AMREF PRESENTA Il Caftano delle Regine PER AIUTARE, CI VUOLE STOFFA
Mar 30, 2016
AMREF PRESENTA
Il Caftano delle ReginePER AIuTARE, CI vuolE SToFFA
Sostenere significa dare la possibilità di crescere in piena autonomia.Per questo AMREF ha sempre un solo obiettivo:
AIuTARE l’AFRICA A NoN AvER bISogNo dI AIuTo
Sostenere significa dare la possibilità di crescere in piena autonomia.Per questo AMREF ha sempre un solo obiettivo:
AIuTARE l’AFRICA A NoN AvER bISogNo dI AIuTo
la contaminazione tra diversi popoli e culture è, in
tutti i campi, sinonimo di ricchezza, innovazione,
apertura.
Anche nella moda è un fattore importantissimo, ed è per
questo che le maison più in vista danno nuova vita ad
antichi capi tradizionali, aggiornati e personalizzati
secondo il proprio stile.
Negli ultimi anni è tornato alla ribalta il caftano, la tradi-
zionale tunica di origini arabe utilizzata nelle cerimonie
nuziali, dalle mille anime e dalle infinite varianti, simbolo
della cultura femminile in diversi paesi africani.
Di qui l’idea di proporre ai grandi stilisti italiani di
dedicare un caftano d’eccezione all’Africa, in particolare
a quelle donne che, nella difficile realtà urbana di Nairobi,
conducono una vita senza prospettive e che, nonostante
tutto, restano la risorsa più preziosa per lo sviluppo del
continente.
Un Caftano per vestire simbolicamente le donne africane
e restituir loro la dignità perduta nelle strade delle
baraccopoli.
In poche parole: un omaggio alle Regine d’Africa.
l’IdEA
la contaminazione tra diversi popoli e culture è, in
tutti i campi, sinonimo di ricchezza, innovazione,
apertura.
Anche nella moda è un fattore importantissimo, ed è per
questo che le maison più in vista danno nuova vita ad
antichi capi tradizionali, aggiornati e personalizzati
secondo il proprio stile.
Negli ultimi anni è tornato alla ribalta il caftano, la tradi-
zionale tunica di origini arabe utilizzata nelle cerimonie
nuziali, dalle mille anime e dalle infinite varianti, simbolo
della cultura femminile in diversi paesi africani.
Di qui l’idea di proporre ai grandi stilisti italiani di
dedicare un caftano d’eccezione all’Africa, in particolare
a quelle donne che, nella difficile realtà urbana di Nairobi,
conducono una vita senza prospettive e che, nonostante
tutto, restano la risorsa più preziosa per lo sviluppo del
continente.
Un Caftano per vestire simbolicamente le donne africane
e restituir loro la dignità perduta nelle strade delle
baraccopoli.
In poche parole: un omaggio alle Regine d’Africa.
l’IdEA
I caftani realizzati dagli stilisti saranno in esposizione il 30 settembre a Palazzo
Durini di Milano nel corso del prestigioso evento realizzato con il contributo di Banca Profilo
e il patrocinio dalla Camera Nazionale della Moda Italiana.
AMREF Italia propone agli invitati (personalità di spicco della società milanese, del mondo della
moda e dello spettacolo, grandi donatori e rappresentanti istituzionali) di sostenere il progetto
di recupero delle ragazze di strada di Nairobi con l’acquisto di uno degli eleganti caftani
generosamente offerti dalle case d’alta moda.
Onori di casa affidati ad Ilaria Borletti Buitoni, Presidente Onorario di AMREF Italia, accompagnata
da una testimonial d’eccezione come Caterina Murino, già impegnata al fianco di AMREF in occasione
dei Mondiali di Nuoto (Roma, 2009) e della campagna “Piccoli Ambasciatori”, per il sostegno a
distanza a favore dei bambini del Kenya.
L’evento coinvolge anche gli amici del mondo artistico, culturale e dello spettacolo che nel corso
degli anni si sono impegnati a favore dei progetti di sviluppo di AMREF.
Una forte testimonianza di come, ancora una volta, l’alto valore sociale della moda possa essere
occasione per esaltare la figura femminile e contribuire in maniera preziosa ad importanti cause
sociali.
l’EvENTo
I caftani realizzati dagli stilisti saranno in esposizione il 30 settembre a Palazzo
Durini di Milano nel corso del prestigioso evento realizzato con il contributo di Banca Profilo
e il patrocinio dalla Camera Nazionale della Moda Italiana.
AMREF Italia propone agli invitati (personalità di spicco della società milanese, del mondo della
moda e dello spettacolo, grandi donatori e rappresentanti istituzionali) di sostenere il progetto
di recupero delle ragazze di strada di Nairobi con l’acquisto di uno degli eleganti caftani
generosamente offerti dalle case d’alta moda.
Onori di casa affidati ad Ilaria Borletti Buitoni, Presidente Onorario di AMREF Italia, accompagnata
da una testimonial d’eccezione come Caterina Murino, già impegnata al fianco di AMREF in occasione
dei Mondiali di Nuoto (Roma, 2009) e della campagna “Piccoli Ambasciatori”, per il sostegno a
distanza a favore dei bambini del Kenya.
L’evento coinvolge anche gli amici del mondo artistico, culturale e dello spettacolo che nel corso
degli anni si sono impegnati a favore dei progetti di sviluppo di AMREF.
Una forte testimonianza di come, ancora una volta, l’alto valore sociale della moda possa essere
occasione per esaltare la figura femminile e contribuire in maniera preziosa ad importanti cause
sociali.
l’EvENTo
l’iniziativa è l’occasione per conoscere i progetti di AMREF anche attraverso la mostra
fotografica “Nel continente vero: l’Africa di AMREF”, percorso d’immagini di Francesco
Acerbis, fotogiornalista indipendente, che ha realizzato un reportage sugli interventi di
sviluppo in Kenya.
La scelta degli scatti pone l’accento sull’essere umano e sulla sua esistenza, rendendo visibile sia
la realtà rurale che quella urbana.
Costruito in tre blocchi narrativi - acqua, istruzione e slum - il percorso tocca il cuore del lavoro di
AMREF, accompagnando alla scoperta di quei cambiamenti che, in un contesto di povertà, sono la
base per un reale miglioramento della qualità della vita dell’individuo e della società in cui vive.
Un pozzo che permetta un facile accesso all’acqua pulita ha un costo irrisorio per la nostra società, ma ha un valore inestimabile per chi, a causa della mancanza d’acqua potabile, è dovuto soccombere a malattia, fame, povertà.
Francesco Acerbis
Le opere esposte e la vendita di un’immagine simbolo a tiratura limitata autografata dall’autore,
contribuiscono a sostenere il progetto “Children in Need”.
lA MoSTRA FoTogRAFICA
Francesco Acerbis nasce a Bergamo nel 1969. L’esperienza di assistente in
uno studio fotografico gli permette di affinare la tecnica e l’uso della luce
finché non si dedica al fotogiornalismo a tempo pieno.
Tra il 1994 e il 2000 realizza diverse mostre sulla condizione dei profughi
nell’area dei Balcani (Slovenia, Bosnia, Albania, Kosovo, Serbia) e un
libro sul dopoguerra in Bosnia, La sospensione dell’anima, finalizzato alla
raccolta fondi per la chirurgia pediatrica dell’ospedale Kocevo di Sarajevo.
Dal 2001 collabora come fotografo con l’Ong AMREF Italia, realizzando
alcuni reportages in Africa.
Nel 2002 comincia a collaborare con l’agenzia francese Editing.
Nel 2004 si trasferisce a Parigi e nel 2007 partecipa al lancio della Maison
de Photographes Signatures.
Le sue fotografie sono pubblicate sulle maggiori testate italiane ed estere.
l’iniziativa è l’occasione per conoscere i progetti di AMREF anche attraverso la mostra
fotografica “Nel continente vero: l’Africa di AMREF”, percorso d’immagini di Francesco
Acerbis, fotogiornalista indipendente, che ha realizzato un reportage sugli interventi di
sviluppo in Kenya.
La scelta degli scatti pone l’accento sull’essere umano e sulla sua esistenza, rendendo visibile sia
la realtà rurale che quella urbana.
Costruito in tre blocchi narrativi - acqua, istruzione e slum - il percorso tocca il cuore del lavoro di
AMREF, accompagnando alla scoperta di quei cambiamenti che, in un contesto di povertà, sono la
base per un reale miglioramento della qualità della vita dell’individuo e della società in cui vive.
Un pozzo che permetta un facile accesso all’acqua pulita ha un costo irrisorio per la nostra società, ma ha un valore inestimabile per chi, a causa della mancanza d’acqua potabile, è dovuto soccombere a malattia, fame, povertà.
Francesco Acerbis
Le opere esposte e la vendita di un’immagine simbolo a tiratura limitata autografata dall’autore,
contribuiscono a sostenere il progetto “Children in Need”.
lA MoSTRA FoTogRAFICA
Francesco Acerbis nasce a Bergamo nel 1969. L’esperienza di assistente in
uno studio fotografico gli permette di affinare la tecnica e l’uso della luce
finché non si dedica al fotogiornalismo a tempo pieno.
Tra il 1994 e il 2000 realizza diverse mostre sulla condizione dei profughi
nell’area dei Balcani (Slovenia, Bosnia, Albania, Kosovo, Serbia) e un
libro sul dopoguerra in Bosnia, La sospensione dell’anima, finalizzato alla
raccolta fondi per la chirurgia pediatrica dell’ospedale Kocevo di Sarajevo.
Dal 2001 collabora come fotografo con l’Ong AMREF Italia, realizzando
alcuni reportages in Africa.
Nel 2002 comincia a collaborare con l’agenzia francese Editing.
Nel 2004 si trasferisce a Parigi e nel 2007 partecipa al lancio della Maison
de Photographes Signatures.
Le sue fotografie sono pubblicate sulle maggiori testate italiane ed estere.
Le Regine
Essere una giovane donna in una delle tante baraccopoli dell’Africa sub-sahariana, zone di
degrado che attraversano il cuore delle città come ferite di miseria e di violenza, è una delle
sfide più complesse del nostro tempo.
Se da un lato l’opportunità di sviluppo del continente africano poggia in primo luogo sulle donne,
sul loro senso di responsabilità e sul loro spirito d’intraprendenza, dall’altro rappresentano anche
i soggetti più vulnerabili di una realtà segnata dalla povertà, in cui il diritto alla salute e l’accesso
all’istruzione sono privilegio di pochi.
Uno scenario inaccettabile per chi, come AMREF, si impegna da più di 50 anni a favore dello sviluppo
socio-sanitario del continente africano.
Dal 2005 AMREF guarda con particolare attenzione alla realtà delle ragazze di strada di Nairobi
– adolescenti tra i quattordici e i venti anni, nate e cresciute nelle baraccopoli – avviandole ad un
programma di recupero attraverso il teatro.
Il percorso ha avuto il suo culmine nella realizzazione dello spettacolo “Malkia” (Regine, in lingua
swahili) riscuotendo il consenso unanime del pubblico di Parma (marzo 2009), nuovamente in scena
a Milano a gennaio 2011.
Un laboratorio artistico permanente (Malkia Style) impegna tutt’oggi le ragazze coinvolte nell’ideazione e
produzione di borse, teli e sciarpe con l’obiettivo di creare una vera e propria impresa al femminile.
Il PRogETTo dI AMREFIN AFRICA
Le Regine
Essere una giovane donna in una delle tante baraccopoli dell’Africa sub-sahariana, zone di
degrado che attraversano il cuore delle città come ferite di miseria e di violenza, è una delle
sfide più complesse del nostro tempo.
Se da un lato l’opportunità di sviluppo del continente africano poggia in primo luogo sulle donne,
sul loro senso di responsabilità e sul loro spirito d’intraprendenza, dall’altro rappresentano anche
i soggetti più vulnerabili di una realtà segnata dalla povertà, in cui il diritto alla salute e l’accesso
all’istruzione sono privilegio di pochi.
Uno scenario inaccettabile per chi, come AMREF, si impegna da più di 50 anni a favore dello sviluppo
socio-sanitario del continente africano.
Dal 2005 AMREF guarda con particolare attenzione alla realtà delle ragazze di strada di Nairobi
– adolescenti tra i quattordici e i venti anni, nate e cresciute nelle baraccopoli – avviandole ad un
programma di recupero attraverso il teatro.
Il percorso ha avuto il suo culmine nella realizzazione dello spettacolo “Malkia” (Regine, in lingua
swahili) riscuotendo il consenso unanime del pubblico di Parma (marzo 2009), nuovamente in scena
a Milano a gennaio 2011.
Un laboratorio artistico permanente (Malkia Style) impegna tutt’oggi le ragazze coinvolte nell’ideazione e
produzione di borse, teli e sciarpe con l’obiettivo di creare una vera e propria impresa al femminile.
Il PRogETTo dI AMREFIN AFRICA
l’esperienza di Malkia si inserisce all’interno del
più ampio “Children in Need project” di AMREF.
Il progetto, nato nel 2000, si focalizza sul
recupero delle ragazze e dei ragazzi di strada di Nairobi
che vivono ai margini della società, nelle discariche delle
baraccopoli, spesso abbandonati a se stessi e soggetti a
fame, malattie, violenza, prostituzione e droga.
Il progetto permette a migliaia di giovani di ricevere
assistenza medica e alimentare, consulenza legale e
istruzione di base, fino a coinvolgerli nello sviluppo di
progetti di microcredito, formazione professionale e
sostegno individuale e familiare.
Oggi AMREF affronta una sfida ancora più grande:
costruire il “Children Village”, un vero e proprio villaggio
dei ragazzi con un centro di riabilitazione, aule per corsi
di reinserimento scolastico, una cucina, un orto, una
biblioteca, spazi per attività sportive, teatrali e artigianali,
un laboratorio artistico e un anfiteatro.
Un centro in cui i ragazzi potranno crescere e istruirsi per
conoscere un futuro diverso e, un giorno, insegnarlo ai
loro figli.
L’intero ricavato della vendita dei caftani sostiene il
“Children in Need project”.
Il “Children in Need project”
l’esperienza di Malkia si inserisce all’interno del
più ampio “Children in Need project” di AMREF.
Il progetto, nato nel 2000, si focalizza sul
recupero delle ragazze e dei ragazzi di strada di Nairobi
che vivono ai margini della società, nelle discariche delle
baraccopoli, spesso abbandonati a se stessi e soggetti a
fame, malattie, violenza, prostituzione e droga.
Il progetto permette a migliaia di giovani di ricevere
assistenza medica e alimentare, consulenza legale e
istruzione di base, fino a coinvolgerli nello sviluppo di
progetti di microcredito, formazione professionale e
sostegno individuale e familiare.
Oggi AMREF affronta una sfida ancora più grande:
costruire il “Children Village”, un vero e proprio villaggio
dei ragazzi con un centro di riabilitazione, aule per corsi
di reinserimento scolastico, una cucina, un orto, una
biblioteca, spazi per attività sportive, teatrali e artigianali,
un laboratorio artistico e un anfiteatro.
Un centro in cui i ragazzi potranno crescere e istruirsi per
conoscere un futuro diverso e, un giorno, insegnarlo ai
loro figli.
L’intero ricavato della vendita dei caftani sostiene il
“Children in Need project”.
Il “Children in Need project”
Con il prezioso contributo di:
Con il patrocinio di:
I giovani designers del progetto Incubatore della Moda di CNMI e Comune di Milano:
Grazie a:
Partner del progetto:
Si ringrazia per la comunicazione del progetto:
Con il prezioso contributo di:
Con il patrocinio di:
I giovani designers del progetto Incubatore della Moda di CNMI e Comune di Milano:
Grazie a:
Partner del progetto:
Si ringrazia per la comunicazione del progetto:
ROMA | Sede centrale
Via Boezio 17, 00193 Roma
Tel. 06. 99704650 Fax 06.3202227
MILANO
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www.amref.it
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