RNA non codificanti large - rRNA 18+28S Xist small - 5S rRNA traduzione tRNA traduzione snRNAs splicing snoRNAs modificaz./process. rRNA scRNAs controllo traduzionale gRNAs editing piRNAs stabilità del genoma miRNAs controllo traduzionale siRNAs stabilità dell’RNA rasiRNAs silenziamento trascriz. …?…. …?… …… La maggior parte dei trascritti del genoma sono RNA non codificanti per proteine ……
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RNA non codificanti
large - rRNA 18+28S Xist
small - 5S rRNA traduzione tRNA traduzione snRNAs splicing snoRNAs modificaz./process. rRNA scRNAs controllo traduzionale gRNAs editing piRNAs stabilità del genoma miRNAs controllo traduzionale siRNAs stabilità dell’RNA rasiRNAs silenziamento trascriz. …?….
…?…
……
La maggior parte dei trascritti del genoma sono RNA non codificanti per proteine
……
Modificazioni dell’rRNA
• Metilazione (55 lievito, 110 vertebrati)
• Pseudouridilazione (45 in lievito, 100 vertebrati)
snoRNA e snoRNP
• Gli small nucleolar RNA (piccoli RNA nucleolari o snoRNA) sono piccoli RNA coinvolti in alcune reazioni di modificazione chimica a carico di rRNA e tRNA
• Queste modificazioni (metilazione e pseudouridilazione) sono in grado di aumentare l'attività dell'RNA maturo.
• Gli snoRNA sono RNA di 60-300 nucleotidi • Sono spesso codificati nelle sequenze introniche di proteine
ribosomiali oppure sono trascritti indipendentemente come unità policistriniche
snoRNA e snoRNP
• Box C/D metilazione
• Box H/ACA pseudouridilazione
• Assieme a proteine costituiscono le small nucleolar ribonucleoprotein (piccole ribonucleoproteine nucleolari o snoRNP)
• La funzione dei snoRNA è quella di guidare il complesso proteico snoRNP sul sito di modificazione dell'RNA bersaglio attraverso un appaiamento specifico mentre la componente proteica esegue la reazione chimica
La proteina Snu13p interagisce con entrambe le box C e D degli snoRNA e riconosce il motivo di struttura K-turn. Nop1p (la fibrillarina) interagisce con entrambe le box D e D’ (non mostrato) mentre le proteine Nop58p e Nop56p riconoscono la box D e la box D’, rispettivamente. A monte delle box D e D’ sono mostrate le sequenze guida antisenso e complementari alla molecola di RNA target.
Nei loop interni delle strutture a forcina sono presenti le sequenze guida bipartite complementari all’RNA target che fiancheggiano i due nucleotidi non appaiati, di cui uno è l’uridina che verrà pseudouridilata. Il sito di pseudouridilazione è posizionato a 13-16 nt a monte delle box H/ACA.
Tutti gli introni di gruppo I e II sono caratterizzati da una complessa struttura tridimensionale, essenziale per il loro meccanismo di azione (autocatalisi)
In vivo sono necessari fattori proteici per il corretto ripiegamento dell’RNA Proteine codificate dagli introni stessi
Lo splicing degli introni del gruppo I riguarda principalmente i geni che codificano rRNA, tRNA e mRNA degli organelli di funghi e piante
Lo splicing degli introni del gruppo I richiede l’intervento di una guanosina esterna (GTP) che si lega in una tasca dell’introne che deve essere rimosso
(sito di legame G)
Il GTP attacca con il gruppo 3’OH il fosfato del sito di splicing al 5’ (di solito U) Reazione di trans-esterificazione
Liberazione dell’esone al 5’ e legame del GTP all’estremità 5’ dell’introne
All’estremità 5’ dell’introne c’è un residuo di guanina che si lega al sito di legame G Reazione di esterificazione
L’estremità 3’-OH del primo esone attacca il legame estere al sito 3’ di splicing unendosi così al secondo esone e liberando l’introne
Introni di gruppo II
Introni di gruppo II
• sono meno comuni degli introni di gruppo I • si trovano nei genomi degli organelli di funghi e piante (la maggior parte
negli introni dei cloroplasti) • la reazione di self-splicing è molto più lenta di quella degli introni di
gruppo I Meccanismo di azione Il meccanismo è diverso da quello degli introni di gruppo I e somiglia a quello utilizzato dallo spliceosoma negli mRNA eucarioti • le giunzioni di splicing al 5’ (GUGYG) e al 3’ (AY) sono conservate • L’RNA si ripiega in una struttura conservata con la formazione di un sito
attivo che lega ioni Mg+2 • Sei domini a doppia elica attorno a un core centrale • Non utilizzano una guanosina esterna ma un residuo interno di
adenosina (presente nel VI dominio)
Struttura generale degli introni di gruppo II
Un residuo di Adenina nell’introne guida l’attacco nucleofilo (step 1).
Le frecce indicano le giunzioni esone-introne L’esone è tratteggiato
splicing degli introni del gruppo II in mRNA mitocondriali, di cloroplasti, funghi, piante In vivo sono necessarie proteine per il corretto ripiegamento dell’RNA
Il 2’OH del residuo di adenosina attacca il fosfato della giunzione al 5’ formando un legame 2’-5’ con la prima base dell’introne (G)
reazione di trans-esterificazione L’esone a monte viene liberato mentre l’introne assume una struttura a cappio (lariat) L’esone a monte attacca con la sua estremità 3’OH la giunzione di splicing al 3’
reazione di esterificazione La reazione porta alla giunzione dei due esoni e la liberazione dell’introne a cappio
Processo a due step
Splicing nucleare
Il DNA non codificante è quindi quella parte di genoma che maggiormente varia al variare della complessità
Proteine con motivi DEXH/D box: RNA-elicasi ATP-dipendenti
Svolgimento di brevi tratti a doppia elica presenti nel pre-mRNA
Proteine SR (ricche in Ser e Arg fosforilabili): proteine modulari con dominio di legame per l’RNA (RRM) e dominio RS
Legame a elementi di enhancer di splicing per stimolare il legame di U2AF Legame ai siti di ramificazione per stimolare il legame di U1 al sito 5’
Sequenze enhancer e silenziatori di splicing esoniche (ESE e ESS) Sequenze enhancer e silenziatori di splicing introniche (ISE e ISS) Richiamano rispettivamente le proteine SR (attivatori che richiamano U2AF) o le proteine hnRNP (inibitori che impediscono il legame dello spliceosoma)
• Meccanismo sottoposto a regolazione cellularte anche se può essere casuale
• Il gene Dscam di Drosophila può avere sino a 38000 differenti variani di splicing
Il gene DSCAM è lungo 61.2 kb e dopo la trascrizione e lo splicing produce un mRNA di circa 7.8 kb composto da 24 esoni. Gli esoni 4, 6, 9, e 17 sono mutualmente esclusivi e alternativi. Ogni mRNA finale prodotto contiene una delle12 possibile alternative dell’esone 4, una delle 48 possibili per l’esone 6, una delle 333 possibili per l’esone 9 e una delle 2 possibili per l’esone 17. Tutte le possibili combinazioni dei singoli esoni 4, 6, 9, e 17 permettono di ottenere 38016 diverse varienti dell’mRNA per il gene DSCAM e quindi altrettante proteine diverse.
Gene DSCAM (codifica per una proteiba della superficie cellulare coinvolta nella connettività tra neuroni)
Implicazioni nell’evoluzione
• Lo splicing alternativo modifica l’espressione del genoma aumentandone la complessità
• Quante proteina sono prodotte dai genomi eucariotici? • Quanti geni sono necessari per un organismo pluricellulare
complesso? • Come le varianti di splice contribuiscono all’evoluzione? • Quanto sono stabili i siti di splicing durante l’evoluzione?
Possibili effetti dello splicing alternativo
• Inclusione/esclusione di domini funzionali che possono
modificare la funzione o la localizzazione
• Variazioni nella struttura proteica
• Variazioni nella regione 5’ non tradotta che modificano
l’efficienza di traduzione
• Variazioni nella sequenza di poliadenilazione che
alterano la stabilità dell’mRNA
Diverse tipologie di splicing alternativo proteoma più vario e complesso del trascrittoma
Trans-splicing Trans-splicing di gruppo II discontinuo
mitocondri vegetali Scambio di tratti di DNA tra regioni geniche differenti
Trans-splicing di leader attaccato tripanosomi fornisce una presequenza al 5’ Cappuccio a RNA trascritti dalla RNApol I o III Utile per trascritti policistronici Efficienza di traduzione (5’ non tradotto dell’RNA coinvolto nel legame con i ribosomi)
Trans-splicing del t-RNA Alcuni organismi Ricongiungere le due metà del tRNA presenti in due regioni geniche differenti
RNA-editing
Inserzione di U (Tripanosomi) Conversione A>I e C>U (mammiferi)
RNA guida
Terminal-Uridil-Trasferasi
Ribonucleasi 3’->5’ U-specifica
ADAR
Editing nei mammiferi
Editing differente nei due tessuti ApoB-100 -> trasporto lipidi (LDL) ApoB48 -> assorbimento lipidi
L’editing richiede APOBEC1 = attività catalitica ACF = fornisce la specificità del sito