Infermieristica OGGI Italia - Considerati quelli fisici legati alla patologia - Centralità delle tecniche - Sul compito - Molto impegno di raccolta dati, quasi nullo l’utilizzo - Per mansioni, fortemente gerarchizzata - Apprendimento di nozioni tecniche - Quasi assente BISOGNI FUNZIONI DECISIONI INFORMAZIONE ORGANIZZAZIONE FORMAZIONE RICERCA VARIABILI DI RIFERIMENTO (DM 739/94)
VARIABILI DI RIFERIMENTO (DM 739/94). BISOGNI FUNZIONI DECISIONI INFORMAZIONE ORGANIZZAZIONE FORMAZIONE RICERCA. Considerati quelli fisici legati alla patologia Centralità delle tecniche Sul compito Molto impegno di raccolta dati, quasi nullo l’utilizzo - PowerPoint PPT Presentation
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Infermieristica OGGIItalia
- Considerati quelli fisici legati alla patologia
- Centralità delle tecniche
- Sul compito
- Molto impegno di raccolta dati, quasi nullo l’utilizzo
- Per mansioni, fortemente gerarchizzata
- Apprendimento di nozioni tecniche
- Quasi assente
BISOGNI
FUNZIONI
DECISIONI
INFORMAZIONE
ORGANIZZAZIONE
FORMAZIONE
RICERCA
VARIABILI DI RIFERIMENTO (DM 739/94)
Infermieristica auspicata
- Globali (bio-psico-sociali)
- Ad alta interazione con la persona presa in carico e/o il caregiver
- Interattive nel team multidisciplinare e con l’utente
- Molto utilizzata, su molteplicità di variabili
- Per casi, problemi. Primary nurse
- Per problemi
- Continua su processi e fenomeni
BISOGNI
FUNZIONI
DECISIONI
INFORMAZIONE
ORGANIZZAZIONE
FORMAZIONE
RICERCA
VARIABILI DI RIFERIMENTO (DM 739/94)
Infermieristica auspicata . .
* la centralità dell’utente/persona attraverso la personalizzazione dell’assistenza
* il ruolo attivo e determinante del personale infermieristico in termini di qualità, autonomia e responsabilità
* ottimizzazione delle risorse Advanced Practice Nursing
Advanced Practice Nursing
QUELLA che prevede attività deliberatamente attuate per perseguire il massimo beneficio (ridurre la dipendenza) per l’assistito tramite sviluppo delle sue (o del gruppo) funzioni ed abilità dove, nel malato terminale queste consistono nell’affrontare in modo migliore, la propria morte o quella della persona cara
QUALE Assistenza Infermieristica ?
E CHE
Considera ogni assistito una persona caratterizzata da potenzialità superiore alla salute che esprime
Persegue lo sviluppo della capacità di controllo della persona sui propri processi
Stimola l’assistito a costruire realtà che guidano ad una migliore risposta adattiva
Stimola l’assistito a sviluppare comportamenti efficaci di autocura e di partecipazione sociale
.. STABILITÀ CLINICA
l’ applicazione protocolli diagnostici- terapeutici la valutazione segni e sintomi la prevenzione di complicanze
Instabilitàclinica
Infermiere garantisce
lo sviluppo di competenza del paziente e/o del caregiver per l’autogestione del proprio stato di salute-malattia l’ampliamento o la stabilità delle capacità di controllo del sistema
Stabilità clinica
1. Miglioramento stato funzionale:a. ripresa dell'autosufficienza ove possibile b. percentuale di ripresa del grado di autonomia
previsto
2. Livello di soddisfazione dei bisogni reali e/o potenziali
• Inserimento di ogni utente in classi di complessità assistenziale da cui derivare il carico di lavoro
Per quali risultati ?
La COMPLESSITÀ ASSISTENZIALE
• Ad oggi non sono disponibili metodi testati scientificamente in grado di definire la complessità assistenziale da cui derivare il carico di lavoro
• È necessario effettuare studi ed analisi appropriate al modello organizzativo scelto e al modello teorico adottato
La COMPLESSITÀ ASSISTENZIALE
Stato di salute/malattia
Alterazioni che modificano la Qualità di Vita
Livello di consapevolezza cioè la competenza della persona nella gestione della sua condizione di salute/malattia
è definita da Qualità emergenti:
La competenza della persona e/o del caregiver
corrisponde al livello di
comprensione, scelta, abilità nel mettere in atto comportamenti per il controllo di un processo
SALUTE espressa o potenziale
Prodotto complessivo dei processi del sistema
Capacità di variare l’attività dei propri processi per reagire alla realtà percepita o per rispondere a necessità biologiche; la variazione dei processi può avvenire all’interno di un ambito di tolleranza determinato dallo stato degli stessi e del sistema nel suo complesso ed è funzionale al raggiungimento di un migliore stato adattivo
Non necessariamente tutti i pazienti necessitano di assistenza in aggiunta a quella medico – alberghiera
L’assistenza professionale infermieristica deve poter offrire interventi aggiuntivi-complementari a quelli del trattamento medico, se necessario
L’infermiere deve possedere competenza clinica e tecnica relativa al proprio ambito per porre in atto assistenza professionale
Il gruppo operativo deve poter operare con coerenza e quindi va coordinato e sostenuto
1. Registrazione sistematica (su campione) delle abilità funzionali e del livello di competenza dell’assistito e/o del caregiver in ingresso ed uscita
2. Assegnazione di un “peso assistenziale” ad ogni variabile ASGO per la definizione di un algoritmo generatore del profilo infermieristico di cura
Ipotesi per la definizione di un sistema di classificazione della complessità e dipendenza assistenziale da cui derivare il carico di lavoro
Fasi (1):
Ipotesi per la definizione di un sistema di classificazione della complessità e dipendenza assistenziale da cui derivare il carico di lavoro
3. Classificazione degli interventi infermieristici (interventi di assistenza di base ed avanzata)
4. Profilazione dei casi e loro distribuzione in classi
5. Definizione della casistica infermieristica, da cui derivare l’elaborazione dei percorsi clinico-assistenziali “tipici” per casistica specifica coerenti con l’EBN disponibili
6. Definizione del carico di lavoro “reale” e potenziale”
ASGO, schede per l’accertamento di approfondimento, programma assistenziale
• Introduzione degli OSS e attribuzione assistenza di base
• Nursing Avanzato: introduzione trattamenti complementari, educativi per l’autocura (singoli e di gruppo)
• Revisione processi organizzativi: accoglienza, rilevazione dei bisogni di assistenza, visita medica, preparazione alla dimissione del paziente, ecc..
Lo strumento da utilizzare è l’ASGO, somministrata ad una casistica di pazienti statisticamente significativa. Dopo aver definito la tipologia d’assistenza si procede nella rilevazione dei tempi medi delle singole prestazioni da erogare (media delle prevalenze di almeno due giorni diversi, calcolata su tempo attività/n° persone assistite)
Assistenza Clinica (medico-prescrittiva)
Rilevazione su campione statisticamente significativo, del tempo impiegato per realizzare le attività di: rilevazione parametri, somministrazione terapie, assistenza per esami diagnostici, ecc. (tempo paziente x n° di operatori impegnati).
Processi Organizzativi
Si individuano le attività di supporto organizzativo in ogni contesto e si definiscono le risorse del personale e tempi impegnati in ciascuna attività (tempo di realizzazione attività x n° operatori impegnati).
Definizione minuti assistenza paziente nelle 24 ore
Si ottiene dividendo la sommatoria dei tempi impiegati nell’assistenza infermieristica e di supporto di ciascun turno per la presenza media giornaliera dei pazienti (tasso occupazione PL).
Strumento: Diagramma di Gantt
SCHEDA A.S.G.O.
Valutazione competenze in autocura
SCALA COMPETENZA Paziente/Caregiver Data(codice ** e specificare se necessario)
1. Uso di ausili(…………………………….………..)
1. Terapia prescritta(………………………….…………..)
1. Dieta / nutrizione(……………………………….……..)
1. Esercizio fisico(…………………………..….………)
1. Controllo ansia / tensione(……………………………….……..)
1. Controllo dolore(……………………………….……..)
1. Sonno / riposo(……………………………….……..)
1. Diuresi(……………………………….……..)
1. Attività intestinale(……………………………….……..)
1. Altro:(……………………………….……..)
** Indicare con: 1 – elementare: esegue su istruzioni semplici e dirette; 2 – sufficiente: riconosce modalità, regole di base e rischi;3 – adeguata, elevata: identifica le caratteristiche e usa comportamenti evoluti di gestione.
DEFINIZIONE DOTAZIONI ORGANICHEDotazione organica di base (DOB):
giornate degenza nell’anno x min. ass.za paziente = N° operatori (DOB)tempo lavoro individuale (in minuti)
NOTA: esempio con tasso occupazione pari all’80%
Legenda della formula
Giornate degenza nell’anno
32 posti letto x 365 giorni x 0,8 tasso di occupazione (T.O.) =
9344 giorni
Minuti assistenza paziente
Definito con la metodologia di cui sopra
Tempo lavoro individuale (TLI)
Si calcola considerando tutti i giorni feriali escludendo le domeniche, le festività, 32 giorni di ferie, 4 festività soppresse, santo patrono. Considerando che qualche festività può coincidere con la domenica il numero esatto di TLI si calcola annualmente.
1608 giorni( anno 2010)1608 x 60 minuti = 96480’
Dotazione organica integrativa (DOI)
ore di assenza medie/annue pro-capite x n° operatori = DOI Tempo lavoro individuale (1590 ore)
Es. 146,28 X 17,62 = 1,60 1590
Legenda della formula
ore di assenza medie/annue pro-capite
il Tasso di Assenteismo (TA) annuo = 5,97 % (dato regionale anno 2008 Bersaglio MeS) comprensivo di malattie, infortuni, permessi
95,99 ore
n° operatori Dotazione organica base
Tempo lavoro individuale (TLI)
Vedere tabella precedente
Dotazione organica complessiva (DOC)DOC = DOB + DOI
•Tasso occupazione posti letto
•N° utenti in assistenza avanzata/N° utenti presenti nel Setting
•N° utenti in assistenza di base/ N° utenti presenti nel Setting
•N° utenti assistenza di base ed avanzata/N° utenti presenti nel Setting
•%le di utenti per ciascun livello di complessità assistenziale/ Setting