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La riforma della Politica Agricola Comunitaria e la Condizionalità. “2005. Il controllo sulla condizionalità - l'esperienza di A.R.T.€.A.” Dott. Agr. Stefano Segati A.R.T.€.A. Controllo Tecnico e Verifica attività delegate [email protected] Firenze, 21 novembre 2005
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La riforma della Politica Agricola Comunitaria e la Condizionalità. 2005. Il controllo sulla condizionalità - l'esperienza di A.R.T..A. Dott. Agr. Stefano.

May 01, 2015

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La riforma della Politica Agricola

Comunitaria e la Condizionalità.

“2005. Il controllo sulla condizionalità -

l'esperienza di A.R.T.€.A.”

La riforma della Politica Agricola

Comunitaria e la Condizionalità.

“2005. Il controllo sulla condizionalità -

l'esperienza di A.R.T.€.A.”

Dott. Agr. Stefano Segati

A.R.T.€.A. Controllo Tecnico e Verifica attività delegate

[email protected]

Firenze, 21 novembre 2005

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Principale Normativa di Principale Normativa di Riferimento Riferimento

Principale Normativa di Principale Normativa di Riferimento Riferimento

A.R.T.€.A. Definizione dell’OPERATIVITA’ di tipo:

Procedurale,

Metodologica, di Formazione degli operatori:

-Manuale delle specifiche tecniche (rev. 03)

. Regolamento (CE) n. 1782/2003- Regolamento (CE) n. 796/2004

-Decreto MIPAF 5406/st del 13/12/2004 (+ DM 15/03/2005)

- Circolare AGEA 21 giugno 2005 ACIU 392- Decreto ARTEA 13 aprile 2005 n. 70

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CRITERI DI GESTIONE OBBLIGATORI Atto A1 – Direttiva 79/409/CEE, concernente la conservazione degli uccelli

selvatici

Atto A2 – Direttiva 80/68/CEE, concernente la protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento provocato da certe sostanze pericolose

Atto A3 – Direttiva 86/278/CEE, concernente la protezione dell’ambiente, in particolare del suolo, nell’utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura

Atto A4 – Direttiva 91/676/CEE, relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole

Atto A5 – Direttiva 92/43/CEE, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche

Atto A6 – Direttiva 92/102/CEE del Consiglio, del 27 novembre 1992, relativa all’identificazione e alla registrazione degli animali

Atto A7 – Reg. CE 2629/97 (abrogato dal Reg. CE 911/2004) che stabilisce modalità di applicazione del Reg. CE 820/97 (abrogato dal Reg. CE 1760/2000) per quanto riguarda i marchi auricolari, il registro delle aziende e i passaporti previsti dal sistema di identificazione e di registrazione dei bovini

Atto A8 – Reg. CE 1760/2000 che istituisce un sistema di identificazione e registrazione dei bovini e relativo all’etichettatura delle carni bovine e dei prodotti a base di carni bovine e che abroga il Reg. CE 820/97

Atto A8 bis – Reg. CE 21/2004 del 17/12/03 che istituisce un sistema di identificazione e registrazione di ovini e dei caprini e che modifica il Reg.CE 1782/03 e le direttive 92/102/CEE e 64/432/CEE (GU L 5 del 9.1.2001, pag. 8), artt. 3, 4 e 5

 

BUONA CONDUZIONE AGRONOMICO AMBIENTALE

Norma 1.1: interventi di regimazione temporanea delle acque superficiali di terreni in pendio

Norma 2.1: gestione delle stoppie e dei residui vegetali

Norma 3.1: difesa della struttura del suolo attraverso il mantenimento in efficienza della rete di sgrondo delle acque superficiali

Norma 4.1: protezione del pascolo permanente

Norma 4.2: gestione delle superfici ritirate dalla produzione

Norma 4.3: manutenzione degli oliveti

Norma 4.4: mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio

 

CL u

nic

aC

L u

nic

a

Atti e Norme di riferimento (*)Atti e Norme di riferimento (*)

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ART€AART€A

ART€

A

ART€

A

Verifica LIVELLO BASE

CONTRO

LLO IN

CAMPO

CONTRO

LLO IN

CAMPO

ESITO POSITIVO

L’iter della domanda

prosegue

ARTEA -Verifica

Tecnica (anche in

collaborazione con

l’autorità competente)

S.I.S.I.

$$

Procedura di Controllo : PERCORSOProcedura di Controllo : PERCORSO

ESITO Non

POSITIVO

$$

ESITO

NEGATIVO

XX

ESITO

POSITIVO

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Operatività Metodologica: VISITAOperatività Metodologica: VISITA

.....…standardizzazione e condivisione degli strumenti di lavoro e della metodologia…........

.....…standardizzazione e condivisione degli strumenti di lavoro e della metodologia…........

•intervista

•individuazione della tipologia aziendale

•individuazione delle check di lavoro

• verifica

Fasi della visita

aziendale

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Operatività Metodologica: CHECK LISTOperatività Metodologica: CHECK LIST

2 schede (entrata/appezzamenti) + 10 Liste di Controllo:

• CODICE IDENTIFICATIVO

• LIVELLO DI COMPETENZA sulla NORMATIVA di

riferimento (*) Controllo aziendaleControllo aziendale

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B.C.A.A.B.C.A.A. - Obiettivo 1 ‘EROSIONE del SUOLO’ - Obiettivo 1 ‘EROSIONE del SUOLO’ Norma 1.1 Interventi di regimazione temporanea delle acque Norma 1.1 Interventi di regimazione temporanea delle acque

superficiali di terreni in pendio.superficiali di terreni in pendio.

B.C.A.A.B.C.A.A. - Obiettivo 1 ‘EROSIONE del SUOLO’ - Obiettivo 1 ‘EROSIONE del SUOLO’ Norma 1.1 Interventi di regimazione temporanea delle acque Norma 1.1 Interventi di regimazione temporanea delle acque

superficiali di terreni in pendio.superficiali di terreni in pendio.

CAMPO DI APPLICAZIONECAMPO DI APPLICAZIONE

DESCRIZIONEDESCRIZIONE

OBIETTIVIOBIETTIVI

MODALITA’ OPERATIVE DEL MODALITA’ OPERATIVE DEL CONTROLLOCONTROLLO

DEROGHEDEROGHE

PROVVEDIMENTI REGIONALIPROVVEDIMENTI REGIONALI

DEFINIZIONIDEFINIZIONI

DATA del CONTROLLODATA del CONTROLLO

IDENTIFICAZIONE AZIENDALEIDENTIFICAZIONE AZIENDALE

PERSONE PRESENTIPERSONE PRESENTI

CHEC

K LIST

CHEC

K LIST

Terreni SEMINATIVI declivi che manifestano fenomeni erosivi evidenziabili dalla presenza di incisione diffuse (rigagnoli) in assenza di sistemazioni adeguate. NO: superfici stabilmente inerbite; NO: superfici impegnate con colture che permangono per l'intera annata agraria; NO: superfici a set-aside/ritiro con aiuto diretto (escluso set-aside no food).

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ADEMPIMENTI Tutti gli appezzamenti definiti dal “campo di

applicazione” sono stati controllati SI NO

Sono stati realizzati solchi acquai temporanei, ad andamento livellare o comunque trasversale alla massima pendenza

SI NO

I solchi sono stati realizzati in funzione delle caratteristiche specifiche dell'appezzamento

SI NO   I solchi hanno una distanza tra loro non

superiore ad 80 m SI NO

DEROGHE (in caso di presenza di appezzamenti in deroga)

Rispetto delle condizioni di sicurezza per gli operatori: la pendenza dell’appezzamento comprometta la stabilità del mezzo meccanico necessario alla realizzazione dei solchi. (Tale situazione dovrà essere comprovata da idonea documentazione). A seguito di tale circostanza l’esecuzione del solco acquaio può essere sostituita dalla realizzazione di fasce inerbite trasversali alla pendenza stessa di larghezza non inferiore a 3 metri e con distanze tra le fasce non superiori ad 80 metri.

SI NO

INDICI DI VERIFICA (se gli ADEMPIMENTI rispondono NO anche singolarmente)

PORTATA (Impatto)Assolcatura non conforme alle prescrizioni della norma con

contemporanea presenza di effetti erosivi.

A. Estensione del fenomeno erosivo (in % della superficie degli appezzamenti definiti nel campo di applicazione

ed in valore assoluto) %  

Ha ,  Classi di violazione A.1. Segnalazione: < 5% [purchè non superiore a 0,5

Ha (bassa)] si

………………. GRAVITA’ (Rilevanza) B. Gravità del fenomeno erosivo ed effetti sulla

coltivazione in atto.B.1. Presenza di fenomeni franosi

si Classi di violazione

B.5. Bassa: 1 parametro presente si

……………….. DURATA (dell’effetto) C. Considerata sempre di livello medio  Interventi correttivi NON sono previsti interventi correttivi

CHEC

K

LIST C

HECK

LIST

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AppezzamentoAppezzamentoAppezzamentoAppezzamento

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Riepilogo Riepilogo appezzamentiappezzamentiRiepilogo Riepilogo appezzamentiappezzamenti

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ZonZonaaZonZonaa

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FORMAZIONE degli TECNICIFORMAZIONE degli TECNICI

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ARTEA: linee di aggiornamento

della normativa

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ARTEA - AGEA - Regione

Toscana

44

Personale tecnico

convenzionato interessato

nell’attuazione delle

VERIFICHE in CAMPOUtenza

Piano

Formativo

Coordiname

nto