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LUNDQUIST – via San Maurilio, 23 - Piazza Borromeo | 20123 Milan | Tel +39 02 367 54 126 | Fax +39 02 928 78792| www.lundquist.it social media awards lundquist . lundquist . measure . manage . change Lundquist Social Media Awards 2012 parte seconda 10 settembre 2012 Piattaforme di professional networking: occasioni mancate per le aziende di promuoversi e creare relazioni In Italia, si distinguono solo Edison, Eni, Fiat SpA, Indesit, STMicroelectronics e Telecom Italia Dopo il recente studio dedicato alla copertura da parte di Wikipedia delle maggiori aziende italiane, la nuova ricerca all’interno del Lundquist Social Media Awards indaga l’utilizzo da parte delle aziende italiane delle piattaforme di professional networking. I risultati evidenziano che due terzi delle maggiori 100 società italiane non ha una presenza gestita su LinkedIn, il più importante social network di questo tipo. Questo risultato si contrappone a un crescente interesse da parte degli utenti LinkedIn di seguire attivamente queste aziende. Le maggiori 100 società italiane contano oltre 115.000 dipendenti iscritti a LinkedIn, ma il numero di utenti che seguono queste aziende (follower) è circa il triplo. Ignorare questo tipo di canale significa per le imprese ignorare anche le attese di un pubblico interessato. Un approccio proattivo delle società su LinkedIn si riflette in un significativo aumento del numero di persone che seguono le pagine aziendali. Se in media le 58 società con pagine non gestite dalle società hanno un seguito di quasi 3.000 follower ognuna, quelle con una presenza attiva (30) riescono ad attirare in media 5.700 follower, quasi il doppio. Sono dodici, invece, le società che non hanno una pagina su LinkedIn. “La ricerca si inserisce in un contesto di spostamento della domanda e offerta di lavoro non solo sulle job board e siti aziendali ma in modo crescente sui social media,” dichiara Joakim Lundquist, founding partner di Lundquist. “I social media dedicati al mondo del lavoro non solo permettono di sviluppare l’attività di employer branding, come ad esempio informare sulla cultura aziendale, sui percorsi di carriera, ma offrono anche la possibilità all’azienda di accrescere la propria reputazione e sviluppare brand awareness, utile anche in un contesto di contrazione occupazionale.” Piattaforme di professional networking Le più importanti piattaforme di professional networking Le piattaforme di professional networking nascono con lo scopo principale di creare contatti professionali per il recruitment. LinkedIn è il social media di professional networking più utilizzato al mondo con oltre 160 milioni di professionisti e 2 milioni di pagine aziendali. In Italia sono oltre 2 milioni gli utenti registrati. Altre piattaforme con caratteristiche simili sono: >> Xing, particolarmente utilizzata in Germania, Austria e Svizzera con 11 milioni di membri al mondo (di cui 5 milioni nei paesi di lingua tedesca). Anche Xing offre la possibilità di creare pagine aziendali, sebbene con informazioni più limitate rispetto a LinkedIn. A livello globale sono 100 mila i profili di organizzazioni su Xing. >> Viadeo, gruppo francese che include al suo interno altri due brand (ApnaCircle e Tianji) e che registra oltre i 45 milioni di professionisti iscritti (oltre 1 milione di persone in Italia). Viadeo non offre la possibilità di creare pagine aziendali. Accanto a questi stanno crescendo applicativi che si integrano con Facebook e che permettono quindi di utilizzare questo social network anche per motivi professionali e di carriera. Tra gli applicativi i più diffusi ci sono BeKnown (di Monster) e BranchOut. Fonte: sito LinkedIn, Xing Media Data e sito Viadeo. 1 Numeri delle 100 maggiori società in Italia su LinkedIn 115.000 dipendenti con profili su LinkedIn collegati alle pagine aziendali 330.000 persone (follower) che seguono le aziende considerate su LinkedIn Le 30 pagine gestite hanno una media di oltre 5.300 follower per pagina Le 58 pagine non gestite hanno una media di meno di 3.000 follower per pagina 12 società non presentano una pagina su LinkedIn Le 6 società più virtuose* Edison, Eni, Fiat Spa, Indesit, STMicroelectronics e Telecom Italia * in ordine alfabetico La presente ricerca sulle piattaforme di professional networking fa parte del Lundquist Social Media Awards 2012, una serie di studi approfonditi e innovativi sulle modalità di utilizzo dei social media per la comunicazione corporate. Forte della sua esperienza e attività di ricerca, Lundquist affianca le aziende aiutandole a definire strategie di comunicazione digitale e a migliorare la propria comunicazione online, anche sui social media. All’interno degli studi dedicati ad indagare la comunicazione corporate online, Lundquist ha anche sviluppato una ricerca che misura quanto efficacemente le società utilizzano il web per comunicare le proprie attività di employer branding (Employer Branding Online Awards).
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Lundquist Social Media Awards 2012 Piattaforme parte ... · sviluppare l’attività di employer branding, come ad esempio informare sulla cultura aziendale, sui percorsi di carriera,

Feb 19, 2019

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Page 1: Lundquist Social Media Awards 2012 Piattaforme parte ... · sviluppare l’attività di employer branding, come ad esempio informare sulla cultura aziendale, sui percorsi di carriera,

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Lundquist Social Media Awards 2012parte seconda10 settembre 2012Piattaforme di professional networking: occasioni mancate per le aziende di promuoversi e creare relazioni

In Italia, si distinguono solo Edison, Eni, Fiat SpA, Indesit, STMicroelectronics e Telecom Italia

Dopo il recente studio dedicato alla copertura da parte di Wikipedia delle maggiori aziende italiane, la nuova ricerca all’interno del Lundquist Social Media Awards indaga l’utilizzo da parte delle aziende italiane delle piattaforme di professional networking.

I risultati evidenziano che due terzi delle maggiori 100 società italiane non ha una presenza gestita su LinkedIn, il più importante social network di questo tipo. Questo risultato si contrappone a un crescente interesse da parte degli utenti LinkedIn di seguire attivamente queste aziende. Le maggiori 100 società italiane contano oltre 115.000 dipendenti iscritti a LinkedIn, ma il numero di utenti che seguono queste aziende (follower) è circa il triplo. Ignorare questo tipo di canale significa per le imprese ignorare anche le attese di un pubblico interessato.

Un approccio proattivo delle società su LinkedIn si riflette in un significativo aumento del numero di persone che seguono le pagine aziendali. Se in media le 58 società con pagine non gestite dalle società hanno un seguito di quasi 3.000 follower ognuna, quelle con una presenza attiva (30) riescono ad attirare in media 5.700 follower, quasi il doppio. Sono dodici, invece, le società che non hanno una pagina su LinkedIn.

“La ricerca si inserisce in un contesto di spostamento della domanda e offerta di lavoro non solo sulle job board e siti aziendali ma in modo crescente sui social media,” dichiara Joakim Lundquist, founding partner di Lundquist. “I social media dedicati al mondo del lavoro non solo permettono di sviluppare l’attività di employer branding, come ad esempio informare sulla cultura aziendale, sui percorsi di carriera, ma offrono anche la possibilità all’azienda di accrescere la propria reputazione e sviluppare brand awareness, utile anche in un contesto di contrazione occupazionale.”

Piattaforme di

professional networking

Le più importanti piattaforme di professional networking

Le piattaforme di professional networking nascono con lo scopo principale di creare contatti professionali per il recruitment.

LinkedIn è il social media di professional networking più utilizzato al mondo con oltre 160 milioni di professionisti e 2 milioni di pagine aziendali. In Italia sono oltre 2 milioni gli utenti registrati. Altre piattaforme con caratteristiche simili sono:

>> Xing, particolarmente utilizzata in Germania, Austria e Svizzera con 11 milioni di membri al mondo (di cui 5 milioni nei paesi di lingua tedesca). Anche Xing offre la possibilità di creare pagine aziendali, sebbene con informazioni più limitate rispetto a LinkedIn. A livello globale sono 100 mila i profili di organizzazioni su Xing.

>> Viadeo, gruppo francese che include al suo interno altri due brand (ApnaCircle e Tianji) e che registra oltre i 45 milioni di professionisti iscritti (oltre 1 milione di persone in Italia). Viadeo non offre la possibilità di creare pagine aziendali.

Accanto a questi stanno crescendo applicativi che si integrano con Facebook e che permettono quindi di utilizzare questo social network anche per motivi professionali e di carriera. Tra gli applicativi i più diffusi ci sono BeKnown (di Monster) e BranchOut.

Fonte: sito LinkedIn, Xing Media Data e sito Viadeo.

1

Numeri delle 100 maggiori società in Italia su LinkedIn

115.000 dipendenti con profili su LinkedIn collegati alle pagine aziendali

330.000 persone (follower) che seguono le aziende considerate su LinkedIn

Le 30 pagine gestite hanno una media di oltre 5.300 follower per pagina

Le 58 pagine non gestite hanno una media di meno di 3.000 follower per pagina

12 società non presentano una pagina su LinkedIn

Le 6 società più virtuose*

Edison, Eni, Fiat Spa, Indesit, STMicroelectronics e Telecom Italia

* in ordine alfabetico

La presente ricerca sulle piattaforme di professional networking fa parte del Lundquist Social Media Awards 2012, una serie di studi approfonditi e innovativi sulle modalità di utilizzo dei social media per la comunicazione corporate. Forte della sua esperienza e attività di ricerca, Lundquist affianca le aziende aiutandole a definire strategie di comunicazione digitale e a migliorare la propria comunicazione online, anche sui social media.

All’interno degli studi dedicati ad indagare la comunicazione corporate online, Lundquist ha anche sviluppato una ricerca che misura quanto efficacemente le società utilizzano il web per comunicare le proprie attività di employer branding (Employer Branding Online Awards).

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Come si posizionano le aziende italiane su LinkedIn

Lo scopo della ricerca Lundquist sulle piattaforme di professional networking è quello di condurre una prima mappatura a livello italiano per capire come le maggiori società stiano utilizzando i social media per svolgere attività di employer branding e più in generale reputation online e quello di fornire una guida per migliorare la propria presenza.

La ricerca ha evidenziato che 12 società su 100 non dispongono di alcuna pagina, per lo più perché sono filiali italiane di aziende estere. I dipendenti di queste aziende rientrano, infatti, nella pagina LinkedIn che fa capo alla casa madre: ad esempio i dipendenti di AXA Italia e Nestlé Italiana sono registrati come dipendenti AXA e Nestlé (pagine non valutate in questa ricerca), a differenza di Ikea Italia e Allianz Italia, che dispongono di una pagina a livello nazionale.

Società con presenza non gestita

I due terzi delle società che dispongono di una pagina hanno una presenza “non gestita”, vale a dire una semplice pagina auto-generata dal sistema. I casi più eclatanti riguardano quattro società - Cattolica Assicurazioni, Esselunga, Saras e Tod’s – la cui pagina aziendale non presenta alcun tipo di informazione.

Anche grandi aziende nazionali beneficiano solo di contenuti auto-generati (breve profilo della società, mappa della sede, link al sito aziendale e news sulla società). Alcuni di questi hanno un network di oltre 10.000 persone su LinkedIn tra dipendenti e follower, anche senza nessun intervento da parte della società per costruire questa rete di contatti.

Società con presenza gestita

Solo un terzo delle società italiane ha fatto interventi nella propria pagina. Inoltre, in molti casi questi interventi sono comunque minimi, spesso un semplice aggiornamento del profilo senza inserire ulteriori informazioni.

Tuttavia aziende come Edison, Eni, Indesit, Fiat SpA, STMicroelectronics e Telecom Italia si distinguono per una gestione attiva della pagina, cercando di fare leva in qualche modo su tutta la gamma degli strumenti messi a disposizione da LinkedIn: dal profilo della società alla presenza dei prodotti e servizi, all’employer branding.

Tra le società valutate all’interno della ricerca non sono emersi esempi di eccellenza, ovvero pagine aziendali che soddisfacessero al meno tre quarti dei requisiti e con un buon livello di interattività e coinvolgimento dei follower. Inoltre, solo 13 società utilizzano LinkedIn per cercare attivamente candidati inserendo posizioni aperte.

1. Come le aziende possono presentarsi su LinkedIn

Le informazioni più comuni riscontrate all’interno delle pagine aziendali sono quelle relative alla descrizione e alle informazioni generali sulla società e sul business (nella scheda “Overview”), questo perché anche per la gran parte delle pagine aziendali non gestite LinkedIn fornisce comunque una breve descrizione. Risulta tuttavia preoccupante che 30 tra le maggiori aziende in Italia non presenti alcun tipo di informazione che descriva le proprie attività.

L’aspetto più interessante riguarda la possibilità di inserire contenuti multimediali e di fornire aggiornamenti, che sono immediatamente visibili a tutti i followers della società e creano coinvolgimento (possibilità di commentare e di condividere). I risultati mostrano che una società su otto ha caricato foto o video sulla propria pagina. Barilla e Benetton, ad esempio, presentano brevi filmati istituzionali. Pochissime le società (solo 9) che presentano aggiornamenti non automatici sulla propria pagina, tra questi Telecom Italia presentato nell’esempio seguente.

Come funziona la ricerca

La ricerca si è basata sull’analisi di 100 tra le maggiori società quotate e non quotate in Italia, analizzate attraverso un protocollo di valutazione che analizza 23 diversi aspetti divisi nelle seguente aree:

1. Profilo: analizza le informazioni inserite all’interno della scheda “overview”

2. Offerta commerciale: verifica se nella pagina aziendale vengono fornite informazioni dettagliate su servizi o prodotti all’interno della scheda dedicata

3. Reclutamento: valuta le informazioni utili agli utenti per cercare offerte di lavoro, in primis la presenza di posizioni aperte ma anche informazioni sul processo di selezione.

Sono state anche prese in considerazione le informazioni di base della pagina, come l’indicazione della sede, ma anche alcune caratteristiche interattive del profilo (contenuti multimediali e aggiornamenti)

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La pagina LinkedIn di Telecom Italia con aggiornamenti frequenti

2. Occasioni mancate per accrescere la brand awareness e promuovere prodotti e servizi

Poco sfruttata dalle società italiane anche la possibilità di fornire una panoramica su specifiche attività di business attraverso l’utilizzo della scheda “products & services”.

Delle 100 pagine aziendali prese in analisi solo 15 società presentano informazioni di questo tipo, perdendo così la possibilità non solo di attrarre talenti attraverso la descrizione delle proprie attività, ma anche di sviluppare e accrescere la brand awareness. Interessante segnalare che la quasi totalità delle società che presentano i propri prodotti o servizi ha ricevuto raccomandazioni da parte degli utenti.

“Questa è un’occasione mancata per le aziende perché potrebbe rappresentare un modo per favorire il passaparola, tanto più che i contenuti relativi a prodotti e servizi sono disponibili anche per le pagine non a pagamento.” commenta Giulia Dini, responsabile social media presso Lundquist. “Ogni prodotto, infatti, può essere segnalato o commentato dagli utenti sui quali profili viene poi ripubblicato”.

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La sezione “Services” di Alitalia presenta i servizi del gruppo

3. Recruitment ma non solo

La situazione italiana è ancora più critica guardando alle informazioni specifiche per chi cerca lavoro e funzionali alle attività di recruiting. LinkedIn, come le altre piattaforme di professional networking, nasce con l’obiettivo di aiutare a creare e coltivare una rete di contatti professionali, ma soprattutto rappresenta un luogo in cui domanda e offerta di lavoro possono incontrarsi, mettendo a disposizione un ampio bacino di utenza.

Solo 13 delle società analizzate presentano informazioni su posizioni aperte e di queste solo 8 offrono la possibilità di effettuare la candidatura direttamente tramite LinkedIn.

Questo può essere parzialmente spiegato dalla congiuntura economica e dalle difficoltà che stanno attraversando le aziende italiane.

Le aziende italiane tuttavia, non colgono l’occasione di presentare informazioni importanti per costruire l’employer branding aziendale:

>> Nessuna azienda presenta informazioni sul processo di selezione

>> Pochissime società offrono contenuti riguardanti valori e cultura aziendale, così come benefit

>> Solo Indesit presenta le testimonianze dei dipendenti

Una delle pagine aziendali migliori da questo punto di vista è quella relativa a Fiat che, sebbene nella sezione “Careers” non presenti posizioni aperte, offre un’ampia descrizione della cultura aziendale spiegando cosa significhi lavorare per Fiat, oltre che presentare sinteticamente alcuni benefit. La pagina aziendale di Fiat è interessante anche perché mette in luce due temi, responsabilità sociale e innovazione, che si legano alle attività di business e al proprio employer branding.

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La sezione “Careers” di Fiat SpA

Altro caso interessante è quello di Indesit, la cui pagina aziendale si distingue per la presenza delle testimonianze dei dipendenti e per il fatto di fornire un contatto diretto della persona che si occupa delle risorse umane. Questa è una delle informazioni più importanti per chi è interessato alla società per un’eventuale candidatura, ma è anche la più difficile da trovare. La sezione Careers di Indesit illustra inoltre quali siano i valori della società e perché una persona dovrebbe considerare Indesit come posto di lavoro.

La sezione “Careers” di Indesit

Non dimenticatevi dei gruppi

I gruppi non sono stati inseriti all’interno di questa ricerca, ma rappresentano una parte importante di LinkedIn, in quanto sono i luoghi in cui avvengono la maggior parte delle discussioni tra membri.

I gruppi possono essere privati o aperti a tutti gli utenti, possono essere creati direttamente dalla società o da altri utenti, dipendenti compresi, che possono decidere di aprire un gruppo con contenuti riguardanti l’azienda per la quale lavorano. È per questo motivo che è importante per le aziende sapere quali e quanti gruppi sono a loro collegati (ufficialmente e non ufficialmente).

Cinque motivi per essere su LinkedIn

La ricerca dimostra come LinkedIn sia un canale molto importante per le attività di employer branding online delle aziende. Lundquist ha identificato cinque ragioni per essere presenti sulle piattaforme di professional networking:

>> Attrarre talenti – queste piattaforme permettono di es-sere presenti dove le persone cercano lavoro offrendo un ampio bacino di professionisti anche a livello inter-nazionale e la possibilità di profilare i possibili candi-dati.

>> Creare reputazione e brand awareness – le piatta-forme di professional networking, come tutti i social media in generale, sono importanti elementi della repu-tazione online delle società. Avere una pagina azien-dale curata con informazioni aggiornate contribuisce a comunicare un immagine positiva dell’azienda

>> Luoghi virtuali di dialogo – attraverso le proprie pagine aziendali le società possono postare e condi-videre informazioni, interagire con il proprio network e tenere aggiornati tutti gli utenti interessati e i possibili candidati

>> Possibilità di contatto diretto e networking – Uno dei valori più importanti dei social media è quello della dis-intermediazione, ovvero la possibilità di avere un con-tatto diretto, senza intermediari con la propria rete di contatti, di cui inoltre si conoscono nome e cognome e profilo personale

>> Piattaforme con limitata complessità di gestione – all’interno del vasto panorama dei social media dove la richiesta continua di dialogo e interazione è altissima, come ad esempio Facebook e Twitter, piattaforme di professional network come LinkedIn sono di ben più facile gestione anche per le aziende meno strutturate a livello interno, avendo complessità di gestione e rischio molto più basse

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Le altre piattaforme di professional networking

La ricerca si è focalizzata soprattutto su LinkedIn, la piattaforma più diffusa al mondo (161 milioni di utenti) e in Italia (oltre 2 milioni). Tuttavia, non bisogna dimenticare le piattaforme con maggiore specificità geografica come Xing (per i paesi di lingua tedesca) e Viadeo (in Francia). Fuori dall’Europa sono nate altre piattaforme come Tianji in Cina o Apna Circle in India. Xing, come LinkedIn, offre la possibilità di creare pagine aziendali. Società con una forte presenza in Paesi di lingua tedesca dovrebbero valutare una presenza gestita anche su questo social network. Viadeo, invece, non offre questo tipo di pagine.

All’interno del nostro monitoraggio non abbiamo individuato pagine gestite delle società italiane su Xing, eccetto per UniCredit presente attraverso la controllata tedesca HVB.

Il profilo di HVB - UniCredit su Xing

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Questionario Lundquist sull’Employer Branding: dati di LinkedIn

La ricerca Employer Branding Online Awards di Lundquist ha come obiettivo quello di analizzare quanto efficacemente le società utilizzino il web per comunicare le proprie attività di employer branding, valutando sia il sito corporate che la presenza dell’azienda sui diversi canali social. La pubblicazione della ricerca è prevista per settembre 2012.

Il protocollo di valutazione viene stilato sulla base dei risultati di un questionario a cui hanno risposto 400 tra persone alla ricerca di lavoro e professionisti delle risorse umane a livello internazionale.

I risultati del questionario relativi all’utilizzo delle piattaforme professionali mostrano che:

>> Il 77,6% dei rispondenti ritiene che i contenuti più im-portanti all’interno di una pagina aziendale di LinkedIn dovrebbero riguardare le opportunità di carriera

>> Il 54,8% ritiene importante che si possano inviare candida-ture alle posizioni aperte direttamente da LinkedIn

>> Il 45,6% ritiene importante che la società abbia una pagina ufficiale su LinkedIn

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Lundquist è una società di consulenza strategica specializzata nella comunicazione corporate online, con una forte expertise nella comunicazione dei contenuti finanziari, CSR, Employer Branding e social media. La società rappresenta la società di consulenza svedese Halvarsson & Hallvarsson in Austria, Italia e Svizzera.

Seguici e scopri le nostre ricerche e i nostri servizi youtube.com/user/Lundquistsrl

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Giulia DiniHead of Social [email protected]: (39) 02 4547 7681 / 2Twitter: @giuliadiniG+: Giulia Dini

Lundquist Social Media Awards

La ricerca sulle piattaforme di professional networking fa parte del Lundquist Social Media Awards 2012, una serie di studi approfonditi e innovativi sulle modalità di utilizzo dei social media per la comunicazione corporate.

L’obiettivo è quello di posizionare le società in un percorso evolutivo che va da una fase di prime sperimentazioni sui social media a una presenza olistica e non più parcellizzata per tema o per canale. Una presenza, inoltre, in grado di integrarsi con tutta la comunicazione online dell’azienda. Lo scopo dello studio è quindi quello di monitorare come le aziende italiane ed internazionali utilizzano i social media e di raccogliere le best practice.

Lo studio è composto da diverse micro-ricerche dedicate a specifici canali come i social network generalisti (Facebook e Google+) e quelli professionali (in primis LinkedIn), le piattaforme di microblogging come Twitter, di condivisione di file (YouTube ma anche Slideshare, Flickr e Pinterest) e l’utilizzo di blog aziendali. Prima ricerca della serie, pubblicata a marzo 2012, riguarda la copertura da parte di Wikipedia delle maggiori aziende italiane (pubblicata a marzo 2012).

Lundquist ha sviluppato analisi di approfondimento con action plan di miglioramento, per ciascuna canale analizzato e il Social Media Assessment che ha l’obiettivo di aiutare le società a porre le basi per definire e successivamente sviluppare una strategia sui social media da un punto di vista corporate.

Forte della sua esperienza e attività di ricerca, Lundquist propone modelli sulla base dei quali definire strategie di comunicazione digitale, anche sui social media.

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Lundquist Social Media Awards 2012: Piattaforme di professional networkingPosizionamento delle società italiane

Lo scopo della ricerca Lundquist dedicata alle piattaforme di professional networking è quella di effettuare una mappatura della presenza delle società italiane su queste piattaforme e non di stilare una classifica. Le cento società considerate sono state suddivise in quattro gruppi in base alle informazioni presentate su LinkedIn. Le società presenti in ciascun gruppo sono presentate in ordine alfabetico. Per ciascuna società vengono segnalati numero di dipendenti e follower, se presenta informazioni relative al profilo dell’azienda, ai suoi prodotti e informazioni di employer branding (anche senza presentare una sezione Carriere).

Le società sono state suddivise nei seguenti gruppi:

Gruppo 1 Pagine aziendali che hanno soddisfatto almeno la metà dei criteri (almeno 11 criteri su un massimo di 23)

Gruppo 2 Pagine aziendali che hanno soddisfatto tra i 10 e i 6 criteri

Gruppo 3 Pagine aziendali che hanno soddisfatto tra 5 e 1 criterio

Gruppo 4 Società con nessuno dei requisiti richiesti ma con una pagina

Gruppo 5 Società senza una pagina aziendale su LinkedIn

7

Azienda N. dipendenti su LinkedIn

N. follower Profilo Offerta commerciale

Reclutamento

Edison 644 2.416 a a a

Eni 4.479 18.844 a - a

Fiat 4.084 11.962 a a a

Indesit 1.578 3.659 a a a

STMicroelectronics 12.281 25.273 a a a

Telecom Italia 6.811 13.828 a a a

A2A 436 1.212 a - -

Alitalia 2.137 5.773 a a -

Allianz Italia 102 782 a a -

Ansaldo STS 1.499 3.739 a - a

Armani 1.109 8.274 a - -

Arnoldo Mondadori Editore 1.324 5.005 a a -

Assicurazioni Generali 3.613 7.450 a - -

Avio 640 2.051 a a -

Barilla 1.014 6.563 a - a

Benetton 567 3.823 a a -

Brunello Cucinelli 63 527 a - a

Costa Crociere 1.041 3.799 a - a

Davide Campari 440 2.820 a - a

Enel 3.964 9.820 a - a

Hera 321 1.375 a - a

Ikea Italia 1.765 4.794 a - a

Mediolanum 1.432 2.113 a a -

Piaggio & C. 777 2.892 a a -

Pirelli & C. 1.640 8.912 a - -

Prysmian 1.348 3.447 a a -

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Azienda N. dipendenti su LinkedIn

N. follower Profilo Offerta commerciale

Reclutamento

Rcs Mediagroup 1.133 4.339 a a -

Safilo 694 2.668 a - a

Tenaris 3.493 9.364 a - a

Terna 480 1.604 a - a

UBI banca 362 991 a - a

UniCredit 6.512 12.635 a - -

ABB 798 1.959 a - -

Acea 320 894 a - -

Amplifon 583 1.081 a - -

Autogrill 618 1.895 a - -

Autostrade per l’Italia 429 1.736 a - -

Banca Carige 236 988 a - -

Banca Generali 365 728 a - -

Banca Monte dei Paschi Siena 1.758 2.097 a - -

Banca Nazionale del Lavoro (BNL)

365 4.198 a - -

Banca Popolare di Milano 688 1.915 a - -

Banca Popolare Emilia Romagna

344 187 - - -

Banco Popolare 1.040 1.947 a - -

Burgo 140 367 a - -

Coop Adriatica 173 529 a - -

Credito Emiliano 525 1.430 a - -

Danieli & C. 818 2.611 a - -

De Agostini 347 1.885 a - -

De’Longhi 291 1.063 a - -

Erg 171 1.673 a - -

Ferrero 2.687 10.978 a - -

Ferrovie dello Stato 347 1.379 a - -

Fincantieri 583 1.416 - - -

Finmeccanica 395 1.982 a - -

Geox 535 2.836 a - -

Grimaldi Compagnia di Navi-gazione

190 633 a - -

Gruppo Menarini 627 2.366 a - -

Gruppo PAM 157 738 a - -

Impregilo 373 1.668 a - -

Intesa Sanpaolo 4.235 7.193 a - -

Iren 78 255 a - -

Italcementi 703 2.049 a - -

Lottomatica 496 1.567 a - -

Luxottica 430 2.049 a - -

Mapei 428 895 - - -

Marcegaglia 118 467 - - -

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Page 9: Lundquist Social Media Awards 2012 Piattaforme parte ... · sviluppare l’attività di employer branding, come ad esempio informare sulla cultura aziendale, sui percorsi di carriera,

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I dati e le valutazioni si sono chiuse a inizio giugno 2012, le società sono presentate in ordine alfabetico

Nota: Per selezionare le società incluse in questa ricerca abbiamo seguito due metodologie separate: una per le società quotate e una per le società non quotate. Il nostro intento era quello di stabilire una lista delle 100 maggiori società italiane, escludendo holding di partecipazione. Le stesse società saranno valutate in tutte le nostre ricerche Lundquist Social Media Awards ed Employer Branding Online Awards e sono anche molto simili alla lista utilizzata per il CSR Online Awards.

Per le società quotate, abbiamo selezionato le prime 60 società quotate sulla Borsa di Milano (FTSE Italia All-Share Index) per valore di mercato al 24 aprile 2012 (fonte: Bloomberg). Sono state escluse le holding di partecipazioni ed altre società con meno di 500 dipendenti.

Le società non-quotate sono state identificate grazie alla ricerca Le principali società italiane dell’ufficio studi Mediobanca. Abbiamo classificato le società per ricavi (anno 2010, ultimo dato disponibile) e selezionato le prime 40, escludendo holding di partecipazione, joint venture, le società quotate e le loro controllate. Le control-late italiane di multinazionali estere sono state incluse in base ai ricavi generati in Italia. Sono state escluse anche società con meno di 1.000 dipendenti.

La ripartizione 60-40 a favore di società quotate è stata imposta per mantenere un’equivalenza tra la grandezza delle società, in base ai ricavi e numero di dipendenti.

Le valutazioni si sono chiuse a inizio giugno 2012. Le società hanno avuto la possibilità di comunicare eventuali aggiornamenti alla pagina fino a fine luglio.

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Azienda N. dipendenti su LinkedIn

N. follower Profilo Offerta commerciale

Reclutamento

Mediaset 1.255 3.961 a - -

Mediobanca 485 1.232 a - -

Parmalat 962 175 - - -

Poste italiane 3.356 6.078 a - -

Prada 1.350 9.631 - - -

Rai 1.546 3.701 a - -

Reale mutua 412 1.142 a - -

Recordati 253 1.062 a - -

Riva Group 216 668 - - -

Saipem 7.097 26.296 a - -

Salvatore Ferragamo 601 3.549 - - -

Siemens Italia 12 43 - - -

SNAM 292 775 a - -

Unicoop Firenze 82 176 a - -

Unipol Gruppo Finanziario 730 1.235 - a -

Vodafone Italia 2.011 1.147 - - -

Wind Telecomunicazioni 1.901 4.568 a - -

Cattolica Assicurazioni 329 598 - - -

Saras 212 518 - - -

Supermarkets Italiani (Esselunga)

427 1.389 - - -

Tod’s spa 256 1.522 - - -

Axa Italia - - - - -

Buzzi Unicem - - - - -

Enel Green Power - - - - -

Esso Italia - - - - -

Fiat Industrial - - - - -

Gruppo Auchan - - - - -

Gruppo Veronesi - - - - -

Hewelett Packard Italia - - - - -

IBM Italia - - - - -

Nestlé Italiana - - - - -

Pfizer Italia - - - - -

ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni

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