte di reddito si traduce in una
uniformit imitativa (Tunstall 1991) questo spiega la bassa qualit
dei contenuti mediali
- per quanto riguarda le strutture di costo, individuiamo:o
COSTI FISSI impianti, attrezzature, rete distributiva
-
o COSTI VARIABILI materiali, software, lavoroGli alti costi
fissi scoraggiano le NUOVE IMPRESE che aspirano ad entrare
nellindustri mediale. I NUOVI MEDIA hanno costi pi bassi
- Fondamentale anche la PROPRIETA Altschull i contenuti dei
media rispecchiano sempre gli interessi di quelli che li
finanzianoFinanziatori : investitori privati, inserzionisti,
consumatori, governi Proprietari : imprese commerciali, enti
privati senza fini di lucro, settore pubblico
- I media devono avere bilanci in attivo per sopravvivere.- La
concorrenza dovrebbe portare alla diversit, favorire la variet, e
invece porta al MONOPOLIO o almeno
alOLIGOPOLIO. La concentrazione dei media solitamente distinta
tra orizzontale e verticale:o La CONCENTRAZIONE VERTICALE un
modello di propriet che si estende a differenti stadi di
produzione e di distribuzione (es casa cinematografica che
acquista sale) o che si allarga geograficamente (es un quotidiano
nazionale che compra dei giornali cittadini o locali)
o La CONCENTRAZIONE ORIZZONTALE riguarda le fusioni allinterno
dello stesso mercato. Ci non riduce il pluralismo dei media, ma pu
accrescere il potere dei media.
- De Ridder distingue 3 livelli di concetrazione :1.
PROPRIETARIO sempre maggiori poteri della propriet. Le unit che
compongono questa impresa possono
rimanere editorialmente indipendenti2. EDITORIALE difficile da
valutare3. DEI PUBBLICI riguarda il controllo di quali e quante
quote del mercato
- Concentrazione mediale controllo di PRODUZIONE, OCCUPAZIONE,
DISTRIBUZIONE e CONSUMO- Il grado di concentrazione pu variare
dalla concorrenza perfetta al monopolio totale. La ragione
principale che
spinge alla concentrazine la ricerca di economie di scala e di
mercati sempre pi grandi. Unulteriore spinta alla concentrazione
viene dalla RICERCA DI SINERGIE: Murdok (1990) osserva che in un
sistema culturale costruito sulle sinergie di pi non significa
diverso; significa la stessa solita merce che appare in differenti
mercati e in una variet di mercati. Una situazione di questo tipo
porta alla concentrazione verticale, poich lunico modo di
sopravvivere e crescere.
- Lecnomia dei media si distingue per alcuni tratti tipici: I
media sono ibridi o misti. Spesso operano in un difficile mercato e
sono anche assai diversificati Le strutture di scosto sono
caratterizzate da un forte impegno di capitale umano e da alti
costi fissi Alto grado di incertezza e anche di unicit del
prodotto. Lincertezza legata alla valutazione del consumatore Molti
prodotti mediali possono, e devono, essere di continuo
differenziati e raramente possono essere rivenduti
nella stessa esatta forma I media sembrano particolarmente
esposti alle tendenze concentrazioniste perch il potere e il
prestigio sociale
affascinano gli aspiranti magnati dei media A causa degli alti
costi fissi e di lancio, senza grandi disponibilit di capitali
particolarmente difficile entrare
nel business mediale I media devono tenere conto dell interesse
pubblico e tendono a essere caricati di una responsabilit
pubblica.
- Per quanto riguarda la regolamentazionje dei media, Pool
(1983) applica TRE MODELLI DI BASE: per la stampa, per radio e
televisione, per telecomunicazione.
1. LIBERTA DI STAMPA significa libert da ogni regolamento e
controllo del governo che potrebbe significare censure o
limitazioni. Tuttavia questo modello spesso alterato: la stampa
riceve spesso PROTEZIONE LEGALE e SUSSIDI ECONOMICI, luna e gli
altri comportano controllo e sorveglianza pubblica
2. la radio e la televisione sono stati oggetto fin dallinizio
di forte irregimentazione che spesso comportava la diretta propriet
pubblica. Il MODELLO RADIOTELEVISIVO pubblico ha alcuni tratti
tipici: un servizio universale finanziato da tutti i cittadini c un
controllo pubblico per assicurare limparzialit democrazia
qualit.
-
Non solo finanziamento pubblico, ma anche pubblicit tendenza
alla privatizzazione e alla commercializzazione; ci ha comportato
il trasferimento delle reti e delle attivit dalla propriet pubblica
a quella privata
3. modello del COMMON CARRIER o VETTORE UNIVERSALE perch
riguarda i servizi come posta, telefono e telegrafo. La
regolamentazione stata inserita per via di monopoli naturali
nellinteresse dellefficienza e del consumatore
- nel corso di un secolo di sviluppo della comunicazione
possiamo individuare TRE FASI PRINCIPALI delle politiche dei media
1FASE NASCITA DELLE POLITICHE DEI MEDIA dalla fine del XIX secolo
fino alla comparsa della radio
negli anni 20 non ravvisabile un obiettivo uniforme nelle
politiche adottate al di l degli interessi di governo e della
nazione. Lassunto era: libro principale mezzo di diffusione di
cultura, giornale strumento della vita politica
2FASE SERVIZIO PUBBLICO apice nellEuropa anni 70 consapevolezza
dellimportanza dei media per la vita politica, sociale e culturale.
I media proibiscono certi tipi di comportamento che potrebbero
danneggiare la societ.
3FASE NUOVO PARADIGMA tuttora in corso centralit delle
telecomunicazioni, tendenza allinnovaione, alla crescita e alla
concorrenza. Gli obiettivi economici hanno preso il posto del
welfare sociale e politic, mentre i valori di questultimo sono
state ridefiniti
- A proposito dei legami tra sitemi mediali e sistemi politici
utile indicare alcune connessioni relative alla STRUTTURA, alla
CONDOTTA e alla PRESTAZIONE. Ogni paese ha un corpus di leggi, ma
in alcuni paesi i governi hanno lultima parola su un settore
pubblico dei media e la dirigenza di queste organizzazioni legata a
interessi politici. Nel caso di media privati, iproprietari hanno
interessi finanziari e strategici che richiedono influenza sulle
decisioni politiche. Inoltre i quotidiani danno spesso appoggio a
un partito politico
POPOCAPITOLO 10
- Alcuni media hanno un carattere nazionale, altri
internazionale:o LIBRO E STAMPA internazionalio GIORNALE nazionaleo
CINEMA nazionaleo RADIO nazionale
- Oggi MEDIA INTERNAZIONALI villaggio globale (McLuhan
1964)PROSPETTIVA STORICA di questa globalizzazione: i giornali,
grazie alle agenzie di stampa, riferivano le notizie dallestero.
Nazionalismo e imperialismo aumentarono linteresse verso fatti
internazionali FLUSSO GLOBALE DELLE NOTIZIE. Il cinema americano
divenne un importante canale di immagini della modernit. Continua
tensione fra IDENTITA NAZIONALE e CONDIVISIONE DI INNOVAZIONI
CULTURALI E
-
TECNOLOGICHE. Possiamo quindi affarmare che: il fattore
tecnologico ha dato un notevole impulso alla globalizzazione e la
principale FORZA MOTRICE stata quella ECONOMICA import/export di
prodotti mediali. Il maggior beneficiario sono stati gli Stati
Uniti grazie alla loro enorme prduzione di intrattenimento
popolare, accesso a numerosi mercati, lingua inglese cime vantaggio
in pi. A livello internazionale la pubblicit veicola immagini che
rafforzano gli stereotopi
- Le agenzie sono fornitori allingrosso di notizie intese come
merci; pi CONVENIENTE ed ECONOMICO acquistare le notizie stere
piuttosto che raccoglierle da soli AGENZIE DI STAMPA GLOBALI nate
nel XX secolo
- Lesempio pi lampante di INTERNAZIONALIZZAZIONE della propriet,
della produzione, della distribuzione quello dellINDUSTRIA DELLA
MUSICA POP, dove la fetta maggiore del mercato in mano a CINQUE
GRANDI COMPAGNIE: COLUMBIA, TIME-WARNER, RCA, EMI e POLYGRAM
- La COMUNICAZIONE DI MASSA GLOBALE un fenomeno sfaccettato che
assume varie forme, tra queste abbiamo: TRASMISSIONE e
DISTRIBUZIONE diretta di canali mediali da un paese ai pubblici di
un altro Alcuni MEDIA specificatamente INTERNAZIONALI (MTv, Cnn,
Bbc) Contenuti di vario tipo importati e inseriti nellofferta
nazionale Formati e genere di origine straniera, adattati o
rielaborati per adeguarli al pubblico nazionale Notizie
internazionali mostrate dai media nazionali Contenuti vari (eventi
sportivi, pubblicit) di origine o riferimento stranieri
- La comunicazione di massa per sua natura globale- Gli Stati
Uniti producono avendo in mente un pubblico mondiale- La LINGUA e
la CULTURA sono barriere naturali alla globalizzazione IMPERIALISMO
CULTURALE O MEDIATICO tentativvo di invadere o sovvertire lo spazio
culturale altrui (con lIMPOSIZIONE). I contenuti trasmessi
riflettevano VALORI OCCIDENTALI quali lindividualismo, il
secolarismo, il materialismo (CONTROLLO GLOBALE DEL MERCATO,
OCCIDENTALIZZAZIONE) promuovere il capitalismo.
2 PARADIGMI1. PARADIGMA DELLA DIPENDENZA si basa sui dati
quantitativi del flusso comunicativo e su limitate
intepretazioni delle tendenze ideologiche dei contenuti, senza
prove empiriche degli effetti ipotizzati2. PARADIGMA DEL LIBERO
FLUSSO ritiene che gli effetti siano minimi dal momento che il
pubblico
compie volontariamentele proprie scelte INNOCENZA ideologica dei
prodotti mediali commercializzati globalmente
- La globalizzazione della cultura pu essere vista anche
positivamente rispetto ai tratti di ETNOCENTRISMO, NAZIONALISMO e
XENOFOBIA che hanno caratterizzato alcuni media nazionali. La
prospettiva ottimista della globalizzazione nasce dal presupposto
che lOFFERTA nasce da una DOMANDA.
- XIX secolo: nasce la GLOBALIZZAZIONE DELLE NOTIZIE la notizia
stato il primo prodotto mediale ad essere mercificato. In una
notizia le immagini raccontano una storia, ma le parole cefiniscono
il significato voluto. SQUILIBRIO INFORMATIVO: i paesi in via di
sviluppo sono massicci importatori di notizie, mentre i paesi
sviluppati producono unenorme quantit di notizie. Dibattito sullo
squilibrio delle notizie 2 FAZIONI 1. INDUSTRIA DELLE NOTIZIE
avversava tutto ci che potesse impedire alla stampa o al mercato
delle notizie
di continuare a operare2. PAESI DIPENDENTI DALLINFORMAZIONE
lobiettivo era di cambiare i termine della diffusione
internazionale delle notizie con listituzione di un decalogo
normativo- I paesi in via di sviluppo rientrano tra le notizie
occidentali solo nel caso di eventi che possono costituire una
minaccia per gli interessi economici o strategici delle grandi
potenze selezione notizie estere. Fattori che influenzano le
notizie estere:
o FATTORI LEGATI ALLORGANIZZAZIONE hanno anche conseguenze
ideologiche la raccolta delle notizie deve essere organizzata verso
eventi e storie che ben si adattano alla macchina della
selezione
o FATTORI LEGATI AL GENERE preferenza per eventi-notizia che
rispondano allaspettativa del pubblico e che possano essere
facilmente inquadrate in una cornice intepretativa
o FATTORI SOCIO-CULTURALI si legano allinteresse nei confronti
dei personaggi pubblici come pure verso vicende negative, violente
o drammatiche.
-
- difficile rendere notiziabili processi a lungo termine come ad
esempio quelli di SVILUPPO e di DIPENDENZA- La televisione ancora
caratterizzata da una produzione inserita in sistemi nazionali e
rivolta a pubblici nazionali,
con contenuti culturali molto specifici della societ di
appartenenza.- Prima del crollo del comunismo limperialismo
culturale verso i paesi dellEst era molto contenuto- Paura della
AMERICANIZZAZIONE della cultura, lEuropa ha 2 obiettivi
1. PROGETTO POLITICO-CULTURALE DI UNEUROPOA PIU UNITA2. GRANDE
MERCATO INTERNO EUROPEOEntrambi gli obiettivi erano ostacolati dal
flusso unidirezionale dei contenuti provenienti da oltreoceano
- Il prezzo delle esportazioni si basa sullaffinit culturale (pi
bassa laffinit, pi basso il prezzo)- Tutela dellIDENTITA CULTURALE
paura che limportazione impedisca lo sviluppo di una cultura
indigena- Schlesinger (1987) afferma che una IDENTITA COLLETTIVA
dura nel tempo ed refrattario al cambiamento- Linvasione culturale
dei media pu essere respinta o ridefinita:spesso
linternazionalizzazione una scelta e non il
risultato dellimperialismo- I media non si impegnano granch a
diffondere le culture realmente diverse DANNO CULTURALE- DUE
TENDENZE CONTRADDITTORIE CENTRIPETA (verso al COESIONE) e
CENTRIFUGA (verso la
FRAMMENTAZIONE)- CULTURA MEDIALE GLOBALIZZATA possibile che
linternazionalizzazione dei media porti a una
maggiore omologazione o a una sincronizzaizone culturale. Questa
cultura porta i valori del capitalismo occidentale.
- Le condizioni principali per lo svilupparsi di questa cultura
globalizzata sono: Esistenza di un LIBERO MERCATO dei prodotti
mediali Effettivo DIRITTO ALLINFORMAZIONE (libert politica, di
parola) Serie di TECNOLOGIE
CAPITOLO 11
Le strutture istituzionali (dimensioni, forme di propriet)
sembrano avere conseguenze dirette sulla condotta di particolari
organizzazioni mediali, che a sua volta influenza la prestazione,
nel senso della quantit e del tipo di contenuto prodotto e offerto
al pubblico- Ricerca sulle organizzazioni mediali (anni 60)
1. INTERESSE per tratti caratteristici del contenuto mediale2.
INTERESSE a sapere come la societ influenzi i media
- Rapporti media-societ societ-media. Shoemaker e Reese: 5
approcci allo studio delle influenze reciproche:1. IL CONTENUTO
RISPECCHIA LE REALTA SOCIALE2. IL CONTENUTO E INFLUENZATO DALLA
SOCILIZZAZIONE E DAGLI ATTEGGIAMENTI DEI
LAVORATORI DEI MEDIA3. IL CONTENUTO E INFLUENZATO DALLE ROUTINE
ORGANIZZATIVE4. IL CONTENUTO E INFLUENZATO DALLE ISTUTUZIONI E
FORZE SOCIALI5. IL CONTENUTO E IN FUNZIONE DELLE IDEOLOGIE E
DIFENDE LO STATUS QUO
- I ruoli che i media possono svolgere nella societ sono di due
tipi:o ATTIVO E PARTECIPANTE CRONISTA PARTECIPANTE (Cohen 1963)o
NEUTRALE CRONISTA NEUTRALE (Cohen 1963)
- I giornalisti preferiscono essere neutrali e non impegnati
politicamente- Weaver e Wilhoit (1986) triplice articolazione del
ruolo:
o INTERPRETE: analizzare questioni complesse, controllare le
dichiarazioni del governo, discutere le scelte politiche
nazionali.
o DIVULGATORE: informare il pubblico, rivolgersi ad un pubblico
pi ampio possibleo ANTAGONISTA: verso governo e industria. Ritenuto
valido da una maggiornaza di giornalisti
- A proposito della PROFESSIONALITA, Burns distingue tre
principali orientamenti sui compiti professionali (1977)
o SERVIZIO PUBBLICO per il progresso socio-culturaleo Fare una
BUONA TV
-
o Professionalit vs dilettantismo- Per Tuchman il giornalista
(1978):
o Deve essere abile nel confezionare il prodotto-notizia
richiestoo Deve avere un alto grado di OBIETTIVITAo Ossessiva
fedelt ai fatti o NEUTRALITA di atteggiamento
- Nellazione dei media intervengono anche molti GRUPPI DI
PRESSIONE. Questi cercano di limitare o influenzare lazione dei
media specialmente quando ci sono di mezzo interessi
commerciali.
- Altschul (1984) il contenuto dei notiziari rispecchia sempre
gli interessi di chi finanzia la stampa.- Anche i PROPRIETARI
esercitano pressioni molto forti: i proprietari, ad esempio, sono
liberissimi di utilizzare un
telelgiornale per fare propaganda- Nel SERVIZIO RADIOTELEVISIVO
PUBBLICO non esistono proprietari, ma solo manager e
amministratori.- Un altro gruppo di pressione rappresentato dagli
INSERZIONISTI. Le organizzazini mediali pi esposte alla
pressioni delgli inserzionisti sono quelle i cui unici introiti
vengono dalla pubblicit- Altheide (1974) ricerca sui media: le TV
favoriscono una visione cinica del pubblico come stupido,
incompetente
e rozzo. - Visione del pubblico come INDICE DI ASCOLTO (=
vendite del prodotto).- ISOLAMENTO:
1. i media devono prendere decisioni prima della reazione del
pubblico2. non si pu conoscere un pubblico cos ampio e
diversificatocreazione di una immagine astratta del destinatario; i
giornalisti scrivono in primo luogo per i direttori e per i
colleghi.
Due percorsi alternativi: il ruolo dellorganizzazione subordina
o dissimula le caratteristiche personali potere e prestigio
consentono al comunicatore di essere libero
- modello distintivo di esperienza sociale o di valori sociali.
I giornalisti appartengono al CETO MEDIO, con un buon stipendio
- Johnstone (1976) in ogni societ i responsabili della
comunicazione di massa tendono a provenire dagli stessi strati
sociali di coloro che controllano leconomia e la politica
- Gaus (1979) la collocazione borghese della pprofessione
giornalistica una garanzia di stabilit e di lealt al sistema
- Herman e Chomsky (1988) i giornalisti sono unelite
conservatrice al servizio soprattutto degli interessi della classe
dominante o della grande industria
CAPITOLO 12
-
- GATEKEEPING il meccanismo con cui avvengono le scelte nel
lavoro mediale, ma in accezione pi ampia, questo concetto si
riferisce al potere di dare o negare laccesso a voci differenti
della societ, ed per questo luogo di CONFLITTO. Questo concetto
presenta alcuni punti deboli:
o Assunto che vi sia un cancello iniziale e un insieme
principale di criteri di selezioneo Visione semplicistica
dellofferta delle notizie e la sua tendenza a individualizzare i
processi di
decisione- Shoemaker (1991) il gatekkeping comporta diversi atti
di selezione.
Spesso i processi di decisione non sono individuali, ma
collettivi, e non riguardano solo i contenuti, ma anche il tipo di
pubblico.
INFLUENZE ORGANIZZATIVE routine burocratiche INFLUENZE
IDEOLOGICHE valori e condizionamenti
- il contenuto dei mezzi di informazione tende a seguire quasi
sempre lo stesso schema VALORI-NOTIZIA quali notizie colpiscono il
pubblico in relazione a criteri di interesse FATTORI IDEOLOGICI
valori insiti nella societ occidentale come materialismo e
individualismo
- Alcuni eventi hanno pi probabilit di diventare notizia perch
si prestano ai meccanismi formali di accolta e trattamento
- Il principale limite del concetto di GATEKEEPING: d per
scontato che esiste una data realt fenomenica nel mondo reale ben
definibile che i media hanno il compito di SELEZIONARE. In realt la
notizia arriva ai media per diverse vie e sooto forme differenti.
Hanno una grande importanza i processi di COSTRUZIONE E SELEZIONE.
La selezione delle notizie avviene secondo gli schemi
interpretativi e valutativi delle istituzioni burocratiche che sono
fonti o produttori di informazione (polizia, tribunali,
partiti)
- I principali fattori che influenzano la SELEZIONE degli eventi
sono: CRITERI RELATIVI ALLE PERSONE tendenza a personalizzare gli
eventi, dare notizie su un
personaggio di rilievo. Alcune volte pi importante cosa dice un
personaggio di un evento che levento stesso. Reese (1994): le fonti
si concentrano su un numero limitato di personaggi, le cui opinioni
vengono usate per convalidare le notizie
CRITERI RELATIVI AL LUOGO molto pi facile che un evento diventi
notizia se accade in prossimit del luogo del pubblico di
riferimento (PROSSIMITA GEOGRAFICA). Tuchman (1978): rete di
notizie in cui lo status ricoperto allinterno di esse determina di
chi siano le informazioni che possono diventare notizia. Questa
rete si intreccia con i luoghi di concentrazione del potere.
Esistono luoghi che vengono tenuti docchio per la probabilit che in
essi si verifichino eventi-notizia
CRITERI RELATIVI AL TEMPO la tempestivit un elemento essenziale.
Dimensione temporale (Tuchman 1978): il tempo sottolinea la
tipizzazione degli eventi come notizie.
CATEGORIE PRINCIPALI DI NOTIZIE 1. NOTIZIE FORTI gli eventi
immediati2. NOTIZIE SOFT di sfondo o atemporali3. NOTIZIE SPOT i
flash dellultimora4. NOTIZIE IN VIA DI SVILUPPO 5. NOTIZIE
CONTINUATIVE
DIMENSIONE TEMPORALE DELLE NOTIZIE6. NOTIZIE PRE-PROGRAMMATE
tipo scadenziario, eventi noti dalla copertura pianificata
nel tempo7. NOTIZIE INASPETTATE accadono improvvisamente e
devono essere diffuse
immediatamente8. NOTIZIE NON PROGRAMMATE notizie soft che
possono essere immagazzinate e
diffuse a discrezione del medium- Per i MEZZI DINFORMAZIONE
importantissimo il rapporto con le FONTI. Vi sono alcuni aspetti
da
considerare: PIANIFICAZIONE i media devono ordinare il contenuto
anticipatamente (si tratti di notizie, fiction o
intrattenimento) SQUILIBRIO alcune fonti sono pi potenti di
altre grazie al loro status nel mercato accesso privilegiato
dei
potentati economici e politici
-
ASSIMILAZIONE quando esiste un interesse reciproco da parte dei
media e degli eventuali comunicatori esterni
- ORGANIZZATORI DELLEVENTO coloro che sono in grado di
controllare e manovrare gli eventi- PSEUDO-EVENTI eventi creati per
mettere in mostra un personaggio. Tecnica utilizzata spesso in
campagna
elettoral; serve per conquistare il favore dellopinione
pubblica- La notizia subisce un trattamento prima di arrivare alla
stesura della scaletta.
- STANDARDIZZAZIONE le idee o i contenuti inizialmente diversi o
unici sono adattati a forme familiari agli operatori dei media e al
grande pubblico.
- Altheide e Snow (1979) LOGICA DEI MEDIA natura sistematica
delle definizioni preesistenti di come deve apparire un certo tipo
di contenuto. La logico mediale premia limmediatezza, il ritmo
sostenuto, i presentatori attraenti e i formati rilassanti
CAPITOLO 13
- Grande numero di MESSAGGI e SIGNIFICATI veicolati dai media.
Il MESSAGGIO fisso, mentre il SIGNIFICATO variabile
- Primi studi sul contenuto dei media: interesse per gli effetti
dei media, contenuto informativo, uso propagandistico, pregiudizi
razziali.
- Studio del contenuto dei media:1. Descrizione comparativa
dellofferta dei media descrivere il contenuto di determinati mezzi
o canali2. Confronto tra il ocntenuto dei media e la realt sociale
rapporto tra messaggio dei media e realt. I media
rispecchiano la realt? E la realt di chi?3. Contenuto dei media
come ruflesso del sistema di valori e di credenze sociali e
culturali contenuto dei media
come indicatore culturale4. Funzione ed effetti dei media
attenzione a effetti intenzionali, non voluti, nascosti,
ideologici5. Valutazione della prestazione dei media ricerca
relativa alla qualit dei media a partire da determinati criteri6.
Ripercussione dellorganizzazione sul contenuto la composizione
sociale delle professioni dei media e le
modalit della produzione mediale possono avere degli effetti
sistematici sul contenuto7. Analisi del pubblico metodi che diano
conto dellinterpretazione del contenuto da parte del pubblico8.
Genere, analisi testuale e del discorso, narrazione e altri formati
loggetto di studio il testo stesso, come
funziona, e effetti desiderati dagli autori sul pubblico
-
- Fiske (1987) definizione di DISCORSO linguaggio o sistema di
rapresentazine sviluppato socialmente per produrre e far circolare
un insieme coerente di significati riguardo a un determinato
argomento
- Approcci marxisti: RAPPORTO DEL CONTENUTO MEDIALE CON LE
DIFFERENZE E IL CONFLITTO DI CLASSE
- Grossberg (1991) individua tre APPROCCI MARXISTI CLASSICI1.
falsa coscienza nei testi dei media insita unimmagine della realt
favorevole alla classe dominante2. approccio ermeneutico
interpretativo3. approccio discorsivocaratteristiche dei media:
non si media la realt, ma si costruiscono significati le notizie
hanno un significato ideologico dominio ideologico della classe
dominante (ECONOMIA)
La notizia: maschera la realt ignora la natura della societ
classista frammenta gli interessi unit e coerenza immaginarie
(comunit, nazione)
approccio marxista alla pubblicit IDEOLOGIA DELLA PUBBLICITA.Il
prodotto commerciale diventa un modo di acquisire lo status sociale
o culturale e di essere il tipo di persona che desideriamo SENSO
IMMAGINARIO DI NOI STESSI E DELLA REALTA
- williamson (1978) MERCIFICAZIONE il modo in cui la pubblicit
trasforma il valore duso dei prodotti in valore di scambio
consentendoci di sperare di raggiungere (comprare) la felicit o
altri stati idealitutto ci ILLUSORIO e DEVIANTE ed una parte del
processo di ALIENAZIONE a causa del quale perdiamo contatto con la
natura e con la cultura
- scuola di Francoforte: tutte le forme di cultura di massa sono
alienanti e fondate sullo sfruttamento- Schroder (1992) tre tipi di
standard culturali:
o ESTETICO multidimensionaleo ETICO relativo a valori, integrito
ESTATICO misurabile attraverso popolarit, gradimento
- STRUTTURALISMO il modo di costruzione del significato nei
testi. Il termine si applica a certe strutture del linguaggio fatte
di segni, racconti o miti. La semiologia una versione pi specifica
dellapproccio strutturalista
o SEGNO veicolo fisico fondamentale del significato in una
linguao SIGNIFICANTE elemento fisico (parola, immagine, suono)
SIGNIFICATO concetto mentale evocato da un segno fisico
- DENOTAZIONE descrive il rapporto allintenro di un segno tra il
significante e il significato. Lovvio significato letterale di un
segno la sua denotazione.
- CONNOTAZIONE il significato accessorio che pu essere evocato
dalloggetto significatoDENOTAZIONE
Universalit Obiettivit
CONNOTAZIONE Variabilit (in base a cultura) Valutazione
Positiva Negativa
-
- Barthes il MITO serie di idee preesistenti e cariche di valore
desunte dalla cultura e trasmesse con la comunicazione
- La semiologia utile per scoprire lideologia latente e la
distorsione del contenuto dei media- Ricerca del significato:
scelta del metodo di ricerca segue la distinzione tra il PARADIGMA
DOMINANTE
(EMPRICO) e quello ALTERNATIVO (CRITICO)PARADIGMA DOMINANTE
APPROCCIO QUANTITATIVO (EMPIRICO) soprattutto ANALISI DEL
CONTENUTO (per descrizione obiettiva, sistematica e
quantitativa)
PARADIGMA ALTERNATIVO APPROCCIO QUALITATIVO (CRITICO) i
significati pi importanti sono quelli nascost, latenti che non
sono desumibili da dati