supplemento mensile di “strategie valutarie” Fornitori di opportunità dal 1995 Anno I n.1 La rivoluzione del protocollo Bitcoin: la New Ecoinomy A cura di Marco Mione * “Quindi da un lato, chiediamoci se il Bitcoin sia una bolla o no, dall’altro, se esso sia una cosa buona o no almeno per assicurarci di non confondere una domanda con l’altra” Paul Krugman – Nobel per l’economia In un'epoca come quella attuale caratterizzata da uno sviluppo tecnologico esponenziale scegliere di fermarsi un istante a riflettere è un modo per aumentare le probabilità di comprendere meglio il mondo che ci circonda, per instaurare con esso un rapporto più proficuo. La tecnologia è una priorità da un punto di vista strategico ed ha già modificato le catena del valore di diversi settori, tra cui quello finanziario. Tra le ultime innovazioni spicca la blockchain technology, che negli ultimi anni sta offrendo un enorme potenziale per il mondo degli affari. Nonostante si tratti di una tecnologia recente e abbia ancora bisogno di essere perfezionata per essere utilizzata su larga scala, gli investimenti nel settore fintech si stanno sempre più concentrando su idee basate sulla blockchain technology e LA MANIA DEL BITCOIN. Quando un tema di investimento diventa universale? quando induce modifiche nel comportamento di massa. Sul finire degli anni Novanta era d'uso modificare persino la propria ragione sociale, onde far emergere l'ambito suffisso ".com", che avrebbe garantito visibilità e performance. Sembra di rivivere quei tempi: diverse società americane di e‐commerce dichiarano ora di accettare ora il bitcoin come mezzo di pagamento. È il caso di Overstock (Nasdaq: OSTK) che, dall'annuncio di luglio, è passato da 14 a 65 dollari per azione; o di Square, la piattaforma di pagamenti online lanciata da Jack Dorsey, CEO di Twitter. Currency Quote 1m Perf 3m Perf 6m Perf mm200 Mkt Cap* BITCOIN 8039 40 83 245 3717 154,6 Bitcoin Cash 1684 407 182 308 509 26,8 DASH 567 96 59 327 221 4,8 ETHEREUM 410 38 18 79 226 43,8 Ethereum Classic 18,23 71 15 9 11,29 2,1 IOTA 0,7935 79 -9 43 0,544 2,2 LITECOIN 73,22 30 17 183 41,52 4,6 MONERO 158,61 80 9 281 66,82 2,5 NEM 0,2014 -2 -28 12 0,203 2,0 NEO 34,90 22 -9 3288 17,36 2,5 RIPPLE 0,2424 18 8 -2 0,170 9,7 * Miliardi di dollari. Fonte: Coin Market Cap sono stati sviluppati i primi casi d’uso sia per migliorare sia per evolvere il proprio modello di business. Insomma, la tecnologia in questione, conosciuta grazie al protocollo Bitcoin, oggi è uno dei temi più caldi nel settore finanziario. Prima di parlare di Bitcoin e delle sue principali caratteristiche, vale la pena menzionare il principale problema che la sua introduzione ha risolto: il c.d. double spending, ovvero l’invio contemporaneo dello stesso pagamento a due destinatari differenti. (segue pag.6)
9
Embed
La rivoluzione del protocollo Bitcoin: Ecoinomydocumenti.ageitalia.net/home/Bit1127.pdf · protocolli delle monete digitali ecash, b ‐ ... matematiche e algoritmi di crittografia,
This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
Transcript
supplemento mensile di “strategie valutarie”
Fornitori di opportunità dal 1995 Anno I n.1
La rivoluzione del protocollo Bitcoin: la New Ecoinomy
A cura di Marco Mione * “Quindi da un lato, chiediamoci se il Bitcoin sia una bolla o no, dall’altro, se esso sia una cosa buona o no almeno per assicurarci di non confondere una domanda con l’altra”
Paul Krugman – Nobel per l’economia In un'epoca come quella attuale caratterizzata da uno sviluppo tecnologico esponenziale scegliere di fermarsi un istante a riflettere è un modo per aumentare le probabilità di comprendere meglio il mondo che ci circonda, per instaurare con esso un rapporto più proficuo. La tecnologia è una priorità da un punto di vista strategico ed ha già modificato le catena del valore di diversi settori, tra cui quello finanziario. Tra le ultime innovazioni spicca la blockchain technology, che negli ultimi anni sta offrendo un enorme potenziale per il mondo degli affari. Nonostante si tratti di una tecnologia recente e abbia ancora bisogno di essere perfezionata per essere utilizzata su larga scala, gli investimenti nel settore fintech si stanno sempre più concentrando su idee basate sulla blockchain technology e
LA MANIA DEL BITCOIN. Quando un tema di investimento diventa universale? quando induce modifiche nel comportamento di massa. Sul finire degli anni Novanta era d'uso modificare persino la propria ragione sociale, onde far emergere l'ambito suffisso ".com", che avrebbe garantito visibilità e performance. Sembra di rivivere quei tempi: diverse società americane di e‐commerce dichiarano ora di accettare ora il bitcoin come mezzo di pagamento. È il caso di Overstock (Nasdaq: OSTK) che, dall'annuncio di luglio, è passato da 14 a 65 dollari per azione; o di Square, la piattaforma di pagamenti online lanciata da Jack Dorsey, CEO di Twitter.
sono stati sviluppati i primi casi d’uso sia per migliorare sia per evolvere il proprio modello di business. Insomma, la tecnologia in questione, conosciuta grazie al protocollo Bitcoin, oggi è uno dei temi più caldi nel settore finanziario. Prima di parlare di Bitcoin e delle sue principali caratteristiche, vale la pena menzionare il principale problema che la sua introduzione ha risolto: il c.d. double spending, ovvero l’invio contemporaneo dello stesso pagamento a due destinatari differenti. (segue pag.6)
Bitcoin Usd Per una criptovaluta che ha cominciato l’anno a 1000$ e che si avvia a chiudere sopra quota 9000$, non è certamente agevole fare delle previsioni. Possiamo però cercare di mettere a fuoco alcuni elementi in questo primo numero del rapporto riservato agli abbonati di Strategie Valutarie e dedicato esclusivamente alle cryptocurrency. Cominciamo dal fattore volatilità, elemento che accompagna quotidianamente tutte le principali criptovalute. Con questo genere di strumenti non serve operare a leva per fare affari d’oro (o perdere un sacco di soldi) e la tabella che pubblichiamo di seguito mostra come, nella giovane storia di Bitcoin, le discese superiori al 20% non sono state così infrequenti.
I grafici presentati in questo rapporto sono stati realizzati con le piattaforme Bloomberg Professional e Metastock
Questo non esclude quindi nelle prossime settimane un affondo fino a quel 5846 (sarebbe un -35%) realizzato il 13 novembre con la media mobile a 100 giorni di 5030 a fare da secondo paracadute; già a luglio e settembre questo supporto dinamico intercettò egregiamente il bottom primario. Prima dell’analisi tecnica parliamo però di sentiment. Scontato parlare di estremi, ma quando un asset finanziario così complesso come Bitcoin arriva sulla bocca anche del piccolo investitore, il rischio di scottarsi comincia a diventare elevato. Non siamo ancora ai livelli della bolla sulle dot.com del 2000, ma non è infrequente per gli addetti
titoli delle banche o per i consulenti finanziari ricevere richieste di informazioni su come investire su questo strumento. Tramite Google Trends possiamo capire quanto interesse c’è in rete verso un particolare fenomeno. Google non fornisce il numero di clic, ma quando una parola chiave raggiunge quota 100 siamo alla maggiore frequenza di ricerca del termine. E’ evidente che per Bitcoin siamo sui massimi, mentre sulle tre criptovalute che seguono in termini di capitalizzazione (Ethereum, Litecoin, Ripple) stiamo vivendo una fase di interesse stagnante se non addirittura in calo come nel caso di Ethereum; informazioni utili per i contrarian come vedremo nell’analisi che segue. Quando tutti quanti sono concentrati su un fenomeno, non è una cattiva idea rivolgere la propria attenzione a chi è passato un po' nel dimenticatoio negli ultimi mesi.
Chiudiamo il capitolo Bitcoin con l’analisi tecnica. Il secondo massimo realizzato domenica mattina sopra 9000$ potrebbe avere un’analogia con il comportamento tenuto da Bitcoin a giugno ed agosto; anche in quel caso un indicatore come il Price Oscillator (la distanza percentuale dalla media ad un anno del prezzo spot) stazionava sopra il 200%, segnalando un eccesso rialzista poi destinato a rientrare. Se non è improbabile (ed anche salutare) assistere per Bitcoin ad un ridimensionamento nelle prossime settimane, una strategia relativa verso un’altra criptovaluta potrebbe risultare molto intrigante. Stiamo parlando di Ethereum, criptovaluta che lentamente sta cercando di invertire la tendenza bearish in termini di forza relativa rispetto a Bitcoin (vedi grafico inferiore).
Il primo numero di questo rapporto esce nel momento in cui, la seconda criptovaluta per capitalizzazione, sembra aver definitivamente ripreso la strada del rialzo. La creatura di Vitalik Buterin in due giorni è uscita, dapprima dal triangolo di consolidamento che da giugno teneva ingabbiato Ethereum, poi è andata a sbriciolare il massimo storico di giugno a 418$. Se in termini di forza relativa abbiamo visto come ETH sta tentando di riguadagnare faticosamente terreno su BTC minacciando ora una clamorosa inversione di tendenza, in termini di prezzo la lunga fase di consolidamento che ha caratterizzato Ethereum da giugno in avanti potrebbe aver permesso al mercato di accumulare quell’esplosività di cui stiamo forse vedendo solo la parte iniziale. La sensazione che qualcosa di positivo stava bollendo in pentola era già arrivata nei giorni precedenti con i minimi di novembre che non hanno avuto la forza di spingersi fino ai supporti che univano i bottom di luglio e settembre. Segnale di forza? Probabilmente sì e come da manuale dell’analisi tecnica il triangolo di consolidamento si è esaurito attorno ai tre quarti della sua composizione. Anche l’indicatore di forza del trend Adx, precipitato addirittura a 10 nelle settimane scorse, rappresentava un chiaro indizio di direzionalità in arrivo. Considerando che lo stesso Adx sta per superare 30, possiamo dedurre che il trend bullish sta accelerando. Se poi volgiamo lo sguardo al Macd capiamo bene che le prospettive a questo punto possono farsi decisamente ambiziose per Ethereum. Teniamo conto che Bitcoin a giugno si posizionava attorno a 3000$ e da quel momento ha accumulato solo massimi crescenti. Ethereum sembra essersi risvegliato solo ora e pensare ad un primo obiettivo almeno a 650$ potrebbe non essere fantascienza.
“La tecnologia BLOCKCHAIN ha il potenziale per rivoluzionare l'intera industria finanziaria” Si pensi alla moneta tradizionale, sia essa metallica o cartacea: uno dei suoi limiti è sempre stato rappresentato dalla possibilità di contraffazione. Nonostante l’introduzione di filigrane e punzoni difficilmente replicabili, questo fenomeno non è mai stato eradicato. Tale caso è tipico delle monete digitali, che essendo infinitamente copiabili presentano una maggiore possibilità di clonazione e del relativo trasferimento multiplo a diversi destinatari. Allo stato attuale, quindi, vi è la necessità per le transazioni di una terza parte di fiducia, come nel caso delle banche o di un altro intermediario autorizzato, che garantisca la regolarità delle transazioni. Se poi si pensa ad un sistema come quello decentralizzato, caratterizzato da assenza di un intermediario garante e dalla presenza di un network peer‐to‐peer di nodi potenzialmente non attendibili, tale problema risulta di ancor più difficile soluzione. La blockchain technology è rivoluzionaria in quanto decentralizza il controllo e, in totale trasparenza, non necessita di intermediari che autorizzino e verifichino le transazioni. In sostanza, il protocollo Bitcoin non solo risolve il problema della spesa‐doppia grazie all’utilizzo di un network peer‐to‐peer distribuito, il quale esegue una marcatura temporale (time stamping) sulle transazioni registrate in blocchi (blockchain) generando una prova computazionale dell’ordine cronologico degli stessi, ma è anche la soluzione della sfida informatica nota come il Problema dei Generali Bizantini.
Figura 1: Rappresentazione del processo di validazione
delle transazioni su Bitcoin. Fonte: CB Insight
Il Problema dei Generali Bizantini è un protocollo che permette ai Generali Bizantini, notoriamente non affidabili, di prendere una decisione corretta nonostante la presenza di Generali sabotatori. Questo protocollo prevede che la decisione della maggioranza venga ascoltata da tutti i generali, anche nel caso in cui non tutti siano nelle condizioni di comunicare direttamente con gli altri.
Figura 2: il White Paper originale di Bitcoin pubblicato
dallo pseudonimo Satoshi Nakamoto
Il concetto introdotto nel paper “Bitcoin: A Peer‐to‐peer Electronic Cash System” dallo pseudonimo Satoshi Nakamoto nel 2008 non è del tutto originale. Infatti è possibile riscontrare degli elementi tipici sottostanti ai protocolli delle monete digitali ecash, b‐money e Bitgold elaborati rispettivamente da David Chaum, Wei Dai e Nick Szabo.
Le principali caratteristiche del protocollo Bitcoin sono:
Permissionless, proprietà che permette a chiunque di effettuare una transazione senza dover essere autorizzato da nessuno;
Trustless, proprietà che permette a persone che non si conoscono, di potersi scambiare valore senza bisogno di fidarsi l'uno dell'altro e senza la possibilità che nessuno degli attori possa imbrogliare, il tutto senza il controllo di un'autorità centrale, ma solo grazie a regole matematiche e algoritmi di crittografia, e all'applicazione di alcuni aspetti legati alla teoria dei giochi;
Censorship Resistant, non rendendo in effetti possibile nessuna forma di censura. Essendo un sistema decentralizzato, per sua natura non è assoggettato a nessun ente che possa vietare transazioni provenienti da uno specifico mittente.
Attorno al Bitcoin sono nate tantissime applicazioni ed estensioni. Infatti, sono diverse le startup e le organizzazioni che hanno iniziato a sviluppare blockchain alternative o tecnologie simili anche se dotate di caratteristiche a livello di esecuzione di codice e di funzionalità più estese rispetto all’originale. Sono così nate per esempio Ripple, Iota, Blockstream, Tezos ed Ethereum. Non solo, sulla base di questo modello originario sono andate sviluppandosi numerose altre variazioni, che hanno portato alla creazione di circa 910 “Alternative Coins” come Bitcoin Cash, Litecoin, Zcash, Monero ed Ether.
Proprio il protocollo Ethereum merita una menzione particolare, in quanto, utilizzando l’architettura blockchain per la creazione e lo scambio di smart contract ‐ in cui i pagamenti avvengono nella valuta digitale (gli Ether) ‐ ha contribuito ad abilitare nuovi modelli di business. Allo stato attuale, sempre più numerose sono le startup fondate ed
implementate su Ethereum anche alla luce della nuova possibilità, attraverso un TGE – Token Generation Event (comunemente ed erroneamente chiamato Initial Coin Offering, ICO), di offrire i propri token al mercato per reperire il capitale utile a supportare lo sviluppo del proprio progetto.
Figura 3: Le principali cyptocurrencies (Coins). Fonte: Coinmarketcap.com (22/11/2017 – h: 19.15)
Una moneta digitale ha valore solo se è accettata da qualcuno in cambio di qualcosa: se esiste un mercato disposto ad acquistarla offrendoci dollari, altre valute o asset. Per il
bitcoin, la prima proposta di questo tipo è stata fatta il 5 ottobre 2009 dal sito New Liberty Standard. Il cambio era di un Dollaro Statunitense (USD) ogni 1.309,03 bitcoin.
Figura 4: I principali Tokens. Fonte: Coinmarketcap.com (22/11/2017 – h: 19.15)
Negli ultimi due anni il numero di transazioni giornaliere è aumentato in una maniera incredibilmente esponenziale, ed il valore di un bitcoin è al 22 novembre 2017 di 8.148 USD. Oggi i pagamenti in bitcoin sono già accettati da realtà come Microsoft, Bloomberg, Tesla, Expedia, oltre che da piccoli esercenti. Il sito Coinmap.org visualizza, in stile Google Maps, quasi 10.000 luoghi nel mondo dove è possibile utilizzarli. E’ un argomento molto ricorrente oggi nei
media che trattano di tecnologia e innovazione, tuttavia essendo un tema complesso e tecnico, per la maggior parte dei non addetti ai lavori la comprensione di questa nuova tecnologia è piuttosto approssimativa. Nel prossimo numero si approfondiranno le origini del Bitcoin (in quanto studiarne la storia offre strumenti di inestimabile valore per la comprensione del presente) e si confronteranno i principali protocolli basati su blockchain. * Senior Consultant in Deloitte, è esperto di blockchain e criptovalute. Quest'anno è stato relatore e Master of Ceremony all'IFTA 2017 di Milano.