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NUMERO 7 • SETTEMBRE 2016 SI VA IN ONDA Dal 22 settembre la campagna “clothes for humans” sbarca in tv e sul web con nove mini-clip che, attraverso i vestiti, raccontano tutto il valore delle emozioni quotidiane. Una novità assoluta per il brand. BRAND/2 ICONE DI STILE Due generazioni diverse, lo stesso gusto per la moda e la seduzione. Yasmin e Amber Le Bon sono le testimonial della nuova campagna Sisley. Sempre fuori dagli schemi. L'evento di lancio nello store di piazza San Babila a Milano. BRAND/1 DALLA PARTE DELLE DONNE PEOPLE È giunta al termine la seconda edizione di Welcome Back Mom, una delle tante iniziative messe in campo da Benetton sul fronte dell’uguaglianza di genere. TECNOLOGIA GIAPPONESE A CASTRETTE PER UNA LINEA DI MAGLIERIA SENZA CUCITURE E IN PURO ITALIAN-STYLE RESHORING MADE IN TREVISO IDENTITY ORGANIZZARE È IL MIO MESTIERE VOICES A tu per tu con il chief operations officer Lorenzo Dovesi: una chiacchierata sul suo lavoro e sul progetto reshoring della nostra azienda.
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IDENTITY MADE IN TREVISO - United Colors of Benettonrassegnastampa.benetton.it/knit/07_Newsletter_Benetton_KNIT_ITA_int.pdfMilano a Venezia, da Londra a Parigi, passando per Istanbul,

Jan 20, 2020

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NUMERO 7 • SETTEMBRE 2016

SI VAIN ONDADal 22 settembre la campagna “clothes for humans” sbarca in tv e sul web con nove mini-clip che, attraverso i vestiti, raccontano tutto il valore delle emozioni quotidiane. Una novità assoluta per il brand.

BRAND/2

ICONE DI STILEDue generazioni diverse, lo stesso gusto per la moda e la seduzione. Yasmin e Amber Le Bon sono le testimonial della nuova campagna Sisley. Sempre fuori dagli schemi. L'evento di lancio nello store di piazza San Babila a Milano.

BRAND/1

DALLA PARTEDELLE DONNE

PEOPLE

È giunta al termine la seconda edizione di Welcome Back Mom, una delle tante iniziative messe in campo da Benetton sul fronte dell’uguaglianza di genere.

TECNOLOGIA GIAPPONESE A CASTRETTE PER UNA LINEA DI MAGLIERIA SENZA CUCITURE E IN PURO ITALIAN-STYLE

RESHORING

MADE INTREVISO

IDENTITY

ORGANIZZARE ÈIL MIO MESTIERE

VOICES

A tu per tu con il chief operations officer Lorenzo Dovesi: una chiacchierata sul suo lavoro e sul progetto reshoring della nostra azienda.

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Monaco di Baviera, ma anche Sofia, Dublino, Belgrado, Istanbul. E poile aperture in Italia nel canale franchising. Un’inarrestabile “onda verde”

Mese dopo mese, l’elenco delle grandi città europee in cui Benetton è presente con il suo

store concept On Canvas si allunga sempre più. Ormai l’originalissima esperienza di acquisto offerta dagli store che hanno adottato questo formato è a disposizione di un numero sempre maggiore di persone. L’ultimo scampolo di estate ha fatto registrare significative aperture in alcune delle più belle e visitate città del Vecchio Continente, ultima delle quali (ma solo in ordine di tempo) Monaco di Baviera che ha aperto lo scorso 14 settembre.

La Germania apre le porteDopo la riapertura dello store di Norimberga, anche il prestigioso flagship UCB della centralissima Kaufingerstrasse di Monaco ha riaperto le sue porte con la nuova veste On Canvas: i 1100 metri quadri (su due piani) del negozio dell’affollata via della città sono stati inaugurati il 14 settembre scorso e hanno visto l’esordio dei prodotti della nuova filosofia “clothes for humans”, per la gioia dei clienti. Ora la “missione Germania” prosegue con un’altra riapertura già in programma, nel centro

BENETTON ALLA CONQUISTA D’EUROPA

STORE

commerciale Ettlinger Tor di Karlsruhe.

A macchia d’olioMa, come detto, oltre a Monaco il lungo elenco delle recenti inaugurazioni comprende anche Sofia, Belgrado, Dublino (quest’ultimo costituisce il primo On Canvas dell’area Nord

Con l’avvio ufficiale della campagna “clothes for humans”, cambiano veste anche le vetrine di alcuni dei principali flagship targati Benetton. Da Milano a Venezia, da Londra a Parigi, passando per Istanbul, Praga, Atene e Barcellona, le tre linee Dress up, Dress down e Dress to move si prendono – letteralmente – la meritata ribalta davanti a un pubblico che ha già cominciato a familiarizzare con la nuova brand strategy incentrata sul valore delle emozioni quotidiane. Da sinistra, le vetrine degli store di Treviso, Venezia e Parigi.

EMOZIONI IN VETRINACLOTHES FOR HUMANS – PREMIUM WINDOWS

Europa) e Istanbul. A queste mete bisogna aggiungere poi le città in cui hanno fatto il loro esordio nuovi punti vendita del canale franchising: Crema, Torri di Quartesolo, Modena, Formigine e Canicattì, altrettanto importanti per il successo del brand agli occhi del pubblico.

VENICE

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TREVISO

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PARIS – OPERA’

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Monaco di Baviera Sofia

Dublino Istanbul

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BRAND

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Grandi novità in vista per il nostro marchio: è infatti il momento del lancio ufficiale di “clothes for

humans”, la nuova filosofia di brand che si propone di celebrare la bellezza dei momenti quotidiani attraverso i vestiti. E, come si conviene a un appuntamento così importante, sono molte le attività di comunicazione messe in campo: una campagna stampa, un magalog, iniziative nei punti vendita e sul web. E, per la prima volta nella storia del marchio, una serie di episodi in video.

La realtà delle emozioniQuella che le nove mini-clip (da 15 secondi) raccontano è una piccola galleria di situazioni reali e di emozioni autentiche. La forza di queste storie sta proprio nella loro semplicità: una ragazza alla affannosa ricerca del suo orecchino, il bacio di due innamorati, un momento di rabbia e di sconforto. Scene di vita quotidiana in cui è facile riconoscersi.

E nelle quali gli abiti Benetton giocano un ruolo centrale.

Alla conquista dei palinsestiAmbientati in location reali – ma con un tocco di eleganza tutta “italiana” – questi spot andranno in onda sulle principali reti italiane (Mediaset, Rai, Sky e Discovery) dal 22 settembre all’8 ottobre e dal 16 al 29 ottobre, con un passaggio nei cinema del circuito The Space. Previsti anche una versione per il mercato indiano e una distribuzione nelle sale cinematografiche del Messico. E poi il web, naturalmente, grazie a una programmazione che si concentrerà sul target femminile delle principali piattaforme video e delle testate online di news e intrattenimento in Italia, Spagna, Francia, Germania, Portogallo, Grecia, India e Messico. Proprio sul web la gamma si arricchirà di alcuni minispot

Il 23 settembre tre particolarissimi “cubi” United Colors of Benetton sbarcano nel centro di Milano

LA MAPPA DELLE EMOZIONI di catturare lo stato d’animo di chi si sottoporrà all’esperienza grazie a quattro domande rivolte attraverso un display, Il risultato

sarà una vera e propria mappa delle emozioni che caratterizzano la popolazione della città.Per l'occasione, UCB debutta su Snapchat, grazie alla collaborazione di una nota fashion influencer

che racconterà le emozioni dei passanti. Benetton punta così a interagire in prima persona con la sua community, catturando istanti e sensazioni in tempo reale. Immediatezza, spontaneità e liquidità narrativa: un nuovo modo, più diretto e personalizzato, per presentare la filosofia “clothes for humans”.

Tre grandi cubi in piazza XXV Aprile. Basterebbe questa insolita visione per suscitare curiosità tra i passanti. Ma quello che

accadrà al loro interno è ancor più sorprendente: un’esperienza multimediale in grado di “mappare” le emozioni di chi si trova in queste strutture. La campagna di comunicazione per il lancio della brand strategy “clothes for humans” è anche questo.

Un test sensorialeOgnuno di questi cubi, allestiti secondo lo spirito delle tre linee Dress up, Dress down (all’interno del quale verrà presentato ufficialmente il maglione TV 31100) e Dress to move, prevede

Al via la prima campagna video targata Benetton: nove episodi di vita quotidiana

CLOTHES FOR HUMANS IN TV, CINEMA E DIGITALE

Guarda il video

dedicati al mondo dei bambini, “catturati” nella naturalezza del loro quotidiano: lo scherzo a un ragazzino impegnato ad abbigliarsi davanti allo specchio, un gruppo di amichetti al parco intenti a giocare con il proprio device e il divertimento di un bimbo nell’emettere un sonoro ruttino.

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Dopo le tappe di Lignano Sabbiadoro (17.000 partecipanti) e Rimini (10.000), la Color Run, che vede United Colors of Benetton tra i suoi main sponsor, sbarca a Milano per l’appuntamento conclusivo del 2016. La decima tappa della “fun race” per eccellenza – la corsa non competitiva all’insegna di colori, musica, festa e allegria – si è svolta lo scorso 3 settembre lungo il percorso allestito a San Siro e nel Parco di Trenno.

Una corsa tutta “social”Protagonisti, oltre alle 15.000 persone che hanno colorato le strade del capoluogo meneghino, anche due giovani influencer: Valentina Ferragni, sorella della celebre blogger e imprenditrice Chiara Ferragni, e il fidanzato Luca Vezil. Durante la manifestazione, le due giovani webstar hanno partecipato alle attività sul palco, dipinto il wall con pennellate di colore, indossato la Natural Performance Collection UCB, partecipato alla corsa e, infine, postato sui propri canali social alcuni momenti della giornata. Gran finale affidato a quattro protagonisti di questa estate musicale, invitati da Radio 105, emittente ufficiale della manifestazione: Fabio Rovazzi, Alvaro Soler, Elodie ed Emis Killa. Il modo più coinvolgente ed entusiasmante per darsi appuntamento al 2017.

BENETTON, AVANTI TUTTA!

Martedì 13 settembre circa 500 tra agenti e clienti del marchio UCB hanno assistito, presso gli Studios di Castrette colorati con i capi della collezione estiva, a un vero e proprio fashion show che ha esaltato le tendenze targate Benetton per la prossima estate.

Novità di stagioneA dare il benvenuto alla sfilata è stato Marco Messini (chief distribution & sales officer), seguito dagli speech dell’amministratore delegato Marco Airoldi e di John

IL 13 SETTEMBRE È STATO IL GIORNO DELLA PRESENTAZIONE ALLA RETE COMMERCIALE GLOBALE DELLA COLLEZIONE SUMMER 2017; UN’OCCASIONE PER ANNUNCIARE LE PRINCIPALI NOVITÀ DELLA STAGIONE

MILANO DI TUTTI I COLORI

BRAND

La decima e ultima tappa della Color Run 2016 ha avuto luogo lo scorso 3 settembre nel capoluogo meneghino

Mollanger (chief product & marketing officer) che hanno presentato gli eventi più significativi per la stagione F/W 2016: il lancio della campagna video “clothes for humans” per tv, cinema e digitale, lo sweater TV 31100, e la collaborazione di Stella Jean con United Colors of Benetton.

Si riparte da TrevisoA partire da novembre

sarà in vendita il maglione United Colors of Benetton TV 31100, il codice postale di Treviso. Realizzato con una moderna tecnologia senza cuciture, il maglione avrà proprio nella sua “italianità” il suo punto di forza (di questo prodotto parleremo più nel dettaglio nel numero di Knit di ottobre).L’altra grande novità illustrata alla rete commerciale è la collaborazione con una delle più apprezzate figure emergenti della moda, Stella Jean, che darà vita a un’esclusiva capsule collection in vendita dal prossimo 2 dicembre di cui vi sveleremo tutti i particolari nelle prossime uscite.

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BRAND

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Yasmin e Amber Le Bon, testimonial della campagna Fall/Winter di Sisley, sono state le ospiti d’onore dell’evento di lancio nello store milanese di piazza San Babila

Yasmin Le Bon - una delle modelle più apprezzate al mondo negli anni Ottanta e Novanta - e la figlia

Amber, ambita it girl del jet set internazionale: a queste due icone dello stile e del glamour, Sisley ha affidato il lancio della sua campagna Fall/Winter 2016.

Milano veste SisleyUn lancio che si è celebrato con un evento in grande stile: Yasmin e Amber – rispettivamente moglie e figlia dello storico leader dei Duran Duran Simon Le Bon – sono state le ospiti d’onore, il 6 settembre scorso, dell’evento tenutosi presso lo store di piazza San Babila a Milano, per l’occasione “impacchettato” con le immagini ufficiali di campagna. L’evento, dal titolo “About fashion and music”, ha visto la direzione creativa di Vogue Italia. L’allestimento delle vetrine, interamente pellicolate, permetteva ai passanti di immergersi nel mondo del brand e scoprire gli outfit più iconici della nuova collezione Fall/Winter attraverso un oblò.

Rivoluzione di stilePer l’occasione il mondo della moda milanese si è dato appuntamento da Sisley: sono stati oltre 200 gli ospiti presenti nello store, tra cui il direttore di Vogue Italia Franca Sozzani e una nutrita schiera di influencer e fashion blogger. E poi c’erano loro, le due Le Bon, che si

DI MADRE IN FIGLIA, LA MODA È NEL DNA

sono prestate a interpretare il mood della collezione: un blend di forme e volumi, tessuti e finissage che fanno trasparire la contemporaneità del marchio, puntando anche sulla rivoluzione stilistica dell’agender.

Il glamour di SisleyNel frattempo la campagna Fall/Winter, che vanta la direzione artistica di Vogue Italia, ha fatto il suo esordio sui media italiani e internazionali, raccogliendo i primi consensi. Al centro degli scatti realizzati da Francesco Carrozzini, apprezzato fotografo e regista italiano, c’è il diverso modo di interpretare la sensualità e il fascino contemporaneo delle due testimonial, fotografate in un appartamento di Los Angeles. Due generazioni a confronto, o per meglio dire in dialogo, unite da un mix di stile, carisma e personalità.

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Piergiorgio Davoli e Franca Sozzani

Da sinistra: Piergiorgio Davoli, Yasmin Le Bon, Amber Le Bon e Paolo Battacchi

VOGUE ITALIA PER SISLEY

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Alla vigilia dell’apertura di un reparto produttivo a Castrette, incontriamo il chief operations officer di Benetton che ci parla di moda, logistica e di una carriera lavorativa che ha preso una strada inaspettata…

« Se da giovane ero un appassionato di moda? Tutt’altro», ammette Lorenzo

Dovesi. «Nella mia vita la moda è stata una casualità: mi considero ancora un ingegnere meccanico prestato a un mondo non suo». Sarà pure stato un gioco del caso, ma non si può dire che Dovesi, classe 1973, non abbia trovato nel fashion una casa in cui, con il passare degli anni e delle esperienze, è riuscito a inserirsi con misura e intelligenza, mettendo a frutto proprio il suo sguardo da outsider sulle dinamiche della moda. Parte da qui la nostra conversazione con colui che, dal marzo scorso, è il chief operations officer di Benetton.

Lorenzo, ci racconti come sei arrivato a ricoprire questa posizione?«Già a partire dalla laurea in ingegneria meccanica all’Università di Bologna, dove sono nato, mi sono occupato di pianificazione dei

gruppo con obiettivi ambiziosi come Benetton era quello che cercavo».

È stato facile entrare in questa azienda? In cosa Benetton si distingue dalle aziende precedenti?«Ho trovato una dimensione in una certa misura diversa da quella precedente, che mi sta dando l’opportunità di misurarmi con progetti in parte conosciuti e in parte nuovi. Le differenze con Armani sono evidenti: Benetton ha un diverso tipo di target e di distribuzione, che richiedono sistemi di lavoro diversi, ricopre un segmento di mercato più democratico ma che in prospettiva penso possa essere quello più in espansione. Ma con Armani ci sono anche tanti punti in comune: la tradizione industriale, il DNA italiano, una storia prestigiosa e di grande successo, l’attenzione al prodotto e alla qualità, la cura del dettaglio, la capacità di progettare le cose

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VOICES

processi produttivi. Dopo una prima esperienza in un’azienda leader nei sistemi di sicurezza, ho lavorato come responsabile della logistica in Bruno Magli, dove per la prima volta ho dovuto misurarmi con il settore delle calzature. Da lì, nel 2006, sono passato al Gruppo Armani, un’esperienza durata quasi dieci anni e incredibilmente formativa».

Come è stato l’impatto con l’universo della moda?«Molto stimolante. Ho trovato un mondo in continua evoluzione, obbligato a rinnovare costantemente la sua proposta al pubblico, un settore in cui le dinamiche sono più veloci, il che ha spinto anche me a cambiare marcia. Dopo anni di grande soddisfazione che si sono conclusi nella maniera più naturale possibile con l’arrivo a maturazione di buona parte dei progetti di cui mi occupavo, ho pensato che fosse il momento giusto per una nuova strada, e un

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LORENZO DOVESI

LA MODA? UNASPLENDIDA CASUALITÀ

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VOICES

sapendole fare. Devo dire che, se mi trovo così bene, il merito è anche di chi mi ha preceduto in questo ruolo: ho trovato un’azienda dalla tradizione molto solida in tema di operations e supply chain».

Ci spieghi in due parole in cosa consiste la tua funzione?«Il chief operations officer è quella figura operativa che supporta l’azienda nella progettazione e nella gestione dei processi produttivi. In poche parole, l’area creativa dice cosa bisogna fare, e noi cerchiamo il modo migliore per farlo. Naturalmente questo presuppone tutta una serie di attività: gestire la progettazione delle collezioni, individuare nuovi segmenti produttivi, identificare le opportunità di produrre un buon prodotto al giusto prezzo nei tempi richiesti dal mercato, far rispettare le tempistiche, controllare la qualità dei capi, curare il rapporto tra headquarters e periferie… Un bell’impegno insomma. Tutto questo rispettando uno dei valori base dell’azienda, il social commitment».

Questo ci permette di introdurre un tema di stretta attualità, quello del reshoring. A Castrette è nato di recente un nuovo reparto dedicato alla maglieria senza cuciture: raccontaci la genesi di questo progetto, le sue motivazioni, e cosa rappresenta per l’azienda.«Per prima cosa, tengo a sottolineare che non si tratta di un progetto di ispirazione industriale, del ritorno in Italia di produzioni precedentemente

esternalizzate. Si tratta di un progetto funzionale alle strategie dell’azienda. Volevamo inserire in negozio un prodotto che potesse distinguersi, un prodotto esclusivo, e dare conseguentemente un messaggio molto forte al consumatore. Da qui la necessità di implementare questa produzione seamless, 100% made in Italy, di alto livello qualitativo. Prevedere ora un ritorno alle origini vero e proprio – quando tutta la produzione veniva realizzata in Italia – non sarebbe attuabile, sarebbe antistorico. Teniamo presente che i nostri laboratori all’estero in questi anni sono molto cresciuti dal punto di vista delle loro competenze grazie anche al lavoro di formazione svolto dai nostri tecnici, e oggi garantiscono uno standard di assoluta eccellenza. Possiamo parlare di ritorno alle origini pensando al nostro DNA – maglieria, colore e qualità – questo sì».

La produzione si avvarrà di tecnologie particolari?«Le 36 macchine giapponesi prodotte dalla Shima Seiki sfruttano la tecnologia seamless, senza cuciture, il che permette di eliminare qualunque punto di sfregamento tra il maglione e la pelle, assicurando quindi una maggiore sensazione di benessere al consumatore. Ricordiamo inoltre che si utilizzano filati di qualità superiore. Naturalmente, trattandosi di macchinari nuovi, abbiamo previsto un percorso di formazione per i dipendenti impiegati in questo reparto, ma è stato facile trovare al nostro interno del personale adatto a questo tipo di produzione, avendo –

come si dice – da sempre “mangiato pane e maglieria” (ride, ndr)».

Per tornare al made in Italy: vi aspettate che i consumatori siano sensibili al fatto che la produzione avviene in Italia?«In termini generali certamente sì, perché chiunque riconosce che l’Italia è di per sé sinonimo di qualità, ma dobbiamo essere bravi anche noi nel comunicare il valore aggiunto che la produzione qui a Castrette garantisce a questo capo così particolare. Mettiamola in questi termini: produrre in Italia non può che fare bene, e a questo proposito auspico che anche la politica possa supportare le aziende in questo senso. Ma, come dicevo in precedenza, non ha senso pretendere il made in Italy sempre e comunque. Se ci sono motivi strategici, come in questo caso, allora è una strada percorribile. Infine bisogna ricordare che, malgrado in questo periodo si parli tanto di reshoring, il nostro è uno dei primi progetti in tal senso, a livello italiano, andato a compimento, e in un lasso di tempo molto ridotto».

Che tipo di produzione avete in mente per il maglione made in Castrette?«Ne verranno prodotti 200.000 esemplari l’anno. Non è un progetto di massa, ma selezionato, anche se ovviamente speriamo nel tempo di crescere sempre più; una scelta che vuole sottolinearne ulteriormente l’eccezionale qualità. Vorrei concludere infine ricordando il tema della sostenibilità, che è uno dei pilastri della nostra azienda e che si sviluppa essenzialmente in due ambiti. Il primo è quello della filiera produttiva e del modo in cui essa si relaziona con le persone che la popolano (parliamo ad esempio di standard elevati in tema di sicurezza negli ambienti di lavoro) e il secondo riguarda il rapporto della supply chain con l’ambiente (proprio di recente abbiamo ottenuto da Greenpeace un importante riconoscimento)».

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L’attenzione di Benetton verso la sostenibilità ambientale ha radici profonde. Nel campo della logistica si estrinseca, ad

esempio, attraverso l’uso di imballaggi di particolari dimensioni e la riduzione di utilizzo di cartone. In questo modo Benetton risparmia oltre 1300 tonnellate di cartone l’anno, l’equivalente di circa 20.000 alberi.

Missione: ridurre i gas serraL'azienda ha portato avanti anche un’analisi delle emissioni al fine di abbattere la quantità di anidride carbonica (CO2) prodotta, grazie soprattutto alla riduzione dei mezzi viaggianti. Benetton applica un sistema di monitoraggio dei fornitori di servizi di logistica che, attraverso la raccolta e la valutazione dei dati relativi alle emissioni di CO2, consente di effettuare scelte che mirano alla riduzione delle emissioni stesse. Lo stoccaggio degli imballaggi sugli automezzi, inoltre, viene effettuato con un risparmio di volumetria che permette di eliminare dalla strada 1 camion ogni 5 necessari a trasportare la stessa quantità di merci in Italia e in Europa. In questo modo, l’azienda è riuscita a ridurre del 25,8% le emissioni di CO2 legate al trasporto delle sue merci, che si traduce in un risparmio di 511 tonnellate di

MENO CARTONE E MENO CO2, PENSANDO ALLA SALUTE DEL PIANETA

CO2 ogni anno. Un piccolo grande contributo verso l’obiettivo mondiale di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.

Una responsabilità collettiva«Al giorno d’oggi il concetto di sostenibilità non può e non deve arrestarsi ai meri aspetti economici: tutti abbiamo il dovere di contribuire al mantenimento dell’equilibrio del pianeta, se non per noi per i nostri figli» ha dichiarato Daniele Fregnan, global logistics director. «Per ogni persona che abbia un ruolo di responsabilità all’interno di un’organizzazione, questo dovere è maggiore. Le logistiche del pianeta contribuiscono fortemente al suo inquinamento in quanto i trasporti ne sono una della cause principali: lavorare per ridurne le emissioni deve essere una della aspirazioni e ispirazioni dei manager coinvolti».

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IDENTITY

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Ha preso il via l’attività di una nuova area di produzione negli stabilimenti trevigiani dedicata alla maglieria seamless

SUSTAINABILITY

BENETTON PROSEGUE L'IMPEGNO AMBIENTALE: DIMINUITI GLI IMBALLAGGI E I MEZZI VIAGGIANTI

RESHORING A CASTRETTE

La riapertura di una filiale produttiva in Italia, a Castrette di Villorba, per un’azienda che ha alle spalle una storia come quella di Benetton, non può essere una notizia come le altre. C’è tanto dell’identità originaria del brand, nel nuovo reparto di tessitura appena entrato in funzione: knitwear, colore,

artigianalità. Il tutto, applicato a una tecnologia moderna, il cosiddetto seamless (letteralmente: senza cuciture) che permetterà di creare prodotti capaci di distinguersi per qualità.

Fra tradizione e modernitàL’iniziativa avviata da Benetton Group si inserisce nell'ambito del "Progetto Reshoring"

per rilanciare la produttività in Italia. Benetton, tra le poche aziende italiane che hanno portato a termine il progetto, ha messo in campo tutte le sue risorse: 1500 metri quadri all’interno dell’area Operations di Castrette, 36 macchine Shima Seiki (la tecnologia giapponese più all’avanguardia nel seamless) e personale specializzato. Il risultato? Una linea produttiva di alta gamma capace di unire il know-how Benetton con filati pregiati, sostenibili e del tutto priva di cuciture.

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Non è solo una questione di genere: è molto di più. Così si potrebbe riassumere il tenore

NON È SOLO UNA QUESTIONE DI GENERE

dell’incontro conclusivo del percorso Welcome Back Mom, ricco di spunti ispirazionali sui temi di gender equality e di impegno sociale.

Missione possibileCome ha spiegato la presidente del Comitato di Sostenibilità di Benetton, la professoressa Chiara Mio, ospite d’eccezione della giornata, dal 2015 Benetton ha scelto l’uguaglianza di genere, uno dei Sustainable Goals delle Nazioni Unite, quale tema elettivo attraverso cui vengono progettate

quasi tutte le iniziative di sostenibilità. Un impegno testimoniato globalmente con iniziative come il Women Empowerment Program, ma anche un gran numero

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L’impegno sociale di Benetton presentato a Welcome Back Mom dalla professoressa Chiara Mio, ospite d'onore dell'appuntamento conclusivo del percorso

PEOPLE

di progetti sviluppati all’interno dell’Azienda vanno nella stessa direzione.

Il bello di essere mammeUno di questi è proprio Welcome Back Mom, il percorso di Benetton per TE che festeggia un traguardo importante: a un anno dal lancio ha già due edizioni all’attivo e più di venti colleghe coinvolte in oltre duecento ore di coaching.Questo traguardo è frutto di una precisa strategia volta allo sviluppo delle persone dall’interno, grazie a una gestione del capitale umano basata su iniziative di People Care, come ha raccontato Beppe Cavattoni, global HR director.

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PEOPLE

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In occasione del lancio della nuova strategia di brand “clothes for humans”, il team Training & Development ha realizzato per la prima volta un kit di formazione completamente dedicato al prodotto, per trasmettere in maniera facile e innovativa dall’headquarters ai negozi di tutto il mondo l’identità del nostro brand e i tratti distintivi della collezione Autunno/Inverno 2016.Il kit è composto di materiali formativi diversi, per renderlo il più completo e versatile possibile. Il personale di tutti i nostri negozi troverà al suo interno il video OUR VOICE, in cui John Mollanger, chief product & marketing officer di Benetton, spiega in maniera semplice e diretta quanto sia cruciale il ruolo dello staff di negozio: «”Clothes for humans” è vicina alle persone ed è raccontata dalle persone più importanti di questa catena: voi, in tutti i negozi».I colleghi degli Store potranno anche sfogliare due documenti di uso immediato: OUR DNA che racconta la strategia “clothes for

humans” basata sui pilastri del nostro brand - maglieria, colore e impegno sociale - e, per conoscere al meglio la nuova collezione, il kit offre un set di SCHEDE PRODOTTO con caratteristiche e vantaggi dei nuovi capi. Non mancano al suo interno approfondimenti, curiosità e suggerimenti, con particolare riferimento alla maglieria, intesa come massima expertise e non solo come lana.

ARRIVA IL KIT DI FORMAZIONE PRODOTTO

Guarda il video

Lanciato il training per tutta la rete di negozi, per familiarizzare con la nuova identità di brand

BENETTON PARTECIPA AL BOOT CAMP DEDICATO ALLE AZIENDE DI MODALa fatica delle selezioni: questo verrebbe da pensare a vedere le immagini della giornata organizzata da Regione Veneto e Italia Lavoro, che ha visto sei aziende locali del Sistema Moda incontrare i candidati iscritti a Garanzia Giovani. Lo scorso 18 luglio anche Benetton ha partecipato al Boot Camp che si è tenuto a La Ghirada, con l’obiettivo di conoscere nuovi talenti. Francesca Chicaro, recruiting & TA manager, ci ha descritto la giornata come “intensa e ricca di occasioni diverse per valutare le varie competenze dei candidati”. La formula del Boot Camp propone infatti non solo colloqui mirati agli aspiranti new joiners, ma anche vere e proprie prove fisiche. Giovani candidati disposti a un percorso a ostacoli sotto il sole di luglio, per dimostrare le proprie competenze trasversali.Francesca Chicaro, Milena Nardi e Flavia Illuminati hanno poi incontrato personalmente circa 20 dei 120 candidati presenti alla giornata, concentrandosi su profili specifici di ambito creativo, di vendita o produzione.

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PERISCOPE

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Due store manager a confronto: dalla

Grecia alla Turchia, le voci dei nostri

colleghi

IL MONDOPASSA

DA QUI

Da quanto tempo lavori per Benetton?

Ci racconti cosa vedi adesso guardando fuori

dal tuo negozio?

Qual è il tuo capo di abbigliamento preferito? E il più venduto in questo

periodo?

Qual è il tuo segreto quando parli

con un cliente?

Cosa vorresti dire al tuo collega?

2

1

3

4

5

YUSUF KAYAStore manager - Istanbul (Turchia)

ILIANNA PETROGIANNIStore manager - Atene (Grecia)

1 Ci troviamo in via Ermou, dove la moderna città commerciale incontra l ’antica civiltà greca. Dalla finestra vediamo la chiesa di Kapnikarea, simbolo dell ' incontro di epoche diverse.

2 Sono già 4 anni, durante i quali ho lavorato in tre diversi negozi, affrontando ogni volta nuove sfide.

3 Le temperature calde che abbiamo in Grecia ci portano a scegliere abiti leggeri e ariosi. Le donne greche optano per gli abiti lunghi, mentre i turisti preferiscono quelli corti.

4 Nessuno può resistere a un sorriso e a uno sguardo piacevole! Poi però bisogna ascoltare attentamente quello che il cliente cerca, per capire le sue richieste e arrivare alla scelta giusta.

5 Pensiero positivo, energia e passione: ecco l 'atteggiamento giusto per essere ambasciatori del nostro Brand.

1 Siamo nel centro commerciale più popolare di Istanbul, ricco di negozi di lusso. Dal nostro Store vedo persone provenienti da tutto il mondo, con una passione comune per la moda.

2 Da 10 anni: un traguardo da festeggiare! Ora mi sento completamente parte di questa grande famiglia.

3 Della collezione A/I 16 mi piace il tema creativo "Italian taste", in particolare le giacche: mi fanno sentire elegante e a mio agio. Il nostro capo più venduto invece è la T-shirt polo base.

4 Essere sincero e comportarmi come un “consulente di stile”, non solo come un venditore. Un sorriso è sempre un buon inizio, ma poi si devono capire le esigenze del cliente, e per farlo uso la mia buona conoscenza del prodotto.

5 Spero che anche nel vostro bel Paese possiate entrare in contatto con persone e culture tanto diverse.

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Elegante e chic, ma allo stesso tempo giocosa, questa maglia a costine con scollo a V prende vita grazie a un tocco sottile – il bordo a contrasto della scollatura e dei polsini – che la rende immediatamente un’icona Benetton. Ashley Tyler

Head of UCB Design

ITALIAN STYLE

CLOTHES

Questo capo di maglieria della collezione autunno-inverno, oltre alla micro-fantasia jacquard, viene definito da collo e polsini con colore a contrasto. Anche le forme, asciutte e aderenti, sono rievocate dal capo della collezione Autunno 2016.