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Dott. Ing. Fabio Ferrini pag. 1 di 18 INDICE PREMESSA ..................................................................................................................................................................................2 INQUADRAMENTO TERRITORIALE E SOCIO-ECONOMICO DELL’AREA OGGETTO DELL’INTERVENTO..........................4 COROGRAFIA, STRALCIO DEL PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE, VERIFICA DELLA COMPATIBILITÀ CON GLI STRUMENTI URBANISTICI E DISPONIBILITÀ DELLE AREE .............................................................................................4 ANALISI DELL’IMPATTO SOCIO-ECONOMICO CON RIFERIMENTO AL CONTESTO PRODUTTIVO E COMMERCIALE ESISTENTI ...................................................................................................................................................................................4 ANALISI DELLE ALTERNATIVE PROGETTUALI: INDIVIDUAZIONE DELLE ALTERNATIVE PROGETTUALI DAL PUNTO DI VISTA DELLE SCELTE TECNOLOGICHE, ORGANIZZATIVE E FINANZIARIE .........................................................................5 SOLUZIONE PRESCELTA IN RELAZIONE AI BISOGNI DA SODDISFARE ..............................................................................5 SINTESI DELLE FORME E DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO ...............................................................................................5 LA SOLUZIONE PROGETTUALE ................................................................................................................................................6 I RISCHI TRASMESSI ALL’AMBIENTE CIRCOSTANTE .............................................................................................................8 LO STUDIO DELL’IMPATTO AMBIENTALE RIFERITO ALLA SOLUZIONE PROGETTUALE INDIVIDUATA ...........................9 LA VERIFICA DEI VINCOLI AMBIENTALI, STORICI, ARCHEOLOGICI, PAESAGGISTICI INTERFERENTI SULLE AREE O SUGLI IMMOBILI INTERESSATI DALL’INTERVENTO................................................................................................................9 COSTO DELL’INTERVENTO .......................................................................................................................................................9 L’INDIVIDUAZIONE DELLE CATEGORIE DEI LAVORI ..............................................................................................................9 I TEMPI DI ESECUZIONE ..........................................................................................................................................................10 IL QUADRO ECONOMICO DELL’OPERA .................................................................................................................................10 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA .......................................................................................................................................11 ALLEGATI: PARERI ESAMI PROGETTO VVF ..........................................................................................................................13
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REL TECNICO ILLUSTR SE CRESPELLANI - Savignano

Oct 18, 2021

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Page 1: REL TECNICO ILLUSTR SE CRESPELLANI - Savignano

Dott. Ing. Fabio Ferrini pag. 1 di 18

INDICE

PREMESSA ..................................................................................................................................................................................2 INQUADRAMENTO TERRITORIALE E SOCIO-ECONOMICO DELL’AREA OGGETTO DELL’INTERVENTO..........................4 COROGRAFIA, STRALCIO DEL PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE, VERIFICA DELLA COMPATIBILITÀ CON GLI STRUMENTI URBANISTICI E DISPONIBILITÀ DELLE AREE .............................................................................................4 ANALISI DELL’IMPATTO SOCIO-ECONOMICO CON RIFERIMENTO AL CONTESTO PRODUTTIVO E COMMERCIALE ESISTENTI ...................................................................................................................................................................................4 ANALISI DELLE ALTERNATIVE PROGETTUALI: INDIVIDUAZIONE DELLE ALTERNATIVE PROGETTUALI DAL PUNTO DI VISTA DELLE SCELTE TECNOLOGICHE, ORGANIZZATIVE E FINANZIARIE .........................................................................5 SOLUZIONE PRESCELTA IN RELAZIONE AI BISOGNI DA SODDISFARE ..............................................................................5 SINTESI DELLE FORME E DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO ...............................................................................................5 LA SOLUZIONE PROGETTUALE ................................................................................................................................................6 I RISCHI TRASMESSI ALL’AMBIENTE CIRCOSTANTE .............................................................................................................8 LO STUDIO DELL’IMPATTO AMBIENTALE RIFERITO ALLA SOLUZIONE PROGETTUALE INDIVIDUATA ...........................9 LA VERIFICA DEI VINCOLI AMBIENTALI, STORICI, ARCHEOLOGICI, PAESAGGISTICI INTERFERENTI SULLE AREE O SUGLI IMMOBILI INTERESSATI DALL’INTERVENTO................................................................................................................9 COSTO DELL’INTERVENTO .......................................................................................................................................................9 L’INDIVIDUAZIONE DELLE CATEGORIE DEI LAVORI ..............................................................................................................9 I TEMPI DI ESECUZIONE ..........................................................................................................................................................10 IL QUADRO ECONOMICO DELL’OPERA .................................................................................................................................10 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA .......................................................................................................................................11 ALLEGATI: PARERI ESAMI PROGETTO VVF ..........................................................................................................................13

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Dott. Ing. Fabio Ferrini pag. 2 di 18

PREMESSA Il presente progetto preliminare/definitivo/esecutivo prende in esame esame l’adeguamento alle norme di

prevenzione incendi e messa in sicurezza della della Scuola Elementare “CRESPELLANI” ubicata in via Gramsci in località di Doccia.

Il progetto scaturisce dall’esigenza di ottenere il Certificato di Prevenzione Incendi. Attualmente l’edificio sede della Scuola Elementare “Crespellani”, antecendente al 1975, si articola su tre livelli:

- Piano seminterrato; - Piano rialzato; - Piano primo.

Al piano seminterrato trovano collocazione due locali deposito ed un vano sottoscala. Al piano rialzato sono ubicate le aule, il refettorio con il locale porzionamento pasti, un locale deposito, la palestra

con annessi spogliatoi ed i servizi igienici alunni e personale. Al piano primo trovano collocazione le aule ed i laboratori, i servizi igienici del personale e degli alunni. La struttura ha una pianta a “L” a cui è stata aggiunta, in epoca recente, la palestra sul lato sud. I piani sono serviti da due scale interne aperte e da una semi-aperta (lato sud). E’ presente un ascensore oleodinamico per il superamento delle barriere architettoniche con vano tecnico

esterno. La centrale termica è esterna, in vano indipendente interrato in c.a., ubicato sul lato sud. L’edificio nel suo complesso presenta struttura in elevazione in c.a. e tamponaementi in lateizio e copertura a

falde. L’ubicazione dell’edificio, da un punto di vista urbanistico, è in zona omogenea G1 per servizi di quartiere, art. 84

del Piano Regolatore Generale del Comune. L’area, da sempre ad utilizzo scolastico, è situata in una zona prevalentemente residenziale, lontana dal traffico

veicolare intenso e possiede da sempre un adeguata raggiungibilità rispetto all’utenza e una buona qualità ambientale.

Le necessità principali emerse dall’analisi dello stato di fatto e della documentazione esistente, comprensiva dei

pareri rilasciati dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco nel corso degli anni, limitatamente all’oggetto del progetto, sono state:

- La carenza delle uscite di sicurezza per i due refettori; - La mancanza di compartimentazione del locale ripostiglio (refettorio est); - L’assenza di aerazione permanente sia per i locali deposito che per i vani scala; - La carenza rispetto alle normative dell’impiantistica elettrica,limitata ad alcune situazioni, e di sicurezza

prettamente antincendio (illuminazione di emergenza aule, pulsanti, rilevatori di fumo, ecc..);

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- La pericolosità delle superfici vetrate, in particolare quelle a meno di 1 ml. dal piano di calpestìo (Assenza dei requisiti di sicurezza dei vetri secondo le UNI EN 9796 / UNI EN 12600 / UNI EN 9796 / UNI EN 12600 / UNI EN 356, lungo le vie di fuga;

- L’assenza di aerazione permanente sia per il vano corsa dell’ascensore sia per il vano tecnico adiacente. Attualmente il plesso ospita circa 342 presenze (alunni circa n. 300, personale docente n. 38 e ATA n. 4). Nel corso del 2008 l’Amministrazione Comunale in accordo con la Direzione Didattica, visto l’aumento della

popolazione scolastica, aveva provveduto a riorganizzare i locali segreteria nell’ala est al piano primo in due aule ed un aula di supporto collegate al corpo principale dell’edificio con connettivo; la segreteria era stata trasferita nei locali riadattati del vicino Centro “I Tigli”.

Inquadramento aereo del plesso scolastico

Le normative di riferimento per la redazione del presente progetto sono (elenco non esaustivo):

- Strumenti urbanistici del Comune di Savignano sul Panaro; - D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207: “Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile

2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE»” (G.U. n. 288 del 10 dicembre 2010);

- Decreto Ministeriale 18 dicembre 1975 (in SO alla GU 2 febbraio 1976 n. 29): “Norme tecniche aggiornate relative all'edilizia scolastica, ivi compresi gli indici di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica, da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica”

- D.M.I. 26/08/1992: “Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica” (G. U. n. 218 del 16 settembre 1992);

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- Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81: "Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro";

- Decreto ministeriale (infrastrutture) 14 gennaio 2008: “Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni” (G.U. n. 29 del 4 febbraio 2008);

- Decreto 16 febbraio 2007 “Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi di opere da costruzione” (GU n. 74 del 29-3-2007- Suppl. Ordinario n. 87);

- Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 192: “Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia” (G.U. 23 settembre 2005, n. 222);

- Decreto legislativo 29 dicembre 2006, n. 311: “Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo n. 192 del 2005, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell'edilizia” (G.U. 1 febbraio 2007, n. 26);

- Decreto Ministeriale 26/6/2009 – Ministero dello Sviluppo Economico: “Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici” (G.U. 10/7/2009 n. 158 – in vigore dal 25/7/2009);

- Delibera di Giunta Regionale 26/09/2011 n. 1366 “Atto di indirizzo e coordinamento sui requisiti di rendimento energetico e sulle procedure di certificazione degli edifici”;

- D.P.R. 1 agosto 2011, n. 151 "Regolamento recante semplificazione della disciplina dei pro-cedimenti relativi alla prevenzione incendi, a norma dell’articolo 49 comma 4-quater, decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122".

INQUADRAMENTO TERRITORIALE E SOCIO-ECONOMICO DELL’AREA OGGETTO DELL’INTERVENTO L’intervento di adeguamento normativo del plesso scolastico interessa l’edificio esistente, quindi, senza

l’interessamento di altri spazi. COROGRAFIA, STRALCIO DEL PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE, VERIFICA DELLA

COMPATIBILITÀ CON GLI STRUMENTI URBANISTICI E DISPONIBILITÀ DELLE AREE

La carta dei vincoli del Piano Strutturale Comunale non pone alcun tipo di vincolo sulle aree individuate. L’ubicazione dell’edificio, da un punto di vista urbanistico, è in zona omogenea G1 per servizi di quartiere, art. 84

del Piano Regolatore Generale del Comune. L’area, da sempre ad utilizzo scolastico, è situata in una zona prevalentemente residenziale, lontana dal traffico

veicolare intenso e possiede, da sempre, un’adeguata raggiungibilità rispetto all’utenza ed una buona qualità ambientale.

ANALISI DELL’IMPATTO SOCIO-ECONOMICO CON RIFERIMENTO AL CONTESTO PRODUTTIVO E

COMMERCIALE ESISTENTI L’intervento in argomento, trattandosi di adeguamento normativo del plesso scolastico, non prevede impatti in

termini socio economici e non interessa attività produttive o commerciali esistenti.

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ANALISI DELLE ALTERNATIVE PROGETTUALI: INDIVIDUAZIONE DELLE ALTERNATIVE PROGETTUALI DAL PUNTO DI VISTA DELLE SCELTE TECNOLOGICHE, ORGANIZZATIVE E FINANZIARIE

Le soluzioni individuate rappresentano la prassi consolidata per questa tipologia di interventi di messa in

sicurezza ed adeguamento normativo.

SOLUZIONE PRESCELTA IN RELAZIONE AI BISOGNI DA SODDISFARE

La soluzione prescelta consente di soddisfare la richiesta di adeguamento normativo nel rispetto delle

esigenze scolastiche ed economico-finanziarie.

SINTESI DELLE FORME E DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO Fondi propri di Bilancio Comunale.

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LA SOLUZIONE PROGETTUALE L’intervento progettuale prevede i seguenti interventi: PIANO RIALZATO

- Realizzazione di seconda uscita di sicurezza sia del refettorio est che ovest direttamente su spazio sicuro esterno, dotata di maniglione antipanico con apertura a semplice spinta tipo PUSH;

- Protezione delle superfici vetrate poste ad altezza inferiore a 1 ml. dal piano di calpestìo con pellicola di sicurezza, così come previsto dal D.lgs. 81/2008 e dalla UNI 7697 prospetto 1 “Lastre da utilizzare in situazioni di potenziale pericolo” (vedi porte refettorio lato est e ingresso secondario da area cortiliva);

- Compartimentazione del locale ripostiglio (refettorio lato est) con installazione di contropareti in calcio-silicato EI120, porta tagliafuoco e realizzazione di apertura permanente su parete esterna protetta con griglia ed alette parapioggia avente superficie pari a 1/40 della superficie in pianta del locale;

- Realizzazione di areazione permanente per il locale deposito (già compartimentato) ubicato c/o refettorio ovest con rimozione serramento esistente ed installazione di nuovo con griglia ed alette parapioggia avente superficie pari a 1/40 della superficie in pianta del locale;

- Realizzazione di apertura di aerazione permanente del vano corsa ascensore in sommità pari al 3% della superficie del vano, mediante taglio della struttura in cls ed installazione di serramento con griglia ed alette parapioggia;

- Realizzazione di camino di aerazione permanente per il vano tecnico a servizio dell’ascensore pari al 3% della superficie del vano, mediante piccola demolizione del solaio in latero-cemento ed installazione di cupolino aperto su 4 lati con griglia e alette parapioggia e copertura in policarbonato;

PIANO PRIMO - Realizzazione di areazione permanente per i vani scala (tutti), mediante rimozione dei serramenti in

sommità ed installazione di nuovi apribili a vasistas con comando meccanico ad altezza uomo, aventi superficie minima pari a 1 mq..

In generale, sono previsti: • L’adeguamento degli impianti elettrici (esclusa illuminazione ordinaria), con interventi di minima, e

di sicurezza antincendio; • L’adeguamento del locale centrale termica mediante l’installazione di sistema di autochiusura sulla porta

metallica di accesso.

I serramenti, nuove uscite di sicurezza e modifiche agli esistenti di conseguenza, sono previsti in alluminio a taglio termico senza spigoli, mentre le superfici vetrate sono in conformità alla norma UNI 7697 e s.m.i. (vetri di sicurezza); tutti i locali abitabili, con permanenza di persone, assolvono al corretto rapporto sup. fin apribile/sup.utile >=1/8.

Le finestre che si andranno a modificare per consentire la realizzazione delle uscite di sicurezza (vedi aula

magna) hanno un sistema di apertura ad anta/ribalta per garantire una aerazione naturale dei locali il più possibile completa e sicura.

I serramenti esterni sono in alluminio anticorudal lega UNI 9006, giunto aperto e con profilo a taglio

termico, con verniciatura in acrilico o poliestere, con elementi e complementi quali maniglie, serrature, cardini, tipologia di apertura, con caratteristiche prestazionali conformi alla normativa in vigore per il risparmio energetico e l’abbattimento acustico.

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Le normative di riferimento principali in materia di contenimento del consumo energetico tenute in conto sono

(elenco non esaustivo): - D.lgs. 192/05 e 311/06; - L.R. 23/12/2004 n. 26; - D. Assemblea Legislativa E-R 04/03/2008 n. 156; - D.lgs. 21/04/2010 n. 56; - D.Lgs. n. 28/11; - Delibera di Giunta Regionale 26/09/2011 n. 1366.

Sulla base di tali normative i valori massimi di trasmittanza Uw=W/m2K per la Zona Climatica “E” a cui appartiene

Savignano sul Panaro sono: - VETRO: Uw = 1,7 W/m2K - FINESTRA (VETRO+INFISSO): Uw = 2,2 W/m2K

I serramenti hanno le seguenti caratteristiche tecniche:

- - Tenuta alla’aria : classe 4 - - Tenuta all’acqua : classe E 1050 - - Tenuta ai carichi del vento : B5

Le superfici vetrate sono così composte:

- stratificato 6/7 basso emissivo; - gas argon 16; - stratificato 8/9.

Particolare importanza è stata data al requisito dell’illuminamento e della ventilazione naturale in modo da

soddisfare la normativa igienico-sanitaria ed edilizia. Sono, comunque, garantite le caratteristiche di tenuta all’acqua, isolamento termico, pulibilità, resistenza agli urti

ed allo sfondamento ecc.., conformemente alle norme UNI di riferimento. Sulle superfici vetrate ad altezza inferiore a 1 ml. dal piano di calpestìo, secondo i criteri della sicurezza, è

prevista l’applicazione di pellicole trasparenti di sicurezza conferenti al vetro esistente caratteristiche di sicurezza ed antivandalo come richiesto dalle norme.

Visto il dislivello tra piano rialzato e piano di campagna saranno realizzate due scale in c.a. pavimentate con

lastre di porfido (palladiana come l’attuale marciapiede), corredate di parapetto alt. min. 110 cm. dal piano di calpestìo; i parapetti sono verniciati a polveri epossidiche per garantire la maggiore durabilità nel tempo delle caratteristiche.

La scala, chiaramente, dovrà essere intonacata e tinteggiata ai silicati su indicazioni della D.L.. Le porte delle nuove uscite di sicurezza dai refettori hanno larghezza 120 cm. minima (anta singola 120 cm.) e

sono dotate di maniglioni antipanico con apertura a semplice spinta tipo PUSH nella direzione di fuga, in conformità al punto 5.6 del D.M. 26/08/92 ed al D.lgs. 81/08 e s.m.i..

Il locali ripostiglio deve essere compartimento REI 120, quindi, è prevista l’istallazione di porta tagliafuoco con

maniglia antinfortunistica, certificata e corredata della corretta posa da parte dell’installatore e la posa di contropareti in calcio-silicato, medesima protezione, corredate da corretta posa e modulistica necessaria, rasate e tinteggiate.

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I tinteggi di ripristino, a completamento dei vari interventi invasivi, sono realizzati con idropittura traspirante

lavabile per interni, attraverso cicli di pittura data coprendo uniformemente la superficie con almeno tre mani, che dovrà risultare rispondente alle caratteristiche indicate e richieste, le quali potranno anche differenziarsi frequentemente negli stessi ambienti.

Sarà eseguita per ripristini, una zoccolatura con vernice semilavabile e/o a smalto per un’altezza variabile da

1,20 ad 1,50 ml. dal piano di calpestìo. Saranno garantite le caratteristiche di pulibilità delle medesime. In progetto è prevista la manutenzione dell’impianto elettrico mediante l’integrazione dei mezzi ausiliari di

sicurezza (lampade di emergenza, allarmi ottico-acustici e pulsanti ad azionamento manuale), attraverso una nuova rete di distribuzione delle linee in canale in PVC chiaro/metallica a soffitto e/o parete ed altri interventi di minima come meglio specificato nella “Relazione specialistica” allegata.

All’interno dei locali deposito saranno installati dei rilevatori di fumo puntiformi collegati all’impianto di allarme

per ragioni di carico d’incendio. Le caratteristiche dell’impianto, con progetto obbligatorio, saranno conformi alle norme e legislazioni vigenti

(norme UNI, L. 186/68, L. 37/08 e s.m.i.). A conclusione dei lavori l’Impresa Appaltratrice, come indicato negli elaborati di progetto (vedi Capitolato

Speciale Parte Amministrativa e Tecnica, Computo metrico estimativo ed Elenco Prezzi Unitari), ha l’onere di produrre il progetto degli impianti elettrici per l’intero plesso al fine di produrre la Certificazione di Rispondenza dell’Impianto alla L. 37/2008 a firma di tecnico abilitato (professionista antincendio).

Ulteriore adempimento a carico dell’Appaltatore è quello di certificare il corretto fissaggio come da normative

delle plafoniere di tutto il plesso. I RISCHI TRASMESSI ALL’AMBIENTE CIRCOSTANTE

Il cantiere risulta localizzato all’interno degli spazi scolastici con modesta occupazione esterna laddove si dovranno realizzare/adeguare le uscite di sicurezza.

Non si ritiene, quindi, che vi siano particolari rischi trasmessi all’ambiente circostante, avendo, inoltre, cura di

rispettare gli orari di minor traffico veicolare per gli approvvigionamento dei materiali in cantiere e per il trasporto dei materiali di risulta in discarica e le fasce orarie per le emissioni rumorose.

Tra i rischi trasmessi all’ambiente circostante prevebili in questa fase progettuale possono ricomprendersi:

- rumore generato dalle macchine ed attrezzature di cantiere (betoniera a bicchiere, mezzi d’opera, flessibile, ecc..);

- polvere proveniente dalle lavorazioni di progetto.

Relativamente al rumore, oltre ad impiegare attrezzature e macchine con minore emissione disponibili sul mercato, si dovranno rispettare i limiti e le fasce orarie previste dal Regolamento Comunale.

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Si potrà valutare e prevedere in corso d’opera l’installazione di pannelli fonoassorbenti (schermi) in corrispondenza delle sorgenti rumorose (macchine/attrezzature/lavorazioni) al fine di abbattere sensibilmente il disagio.

Per quanto riguarda l’emissione di polvere dal cantiere si dovranno adottare gli accorgimenti necessari per

l’abbattimento della stessa (quale bagnatura frequente scavi/demolizioni, ecc..). Non è previsto in questa fase l’emissione di sostanze inquinanti di altra natura. Per una migliore individuazione, analisi e valutazione dei rischi di rimanda all’elaborato N Piano di Sicurezza e

Coordinamento.

LO STUDIO DELL’IMPATTO AMBIENTALE RIFERITO ALLA SOLUZIONE PROGETTUALE INDIVIDUATA L’intervento previsto non produce impatto nell’ambito territoriale interessato. Le opere in progetto, quindi, non prevedono carichi inquinanti supplementari rispetto alla situazione in essere.

LA VERIFICA DEI VINCOLI AMBIENTALI, STORICI, ARCHEOLOGICI, PAESAGGISTICI INTERFERENTI SULLE AREE O SUGLI IMMOBILI INTERESSATI DALL’INTERVENTO

L’Amministrazione non riporta vincoli ambientali, archeologici, storici e paesaggistici sull’area individuata e

sull’immobile interessato dall’intervento.

COSTO DELL’INTERVENTO

Sulla base delle valutazioni economiche eseguite con analisi delle singole lavorazioni e con riferimento ai prezziari ufficiali in vigore, il costo complessivo dell’intervento a base d’appalto ammonta a € 81.890,01 di cui € 81.477,20 per lavori a base d’asta ed € 412,81 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso d’asta.

L’INDIVIDUAZIONE DELLE CATEGORIE DEI LAVORI

Si ritiene, ai sensi dell’allegato “A” del DPR 207/2010, che i lavori rientrano nella categoria prevalente OG11 “Impianti Tecnologici”.

Sono state individuate anche le seguenti ulteriori categorie:

- OG01 – Edifici Civili e Industriali come riprortato nell’elaborato “ C - Quadro economico” e “G – Capitolato Speciale d’Appalto”.

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I TEMPI DI ESECUZIONE I tempi per i lavori per la esecuzione delle opere proposte possono essere stimati in 60 (SESSANTA) giorni

naturali e consecutivi, come da cronoprogramma dei lavori allegato al presente progetto. I lavori dovranno svolgersi durante la sospensione scolastica estiva e, comunque, sempre in accordo

con la Direzione Didattica.

IL QUADRO ECONOMICO DELL’OPERA Si rimanda all’elaborato specifico “C” allegato.

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DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA (individuazione non esaustiva)

Refettorio ovest – nuova US su spazio esterno Refettorio est – nuova US su spazio esterno

Refettorio est e ingresso

applicazione di pellicola di sicurezza su vetri e compartimentazione locale ripostiglio

Vano scala centrale Sostituzione infisso per aerazione permanente

Copertura piana – vano corsa e tecnico

Real. Aerazione permanente Vano scala semiaperta sud

Sostituzione infisso per aerazione permanente

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Vano scala semiaperta sud

Sostituzione infisso per aerazione permanente Vano scala principale

Sostituzione infisso per aerazione permanente

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ALLEGATI: PARERI ESAMI PROGETTO VVF

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